La settimana in Commissione

I Commissione (Programmazione e Bilancio)
Sigillo e Palazzo unico
La Commissione Bilancio e organizzazione, presidente Vittorio Barazzotto, ha svolto oggi una audizione (questa presieduta dal vice Elvio Rostagno) e una seduta ordinaria.
L’audizione si è svolta con le organizzazioni sindacali al fine di approfondire la situazione del personale operante presso Ipla Spa. Si è trattato di uno dei periodici incontri della Commissione per monitorare una situazione complessa e che vede pregiudicata la continuità dell’ente, così come concepito, e il rapporto di lavoro con i suoi dipendenti. Il problema dipende soprattutto dalla mancanza di omogeneità tra i profili dei lavoratori di Ipla. Al momento continua la ricerca di una soluzione da parte dell'Esecutivo di piazza Castello.
Dopo l’audizione, il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, ha illustrato alla Commissione la proposta di deliberazione “Conferimento del Sigillo della Regione Piemonte per l’anno 2016 ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 31 maggio 2004, n. 15” al Sermig (Servizio missionario giovani) - Arsenale della Pace, gruppo fondato nel 1964 da Ernesto Olivero. La motivazione del conferimento della più alta onorificenza subalpina si trova nella nobile missione del Sermig e, cioè, quella di combattere la fame nel mondo e di aiutare i poveri dei Paesi in via di sviluppo, di accogliere persone venute da altri Paesi e di proporre ai giovani valori e ideali di vita nel nome della pace e della giustizia solidale. Si ricorda che il Consiglio regionale può conferire il sigillo della Regione, con propria mozione motivata, presentata da almeno un terzo ed approvata da almeno otto decimi dei suoi componenti.
La proposta del presidente Laus è stata licenziata all’unanimità.
Sempre all’unanimità è stato licenziato il disegno di legge 195 "Istituzione del Comune di Cassano Spinola mediante fusione dei Comuni di Cassano Spinola e di Gavezzana (Al)". In questo modo, ha spiegato il vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna, se l’Assemblea riuscisse ad approvare il ddl prima della pausa estiva si potrebbe indire il referendum per l’Autunno.
I lavori sono proseguiti con la comunicazione del vicepresidente della Giunta in merito alla situazione del Palazzo unico regionale “fermo al 92% delle lavorazioni previste per il completamento dell’edificio”. Dopo la relazione di Reschigna, vi sono state ulteriori richieste di chiarimenti da parte di Giorgio Bertola (M5S) e Marco Grimaldi (Sel).
Dal confronto è emerso che si sta cercando di definire un percorso per riuscire a concludere l’opera con i soggetti superstiti già incaricati con il contratto in essere. In questo caso si stima di finire il grattacielo in meno di un anno e con una spesa di poco superiore ai venti milioni di euro. Nel caso non fosse possibile si dovrebbe procedere ad una nuova gara che comporterebbe un forte allungamento dei tempi e un altrettanto rilevante aumento dei costi per concludere l’opera.
II Commissione (Pianificazione territoriale e Urbanistica)
Piano paesaggistico regionale
Le Commissioni II (Urbanistica e Pianificazione territoriale) e V (Ambiente), presiedute dalla consigliera Silvana Accossato, hanno concluso in seduta congiunta il dibattito istruttorio sul Piano paesaggistico regionale (Ppr). A seguito delle osservazioni espresse dai gruppi consiliari Forza Italia e Movimento 5 Stelle, l’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia e i tecnici hanno specificato alcuni punti del documento, prima del confronto che verrà affrontato con il Ministero. In particolare, l’assessorato intende riproporre la possibilità del riconoscimento del valore paesaggistico dei laghi di cava con ulteriori specificazioni richieste dal Ministero. Per quanto riguarda le modifiche proponibili da Comuni e Province alle prescrizioni specifiche di tutela relative al singoli beni inclusi nel catalogo nei beni culturali, il Ministero ha indicato che possono essere effettuate solo attraverso specifica variante al Ppr. L’assessorato proporrà tuttavia al Ministero un’ulteriore modifica all’articolo in questione, chiarendo che le precisazioni delle specifiche prescrizioni d’uso, utili a chiarire o puntualizzare meglio il significato e l’applicazione di talune norme, possono essere effettuate in sede di adeguamento d’intesa fra Comune, Regione e Ministero, senza che ciò costituisca variante al Ppr. È stata infine messa in luce la necessità di specificare meglio il regime di salvaguardia per gli strumenti in fieri successivamente all’approvazione del piano, facendo salve le varianti in fase avanzata di conclusione e modulando diversamente le altre.
Durante la successiva seduta ordinaria della Commissione Ambiente, l’assessore Valmaggia ha presentato il ddl n.217 Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. L’assessore ha spiegato che il disegno di legge risulta in continuità con il Piano rifiuti regionale e attua al contempo i principi contenuti nella legge 23/2015 in merito alle competenze provinciali in materia. A settembre si svolgeranno le consultazioni dei soggetti che dovranno esprimere un parere sulla norma e sarà affrontata anche la tematica della proposta di legge 180/2015, primo firmatario il consigliere Gianpaolo Andrissi (M5S), Modifiche alla legge regionale 14 ottobre 2008, n. 30 (Norme per la tutela della salute, il risanamento dell'ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell'amianto), alla legge regionale 24 ottobre 2002, n. 24 (Norme per la gestione dei rifiuti) e alla legge regionale 13 aprile 1995, n. 60 (Istituzione dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale).
