Presentato libro a Palazzo Lascaris

“Dall’Europa all’Italia. Studi sul Piemonte in età moderna di Enrico Stumpo”. È questo il titolo del volume di Paola Bianchi che è stato presentato giovedì 25 febbraio a Torino, a Palazzo Lascaris.
Oltre alla curatrice del libro, sono intervenuti il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti, Claudio Rosso dell’Università del Piemonte Orientale, e Marco Carassi, già direttore dell’Archivio di Stato di Torino.
Boeti a inizio lavori, ha voluto ricordare come sia importante conoscere il percorso che ha portato il Piemonte a interpretare un ruolo essenziale nell’unificazione dell’Italia.
Il Consiglio regionale ha inteso promuovere la riedizione aggiornata e critica del “corpus” di studi di Stumpo (autore di diffusi manuali per le scuole superiori e specialista di storia economica e finanziaria in età moderna, scomparso prematuramente a Firenze nel 2010) che occupa un posto di rilievo fra gli storici degli Stati sabaudi.
Negli anni Settanta e Ottanta sviluppò un interesse - allora raro - per la storia del Piemonte del Seicento. Non solo egli ne ricostruì le vicende, ma elaborò anche un’ipotesi sul “modello sabaudo”, che nel tempo è divenuta un classico.
Nel volume, curato da Bianchi, docente dell’Università della Valle d’Aosta, sono stati raccolti alcuni saggi significativi, editi e inediti, così da consentire al lettore una visione coesa e coerente dell’opera del grande storico.
Il volume raccoglie una serie di saggi su temi relativi alla storia del Piemonte nei primi secoli dell’età moderna, comparsi su riviste e in volumi di difficile reperibilità, e un importante studio inedito su Girolamo Federici nel periodo della sua nunziatura nel Ducato di Savoia (1573-1577). I testi confermano l’attenzione dello studioso per una serie di dinamiche economiche, sociali, politiche e culturali tipiche del “modello sabaudo”. Tale modello è stato declinato con uno sguardo costantemente aperto al confronto con la realtà degli antichi Stati italiani ed europei. Oltre alla completa bibliografia degli scritti di Stumpo correda il volume curato da Bianchi anche un ricco indice dei nomi che lo rende utilizzabile al meglio dagli studiosi.