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Dettaglio seduta n.1 del 22/07/24 - Legislatura n. XII - Sedute dal 8 giugno 2024

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Argomento:


SALIZZONI MAURO



(La seduta inizia alle ore 11.09)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Colleghi Consiglieri, comunico che, ai sensi dell'articolo 20, comma 3 dello Statuto, la Presidenza provvisoria della prima seduta del Consiglio regionale è assunta dal sottoscritto in qualità di Consigliere più anziano eletto nella consultazione elettorale dell'8 e 9 giugno 2024, mentre, in quanto Consiglieri più giovani di età, svolgono il compito di Segretari provvisori del Consiglio le Consigliere Simona Paonessa e Vittoria Nallo che invito a prendere posto al banco della Presidenza.
Prima di affrontare i punti iscritti all'o.d.g., vorrei rivolgere un saluto al Presidente della Giunta regionale Alberto Cirio e alla sua Giunta unitamente all'augurio di un proficuo lavoro.
Un saluto poi alle Autorità civili e militari che ci onorano della loro presenza in una giornata così solenne per la vita delle istituzioni.
Rivolgo ancora, a nome dell'intera Assemblea, un ringraziamento al Presidente Davide Canavesio e a tutti i suoi collaboratori per la concessione dei locali delle Officine Grandi Riparazioni e per averci permesso di svolgere la seduta di insediamento con la formalità istituzionale che compete a questo evento.
In ultimo, mi è gradito esprimere ancora un saluto al Presidente del Consiglio regionale della XI Legislatura, l'Onorevole Stefano Allasia presente ai lavori odierni, unitamente ad un ringraziamento per tutta l'attività svolta alla guida dell'Assemblea regionale.
Dichiaro quindi formalmente aperta la prima seduta della XII Legislatura.
Invito i presenti all'ascolto dell'esecuzione dell'Inno nazionale della Repubblica italiana.



(L'Assemblea, in piedi, ascolta l'Inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Comunicazioni del Presidente provvisorio in ordine all'insediamento del nuovo Consiglio


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g., "Comunicazioni del Presidente provvisorio in ordine all'insediamento del nuovo Consiglio", do atto che, tra il 20 giugno e il 5 luglio 2024, l'Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d'Appello di Torino e gli Uffici centrali circoscrizionali presso i Tribunali delle Province del Piemonte hanno proclamato il Presidente della Giunta regionale e i componenti del Consiglio regionale.
Informo che i relativi verbali sono stati depositati il 9 luglio 2024 e sono a disposizione presso la Segreteria generale del Consiglio regionale.
Da tali verbali risulta che, in data 20 giugno 2024, è stato proclamato eletto Presidente della Giunta regionale, l'Onorevole Alberto Cirio collegato alla lista regionale "Per il Piemonte" e che sono stati proclamati eletti nella lista regionale i seguenti Consiglieri regionali: Chiorino Elena, Carosso Fabio, Beccaria Annalisa, Marrone Maurizio Raffaello Vincenzo, Gancia Gianna, Gabusi Marco.
È stata proclamata eletta Consigliera regionale, ai sensi dell'articolo 2 comma 3 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12, la candidata alla carica di Presidente della Giunta regionale Giovanna Pentenero, collegata alla lista regionale "Gianna Pentenero Presidente", che ha conseguito un numero di voti immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato eletto Presidente.
Sono stati proclamati eletti Consiglieri regionali, nelle circoscrizioni del Piemonte, i signori: nella Circoscrizione di Alessandria: Bussalino Enrico, Coluccio Pasquale Ravetti Domenico, Riboldi Federico nella Circoscrizione di Asti: Ebarnabo Sergio, Gabusi Marco, Isnardi Fabio nella Circoscrizione di Biella: Rocchi Elena, Verzella Emanuela, Zappalà Davide Eugenio nella Circoscrizione di Cuneo: Bongioanni Paolo, Calderoni Mauro, Gallo Marco, Graglia Francesco, Icardi Luigi Genesio, Marro Giulia nella Circoscrizione di Novara: Chiarelli Marina, Rossi Domenico nella Circoscrizione di Torino: Antonetto Paola, Avetta Alberto, Bartoli Sergio, Bordese Marina, Canalis Monica, Castello Mario Salvatore, Cera Valentina, Cerutti Andrea, Conticelli Nadia, Disabato Sarah, Magliano Silvio, Marrone Maurizio Raffaello Vincenzo, Nallo Vittoria, Nicco Davide Pompeo Laura, Ravello Roberto, Ravinale Alice, Ricca Fabrizio, Ruzzola Paolo, Salizzoni Mauro, Tronzano Andrea, Unia Alberto, Valle Daniele nella circoscrizione di Vercelli: Paonessa Simona, Riva Vercellotti Carlo.
Comunico che con decreto n. 27 del 1° luglio 2024 il Presidente della Giunta regionale ha nominato in qualità di Assessori: Chiorino Elena (Vicepresidente), Bongioanni Paolo, Bussalino Enrico, Chiarelli Marina Gabusi Marco, Gallo Marco, Marnati Matteo, Marrone Maurizio Raffaello Vincenzo, Riboldi Federico, Tronzano Andrea e Vignale Gian Luca.
Con il medesimo decreto, il Presidente della Giunta regionale, ai sensi dell'articolo 50, commi 5 bis e ter dello Statuto, ha nominato in qualità Sottosegretari alla Presidenza della Giunta i signori Porchietto Claudia e Preioni Alberto.
Ai sensi dell'articolo 8, comma 2, della legge regionale 19 luglio 2023, n.
12, la nomina di un Consigliere regionale alla carica di Assessore in seno alla Giunta regionale ha determinato, per la durata dell'incarico, la sospensione dalle funzioni di Consigliere a decorrere dalla data del decreto di nomina.
Sarà pertanto necessario, nel corso della seduta odierna, procedere alle relative supplenze in base alle disposizioni previste dalla legge medesima.
Propongo ora che la Consigliera Segretaria provvisoria Simona Paonessa proceda all'appello nominale dei Consiglieri proclamati eletti e invito ciascun Consigliere a rispondere "Presente", ricordando che l'appello è necessario per la determinazione della validità della seduta.



(La Consigliera Segretaria provvisoria Paonessa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Sono presenti 40 Consiglieri regionali eletti, quindi dichiaro valida la seduta.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Presa d'atto delle opzioni ed eventuali deliberazioni relative a dimissioni e surrogazioni 12001 Esame proposta di deliberazione n. 2, inerente a "Surrogazione del Consigliere Maurizio Raffaello Vincenzo Marrone, ai sensi degli articoli 28, comma 1, e 30 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12" 12001 Esame proposta di deliberazione n. 3, inerente a "Surrogazione del Consigliere Marco Gabusi, ai sensi degli articoli 28, comma 1, e 30 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del punto 2) all'o.d.g., inerente a "Deliberazioni relative a opzioni, dimissioni e surrogazioni".
Dai verbali dell'Ufficio centrale regionale presso la Corte d'Appello di Torino e dell'Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Torino, risulta che il Consigliere Maurizio Raffaello Vincenzo Marrone è stato proclamato eletto in data 25 giugno 2024 nella lista regionale "Per il Piemonte" e nella circoscrizione di Torino, nella lista "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni", collegata al candidato Presidente proclamato eletto, Alberto Cirio.
L'articolo 28, comma 1, della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12 stabilisce: "Il candidato proclamato eletto in due circoscrizioni, nonch il candidato proclamato eletto nella lista regionale e in una circoscrizione presenta una dichiarazione di opzione alla presidenza del Consiglio regionale entro il giorno antecedente la seduta di insediamento del Consiglio regionale, con conseguente surrogazione del seggio rimasto vacante, ai sensi dell'articolo 30".
Con lettera del 27 giugno 2024, protocollo n. 14291 del 28 giugno 2024, il Consigliere Marrone ha dichiarato di voler optare per il seggio della lista regionale "Per il Piemonte".
L'articolo 30, comma 1, primo periodo, della legge regionale 12/2023 prevede: "Ai fini della surrogazione dei Consiglieri proclamati eletti in una lista circoscrizionale appartenente ad un gruppo di liste collegato al candidato Presidente proclamato eletto, il seggio rimasto vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e nella stessa circoscrizione del Consigliere cessato dalla carica, segue immediatamente l'ultimo eletto".
Preso atto dell'opzione del Consigliere Marrone, dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Torino risulta che nella circoscrizione elettorale di Torino, nella lista "Fratelli d'Italia Giorgia Meloni" all'ultimo eletto segue immediatamente la signora Alessandra Binzoni, alla quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.
È quindi necessario porre in votazione in modo palese la proposta di surrogazione del Consigliere Maurizio Raffaello Vincenzo Marrone, con la signora Alessandra Binzoni.
Se l'Aula unanime acconsente, anziché procedere alla votazione per appello nominale, svolgeremo la votazione stessa per alzata di mano. Per agevolare i conteggi, procederò quindi a chiedere se vi sono Consiglieri che, tramite alzata di mano, intendono esprimersi in senso contrario, poi se vi sono Consiglieri che intendono astenersi e, infine, chiederò di alzare la mano ai Consiglieri che intendono esprimersi in senso favorevole.
Poiché l'Aula acconsente a effettuare la votazione per alzata di mano procedo con le votazioni in tale modalità.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
2, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) In esito alla votazione effettuata, proclamo eletta Consigliera regionale la signora Alessandra Binzoni e la invito a prendere posto in Aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(La neo eletta Consigliera Alessandra Binzoni prende posto in aula)



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 3, inerente a "Surrogazione del Consigliere Marco Gabusi, ai sensi degli articoli 28 comma 1, e 30 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12".
Dai verbali dell'Ufficio centrale regionale presso la Corte d'Appello di Torino e dell'Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Asti risulta che il Consigliere Marco Gabusi è stato proclamato eletto in data 25 giugno 2024 nella lista regionale "Per il Piemonte" in data 27 giugno 2024 nella circoscrizione di Asti, nella lista "Forza Italia Berlusconi PPE UDC-PLI", collegata al candidato Presidente proclamato eletto Alberto Cirio.
L'articolo 28, comma 1, della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12 stabilisce: "Il candidato proclamato eletto in due circoscrizioni, nonch il candidato proclamato eletto nella lista regionale e in una circoscrizione presenta una dichiarazione di opzione alla presidenza del Consiglio regionale entro il giorno antecedente la seduta di insediamento del Consiglio regionale, con conseguente surrogazione del seggio rimasto vacante, ai sensi dell'articolo 30".
Con lettera del 3 luglio 2024, protocollo n. 14679, il Consigliere Gabusi ha dichiarato di voler optare per il seggio della lista regionale "Per il Piemonte".
L'articolo 30, comma 1, primo periodo, della legge regionale 12/2023 prevede: "Ai fini della surrogazione dei consiglieri proclamati eletti in una lista circoscrizionale appartenente ad un gruppo di liste collegato al candidato Presidente proclamato eletto, il seggio rimasto vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e nella stessa circoscrizione del consigliere cessato dalla carica, segue immediatamente l'ultimo eletto".
Preso atto dell'opzione del Consigliere Gabusi, dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Asti risulta che, nella circoscrizione elettorale di Asti, nella lista "Forza Italia Berlusconi PPE UDC-PLI", all'ultimo eletto segue immediatamente la signora Debora Biglia alla quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.
È quindi necessario porre in votazione, in modo palese, la proposta di surrogazione del Consigliere Marco Gabusi con la signora Debora Biglia.
Come per la precedente surrogazione, svolgeremo la votazione per alzata di mano.
Procederò quindi nuovamente a chiedere se vi sono Consiglieri che, tramite alzata di mano, intendono esprimersi in senso contrario, poi se vi sono Consiglieri che intendono astenersi e, infine, chiederò di alzare la mano ai Consiglieri che intendono esprimersi in senso favorevole.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
3, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) In esito alla votazione effettuata, proclamo eletta Consigliera regionale la Signora Debora Biglia e la invito a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(La neo eletta Consigliera Debora Biglia prende posto in aula)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Deliberazioni relative alle supplenze dei Consiglieri regionali nominati Assessori 12001 Esame proposta di deliberazione n. 4, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Paolo Bongioanni a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023 n. 12)" 12001 Esame proposta di deliberazione n. 5, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Enrico Bussalino a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023 n. 12)" 12001 Esame proposta di deliberazione n. 6, inerente a "Temporanea sostituzione della Consigliera Marina Chiarelli a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023 n. 12)" 12001 Esame proposta di deliberazione n. 7, inerente a "Temporanea sostituzione della Consigliera Elena Chiorino e del Consigliere Maurizio Vincenzo Raffaello Marrone a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)" 12001 Esame proposta di deliberazione n. 8, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Marco Gabusi a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)" 12001 Esame proposta di deliberazione n. 9, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Marco Gallo a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)" 12001 Esame proposta di deliberazione n. 10, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Federico Riboldi a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023 n. 12" 12001 Esame proposta di deliberazione n. 11, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Andrea Tronzano a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)"


PRESIDENTE

Procediamo ora con l'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Deliberazioni relative alle supplenze del Consiglieri regionali nominati Assessori".
Come già anticipato, ricordo che il Presidente della Giunta regionale, con proprio decreto n. 27 del 1° luglio 2024, ha nominato Assessori i seguenti Consiglieri regionali: Paolo Bongioanni, Enrico Bussalino, Marina Chiarelli, Elena Chiorino, Marco Gabusi, Marco Gallo, Maurizio Raffaello Vincenzo Marrone, Federico Riboldi e Andrea Tronzano.
L'articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12, prevede al comma 1 che l'esercizio delle funzioni di assessore regionale sia incompatibile con le funzioni di consigliere regionale.
Ai sensi del comma 2 del medesimo articolo, è stabilito quanto segue: "La nomina di un Consigliere regionale alla carica di assessore in seno alla Giunta regionale determina, per la durata dell'incarico, la sospensione dalle funzioni di consigliere a decorrere dalla data del decreto di nomina da parte del Presidente della Giunta regionale, che ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio regionale ai fini dell'affidamento della supplenza nella seduta di insediamento o, nel corso della legislatura, nella prima adunanza utile".
In considerazione dell'avvenuta sospensione di diritto delle funzioni dei sopra citati Consiglieri a far data dalla nomina ad Assessori, si rende necessario l'affidamento della supplenza ai sensi del citato articolo 8 comma 2, della legge regionale 12/2023, secondo le modalità di cui ai successivi commi 3 e 5.
Come per le deliberazioni in materia di surrogazione, se l'Aula unanime acconsente, svolgeremo le votazioni per alzata di mano.
Procederò, quindi, a chiedere se vi sono Consiglieri che, tramite alzata di mano, intendono esprimersi in senso contrario, poi se vi sono Consiglieri che intendono astenersi e, infine, chiederò di alzare la mano ai Consiglieri che intendono esprimersi in senso favorevole.
Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 4, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Paolo Bongioanni a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)".
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Cuneo risulta che l'Assessore Paolo Bongioanni è stato proclamato eletto Consigliere regionale in data 21 gennaio 2024 nella lista circoscrizionale "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni".
L'articolo 8, comma 3 della citata legge regionale 12 del 2023 prevede che se il Consigliere sospeso è stato eletto in una lista circoscrizionale, la supplenza è affidata al primo dei candidati non eletti nella medesima lista e circoscrizione. Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Cuneo risulta che il primo dei cittadini non eletti della lista circoscrizionale di Cuneo "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni" è la signora Federica Barbero, alla quale deve essere pertanto affidata la supplenza.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
4, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva all'unanimità.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Proclamo Consigliera supplente la signora Federica Barbero e la invito a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(La neo eletta Consigliera Federica Barbero prende posto in aula)



PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 5, inerente a "Temporanea sostituzione del consigliere Enrico Bussalino a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)".
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Alessandria risulta che l'Assessore Enrico Bussalino è stato proclamato eletto Consigliere regionale in data 26 giugno 2024 nella lista circoscrizionale "Lega Salvini Piemonte".
L'articolo 8, comma 3, della citata legge regionale 12/2023 prevede che se il Consigliere sospeso è stato eletto in una lista circoscrizionale, la supplenza è affidata al primo dei candidati non eletti della medesima lista e circoscrizione.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Alessandria risulta che il primo dei candidati non eletti della lista circoscrizionale di Alessandria "Lega Salvini-Piemonte" è il signor Marco Protopapa, al quale deve pertanto essere affidata la supplenza.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
5, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva all'unanimità.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Proclamo Consigliere supplente il signor Marco Protopapa e lo invito a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo eletto Consigliere Marco Protopapa prende posto in aula)



PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 6, inerente a "Temporanea sostituzione della Consigliera Marina Chiarelli a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)".
Dal verbale dell'ufficio centrale circoscrizionale di Novara risulta che l'Assessore Marina Chiarelli è stata proclamata eletta Consigliera regionale in data 25 giugno 2024 nella lista circoscrizionale "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni".
L'articolo 8, comma 3, della citata legge regionale 12/2023 prevede che se il Consigliere sospeso è stato eletto in una lista circoscrizionale, la supplenza è affidata al primo dei candidati non eletti della medesima lista e circoscrizione.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Novara risulta che il primo dei candidati non eletti della lista circoscrizionale di Novara "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni", è il signor Gianluca Godio, al quale deve pertanto essere affidata la supplenza.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
6, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva all'unanimità.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Proclamo Consigliere supplente il signor Gianluca Godio e lo invito a prendere posto in Aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo eletto Consigliere Gianluca Godio prende posto in Aula)



PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 7, inerente a "Temporanea sostituzione della Consigliera Elena Chiorino e del Consigliere Maurizio Vincenzo Raffaello Marrone a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023 n. 12)".
Dal verbale dell'Ufficio centrale regionale risulta che gli Assessori Elena Chiorino e Maurizio Raffaello Vincenzo Marrone sono stati proclamati eletti Consiglieri regionali in data 25 giugno 2024 nella lista regionale "Per il Piemonte", e che avevano ivi indicato quale Gruppo di appartenenza, ai sensi dell'articolo 18, comma 3, della legge regionale 12/2023, il gruppo di liste "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni".
L'articolo 8, comma 5, della citata legge regionale 12/2023 prevede che se il Consigliere sospeso è stato eletto nella lista regionale la supplenza è affidata al primo dei candidati non eletti della medesima lista, secondo la graduatoria di cui all'articolo 27, comma 17, lettera a), appartenente al medesimo gruppo di liste del Consigliere nominato Assessore.
Dal verbale dell'Ufficio centrale regionale risulta che in tale graduatoria il primo e il secondo dei candidati non eletti appartenenti al gruppo di liste "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni" sono, rispettivamente, la signora Daniela Cameroni e il signor Claudio Sacchetto, ai quali deve, pertanto essere affidata la supplenza.
Pongo quindi in votazione per alzata di mano la temporanea sostituzione di Elena Chiorino e Maurizio Raffaello Vincenzo Marrone, sospesi dalle funzioni di Consiglieri regionale per nomina ad Assessori, con affidamento della supplenza per l'esercizio delle funzioni di Consigliere regionale al primo e al secondo dei candidati non eletti della lista regionale "Per il Piemonte", appartenenti al gruppo di liste "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni", rispettivamente la signora Daniela Cameroni e il signor Claudio Sacchetto.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
7, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) In esito alla votazione, proclamo Consiglieri supplenti la signora Daniela Cameroni e il signor Claudio Sacchetto e li invito a prendere posto in Aula qualora si trovino nelle vicinanze.



