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  • Parola chiave: emergenza climatica

Legislatura n. XI - Seduta n. 212 del 08/11/22 - SARNO Diego - Argomento: Variazioni di bilancio


Esame disegno di legge n. 220, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione 2022-2024"


Grazie, Presidente.
Iniziamo i lavori rispetto a questo importante provvedimento e, quindi, a questa variazione di bilancio di circa 44 milioni di euro. Questa variazione, Presidente, certifica una volta di più l'inadeguatezza e l'incapacità di governo da parte della maggioranza e di questa Giunta.
Questa affermazione andrà ovviamente dimostrata nell'intervento, anche a fronte di alcuni numeri che cercheremo di dimostrare insieme ai colleghi delle opposizioni, per raccontare come questi 44 milioni di euro, nella maggior parte, sono stati spesi e saranno spesi in maniera non adeguata. In maniera non adeguata a che cosa? Alle esigenze e alle difficoltà dei piemontesi.
Questa variazione dimostra anche un altro elemento: la differenza tra la vostra realtà, chiusa all'interno di questo Palazzo, e la realtà di quello che invece capita fuori da questo Palazzo, nella vita reale e nella società reale.
Affermiamo questo perché - ripeto - i 44 milioni di euro, in gran parte non rispondono alle esigenze e alle difficoltà dei piemontesi. Dico "in gran parte" (e lo citerò alla fine del mio intervento), perché invece circa 14 milioni sono ben spesi e ben imputati. Ma lo dirò alla fine del mio intervento.
In questa differenza fra mondo reale e mondo all'interno di questo Palazzo il mondo reale è venuto a bussarvi alla porta e a bussare alla porta di quest' Aula e di questo palazzo molte volte negli ultimi mesi; ma questa maggioranza, Presidente, o non ha risposto o, addirittura, alcune volte, ha chiuso la porta in faccia alle persone che venivano a chiedervi aiuto.
Cito tre esempi molto chiari, anche con delle date. Il 18 ottobre, il mondo reale delle case popolari è venuto qui a chiedervi sostegni straordinari per affrontare la crisi economica, in particolare derivante dal caro bollette.
Il 25 ottobre, i ragazzi di Extinction Rebellion e prima i ragazzi del Fridays For Future sono venuti sempre qui davanti per chiedervi e ricordarvi che esiste un'emergenza globale, un'emergenza climatica e vi hanno detto che questa emergenza la state almeno sottovalutando, se non negando.
Pochi giorni dopo, sui giornali, e anche nelle nostre mail, sono arrivate richieste sia da parte degli studenti universitari sia da parte delle famiglie con figli in età scolare, che vi e ci hanno scritto che molte famiglie erano escluse da quelli che sappiamo essere i contributi, i voucher per l'acquisto dei libri, per la copertura dei costi di trasporto.
Oggi - Presidente e Assessore - nonostante una quota parte di quei circa 14 milioni di euro dei 44 spesi più o meno bene, nonostante quella parte di impegno, restano escluse 70 mila famiglie dai voucher libri, dai voucher trasporti. Ripeto: 70.000 famiglie (non poche).
Cito solo tre grandi esempi, ma credo che i colleghi ne citeranno altri.
Oggi ci sono diversi articoli che trattano del tema delle tariffe e delle rette delle RSA, con molte persone che dichiarano di non poter portare i propri cari in quelle strutture perché non hanno denari utili per sostenere i bisogni dei propri anziani.
Il paese reale sta vivendo davvero, di nuovo, un momento di crisi; dopo quello pandemico, oggi c'è quello relativo, come citato, al caro bollette per le famiglie, per le imprese e per molti settori diversi, come le associazioni, il settore culturale degli eventi dal vivo, degli spettacoli dal vivo. In questi 44 milioni, su questo tema, al netto dell'ultimo emendamento citato - e siamo contenti che almeno qualche suggerimento sia stato preso in considerazione - in quei 44 milioni, dicevo, non c'è nulla che copra le esigenze dei piemontesi.
In molti altri enti istituzionali di livello minore - solo in senso di rappresentanza, sto parlando, ad esempio, degli Enti locali - se lei Presidente si facesse un giro, verificherebbe che nelle variazioni di bilancio che stanno approvando molti Comuni del Piemonte, in quota parte ci sono dei fondi che coprono le esigenze dei piemontesi, in particolare sul tema del caro bollette. Ci sono Comuni che stanno dando finanziamenti alle associazione sportive; ci sono Comuni che stanno dando straordinariamente dei finanziamenti alle attività commerciali; ci sono Comuni, addirittura - e questo sarà il focus della nostra proposta in senso positivo - che stanno prendendo dei finanziamenti e dei soldi pubblici per coprire le difficoltà nei condomini privati. Questo capita nella vita reale, ma nella vita parallela di questo palazzo tali emergenze non vengono considerate.
