Consiglio Regionale del Piemonte

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Audizione vertici Atc

Le Agenzie Territoriali per la Casa (Atc), la loro situazione patrimoniale e la riorganizzazione delle loro società partecipate sono state oggetto, mercoledì 20 luglio, dell'informativa dell'assessore al Sociale Augusto Ferrari e dell'audizione dei vertici delle agenzie in II Commissione (presidente Nadia Conticelli).
A quella che oggi è diventata l'Agenzia del Piemonte Centrale (ex Atc di Torino), si sono affiancate, dai primi anni duemila - come illustrato dal presidente Marcello Mazzù - cinque società in house: Atc Projet.to srl per progettazione, Ma. Net srl per la manutenzione ordinaria, Exe. Gesi spa per la manutenzione di ascensori e impianti di riscaldamento, Getica srl per i servizi, Gim srl per il back office.
Complessivamente, le 5 società occupano 199 persone per un costo di 8milioni e mezzo di euro.
Nell’ottica di spending review imposta anche dalla riforma regionale delle Atc, è stata messa in atto la riorganizzazione delle partecipate.
Il primo passo è stata la fusione di Atc Projet.to, G.IM e Getica in ragione della tipologia dei servizi erogati e del contratto collettivo di lavoro applicato ai dipendenti (commercio). La nuova società si chiama Casa Atc Servizi Srl e, nelle intenzioni dell'assessore Ferrari, dovrà avere valore di carattere regionale e svolgere servizi centralizzati sul sistema piemontese.
Exe. Gesi spa era l’unica non partecipata da Atc al 100%, ma Atc sta lavorando sulla sua totale acquisizione, e ha cominciato acquistando le quote del 57,5% dalla lombarda Ge.si. Attualmente Atc detiene il 95% delle quote.
La società  Ma. Net srl è stata posta in liquidazione: le risorse umane attribuite a due differenti rami d’azienda confluiranno nelle altre due società attualmente operative (Exe. Gesi e Casa Atc Servizi).
"Stiamo lavorando alla ricollocazione di tutti i dipendenti in modo che non ci siano situazioni di crisi sociale", ha rassicurato Ferrari.
"Atc Centrale ha recentemente approvato il bilancio - ha spiegato Mazzù - con un avanzo di circa 400 mila euro. Il problema più rilevante è oggi la morosità. Se consideriamo i soli immobili di proprietà Atc (a partire dal 2008) questa voce si assesta ad un valore superiore ai 91 milioni di euro, se invece si prendono in considerazione tutte le gestioni, tale somma sale a circa 128 milioni di euro. Se consideriamo il periodo 2000-2010 abbiamo morosità residua a livelli accettabili al 18%, oggi superiamo il 28%".
"La situazione organizzativa dell'Atc Piemonte Nord (che raggruppa Novara, Vercelli, Biella e Vco) è in gravissima sofferenza e non riusciamo a gestire adempimenti amministrativi sia ordinari sia più complicati, come la riscossione della morosità. Le carenze riscontrate derivano dalla scarsa quantitativa del personale, la nostra pianta organica vede nel 2016 56 persone e 76 complessive, di cui 19 unità amministrative", ha illustrato il presidente Giuseppe Genoni. "L'organico ridotto è stato voluto dagli organi precedenti come reazione a un bilancio che negli anni andava calando e l’unica voce di spesa che si è pensata riducibile è stata quella del personale".
L'Atc Nord avrebbe 26 milioni di euro di disavanzo potenziale qualora si dovesse approvare il bilancio al 31/12/2014.
L'Agenzia ha circa venti milioni di euro di morosità da riscuotere, con problemi di garanzia dei tempi di riscossione per i motivi su citati. "Abbiamo necessità di recuperare competitività organizzativa - ha concluso Genoni - e capire con quali strumenti colmare il personale mancante, oggi la legge non lo consente".
Il presidente Marco Balossino ha illustrato lo stato dell'Atc Piemonte Sud (Cuneo, Alessandria, Asti), "la nostra pianta organica è di 95 persone, di cui circa 80 in servizio e 12 prossimi al pensionamento, aspetto che incide in maniera molto rilevante su qualità e competenza perchè rappresentano la memoria storica dell'agenzia. Come succede altrove, il fenomeno della morosità ha tendenza a crescere dal 2010 a oggi. Dal punto di vista della situazione patrimoniale, Atc Sud si è trovata in condizioni più favorevoli: perdita economica complessiva delle tre agenzie di 10 milioni, ma esisteva un avanzo di 15 proveniente da Cuneo, quindi parliamo di un corpo sano. La morosità non è in flessione e gli strumenti di riscossione tipici come lo sfratto oggi non sono sostanzialmente più applicabili in questa realtà. A oggi teniamo con questi conti, ma le prospettive ci mettono in sofferenza".

Durante la seduta sono intervenuti i consiglieri Gabriele Molinari, Angela Motta, Valter Ottria, Domenico Ravetti, Elvio Rostagno (Pd), Davide Bono e Giampaolo Andrissi (M5S), Massimo Berutti (Fi), Marco Grimaldi (Sel).

fmalagnino