(I neo eletti Consiglieri Daniela Cameroni e Claudio Sacchetto prendono posto in aula)



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 8, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Marco Gabusi a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)".
Dal verbale dell'Ufficio centrale regionale risulta che l'Assessore Marco Gabusi è stato proclamato eletto Consigliere regionale in data 25 giugno 2024, nella lista regionale "Per il Piemonte" e che, nell'ambito di tale lista aveva indicato quale gruppo di appartenenza, ai sensi dell'articolo 18, comma 3, della legge regionale 12/2023, il gruppo di liste "Forza Italia Berlusconi PPE-UDC-PLI".
L'articolo 8, comma 5, della legge regionale 12/2023 prevede che se il Consigliere sospeso è stato eletto nella lista regionale, la supplenza è affidata al primo dei candidati non eletti della medesima lista, secondo la graduatoria di cui all'articolo 27, comma 17, lettera a), appartenente al medesimo gruppo di liste del Consigliere nominato Assessore. In assenza di tale graduatoria, o se la stessa ha esaurito i candidati ovvero se i candidati ancora presenti appartengono a un gruppo di liste diverso da quello del Consigliere nominato Assessore, il seggio è attribuito, in caso di indicazione del gruppo di liste di appartenenza, al primo candidato non eletto della prima lista circoscrizionale di tale gruppo di liste individuata scorrendo la graduatoria regionale di cui all'articolo 27 comma 17, lettera b) della medesima legge regionale.
Dal verbale dell'Ufficio centrale regionale, nell'ambito della graduatoria dei candidati non eletti della lista regionale di cui all'articolo 27 comma 17, lettera a), risulta che i candidati ancora presenti non appartengono al gruppo di liste "Forza Italia Berlusconi PPE-UDC-PLI". Il seggio va pertanto attribuito al primo candidato non eletto della prima lista circoscrizionale di tale gruppo di liste, individuata scorrendo la graduatoria regionale di cui all'articolo 27, comma 17, lettera b).
Il comma 4, ultimo periodo, del citato articolo 8 della legge regionale 12/2023 prevede: "Fino al completamento del primo scorrimento di tale graduatoria regionale non vengono considerate le liste che hanno già ottenuto seggio a seguito dell'utilizzo della graduatoria di cui all'articolo 27, comma 14".
Dal verbale dell'Ufficio centrale regionale, nella graduatoria regionale di cui all'articolo 27, comma 17, lettera b), l'ordine delle circoscrizioni del gruppo di liste "Forza Italia Berlusconi PPE-UDC-PLI" risulta il seguente: Cuneo, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola Torino.
Dal medesimo verbale, risultano aver già ottenuto seggio, a seguito dell'utilizzo della graduatoria di cui all'articolo 27, comma 14, le liste circoscrizionali di Cuneo e Asti.
Dallo scorrimento di tale graduatoria, in applicazione dell'articolo 8 comma 4, ultimo periodo, risulta che la prima lista circoscrizionale del gruppo di liste è la lista "Forza Italia Berlusconi PPE-UDC-PLI" della circoscrizione di Alessandria.
Dal verbale dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale presso il Tribunale di Alessandria, nella lista avente il contrassegno "Forza Italia Berlusconi PPE-UDC-PLI", risulta che il primo dei candidati non eletti è il signor Davide Buzzi Langhi, al quale deve essere pertanto essere affidata la supplenza.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
8, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva all'unanimità.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Proclamo Consigliere supplente il signor Davide Buzzi Langhi e lo invito a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo eletto Consigliere Davide Buzzi Langhi prende posto in Aula)



PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 9, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Marco Gallo a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)".
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Cuneo risulta che l'Assessore Marco Gallo è stato proclamato eletto Consigliere regionale in data 21 giugno 2024 nella lista circoscrizionale "Lista civica Cirio Presidente".
L'articolo 8, comma 3, della citata legge regionale 12/2023, prevede che se il Consigliere sospeso è stato eletto in una lista circoscrizionale, la supplenza è affidata al primo dei candidati non eletti della medesima lista e circoscrizione.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Cuneo risulta che il primo dei candidati non eletti della lista circoscrizionale di Cuneo "Lista civica Cirio Presidente" è il signor Daniele Sobrero, al quale deve pertanto essere affidata la supplenza.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
9, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva all'unanimità.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Proclamo Consigliere supplente il signor Daniele Sobrero e lo invito a prendere posto in Aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo eletto Consigliere Daniele Sobrero prende posto in aula)



PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 10, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Federico Riboldi a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12".
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Alessandria risulta che l'Assessore Federico Riboldi è stato proclamato eletto Consigliere regionale in data 21 giugno 2024 nella lista circoscrizionale "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni".
L'articolo 8, comma 3, della legge regionale 12/2023, prevede che se il Consigliere sospeso è stato eletto in una lista circoscrizionale, la supplenza è affidata al primo dei candidati non eletti della medesima lista e circoscrizione.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Alessandria risulta che il primo dei candidati non eletti della lista circoscrizionale di Alessandria "Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni" è la signora Silvia Raiteri alla quale deve pertanto essere affidata la supplenza.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
10, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva all'unanimità.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Proclamo Consigliera supplente la signora Silvia Raiteri e la invito a prendere posto in Aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(La neo eletta Consigliera Silvia Raiteri prende posto in Aula)



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 11, inerente a "Temporanea sostituzione del Consigliere Andrea Tronzano a seguito di sospensione dalle funzioni per nomina ad Assessore (articolo 8 della legge regionale 19 luglio 2023, n. 12)".
Dal verbale dell'ufficio centrale circoscrizionale di Torino risulta che l'Assessore Andrea Tronzano è stato proclamato eletto Consigliere regionale in data 21 giugno 2024 nella lista circoscrizionale "Forza Italia Berlusconi PPE-UDC-PLI".
L'articolo 8, comma 3, della citata legge regionale 12/2023 prevede che se il Consigliere sospeso è stato eletto in una lista circoscrizionale, la supplenza è affidata al primo dei candidati non eletti della medesima lista e circoscrizione.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Torino risulta che il primo dei candidati non eletti della lista circoscrizionale di Torino "Forza Italia Berlusconi PPE-UDC-PLI" è il signor Mauro Fava, al quale deve pertanto essere affidata la supplenza.
Pongo quindi in votazione, in modo palese per alzata di mano, la temporanea sostituzione di Andrea Tronzano, sospeso dalle funzioni di Consigliere regionale per nomina ad Assessore, affidando la supplenza per l'esercizio delle funzioni di Consigliere regionale al primo dei candidati non eletti della lista circoscrizionale di Torino "Forza Italia Berlusconi PPE-UDC PLI", signor Mauro Fava.
Indìco la votazione per alzata di mano sulla proposta di deliberazione n.
11, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) In esito alla votazione, proclamo Consigliere supplente il signor Mauro Fava e lo invito a prendere posto in Aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo eletto Consigliere Mauro Fava prende posto in Aula)



PRESIDENTE

Ricordo che, ai sensi dell'articolo 29 della legge regionale 12/2023, al Consiglio regionale è riservata la convalida dell'elezione dei propri componenti, secondo le norme del regolamento interno e che questa avviene non prima di quindici giorni e non oltre centoventi giorni dalla proclamazione degli eletti.
A tale fine, l'articolo 18 del Regolamento interno stabilisce che l'esame delle condizioni di ciascuno dei Consiglieri eletti sia effettuato dalla Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità, la quale proporrà successivamente al Consiglio regionale l'adozione dei provvedimenti conseguenti.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 12, inerente a "Adempimenti di cui agli articoli 20 e 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento interno: elezione del Presidente e dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale"


PRESIDENTE

Procediamo con il punto 4) all'o.d.g., inerente a "Adempimenti di cui agli articoli 20 e 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento interno: elezione del Presidente del Consiglio regionale; elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale; elezione dei Consiglieri Segretari".
Procedo alla lettura di alcuni articoli di fondamentale importanza procedurale.
Articolo 22 dello Statuto: "L'Ufficio di Presidenza è composto dal Presidente, da due Vicepresidenti, da tre Segretari. L'Ufficio di Presidenza deve essere composto in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze. L'elezione del Presidente del Consiglio regionale ha luogo a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
Se nessun candidato ottiene tale maggioranza, si procede ad una votazione di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità, è eletto il più anziano di età. Alla elezione dei Vicepresidenti e dei Segretari si procede con votazioni separate e ciascun Consigliere vota, a scrutinio segreto, con le modalità stabilite dal Regolamento.
L'Ufficio di Presidenza resta in carica trenta mesi e i suoi componenti sono rieleggibili. Il rinnovo, alla scadenza prevista dallo Statuto investe l'intero Ufficio".
Articolo 5, commi 1, 2 e 3 del Regolamento: "Il Consiglio, come suo primo atto, procede all'elezione dell'Ufficio di Presidenza.
L'Ufficio di Presidenza è composto dal Presidente, da due Vicepresidenti e da tre Consiglieri Segretari tenendo conto di quanto previsto dall'articolo 13 dello Statuto.
Uno dei Vicepresidenti e un Consigliere Segretario devono essere espressi dalle minoranze. La riserva di posti alle minoranze deve comunque essere rispettata nel corso del mandato dell'Ufficio di Presidenza".
Invito i rappresentanti delle forze politiche che lo ritengano a intervenire, dal podio posizionato a lato del banco della Presidenza, per indicare, cumulativamente o di volta in volta per ogni votazione, i candidati alla carica di Presidente, di Vicepresidente e di Segretario in seno all'Ufficio di Presidenza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Signor Presidente del Consiglio, signor Presidente della Giunta, Assessori colleghe e colleghi della XII Legislatura, nel portare l'augurio a tutti voi di buon lavoro e nel salutare i tanti ospiti, le tante autorità qui presenti, tutto il personale del Consiglio regionale e della Giunta regionale e i tanti giornalisti presenti, a nome dei Gruppi di maggioranza esprimo nel collega Davide Nicco il candidato alla Presidenza del Consiglio regionale.
Lo faccio e lo facciamo consapevoli che saprà svolgere questo ruolo con grande autorevolezza, imparzialità ed equilibrio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi altri interventi, procedo alla prima votazione riservata alle elezioni del Presidente del Consiglio regionale.
Ricordo che l'articolo 5, comma 4, del Regolamento recita: "L'elezione del Presidente del Consiglio ha luogo a scrutinio segreto a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. Se nessun candidato ottiene tale maggioranza, si procede ad una votazione di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità è eletto il più anziano di età".
La maggioranza richiesta, pertanto, è 26.
A ogni Consigliere al momento della chiama sarà quindi consegnata una scheda che potrà essere votata all'interno della cabina appositamente allestita e quindi inserita nell'urna.
Chiedo alla Consigliera Segretaria provvisoria Vittoria Nallo di procedere a effettuare l'appello nominale per la votazione.
A ogni Consigliere, al momento della chiama, sarà quindi consegnata una scheda, che potrà essere votata all'interno della cabina appositamente allestita e quindi inserita nell'urna.
Indìco la votazione a scrutinio segreto per l'elezione del Presidente del Consiglio regionale.



(La Consigliere Segretaria provvisoria Nallo effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione e procedo, coadiuvato dai Consiglieri Segretari provvisori, allo spoglio delle schede.



(Il Presidente provvisorio procede allo spoglio delle schede)



PRESIDENTE

Il risultato della votazione è il seguente: Presenti n. 51 Consiglieri Votanti n. 51 Consiglieri Hanno ottenuto voti: Nicco Davide n. voti 51.



PRESIDENTE

Proclamo quindi eletto Presidente del Consiglio regionale il Consigliere Davide Nicco, che ha riportato n. 51 voti.



PRESIDENTE

Occorre procedere ora all'elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale.
Comunico che, ai sensi dell'articolo 5, comma 5, del Regolamento, ciascun Consigliere può votare un solo nome e che, ai sensi del comma 7 del medesimo articolo, sono eletti Vicepresidenti i Consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di voti, tenuto conto di quanto previsto al comma 3 dell'articolo 5 del Regolamento, secondo cui uno dei Vicepresidenti dev'essere espresso dalle minoranze.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
A nome della maggioranza proponiamo, come Vicepresidente, il Consigliere Francesco Graglia.
Mettiamo a disposizione dell'intero Consiglio, con la sua persona e la sua figura, un Consigliere con grande esperienza; un'esperienza maturata da oltre un mandato come Vicepresidente. Siamo sicuri, pertanto, che saprà condurre quest'Aula nel modo appropriato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Gianna

Buongiorno a tutte e a tutti. Buongiorno, Presidente.
Come Vicepresidente propongo, a nome del centrosinistra e della coalizione che mi ha sostenuto, il Consigliere Domenico Ravetti. Con questa nostra designazione individuiamo un Consigliere di esperienza che rappresenta una Provincia, un territorio che, come sempre si sente dire all'interno della nostra Aula, possa essere oltre la Provincia di Torino. Con il Consigliere Domenico Ravetti intendiamo offrire un'opportunità, una voce del nostro territorio piemontese.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Pentenero.
Invito la Consigliera Segretaria provvisoria Vittoria Nallo a effettuare l'appello nominale per la votazione.
Anche per questa votazione, a ogni Consigliere, al momento della chiama sarà consegnata una scheda, che potrà essere votata all'interno della cabina appositamente allestita e quindi inserita nell'urna.
Indìco la votazione a scrutinio segreto per l'elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale.



(La Consigliera Segretaria Provvisoria Nallo effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione e provvedo, coadiuvato dai Consiglieri Segretari provvisori, allo spoglio delle schede.



(Il Presidente provvisorio procede allo spoglio delle schede)



PRESIDENTE

Il risultato della votazione è il seguente: Presenti n. 51 Consiglieri Votanti n. 51 Consiglieri



PRESIDENTE

Hanno ottenuto voti: Graglia Francesco n. voti 30 Ravetti Domenico n. voti 20 Schede nulle n. 1.



PRESIDENTE

Proclamo quindi eletti Vicepresidenti del Consiglio regionale Graglia Francesco e Ravetti Domenico, che hanno riportato il maggior numero di voti, uno dei quali in rappresentanza delle minoranze.



PRESIDENTE

Proseguiamo quindi con la votazione per l'elezione dei Consiglieri Segretari.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 5, comma 6, del Regolamento ciascun Consigliere può votare per non più di due candidati e, ai sensi del comma 7 del medesimo articolo, sono eletti Segretari i Consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di voti, tenuto conto di quanto previsto al comma 3 dell'articolo 5 del Regolamento secondo il quale un Consigliere Segretario deve essere espresso dalle minoranze.
La parola alla Consigliera Ravinale.



RAVINALE Alice

Grazie, Presidente.
A nome della coalizione di cui faccio parte, propongo con grande gioia e orgoglio il nome di Valentina Cera per l'Ufficio di Presidenza, felice anche di poter esprimere un nome femminile per questo Ufficio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
A nome della "Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale" proponiamo Mario Salvatore Castello in qualità di Consigliere Segretario di maggioranza.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio

Grazie, Presidente.
A nome del Gruppo della Lega, proponiamo il Consigliere Fabio Carosso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ricca.
Se non vi sono altre richieste d'intervento, invito la Consigliera Segretaria provvisoria Nallo a procedere all'appello nominale.
Indìco la votazione a scrutinio segreto per l'elezione dei Consiglieri Segretari del Consiglio regionale.



(La Consigliera Segretario provvisoria Nallo effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione e provvedo, coadiuvato dai Consiglieri Segretari provvisori, allo spoglio delle schede.



(Il Presidente provvisorio procede allo spoglio delle schede)



PRESIDENTE

Il risultato della votazione è il seguente: Presenti n. 51 Consiglieri Votanti n. 51 Consiglieri



PRESIDENTE

Hanno ottenuto voti: Carosso Fabio n. voti 30 Castello Mario n. voti 30 Cera Valentina n. voti 19 Canalis Monica n. voti 1.



PRESIDENTE

Proclamo quindi eletti Segretari del Consiglio regionale i Consiglieri Carosso Fabio, Castello Mario e Cera Valentina, che hanno riportato il maggior numero di voti, di cui uno in rappresentanza delle minoranze.
L'articolo 5, comma 8 del Regolamento interno prevede che, dopo la proclamazione dei risultati dell'elezione dell'intero Ufficio di Presidenza, questo si insedia e procede ai successivi adempimenti.
Invito, pertanto, l'Ufficio di Presidenza neo eletto a prendere posto al banco della Presidenza.
Assume la Presidenza il nuovo Presidente del Consiglio regionale.



(Applausi in sala)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICCO



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti.
Terminate le incombenze del cambio di Presidenza, è di prassi del Consiglio regionale sospendere i lavori per un'ora.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 13.25, riprende alle ore 14.46)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Com'è noto, è prassi che il neoeletto Presidente del Consiglio regionale rivolga un saluto, un piccolo discorso all'Assemblea. Lo faccio ben volentieri.
Buongiorno a tutti.
Saluto il Presidente della Regione, Onorevole Alberto Cirio, gli Assessori i Sottosegretari della Giunta, tutti i Consiglieri regionali, le Autorità presenti e tutti gli intervenuti. Ringrazio il Consiglio regionale per la fiducia accordatami, fiducia che cercherò di ricambiare con il massimo impegno e con tutta la diligenza e l'equilibrio di cui sarò capace.
Di fronte a compiti istituzionalmente così importanti, credo sia umano provare sentimenti di preoccupazione, quando non anche di smarrimento, ma è proprio la consapevolezza della rilevanza della carica che si va a ricoprire a dare la spinta morale necessaria per affrontare il compito cui si è stati destinati traendo, dall'autorevolezza del ruolo, la forza che la singola persona non avrebbe quale semplice individuo.
Mi auguro che sia così anche per me.
Credo che sensazioni simili le abbiano provate in passato, al momento dell'insediamento, i Presidenti che mi hanno preceduto: gli Onorevoli Cattaneo, Laus e Boeti, per citare le ultime legislature, fino al Presidente uscente, Onorevole Stefano Allasia, oggi è qui con noi, a cui va il mio personale ringraziamento e, sono sicuro, di tutta l'Aula. Il suo lavoro nell'ultima legislatura, svolto con straordinario impegno e abnegazione, gli ha fatto conquistare il rispetto e la benevolenza di tutti, che non verranno meno anche a mandato concluso.
Di fronte a così prestigiosi predecessori, non potrò che ispirarmi al loro esempio.
Mi farà da bussola il nostro stesso Regolamento consiliare, che spiega in modo sintetico, ma chiaro e inequivocabile, qual è il compito istituzionale del Presidente del Consiglio regionale.
Il Presidente pone la Giunta nelle condizioni di svolgere il suo programma politico e legislativo, nonché consente alle opposizioni di esprimere le ragioni del proprio dissenso e di illustrare i loro programmi amministrativi. L'opposizione e la maggioranza, quindi, sono posti sullo stesso piano, con compiti evidentemente diversi, ma entrambi ugualmente degni di tutela. La maggioranza deve essere posta nelle condizioni di realizzare il suo programma, tanto più quando esso è stato approvato a così larga maggioranza dall'elettorato piemontese, che si è espresso per la riconferma del Governo uscente e del suo Presidente Alberto Cirio.
A questo proposito, Presidente, complimenti per essere stato, dopo la riforma elettorale, il primo Presidente della Regione Piemonte a essere rieletto nella sua carica, segno delle difficoltà oggettive che questo ruolo comporta, ma anche della sua bravura a gestirle e a superarle brillantemente con moderazione, lungimiranza, signorilità e con quel realistico senso della misura, tipicamente sabaudo, che rappresenta un plus di molti amministratori e politici della nostra Regione. Ma accanto alla maggioranza esiste, da pari dignità, la minoranza, che deve vedersi riconosciuto il pieno diritto a dissentire e a proporre programmi alternativi.
Lo prescrive il Regolamento regionale e lo impone ancora più autorevolmente la Costituzione italiana. Lo prevedono principi etici e di diritto, che sono la spina dorsale delle Nazioni democraticamente più evolute come, con orgoglio, è l'Italia.
L'indimenticato Indro Montanelli sintetizzava brillantemente questo concetto: "Una democrazia senza opposizione è un totalitarismo con la carta d'identità contraffatta".
Il corretto equilibrio tra diritto di opposizione, da un lato, e l'azione amministrativa dall'altro, è un obiettivo difficile da raggiungere. Esso non è un equilibrio statico dato dall'assenza di forze attive. Al contrario, è un equilibrio dinamico che dev'essere trovato compensando forze che spingono contemporaneamente in direzioni contrapposte.
Penso che il raggiungimento di questo corretto equilibrio sia importante non per il Presidente, che poco potrebbe fare da solo, ma per l'intera Aula, per l'intera istituzione regionale e, sic parvis magna, per quella componente sociale che gergalmente viene chiamata la classe politica.
Le critiche alla classe politica sono spesso preconcette e generalizzate ma non sempre sono infondate. Traggono linfa da episodi e comportamenti non consoni al ruolo ricoperto, che derivano, a loro volta, dall'assenza di un rispettoso equilibrio dialettico tra maggioranza e opposizione. Dialettica politica fatta, invece, a volte, più con slogan, accuse e offese reciproche che non piuttosto sulla base dell'oggettiva e razionale valutazione delle proposte, indipendentemente da chi le ha avanzate.
Se nel suo piccolo, in questo Consiglio regionale, opposizione e maggioranza svolgeranno il loro rispettivo compito con onestà intellettuale e spirito costruttivo, daremo dignità a questa istituzione e, per proprietà transitiva, contribuiremo a rivalutare nell'opinione comune il senso nobile e alto che deve accompagnare l'impegno politico.
Infine, ma non da ultimo, il Consiglio regionale non potrà ottenere risultati soddisfacenti senza la collaborazione fattiva e concreta degli uffici regionali, dei suoi dipendenti e collaboratori, che ringrazio con sincera convinzione per il lavoro svolto. Mi rivolgo a loro affinch continuino con lo stesso impegno anche nella nuova legislatura; compito che, sono sicuro, svolgeranno con la consueta correttezza e competenza che posso testimoniare, hanno già ampiamente dimostrato nella passata legislatura.
Non volendo togliere ulteriore spazio alla discussione, concludo rinnovando al Consiglio regionale il ringraziamento per la fiducia accordatami e auguro al Presidente Cirio, alla Giunta e a tutti voi, Consiglieri regionali, un buon lavoro. Grazie per l'attenzione.
Viva l'Italia, viva il Piemonte.



(Applausi in sala)


Argomento: Presidente della Giunta Regionale

Presentazione della Giunta regionale da parte del Presidente della Giunta eletto ed illustrazione del programma di governo per la legislatura, ai sensi dell'articolo 50 dello Statuto, e successivo dibattito


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del punto 5) all'o.d.g., inerente a "Presentazione della Giunta regionale da parte del Presidente della Giunta eletto ed illustrazione del programma di governo per la legislatura, ai sensi dell'articolo 50 dello Statuto, e successivo dibattito".
Invito il Presidente della Giunta regionale, Onorevole Alberto Cirio, alla presentazione della Giunta regionale e all'illustrazione del programma di governo per l'attuale legislatura, ai sensi dell'articolo 5 dello Statuto.
La parola al Presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio.