In questa divisione fra vita reale e vita nel palazzo, però, avete voluto fare alcune scelte. Ad esempio avete deciso di impegnare il bilancio per i prossimi tre anni su un evento, il campionato europeo rally, senza passare da una manifestazione di interesse, da un bando. Avete costruito un articolo ad hoc per dare due milioni e 400 mila euro per un evento; noi non siamo quelli che dicono no agli aventi, ma, se c'è una coerenza, molti eventi dello spettacolo dal vivo, a differenza degli altri anni, avete deciso di farli - forse giustamente - passare dentro i bandi ordinari.
Vi chiediamo: perché alcuni eventi che hanno un carattere internazionale almeno pari a questo devono passare dai bandi ordinari e, invece, per questo Rally europeo gli si dà un contributo diretto, stabilito da un articolo della proposta di variazione di bilancio? I sette milioni del CSI: in un momento di crisi c'è bisogno di rivedere la spesa. Voi sapevate che questa crisi sarebbe arrivata, che questo momento emergenziale sarebbe arrivato, perché non avete impostato una riflessione, ad esempio, su quei sette milioni che state impegnando nei confronti del CSI? Perché non siamo andati a capire come ristrutturare quell'intervento? Altri due elementi, soprattutto di metodo e non tanto di contenuto: i 60 mila euro che prevedete, sempre con un articolo, al Comune di Pradleves per comprare un terreno per costruirci un presidio di carabinieri forestali non mettiamo in discussione la voglia di contribuire per avere maggiore sicurezza sul nostro territorio, ma perché lì e non da altre parti? Abbiamo ricevuto sollecitazioni da molti Comuni che ci chiedevano e vi chiedevano una mano per aumentare la sicurezza: perché avete deciso di farlo solo lì, senza una programmazione? Perché avete deciso di dare solo 50.000 euro ad un evento importante, anche internazionale, come quello dell'associazione Teatro Popolare di Sordevolo per la Passione di Cristo che vale quasi un milione di euro? Avete messo 50.000 euro, attraverso un articolo, dentro la variazione. Alcuni elementi ci fanno dire che alcune scelte hanno un preciso impatto sul vostro elemento politico di costruire delle cosiddette "marchette politiche", come posizionamento politico.
Chiudo, Presidente, con le nostre scelte, quello che avremmo fatto noi.
Abbiamo depositato un emendamento, che rappresenta la nostra cifra su questa variazione: due milioni di euro per rispondere alle esigenze dei privati e dei condomini privati delle famiglie per contribuire al caro bollette; quattro milioni di euro per i voucher scuola libri e trasporti perché 70 mila famiglie idonee che non riceveranno nulla crediamo sia un danno esagerato, un elemento incomprensibile.
Abbiamo poi chiesto di inserire altri finanziamenti, ad esempio per 664.000,00 euro, per il personale sanitario: perché è vero che avete previsto 7 milioni e 300.000,00 euro, ma quella cifra non basta neanche a coprire coloro che sono andati in pensione.
Non ultimo, ovviamente, il tema delle RSA, e ciò che vediamo oggi sui giornali.
Concludo il mio intervento, soffermandomi sulle proposte positive che avete formulato, che però sono le nostre, caro Presidente e caro Assessore: tre milioni e 200.000,00 euro sulle borse di studio universitarie, con cui finalmente arriviamo al cento per cento di copertura; un milione di euro sui voucher scuola iscrizione e frequenza per le scuole paritarie, grazie al lavoro delle opposizioni; 2 milioni di euro sui voucher scuola trasporti e libri, da cui però rimangono comunque escluse 70.000 famiglie.
In ultimo, come ho ricordato poc'anzi, sette milioni e 300.000,00 per il personale sanitario, che però - come ho anticipato - non bastano neanche a coprire coloro che sono andati in pensione.
Nelle passate settimane abbiamo voluto concentrare questo intervento in un'operazione verità per tutto il Piemonte. Perché, davvero, se non cambierete idea rispetto all'emendamento dei due milioni di euro per i condomini privati, finalizzato a dare una mano alle famiglie, avrete certificato che la vostra realtà non è quella che c'è all'interno del Piemonte, che quindi non state rispondendo alle esigenze dei piemontesi e che le vostre scelte politiche su questo bilancio sono inadeguate e non comprensibili.
Per queste ragioni, ovviamente, questa variazione di bilancio per noi è totalmente negativa. Aspettiamo la discussione in Aula, sperando che alcuni emendamenti vengano approvati. Grazie.

