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CASTELLO MARIO SALVATORE
(Alle ore 10.37 il Consigliere Segretario Castello comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11)
(La seduta inizia alle ore 11.09)
PRESIDENTE
La seduta è aperta.
Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale
PRESIDENTE
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Carosso, Cerutti, Cirio, Gancia, Godio e Ruzzola.
Il numero legale è, pertanto, 23.
b) Approvazione processi verbali Sono in approvazione i processi verbali n. 13 e n. 14, relativi alle sedute del 27 novembre 2024 e del 4 dicembre 2024.
L'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 10 dicembre 2024.
Esame ordine del giorno n. 35 presentato da Conticelli, Rossi, Avetta Paonessa, Canalis, Calderoni, Pompeo, Isnardi e Verzella, inerente a "Interventi urgenti per le istituzioni carcerarie piemontesi"
Ordine del giorno n. 51 presentato da Ravello, Bordese, Raiteri, Barbero Binzoni, Riva Vercellotti, Sacchetto, Cameroni, Buzzi Langhi, Zappalà e Sobrero, inerente a "Polizia Penitenziaria: vicinanza a servitori dello Stato e sostegno ad azione Governo"
Ordine del giorno n. 91 presentato da Marro, Ravinale e Cera, inerente a "Impegno per garantire l'efficacia del Progetto di riorganizzazione dei Servizi Sanitari Penitenziari e della Rete SASP"
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame degli ordini del giorno n. 35, n. 51 e n. 91, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Conticelli per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 35; ne ha facoltà.
CONTICELLI Nadia
Grazie.
È un peccato discutere questo ordine del giorno un po' fuori tempo massimo però va bene rispetto agli impegni che chiede.
L'ordine del giorno era stato presentato a seguito della relazione del Garante delle persone private della libertà personale e avrebbe potuto utilmente essere discusso nel momento in cui abbiamo svolto il Consiglio aperto sulla Polizia penitenziaria.
Noi abbiamo una disamina, emersa sia dalle audizioni sia dal Consiglio aperto sia dalla relazione del Garante, sulla situazione degli istituti penitenziari piemontesi, a partire da quello del capoluogo Lorusso e Cutugno, che è del tutto inadeguato e che presenta fortissime carenze di personale e delle misure alternative che faticano a essere messe in atto proprio per carenza di personale, rispetto alle ultime normative, anche nazionali, che prevedono la detenzione come deterrente anche per una serie di situazioni per cui sarebbero più utili percorsi di rieducazione.
Quello che chiediamo nel dispositivo è la necessaria dotazione di organico in tutti i ruoli, come la Polizia penitenziaria ci ha ben messo in evidenza, perché mancano Forze dell'ordine, ma mancano anche educatori psicologi, assistenti sociali, mediatori culturali; mancano i gradi dirigenziali. È necessario, inoltre, promuovere per le nuove carceri una riflessione rispetto all'edilizia; per esempio, al Lorusso e Cutugno di Torino le celle sono state progettate per una persona e sono state poi riassorbite a due. Questo naturalmente crea molta pressione all'interno della popolazione carceraria.
Il capoluogo piemontese ha bisogno di un nuovo carcere. Non è necessario individuare un'altra area, bisogna rifarlo lì dov'è. La zona del Lorusso e Cutugno è stata negli anni dotata anche di alcuni servizi, quindi è adatta a ospitare il carcere.
C'è un problema di politiche dell'abitare che spesso sono ostative, insieme alla carenza del personale per chi potrebbe avere delle misure alternative alla detenzione. Anche qui, sono tutti strumenti che aiuterebbero un po' a fare calare la tensione all'interno del carcere e fare in modo che anche chi lavora all'interno del carcere possa svolgere il proprio lavoro con una maggiore serenità e con una maggiore possibilità di incidere.
Inoltre, c'è il tema del servizio sanitario all'interno delle carceri.
Abbiamo detto a lungo, sia con la relazione del Garante, sia durante il Consiglio aperto, che i problemi sanitari sono complicati per tutti, ma all'interno degli istituti di detenzione diventano spesso deflagranti.
Abbiamo cercato di accogliere la situazione che ci è stata descritta e che abbiamo potuto vedere con i nostri occhi. Molti di noi, come anche i colleghi di maggioranza, hanno fatto dei sopralluoghi nelle varie carceri della regione, quindi auspichiamo che questo ordine del giorno, che raccoglie gli impegni che ci siamo anche presi in maniera diversa, ma della stessa sostanza nel corso del Consiglio aperto, trovi anche il consenso dei colleghi di maggioranza.
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 51, primo firmatario Ravello, inerente a "Polizia Penitenziaria: vicinanza a servitori dello Sato e sostegno ad azione Governo".
La parola al Consigliere Ravello per l'illustrazione.
RAVELLO Roberto
Grazie, Presidente.
Quest'ordine del giorno collegato al dibattito che si è svolto qualche settimana fa attorno alle tematiche afferenti alla Polizia penitenziaria alle sofferenze della categoria, alle criticità del sistema e alle necessità d'intervento, arriva appunto a distanza di qualche settimana, ma pensiamo che non sia mai tardi, non sia mai troppo tardi per trattare un tema così delicato.
Intanto, con questo documento abbiamo voluto ribadire un passaggio particolarmente significativo che ha cominciato a consolidarsi lo scorso anno sul finire della scorsa legislatura, quando il Consiglio regionale, su istanza dell'allora Assessore Chiorino, iniziò a convocarsi per trattare periodicamente le tematiche del mondo carcerario. Questo con riferimento ovviamente, agli operatori della Polizia penitenziaria.
Questo percorso si è sviluppato e si è rinnovato, appunto, poco tempo fa con l'audizione di tutti i rappresentanti sindacali della Polizia penitenziaria, e consiste nell'aver introdotto, di fatto, un elemento che va a compensare qualcosa che abbiamo ritenuto mancasse rispetto all'attività del Garante dei detenuti e delle persone private della libertà personale, il quale è istituzionalmente chiamato a occuparsi e a relazionare ogni anno rispetto alle problematiche della comunità carceraria, con maggior riferimento alla popolazione detenuta.
Abbiamo ritenuto fosse opportuno compensare questa mancanza introducendo una prassi che crediamo possa essere più avanti codificata, portando direttamente il Consiglio regionale a occuparsi di quella che abbiamo già definito, in qualche dibattito precedente, l'altra faccia della luna.
Con l'ordine del giorno andiamo a certificare questo percorso e a ribadire ancora una volta, questa volta formalmente, non solo la necessità di sostenere ogni forma concreta di attenzione a quanto ci hanno segnalato e ci segnalano i rappresentanti della Polizia penitenziaria, ma a proseguire nell'azione di miglioramento delle condizioni strutturali del sistema penitenziario piemontese e italiano e a proseguire nell'azione di potenziamento degli organici delle forze di Polizia penitenziaria e di tutti gli operatori che lavorano all'interno del carcere, dalla cui professionalità dipende non solo la qualità della vita della popolazione detenuta, ma anche la qualità delle condizioni di lavoro degli operatori stessi.
Andiamo a ribadire una vicinanza istituzionale a quella che è una parte significativa dello Stato, a quelli che sono servitori dello Stato, a quei soggetti dai quali dipende la sicurezza degli istituti penitenziari al loro interno e la sicurezza, in generale, della società all'esterno; vicinanza a quei soggetti sulle cui spalle pende anche una parte significativa dell'attuazione del principio di certezza della pena.
Contemporaneamente, sosteniamo vicinanza e formuliamo pieno sostegno all'azione del Governo che è stata, come ribadito in più occasioni straordinaria. Quello che il Governo ha fatto in questi due anni, con riferimento alle tematiche carcerarie, non è stato fatto negli ultimi vent'anni. Sono stati fatti interventi straordinari in termini di riqualificazione, in termini di ristrutturazione, in termini di infrastrutture penitenziaria e in termini di potenziamento degli organici.
È stato avviato un percorso con una quantità spaventosa di risorse, mai vista prima, che crediamo non possa che essere sostenuto, perché riteniamo vada a rispondere ad alcune delle necessità che lo stesso ordine del giorno illustrato dalla collega Conticelli rappresentava.
Auspichiamo che ci possa essere convergenza nel sostenere un'azione da parte del Consiglio regionale nello spalleggiare ogni iniziativa utile a riportare serenità nei contesti carcerari, a cominciare dalla qualità del lavoro dei suoi operatori.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Ravello.
Passiamo all'ordine del giorno n. 91 presentato dalla Consigliera Marro Ravinale e Cera, inerente a "Impegno per garantire l'efficacia del Progetto di riorganizzazione dei Servizi Sanitari Penitenziari e della Rete SASP".
La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione.
MARRO Giulia
Grazie, Presidente.
Abbiamo voluto presentare questo ordine del giorno che ha, insieme agli altri due presentati prima, un principio di ottimizzazione.
Non stiamo proponendo cose nuove: ci sono norme, delibere e lavori già svolti, che chiediamo diventino effettivi per portare risultati tangibili.