CIRIO Alberto, Presidente della Giunta regionale

Grazie, signor Presidente.
Innanzitutto complimenti e congratulazioni a lei, ai suoi Vice e a tutto l'Ufficio di Presidenza, congratulazioni a tutti i Consiglieri che sono qui di fronte a noi. Grazie alla dottoressa Jannelli e a tutta la struttura per essere riuscita a predisporre gli spazi delle OGR, affinché potessero accoglierci, in quanto siamo nella fase di ristrutturazione del palazzo che tradizionalmente ospita e continuerà a ospitare il Consiglio regionale. Ma credetemi, è anche bello potersi insediare qui, perché questo è un luogo storico per la nostra storia di Torino e del Piemonte.
Qui aggiustavano i treni. È incredibile: in questi spazi aggiustavano i treni. Poi, nel corso degli anni, questo è diventato un luogo in cui i giovani hanno potuto trovare luoghi di attrazione e luoghi di cultura, in cui piccole aziende e piccole imprese, sul nascere, hanno potuto trovare ospitalità, accoglienza e strutture che le rilanciassero. Inoltre, durante il Covid, proprio in queste stanze c'erano i malati, c'erano i letti, c'era l'ospedale da campo che l'Aeronautica militare a tempo di record aveva costruito proprio qui dove siamo noi adesso, dove tante persone hanno sofferto, ma tante persone sono anche guarite.
Oggi qui, negli stessi spazi, superato anche il Covid, s'insedia il Consiglio regionale del Piemonte, che è la casa dei cittadini. Noi rappresentiamo i cittadini del Piemonte: tutti quanti. Il giorno dopo le elezioni, il primo dovere di rappresentanza istituzionale è ricordarsi di rappresentare davvero tutti e di mettercela tutta per riuscire a farlo al meglio.
Per farlo al meglio, però, occorre essere dotati di un valore profondo: il rispetto. Rispetto di chi non la pensa come te; rispetto di chi la pensa come te; rispetto di chi hai in squadra; rispetto di chi è un tuo avversario e rispetto di chi scrive la nostra storia. Rispetto di chi scrive e commenta le nostre decisioni; di chi scrive, commenta e rende trasparente quest'Aula, affinché tutti i cittadini possano sapere cosa avviene qui dentro. Ecco perché non posso iniziare il mio intervento senza esprimere - e vorrei che lo facessimo tutti quanti insieme - la profonda solidarietà ad Andrea Joly, per il fatto gravissimo accaduto proprio qui a Torino nelle scorse ore. È un fatto che abbiamo voluto condannare e che hanno condannato le istituzioni, tutte le istituzioni, dal Governo Meloni alla Camera e al Senato.
Anche questa Regione ha voluto farlo. Ho voluto farlo io come Presidente della Giunta, esprimendo non soltanto la solidarietà a un giornalista di valore e a tutta la stampa, ma esprimendo una condanna dura e netta a qualsiasi forma di violenza che possa in qualche modo pensare di intimidire o di ridurre la libertà di espressione e di documentazione, che sono le libertà di tutti i professionisti - giornaliste e giornalisti - oggi qui con noi, ma anche chi non è presente oggi, che alimentano la comunicazione del nostro Piemonte e che rappresentano quel documento che ho voluto sottoscrivere con l'Associazione della Stampa Subalpina, non soltanto per sostenerne l'editoria, ma per sostenere anche il lavoro dei giornalisti e delle giornaliste del Piemonte contro ogni forma di precariato che, ahimè in questo settore è ancora molto e troppo presente, e per garantire loro oggi più che mai, la massima libertà, tutela e protezione dell'Istituzione regionale, che sarà sempre dalla loro parte.
Pertanto vi chiedo, se il Presidente me lo concede, di esprimere ad Andrea la nostra solidarietà con un applauso forte del Consiglio regionale.



(Applausi in sala)



