Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICCO
(La seduta inizia alle ore 10.42)
PRESIDENTE
La seduta è aperta.
Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale
PRESIDENTE
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Cirio e Unia. Il numero legale è 25.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Non essendovi proposte di modifica, procediamo con l'o.d.g. odierno.
Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale (seguito)
PRESIDENTE
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: b) Comunicazione all'Assemblea In data 8 ottobre 2024 è pervenuta la richiesta di trattazione d'urgenza ai sensi dell'articolo 83 del regolamento interno del Consiglio regionale del disegno di legge n. 51 "Disposizioni in materia di ordinamento del personale. Modifica alla legge regionale 28 luglio 2008, n. 23", presentato dalla Giunta regionale in data 8 ottobre 2024.
La richiesta, come da punto 6) all'ordine del giorno, sarà posta in votazione al termine dell'odierna seduta.
In data 21 novembre 2024, ai sensi del punto 5.1 dell'allegato 4/2 al decreto legislativo 118/2011 e ai sensi dell'articolo 32 del regolamento di contabilità della Giunta regionale, è pervenuto l'elenco, reperibile sul supporto della seduta odierna, dei provvedimenti di spesa assunti dalle direzioni regionali che hanno dato luogo all'effettuazione di apposite annotazioni sugli esercizi non ricompresi nel bilancio 2024-2026. Le annotazioni sono finalizzate all'inserimento nei successivi bilanci e alla loro automatica registrazione negli esercizi di pertinenza, a seguito dell'approvazione del relativo bilancio di previsione.
c) Distribuzione processi verbali È a disposizione e visibile sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" il processo verbale n. 12 relativo alla seduta del 19 novembre 2024.
d) Approvazione processi verbali Sono in approvazione i processi verbali n. 10 e n. 11 relativi alle sedute del 29 ottobre 2024 e del 12 novembre 2024.
Proseguimento esame disegno di legge n. 52, inerente a "Variazione del bilancio di previsione 2024-2026"
PRESIDENTE
Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 52, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella seduta del 19 novembre 2024 avevamo terminato la discussione generale sul provvedimento È stato avviato l'esame dell'articolo 1. Abbiamo annunciato il primo emendamento che insiste sull'articolo, l'emendamento rubricato n. 206) dopodiché avevamo sospeso la seduta.
Pertanto, ripartiamo con l'esame dell'emendamento n. 206).
Ricordo che ogni emendamento può essere illustrato dal primo firmatario per tre minuti e da ogni altro firmatario per due minuti.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 206) presentato da Ricca (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Ricca per l'illustrazione.
RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente.
Con tale emendamento, il gruppo della Lega chiede di continuare con la proroga già approvata quest'anno durante una sessione di bilancio di marzo 2024, dove si andava a esentare, dal pagamento del bollo, le auto GPL e a metano che avevano superato i cinque anni di età.
È con la coerenza che ci contraddistingue che vogliamo portare avanti questo provvedimento, per dare la possibilità a circa 200 mila veicoli di continuare ad avere l'esenzione del bollo. L'emendamento è una manovra importante, perché cuba 9 milioni e 200 mila euro, però sappiamo anche quanto è stato importante, per i 200 mila automobilisti piemontesi, non ricevere la cartella del bollo in questa annualità. È in questa direzione che vogliamo andare, perché riteniamo che quanto fatto nel 2024 debba continuare nel 2024.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Ricca.
Consigliere Ruzzola, non può intervenire in quanto non firmatario dell'emendamento.
Proseguiamo con gli emendamenti sempre sull'articolo 1.
Emendamento rubricato n. 50) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 97) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 185) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 50), n. 97) e n. 185) sono di identico contenuto.
Vi sono interventi illustrativi degli emendamenti? Preciso che la Consigliera Disabato, se vuole, può intervenire due minuti sull'emendamento rubricato n. 50) perché è seconda firmataria.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Chiedo scusa, ma abbiamo bisogno di qualche minuto per poterci organizzare con il ritrovamento dei singoli emendamenti.
Con l'emendamento in oggetto chiediamo di sopprimere il comma 2 dell'articolo 1, che prevede l'introduzione del bollo per le auto ibride.
Crediamo che questo emendamento sia assolutamente importante, stante il fatto che è una delle poche leve che la nostra Regione ha a disposizione per poter incentivare l'acquisto delle auto ibride in questo e delle auto elettriche in subordine e quindi sia assolutamente necessario mantenere l'esenzione.
Chiediamo ancora una volta la possibilità di rivedere la variazione di bilancio che prevede l'istituzione del bollo per le auto ibride.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Conticelli; ne ha facoltà.
CONTICELLI Nadia
Grazie, Presidente.
L'emendamento fa seguito all'ampia discussione che è stata fatta in Commissione non solo in relazione al bilancio, ma anche nella discussione ad esempio, del Piano qualità dell'aria. La transizione verso l'elettrico non è ancora compiuta e la transizione verso il modello ibrido, che è un modello più sostenibile, ha usufruito anche di questa misura negli anni.
A oggi le auto ibride sono circa un terzo del mercato e faticosamente gli automobilisti si stanno rivolgendo a mezzi più compatibili e più sostenibili dal punto di vista ambientale, ma la sostenibilità deve essere anche sociale ed economica e in questa direzione vanno gli incentivi, tra cui l'esenzione del bollo.
Riteniamo che non sia il momento, cioè mantenere l'esenzione totale sull'elettrico va bene per favorire la transizione all'elettrico, ma oggi il mercato non sarebbe neanche in grado di assorbire la domanda in maniera totale. Questa misura rischierebbe di vanificare l'investimento fatto negli anni scorsi. È vero che vale per le auto immatricolate nel 2025, ma ci sono persone che hanno ordinato adesso l'auto e sarà immatricolata nel 2025 quindi va anche contro un patto di correttezza nei confronti dei cittadini.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ravinale; ne ha facoltà.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
L'emendamento della Consigliera Pentenero è analogo all'emendamento che aveva depositato il mio Gruppo. Ci tengo soltanto a sottolineare l'incongruenza di una misura di questo genere, in relazione anche al destino industriale di questo territorio. Se ci stiamo dicendo, come ci stiamo dicendo, che il rilancio di Mirafiori in questa fase dovrebbe dipendere dall'installazione di linee nuove per l'ibrido a partire considerato quanto ci viene promesso da Stellantis, dall'inizio del 2026 il mancato sostegno, attraverso questo genere di misura, all'acquisto di auto ibride non ci pare in linea con un sostegno complessivo.
C'è una lunga discussione in corso, non soltanto sul nostro territorio ma anche a livello nazionale, su come devono funzionare gli incentivi al settore dell'automotive. Questa è una forma di incentivazione che passa attraverso la detassazione, per cui non è il caso di andare a penalizzare chi acquista auto ibride in un momento in cui proprio tali tipologie di auto dovrebbero essere ciò che rilancia il mercato e il lavoro manifatturiero sul nostro territorio, in una prospettiva breve e con tempistiche che al momento appaiono le più certe rispetto a quello che Stellantis ha detto in questi anni, per ridare una prospettiva all'occupazione metalmeccanica e manifatturiera.
Ci tenevamo a sottolineare anche questo aspetto e, quindi, a perorare il fatto che non sia sull'ibrido che la Regione deve andare a fare dei risparmi a danno dei cittadini. E ci teniamo a sottolineare il fatto che questa misura sia di fatto poco lungimirante, anche rispetto a quello che dovrebbe essere un riavvio della produzione manifatturiera metalmeccanica sul territorio torinese e regionale, anche in riferimento all'indotto.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
Ci sembra veramente paradossale che, in un momento in cui il settore automotive del Piemonte, che rappresenta il 50% della componentistica nazionale manifatturiera automobilistica, sta attraversando una crisi gravissima, perché sono in ballo più di 50 mila posti di lavoro in Piemonte, la Regione decida di tornare indietro rispetto ad una misura che negli anni passati, aveva dato qualche risultato.
Non ha alcun senso oggi riportare al 100% il bollo auto sull'acquisto di nuove auto ibride, in particolare in una fase in cui sta emergendo che il full electric non può essere l'unica opzione, ma questa tecnologia, in attesa di un Piano industriale nazionale che ancora non si vede all'orizzonte, va affiancata ad altre tecnologie altrettanto compatibili con la transizione ecologica, quali il bifuel o l'idrogeno.
Ci chiediamo come abbia potuto la Giunta regionale partorire un arretramento di tal fatta, in una fase in cui la priorità di tutte le forze politiche dovrebbe essere quella di accompagnare il più forte ed importante settore produttivo piemontese che è quello dell'industria, in particolare dell'industria automobilistica, in una fase di lenta agonia e di quasi scomparsa dal nostro territorio. Mi sembra veramente che si vada nella direzione opposta a quella invocata da tutte le parti sociali, non soltanto dai rappresentanti dei lavoratori, ma anche dalle forze datoriali.
Tra l'altro, questa proposta arriva dall'Assessore, che non ha soltanto le deleghe al bilancio, ma anche quella alle attività produttive. Quindi, è chiaro che la Regione non ha molte leve per intervenire sul proprio tessuto industriale e manifatturiero.
Una delle leve è proprio quella di intervenire sul bollo auto e noi crediamo che sia un errore riportare al 100% il bollo sulle nuove auto ibride.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola la Consigliera Verzella; ne ha facoltà.
VERZELLA Emanuela
Grazie.
Anch'io voglio unirmi al richiamo per il ritiro di questa intenzione della Giunta, in quanto in Commissione abbiamo avuto occasione di sentire il grido di dolore veramente forte, unanime e senza particolari distinzioni di tutte le forze sindacali e anche di coloro che rappresentano il grande indotto che in questa Regione porta con sé l'automotive; un indotto che non è solo meccanico, ma, per esempio, è anche tessile, come nella mia provincia, o chimico. Questi settori soffrono e il loro livello occupazionale è assolutamente in pericolo.
In questa fase, è assolutamente una misura che non possiamo permetterci come Regione, avendo questa e pochissime altre leve, come la formazione e altro, per sostenere i lavoratori, le forze sindacali e le forze datoriali che si impegnano nel mantenimento dei livelli occupazionali, anche nell'indotto, di eliminare questo benefit, che rappresenta uno stimolo all'acquisto di veicoli che hanno la possibilità di essere più sostenibili e più introducibili come alternativa, in questo preciso momento, nella nostra filiera produttiva.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Isnardi.
ISNARDI Fabio
Grazie, Presidente.
Anche da parte mia ritengo un grave errore introdurre il bollo per le auto ibride a partire dal 2025, anche perché le auto ibride sono spesso il primo passo che i cittadini compiono nel momento in cui decidono di acquistare un'auto meno inquinante; inoltre, sono auto che hanno un costo più accettabile e anche più facilmente raggiungibile da parte di cittadini piemontesi che rappresentano una fascia di reddito media o medio bassa.
Sappiamo che le auto elettriche sono molto costose e sappiamo anche che se tutti comprassimo auto elettriche, probabilmente non ce ne sarebbero neanche disponibili sul mercato.
Le auto ibride sono il primo passo che compie la gran parte dei cittadini piemontesi quando decidono di acquistare un'auto giustamente meno inquinante e, quindi, ritengo veramente un grande errore introdurre il bollo a partire dal 2025 per chi ha deciso di acquistare queste automobili anche perché pensiamo tutti coloro che hanno prenotato l'auto nel corso degli ultimi mesi che, però, gli verrà consegnata nell'anno 2025; avranno anche la beffa per cui acquistano un'auto sapendo che quell'auto non è gravata dal bollo, invece, non appena sarà immatricolata scopriranno che dovranno pagarlo al 50%.
Anche da parte mia ritengo un grave errore introdurre il bollo a partire dal 2025 e ritengo che, all'interno del bilancio regionale, pur capendo la necessità della Regione di fare cassa, perché il bilancio soffre ed è in difficoltà, si possano trovare risorse che si prevedono di incassare in altri modi più corretti.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Rossi.
ROSSI Domenico
Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io su questo aspetto, che per noi è di fondamentale importanza.
Non ho moltissimo da aggiungere a quanto hanno già detto dalle colleghe e dai colleghi che mi hanno preceduto. Posso però provare, Presidente, a inserire questo mio intervento allargando un attimo lo sguardo e dicendo che ci preoccupa tantissimo e siamo fortemente contrari a quella che sembra, a questo punto, una vera e propria strategia da parte delle forze di centrodestra italiane, sia del Governo nazionale sia di quello regionale.
Se colleghiamo questa iniziativa della Giunta, che ci risulta essere osteggiata anche all'interno della stessa maggioranza, insieme al taglio che il Governo ha fatto o vuole fare, vedremmo come si concluderà l'iter all'interno della discussione parlamentare, per il 2025 per il fondo automotive, a "unire i puntini" si legge, Presidente, una strategia che è davvero preoccupante e grave, sia per le ricadute negative ambientali sia come ricordava la collega Verzella, per le ricadute sul settore automotive già in profonda crisi non solo in Italia, ma in Europa. Certamente queste misure non aiuteranno a rialzarsi, da un punto di vista dei consumi, che riceveranno una spinta verso il basso e non verso l'alto, come invece sarebbe necessario. Oltretutto, con questa scelta, fatta insieme a quella del Governo di tagliare gli incentivi nazionali, ci saranno meno auto ecologiche circolanti nel nostro Paese.
Quindi, meno auto in generale e meno auto ecologiche: un doppio colpo che avrà effetti negativi sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista ecologico-ambientale, due aspetti di cui il Paese e il Piemonte.
Mi scusi, Presidente, ma in questo modo diventa complicato intervenire in Aula.
PRESIDENTE
Chiedo un po' silenzio, per favore.
ROSSI Domenico
Grazie, Presidente.
Due aspetti di cui non ha bisogno il nostro Paese, cioè ridurre i consumi e, soprattutto, limitare le auto ecologiche. Avremmo bisogno del contrario: favorire i consumi e il cambio delle auto verso quelle più ecologiche.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Rossi.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Abbiamo già detto molto sul tema sia in Commissione sia in Aula, chiedendo alla Giunta e alla maggioranza di fare un passo indietro su questa nuova tassa che colpirà gli automobilisti piemontesi. È una tassa iniqua, se pensiamo anche a tutti coloro che hanno acquistato una macchina nel 2024 e che la vedranno nel 2025. Magari l'hanno acquistata con la prospettiva di non pagare il bollo, invece scopriranno che dovranno pagarlo.
Non so se avete fatto un giro nei concessionari, ma credo sia surreale una notizia del genere data a pochi mesi dall'inizio del 2025, con la situazione che abbiamo sul tema del settore dell'automotive.
Tra l'altro, arriviamo anche da una Commissione surreale - non so se lei Presidente, ha avuto modo di seguirla - sul tema della linea Metro 1 e della linea Metro 2. Abbiamo scoperto oggi che mancano i fondi per completare la tratta della Metro 1, quella che in questo momento si trova sita a Collegno e che dovrebbe arrivare fino a Cascine Vica.
Pertanto, non soltanto tassiamo i veicoli dei cittadini piemontesi che hanno fatto una scelta ecologica, perché acquistare ibrido è una scelta ecologica, ma non forniamo nemmeno alternative. Non soltanto non avete attuato le promesse fatte in campagna elettorale, ad esempio sul biglietto gratuito per i giovani sui bus, ma ci troviamo anche di fronte all'immobilismo rispetto al completamento di un'infrastruttura strategica che permetterebbe a molti cittadini di rinunciare volentieri all'auto. Non soltanto di non pagare il bollo, ma di rinunciare all'auto.
Non c'è l'alternativa: non delle due l'una, qui c'è proprio un disegno volto, in questo momento, a danneggiare i cittadini e la loro mobilità.
Se mettiamo tutto in fila, questo è quello che emerge da ciò che abbiamo appreso oggi e dalle scelte che state facendo.
Noi abbiamo presentato un emendamento per chiedervi di tornare sui vostri passi abolendo questo articolo. Provate a cercare quei tre o quattro milioni in un bilancio regionale di una portata (mi ricorderà l'Assessore Tronzano quant'è il nostro bilancio) intorno ai 17 miliardi di euro (a spanne, forse anche qualcosa in più).
Cercare di fare cassa sulle spalle dei cittadini piemontesi perché non riusciamo a trovare tre o quattro milioni mi sembra veramente molto grave a maggior ragione se non forniamo alternative e non implementiamo.
PRESIDENTE
Consigliera Disabato, le ricordo che ha solo due minuti di tempo per intervenire.
DISABATO Sarah
Non interverrò su molti emendamenti che ho presentato, Presidente, per volevo essere specifica su questo, perché se c'è una visione politica da parte di questa Giunta ci illumini, perché non riusciamo a capire la direzione che volete prendere, se non quella di tassare i cittadini.
Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 207) presentato da Ricca (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Ricca per l'illustrazione.
RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente.
Fermo restando che siamo assolutamente in linea con la normativa nazionale sul mantenere l'esenzione del bollo sui veicoli totalmente elettrici, siamo anche nella condizione di fare una riflessione importante.
I veicoli elettrici consumano le strade esattamente come i veicoli ibridi e come i veicoli a motore completamente termico. Oltretutto, come consumano le strade e pagano i servizi (penso alle autostrade, Autostrade per l'Italia). Le auto elettriche e le auto ibride pagano la tariffa autostradale esattamente come tutte le altre auto.
Il consumo dell'asfalto, la manutenzione delle strade e l'erogazione dei servizi devono essere ovviamente garantiti, ed è per questo che il Gruppo della Lega presenta l'emendamento 207 in cui si chiede, superati i cinque anni, di fare in modo che anche i veicoli totalmente elettrici - ripeto oltre i cinque anni - paghino il bollo con un'esenzione del 50%.
Questo perché quando la Giunta regionale e quest'Aula voterà per concedere contributi per bandi a Comuni che dovranno rifare l'asfalto, su quell'asfalto ci passeranno auto con il motore termico, con il motore ibrido e con il motore totalmente elettrico, ed è per questo che noi riteniamo, su un principio di eguaglianza, che tutte le vetture debbano essere trattate allo stesso modo ed è per questo che, seppur con numeri davvero minimi rispetto ad altre tipologie di alimentazione per le automobili, riteniamo importante che tutti possano, ovviamente nella maniera in cui verrà deciso, contribuire a far sì che la Regione Piemonte possa continuare a erogare servizi per le auto.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 205) presentato da Ricca (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Ricca per l'illustrazione.
RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente.
Mentre con l'emendamento precedente si andava ad esentare del 50 automobili sotto i 100 chilowatt, con questo emendamento, invece, chiediamo di poter inserire, sempre oltre i cinque anni, il bollo per le vetture elettriche che hanno più di 100 chilowatt.
I principi sono sempre gli stessi: sono macchine più potenti e quindi, come sempre, consideriamo anche il costo delle vetture. Ragion per cui sopra i 100 chilowatt chiediamo il bollo pieno.
PRESIDENTE
È terminata l'illustrazione degli emendamenti, quindi apro la discussione sul complesso degli emendamenti e degli articoli.
Ricordo che ogni Consigliere ha due minuti a disposizione.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.
DISABATO Sarah
Intervengo in discussione generale e per rafforzare i concetti che ho espresso prima.
Sono stata illuminata dall'intervento dell'ex Assessore Ricca, che dice che dobbiamo, sostanzialmente, tassare le auto elettriche per mantenere i servizi stradali ad esse collegate, per il consumo, ecc. ecc.
A me risulta, ma non so se all'Assessore Tronzano risulti allo stesso modo che i cittadini paghino già altre tasse per le manutenzioni stradali. Non mi risulta che la Regione paghi la manutenzione delle autostrade con i proventi derivanti dal bollo auto. Sarò felicissima di essere smentita ma diciamoci la verità, non è quella la ragione per cui oggi una parte della maggioranza sta decidendo di inserire il bollo anche sulle auto ibride che ricordo, sarebbe un'ulteriore "mazzata" sulle spalle dei cittadini piemontesi, oltre alla cancellazione dell'esenzione sul gas e metano e oltre all'inserimento del bollo sulle auto ibride.
Non ho capito se volete dare una "rasoiata" alle economie degli automobilisti piemontesi senza poi fornire nemmeno un'alternativa, ma qui veramente potremmo dire: Cirio prometteva meno tasse, meno burocrazia, meno peso economico sulle tasse dei cittadini, ma qui ci troviamo praticamente a inserire una tassa dietro l'altra.
Assessore Tronzano, lei continua a dire a spron battuto che i conti della Regione sono a posto, ma poi mi ritrovo tre o quattro emendamenti che inseriscono nuove tasse. A quanto pare, questi conti non sono così a posto altrimenti non ce ne sarebbe bisogno (soprattutto con delle giustificazioni ridicole).
Ricordo che il pagamento del bollo auto viene istituito e viene sancito anche per incentivare l'acquisto di mezzi più ecologici e noi oggi cosa facciamo? Non aumentiamo, per esempio, il bollo auto sulle auto inquinanti ma inseriamo il bollo auto sulle auto elettriche e sulle auto ibride.
Facciamo il contrario su tutto? Ci prenderanno per i fondelli non soltanto le altre Regioni, ma l'universo mondo. Siamo l'unica Regione che oggi anziché incentivare.
PRESIDENTE
Collega, ha due minuti a disposizione.
DISABATO Sarah
Siamo l'unica Regione che oggi danneggia i cittadini che vogliono cambiare l'auto, andando incontro a una soluzione più ecologica. Adesso faccio preparare un comunicato stampa, così spiego bene quello che sta succedendo qua dentro. Tutti coloro che hanno comprato un'auto ibrida, tutti i concessionari, tutti i possessori di auto elettrica devono sapere quello che state facendo.
PRESIDENTE
Le ricordo che ha due minuti a disposizione, non può far finta di niente.
Le tolgo la parola.
Ha chiesto la parola la Consigliera Ravinale; ne ha facoltà.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
La confusione è grande sotto il cielo e qui sembra di star giocando, ma stiamo parlando di temi serissimi, perché c'è la provocazione da respingere con forza - e spero che questo verrà fatto - relativa al fatto di impiegare i fondi per il diritto allo studio e per le borse di studio EDISU per andare a salvaguardare le esenzioni oggi previste. Inoltre, si chiede addirittura di andare a mettere il bollo sull'elettrico in una fase in cui come abbiamo già detto e, quindi, non ripeto, è importantissimo il tema degli incentivi all'utilizzo di auto che consentano la transizione ecologica ed industriale di questo Paese e del nostro territorio.
Come veniva ricordato prima, il 50% della componentistica dell'automotive viene prodotto in Piemonte. Serve fare quella transizione e noi non abbiamo nessuna migliore idea se non quella di andare a tassare di più le auto ibride e, addirittura su proposta della stessa maggioranza, di andare a tassare anche l'elettrico.
Mi sembra che sia un gioco di cattivo gusto. Peraltro, la tassazione degli automobilisti potrebbe anche essere un'idea da prendere in considerazione nella misura in cui puntiamo ad avere meno auto in circolazione, ma per avere meno.
PRESIDENTE
Mi rivolgo alla maggioranza e alla minoranza: c'è troppo brusio.
RAVINALE Alice
Per avere meno auto in circolazione occorre dare delle alternative. Abbiamo fatto una Commissione stamattina, in cui abbiamo sentito con evidenza che mancano 145 milioni di euro per comprare i treni che consentiranno alla Metro 1 di Torino di circolare per arrivare fino a Rivoli, mentre vengono impegnati 12 miliardi di euro dello Stato per fare il ponte sullo Stretto di Messina.
Tutto si tiene, ma non giochiamo. Proporre la tassazione delle auto elettriche con un emendamento, in una fase in cui stiamo dicendo che abbiamo disperatamente bisogno di fare la transizione industriale all'elettrico, è una battuta di cattivo gusto. Io mi auguro che questi emendamenti vengano ritirati.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Su questo tema abbiamo discusso in Commissione e stiamo ridiscutendo in Aula. Mi sembra che ci sia una serie di elementi che emergono da questo percorso iniziato in Commissione.
In primo luogo, c'è il fatto che una parte della maggioranza ha presentato emendamenti che vanno in direzione contraria rispetto a quello che la Giunta ha sottoposto in Commissione e ora sta sottoponendo all'approvazione dell'Aula. Questo va evidenziato. Non tutta la maggioranza mi sembra sia d'accordo su un fatto che oggettivamente comporta una maggiore entrata di quattro milioni nel 2025.
Se faccio riferimento all'affermazione del Presidente, ovvero che è un bilancio in buona salute e che non ha difficoltà, quattro milioni sul dato complessivo della nostra spesa corrente, credo sia davvero un elemento marginale.
Quindi, il fatto che la Giunta insista sul non modificare questa variazione di bilancio, imponendo il pagamento ai cittadini nel 2025, ci fa davvero pensare - anzi, è quasi una conferma - che siamo di fronte a un bilancio che ha dei grossi problemi e che è in serie difficoltà. Difatti, su una spesa corrente che va oltre i 19 miliardi, non riusciamo a trovare una soluzione per mantenere l'unica leva (lo ripeto, l'unica leva) che la Regione può mettere in campo oltre a quella del tema energetico, che mi sembra non stia prendendo la strada che il Presidente Cirio ha più volte enunciato, e che permette ai cittadini di scegliere con maggiore attenzione le auto ibride. Noi la eliminiamo.
Allora, la maggioranza ha sul bilancio sicuramente elementi di grossa difficoltà e credo che andare a incidere sui cittadini per quattro milioni sia davvero una posizione non accettabile e assolutamente non condivisibile.
PRESIDENTE
Ricordo ancora i due minuti a disposizione, per cortesia.
La parola alla Consigliera Conticelli.
CONTICELLI Nadia
Grazie, Presidente.
Siamo davvero stupiti di queste proposte, intanto perché una variazione di bilancio non è solo una serie di numeri, perché sono numeri che riflettono azioni politiche, che dovrebbero, quindi, rispondere a una visione e a una programmazione complessiva della maggioranza.
Ci preoccupa vedere nella proposta della Giunta una direzione e nella proposta di uno dei due principali partiti della maggioranza la direzione opposta; ci preoccupa per i piemontesi, perché ci sentiamo un po' come una nave senza nocchiero, perché se uno rema da una parte e l'altro dall'altra giriamo intorno a noi stessi.
