Sanità e Diritto allo studio

La comunicazione dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta su richiesta del consigliere Maurizio Marrone (Fdi), è servita per fare il punto della situazione dei pronto soccorso al termine del picco influenzale che ha interessato il Piemonte nelle settimane delle festività natalizie, la cui incidenza, come confermano gli ultimi dati del Servizio di riferimento regionale di epidemiologia (Seremi), continua a scendere gradualmente. Nonostante un numero di accessi consistente e ben superiore alla norma del periodo, il sistema dei pronto soccorso negli ospedali piemontesi ha nel complesso tenuto. Con i vertici della Società italiana della Medicina di emergenza-urgenza (Simeu) - ha spiegato Saitta - abbiamo condiviso l’esigenza di aumentare prioritariamente il numero di personale sia medico che infermieristico nei pronto soccorso, cosa che faremo con le prossime assunzioni previste. La strada della maggiore interazione tra chi lavora nella emergenza urgenza e chi opera nei distretti territoriali, rappresenta una via maestra per costruire anche nella popolazione una nuova consapevolezza verso la rete di assistenza territoriale. L’assessore ha poi evidenziato che un passo importante la Giunta lo ha già compiuto con la delibera sulle assunzioni approvata il 13 febbraio, con la quale le Aziende sanitarie sono state autorizzate ad assumere personale sanitario (medici, infermieri, operatori socio-sanitari) superando definitivamente il blocco del turnover collegato al piano di rientro: si tratta di un concorso che porterà all’assunzione di circa centocinquanta nuovi infermieri.
Nel dibattito sono poi intervenuti: Marrone (“Avrei voluto che si aprisse la discussione sulla qualità del servizio, non solo sul dettaglio del personale”); Gianna Gancia della Lega nord (“I cittadini vanno educati ad un uso corretto del pronto soccorso”); Marco Grimaldi di Sel (ha fatto cenno all’accordo raggiunto con i sindacati sulle stabilizzazioni del personale precario, giudicato un un primo passo importante); Gian Luca Vignale Gruppo misto-Mns (“La riforma della rete ospedaliera è legata alla questione dei posti-letto”); Alfredo Monaco di Scelta di Rete civica per Chiamparino (ha fatto cenno al piano di rientro, che a suo dire andava ed è stato fatto); il capogruppo di Fi Gilberto Pichetto (“Dobbiamo occuparci della sanità per curare i malati e non per dare un posto di lavoro a qualcuno”); Davide Bono, Stefania Batzella e Gianpaolo Andrissi di M5S (hanno ribadito la necessità di convocare un Consiglio regionale aperto e di conoscere nel dettaglio tutti i dati, puntualizzando che siamo davanti a tagli lineari alla sanità, non ad una spending review); e Domenico Ravetti, che ha annunciato che il Gruppo Pd interverrà in occasione del dibattito sull’ammissibilità dell’istanza per la promozione di un referendum abrogativo in materia di revisione della rete ospedaliera.
Precedentemente, in Aula l’assessora al Diritto allo studio universitario Monica Cerutti, aveva svolto l’informativa - richiesta da Francesca Frediani del M5S - in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato sul bando Edisu (Ente regionale per il Diritto allo studio). Nel 2015 era stato dato avvio alla procedura per l’affidamento dei servizi di sorveglianza, pulizia e reception per le residenze universitarie, le sale studio e le sedi dell’ente per la durata di tre anni, diviso in quattro lotti. Si potevano presentare offerte per più lotti. La procedura di valutazione si è svolta in dodici sedute. In presenza di un contenzioso, ci sono poi state le pronunce ricorso del Tar Piemonte e del Consiglio di Stato.
A seguito della comunicazione, è intervenuta la stessa Frediani, che ha chiesto di porre attenzione ai pagamenti dei lavoratori, e ha richiesto di approfondimento in Commissione.