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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICCO
(Alle ore 10.05 il Presidente Nicco comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30 per mancanza del numero legale)
(La seduta inizia alle ore 10.31)
Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale
PRESIDENTE
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Carosso, Cirio e Icardi. Il numero legale è 25.
Esame disegno di legge n. 51, inerente a "Disposizioni in materia di ordinamento del personale. Modifiche alla Legge regionale 28 luglio 2008 n. 23" (atti di indirizzo collegati)
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 51, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Siamo arrivati all'esame degli emendamenti che insistono sull'articolo 6 bis.
ARTICOLO 6 bis Emendamento rubricato n. 3238) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) La Consigliera proponente dà per illustrato l'emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3238), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
La votazione è chiusa.
C'è un problema tecnico. Dovendo poi dare la stessa votazione, è corretto che votino tutti senza prendere il voto a verbale, quindi diamo un attimo di tempo in modo che tutti possano risolvere i problemi informatici che si stanno verificando. Quando siamo tutti pronti, facciamo una votazione piena, in modo che possiamo poi dare la stessa votazione per quelle successive.
È necessario sostituire i computer, quindi sospendo i lavori per cinque minuti.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 10.35, riprende alle ore 10.38)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Mi pare che i problemi siano risolti per tutti; segnalatemi se qualcuno ha un problema informatico.
Mi pare di no, quindi possiamo andare avanti.
ARTICOLO 6 ter Emendamento rubricato n. 3395) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Lo diamo per illustrato? Possiamo dare per illustrati anche gli emendamenti successivi?
DISABATO Sarah
Va bene.
PRESIDENTE
Proseguiamo con gli altri emendamenti.
Gli emendamenti rubricati n. 3316) e n. 3317) della Consigliera Ravinale sono inammissibili.
Emendamento rubricato n. 3506) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Tale emendamento è dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 3239) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Emendamento rubricato n. 3508) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Tali emendamenti sono di identico contenuto e sono dati per illustrati.
Emendamento rubricato n. 3240) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Emendamento rubricato n. 3509) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Tali emendamenti sono di identico contenuto e sono dati per illustrati.
Emendamento rubricato n. 3241) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Emendamento rubricato n. 3510) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Tali emendamenti sono di identico contenuto e sono dati per illustrati.
Emendamento rubricato n. 3242) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Emendamento rubricato n. 3507) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti) Tali emendamenti sono di identico contenuto e sono dati per illustrati.
Procediamo con le votazioni.
Ricordo che il termine è di 30 secondi e non un minuto.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3395), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3506), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3239), identico all'emendamento rubricato n. 3508), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3240), identico all'emendamento rubricato n. 3509), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3241), identico all'emendamento rubricato n. 3510), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3242), identico all'emendamento rubricato n. 3507), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 6 quater
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 6 quater della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3315), n. 3139) identico al n. 3314) sono inammissibili.
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 6 quater sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 6 quater.1
PRESIDENTE
L'emendamento rubricato n. 3397) è inammissibile.
PRESIDENTE
ARTICOLO 6 quater.2
PRESIDENTE
L'emendamento rubricato n. 3398) è inammissibile.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.
RUZZOLA Paolo
Grazie, Presidente.
Se sta dando tutte le stesse votazioni rispetto a quella precedente, io ho il computer bloccato perché stava facendo degli aggiornamenti, e pensavo si facesse una nuova votazione.
Pensavo fossero solo quei due, invece poi ne abbiamo collegati tanti.
PRESIDENTE
Verifichiamo, ma avevo visto che c'era il pallino verde.
RUZZOLA Paolo
No, su quella successiva non ho votato.
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
E allora, invece di dare la stessa votazione, il prossimo lo votiamo.
Di quale sottoscrittore era l'emendamento il cui voto non è andato a buon fine?
(Commenti del Consigliere Ruzzola)
PRESIDENTE
Andiamo a recuperarlo e poi rifacciamo la votazione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame degli emendamenti.
ARTICOLO 6 quinquies
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 6 quinquies della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3313), n. 3312) e n. 3311) sono inammissibili.
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 6 quinquies sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3666), n. 3664 e n. 3665) sono decaduti.
PRESIDENTE
ARTICOLO 7
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3000) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3369) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 4254) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3000), n. 3369) e n. 4254) sono di identico contenuto.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale, per l'illustrazione dell'emendamento n.
4254).
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Lo ricordo perché siamo in riapertura di seduta.
Così come l'emendamento presentato agli articoli 1 e 2, quello semantico rispetto alle parole "posizioni organizzative", che venivano sostituito in "elevata qualificazione", ne approfitto per estenderlo anche all'articolo 8, che va ad abrogare l'articolo in cui si cambiava esclusivamente la parola "categoria" con "area", che sono le nuove dizioni all'interno del contratto.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
(Il Presidente enumera i successivi emendamenti che insistono sull'articolo 7 della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3310), n. 3140) e n. 3848) sono inammissibili.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3000), identico all'emendamento rubricato n. 3369) e identico all'emendamento rubricato n.
4254), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
PRESIDENTE
Poiché l'emendamento è stato approvato ed essendo abrogativo, tutti i successivi emendamenti decadono.
PRESIDENTE
ARTICOLO 7 bis
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 7 bis della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3954), n. 3955), n. 3956), n. 3957), n. 3958) n. 3959), n. 3961), n. 3962), n. 3963) e n. 3965) sono inammissibili.
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 7 bis sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3668), n.3669), n. 3670) e n. 3671) sono decaduti.
PRESIDENTE
ARTICOLO 7 ter
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 7 ter della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3966), n. 3967), n. 3968), n. 3970), n. 3971) n. 3308), n. 3981), n. 3983), n. 3984), n. 3982), n. 3973) e n. 3978) sono inammissibili.
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 7 ter sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3001), identico all'emendamento rubricato n. 3370) e identico all'emendamento rubricato n.
4255), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
PRESIDENTE
Essendo stato approvato l'emendamento di Giunta n. 4255), tutti i successivi emendamenti decadono.
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 bis
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 bis della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3307), n. 3141), dal n. 3985) al n. 4004) sono inammissibili.
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 8 bis sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 ter
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 ter della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3143) e n. 3306), di identico contenuto, sono inammissibili.
Gli emendamenti rubricati n. 3142) e n. 3305), di identico contenuto, sono inammissibili.
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 8 ter sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 quater
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 quater della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
PRESIDENTE
L'emendamento rubricato n. 3144), identico all'emendamento rubricato n.
3304) è inammissibile.
L'emendamento rubricato n. 3145), identico all'emendamento rubricato n.
3303) è inammissibile.
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 8 quater sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 quater.1
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3708) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Vignale; ne ha facoltà.
VIGNALE Gianluca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Questo emendamento inserirebbe un articolo che oggettivamente non è presente nella norma semplicemente perché è del 2008, quindi l'aspetto che riguarda il lavoro a distanza in generale andrebbe disciplinato.