Come hanno già detto le colleghe, è anche sorprendente il merito della proposta.
Anzitutto, perché lo sgravio sul bollo va nella direzione non soltanto delle linee dell'Unione Europea, ma anche degli incentivi del governo per l'ambiente. Contrastare l'elettrico in questa maniera abbastanza puerile vuol dire che, per esempio, per l'inquinamento, la misura può essere non respirare più. Okay, non respiriamo il particolato, però moriamo. Non basta eliminare l'elettrico per dire che non ci sono più problemi ambientali.
In secondo luogo, perché gli incentivi del Governo e, in particolare questa proposta che si è fatta qui, nella nostra regione, nella nostra città, dove, per recuperare un pezzetto degli stabilimenti di Mirafiori è stato aperto il nuovo tecnologiche center, dove si sta puntando molto sull'elettrico e sullo studio in questo settore, questa misura vorrebbe dire andare in una direzione non solo contraria, ma assolutamente sballata rispetto alle iniziative dell'Europa, del Governo e alle iniziative della stessa Giunta.
Lo ricordo, di nuovo, anche la tassazione delle auto ibride va in senso contrario a quello che noi stiamo dicendo e alle osservazioni che stiamo facendo nel Piano qualità dell'aria, quindi chiediamo almeno un po' di coerenza negli atti che votiamo in questo Consiglio con sé stessi.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Paonessa.
PAONESSA Simona
Grazie, Presidente.
Nella seduta di questa mattina non possiamo fare altro che notare la grande confusione che c'è all'interno della maggioranza.
Da una parte, l'Assessore chiede di introdurre il bollo per le auto ibride che, come è già stato detto dai miei colleghi, è un settore in continua crescita e l'esenzione del bollo permette a moltissimi cittadini di andare avanti con la transazione ecologica, acquistando le auto ibride; dall'altra parte, la Lega, che mi chiedo se faccia ancora parte di questa maggioranza che vuole mettere il bollo per le auto elettriche e, invece, togliere il bollo per le auto ibride, utilizzando i fondi del fondo EDISU, andando così a privare moltissimi studenti del diritto fondamentale allo studio universitario.
Si dimostra, nei fatti del dibattito di oggi, come il Governo regionale e soprattutto, anche il Governo nazionale, non facciano altro che aumentare sì le tasse, ma ai cittadini che non si possono permettere di pagarle, che non hanno un reddito tale da permettersi una vita...
Chiedo scusa, riformulo.
Il Governo regionale e il Governo nazionale dimostrano come vogliano aumentare le tasse ai cittadini che non si possono permettere di pagarle quindi ai cittadini più poveri.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Isnardi.
ISNARDI Fabio
Grazie, Presidente.
Ritorno sul fatto che mi sembra veramente incredibile che, sul bilancio regionale da 19 miliardi, non si trovino quattro milioni nel 2025, per evitare l'introduzione del bollo per le auto ibride, a meno che non iniziamo a dirci le cose come stanno, cioè che probabilmente l'Assessore Tronzano sa qual è la mannaia che gli capiterà, per colpa del Governo Meloni, che nella Finanziaria in approvazione in Parlamento ha deciso di tirare una bastonata a tutti gli enti locali, tagliando fondi indiscriminatamente, a cominciare dalla nostra Regione, che dovrebbe essere circa 70 milioni di euro in spesa corrente. A quel punto, è chiaro che si necessita di recuperare in qualche modo i soldi necessari per la spesa corrente della Regione, probabilmente mettendo le mani nelle tasche dei piemontesi.
Credo sia opportuno che anche la Giunta regionale di centrodestra, bench politicamente compatibile con il Governo nazionale, cominci una battaglia molto seria e cominci a farsi sentire. Non sono più accettabili tagli indiscriminati da parte del Governo nazionale che massacrano gli enti locali, a cominciare dalla Regione fino al più piccolo Comune piemontese che se continuiamo così non ha più neanche i soldi per pagare le bollette della luce.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Non essendovi altri iscritti a intervenire, chiedo il parere all'Assessore competente.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Il parere della Giunta regionale è contrario.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Dichiaro aperte le dichiarazioni di voto, ricordando che ogni rappresentante di Gruppo ha tre minuti a disposizione.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Andando indietro nel tempo con la memoria, non ricordo sia mai accaduta una situazione in cui una parte della maggioranza presenta un emendamento e va incontro a una bocciatura della Giunta. Questo ci fa sottolineare alcuni aspetti.
Primo, che c'è un'insanabile spaccatura all'interno della maggioranza già a inizio legislatura. Sono passati meno di sei mesi e già vediamo le prime bizze in Consiglio regionale non soltanto in Aula, ma spesso avviene anche in Commissione Di ciò dobbiamo rendere conto. Potrei imputarla all'assenza del Governatore Cirio, che come nella scorsa legislatura non si è mai fatto vedere, né per affrontare temi importanti né per partecipare alle sedute.
La sua assenza si sente in quanto la maggioranza risulta totalmente scomposta.
Questo è il dato di fatto che registriamo oggi.
Al di là di un augurio al Governatore di riuscire a risolvere i gravi problemi che affliggono la sua maggioranza e le componenti che ne hanno fatto parte durante le elezioni (trovarsi a gestire una crisi di questo tipo non è facile), segnalo il mio rammarico per non poter votare gli emendamenti degli amici e colleghi della Lega. Lo avrei fatto volentieri per dare una mano, anche soltanto per far svegliare il Presidente Cirio su questioni importanti. Un passo avanti è stato fatto, perché prorogare l'esenzione per i veicoli ibridi GPL e metano sarebbe stato un segnale giusto per i cittadini piemontesi, però questi emendamenti risultano non votabili. Non so se è fatto apposta o se non si poteva fare diversamente.
Avesse trovato altre coperture finanziarie per dare seguito, per esempio all'esenzione del GPL e metano, avrei votato volentieri a favore, ma così non è possibile, perché mettere le mani nelle tasche degli studenti togliendo loro un diritto importante come il diritto allo studio, quindi garantire un sostegno per il diritto allo studio, è profondamente sbagliato. Com'è sbagliato mettere le mani nelle tasche dei cittadini piemontesi per chiedergli di pagare il bollo sulle auto elettriche, cosa che, tra l'altro, non credo sia nemmeno prevista a livello nazionale; un bollo che dovrebbe essere esentato proprio per chi fa una scelta ecologica sull'acquisto del proprio veicolo.
Ci sono diverse criticità che mi portano, purtroppo e a malincuore, a non sostenervi. Per me, questo voto sancisce una chiara frattura della maggioranza di cui spero il Governatore sia a conoscenza. Se non n'è a conoscenza, spero di vederlo oggi per ricordarglielo, magari durante le dichiarazioni di voto sul disegno di legge sulla variazione di bilancio.
Ritengo sia un fatto politico grave che, a pochi mesi dalle elezioni, ci sia già questa situazione all'interno di una maggioranza che dovrebbe governare la Regione in un periodo sicuramente importante e simbolico per la storia del nostro Paese, con tante risorse da gestire come quelle del PNRR, con tante partite importanti da affrontare e che trovi l'unico modo per affrontarle inserendo nuove tasse all'interno di un bilancio, quando pochi mesi prima aveva promesso tutto il contrario.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
È con grande amarezza che prendiamo atto di quanto ha detto l'Assessore e ribadiamo ancora una volta gli elementi che ci sembrano di grossa rilevanza sul primo articolo e sull'inizio della discussione sulla variazione di bilancio che oggi effettuiamo in Aula.
Innanzitutto, con questo provvedimento si conferma che il bilancio è in una situazione di grossa difficoltà; si conferma che la maggioranza non vota in modo compatto, ma a seconda delle proprie posizioni, peraltro non condivise. Tuttavia, sarebbe stato ancora più grave introdurre il bollo per le auto elettriche dopo i cinque anni e prelevare le risorse dal Fondo EDISU, creando un'ulteriore difficoltà a un'altra parte dei cittadini del Piemonte.
Si conferma, quindi, una situazione di aumento delle tasse nei confronti dei cittadini piemontesi e si conferma una situazione complessiva di grosse difficoltà per il percorso del Presidente Cirio.
La votazione è ovviamente contraria agli emendamenti che la Lega ha presentato rispetto al prendere risorse all'interno dei capitoli dell'EDISU. A conferma dei nostri emendamenti che sono stati presentati e volti a reintrodurre l'esenzione del bollo per le auto ibride, ribadiamo con grande tristezza e con grande amarezza prendendo atto che su cose assolutamente semplici.
Perché quattro milioni di euro su un bilancio come il nostro possono davvero essere identificati per dare l'unica forma di aiuto a un settore dell'automotive, i cui dati i rappresentanti del mondo delle imprese quotidianamente ci mettono in evidenza, sono davvero preoccupanti e significativi. Sono più di 50 mila i posti di lavoro che sono a rischio e più di 300 le piccole imprese che sono in difficoltà e che derivano tutte dal settore dell'automotive.
Non abbiamo di certo l'illusione che con l'esenzione del bollo avremmo risolto tutti i problemi del settore dell'automotive, ma sicuramente avremmo contribuito con una determinazione semplice, e che fino a oggi aveva dato dei buoni risultati, a far sì che il settore dell'automotive potesse avere una piccola valvola di sostegno.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ravinale; ne ha facoltà.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Le comparazioni talvolta sono importanti per capire di cosa stiamo parlando.
L'Assessore ha confermato che verrà introdotta la riduzione dell'esenzione per le auto ibride, nonostante quanto abbiamo discusso di questa misura sia dal punto di vista della valenza ambientale sia dal punto di vista della valenza di politiche industriali, senza essere ascoltati. Ricordo che quattro milioni di euro, più o meno - mi correggerà l'Assessore se sbaglio è ciò che cuba.
Stiamo parlando dello stesso bilancio in cui mettiamo sette milioni di euro per far arrivare la partenza della Vuelta in Piemonte. Sono una fan del ciclismo e sono convinta che molti lo stiano diventando, ma stiamo parlando di questo. Lo so che i capitoli di bilancio sono complessi, che i flussi sono differenti, ma rendiamoci conto della decisione politica di un territorio che ha disperato bisogno di migliorare la qualità dell'aria che respiriamo, perché il traffico veicolare di auto a benzina, a combustibili fossili, è un problema per tutte e tutti noi, anche per la nostra sanità che rappresenta l'80% dei costi della Regione Piemonte, perch l'inquinamento aumenta le malattie e aumenta i costi della sanità. Noi stiamo decidendo di andare a prendere lì le risorse, nello stesso bilancio in cui stiamo mettendo sette milioni di euro per la partenza della Vuelta che sarà un evento meraviglioso, però pensiamo alle grandezze compariamole.
Stiamo anche mettendo 15 milioni di euro - lo discuteremo tra poco con l'emendamento - per un accantonamento relativo a un piano di liquidazione dell'ospedale di Settimo, che è una somma prudenzialmente accantonata.
Ragionerei in questi termini, altrimenti non cogliamo la gravità della misura penalizzante per chi acquista l'ibrido, ma soprattutto penalizzante per tutte e tutti noi, perché stiamo dicendo che la transizione in senso ecologico e in senso di miglioramento della qualità dell'aria che respiriamo non è una priorità per questa Regione. E non lo è nella misura in cui il trasporto pubblico ha degli investimenti totalmente insufficienti sia dal punto di vista regionale sia dal punto di vista dei fondi dello Stato.
Capisco che è un'arringa inutile, perché la decisione è stata presa. È una variazione di bilancio e tra poco ci troveremo a discutere del bilancio preventivo. Teniamo in considerazione che questo è un messaggio sbagliato da dare a questa regione, è un messaggio sbagliato da dare ai nostri figli e ai nostri nipoti, all'aria che facciamo respirare agli anziani e ai bambini di questo territorio. Per quattro milioni di euro, che sono tanti in assoluto ma non sono tanti se comparati alle spese che sosteniamo per altre questioni, che sono belle e fanno la felicità delle persone, ma che non ne migliorano la vita in senso fisico, dovremmo fare maggiore attenzione.
Assessore, ci pensi. Ci pensi, almeno per il prossimo bilancio. Non possiamo continuare a penalizzare la transizione ecologica, perché ne va della qualità della vita di tutte e tutti noi, oltre che del pianeta.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere Cerutti.
CERUTTI Andrea
Grazie, Presidente.
Intervengo in dichiarazione di voto e ringrazio il mio Capogruppo per aver presentato questi emendamenti migliorativi al testo. Ovviamente, annuncio il voto favorevole del nostro Gruppo su quegli emendamenti e il voto contrario a quelli dell'opposizione.
Con il suo tramite, faccio un appello a tutte le forze presenti in quest'Aula, soprattutto alle forze di maggioranza, che nella scorsa consiliatura già con una mozione hanno votato un testo che andava in questa direzione. Con un emendamento in fase di bilancio abbiamo voluto far sì che 200 mila automobilisti piemontesi potessero essere esenti dal pagamento del bollo. Tutti i Capigruppo hanno voluto firmare questo emendamento a prima firma della Lega, perché la ritenevano una misura equa e socialmente giusta.
Siamo convinti che oggi anche gli amici e colleghi di questa maggioranza con i quali abbiamo condiviso un percorso e un programma che ci vedrà continuare a governare insieme, possano accogliere la proposta di questa misura che sicuramente darà delle risposte concrete al nostro mondo. Coloro che oggi hanno una macchina GPL e a metano sopra i cinque anni sono persone che non hanno una supercar, non hanno la villa a Capalbio, ma rappresentano quel mondo e quei soggetti che ci hanno dato fiducia alle elezioni politiche e alle elezioni regionali, ai quali dobbiamo continuare a dare delle risposte.
Mi avvio a concludere, Presidente, facendo questo appello ai colleghi soprattutto di maggioranza, per dare un segnale forte a tutti i piemontesi che ci hanno votato.
PRESIDENTE
Non essendovi altri interventi, passiamo alla votazione.
Per l'emendamento rubricato n. 206), primo firmatario Ricca, è stata richiesta la votazione nominale.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 206), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50), identico all'emendamento rubricato n. 97) e all'emendamento n. 185), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 207), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 205), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 51) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Poiché non interviene il primo firmatario, dichiaro aperta la discussione generale.
Non essendovi richieste d'intervento in discussione generale e per dichiarazioni di voto, chiedo alla Giunta di esprimere il parere sull'emendamento.
Prego, Assessore.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Il parere della Giunta regionale è contrario.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 All'articolo 3 non insistono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 186) presentato da Ravinale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 187) presentato da Ravinale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 186) e n.187) sono di identico contenuto.
La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Questo tema, già discusso in Commissione e già all'attenzione della Giunta essendo un'istanza proveniente dai tanti enti del terzo settore del territorio piemontese, chiede di aumentare l'esenzione IRAP per quanto riguarda le attività degli enti del terzo settore generalmente intesi quindi non soltanto le associazioni di volontariato, ma tutti i soggetti del terzo settore, a eccezione delle imprese sociali costituite in forma di società.
È un tema assolutamente cruciale su cui la Regione può fare molto per andare incontro a un settore che sappiamo svolgere un ruolo sempre più importante, anche di natura sussidiaria, per l'interesse generale e per le prestazioni che dovrebbe essere il pubblico a gestire ma che, molto spesso vengono gestite dal terzo settore. Anche un settore che, grazie all'attività circolistica, associativa e alla presenza culturale e sociale sul territorio, rappresenta un presidio di socialità fondamentale, peraltro molto spesso a costi contenuti e anche gratuiti, in una fase della società in cui il tema della solitudine è uno dei temi cruciali che determinano il malessere di così tante persone.
Chiediamo all'Assessore di ampliare l'azzeramento dell'IRAP per andare incontro alle esigenze del terzo settore; un terzo settore che, tra l'altro, da qualche anno a questa parte, ha notevoli oneri burocratici in più e che proprio in questi giorni - ci tengo a sottolinearlo - sta assistendo anche all'annosa questione del cambio di regime IVA, attualmente in discussione nella manovra finanziaria in Parlamento, che porterà enormi oneri per il terzo settore se la norma verrà applicata come proposta dal Governo.
Crediamo che in questo quadro la Regione debba dare risposte importanti per mantenere la coesione sociale e per andare incontro a chi fa ogni giorno la differenza nell'interesse di tantissime persone giovani, anziane, di ogni età sul nostro territorio.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Ravinale.
È aperta la discussione generale.
Ricordo che ogni Consigliere ha due minuti a disposizione.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire a sostegno dell'emendamento della collega Ravinale ritenendo necessaria l'estensione dell'esenzione IRAP anche agli altri enti di terzo settore, diversi dalle organizzazioni di volontariato.
Poco fa abbiamo votato favorevolmente per l'esenzione alle ODV, ma noi pensiamo che anche le associazioni di promozione sociale, le società di mutuo soccorso, le fondazioni non di origine bancaria e gli enti filantropici meritino questa attenzione da parte della nostra Regione, come già accade nel Friuli Venezia Giulia e nella Provincia autonoma di Trento e Bolzano, dove l'esenzione IRAP è già presente.
Credo che abbiamo tutti un debito di riconoscenza e anche, credo, un debito operativo nei confronti di questi soggetti, che sono giuridicamente molto diversi gli uni dagli altri, ma agiscono tutti con una finalità no profit e senza scopo di lucro in moltissimi ambiti: quello sociale, ma anche quello sanitario, ambientale, culturale, educativo e via dicendo.
Credo che la pubblica amministrazione piemontese, in tutte le sue articolazioni, non potrebbe adempiere correttamente alle proprie funzioni senza l'aiuto di questi soggetti che sono particolarmente numerosi nella nostra regione.
Il nostro ente non ha moltissime leve fiscali per sostenere questi enti.
Una leva fondamentale è quella dell'IRAP. Ci chiediamo perché garantire tale esenzione all'organizzazione di volontariato e non alle altre quattro categorie giuridiche che ho elencato poco fa e che anch'esse contribuiscono in maniera fondamentale al bene comune.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
A sostegno dell'emendamento presentato dalla collega Ravinale. È davvero incomprensibile il fatto che si preveda l'esenzione soltanto per alcuni soggetti del terzo settore e non per tutti quelli che sono iscritti al RUNTS e hanno un impatto sulle attività legate al terzo settore, del sociale in modo particolare.
Sappiamo bene quanto oggi il terzo settore sia spesso a sostegno delle attività che dovrebbero essere finanziate in toto dalla Pubblica Amministrazione e invece si ricorra a soggetti esterni del terzo settore che svolgono con grande professionalità e con grande attenzione la loro attività. Cercare di dare un ulteriore sostegno affinché possano svolgere al meglio la loro attività e affinché possano esercitare, con una sostenibilità economica, l'obiettivo della loro iscrizione sarebbe un segnale di grande civiltà.
Di conseguenza, non comprendiamo davvero il senso per il quale soltanto alcuni sono stati inseriti e per i quali ci sarà l'azzeramento dell'IRAP mentre per altri soggetti questo non sia stato possibile. È davvero incomprensibile e, come per l'articolo 1 relativo al tema del bollo auto non se ne comprende il senso e la ragione.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Verzella; ne ha facoltà.
VERZELLA Emanuela
Il tessuto piemontese, per quanto riguarda il terzo settore, è molto spesso composto da enti che, se questo emendamento non passa, rimarranno soggetti all'IRAP. Si tratta di enti molto piccoli, che però sono essenziali in determinati territori, soprattutto in quelli periferici, uno dei quali io rappresento.
È assolutamente importante sgravare di questa cifra, che peraltro non è elevatissima, di percentuale di IRAP questi enti, perché il loro ruolo di sussidiarietà è spesso essenziale, in ragione anche della loro capillarità.
Quindi, essendo già gravati di compiti burocratici molto significativi per la loro stessa esistenza, che si approssimano a essere peggiorati da ci che è in discussione in Parlamento, direi che questa Regione dovrebbe riconoscere a tutti gli enti del RUNS questo tipo di agevolazione, perch il loro ruolo e anche le loro dimensioni alle volte sono incompatibili con questo tipo di esborso che, invece, per la Regione costituisce un piccolo onere.
PRESIDENTE
Non essendovi altre richieste d'intervento, chiedo il parere della Giunta.
Il parere dell'Assessore Tronzano è contrario.
Non essendovi dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 186), identico all'emendamento rubricato n. 187), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Sull'articolo 5 non insistono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Questo articolo non presenta emendamenti.
La parola alla Consigliera Pentenero.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Questo è un articolo sul quale è bene sottolineare che voteremo contro.
Si tratta di un articolo che permette di sistemare gli equilibri di bilancio rispetto a una sentenza della Consulta promulgata nel mese di maggio, che ha stigmatizzato il comportamento della Regione rispetto a una modifica relativa al prolungamento dei tempi per la restituzione delle risorse alle Aziende Sanitarie.
Credo sia utile sottolineare che cosa rappresenta questo tipo di articolo e che cosa vuol dire la votazione dell'articolo n. 6.
È bene sottolineare come le azioni della Giunta regionale precedente siano state addirittura impugnate dalla Corte Costituzionale e come sia stata redarguita in modo significativo con una sentenza, affinché si ritornasse alla condizione ex ante nel nostro bilancio per la salvaguardia degli equilibri stessi del bilancio della nostra Regione.
PRESIDENTE
Non essendovi altri interventi, procediamo con la votazione dell'articolo 6.
Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Questo articolo non presenta emendamenti.
Se non vi sono richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 bis Emendamento rubricato n. 61) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Non essendoci richieste d'intervento, apro la discussione generale.
Non essendovi richieste d'intervento, chiedo il parere della Giunta regionale.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Il parere della Giunta regionale è contrario.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 61), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 8 Sull'articolo 8 non sussistono emendamenti.
Non essendovi richieste d'intervento per dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8bis Emendamento rubricato n. 56) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dal proponente.
Apro la discussione generale.
Non essendovi richieste d'intervento, chiedo il parere della Giunta.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Il parere della Giunta regionale è contrario.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 8 ter Emendamento rubricato n. 57) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Coluccio dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 57).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 8 quater Emendamento rubricato n. 62) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 62).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 62), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 9 Sull'articolo 9 non vi sono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Sull'articolo 10 non vi sono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Sull'articolo 11 non insistono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Sull'articolo 12 non insistono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 bis Emendamento rubricato n. 52) presentato da Unia (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Non essendo presente il primo firmatario dell'emendamento, chiedo se qualche altro firmatario vuole illustrarlo.
Non essendoci richieste, chiedo il parere della Giunta.
Il parere è contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 52), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 12 ter Emendamento rubricato n. 59) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato per l'illustrazione; ne ha facoltà.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Ho deciso di presentare questo emendamento che porta con sé, secondo me delle motivazioni molto condivisibili. È l'emendamento che introduce un fondo per la tutela del commercio nelle aree soggette ai cantieri di rilevante impatto.
Questo è un emendamento che abbiamo presentato anche nella scorsa legislatura e lo abbiamo condiviso più volte anche con la maggioranza trovando sempre un'apertura.
Purtroppo, in questi anni, non abbiamo visto dare seguito a questo fondo che andrebbe a supportare le attività economiche e commerciali che vengono danneggiate da cantieri di lunga durata.
Pensiamo a quanto succede, ad esempio, nelle aree laddove si stanno svolgendo i lavori per il prolungamento della metropolitana, ma abbiamo visto che anche l'area intorno al grattacielo ha presentato dei problemi come per esempio l'area di corso Grosseto. In realtà, sono tantissimi gli esempi in questa Regione che potremmo prendere ad esame per dare un sostegno concreto a queste attività.
Inoltre, abbiamo riflettuto in Commissione sulla possibilità di concedere dei contributi ai Comuni che ne facciano richiesta, per supportare queste attività.
Di fatto, negli anni abbiamo visto tantissime chiusure, ma nessun aiuto da parte degli enti che si proponevano quali finanziatori degli interventi previsti - sicuramente, l'impatto sociale - che, però, hanno anche un impatto negativo sulle attività commerciali che vengono ostacolate loro nella loro attività.
Noi chiediamo di dare finalmente seguito a questa nostra richiesta. Lo facciamo in variazione di bilancio, perché abbiamo procrastinato per tantissimo tempo. A questo punto, però, ci aspettiamo un segnale concreto anche da parte dell'Assessore Tronzano, che ci aveva garantito di voler procedere in questa direzione e speriamo che trovi le risorse per poterlo fare.
A nostro avviso, si tratta di un tema di buon senso, che potrebbe essere messo in atto già con lo stanziamento di risorse non ingenti che potrebbero aiutare le attività commerciali danneggiate.
PRESIDENTE
Se non vi sono altre richieste d'intervento, chiedo qual è il parere della Giunta regionale.
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
Il parere è contrario.
Procediamo con la votazione dell'emendamento n. 59).
Scusi, la sua richiesta è arrivata dopo. Prego, intervenga senza problemi.
La parola alla Consigliera Pentenero.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Vorrei esprimere un apprezzamento nei confronti di questo emendamento perché, come abbiamo sentito questa mattina nella seduta congiunta della II Commissione con i rappresentanti della Città di Torino, sappiamo quanto i cantieri del PNRR abbiano inciso su molte zone della nostra regione, quindi il commercio è sicuramente uno di quei settori che risulta essere più in difficoltà, nel momento in cui abbiamo una presenza significativa di cantieri.
Non abbiamo ricevuto risposta in merito al fatto che il fondo non sia stato istituito, però credo sia utile sottolineare come le nostre attività di carattere commerciale abbiano bisogno di essere sostenute quando si presenta una condizione di difficoltà che non è legata alla loro attività aziendale o, possiamo dire, al loro piano aziendale, ma a un evento esterno, sicuramente di valore, perché è importante che le infrastrutture vengano realizzate, con la presenza quindi di più cantieri, perch significa maggiore occupazione in un settore importante, quindi riteniamo che questo fondo debba essere attivato e debba essere messo a disposizione proprio in un momento in cui nella nostra regione vi è, appunto, la presenza di molti interventi e di molte attività significative.