Non occorre partire da zero quando il sistema, in questi anni, ha già messo in campo gruppi di lavoro, delibere, leggi e proposte sul tema carcere. Ci siamo basati su delibere approvate negli anni passati, in particolare sul progetto di riorganizzazione dei Servizi Sanitari Penitenziari, anche a seguito del gruppo di lavoro avvenuto in IV Commissione nella scorsa legislatura.
L'intento dell'ordine del giorno è di garantire che gli strumenti e le indicazioni individuate siano efficacemente messi a terra. Spiego meglio.
La sanità in carcere rappresenta una questione centrale, sia dal punto di vista dei diritti umani, sia dal punto di vista della sicurezza e della coesione sociale. Garantire assistenza sanitaria di qualità alle persone detenute non è solo un obbligo morale, ma è anche un investimento per migliorare le condizioni di vita nelle carceri e ridurre le tensioni interne, con benefici diretti anche per il personale penitenziario.
La DGR n. 26 del 2016 è nata per garantire un'assistenza sanitaria adeguata, efficace ed equa all'interno degli istituti penitenziari, ed è quella che determina un modello hub and spoke, che mira a fornire una rete organizzata di cure mediche, differenziando i livelli di assistenza in base alla complessità delle situazioni. Eppure in questi mesi, durante le nostre visite in carcere, abbiamo visto che il quadro è ancora drammaticamente insufficiente: c'è una mancanza di personale sanitario qualificato, una difficoltà di accesso ai servizi di salute mentale e delle carenze nell'assistenza a persone con dipendenze. Queste mancanze sono state anche confermate dal Garante regionale dei diritti delle persone detenute, dai sindacati di polizia, dal Provveditore regionale e dalla relazione lavori gruppo sulla sanità penitenziaria in Piemonte.
In particolare, riprendendo quello che disse il dottor Antonio Napoli componente della Segreteria regionale della POLPEN quando abbiamo fatto il Consiglio regionale aperto sulla Polizia penitenziaria, l'inadeguata presa in carico sanitaria è stata nell'80% dei casi un elemento determinante in molti episodi critici registrati lo scorso anno. Se consideriamo questi elementi, non stiamo parlando soltanto del benessere dei detenuti, ma anche delle condizioni lavorative del personale penitenziario e della sicurezza di cui parlava precedentemente il collega Ravello.
Ripeto, queste proposte che portiamo non sono soltanto per il benessere dei detenuti, ma anche per il benessere del personale della Polizia penitenziaria. Con questo ordine del giorno noi chiediamo di verificare se quanto previsto dal progetto sia stato effettivamente messo in atto, di monitorare regolarmente con trasparenza al funzionamento della rete SASP di relazionare periodicamente al Consiglio regionale evidenziando progressi e criticità e di adottare le azioni necessarie per potenziare la rete e migliorare l'accesso alle cure e al supporto psicologico per le persone detenute.
Ho ascoltato l'intervento del collega Ravello e concordo nelle intenzioni dell'ordine del giorno presentato dalla maggioranza, ma viene usato un linguaggio e vengono fatti dei riferimenti sui quali non possiamo concordare. Speriamo che, invece, l'ordine del giorno sulla sanità penitenziaria possa essere compreso e votato.
PRESIDENTE
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.
RIVA VERCELLOTTI Carlo
Vorrei chiedere la sospensione del Consiglio per una veloce Conferenza dei Capigruppo tra i Consiglieri di maggioranza e di minoranza.
PRESIDENTE
Sospendiamo i lavori per qualche minuto.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 11.26, riprende alle ore 12.30)
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICCO
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Eravamo arrivati alla fine della discussione degli ordini del giorno n. 35 n. 51 e n. 91, che dovremmo porre in votazione.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori, per segnalare che c'è stata un'interlocuzione tra le forze di maggioranza e di minoranza. C'è l'accordo per andare avanti, però devo evidenziare due fatti per me molto gravi.
Il primo è che ci sono i banchi degli Assessori vuoti e questo è inaccettabile. Oggi si è deciso di convocare il Consiglio per discutere gli ordini del giorno e avremmo dovuto ricevere il parere da parte di un Assessore e gli Assessori non ci sono. Per non parlare dei Sottosegretari che erano stati istituiti apposta per supportare il Consiglio nelle proprie attività. Non li vediamo da non so quanto tempo.
Un fatto ancora più grave che voglio evidenziare sono le parole del Presidente Cirio pronunciate ieri sera, a margine del voto per il Piano della qualità dell'aria. Il Presidente Cirio ieri si è lanciato in un suo monologo, con la certezza che nessuno avrebbe potuto replicare successivamente, perché se lui interviene lo fa soltanto con la certezza che nessuno possa ribattere alle sue parole. Ha detto testualmente: "Gli ordini del giorno sono un'emozione, non servono, sono gli atti che servono".
Faccio presente a quest'Aula, maggioranza e minoranza, che gli ordini del giorno, che sono stati presentati e che presenteremo, per il Presidente Cirio sono inutili. Sono delle emozioni, delle suggestioni che noi diamo alle associazioni e ai portatori d'interesse, ai cittadini che ci chiedono di intervenire su un determinato problema.
Questo è un fatto grave, per cui mi sono permessa di chiedere la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo alla presenza del Presidente Cirio, perché non si può sminuire l'Aula, non si può sminuire il lavoro dei Consiglieri regionali regolarmente eletti, che portano la voce dei cittadini, dicendo che gli ordini del giorno sono delle banali emozioni che non servono, perché sono gli atti che fa lui quelli che servono! Dobbiamo dimostrare al Presidente, se qui abbiamo il coraggio e la dignità di dimostrare che noi siamo stati eletti dal popolo, che le sue parole sono carta straccia. Dobbiamo avere il coraggio di dirlo tutti! Oggi presenteremo degli ordini del giorno di maggioranza; ieri abbiamo presentato degli ordini del giorno di maggioranza e nessuno si deve permettere di dire che quegli atti sono inutili! Questo è un appello che faccio davvero a tutti i Consiglieri e a tutte le forze politiche: non accettiamo un affronto del genere da parte del Presidente!
PRESIDENTE
Torniamo all'esame degli ordini del giorno.
Procediamo con la votazione degli ordini del giorno n. 35, n. 51 e n. 91 che sono stati appena discussi.
La parola alla Consigliera Ravinale, sull'ordine dei lavori.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Concordo con quanto appena detto dalla Consigliera Disabato, perché, al di là della dignità di ciascuno di noi, c'è un problema di democrazia.
Stiamo parlando di atti che il Consiglio regionale ha tutta la legittimità per assumere ed effettivamente sentire il Presidente, che ieri ci ha degnati per la seconda volta in cinque mesi di essere presente in Aula venirci a spiegare che quello che noi facciamo qui dentro è, al massimo premere il bottone sugli atti che vengono proposti dalla Giunta, che sono quegli atti che contano veramente, mentre tutta l'attività, anche d'indirizzo politico di questo Consiglio - parlo non soltanto per noi Consiglieri di minoranza, ma anche per tutti i Consiglieri di maggioranza che proprio ieri hanno dimostrato, con i molteplici ordini del giorno collegati al Piano di qualità dell'aria di voler giustamente indirizzare le attività della Giunta - non conta niente, è inammissibile.
Spero che a tal proposito arrivi una rettifica formale da parte del Presidente Cirio, perché non è soltanto quello che facciamo noi, la bontà del nostro lavoro o l'utilità del nostro lavoro, ma è proprio un tema di rispetto della democrazia! Mi stupisce che il Presidente, che sempre si professa così attento, scivoli in questo modo su una questione così rilevante dal punto di vista democratico e istituzionale.
Detto questo, proprio perché manca la Giunta, mi sembra che l'intesa che abbiamo raggiunto nella Conferenza dei Capigruppo che si è svolta durante la sospensione sia quella di non procedere alle votazioni fino a quando non c'è un componente della Giunta in Aula.
Mi correggano, se sbaglio, i colleghi, ma poiché la presenza della Giunta regionale non è un optional non tanto a livello di Regolamento, ma quanto di opportunità politica, come il fatto di seguire le discussioni del Consiglio e di esprimere pareri sulle proposte che presentiamo, noi proporremmo di proseguire con l'illustrazione degli altri ordini del giorno, confidando che, come ci è stato assicurato, un componente della Giunta compaia in Aula, in modo tale da mettere in votazione gli ordini del giorno nel momento in cui la Giunta potrà esprimere il proprio parere ed essere presente per assumere immediatamente quali sono gli atti d'indirizzo del Consiglio regionale.
PRESIDENTE
Se questo è l'intento.
Non ero stato informato di questo intento.
Prima ero in una manifestazione istituzionale a rappresentare il Consiglio quindi non ho assistito, ma nessuno me lo aveva detto.
Potrei dire che mi avete interrotto troppo presto, perché avrei dovuto dire "dovrei mettere in votazione", però, in realtà continuiamo.
La parola al Consigliere Magliano.
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente.
Ha accolto l'indicazione che abbiamo preso come Capigruppo: illustriamo tutti gli atti uno dopo l'altro e poi mettiamo in votazione alla presenza di un membro della Giunta regionale.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Pentenero.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Abbiamo condiviso questo modo di procedere nell'attesa che arrivi l'Assessore Vignale.