Chiedo alla Consigliera cosa ritiene di fare, perché io non lo ritengo ammissibile semplicemente perché è troppo puntuale, cioè ha alcuni aspetti che sono più da regolamento che da norma. Visto che a gennaio o a febbraio faremo la legge di riordino con l'Aula anche rispetto ai lavori che ci siamo impegnati, se la Commissione vorrà farlo, per affrontare il tema del personale in generale, noi siamo favorevoli a inserire un articolo che riguardi il lavoro a distanza nella legga 23, che abbia dei contorni meno distinti e puntuali.
Si può lasciare il primo comma o, come dicevo, potremmo rinviarlo nella legge di riordino. Se si fida.
RAVINALE Alice (fuori microfono) Io mi fido ciecamente.
VIGNALE Gianluca, Assessore regionale
Non si fidi mai ciecamente.
RAVINALE Alice (fuori microfono) Il primo comma è una misura proprio di principio e, secondo me, se c'è la disponibilità, io sarei favorevole a.
VIGNALE Gianluca, Assessore regionale
Non ho contrarietà, però lo chiedo anche alla maggioranza.
Ovviamente la Consigliera farà ciò che crede, ma visto che non vi è contrarietà, se lei volesse ritirarlo per ripresentarlo nella legge di riordino, io sono, come Giunta, di sicuro disponibile all'accoglimento del comma, ma possiamo fare dei ragionamenti approfonditi e non molto di dettaglio, altrimenti, come è accaduto in questo contratto, il contratto modifica alcune parti.
PRESIDENTE
Sospendo i lavori per qualche minuto.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 11.14, riprende alle ore 11.30)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Vignale; ne ha facoltà.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Chiedo alla Consigliera Ravinale di ritirare l'emendamento non perché, come dicevamo, non lo si condivida, ma perché potrà essere oggetto, in particolar modo rispetto ai principi contenuti nel comma 1, di una modifica della legge n. 23, la legge di riordino.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Ravinale.
RAVINALE Alice
Ringrazio la Giunta. Va bene, viste le complicazioni rispetto alla formulazione in questa sede dell'articolo.
Prendo atto dell'impegno che c'è stato rispetto al comma 1, quindi avremo modo di riaggiornarci su questa materia nei prossimi mesi. Prendo anche atto del fatto che mi pare che la sensibilità sia condivisa e che questa, a breve, potrà diventare norma della Regione.
Grazie, Assessore. Ritiro l'emendamento.
PRESIDENTE
Riprendiamo l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 8 quinquies
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 quinquies della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
L'emendamento rubricato n. 3301) è inammissibile.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2924), identico all'emendamento rubricato n. 3552), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Tutti i successivi emendamenti presentati relativamente all'articolo 8 quinquies sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 sexies
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 sexies della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 8 sexies sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 septies
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 septies della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
L'emendamento rubricato n. 3299) è inammissibile.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2943), identico all'emendamento rubricato n. 3571), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Tutti i successivi emendamenti presentati relativamente all'articolo 8 septies sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 octies
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 octies della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3298), n. 3584), n. 3585), n. 3586), n. 2948) e n. 3297) sono inammissibili.
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 8 octies sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 novies
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 novies della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 8 novies quinquies sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 decies
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 8 decies della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3293), n. 3294), n. 3295), n. 3296) e n. 3292) sono inammissibili.
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 8 decies quinquies sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 undecies
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2965) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
L'emendamento rubricato n. 3291) della Consigliera Ravinale è inammissibile.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2965), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
ARTICOLO 8 duodecies
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2966) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3604) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2966) e n. 3604) sono di identico contenuto e vengono dati per illustrati dalle proponenti.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2967) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3605) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2967) e n. 3605) sono di identico contenuto e vengono dati per illustrati dalle proponenti.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2968) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3606) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2968) e n. 3606) sono di identico contenuto e vengono dati per illustrati dalle proponenti.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2969) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3607) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2969) e n. 3607) sono di identico contenuto e vengono dati per illustrati dalle proponenti.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2966), identico all'emendamento rubricato n. 3604), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2967), identico all'emendamento rubricato n. 3605), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2968), identico all'emendamento rubricato n. 3606), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2969), identico all'emendamento rubricato n. 3607), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
ARTICOLO 9
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 9 della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 9 sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'articolo 9, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
PRESIDENTE
ARTICOLO 9 bis
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2971) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3610) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2971) e n. 3610) sono di identico contenuto e vengono dati per illustrati dalle proponenti.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2972) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3611) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2972) e n. 3611) sono di identico contenuto e vengono dati per illustrati dalle proponenti.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2971), identico all'emendamento rubricato n. 3610), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2972), identico all'emendamento rubricato n. 3611), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
ARTICOLO 9 ter
(Il Presidente enumera gli emendamenti che insistono sull'articolo 9 ter della proposta di legge n. 51, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 19 del 20 12-2024)
(Tutti gli emendamenti presentati relativamente all'articolo 9 ter sono stati posti in votazione e respinti, come riportato dal Processo verbale inerente alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024)
PRESIDENTE
ARTICOLO 9 ter.1
(Il Presidente comunica che gli emendamenti rubricati dal n. 3703)
PRESIDENTE
3707), che insistono sull'articolo 9 ter.1 della proposta di legge n. 51 come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula e relativa alla seduta di Consiglio n. 19 del 20-12-2024, sono inammissibili)
PRESIDENTE
ARTICOLO 9 quater
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3408) presentato da Disabato (prima firmataria) (Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3408), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2978) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3617) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2978) e n. 3617) sono di identico contenuto.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2978), identico all'emendamento rubricato n. 3617), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2979) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3618) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2979) e n. 3618) sono di identico contenuto.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2979), identico all'emendamento rubricato n. 3618), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2980) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3619) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2980) e n. 3619) sono di identico contenuto.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2980), identico all'emendamento rubricato n. 3619), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2981) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3620) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2981) e n. 3620) sono di identico contenuto.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2981), identico all'emendamento rubricato n. 3620), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2982) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3621) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 2982) e n. 3621) sono di identico contenuto.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2982), identico all'emendamento rubricato n. 3621), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
ARTICOLO 9 quinquies
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3409) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3409), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2983) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2983), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2984) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2984), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2985) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2985), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
ARTICOLO 9 sexies
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3410) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3410), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2986) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2986), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
ARTICOLO 9 septies
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3622) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3622), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
ARTICOLO 10
PRESIDENTE
L'emendamento rubricato n. 3772) è inammissibile.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3003) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3003), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
L'emendamento rubricato n. 3882) è inammissibile.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3880) presentato da Nallo (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3880), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3881) presentato da Nallo (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3881), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'articolo 10, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
PRESIDENTE
ARTICOLO 11
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3373) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3373), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 3883) e n. 3884) sono inammissibili.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 3885) presentato da Nallo (prima firmataria).
(Testo conservato agli atti)
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3885), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'articolo 11, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
PRESIDENTE
Abbiamo così terminato l'esame dell'articolato.
Chiedo se vi sono interventi in dichiarazione di voto sul disegno di legge nel suo complesso, altrimenti passiamo all'esame degli ordini del giorno collegati.
