Consiglio Regionale del Piemonte

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La settimana in Commissione

I Commissione (Programmazione e Bilancio)

Questa settimana la Commissione non si è riunita.

 

II Commissione (Pianificazione territoriale e Urbanistica)

Edilizia sociale e regolamento edilizio tipo nazionale

Nella seduta del 25 gennaio, dopo un lungo dibattito, è cominciata, in seconda Commissione presieduta da Nadia Conticelli, la votazione dell’articolato del disegno di legge numero 229 "Disposizioni in materia di decadenza dall'assegnazione degli alloggi di edilizia sociale. Modifiche alla legge regionale 3/2010".

L’assessore Augusto Ferrari, nella premessa, ha annunciato che la giunta intende accogliere diversi emendamenti proposti dalle opposizioni. Nella seduta sono stati respinti due emendamenti di Maurizio Marrone (FdI), mentre Davide Bono (M5s) ha ritirato tutti quelli che non verranno approvati, mantenendo quelli indicati dalla Giunta.

La votazione dell’articolato proseguirà nelle prossime sedute.

È quindi intervenuto l’assessore Alberto Valmaggia, che ha informato la Commissione circa la situazione creatasi in ordine al recepimento del “regolamento edilizio tipo” di cui all'articolo 4, comma 1 sexies, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, numero 380 recante il testo unico in materia edilizia.

Già 1.080 Comuni piemontesi, cioè la quasi totalità, hanno recepito il nuovo regolamento unico regionale e quindi questo nuovo cambiamento fa affrontato “nell’ottica di mantenere il più possibile lo stato attuale e non stravolgere lo stato di fatto”. In ogni caso, i piani regolatori già approvati resteranno in vigore.

Detto dell’intenzione di non procedere a stravolgimenti, si è deciso di procedere con un tavolo di lavoro ristretto, in modo da accelerare i tempi di discussione in Commissione e quindi in Aula. Sono intervenuti Paolo Mighetti (M5s) e Elvio Rostagno (Pd), manifestando preoccupazioni per questa nuova necessità di adeguamento dei regolamenti edilizi, specie per una Regione come il Piemonte che era stata virtuosa nell'approntare il regolamento regionale.

gmonaco

 

III Commissione (Economia)

Ospitalità rurale e tutela della fauna

La III Commisssione (Montagna e foreste), presieduta dal consigliere Raffaele Gallo, ha espresso il 25 gennaio parere preventivo favorevole a maggioranza sulla proposta di regolamento regionale 1°marzo 2016, n. 1/R (Disposizioni regionali relative all'esercizio e alle funzionalità delle attività agrituristiche e dell'ospitalità familiare in attuazione dell'articolo 14 della legge regionale 23 febbraio 2015, n. 2).

Il provvedimento, illustrato dall'assessore alla Montagna Giorgio Ferrero, si propone di adeguare le norme regolamentari alla legge vigente con particolare riferimento all'istituto dell'ospitalità rurale famigliare, soprattutto per quanto riguarda i pernottamenti, e istituisce la denominazione di "posto tappa" per le strutture che si trovino lungo percorsi escursionistici dettati come tali dalla legge del 2006. Agriturismi e posti tappa vengono, inoltre, dotati di loghi identificativi. Sono previste anche modifiche per quanto riguarda la formazione di chi esercita attività bionaturali relative alla cura e al benessere senza essere iscritto ad alcun ordine professionale. 

Prima della votazione sono intervenuti, per osservazioni e richieste di chiarimenti, i consiglieri Paolo Mighetti (M5S), Gian Luca Vignale (FI), Elvio Rostagno (Pd).

La Commissione ha poi approvato a maggioranza la proposta di deliberazione n. 197, "Modifica statutaria del Consorzio di bonifica della Baraggia biellese e vercellese", che prevede la rieleggibilità dei consiglieri facenti parte del Consorzio.

Ha - infine - svolto la discussione generale su tre progetti di legge in materia di caccia: il disegno di legge presentato dall'assessore Ferrero e le due proposte di legge presentate rispettivamente dai primi firmatari Giorgio Bertola (M5S) e Gian Luca Vignale (FI).  

"Si tratta di un lavoro frutto di un anno di consultazioni con gli ambiti teritoriali e i loro rappresentanti - ha dichiarato l'assessore Ferrero - e certamente migliorabile. Quella della caccia è una materia assai delicata ma è nostro dovere dare una legge alla Regione. Non è nostra intenzione chiudere l'attività venatoria ma è necessario riordinare e razionalizzare i soggetti che ne gestiscono l'attività sul territorio".

"Il nostro progetto di legge - ha affermato Bertola (M5S) - è stato svolto insieme ad autorevoli associazioni ambientaliste e ricalca la legge regionale n. 70/96, abrogata nella scorsa legislatura per impedire lo svolgimento di un referendum. Il nostro intendimento è ridurre il più possibile l'attività venatoria e recepire quei quesiti referendari".