Sottolineo l'importanza del fatto che la Giunta sia presente all'interno di quest'Aula, perché credo sia davvero imbarazzante - mi permetta - poich credo che questa sia una questione che riguarda tutto il Consiglio e quindi, l'Ufficio di Presidenza, i Consiglieri di maggioranza e i Consiglieri di minoranza. Penso che non si possa sminuire così il lavoro di quest'Aula.
Ieri sono uscita prima e non avevo colto l'affermazione del Presidente, ma condivido quello che hanno detto le colleghe, perché non si può sminuire il lavoro di quest'Aula dicendo che "gli ordini del giorno sono emozioni".
Allora, questo termine non deve essere più utilizzato e il Presidente Cirio deve chiedere scusa non a noi singoli Consiglieri, ma anche a tutta l'Aula per la dignità del lavoro che noi svolgiamo, per la dignità dell'Aula e per quello che rappresenta all'interno dei processi democratici.
La presentazione di un ordine del giorno è l'unico modo che ha la minoranza per incidere - e ci auguriamo anche per migliorare - l'attività amministrativa e gestionale della Regione.
Usare frasi di questa natura è davvero imbarazzante; così com'è imbarazzante che questa mattina siamo arrivati alle 11 (per la verità, la convocazione della seduta era alle 10.30, ma c'era un'altra Commissione avviata, quindi abbiamo atteso) e non riusciamo ancora a fare nulla, se non una minima discussione, anzi, neanche una discussione, la presentazione degli ordini del giorno. Credo sia davvero imbarazzante constatare il non rispetto e non la dignità di un processo democratico come quello che rappresenta l'Aula del Consiglio regionale.
Condivido il fatto che il Presidente Cirio debba in qualche modo recuperare quello che ha detto ieri. Meno male che è arrivato l'Assessore Vignale, cui chiediamo scusa per aver insistito: sappiamo che è un fatto personale quindi non voleva essere ovviamente un attacco nei suoi confronti, rispetto al fatto che la Giunta non è presente all'interno dell'aula, ma troppo spesso la Giunta non è presente.
Non partecipare al dibattito vuole dire non avere la consapevolezza delle istanze che la maggioranza, e poi la minoranza, portano, che sono le istanze dei cittadini e delle cittadine piemontesi.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Pentenero.
Nel frattempo, come avete visto e sottolineato, è arrivato un rappresentante della Giunta regionale e quindi, come avevo detto originariamente, possiamo mettere ai voti il provvedimento.
Prima di procedere alla votazione degli ordini del giorno, chiedo all'Assessore il parere.
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
I primi firmatari sono Conticelli, Ravello e Marro. Stiamo parlando di Polizia penitenziaria.
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
Sì, "Interventi urgenti per le istituzioni carcerarie piemontesi", "Polizia Penitenziaria: vicinanza a servitori dello Stato e sostegno ad azione di Governo" e "Impegno per garantire l'efficienza del Progetto di riorganizzazione dei Servizi Sanitari Penitenziari e della Rete SASP".
Essendo l'Assessore Vignale appena arrivato, sospendiamo per un paio di minuti la seduta, in modo da permettere all'Assessore di documentarsi.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 12.41, riprende alle ore 12.42)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
La parola all'Assessore Vignale per il parere della Giunta regionale sugli ordini del giorno.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente; grazie colleghi.
Intanto mi devo scusare per il ritardo con cui sono giunto in aula, ma come si dice, non sempre si riesce a far coincidere tutte le esigenze.
Quanto detto dalla Consigliere Pentenero è corretto: la Giunta deve essere in aula e quindi, almeno personalmente, mi scuso per il ritardo, anche perché, come credo la mia storia personale racconti, tengo molto all'importanza che il Consiglio regionale ha.
Su questo, quindi, condivido le osservazioni espresse, almeno quelle che ho ascoltato.
Relativamente all'ordine del giorno n. 35, la Giunta esprime parere di astensione, quindi lascia al Consiglio la valutazione; rispetto agli ordini del giorno n. 51 e 91, invece, il parere è favorevole.
PRESIDENTE
Possiamo iniziare con le votazioni sugli ordini del giorno.
Chiedo all'Assessore se può ripetere i tre pareri.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Astensione rispetto all'ordine del giorno n. 35, parere favorevole sull'ordine del giorno n. 51 e parere favorevole sull'ordine del giorno n.
91.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Marro; ne ha facoltà.
MARRO Giulia
Relativamente all'ordine del giorno n. 91, come concordato con la Giunta e la maggioranza, vorrei fare una modifica al punto 2) dell'impegnativa.
Vorrei eliminare la frase "coinvolgendo gli enti e le associazioni competenti".
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Marro.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 35, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 51, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 91, come modificato e il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Ordine del giorno n. 78 presentato da Binzoni, Riva Vercellotti, Sacchetto Zappalà e Ravello, inerente a "Rafforzamento della Cooperazione Sanitaria Transfrontaliera ed Erogazione dei Fondi Stanziati per il Progetto ProSATIF Go"
Ordine del giorno n. 87 presentato da Magliano, inerente a "Ospedale di Briançon: favorire l'accesso a cure e servizi per i residenti della Valle di Susa mediante lo sviluppo della cooperazione transfrontaliera in ambito sanitario"
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame degli ordini del giorno n. 78 e n. 87, di cui al punto 7) all'o.d.g.
L'ordine del giorno n. 78 ha come prima firmataria la Consigliera Binzoni che ha la parola per l'illustrazione.
BINZONI Alessandra
Grazie, Presidente.
La questione introdotta da questo ordine del giorno riguarda un tema cruciale per le nostre comunità montane, per i cittadini delle valli piemontesi che si trovano a vivere al confine con la Francia, cioè la cooperazione sanitaria transfrontaliera.
Il focus specifico è il rapporto con l'ospedale di Briançon, una struttura di fondamentale importanza per le esigenze sanitarie della popolazione residente nelle aree alpine. L'ospedale di Briançon, situato nelle alte valli, nel Dipartimento della regione Provenza Alpi-Costa Azzurra rappresenta un importante presidio sanitario di riferimento per le popolazioni residenti nelle zone transfrontaliere dell'Alta Val Susa e dell'Alta Val Chisone, le quali si rivolgono a questa struttura per numerosi servizi sanitari di emergenza.
Possiamo, infatti, affermare che la struttura di Briançon garantisce continuità assistenziale in un'area geografica particolare, caratterizzata da condizioni climatiche spesso estreme, particolarmente nei mesi invernali, che rendono spesso difficile, se non impossibile, raggiungere altre strutture sanitarie situate spesso a notevole distanza.
È, inoltre, necessario evidenziare come le aree montane prossime al confine, in alcuni periodi dell'anno, vedono un importante incremento della popolazione residente. Pensiamo ai numerosi turisti e ai lavoratori stagionali che possono necessitare di servizi sanitari.
La collaborazione tra Piemonte e Regione PACA ha una storia consolidata che si è sviluppata nel corso degli ultimi decenni, in particolare a partire dal 2004, nell'ambito dei preparativi dei Giochi olimpici invernali di Torino 2006, occasione in cui un accordo tra le due Regioni confinanti trasformò l'ospedale di Briançon in un ospedale olimpico, comportando un suo rafforzamento, necessario a offrire una risposta sanitaria efficace e adeguata al momento.
Tra il 2007 e il 2022, l'ospedale francese ha continuato a erogare servizi sanitari urgenti, così come previsto dalla normativa sanitaria europea, a cittadini italiani, senza la necessità di autorizzazione preventiva con uno strumento di rimborso automatico.
Negli ultimi anni, tuttavia, una serie di problematiche, in particolare la richiesta di autorizzazione preventiva per le prestazioni non urgenti richieste da ASL-TO3, necessaria poi per ottenere i rimborsi, ha rappresentato un cambiamento significativo, ma mal percepito dagli abitanti della zona transfrontaliera, considerando anche che la politica stringente messa in campo da ASL-TO3 ha portato una serie di rifiuti di autorizzazioni e successivi rimborsi.
A oggi, l'ospedale di Briançon, dando piena attuazione alla direttiva europea n. 2011 del 2024, sta adottando un sistema per cui viene richiesto ai pazienti italiani di anticipare i costi delle prestazioni sanitarie non urgenti, con la possibilità di chiedere successivamente il rimborso.
Tenendo conto che gli accordi del Quirinale sottoscritti nel 2023 hanno come obiettivo il rilancio della cooperazione tra Italia e Francia nei vari ambiti, compreso il rafforzamento dell'aspetto sanitario, è diventato quindi, un tema da affrontare urgentemente. A oggi, poi, possiamo evidenziare come tutti gli Stati con frontiere nazionali comuni con la Francia, salvo l'Italia, hanno sottoscritto accordi quadro in materia di cooperazione sanitaria transfrontaliera.
