Consiglio Regionale del Piemonte

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L'educazione sentimentale conquista i giovani di Verbania

Trascorrono ore e ore sui social network, sono sempre iperconnessi ma in realtà vivono di solitudini comunicanti, sperimentando una sostanziale incapacità di porsi autenticamente in relazione con gli altri. Sono i nativi digitali, i ragazzi e le ragazze di oggi a cui si rivolge il seminario “Educazione sentimentale ed esercizio del pensiero dialogante”, promosso dalla Consulta giovani del Consiglio regionale. Il primo incontro di questo progetto pilota si è svolto venerdì 30 novembre, al centro eventi Il Maggiore di Verbania, ed è stato accolto con interesse e partecipazione da parte di circa 150 fra studenti e studentesse delle classi quinte del liceo Cavalieri. Il seminario continuerà nei prossimi mesi in altri centri del Piemonte, coinvolgendo un migliaio di ragazze e ragazzi.

“Si tratta di un’iniziativa che viene sperimentata per la prima volta in Italia e che già altre regioni e istituzioni hanno preso a modello per la sua portata innovativa”, è intervenuto il consigliere segretario Gabriele Molinari, delegato alla Consulta regionale dei Giovani. “L’obiettivo primario è quello di contrastare la violenza e la discriminazione. Siamo infatti convinti che temi delicati come la parità di genere, il rispetto di sé e dell’altro, la valorizzazione delle differenze, la non discriminazione abbiano una valenza universale, che richiede di essere diffusa e condivisa proprio fra gli adolescenti, come essenziale tappa di crescita per la formazione di adulti equilibrati, sereni e responsabili. L’idea iniziale del progetto nacque proprio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulla donna, nel novembre 2017, quando il Consiglio regionale avviò una campagna sociale sul tema, riconoscendo l’importanza della prevenzione per combattere i comportamenti devianti”.

A dialogare con i ragazzi sono intervenuti il professor Paolo Ercolani, professore in Filosofia dell’educazione dipartimento di Scienze dell’uomo dell' Università di Urbino e la psicoterapeuta Giuliana Mieli.

Ercolani ha messo in evidenza distorsioni e condizionamenti prodotti “dall’intermediazione di una macchina”, ovvero dai social media nel modo di comunicare e ha affrontato il tema dell'analfabetismo emotivo di chi è abituato a vivere le relazioni con gli altri in maniera esclusivamente virtuale, dietro a uno schermo che deforma la realtà.

L’importanza di dare spazio dentro di sé al proprio sentire emotivo, riconoscendo la complementarietà delle modalità affettive proprie della sfera maschile e femminile, è stato uno dei temi centrali dell’intervento di Mieli. L’esperta ha ricordato come nella storia del pensiero occidentale la separazione fra corpo e anima, fra materia e spirito abbia fatto ingiustamente dimenticare l’ambito dei sentimenti. La sua riscoperta non gioverebbe solo alla crescita degli adolescenti, ma migliorerebbe anche la qualità delle relazioni degli adulti.

 

 

 

 

I fatti in breve

  • A Verbania si è svolto il primo incontro del seminario Educazione sentimentale ed esercizio del pensiero dialogante".
  • L'iniziativa, sperimentata per la prima volta in Italia, è promossa dalla Consulta regionale dei Giovani.
  • Hanno partecipato circa 150 studenti e studentesse del liceo Cavalieri di Verbania.

Dichiarazioni

Si tratta di un’iniziativa che viene sperimentata per la prima volta in Italia e che già altre regioni e istituzioni hanno preso a modello per la sua portata innovativa”, è intervenuto il consigliere segretario Gabriele Molinari, delegato alla Consulta regionale dei Giovani. “L’obiettivo primario è quello di contrastare la violenza e la discriminazione. Siamo infatti convinti che temi delicati come la parità di genere, il rispetto di sé e dell’altro, la valorizzazione delle differenze, la non discriminazione abbiano una valenza universale, che richiede di essere diffusa e condivisa proprio fra gli adolescenti, come essenziale tappa di crescita per la formazione di adulti equilibrati, sereni e responsabili. L’idea iniziale del progetto nacque proprio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulla donna, nel novembre scorso, quando il Consiglio regionale avviò una campagna sociale sul tema, riconoscendo l’importanza della prevenzione per combattere i comportamenti devianti”.