PRESIDENTE
C'è un lieve ritardo temporale e anche la dottoressa Jannelli ne è testimone. Chiediamo scusa e chiedo se riusciamo a risolvere questo problema.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 59), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 12 quater Emendamento rubricato n. 53) presentato da Unia (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dal proponente.
Non essendovi richieste d'intervento, chiedo il parere della Giunta regionale.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Il parere della Giunta regionale è contrario.
PRESIDENTE
Procediamo con la votazione dell'emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 12 quinquies Emendamento rubricato n. 55) presentato da Unia (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dal proponente.
Non essendoci richieste d'intervento, chiedo il parere della Giunta regionale.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Il parere della Giunta regionale è contrario.
PRESIDENTE
Procediamo con la votazione dell'emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 12 sexies Emendamento rubricato n. 58) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Illustro volentieri l'emendamento, che introduce il fondo speciale di sostegno al reddito dei lavoratori disoccupati o a rischio di disoccupazione. È un tema che abbiamo già affrontato nella scorsa legislatura, su cui avevamo trovato ampiamente apertura da parte della Giunta (addirittura era stato approvato un nostro atto d'indirizzo che prevedeva l'istituzione del fondo).
L'abbiamo sollecitato a inizio legislatura e abbiamo anche assistito a una conferenza stampa sul tema da parte dell'Assessore Tronzano, dell'Assessore Chiorino e addirittura del Presidente Cirio, che lanciavano questo fondo di sostegno. A oggi, però, non c'è alcuna notizia in merito agli stanziamenti previsti a bilancio, della capienza economica del fondo e di come verrà messo in atto.
Questo è un campanello d'allarme che ci deve far riflettere, perché abbiamo dato ai lavoratori e alle lavoratrici del settore dell'automotive una speranza e questa speranza deve assolutamente tramutarsi in un'azione concreta da parte della Giunta e della maggioranza.
Riteniamo di dover far fronte alle promesse della Giunta Cirio, fatte non soltanto in campagna elettorale, ma anche nel mese di ottobre: il Presidente aveva promesso di dare attuazione a questo fondo entro la fine dell'anno. Se non lo facciamo adesso, perdiamo un'opportunità, perché non sarà più possibile prevedere queste risorse a bilancio prima del nuovo anno e lasceremo molti lavoratori e lavoratrici nell'incertezza; un'incertezza sancita anche, purtroppo, dall'aumento delle ore di cassa integrazione.
Stellantis ha nuovamente annunciato la cassa integrazione e c'è il rischio di licenziamento per tante persone negli stabilimenti dell'indotto dell'automotive, quindi la situazione la conosciamo bene, perché abbiamo fatto tantissime audizioni e abbiamo anche ricevuto le delegazioni sindacali.
È arrivato il momento di dare seguito a quella promessa fatta in campagna elettorale su cui si erano unite tutte le forze politiche, quindi non ci sono scuse per bocciare questo emendamento. Anzi, metto in guardia la maggioranza: questo emendamento prevede un sostegno concreto per i lavoratori e le lavoratrici del settore automotive e votare contro significa voltare le spalle a una drammatica situazione che sta colpendo il nostro territorio.
Vi invito veramente a riflettere sul voto a questo emendamento.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ravinale; ne ha facoltà.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Mi associo alla richiesta della collega Disabato. Anche noi abbiamo depositato un emendamento in materia, per cui credo anch'io che sarebbe un segnale negativo se quest'Aula votasse davvero contro un impegno che il Presidente Cirio si è assunto e ribadito in più occasioni.
Peraltro, ribadisco quanto sia importante che questa misura trovi da subito attuazione. La cassa integrazione continua a mordere le famiglie nel nostro territorio; famiglie che perdono un terzo del loro reddito quando vengono messe in cassa integrazione e che faranno, per quanto riguarda Mirafiori il diciassettesimo Natale in cassa integrazione.
Sappiamo quanto sia calata la produzione a Mirafiori; sappiamo quante imprese dell'indotto sono in difficoltà. La settimana scorsa abbiamo parlato di Verrone nel Biellese; oggi c'era un presidio a Rivalta per un'impresa della logistica che, nuovamente, è mono committenza di Stellantis, quindi rischia di chiudere e le persone vanno in cassa integrazione.
Non è indifferente se questa misura viene disposta ora e con questa variazione di bilancio oppure tra qualche mese, perché qualche mese significa migliaia di euro in meno per lavoratori e lavoratrici che si trovano decurtati il loro salario a causa della cassa integrazione.
Invitiamo, nello studio di questa misura che si sta facendo, ad accelerare e a impegnarsi sin da ora per far sì che anche la cassa integrazione che oggi sta colpendo lavoratori e lavoratrici preveda un sostegno al reddito da parte regionale.
È un impegno che vi siete presi: rispettatelo!
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Di fronte a un impegno preso davanti ai lavoratori e preso in modo ufficiale, bisogna essere coerenti e magari, prima di impegnarsi su una cosa del genere, fare molta attenzione perché non esiste cosa peggiore che illudere i lavoratori sulla possibilità di avere ulteriore reddito e poi non rispettare un impegno di questa portata.
Ci uniamo a chi ha presentato l'emendamento e ne ribadiamo la necessità e l'urgenza, anche a fronte di una situazione che sta diventando sempre più difficile per molti lavoratori e per molte famiglie della nostra regione sappiamo bene che cosa vuol dire un impoverimento graduale e sempre più significativo dei nostri cittadini.
Chiediamo di essere coerenti e di dare gambe a quello che era stato promesso ai lavoratori della nostra regione.
Il Presidente sia coerente rispetto alle indicazioni che dà di fronte alle persone e soprattutto di fronte ai lavoratori.
PRESIDENTE
Non ci sono altre richieste d'intervento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 58), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Dichiaro a verbale il mio voto contrario, perché non ho potuto votare.
ARTICOLO 12 septies Emendamento rubricato n. 60) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato dà per illustrato l'emendamento.
Non essendovi interventi, chiedo il parere della Giunta.
Il parere è contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 60), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 12 octies Emendamento rubricato n. 63) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato per l'illustrazione; ne ha facoltà.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Questo emendamento stanzia le risorse per la progettazione del nuovo ospedale di Alessandria. Come abbiamo avuto modo di ribadire in Commissione sanità - e lo abbiamo fatto anche nelle annualità precedenti a questa variazione - a bilancio non abbiamo trovato i fondi per la progettazione delle nuove opere di edilizia ospedaliera. Non le abbiamo trovate per Alessandria, non le abbiamo trovate per Cuneo, su cui si sta cambiando la modalità di finanziamento, passando dal partenariato pubblico-privato ai fondi INAIL. Non si sono trovate per l'ospedale di Alessandria. Non le abbiamo trovate nei precedenti bilanci e non le abbiamo trovate nemmeno in questo.
Questo è un grosso problema, perché a rischio sono i nuovi ospedali del Piemonte, sui quali dobbiamo ribadire che la Giunta Cirio non ha messo nemmeno una pietra nell'ultima legislatura. Sono più di sei anni che si naviga a vuoto sul tema dei nuovi ospedali! Abbiamo sentito tantissimi proclami, sentiamo ogni volta dire che in Piemonte sono previsti 11 nuovi ospedali, che a breve tutto il parco ospedaliero del Piemonte verrà rinnovato. Sentiamo tantissimi proclami tante conferenze stampa, tante assemblee con i sindaci, tante interviste ma di fatti non abbiamo visto nemmeno uno.
Il problema delle opere e dei fondi per le progettazioni è cruciale, perch senza progetto l'ospedale non si costruisce e questa è la base da conoscere.
Abbiamo avuto il piacere di ricevere in Commissione sanità l'Assessore Riboldi, che ci ha tranquillizzati sia sul tema dei progetti sia sul tema degli ospedali, ma abbiamo scoperto che, in realtà, questi soldi non ci sono nella prima fattispecie e nemmeno nella seconda, perché sono tutte ipotesi di finanziamento su cui la Giunta dovrebbe dare un ordine di priorità, perché è impensabile che INAIL possa stanziare tutte quelle risorse per costruire quelle opere tutto in "una botta". Dovremmo fare noi un cronoprogramma e prevedere tutti gli investimenti sia dal punto di vista progettuale sia dal punto di vista della realizzazione delle opere.
Senza la votazione di questo emendamento, non c'è un fondo che preveda la progettazione dell'ospedale di Alessandria; questo deve essere chiaro a questa maggioranza.
Ripeto, vi siete già sbagliati nel 2022, quando avevate previsto dei fondi e abbiamo visto che non erano sufficienti; aggiornando il piano, era stato acceso un mutuo di un importo di 42 milioni, un mutuo che non è stato possibile attuare, perché la Corte dei Conti ci ha "tirato le orecchie" quindi quei fondi li dobbiamo trovare nelle pieghe del bilancio della Regione Piemonte. Questo è l'unico modo per finanziare quelle progettazioni! Mi appello a tutti i Consiglieri presenti e, in particolare, agli alessandrini, perché il voto su questo emendamento è fondamentale per istituire il fondo per il progetto dell'ospedale di Alessandria. Quindi votiamo con coscienza.
PRESIDENTE
Se non vi sono altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione dell'emendamento n. 63), con il parere contrario della Giunta regionale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 63), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 12 novies Emendamento rubricato n. 64) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato lo dà per illustrato.
Non essendovi richieste d'intervento, chiedo il parere alla Giunta regionale.
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
Il parere è contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 64), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 12 decies L'emendamento rubricato n. 66) è stato ritirato.
Emendamento rubricato n. 210) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 66), su sollecitazione del Consigliere Icardi e in accordo con l'Assessore Riboldi, è stato ritirato ed è stato presentato l'emendamento n. 210), che dà una garanzia ulteriore al Consiglio, perch la Giunta regionale informa la Commissione consiliare competente in merito a un progetto di piano industriale corredato dalle valutazioni clinico gestionali e dalle perizie di convenienza economica, finalizzato a garantire le attività dei posti letto gestiti dalla società SAAPA-S.p.A. in liquidazione e a tutelare i lavoratori impiegati nelle medesime attività.
L'articolo 2 non cambia nulla rispetto a quello precedente (15 milioni di euro), per cui l'operazione va avanti e si dà una maggiore attenzione al Consiglio regionale, informandolo quando sarà presentato il progetto.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valle; ne ha facoltà.
VALLE Daniele
Grazie, Presidente.
Tra i due emendamenti sicuramente esiste un passaggio di ulteriore tutela per il Consiglio regionale, nel momento in cui viene prevista la necessità di informare la Commissione consiliare competente sul piano industriale e sulle valutazioni cliniche gestionali. Questo aspetto ci convince significativamente, oltre a convincerci il riferimento esplicito alla tutela dei lavoratori impiegati. Tuttavia, nell'altro è anche previsto un riferimento esplicito allo scopo di acquisire e internalizzare, nel servizio sanitario pubblico, l'attività di SAAPA, che da questa nuova versione sparisce.
Non è una soltanto una questione di metodo, ma anche di merito, che forse necessiterebbe un maggiore approfondimento che, mi rendo conto, non potrà offrircelo l'Assessore al bilancio, ma forse l'Assessore alla sanità.
Non voglio interrompere la discussione, ma suggerirei di sospendere un momento la discussione su questo emendamento, andare avanti e magari, nel frattempo, recuperiamo la disponibilità dell'Assessore alla sanità a spiegarci in Aula questa differenza.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Valle.
Prego, Assessore Tronzano.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Condividono le opinioni del Consigliere Valle. Non c'è cambio di strategia è soltanto una mancanza. Pertanto, consiglierei una sospensione di questo emendamento, di proseguire sulla votazione degli altri e lo riformuliamo.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Icardi; ne ha facoltà.
ICARDI Luigi Genesio
Grazie, Presidente.
L'emendamento, ampiamente discusso in Commissione, necessitava di una rivisitazione.
Nella precedente versione era il Consiglio che autorizzava la Giunta a fare una serie di cose; oggi, invece, la Giunta informa la Commissione, ma soprattutto, due obiettivi fondamentali sono stati garantiti da un progetto, un piano industriale, sulla tormentata vicenda dell'attività di SAAPA-S.p.A. che, come ho già detto in Commissione, nasce da una sperimentazione gestionale della Giunta Bresso nel 2009, con una fideiussione della Regione su queste attività.
Nasce e dura da 12 anni, poi la legge ci impone di rivalutare la sperimentazione e la Commissione tecnica dà parere negativo. Pertanto siamo costretti a metterla in liquidazione e accumula un debito significativo.
Oggi chiediamo alla Giunta di fare un piano industriale corredato di tutte le valutazioni, quelle motivazionali dell'interesse pubblico a mantenere 270 posti e quelle economico-finanziarie sulle perdite e sull'acquisizione soprattutto con i due obiettivi chiari: mantenere le attività in essere perché fondamentali per la deospedalizzazione degli ospedali di Torino e la tutela di tutti i lavoratori che si occupano di tale attività, sia dipendenti di SAAPA sia i dipendenti di quelle cooperative o di quelle società che forniscono i servizi che lavorano nell'ospedale.
Rispettati i due obiettivi del proseguimento dell'attività e della tutela dei lavoratori, qualsiasi forma ritenga opportuna la Giunta di autorizzare e qualsiasi forma ritenga di mettere nel piano industriale, l'obiettivo finale riguarda gli obiettivi che ho citato, lasciando ampio margine alla Giunta di trovare delle soluzioni. Anche perché nel 2022, attraverso il nuovo decreto, sono emerse delle forme di trattativa negoziata delle crisi aziendali che permettono un vasto ventaglio di diverse soluzioni. Vedremo quale deciderà la Giunta.
Ripeto, ampia libertà; l'importante è che la Giunta venga in Commissione o in Consiglio, come meglio ritiene, a presentare il piano industriale.
Verifichiamo anche le correzioni all'emendamento che l'Assessore Tronzano sta pensando di fare.
PRESIDENTE
Ricordo che l'emendamento rubricato n. 210) è sospeso.
Vuole intervenire lo stesso, Consigliera Gancia?
GANCIA Gianna
Desidero intervenire comunque per sottoporre all'attenzione del Consiglio questo emendamento. Ritengo che - sarò molto più diretta del Consigliere Icardi - coprire tout-court le perdite di una società privata non sia del tutto legittimo.
Spendiamo 15 milioni di euro - soldi dei cittadini, che arrivano dal lavoro delle tasse dei cittadini - quindi sarebbe bello avere il piano industriale e verificare anche la legittimità di coprire i debiti di un'azienda privata.
Credo sia fondamentale concentrarsi su un piano e capire anche il perch delle perdite.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Nallo; ne ha facoltà.
NALLO Vittoria
Solo un appunto rispetto a come sono andate le cose rispetto a questo emendamento.
Noi siamo stati coinvolti solo nello scorso Consiglio, a margine e su un emendamento che non era stato preventivamente affrontato all'interno della Commissione. Abbiamo accolto favorevolmente la discussione che c'è stata lunedì, però "questo emendamento non mi convince per niente" non è una mia frase, ma è del Presidente della Commissione Icardi, che ha detto proprio questo l'altro giorno in Commissione. Non entro nel merito della decisione che sicuramente è stata valutata preventivamente dalla Giunta, anche dal punto di vista della possibilità del nostro bilancio regionale di erogare i 15 milioni.
La domanda che semplicemente ho posto in Commissione, e voglio ripetere anche qui oggi, è semplicemente che non mi è chiaro qual è il piano organizzativo e funzionale che questa Giunta ha, che l'Assessore alla sanità ha rispetto alla provincia di Torino dal punto di vista sanitario.
Non mi è chiaro come l'ospedale di Settimo si inserisce all'interno di questo quadro. Questa risposta ancora non l'ho sentita in Commissione, non l'ho sentita oggi e anche a me piacerebbe che oggi l'Assessore alla sanità venisse qui per spiegarci ulteriormente qual è il motivo di questo emendamento, quindi rimetto a voi anche questa riflessione.
Sono molto concorde con l'idea che, se dovesse andare avanti, la vera urgenza è quella di mantenere i posti di lavoro che, attenzione, in questo momento verrebbero auspicati, ma non garantiti perché, nel momento in cui la struttura diventerà pubblica, non possiamo garantire il mantenimento dei posti letto, che è una necessità che per continuità assistenziale rimane fondamentale per il nostro territorio.
Fatti salvi questi due elementi, mi rimangono un po' i dubbi sul quadro generale che, ripeto, non è ancora stato esplicato con chiarezza.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ravinale; ne ha facoltà.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Ben venga se questa materia sarà oggetto di maggiori approfondimenti in Commissione perché, effettivamente, il blitz fatto la volta scorsa, con un emendamento da 15 milioni di euro appostati preventivamente su una vicenda complessa, era un poco indigesto. Quindi, ben venga che ci sia la possibilità di approfondire, sulla base di un piano di salvataggio - lo chiamerei così, più che industriale - che deve ancora essere fornito e che aspettiamo di vedere per far sì che questi 15 milioni, che vengono appostati oggi, possano poi trovare una loro destinazione.
Sono contenta che l'Assessore abbia acconsentito a una sospensione, perch quanto detto prima dal collega Valle è molto rilevante. È vero che va sicuramente garantita la continuità del servizio e vanno preservati i posti di lavoro, ma sarebbe buona cosa che questo presidio fosse pubblico, che peraltro è l'impegno che l'Assessore Riboldi si è preso ieri e ha ribadito durante la Commissione.
Crediamo che questa sia la direzione corretta nella quale andare, per cui riteniamo che la questione dell'internalizzazione, che giustamente veniva richiamata come parola mancante, sia cruciale.
Oggi la vicenda è poco chiara per chi se la vede arrivare e ben venga che ci sia questo percorso ulteriore di discussione e conoscenza anche di quello che sarà il piano presentato dal Collegio dei liquidatori.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravello; ne ha facoltà.
RAVELLO Roberto
Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori, perché mi è parso di capire che il Consigliere Valle ha chiesto di sospendere la trattazione di questo emendamento. Su questa richiesta la Giunta si è espressa favorevolmente nessuno si è opposto e stiamo continuando a discutere questo punto.
Pertanto, credo superfluo discutere su un punto che sarà poi modificato così come annunciato dalla Giunta. Credo più opportuno discuterne nel momento in cui avremo un testo nella sua formulazione definitiva.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Chiedo scusa all'Aula, questo giustamente non doveva succedere, perché è un aspetto troppo importante. Quindi, ho sbagliato io. Adesso verifichiamo la situazione, rifaccio l'emendamento e rimetto l'internalizzazione, perch giustamente è un progetto strategico per la Giunta e l'Assessore Riboldi si è espresso in quel senso.
È stata solo una dimenticanza, quindi direi di proseguire sugli altri argomenti.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
C'erano dei colleghi che avevano chiesto di intervenire, quindi è per quello che siamo andati avanti.
ARTICOLO 12 undecies Emendamento rubricato n. 144) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Con questo emendamento intendiamo riattivare - era stato già pensato e attivato anni fa - il prestito d'onore per incentivare i percorsi formativi al ruolo professionale di autista di mezzi pesanti.
Sappiamo che la cosiddetta patente CQC oggi è onerosa; difatti, per poterla acquisire sono necessari circa 5.000 euro a persona e si tratta della patente per la guida dei mezzi pesanti. Sappiamo anche che quel settore oggi ha bisogno di circa 1.500 unità.
Non è finanziabile con la formazione professionale della Regione Piemonte perché è un corso abilitante e, in quanto tale, non può essere finanziato dalla formazione regionale, ma possiamo attivare delle forme che permettano di sostenere, da un lato, le aziende che si impegnano ad assumere le persone e, dall'altro, attivare un fondo affinché le persone possano restituire gradualmente un importo significativo, ma che permetta loro di avere le risorse e l'abilitazione per fare l'autista dei mezzi pesanti.
Ricordo che sono 1.500 le persone mancanti all'interno del settore dei trasporti, quindi per la guida di mezzi pesanti come i mezzi pubblici pullman e altri mezzi per il trasporto.
Pertanto, riteniamo sia assolutamente importante riattivare una possibilità che, torno a dire, era stata attivata e poi conclusa in anni precedenti da parte della nostra Regione. Oggi, invece, è fondamentale mantenerla viva per rispondere alle esigenze di servizio pubblico che la nostra Regione ha.
PRESIDENTE
Apriamo la discussione generale.
La parola alla Consigliera Verzella.
VERZELLA Emanuela
Grazie, Presidente.
Mi associo nel sottolineare l'importanza di questo emendamento, anche a fronte del fatto che si parla di prestito d'onore, che è una cosa molto importante perché le categorie alle quali viene diretto questo tipo di opportunità spesso non possono permettersi un'anticipazione.
Di questo abbiamo avuto contezza a livello di un accordo che c'è stato lo scorso anno, a livello nazionale, tra il Ministero dell'Istruzione e del Merito e il Ministero dei Trasporti per l'emanazione di un bando che andava proprio a sostenere questo tipo di formazione per gli studenti iscritti ai Centri provinciali istruzione degli adulti che purtroppo, al di là di alcuni problemi organizzativi, ha fallito il suo scopo, che era quello appunto di dare delle risposte a un settore che manca di profili; ha fallito proprio perché non c'era il concetto del prestito a monte, ma c'era il fatto di dover anticipare questi denari alle scuole guida per poi vederseli rifondere a posteriori.
Questa modalità, in Piemonte, perché questo ambito lo conosco personalmente, ha del tutto reso inefficace questo sforzo, seppur lodevole di sinergia tra il Ministero dei Trasporti e il Ministero dell'Istruzione.
La modalità del prestito d'onore è proprio quella per la quale vale la pena di considerare favorevolmente questo emendamento.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Conticelli.
CONTICELLI Nadia
Grazie, Presidente.
Noi continuiamo in solitaria la nostra discussione.
Gli emendamenti su cui stiamo discutendo sono emendamenti di merito che riguardano degli impegni che ci siamo presi e prese anche collettivamente nelle discussioni in Commissione e in Consiglio.
Questo riguarda alcuni aspetti importanti, a cominciare da quello del TPL perché se è vero che stanno arrivando i primi bus acquistati anche con i fondi del PNRR, sappiamo benissimo che il problema vero oggi è trovare gli autisti. C'è un problema di contratto collettivo nazionale che è fermo da tempo; c'è un problema di lavoro usurante, ma c'è anche un problema rispetto a quelle fasce sociali più fragili di accesso a questo tipo di professionalità, tant'è vero che questa sorta di prestito d'onore per la patente, già da anni - penso ad alcuni ESE, ad esempio - è in atto da parte di aziende di trasporto privato locale. Alcuni progetti, alcuni ESE sono stati avviati anche con i richiedenti asilo.
Riteniamo che questa misura potrebbe diventare più strutturale se sostenuta, magari cominciando con una piccola parte dalla Regione, che rappresenterebbe una possibilità di formazione professionale e d'inserimento lavorativo importante, con ricadute immediate.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Isnardi.
ISNARDI Fabio
Grazie, Presidente.
Prima i colleghi hanno parlato del trasporto pubblico locale. Sollevo un'altra problematica, che riguarda, invece, i servizi scuolabus dei Comuni.
Molto spesso, non trovando personale con le patenti si è costretti a esternalizzare il servizio, ma anche con l'esternalizzazione del servizio molto spesso le gare vanno deserte, perché le imprese, ovviamente, non trovano così facilmente personale munito di patente e delle abilitazioni per guidare gli scuolabus. Questo riguarda principalmente i piccoli Comuni piemontesi.
Questo emendamento va nella direzione per fornire un supporto a quelle persone che vogliono prendere la patente necessaria per poter guidare i mezzi del trasporto pubblico e i mezzi scuolabus; si risolverebbe un grosso problema che riguarda i Comuni e le piccole realtà piemontesi.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Canalis.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
È molto grave che non venga preso in considerazione l'emendamento, in una fase in cui ci sono molte persone, tra i 18 e i 29 anni, prive di occupazione ed escluse da processi di formazione, i cosiddetti NEET, su cui la nostra Regione, purtroppo, è ai primi posti in Italia, pur essendo una Regione settentrionale. È molto grave che non venga preso in considerazione un emendamento che propone di sperimentare prestiti d'onore, così come la Regione stessa sta già facendo con alcune aziende private (penso a un'azienda vicino a Venaria).
Avevamo già proposto l'emendamento in Commissione consiliare ed è una sorta di ripiego rispetto alla prima strada che avevamo percorso, ossia utilizzare il Fondo Sociale Europeo e percorsi di formazione professionale.
Purtroppo, essendo la patente un titolo abilitante, non si può ricorrere ai fondi strutturali per finanziare percorsi specifici di supporto a persone svantaggiate. Abbiamo ripiegato sulla formula del prestito d'onore, che già molte aziende private, senza il supporto della Regione, stanno sperimentando.
Potrebbe essere un'ottima modalità per sanare il grande mismatch esistente tra domanda e offerta di lavoro nell'ambito della guida dei mezzi pubblici o dei mezzi pesanti. Ci sono persone disponibili a candidarsi per queste posizioni, ma che non hanno i mezzi per finanziare il percorso di acquisizione della patente: persone italiane, persone di origine straniera ex detenuti; insomma, persone che si trovano in una condizione di svantaggio.
Mi sembra cieco e piuttosto retrivo che la Regione non prenda in considerazione questa proposta, ma ci auguriamo di poterla ripresentare nelle prossime sessioni di bilancio.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Canalis.
Non essendovi altre richieste di intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 144), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Chiedo di inserire il mio voto contrario sugli ultimi emendamenti, perch non ho potuto votare (il computer non me l'ha permesso).
L'emendamento rubricato n. 143) sull'articolo 12 duodecies è ritirato.
Prima di sospendere i lavori, desidero invitare i Consiglieri a visitare durante la pausa, la mostra esposta presso l'URP, in via Arsenale intitolata "L'eredità della vita - il clima è una scelta, salviamo il futuro" e promossa dal Comitato Diritti Umani, in collaborazione con l'Istituto Buddista Italiano. La mostra è dedicata alla crisi climatica e alle azioni che ognuno può fare per affrontarla con speranza e ottimismo.