La parola alla Consigliera Disabato per dichiarazione di voto.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Annuncio che il Movimento 5 Stelle non sarà presente in Aula al momento del voto finale. Lasceremo le sedie vuote e cercate di non prendervi anche quelle.
Però, prima di fare ciò, vorrei dare voce ai sindacati, che hanno per primi condotto questa battaglia, in particolare la CGIL, che ieri ha diramato un comunicato che io penso, personalmente, come anche il mio Gruppo sottoscrivo pienamente.
Vorrei procedere con la lettura del documento: "Se avete qualche amico o amica che necessita di una poltrona, siete nel poltronificio che fa per voi e siete sicuri che una poltrona non la si nega a nessuno. In questi giorni la Giunta regionale, ovvero l'Assessore Vignale, è impegnato a riorganizzare l'ente Regione Piemonte, per cui ha bloccato il Consiglio regionale per ben quattro giorni e a discutere la sua modifica della legge regionale per la riorganizzazione attualmente in vigore. Poco importa che vi siano liste d'attesa che una società civile non dovrebbe avere, poco importa, che molte lavoratrici e lavoratori siano rimasti senza lavoro poco importa che gli studenti universitari stiano per essere sfrattati dagli alloggi EDISU. L'importante è che si eliminino tutti i lacci e i lacciuoli che potrebbero ostacolare l'assegnazione delle poltrone necessarie per gli amici e per le amiche. Eliminare il requisito dei cinque anni di esperienza dirigenziale per ricoprire l'incarico apicale da direttori non è nulla di organizzativo e migliorativo. È soltanto clientelismo! Eliminare la percentuale massima che la Giunta regionale ha a disposizione per assumere direttamente i dirigenti dall'esterno dell'ente è clientelismo. Non ci si può celare dietro discorsi riorganizzativi per il bene comune e continuare a fare esclusivamente il proprio bene".
Questa è una parte della lettera che ci è stata inviata dai sindacati. Oggi c'è anche da evidenziare un'assenza, l'assenza del Presidente Cirio che per l'ennesima volta, decide di mettere la testa sotto la sabbia. Dopo il regnante supremo - oserei dire - preso tutto: dopo i sottosegretari e dopo i Consiglieri supplenti si porta a casa anche la nomina dei direttori come meglio crede.
Però, Presidente, a noi rimane un dubbio fondamentale: per chi siamo rimasti in quest'Aula quattro giorni a discutere? Chi sono queste persone? Perché, secondo me, hanno un nome e un cognome. Abbiamo cancellato dei requisiti per poter nominare qualcuno che probabilmente quei requisiti non li ha.
Assessore, mi faccia anche solo un cenno con il capo: vuole dirci di chi si tratta? O almeno ci dica com'è fatto. Come potete vedere, ho portato un gioco da tavola, visto che siamo sotto Natale, che si chiama "Indovina Chi". L'"Indovina Chi" ci serve per capire come sono fatte le persone almeno potremmo decidere e capire come sono fatte. Possiamo giocare insieme...
PRESIDENTE
Rimaniamo seri, però. Adesso basta! Rimaniamo seri, perché, come ricordate voi, siamo in una sede istituzionale e lo siamo sempre, non solo quando vi fa comodo. Toglietelo e portatelo via. Non potete fare video, ve lo ricordo.
Ha chiesto la parola la Consigliera Ravinale; ne ha facoltà.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Brevemente, intervengo anch'io per annunciare, come credo possiate immaginare, il fatto che il Gruppo AVS conferma la propria contrarietà a questa norma. Anche noi non saremo in Aula nel momento in cui verrà votata.
È una contrarietà che riguarda una norma che è stata scritta, come dicevamo già ieri, per togliere tre parole dalla norma precedente.
È emerso in maniera chiarissima, in questi giorni, che l'unico punto della norma fosse quello, perché il resto erano tutti richiami a normative nazionali già esistenti, peraltro - lo ribadisco - fatto soltanto sulle posizioni apicali dell'ente, senza nessun tipo di attenzione a tutte le altre migliaia di dipendenti che si trovano ad avere le loro progressioni di carriera esattamente identiche. Mentre per diventare direttore, oggi non serve alcun tipo di esperienza, rimangono totalmente invariate tutte le progressioni di carriera sui livelli inferiori; progressioni di carriera che, come dicevo ieri, comportano un aumento dello stipendio, ma anche la soddisfazione personale di chi ogni giorno si spende per questo ente.
Questo mi sembra il segnale peggiore che arriva da questa norma, perch significa che voi continuate a blaterare di merito. Avete inquinato la cultura con un dibattito sul merito, che è un dibattito negativo soprattutto per le nuove generazioni, e invece, passa il messaggio completamente contrario.
Se si vuole premiare il merito, noi non vogliamo il merito del top manager che. con impronta totalmente aziendalistica, viene dopo essersi formato dai migliori posti al mondo e risolve i problemi; noi vogliamo una struttura nel suo complesso, dove il lavoro di ciascuna e ciascuno sia riconosciuto nella sua dignità e che possa migliorare ogni giorno. Per fare questo serve un'attenzione che in questo disegno di legge poteva esserci.
Assessore, se voi aveste presentato questa modifica rispetto al quinquennio per i Direttori, unita a modifiche che riguardavano una diversa concezione del personale e dell'attrattività del lavoro nella Pubblica Amministrazione in Regione Piemonte che riguardava tutte e tutti i dipendenti, noi avremmo anche potuto, in buona fede, accettare una discussione, ma non la possiamo accettare se abbiamo passato tutto questo tempo a discutere delle sole posizioni apicali per consentire una maggiore semplicità nell'acquisire persone che sono evidentemente gradite a chi oggi governa e comanda.
Ribadisco che a me questo sembra il punto cruciale.
È ovvio che è spiacevole che voi abbiate addirittura deciso di dare più peso a questa discussione anziché all'approvazione dell'esercizio provvisorio che, ricordo, se non avessimo oggi chiuso questa discussione significava mandare in tilt la Regione. Rischiare così tanto per forzare su questa norma dimostra tutto.
Ovviamente, ci sarebbero stati tanti e tanti altri problemi che riguardano le persone piemontesi di cui occuparsi e cui dare priorità, ma ci tengo a rimanere sul punto e il punto è che voi oggi state dando un messaggio sbagliato. Il messaggio è che conviene essere vicini a chi governa ed essere apprezzati da chi governa, mentre non interessa davvero per niente un miglioramento delle condizioni di lavoro per tutte e tutti.
Questo a me sembra il punto cruciale di questa norma.
Ve la portate a casa. Scopriremo nei prossimi mesi come andrà a finire, sia per quanto riguarda la nuova infornata di direttori e direttrici, sia per quanto riguarda eventuali profili giuridici su questa normativa, per la quale in questi mesi è emerso con chiarezza che, forse, potevano avere qualche piccolo problema di compatibilità con le normative e con i contratti collettivi nazionali. Questo sarà il secondo tempo.