CIRIO Alberto, Presidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente, per questa licenza. Non approfitterò più della sua generosità, ma credevo fosse fondamentale farlo e farlo oggi: questo applauso è rivolto a tutti, a lui e a tutti coloro che svolgono questo lavoro così complicato, ma così prezioso per la vita di tutti noi e soprattutto, per la democrazia.
Per certi versi, l'insediamento di oggi mi ricorda quello di cinque anni fa: l'insediamento di chi presenta una squadra, una squadra di Governo; di che presenta una Giunta; di chi presenta un programma e di chi è stato premiato con la fiducia da parte dei cittadini del Piemonte. Per me è anche l'occasione di dire grazie ai cittadini del Piemonte. È il momento della gratitudine.
Prima, il Presidente Nicco ricordava che sono 25 anni che non veniva confermato un Presidente e, credetemi, ciò mi preoccupava abbastanza prima del voto. Ma una conferma vale di più di una vittoria: da una parte inorgoglisce - credo che debba far piacere a me e a tutta la squadra che con me ha condiviso il Governo della Regione in questi cinque anni - e dall'altra parte, una conferma è un voto molto più consapevole.
Per me, consapevole vuole dire maggiore responsabilità verso chi ti ha votato e ti ha confermato, peraltro, con una percentuale alta: avendo ottenuto oltre il 56% dei consensi, è la più alta percentuale di fiducia data a un governo nella storia di questa Regione da quando esiste l'elezione diretta del Presidente. Questo ovviamente fa piacere, ma un secondo dopo ti crea maggiore senso prestazionale per quello che i cittadini si aspettano dal nostro lavoro.
Peraltro, è stato un voto molto più omogeneo di cinque anni fa, un voto che non ha dato aree di grandi spaccature, un voto in cui anche quel divario storico che c'era nella città di Torino è stato quasi colmato e che dimostra come, nei confronti di tutto il Piemonte, ci siano delle responsabilità ben precise e ci sia un'attesa ben precisa.
Ma uno rappresenta tutti: chi ti ha votato e chi non ti ha votato. Ed è questo il lavoro che dovremo fare in quest'Aula, che dovremo fare in questo Consiglio regionale, cercando il più possibile equilibrio e condivisione.
Equilibrio e condivisione non sono un compromesso. La parola compromesso è una parola che non piace e non piace neanche a me. La parola condivisione mi piace, la parola equilibrio mi piace. Ci sono scelte e momenti storici in cui non si può non condividere. Questo è il momento che stiamo vivendo oggi.
Oggi viviamo un momento straordinario della politica italiana ed europea della politica mondiale - guardiamo cosa accade nel mondo - ed è anche il momento in cui, sotto il profilo programmatico, avremo delle scelte storiche da adottare, dei piani e della programmazione storica da adottare.
Di programmazione si è parlato in campagna elettorale - voglio ringraziare le candidate e i candidati che con me hanno condiviso il confronto - e sempre si diceva: "La Regione dovrebbe programmare di più". È vero.
Ahimè, nel corso degli anni, la Regione è diventata un ente di gestione e un po' meno di programmazione, ma perché si sostituiva chi non gestiva.
L'esempio lo abbiamo sull'impiantistica sciistica invernale, che è una delle cose che più caratterizzano questa modalità d'azione, per cui, quando si faceva un'opera e l'opera terminava la sua funzionalità, di chi era quell'opera? Non era del Comune, che non aveva le risorse per gestirla, non era delle Province, ma diventava della Regione. Oggi noi siamo proprietari di stazioni sciistiche, di cannoni d'innevamento, di alberghi e di strutture che non hanno nulla a che fare con quella che dovrebbe essere la finalità istituzionale di un ente come la Regione.
Noi dovremmo essere un ente di programmazione e allora cercheremo augurandoci che la contingenza e l'emergenza che hanno caratterizzato i cinque anni del passato non ci siano più, di programmare con maggior lungimiranza e nella programmazione c'entra la Giunta, ma c'entra tanto e soprattutto anche il lavoro del Consiglio.
Avremo sicuramente come tema prioritario e principale il tema della sanità.
Il tema della sanità è il tema dei temi, non solo per il Piemonte: lo è per il mondo intero, lo è per l'Europa e per le nostre Regioni d'Italia, ma è il tema di chi crede nella sanità pubblica - perché noi crediamo nella sanità pubblica - e di chi vuole guardare alla sanità privata senza pregiudizi, ma con l'idea di un rapporto puramente complementare, mai sostitutivo ma complementare, soprattutto nei momenti di emergenza.
Noi abbiamo sulla sanità, caro Assessore Riboldi - e caro Luigi Icardi ringraziandoti per i cinque anni che abbiamo vissuto insieme - delle sfide davvero importanti. La prima sfida è quella assunzionale, è quella di dare corso ai lavori dell'Osservatorio, è quella di mettere a frutto le risorse dell'Europa che siamo riusciti a stanziare, aggiuntive rispetto a quelle che erano le risorse a disposizione delle Aziende per assumere il personale, aumentando il tetto di spesa del 10% attraverso l'utilizzo di una decretazione specifica, che, peraltro, ci è arrivata proprio come proposta sindacale.
L'Assessore Riboldi ha già convocato per il 29 luglio l'Osservatorio, dove questo tema, unitamente al tema delle liste d'attesa - che è e rimane la priorità assoluta, l'incipit per restituire il diritto alla salute ai cittadini e alle cittadine - è l'argomento non solo in trattazione, ma proprio in attuazione. Addirittura noi viviamo il momento storico favorevole sulle liste d'attesa, per cui il sistema del Centro Unico di Prenotazioni, che tanti problemi ha dato in questi anni, finalmente scade.
L'Assessore Riboldi ha voluto, come primo atto, far parlare il mondo dell'intelligenza artificiale con il mondo degli operatori di questo servizio.
Dal 29 luglio avremo già indicazioni importanti, così come l'avremo sul personale e sulla messa in sicurezza del concorso per infermieri, che si è visto, come spesso accade in Italia, sotto la spada di Damocle di un ricorso, che però l'Assessore sta risolvendo, la cui soluzione verrà illustrata proprio nella seduta dell'Osservatorio.
Accanto a questo c'è l'edilizia sanitaria. Abbiamo un piano molto ambizioso, un piano in corso d'opera, tutto localizzato e finanziato aspetti principali quando si vuole costruire ospedali e strutture ospedaliere. Il primo punto è decidere dove si fanno. Guardate che questa è una Regione in cui per 15 anni si è discusso e la politica non ha mai avuto il coraggio di decidere dove costruire un ospedale, perché c'era sempre un posto migliore per poterlo fare, perché c'era sempre un'istanza legittima di un Sindaco di volerlo più vicino a casa sua e meno vicino a casa di un altro. Noi li abbiamo localizzati tutti, anche assumendoci le nostre responsabilità, come ben sanno i Consiglieri, ad esempio dell'Eporediese e della zona di Ivrea, dove c'è stato anche un dibattito molto acceso e molto forte.
La localizzazione, caro Presidente Nicco, dell'ospedale a Cambiano è un'altra prova di chi ha avuto comunque il coraggio di decidere per quanti anni, quante perizie e quante centinaia di migliaia di euro sono stati spesi in passato, perché era meglio farlo a Moncalieri, a Santena o in un altro posto? È stato localizzato, così come quello di Torino Nord, che ha fatto molto discutere per quanto concerne l'utilizzo degli spazi della Pellerina.
Noi crediamo che, alla fine, sia la politica a dover decidere e noi abbiamo deciso. Abbiamo deciso non in maniera artificiale, cioè staccandoci dalla realtà concreta, ma l'abbiamo fatto sulla base di studi e valutazioni tecniche che ci hanno fatto ritenere che quella sarebbe stata la scelta migliore.
Per fare una struttura, però, ci vogliono le risorse. Il combinato disposto dei fondi del PNRR, unitamente ai fondi dell'INAIL, ci mettono nelle condizioni di centrare l'obiettivo. La Corte dei Conti ha confermato che per quanto concerne la Regione Piemonte, l'obiettivo e la misura specifica sulle infrastrutture sanitarie è pienamente nel rispetto dei tempi di attuazione, che, peraltro, non hanno subito alcun tipo di riduzione di rilocalizzazione.
A fine luglio avremo finalmente notizie sul Parco della Salute di Torino.
Stiamo attendendo gli ultimi passaggi dal Commissario Corsini, ma parrebbe nulla ostare a una seduta attraverso la quale possa essere pre-assegnata la realizzazione dell'opera. Guardate che questo è un passaggio storico: lo sappiamo tutti, lo sapete voi e lo sa di chi di voi ci diceva di annullare la gara e ripartire da zero.
Noi, in maniera un po' ostinata, siamo andati avanti e abbiamo ottenuto che il Governo Meloni, come primo atto, nella finanziaria mettesse un articolo di legge scrivendo: "Si nomina un Commissario straordinario per il Parco della Salute di Torino". E poi l'abbiamo ottenuto l'anno dopo: "Si nomina un Commissario straordinario per la metro 2".
È vero, nella normalità dei casi non ci vorrebbe un Commissario straordinario per costruire le opere; se tutto fosse normale in questo Paese, basterebbero le condizioni normali, ma in questo Paese le situazioni sono complicate e i Commissari sono la prova concreta, soprattutto quando riesci a individuare soggetti. Nel primo caso, lo abbiamo individuato nel Vice Avvocato Generale dello Stato, l'avvocato Coresini; nel secondo caso insieme al Sindaco Lo Russo, in una delle figure più importanti del mondo scientifico accademico di questa città e di questo territorio. Quando trovi gente di valore e affidi a loro il potere di decidere e di fare, le cose si fanno, per cui attendiamo.
Questa è la seconda sfida, unitamente al decorso dei termini di Novara altro grande intervento che ci aspetta.
Questi sono i passaggi principali del lavoro che l'Assessore Riboldi dovrà fare, con piena fiducia mia e della maggioranza. Abbiamo scelto un Assessore che fosse stato Sindaco, Sindaco di una città importante come Casale Monferrato, perché la sensibilità di chi è stato Sindaco è una sensibilità a 360 gradi, è una sensibilità del fare, una sensibilità di chi sa bene che bisogna assumersi delle responsabilità, ma sa anche bene che poi, alla fine, i problemi bisogna risolverli.
Con questa prospettiva l'Assessore Riboldi lavorerà, peraltro a stretto contatto con Maurizio Marrone, il quale si occuperà dell'altra metà della sfera del mondo della sanità, che è l'aspetto del sociale. Ormai sociale e sanità vanno di pari passo e non possono essere visti se non in una condizione di insieme.
Abbiamo ospedali con reparti occupati, con letti occupati da persone che sotto un profilo puramente clinico, potrebbero essere dimesse oggi, ma non vengono dimesse perché non sanno dove andare. E ben venga che non vengono dimessi, aggiungo io. Ma domani non può più essere così. Ecco perché quel Piano Socio Sanitario, caro Marrone e caro Riboldi, sarà il lavoro che dovremo fare e quella sarà la programmazione da fare insieme e su quella credo più che su ogni altra tematica, dovremo passare ore e giorni in questo Consiglio regionale, raccogliendo le informazioni e le sensibilità di tutti quanti voi. Ciascuno ha una ricchezza da dare, che è la propria esperienza. Il Consiglio regionale è bello per quello: perché hai l'esperienza del professor Salizzoni - e quindi ha l'esperienza che arriva da chi più sa in materia e lo ha dimostrato con la sua carriera e la sua vita - e poi hai l'esperienza di chi, invece, vive la vita dall'altra parte, da utente, da quello che non ha trovato la prenotazione per fare la visita a quello che è sfiduciato. Ecco perché servirà l'apporto, l'aiuto e il sostegno di tutti quanti voi.
Noi lavoreremo per continuare nella direzione di valorizzare Scelta Sociale, che è stata un'idea dell'Assessore Marrone. Abbiamo trovato i soldi (e tanti) per finanziarla nel Fondo Sociale: 90 milioni di euro di fondi europei che sono andati alle nostre famiglie.
Guardate che questo non è un fattore da nulla, perché questi soldi c'erano anche dieci anni fa, il Fondo Sociale esiste da parecchio tempo. L'averli voluti dirottare sulle famiglie, attraverso un sostegno che abbiamo la volontà e l'impegno di voler addirittura incrementare, sarà uno dei capisaldi del lavoro che l'Assessore Marrone intende fare, unitamente al suo lavoro sulla casa. Abbiamo una freschissima legge sulla casa, che è stata approvata dallo scorso Consiglio regionale, che dev'essere attuata.
Il mondo delle case popolari è un mondo importantissimo; noi abbiamo fatto importanti interventi, anche grazie al PNRR, anche su Torino. L'abbiamo fatto su immobili che avevano più di cent'anni, su immobili che erano cinquant'anni che non vedevano cambiare un portoncino o una finestra. Per quelle famiglie, quella è la scelta della vita.
Noi non dobbiamo mai dimenticarci che, nel nostro ruolo, dobbiamo guardare lontano. E noi guardiamo a Marte. Perché guardiamo a Marte? Perch l'aerospazio piemontese è quello che sta progettando la base lunare da cui partirà la missione su Marte. Ma non dobbiamo mai dimenticare il portoncino o la finestra di chi vive in una casa delle nostre ATC piemontesi, perch quella è la sua casa, quello è il suo problema.
È questa la capacità che dovremo cercare di dimostrare: di guardare lontano, non dimenticandoci però della contingenza e non dimenticandoci di un aspetto che l'Assessore Marrone, insieme al lavoro del Consiglio, dovrà affrontare, che è quello di ridefinire anche il tema dell'assistenza ai nostri anziani. Guardo Monica Canalis, sapendo che è un tema sul quale anche lei ha grande sensibilità.
Va riscritta, perché ci troviamo in una condizione dove le RSA non hanno le risorse per andare avanti, ma noi viviamo con una legge in base alla quale se aumentiamo la quota regionale, aumenta anche la quota che viene chiesta alle famiglie. E diventa una situazione che è un controsenso: per aiutare la struttura, penalizzi la famiglia. Abbiamo sottoscritto un accordo, che abbiamo già onorato e che intendiamo onorare, di aumento delle tariffe della parte sanitaria, che è quello che possiamo fare senza dare incidenza sulle famiglie, che dobbiamo e vogliamo attuare e che rimane un po' anche il binario su cui l'Assessore Marrone si muoverà all'interno delle sue importanti deleghe.
Questo aspetto per me è molto importante e sono felice che te ne occupi tu Assessore Marrone, che hai, se me lo permetti, i piedi ben radicati nella vita e nei problemi di tutti i giorni delle persone che vivono in Piemonte.
Ho l'onore di avere accanto a me la mia Vicepresidente. È un onore e un piacere perché è stata una conferma importante. Elena Chiorino ha gestito nei cinque anni passati, tematiche complesse: occuparsi di lavoro vuole dire occuparsi di crisi. Abbiamo iniziato il nostro mandato di governo con il tavolo dell'ILVA che abbiamo voluto, insieme al Sindaco Rocchino Muliere, convocare a Novi Ligure e riconvocare proprio in occasione della riunione organizzata a Roma.
Dobbiamo seguire questi tavoli con grande attenzione: ce ne sono tanti però ci sono anche segnali buoni e positivi. Per quanto riguarda l'ILVA proprio in questi giorni sono in corso sopralluoghi da parte degli ultimi gruppi (sono cinque i gruppi che hanno inviato i propri rappresentanti) e rilanciando il tema abbiamo dimostrato che ILVA non è solo Taranto, ma è anche Piemonte; non è solo Piemonte e non è solo Novi, ma è anche Gattinara; non è solo Gattinara, ma è anche Racconigi.
Insieme a questo, abbiamo anche i tavoli Stellantis e i tanti altri tavoli aperti nel corso degli anni, che hanno visto la necessità di intervenire direttamente da parte dell'Assessore, ma anche intervenendo e ascoltando quanto il mondo delle imprese ci chiede.
In questa campagna elettorale ho avuto moltissime attestazioni di stima in merito alla riformulazione dell'Academy o, meglio, all'invenzione dell'Academy, ossia una nuova forma di formazione professionale di livello e di qualità, definita e scritta dal mondo delle imprese, che sono quelli che dovranno poi assumere i nostri ragazzi e le nostre ragazze.
Le Academy stanno funzionando bene; addirittura ci viene chiesto un rilancio e un impegno. Sono contento che possa continuare a occuparsene lei, Assessora Chiorino, avendo acquisito anche la Vicepresidenza. Ciò mi dà la possibilità di avere al mio fianco una donna di valore, alla quale abbiamo affidato anche le partecipate, tema su cui siamo virtuosi: la Corte dei Conti ha riconosciuto che siamo passati da 66 a 39 società partecipate negli ultimi cinque anni, quindi ne abbiamo liquidate tante e, soprattutto non ne abbiamo fatte di nuove. È finita l'epoca in cui la Regione partecipava sempre a tutte e a tutti e alla fine pagava il conto. Oggi lo si fa quando le scelte sono strategiche, ma laddove non lo siano, vogliamo proseguire in questa direzione, mettendo ordine a questo mondo, un ordine che già l'Assessore Ricca (oggi Capogruppo della Lega) con le sue deleghe aveva attivato.
Passando al tema delle attività produttive, noi siamo una terra rurale, una terra agricola.
Sono contento che sieda a questo tavolo, come neo Assessore al commercio e all'agricoltura, alla caccia e pesca e all'emergenza della peste suina Paolo Bongioanni. Innanzitutto abbiamo unito commercio e agricoltura. Non era mai successo, perché di solito il commercio era unito al turismo. È una richiesta fatta dal mondo del commercio, perché l'agricoltura gode di tante risorse europee e il commercio nessuna.
Abbiamo cercato di unire le due materie per far sì che a tutta la parte relativa alla promozione dei prodotti agricoli possa beneficiare anche il mondo del commercio. L'Assessore ha già comunicato la volontà di una nuova legge sul commercio, una legge che dovremmo studiare insieme. Pensate che l'ultima legge risale al 1999, quando non esisteva la vendita online.
Attualmente abbiamo in Piemonte una disciplina del commercio che non tiene conto che, oggi, buona parte delle transazioni commerciali avvengono online.
Con l'Assessore Bongioanni stiamo lavorando anche al PSR all'applicazione e all'attuazione del PSR. Siamo una delle poche Regioni che è già riuscita ad attuare una prima modifica del PSR in corso. Abbiamo un rapporto di filiera molto stretto con il Ministro Lollobrigida. Questo è già una garanzia perché, come sapete, adesso le modifiche al PSR non si fanno più direttamente su Bruxelles, ma hanno un passaggio romano che un tempo non era previsto. Noi questo passaggio romano riusciamo a farlo in tempi rapidi, ma soprattutto abbiamo anche un tema, di cui si occupa l'Assessore Bongioanni, dell'emergenza lavoro, dell'emergenza stagionali dell'emergenza occupazionale per quanto riguarda la necessità di restituire e di garantire la dignità ai lavoratori e alle lavoratrici del mondo agricolo piemontese.
Si è parlato di un "modello Saluzzo" e ringrazio il Consigliere Calderoni perché lui era il Sindaco di Saluzzo. Il modello Saluzzo è nato con il Covid, nella sua formalità vera, perché durante il periodo del Covid avevamo la necessità di garantire che le donne e gli uomini che arrivavano per la raccolta della frutta, nella zona del Saluzzese, avessero anche una garanzia di controllo.
Luigi Icardi se lo ricorderà, e lo ricorderà anche l'Assessore Protopapa perché l'avevamo fatto insieme e naturalmente lo ricorda l'allora Sindaco di Saluzzo: quel modello ci ha permesso di intervenire sotto il profilo sanitario, garantendo un controllo da parte dell'ASL del territorio, grazie alla sua disponibilità, ma poi ci ha permesso, una volta superato il Covid di migliorarlo, intervenendo anche economicamente per aiutare le aziende agricole a garantire l'ospitalità a queste persone. Quindi, questo "modello Saluzzo", che sarà perfezionabile e perfettibile, è anche esportabile. E mi ha fatto piacere che proprio il Segretario Generale della CGIL, Airaudo abbia voluto citarlo come un buon esempio da sottoporre anche agli altri territori del Piemonte, perché lo sfruttamento non è solo nel mondo delle vigne o della frutta: lo è nel riso e lo è ovunque si calpesti la dignità delle persone. E noi la dignità delle persone, di tutte le persone sempre e ancor di più di chi viene per lavorare, la vogliamo difendere.
Collegato all'agricoltura c'è il tema del turismo. L'Assessore Chiarelli ha un'esperienza importante nella seconda città del Piemonte (in termini di popolazione), perché lei è stata a lungo nell'amministrazione come Vicesindaco di Novara. A lei è stato affidato un compito importante, che è quello di ereditare il lavoro che bene ha svolto l'Assessore Poggio, che voglio ringraziare perché il turismo sta funzionando bene, visto che oggi rappresenta il 10% del PIL regionale. Ma anche le cose che funzionano non vuol dire che non abbiano problemi e quindi bisogna sempre essere pronti.
Sono felice che l'Assessore Chiarelli abbia voluto lanciare, insieme all'Assessore Gallo, la prima campagna per le montagne che erano state colpite dagli eventi meteorologici, proprio invitando, da buoni sabaudi, ad aiutarci. Noi non chiediamo che ci aiutino con i sussidi, ma chiediamo che ci aiutino visitando le nostre montagne, permettendoci di lavorare, che è la garanzia più importante.
A lei spetta anche una delega molto delicata, che è quella della cultura in cui crediamo e crediamo molto e Marina Chiarelli sperimenterà quella che è la prima applicazione di un anticipo di liquidità che noi vogliamo garantire a tutto il mondo che aspetta soldi dalla Regione, ma ancor di più al settore della cultura, su cui abbiamo già interlocuzioni aperte. Abbiamo il tavolo "emergenza cultura" che attende una proposta, che faremo nelle prossime settimane.
La Sottosegretaria Porchietto si è già occupata di rapportarsi con Finpiemonte. Il mondo delle fondazioni bancarie è disponibile a dare una mano e sperimenteremo, proprio col mondo culturale, l'anticipo di liquidità. Abbiamo già fatto tanto, istituendo bandi triennali, in modo da evitare che ogni anno ci si dovesse rapportare con la Regione sperando di avere il contributo. Però il bando triennale vuol dire che i soldi degli assegni bisogna anche averli, quindi questa è la prima delle preoccupazioni pratiche, in quanto il mondo culturale ce l'ha indicata come priorità tra le loro esigenze.
Passiamo allo sport. Siamo una Regione che ha appena finito una conferenza stampa in cui abbiamo presentato per il 10-17 novembre 2024 l'edizione dell'ATP Finals e soprattutto abbiamo messo le basi molto concrete, insieme al Sindaco di Torino, per procedere con FIT e con ATP, con il Presidente Binaghi e con il Presidente Gaudenzi, per avere una prosecuzione, che non è solo una speranza, ma ormai è una prospettiva, anche perché ci permetterebbe di recuperare i primi due anni che erano stati, in qualche modo, condizionati dal Covid.
Abbiamo ancora tutta la città in giallo e tutto il Piemonte in giallo per il Tour de France. Abbiamo il lavoro che ci porterà a gennaio ad avere le Universiadi. Sono 61 Paesi per 3.000 atleti da tutto il mondo, che saranno qui con noi per le Universiadi invernali. Ringrazio l'Assessore Ricca per il lavoro che ha svolto negli anni passati e l'Assessore Chiarelli per quello che farà in continuità con quanto di buono è stato fatto in Piemonte.
Ovviamente, il tema delle attività produttive passa attraverso l'artigianato.
Abbiamo voluto esplicitare la figura dell'artigianato nelle deleghe.
Sembrerà un passaggio di carattere formale, ma per noi è sostanziale perché un tempo era affogato - vero, Andrea? - all'interno delle parole "attività produttive".
Vogliamo rilanciare l'eccellenza artigiana, quel progetto di filiera. Nel commercio li abbiamo chiamati DUC (Distretti Urbani del Commercio), sui quali andremo avanti e che hanno finanziato un qualcosa che c'era già per legge, ma che è stata priva di finanziamenti per tanti anni. Sull'attività produttiva e sull'artigianato intendiamo replicare con una misura diversa che lanci l'eccellenza artigiana e che permetta di unire le forze dell'Assessorato alle attività produttive anche attraverso la capacità di attrazione industriale.
Su questo, regalo più grande non poteva esserci: la Silicon Box aprirà la propria fabbrica di microchip in Piemonte, in Provincia di Novara. Con un agreement con il Ministro Urso abbiamo firmato il contratto, poi sono andati dal notaio a comprare i terreni, per cui il percorso è irreversibile. Silicon Box è una delle realtà più importanti al mondo di produzione di microchip. I microchip sono la benzina dell'intelligenza artificiale (l'ho studiato a memoria, così mi ricordo bene cosa vuol dire).
I microchip non si producono in Europa, tanto meno in Italia. il Governo italiano è stato abile ad aprire le porte del Paese. Siamo andati in concorrenza con Lombardia e Veneto e abbiamo lavorato a stretto contatto.
Il Direttore Fenu e il Direttore Crotta hanno lavorato direttamente con i funzionari del Comune di Novara, con il Sindaco Alessandro Canelli, con il Direttore generale del Comune di Novara Moriondo (ex Direttore della Regione) e abbiamo vinto la sfida: Silicon Box aprirà la sua fabbrica in Piemonte. Si tratta di un investimento di tre miliardi e 200 milioni con 1.600 posti di lavoro.
È un grande risultato anche per la prospettiva che questo elemento di ricchezza porti altra ricchezza in Piemonte, unendolo anche alla prospettiva su Mirafiori, su cui guardiamo con grande attenzione e con la schiena ben dritta. Su questo lavoriamo gomito a gomito con il Comune di Torino. Non potrebbe essere diverso: se pensate che fino a pochi anni fa Mirafiori era una scatola vuota senza prospettive e senza identità, oggi è diventata una realtà all'interno della quale Stellantis ha inserito il proprio hub del recupero (entro il 2030 le loro auto saranno al 100 costruite con prodotti riciclati). È stato costruito il Battery Technology Center e un sistema di consolidamento dei cambi delle auto elettriche.
Siamo scesi in piazza insieme ai sindacati e ai lavoratori (prendendo anche qualche fischio, ma ci sta ogni tanto) per dire: tutto bello, ma noi vogliamo che si facciano le macchine.
Oggi si costruiscono 84 mila macchine all'anno a Mirafiori, ma ne servono 200 mila per raggiungere il break even di riferimento. Abbiamo chiesto un modello in più. Tutti quanti lo abbiamo chiesto e Tavares ha annunciato che, dal 2026, la 500 ibrida smetterà la sua produzione in Polonia e si sposterà a Mirafiori. In questo modo, unitamente alla 500 elettrica che già si sta producendo a Mirafiori, si potrà puntare all'obiettivo dei 200 mila veicoli all'anno, obiettivo per garantire occupazione e indotto.
Questa è la prospettiva su cui abbiamo lavorato e per la prima volta è stato fatto un contratto scritto. Qualcuno addirittura parlava della segretezza, ma la segretezza è riservatezza: la Pubblica Amministrazione sa che dev'essere riservata, ma ciò non vuole dire fare le cose di nascosto ma fare le cose serie.
Le cose serie ci permetteranno di avere, dal 2026, il secondo veicolo a Mirafiori. Questo risolverà tutti i problemi? No, ma è il presupposto per risolverli. È il presupposto per poter pensare a questa cassa integrazione di oggi che ci spaventa, ma con la prospettiva che sia davvero una cassa integrazione per quello che dev'essere, cioè un movimento provvisorio senza dimenticare, cari Consiglieri, che uno degli elementi su cui vogliamo porre più attenzione con l'Assessore Chiorino e con l'Assessore Marrone è l'integrazione della cassa integrazione quando supera una certa durata di tempo.
Non possiamo permettere che cittadini e cittadine del nostro Piemonte possano vivere con 700 euro al mese per due, tre, quattro, cinque anni.
Nessuno di noi può permetterlo, soprattutto chi viene pagato come siamo pagati noi. Questa è la prima delle cose che dobbiamo mettere nel nostro cuore e nella nostra etica, se vogliamo che funzioni. Noi integreremo la cassa integrazione dello Stato, utilizzando i fondi europei del Fondo Sociale, quando supererà un certo limite di tempo, perché non è accettabile che diventi uno stipendio.
Con questa prospettiva lavoriamo anche nelle attività produttive. Con l'Assessore Tronzano abbiamo ottenuto la parifica da parte della Corte dei Conti, senza eccezioni. Lo dico con un po' di orgoglio, perché per me è la quinta dal 2019 al 2023. Senza eccezioni vuol dire che non ci sono delle osservazioni. Le osservazioni per fare meglio ci sono sempre e ben vengano soprattutto quando arrivano da un organismo serio e di valore come quello della Corte dei Conti, ma senza eccezioni vuol dire che le cose funzionano e che questo governo regionale, negli ultimi cinque anni, ha ridotto di un miliardo e mezzo l'indebitamento di questa Regione.
Che abbiamo fatto chi? Un po' tutti, amici miei. Non è colpa di un partito o di una coalizione. L'indebitamento della nostra Regione ha, negli ultimi vent'anni - se voi guardate i dati della Corte dei Conti - un meccanismo che è simmetrico un po' in tutte le altre Regioni d'Italia. La Lombardia si è salvata e non ha indebitamento, così come il Veneto, ma le altre Regioni hanno situazioni complicate e difficili. Dove c'era una spesa sociale più alta, c'è stato un indebitamento più alto. Noi, però, tutti insieme stiamo rientrando. Aveva fatto bene anche Chiamparino prima, perché era rientrato anche lui nei suoi cinque anni di governo. E noi siamo rientrati anche nei nostri cinque anni, perché pagare i debiti per noi è una questione di serietà nella quale crediamo molto.
Questo sarà l'anno anche di un tema molto attuale e anche dibattuto, che è il tema dell'autonomia. Al mio fianco c'è il neo Assessore Enrico Bussalino, che è Assessore all'autonomia, oltre che agli enti locali.
Dovremo discutere anche della ridefinizione degli enti locali.
Cari colleghi Consiglieri, chi di voi ha fatto il Sindaco, chi di voi fa il Consigliere comunale o lo ha fatto, sa bene come oggi non stia più in piedi il sistema di Unione dei Comuni, dei servizi e della condivisione. Il principio di unire i servizi per pagare meno è giusto, ma bisogna dare un ordine nuovo a questo tipo di situazioni e sarà tra le deleghe e tra gli impegni dell'Assessore Bussalino, unitamente a quello dell'autonomia.
Sul tema dell'autonomia noi abbiamo scritto al Governo e crediamo che il Parlamento abbia individuato uno strumento corretto, che è quello della predeterminazione dei LEP per poter provvedere alla determinazione dell'autonomia, ma dall'altra parte, al di fuori delle materie che sono condizionate dai LEP, si può operare e si può iniziare a lavorare.
Perché in Piemonte questa cosa ha più valore? Perché quelle materie, che non sono condizionate dai LEP, sono le stesse che il Presidente Chiamparino e il Consiglio regionale di allora aveva chiesto a Roma e sono quelle che noi abbiamo integrato.
Dal momento che non credo che uno cambi idea a seconda dei momenti, credo e mi auguro che potremo trovare una condivisione da parte del Consiglio quantomeno su queste materie che, ripeto, sono tutte nella prima delibera del governo di centrosinistra fatta dal Consiglio regionale del Piemonte.
Faccio un accenno alle infrastrutture, le grandi infrastrutture. Abbiamo introdotto la delega alla logistica, che non c'era, perché senza logistica non c'è futuro. Perché il Covid ci faceva morire? Perché ci teneva fermi.
La logistica è quello che ci permette oggi con la TAV e il Terzo Valico di essere il cuore dell'Europa. L'Assessore Bussalino porta con sé la competenza di essere stato Presidente della Provincia di Alessandria, che è il cuore geografico di questo incrocio. Lavorerà con l'Assessore Marco Gabusi e insieme si occuperanno di infrastrutture.
Il dividere le infrastrutture strategiche dalle infrastrutture quotidiane è una scelta che ci chiedono i Sindaci dei piccoli Comuni. Il Sindaco del piccolo Comune vuole avere davanti una persona che possa dedicargli l'attenzione per asfaltare la sua piccola strada che va in una frazione, ma noi non possiamo perdere di vista la grande infrastruttura. È per questo che abbiamo messo insieme le due deleghe in modo complementare, non perch le grandi infrastrutture contino e le altre non contino, ma perché sono argomenti diversi, tavoli diversi. Cito il Tenda perché lunedì 5 agosto ci sarà la prima riunione della Giunta regionale e la faremo a Limone, proprio a testimonianza di come l'attenzione sul Tenda non possa diminuire e che la prospettiva di apertura di fine lavori prima della neve e di collaudo entro l'anno possa essere confermata, in modo che il Comitato di monitoraggio insieme ai Sindaci e alla comunità di cui, peraltro, l'Assessore Bongioanni è anche Consigliere comunale, possa trovare la giusta attenzione da parte delle istituzioni.
Parliamo poi della seconda canna del traforo del Monte Bianco.
Il nuovo Governo francese pare orientato all'autorizzazione. Sapete che il precedente Ministro dell'ambiente era contrario, mentre oggi il cambiamento dovrebbe permetterci di avere una migliore sintonia. Noi saremo la base come Torino, Museo del Risorgimento, del Tavolo intergovernativo tra Italia e Francia.
Della metro 2 abbiamo già parlato e sul traforo del Frejus stiamo attendendo, ma con pressione quotidiana, interventi sul tratto francese.
Per quanto riguarda i trasporti, l'Assessore Gabusi avrà un compito che rimane sempre quello più importante. Leggevo con attenzione interventi di alcuni Consiglieri regionali sul tema dei trasporti, ma stiamo lavorando insieme al Comune di Torino per fare, a titolo sperimentale, la tessera dello studente, utilizzando i fondi della qualità dell'aria. Abbiamo già un'interlocuzione avviata e, soprattutto, abbiamo le coperture per lanciare la misura, ma il Piemonte è grande, dovremmo lavorare per estenderla laddove i Comuni possano fare anche la loro parte. Tuttavia, Torino ci permetterà di avviarla come un'operazione di cui usufruiranno tutti gli studenti di Torino, che sono anche studenti del Piemonte, attratti dalle nostre Università.
Abbiamo momenti importanti, non solo il collegamento con l'aeroporto di Caselle, un intervento storico che abbiamo portato a termine, ma dobbiamo mettere mano al tema dei collegamenti tra la zona del Biellese, del Nord Piemonte su Torino, ma anche lavori del passante su Torino, che finiremo entro il 2026, essendo fondi del PNRR che vanno finiti. Ci permetteranno di aprire l'imbuto perché oggi, con l'elettrificazione della ferrovia nel Biellese, non abbiamo problemi di accesso. Abbiamo problemi sull'arrivo di Torino perché Torino stringe, non ci sono spazi e i treni non si possono mettere uno sopra l'altro. Con l'apertura del passante riusciremo a risolvere finalmente questo problema. Riusciremo ad avere di nuovo il collegamento tra la Val di Susa, le montagne olimpiche e l'aeroporto di Torino, continuando a pagare i debiti del passato. Non dimenticatelo mai questo: ve lo chiedo per onore di verità, sapendo di avere persone intellettualmente oneste di fronte.
Nel 2016, questa Regione effettua un contratto con Trenitalia senza le coperture finanziarie necessarie. Trenitalia fece causa alla Regione, noi perdemmo la causa e il nostro Governo regionale si trova a pagare 20 milioni all'anno per tre anni per coprire il contratto del 2016. Non mi interessa chi c'era, però sappiamolo, perché quando dicono che non ci sono i soldi per fare questo, rispondo che se non avessimo ereditato un contratto senza copertura, avremmo quantomeno 20 milioni di euro all'anno in più che non abbiamo.
Abbiamo aperto anche a vettori alternativi a Trenitalia; abbiamo aperto ad Arenaways e a chiunque voglia venire a mettere i propri treni sulle nostre ferrovie. Siamo disponibili a farlo. Abbiamo subito ricorsi anche su questo, ma li abbiamo vinti, quindi andiamo in una direzione positiva.
Per quanto riguarda l'ambiente, il primo atto che questo Consiglio regionale dovrà approfondire è il nuovo Piano della qualità dell'aria. La Giunta ha approvato la proposta e ci sono 45 giorni per le osservazioni.
L'Assessore Marnati, già Assessore prima, quindi in continuità con l'impegno di allora, ha portato avanti un tavolo condotto dai nostri uffici e da ARPA. Questo Piano, che avrete modo di analizzare (entro 45 giorni arriveranno osservazioni da parte di tutti i soggetti cui è stato notificato) verrà poi approfondito in Consiglio con Commissioni e audizioni. È una delibera del Consiglio regionale che responsabilizzerà tutti.
È un tema su cui non possiamo non essere seri e, soprattutto, non essere scientifici, tant'è che il Piano che vi presentiamo è certificato da ARPA.
È ARPA che dice che l'obiettivo del 2025 in quel modo possiamo centrarlo e anche l'obiettivo del 2030 è in linea con quelle che sono le prescrizioni da parte dell'Europa.
Tra le prescrizioni ci sono i temi di una nuova legge sull'urbanistica. È un lavoro che l'Assessore Gallo ha nel suo cassetto. L'Assessore Gallo ha fatto il Sindaco di una città di montagna o comunque pedemontana, come è Busca, per tanti anni. La nuova legge sull'urbanistica è importante e la dobbiamo affrontare con determinazione.
Il mio Vicepresidente dello scorso mandato, Fabio Carosso, così come l'aveva fatto sulla peste suina, ha seguito direttamente questo tema e ha avuto anche il buon senso di analizzarlo e di mettere tutto fermo su un tavolo, perché potesse essere analizzato da questo nuovo Consiglio regionale. Quindi, insieme a voi potremo analizzare la nuova legge sull'urbanistica, potremo lavorare al Piano degli Interventi del PNRR sulla neve, perché abbiamo ricondotto le deleghe della neve alla montagna, così come erano un tempo (chi ha memoria storica, lo ricorderà). E andremo avanti anche in questa direzione, ricordandoci che un piccolo borgo di montagna o una piccola scuola di montagna, che teniamo aperta, per noi è motivo di grande orgoglio.
Chiudo con l'Assessore Vignale. Prima, Gian Luca, c'era il tuo omologo in giro nel pubblico. Io chiamo Vignale il moderno Cavallera. Chi ha conosciuto l'Assessore Cavallera in questa.