Sarà disponibile fino al 29 novembre.
Inoltre, non essendovi risposte alle interrogazioni, comunico che la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata avverrà a partire dalle ore 14.
La seduta è sospesa.
(La seduta è sospesa alle ore 13.06)
CASTELLO MARIO SALVATORE
(I lavori proseguono alle ore 14.28 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)
PRESIDENTE
Buongiorno, colleghi.
Per delega del Presidente Davide Nicco, dichiaro aperta la sessione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 142 presentata dal Consigliere Cerutti, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 143 presentata dal Consigliere Unia, cui risponderà l'Assessore Tronzano; interrogazione a risposta immediata n. 144 presentata dalla Consigliera Pentenero, cui risponderà l'Assessore Vignale interrogazione a risposta immediata n. 145 presentata dalla Consigliera Conticelli, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 146 presentata dalla Consigliera Paonessa, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 147 presentata dalla Consigliera Ravinale, cui risponderà l'Assessore Vignale interrogazione a risposta immediata n. 148 presentata dalla Consigliera Cera, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 149 presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Tronzano; interrogazione a risposta immediata n. 150 presentata dalla Consigliera Marro, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 151 presentata dalla Consigliera Nallo, cui risponderà l'Assessore Vignale.
Prego gli Assessori che rispondono alle interrogazioni a risposta immediata di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e non sono previste repliche.
Prego gli Assessori e i Consiglieri di attenersi rigorosamente ai tempi.
Interrogazione a risposta immediata n. 142 presentata da Cerutti, inerente a "SFM6 quali tempistiche per il funzionamento a pieno regime?"
PRESIDENTE
Iniziamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n.
142.
La parola al Consigliere Cerutti per l'illustrazione.
CERUTTI Andrea
Grazie, Presidente; ringrazio e saluto l'Assessore Vignale.
Nel question time faccio riferimento al fatto che è stata comunicata l'assenza di fermate alla stazione di Veneria reale-Rigola e corso Grosseto della nuova linea SFM6, una nuova tratta ferroviaria che parte dalla città di Asti fino all'aeroporto di Caselle, per proseguire fino a Ciriè.
Questa nuova tratta rappresenta un'opportunità soprattutto per i residenti e per i pendolari di accedere all'aeroporto, quindi interrogo l'Assessore competente per sapere quali sono le tempistiche per garantire che le stazioni sopra citate possano essere incluse nella nuova tratta ferroviaria.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente; grazie, Consigliere.
La linea del servizio ferroviario metropolitano in partenza da Asti attesterà le sue corse all'aeroporto di Torino Caselle a partire dal 15 dicembre, con l'entrata in vigore dell'orario invernale.
Com'è noto, questa linea era gestita fino a pochi mesi fa da GTT che, per motivi di cessazione del servizio, non ha programmato ulteriori investimenti su questa tratta. RFI ha pianificato una serie di interventi che sta realizzando e che si concluderanno nel 2026.
Questi interventi strutturali consentiranno di avere una linea efficiente moderna e con una maggiore capacità di treni. Nello specifico, il segnalamento presente nella tratta Torino-Rebaudengo-Venaria Reale Reggia ha un'unica sezione di blocco. In termini semplici, la sezione di blocco è la tratta di linea ferroviaria delimitata dai semafori su cui il treno pu viaggiare in sicurezza, senza la possibilità che vi sia un altro treno. In pratica, in una sezione di blocco può circolare solo un treno alla volta.
Pertanto, questo non garantirebbe un servizio solido e affidabile considerando che vi sono già due tracce orarie (SFM4 e SFM7) sulla medesima linea, che era il motivo che indicava rispetto all'impossibilità delle fermate. Tra gli investimenti previsti entro la fine del 2026, RFI ha in cantiere il potenziamento del segnalamento e la suddivisione in più sezioni di blocco distinte della tratta Torino-Rebaudengo-Venaria Reale.
L'attivazione del nuovo segnalamento con più sezioni renderà quindi possibile attivare tutte le fermate della linea SFM6, così come richiesto da Regione e Agenzia Metropolitana, in sede di accordo quadro sulle tracce ferroviarie.
Interrogazione a risposta immediata n. 143 presentata da Unia, inerente a "Trasporto gratis per gli studenti: per ora tagliamogli la metro 2" (risposta scritta)
PRESIDENTE
All'interrogazione n. 143, in accordo con l'interrogante, Consigliere Unia verrà data risposta scritta.
Interrogazione a risposta immediata n. 144 presentata da Pentenero inerente a "Situazione dei pazienti diabetici in Piemonte che usano microinfusori e sensori per il controllo della glicemia. Occorre fare chiarezza e continuare a mettere al centro la persona malata, non inficiandone tutela e qualità di vita"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
144.
La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione ci è stata sottoposta dall'associazione delle persone affette da diabete, secondo la quale i medici diabetologi affermano che il diabete mellito in Italia ha raggiunto una prevalenza stimata oltre il 6 ciò significa quattro milioni di soggetti affetti dal diabete.
Il Piemonte dimostra una situazione che è in forte crescita e superiore rispetto al panorama nazionale. Infatti, le persone affette da diabete si attestano intorno al 7%, cioè circa 300 mila persone che risultano essere iscritte al Registro regionale del Diabete. Solo a Torino sono circa 600 mila pazienti.
Dalle indicazioni della Regione, erano 25 le strisce mensili che venivano fornite alle persone, ma questo numero non è sufficiente, poiché spesso per ogni singolo intervento è necessario utilizzarne un numero superiore a dieci e in tal modo non si garantisce una fornitura sufficiente per ogni mese.
Inoltre, l'AIFA ha spostato il glucagone Baqsimi spray in fascia C e questo fa sì che non possa più essere esonerato dal pagamento, per cui le persone diabetiche oggi sono costrette ad acquistare, da un lato, le strisce per le quali non hanno più l'esenzione e, dall'altro lato, anche lo spray Baqsimi che è particolarmente oneroso. È, pertanto, un aggravio di spesa per le famiglie, soprattutto per quello che riguarda i bambini e i familiari affetti dal diabete.
Con l'interrogazione chiediamo di sapere le motivazioni per le quali la Regione Piemonte non eroga più un numero sufficiente di strisce per consentire il controllo del diabete e cosa si intenda fare rispetto al glucagone spray Baqsimi, che è particolarmente importante e si potrebbe equiparare a un farmaco salvavita ma che, con lo spostamento da parte dell'AIFA, oggi è completamente a carico delle famiglie.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
La Consigliera, correttamente, pone un tema relativamente allo spostamento dalla classe A alla classe C da parte di AIFA.
Intendiamo rammentare quelli che sono stati i differenti passaggi.
La determinazione dell'Agenzia Italiana per il Farmaco n. 1214 del 7 ottobre 2021, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale qualche giorno dopo aveva previsto la possibilità del medicinale Baqsimi in classe A per il trattamento della ipoglicemia severa negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età uguale o superiore a quattro anni con diabete mellito.
Successivamente, la deliberazione AIFA n. 628 dell'ottobre 2023 ha disposto la riclassificazione dei medicinali per uso umano in classe C per le medesime indicazioni di cui alla determina precedente; il che lo rende attualmente non rimborsabile a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Tale farmaco, come riportato nel riassunto delle caratteristiche del prodotto per il trattamento della ipoglicemia severa, presenta una formulazione che facilita l'assistenza di emergenza ed è, quindi, di particolare utilità in alcune condizioni, per esempio in soggetti che potrebbero trovarsi in contesti in cui non sia possibile assumere una somministrazione parenterale di Glucagone e per alcune sottopopolazioni di pazienti diabetici in terapia insulinica, come i pazienti pediatrici adolescenti con diabete di tipo 1 in età scolare o adulti che abbiano manifestato almeno un episodio di ipoglicemia grave.
A fronte di ciò, la Regione Piemonte ha raccolto le richieste avanzate da associazioni rappresentative di soggetti diabetici e di alcune strutture sanitarie pubbliche affinché essa si faccia carico della spesa del farmaco che attualmente grava sui pazienti ed è ritenuta l'opportunità di un intervento in tal senso per i trattamenti di emergenza.
Dal che si presenta che, attualmente, è in fase di definizione e approvazione una proposta di deliberazione della Giunta regionale volta a porre a carico del Servizio Sanitario Regionale, per determinate categorie di pazienti, il medicinale Glucagone di tre millimetri e polvere nasale attualmente classificata in classe C.
Interrogazione a risposta immediata n. 145 presentata da Conticelli inerente a "Oggetto: Gender pay gap. La legge regionale sulla parità retributiva del 2021 resta inapplicata. Dopo tre anni ancora in attesa del regolamento attuativo"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
145.
La parola alla Consigliera Conticelli per l'illustrazione.
CONTICELLI Nadia
Grazie, Presidente.
L'interrogazione fa riferimento a un provvedimento presentato a prima firma del collega Ravetti, ma sostenuto trasversalmente, nel 2021, da tutte le forze politiche.
In questi giorni si è tornato a parlare del provvedimento a proposito del 25 novembre, ma non soltanto, perché il tema della violenza economica e dell'indipendenza economica, per quanto riguarda le donne vittime di violenza, anche quella che non sfocia necessariamente nel femminicidio, è tornato a essere un'importante tema di attualità.
L'indipendenza economica è stata riconosciuta tra le principali cause di violenza psicologica o fisica o, comunque, controllo o privazione della libertà.
Agire sul Gender pay gap, cioè sulla differenza contributiva al lavoro tra uomini e donne, significa agire a monte e non a valle, cioè non solo aspettare di piangere le morti, ma fare qualcosa prima.
Dato che questa legge è stata sostenuta in maniera trasversale, oggi il monitoraggio dei dati ci conferma ancora di più la necessità di una declinazione regionale sulla legge sulla parità retributiva, perché anche i dati degli ultimi anni ci dicono che la formazione professionale delle ragazze è più alta, ma poi la possibilità di carriera è irta di ostacoli.
Quella legge, in realtà, non è mai partita e manca il regolamento attuativo. Manca anche tutto quello che il regolamento attuativo ci consente di fare. Poiché una delle misure è anche la possibilità di prevedere (magari si potrebbe partire con una piccola quota) lo sgravio IRAP per le aziende che inseriscono in percorsi lavorativi, o di formazione professionale, donne vittime di violenza, se non c'è il regolamento, anche se la Regione volesse fare un protocollo o una piccola sperimentazione, non potrebbe farlo.
Vorremmo sapere a che punto è il regolamento che ci consente di ragionare anche su proposta della Giunta e insieme al Consiglio, su quali azioni concrete la Regione possa mettere in atto.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Conticelli.
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
La legge regionale 11 del 2021, richiamata dalla Consigliera, è stata approvata prima della messa a regime del nuovo sistema nazionale relativo alla certificazione della parità di genere per le aziende che dimostrano di aver attuato misure concrete per prevenire e superare le discriminazioni sul posto di lavoro dovute al genere. Tale certificazione risulta di carattere più ampio rispetto al solo tema della parità retributiva, in quanto include diversi elementi che permettono di valutare compiutamente la generalità delle politiche aziendali a favore delle pari opportunità sul posto di lavoro (si va dalla valutazione dei servizi di conciliazione attivi alla flessibilità di orario e alla copertura di posti apicali).
La normativa statale, di fatto, affronta il tema degli incentivi per le aziende offrendo sgravi contributivi a quelle certificate, riservando a esse, inoltre, la partecipazione agli appalti correlati al PNRR. A fronte di questo dato, la legge regionale, approvata nella fase nascente di questo percorso di certificazione nazionale, ha mostrato alcune criticità. In primis, appunto, il riconoscimento di una ulteriore "certificazione" di livello regionale possibile e foriera di confusione con il livello nazionale. Inoltre, l'attribuzione di "meccanismi premiali" per le aziende rischia di intaccare la disciplina in materia di concorrenza, oggetto di legislazione esclusiva statale, oltre che alle norme tributarie richiamate dalla legge.
Tutti questi elementi risultano particolarmente complessi e di difficile gestione. Avendo mostrato queste criticità di ordine tecnico, si tratta certamente di fare una nuova valutazione, come Giunta, sul dato normativo cercando di capire le reali potenzialità dello stesso alla luce del quadro nazionale. L'impegno sulla tematica non è in discussione da parte della Regione.
Si ricorda che da diversi anni è attivo un Tavolo di concertazione con le diverse parti sociali sul tema "Più posti nel CdA", che va nella direzione di incentivare la presenza di figure femminili nei ruoli apicali. Inoltre è allo studio una misura finanziata con il Fondo Sociale Europeo di incentivo alle aziende che si certifichino: questa sarebbe la strada maestra per andare anche nella direzione della parità retributiva.
Interrogazione a risposta immediata n. 146 presentata da Paonessa, inerente a "Assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria ATC Piemonte Nord"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
146.
La parola alla Consigliera Paonessa per l'illustrazione.
PAONESSA Simona
Grazie, Presidente.
L'interrogazione è volta a chiedere spiegazioni riguardanti l'assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria di ATC-Piemonte Nord. Sono crescenti le segnalazioni degli inquilini delle strutture di edilizia sociale che lamentano la drastica riduzione delle manutenzioni ordinarie, oltre all'assenza totale di manutenzione straordinaria sul patrimonio di edilizia sociale.
Negli ultimi anni, le segnalazioni e le proteste dei cittadini e amministratori locali della provincia di Vercelli sono aumentate esponenzialmente, lamentando l'estrema difficoltà nel trovare interlocuzioni con ATC-Piemonte Nord. Negli scorsi giorni, a Vercelli è avvenuto il crollo di una parte di soffitto delle scale comuni di uno stabile di edilizia sociale, che ha causato il ferimento di un cittadino colpito alla testa. Gli edifici di edilizia sociale risultano da molto tempo in evidente stato di abbandono e fatiscenza, evidenziando precarietà e instabilità delle strutture.
Per questo motivo, interrogo l'Assessore competente, che mi spiace non vedere oggi in aula, per sapere quali azioni la Regione Piemonte abbia posto in essere per verificare, da parte di ATC-Piemonte Nord, il piano di manutenzione ordinaria di edilizia sociale del territorio vercellese nel triennio 2021-2024, dettagliandone altresì il valore economico.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Relativamente alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell'ATC-Piemonte Nord, nell'ultimo quinquennio la Regione Piemonte ha effettuato la tempestiva programmazione di interventi di riqualificazione edilizia degli immobili di ERP. Quelli che riguardano, come richiesto, il territorio vercellese gestiti da ATC-Piemonte Nord o direttamente dal Comune sono i seguenti e ammontano complessivamente a 11,7 milioni di euro: 1.824.499,93 euro con delibera CIPE n.127/2017 per interventi di efficientamento energetico e prestazionale, adeguamento strutturale e abbattimento barriere architettoniche di tre palazzine ERP di via Natale Palli in Vercelli; con la legge regionale n. 8/2021 e successiva delibera del 2 luglio 2021, euro 37.270 per la manutenzione ordinaria di quattro alloggi siti in Vercelli con il Fondo Complementare PNRR e con la successiva delibera n. 4028 del 5 novembre 2021, euro 2.300.930,56 gestiti da ATC-Piemonte Nord per opere di efficientamento energetico, riqualificazione edilizia e delle aree esterne pertinenziali di palazzina ERP di via Ranghino 5 e 7 e via Don Pollone 6 in Vercelli; euro 1.900.000 gestiti dal Comune di Vercelli per via Natale Palli n. 32, n. 34 e n. 36.
Inoltre: legge 80, lettera B) a scorrimento di graduatorie approvate dal MIT, concessi nel 2022 ad ATC-Piemonte Nord euro 5.286.947,51 per il ripristino di 539 alloggi siti in Vercelli (3,4 milioni per alloggi di proprietà di ATC e 1,8 per alloggi di proprietà comunale); Riprogrammazione ex Gescal, con delibera del 5 giugno 2023, contributo di euro 361.410 gestiti da ATC-Piemonte Nord per la riqualificazione energetica e ripristino alloggi di risulta in Vercelli e Santhià.
Per quanto riguarda i programmi di manutenzione ordinaria di alloggi ERP che non sono soggetti a controllo regionale e quelli attivati su finanziamenti autonomamente reperiti, è stata inoltrata richiesta urgente ad ATC-Piemonte Nord e verrà fornito riscontro non appena perverranno i dati.
La Consigliera sa che le ATC hanno attivato attività relative al superbonus che non sono all'interno dei dati che oggi le abbiamo fornito, ma che verranno forniti non appena ATC-Piemonte Nord risponderà.
Interrogazione a risposta immediata n. 147 presentata da Ravinale, inerente a "Seconda edizione del Servizio civile regionale volontario"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
147.
La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
L'interrogazione è sulla seconda edizione del servizio civile regionale.
Una facoltà che è stata data alle Regioni, e ne siamo felici, di ampliare i progetti di servizio civile. La prima sperimentazione è stata fatta l'anno scorso, oggi siamo alla seconda.
Il bando già aveva identificato una serie di materie su cui forse non è il servizio civile ciò che può dare una risposta; peraltro, un bando che precludeva la possibilità di partecipare per chi aveva già partecipato al primo bando sul servizio civile, cosa che ha escluso tutta una serie di soggetti del territorio, tant'è vero che è un altro dei vincitori del bando è ANCI-Lombardia.
A prescindere da tutte queste questioni, ci ha colpito negativamente il modo in cui l'Assessore Marrone ha comunicato l'assegnazione dei progetti di servizio civile lasciando intendere, di fatto, e credo volutamente perché nulla è mai fatto per caso, che parte di questo servizio civile sarà utilizzato fondamentalmente per fare delle sorte di ronde di quartiere in Barriera di Milano e in Borgo Aurora.
In particolare, preoccupa che alcuni di questi finanziamenti vadano a OPES che è un'associazione per la promozione sportiva, associazione molto vicina a Fratelli d'Italia e all'ex Presidente, attuale deputato oltre che segretario romano del partito, che si è sempre occupata di sport e che invece, oggi sarebbe impegnata sul nostro territorio per "contrastare la droga" - cito le parole dell'articolo - "e il degrado in Barriera di Milano e nelle case popolari".
Quindi, ci chiediamo, prima di tutto, che cosa faranno le 12 persone che verranno effettivamente coinvolte da OPES. Lo chiediamo per capire, perch oggettivamente la comunicazione è stata fuorviante e ha creato non pochi interrogativi.
Peraltro, preliamo di servizio civile nella città di Bruno Segre, che ha difeso per tutta la vita l'obiezione di coscienza ed è stata una delle sue più importanti battaglie. Tutti ricorderete il caso di Pietro Pinna, primo obiettore di coscienza, con un processo fatto a Torino per la non violenza.
Diciamo che deformare anche solo mediaticamente il servizio civile rendendolo di fatto un surrogato di quello che dovrebbe essere il compito delle Forze dell'ordine fatto fare a giovani e a giovanissimi, ci sembra veramente troppo, anche per le sparate a cui, purtroppo, qualcuno qui ci abitua.
Di conseguenza, attendo con ansia la risposta dell'Assessore Vignale sperando che il progetto che è arrivato primo, quello di OPES, rientri nei canoni del servizio civile e dello spirito dello stesso. Grazie.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gianluca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Temo di non soddisfare le richieste della Consigliera; do lettura della risposta e poi spiego il perché.
Il progetto "Aiutaci a dire no" si è qualificato primo al bando di evidenza pubblica del servizio civile regionale di volontariato del Piemonte proponendosi per le azioni di promozione e organizzazione di attività educative e culturali esplorative finalizzate al contrasto della diffusione delle droghe e delle dipendenze patologiche da sostanze, attraverso la promozione attiva di stili di vita sani e assistenza al servizio sociale per il risanamento di situazioni di degrado all'interno di periferie urbane e aree adibite a edilizia residenziale pubblica.
Le attività sono dettagliate nella scheda progetto allegata alla domanda presentata cui la Consigliera può legittimamente accedere e confermare la richiesta di accesso agli atti, ai sensi dell'articolo 19 dello Statuto della Regione Piemonte e dell'articolo 2 del Regolamento interno del Consiglio regionale del Piemonte.
Il tema non la renderà soddisfatta, però credo - lo dico anche al Presidente - che non è di lana caprina, nel senso che, come la Consigliera sa, il nostro Regolamento prevede due fattispecie di interrogazioni, quella a risposta immediata e quella a 30 giorni.
Nel tempo si è confusa l'urgenza con l'ordinarietà e io credo che, in qualche modo, questo aspetto - ma non lo dico per questo - di carattere generale vada rispettato, almeno laddove, e lo dico anche da ex Consigliere, gli Assessori siano tempestivi nella risposta dei 30 giorni perché la modalità di accettare un po' tutti i question time, anche qualora non fossero urgenti - poi ovviamente l'urgenza è assolutamente soggettiva ci mancherebbe.
RAVINALE Alice (fuori microfono) C'è allarme su queste cose, è solo questo il motivo.
VIGNALE Gianluca, Assessore regionale
È assolutamente soggettiva, ma io mi permetto, perché non solo è stata una richiesta della collega, ma perché il nostro Regolamento prevede questo, di provare a fare, magari dedicando uno spazio di una riunione di Capigruppo una valutazione rispetto all'iscrizione di ciò che è urgente e di ciò che non lo è.
Interrogazione a risposta immediata n. 148 presentata da Cera, inerente a "Quando partiranno i lavori per la realizzazione della Casa di comunità di Venaria?"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
148.
La parola alla Consigliera Cera per l'illustrazione.
CERA Valentina
Grazie, Presidente.
Con questa interrogazione si vuole esprimere una preoccupazione che arriva dal territorio. Richiamata la deliberazione del 22 febbraio n. 199 dal titolo "Approvazione della programmazione relativa alle strutture di prossimità ed intermedie nelle Aziende Sanitarie Locali, localizzazione dei siti delle case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali", si evince che anche sul territorio di Venaria Reale è stata prevista la realizzazione di una casa di comunità.
Il territorio si è mosso e in data 8 febbraio 2023 è stato firmato l'accordo quadro alla presenza dell'attuale Sindaco, del Direttore generale dell'ASL-TO3 e dell'allora Consigliere regionale Andrea Cerutti, con l'Assessore ai lavori pubblici e con i tecnici e i funzionari della Città di Venaria e dell'ASL-TO3.
Sono citati quattro immobili che fanno parte di questo accordo.
Il primo è la concessione in comodato d'uso, entro il 31 marzo 2023 dell'immobile di via Zanellato da parte dell'ASL-TO3 al Comune di Venaria per la durata di anni dieci, da destinare all'Università della terza età il secondo è l'approvazione da parte del Comune di Venaria Reale della variante specifica per la modifica della destinazione d'uso del complesso immobiliare del vecchio ospedale sito in piazza Annunziata; la terza è l'esecuzione, da parte di ASL-TO3, entro il 31 dicembre 2024 (questa è quella che sta arrivando a scadenza), dei lavori di manutenzione straordinaria dell'immobile denominato ex Casa protetta di corso Machiavelli 150; infine, la conclusione, entro il 2026 dei lavori dei progetti PNRR, con il conseguente completamento del riordino dei servizi compreso lo spostamento del Centro di salute mentale da piazza Costituente e, quindi, la realizzazione, in via Silva, della nuova Casa di comunità.
Considerato che, a oggi, la manutenzione dell'immobile ex Casa protetta (con scadenza al 31 dicembre 2024, quindi il mese prossimo) non risulta ancora eseguita e che non è ancora visibile alcun cantiere in città, in via Silva, dove dovrà essere ubicata la nuova Casa di comunità della città di Venaria, e sottolineato che esiste il concreto rischio di perdere il finanziamento, vorremmo capire con questa interrogazione se esiste il concreto rischio di perdere il finanziamento, dato il grosso ritardo con cui procedono i lavori.
S'interroga per conoscere lo stato di avanzamento dei lavori, viste le tempistiche ormai in scadenza e vista l'assenza di cantieri visibili in via Silva, dove dovrebbe sorgere la nuova Casa di comunità di Venaria.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Consigliera, le darò una risposta compiuta rispetto all'oggetto dell'interrogazione.
Vedo, però, che nelle premesse, citando i quattro immobili che fanno parte dell'accordo, non so - ma questo lo valuterà poi lei - se la risposta riguarda tutti e quattro oppure no; non lo so, perché non conosco la vicenda.
L'Azienda sanitaria TO3 comunica che i lavori della Casa di comunità avranno inizio nel prossimo mese di dicembre 2024 e che il cronoprogramma prevede 235 giorni per l'esecuzione delle opere, quindi i lavori verranno realizzati entro il 2025.
Come le dicevo, non so se riguardano i quattro parti oggetto dell'accordo o soltanto la parte relativa alla Casa di comunità.
Interrogazione a risposta immediata n. 149 presentata da Disabato, inerente a "Quali azioni concrete sta intraprendendo la Giunta per garantire le risorse necessarie al prolungamento della Linea 1 della Metropolitana di Torino, da Fermi (Collegno) a Cascine Vica (Rivoli)?"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
149.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Vorrei ricordare anzitutto che questa mattina si è tenuta una Commissione congiunta tra Comune e Regione sul tema del reperimento dei fondi per i progetti della Metro 1 e della Metro 2, ovviamente per i prolungamenti della metropolitana; due tematiche assolutamente interconnesse che vanno prese in esame con celerità.
Sappiamo che questa mattina c'è stata poca attenzione da parte della Giunta regionale sulla Commissione che si è svolta, perché gli Assessori Bussalino e Gabusi erano assenti mentre, a differenza loro, erano presenti gli Assessori del Comune di Torino.
Questa mi è sembrata una mancanza davvero rilevante, che denota anche lo scarso interesse della Giunta Cirio rispetto a questa importante opera strategica per il nostro territorio.
Questo fatto fa seguito alle dichiarazioni del Ministro Salvini, che praticamente ha "gelato" il nostro territorio con le sue parole della settimana scorsa, dicendo che, appunto, pare difficile il reperimento di queste risorse, in quanto tutti i Comuni ne fanno richiesta. Insomma, lui afferma di non essere un "bancomat" e via dicendo.
Siamo molto preoccupati per il futuro di questa importante infrastruttura.