"Non è con una norma sull'attività venatoria regionale che dipenderà la pratica o meno dell'attività venatoria, dal momento che la legge nazionale la consente - ha spiegato Vignale (FI) - e il Piemonte, tra tutte le Regioni italiane, è oggi la più penalizzata. I cacciatori non sono bracconieri e, a differenza di questi ultimi, non vanno criminalizzati e penalizzati".  

"Una legge è necessaria - ha sottolineato Giovanni Corgnati (Pd) - per tutelare la fauna, patrimonio dello Stato, nonostante il numero di cacciatori si riveli, di anno in anno, in progressiva discesa".

Per Alfredo Monaco (Scelta di rete civica) il provvedimento della Giunta, "frutto di equilibrio e mediazione, è assai condivisibile perché più che a regolamentare la caccia mira a una gestione responsabile del territorio e del suo patrimonio faunistico".

Il consigliere Marco Grimaldi (Sel) ha auspicato che "la Giunta regionale prenda in considerazione e faccia propri alcuni spunti importanti contenuti nel provvedimento presentato dal M5S". 

Relatori del provvedimento sono stati individuati i consiglieri Monaco (Scelta di rete civica), Corgnati (Pd) e Grimaldi (Sel) per la maggioranza e Vignale (FI) e Bertola (M5S) per la minoranza.

L'esame dei singoli provvedimenti si svolgerà nelle prossime sedute della Commissione.

ctagliani

 

IV Commissione (Sanità e assistenza)

Residenzialità psichiatrica

Nella seduta della Commissione Sanità, presidente Domenico Ravetti, del 26 gennaio, si è tenuta l’informativa dell’assessore regionale alla Sanità, Antonino Saitta, sull'attuazione della DGR n. 29-3944 del 19 settembre 2016 in materia di residenzialità psichiatrica.

Pochi giorni fa con una successiva deliberazione dell’Esecutivo è stata rettificata e precisata ulteriormente. Si tratta comunque di un atto attualmente sospeso perché sottoposto a giudizio avanti al Tribunale amministrativo regionale.

Nella sua illustrazione l’assessore ha affermato che la Giunta regionale, in attesa del giudizio sul merito, ha iniziato ad avviare un percorso per giungere ad un piano sulla salute mentale.

Allo scopo di uscire al più presto da una fase di incertezza, gli avvocati della Regione, hanno mandato di chiedere alla Corte la più ampia anticipazione possibile del giudizio rispetto alla data fissata dal giudice amministrativo, nell’ottobre 2017.

Il percorso elaborato dalla Giunta si basa, oltre che sull’attività dell’Osservatorio della salute menatle dell’Asl To 3, sul lavoro dei vari tavoli tecnici regionali istituiti sulle varie aree: dipendenze, salute mentale, materno infantile (percorsi di cronicità e Rete neuropsichiatria infantile) e psicologia.

La relazione dell’assessore ha stimolato un dibattito nel quale sono intervenuti per l’opposizione, Gian Luca Vignale (FI), Davide Bono e Stefania Batzella (M5S), mentre per la maggioranza hanno parlato, Marco Grimaldi (Sel), Paolo Allemano e Andrea Appiano (Pd).

Gli esponenti di maggioranza hanno sostanzialmente appoggiato il lavoro dell’Esecutivo sebbene il commissario di Sel abbia chiesto all’assessore di migliorare alcune parti del documento particolarmente quelle dedicate alla compartecipazione degli utenti alle spese per le cure e l’assistenza.

La minoranza ha ribadito la netta contrarietà all’azione dell’assessore evidenziando l’opposizione corale alla delibera di tutti i soggetti interessati alla residenzialità psichiatrica quale conseguenza del negativo lavoro della Giunta regionale, motivato con la mancata consultazione degli stessi nella fase di elaborazione dell’atto. Criticata l’eccessiva importanza dei risparmi adombrati nel provvedimento e segnalate le incongruenze tra gli aspetti sanitari e assistenziali del documento.

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V Commissione (Tutela dell'ambiente e Protezione civile)

Rifiuti speciali

Nel corso della V Commissione (Tutela dell’ambiente), presieduta da Silvana Accossato, il 26 gennaio l’assessore Alberto Valmaggia ha illustrato l’informativa in merito alla deliberazione della Giunta sull’adozione della proposta di Piano regionale sui rifiuti speciali.

In particolare Valmaggia ha sottolineato che il Piano prevede tipologie differenti di rifiuti, non controllati da filiera ma da libero mercato: da quelli relativi alla costruzione e demolizione (voce principale) a quelli per il trattamento degli scarti e delle acque.

