Consiglio Regionale del Piemonte

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All' istituto "Avogadro" di Torino

Dati nazionali e regionali evidenziano da tempo e con crescente preoccupazione il consumo sempre più diffuso di bevande alcoliche, talora massiccio e concentrato per lo più nel fine settimana, da parte della fascia d’età preadolescenziale.

Di questo si è parlato, giovedì 19 novembre 2015, a Torino presso l’istituto “Avogadro” di Torino, in occasione dell’incontro pubblico sul Progetto antialcolismo giovanile, organizzato dalla Federazione italiana Donne Arti Professioni e Affari (Fidapa) in collaborazione con le Consulte regionali dei giovani e femminile.

All’appuntamento hanno partecipato la vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniela Ruffino, la presidente della Consulta femminile Cinzia Pecchio, Tommaso Varaldo in rappresentanza della Consulta giovani, Antonio Catania, direttore dell’Ufficio scolastico provinciale di Torino, lo psichiatra Vincenzo Prunelli e una giovane dell’associazione Alcolisti anonimi, che ha portato la sua esperienza di ex dipendente da questo tipo di devianza.

L’evento, che ha visto anche la proiezione del cortometraggio tematico “Alcolismo” prodotto dagli studenti dell’ “Avogadro”, ha visto la partecipazione attiva di studenti della fascia d’età 13-15 anni provenienti anche da altre due scuole torinesi, le Media “Meucci” e “Antonelli”.

I dati locali su scala nazionale, ricavati da ricerche o da progetti fatti nelle scuole italiane e le sempre più frequenti segnalazioni da parte dei docenti, sembrano confermare questa tendenza giovanile, fortemente supportata da una cultura del tempo libero e del divertimento che insiste sempre più sull’uso di alcolici come “ingredienti” indispensabili per lo  svago e le relazioni.

In particolare, nelle scuole secondarie di 1° grado viene evidenziato come negli ultimi due anni il 25% circa dei ragazzi di 13 anni dichiari di bere regolarmente e il 23% dei maschi e il 21% delle femmine della stessa età si siano già ubriacati almeno una volta.

Questi dati appaiono  più allarmanti se si pensa che fisiologicamente tale fascia d’età è più esposta al rischio, avendo poca consapevolezza di sé e delle conseguenze di alcuni comportamenti.

Dall’incontro, è emerso come sia sempre più indispensabile fornire una prima risposta, facilmente riproducibile ed esportabile, ai segnali di uso-abuso di alcolici da parte della fascia preadolescenziale, attraverso la creazione di un piano di intervento condiviso tra scuola, famiglia e enti locali.

I messaggi principali riguardano il rafforzamento dell’assertività (risposta alla pressione del gruppo e delle mode), la prevenzione dell’abuso (binge drinking) e il rafforzo del non uso-uso moderato ed adeguato.

 

I fatti in breve

  • A Torino presso l’istituto “Avogadro” di Torino, si è svolto l’incontro pubblico sul Progetto antialcolismo giovanile, organizzato dalla Federazione italiana Donne Arti Professioni e Affari (Fidapa) in collaborazione con le Consulte regionali dei giovani e femminile.
  • Nelle scuole secondarie di 1° grado viene evidenziato come negli ultimi due anni il 25% circa dei ragazzi di 13 anni dichiari di bere regolarmente e il 23% dei maschi e il 21% delle femmine della stessa età si siano già ubriacati almeno una volta.
  • Questi dati appaiono  più allarmanti se si pensa che fisiologicamente tale fascia d’età è più esposta al rischio, avendo poca consapevolezza di sé e delle conseguenze di alcuni comportamenti.

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