Scelte cruciali per migliaia di cittadini, come la chiusura del reparto di Emodinamica dell’Ospedale San Luigi di Orbassano e la riduzione di numerosi servizi e reparti sociosanitari nelle Valli Chisone e Germanasca, non possono essere prese senza un confronto con le istituzioni e con la popolazione. È quanto ha evidenziato la delegazione di sindaci della zona Ovest di Torino e del Pinerolese ricevuta a Palazzo Lascaris il 29 gennaio dall’Ufficio di presidenza, alla presenza del vicepresidente della Giunta.
Consegnando le oltre 35.000 firme raccolte tra i cittadini per non chiudere l’Emodinamica e non declassare il San Luigi da ospedale di riferimento a ospedale di trasferimento, il responsabile della struttura semplice di Emodinamica ha evidenziato la necessità di annullare parte della delibera di Giunta n. 26-5149, in quanto “il Piano socio-sanitario classifica il San Luigi, per il territorio Ovest, ospedale di riferimento insieme al Mauriziano. Se, come prevede la delibera, verrà privato dell’Emodinamica, nei fatti lo si declassa e gli si tolgono potenzialità”.
I sindaci delle Valli Chisone e Germanasca hanno invece chiesto un confronto attivo con l’Assessorato alla Salute e la direzione generale dell’Asl To3 per analizzare la rete ospedaliera, le aree di degenza di cure intermedie e la riconfigurazione della residenzialità sociosanitaria, in quanto l’applicazione secondo rigidi criteri matematici dei quozienti di popolazione determina, per le zone montane, la sostanziale dismissione di molti reparti e strutture.
“Per dare adeguate risposte ai bisogni della popolazione ed evitare il rischio di spopolamento - sostengono i sindaci - è necessario dotare i presidi delle zone montane di servizi o reparti adeguati per lungodegenza, cure intermedie, riabilitazione, pronto soccorso, medicina di famiglia, specialistica ambulatoriale, punto prelievi, distribuzione referti, servizio infermieristico e base di coordinamento per l’assistenza domiciliare”.
All’incontro hanno preso parte numerosi consiglieri di maggioranza e minoranza.
ctagliani