L'ASL-TO3 ha recentemente presentato il Progetto ProSATIF-Go, finanziato nell'ambito del Programma Interreg Alcotra Francia, che intende stabilire nuovi scenari normativi da adottarsi da parte degli enti competenti e proporre soluzioni concrete per la comunità residente nelle zone montane di confine.
Alla luce di queste considerazioni, l'ordine del giorno presentato invita la Giunta a monitorare i progressi del Progetto ProSATIF-Go, operando per la definizione di un quadro normativo stabile, anche in attuazione del Trattato del Quirinale ed in grado di rispondere alle necessità sanitarie delle comunità piemontesi residenti nella zona di confine con la Francia impegnandosi a fornire aggiornamenti regolari e tempestivi al Consiglio regionale e alle comunità interessate.
PRESIDENTE
Ha ora la parola il Consigliere Magliano per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 87; prego.
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente.
Come Gruppo consiliare, abbiamo lavorato anche noi in questi mesi e negli anni passati su questo tema, che è molto importante. Ricordo ai colleghi che il Trattato di Schengen sarebbe opportuno che venisse applicato non solo per lo scambio di cittadini e di merci, ma anche per il sistema sanitario.
Noi ci auguriamo, dopo questa interruzione che ha portato i cittadini ad avere garantite le emergenze, ma non il tema delle prestazioni non di emergenza, che si possa arrivare a questo tipo di sviluppo di rapporto con l'ospedale di Briançon. Teniamo presente, però - questo lo dico anche a nome del Gruppo - che noi siamo in grado di lavorare su questo tipo di rapporto transfrontaliero tanto dal punto di vista sanitario, quanto di lavorare per sostenere e implementare il nostro ospedale di Susa, quindi è importante cercare di avere delle eccellenze per cui i francesi possano venire a curarsi da noi ma, nello stesso tempo, sostenere e permettere ai nostri cittadini di curarsi a Briançon.
Da questo punto di vista, ringraziamo la collega per aver posto per prima il tema in Aula; ci sembrava doveroso anche per noi affermare questo principio e, quindi, abbiamo presentato questo atto, che speriamo trovi la condivisione di tutta l'Aula, perché so che anche altri colleghi delle minoranze hanno lavorato su questo aspetto negli anni precedenti.
PRESIDENTE
Apriamo la discussione generale.
La parola al Consigliere Valle, in discussione generale.
VALLE Daniele
Grazie, Presidente.
Velocissimamente, proprio per condividere l'intento di entrambi i documenti, perché riteniamo sia necessario lavorare in questa direzione per offrire stabilità e chiarezza ai servizi per i cittadini della Val Susa.
Senza voler condizionare il nostro atteggiamento sul voto, che resterà ugualmente positivo, a differenza di ieri, perché troviamo maggiore condivisione in questi documenti, mi permetterei - lo dico ai due proponenti, ma in particolare proprio al collega Magliano, che su questo nell'impegno, è un pochino più sbilanciato sul tema di favorire la mobilità dei nostri pazienti verso Briançon - propongo di inserire in narrativa nell'impegno o dove ritenete, un passaggio sul necessario lavoro volto al potenziamento del presidio di Susa, perché qui sembra quasi che vogliamo spingere i nostri ad andare dall'altra parte, che, naturalmente comporterebbe anche un effetto sulle casse della Regione circa la mobilità.
Senza nulla togliere alla bontà della proposta, secondo noi è importante ribadire il fatto che rimane altrettanto prioritario rafforzare i nostri presidi ospedalieri, in particolare, quello di Susa.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Ricca, in discussione generale.
RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente.
Anche se non è una "gronda", mi trovo assolutamente d'accordo con il collega Valle, anche perché è giusto, anzi doveroso, fare in modo di riattivare sull'Ospedale di Briançon una collaborazione, che naturalmente dev'essere temporanea, perché gli ospedali in Piemonte li abbiamo e a Susa c'è l'ospedale.
Abbiamo, invece, la necessità di fare in modo che le risorse piemontesi restino in Piemonte, andando a migliorare e strutturare come si deve quelle che sono le aree già esistenti.
Siamo assolutamente d'accordo, in questo momento, dove abbiamo la necessità di un'urgenza, sul fatto di riattivare la collaborazione con la Francia, ma che la collaborazione con la Francia sia a tempo per utilizzare poi le risorse che magari verranno preventivate per una possibile collaborazione invece di dirottarle sull'ospedale già esistente, così dando la possibilità appunto al Piemonte e ai piemontesi di utilizzare le proprie strutture.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Ruzzola, in discussione generale.
RUZZOLA Paolo
Grazie, Presidente.
Stiamo parlando degli importanti presìdi ospedalieri del nostro territorio e della montagna. In modo particolare, parliamo dell'ASL-TO3, quindi complessivamente degli Ospedali di Rivoli, di Pinerolo e di Susa.
Concordo sia sull'ordine del giorno che hanno portato i colleghi di maggioranza, ma altrettanto credo che sia fondamentale integrare gli ordini del giorno, dicendo che, parallelamente, abbiamo bisogno di potenziare il nostro ospedale su quel territorio, che è Susa.
Ne abbiamo bisogno perché dobbiamo dare risposte ai cittadini, non soltanto in emergenza, ma a 360 gradi e per 365 giorni all'anno. Abbiamo bisogno che quel presidio ospedaliero riprenda l'importanza che aveva una volta abbiamo tolto diversi servizi da quel presidio ospedaliero.
Se non è necessario riportarne qualcuno, perché sappiamo che i numeri magari non lo giustificano, abbiamo bisogno che alcune specialità siano potenziate perché, al di là dell'emergenza, al di là dell'ospedale di Briançon, che può valere per alcuni Comuni dell'Alta Valle, da lì a Rivoli i tempi di percorrenza sono inaccettabili, soprattutto per alcune patologie che possono essere di emergenza.
Sappiamo soprattutto che siamo in un contesto montano dove gli incidenti invernali sono tanti, quindi è essenziale il potenziamento dell'ortopedia e far sì che quell'ospedale diventi un'eccellenza su quel territorio, in modo che possa anche andare a sgravare gli ospedali di Rivoli e di Pinerolo.
Credo sia doveroso, eventualmente in entrambi gli ordini del giorno, che ci sia particolare attenzione al potenziamento, in modo particolare del presidio di Susa.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Ruzzola.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Nallo; ne ha facoltà.
NALLO Vittoria
Grazie, Presidente.
Concordo con quanto già detto; ci tenevo a intervenire solo per sottolineare la differenza tra le due questioni che stiamo discutendo oggi.
Una è la richiesta fatta, con l'ordine del giorno della collega Binzoni e del collega Magliano, che sta accelerando un processo che siamo tenuti a tenere davvero sotto controllo, quello di favorire la cooperazione tra Italia e Francia in queste zone. È fondamentale, perché se non procediamo anche con l'accordo quadro richiesto, probabilmente questa cooperazione non potrà mai essere fattuale, non potrà mai verificarsi concretamente semplicemente perché non ci si è accordati sulle modalità dei rimborsi, per esempio. Questo avviene tramite l'accordo quadro, quindi solo per dire che concordo con quanto detto sul rafforzare la nostra sanità, ma qui - se ho inteso la natura del documento - si stava discutendo anche per accelerare questo lavoro da parte della nostra Regione, perché in Conferenza Stato Regioni, quando si discute di sanità, ci si possa impegnare affinché questo accordo quadro tra Italia e Francia, come già fatto con le altre Nazioni confinanti con la Francia, possa essere stipulato anche dall'Italia vedendo in prima linea il Piemonte.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Nallo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente.
Partendo da quanto esposto dal collega Valle e dal collega Ruzzola, al fine dell'impegna, subito dopo le parole "pagamenti per le prestazioni ricevute", toglierei il punto e scriverei "e contestualmente promuovere iniziative di potenziamento dell'ospedale di Susa", in modo da tener dentro anche le istanze esposte dai colleghi.
PRESIDENTE
Per favore, può ripetere, Consigliere Magliano?
MAGLIANO Silvio
Sì, "e contestualmente promuovere iniziative di potenziamento dell'ospedale di Susa".
PRESIDENTE
Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Binzoni; ne ha facoltà.
BINZONI Alessandra
Anch'io sono disposta a modificare il mio ordine del giorno, inserendo nella parte di finale dell'impegna, un progetto di rafforzamento dell'ospedale di Susa.
PRESIDENTE
Quindi le stesse parole del Consigliere Magliano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Icardi; ne ha facoltà.
ICARDI Luigi Genesio
Grazie, Presidente.
Mi trovo d'accordo con quanto detto precedentemente, però volevo aggiungere un contributo.
Sono d'accordo con il Consigliere Valle, con quanto ha detto il mio Capogruppo e il Consigliere Ruzzola.
Intanto, diciamo che questo è sempre avvenuto. Ricordo di aver pagato una cifra intorno agli otto milioni di euro di mobilità passiva dall'Italia verso la Francia, proprio per queste attività; ed è anche giusto che invece di pagare soldi alla Francia potenziamo le nostre strutture.
Nell'immediato sono favorevole e voterò a favore dell'ordine del giorno perché oggi, credo sia corretto permettere ai transfrontalieri di andare a curarsi. Nel contempo, come proponeva il Consigliere Magliano, aggiungerei la parte di potenziamento di Susa, ma non solo.