Questa mattina, il Commissario Chiaia ci ha spiegato che mancano risorse sia per la Metro 1 sia per la Metro 2. Per la Metro 1, in particolare mancano circa 25 milioni di euro per concludere i lavori, più 145 per l'acquisto di nuovi convogli per mantenere lo stesso livello di servizio sulla Metro 2, ovviamente, le risorse che mancano sono ancora di più ulteriormente aggravate dal caro prezzi. C'è un ammanco di oltre 800 milioni di euro, che dobbiamo tenere in considerazione se vogliamo portare a termine le opere.
Stamattina non è stato possibile fare domande relative al cronoprogramma dei lavori, ma mi piacerebbe sapere, in assenza di queste importanti risorse, quando terminerebbero i lavori. Non è stato possibile farle perché, pur mancando ben 20 minuti all'inizio della seduta di Consiglio regionale, si è deciso di stoppare la seduta di Commissione in anticipo lasciando a bocca asciutta tutti i commissari che avrebbero chiesto dei dettagli.
A mio avviso, questo è un quadro preoccupante. L'assenza degli Assessori è preoccupante; l'assenza del Presidente Cirio e la mancanza di sue dichiarazioni rispetto alle parole dette dal Ministro sono gravi. Credo che il Piemonte stia perdendo una grande opportunità e, se verrà persa, sarà semplicemente colpa di chi in questi mesi non si è attivato e ha preso questo tema sottogamba. Questo sta succedendo.
Spero di essere smentita rispetto a questo mio giudizio fortemente negativo rispetto all'impegno della Giunta sul tema del prolungamento della linea 1 e dell'inizio dei lavori della linea 2, però voglio sapere quali sono state le azioni intraprese dalla Giunta fino a oggi per cercare di intercettare risorse importanti per il nostro territorio che ci permetterebbero quantomeno in un tempo abbastanza breve, di concludere i lavori sulla Metro 1. Ricordo che c'è un cantiere operativo aperto che, come tutti i cantieri di lunga durata di grandi opere, arreca disagi alla popolazione e ai cittadini residenti in quell'area. Pertanto è giusto, dopo tutto questo tempo e a seguito di vari ritardi susseguiti per la chiusura dei lavori informare i cittadini delle tempistiche per concludere l'opera.
Vorrei sapere cosa ha fatto la Giunta anche a seguito dell'ordine del giorno approvato e proposto dal Movimento 5 Stelle, cui è seguito un ordine del giorno della Lega...
PRESIDENTE
Consigliera, la invito a concludere.
DISABATO Sarah
Ricordo anche che la Lega si era preso un impegno preciso, con un ordine del giorno collegato a quello del Movimento 5 Stelle, salvo poi vedere che l'impegno è andato quasi cadendo nel vuoto dopo le parole del Ministro Salvini, che rappresenta la stessa forza politica.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Disabato.
La parola all'Assessore Tronzano per la risposta.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Consigliera Disabato, la vedo giustamente determinata, ma noi lo siamo altrettanto, quindi le rispondo molto nel dettaglio.
La realizzazione della tratta Fermi-Cascine Vica della linea 1 della metropolitana di Torino rappresenta un'opera strategica e indispensabile per lo sviluppo del territorio torinese dell'intera area metropolitana.
Questo progetto è cruciale non solo per migliorare la mobilità sostenibile ma anche per sostenere la competitività economica e la qualità della vita delle comunità coinvolte.
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il 17 settembre 2024 due ordini del giorno finalizzati a garantire il reperimento dei fondi necessari per il completamento dei lavori e l'acquisto dei convogli indispensabili per l'operatività della tratta. Le difficoltà legate al rincaro delle materie prime hanno infatti determinato un aumento dei costi stimato in circa 25 milioni di euro, per il completamento delle opere civili, cui si aggiungono 145 milioni di euro necessari per l'acquisto dei nuovi treni.
In questa direzione, la Giunta sta lavorando congiuntamente con le amministrazioni comunali dell'area ovest di Torino e con la Città di Torino per sollecitare i finanziamenti indispensabili al completamento dell'intervento. A testimonianza di questo impegno, la Regione ha già trasmesso una nota al Ministero delle Infrastrutture, rappresentando le istanze territoriali e richiedendo con urgenza la copertura finanziaria necessaria.
Siamo costantemente in contatto con il Governo, che ha sempre dimostrato attenzione e disponibilità rispetto alle esigenze del territorio.
Confidiamo che, grazie a un lavoro sinergico tra le istituzioni, si possano reperire rapidamente le risorse necessarie per concludere questa infrastruttura strategica - ripeto - per il Piemonte e per l'intero Paese.
Interrogazione a risposta immediata n. 150 presentata da Marro, inerente a "Iniziative della Giunta per prevenire il rischio di tensioni sociali connesse al peggioramento del servizio ferroviario"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
150.
La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione.
MARRO Giulia
Da pendolare e da Consigliera regionale, interrogo la Giunta sul sistema ferroviario, perché è fondamentale per la mobilità sostenibile, anche per evitare le emissioni inquinanti.
Riconosco lo sforzo fatto della II Commissione ad aver organizzato un'audizione di Trenitalia e RFI, ma erano talmente tante le domande che tante risposte non sono state date. Comunque, è stata promessa una seconda audizione e siamo in attesa della data.
La linea ferroviaria che utilizzo tutti i giorni, la Cuneo-Torino, continua a rilevare delle inefficienze, dei problemi e dei disagi tutti i giorni l'ultimo in ordine di tempo è il disagio causato dalla cancellazione del treno delle 7.24 di stamattina, utilizzato da tantissimi pendolari. Come ho potuto verificare di persona, i viaggiatori che dovevano prendere quel treno sono saliti su quello successivo rendendo impossibile sedersi e rendendo il viaggio veramente molto, molto difficile.
Il CoMIS ha rilevato che da febbraio a ottobre ci sono stati 22 mila minuti di ritardo in quella linea e quindi quei disagi non sono soltanto numeri ma rappresentano veramente delle difficoltà quotidiane per studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici e anche per le famiglie. Questo lo abbiamo detto più volte in quest'Aula.
Quello su cui vorrei soffermarmi è la frustrazione e la tensione che pu creare la mancanza di comunicazione. Ad esempio, sedendomi su quel treno rimasto fermo per dieci minuti, non ho ricevuto risposte e comunicazioni che mio diritto avere, e rassicurazioni.
Il CoMIS l'11 novembre ha mandato una lettera a Trenitalia in cui è testualmente affermato: "C'è il rischio che tutto ciò possa sfociare in vere e proprie tensioni sociali".
Confermo effettivamente che mancano risposte concrete da parte delle istituzioni, che non sembrano in grado di garantire né la qualità del servizio né la serenità degli utenti.
Sono qui per sapere quale iniziativa intende adottare la Giunta regionale per rispondere alle preoccupazioni espresse dal CoMIS e per prevenire che il trasporto ferroviario, invece di essere un fattore di coesione, diventi una fonte di tensione sociale.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie Presidente.
L'Amministrazione regionale attribuisce la massima attenzione al sistema ferroviario piemontese, riconoscendone il ruolo essenziale per la mobilità sostenibile e la coesione sociale. Questo impegno si è concretizzato con risultati significativi, fra cui la sottoscrizione, dopo oltre vent'anni di due contratti di servizio ferroviario: uno per il servizio metropolitano e uno per il servizio regionale veloce. Questi strumenti ci permetteranno di pianificare i prossimi dieci anni con una visione strategica che il Piemonte non aveva avuto in passato.
Grazie a un rilevante investimento del bilancio regionale, sono già stati consegnati 44 nuovi treni, un numero che salirà a 71 entro il 2026 contribuendo a migliorare la qualità del servizio. Tuttavia, riconosciamo che l'attuale fase di lavori infrastrutturali straordinari legati al PNRR sta comportando inevitabili disagi per gli utenti, aggravati su alcune tratte, come la Torino-Cuneo, dove si sono registrati picchi di criticità inaccettabili, specie nel mese di ottobre.
Per affrontare la situazione, abbiamo attivato un tavolo di confronto permanente, che si riunisce ogni lunedì pomeriggio, coinvolgendo i comitati pendolari e le associazioni dei consumatori. Questo tavolo ci consente di monitorare i disservizi, recepire le istanze dell'utenza e lavorare su soluzioni concrete per ripristinare i livelli di affidabilità adeguati.
Proprio grazie a un intervento straordinario di RFI e Trenitalia, negli ultimi giorni si sono registrati segnali di miglioramento in termini di puntualità e riduzione delle soppressioni, ma siamo consapevoli che si tratta solo di un primo passo. L'unica strada per garantire un miglioramento strutturale del servizio passa attraverso investimenti in infrastrutture e nuovi mezzi, che l'Amministrazione sta portando avanti con determinazione.
Rimane centrale il nostro impegno a restituire fiducia agli utenti del servizio ferroviario, rendendo il trasporto pubblico uno strumento affidabile per tutti i cittadini.
Aggiungo, visto che non è nella risposta, ma credo che l'abbiate affrontato in sede di II Commissione, che comunque c'è un significativo e positivo aumento del trasporto pubblico locale negli ultimi anni, sia quello su gomma, sia soprattutto quello su ferro.
Interrogazione a risposta immediata n. 151 presentata da Nallo, inerente a "Caos campagna vaccinazioni pediatriche, a fianco di bambini e famiglie"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
151.
La parola alla Consigliera Nallo per l'illustrazione.
NALLO Vittoria
Grazie, Presidente.
Gentili colleghi, immaginate di esservi prenotati per la visita dal vostro pediatra e di ricevere, magari dopo aver anche chiesto il permesso al lavoro e averlo ottenuto, una comunicazione last minute che vi informa che non c'è la dose di vaccino per vostro figlio.
Questa è una gravissima mancanza, ovviamente non dei pediatri, ma dell'organizzazione regionale che prevede che i pediatri possano fare questo utilissimo e direi cruciale servizio alla nostra organizzazione sanitaria, perché i virus di cui stiamo parlando hanno un'aggressività tale che può davvero creare dei problemi gravissimi e dei ricoveri, soprattutto nei bambini più piccoli. Questa campagna tramite i pediatri è molto importante anche per poter garantire una copertura che vada ad aumentare quella percentuale media regionale che nella scorsa stagione vaccinale è stata circa del 7% e che quest'anno dovrebbe arrivare, secondo l'auspicio dell'Assessore Riboldi, al 14%.
C'è già stata un'interrogazione in questo senso del collega Avetta l'8 novembre che ha ricevuto una risposta un po' evasiva, dicendo che la campagna era iniziata il 1° novembre e non c'era notizia di ritardi. Quella interrogazione faceva riferimento alla provincia di Torino e oggi vi do questa notizia: non è così. Non è così, non solo in provincia di Torino, ma anche in altre province. Penso, per esempio, alla provincia di Alessandria (una su tutte), perché ricordo che il Piemonte è anche composto da piccoli Comuni, a volte divisi da vallate, per cui lo spostamento da un Comune all'altro comporta magari viaggi in auto di mezz'ora, 45 minuti o un'ora che sono a carico, come tempo e come costi, del pediatra.
Sono dei professionisti, non sono dei volontari e se vogliamo che compiano la campagna vaccinale come previsto, diteci come questo può succedere se le comunicazioni arrivano sempre all'ultimo e se non arrivano loro le dosi richieste oppure gli viene chiesto di muoversi in autonomia per andarle a ritirare.
Se non è disorganizzazione questa, ditemi voi che cos'è!
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gianluca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale è iniziata in Piemonte il 7 ottobre 2024. I dati di somministrazione, a distanza di un mese e mezzo dall'inizio della campagna, hanno indicato che oltre 670 mila cittadini piemontesi hanno aderito e sono stati vaccinati; questo al 22 novembre 2024.
La campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale inizialmente prevista per il mese di ottobre, come ricordava anche la Consigliera, è ufficialmente iniziata il 1° novembre a causa di un ritardo della commercializzazione dell'anticorpo monoclonale da parte dell'azienda farmaceutica produttrice.
Al momento non si registrano particolari criticità né ritardi nella relativa somministrazione, tant'è che risultano già somministrate dai centri vaccinali delle ASL e punti nascite e dai pediatri di libera scelta che non tutti hanno aderito alla campagna e possono avere indirizzato i genitori al centro vaccinale, 6.000 dosi, mentre altre 6.000 sono già state acquistate dalle ASR in fase di somministrazione.
PRESIDENTE
Dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Comunico che fra pochi minuti il Presidente Nicco aprirà la seduta del Consiglio regionale.
(Alle ore 15.18 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICCO
(La seduta riprende alle ore 15.34)
Proseguimento esame disegno di legge n. 52, inerente a "Variazione del bilancio di previsione 2024-2026"
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICCO
Atti di indirizzo collegati (seguito)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 42.
ARTICOLO 12 decies Emendamento rubricato n. 210) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il nuovo testo riformulato è già stato caricato.
La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Abbiamo rivisto l'emendamento nella maniera più corretta e congrua, grazie anche ai suggerimenti provenienti dalla maggioranza e dall'opposizione.
Il comma 1 del testo recita: "La Giunta regionale è autorizzata, previa apposita valutazione di convenienza economica dell'operazione, a incaricare la ASL-TO4, allo scopo di acquisire e internalizzare l'attività di SAAPA S.p.A. in liquidazione, nonché a trasferire all'ASL-TO4 le risorse finanziarie necessarie per la definizione delle situazioni giuridiche e per consentire l'acquisizione dell'azienda, nonché la prosecuzione dell'attività sanitaria".
Il comma 2 recita: "La Giunta regionale informa la Commissione consiliare competente in merito a un progetto di piano industriale corredato dalle valutazioni clinico-gestionali, dalle perizie di convenienza economica finalizzato a garantire le attività e i posti letto gestiti dalla società SAAPA-S.p.A., di cui al comma 1 e a tutelare tutti i lavoratori impiegati nelle medesime attività".
Infine, il comma 3 recita: "Gli oneri finanziari derivanti dal presente articolo, quantificati in un importo massimo di euro 15.000.000 a valere sull'esercizio finanziario 2024, trovano copertura nell'ambito delle variazioni di bilancio di previsione finanziario 2024-2026, di cui all'articolo 13 in termini di competenza e cassa iscritta alla Missione 13 Programma 0 3, Titolo 1".
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Pentenero.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Chiederei cinque minuti di sospensione per ragionare un attimo sull'emendamento proposto dall'Assessore.
PRESIDENTE
Se non ci sono obiezioni, concedo cinque minuti di sospensione.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 15.36, riprende alle ore 15.48)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valle; ne ha facoltà.
VALLE Daniele
Grazie, Presidente.
Soltanto per dire che questa nuova riformulazione ci sembra più convincente rispetto al dibattito che abbiamo avuto questa mattina.
Accogliamo favorevolmente anche il fatto che questa nuova versione, da una parte, ribadisce con chiarezza qual è la direzione che la Giunta ha in mente per il futuro di questo ospedale e, dall'altra, preveda un passaggio in IV Commissione che possa garantire un pieno coinvolgimento del Consiglio nelle scelte che riguarderanno quella struttura.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Valle.
Se non vi sono altri interventi, il parere della Giunta mi sembra scontato quindi passiamo alla votazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Icardi; ne ha facoltà.
ICARDI Luigi Genesio
Chiedo l'appello nominale.
PRESIDENTE
La votazione avverrà per appello nominale.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 210).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Il voto è esteso anche al nuovo articolo.
ARTICOLO 12 terdecies Emendamento rubricato n. 142) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Come tutti gli emendamenti che abbiamo presentato durante questo percorso sulla variazione di fine anno, anche questo va nell'ottica di cercare di migliorare l'azione della Regione nei confronti delle persone, in questo caso delle persone con misure restrittive della libertà personale. Quello che chiediamo è di incentivare i percorsi formativi per favorire la reintegrazione sociale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
Qualcosa nell'arco del tempo è stato fatto, ma è necessario potenziare gli interventi in questa direzione, soprattutto per quello che deriva dagli oneri necessari per poter far sì che le persone trovino, all'interno degli istituti, soprattutto delle pene alternative, e trovino le giuste risposte ai propri percorsi individuali e quindi, sia da un punto di vista formativo sia di accompagnamento all'interno del mondo del lavoro, trovino le soluzioni rispondenti al piano individuale di ogni singola persona.
Sappiamo che ci sono esperienze, come ho già detto un attimo fa. Penso ai poli universitari penitenziari, come quello che esiste a Torino ormai da vent'anni e che ha una sua articolazione importante e significativa all'interno del carcere Lorusso e Cutugno, così come in altre realtà sono stati attivati percorsi sia di formazione, sia di istruzione all'interno del sistema carcerario. Va potenziato, perché così possiamo fornire utili strumenti per l'attivazione del progetto individuale di vita. Penso anche alle attività che sono state realizzate nel carcere di Biella, in cui la nostra Consigliera Verzella ne è stata protagonista, e sappiamo quanto siano importanti per poter favorire il reinserimento delle persone stesse.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Verzella per l'illustrazione.
VERZELLA Emanuela
Grazie, Presidente.
Nella realtà carceraria le offerte di formazione per i detenuti sono sempre una strada maestra per il recupero e l'attuazione costituzionale della funzione rieducativa della pena.
In alcuni casi, sono state coronate dal successo e, particolarmente, è accaduto quando l'istruzione e la formazione professionale hanno lavorato insieme; insieme per un curriculum che corrispondesse anche alla responsabilità e alla corresponsabilità del detenuto nel suo percorso di formazione, e anche perché le case circondariali fossero consce dell'importanza di questo tipo di percorsi per sostenere la reintegrazione in società futura dei detenuti e anche per prevenire le situazioni di stress che abbiamo sentito raccontare dalla Polizia penitenziaria in merito alle condizioni delle nostre carceri.
Si tratta di un emendamento molto importante.
Posso testimoniare che queste cose portano veramente risultati positivi quando ci si mette insieme e si lavora, in questo caso, Regione e all'epoca, casualmente c'ero io - Istruzione nazionale.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Rossi.
ROSSI Domenico
Grazie, Presidente.
Ci tengo a intervenire su questo emendamento per ricordarne la genesi approfittando anche della presenza dell'Assessore Tronzano in Aula, che devo dire, segue sempre tutti i lavori, a differenza di molti suoi colleghi, quindi gli va riconosciuto.
L'emendamento nasce da una richiesta specifica, dello scorso anno, del mondo universitario e di tutte quelle associazioni che lavorano all'interno del carcere, ed è già stato presentato nell'ultimo bilancio di fine legislatura.
Durante quella discussione ci fu detto: "Guardate, doveva arrivare in Commissione; in Aula non riusciamo, perché le tabelle sono già tutte bloccate. Ripresentatelo la prossima volta". Ne avevamo parlato con il Presidente Cirio, con l'Assessora Chiorino perché si parla - voglio ricordarlo - di poche decine di migliaia di euro; stiamo parlando probabilmente di circa 30 mila euro. Ecco, non stiamo parlando di una cifra che incide in maniera particolare sul bilancio regionale.
Quindi, questa volta noi facciamo i compiti e presentiamo un emendamento in Commissione, per dare il tempo alla Giunta e alla maggioranza di valutare e di procedere in questa direzione.
Aggiungo che nello scorso bilancio approvammo un ordine del giorno collegato al provvedimento che impegnava la Giunta a valutare questo emendamento nel bilancio successivo.
Ora, questa volta e ancora una volta, l'emendamento, se non ho capito male verrà respinto. Poi, magari, la maggioranza vota a favore e quindi risolviamo questo problema, ma lo voglio ribadire: c'è stato un impegno politico del Presidente Cirio e dell'Assessora Chiorino e abbiamo anche votato un ordine del giorno, facendo quasi un accordo: non lo approviamo in quell'occasione, ma lo facciamo la prossima volta.
Ora, per quanto ci riguarda, lo ripresenteremo nel prossimo bilancio previsionale, semplicemente perché crediamo che un se c'è un elemento che genera sicurezza e dignità, è proprio quello di far sì che chi è in carcere possa fare un percorso riabilitativo che aiuti il suo inserimento all'interno della società. Non c'è strumento più potente della scuola.
Diamo una mano a questi progetti; diamo una mano a chi si impegna in questo senso e per poche decine di migliaia di euro facciamo davvero un servizio importante alla nostra Regione, a chi è più in difficoltà e a tutti quei cittadini che poi potranno reinserirsi nella società e contribuire al benessere della società stessa.
Ci auguriamo, quindi, che la maggioranza cambi idea in questo momento o che davvero sul bilancio previsionale, trattandosi di poche decine di milioni di euro, si possa dare gambe a quell'impegno che c'era stato anche da parte del Presidente.
PRESIDENTE
Non essendovi altre richieste d'intervento, chiedo all'Assessore Tronzano il parere sull'emendamento.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Il parere della Giunta regionale è contrario.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 142), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 13 Emendamento rubricato n. 65) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 54) presentato da Coluccio.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 65.1) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 6) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento n. 6) viene dato per illustrato dal proponente.
Emendamento rubricato n. 7) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dal proponente.
Emendamento rubricato n. 8) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dal proponente.
Emendamento rubricato n. 209) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dal proponente.
Emendamento rubricato n. 140) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Intervengo velocemente.
Con l'emendamento intendevamo allocare risorse agli enti locali per la sistemazione degli studenti in caso di situazioni di emergenza per interventi di edilizia scolastica.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Verzella; ne ha facoltà.
VERZELLA Emanuela
Grazie, Presidente.
È noto in tutte le Province che fondi del PNRR sono stati destinati al rifacimento e a migliorie negli edifici scolastici. Ciò ha causato, in molti casi, spostamenti di intere classi o di interi plessi in altri locali, magari originariamente non destinati ad accogliere classi. Questo vuole dire che gli enti locali, sia i Comuni sia le Province, si sono dovuti accollare i costi della messa a norma delle strutture. Questo non sempre è stato un fatto agevole e non sempre sarà un fatto agevole, in quanto ci sono molti altri cantieri in partenza.
Tenendo oltretutto conto dei tagli che stanno per colpire gli enti locali l'emendamento ha una sua pregnanza e una sua rilevanza significativa anche dal punto di vista della messa in sicurezza di questi locali e dell'adeguamento alle esigenze soprattutto dei bambini più piccoli.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 135) presentato da Pentenero (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Con l'emendamento intendiamo allocare otto milioni di euro per permettere lo scorrimento della graduatoria B della legge n. 642 sul diritto allo studio. Con la variazione di bilancio si intende esaurire la graduatoria A e crediamo che 60 mila famiglie debbano avere pari dignità e quindi ci debba essere la possibilità di scorrere anche nella graduatoria B.
Con questo emendamento chiediamo di allocare risorse per rispondere a 60 mila famiglie che attualmente risulterebbero non avere i finanziamenti in materia di diritto allo studio, in un contesto in cui sappiamo che l'aumento della povertà è un dato significativo, così come sappiamo quanto sia forte, all'interno della nostra regione, il tema dell'abbandono scolastico.
Spesso l'abbandono scolastico è determinato dal fatto che le famiglie non possono garantire un accesso alle strutture legate al mondo dell'istruzione, quindi crediamo si generi una situazione divaricata e non paritaria tra coloro che stanno all'interno della graduatoria di tipo A e coloro che stanno nella graduatoria di tipo B.
Vogliamo dare pari dignità a tutte le famiglie della nostra regione.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ravinale; ne ha facoltà.
RAVINALE Alice
Condividiamo lo spirito dell'emendamento presentato dalla Consigliera Pentenero e ricordo che ci sono anche alcuni emendamenti del nostro Gruppo esattamente su questa materia, oggetto della discussione di questi mesi relativa alla variazione di bilancio.
È senza dubbio un grave problema il fatto che la graduatoria B rimanga scoperta ed è un problema a 360 gradi, un problema per le famiglie; un problema perché una parte di quelle finanze viene utilizzata per i libri e quindi sarebbero anche un sostegno al commercio. Ed è un problema perch invece, la graduatoria A, quella che consente dei voucher ben più importanti a livello di importi per l'accesso alle scuole paritarie, è completamente coperta.
La soluzione non è certamente quella di ridurre la platea di chi può ambire alla graduatoria B, come è stato fatto intendere dall'Assessora Chiorino.
Ci tenevo a intervenire per ribadire che anche per il nostro Gruppo il tema sollevato dalla Consigliera Pentenero è senza dubbio un tema cruciale cui andrà data una risposta di equità e non una risposta di comodo tipo tagliare un pezzo di quella graduatoria, come è stato lasciato intendere.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 17) presentato da Disabato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato dà per illustrato l'emendamento.
Emendamento rubricato n. 198) presentato da Ravinale (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Ravinale dà per illustrato l'emendamento.
Emendamento rubricato n. 76) presentato da Cera (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 200) presentato da Ravinale (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 199) presentato da Ravinale (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Ravinale dà per illustrati gli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 125) presentato da Pentenero (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Verzella per l'illustrazione.
VERZELLA Emanuela
Questo emendamento è volto a supportare le scuole per l'istituzione vera e reale di uno sportello psicologico all'interno delle singole istituzioni scolastiche. Non vi è chi non veda quanto disagio c'è nella scuola italiana in questo periodo. Abbiamo avuto, subito dopo il Covid, il sostegno dello Stato per l'apertura di sportelli psicologici, sostegno che ora è completamente venuto meno.
In questo momento, la Regione Piemonte emette un bando per pochissimi denari che di certo non permettono a nessuna scuola di attivare degli sportelli permanenti che siano di utilità sia per gli alunni sia per i docenti, che spesso sono in burnout.
Questo emendamento integra le risorse che sono anche oggetto di una legge di questa Regione (una legge illuminata), permettendo alle scuole di attivare, magari anche per gruppi di scuole, un vero e proprio sportello a chiamata, cosa che attualmente manca, perché nei bandi che la Regione Piemonte fa con le poche risorse messe a disposizione, si tratta di piccoli progetti su problemi molto circoscritti. Uno per tutti, quello degli hikikomori, cioè del ritiro scolastico. È sicuramente un problema, ma non è il più generalizzato all'interno delle scuole.
