Nuove schiavitù nell’Unione

Per la prima volta in Italia la Fra - Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali - presenta la sua ricerca sullo sfruttamento grave dell’attività lavorativa a danno di chi si sposta all’interno dell’Ue o di chi vi fa ingresso.
Sotto l’egida del Comitato regionale per i diritti umani, guidato dal presidente dell’assemblea legislativa piemontese, Mauro Laus, e in collaborazione con il Centro Internazionale di Formazione ILO, lunedì 26 ottobre dalle 10, nella sede dello stesso Centro internazionale in viale Maestri del Lavoro 10, a Torino, la ricerca di FRA sarà al centro del convegno “Si può chiamare lavoro? Sfruttamento e nuove schiavitù nell’Unione Europea”.
All’appuntamento sarà presente anche il sottosegretario Luigi Bobba, in rappresentanza del ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
La giornata sarà aperta dal presidente Laus, e dal direttore aggiunto del centro di formazione, Giuseppe Casale.
Interverranno
Albin Dearing, Ricercatore Agenzia dell’Unione europea per i Diritti Fondamentali ed autore del rapporto FRA sullo “Sfruttamento grave dell’attività lavorativa: lavoratori che si spostano all’interno dell’Unione europea o che vi fanno ingresso”
Miriam Boudraa, Esperta di migrazione per lavoro, programma sulla Protezione sociale, governance e tripartismo CIF-ILO
Enrico Pira, Professore ordinario di Medicina del lavoro e direttore scientifico Master Salute e sicurezza sul lavoro CIF-ILO
Riccardo Coletti, giornalista collaboratore de La Stampa redazione Asti
Modera
Luciano Scagliotti, Componente Comitato regionale per i Diritti Umani
In occasione del convegno sarà possibile visitare la mostra fotografica “So we exist” di Ismail Ferdous (Bangladesh), che documenta situazioni di sfruttamento e precarietà del lavoro nel mondo.
fmalagnino