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Legislatura n. XI - Seduta n. 226 del 31/01/23 - SARNO Diego - Argomento: Edilizia e norme tecnico-costruttive


Esame ordine del giorno n. 924 presentato da Allasia, Preioni, Gavazza Mosca, Gagliasso, Cane, Zambaia, Poggio, Marin, Perugini e Cerutti inerente a "Proposta direttiva Unione Europea obbligo per tutti gli immobili residenziali del raggiungimento classe energetica E entro il 2030"


Grazie, Presidente.
Ringrazio il Presidente Allasia per questi 13 minuti e 30 secondi. Visto che lui è sempre molto rigoroso sui tempi quando interveniamo noi, ci ha donato, in questa discussione, 3 minuti e 30 in più del tempo riservato per l'introduzione e la presentazione dell'ordine del giorno. A parte questa battuta, Presidente Allasia, adesso posso rivolgermi a lei, essendo di nuovo il Presidente del Consiglio e anche primo firmatario.
Rispetto all'ordine del giorno, Presidente, le consiglio di occupare quota parte del suo tempo libero a guardare una delle ultime serie TV prodotte dal regista Paolo Virzì. Non so se avete avuto modo di guardare o avete avuto coscienza di questa serie tv intitolata "Siccità". In questa produzione di Virzì si parla di un futuro distopico nel quale Roma, in particolare, rimane senz'acqua e si fa anche un'analisi sul perché e sulle storie degli esseri umani in questo futuro distopico, dove vivono con l'acqua contata, con le ore contate, con il fiume Tevere sempre più inesistente.
Questo lo dico perché, Presidente, in questa sua riflessione credo che ci sia un po' di sottovalutazione, come sempre questa maggioranza ha fatto sul tema della crisi climatica ambientale. Nel suo testo si dice che questa norma, questo Trattato che dovremmo poi applicare e che è in fase di definizione, avrebbe il solo effetto di svalutare il patrimonio. Questa è una considerazione sbagliata perché quella norma, come altre, avrebbe invece l'obiettivo di salvare il pianeta. Quello e altro. Non solo, ma questa norma, insieme ad altre che magari voi in questi tre anni avete negato, avrebbe un altro obiettivo: quello di provare a far sì che quel futuro distopico e rappresentato da quel film di Paolo Virzì possa non accadere e non trasformarsi in realtà.
In questa considerazione, io credo che questo ordine del giorno abbia una valutazione miope, come l'avevate dichiarata nel 2019, quando avete votato contro la caratterizzazione dell'emergenza climatica e la dichiarazione di emergenza climatica in Piemonte.
Come quando, per citare un altro tema non collegato e non presente in quest'Aula, ma lo specifico, si dice "Noi non siamo contro il green e la salvaguardia ambientale", e come quando a livello nazionale sento dire anche da alcuni parlamentari: "Figuriamoci! Siamo contro le mafie", ma poi mettiamo in discussione il carcere duro per i mafiosi e mettiamo in discussione le norme sulla confisca dei beni. Ma "noi non siamo a favore delle mafie".
Se siamo tutti a favore dell'ambiente e della salvaguardia del nostro pianeta, Presidente, da qualche parte dobbiamo partire. Continuare a negare l'emergenza climatica, continuare a negare l'importanza di fare alcuni interventi, continuare a negare il fatto che le nostre abitazioni prima o poi dovrebbero essere rispettose, compatibili e quindi dare una bassa impronta ambientale umana sul nostro territorio. Beh: da qualche parte dobbiamo partire. Altrimenti le parole "siamo tutti per il green", "siamo tutti per la salvaguardia dell'ambiente" poi non si traducono in effettive azioni.
In questo senso, mi sembra che questo ordine del giorno sia un po' ripreso dalla vecchia forma della Lega Nord, dove c'è un antieuropeismo un po' spicciolo, quando lei parla di euroscemenze. Le battute sui cibi etnici! Per Dio, no! I cibi etnici no, Presidente, no! Con grande rispetto ma arrivare a mettere in contrapposizione o in differenza, attraverso una battuta, la bagna cauda con il kebab, il bollito con il kebab, la polenta con il kebab, anche no, Presidente. Davvero! Siamo nel 2023 e speravo in qualche modo che la Lega Nord, con queste battute, non ci fosse più, almeno in un'Aula istituzionale.
Personalmente - non so cosa farà il Gruppo perché non ci siamo confrontati - voterò convintamente contro questo ordine del giorno. C'è una differenza fra chi vuole, invece, avere più Europa. Più Europa, non meno Europa; più Europa, anche con alcune modifiche, Presidente; avere una Unione Europea che si trasformi in Repubblica d'Europa, cioè in uno spazio in cui il Presidente è eletto direttamente dai cittadini europei, ma dove ci sia più potere in Europa per condividere alcune scelte. La crisi ucraina oggi deriva anche da una debolezza dell'Unione Europea, non altro. Avremmo potuto e potremmo risolverla con una politica internazionale unitaria.
Noi avremo più Europa, non meno Europa, Presidente, proprio perch abbiamo bisogno di scelte di questo tipo, tendenti anche alla modifica delle nostre abitazioni. Abbiamo un pianeta solo, non ne abbiamo diversi e questo pianeta ha bisogno di scelte concrete e radicali, reali, non radicali di facciata. Credo che un lavoro entro il 2030. Anche perché il 2030 non arriva oggi, Presidente: conosciamo la data 2030 come scelta finale da tempo, non da oggi! In questo contesto, credo che sia davvero improprio e inopportuno votare un ordine del giorno del genere; quindi, almeno il mio voto, sarà fortemente contrario.
Grazie, Presidente.