È chiaro che con poche risorse si intercettano problemi più piccoli, ma il problema è ben più grande di quello che viene prospettato nei bandi.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 126) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Con questo emendamento intendiamo aumentare il numero dei corsi triennali all'interno della formazione professionale, per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
Sappiamo che i corsi attuali che vengono banditi ogni anno non sono sufficienti a garantire la richiesta di partecipazione per assolvere all'obbligo di istruzione ed è necessario potenziarli. Le risorse necessarie sono all'interno dei fondi ministeriali, ma anche all'interno del fondo FSE ed è importante che ci sia un impegno da parte della Regione affinché queste risorse possano aumentare.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola la Consigliera Verzella; ne ha facoltà.
VERZELLA Emanuela
Entro un po' dentro questa questione, perché non è che la Regione Piemonte non si impegni in questo tema, però è un fatto che i corsi triennali, che sono quelli di qualifica che possono essere frequentati direttamente dopo la terza media, vengono erogati dagli enti di formazione professionale in una misura che non è sufficiente ad accogliere le richieste.
Tutti noi dovremmo sapere che le richieste di iscrizione a questi corsi così come alle scuole di ogni ordine e grado, viene fatta online a febbraio. Quindi, i ragazzi che si iscrivono a febbraio alla formazione professionale possono avere la certezza di essere inseriti nella formazione professionale per compiere l'obbligo scolastico soltanto a settembre.
In quel momento molti di loro scoprono che non possono frequentare queste scuole, perché non ci sono abbastanza classi e, quindi, si riversano sull'istruzione professionale, che a settembre ha già le classi fatte con gli iscritti a febbraio. Questo vuol dire creare delle classi pollaio, vuol dire creare del disagio, vuol dire creare dei gap potenziali.
Di conseguenza, il bisogno è molto ben quantificabile, magari non è neanche tantissimo, però le scuole, il sistema dell'istruzione e anche quello della formazione professionale sanno benissimo quanti vengono lasciati fuori.
Questa sarebbe un'ottima misura, al di là di tutte le cose benemerite che si fanno per la formazione professionale di più alto livello, per affrontare il grave problema della dispersione scolastica.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 69) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Cera per l'illustrazione.
CERA Valentina
Grazie, Presidente.
L'emendamento vuole fare una proposta all'Aula, cioè provare a uscire da una logica ideologica che ha guidato fino a oggi il Fondo Vita Nascente e l'impiego di risorse su di esso. Quindi, chiediamo di destinare 940 mila euro, che sono esattamente la previsione per il 2024 di questo fondo, a un progetto che forse potrebbe risultare un po' più utile per la tutela dei diritti delle donne. È un progetto che parla di educazione sessuale e affettiva all'interno delle scuole, la sola che potrebbe provare a prevenire i femminicidi, la piaga sociale di cui in questi giorni abbiamo parlato.
Riteniamo che si possa e si debba fare di più da parte delle istituzioni che si possa e si debba uscire da logiche ideologiche e provare, invece, ad andare verso la tutela di diritti, in questo caso i diritti delle donne, e di progettualità educative e formative indirizzate alle scuole. Crediamo che i soldi pubblici impiegati per progettualità che possano prevenire i femminicidi possano prevenire la violenza di genere per andare verso la costruzione di una società che sia guidata dalla cultura del rispetto crediamo appunto che investire così questi 940 mila euro anziché continuare a tenerli su una misura ideologica, com'è quella di Fondo Vita nascente potrebbe essere una strada migliore da intraprendere.
Questo emendamento va in questa direzione; esistono progetti sperimentali di educazione al rispetto, di educazione sessuale, di educazione affettiva rivolti a ragazze e ragazzi, e crediamo che non ci sia migliore investimento per il futuro della nostra società.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Marro.
MARRO Giulia
Grazie, Presidente.
Sostengo anch'io l'emendamento, in quanto si potrebbero prendere dei soldi dal Fondo Vita Nascente per dedicarli a questi corsi sulla sessualità, che non sono soltanto dei corsi, ma sono degli spazi di confronto, di crescita e di conoscenza.
Abbiamo sentito ieri l'intervento della Consigliera comunale di Genova, in cui racconta una violenza subita e che ammette che spesso non riesce a comunicare con gli uomini, perché vedo che c'è una completa ignoranza riguardo a queste tematiche. Tutti gli elementi che abbiamo visto, che abbiamo scritto e che abbiamo sentito in questi giorni vicino al 25 novembre sono una prova che quello che manca nel nostro paese sono degli spazi di conoscenza e, quindi, preferiamo che vengano messi dei soldi in questi corsi, in questi spazi di crescita e di educazione piuttosto che invece, al Fondo Vita nascente.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 37) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con l'emendamento n. 37), prima firmataria Consigliera Disabato che non c'è, quindi lo diamo per illustrato.
Emendamento rubricato n. 137) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Verzella.
VERZELLA Emanuela
Grazie, Presidente.
Con l'emendamento 137) si chiede di aumentare i fondi destinati ai bandi per l'integrazione degli studenti sordi nelle scuole di primo e secondo grado.
Da alcuni anni ormai, in maniera del tutto bipartisan, questa Regione ha sostenuto le esperienze di alcune scuole sparse per la Regione di integrazione e inclusione degli allievi sordi con l'uso della lingua dei segni italiana (LIS).
Tuttavia, in questi ultimi bandi i bisogni delle scuole non vengono soddisfatti adeguatamente perché, per esempio, per l'anno scolastico in corso, 2024-2025, ogni scuola al massimo poteva avere 40 mila euro.
Tenete presente che per integrare queste persone molto spesso ci sono dei tecnici e quindi degli interpreti in lingua dei segni all'interno delle classi, e che questo personale specializzato ha un costo molto significativo, oltre a tutti gli altri supporti e integrazioni.
Pertanto, per sostenere uno o due di questi tecnici, le scuole vanno già fuori budget e non possono permetterselo con questo bando, tant'è vero che nei territori intervengono anche dei fondi privati.
Con questo emendamento chiediamo di aumentare queste risorse in maniera commisurata alle richieste e ai bisogni, magari anno per anno, quantificati sulla base della presenza effettiva di questi alunni nelle aule.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 16) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato lo dà per illustrato.
Emendamento rubricato n. 139) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 27) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
È un emendamento che aumenta di cinque milioni per ogni anno del triennio il capitolo 177132, in riferimento agli assegni di studio per l'acquisto di materiale scolastico, libri e per il sostegno al trasporto, per quanto riguarda i voucher scuola.
Come abbiamo detto, all'interno di questa variazione di bilancio sono state aggiunte risorse per i voucher, ma la maggior parte i fondi sono finiti sul voucher di categoria A, quindi per il sostegno all'iscrizione e alla frequenza alle scuole paritarie. Più di un milione è stato stanziato per quella finalità, mentre la graduatoria B, per l'acquisto di libri materiale scolastico e trasporto, è rimasta del tutto definanziata.
Famiglie che possono usufruire di queste risorse sono poche rispetto alla totalità delle domande: sono molti di più gli idonei non beneficiari che non quelli che beneficiano del voucher.
Questo crea forte discriminazione e anche una situazione, per cui l'abbandono degli studi potrebbe diventare realtà per molte famiglie meno abbienti. Tra l'altro, parliamo di un ISEE intorno ai 6/7.000 euro, quello che oggi vede finanziata la propria domanda, vale a dire famiglie con un ISEE bassissimo, mentre nella graduatoria A, con ISEE fino a 26 mila euro vengono finanziati con il voucher per l'iscrizione e la frequenza.
Non vorrei che con la scusa di sostenere le scuole paritarie si stia definanziando la scuola pubblica e, ovviamente, il sostegno per l'acquisto di materiale e trasporto, in cui, invece, c'è veramente necessità di sostenere famiglie meno abbienti.
Chiediamo di agire su quella graduatoria, aggiungendo risorse per far fronte a più domande possibili, anche di famiglie con basso reddito, ma soprattutto, vorremmo eliminare la figura dell'idoneo non beneficiario scorrendo totalmente la graduatoria, cioè rendiamola una spesa obbligatoria. È giusto dare un sostegno alle famiglie su queste linee di finanziamento ed è giusto aiutarle di fronte al tema del diritto allo studio. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 194) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 195) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 196) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 197) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 202) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Come abbiamo già fatto stamattina, ogni tanto la matematica soccorre.
Il tema riguarda sempre la graduatoria B per libri e trasporti. È un emendamento che chiederebbe di togliere i fondi destinati alle associazioni antiabortiste per 940 mila euro, con il Fondo Vita Nascente, e metterli su questa graduatoria.
Direte che è una goccia nel mare. Più o meno, perché se facciamo il calcolo di quanto è il voucher che ogni famiglia riceve, che è circa 300 euro, con quei 940 mila euro andremmo ad aiutare 3.100 famiglie. Non sarebbe una mossa da poco e consentirebbe lo spostamento di questi fondi dal Fondo Vita Nascente ai voucher per la scuola, di aiutare 3.100 famiglie e 3.100 ragazzi e ragazze, bambine e bambini nel nostro territorio. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 155) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione.
MARRO Giulia
Grazie, Presidente.
Proponiamo un emendamento che è la risposta a un grido d'aiuto degli studenti e delle studentesse, rispetto ai pericoli cui è sottoposto il loro diritto allo studio. In particolare, chiediamo che vengano supportate tre aree d'intervento: il supporto alle spese scolastiche, attraverso l'aumento delle borse di studio; il supporto economico per attività parziale l'aumento dei servizi abitativi.
Ricordiamo a tutti le foto delle tende montate davanti al Campus Einaudi di Torino, simbolo di una generazione che lotta per il diritto che dovrebbe essere garantito, ma anche del fallimento di un sistema che avrebbe dovuto tutelarli. Il caro affitti è una delle principali emergenze sociali odierne, che rischia di trasformare l'accesso all'università in un privilegio per pochi e la difficoltà di trovare alloggi a prezzi accessibili rende ancora più urgente un intervento deciso della Regione per rafforzare i servizi abitativi e dare risposte concrete a chi vuole costruirsi un futuro attraverso lo studio.
Questo tema si inserisce in un contesto più ampio, segnato anche dai timori per i possibili tagli della riforma Bernini; parliamo di una riforma che rischia di sottrarre ulteriori risorse a un settore che, invece, necessita di investimenti adeguati.
La Regione Piemonte deve fare la propria parte e lanciare un segnale chiaro, anche in contrasto con le politiche nazionali che sembrano disinvestire nell'istruzione, quindi sostenere il diritto allo studio significa anche riconoscere che l'istruzione è uno strumento potente per combattere la diseguaglianza e non possiamo permettere che la crisi del sistema educativo e abitativo pesi ancora di più sulle spalle di chi ha meno possibilità economiche.
È un nostro dovere intervenire per gli studenti di oggi e anche per il futuro della nostra società.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Paonessa; ne ha facoltà.
PAONESSA Simona
Condivido le parole della Consigliera Marro: non possiamo permettere che il diritto allo studio universitario sia appannaggio soltanto dei più ricchi ma dobbiamo garantire le borse di studio anche agli studenti idonei non beneficiari.
Torno a ribadire la necessità che la Giunta, soprattutto l'Assessora Chiorino, convochi nuovamente il tavolo sul caro affitti. Purtroppo il prezzo degli affitti a Torino è aumentato di oltre 75% e gli studenti non possono più permettersi di pagare un affitto nella nostra città.
Chiedo alla Giunta di impegnarsi su questo tema.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 117) presentato da Pentenero (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 116) presentato da Pentenero (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.
CANALIS Monica
Gli emendamenti riguardano il sostegno alle sale cinematografiche e il sostegno allo spettacolo dal vivo. Presidi culturali che possono garantire una presenza capillare sul territorio, in particolare nelle aree meno urbanizzate e più decentrate.
Il territorio piemontese, infatti, è ricco di sale cinematografiche anche nelle vallate e nelle aree rurali; sale cinematografiche che, purtroppo negli anni della pandemia hanno sofferto molto per la diminuzione dell'affluenza di utenti e, purtroppo, finita l'emergenza sanitaria, i numeri degli accessi non sono tornati quelli della pre-pandemia.
Riteniamo, quindi, che ci sia bisogno di un supporto maggiore da parte della Regione per evitare chiusure ed evitare anche perdite di posti di lavoro. In alcuni dei numerosissimi piccoli Comuni del Piemonte il cinema è l'unica risorsa culturale; magari non sono presenti musei, librerie o altre strutture per fruire di servizi culturali, ma è presente solo il cinema.
Pensiamo che il sostegno alle sale cinematografiche e, in particolare, alle sale cinematografiche delle aree interne, debba rappresentare una priorità.
Lo stesso vale per lo spettacolo dal vivo, in cui i lavoratori sono anche meno garantiti, più privi di protezione sociale e di tutele giuslavoristiche.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 47) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 47).
L'emendamento rubricato n. 84) è inammissibile, quindi non lo trattiamo.
Emendamento rubricato n. 85) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 86) presentato da Cera (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Cera per l'illustrazione.
CERA Valentina
Grazie, Presidente.
Gli emendamenti rubricati n. 85) e 86) vorrebbero provare ad aumentare le risorse sulla spesa corrente destinate agli interventi denominati "Sostegno cultura, ristoro all'associazionismo e all'indotto del settore culturale".
Riteniamo che in una regione dove magicamente compaiono fondi per festival culturali dai nomi inquietanti - tipo "Giovani adulti", lo abbiamo visto nel nostro territorio proprio a Torino qualche mese fa - la richiesta di un milione e 200 mila euro in più per sostenere le associazioni, e non soltanto alcune, che provano a fare cultura e che provano a interpretare il risvolto sociale della cultura diffusa sul nostro territorio, sia una misura doverosa, soprattutto perché, invece, si riescono a individuare magicamente risorse per iniziative e festival che, forse, di culturale hanno molto poco. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 107) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 121) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
Questi due emendamenti, il n. 107) e il n. 121), riguardano due realtà di promozione culturale molto presenti sul territorio piemontese: le società di mutuo soccorso e le università popolari e della terza età.
In particolare, chiedo un maggiore sostegno al Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso, che ha sede proprio in questo edificio, a Palazzo Lascaris, e che da ormai quasi vent'anni riceve annualmente dei fondi dalla Regione.
Purtroppo, però, questi fondi non sono sufficienti per rendere possibile una vera attività di consulenza alle centinaia di società di mutuo soccorso sparse in tutte e otto le Province del Piemonte, che stanno rivitalizzando la loro attività, soprattutto in ambito sanitario, alla luce dell'indebolimento del Servizio Sanitario Nazionale.
Le società di mutuo soccorso sono rette da contributi volontari dei loro soci, che non sempre sono in condizioni, ad esempio, di partecipare ai bandi pubblici, perché non hanno le competenze o non hanno la strumentazione tecnica. Poter avere delle risorse aggiuntive da parte della Regione per potenziare questo centro, credo che metterebbe in condizione le SOMS piemontesi di essere più competitive nei bandi e più capaci di intercettare risorse.
L'altro emendamento riguarda le Unitre. Come ho già detto in Commissione questi soggetti danno un contributo non soltanto culturale, ma anche sociale e aggregativo alla comunità piemontese. I corsi che organizzano sono, infatti, un'occasione non solo di arricchimento e di apprendimento ma anche di ritrovo e di costruzione di legami sociali. Sono delle vere e proprie misure di invecchiamento attivo.
Per questo chiedo che vengano aumentate le risorse a loro favore. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 134) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Lo do per illustrato, grazie.
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame degli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 133) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Lo do per illustrato, grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 15) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 28) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 3) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 4) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tali emendamenti sono dati per illustrati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 102) presentato da Canalis (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.
CANALIS Monica
Due brevissime parole per giustificare questo emendamento, che vuole valorizzare una legge dimenticata della nostra Regione, la legge n. 6/2019 considerata la più avanzata legge sulle politiche giovanili in Italia, che purtroppo giace inerte e assolutamente priva di considerazione da cinque anni e mezzo, perché la prima Giunta Cirio non ha adottato questa legge della necessaria dotazione finanziaria.
Con questo piccolo emendamento di soli 300 mila euro do un segnale per cercare di rammentare alla maggioranza di centrodestra che questa legge esiste, è una legge apprezzata e imitata dalle altre Regioni italiane, ma che deve essere resa viva ed operativa. Per farlo sono necessarie delle risorse. I giovani non possono essere considerati il futuro solo retoricamente, ma per fare delle politiche in loro favore, bisogna avere delle risorse. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 48) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 208) presentato da Protopapa (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Protopapa; ne ha facoltà.
PROTOPAPA Marco
Grazie, Presidente.
Con questo emendamento presentato dalla Lega oggi in Aula chiediamo lo stanziamento di 752 mila euro di contributi a favore delle Agenzie di accoglienza e promozione turistica locale.
Ho richiamato spesso l'importanza di valorizzare le Agenzie Turistiche Locali proprio in continuità di quanto già fatto nella scorsa legislatura ascoltando le richieste dei territori che necessitano di queste risorse per coprire le spese già affrontate e completare le azioni in corso.
Da anni il turismo è una voce importante per la nostra Regione. Oggi, in Piemonte, migliaia di aziende e lavoratori e interi comparti si reggono sulle attività legate all'accoglienza, uno dei nostri punti di forza, ed è per questo che è necessario mettere in campo tutti gli sforzi possibili per valorizzarlo e sostenere gli enti di promozione.
Questo, quindi, è un atto importante per continuare a sostenere l'impegno per promuovere i territori con le attività coordinate delle nostre ATL. Un momento dove la Giunta regionale ha aumentato le iniziative soprattutto per dare visibilità al nostro Piemonte in tutte le occasioni e anche in tutto il mondo, ma non possiamo abbandonare l'impegno delle nostre promozioni turistiche, specie quelle che coinvolgono direttamente i nostri territori.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 33) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 9) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 106) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tali emendamenti sono dati per illustrati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 173) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione.
MARRO Giulia
Grazie, Presidente.
Questo emendamento tende a chiedere un fondo sociale per gli assegnatari di alloggi sociali che non sono in grado di provvedere al pagamento del canone di locazione e dei servizi accessori.
Ricordo, di nuovo, che la crisi abitativa è una delle crisi più forti che sta vivendo il nostro territorio e che ci sono molti casi anche di persone che per discriminazione razziale non riescono a trovare casa; è compito delle istituzioni trovare degli strumenti perché il loro diritto all'abitare sia rispettato.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 193) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 145) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 146) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tali emendamenti sono dati per illustrati dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 147) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione dell'emendamento n.
147).
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Anche questo è un emendamento in tema di sostegni alla locazione e, in particolare, parliamo di sostegno alla locazione per le persone assegnatarie di alloggi popolari.
Sappiamo quale è il problema e quanto il problema si è aggravato a fronte dei tagli che le ultime finanziarie hanno fatto ai fondi per la morosità incolpevole, i fondi di sostegno all'affitto.
Questa è una fattispecie particolarmente odiosa, perché riguarda famiglie fragili che stanno in case popolari e che, peraltro, vengono considerate occupanti una volta che sono decadute; sappiamo anche quanto la legge, che da ultimo avete modificato nell'ultima legislatura, penalizzi questo genere di fattispecie.
Sono un po' gli emendamenti che abbiamo depositato in materia.
Questo è un altro degli emendamenti in cui noi suggeriamo un più utile impiego delle risorse destinati al Fondo Vita Nascente. Anche qui la matematica ci soccorre, perché se noi prendiamo quel fondo che viene utilizzato per dare fondi alle associazioni antiabortiste, che poi li danno su base discrezionale a donne che decidono di aiutare, considerando che in media i fondi di sostegno alla locazione, che venivano percepiti (parlo della provincia di Torino, che è quella che conosco meglio) ammontavano a circa 1.500 euro annui a nucleo familiare, aiuteremmo oltre 600 famiglie.
Quindi, anche qui, peroriamo la causa di togliere questo odioso stanziamento dal nostro bilancio, per sostenere, nell'anno 2024, 600 famiglie che sono rimaste fuori dalla possibilità di accedere a sostegno all'affitto da parte del Governo nazionale e che, invece, ben potrebbero beneficiare di una mano concreta da parte della Regione per migliorare la qualità della loro vita e, soprattutto, per evitare di finire in strada perché questo è quello che succede visto anche come viene gestita l'emergenza abitativa in assenza di fondi.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 191) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 192) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 181) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione.
MARRO Giulia
L'emendamento prevede di destinare più risorse alle ASL, che dovrebbero essere gli strumenti che i nostri Comuni hanno per facilitare l'incontro tra domanda e offerta, nel caso di una situazione abitativa difficile per tante persone.
Oggi lo strumento ASL funziona, ma dovrebbe essere migliorato e soprattutto, dovremmo investire fondi prendendoli dal Fondo Vita Nascente.
Queste azioni hanno bisogno di mediatori che mettano in comunicazione i proprietari spaventati che, non avendo strumenti per capire come le nostre città e la nostra società stanno cambiando, spesso preferiscano lasciare vuoti i loro appartamenti piuttosto che affittarli.
Questo ha una conseguenza su tutta la nostra società e tocca ognuno di noi perché le persone in strada, le persone che si ritrovano senza poter affittare nessun tipo di appartamento stanno aumentando, stanno abitando le nostre strade e stanno creando questa percezione di insicurezza di cui tutti noi lamentiamo.
È ora di andare più in profondità rispetto ai problemi e affrontare le cause che sono alla natura di queste problematiche. Dare maggior sostegno alle ASL è sicuramente una soluzione.
Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 166) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 14) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 20) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 70) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 71) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 72) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 19) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 22) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 88) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 87) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Cera per l'illustrazione.
CERA Valentina
In realtà, li illustro tutti insieme.
Sono emendamenti che provano a creare un fondo e a dare contributi a Comuni e Province per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza e di bonifica delle aree inquinate.
Sappiamo che la Città metropolitana, le Province e i Comuni del Piemonte affrontano spesso situazioni per le quali avrebbero bisogno di sostegno per bonificare aree inquinate e per proteggere alcune aree paesaggistiche di fondamentale importanza. Pertanto, chiediamo che vengano destinati maggiori fondi per contribuire a una necessità che sentiamo forte provenire dai territori.
Crediamo che il cambiamento climatico in atto qui ora si possa combattere destinando fondi agli enti più prossimi, che sono appunto i Comuni e le Province, che si trovano ad affrontare situazioni e, spesso, non hanno i mezzi materiali per affrontarle.
Con questi emendamenti - non è soltanto uno - a proviamo a dire che la Regione può e deve fare di più sull'argomento. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 2) presentato da Unia (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dal proponente.
Emendamento rubricato n. 21) presentato da Disabato.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 89) presentato da Cera.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 21) e n. 89) sono di identico contenuto e vengono dati per illustrati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 90) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 91) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 92) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 96) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 95) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 94) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 93) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 25) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 136) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 178) presentato da Marro (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 179) presentato da Marro (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 180) presentato da Marro (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione degli emendamenti rubricati n. 178), n. 179) e n. 180).
MARRO Giulia
Gli emendamenti in oggetto riguardano richieste di destinazione di fondi per le attività in montagna. Sentiamo spesso parlare, anche nelle nostre Commissioni, di quanto sia importante ripopolare le nostre valli. Certo bisogna portare lavoro e bisogna portare più possibilità di vivere e quindi possibilità abitative, ma è anche molto importante finanziare attività culturali che spesso potrebbero essere portate avanti dalle persone che già vivono in montagna, anche dai giovani che stanno cercando in tutti i modi di rendere vive le nostre valli.
Tuttavia, purtroppo, se non c'è un supporto delle istituzioni, della politica, un qualcosa che riesca a finanziare le loro attività, le loro idee e rendere concrete le loro idee, il problema è che anche queste persone si stuferanno e quindi cercheranno di andarsene.
Chiedo alla Giunta di pensare veramente al bene della nostra regione delle nostre valli e di finanziare il più possibile delle attività anche nelle nostre valli e non soltanto nelle nostre città.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 24) presentato da Disabato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 24).
Emendamento rubricato n. 164) presentato da Marro (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 163) presentato da Marro (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 162) presentato da Marro (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Marro dà per illustrati gli emendamenti rubricati n. 164) n. 163) e n.162).
Emendamento rubricato n. 10) presentato da Coluccio (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Coluccio dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 10).
Emendamento rubricato n. 98) presentato da Pentenero (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 98).
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
Il Partito Democratico tiene moltissimo a questo emendamento per due ragioni: una è di merito. Si tratta di dieci milioni di euro su un capitolo (il n. 259670) dedicato alle infrastrutture ferroviarie. In particolare noi vorremmo destinarlo alla soppressione dei passaggi a livello che sono disseminati su tutte le linee ferroviarie del Piemonte, soprattutto su quelle più dissestate come la Rivarolo-Chieri e la Pinerolo-Chivasso.
L'altra ragione è di metodo. Quando si è insediata la prima giunta Cirio nel 2019, su questo capitolo c'erano dieci milioni di euro: cinque provenivano dallo Stato e cinque erano stati allocati dalla Giunta Chiamparino.
Nell'arco dei primi due anni della prima Giunta Cirio, questo capitolo è stato poco per volta eroso, ma non perché siano stati soppressi tanti passaggi a livello (ne sono stati soppressi uno a Cavallermaggiore e uno a Racconigi), ma perché il resto delle risorse sono state spostate su altri capitoli di bilancio, dimostrando il grande disinteresse che questa maggioranza, perlomeno la maggioranza precedente, aveva per il trasporto su ferro che, invece, dovrebbe essere la modalità migliore, quella prioritaria su cui investire. È il trasporto statisticamente più sicuro, con meno incidenti, quello più ecologico, più rispettoso dell'ambiente e anche quello socialmente più accessibile essendo il più economico e alla portata di tutti i cittadini; è la forma di trasporto che può battere le disuguaglianze territoriali tra aree più urbanizzate e aree interne.
Da diverso tempo chiediamo che quella cifra venga ripristinata e che sul capitolo 259670 tornino ad esserci dieci milioni di euro; oggi ce ne sono zero, colleghi di nuova elezione; ripeto, zero. Si è portato a raso il capitolo, mentre andrebbe aumentato.