Il primo tempo lo chiudiamo così o magari è il fine partita, chissà. Lo scopriremo nei prossimi mesi.
Noi però continueremo a insistere e su questo ringrazio per le aperture che ci sono state, ma ripeto che le vogliamo vedere realizzate.
Ribadisco che se vogliamo occuparci di personale è importante, se vogliamo occuparci di regole del gioco per migliorare l'andamento dell'ente è importante, ma lo dobbiamo fare davvero per tutti e non soltanto per una quindicina di posizioni che sono quelle da cui dipende l'effettiva gestione della Regione Piemonte.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Nallo.
NALLO Vittoria
Grazie, Presidente.
Uso il pochissimo tempo che è rimasto per la dichiarazione di voto su questo disegno di legge.
Stiamo parlando della disciplina sull'organizzazione del personale della nostra Regione e abbiamo detto tante volte in questi giorni che noi non ci accontentiamo di questa modifica. Non ci accontentiamo del fatto che, per parlare di attrattività nel nostro ente, bisogna necessariamente scendere a patti sull'eliminazione del quinquennio per la maturazione di un requisito per diventare direttore.
Tante volte ci è stato detto, anche da parte dell'Assessore, che quello che stiamo discutendo serve per aumentare e per migliorare la flessibilità, per migliorare la meritocrazia, per migliorare l'attrattività.
Ecco, sull'attrattività vorrei parlare, perché forse oggi qui non c'è molto l'idea di che cosa significhi entrare nel mondo del lavoro.
Forse, chi sta presentando questo decreto non ha bene in mente che cosa significa oggi affacciarsi in un'azienda privata e che cosa significa davvero cercare l'attrattività in un'azienda nella quale si vuole lavorare.
Oggi, quello che si cerca non è soltanto la facilitazione dei requisiti cosa che tra l'altro non esiste nelle aziende private. Oggi, quello che si cerca è la facilitazione nella conciliazione della vita-lavoro, ma mi rende veramente un po' stupita il fatto che non sia proprio una Giunta di centrodestra a proporre delle misure che, nel parlare di personale, cercano di migliorare questo aspetto della vita delle persone e dell'aiuto alla famiglia, per esempio con l'introduzione degli asili nido, tema che abbiamo presentato all'interno di un ordine del giorno collegato. Questo vale anche per quanto riguarda il welfare, la salute mentale e il benessere psicologico e psicofisico dei lavoratori.
Credo che in questa modifica non ci sia una visione più ampia di quello che si vuole dal nostro ente, per cui anch'io, personalmente e con il mio Gruppo, non parteciperò alla votazione.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente; grazie, colleghi e grazie, Assessore.
In questa settimana non abbiamo rinunciato a sforzarci per fare una discussione che ci portasse al merito: lo abbiamo fatto con gli emendamenti e lo faremo ancora con gli ordini del giorno. Quello che ci è stato presentato non è una proposta di legge di riorganizzazione della struttura regionale; non è un provvedimento che migliora il benessere dei lavoratori non è un provvedimento che ha, al suo interno, una serie di norme che permettono di selezionare meglio i direttori e i dirigenti all'interno della Regione.
Siamo stati attenti, Assessore, anche se, nell'ultima parte, seguire tutti gli emendamenti, alcuni di merito e altri con l'obiettivo di riportare l'attenzione a un dibattito che fosse di merito, è stato un po' complicato perché erano tanti. Tuttavia, non abbiamo mai perso di vista il fatto che gli emendamenti proposti dalla Giunta hanno ridotto l'articolato, che all'inizio aveva una serie di passaggi volti a togliere quella che era una classificazione appartenente al contratto precedente che parlava di posizioni e oggi parla di elevate qualificazioni. Abbiamo messo in campo un'organizzazione che include la macchina regionale e la macchina consiliare per fare una modifica che introducesse un termine nuovo che il contratto prevede: un'elevata qualificazione. Non ci è sfuggito che nei vari emendamenti della Giunta, approvati dalla minoranza, anche quelli sono stati tolti, oggi l'unica norma contenuta all'interno del disegno di legge è quella volta a eliminare l'esperienza dei dirigenti selezionati per fare i direttori all'interno della macchina regionale.
Abbiamo provato a dirlo in tutti i modi, sia con un'attività ostruzionistica sia con un'attività di merito, ma gli emendamenti non sono stati minimamente presi in considerazione.
Abbiamo una legge - la legge vigente - del 2008, che nasceva da una storia per la quale erano anche stati fatti ricorsi quando si è tentato di introdurre una norma che aumentasse al 30% la possibilità di scegliere direttori esterni; una norma approvata nel 2008 che ha funzionato fino a oggi e ha permesso anche alla vostra Giunta di lavorare con direttori e dirigenti di alto valore e di alto profilo, quindi non si capisce davvero la ragione per cui oggi l'Assessore ha annunciato che presenterà una legge di riordino.
Se facciamo una legge di riordino della struttura regionale, davvero si fa fatica a comprendere quale sia la ratio per la quale abbiamo dovuto discutere in questi giorni una modifica che, ricordo, include un solo aspetto in termini di contenuti: l'eliminazione dei cinque anni. Forse perché si devono nominare direttori che altrimenti non avrebbero avuto i cinque anni? O forse perché ci si vuole nascondere dietro il concetto che si vuole ampliare la platea, quando ci sono figure di dirigenti che lavorano all'interno della macchina regionale da anni e che hanno maturato esperienza e conoscenza della macchina regionale? Mi sono permessa, con l'Assessore, di fare presente, avendo avuto la fortuna e la possibilità di governare questa Regione, quanto la macchina regionale sia una macchina complessa e come sia importante che le figure apicali abbiano la possibilità di conoscerla bene dal di dentro. Non è come gestire un Comune, non è come gestire una Provincia, è diverso.
L'organizzazione della macchina regionale è tale per cui dovrebbe essere volta alla programmazione, alla scrittura e all'approvazione delle leggi quindi fa cose diverse rispetto a un Comune o una Provincia, come abbiamo ricordato e detto in tutti i modi. Credo sia un aspetto fondamentale.
Abbiamo anche detto che forse si potevano trovare altre modalità o altri tempi con i quali verificare l'esperienza acquisita all'interno della macchina regionale, ma non c'è stato verso, eppure la legge del 2008, che includeva i cinque anni di esperienza, aveva dato i suoi buoni frutti e non si capisce per quale motivo si debba eliminare.
Rinunciando, come abbiamo ricordato ieri, anche alla possibilità di svolgere un'attività legislativa sulla normazione di come i nostri dirigenti vengono scelti all'interno della macchina regionale, anche per questa norma si dice di fare riferimento al quadro nazionale. Facciamo riferimento al quadro nazionale e rinunciamo anche a questo aspetto riducendo e annullando qualsiasi altro effetto che questa legge possa avere.