Vedete, non è importante avere l'ospedale sotto casa o più vicino, è importante avere l'ospedale dove ti curano meglio. Per la media e bassa complessità, fuori dall'emergenza, va benissimo, ma sull'alta complessità è meglio avere persone stabilizzate in sede, con un efficiente sistema di emergenza e urgenza, per essere poi trasportate nell'ospedale dove le cure migliori possono essere erogate a paziente stabilizzato.
Non voglio entrare nel tecnico, però vorrei aggiungere non solo il potenziamento delle strutture piemontesi, ma anche un efficace potenziamento del sistema di emergenza e urgenza, in modo da stabilizzare i pazienti e portarli nell'ospedale più appropriato per erogargli le cure.
Premetto, come dicevo prima, che a queste condizioni sono totalmente favorevole.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.
RUZZOLA Paolo
Intervengo per dire che il Gruppo di Forza Italia sottoscrive gli ordini del giorno dei due colleghi.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.
RICCA Fabrizio
Chiedo se è possibile leggere il dispositivo definitivo, così sappiamo cosa votiamo.
PRESIDENTE
Dopo le parole "anticipo di pagamenti per le prestazioni ricevute" il Consigliere Magliano chiede di aggiungere le seguenti parole "e contestualmente promuovere iniziative di potenziamento dell'ospedale di Susa".
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
Se avete necessità, sospendo i lavori per cinque minuti.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 13.04, riprende alle ore 13.05)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Mi pare che l'opinione prevalente sia quella di proseguire i lavori.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.
MAGLIANO Silvio
Per accogliere anche la richiesta del collega Icardi, chiedo di aggiungere dopo le parole "ospedale di Susa", le parole "e del sistema di emergenza e urgenza del 118 in valle", così potenziamo anche il sistema di accoglienza istantanea di coloro che hanno urgente bisogno di sostegno sanitario
PRESIDENTE
La frase finale complessiva aggiunta al fondo dell'atto risulta essere "e contestualmente promuovere iniziative di potenziamento dell'ospedale di Susa e del sistema di emergenza e urgenza 118 in valle".
Procediamo con le votazioni sugli ordini del giorno, sui quali il parere della Giunta è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 78, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sia riportato a verbale il voto favorevole della Consigliera Pentenero.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 87, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sia riportato a verbale il voto favorevole della Consigliera Pentenero.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 13.09, riprende alle ore 13.10)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Esame ordine del giorno n. 73 presentato da Pentenero e Calderoni, inerente a "Intraprendere ogni iniziativa utile presso il Governo nazionale per garantire i servizi per la prima infanzia stabiliti dalla Legge 234/2021 e dal PNRR"
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 73, di cui al punto 8) all'o.d.g.
La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Abbiamo presentato questo ordine del giorno, poiché in materia di servizi per l'infanzia la legge n. 234 del 30 dicembre 2021 ha fissato per la prima volta i livelli essenziali delle prestazioni, cioè i LEP, prevedendo un livello minimo garantito di 33% di posti disponibili negli asili nido per ciascun Comune e un bacino territoriale, in rapporto alla popolazione in età compresa tra i 3 e i 36 mesi, così da assicurare almeno un posto ogni tre bambini entro il 2027.
L'articolo 1, comma 172, della succitata legge ha stanziato le risorse finalizzate a raggiungere i LEP, cioè fino al 33% in tutto il Paese destinando a Comuni e a Regioni a Statuto ordinario, dalla Sicilia alla Sardegna, per arrivare al Piemonte e alla Valle d'Aosta, 120 milioni per il 2022, 175 milioni per il 2023, 230 milioni di euro per l'anno 2024, 300 milioni per il 2025 e 450 milioni per l'anno 2026, proprio al fine di raggiungere i LEP evidenziati dalla legge n. 234.
Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha evidenziato la necessità di raggiungere l'obiettivo europeo del 33%, stanziando quattro miliardi e 600 milioni di euro per raggiungere il medesimo obiettivo.
È stato ribadito questo obiettivo anche dal bilancio di medio termine approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 settembre. Tuttavia nell'appendice XI dello stesso "Rapporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri" inviata al Governo alle Camere il 23 ottobre di questo trimestre si ipotizza la possibilità di scendere al 15% del LEP fissato sul piano nazionale.
In Piemonte, ad esempio, attualmente vi è un LEP che arriva al 34,8 grazie al fatto che la Regione, negli anni, ha investito e continua spero, mi auguro - a investire in questa direzione, ma il rischio di scendere ad un LEP al 15% può essere gravissimo; il rischio che possa spingere le Giunte della nostra Regione, le Giunte di qualsiasi Regione che avessero raggiunto il LEP, a scendere a un LEP inferiore.
Pertanto, chiediamo alla Giunta che sia ripristinato il LEP iniziale, cioè il 33% dei posti destinati, per procedere con l'investimento significativo delle risorse che sono state stanziate dal PNRR.
Ovviamente, queste sono iniziative che la nostra Giunta può intraprendere all'interno della Conferenza Stato-Regioni, perché crediamo davvero che sia importante, laddove si era finalmente riusciti a definire un LEP, che questo sia mantenuto su tutto il territorio, non soltanto della nostra Regione che, come ho detto prima, ha già raggiunto il livello del 34,8% ma come è stato evidenziato giorni fa sugli organi di stampa, è un LEP non ancora sufficiente per rispondere a tutte le esigenze delle nostre famiglie.
Chiediamo, quindi, che vengano messe in atto tutte le azioni possibili per ritornare al LEP originario.
Oggi non possiamo nemmeno dire che non abbiamo le risorse, perché le risorse ci sono; dobbiamo sviluppare maggiore capacità di spesa. Non lo dico per il Piemonte, ovviamente, ma lo dico per quelle Regioni che oggi sono ben lontane dal parametro del 33%.
Questo potrebbe indurre tutte le Regioni, anche la nostra, considerate le situazioni di bilancio, a disinvestire su un obiettivo che, invece, è fondamentale per il futuro della nostra società, ed è sicuramente uno strumento utile alle famiglie.
Poi potremmo anche immaginare di lavorare, nel tempo, proprio perché la disponibilità delle risorse è importante, per arrivare all'azzeramento del costo dei nidi, ma questo è un ulteriore passaggio, oltre a quello importante che in questi anni è già stato svolto all'interno della Regione.
PRESIDENTE
Apriamo la discussione generale.
Non vedo interventi in discussione generale, quindi, chiedo qual è il parere della Giunta regionale.
La parola alla Consigliera Beccaria.
BECCARIA Annalisa
Grazie, Presidente.
Il mio PC sta facendo un aggiornamento ed è al 19 per cento, quindi non ho idea di come poter votare.
PRESIDENTE
Ovviamente, assumeremo la votazione a verbale.
Chiedo il parere della Giunta regionale, Assessore Vignale; prego.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Il parere è contrario, ma non rispetto a ciò che diceva la collega Pentenero, perché non è certo pervenuta dalla nostra Regione la richiesta di ridurre la percentuale d'investimento. È pervenuta da altre Regioni che oggi non sono al 33% e, come giustamente ricordava la collega, noi superiamo anche il 33%.
Vi sarà un tema più di carattere generale che riguarderà il mantenimento dei servizi a livello nazionale e non a livello di Regione Piemonte, che oggi sono finanziati con spesa corrente di PNRR, che non riguarda gli interventi sulla prima infanzia, ma riguarda interventi sulla povertà, su tutte le misure di politiche sociali e anche sanitarie che oggi sono finanziate dal PNRR.
Credo però che questo sia un tema di cui il Consiglio si occuperà ragionando della futura programmazione.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Quindi, per riassumere, il parere mi pare che sia negativo.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 73, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Comunico che la Consigliera Beccaria non è riuscita a votare, quindi si pu esprimere a voce.
BECCARIA Annalisa
Grazie, Presidente.
Esprimo voto contrario.
Esame mozione n. 46, presentata da Fava, Beccaria, Biglia, Graglia, Buzzi Langhi e Sacchetto, inerente a "Bandi per l'accesso a contributi regionali da destinare ai Consorzi Irrigui"
PRESIDENTE
Passiamo all'esame della mozione n. 46, inerente a "Bandi per l'accesso a contributi regionali da destinare ai Consorzi Irrigui", di cui al punto 9) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Fava per l'illustrazione.
FAVA Mauro
Grazie, Presidente.
La mozione ha come oggetto "Bandi per l'accesso a contributi regionali da destinare ai Consorzi Irrigui".
Premesso che la legge regionale 21/99, recante "Norme in materia di bonifica e di irrigazione", disciplina le attività di bonifica e di irrigazione quali mezzi per favorire lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione delle produzioni agricole, con particolare riguardo alle qualità, alla difesa e conservazione del suolo, alla regolarizzazione delle acque e alla salvaguardia dell'ambiente e delle risorse naturali, il Piemonte è una regione ricca d'acqua e, come avete visto, sin dall'antichità viene utilizzata proprio per irrigare e fare determinati servizi per l'agricoltura, ma da 25 anni a questa parte viene principalmente gestita dai consorzi irrigui.
