Oltre il nome

Il 18 settembre 1943 i nazisti organizzarono a Borgo San Dalmazzo (Cn) un campo di concentramento per ebrei - attivo fino al 21 novembre - da cui furono deportate 357 persone, di cui 334 stranieri, discesi dopo aver valicato le montagne dalla Francia alle Valle Gesso nei giorni successivi all’8 settembre.
Per non dimenticare, in occasione del Giorno della Memoria, giovedì 12 gennaio alle 21 in piazzetta Primo Levi 12, a Torino, è stato presento il volume “Oltre il nome. Storia degli ebrei stranieri deportati dal campo di Borgo San Dalmazzo” di Adriana Muncinelli ed Elena Fallo, edito da Le Chateau.
All’evento, realizzato dalla Comunità ebraica di Torino in collaborazione con l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” e il Comitato regionale Resistenza e Costituzione, sono intervenuti le autrici e i vicepresidenti della sezione torinese dell’Associazione nazionale ex deportati (Aned) Lucio Monaco e dell’Assemblea legislativa piemontese Nino Boeti, delegato al Comitato.
Il volume, frutto di una ricerca durata nove anni, ricostruisce le vicende individuali e familiari di quegli stranieri, a partire dalle loro località d’origine, oggi sotto ventitre Stati diversi. Dal 2006 - inoltre - un Memoriale ricorda i nomi dei deportati a chi passa alla stazione ferroviaria della città.