Lavori in Commissione, 28 luglio

In Quarta il parere sulla residenzialità psichiatrica.
In quarta Commissione, presieduta da Domenico Ravetti, nella seduta del 28 luglio è proseguito l’esame per l’espressione del Parere preventivo, della proposta di deliberazione della Giunta regionale “Revisione della residenzialità psichiatrica. Integrazioni a DGR n. 30-1517/2015 e smi”.
Inizialmente i gruppi di Forza Italia e del Movimento 5 stelle hanno posto una questione pregiudiziale per il differimento del Parere, poiché il testo definitivo era arrivato soltanto nella serata precedente e poiché tutte le parti interessate audite richiedevano di poter visionare e discutere la proposta di deliberazione in questione.
Sulla stessa linea Sel, che avrebbe richiesto una revisione del testo e l’espressione del parere in una seduta successiva. Dopo un’interruzione della seduta per consultazioni della maggioranza, il Pd e la lista Chiamparino hanno votato contro la questione pregiudiziale, e quindi la seduta è proseguita.
In ogni caso, il portavoce del Pd in materia sanitaria, Paolo Alemanno, ha richiesto alcune modifiche al testo presentato dalla Giunta, richieste accolte dall’assessore Augusto Ferrari si è fatto carico di accogliere alla successiva riunione dell’esecutivo regionale.
Tuttavia, poiché il parere sarebbe stato condizionato all’accoglimento degli emendamenti proposti, il presidente ha deciso di rinviare a lunedì prossimo la votazione dello stesso, in modo che la Giunta possa presentarsi in Commissione con un testo definitivo sul quale i commissari possano esprimersi in maniera compiuta e definitiva.
gmonaco
Il punto sugli assegni di studio
Sono complessivamente 56.879 le domande per ricevere il contributo regionale relativo agli assegni di studio (42.536) e quello statale per i libri di testo (14.343) arrivate agli uffici dell’assessorato all’Istruzione della Regione Piemonte, ammesse a istruttoria. Quest’anno, come noto, per l’erogazione degli assegni di studio è stato emesso un unico bando per gli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016, con la possibilità per le famiglie di presentare domanda per ciascuna singola annualità, oppure per entrambe.
È quanto è emerso nel corso della seduta della sesta Commissione (presidente Daniele Valle), la cui convocazione era stata richiesta dal consigliere Gian Luca Vignale (Fi) per ottnere delucidazioni circa la pubblicazione del bando per l’anno scolastico 2016-‘17 e lo stanziamento dei fondi per erogare i contributi a tutte le famiglie che ne abbiamo diritto in riferimento agli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016.
Le domande presentate per il 2014-2015 sono state 19.537, di cui 3.575 per gli assegni di iscrizione e frequenza, 15.962 per le spese relativi ai libri di testo, alle attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e ai trasporti - ha spiegato l’assessora regionale all’Istruzione Gianna Pentenero -. Per il 2015-2016, invece, sono arrivate 37.342 domande, di cui 3.576 per iscrizione e frequenza, 19.423 per i libri di testo, le attività integrative e i trasporti. Con lo stesso modulo utilizzato per la richiesta del contributo regionale per l’assegno di studio, le famiglie piemontesi hanno potuto richiedere anche il contributo statale per i libri di testo per l’anno scolastico 2015-2016. In questo caso sono state presentate 14.343 domande.
Il bando, scaduto il 10 giugno scorso, prevedeva un meccanismo di premialità per quelle famiglie che, avendone diritto, presentassero domanda per entrambi gli anni scolastici. In questo caso, l’assegno di studio viene determinato sommando al contributo di importo maggiore riferito a una delle due annualità, il sessanta per cento del contributo di importo minore riferito all’altra annualità. Come di consueto, non era comunque possibile richiedere per lo stesso studente-figlio e per il medesimo anno scolastico sia l’assegno di studio per iscrizione e frequenza sia l’assegno di studio per libri di testo, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa, trasporti ma soltanto per una delle due diverse tipologie di assegno.
Una volta terminata l’attività istruttoria delle domande degli assegni di studio, da quest’anno passata dai Comuni alla Regione - ha aggiunto Pentenero -, entro l’autunno sarà redatta la graduatoria di quelle ammesse a finanziamento. Intanto, nel corso del 2016, la Regione ha saldato tutti i pagamenti arretrati relativi ai precedenti bandi.
“Credo sia giusto sottolineare, dopo i ritardi degli anni passati, l’impegno che questa Giunta si sta assumendo nel raggiungere l’allineamento tra l’emissione di un bando e l’erogazione delle risorse” ha concluso l’assessora.