In seguito si annuncia una legge di riordino, quindi ancora meno si riesce a capire quale sia l'esigenza di approvare in questo modo e con questa modalità tale norma. Viene davvero facile il pensiero che, forse, è una legge quasi ad personam, perché si immagina che ci siano persone che non hanno maturato questa competenza e che si ritenga siano meritevoli di occupare quello spazio, senza però avere quello che, fino a oggi, è stato un elemento qualificante della definizione e delle posizioni apicali all'interno della Regione. Non siamo riusciti a comprenderlo.
È per questo che abbiamo utilizzato il tempo che il Regolamento del Consiglio ci mette a disposizione, ed è per questo che non parteciperemo al voto di questa Assemblea. Anzi, è con grande dispiacere che non parteciperemo.
Voglio ricordare il valore legislativo di questa Assemblea: facciamo leggi non facciamo provvedimenti volti a persone, ma a una genericità. In questo caso erano rivolte alla genericità dei nostri dirigenti, dai quali potete attingere per eleggere i direttori e dai quali potete trovare tutte le professionalità per poter svolgere al meglio, come avete fatto fino a oggi tutte le attività che la Regione, come ha ricordato un attimo fa, deve fare. Pertanto, è davvero incomprensibile.
Non parteciperemo al voto e ci alzeremo da questa sedia. Potete votare questo provvedimento, rinunciamo a quella che è un'espressione perché non vogliamo essere partecipi di un risultato davvero deprimente e non gratificante per quest'Aula. Ripeto, ci alzeremo e non parteciperemo al voto. Voglio ancora sottolineare una volta che non abbiamo rinunciato al voto utilizzando tutto quello che il Regolamento e le leggi ci mettono a disposizione, ma sottolineare, invece, l'importanza del merito che noi abbiamo voluto riaffermare con gli emendamenti e che riaffermeremo con gli ordini del giorno.
Adesso ci alzeremo e quindi permetteremo a voi di votare, lasciandovi lo spazio anche da un punto di vista delle sedie che volete occupare. Se ci permettete di discutere gli ordini del giorno, faremo ancora la discussione sugli ordini del giorno collegati, ma non parteciperemo alla votazione sul disegno di legge per i motivi che vi abbiamo evidenziato.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Vignale; ne ha facoltà.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Parto da un presupposto, perché sembra che questa maggioranza sia qui per caso. Ricordo che questa maggioranza l'8 e il 9 giugno ha preso il 56% dei voti dei piemontesi, percentuale che non era mai stata presa da nessun altro candidato.
(Commenti della Consigliera Pentenero)
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Facciamo che non ci interrompiamo, così è più facile.
Mettiamo un punto di partenza, perché sembra un po' anomalo. Come dicevo ieri, credo sia stata una discussione interessante, perché si è parlato di personale e non capita spesso. Poi ognuno di noi ha un minimo di esperienza politica per capire quando c'è una legge importante su cui l'ostruzionismo è un ostruzionismo valoriale e ci sono momenti in cui è un mero posizionamento politico all'interno del centrosinistra.
Consiglieri, voi potete raccontare ciò che credete, ma questo è avvenuto quando siamo arrivati in Commissione e abbiamo iniziato a discutere una leggina, però, attenzione, una leggina ad personas, perché questa legge consente a tutte le persone che hanno una qualifica dirigenziale di poter concorrere al ruolo di direttori, quindi non a una parte. E questa legge sancisce un principio che non è solo meritocratico, ma è quello che dice che titoli e meritocrazia valgono di più dell'anzianità, perché questo, nel mondo normale, avviene, che a voi piaccia o no. Questo avviene nel mondo normale; in qualunque azienda, non andrebbe mai a lavorare un dipendente che sa che per fare un salto di carriera deve attendere cinque anni. Non ci andrebbe mai.
Lo dico, perché c'è anche la stampa, l'abbiamo detto ieri e lo ripeteremo.
Perché abbiamo modificato solo questo? Perché, lo rammento nuovamente tutti gli altri aspetti che modificheremo e che abbiamo in parte già modificato sono delibere o regolamenti, non sono norme e noi qui modifichiamo le norme. È la Giunta che modifica gli atti amministrativi anche con il parere della Commissione competente. Il motivo è solo questo ma modificheremo l'accesso alle posizioni organizzative, limitando il numero di anni; renderemo più facile l'avanzamento di carriera per titoli e meriti e non per anzianità all'interno di questo ente.
Questo abbiamo fatto con questa leggina; e quando siamo arrivati in Commissione sulla leggina c'erano pochi emendamenti. Dopodiché è avvenuta una cosa legittima: che, in un momento in cui uno vuole dimostrare che è più opposizione di altro, alcuni partiti politici hanno deciso di presentare 4.000 emendamenti. E noi siamo stati qui per questo, non è che siamo stati qui perché abbiamo discusso di valori o di massimi sistemi.
Siamo stati qui perché in democrazia è legittimo presentare 4.000 emendamenti e io per tre giorni ho ascoltato tutti in rigoroso silenzio.
Poi comprendiamo quelle che sono le dinamiche, noi siamo stati qui perch sono stati presentati 4.000 emendamenti. In democrazia c'è chi fa opposizione e chi governa e chi governa deve portare a casa i provvedimenti in cui crede e se l'opposizione ostacola con una politica ostruzionistica e oggi aventiniana, la maggioranza fa quello che deve fare: si difende, sta in Aula. Ringrazio la maggioranza per la solidità che ha dimostrato malgrado ciò che si dice, che si tenta di dire o ciò che si scrive per quanto riguarda le discrepanze sulla legge.
Poi ognuno fa il suo mestiere, per carità, ma oggi ci sono alcuni dati politici che noi portiamo a casa: con questa piccola norma avremo, ma con grande principio, un ente in cui è più semplice avere un avanzamento di carriera, in cui è più corretto l'aspetto della verifica dei titoli e competenze rispetto all'anzianità e in cui proviamo a rendere la Regione Piemonte una macchina efficiente, non una macchina privata. Noi siamo un ente pubblico, ma proprio perché siamo un ente pubblico in cui tutti i dipendenti, a partire da noi, siamo pagati con il denaro dei cittadini abbiamo il dovere dell'efficienza.
Questo proviamo a fare, poi ognuno farà ciò che crede. L'unica cosa che credo dimostri anche la serietà rispetto alla discussione è che ci sono modalità e modalità. Io non conosco il gioco che voleva regalarmi la Consigliera Disabato, però.
Non lo conosco, poi giustamente è stato.
(Commenti della Consigliera Disabato)
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Guardi, io sono tradizionalista, gioco a tombola, gioco a Risiko.
(Commenti fuori microfono)
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Non penso sia una scatola nuovissima a giudicare dalla confezione.
Voglio dire che noi abbiamo mantenuto un atteggiamento responsabile, come lo manterremo anche sugli ordini del giorno, perché rispetto a una modalità aventiniana noi potremmo dire: "Va beh, uscite e vi respingiamo tutto".