(Audio mancante o incomprensibile)



CIRIO Alberto, Presidente della Giunta regionale

. tantissime per far funzionare una Regione.
All'Assessore Vignale abbiamo chiesto di occuparsi di questo e soprattutto, del patrimonio della nostra Regione, oggi che siamo riusciti a portare a casa un risultato straordinario, che è quello dell'apertura del grattacielo. Ci sono 2.000 persone nel grattacielo, si sono trasferite tutte e oggi la zona di Torino che ha avuto la maggior rivalutazione sotto il profilo immobiliare è quell'area.
Abbiamo la prospettiva, nei prossimi mesi, di aprire anche quella che si chiama la "Farfalla", che è il Centro Convegni, di cui sono arrivate proprio in questi giorni le ultime certificazioni, e di renderla già fruibile per le prossime manifestazioni, non dimenticando che siamo pronti a fare la nostra parte anche per nuovi investimenti immobiliari che riguardino l'area fieristica. Difatti, una città come Torino e una regione come il Piemonte non può non avere un'area fieristica di proprietà pubblica, così come avviene in tutte le aree fieristiche del mondo che funzionano.
Concludo con i due Sottosegretari, che ringrazio per avere dato la disponibilità a ricoprire questo ruolo, che è un ruolo nuovo, che voi, cari Consiglieri, avete definito nella nuova legge. È un ruolo a cui dobbiamo dare contenuti e chiedo anche a voi di aiutarci nel dare contenuti.
I Sottosegretari alla Presidenza saranno preziosi e lo sono già stati.
Penso al lavoro che Alberto Preioni ha fatto per quanto riguarda l'emergenza meteorologica, soprattutto nelle aree di sua competenza geografica, o il lavoro che sta facendo Claudia Porchietto con Finpiemonte sul tema della liquidità. Ma sarà anche un lavoro importante per i rapporti tra Consiglio e Giunta.
Il fatto che la Giunta non sia più rilevante ai fini del mantenimento del numero legale rischierebbe e rischierà di avere una Giunta che possa non essere così presente ai lavori del Consiglio. Io ho chiesto agli Assessori di essere presenti sempre quando ci sono materie di loro competenza, ma in questo la figura dei Sottosegretari, come elementi di rapporto tra Consiglio e Giunta, potrà essere molto preziosa.
L'ho fatta fin troppo lunga, ma credo che fosse importante farlo. A tutti dico un grazie, anche sul metodo che vorremo andare a realizzare, cioè un metodo di condivisione. Io ho cercato sempre, nel mio impegno politico amministrativo e istituzionale, di essere una persona di equilibrio, una persona di condivisione, una persona di moderazione. Continuerò a farlo all'interno della mia Giunta, continuerò a farlo tra le forze della nostra maggioranza, che ringrazio una per una - Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e la Lista Civica Cirio Presidente - e continuerò a farlo, essendo disponibile con tutte le forze, anche di opposizione, di questo Consiglio regionale, con la convinzione che noi siamo i cittadini del Piemonte e quindi dobbiamo innanzitutto onorarli con il nostro impegno, con la nostra serietà, anche con la nostra condotta, con la nostra onestà, ma anche col rimanere persone umili e persone tra la gente.
Non posso fare raccomandazioni - al massimo, le faccio alla mia Giunta - ma da Consigliere la faccio ai colleghi: dobbiamo rimanere quello che siamo e continuare a parlare tra la gente. Molti di voi lo fanno e lo faranno ancora, però diamocelo tutti come impegno: dobbiamo continuare a rispondere al telefono. Potrà sembrare una banalità, ma da parte del cittadino, che ci ha dato fiducia, è la prova che sei rispettoso della fiducia che ti ha dato, sapendo che il ruolo che abbiamo non deve essere mai un ruolo di privilegio.
Concludo facendo una citazione, anche se non ne faccio mai.
Oggi c'è stato il cambio della guardia al vertice dei carabinieri in Piemonte. Il generale di brigata Antonio Di Stasio andrà a Roma per assumere l'incarico di comando generale dell'Arma dei Carabinieri italiani e durante la cerimonia il comandante Pastrengo ha letto un passo di Sant'Agostino che mi ha molto colpito e che voglio leggere in conclusione del mio intervento. È un passo che credo vada bene per chi come noi, oggi ha un ruolo di responsabilità, ma anche di valore e di potere. "Nella casa del giusto anche coloro che esercitano un comando non fanno in realtà altro che prestare servizio a coloro cui sembrano comandare; essi, difatti, non comandano per cupidigia di dominio, ma per dovere di fare del bene agli uomini, non per orgoglio di primeggiare, ma per amore di provvedere".
Quando ci fanno sedere in prima fila per un'inaugurazione o quando saliamo su un palco per intervenire, in quel momento, sì, siamo orgogliosi, perch lo siamo tutti, altrimenti noi faremo questo mestiere, ma questo orgoglio lo dobbiamo prendere come dovere di provvedere, cioè di essere concreti e cercare di migliorare la vita dei cittadini del nostro Piemonte.
Grazie.



(Applausi in sala)



PRESIDENTE

Grazie, Presidente Cirio.
Ricordo che l'o.d.g. prevede l'apertura del dibattito sull'intervento del Presidente della Giunta regionale e i Consiglieri che intendono intervenire possono comunicarlo alla Presidenza.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Gianna

Gentile Presidente Cirio, gentili Assessori e Assessore, gentili Sottosegretari, gentile Presidente del Consiglio Nicco e tutto l'Ufficio di Presidenza, cari colleghe e cari colleghi, formulo, a nome mio personale e di tutto il Gruppo del Partito Democratico, i migliori auguri di buon lavoro per questa XII Legislatura. Un grazie sentito e particolare a tutta la struttura del Consiglio che ci ha permesso, oggi, di celebrare l'inizio di questa legislatura in modo così solenne e così preciso: grazie davvero per il lavoro che avete svolto e che svolgerete insieme a noi durante l'arco di tutta la legislatura.
Mi rivolgo innanzitutto a lei, Presidente Nicco, sottolineando l'importanza del ruolo che le è stato attribuito da tutta l'Assemblea, affermando, in questo modo, l'alto valore istituzionale. A lei chiediamo di svolgere questo ruolo, riconosciuto dalla Costituzione, dallo Statuto e dal Regolamento, con grande equilibrio. Un ruolo di garanzia e di rispetto dell'esercizio democratico al quale noi tutti dobbiamo collaborare rispettando quanto gli elettori ci hanno assegnato con il loro voto. Lei dovrà consentire la migliore dialettica tra la maggioranza e la minoranza al fine di svolgere quel ruolo di super partes della nostra Assemblea per il quale è stato eletto. Da parte nostra troverà Consiglieri che già conoscono le regole di quest'Aula e nuovi Consiglieri eletti, anche grazie alla nuova legge, una legge votata all'unanimità nella legislatura precedente, che non solo ha permesso l'ingresso di un numero maggiore di donne, ma ha consentito alla minoranza una maggiore presenza in seno all'Aula. I Consiglieri che sono qui e i Consiglieri che sono stati e che sono tornati qua hanno l'unico obiettivo di servire il Piemonte e i cittadini piemontesi.
La rappresentatività delle Province rappresenta sicuramente un passo in avanti significativo per tutta la nostra Regione, ma troverà dei Consiglieri che sicuramente, con fermezza e determinazione, lavoreranno nella direzione del vigilare affinché i provvedimenti, siano essi leggi o atti deliberativi, rispondano alle esigenze vere dei cittadini e delle cittadine della nostra Regione e siano strutturate in modo da consentire passi in avanti e non un tornare pericolosamente indietro su molti fronti siano essi di carattere economico siano essi di carattere sociale.
Lavoreremo affinché la nostra istituzione Regione possa tornare a essere punto di riferimento per tutti gli amministratori, di qualsiasi appartenenza politica siano, e perché i nostri stakeholder trovino in noi ascolto, dialogo e le soluzioni per affrontare le prospettive del futuro che, dopo cinque anni di governo del centrodestra, non sono certamente tra le migliori.
Voi avete avuto un mandato chiaro dai cittadini e, quindi, una responsabilità netta di governo. Anche il nostro mandato attribuito dai cittadini è altrettanto chiaro, ma la logica dei numeri è troppo limitante.
Quello che succede nella nostra società non va bene: siamo investiti da una minoranza di elettori che hanno votato, soltanto il 50%, perch evidentemente tutti coloro che non hanno voluto esprimere una preferenza politica non hanno trovato risposte oppure la lontananza delle istituzioni è sempre più significativa e drammatica. Di questo tutti quanti dobbiamo assumerci la responsabilità. È un grave vulnus per la politica e per la democrazia che tocca tutti quanti noi.
Lei, Presidente Cirio, ha affermato in più occasioni: "Abbiamo molto da fare, tanti progetti da completare e siamo già al lavoro per il Piemonte".
Molte di queste affermazioni ogni tanto sono suonate un po' come proclami e oggi vorremmo davvero che questa Regione ricominci a programmare e a svolgere la funzione per la quale è chiamata dalla Costituzione.
Nel leggere la relazione della Corte dei Conti non ci si sente per nulla sereni, sia rispetto al lavoro fatto sia per quanto ci sarà da fare. Sono significative le frasi dove viene sottolineata l'inadeguatezza dell'azione di programmazione e dell'azione legislativa, come nel caso della legge n.
6/2023, dal quale emergono situazioni di forzature e di censure sulla legittimità costituzionale, con il rischio di una tenuta del sistema sanitario regionale, a meno di interventi da parte del MEF che ci auguriamo arrivino al più presto per il bene di tutti noi e per il bene di tutti i cittadini piemontesi.
Basti pensare alla riduzione della spesa impegnata: nel 2022 per la sanità era del 69,32% sull'intero bilancio; nel 2023 è arrivata al 64%, con un decremento di circa 123 milioni di euro e con un eccessivo ricorso alle esternalizzazioni in ogni ambito e in ogni settore.
Sappia, Presidente, che, al di là dei buoni propositi da lei espressi, noi siamo qui a vigilare affinché il suo lavoro e il vostro lavoro abbia caratteristiche ben precise. Vogliamo sapere se e quando sarà predisposto il nuovo Piano Socio Sanitario e se questo andrà nella direzione di ricostruire una sanità pubblica immersa in mille problemi: dalla mancanza del personale alle enormi difficoltà strutturali, dalla pianificazione territoriale alla lentezza amministrativa.
Vogliamo sapere quando ci sarà un nuovo Piano dei trasporti che permetta un'interconnessione con l'Europa. Possiamo parlare della Kiev-Lisbona tenendo in considerazione anche le trasformazioni che stanno caratterizzando l'Europa, e della Genova-Rotterdam.
Dobbiamo però anche pensare all'interconnessione all'interno delle nostre province, dove sempre di più i cittadini piemontesi fanno fatica a spostarsi da una parte all'altra della nostra regione.
Vogliamo capire quando si arriverà alla predisposizione di una nuova legge urbanistica, perché da troppo tempo la stiamo aspettando.
Siamo consapevoli del fatto che l'intervento del privato non debba essere ignorato, ma debba essere governato pienamente e, consapevoli di questo aspetto, vogliamo che nella nostra regione non ci siano soltanto interventi profittevoli senza consentire un miglioramento dei servizi e favorire, ad esempio per la sanità, l'accesso delle persone. Una sanità che sia pubblica e universale, ma universale per tutti, a partire dalle donne. Se è vero come più volte lei ha affermato, che vuole difendere la legge n. 194 allora si riaprano i consultori, punti di riferimento per la salute delle donne e per la genitorialità consapevole. Faccia ripartire la sanità territoriale; torni a favorire le cure domiciliari; permetta l'accesso alle strutture di qualità per i non autosufficienti e costruisca i nuovi ospedali, di cui la nostra Regione ha un drammatico bisogno.
Sono tanti i settori in cui la nostra Regione presenta carenze e, mi dispiace deluderla, non tutti i dati testimoniano una situazione di crescita. Siamo in una fase di arretramento significativa e se i fondi strutturali rappresentano un'opportunità prioritaria, insieme al PNRR utilizziamoli al meglio, favorendo una nuova dinamicità per avere più innovazione, ma anche una maggiore attrazione di imprese. Occupiamoci del settore manifatturiero, elemento trainante della nostra Regione, ma anche del settore dell'agricoltura, del turismo, della cultura e di tutti quei settori che permettono di produrre PIL all'interno della nostra Regione.
Dobbiamo ridurre le disuguaglianze tra le persone. La povertà aumenta e non possiamo ignorarla: è un aumento significativo. Siamo una terra che ha lasciato andare via chi era rimasto senza nulla. Ce lo ha raccontato Papa Francesco parlando della sua famiglia di Portacomaro. Tempo dopo, il Piemonte è diventato terra di accoglienza, con un nuovo sviluppo delle imprese nei diversi settori che ha reso il Piemonte fortemente attrattivo.
Dobbiamo smettere di pensare, come alcuni che siedono tra i banchi della maggioranza, che occorra respingere o accogliere con molti "se". Occorre accogliere e integrare offrendo opportunità di lavoro, scuola, servizi e case. Oggi, però, occorre essere residenti da un po' di anni prima di avere una casa e sicuramente la questione delle case, in modo particolare delle ATC, non versa in una condizione favorevole.
Con il calo demografico, anche le nostre imprese ce lo ricordano: abbiamo bisogno di mantenere i nuovi talenti, ma anche di attrarne di nuovi permettendo loro di frequentare le nostre eccellenti scuole, le università e di sentirsi a casa loro.
Lo abbiamo detto e ripetuto in campagna elettorale: vogliamo un Piemonte sostenibile, democratico, solidale e accogliente. Sentiamo vivi e presenti gli esempi di coloro che ci hanno ispirato: il Piemonte della Resistenza gli uomini e le donne che hanno lavorato per i diritti di tutti, dai campi alle fabbriche. Un Piemonte che marcia insieme contro il cambiamento climatico, riconoscendone la pericolosità e cercando delle opportunità di sviluppo; una Regione che ha firmato la Carta di Chivasso il 19 dicembre del '43 per dare vita all'Europa dei territori e delle sue montagne passando per le colline e per la pianura, delle grandi città e delle piccole comunità. Non accetteremo più proclami, vogliamo una nuova Regione che sappia pianificare e programmare.
Il nostro programma elettorale presentato durante la campagna elettorale non era soltanto un programma elettorale, ma era una visione del futuro che molti cittadini e molte cittadine ci hanno chiesto di portare avanti con forza. Saranno quella visione e quegli obiettivi a determinare la nostra condotta di lavoro all'interno dell'Aula e delle Commissioni senza sconti. Siamo pronti e useremo tutti gli strumenti democratici, a partire dalla raccolta firme, per interrompere il processo di applicazione della legge sull'autonomia differenziata, che rappresenterebbe una sperequazione nei confronti dei cittadini, non sostenibile nel garantire i diritti fondamentali. È pur vero che le richieste fatte al Governo centrale sono le stesse contenute nella deliberazione approvata dal Presidente Chiamparino e dal Consiglio dell'epoca, ma c'è una differenza sostanziale: nella richiesta di quelle forme di autonomia si richiedeva al Governo quello che la Costituzione e il Titolo V richiedono innanzitutto, ovvero che vengano definiti i livelli essenziali per dare vita a una programmazione reale e concreta. Non si può attuare una riforma come quella del Titolo V senza risorse vere, senza risorse che permettano di definire e di attuare i livelli essenziali.
Chiudo citando l'intervento del nostro amato Presidente Mattarella durante la Settimana Sociale che si è tenuta a Trieste: "La democrazia non si esaurisce nelle sue forme di funzionamento, ferma restando l'imprescindibilità della definizione del rispetto delle regole del gioco perché, come ricordava Norberto Bobbio, le condizioni minime della democrazia sono esigenti. Generalità e uguaglianza del diritto del voto, la sua libertà, proposte alternative, ruolo insopprimibile delle assemblee elettive e infine, non da ultimo, limiti alle decisioni alla maggioranza nel senso che non possiamo violare i diritti delle minoranze e impedire che possano a loro volta diventare maggioranza".
Buon lavoro a tutti quanti noi e viva il Piemonte.



(Applausi in sala)



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Pentenero.
Ha chiesto la parola il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.
Ricordo che il tempo a disposizione per gli interventi è dieci minuti.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Colleghi, cinque anni fa entrai in Consiglio regionale per la prima volta e oggi ritorno con ancora più emozione rispetto ad allora, cosciente della grande responsabilità che porta con sé Fratelli d'Italia in questa legislatura, grato e onorato di rappresentare il partito che sarà a guida del centrodestra nei prossimi cinque anni, per la dote di Consiglieri che rappresentiamo.
Nel formulare, Presidente del Consiglio, i migliori auguri a tutto l'Ufficio di Presidenza, oltre che alla nostra Giunta, ai tanti Assessori e ai Sottosegretari che sono qui presenti, credo che il primo atto doveroso da parte del nostro Gruppo sia quello di esprimere un ringraziamento a Giorgia Meloni, grazie alla quale oggi la destra piemontese ha raggiunto un risultato storico. Insieme, un ringraziamento lo vogliamo rivolgere ai 400 mila elettori che hanno posto la loro fiducia nei nostri confronti, ai tanti militanti e sostenitori che ci hanno sostenuto in questi mesi di campagna elettorale e anche ai tanti compagni di partito che ci hanno affiancato e che non sono entrati in Consiglio regionale, ma ai quali dobbiamo dire grazie, perché abbiamo ottenuto un risultato che è un pezzo di storia del centrodestra piemontese. Mai, fino a oggi, il centrodestra aveva ottenuto un risultato così ampio a livello politico. Ed è certamente una vittoria potente e netta, ma anche una vittoria responsabilizzante. È una vittoria che porta il nostro Gruppo da tre Consiglieri e due Assessori a 13 Consiglieri e cinque Assessori.
Mi fa piacere che nell'accompagnarmi in questa XII Legislatura ci siano sei donne e sei uomini che, nella loro vita professionale, politica e amministrativa, hanno già dimostrato di fare tanto. Sono sicuro che insieme collaboreremo ottimamente. Rivolgo a loro l'augurio di buon lavoro e lo stesso augurio lo rivolgo a tutta la Giunta e a tutti i componenti di Fratelli d'Italia all'interno di questa Giunta, a partire dalla Vicepresidente Elena Chiorino, già ringraziata dal Presidente Cirio che oggi è la prima donna nella storia della nostra Regione a ricoprire l'incarico di Vicepresidente della Regione, alla faccia di chi dice che Fratelli d'Italia è un partito patriarcale.
Oltre alle sei donne che ho citato prima, che mi accompagneranno nel Gruppo, e oltre alla Vicepresidente, c'è un'altra donna all'interno della Giunta, Marina Chiarelli, forte di un'importante esperienza professionale e amministrativa nel più rilevante (a livello demografico) Comune del Piemonte e con lei i tre Assessori.
Maurizio Marrone, che cinque anni fa iniziò la legislatura come Capogruppo, in questa legislatura ha avuto dal Presidente Cirio un aumento delle deleghe assessorili e sarà fondamentale nel raccordo tra Giunta e Consiglio.
Insieme a lui la persona che mi passa il testimone, Paolo Bongioanni che con la sua energia, il suo entusiasmo e il suo impeto ha svolto estremamente bene il ruolo di Capogruppo nella passata legislatura. Sono sicuro che farà altrettanto bene con la sua concretezza e con la sua determinazione nel seguire un Assessorato così importante e fondamentale per il Piemonte come l'agricoltura, anche nel rapporto e nel raccordo con il Governo nazionale.
Da ultimo, ma non certo per importanza, l'Assessore più giovane della Giunta: Federico Riboldi. Giovane, sì, ma ricco di una solida e positiva esperienza amministrativa e politica in Provincia di Alessandria, nel suo Comune essendo stato Sindaco di Casale Monferrato. Riboldi ha l'onere e l'onore di gestire un Assessorato non certo semplice, non soltanto per i problemi finanziari enunciati nell'intervento del Presidente Cirio, non soltanto per i problemi legati alla carenza di personale medico e sanitario, non soltanto per i problemi delle liste d'attesa, ma per i tanti trabocchetti che quell'Assessorato nasconde. E allora, Federico, auguri anche a te per un buon lavoro e auguri a tutti gli Assessori e Sottosegretari che ho avuto modo di conoscere in questi anni e che ho avuto modo di apprezzare per la loro serietà e la loro capacità.
Presidente Cirio, ormai lei e la sua Giunta siete pronti a tutto, dopo quello che è successo in questi anni. Mi ricordo che all'inizio della passata legislatura, quando parlavamo del bilancio e del debito abnorme cercavamo di capire come gestire e affrontare questa mole di debito che la Regione aveva e ha, sapendo che era frutto di politiche un po' fantasiose e azzardate sul finire degli anni 2000. Finito di affrontare il problema di mettere in sicurezza i conti della Regione, arriva la pandemia, il Covid.
Chi se lo scorda il Covid! È come nella storia del vaso di Pandora: il Covid ha disvelato tutti gli errori e gli orrori di programmazione della sanità a livello nazionale, come a livello regionale, degli ultimi decenni.
Chi si scorda quando, in epoca Bresso, si chiudevano gli ospedali del Piemonte raccontando la narrazione che sarebbero migliorati i conti e la sanità? Chi si scorda la riduzione dei posti letto e la riduzione del personale medico e infermieristico? Noi ce li ricordiamo bene! Tra un'ondata e l'altra, Presidente, ricordiamoci che è arrivata l'alluvione del 2020, con i suoi morti, il suo fango, le sue distruzioni e poi, passata l'alluvione, è iniziata la peste suina e i fatti di cronaca internazionale: le guerre, l'inflazione e i tassi d'interesse. Direi che a livello formativo si è fatto, vi siete fatti e ci siamo fatti un'esperienza certamente importante.
Pertanto, Presidente, il nostro sarà un partito serio: dimostrerà il massimo rispetto e correttezza, ma ovviamente chiederemo rispetto e correttezza; un partito che chiederà l'attenzione su temi fondamentali.
Lei ha giustamente ribadito - come facciamo anche noi - il tema della sanità, su cui chiediamo un'attenzione particolare, ma anche su tutte le tematiche fondamentali per lo sviluppo del Piemonte: la parte infrastrutturale, le grandi e medie infrastrutture, fondamentali per rilanciare la competitività del nostro Piemonte, indispensabile per la nostra economia e per le nostre imprese.
Non ci dimentichiamo, Presidente, di chiedere un'attenzione e un equilibrio a tutte le zone del Piemonte, anche quelle province e quelle realtà non rappresentate in Giunta e in Consiglio regionale, perché il Piemonte è uno e perché i cittadini non possono essere di serie A o di serie B, ma devono essere tutti uguali e con gli stessi diritti.
Pertanto, come dicevo, saremo un partito leale e chiederemo equilibrio buon senso ed oculatezza, senza dimenticarci i temi e le questioni su cui nutriamo una maggiore sensibilità, a partire dai temi della famiglia e al contrasto alla denatalità, che è un problema che alcune zone del Piemonte vivono già oggi come una reale emergenza.
C'è poi il tema della sicurezza e della legalità, a partire dalla casa: se occupi un alloggio illegalmente, perché a te pare giusto, tu da quell'alloggio te ne devi andare. E, quindi, se verranno individuati altri furbetti che intendono occupare abusivamente gli alloggi destinati a persone bisognose, fragili, persone anziane che sono nelle graduatorie e che aspettano da tempo, è giusto che si prosegua sulla strada che ha avviato l'Assessore Marrone, velocizzando il loro spostamento da quelle case occupate in modo abusivo. Non c'è spazio per l'abusivismo, non c'è spazio per l'illegalità, non c'è spazio per la violenza, non c'è spazio per l'arroganza, perché è un fatto di giustizia e di equità sociale. Nessun diritto ad occupare e nessuno spazio per i ladri di case.
E visto che parlavo di violenza, il Gruppo di Fratelli d'Italia non pu essere indifferente agli episodi che sono avvenuti a Torino, per cui unendoci alle parole del Presidente Cirio e della Presidente del Consiglio Meloni, riteniamo inaccettabile l'aggressione avvenuta in questi giorni ai danni di un giornalista de La Stampa, al quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà. Fratelli d'Italia sarà sempre contro ogni forma di violenza.
Presidente, mi avvio verso la conclusione. Siamo preoccupati sui temi ambientali, perché abbiamo ascoltato l'intervento della Presidente Ursula Von der Leyen al Parlamento europeo. Abbiamo ascoltato le sue parole e abbiamo visto quell'abbraccio plastico ed empatico con i Verdi e con i Gruppi della sinistra più radicale, e non le nego che di questo siamo preoccupati. Presidente, noi facciamo parte della famiglia dei conservatori europei. Chi più di un conservatore vuole conservare l'ambiente? Chi più di un conservatore vuole valorizzare quell'ambiente e trasmetterlo alle generazioni future conservato ancora meglio rispetto a quanto ereditato? Ma un conto è amare e conservare l'ambiente, un conto sono le "eco-follie".
Abbiamo fatto tanto in questi anni - triplicando, ad esempio, le risorse anche sulla qualità dell'aria - e tanto si continuerà a fare, per dobbiamo andare in Europa a spiegare che certe cose a noi non vanno bene perché dall'alto dei ricchi, sontuosi e abbondanti salotti, anzi, dagli "eco-salotti" europei.



