Consiglio Regionale del Piemonte

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Dibattito in materia di edilizia sociale

L’Assemblea di Palazzo Lascaris ha proseguito l’esame degli articoli e degli emendamenti al disegno di legge Disposizioni in materia di decadenza dall’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale arrivando a concludere la presentazione degli emendamenti all’articolo 2. Il nuovo testo modifica la precedente legge regionale n. 3/2010, intervenendo sul fenomeno delle decadenze dall’assegnazione di alloggi di edilizia popolare causate dalla morosità degli assegnatari, fenomeno che ha assunto dimensioni rilevanti e conseguenze a livello sociale.

Il ddl intende sopprimere il termine di tre mesi di morosità previsto per l’avvio della procedura di decadenza, allo scopo di permettere una più attenta valutazione dei singoli casi e sospende i procedimenti in corso affinché i Comuni e gli enti gestori, con una successiva modifica del regolamento attuativo, possano valutare le singole posizioni di morosità prima di pronunciare la decadenza, avviando il procedimento solo nei confronti di quegli assegnatari morosi ritenuti oggettivamente in grado di pagare il canone.

Il testo, richiamando le previsioni della legge nazionale n. 76/2016, estende la definizione del nucleo richiedente l’assegnazione di un alloggio di edilizia sociale anche ai soggetti di unioni civili e ai conviventi.

Su questo punto sono stati esaminati e respinti numerosi emendamenti del presidente di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, che ha contestato il metodo con il quale la maggioranza ha voluto inserire la tematica dei diritti Lgtb all’interno di quella dell’edilizia sociale: “Si vuole di fatto, e in modo subdolo, inserire una riforma del diritto di famiglia su base regionale senza averne i titoli, dato che questa materia è di competenza esclusiva dello stato e senza valutarne le conseguenze. Inoltre, questo testo vuole sostituire un meccanismo eccessivamente rigido con una delega in bianco alle Atc e ai Comuni, riconoscendo loro un’eccessiva discrezionalità”.

“Ancora una volta questa maggioranza non ha compreso quali siano le priorità per il territorio, ovvero bloccare le decadenze dall’assegnazione degli alloggi e i conguagli, e non certo mettere la bandierina ideologica dei diritti civili”, ha affermato Gian Luca Vignale, presidente del gruppo Misto- Movimento nazionale per la Sovranità.

Al contrario, secondo il consigliere Andrea Appiano (Pd) “la Regione fa bene a non discriminare, ma a recepire le decisioni del Parlamento sulle unioni civili, eliminando possibili contenziosi a livello di diritto di famiglia”, ma il consigliere ha sollecitato l’Aula a concentrarsi sul merito della legge per sospendere la decadenza degli alloggi per le famiglie che per ragioni oggettive non riescono più a pagare il canone".

La consigliera Nadia Conticelli (Pd), presidente della II Commissione  (Urbanistica), ha tenuto a chiarire che la legge "non intende minimamente deliberare sui criteri di accesso, sui conguagli o sulle bollette ma sulle decadenze. Per tutti gli altri problemi, che sono importanti, è stato avviato un apposito gruppo di lavoro all’interno della Commissione. Per quanto riguarda unioni civili e convivenze ognuno ha le proprie idee ma chi legifera ha l'obbligo di farlo tenendo presente il quadro normativo".

Sono stati approvati, invece, alcuni emendamenti del gruppo M5S che, proprio recependo le previsioni della legge nazionale n. 76/2016, applicano la definizione del nucleo richiedente l’assegnazione di un alloggio di edilizia sociale non solo ai soggetti di unioni civili ma anche alle coppie di fatto.

L’esame del provvedimento proseguirà nelle prossime sedute.

ecorreggia

I fatti in breve

  • L’Assemblea ha proseguito l’esame del disegno di legge in materia di decadenza dall’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale.
  • Numerosi emendamenti sono stati presentati dal presidente del gruppo di Fratelli d'Italia.
  • Approvati alcuni emendamenti del gruppo M5S che recepiscono le previsioni della legge nazionale in materia di unioni civili.