Lavori in Commissione, 20 maggio

Garanzia Giovani
Durante la seduta congiunta delle Commissioni Cultura e Attività produttive, presiedute da Daniele Valle e Raffaele Gallo, si è parlato di "Garanzia Giovani", progetto nato ad aprile 2014.
L'assessore all'Istruzione e al Lavoro Gianna Pentenero ha illustrato i primi dati del progetto che ha lo scopo di intercettare un flusso di circa 17mila ragazzi l'anno (tra i 16 e i 22 anni) che, concluso il percorso di studi, non ha ancora un lavoro.
Dai dati emerge che circa 5.500 giovanni hanno utilizzato i servizi connessi alla ricerca di un lavoro, 3.400 sono stati assunti o impiegati in un tirocinio, 2.400 ragazzi tra i 15 e i 18 anni hanno iniziato un percorso di formazione professionale, 274 giovani sono stai inseriti nel Servizio Civile nazionale. Il tipo di contratto più utilizzato è quello relativo al lavoro interinale (somministrazione), seguono poi i contratti a tempo determinato, l'apprendistato, il tirocinio ed altri tipi di contratto, compreso quello a tempo indeterminato.
Finora si sono iscritti al portale di Garanzia Giovani 27.643 ragazzi.
Per le medicine alternative
La IV Commissione Sanità, presidente Domenico Ravetti (Pd), nella seduta del 20 maggio, ha svolto il dibattito generale sulla proposta di legge n. 50 “Modalità di esercizio delle medicine non convenzionali”, presentata da Mario Giaccone (Chiamparino per il Piemonte).
Un argomento assai delicato dato che nei precedenti tentativi (l.r. nn. 25/2002, 19/2004 e 32/2006) il Governo aveva sempre impugnato i provvedimenti e la Corte costituzionale li aveva sempre dichiarati illegittimi.
Questa volta si tratta, oltre che applicare la direttiva europea, di dar corso all'accordo della Conferenza permanente tra lo Stato e le Regioni su “Criteri e modalità per la certificazione di qualità della formazione e dell’esercizio dell’agopuntura, della fitoterapia e dell’omeopatia da parte dei medici chirurghi, degli odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti”. In questo modo ci si prefigge di colmare il vuoto legislativo denunciato da anni dai professionisti operanti nel campo delle medicine non convenzionali.
Da un sondaggio Istat del 2013 è emerso che in Italia il ricorso all’utilizzo delle medicine non convenzionali è pari all’8,2% della popolazione. Tra le diverse medicine la più diffusa è l’omeopatia (4,1%), seguita dalla fitoterapia (1,9%) e dall’agopuntura (1%) .
Oltre il presentatore, sono intervenuti diversi consiglieri del gruppo M5S e del Pd e, seppur con svariate sfaccettature, hanno tutti concordato sull’utilità della norma che applica una direttiva europea e tutela l’autonomia di scelta del paziente.
Chiuso il dibattito generale, sentiti i vari gruppi, il presidente Ravetti ha stabilito che mercoledì, alla prossima seduta, si proseguirà con l’esame dell’articolato in modo che questa settimana ci sia tempo, per chi intendesse farlo, di presentare eventuali emendamenti.