PRESIDENTE

Consigliere, la invito a concludere. Grazie.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Non si può obbligare la gente a cambiare la macchina perché è vecchia.
Ci sono delle persone che non hanno i soldi per cambiare la macchina. Ci sono persone (uomini, donne, padri e madri) che tra comprare una macchina e consentire al proprio figlio di studiare, di fare sport e fare cultura, non hanno alternative, per cui sono obbligati a non comprare quella macchina.
Ci sono anziani che non possono permettersi il lusso di spendere 50 mila euro per migliorare la classe energetica della casa. Chi glieli dà questi soldi? Questo sarà un tema sul quale dovremo porre la massima attenzione.
Concludo, signor Presidente, nei 15 minuti che avevamo concordato nella Conferenza dei Capigruppo, semplicemente dicendo che è ora di tirarsi su le maniche e lavorare con serietà e dedizione come abbiamo fatto in questi anni.
Visto che ho citato il vaso di Pandora, non so se lei ricorda cosa era intrappolato in fondo al vaso: la speranza.
Come diceva Sant'Agostino, la speranza ha due magnifici figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno e l'indignazione per le cose che non vanno bene e il coraggio di poterle cambiare.
Noi, come Gruppo di Fratelli d'Italia, l'aiuteremo a cambiare le cose che non vanno e a migliorare ciò che già è stato fatto, nella consapevolezza che quel programma che abbiamo scritto cinque anni fa aveva una visione a dieci anni. Tanto è stato fatto e tanto potrà essere ancora fatto, con il controllo, l'aiuto e il sostegno di tutti all'interno e al di fuori di quest'Aula, senza dimenticarci gli obiettivi principali: fare il bene della nostra Regione, liberare energia nel nostro Piemonte, aiutare i più fragili e guardare al futuro.
Buon lavoro, signor Presidente, dimostriamo di meritare la fiducia dei piemontesi.



(Applausi in sala)



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Riva Vercellotti.
Per il principio di alternanza tra maggioranza e minoranza, do la parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Buon pomeriggio a tutti e a tutte. Saluto le Autorità civili e militari presenti; il personale del Consiglio regionale e della Regione Piemonte, i giornalisti e gli organi di stampa che stanno documentando questa prima seduta e, infine, mi congratulo con tutti i Consiglieri e le Consigliere elette per questa legislatura. Ovviamente abbiamo molto da fare, quindi il mio augurio di buon lavoro è rivolto anche a una proficua collaborazione tra gruppi.
Auguro un buon lavoro al Presidente del Consiglio regionale neoeletto e a tutti i componenti dell'Ufficio di Presidenza. Purtroppo il Movimento 5 Stelle rimane senza una rappresentanza in tale organo e, come terza compagine presente in Consiglio regionale, ciò non è usuale o, perlomeno non lo è stato negli ultimi anni.
Prendo alla lettera il suo discorso, Presidente: sono certa che lei svolgerà il suo ruolo di garante nel migliore dei modi, coinvolgendo in tutto e per tutto la mia forza politica negli importanti meccanismi decisionali e di programmazione dell'Ufficio di Presidenza.
Inoltre, sono certa che lei tutelerà al meglio il nostro Regolamento, lo Statuto e tutti quei documenti che disciplinano il funzionamento della nostra Assemblea legislativa. Più volte, nella scorsa legislatura, ho sentito parlare di modifiche al Regolamento e questo, a mio parere, è preoccupante, perché quel Regolamento porta in sé una forte componente democratica che garantisce la rappresentanza e il funzionamento dell'organo anche per le minoranze. Sono certa che lei lo tutelerà e che non andrà incontro a modifiche dannose che possano ridurre la nostra azione politica.
D'altronde, è stato lei il primo a dirlo: lei tutelerà l'azione politica delle minoranze e ne sono certa.
Auguro al Presidente Cirio e alla Giunta regionale un buon lavoro.
Il mio appello è di svolgere questo mandato attuando politiche per il bene dei cittadini e delle cittadine, soprattutto dei più fragili, garantendo pari diritti a tutti e a tutte, in qualsiasi luogo si trovino nella nostra regione, una regione bellissima e anche profondamente fragile, avendo una conformazione particolare. L'abbiamo sempre detto: ci sono cittadini che vivono nelle grandi città, cittadini che vivono in piccoli comuni e cittadini che vivono in montagna. Tutti hanno diritto a ricevere pari diritti e servizi uguali ed efficienti.
Quando penso al trasporto pubblico, alla sanità, ai diritti sociali e ovviamente a tutti i servizi, penso a una Regione che non lasci indietro nessuno.
Infine, prima di iniziare il mio discorso, vorrei esprimere anch'io solidarietà al giornalista de La Stampa Andrea Joly, per la brutale aggressione subita sabato sera; un'aggressione di stampo squadrista che ci deve vedere tutti uniti per una ferma condanna. Uno degli organizzatori dell'evento presso l'Asso di Bastoni, locale dove si è svolta la tragica vicenda, ha parlato della festa della Torino nera. Non solo dico che Torino non è nera, ma sia Torino sia il Piemonte affondano le radici più profonde dell'antifascismo. Il Piemonte è simbolo della lotta al nazifascismo motivo per cui dobbiamo affermare che qui non c'è spazio per atti violenti o discriminatori, per le feste nere; non c'è posto per i saluti romani, per i busti o per i ricordi del Duce. Non c'è spazio per nessuno di questi rigurgiti nostalgici. Su questo dobbiamo essere tutti e tutte dalla stessa parte.
Direi che è arrivato il momento di dire quello che noi vogliamo fare come Movimento 5 Stelle.
Noi, Presidente, abbiamo affrontato una campagna elettorale che spesso ci ha visti contrapposti o comunque fianco a fianco per parlare delle nostre linee programmatiche per il Piemonte. Io dico che il Movimento 5 Stelle ci sarà, continuerà a portare avanti la propria azione politica in modo costruttivo e propositivo, come sempre ha fatto nella scorsa legislatura ma non esiteremo ad opporci con fermezza e con tutti gli strumenti a disposizione, nel caso dovessimo rilevare norme e provvedimenti che rischiano di danneggiare il nostro territorio o il bene dei cittadini. Lo abbiamo già fatto nella scorsa legislatura durante la discussione di diversi provvedimenti. Penso, ad esempio, a quello che ha portato allo smantellamento della legge n. 9/2016 sul contrasto al gioco d'azzardo patologico. Noi eravamo sulle barricate in quel momento.
Lo abbiamo fatto quando ci siamo opposti al Fondo Vita nascente, sul quale tornerò dopo. È un provvedimento che abbiamo reputato preoccupante per la tutela dei diritti delle donne. Lo abbiamo fatto anche durante la discussione sulla proposta di legge in materia di semplificazione delle norme di urbanistica; una legge che è stata impugnata e portata a giudizio presso la Corte Costituzionale, che ci ha richiamato su diversi articoli.
Noi eravamo lì a sottolineare che quella norma portava con sé dei gravi problemi e avevamo ragione.
Per questo, Presidente, penso che lei debba essere, prima di tutto, un orecchio nei confronti delle minoranze, nel senso che dovrà ascoltarci perché quello che noi le poniamo non è una opposizione strumentale un'opposizione che vuole dire no a tutto. Noi quando rileviamo delle criticità, lo facciamo perché teniamo al bene del territorio, al bene dei cittadini e delle cittadine piemontesi e vogliamo essere resi partecipi di un'azione politica efficiente. Ed è questo lo spirito che ci guiderà.
Quando mi riferisco al lavoro propositivo del Movimento 5 Stelle nella scorsa legislatura, penso alle tante leggi che abbiamo depositato e che abbiamo anche approvato con il benestare e con il voto favorevole di tutto il Consiglio regionale. Sono leggi che poi sono diventate del Consiglio regionale. Penso anche a tantissimi emendamenti che abbiamo portato in dote.
Però c'è un problema, perché questa azione legislativa propositiva spesso si ferma subito dopo, perché mancano regolamenti e delibere attuative.
Voglio citare alcuni casi, proprio perché voglio sottolineare l'importanza di dare gambe a queste leggi che provengono soprattutto dalla minoranza.
Nella scorsa legislatura avevamo depositato e portato in approvazione una legge per rendere gratuito il tatuaggio correttivo per le persone operate di tumore alla mammella. Lo abbiamo fatto ad inizio 2023. Oggi, purtroppo manca la delibera attuativa di quella legge che era a firma del Movimento 5 Stelle. Molte persone aspettano quel provvedimento, Presidente, quindi non possiamo esitare o aspettare e dobbiamo attuare subito quelle norme.
Ce ne sono tante altre, anche dei colleghi di minoranza. Una era quella sulla valorizzazione della canapa industriale, che era stata depositata da un nostro ex collega. Anche in quel caso manca un regolamento attuativo. È opportuno sottolineare il fatto che certe norme meritano un'attuazione celere per garantire le ricadute positive per il nostro territorio e per i cittadini.
Presidente, arrivo anche a quello che è successo in campagna elettorale e alle cose che ci siamo detti. Abbiamo affrontato questa campagna con grande fair play e più volte ho ribattuto alle sue affermazioni. Lei ha detto più volte che il Piemonte con il vostro governo è ripartito e io più volte ho sottolineato che, forse, sarebbe stato anche il caso di riconoscere quelle che sono le condizioni che hanno portato a una ripartenza del Piemonte anche se su questo effettivamente potrebbero esserci dei punti discutibili.
Penso alle tantissime risorse che abbiamo avuto a disposizione per la nostra Regione: tutti fondi del PNRR, che hanno portato a uno sviluppo del nostro sistema piemontese; fondi che sono stati utilizzati per il rilancio dell'economia, per la realizzazione di case e ospedali di comunità, quindi presidi sanitari territoriali importantissimi, soprattutto dopo l'era del Covid. Fondi che sono serviti per la transizione ecologica e digitale o per realizzare infrastrutture strategiche, quelle che spesso lei cita. Quelli sono fondi del PNRR che hanno rappresentato anche un volano per i Comuni per utilizzare risorse importanti per la messa in sicurezza del territorio contrastando il dissesto idrogeologico.
Di conseguenza, dobbiamo riconoscere - e anche lei, Presidente, lo deve fare - che è stato più semplice governare con tutte queste certezze e con tutte queste risorse. Forse qualche suo predecessore non è stato così fortunato, però diciamolo: con tutti questi fondi avete potuto chiaramente assumere decisioni più utili e più rapide per dare risposte al territorio e questo forse è stato premiato.
Ci sono stati eventi che ci hanno visti contrapposti su altri temi.
Lei parla di interventi già avviati da altri, dove rivendica anche una paternità. Quando ho letto nel suo programma che è stata la sua Giunta a portare le ATP Finals a Torino, ho sorriso. Penso che un buon Presidente e lei di solito, anzi, spesso lo fa - lo si valuta anche quando riconosce ricorda e premia il lavoro altrui, il lavoro di altre amministrazioni, il lavoro di collaboratori o membri della Giunta che l'hanno portata a ottenere questi risultati. È bene riconoscere anche quando sono le altre amministrazioni o le altre forze politiche a portare in dote ottime proposte o risultati importanti per il territorio.
Su questo, siamo sempre tutti dalla stessa parte.
Su molti temi non abbiamo condiviso la visione, è innegabile. Penso al tema della sanità, e voglio tornare indietro di qualche anno.
Sono stata Consigliera regionale anche nella precedente legislatura e ricordo benissimo il discorso d'insediamento. Ricordo quando lei ha detto Presidente, che avrebbe contrastato con forza la deriva e l'utilizzo dei medici gettonisti nelle nostre strutture sanitarie, definendoli quasi una vergogna, perché è un sistema che ci costa caro, costa caro alle casse piemontesi e alle tasche dei cittadini. Eppure oggi scopriamo, dalla Corte dei Conti, che il ricorso a quelle cooperative di medici gettonisti cooperative private, è aumentato, anzi forse raddoppiato. È qui che dobbiamo interrogarci sulla linea che vogliamo intraprendere, perché il Movimento 5 Stelle, come ha sempre dimostrato, è per le assunzioni presso le strutture pubbliche, per una sanità pubblica ed efficiente e per costruire e realizzare strutture sanitarie ospedaliere con fondi pubblici.
Su questo, ci sono innegabili divergenze. Ci siamo scontrati in vari dibattiti, dove abbiamo evidenziato la nostra posizione differente sull'utilizzo, ad esempio del partenariato pubblico-privato, per la realizzazione di opere di edilizia ospedaliera; un partenariato che, a nostro parere, su tante opere non è sostenibile nel tempo, graverà sulle casse regionali e comporterà anche il pagamento di canoni a lungo andare troppo onerosi.
Questo lo abbiamo evidenziato, perché l'ospedale è una di quelle infrastrutture che deve essere davvero al servizio dei cittadini. Deve essere dei cittadini e non del privato. Abbiamo anche evidenziato la carenza di servizi e il fatto che molti cittadini attendono mesi e mesi per visite e poi, alla fine, sono costretti a migrare fuori provincia per ottenere una prestazione.
È un problema che attanaglia tutte le Regioni e ha contraddistinto l'azione di tutte le Giunte, però lei ha governato cinque anni, Presidente, quindi sicuramente potrà ammettere, con onestà intellettuale, che su questi fronti si poteva fare molto di più.
Vorrei arrivare al tema della programmazione, citata poc'anzi, una programmazione che ci può permettere di pianificare azioni a medio-lungo termine, azioni politiche e amministrative per la nostra Regione. Spesso questa programmazione è mancata. Penso al Piano Socio Sanitario, su cui ho interrogato e abbiamo interrogato tantissime volte in Consiglio regionale e su cui c'è sempre stato un rimando.
Questo Piano doveva arrivare, nella scorsa legislatura, a dicembre del 2023. Non lo abbiamo mai visto e il problema, quando arrivano tante risorse economiche sul territorio, è di vederle spese senza una programmazione senza un piano, senza avere idea di come andare a valorizzare questo tipo di valore economico che abbiamo per portare avanti le nostre politiche.
Credo che sia ora, Presidente, lo dico a lei come lo dico anche al nuovo Assessore, cui auguro buon lavoro e so che non sarà un lavoro facile, di pianificare e mettere su carta questo Piano Socio Sanitario e presentarlo subito al Consiglio regionale, perché non possiamo aspettare oltre. Oltre a noi, ovviamente, tutto il personale sanitario aspetta risposte e dobbiamo farci trovare pronti.
Passo ad altri temi fondamentali. Uno di quelli che ci sta più a cuore è il tema del lavoro.
In campagna elettorale abbiamo condiviso degli aspetti, come li abbiamo condivisi anche sui banchi del Consiglio regionale. Abbiamo condiviso l'idea di realizzare un fondo per l'integrazione al reddito per i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione che percepiscono un reddito da fame.
Una volta, questa integrazione al reddito esisteva. Certo, è stata molto contrastata dai Governi nazionali che si sono susseguiti in questi anni e oggi in Piemonte ci rendiamo conto che ci sono cittadini che soffrono per la povertà, soffrono per gli stipendi bassi, soffrono perché la cassa integrazione è prolungata e a quei cittadini dobbiamo dare risposte.
È per questo che la ringrazio qui pubblicamente per aver approvato un nostro atto nella scorsa legislatura, che poi è diventato parte integrante del suo programma di mandato, per istituire questo fondo. Però, dall'altra parte, Presidente, le dico anche - e ne abbiamo parlato ampiamente in campagna elettorale - che è arrivato il momento di dare gambe a quel fondo forse già in assestamento di bilancio a settembre-ottobre. Deve essere uno dei primi atti che lei dovrà portare all'attenzione della sua Giunta e in Consiglio regionale, perché alle promesse - e non mi piace chiamarle tali devono susseguirsi, per forza, dei fatti. E qui noi abbiamo promesso un sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici che ne hanno bisogno e, quindi dobbiamo esserci.
Dobbiamo esserci anche per lo sviluppo del nostro territorio, perché senza impresa e senza investimenti, la nostra economia muore. È per questo che dobbiamo rafforzare anche quegli istituti che si occupano di erogare delle risorse importanti per il sistema industriale ed economico della nostra Regione. Si tratta di fondi che spesso ci mettono tantissimo ad arrivare nelle casse delle imprese ed è lì che si genera l'incertezza e la crisi.
Noi su questo abbiamo un'importante responsabilità, un ruolo di controllo e vigilanza anche sugli organi, come ad esempio la nostra partecipata Finpiemonte, la finanziaria.



PRESIDENTE

Consigliera, siamo a 15 minuti, la invito a concludere.



DISABATO Sarah

Farò il prima possibile, Presidente.
Sicuramente su questo, come su altri temi, dobbiamo assolutamente prendere coscienza. Sul trasporto pubblico - lo ha detto - c'è una sfida che ci aspetta anche per la transizione ecologica. Faccio presente che, negli ultimi anni, sono aumentati i biglietti del trasporto pubblico locale e questo è un dramma, perché se dobbiamo dare un'alternativa alla mobilità privata, dobbiamo rafforzare quei mezzi che, invece, ci permettono di dare una risposta ai cittadini, ma sono mezzi che devono essere economici ed accessibili per tutti e tutte.
C'è il problema della metropolitana, un'infrastruttura che lei ha citato in parte, la metro 2, ma io le assicuro che anche in cintura ovest c'è un problema, perché pare non ci siano le risorse per finirla questa infrastruttura. Presidente, pare che manchino 25 milioni per il completamento della tratta di Collegno Centro e Cascine Vica. Su questo Presidente, spero di vederla battere i pugni sui banchi del Governo per dare una risposta a quei cittadini.
Ci sarebbe ancora tanto da dire, ad esempio sulle politiche per le famiglie, sulle proposte che abbiamo fatto - quindi, asili nido pubblici integrazione all'assegno unico familiare, bonus per abbattere le rette degli asili e per permettere alle donne di conciliare i tempi di vita e lavoro - così come politiche lavorative per il reinserimento delle donne nel mondo del lavoro e non contributi per le associazioni antiabortiste e il loro ingresso nelle strutture pubbliche. Quello non soltanto è un mezzo che dobbiamo contrastare, perché mina i diritti delle donne e la loro autodeterminazione, ma anche perché è un mezzo poco trasparente per l'utilizzo delle risorse pubbliche.
Poi c'è il mondo della cultura, che soffre per i contributi che arrivano in ritardo, così come i giovani e le giovani studentesse, che spesso non vedono erogata la borsa di studio o il voucher scuola.
Questi sono problemi che noi vogliamo risolvere, Presidente, sui quali non solo richiamiamo la sua attenzione, ma vogliamo contribuire in modo fattivo in Consiglio regionale. Per questo troverà sempre le nostre proposte sul suo tavolo.
Non mi resta che concludere, anche perché il tempo è quasi terminato rinnovando un augurio di buon lavoro a tutti i Consiglieri, a tutte le Consigliere, alla Giunta, al Presidente e all'Ufficio di Presidenza.
Presidente, le ricordo soltanto che il Piemonte è unico e i cittadini meritano la stessa attenzione. Lei ha detto di rispondere sempre al telefono, ci ha fatto questo appello, e che dobbiamo sempre stare tutti attenti a chi ci chiede aiuto. Mi appello a lei per rispondere al telefono dei tanti Sindaci, dei tanti amministratori locali che spesso si rivolgono a noi per veder risolti i loro problemi e per denunciare delle carenze.
Hanno anche denunciato la mancanza, ad esempio, di confronto sul piano della qualità dell'aria.
Mi raccomando, Presidente, tutte le azioni che noi concertiamo dovranno essere condivise con questo sistema di amministratori locali che rende unico il nostro Piemonte ed è sempre tanto collaborativo e presente nelle nostre politiche e nelle nostre decisioni.
Grazie, ho concluso. Buon lavoro a tutti e a tutte.



