Consiglio Regionale del Piemonte

Vai ai contenuti

Un reading sull'inferno dei lager

Parole dure come schegge e silenzi come pietre, che incidono la coscienza di chi ascolta e ricordano uno dei momenti più bui della storia dell’umanità. La voce intensa e a tratti spezzata di Valter Malosti ha evocato il dramma della vita nei lager, il 23 gennaio, al teatro Carignano di Torino, nella lettura scenica allestita in prossimità del Giorno della Memoria e nell’anno del 30° anniversario della scomparsa di Primo Levi.

Lo spettacolo è stato promosso dal Centro internazionale di studi Primo Levi e dal Centro studi Vasilij Grossman in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino e con il contributo del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale e del Comitato regionale per i diritti umani.

Era presente il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Boeti.

Sulla scena la tragedia dell’Olocausto, sottolineata da un sottofondo di sonorità sinistre, prende forma attraverso le pagine di due attenti testimoni, selezionate da Domenico Scarpa e Marco Sisto.

Un dialogo a distanza fra il giornalista russo Vasilij Grossman, che nell’Inferno di Treblinka spiegò ciò che di quel campo di morte vide con i propri occhi dopo la liberazione da parte dei sovietici e Primo Levi che, insieme con Leonardo De Benedetti, nel Rapporto sull’organizzazione igienico-sanitaria di Auschwitz descrisse l’orrore e la disumanità del lager con parole pacate ma agghiaccianti.

 

 

 

I fatti in breve

  • Al teatro Carignano il 23 gennaio si è svolta una lettura scenica sui lager.
  • In scena l’attore Valter Malosti.
  • Lo spettacolo è stato organizzato per il Giorno della Memoria e nell’anno del 30° anniversario della scomparsa di Primo Levi.