Considerato che la metodologia maggiormente utilizzata è lo scorrimento le acque vengono fatte incanalare tra tubi - la maggior parte dei canali sono all'aperto, per cui l'acqua che arriva dalle montagne non ha più la possibilità di entrare nei canali e viene spinta all'esterno. Con le recenti piogge abbiamo visto i danni sulle tratte irrigue, quelle consorziate dai canali irrigui, verificando ingenti danni: i muri non sostengono più le capacità di quelle intubate; non sono più in grado di accogliere l'acqua che arriva perché i detriti portati dai fiumi o dalle sorgenti esterne hanno intasato i tubi.
Abbiamo ritenuto necessario un intervento, da parte della Regione attraverso il finanziamento della legge regionale 21/99 che prevede, tra l'altro, l'erogazione di contributi in conto capitale per la manutenzione di opere pubbliche di bonifica e irrigazione.
Qui abbiamo riportato una modifica che comunico all'Ufficio di Presidenza.
Invece di "stanziare", abbiamo scritto: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a valutare, alla luce di quanto disposto dalla legge regionale 21/99, adeguate risorse finanziare per la predisposizione di appositi bandi per l'accesso a contributi regionali da destinare ai consorzi irrigui di primo grado per la realizzazione di interventi di pulizia, manutenzione e messa in sicurezza dei canali irrigui".
Teniamo conto cos'è successo nella vicina Emilia-Romagna con i canali irrigui non ben tenuti e non messi in sicurezza. Non dobbiamo arrivare a questo punto, dobbiamo intervenire prima, pertanto chiedo alla Giunta di fare la sua valutazione per intervenire in merito a questa situazione.
Passando nelle campagne dopo la pioggia, si vedono tante zone allagate.
Come mai? È il lavoro fatto da chi gestisce i consorzi irrigui, che non fanno defluire l'acqua nelle viabilità, nelle ferrovie o addirittura nei centri abitati, ma nelle campagne, creando un ulteriore danno.
Le piogge insistenti e il maggior carico d'acqua di questi ultimi anni specialmente di questi ultimi mesi, sono la causa della situazione di oggi ragion per cui chiedo alla Giunta di avere un occhio di riguardo per questa situazione, perché ne va della sicurezza di tutti i cittadini e non solo delle colture agricole.
PRESIDENTE
È aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Calderoni; ne ha facoltà.
CALDERONI Mauro
Grazie, Presidente.
Ringrazio il collega Fava per aver elaborato questo testo, che invita la Giunta a stanziare risorse importanti per la manutenzione ordinaria del reticolo irriguo piemontese.
Tuttavia, segnalo ai colleghi del Consiglio che è molto differenziata la capacità di investimento dei consorzi di primo livello su tutta la nostra regione. Ci sono situazioni molto strutturate che hanno una grande capacità d'intervento, non solo finanziario, ma anche tecnico-progettuale che queste risorse saprebbero investire in maniera molto efficace. Poi ci sono realtà penso al nostro Cuneese - dove i consorzi irrigui di primo grado sono molto limitati, sia dal punto di vista della dotazione di personale tecnico, sia dal punto di vista della capacità di investimenti finanziari.
Probabilmente, al di là di questo meritevole intervento di sostegno delle realtà esistenti, forse sarebbe bene immaginare, e magari possiamo farlo anche noi Consiglieri nelle Commissioni preposte, un sistema che riesca a dare una dimensione minima alla modalità di gestione dell'acqua irrigua che sia più sostenibile nel tempo e che permetta di programmare interventi strategici davvero risolutivi, perché altrimenti non facciamo altro che mantenere l'esistente.
PRESIDENTE
Non vi sono altri interventi in discussione generale.
La parola all'Assessore Vignale per il parere della Giunta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Con la modifica comunicata dal Consigliere, cioè "impegna la Giunta regionale a valutare la possibilità di stanziare alla luce di quanto disposto dalla legge regionale n. 21 del 1999" e a seguire, il parere della Giunta è favorevole.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 46, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esame ordine del giorno n. 76 presentato da Ravinale e Conticelli, inerente a "Riconsiderare il regime di esenzione IVA per il Terzo settore, un inutile aggravio procedurale per migliaia di associazioni"
Ordine del giorno n. 88 presentato da Magliano, inerente a "IVA per gli enti del Terzo settore: impedire l'aggravio di costi e di adempimenti per chi contribuisce alla tenuta sociale e allo sviluppo del Paese"
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame degli ordini del giorno n. 76 e n. 88, di cui al punto 10) all'o.d.g.
La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 76.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno n. 76 tratta un tema molto concreto per il settore no profit italiano.
Anni fa, a seguito di una procedura d'infrazione europea, l'Unione Europea ha dato mandato all'Italia di mettere le associazioni non profit nel regime di esenzione e non di esclusione IVA. Questo comporta un enorme aggravio burocratico per associazioni ed enti del terzo settore, soprattutto i più piccoli, che diventano soggetti che devono fare una dichiarazione in campo IVA, senza, peraltro, versare molto allo Stato. La stragrande maggioranza delle attività nulla ha a che vedere con il regime commerciale e di applicazione dell'IVA.
Stiamo parlando di un paradosso che deriva dal fatto che l'Unione Europea evidentemente ragiona su standard differenti da quelli del terzo settore italiano che tutti noi conosciamo: una rete diffusa di piccole realtà spesso fatte di volontariato, che tengono vivo il tessuto sociale soprattutto nei posti più piccoli, così come nei grandi centri urbani.
È la terza volta che si arriva a una proroga dell'entrata in vigore di questa norma, del decreto IVA del '73. C'era una discussione parlamentare in questi giorni, poi non è ancora stato pubblicato in Gazzetta, ma il Governo dovrebbe aver disposto con il Milleproroghe l'ulteriore proroga.
Noi auspichiamo che già nella legge finanziaria la proroga venga inserita e diventi definitiva, ma resta il fatto che non si può andare avanti a proroghe continue ed è necessario che si avvii un'interlocuzione con la nuova Commissione europea, per far sì che venga spiegata qual è la specificità del Terzo settore italiano e si eviti questo pasticcio burocratico, che rischia veramente di portare alla chiusura tante realtà soprattutto quelle più piccole.
Su questo confido che ci sia una condivisione di intenti. Stiamo parlando di un problema tecnico, che però ha effetti molto concreti e che va a colpire soprattutto le realtà più piccole.
Non la faccio più lunga di così. Il tema è noto. Probabilmente non è nemmeno così appassionante, ma stiamo parlando veramente di qualcosa che cambia la vita di tantissime associazioni e di tantissimi enti no profit.
Quindi, credo che sarebbe importante una presa di posizione da parte del Consiglio regionale e poi un'insistenza, ciascuno con le proprie rappresentanze a Roma così come a Bruxelles, per far sì che questa partita non ci ritroveremo a discuterla uguale il 27 dicembre 2025, ma finalmente trovi una definizione chiara che consenta di far tirare un sospiro di sollievo ai tantissimi enti no profit presenti sul nostro territorio, a partire da quello piemontese.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano sul successivo ordine del giorno collegato, il n. 88, per l'illustrazione.
MAGLIANO Silvio
Grazie, signor Presidente.
Anche noi abbiamo voluto presentare un atto su questo tema, perché, come diceva la collega, abbiamo di fronte due questioni.
La prima è l'ipotesi dell'ennesima proroga e diamo atto, invece, al Governo nazionale di aver poche ore fa bollinato, con una decisione del Consiglio dei Ministri, la possibilità della proroga fino a gennaio 2026. Quindi anche dal punto di vista dell'attenzione del nostro Governo, vi è stata questa misura che, di fatto, fa trarre un sospiro di sollievo alle tante realtà, come diceva la collega, sul tema esenzione-esclusione, perch sappiamo che per realtà molto piccole, il tipo di gestione della partita IVA diventa un aggravio di burocrazia e di costi enorme. Penso soprattutto alle ODV, alle organizzazioni di volontariato, che spesso sono composte da volontari, che da questo punto di vista vorrebbero utilizzare al massimo il loro tempo per fare del bene e non per fare attività solo d'ufficio.
Di conseguenza, su questo il Governo centrale è riuscito a dare una proroga, però noi chiediamo con questo atto di provare, con le delegazioni che abbiamo a Bruxelles, quindi sia in termini di Parlamento europeo sia in termini di Commissione, a far capire fino in fondo all'Europa come è fatto il nostro mondo del terzo settore, che è un mondo diverso da quello degli altri Stati europei. È un mondo che ha una storia particolare; nella nostra Regione arriva da matrici più laiche fino ai santi sociali, però noi stiamo in piedi anche grazie al sostegno del terzo settore, in alcuni casi solo grazie al sostegno degli enti del terzo settore.
Pertanto, su questo sarebbe bello che tutte le forze presenti in quest'Aula, che hanno rappresentanza in Parlamento italiano e al Parlamento europeo, possano immaginare di far capire che la storia del nostro Paese su questo è unica, è stupenda ed eccezionale, ma unica e, quindi, magari immaginare un diverso trattamento per la questione dell'IVA dei nostri enti del terzo settore.