(Applausi in sala)



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Anche da parte mia il migliore augurio per questo inizio di legislatura al nostro Presidente della Regione, al Presidente del Consiglio regionale e a tutti i colleghi che hanno deciso, da questo punto di vista, di accettare l'onere e l'onore di far parte della Giunta. Auguro un buon lavoro a tutti noi, che abbiamo scelto, ancora una volta, di metterci al servizio della comunità.
Parlo a nome della "Lista Civica Cirio Presidente Piemonte moderato e liberale", lista che ha saputo rappresentare e tenere insieme anime diverse, con l'obiettivo di dare voce a quei piemontesi e a quelle piemontesi che volevano una proposta civica e che volevano dare la possibilità, al proprio voto, di essere proficuo, utile e di sentirsi rappresentati al meglio all'interno di questa Assise.
È una lista che vede, tra l'altro, un radicamento sul territorio molto importante e molto forte. Qui in Aula abbiamo la fortuna di parlare anche a nome di Sindaci che hanno deciso, dopo il loro grande impegno all'interno della propria comunità, di mettersi al servizio della Regione. Questo è veramente di importante, perché, come veniva segnalato, chi ha avuto una storia da Sindaco sa, come diceva De Gasperi, che la politica è realizzare.
Uno dei padri fondatori dell'Europa giudicava l'azione politica partendo da questo pensiero: dimmi che cosa hai realizzato e quali ideali muovevano il tuo impegno politico.
Certo, ci sono temi che vorremmo continuare ad affrontare, anche alla luce dei componenti della nostra lista, valorizzandoli il più possibile. È quello che faremo, e lo faremo seguendo alcuni assi.
Ho preso buona nota di quanto detto dai miei colleghi.
Il primo dato che pongo come tema, Presidente, è il grande problema della denatalità.
La denatalità non può essere vista solo come una mancanza di nuovi nati, ma anche come un argomento che dovremmo vivere e leggere in modo trasversale.
Penso, ad esempio, alle politiche sul lavoro: come pensiamo di mettere al mondo figli, se non c'è un reale bilanciamento tra chi ha figli e chi non li ha? Dovremmo provare a certificare le aziende per capire, fino in fondo se chi decide di accettare la sfida di questo futuro potrà essere sostenuto.
Ricordo che in un sistema come il nostro, che a livello pensionistico non è a fondi ma a ripartizione, è evidente che il tema della denatalità è un problema da affrontare in fretta, altrimenti il nostro sistema pensionistico, come avrete letto nei dati pubblicati da INPS qualche settimana fa, non reggerà più.
Tutto ciò lo potremmo fare con tante direttrici e partendo da spunti diversi, ma sempre avendo a cuore il problema.
Inoltre, sostegno a chi decide di investire nel futuro e avere certamente dei servizi. Questo è fondamentale: senza servizi diventa impossibile che una coppia decida di giocare questa partita e scommettere sul futuro.
Questo tiene conto delle preoccupazioni che i miei colleghi (Elena Rocchi Mario Salvatore Castello, Sergio Bartoli, Daniele Sobrero e i nostri due Assessori, Marco Gallo e Gianluca Vignale) già conoscono. Il tema della denatalità impatta tanto sui Comuni. I primi cittadini sono primi cittadini non solo perché Sindaci, ma perché sono i primi a doversi occupare di questi problemi. Più il Comune è piccolo, più è tutto sulle loro spalle.
Da questo punto di vista, occorre lavorare per sostenerli. Pensate a tutto il lavoro che ci sarà da fare per non lasciarli soli, per contrastare lo spopolamento dei nostri Comuni e delle nostre montagne. Da qui, l'idea di una delega che parli di promozione e di sviluppo del sistema montano utilizzando al meglio i GAL e, soprattutto, la green economy e le green community, riaffermando l'idea di un comunitarismo: rimanere nel proprio luogo può essere effettivo se mi viene data la possibilità di viverlo.
Dovremmo sostenere quei Comuni che vivono nella carenza dei Segretari comunali; un'enorme fatica nell'applicazione dei piani del PNRR se non hai tecnici in grado di aiutarti a pianificare e a programmare. Su questo, a suo tempo, avevamo presentato e votato un ordine del giorno che chiedeva anche in sede di Governo, di rimettere a disposizione queste figure.
Dobbiamo anche valorizzare il più possibile - e lo dico con grande forza il capitale umano dei nostri ragazzi. Abbiamo un sistema universitario, un sistema di formazione professionale e il sistema degli ITS e le Academy.
Sono il futuro di questa Regione, per cui dobbiamo dare gambe e forza a tutti questi progetti che mettono al centro il capitale umano. Dobbiamo dare la possibilità a questi ragazzi di investire al meglio su sé stessi e di diventare ambasciatori, nel mondo, di questo Piemonte, per poi tornare con competenze, che in parte hanno acquisito qui o in parte avranno acquisito all'estero, per essere una ricchezza per il nostro territorio.
Infine, grande attenzione - lo dico a conclusione del mio intervento - per tutto ciò che riguarda il Piano Socio Sanitario.
Noi faremo di tutto perché sia all'altezza delle aspettative dei piemontesi e degli operatori sanitari, ma che tenga dentro la componente sociale. Io mi onoro di avere nel Gruppo colleghi che hanno speso la loro vita mettendo insieme sport e disabilità, sport e sindrome dello spettro dell'autismo.
Faremo in modo che tutto ciò che avrà a che fare con questo Piano Socio Sanitario non lasci nessuno indietro, non lasci le famiglie da sole.
C'è il tema dei caregiver, il tema della psichiatria; sono tanti i temi di cui dobbiamo tener conto e noi faremo in modo, come lista Cirio Presidente Moderato Piemonte Liberale, che anche il mondo del terzo settore, del volontariato e della promozione sociale possa essere ingaggiato in una discussione alla pari, in termini di coprogrammazione e di coprogettazione come il Codice del terzo settore prevede. Faremo in modo, da questo punto di vista, che questo Piano sanitario possa dare risposte ai cittadini e alle cittadine che attendono per le liste d'attesa, che attendono di avere esami di qualità, sapendo - questo dobbiamo dircelo con chiarezza - che però abbiamo una classe dirigente medica che, nella fase acuta della nostra malattia, è una delle migliori d'Italia.
È vero che ci dobbiamo soffermare sul tema delle liste d'attesa, che dev'essere visto in fretta, tanto nel pubblico quanto nel privato, in modo che sia anche un privato convenzionato sul quale vigileremo, ma la classe medica piemontese sulla fase acuta delle nostre malattie è di enorme eccellenza.
Vado alla conclusione del mio intervento, sapendo che ci sarà tanto da fare e tanto da lavorare. Noi abbiamo una responsabilità, quella di rispondere certo a problemi piccoli, che però diventano importanti quando si ha a che fare con delle micro comunità, ma anche di guardare lo scenario globale nel quale siamo chiamati a vivere. È evidente a tutti che i conflitti mondiali fanno sì che a breve dovremo occuparci di aumentare le risorse che la Regione mette per realizzare nuove residenze universitarie, perch l'inflazione, dovuta anche allo scenario globale, di fatto ci pone nelle condizioni di mettere più risorse.
Noi siamo il cuore dell'Europa geograficamente e lo possiamo essere anche politicamente e noi ci auguriamo, come lista civica Cirio Presidente Piemonte moderato e liberale, di avere questo tipo di attenzione: guardare agli scenari futuri, guardare al tema della demografia, guardare al tema dello sviluppo economico, guardare al tema dell'aiuto e del sostegno ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze che vogliono crescere e studiare in Piemonte e dare una mano a questo Paese, ma anche non lasciare indietro nessuno.
Concludo con la frase di un altro padre fondatore dell'Europa, che si chiama Konrad Adenauer, che diceva: "Viviamo tutti sotto lo stesso cielo ma non abbiamo tutti lo stesso orizzonte". Questo è l'orizzonte che ho provato a raccontare e mi auguro che sia l'orizzonte di ognuno di noi.
Grazie.



(Applausi in sala)



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Ha chiesto la parola la Consigliera Ravinale; ne ha facoltà.



RAVINALE Alice

Grazie, Presidente.
Ringrazio anch'io, in primis, il personale del Consiglio regionale che ha reso possibile questa seduta fuori sede e tutte e tutti coloro che hanno partecipato a questa seduta, a partire dai giornalisti. Saluto e auguro un buon lavoro all'onorevole Presidente Cirio, agli Assessori, quelli che hanno avuto il buon cuore di rimanere ad ascoltarci, e ai colleghi e alle colleghe.
Come Alleanza Verdi Sinistra abbiamo pensato che fosse necessario ripartire dalle basi, dall'articolo 3 della Costituzione, che prevede che tutti i cittadini abbiano pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali e che ci ricorda: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana".
Presidente, è questo principio di non discriminazione, come diritto fondamentale di ogni persona, e di uguaglianza, quale compito principale che chi ha l'onore, come noi abbiamo in questo momento, di gestire la cosa pubblica, ciò che non troviamo a sufficienza nel programma di governo che ci avete poc'anzi presentato. Infatti, il Piemonte che avete descritto è un Piemonte che - lo sappiamo e lo abbiamo visto in questi anni - non tiene di fatto, in considerazione migliaia di persone e ne esclude sin da oggi la possibilità di piena realizzazione. Ne esclude, in sostanza, la possibilità per tanti e tanti di una vita dignitosa e felice.
Noi vogliamo essere qui per questo, Presidente. Ci batteremo ogni giorno nei prossimi cinque anni per tutti e tutte coloro che questa maggioranza proverà a lasciare indietro, a partire da quelli che non sono nemmeno stati menzionati quest'oggi. Ci batteremo, innanzitutto, per i diritti delle persone con background migratorio, che vivono in condizioni di crescente discriminazione sul nostro territorio o che si limitano ad attraversarlo troppo spesso perdendo la vita sulle nostre montagne, aiutati soltanto da reti solidali che colmano i vuoti creati da una politica mortifera che protegge i confini invece delle persone.
Ci batteremo per i diritti delle persone detenute, ormai in condizioni disumane, nel sistema penitenziario piemontese.
Ci batteremo per i lavoratori e le lavoratrici piemontesi e per i loro diritti, perché i lavoratori e le lavoratrici hanno bisogno di un salario equo, di lavorare in sicurezza (nel 2023, sono state 75 le persone uccise sul posto di lavoro in Piemonte, una ogni cinque giorni) e di politiche lungimiranti che, come diceva prima il Presidente, puntino sulla formazione e colgano nella transizione ecologica un volano di piena e buona occupazione, invece di subirla come sta avvenendo oggi.
Ciò vale innanzitutto nel settore automotive, che oggi necessità di un impegno istituzionale forte e deciso per far sì che non si perdano decine di migliaia di posti di lavoro e che le competenze che questa Regione ha saputo maturare in oltre un secolo di storia industriale non vadano perdute.
La vicenda della Lear di Grugliasco, e ancora più il declino di Mirafiori, parlano chiaro: non si tratta di crisi industriali. Quello che impoverisce il nostro territorio non è il passaggio alle auto elettriche ma sono le scelte produttive, come quelle di Stellantis, che da qui al 2030 raddoppierà i propri ricavi. È positiva la promessa, al 2026, di arrivare con una nuova linea di produzione e saremo al vostro fianco, come ha già detto la collega del Movimento 5 Stelle, per il sostegno al reddito dei cassintegrati di lungo periodo (17 anni di cassa integrazione), per crediamo sia fondamentale che questa Giunta regionale, e tutti coloro che vivono a livello istituzionale, richiamino le imprese alla responsabilità sociale prevista dalla Costituzione.
Ci batteremo anche per le migliaia di lavoratori e lavoratrici invisibili che lavorano in nero o in grigio nel nostro territorio, a partire da quelli che lavorano nelle nostre campagne e nelle nostre vigne vittime del caporalato, del modello capitalista e dei nostri consumi, la maggior parte delle quali persone straniere.
Le recenti inchieste impongono a tutti noi di agire ora, non solo per ridurre il danno, ma per cambiare il sistema, perché in Piemonte, nel 2024 esiste la schiavitù. Noi abbiamo il dovere e la responsabilità di impedirlo.
Viviamo in una Regione, Presidente, in cui la povertà relativa nell'ultimo quinquennio, è cresciuta e oggi è la più alta nel Nord Italia: quasi 12 persone su 100 vivono in condizioni di povertà e molti lo sono benché occupati. Il taglio del reddito di cittadinanza e dei sostegni alla locazione, voluti dal Governo in carica, peggiorerà drasticamente la situazione. Vi ricorderemo ogni giorno che riconoscere e garantire i diritti di quelle persone è necessario, a partire dal diritto alla casa che oggi vede discriminate le persone, non tanto e non certo per le occupazioni, ma sulla base di un criterio di anzianità e di residenza assurdo e incostituzionale, che avete introdotto con una recente legge regionale.
Ci batteremo per gli studenti e per le studentesse della nostra Regione, come abbiamo sempre fatto, per far sì che il diritto allo studio resti tale e che il sistema educativo e di istruzione continui a essere strumento fondamentale per superare le diseguaglianze.
Ci batteremo per la sanità pubblica, gratuita, accessibile e universale, perché la salute è un diritto ed è un presupposto fondamentale della libertà di ciascuna e di ciascuno. Continuiamo a vivere in una Regione in cui le persone aspettano oltre un anno (il dato è di ieri sera) per prenotare una visita specialistica.
Ci batteremo per evitare che la strisciante privatizzazione del sistema sanitario in atto da anni, che impedisce a chi non ha sufficienti risorse economiche di curarsi, smantelli definitivamente la sanità pubblica. Per farlo, occorre tornare innanzitutto a investire nelle persone che in sanità lavorano, perché negli ultimi dieci anni la sanità piemontese ha perso il 7% di mediche e medici, mentre sono raddoppiati i lavoratori precari e interinali, a partire dai cosiddetti gettonisti.
Inoltre, occorre curare una vera integrazione socio-sanitaria, come ha detto lei, Presidente, a fronte dell'anzianità crescente della popolazione superando le terribili condizioni di precariato in cui troppo spesso assistenti sanitari, educatori ed educatrici si trovano a vivere e senza lasciare soli i Comuni nella gestione delle emergenze.
Occorre rilanciare la sanità pubblica, utilizzando al meglio le risorse straordinarie e quelle del PNRR, per la realizzazione di case della comunità e di ospedali di comunità, che devono diventare un vero presidio di medicina territoriale e non una mera operazione di riqualificazione infrastrutturale, offrendo servizi accessibili per il benessere delle persone, anche per il benessere mentale, che oggi in questa regione è un problema, soprattutto per i più giovani.
Ci batteremo, Presidente, per i diritti delle donne, a partire dalla difesa del diritto all'aborto libero e sicuro, che proprio questa maggioranza in Piemonte ha attaccato frontalmente, destinando due milioni e mezzo di euro ad associazioni che criminalizzano le donne che decidono di abortire. Soldi che servono a comprare i pannolini e il latte artificiale, gli stessi prodotti che a Roma avete deciso di rincarare aumentandone l'IVA.
Alle donne non servono aiuti economici di matrice oscurantista; serve rispetto e servono servizi, a partire dai consultori e da nidi accessibili servizi che ci consentano di decidere liberamente se diventare madri. Serve soprattutto, come ci invita a fare la marea transfemminista, decostruire il modello patriarcale che ancora fa ricadere sulle nostre spalle i doveri di cura, che genera violenza e rende ancora lontana la parità. In Piemonte, il divario tra l'occupazione maschile e quella femminile è del 13% e il divario salariale resta di circa il 20%. Noi, tre donne di Alleanza Verdi Sinistra, saremo femministe in ogni nostra azione in questo Consiglio regionale.
Ci batteremo, infine, per il pianeta e per le prossime generazioni. La cinica indifferenza con cui, negando l'evidenza, negli scorsi cinque anni non è stato fatto nulla per contrastare davvero la crisi climatica è un danno che non possiamo più permetterci. Dobbiamo ascoltare chi in questi anni ha manifestato per il futuro del pianeta ed è stato, invece, anche qui in Piemonte, oggetto di dura e insensata repressione e di vere e proprie campagne di diffamazione istituzionali e mediatiche. Affrontare questa emergenza è una delle priorità per assicurare un futuro a tutte e tutti noi, a partire dalle Alpi, che sono diventate un hot spot dei cambiamenti climatici. Da due anni raggiungiamo lo zero termico a 5.200 metri ed è un record che porta il ghiaccio a fondere anche sulla vetta del Monte Bianco.
Bisogna agire ora per diminuire drasticamente le emissioni, per investire a livello regionale sulle energie rinnovabili, a partire dalla realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili, per realizzare un sistema di trasporto pubblico e di mobilità attiva all'altezza delle necessità dei cittadini, che consenta di ridurre l'utilizzo dell'auto. Solo così migliorerà la qualità dell'aria che tutte e tutti noi respiriamo, che porta malattie e morte nella nostra Regione. Le risorse ci sono, come diceva lei Presidente; occorre solo decidere di investirle per questo e non, per esempio, per grandi opere inutili e dannose, su tutte la linea ad Alta Velocità in Val di Susa.
Bisogna agire ora per fermare il consumo di suolo e tutelare e ripristinare la natura e la biodiversità, secondo quanto previsto dal Nature Restoration Law, finalmente approvato dal Consiglio d'Europa, nonostante il voto contrario dei negazionisti climatici, tra cui, purtroppo, anche il Governo italiano.
Costruire un futuro più giusto, una vita degna per le persone che vivono e attraversano questa Regione non è utopia, è una scelta politica, così come è una scelta politica mantenere i privilegi di pochi come, secondo noi, è stato fatto negli ultimi cinque anni di governo regionale. Dall'opposizione noi ve lo ricorderemo ancora e ancora, con tutte le nostre forze, usando tutta la nostra voce per chi voce non ne ha più o non ne ha mai avuta.
Ancora due cose, Presidente, e concludo.
La prima. Il Comitato ONU per l'eliminazione della discriminazione razziale ha di recente espresso grande preoccupazione per l'Italia per l'uso di linguaggio e discorsi razzisti e contro le minoranze da parte di politici e politiche, inclusi i componenti e le componenti del Governo e di altri pubblici ufficiali di alto grado.
In Piemonte, non vi sfuggirà, non siamo immuni da tutto ciò, e anche questo peggiora la vita di tante persone, perché in una regione in cui l'8% della popolazione è di origine straniera, i messaggi razzisti, omo-lesbo-bi transfobici, misogini e discriminatori delle minoranze, che purtroppo continuano indisturbati ad essere utilizzati, sono l'humus in cui si generano odio sociale e comportamenti aggressivi, virtuali e fisici, cui purtroppo, assistiamo con sempre maggior frequenza. Da ultimo, in Piemonte ne è stato colpito l'Asti Pride, cui va tutta la nostra solidarietà.
Anche su questo dall'opposizione - lo dico anche al Presidente del Consiglio regionale - non transigeremo e respingeremo il purtroppo costante tentativo di minimizzare la portata di questi messaggi.
La seconda, e concludo. Come bene ha ricordato il Presidente Cirio - e mi stupisce che in pochi altri dai banchi della maggioranza l'abbiano fatto proprio Torino questo weekend è stata teatro di un gravissimo pestaggio squadrista, a danno di un giornalista che stava facendo in strada il proprio mestiere. Non basta, però, Presidente, la condanna generica della violenza: serve la condanna della matrice di quella violenza, che si chiama fascismo e significa cultura del nemico e sopraffazione di chi è considerato diverso.
Malgrado le nostalgie di qualcuno, l'antifascismo è la sostanza della nostra Costituzione ed è la stella che deve guidare tutte e tutti noi, in una Regione Medaglia d'oro al Merito Civile per la Resistenza.
Faremo in modo che nessuno se ne possa dimenticare.
Grazie e buon lavoro.