Tuttavia, visto che siamo persone perbene e di parola, vi sono due ordini del giorno, uno presentato dalla Consigliera Ravinale, relativamente al congedo parentale con una modifica che ha apportato, e un altro presentato dal Partito Democratico relativo al lavoro agile, che peraltro riprende un ordine del giorno che abbiamo votato due settimane fa, se non ricordo male presentato dal Consigliere Bartoli - ovviamente, non cambiamo idea in 15 giorni - che accogliamo.
Soprattutto, saremmo disponibili a fare una discussione seria in Commissione, perché magari senza giornali e senza necessità di posizionamenti politici sarà anche più facile entrare seriamente in merito.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICCO
PRESIDENTE
Sul disegno di legge, come è già stato preannunciato, ci sono 12 ordini del giorno collegati.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 99 presentato da Pentenero e Valle, inerente a "Modalità di assunzione dei direttori regionali".
Ricordo i minuti rimanenti, così da averne una contezza. Mi limito ai Gruppi che hanno presentato degli emendamenti: al Partito Democratico quasi 28 minuti, al Gruppo Alleanza Verdi Sinistra cinque minuti, al Movimento 5 Stelle quattro minuti e mezzo, al Gruppo Stati Uniti d'Europa meno di un minuto.
La parola alla Consigliera Pentenero, per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Do per illustrato l'ordine del giorno n. 99.
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 100 presentato da Pentenero e Valle, inerente a "Valorizzazione del Personale Pubblico e innovazione fiscale: proposta di Crediti Spendibili".
La parola alla Consigliera Pentenero, per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Do per illustrato anche questo ordine del giorno.
PRESIDENTE
Proseguiamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 101 presentato da Pentenero e Valle, inerente a "Superare le criticità del Lavoro Agile in Regione Piemonte, verso un futuro più efficiente e connesso anche nel pubblico impiego", sul quale, se non sbaglio, l'Assessore ha preannunciato il parere favorevole.
PENTENERO Gianna
Lo illustra la collega Conticelli.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Conticelli, per l'illustrazione.
CONTICELLI Nadia
Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno è relativo al lavoro a distanza nelle sue varie forme.
Abbiamo già detto che ci saremmo aspettati da un provvedimento di riorganizzazione del personale che si trattassero i temi che oggi riguardano da vicino la vita dei lavoratori. Mi pare che prima l'Assessore si sia impegnato ad affrontare il tema successivamente.
Per noi, però, è un'occasione persa non averlo affrontato in questo provvedimento, ma con un documento d'indirizzo presentiamo quelle che sono un po' oggi le esigenze di intervenire a livello nazionale e, quindi, anche a livello regionale sul rispetto al lavoro a distanza, anche come modalità di lavoro, cioè non solo normare le ore o come si svolge, ma anche come cambia il lavoro.
Abbiamo già detto, anche nel dibattito in Commissione, che il lavoro a distanza spesso ci porta a rivedere il co-working. Peraltro, credo che gli spazi del grattacielo siano anche pensati in previsione di una modalità di lavoro diversa, perché il lavoro a distanza non è lavoro singolo e individuare, ma si devono proprio cambiare le modalità di lavoro con gli altri.
Auspichiamo che, almeno su questo impegno, possa esserci una convergenza unanime.
PRESIDENTE
Preciso che il testo dell'ordine del giorno n. 101, che metteremo al voto include le modifiche già concordate con l'Assessore.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 102 presentato da Pentenero e Valle, inerente a "Per una Pubblica Amministrazione più stabile. Proposte per riformare le nomine dirigenziali in Piemonte".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dalla Consigliera Pentenero.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 103 presentato da Pentenero e Valle, inerente a "Polizze assicurative per l'assistenza sanitaria a favore del personale regionale".
La parola al Consigliere Calderoni, per l'illustrazione.
CALDERONI Mauro
Grazie, Presidente.
Ne abbiamo già parlato ieri nel corso del lungo dibattito che si è tenuto rispetto alla vostra proposta di modifica normativa.
Era un tentativo per cercare di allargare la discussione e provare a estendere a tutto il personale della Regione alcune misure che migliorassero il clima lavorativo e la considerazione che l'Istituzione ha di tutte le collaboratrice e i collaboratori, sia con la proposta dell'ordine del giorno n. 100, per una diversa erogazione del salario accessorio che tenesse conto delle difficoltà dovute all'inflazione molto forte e alla perdita del potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti, sia con questo ordine del giorno, relativo all'estensione a tutto il personale regionale della polizia sanitaria, che oggi, invece, riguarda soltanto il personale dirigente.
Come Gruppo del Partito Democratico crediamo, proprio nell'ottica dell'intervento dell'Assessore, che siano proposte serie che vadano valutate con attenzione e che in una riorganizzazione complessiva della disciplina del rapporto di lavoro in Regione Piemonte possano essere prese in considerazione.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Calderoni.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 104 presentato da Pentenero e Valle, inerente a "Assicurare parità e pari opportunità di genere nel lavoro pubblico".
La parola al Consigliere Salizzoni, per l'illustrazione.
SALIZZONI Mauro
Grazie, Presidente.
La parità e le pari opportunità nel contesto del lavoro pubblico rappresentano valori fondamentali per una società giusta e inclusiva. È necessario garantire un ambiente di lavoro privo di discriminazioni e violenze, siano esse morali o psicologiche, che possano compromettere il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori. La legislazione vigente sebbene fornisca una base giuridica per la tutela dei diritti di genere richiede un'implementazione efficace e una vigilanza costante per prevenire forme di discriminazione diretta e indiretta.
Le diversità dei luoghi di lavoro è una risorsa preziosa che contribuisce alla creatività, all'innovazione e al miglioramento della qualità dei servizi pubblici. È fondamentale promuovere una cultura di rispetto e inclusione che valorizzi le differenze e favorisca il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascun individuo, indipendentemente da genere, età orientamento sessuale, razza, origine etnica, disabilità, religione e lingua.
L'adozione o il rafforzamento ulteriore di queste misure, anche all'interno delle Amministrazioni regionali, non solo rappresenta un passo fondamentale verso l'uguaglianza e il rispetto dei diritti del lavoro pubblico, ma rafforza anche l'impegno delle Regioni nel promuovere una società più equa e inclusiva. La Giunta regionale è chiamata a svolgere un ruolo guida in questo processo, garantendo che tutti i lavoratori e le lavoratrici possano operare in un ambiente libero da discriminazione e violenza.
Tutto ciò impegna la Giunta regionale a rafforzare le politiche di genere nel lavoro pubblico alle dipendenze della Regione Piemonte attraverso l'adozione di misure specifiche che garantiscano la parità salariale e l'accesso equo alle opportunità di carriera; a promuovere campagne di sensibilizzazione e formazione per dirigenti e personale finalizzate a combattere stereotipi di genere e a prevenire discriminazioni e violenze di ogni forma; a favorire il dialogo e la collaborazione con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria per costruire un ambiente di lavoro inclusivo rispettoso dei diritti di tutti i dipendenti e, infine, a promuovere l'adozione di buone pratiche, al fine di creare modelli virtuosi da seguire e diffondere.
