“Materiale del cantiere Tav sotto controllo”

Il materiale di scavo del cantiere Tav “è stato gestito in conformità alla normativa vigente, alle autorizzazioni ottenute e alle procedure operative condivise con gli enti di controllo, attuando la dovuta cautela a protezione della salute umana e dell’ambiente”.
Così l’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia ha risposto al quesito presentato dalla consigliera Francesca Frediani (M5s) in merito allo smarino (materiale di risulta proveniente da opere di scavo) derivato dal cantiere del cunicolo esplorativo La Maddalena ubicato nel Comune di Chiomonte (To).
Valmaggia ha evidenziato come le terre e rocce dello scavo siano state trattate secondo la procedura prevista di gestione condivisa con gli enti di controllo preposti. La materia è di competenza ministeriale ma c’è anche il monitoraggio da parte di Arpa Piemonte. La maggior parte del materiale estratto è risultato idoneo per riempimenti, in quanto i valori analitici sono risultati inferiori ai parametri previsti.
L’interrogante richiedeva la quantità, il tipo di contaminazione riscontrato, il valore caratterizzato, il codice Cer dato al materiale, la destinazione finale e il tragitto per raggiungere il sito definitivo. Nei pochi casi in cui il materiale non è risultato idoneo, come il cumulo contraddistinto con la sigla 138, si è riscontrato un superamento dei limiti con riferimento al parametro degli idrocarburi mentre i restanti valori sono risultati a norma.
Il materiale, classificato con codice Cer 170504, conferito all’impianto è stato pari a circa 8mila tonnellate mentre dal formulario non è stato possibile ricostruire il reale percorso.
Nella fase della pulizia della galleria sono stati superati i valori relativi agli idrocarburi segnalando che il materiale smaltito come rifiuto non deriva da operazioni di bonifica all’interno del sito di cantiere a causa di sversamento accidentale di sostanze pericolose.
Fino a fine 2017 sono stati smaltiti tre cumuli di materiale di scavo non conformi ai valori previsti riguardanti i parametri relativi all’arsenico con il conseguente invio ad impianti autorizzati.