Nel corso dei lavori, sono state illustrate le nuove modalità e relative tempistiche per sostenere le famiglie nelle spese che riguarderanno nei prossimi anni beni e servizi legati alle attività scolastiche. La pubblicazione del prossimo bando avverrà una volta approvato l’assestamento del bilancio regionale, ovvero tra settembre e ottobre, mentre il futuro metodo di erogazione dei contributi sarà sotto forma di voucher.
Nel dibattito sono intervenuti lo stesso Vignale (“Finchè non vedremo una proposta di modifica dell’attuale legge sulla libera scelta educativa, non ci interessano le idee su nuove modalità con cui l’assessore si immagina che in un futuro prossimo verranno erogati gli assegni di studio. Ora ci interessano i fatti, ovvero la pubblicazione del bando”), Marco Grimaldi di Sel (“Presenterò una proposta di legge per eliminare la doppia graduatoria”), Daniela Ruffino di Fi (“Il diritto allo studio è una cosa seria, basta con le consuete contrattazioni annuali”) e Andrea Appiano del Pd (“La tempistica del nuovo bando è stata decisa proprio per non illudere le famiglie, perché prima è importante conoscere l’entità delle risorse a disposizione”).
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Piano paesaggistico regionale
Le Commissioni II (Urbanistica e Pianificazione territoriale) e V (Ambiente), presiedute dalla consigliera Silvana Accossato, hanno concluso in seduta congiunta il dibattito istruttorio sul Piano paesaggistico regionale (Ppr). A seguito delle osservazioni espresse dai gruppi consiliari Forza Italia e Movimento 5 Stelle, l’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia e i tecnici hanno specificato alcuni punti del documento, prima del confronto che verrà affrontato con il Ministero. In particolare, l’assessorato intende riproporre la possibilità del riconoscimento del valore paesaggistico dei laghi di cava con ulteriori specificazioni richieste dal Ministero. Per quanto riguarda le modifiche proponibili da Comuni e Province alle prescrizioni specifiche di tutela relative al singoli beni inclusi nel catalogo nei beni culturali, il Ministero ha indicato che possono essere effettuate solo attraverso specifica variante al Ppr. L’assessorato proporrà tuttavia al Ministero un’ulteriore modifica all’articolo in questione, chiarendo che le precisazioni delle specifiche prescrizioni d’uso, utili a chiarire o puntualizzare meglio il significato e l’applicazione di talune norme, possono essere effettuate in sede di adeguamento d’intesa fra Comune, Regione e Ministero, senza che ciò costituisca variante al Ppr. È stata infine messa in luce la necessità di specificare meglio il regime di salvaguardia per gli strumenti in fieri successivamente all’approvazione del piano, facendo salve le varianti in fase avanzata di conclusione e modulando diversamente le altre.
Durante la successiva seduta ordinaria della Commissione Ambiente, l’assessore Valmaggia ha presentato il ddl n.217 Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. L’assessore ha spiegato che il disegno di legge risulta in continuità con il Piano rifiuti regionale e attua al contempo i principi contenuti nella legge 23/2015 in merito alle competenze provinciali in materia. A settembre si svolgeranno le consultazioni dei soggetti che dovranno esprimere un parere sulla norma e sarà affrontata anche la tematica della proposta di legge 180/2015, primo firmatario il consigliere Gianpaolo Andrissi (M5S), Modifiche alla legge regionale 14 ottobre 2008, n. 30 (Norme per la tutela della salute, il risanamento dell'ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell'amianto), alla legge regionale 24 ottobre 2002, n. 24 (Norme per la gestione dei rifiuti) e alla legge regionale 13 aprile 1995, n. 60 (Istituzione dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale).
In conclusione di seduta l’assessore Valmaggia ha fornito una comunicazione in merito ai rifiuti che dalla Sicilia dovrebbero essere smaltiti presso il termovalorizzatore di Gerbido. L’assessore ha spiegato che, in seguito alla richiesta della Regione Sicilia a tutti i presidenti delle Regioni della disponibilità di ricevere temporaneamente rifiuti urbani anche indifferenziati, è pervenuta specifica richiesta al presidente della Giunta regionale, con la segnalazione di urgenza per il conferimento di 4mila tonnellate. Dopo una prima verifica informale con l’Associazione d’ambito torinese, è ora stata formulata la richiesta formale dalla Regione Piemonte agli Ato per comprendere se esiste operativamente la disponibilità residua per accogliere i rifiuti siciliani. L’accoglienza degli stessi dovrà essere condizionata all’impegno della pianificazione di un intervento strutturale da parte della Regione richiedente.
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