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Legislatura n. XI - Seduta n. 229 del 15/02/23 - DISABATO Sarah - Argomento: Ordinamento regionale


Esame disegno di legge n. 236, inerente a "Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale anno 2022"


Grazie, Presidente.
Vorrei, in primis, chiarire la mia posizione in merito al tema della caccia, tra l'altro, ripresa anche dal Presidente Sergio Chiamparino perché non vorrei passare né come estremista, né come detentrice di posizioni ideologiche; ritengo, però, che quella che viviamo oggi come emergenza climatica ed ecologica non sia da prendere sotto gamba.
Probabilmente, possiamo tradurlo con un banale "i tempi son cambiati e anche in fretta"; con i tempi sono cambiate anche le condizioni ambientali.
Già in passato ci sono state emergenze climatiche, ma non in modo così marcato; oggi, ci troviamo di fronte a fenomeni estremi, come le alluvioni le frane, la recente siccità, quella che abbiamo vissuto quest'anno, che ha distrutto interi habitat e messo davvero alla prova la sopravvivenza di determinate specie in carenza di acqua e di cibo.
A tutto questo dobbiamo aggiungere, per esempio, la rarefazione degli habitat dovuti a questi fenomeni, oltre che alla riduzione, ad esempio, del manto nevoso di alcune aree, la riduzione dei ghiacciai e della neve in alta quota, con la conseguente distruzione degli habitat alpini.
Per quanto ci si voglia concentrare sul tema degli sport montani e quant'altro, però quella è un'emergenza che si vive in alta quota e si abbatte sulle specie tipiche di fauna alpina che soffrono questi cambiamenti. La pernice bianca è una di queste specie e possiamo parlare anche del gallo forcello e di tanti altri animali che, anno dopo anno vedono il loro habitat scomparire a causa della deforestazione, della continua urbanizzazione, del consumo di suolo e della cancellazione dei corridoi ecologici. L'attività venatoria è, quindi, un accanimento nei confronti delle specie viventi oggi presenti in Piemonte. Penso, dunque che dobbiamo tenere conto dei cambiamenti in atto, che si abbattono sul nostro territorio.
Io non parlerei, pertanto, di una posizione ideologica, anzi parlerei di una presa di coscienza di un problema ambientale che esiste, che va affrontato con misure anche emergenziali; ciò significa che, a fronte di un periodo di siccità come quello che abbiamo vissuto, con gli animali ridotti allo stremo, con specie ormai quasi sparite, come ad esempio il gallo forcello, la pernice bianca, due specie classificate nella lista IUCN (specie a rischio o vulnerabili), quindi con un piede verso la quasi estinzione, oggi dobbiamo prevedere misure che mettano in atto una serie di cambiamenti, anche a livello legislativo, che ci consentano di tutelare la biodiversità che è un patrimonio.
Lo abbiamo detto anche oggi: è talmente bello vedere questi animali in libertà, ma sta diventando troppo raro, sta diventando sempre più difficile. Quel patrimonio visibile agli occhi dell'uomo è bello, però in realtà è una ricchezza in termini di biodiversità, di conservazione della natura; tutto questo scomparirà irrimediabilmente e, quindi, anche l'ecosistema ne risentirà in termini di equilibri e di mantenimento della propria naturalità.
Ritengo, pertanto, che la mia non sia una posizione ideologica, anzi penso sia una posizione dettata dai fenomeni in atto nella nostra regione.
Inoltre, penso che queste posizioni si debbano descrivere in un modo diverso, proprio per non farle passare come posizioni estreme e, anzi, per farle accettare più facilmente dalla popolazione, perché se si afferma che siamo contrari alla caccia per ideologia, soltanto perché vogliamo salvare gli animali contro l'uomo cattivo, sbagliamo.
Noi siamo contrari alla caccia perché è un'attività che oggi danneggia l'intero sistema naturale e che tra l'altro, per come è stata liberalizzata, è anche molto pericolosa, perché gli incidenti sono all'ordine del giorno, non soltanto a danno di cose, ma anche di persone.
Occorre capire, quindi, che questo accanimento rischia di causare danni all'uomo oltre che alla natura.
Grazie.