PRESIDENTE
Esaminiamo l'o.d.g. n. 105 presentato da Pentenero e Valle, inerente a "Valorizzazione delle competenze e inclusione nel Settore Pubblico".
La parola alla Consigliera Verzella, per l'illustrazione.
VERZELLA Emanuela
L'ordine del giorno in oggetto chiede di impegnare la Giunta a valorizzare le competenze interne, soprattutto per gestire i carichi di lavoro relativi al PNRR e all'utilizzo dei fondi comunitari.
Si chiede anche di attivare percorsi di valorizzazione del personale interno, individuando dei fondi previsionale specifici per attivare la progressione tra le aree.
Questi due punti possono sicuramente essere parte del Piano di cui siamo in modifica regolamentare, per cui un paio di questi spunti possono essere anche discussi in Commissione.
Il terzo punto impegna la Giunta a includere un Piano per la diversità l'equità e l'inclusione nel Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) della Regione Piemonte 2023/2025, includendo nel suddetto PIAO un riferimento al Gender Equality Plan, che è uno strumento riconosciuto e che, a dispetto del nome, non parla soltanto di equità di genere, ma anche di inclusione a vari livelli, anche di portatori di handicap, per esempio.
Ricordo che il PIAO della Regione Piemonte a pagina 27 recita: "Nel 2023 adotteremo un piano di eguaglianza di genere". Pertanto, solo una parte di quello che vi ho detto fa riferimento al Piano per la diversità e al Gender Equality Plan dell'Unione Europea. In realtà, quella è l'unica occorrenza all'interno del Piano della parola e dell'espressione "piano uguaglianza di genere", perché quel piano non c'è. Viene annunciato, non è nel capitolo dove mi aspettato ci fosse (organizzazione capitale umano), quindi sono portata a credere che, al di là della presenza di azioni verso questa direzione che, sicuramente, saranno state fatte, non esiste un piano formale e preciso che nel 2023 si pensava di fare e che poi non è stato fatto.
Con l'ordine del giorno in oggetto volevo ricordare quell'obbligo che la stessa maggioranza si era data nel PIAO per il 2023 e che non esiste al suo interno.
Avevo presentato questo ordine del giorno soprattutto per questo aspetto perché ritengo che l'inclusione, il lavoro comune e l'organizzazione del lavoro siano tutti legati, a diversi livelli, non solo alla questione dell'eguaglianza di genere, ma anche per altre diversità di approccio, per esempio, quella della disabilità, che sono comunque dei valori da tenere in conto.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Verzella.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 106 presentato da Ravinale, Marro e Valle, inerente a "Maggiore supporto al congedo parentale e introduzione del congedo di paternità obbligatorio" Ricordo che la Giunta su questo ordine del giorno ha espresso parere favorevole.
La parola alla Consigliera Ravinale.
RAVINALE Alice
Solo per confermare che abbiamo modificato, d'intesa con la Giunta, il testo.
Per l'illustrazione, lascio la parola alla collega Cera.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Cera.
CERA Valentina
Grazie, Presidente.
L' ordine del giorno in oggetto tratta un tema importante, che parla di pari opportunità lavorative per uomini e donne, ed è il tema del congedo di paternità o congedo paritario.
In questa occasione, con l'approvazione di questo provvedimento, possiamo introdurre un seme che va nella giusta direzione, che è quello della parità tra generi, soprattutto in ambito lavorativo. Ancora oggi, il nostro paese e la nostra regione non sono esenti dalla problematica: il lavoro di cura soprattutto dei figli, ma anche delle persone anziane, è e rimane prerogativa sulle spalle delle donne.
C'è bisogno di una più equa redistribuzione e il congedo di paternità fa esattamente questo: permette agli uomini di fare i padri, permette agli uomini di essere presenti nella vita dei propri figli nei primi 12 mesi fin da subito.
Crediamo che andare in quella direzione possa togliere le donne da una condizione di ricattabilità, possa favorire una migliore crescita familiare e una migliore crescita anche per quanto riguarda il genere maschile.
Dividersi più equamente il lavoro di cura vuol dire rendere questa società un pochino più pari.
In questo ordine del giorno si chiede di informare bene i dipendenti soprattutto i padri, sul cambiamento che c'è stato nella normativa che riguarda il congedo parentale, perché ancora oggi, purtroppo, molti pochi padri usufruiscono delle possibilità per fare il padre. Riteniamo, quindi che questo ordine del giorno possa introdurre, a partire dalla Regione Piemonte, più consapevolezza tra i padri dipendenti di questa Regione e più possibilità per togliere le donne da una condizione di ricattabilità e introduca un passo nella giusta direzione, che è quella delle pari opportunità, soprattutto in ambito lavorativo. C'è molta strada da fare, ma sono sicura che insieme si possa guardare nella giusta direzione.
Pertanto, ringrazio l'Assessore per quanto dichiarato poc'anzi, cioè che prenderà in considerazione questo ordine del giorno per provare a introdurre, a partire dalla Regione Piemonte, un passo importante nella giusta strada, che è quella delle pari opportunità tra i generi.
PRESIDENTE
Passiamo all'ordine del giorno n. 107 presentato da Ravinale, Valle e Marro, inerente a "La Regione incentivi il ricorso alla mobilità sostenibile per il proprio personale".
Ha chiesto la parola la Consigliera Ravinale, per l'illustrazione; ne ha facoltà.
RAVINALE Alice
Telegraficamente, non per far perdere tempo all'Aula su un ordine del giorno che verrà respinto, ma per dire che gli elementi contenuti in questo ordine del giorno, vale a dire l'incentivazione della mobilità attiva e della mobilità sostenibile intesa come trasporto pubblico, visto che usciamo da questa discussione con l'idea che ci sarà nei prossimi mesi occasione di confrontarsi a tutto tondo sull'organizzazione della Regione credo siano entrambe misure che confido possano essere tenute in considerazione.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, sappiamo che già esiste un fondo che consente ai dipendenti e alle dipendenti di avere gli abbonamenti a metà prezzo e certamente si può proseguire su quella strada.
Sul cosiddetto bike to work esistono sperimentazioni molto interessanti che sono partite proprio dalle Regioni, in particolare dall'Emilia Romagna.
Pertanto, confido che anche su questo ci potrà poi essere un'apertura perché è qualcosa che potrebbe migliorare sicuramente la qualità della vita e anche la qualità dell'aria e dell'ambiente in cui tutti viviamo. Quindi la ringrazio, Assessore, se vorrà avere attenzione anche su questo tema.
PRESIDENTE
Passiamo all'ordine del giorno n. 108 presentato da Nallo, Paonessa Ravinale e Valle, inerente a "Istituzione di asili nido aziendali per i dipendenti della Regione Piemonte - Collegato al Disegno di legge regionale n. 51 'Disposizioni in materia di ordinamento del personale. Modifiche alla legge regionale 28 luglio 2008, n. 23'".
La parola alla Consigliera Nallo, per l'illustrazione.
NALLO Vittoria
Grazie, Presidente.