Il dato che emerge dall’analisi è che l’import-export del Piemonte con le altre regioni risulta decisamente elevato, pari infatti a 6,5 milioni di tonnellate nel 2014, di cui 3,6 milioni in ingresso e 2,9 in uscita.

Per i rifiuti pericolosi si rileva inoltre che il sistema impiantistico piemontese è sprovvisto di aziende che effettuano specifiche operazioni di recupero o smaltimento, prevalentemente per rifiuti da trattamento. Per i rifiuti non pericolosi non si delinea invece una carenza impiantistica a livello regionale, ma un deficit per gli scarti da imballaggio e derivanti da processi chimico-organici.

Gli obiettivi definiti dal Piano riguardano principalmente la riduzione di rifiuti e il relativo riciclaggio, il ricorso minimo alla discarica e la promozione di una green economy regionale.

L’assessore ha poi definito essenziale la progressione verso un’economia circolare, basata sul ciclo di vita dei manufatti, rimuovendo gli ostacoli alle attività di riciclaggio nel mercato interno dell’Unione e riducendo al minimo la quantità di rifiuti non riutilizzabili.

Nel corso dell’illustrazione i consiglieri Giorgio Bertola (M5S) e  Diego Sozzani (FI) hanno rispettivamente proposto alla Commissione osservazioni sulle filiere industriali di recupero e riciclo sostenibile dei rifiuti speciali e sulla classificazione degli scarti.

Dopo un adeguato approfondimento delle tematiche emerse nel dibattito, il testo sarà rivalutato nelle prossime sedute.

Al termine dell’informativa dell’assessore all’Ambiente, la Commissione, in merito al disegno di legge 217 sulle norme per la gestione  dei rifiuti, ha nominato i relatori di maggioranza e minoranza, rispettivamente i consiglieri Antonio Ferrentino (Pd) e Giorgio Bertola (M5S).

droselli

 

VI Commissione (Cultura e Istruzione)

Licenziato il testo unificato sugli sport montani

Le Commissioni III (Attività produttive), presidente Raffaele Gallo, e VI (Cultura), presidente Daniele Valle, riunite nella seduta congiunta presieduta da Gallo, hanno discusso e approvato a maggioranza il testo unificato Revisione della disciplina regionale in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani invernali ed estivi e disciplina delle attività di volo in zone di montagna, che armonizza il disegno di legge n. 213, di modifica alla legge regionale n. 2/2009, con due proposte di legge, le pdl n.103 e n. 208, primi firmatari rispettivamente il consigliere GianLuca Vignale (FI) e Daniele Valle (Pd).

Ai lavori ha partecipato in rappresentanza della Giunta regionale l’assessore al Turismo, Antonella Parigi.

Durante la seduta è stato approvato un emendamento del M5S che riscrive l’art. 5 della legge n. 2/2009, definendo le aree sciabili e di sviluppo montano e che introduce l’articolo 5bis sulla pianificazione degli interventi urbanistici nelle aree sciabili e di sviluppo montano. Si prevede in particolare che la riqualificazione prevista dai Piani regolatori a fini turistico-ricettivi dei fabbricati e impianti completamente dismessi possa essere rilocalizzata nella misura dell’80% in aree idonee di completamento del tessuto urbanizzato o già compromesse, per riqualificarle.

Approvato anche l’emendamento che modifica l’art. 32 della legge n.2/2009 ampliando la responsabilità del soccorso, specificando infatti che, in caso di sinistro, chiunque è tenuto a prestare l’assistenza occorrente agli infortunati, ovvero a comunicare immediatamente il sinistro al gestore.

Durante le dichiarazioni finali di voto il consigliere GianLuca Vignale (FI) ha espresso soddisfazione per il testo unificato, affermando che “si tratta di una modifica importante della legge n.2/2009 perché estende innanzitutto la disciplina ad attività non solo invernali ma anche estive. Inoltre, a livello di finanziamento, questa norma diventa il più grande strumento di sviluppo per l’economia montana regionale”.

Il consigliere Andrea Appiano (Pd)  ha espresso un giudizio positivo sul testo, “esempio di un equilibrio raggiungibile con un lavoro approfondito che ha coinvolto tutti i gruppi” e ha proposto di introdurre in sede di lavori d’Aula un emendamento che ampli la portata della clausola valutativa, seguendo l’orientamento del Comitato per la qualità della normazione.

Il provvedimento, trasmesso all’Ufficio di presidenza del Cal e al Comitato per la qualità della normazione, passa ora all’esame dell’Aula.

In conclusione di seduta è stata infine respinta a maggioranza la pdl n.157 sul Divieto di pratica dell’eliski sul territorio regionale (primo firmatario il consigliere Giorgio Bertola, M5S), che sarà affrontata quindi dall’Aula con parere negativo delle due Commissioni.

ecorreggia