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Quaderni di viaggi naturalistici

Si intitola “Arche di carta: dal carnet de voyage al taccuino naturalistico” l’incontro con il pittore naturalistico Stefano Faravelli  che si è svolto il 19 gennaio a Palazzo Lascaris, organizzato dal Museo regionale di Scienze Naturali.

Dopo il saluto di Franco Andreone, zoologo del Museo di Scienze naturali, Stefano Faravelli, artista pittore e viaggiatore torinese, ha illustrato con le immagini e le parole il frutto di un mese di navigazione a bordo di un veliero, tra i cannibali della Terra del Fuoco, l’Isla Navarino e Capo Horn, circondato da costellazioni mai viste, meduse antartiche e alghe oceaniche. Il taccuino di viaggio illustrato, dipinto a colori durante il suo lungo viaggio diventerà presto un nuovo libro che si aggiunge ai molti che ha già pubblicato.

La conferenza sui taccuini naturalistici si inserisce nel calendario degli appuntamenti per il 150° anniversario del viaggio della pirocorvetta Magenta (1866-2016), nave da guerra della Real Marina italiana che per prima compì la circumnavigazione del globo. Una vicenda storica poco conosciuta che ebbe rilevanza soprattutto dal punto di vista diplomatico con la firma dei primi trattati commerciali con la Cina e il Giappone.

A partire dall'epopea della Magenta e dei suoi protagonisti, il filo conduttore degli incontri è stato il viaggio: di affari commerciali ma anche di esplorazione naturalistica. Nel XIX e XX secolo gli oggetti raccolti durante le spedizioni andavano spesso ad arricchire le collezioni universitarie, come quella del Regio Museo di Zoologia di Torino nella quale sono confluite migliaia di reperti.

Torino infatti all'epoca, in quanto capitale del regno sabaudo, ricopriva un ruolo importante anche nell'ambito delle scienze, grazie al prestigio delle sue istituzioni e dei naturalisti che vi operavano, piemontesi di nascita o d'adozione. Tra questi spiccavano figure di fama internazionale come lo zoologo Filippo de Filippi (che verrà ricordato durante il Darwin Day del prossimo 12 febbraio), ed Enrico Hillyer Giglioli, entrambi coinvolti nella missione della Magenta.

 

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