PRESIDENTE
Non essendovi altri interventi in discussione generale, chiedo il parere della Giunta.
VIGNALE Gianluca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Gli ordini del giorno sono assolutamente condivisi dalla Giunta regionale.
Per certi versi, come ricordava il Consigliere Magliano, ciò a cui impegnano i due ordini del giorno, in qualche modo, è già stata data soluzione. Poi è vero che va convertito, per cui è sempre bene tenere alta l'attenzione.
Come i colleghi sanno, però, fin tanto che non vi è una modifica della direttiva, non si può andare oltre alla proroga, perché una legge differente sarebbe una legge correttamente contestata dall'Unione Europea perché andrebbe contro la direttiva.
Pertanto, preso questo spazio fondamentale, l'attenzione che noi dobbiamo porre è a tutte le nostre rappresentanze a livello europeo.
PRESIDENTE
Quindi, interpreto che il parere sia favorevole.
Procediamo con la votazione degli ordini del giorno.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 76, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 88, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esame ordine del giorno n. 36, presentato da Protopapa, Cerutti, Gancia Ricca e Sacchetto, inerente a "L'impegno della Regione Piemonte per la pulizia degli alvei"
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 36, di cui al punto 11) all'o.d.g.
La parola il Consigliere Protopapa per l'illustrazione.
PROTOPAPA Marco
Grazie, Presidente.
Lo darei per illustrato, ma in sintesi vorrei dire che, a seguito ormai dei sempre più presenti disagi e danni causati dalle esondazioni dei fiumi e dei torrenti durante le forti precipitazioni atmosferiche, l'invito di questo ordine del giorno alla Giunta è di permettere di portare i corsi d'acqua allo stato d'origine puliti e risanati, con regole semplici ed efficaci, nel rispetto di un ambiente cambiato e compromesso da troppi anni.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Calderoni.
CALDERONI Mauro
Grazie, Presidente.
Trovo molto interessante e troviamo condivisibile l'ordine del giorno proposto dal collega Protopapa, però, se è possibile, chiederei di generalizzarlo e di non concentrarlo esclusivamente sulla pulizia degli alvei, che è uno degli interventi necessari a prevenire situazioni drammatiche, a causa soprattutto di fenomeni meteorologici particolarmente intensi e concentrati, perché ci sono anche altri interventi, come la realizzazione di piani di laminazione e la creazione di aree di esondazione.
Quindi, propongo una riformulazione dell'ordine del giorno che favorisca questo tipo di interventi, ma che si cerchi di inserirli in un contesto più generale.
Se volete, provo a dare lettura della proposta, quindi la formulazione della parte finale dell'impegna sarebbe la seguente: "Impegna la Giunta regionale a implementare le azioni rivolte alla gestione dei corsi d'acqua sul territorio regionale, adottando le più idonee misure, anche al fine di semplificare le attività di pulizia, in sinergia con gli enti preposti alla tutela ambientale, attraverso misure pratiche il più possibile risolutive avviando un dialogo costruttivo a favore delle comunità locali, che non possono più subire gli ormai consueti danni che colpiscono sempre più cose ma anche persone".
Se i colleghi di maggioranza accettassero questa leggera modifica, saremmo disponibili a votarlo.
PRESIDENTE
Faccio presente che si è prenotato a parlare il Consigliere Unia.
Mentre il collega parla, potreste valutare la frase, piuttosto complessa che non siamo riusciti a scrivere, ovviamente.
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
Va bene.
Prego, Consigliere Unia.
UNIA Alberto
Grazie, Presidente.
Intervengo per chiedere se è possibile, siccome l'argomento mi sembra veramente molto tecnico e anche molto rischioso e borderline, approfondirlo in Commissione.
Si può votare a favore o contro, però prima di esprimere un parere sarebbe meglio passare dagli Uffici competenti per capire bene di cosa si tratta.
Non sempre la pulizia degli alvei dei fiumi porta a risultati positivi quindi forse sarebbe meglio un passaggio in più prima di esprimere un parere compiuto.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Unia.
Per farlo, ritengo che il Consigliere Protopapa dovrebbe accettare di ritirare l'ordine del giorno.
La parola al Consigliere Protopapa.
PROTOPAPA Marco
Grazie, Presidente.
Ho visto le correzioni, ovvero le precisazioni del Consigliere e ritengo che possa essere comunque confermata la filosofia e l'impegno che la Giunta deve prendere sulla sintesi dell'intervento che ho fatto e quindi, da parte mia, ritengo sia opportuno andare avanti e condividerlo.
PRESIDENTE
Dovreste darci il foglio con le modifiche, in modo da recepirlo nel testo ufficiale. Il parere della Giunta è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 36, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Ordine del giorno n. 86 presentato da Unia, Coluccio e Disabato, inerente a "Realizzazione del 'Biglietto climatico" (rinvio trattazione)
PRESIDENTE
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 86, inerente a "Realizzazione del 'Biglietto climatico", di cui al punto 12) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Unia per l'illustrazione.
UNIA Alberto
Grazie, Presidente.
Vorrei tenere in sospeso questo ordine del giorno, se è possibile, e rinviarlo a un'altra seduta.
PRESIDENTE
Perfetto. Allora è ritirato da questo o.d.g. e lo metteremo in un altro.
Esame ordine del giorno n. 18 presentato da Magliano, Castello, Rocchi Sobrero, Bartoli e Ruzzola, inerente a "Ripristinare la gratuità del Baqsimi - glucagone spray nasale - farmaco salvavita per pazienti diabetici in età pediatrica (0-17 anni)"
PRESIDENTE
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 18, inerente a "Ripristinare la gratuità del Baqsimi - glucagone spray nasale - farmaco salvavita per pazienti diabetici in età pediatrica (0-17 anni)", di cui al punto 13) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno chiede alla Giunta di ripristinare la gratuità del farmaco Baqsimi, cioè che sia passato dal Sistema Sanitario Regionale. È un farmaco che si occupa e serve come farmaco salvavita per i pazienti diabetici in età pediatrica (ringrazio i colleghi per averlo sottoscritto).
Parliamo del glucagone spray nasale.
Per essere molto sintetico e veloce, abbiamo due tipologie di farmaci per intervenire in casi in cui ci sia un bimbo o una bimba che vanno in iperglicemia: un farmaco iniettabile e un farmaco spray nasale.
Il Baqsimi è uno spray nasale è. È evidente a tutti che questo tipo di farmaco deve stare con il bimbo o con la bimba anche quando è a scuola quindi averne uno nello zainetto, uno a scuola, uno a casa e, nel caso, uno per le attività sportive. Stiamo parlando di un farmaco che costa 90 euro che ha un'emivita di un anno e che diventa un ulteriore aggravio di costi per le famiglie se sommiamo per quattro.
L'altro farmaco, invece, è da iniettare. In alcune situazioni, per esempio a scuola, è difficile pensare che questo tipo di operazione la faccia l'insegnante, sapendo che nelle scuole deve esserci del personale adeguatamente formato, perché magari non tutti hanno la prontezza per farlo.
Non racconto tutto l'excursus del fatto che questo farmaco ha cambiato distribuzione, quindi il tema dei LEA o non LEA (sappiamo che su questo l'Assessore si sta attivando), ma noi impegniamo la Giunta, in attesa che il Baqsimi glucagone spray nasale torni in fascia A, a prevedere che anche in Piemonte, come già in altre Regioni, sia garantita la gratuità del farmaco almeno ai pazienti diabetici in età pediatrica, a tutelare i bimbi e le bimbe da zero a 17 anni che hanno questa problematica, così da poter avere un farmaco considerato salvavita di più facile e immediato utilizzo.
Noi ci auguriamo che con questo atto corale, mi auguro da parte di tutto il Consiglio, anche la Giunta, che sappiamo essere sensibile su questo tema lavori nelle more dell'intervento del Governo per dare questa possibilità a tante mamme e papà che si sono rivolti non solo a me, ma a tanti colleghi di quest'Aula.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
È molto interessante quello di questo ordine del giorno, che naturalmente ci vede favorevoli. Tuttavia, sono anche molto curiosa di conoscere il parere della Giunta regionale, dal momento che, non più tardi di due settimane fa, la stessa Giunta regionale ha bocciato un mio emendamento alla variazione di bilancio 2024 che proponeva la stessa cosa, cioè di replicare il buon esempio di numerose altre Regioni italiane, una su tutte l'Emilia Romagna, ma anche il Veneto, il Lazio e la Lombardia, che si fanno carico autonomamente come Regioni dei costi del Baqsimi. Un farmaco fondamentale per la fascia dell'infanzia e dell'adolescenza, dal momento che è uno spray, quindi in caso di emergenza è molto più facile assumerlo ed è molto più facile intervenire anche per operatori non sanitari.
Il nostro voto naturalmente sarà positivo, perché va nella direzione di imitare il buon esempio di altre Regioni che si fanno carico del costo di questo farmaco salvavita. Tuttavia, sono curiosa di conoscere qual è il parere della Giunta, perché a quel punto si capirebbe se le proposte sono buone solo quando arrivano da una parte oppure se sono buone in assoluto.