Si è perso, si può dire davvero metaforicamente, il treno del PNRR per sopprimere i passaggi a livello, almeno si recuperi con fondi regionali e fondi statali.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 78) presentato da Cera (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 79) presentato da Cera (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 80) presentato da Cera (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Cera per l'illustrazione degli emendamenti rubricati n. 78), n. 79) e n. 80).
CERA Valentina
Sono emendamenti che vanno nella stessa direzione che descriveva poc'anzi la collega Canalis: la rete ferroviaria piemontese ha dei problemi che sono diventati insostenibili. L'abbiamo sentito in sede di Commissione quando i pendolari sono venuti a esporne la totale inaffidabilità, la loro impossibilità di utilizzare determinate linee perché non si sa quando arrivano, non si hanno informazioni durante i viaggi, si fermano i treni, i continui passaggi a livello rendono alcune tratte assolutamente impercorribili e inaffidabili.
Il problema dei trasporti andrebbe affrontato con maggiore energia e con maggiore impegno, per quanto ci riguarda, quindi questi tre emendamenti propongono esattamente questo: maggiori investimenti e maggiori fondi per la rete ferroviaria.
Affermiamo sempre che il traffico veicolare provoca una qualità dell'aria peggiore nella nostra Regione e non facciamo nulla per incentivare l'utilizzo di mezzi puliti quali, ad esempio, i treni. Non facciamo nulla per rendere raggiungibili ai pendolari i loro luoghi di lavoro e di studio.
Porto un unico esempio, che è quello del territorio da cui provengo. Faccio riferimento alla Pinerolo-Torino, che citava prima anche la collega Canalis. In quella linea ci sono oltre 27 passaggi a livello ancora attivi ogni paesino ha il passaggio a livello e i ritardi sono davvero enormi. Le persone non riescono a raggiungere la città e i luoghi di lavoro e sono costretti a spostarsi in macchina; ne deriva un peggioramento della qualità dell'aria e anche l'impossibilità di fare affidamento sul trasporto pubblico.
Con questi emendamenti chiediamo che si investa un po' di più, al di là dei proclami, e che si renda finalmente percorribile, agibile ed utilizzabile il trasporto ferroviario nella nostra regione.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 189) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 190) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione.
RAVINALE Alice
Sulla promessa, a oggi non mantenuta, del trasporto gratuito per gli under 26 (promessa elettorale), attendiamo. Ci hanno dato ampie rassicurazioni quindi attendiamo che questo avvenga nel 2025.
Ritorno sulle scelte politiche che sta facendo questa Giunta e anche in questo caso abbiamo fatto dei calcoli per capire quante persone, studenti e studentesse del nostro territorio avrebbero potuto godere già oggi, nel 2024, della gratuità dei mezzi di trasporto, se i 940 mila euro, che oggi sono destinati alle associazioni antiabortiste tramite il Fondo Vita Nascente, fossero impiegati in altro.
In questo caso specifico, considerando il costo di un abbonamento annuale per gli studenti under 25 su tratte di media percorrenza del servizio ferroviario metropolitano - ho guardato, ad esempio, i costi da Torino a Pinerolo o da Torino ad Asti - destinando le risorse del Fondo Vita Nascente alla gratuità del trasporto pubblico per gli studenti e le studentesse under 26, avremmo già coperto, in una fase di sperimentazione circa un migliaio di biglietti gratuiti per i trasporti dei nostri giovani.
Invito a riflettere anche su questo dato, perché le scelte politiche sono esattamente questo: a che cosa decidiamo di dare la priorità. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 158) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 161) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 160) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 159) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Marro; ne ha facoltà.
MARRO Giulia
Questo emendamento tende a chiedere un finanziamento per la linea ferroviaria tra Demonte e Cuneo. Sentiamo sempre parlare di questa linea che rappresenta un'alternativa alla strada, che oggi è percorsa dai camion dell'azienda dell'acqua Sant'Anna. Ricordo che ci sono 800 camion che tutti i giorni passano da questa strada, che attraversa due paesini, che sono Demonte e Daidone, che stanno perdendo degli abitanti, perché la situazione è veramente insostenibile.
L'unica alternativa oggi proposta dal nostro Stato è quella di una variante. Abbiamo nominato un Commissario, che non si è ancora visto in valle, e non è mai stata presa seriamente in considerazione la possibilità di ripristinare una linea ferroviaria che c'era fino al 1948, che sarebbe una soluzione molto più sostenibile, perché ripristinerebbe un tragitto già utilizzato ed eviterebbe anche l'inquinamento cui questa valle è, da anni davvero molto soggetta.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 129) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 123) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Passiamo al n. 129) e al n. 123) della collega Pentenero, che non vedo in Aula, quindi li diamo per illustrati.
Emendamento rubricato n. 18) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato dalla proponente.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.
AVETTA Alberto
Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori, perché l'emendamento n.
123), in realtà avrei voluto illustrarlo, però lei ha detto che non c'è la collega Pentenero.
Chiedo se posso illustrarlo.
PRESIDENTE
Sì, prego.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.
AVETTA Alberto
Grazie, Presidente.
Questo, Presidente, è un emendamento cui noi teniamo molto, perch l'attuale finanziaria abolisce, dal 2025, un fondo, che era previsto dalla legge n. 213/2023 di 30 milioni di dotazione per i Comuni sotto i 5.000 abitanti. Sono tanti i Comuni piccoli, evidentemente, ed è un emendamento su un problema che sicuramente si ripercuote in modo significativo sui Comuni piemontesi.
Lo ricordo: su 1.180 Comuni, 1.046 sono Comuni che, negli anni, hanno utilizzato questa dotazione prevista dalla legge finanziaria del 2023 e anche da altre leggi finanziarie e che oggi, invece, viene abolita.
Con il nostro emendamento cerchiamo, in qualche modo, di lenire questo che possiamo definire certamente un "danno" nei confronti dei nostri Comuni e dei nostri Sindaci.
È emendamento che posta cinque milioni di euro sulla legge regionale n.
18/84 e consentirebbe ai Comuni di realizzare lavori inerenti alle strade ai cimiteri, ai municipi e all'illuminazione pubblica.
Certamente, non riusciamo a contribuire come avrebbe fatto il mantenimento della dotazione prevista dal fondo della legge finanziaria 2023, ma certamente sarebbe un modo intelligente per venire in soccorso ai tanti piccoli Comuni e ai tanti Sindaci che, invece, dal 2025 soffriranno di una mancanza molto significativa; mediamente si parla di 40, 50 o 60 mila euro che ogni piccolo Comune perde, appunto, per lavori di gestione, di strade di cimiteri, insomma, di lavori pubblici in generale.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 115) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Con questo emendamento chiediamo di inserire un milione di euro per la manutenzione dei corsi d'acqua, gli alvei e la movimentazione dei materiali litoidi e il taglio della vegetazione arborea.
Sappiamo quanto questo tema stia a cuore ai nostri Comuni e chiediamo che sul capitolo spese per fronteggiare gli eventi calamitosi, venga allocato un milione di euro a favore degli enti locali.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 12) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 44) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)
(Commenti della Consigliera Disabato)
PRESIDENTE
Quando arriviamo da lei, c'è sempre uno stallo.
(Commenti della Consigliera Disabato)
PRESIDENTE
Gli emendamenti rubricati n. 12) e n. 44) sono dati per illustrati dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 174) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento n. 174) è dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 104) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
Vorrei illustrare questo emendamento, perché riguarda una legge, di cui ho fatto io la proposta, che è stata licenziata dal Consiglio regionale all'unanimità nel 2023: la legge regionale n. 8 riguardante il sostegno e la promozione dei Consigli comunali dei ragazzi.
In Piemonte ce ne sono quasi 200. È una buona pratica molto diffusa, forse anche grazie alla vicinanza della nostra Regione con la Francia, dove i Consigli comunali dei ragazzi nacquero nel 1979.
Propongo di aumentare la cifra, davvero irrisoria, concordata con la maggioranza all'interno della legge (poco più di 20 mila euro annui).
A cosa serve questa cifra? Serve a istituire una sorta di premialità per quei Comuni che realizzino buone pratiche, particolarmente innovative e inclusive; una sorta di buona e sana competizione tra le municipalità piemontesi, anche per stimolare l'istituzione di nuovi Consigli comunali dei ragazzi, che si sono rivelati una vera e propria scuola di democrazia un'esperienza senza controindicazioni che aiuta a rafforzare la cittadinanza attiva, l'educazione civica, il coinvolgimento delle nuove generazioni nella comunità e anche l'ascolto della loro voce, sebbene non abbiano ancora diritto di voto. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 73) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 74) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 75) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 105) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 119) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 114) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 99) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
Li illustro con ordine.
L'emendamento n. 105) riguarda la dermopigmentazione dell'area del capezzolo riguardante le persone sottoposte a interventi di asportazione o ricostruzione dell'areola mammaria. Propongo di allocare 60 mila euro nelle tre annualità 2024, 2025 e 2026, proprio perché c'è stato un ritardo rispetto ai provvedimenti approvati nell'ultima legislatura, quindi le strutture sanitarie e le associazioni che assistono e accompagnano queste donne hanno sollecitato il Consiglio regionale a colmare questo vuoto creato.
L'emendamento n. 119) riguarda l'ENS (Ente Nazionale Sordi) e, in particolare, un servizio molto apprezzato dalla comunità sorda del Piemonte che si chiama "Comunic@ENS", un servizio che permette alle persone sorde di contattare questi operatori udenti per chiedere loro di effettuare telefonate o altre forme di interazione, che chiaramente le persone sorde non sarebbero in condizione di effettuare in autonomia.
Il servizio è davvero molto conosciuto dalla comunità sorda del Piemonte.
Durante la pandemia, l'ENS ha dovuto farsi carico dell'acquisto di computer portatili, perché gli operatori non potevano più recarsi fisicamente in ufficio, quindi c'è stato un aggravio delle spese. Con la proposta di potenziamento della spesa regionale si mira proprio a riportare in equilibrio i conti di questo servizio.
L'emendamento n. 114), invece, riguarda l'invecchiamento attivo. Abbiamo accolto con favore il Piano per l'invecchiamento attivo proposto dall'Assessore Marrone, però crediamo che, stante la numerosità della popolazione anziana del Piemonte (gli over 65 sono più di un milione e 100 mila, su una popolazione totale di quattro milioni e 200 mila piemontesi) la somma destinata a questo tipo di iniziative, che sono sanitarie culturali, sociali, sportive e di aggregazione, debba essere potenziata.
L'emendamento n. 99) è un emendamento che dovrebbe suscitare molti ricordi nei Consiglieri già presenti nella passata legislatura. Riguarda, infatti i cosiddetti extra LEA, cioè le spese destinate a soggetti in condizioni di specifiche fragilità sociali, spese collegate al capitolo 157098 del nostro bilancio regionale, derivanti dalla legge regionale 1 del 2004.
Quali sono le spese coperte dagli extra LEA? Sono i buoni servizio e gli assegni di cura per le persone non autosufficienti seguite a domicilio nella città di Torino e, in parte, anche nell'ASL-TO3. Sono alcune forme di assistenza per i malati di SLA; sono i gruppi appartamento e le comunità alloggio per persone con patologie psichiatriche, quindi sono una serie di servizi che non sono coperti dai LEA, ma sono fondamentali per accompagnare e per supportare i pazienti ed i loro cari. Raggiungono diverse migliaia di persone in Piemonte e, purtroppo, la spesa storica di 55 milioni di euro è stata erosa drasticamente negli ultimi anni per arrivare a 42 milioni di euro nel bilancio 2024.
Con questo emendamento importante, anche abbastanza consistente, di 13 milioni di euro, proponiamo di ripristinare la spesa storica di 55 milioni di euro, anche perché consideriamo che il bonus scelta sociale finanziato da fondi strutturali europei, il Fondo Sociale Europeo, non possa essere considerato un succedaneo di questi fondi extra LEA. Questi fondi, infatti sono fondi sociali di matrice regionale, mentre il bonus scelta sociale è un bonus di matrice europea, quindi non strutturale, con scadenza al 2024 e, soprattutto, non configura un diritto esigibile.
Noi chiediamo e sosteniamo con forza il ripristino della spesa storica regionale, che è una spesa che resta, al di là dei bonus di provenienza europea, ed è una spesa cui i bonus eventualmente possono aggiungersi, ma non sostituirsi.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 29) presentato da Disabato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 29).
Emendamento rubricato n. 81) presentato da Cera (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 82) presentato da Cera (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 83) presentato da Cera (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Cera dà per illustrati gli emendamenti rubricati n. 81), n.
82) e n. 83).
Emendamento rubricato n. 40) presentato da Disabato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 40).
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Illustro questo emendamento, che chiede di stanziare ulteriori risorse per l'acquisto di parrucche a favore di persone residenti in Piemonte affette da alopecia a seguito di chemioterapia.
È un emendamento che vuole aumentare quel fondo, anche in vista di un vecchio atto approvato dal Movimento 5 Stelle nella scorsa legislatura, che mirava ad aumentare il contributo pro capite per ogni persona che intendeva acquistare una parrucca per far fronte alle problematiche e a tutti gli effetti post terapia.
In alcune Regioni abbiamo visto che il contributo è maggiore; in Piemonte è stabilito in 250 euro per persona, ma in altre Regioni si arriva, a volte anche a 500 euro.
Con un accordo trovato con la Giunta nella scorsa legislatura, avevamo previsto un aumento di circa 50 o 100 euro a seconda delle risorse. Noi abbiamo chiesto di stabilire che a bilancio si trovassero i fondi per aumentare questo importante contributo, anche perché si tratta, a volte, di dispositivi davvero molto cari. È vero che c'è una rete di associazioni che garantisce il prestito di parrucche alle persone che ne abbiano necessità ma è anche vero che se la Regione dà un contributo, questo si potrebbe anche commisurare a una vera esigenza economica per l'acquisto delle stesse.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 165) presentato da Marro (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 165).
MARRO Giulia
Questo emendamento chiede di spostare fondi per finanziare maggiori attività per le persone che sono sottoposte a misure restrittive della libertà personale, in particolare una maggiore presenza di mediatori culturali e psicologi negli istituti penitenziari piemontesi.
Nel nostro giro delle carceri, abbiamo incontrato pochissimi mediatori presenti negli istituti penitenziari, nonostante un alto numero di persone straniere ma, soprattutto, pochissime attività di supporto psicologico non soltanto per i detenuti, ma anche per gli agenti della Polizia penitenziaria. Gli agenti di Polizia penitenziaria ci raccontavano che in questi ultimi anni c'è stato un fondo nazionale che prevedeva un supporto psicologico post trauma. Quello che noi chiediamo è di spostare le risorse dal Fondo Vita Nascente ad attività che potrebbero essere messe in pratica subito. Durante l'ultimo Consiglio regionale aperto, la Polizia penitenziaria ci ha spiegato il bisogno di fondi per queste attività per garantire il supporto non soltanto dei detenuti, ma anche della Polizia penitenziaria.
Pertanto, la nostra richiesta riguarda un grido d'allarme che abbiamo più volte ascoltato in quest'Aula e che noi riportiamo.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 148) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 110) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 118) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tali emendamenti sono dati per illustrati dalle proponenti.
Emendamento rubricato n. 35) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 38) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato li dà per illustrati.
Emendamento rubricato n. 203) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione.
RAVINALE Alice
Anche in questo caso, sono una serie di emendamenti a prima firma mia e della collega Marro, in cui chiediamo di destinare maggiori risorse regionali ai finanziamenti dei Centri antiviolenza.
Non c'è bisogno di spiegazioni nella settimana del 25 novembre, perch almeno in questa settimana dovremmo sapere bene tutti di che cosa stiamo parlando.
In realtà, gli emendamenti alla finanziaria dello scorso anno avevano portato a più finanziamenti di questo genere, che però non si sa in che modo siano stati spesi, e su questo si stanno facendo accertamenti a livello nazionale, perché sappiamo bene che la situazione, ahimè, non è migliorata in questo anno.
Anche in questo caso, per dare un sostegno concreto e reale alle donne in stato di difficoltà - le donne che hanno il coraggio di sottrarsi a violenze psicologiche, fisiche ed economiche ed entrare in percorsi di protezione che, talvolta, prevedono di passare la vita all'interno di case rifugio e di centri antiviolenza - chiederemmo la sensibilità, per fare l'interesse delle donne, di trasferire 940 mila euro, che oggi sono previsti per il Fondo Vita Nascente, e di destinarli, invece, ai Centri antiviolenza, che sono presenti in misura assolutamente insufficiente sul nostro territorio. A Torino ne ha appena riaperto uno con non poche difficoltà.
Pertanto, chiediamo di destinarli a questi presidi fondamentali, se davvero vogliamo, come diciamo tutti all'unisono in occasione della Giornata del 25 novembre, contrastare la piaga sociale, culturale e patriarcale della violenza di genere. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 170) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 204) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 171) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 172) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 111) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Le Consigliere proponenti li danno per illustrati.
Emendamento rubricato n. 113) presentato da Canalis (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
Per il Partito Democratico, questo emendamento, che è rubricato n. 113), è importantissimo, perché riguarda un aumento di risorse a favore degli istituti storici della Resistenza.
Il prossimo anno, nel 2025, ricorrono gli ottant'anni dalla Liberazione quindi riteniamo - e speriamo che l'Assessore Tronzano manifesti una disponibilità - che le risorse attualmente disponibili non siano sufficienti ad allestire adeguate celebrazioni e a supportare tutti i numerosi istituti che sono sparsi nelle varie province piemontesi.
Sappiamo che è in corso un confronto all'interno dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, di cui fa parte anche lei, Presidente. Speriamo che il nostro emendamento possa essere un contributo a questo confronto e uno stimolo. Noi proponiamo di aumentare di 100 mila euro annue le risorse disponibili.
Chiaramente rispetto a questo emendamento, prima di conoscere la posizione della Giunta, vorremmo poter avere un'interlocuzione, anche per capire come confrontarci, perché credo che sarebbe estremamente spiacevole se l'emendamento venisse bocciato. Quindi, penso che potrebbero essere prese in considerazione anche altre opzioni.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.
RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Scusi, mi dicono che non può intervenire. Potrà farlo in discussione generale.
Emendamento rubricato n. 31) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 32) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti n. 31) e n. 32) sono dati per illustrati dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 120) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 127) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti n. 120) e n. 127) sono dati per illustrati dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 77) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento n. 77) è dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 177) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 176) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 175) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti n. 177), n. 176) e 175) sono dati per illustrati dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 188) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Mi spiace che l'Assessore non sia presente, ma non gliene faccio una colpa perché oggi la pazienza è molta, però questo è un emendamento, diciamo "fuori stagione", perché di caporalato e sfruttamento lavorativo abbiamo parlato molto quest'estate a ridosso dell'insediamento del Consiglio adesso siamo in inverno, quindi se ne parla meno, ma il tema è assolutamente cruciale e va presidiato tutto l'anno, se vogliamo avere davvero delle politiche che contrastino lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, nella logistica e in generale in tutti i settori produttivi dove viene impiegata manodopera a basso costo e, molto spesso, di provenienza straniera.
Questo emendamento chiede all'Assessorato di prestare una particolare attenzione a un progetto, che è un fiore all'occhiello di quella che è l'attività regionale che ci pone davvero come avanguardia a livello nazionale su questo tema, che è il progetto Common Ground.
Il progetto Common Ground - non ve lo devo spiegare - è un progetto che prevede fondi ministeriali e sul quale però, nonostante il problema sia più di cassa che di competenza, ci sono dei ritardi molto significativi dal punto di vista dei pagamenti agli enti che questo progetto lo gestiscono.
Sono ritardi che contano, perché sono ritardi che riguardano gli stipendi degli operatori e delle operatrici che lavorano concretamente per mettere in atto questo genere di progettualità. Ci era stato assicurato che nel mese di ottobre sarebbe stato dato corso ai pagamenti sia di Common Ground sia di Anello forte, altro progetto per superare le vittime di tratta, il fenomeno delle donne vittime di tratta, in particolare.
Anello forte è stato saldato, ma su Common Ground ci sono ancora notevoli ritardi.
Mi permetto, in questa sede, di richiamare con l'emendamento l'attenzione su questo tema, perché è un tema cruciale e, quindi, mi auguro che ci sia la massima attenzione a far sì che si dia corso, a prescindere dalle risorse nazionali che arriveranno, ai pagamenti agli enti che questo progetto, così fondamentale, di cui probabilmente ritorneremo a parlare verso maggio, lo gestiscono.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 130) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 13) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 5) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 151) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 153) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 151) e n. 153) sono di identico contenuto.
Emendamento rubricato n. 124) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti n. 130), n. 13), n. 5) e 151), 153) e 124) sono dati per illustrati.
Emendamento rubricato n. 152) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 154) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 152) e n. 154) sono di identico contenuto.
La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Illustro rapidamente, perché il meccanismo è sempre uguale.
Sappiamo quanto la sofferenza legata ai disturbi del comportamento alimentare sia in aumento; sappiamo quanto riguardi soprattutto fasce giovanili, tanti maschi, ma anche e soprattutto tante ragazze e tante donne.
Anche su questo noi vi imploriamo: togliete quei 940 mila euro dal Fondo Vita Nascente, che le donne non le aiuta, ma le umilia, e metteteli a sostegno delle azioni che la Regione deve fare, deve implementare sui disturbi nel comportamento alimentare.
Mancano finanziamenti: lo sappiamo e lo sapete anche voi.
È un tema su cui andrà prestata la massima attenzione e andranno riaperti i centri che, invece, hanno chiuso sul territorio regionale. Facciamolo anche attraverso un migliore e più utile impiego delle risorse regionali.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Ravinale.
La parola alla Consigliera Conticelli.
CONTICELLI Nadia
Grazie, Presidente.
Intervengo in quanto anche noi abbiamo presentato un analogo emendamento sui DCA.
Ne discuteremo ancora; c'è una legge regionale che può dare un ausilio concreto alle donne che soffrono di disturbi del comportamento alimentare una legge inapplicata oltre che non finanziata.
Anch'io auspico che la maggioranza, che in maniera concorde e unanime ha voluto questa norma, recuperi un po' di misura nella variazione di bilancio.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 156) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Conticelli per l'illustrazione.
CONTICELLI Nadia
Analogo tema di cui si parla spesso in Commissione e con cui ci confrontiamo sui giornali e con l'esterno: il tema della salute mentale e dei finanziamenti necessari.
Non bastano i finanziamenti, serve anche un riordino del servizio. Senza finanziamenti, sicuramente non si può parlare di riordino del servizio.
Abbiamo avuto modo di denunciare le carenze di personale in questo settore e contratti a tempo determinato. Anche qui auspichiamo che la maggioranza voglia cogliere l'occasione dell'assestamento di bilancio per dare una risposta al tema.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 157) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione.
MARRO Giulia
Grazie, Presidente.
Con l'emendamento chiediamo di destinare maggiori risorse al finanziamento di programmi intersettoriali per la prevenzione del rischio da dipendenza e favorire le capacità personali.
È un grandissimo problema che abbiamo già affrontato in Aula: la circolazione di sostanze stupefacenti e l'abuso di sostanze stupefacenti e alcol, con il successivo rischio di dipendenza. Ci sono politiche di riduzione del danno che, purtroppo, non vengono realizzate in tutto il territorio regionale; ci sono dei drop in, ma sono finanziati da fondi privati, quindi chiediamo che la Regione prenda sul serio questo tema perché ne va della salute pubblica di tutti e di tutte.
Se oggi ci sono strumenti per riuscire a intervenire e prevenire attraverso informazioni adeguate, che vengano versati fondi per realizzare e finanziare azioni in strada, in centri sulle informazioni e sulla riduzione del danno, per prevenire qualsiasi tipo di dipendenza. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 141) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 182) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 183) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 184) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 167) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 168) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 169) presentato da Marro (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione.
MARRO Giulia
Questi emendamenti chiedono di dare più attenzione ai consultori pubblici.
Anche qui chiediamo che i fondi, invece di destinarli al Fondo Vita Nascente, vengano indirizzati ai consultori pubblici, oggi non abbastanza attivi sul territorio perché mancano le risorse finanziarie.
In particolare, la presenza di mediatori culturali nei consultori sarebbe veramente molto importante e ce n'è un grande bisogno, perché le donne straniere devono potersi sentire accolte e prese in carico in modo adeguato; devono poter entrare in un consultorio con tranquillità consapevoli dell'importanza della prevenzione e con la certezza di vedersi riconosciuto il diritto all'ascolto.
Chiediamo di ristrutturare il servizio in modo innovativo per rendere i consultori non soltanto luoghi di assistenza medica, ma punti di riferimento culturali e sociali capaci di combattere l'esclusione sociale e di rispondere alle esigenze di una società sempre più multiculturale.
Le figure come i mediatori linguistici e culturali non devono più essere un'opzione, ma devono essere una priorità. Questi professionisti rappresentano un ponte essenziale per abbattere barriere linguistiche e culturali che, spesso, allontanano molte donne dei percorsi di cura. Solo così possiamo garantire un sistema che sia davvero inclusivo, in cui ogni donna si senta ascoltata, accolta e rispettata.
Inoltre, investire nei consultori significa investire nella prevenzione nella salute pubblica e nel benessere delle comunità. Non si tratta soltanto di affrontare delle emergenze, come possono essere le azioni finanziate dal Fondo Vita Nascente, ma qui si tratta di creare un ambiente che anticipi i bisogni e risponda alle necessità sanitarie, educative e sociali di ogni donna, contribuendo a contribuire e a costruire una società più equa e coesa. Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 138) presentato da Pentenero (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
È un emendamento cui teniamo molto perché riguarda i consultori, ma in modo particolare le esperienze innovative e sperimentali. Penso, ad esempio, ad alcuni consultori - ce n'è uno in particolare nella città di Torino - che sono rivolti, in modo specifico, alle nuove generazioni, quindi anche acquisendo un linguaggio più appropriato, più adatto a loro per entrare in sintonia e anche per rendere questi luoghi più accoglienti, più familiari più adatti a ogni tipologia di fascia d'età.