Chiedo subito scusa se chiederò un bonus di pochissimi secondi per illustrare questo ordine del giorno, che ritengo molto importante. La legge regionale che stiamo discutendo rappresenta uno strumento molto importante anche per integrare le misure innovative a supporto dei dipendenti migliorandone il benessere complessivo. Lo abbiamo detto tante volte in questi giorni.
Questo ordine del giorno, di fatto, chiede semplicemente di far fede alla promessa che l'Assessora Caucino, l'Assessora alle politiche della famiglia, dei bambini e della casa della scorsa legislatura, aveva fatto cioè di aprire una baby room nel nuovo grattacielo della Regione Piemonte.
Questo è un fatto veramente molto importante, perché dagli ultimi rapporti il 34% delle donne si occupa della cura della casa contro un 3% degli uomini. L'abbandono dopo il primo figlio è del 16% contro il 2,8% degli uomini, e il ricorso al lavoro part-time è del 65%.
Difatti, se non avessi avuto la possibilità di portare qui in questi mesi la mia bambina, probabilmente finora non sarei mai venuta a sedermi in quest'Aula per via dell'allattamento, quindi credo che sia veramente molto importante soffermarci su questi aspetti e chiedere davvero che la Regione si muova anche in questa direzione, per facilitare il lavoro delle donne e delle proprie dipendenti.
PRESIDENTE
Passiamo all'ordine del giorno n. 109 presentato da Pentenero, Rossi e Valle, inerente a "Potenziamento Servizio di vigilanza regionale attività estrattive", e all'ordine del giorno n. 110 presentato da Pentenero, Rossi e Valle, inerente a "Potenziare il personale per il comparto sanitario legato alla salute mentale".
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.
ROSSI Domenico
Avevo già presentato gli ordini del giorno n. 109 e n. 110 quando era partito il contingentamento, ma ne approfitto, Presidente, ed intervengo su entrambi.
L'ordine del giorno n. 109 è relativo al potenziamento dei servizi di vigilanza regionale sul settore delle attività estrattive, mentre l'ordine del giorno n. 110 riguarda il potenziamento del personale per quanto riguarda i Dipartimenti di salute mentale.
Quello che voglio dire, però, Presidente, è legato ai motivi per i quali abbiamo scelto di presentare questi due ordini del giorno. Riprendo alcune parole dell'Assessore Vignale, perché lui ci ha ascoltato molto in questi giorni, ma anche io ho ascoltato le sue parole.
Effettivamente, se vogliamo rendere efficiente la Regione Piemonte dal punto vista del personale, possiamo fare una serie di cose.
Con questi ordini del giorno vogliamo dire che abbiamo bisogno di rendere efficiente la vigilanza nel settore estrattivo. Abbiamo bisogno di rendere efficiente i nostri Dipartimenti di salute mentale e se oggi non lo sono del tutto, non è per qualche mancanza legata ai lavoratori di quel settore ma perché molto spesso sono troppo pochi questi lavoratori.
Con questi ordini del giorno vogliamo ricordare che, tra le tante questioni, quando si parla di personale (con questi due atti ne scegliamo due) chiediamo un impegno della Regione su due questioni che ci stanno a cuore, di cui abbiamo parlato tanto negli anni passati e parleremo ancora nei mesi che verranno, a partire, immagino, dal bilancio.
Visto che si discuteva di personale e visto che giovedì abbiamo avuto un'audizione molto sentita con le organizzazioni che si occupano di salute mentale, abbiamo deciso di portare quindi due focus, uno sul tema della vigilanza nel settore delle attività estrattive, perché abbiamo visto come in questi anni molte Province hanno delegato alla Regione quel compito, ma la Regione non ha aumentato il proprio personale, quindi si è trovata a fronteggiare più controlli con lo stesso personale. Lo stesso vale per la salute mentale, dove ancora una volta ci hanno ricordato come il Piemonte investa meno della media nazionale ed è la peggiore delle regioni del Nord sul tema della salute mentale.
Per questi due motivi valoriali politici profondi, portiamo questi ordini del giorno e ci auguriamo che ci sia un'apertura da parte della Giunta.
PRESIDENTE
Procediamo, infine, con l'esame dell'ordine del giorno n. 110.
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
Ah, li ha presentati entrambi, giusto. L'ha detto, ma lo avevo dimenticato.
Procediamo con la discussione generale.
L'Assessore può intervenire in discussione generale o alla fine, in replica, come preferisce.
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
Anche perché i tempi sono ormai agli sgoccioli.
Se non vi sono altri interventi, chiudo la discussione generale e chiedo all'Assessore se intende replicare o dare i pareri.
La parola all'Assessore Vignale.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per motivare i pareri.
Alcuni ordini del giorno, come il n. 100 e il n. 103, che parlano di welfare, sono condivisibili nelle finalità, ma in questo momento sono oggetto di discussione con le organizzazioni sindacali, perché uno si lega anche all'altro, tanto quello sui crediti spendibili, quanto quello sull'assistenza sanitaria.
Così come su alcuni, come il n. 104, il parere è contrario perché riteniamo che sia un'attività che svolge già l'Amministrazione regionale.
Come è stato ben detto, accogliamo il n. 101 e il n. 106, con le modifiche.
Condividiamo i contenuti del n. 107, tant'è che troverete a bilancio le risorse per la realizzazione della velostazione, che è proprio lo strumento per consentire politiche di avvicinamento al lavoro con le biciclette.
Così come condividiamo il principio dell'ordine del giorno n. 108, ma non è approvabile, perché è focalizzato direttamente sull'asilo nido aziendale e non su politiche di sostegno alla maternità, anche all'interno delle strutture regionali.
Al tempo stesso, esprimiamo un parere negativo sul n. 109 e sul n. 110 perché credo che, essendo due temi che riguardano sì materie del personale ma il personale è quasi tutto in questa Regione e, in particolar modo, uno che riguarda la sanità, credo che non sia questa la sede opportuna.
PRESIDENTE
Procediamo con le votazioni.
Prego, Consigliera Pentenero.
PENTENERO Gianna
Chiediamo che gli ordini del giorno n. 109 e 110 siano ritirati.
Grazie.
PRESIDENTE
Prego, Consigliera Nallo.
NALLO Vittoria
Grazie, Presidente.
Chiedo che sia ritirato anche l'ordine del giorno n. 108.
Grazie.
PRESIDENTE
Procediamo con la votazione degli ordini del giorno rimasti in essere.
Iniziamo con il n. 101.
Ricordo che su questo c'è il parere positivo della Giunta regionale.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 101, come modificato il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 99, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 100, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 102, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 103, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 105, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 106, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 104, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 107, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(I Gruppi politici Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Stati Uniti d'Europa abbandonano l'Aula)
PRESIDENTE
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)
PRESIDENTE
Chiedo lumi all'Aula, ma immagino che ci sia un accordo per concludere i lavori del Consiglio.
Buon weekend a tutti. Ci vediamo lunedì prossimo con il Consiglio regionale già convocato.
La seduta è tolta.
(La seduta termina alle ore 12.50)