Consiglio Regionale del Piemonte

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Discussione su riordino norme

A Palazzo Lascaris è continuata la discussione, martedì 12 luglio, sul ddl n. 210 contenente disposizioni di riordino e di semplificazione delle norme regionali.
L'Aula ha affrontato la seconda giornata di esame dell’articolato che riguarda diverse materie: servizi sociali, trasporto e logistica, cultura e istruzione, turismo, sport, foreste e ambiente, sanità, personale regionale.
In particolare, il Consiglio ha esaminato gli articoli del capo I del ddl che prevede disposizioni sui servizi sociali.
Sui primi articoli sono stati presentati numerosi emendamenti (poi respinti) dei gruppi Movimento 5 Stelle e Forza Italia, che chiedevano di abrogare gli articoli relativi agli istituti pubblici di assistenza e beneficienza (Ipab), materia oggetto di un provvedimento organico attualmente in discussione in Commissione.
L'assessore al Sociale, Augusto Ferrari, ha chiarito che il provvedimento mette a disposizione uno strumento che permette di intervenire su situazioni improrogabili, su Ipab che esistono solo perché hanno un patrimonio passivo o commissariate. La proposta in discussione in Commissione ha invece l'obiettivo di accompagnare la trasformazione giuridica degli istituti.
Il ddl 210 presenta anche numerose modifiche alla legge regionale 1 del 2004 in tema di realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali. Nello specifico, all’articolo 26 della legge regionale 1/2004 viene prevista una struttura di coordinamento regionale con lo scopo di raccordare le commissioni di vigilanza, stabilire un’adeguata composizione fornendo un dimensionamento standard in relazione alle strutture da controllare, omogeneizzare i comportamenti delle commissioni anche attraverso specifici corsi di formazione. In materia di vigilanza e controllo, le nuove norme pongono la necessità di rispettare, come principi imprescindibili, la trasparenza delle procedure organizzative e amministrative che si realizza anche attraverso l’osservanza di procedure formali su appropriatezza dei servizi e delle prestazioni erogate e la documentabilità degli interventi. Oggetto di riordino è anche l’articolo 29 della medesima legge regionale con la richiesta, tra i criteri da seguire per la qualità del servizio e l'accreditamento, della pubblicazione on line della carta dei servizi e degli strumenti di comunicazione e trasparenza, nonché l’esposizione in luoghi facilmente visibili al pubblico di una bacheca contenente i turni giornalieri e gli orari del personale relativo.
Anche su questa parte del provvedimento sono stati presentati numerosi emendamenti, poi respinti, del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia che chiedevano l'innalzamento delle sanzioni in caso di violazione dei criteri.

fmalagnino