Noi pensiamo che questa debba essere una proposta buona in assoluto per l'infanzia e per l'adolescenza del Piemonte.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Antonetto; ne ha facoltà.
ANTONETTO Paola
Ringrazio il Consigliere Magliano per aver portato all'attenzione questa problematica, che riguarda i pazienti affetti da diabete, in particolare per il trattamento dell'ipoglicemia severa negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età inferiore o superiore ai quattro anni con diabete mellito.
Il farmaco, come è già stato anticipato, è stato posto in fascia C non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ma al contempo va ricordato che questa non è una scelta politica, bensì una scelta obbligata di AIFA, in quanto ci sono stati dei passaggi riguardanti la casa farmaceutica che produceva questo farmaco e l'ha ceduta a un'altra, che attualmente non ha comunque sede in Italia. Sino a che non si addiverrà al trasferimento di questa sede in Italia, sicuramente la situazione sarà ancora bloccata, ma si sta lavorando a livello nazionale per risolvere la questione.
Da quello che mi è parso di capire, in Piemonte la sensibilità della Giunta ha comunque preso in considerazione questa problematica, ha compreso l'urgenza e anche un po' tutto quello che è stato raccontato poc'anzi, cioè l'utilità di questo farmaco per la sua somministrazione veloce e pratica.
Teniamo anche conto di una particolarità (in quest'Aula forse trattiamo sempre in maniera un po' asettica le cause): fare un'iniezione a un bambino è una cosa un po' traumatica, cioè iniettare è molto più traumatico rispetto che fare inalare uno spray. Quindi, consideriamo anche questo aspetto, che sicuramente aiuta ad andare proprio nella direzione di scegliere di rimettere gratuitamente questo farmaco.
Da quello che mi è parso di capire, ma lo confermerà l'Assessore, da gennaio il Piemonte aderirà a questa richiesta.
PRESIDENTE
Non essendovi altri interventi, chiedo all'Assessore Vignale il parere della Giunta; prego.
VIGNALE Gianluca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
I Consiglieri, almeno quelli presenti, ricorderanno che già in una question time di due settimane fa facemmo presente che l'Amministrazione, dopo il cambio di classificazione da parte di AIFA (perché questo è avvenuto) stava lavorando affinché il Baqsimi, almeno per la popolazione pediatrica fosse a carico dell'Amministrazione regionale. Quindi, noi ringraziamo i presentatori dell'ordine del giorno e il Consiglio, qualora lo intenda approvare, garantendo la gratuità a partire dal mese di gennaio, come peraltro ho detto alcune settimane fa.
Sottolineo solo una questione alla Consigliera Canalis: non c'è una differenza rispetto a quanto stiamo dicendo e al respingimento dell'emendamento, intanto perché lei sa che per la dinamica delle approvazioni del bilancio non sempre si entra così puntualmente nel merito delle singole proposte - anche lei non è nuova di quest'Aula e sa che spesso avviene così - ma soprattutto perché non era necessaria una copertura ulteriore rispetto alle disponibilità che già l'Amministrazione ha rispetto a questa scelta intrapresa.
PRESIDENTE
Pertanto, il parere è favorevole.
Passiamo quindi alla votazione sull'ordine del giorno n. 18.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 18, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esame mozione n. 31 presentata da Nallo, Avetta, Fava, Graglia, Ruzzola Unia, Valle, Beccaria, Biglia, Ravinale, Pentenero, Canalis, Paonessa Marro, Magliano, Rossi, Bartoli, Rocchi, Verzella, Sobrero, Castello, Buzzi Langhi, Sacchetto e Conticelli, inerente a "Inserimento della Atrofia Muscolare Spinale (SMA) nello screening neonatale obbligatorio in Piemonte"
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame della mozione n. 31, di cui al punto 14) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Nallo per l'illustrazione; ne ha facoltà.
NALLO Vittoria
Grazie, Presidente.
Questa mozione è stato il primo atto da me depositato una volta entrata in Consiglio regionale e sono molto felice che abbia avuto la sottoscrizione di moltissimi colleghi. Ben 25 colleghi l'hanno sottoscritto, perché è un argomento importante che merita l'attenzione di maggioranza e opposizione.
Parliamo della salute dei bambini, in particolare parliamo di prevenzione secondaria e dell'estensione degli screening neonatali per una malattia rara, che è la SMA, l'atrofia muscolare spinale.
La SMA colpisce un bambino su 10 mila e nella forma più grave manifestandosi nei primi mesi di vita, può avere un esito fatale entro i primi due anni. Solo l'anno scorso, il 30 novembre, un bambino in Veneto è morto all'età di 34 giorni.
Perché è così importante una diagnosi precoce? Perché c'è davvero la possibilità di salvare delle vite; agendo in tempo, c'è la possibilità di intraprendere quella strada delle terapie innovative che, se somministrate precocemente, permettono ai bambini, ai ragazzi, ai futuri uomini e donne di vivere davvero una vita sana, una vita degna di essere vissuta nel migliore dei modi, quindi addirittura avendo la possibilità di camminare ed è una cosa che solo qualche anno fa ci sarebbe sembrato impensabile per malattie rare di questo tipo.
Una piccola nota. Nel 2017, il Piemonte è stato il primo ad aderire all'iniziativa degli screening neonatali. Adesso si aspetta da qualche mese e ci sarà, a breve, l'entrata in vigore dei LEA, che li amplierà anche alla SMA.
La richiesta è proprio che la Regione Piemonte possa seguire questa partita nel migliore dei modi.
Leggo l'impegno, perché è stato oggetto di modifica e di condivisione da parte di tutte le forze, anche di maggioranza.
Si chiede di potenziare lo screening, perché in Piemonte esiste una sperimentazione in questo senso all'Ospedale Regina Margherita, che è anche molto avanzata; si chiede di sollecitare in sede di Conferenza Stato Regioni l'anticipazione dell'entrata in vigore dei LEA, di avviare sul territorio campagne di sensibilizzazione e d'informazione pubblica rivolte alle famiglie, per informare sulla SMA e anche sulla sua importanza perché, avvenendo questa richiesta nei giorni immediatamente successivi al parto, c'è anche la possibilità che le donne possano semplicemente avere paura. L'ha detto prima la collega Antonetto: quando si tratta di fare dei prelievi, di fare delle punture sui bambini molto piccoli ci sta che ci sia anche la paura.
È molto importante che avvenga sia la formazione del personale sanitario sia l'informazione alle neomamme a partire dalla gravidanza, ma anche valutare la possibilità di attivare degli stanziamenti in questa direzione soprattutto per la parte di presa in carico, che è quella più difficile oltre alla "punturina", al prelievo che viene fatto proprio al momento della nascita.
In questo momento, non tutte le Regioni d'Italia si sono adeguate e sono andate in questa direzione. È ancora molto casuale il fatto di poter svolgere questo tipo di screening. Mia figlia, che è nata a Roma solo pochi mesi fa, l'ha potuto svolgere; probabilmente, fosse nata in Piemonte, non avrebbe potuto farlo.
Chiedo davvero di guardare a questo documento con questo tipo di attenzione, come è già stato fatto, e segnalo che sono state già accolte tutte le modifiche richieste dai colleghi, anche concordandolo con l'Assessorato.
Aggiungo un'ultima richiesta, che è quella di promuovere, a seguito dell'approvazione di questo documento, l'istituzione di un gruppo di lavoro all'interno della IV Commissione, perché forse, in questo momento, in Regione Piemonte l'intergruppo non è ancora possibile proprio sulle neuroscienze ampliato alle malattie rare, in modo tale da poter seguire non solo la SMA, ma in futuro la questione legata agli screening neonatali qui in Piemonte.
PRESIDENTE
Mi pare che non vi siano interventi in discussione generale.
Chiedo alla Consigliera di volerci far avere le modifiche.
Preso atto delle modifiche, chiedo il parere della Giunta, che forse per deve, prima giustamente leggerle.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Valutiamo le modifiche, ma credo siano quelle concordate, non penso che la Consigliera Nallo abbia scritto cose differenti.
Da parte mia, solo una domanda, e lo dico anche da padre.
Sullo screening neonatale obbligatorio, non credo che nella nostra Regione esista nessuno screening obbligatorio.
La mia è solo una domanda.
(Commenti fuori microfono)
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
No. Non è obbligatorio, ma è garantito ed è gratuito.
Lo dico perché nessuna prestazione sanitaria, anche di prevenzione, pu essere obbligatoria, dopodiché decidete voi.
PRESIDENTE
Attendiamo il giudizio definitivo della Giunta regionale, dopo aver letto le modifiche apportate dalla Capogruppo Nallo.
La Giunta esprime parere favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 31, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Dichiaro chiusi i lavori odierni del Consiglio regionale e comunico che la Conferenza dei Capigruppo si svolgerà adesso in Sala Viglione.
Buona giornata a tutti.
La seduta è tolta.
(La seduta termina alle ore 13.59)