La politica richiede cultura. L'attualità di Francesco De Sanctis

“Il pensiero politico di Francesco De Sanctis resta sicuramente un fecondo punto di riferimento per tutti quelli che, come me, intendono la politica come impegno per il bene comune”, ha affermato il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, aprendo a palazzo Lascaris la seconda giornata del convegno internazionale di studi La militanza della critica da Francesco De Sanctis alla contemporaneità. “Egli predicava contro la corruzione e contro la personalizzazione della politica. né si stancava di ripetere, soprattutto ai giovani, che la cultura è la vera ricchezza dell’uomo perché lo avvicina criticamente alla verità, perché suscita dubbi e curiosità, perché lo spinge al confronto con il prossimo e con le sue idee, quindi alla tolleranza e alla democrazia. La necessità del binomio cultura-politica è un insegnamento che si può trarre dal pensiero desanctisiano, che, associato ad un periodo di decadenza e disgregazione come quello contemporaneo, ci rivela tutta la sua modernità e ci invita ad attingere a piene mani dal suo messaggio di onestà, di passione civile e democrazia”.
Il convegno, svoltosi in due giornate di studi, una all’Università di Torino e una in Consiglio regionale, è promosso dal Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di De Sanctis (1817-1883) e dal Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Torino, con il patrocinio dell’Assemblea legislativa piemontese e della Città di Torino.
Filosofo, critico letterario, De Sanctis fu più volte deputato e ministro della Pubblica istruzione. La sua vicenda politica è legata alla città di Torino dove visse prima l’esilio e poi le sue prime esperienze parlamentari.
Maria Grazia Grippo, consigliera comunale di Torino, con Memorie di un viaggio elettorale duecento anni dopo ha portato una testimonianza sull’eco dell’insegnamento di De Sanctis nel proprio impegno politico personale. Al simposio, moderato da Donato Pirovano dell’Università di Torino, sono poi intervenuti Gerardo Bianco e Toni Iermano, rispettivamente presidente e presidente scientifico del Comitato nazionale per il bicentenario, che hanno illustrato l’attività e le iniziative del Comitato. Proseguiranno nei prossimi mesi gli approfondimenti scientifici in varie sedi fra cui le Università di Salerno, Pavia, Chieti e alla scuola militare Nunziatella di Napoli, mentre alla Camera dei Deputati sarà allestita una mostra sugli scritti desanctisiani che si concluderà in febbraio con un convegno internazionale. Iermano ha inoltre sottolineato la capacità di De Sanctis di cogliere la crisi dei partiti politici, di riconoscere il valore della formazione per la costruzione delle classi dirigenti e l’importanza di una comune identità per la costruzione di una coscienza italiana.
Ha poi proseguito le riflessioni sul pensiero etico-politico Gino Ruozzi dell’Università di Bologna che, a ruoli invertiti, ha intervistato il giornalista Lorenzo Mondo.
Sul concetto di militanza letteraria secondo De Sanctis sono inoltre intervenuti Laura Nay dell’Università di Torino e Francesco Sberlati dell’Università di Bologna, mentre Enzo Neppi dell’Università Grenoble Alpes ha proposto una visione europea della militanza critica analizzando il caso di Madame de Staël.