È una sperimentazione che, purtroppo, non è così diffusa e quindi, con questa proposta, riteniamo che potrebbe vedere una sua replicazione e rimodulazione in altre parti del Piemonte e, perché no, anche per le persone più anziane. Sappiamo che nella rilevazione dell'Istituto Superiore di Sanità fatta nel 2019 è emerso che il punto più debole dei consultori piemontesi riguarda la fascia della menopausa, quindi per le donne di età più avanzata.
Anche su questo punto, credo che potrebbero essere avviate e sostenute delle sperimentazioni per incoraggiare una maggiore affluenza delle donne piemontesi rispetto a questi servizi, che sono a tutti gli effetti sanità territoriale e sanità di prossimità.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 201) presentato da Ravinale (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 201).
RAVINALE Alice
Il miglior utilizzo che si può fare a sostegno delle donne è rifinanziare i consultori pubblici, che sono drammaticamente in carenza rispetto alla percentuale che sarebbe dovuta per legge. Chiediamo la massima attenzione della Giunta, perché è così che si aiutano le donne sul nostro territorio.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 68) presentato da Cera (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Cera per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 68)
CERA Valentina
Grazie, Presidente.
Siamo di nuovo all'appello accorato di togliere i 940 mila euro dal Fondo Vita nascente, che lotta contro la libera scelta delle donne, per andare invece, a finanziare luoghi dove le donne vengono ascoltate davvero, cioè i consultori pubblici, laici e accessibili; consultori che sono troppo pochi in questa regione; consultori che hanno carenza di professionalità al proprio interno perché alcune donne devono aspettare settimane prima di poter vedere dei professionisti - un ginecologo, una ginecologa all'interno del proprio consultorio. Non sono più presidio di salute pubblica, per le donne e per le famiglie c'è bisogno di rifinanziarlo. C'è bisogno di utilizzare meglio i fondi pubblici rispetto al Fondo Vita nascente, invece di regalarli e sprecarli, dal nostro punto di vista, con associazioni antiabortiste che decidono arbitrariamente chi e come aiutare le donne in difficoltà.
I consultori sono aperti a tutte; i consultori sono il luogo delle donne; i consultori hanno le giuste professionalità e la giusta formazione per accogliere e aiutare le donne; i consultori vanno finanziati. Donne, come si diceva poc'anzi, di diverse fasce d'età si rivolgono ai consultori per trovare ascolto, aiuto e accoglienza e per trovare professionisti e professioniste che sappiano aiutarle.
Riteniamo che, se volete realmente aiutare le donne, aiutare la maternità e aiutare le famiglie, i 940 mila euro, anziché darli agli antiabortisti debbano essere dati ai consultori.
Pensateci, perché questa è la richiesta che arriva dalle donne di questa regione.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 42) presentato da Disabato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 42) Emendamento rubricato n. 108) presentato da Pentenero (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 109) presentato da Pentenero (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 132) presentato da Pentenero (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 109) e n. 132 sono dati per illustrati.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 108).
CANALIS Monica
Non mi sentivo di tralasciare di illustrare l'emendamento rubricato n.
108), perché riguarda un tema troppo delicato e troppo caro a tantissimi piemontesi. Mi riferisco alle cure palliative, le cure che vengono somministrate nella fase di dolore della patologia.
Purtroppo, a oggi, in Piemonte queste cure raggiungono soltanto il 25% dei pazienti in stato di bisogno. Dal momento che le cure palliative sono un diritto dei pazienti e fanno parte dei livelli essenziali di assistenza noi proponiamo un emendamento specifico, mirato ad aumentare la percentuale di pazienti che siano raggiunti da questa forma di soccorso e di cura.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 43) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 26) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tali emendamenti sono dati per illustrati dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 112 presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 30 presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 34 presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 41 presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 39 presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 46 presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tali emendamenti sono dati per illustrati dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 149 presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Ravinale.
RAVINALE Alice
Presidente, ne abbiamo già parlato questa mattina, perché anche questo emendamento, esattamente come quello della collega Disabato, chiedeva di anticipare i sostegni al reddito dei cassaintegrati di lungo periodo e di farlo subito, perché servono subito. Ne abbiamo già parlato questa mattina.
Peccato che, nel pomeriggio, sia successo qualcosa - l'Assessore Tronzano sicuramente lo saprà - cioè è arrivata da Stellantis l'ennesima comunicazione che lo stabilimento di Mirafiori rimarrà chiuso dal 2 dicembre al 5 gennaio.
Di conseguenza, le rassicurazioni che ci vengono fornite in ogni sede circa il fatto che è pronto il rilancio e che Torino, come è stato detto pochi giorni fa, sarà il cuore di Stellantis a livello europeo, vengono smentite dal comunicato stampa delle ore 15.57: "Sospensione delle attività produttive dal 2 al 17 dicembre alle carrozzerie e dal 18 al 5 gennaio la fabbrica è chiusa".
Mi sembra un problema non da poco. Tra l'altro, a forza di aggiungere due settimane in due settimane, lo stabilimento di Mirafiori è, di fatto rimasto inoperativo da questa estate a oggi.
Faccio un ultimo disperato appello: accelerate su questo sostegno al reddito per i cassintegrati di lungo periodo. Stiamo parlando di 12 mila lavoratori e lavoratrici soltanto nello stabilimento di Mirafiori e di tutto ciò che è l'indotto. È un problema sociale gigantesco, è una priorità assoluta.
Pertanto, lo ripeto e ho ripreso la parola per questo. Purtroppo, nel giro di una sola giornata, la situazione è ancora peggiorata rispetto a quello che sapevamo. Fatelo in fretta e, se possibile, fatelo in questo 2024.
Grazie.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 67) presentato da Cera (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Cera per l'illustrazione.
CERA Valentina
Ci tenevo anch'io a illustrare questo emendamento che va nella stessa direzione di quello appena dichiarato dalla Presidente Ravinale.
Questa mattina mi trovavo a Rivalta di Torino, dove l'ennesima azienda dell'indotto Stellantis ha gravi problemi e sta per finire gli ammortizzatori sociali per i suoi lavoratori e per le sue lavoratrici. La dismissione di Stellantis sul territorio della provincia di Torino sta diventando una vera e propria macelleria sociale. C'è bisogno del fondo promesso dal Presidente Cirio per i cassintegrati e le cassaintegrate. C'è bisogno di sostegno al reddito per queste persone. L'indotto sta morendo.
La Provincia di Torino, il territorio e i Comuni, che sono il primo luogo in cui le lavoratrici e i lavoratori vanno per chiedere aiuti concreti vista la perdita del lavoro e della dignità, non riescono a sostenere e ad attuare politiche di sostegno al reddito per queste persone. La Regione deve fare di più. L'ha promesso ed è un richiamo alle responsabilità e alle promesse fatte da questa Giunta. C'è bisogno di quel fondo, ce n'è bisogno ora, perché la situazione sta diventando insostenibile. E c'è bisogno che questa Regione batta un colpo nei confronti di Stellantis, perché si tratta di una vera e propria dismissione da questo Paese, dismissione che viene pagata dal territorio della provincia di Torino con uno stillicidio di cassintegrazioni e di chiusure.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 150) presentato da Ravinale (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 36) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 131) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.
PENTENERO Gianna
Presidente, lo illustro molto velocemente, stigmatizzando il fatto che sono stati spostati 14 milioni legati alla programmazione dell'FSE sull'anno 2025. Questo è un fatto un po' preoccupante, perché abbiamo bisogno di attività legate all'FSE e lo spostamento, così come anche di altre attività legate al FESR, sul 2025, di certo non fa bene al Piemonte e non fa bene a quei luoghi più delicati, così come è stato ricordato un attimo fa, legati ad esempio alla produzione dell'automotive è legato alla formazione, nonch al sostegno alle persone più fragili.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 23) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 45) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Avrei illustrato volentieri l'emendamento n. 45), ma so che l'Assessore Bongioanni ha già provveduto a rifinanziare i centri di recupero animali selvatici, come avevamo chiesto con una modifica di legge del Movimento 5 Stelle alla norma per la tutela della fauna selvatica; una modifica che è servita appunto per ridare una boccata d'ossigeno a questi centri che navigavano tutti in acque agitate, per la carenza di risorse.
Sappiamo che c'è un impegno da parte dell'Assessore a tal proposito per rifinanziare i centri, quindi, l'emendamento c'è e lo lasciamo agli atti però sappiamo che questo è un passo avanti per la tutela della fauna selvatica.
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 100) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 101) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tali emendamenti sono dati per illustrati.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICCO
PRESIDENTE
Emendamento rubricato n. 11) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1) presentato da Unia (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 122) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 103) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 128) presentato da Pentenero (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 49) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti appena elencati sono dati per illustrati.
Emendamento rubricato n. 65) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 65.1) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'Assessore Tronzano li dà per illustrati.
Emendamento rubricato n. 54) presentato da Coluccio (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 209) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Credo di aver perso nelle tabelle l'emendamento n. 209), che è uno degli ultimi che abbiamo presentato; pensavo che sarebbe stato chiamato alla fine, ma in realtà no.
Chiedo se è possibile illustrarlo rapidamente, perché ci tenevo particolarmente.
È un emendamento che stanzia 250 mila euro per il rifacimento e il riammodernamento della caserma della Guardia di Finanza di Novara, perch in campagna elettorale era sopraggiunta una sorta di garanzia da parte della Giunta regionale, anche se non abbiamo ben capito da parte di chi rispetto allo stanziamento dei fondi necessari per la riqualificazione di questa caserma che, come tante altre strutture in Piemonte, versa in situazioni critiche. Anche l'ex comandante regionale aveva dato garanzia rispetto agli interventi stabiliti e, quindi, anche rispetto alle garanzie date dalla Giunta regionale per lo stanziamento di queste risorse.
Quindi noi, proprio per ottemperare a quella che, insomma, è una garanzia che era stata data dalla Giunta regionale, chiediamo appunto di stanziare 250 mila euro per effettuare finalmente i lavori.
PRESIDENTE
Abbiamo così terminato l'illustrazione degli emendamenti, quindi chiedo il parere della Giunta regionale.
La Giunta regionale riferisce che il parere su tutti gli emendamenti è contrario.
Procediamo con le votazioni.
La parola alla Consigliera Canalis, presumo per dichiarazione di voto.
CANALIS Monica
Grazie, Presidente.
In realtà, come avevo preannunciato, intervengo per evitare che l'importante emendamento n. 113) sugli Istituti storici della Resistenza venga bocciato dalla Giunta, in una fase in cui - mi risulta, Presidente è in corso una discussione in seno al Consiglio regionale, in particolare al suo Ufficio di Presidenza, per i fondi agli istituti storici della Resistenza, io ritirerei l'emendamento n. 113).
PRESIDENTE
Grazie.
La Consigliera Canalis chiede di ritirare l'emendamento n. 113), quindi è intervenuta sull'ordine dei lavori, sostanzialmente.
Va bene.
CANALIS Monica
Sì, grazie.
PRESIDENTE
Torniamo a inizio tabella, al primo emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.
RUZZOLA Paolo
Grazie, Presidente.
Adesso, procedendo con una votazione, anche la collega che non ha avuto facilità di votare lo potrà fare. Inoltre chiederei, se i colleghi sono d'accordo, di procedere dando la stessa votazione per tutti gli emendamenti. Grazie.
PRESIDENTE
Ricordo solo che, se dovessimo dare la stessa votazione, chi non ha votato il primo risulterebbe assente in tutti gli altri emendamenti, quindi magari facciamo prima un'altra votazione. Invito tutti i Consiglieri a entrare in aula per votare.
Se la situazione si prolunga, chiedo agli Uffici la possibilità di acquisire il voto della Consigliera Disabato a verbale.
Procediamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 7) con l'eccezione della Consigliera Disabato, che esprimerà il suo voto a favore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Sia riportato a verbale il voto favorevole della Consigliera Disabato.
Chiedo alla Consigliera Disabato se possiamo dare per il suo Gruppo la stessa votazione per tutti gli altri emendamenti.
DISABATO Sarah
Va bene.
PRESIDENTE
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 209), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 140), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Sia riportato a verbale il voto favorevole della Consigliera Disabato.
Chiedo alla Consigliera Pentenero se possiamo dare la stessa votazione per tutti gli emendamenti del suo Gruppo.
PENTENERO Gianna
Va bene.
PRESIDENTE
Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 135) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 135), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 198), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Sia riportato a verbale il voto favorevole della Consigliera Disabato.
Chiedo alla Consigliera Ravinale se possiamo dare la stessa votazione per tutti gli emendamenti del suo Gruppo.
RAVINALE Alice
Va bene.
PRESIDENTE
Procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 76), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Sia riportato a verbale il voto favorevole della Consigliera Disabato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 200), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 199), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 125), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 126), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 69), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 137), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 139), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 194), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 195), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 196), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 197), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 202), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 155), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 117), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 47), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 116), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 84), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 85), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 86), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 107), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 121), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 134), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 133), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 102), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 208), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 106), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 173), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 193), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 145), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 146), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 147), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 191), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 192), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 181), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 166), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 70), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 71), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 72), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 88), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 87), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21), identico all'emendamento rubricato n. 89), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 90), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 91), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 92), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 96), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 95), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 94), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 93), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 136), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 178), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 179), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 180), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 164), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 163), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 162), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 98), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 78), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 79), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 80), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 189), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 190), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 158), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 161), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 160), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 159), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 129), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 123), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 115), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 174), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 104), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 73), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 74), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 75), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 105), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 119), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 114), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 99), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 81), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 82), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 83), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 40), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 165), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 148), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 110), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 118), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 203), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 170), identico all'emendamento rubricato n. 204), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 171), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 172), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 111), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 113), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 120), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 127), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 77), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 177), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 176), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 175), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 188), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 130), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 151), identico all'emendamento rubricato n. 153), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 124), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 152), identico all'emendamento rubricato n. 154), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 156), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 157), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 141), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 182), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 183), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 184), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 167), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 168), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 169), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 138), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 201), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 68), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 108), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 109), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 132), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 112), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 149), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 67), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 150), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 131), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 100), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 101, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 122), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 103), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 128), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Adesso procediamo con l'emendamento n. 65) della Giunta regionale, sul quale, ovviamente, il parere è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 65).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 54), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 65.1).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 13, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Indìco la votazione palese sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.
Non essendovi richieste d'intervento per dichiarazioni di voto sul disegno di legge nel suo complesso, procediamo con l'esame degli ordini del giorno collegati.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 37 presentato dai Consiglieri Disabato Coluccio e Unia, inerente a "Garantire l'erogazione del 'Voucher scuola' alle studentesse e agli studenti idonei, ma non beneficiari per mancanza di risorse stanziate dalla Giunta".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dalla Consigliera Disabato.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 59 presentato dai Consiglieri Canalis Avetta, Paonessa, Pompeo e Isnardi, inerente a "Potenziare il tempo pieno nelle scuole primarie del Piemonte".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dalla Consigliera Canalis.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 53 presentato dai Consiglieri Paonessa Pentenero, Verzella, Isnardi e Valle, inerente a "Trasporto pubblico gratuito under 26".
La parola alla Consigliera Paonessa per l'illustrazione.
PAONESSA Simona
Due questioni, Presidente, una sull'ordine dei lavori.
In accordo con la Giunta, ho apportato alcune modifiche all'ordine del giorno. Devo leggere le modifiche? Posso illustrare direttamente l'ordine del giorno? Perfetto, allora lo illustro direttamente.
Porto in quest'Aula la mia esperienza di studentessa pendolare. Ho iniziato le superiori nel 2018, Giunta Chiamparino, e l'abbonamento del treno costava 69 euro al mese. Quello stesso abbonamento, cinque anni più tardi nel 2023, Giunta Cirio, è arrivato a costare 90 euro al mese.
In campagna elettorale il Partito Democratico ha proposto la carta dello studente per garantire a tutti gli under 26 il trasporto gratuito in tutto il Piemonte. Anche il Presidente Cirio ha ribadito che avrebbe garantito a tutti gli under 26 il trasporto gratuito e che sarebbe stato un provvedimento approvato nei primi tre mesi di amministrazione, ma tre mesi di amministrazione sono passati e il trasporto gratuito non è ancora stato approvato. Anzi, a luglio il costo degli abbonamenti è aumentato ulteriormente e oggi uno studente della mia provincia, per potersi recare a scuola, paga più di 100 euro al mese, a fronte di un servizio che la maggior parte delle volte è completamente assente.
Con questo ordine del giorno chiediamo alla Giunta di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e di istituire il trasporto gratuito per tutti gli under 26. Le famiglie non possono permettersi di pagare 1.000 euro all'anno per mandare i figli alla scuola dell'obbligo, che dovrebbe essere un diritto fondamentale e gratuito.
Il trasporto gratuito per gli studenti deve essere garantito in tutta in Piemonte, non solo in Città metropolitana come ha promesso Cirio. Non pu esistere un Piemonte di serie A e un Piemonte di serie B. Proprio nelle aree interne della nostra provincia, dove gli studenti pagano di più l'unico modo per evitare lo spopolamento è garantire un servizio efficiente e a costo ridotto.
Presidente e Giunta Cirio, mantenete le premesse e dimostrate di voler collaborare con la minoranza su questa proposta votando il nostro ordine del giorno.
PRESIDENTE
L'ordine del giorno n. 61 presentato dal Consigliere Unia, inerente a "Avviare nuovi sistemi di bigliettazione nell'ambito del Bip4Mass con l'istituzione del Biglietto Unico Regionale".
Il Consigliere Unia non è presente, quindi viene considerato come illustrato.
L'ordine del giorno n. 55 presentato dalla Consigliera Canalis, inerente a "Estendere esenzione IRAP agli Enti del Terzo Settore piemontese", che è dato per illustrato.
L'ordine del giorno n. 60 presentato dal Consigliere Ravello, inerente a "Modifiche art. 5 LR n. 23 del 23 settembre 2003 "Disposizioni in materia di tasse automobilistiche": monitoraggio annuale degli effetti e ridefinizione periodica di riduzioni ed esenzioni in ottica di neutralità tecnologica - Collegato al progetto di legge n. 52 "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2024-2026" è dato per illustrato.
L'ordine del giorno n. 56, presentato dalla Consigliera Canalis, inerente a "Estendere l'esenzione IRAP agli Enti del Terzo Settore piemontese", è dato per illustrato.
L'ordine del giorno n. 57 presentato dalla Consigliera Canalis, inerente a "La Regione Piemonte aumenti i fondi per gli Enti Gestori delle funzioni socio assistenziali (EEGG)", è dato per illustrato.
L'ordine del giorno n. 58 presentato dalla Consigliera Canalis, inerente a "La Regione Piemonte recepisca l'Appello per la salute mentale a candidate/i alla Presidenza della Regione Piemonte da parte delle Associazioni piemontesi di utenti e familiari, presentato nel mese di maggio 2024", è dato per illustrato.
Sull'ordine del giorno n. 67 presentato dal Consigliere Valle inerente a "Sperimentazione della telemedicina nella Casa Circondariale Lorusso Cutugno di Torino", il Consigliere ha chiesto la parola per l'illustrazione; ne ha facoltà.
VALLE Daniele
Grazie, Presidente.
Non illustro l'ordine del giorno, ma soltanto per dire che sono d'accordo con le modifiche che propone la Giunta all'ordine del giorno n. 67.
PRESIDENTE
L'ordine del giorno n. 68 presentato dal Consigliere Valle, inerente a "Finanziamento aggiuntivo regionale alle borse specialistiche per la neuropsichiatria infantile", è dato per illustrato.
L'ordine del giorno n. 63 presentato dal Consigliere Ricca, inerente a "Continuiamo a sostenere lo sport!" è dato per illustrato in quanto il Consigliere non è presente.
L'ordine del giorno n. 71 presentato dalla Consigliera Disabato, inerente a "Collegato al DDL n. 52. La Regione garantisca in tempi certi l'erogazione dei contributi previsti per gli operatori culturali" è dato per illustrato in quanto la Consigliera Disabato non è presente.
Gli ordini del giorno sono terminati.
Ci sono Consiglieri che intendono intervenire in discussione congiunta sul complesso degli ordini del giorno? Chiedo alla Giunta di esprimere il parere su ciascun ordine del giorno.
Prego, Assessore Tronzano.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Purtroppo il parere negativo su alcuni atti d'indirizzo è legato a problemi di bilancio, e mi riferisco gli ordini del giorno n. 37 e n. 59.
Parere negativo sull'ordine del giorno n. 61 del Consigliere Unia, ma con una motivazione diversa, che leggo: "I contratti di trasporto pubblico piemontesi, come riporta il Consigliere Unia in premessa, sono 'net cos' e quindi differenti da quelli di Regione Lombardia. Il sistema che la Regione Piemonte ha in programma (pay per use) consentirà la stessa facilità di utilizzo del biglietto unico regionale, pur basandosi su presupposti anche contrattuali molto diversi".
Parere negativo sugli ordini del giorno n. 55, n. 56, n. 57, n. 58 e n. 68.
Parere favorevole sull'ordine del giorno n. 63 del Consigliere Ricca, se accetta le modifiche proposte.
Parere favorevole, se vengono accettate le modifiche, sull'ordine del giorno n. 53; parere positivo sull'ordine del giorno n. 60 del Consigliere Ravello così com'è presentato; parere positivo, se accettate le modifiche sugli ordini ordine del giorno n. 67 e n. 71.
Parere negativo sull'ordine del giorno n. 59 per questioni di bilancio.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Passiamo quindi alla votazione degli ordini del giorno, iniziando dall'ordine del giorno n. 37 presentato dalla Consigliera Disabato inerente a "Garantire l'erogazione dei voucher scuola".
Su tale ordine del giorno, la Giunta ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 37, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'ordine del giorno n. 59 presentato dalla Consigliera Canalis inerente a "Potenziare il tempo pieno nelle scuole primarie del Piemonte".
Su tale ordine del giorno, la Giunta ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 59, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'ordine del giorno n. 53 presentato dalla Consigliera Paonessa inerente a "Trasporto pubblico gratuito under 26".
Su tale ordine del giorno, la Giunta ha espresso parere favorevole, a condizione che siano apportate le modifiche richieste.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 53, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'ordine del giorno n. 61 presentato dal Consigliere Unia inerente a "Avviare nuovi sistemi di bigliettazione nell'ambito del Bip4Mass con l'istituzione del Biglietto Unico Regionale".
Su tale ordine del giorno, la Giunta ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 61, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 55, "Estendere l'esenzione IRAP agli Enti del Terzo Settore piemontese", prima firmataria Canalis, con il parere contrario della Giunta regionale.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 55, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 60, "Modifiche disposizioni in materia di tasse automobilistiche", primo firmatario Ravello, con parere favorevole della Giunta regionale.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 60, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 56 "La Regione Piemonte aumenti i fondi per gli Enti Gestori delle funzioni socio assistenziali (EEGG)", prima firmataria Canalis, con il parere contrario della Giunta regionale.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 56, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 58 "La Regione Piemonte recepisca l'Appello per la salute mentale a candidate/i alla Presidenza della Regione Piemonte da parte delle Associazioni piemontesi di utenti e familiari, presentato nel mese di maggio 2024", prima firmataria Canalis, con il parere contrario della Giunta regionale.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 58, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Sull'ordine del giorno n. 67 "Sperimentazione della telemedicina nella Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino", primo firmatario Valle, il parere favorevole della Giunta è subordinato delle modifiche.
Il Consigliere Valle recepisce le modifiche, quindi procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 67, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 57, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 68, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 63, primo firmatario Consigliere Ricca, a oggetto "Continuiamo a sostenere lo sport".
L'Assessore ha espresso un parere positivo, condizionato dalle modifiche.
Consigliere Ricca, accetta le modifiche?
RICCA Fabrizio
No, Presidente.
PRESIDENTE
Allora immagino che il parere sia negativo, ma chiedo conferma alla Giunta.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Presidente, mi concede un minuto per pensare?
PRESIDENTE
Sospendiamo i lavori per qualche minuto.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 18.24, riprende alle ore 18.29)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Abbiamo sospeso la seduta in attesa del parere della Giunta sull'ordine del giorno n. 63 del Consigliere Ricca.
La parola all'Assessore Tronzano.
TRONZANO Andrea, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Tecnicamente, purtroppo, questo tipo di ordine del giorno non può essere accettato, perché è già stato aperto il bando sul secondo semestre. Quindi l'Aula si esprime giustamente come vuole, però tecnicamente non potr adottarlo. Però è chiaro l'intendimento politico, per cui l'Aula può fare come desidera.
PRESIDENTE
Pertanto, dopo questo parere della Giunta, procediamo con la votazione.
Ricordo che il parere della Giunta è contrario.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 63, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Il Consigliere Fava dichiara di esprimere voto contrario sull'ordine del giorno n. 63.
In ogni caso, l'ordine del giorno è stato approvato.
Passiamo all'ordine del giorno n. 71 presentato dalla Consigliera Disabato inerente a "La Regione garantisca in tempi certi l'erogazione dei contributi previsti per gli operatori culturali".
Il parere della Giunta è positivo, subordinato alle modifiche a cui ha invitato la Giunta.
La Consigliera Disabato dichiara di accogliere le modifiche.
Passiamo quindi alla votazione dell'ordine del giorno n. 71, come modificato.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 71, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sono stati esaminati e votati tutti gli ordini del giorno collegati alla legge, per cui ora procediamo con la votazione dell'intero testo della legge.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Raccogliamo tutti i voti, perché vedo che ci sono parecchi problemi con i computer, che sono in tilt.
Qualcuno non è riuscito a votare per motivi tecnici?
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
Sia riportato a verbale il voto favorevole del Consigliere Buzzi Langhi.
Sospendiamo qui i lavori del Consiglio regionale.
Ricordo che a seguire è convocata la Conferenza dei Capigruppo.
(Commenti fuori microfono)
PRESIDENTE
Aspetto indicazioni dai Capigruppo se riconvocarla.
La seduta è tolta.
(La seduta termina alle ore 18.36)