In conclusione di seduta l’assessore Valmaggia ha fornito una comunicazione in merito ai rifiuti che dalla Sicilia dovrebbero essere smaltiti presso il termovalorizzatore di Gerbido. L’assessore ha spiegato che, in seguito alla richiesta della Regione Sicilia a tutti i presidenti delle Regioni della disponibilità di ricevere temporaneamente rifiuti urbani anche indifferenziati, è pervenuta specifica richiesta al presidente della Giunta regionale, con la segnalazione di urgenza per il conferimento di 4mila tonnellate. Dopo una prima verifica informale con l’Associazione d’ambito torinese, è ora stata formulata la richiesta formale dalla Regione Piemonte agli Ato per comprendere se esiste operativamente la disponibilità residua per accogliere i rifiuti siciliani. L’accoglienza degli stessi dovrà essere condizionata all’impegno della pianificazione di un intervento strutturale da parte della Regione richiedente.
III Commissione (Montagna e Turismo)
Questa settimana la III Commissione non si è riunita.
IV Commissione (Sanità e assistenza)
Questa settimana la IV Commissione non si è riunita.
V Commissione (Tutela dell'ambiente e Protezione civile)
VI Commissione (Cultura e Istruzione)
Il punto sugli assegni di studio
Sono complessivamente 56.879 le domande per ricevere il contributo regionale relativo agli assegni di studio (42.536) e quello statale per i libri di testo (14.343) arrivate agli uffici dell’assessorato all’Istruzione della Regione Piemonte, ammesse a istruttoria. Quest’anno, come noto, per l’erogazione degli assegni di studio è stato emesso un unico bando per gli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016, con la possibilità per le famiglie di presentare domanda per ciascuna singola annualità, oppure per entrambe.
È quanto è emerso nel corso della seduta della sesta Commissione (presidente Daniele Valle), la cui convocazione era stata richiesta dal consigliere Gian Luca Vignale (Fi) per ottnere delucidazioni circa la pubblicazione del bando per l’anno scolastico 2016-‘17 e lo stanziamento dei fondi per erogare i contributi a tutte le famiglie che ne abbiamo diritto in riferimento agli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016.
Le domande presentate per il 2014-2015 sono state 19.537, di cui 3.575 per gli assegni di iscrizione e frequenza, 15.962 per le spese relativi ai libri di testo, alle attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e ai trasporti - ha spiegato l’assessora regionale all’Istruzione Gianna Pentenero -. Per il 2015-2016, invece, sono arrivate 37.342 domande, di cui 3.576 per iscrizione e frequenza, 19.423 per i libri di testo, le attività integrative e i trasporti. Con lo stesso modulo utilizzato per la richiesta del contributo regionale per l’assegno di studio, le famiglie piemontesi hanno potuto richiedere anche il contributo statale per i libri di testo per l’anno scolastico 2015-2016. In questo caso sono state presentate 14.343 domande.
Il bando, scaduto il 10 giugno scorso, prevedeva un meccanismo di premialità per quelle famiglie che, avendone diritto, presentassero domanda per entrambi gli anni scolastici. In questo caso, l’assegno di studio viene determinato sommando al contributo di importo maggiore riferito a una delle due annualità, il sessanta per cento del contributo di importo minore riferito all’altra annualità. Come di consueto, non era comunque possibile richiedere per lo stesso studente-figlio e per il medesimo anno scolastico sia l’assegno di studio per iscrizione e frequenza sia l’assegno di studio per libri di testo, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa, trasporti ma soltanto per una delle due diverse tipologie di assegno.
Una volta terminata l’attività istruttoria delle domande degli assegni di studio, da quest’anno passata dai Comuni alla Regione - ha aggiunto Pentenero -, entro l’autunno sarà redatta la graduatoria di quelle ammesse a finanziamento. Intanto, nel corso del 2016, la Regione ha saldato tutti i pagamenti arretrati relativi ai precedenti bandi.
“Credo sia giusto sottolineare, dopo i ritardi degli anni passati, l’impegno che questa Giunta si sta assumendo nel raggiungere l’allineamento tra l’emissione di un bando e l’erogazione delle risorse” ha concluso l’assessora.
Nel corso dei lavori, sono state illustrate le nuove modalità e relative tempistiche per sostenere le famiglie nelle spese che riguarderanno nei prossimi anni beni e servizi legati alle attività scolastiche. La pubblicazione del prossimo bando avverrà una volta approvato l’assestamento del bilancio regionale, ovvero tra settembre e ottobre, mentre il futuro metodo di erogazione dei contributi sarà sotto forma di voucher.
Nel dibattito sono intervenuti lo stesso Vignale (“Finchè non vedremo una proposta di modifica dell’attuale legge sulla libera scelta educativa, non ci interessano le idee su nuove modalità con cui l’assessore si immagina che in un futuro prossimo verranno erogati gli assegni di studio. Ora ci interessano i fatti, ovvero la pubblicazione del bando”), Marco Grimaldi di Sel (“Presenterò una proposta di legge per eliminare la doppia graduatoria”), Daniela Ruffino di Fi (“Il diritto allo studio è una cosa seria, basta con le consuete contrattazioni annuali”) e Andrea Appiano del Pd (“La tempistica del nuovo bando è stata decisa proprio per non illudere le famiglie, perché prima è importante conoscere l’entità delle risorse a disposizione”).