(Applausi in sala)



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
Prima di continuare con gli interventi dei Consiglieri e la successiva replica del Presidente Cirio, sospendo la seduta per quindici minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.57, riprende alle 17.19)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Invito i Consiglieri a prendere posto, così procediamo con i lavori.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Naturalmente auguro a lei, a tutto l'Ufficio di Presidenza, ai presenti e a tutti i Consiglieri, i migliori auguri di un buon lavoro.
Vorrei iniziare portando, innanzitutto, i complimenti e le congratulazioni di tutto il Gruppo di Forza Italia, e mio personale, al nostro Presidente Alberto Cirio. Cinque anni fa, gli elettori piemontesi potevano averci votato per demerito degli uscenti o per un atto di fiducia e di speranza nei nostri confronti; questa volta, dopo cinque anni di Governo del Piemonte, il voto rappresenta l'approvazione delle nostre azioni, della nostra agenda politica, del nostro modo di fare politica sobrio, moderato e sabaudo.
Caro Presidente, possiamo dire che ce l'ha fatta e mi permetto di dire che ce l'abbiamo fatta. La riconferma, evento storicamente e assolutamente non scontato in Regione Piemonte, è un premio non solo per il suo insostituibile lavoro, ma anche all'operato di tutta la coalizione di centrodestra e di Forza Italia, in particolare.
Il fatto che siamo ancora qui, avendo peraltro incrementato i voti rispetto alle passate elezioni regionali, testimonia che i piemontesi ci percepiscono non come un cartello elettorale, ma come una maggioranza coesa, una coalizione composta sì di tante anime, ma contraddistinta dalla capacità di fare sintesi per il bene del Piemonte e dei piemontesi.
L'augurio che faccio a questo rinnovato Consiglio regionale e a questa maggioranza di governo è di continuare in questo solco: essere capaci di fare, quando necessario, tutti un passo indietro per farne due in avanti per il progresso, la crescita e il benessere del nostro Piemonte, sempre con equilibrio e condivisione, come ci ha ricordato il nostro Presidente.
Cosa si aspetta Forza Italia da questi nuovi cinque anni? Che si porti avanti e a conclusione quanto abbiamo iniziato nel mandato appena terminato. Il rinnovo della fiducia dei piemontesi ci permette di poter raccogliere alcuni frutti di quanto abbiamo seminato la scorsa legislatura.
Abbiamo, però, anche un'altra grande opportunità, cioè poter utilizzare l'esperienza maturata per essere ancora più ambiziosi e, conoscendo bene il nostro prezioso personale, fare del Piemonte la Regione trainante, il motore dello sviluppo, dell'innovazione e della ricerca d'Italia. Speriamo tutto questo, senza più brutte sorprese, come la pandemia, la crisi energetica e un'economia di guerra, che sicuramente hanno costituito una zavorra alla nostra azione politica.
A Forza Italia, i piemontesi in questa campagna elettorale hanno chiesto ancora più sanità. Su questo punto ci giochiamo, fra cinque anni, la nostra riconferma alla guida del Piemonte. È perciò prioritario continuare ad accorciare le liste d'attesa, lavorare sull'efficacia e sull'efficienza dei pronto soccorso, incrementare il personale sanitario e medico, incrementare la mobilità attiva del cosiddetto turismo sanitario, incentivare l'assistenza domiciliare. Su tutti questi punti abbiamo fatto tantissimo ma ci resta ancora tanto da fare. In una sola parola, tutto ciò significa mettere al centro del nostro agire il malato e le loro famiglie, non lasciandoli soli.
Infine, è necessario valorizzare e stimolare la medicina territoriale premiando l'inventiva, l'abnegazione, la professionalità di tutti quei medici di famiglia e pediatri, la cui professionalità è indubbia e che costituiscono la porta d'ingresso alla sanità regionale. Su questo punto Forza Italia crede che si giochi la partita più importante del nostro operato.
L'altra questione sulla quale verremo misurati è su come sapremo utilizzare le risorse del PNRR, su come monitoreremo l'avanzamento dei lavori. Con l'esperienza che hai vissuto in Europa, sappiamo benissimo quanto ci tiene Presidente. Stiamo facendo benissimo, come testimonia, per esempio, il monitoraggio regionale, che attesta come abbiamo già assegnato il 99,98 delle risorse. Dobbiamo continuare così, perché da queste risorse passa la digitalizzazione, l'innovazione, la transizione ecologica e il rinnovo della rete infrastrutturale del nostro Piemonte.
Quali rappresentanti del Partito Popolare Europeo in Italia, lotteremo per mettere al centro dell'attenzione delle politiche regionali la famiglia, il prolungamento degli orari degli asili nido, il sostegno a misure per la coniugazione dei tempi lavoro-famiglia, le politiche per l'emergenza abitativa, per il sostegno dei nuovi poveri, per l'inclusione degli anziani e dei cassintegrati. Sono tutte sacrosante battaglie di civiltà che abbiamo l'obbligo morale di portare avanti, anche in funzione della lotta al calo demografico e per assicurare un Piemonte più sicuro, più inclusivo e più attrattivo.
Avendo fatto il Sindaco di un piccolo Comune, la mia Buttigliera Alta, sono certo che porteremo avanti la nostra politica legata alla valorizzazione dei singoli territori. Misure e azioni volte a non uniformare la disomogeneità, ma a premiare le singole peculiarità e le singole vocazioni.
Per anni abbiamo assistito a politiche centriche; noi vogliamo un governo diffuso che metta al centro le periferie delle città, così come le aree interne delle singole province.
Come nella scorsa consiliatura, ci batteremo per il benessere animale, che già abbiamo dimostrato di attuare portando a termine il testo unico sugli animali da affezione e, in particolare, una legge, portata avanti da noi per l'istituzione del registro dei pet-sitter. In Piemonte sono oltre un milione di animali d'affezione dotati di microchip, sintomo di una società che li considera parte della propria famiglia.
È necessario, quindi, adottare interventi sempre più all'avanguardia per sostenere i cittadini che scelgono questo tipo di compagnia.
Un ultimo invito, Presidente, come ci insegnava il nostro Presidente Berlusconi: "pensiamo in grande". Caro Alberto, pensiamo in grande, perch solo così il Piemonte potrà essere protagonista ed esempio per l'Italia.
Auguri e buon lavoro.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Nallo; ne ha facoltà.



NALLO Vittoria

Grazie, Presidente.
Desidero rivolgere un saluto a lei, all'Ufficio di Presidenza neo eletto al Presidente Cirio, agli Assessori, ai Sottosegretari, ma anche a tutta la squadra capitanata dal Segretario Generale Jannelli, che oggi ci ha permesso di essere in una sede tanto bella quanto rappresentativa.
Desidero ringraziare anche tutti gli elettori che ci hanno voluto qui oggi e tutti i colleghi Consiglieri. Desidero salutare e ringraziare gli elettori, in particolare quelli della lista Stati Uniti d'Europa, che ci hanno sostenuto e mi hanno permesso di essere qui (ricordo che rappresento diverse forze politiche: Italia Viva, +Europa, PSI e Libdem), sostenendo la coalizione di centrosinistra nelle scorse elezioni regionali.
Saremo all'opposizione di questo Governo regionale e saremo all'opposizione nel rispetto, come ha detto lei, Presidente Cirio, del lavoro che ha svolto negli ultimi cinque anni, ma che non sempre ci ha visti d'accordo su alcune sue scelte, in particolare in materia di sanità, di welfare, di politiche sociali che, purtroppo, hanno voluto portare il Piemonte come laboratorio a volte sacrificando la libertà delle donne, oppure su scelte più recenti quelle di campagna elettorale e di post-elezioni, come l'autonomia differenziata, quella riforma per la quale lei annunciato, insieme alla sua Giunta, di richiedere tutte e 23 le possibili materie con una lettera al Presidente Meloni per - cito - "migliorare l'efficienza amministrativa e snellire l'iter burocratico".
Mi spiace citare il CGIA di Mestre, però certifica che, come PIL, il Piemonte, sì, cresce, ma meno di altre Regioni, in particolare di quelle del Nord-Ovest. Credo che questa riforma possa aggiungere burocrazia anche per le nostre imprese, per le imprese che potrebbero scegliere di investire in Piemonte nei prossimi anni, oltre che, ovviamente, far perdere qualche aiuto al Sud.
In questa situazione faremo un'opposizione ideologica? Assolutamente no. La nostra sarà un'opposizione costruttiva a viso aperto e saremo lì per sostenerla, Presidente, quando lavorerà, ad esempio, come ha citato, per valorizzare e studiare i ruoli dell'intelligenza artificiale, in primis supportando Torino come centro di coordinamento nazionale per l'intelligenza artificiale, ma anche utilizzandola all'interno della sanità per migliorare l'offerta riservata ai cittadini nella diagnosi, nei sistemi di prenotazione, nel taglio delle liste d'attesa e nella pianificazione delle cure. Molto bene, quindi, se si tornerà a pianificare nell'ambito della sanità, perché ricordo che l'ultimo Piano in materia è di troppi anni.
Non l'ha citato, ma mi auguro che, insieme al lavoro che questa Giunta farà sull'ambiente, si possa lavorare anche per una transizione energetica che coinvolga finalmente il mix energetico, includendo diverse soluzioni.
Questo significa lavorare non in modo ideologico, ma, ad esempio, per identificare proprio qui in Piemonte quel deposito nazionale che purtroppo, proprio questo centrodestra non è stato in grado di portare avanti né nel Comune che si era autocandidato, e che ha dovuto fare un passo indietro, né nella Giunta che non l'ha sostenuto.
Bene ancora se lavorerà sulla legge urbanistica, sulla legge del governo del territorio. Mi auguro che l'Assessore Gallo possa lavorare in questa direzione. Non l'abbiamo vista negli scorsi cinque anni, quindi mi auguro che potrò vantarmi di essere stata in quella legislatura che è riuscita a portare a casa, finalmente, una legge sul governo del territorio. E qui chiedo, sempre al Presidente Cirio, proprio per la velocità con cui si pu comunicare con il Governo centrale, con il Governo Meloni, di poter ragionare anche per una legge urbanistica nazionale, anche quella purtroppo, risalente al 1942 e decisamente non più attuale.
Caro Presidente, ci avrà sicuramente contro in questa legislatura, ma con quell'equilibrio e quella condivisione, come lei ha ricordato, di chi lealmente è pronto a darle una mano nell'interesse della Regione, quindi non necessariamente votando a favore quando non saremo d'accordo con quello che propone, ma portando al centro dell'interesse il bene comune.
Buon lavoro a tutti noi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Nallo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ricca, che attualmente è l'ultimo iscritto a parlare; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio

Grazie, Presidente Nicco, e buon lavoro a lei e a tutto l'Ufficio di Presidenza, perché sappiamo bene quant'è importante il governo dell'Aula.
Auguro un buon lavoro anche al Presidente Cirio e a tutta la sua Giunta.
Presidente, sono stato davvero orgoglioso di aver sentito tutti i grandi risultati portati a casa finora dalla sua Amministrazione, quella passata e tante cose da poter guardare al futuro nei prossimi cinque anni.
Mi permetto di dire che, se le elezioni premiano il buon lavoro, il buon lavoro c'è stato. Parliamo, ad esempio, della gestione del Covid: mi ricordo quando ci additavano come gli appestati d'Italia e ne siamo usciti egregiamente. Parliamo, ad esempio, delle grandi opere: finalmente, grazie al centrodestra e al governo di questa Regione, la TAV è partita, il Terzo valico è partito, così come la sua Asti-Cuneo, Presidente; un'altra di quelle opere importanti che non vedeva la luce e che finalmente ha visto l'avvio dei lavori.
Tutto questo è successo, Presidente, anche per l'ampio respiro internazionale che il Piemonte ha avuto, grazie ai grandi eventi. A chi diceva prima che le ATP Finals erano solamente un risultato di qualcuno, io dico che a quel tavolo, insieme a Giorgetti e a Binaghi, c'eravamo anche io e lei, Presidente Cirio, a decidere come e quando le ATP si sarebbero svolte nella nostra bellissima Torino.
Questo, Presidente, è successo perché c'era un motore instancabile che ha lavorato silenziosamente per cinque anni e quel motore si chiama Lega che con 23 Consiglieri e sette Assessori, ha permesso a questa Amministrazione di poter essere riconfermata, di poter essere di nuovo il centrodestra protagonista nel governo del nostro territorio.
Personalmente, Presidente, mi onoro di essere il Capogruppo del Gruppo dei migliori, perché quel gran lavoro che c'è stato lo dobbiamo a Luigi Icardi che ha fatto egregiamente l'Assessore alla sanità negli scorsi cinque anni a Fabio Carosso, che ha fatto egregiamente il Vicepresidente della Regione Piemonte negli scorsi cinque anni; a Marco Protopapa, che ha fatto benissimo l'Assessore all'agricoltura di questa Regione; a Gianna Gancia che, già con un'esperienza da Consigliera regionale, arriva dal Parlamento europeo, pronta a lavorare nell'interesse del nostro territorio; all'amico Andrea Cerutti, che ha dimostrato negli scorsi cinque anni di poter davvero far bene.
Questo, Presidente, glielo dico, perché schieriamo i migliori in Consiglio perché è in Consiglio che si approvano o si bocciano le leggi. Difatti, non tutte le leggi che arrivano dalla maggioranza sono da approvare e non tutte le leggi che arrivano dalla minoranza sono da bocciare, perché dobbiamo guardare esclusivamente il merito.
Mi auguro che questa legislatura possa essere una legislatura che davvero segni una continuità e a questa continuità noi, Presidente, diremo sempre di sì, perché dare la continuità - questo termine che tante volte viene usato impropriamente - significa creare una discontinuità con quello che è il passato, perché mentre Chiamparino chiudeva gli ospedali, noi ne abbiamo riaperti 11. Mentre si andava a fermare le grandi opere, noi le abbiamo fatte ripartire.
E poi parliamo di quella che può essere considerata una discontinuità nella continuità: ad esempio, i criteri delle borse di studio. Basta borse di studio ai violenti. All'interno di quelle che possono essere le competenze regionali, basta borse di studio ai violenti e agli idonei che si dimostrano violenti in azioni all'interno delle università o fuori, vengano bloccate le borse di studio.
All'interno della sanità, continuare con i progetti di costruzione di ospedali, di strutture previste dal PNRR e lavorare per sopperire alla carenza di personale.
Presidente, le chiediamo di continuare a lavorare con il piede premuto a fondo sull'acceleratore sulla sicurezza, affinché il lavoro iniziato nei passati cinque anni non si fermi e che le risorse destinate alle Forze dell'ordine possano essere raddoppiate, per fare in modo che le periferie di Torino siano davvero sicure.
Mi permetto di parlare anche dei trasporti, perché ritengo folle che da Ciriè a Rivarolo si debba accendere un cero per arrivare in ufficio in un tempo ragionevole; oppure le grandi opere. Spero che questa possa essere la legislatura della Tangenziale Est di Torino, esattamente come quella passata è stata per la tangenziale Asti-Cuneo, perché dobbiamo guardare all'interesse esclusivo del territorio.
Infine, Presidente, l'autonomia. L'autonomia è un tema a noi non caro, di più. Il Piemonte ha un residuo fiscale attivo di 11 miliardi di euro. Più di una manovra di sanità, che ogni anno perdiamo a favore dello Stato centrale e che non possiamo ridistribuire per quello che è l'interesse dei piemontesi. Le chiediamo, quindi, di lavorare insieme al nostro Assessore Bussalino e al Ministro Calderoli, per fare in modo che questa autonomia possa essere attiva il prima possibile, ma per l'interesse dei piemontesi.
Avere miliardi di euro da spendere, senza guardare il colore politico, pu voler dire costruire ogni anno nuovi ospedali, nuove infrastrutture e nuove strade.
Dobbiamo guardare a un Piemonte, nei prossimi cinque anni, che possa lavorare bene, ma soprattutto che possa lavorare responsabilmente. Noi Presidente, lavoreremo silenziosamente, perché così abbiamo fatto nella scorsa legislatura e continueremo a fare, però ogni volta che la luce di questo microfono diventerà rossa e avremo la parola, mi permetto di dirle che avremo qualcosa da dire e lo faremo pesare.
Grazie.



(Applausi in aula)



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ricca.
Non essendovi altri Consiglieri iscritti a parlare, chiedo al Presidente Cirio se intende replicare.
Prego, Presidente Cirio.



CIRIO Alberto, Presidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Non intendo fare una replica, per non approfittare della pazienza dei Consiglieri.
Ho ascoltato punto per punto tutti gli interventi e vi ringrazio. Vi ringrazio anche per gli interventi maggiormente critici, perché è giusto che sia così. Ho raccolto alcune sollecitazioni, ma ciò che ho più apprezzato è la volontà di lavorare e di provare a lavorare insieme, almeno sugli argomenti maggiormente strategici per il Piemonte.
Da più parti, è stato richiamato l'impegno della nostra Regione sul sostegno della natalità. Sarà un impegno determinante che andrà nel solco della continuità.
Mi auguro possano essere chiariti equivoci che magari qualcuno in campagna elettorale, a volte un po' finalizzati a sollecitare qualche elettorato aveva cercato di alimentare.
Non c'è alcun equivoco per quanto riguarda la legge sull'aborto nella nostra Regione.
Lo abbiamo detto e lo abbiamo detto con chiarezza: non c'è nel nostro Paese, avendolo detto la Presidente Meloni, e non c'è nella nostra Regione.
Noi continueremo - io continuerò - a difendere e a essere garante della libertà della scelta e dell'autodeterminazione della donna.
Parallelamente a questo, le leggi vanno applicate nella loro interezza e se c'è una donna che cerca aiuto, spontaneamente, volontariamente autonomamente, senza essere indotta o indirizzata in una scelta, dovrà trovare la Regione pronta a sostenerla.
Questa è la logica con cui noi diamo attuazione alla legge ed è la logica che useremo per chi, all'interno delle nostre Aziende Sanitarie, entra dopo una procedura di accredito che ci permetterà di controllare l'operatività.
Se l'operatività di qualcuno andrà al di fuori di queste regole, saremo i primi ad intervenire.
Noi non vogliamo giudicare, non vogliamo indurre; vogliamo aiutare chi liberamente e autonomamente, chiede di essere aiutato. Parimenti, saremo sempre garanti e difenderemo la libertà di autodeterminazione della donna così come di tutte le persone, nelle proprie scelte.
Ho voluto ribadirlo oggi, in questa sede, perché mi auguro che possa mettere quantomeno chiarezza e non diventare un argomento che ci portiamo sempre dietro, perché non aiuterebbe la nostra comunità a crescere. Non vuol dire non stare attenti, perché staremo attenti, ascolterò tutti i Consiglieri che potranno dare segnalazioni in merito e cercheremo di migliorarci, ma questa è la nostra posizione chiara, netta e molto ferma.
Sulla scuola avete parlato tutti. Noi il diritto all'istruzione lo stiamo sostenendo con le borse di studio per 93 milioni di euro all'anno. Quando mi sono insediato Presidente al 2019 ne spendevamo 40. È aumentata la platea dei richiedenti e questo ci mette nelle condizioni ogni anno di reperire le risorse per poterli garantire ed è il motivo per cui, insieme all'Assessore Chiorino, abbiamo richiesto una maggiore valutazione e maggiore attenzione, anche perché noi vogliamo che siano borse di studio che sostengano il merito di chi non può, il merito di chi non ce la fa.
Questo è l'obiettivo che abbiamo inserito e che inseriremo sempre di più nei criteri, con i quali, però, ripeto, abbiamo raddoppiato e intendiamo continuare a garantire le borse di studio per gli studenti che sono meritevoli.
Di Europa non ho voluto parlare nel mio intervento, perché mi sembra evidente la mia posizione di europeista convinto e per quello che è il mio impegno in Europa nel Comitato delle Regioni, come capo delegazione italiana, in rappresentanza di tutte le Regioni, di tutti i Consigli regionali, di tutti i Comuni e di tutte le Province d'Italia indipendentemente dai loro colori.
Con questo impegno lavoreremo per l'attuazione dei Fondi europei. Siamo al 106% di spesa sul fondo sociale e vuol dire che abbiamo certificato il 6 in più dei soldi che ci hanno dato, quindi andiamo in overbooking per le future assegnazioni. Siamo già al 93% per quanto riguarda il FESR, per cui veleggiamo anche qui nella direzione della completa spesa di tali europei che per noi è anche un motivo di grande orgoglio per questa Regione.
Ho sentito cose che sono un po' lontane dal mio modo di pensare; ad esempio, quando sento che ancora nel 2024 qualcuno metta in dubbio i fondi per la TAV e per l'Alta Velocità, per me sono posizioni davvero un po' lontane dal mio modo di vedere, però le apprezzo per la loro schiettezza e le rispetto. Pertanto, tra tutte le posizioni che ci sono in questo Consiglio, se ognuno s'impegnerà per cercare di mettersi una volta anche nei panni dell'altro e nei panni del proprio interlocutore, proveremo a lavorare per cercare di dare le risposte migliori al nostro Piemonte.
Il Piemonte se lo aspetta. È vero che il PIL cresce meno delle altre Regioni del Nord, ma è sempre avvenuto, è da vent'anni che cresce meno delle altre regioni del Nord. La differenza è che una volta cresceva meno della media italiana. Nel 2023 il PIL ha pareggiato la media italiana e nel primo semestre 2024, il PIL del Piemonte supera la media italiana; non succedeva da 15 anni.
Questo non vuol dire che tutto va bene, ma vuol dire che ci sono le condizioni per superare con forza quelle che potranno essere (e ci saranno sicuramente) le difficoltà che avremo davanti. E dovremmo pensare sempre di più alle povertà emergenti, ai più deboli. Segnalo che il fondo per quanto riguarda il sostegno ai cassintegrati è già operativo, perché lo abbiamo già reso operativo per il caso della Del Grosso che, come ricorderete abbiamo trattato personalmente. Per ragioni legate a scelte aziendali, non era stata attivata la cassa integrazione, quindi avevamo lavoratori e lavoratrici senza alcun tipo di sostegno, ma abbiamo attivato questa misura forti, peraltro, di una legge che in Piemonte esiste già e che ci ha permesso di creare l'appiglio per intervenire nei confronti di queste famiglie.
Pertanto, grazie; grazie per il tono, grazie per la determinazione. Sono una persona moderata, che non vuol dire essere una persona molle; vuol dire, però, essere una persona che sa che i problemi li risolviamo insieme e mi auguro che questo "insieme", nel rispetto delle posizioni di tutti possa essere quello che darà un futuro radioso al nostro Piemonte, perch poi è quello che i nostri cittadini, prima di ogni altra cosa, ci chiedono.
Grazie, buon lavoro e buona legislatura.



(Applausi in sala)



PRESIDENTE

Mi unisco anch'io ai ringraziamenti del Presidente Cirio a tutti gli intervenuti e a tutti i Consiglieri regionali presenti.
Dichiaro terminato il punto 5) all'o.d.g., relativo a "Presentazione della Giunta regionale da parte del Presidente della Giunta eletto ed illustrazione del programma di governo per la legislatura, ai sensi dell'articolo 50 dello Statuto, e successivo dibattito".
A norma dell'articolo 15 del Regolamento, come da lettera consegnata a tutti i Consiglieri, i Gruppi consiliari devono provvedere alla propria convocazione e costituzione entro mercoledì 24 luglio, dandone comunicazione al Presidente del Consiglio attraverso la modulistica allegata alla lettera stessa.
Inoltre, comunico che la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari come indicato nella suddetta lettera, è convocata nella giornata di mercoledì 24 alle ore 14 in Sala Morando a Palazzo Lascaris.
Se non vi sono altre richieste d'intervento, dichiaro chiusa la seduta e invito i presenti all'ascolto dell'Inno del Piemonte "El Drapò a deuv vive", tratto da due poesie di Camillo Brero e musica del maestro Fulvio Creux, individuato come "Inno del Piemonte", con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 81 del 28 marzo 2024.
Vi invito ad alzarvi in piedi per ascoltare l'Inno del Piemonte.



(L'Assemblea, in piedi, ascolta l'Inno del Piemonte "El Drapò a deuv vive")



PRESIDENTE

Grazie a tutti e buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 17.50)



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