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Legislatura n. XI - Seduta n. 236 del 21/03/23 - MARTINETTI Ivano - Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni


Richieste di modifica dell'o.d.g.


Grazie, Presidente.
Intervengo al posto della collega Disabato, però il mio argomento è diverso da quello che voleva proporre lei. Parlerò adesso, in onore del collega Rossi, della provincia di Novara, grazie a questo ordine del giorno inerente alla riattivazione delle ferrovie sospese della provincia di Novara.
Come tutti sappiamo, nel periodo tra il 2010 e il 2013, la Regione Piemonte ha provveduto a sospendere 14 linee ferroviarie operanti su tutto il nostro territorio e la situazione non è più stata ripristinata. Credo ci sia anche un altro ordine del giorno presentato stamattina, che parlava della linea Novara-Varallo, sulla quale qualche intervento è stato fatto, ma non credo che ultimamente si siano visti i treni su quella tratta.
La crescente richiesta dei cittadini di un servizio che riguarda, tra l'altro, un loro diritto, cioè quello alla mobilità - una mobilità che deve essere condivisa anche per andare incontro alla grossa problematica dell'emergenza climatica - necessita, a mio giudizio, di risposte tempestive ed immediate che non possono più essere rimandate, a fronte ripeto - delle richieste che ci vengono fatte per il ripristino della situazione relativa alle ferrovie, ormai sospesa da troppo tempo. Come già ricordato, gli imminenti cambiamenti climatici ci impongono veramente una presa di coscienza sul fatto dobbiamo abbandonare la cultura dell'automobile ed implementare i sistemi di mobilità alternativa soprattutto quando si parla della mobilità di parecchie persone. Nel proprio piccolo, ognuno cerca di fare la propria parte, ma è chiaro che ci sono anche delle situazioni per le quali si è obbligati ad intervenire in altra maniera.
Pertanto, con questo ordine del giorno chiedo di promuovere, sul territorio della provincia di Novara, un tavolo informale con il coinvolgimento dell'Agenzia della mobilità piemontese, con i Comitati dei pendolari, dei cittadini e di tutte le associazioni che hanno a cuore questo problema relativo alla riattivazione delle ferrovie sospese nella provincia di Novara.

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Legislatura n. XI - Seduta n. 235 del 21/03/23 - RAVETTI Domenico - Argomento:


Richieste di modifica all'o.d.g. (seguito)


Grazie.
Guardi, Presidente, salto le premesse e vado alle considerazioni del documento, che riguardano la Regione Piemonte, ma pure tutti gli Enti locali, ovviamente tutte le amministrazioni pubbliche e aggiungerei quelle private e i singoli cittadini.
La Regione Piemonte, anche a partire dai numerosi stimoli provenienti dalla società civile, in particolare dai movimenti Friday for Future ed Extinction Rebelion, a fare di più in tal senso, ha riaffermato in più occasioni la propria volontà di agire contro il cambiamento climatico, come avvenuto al termine del Consiglio regionale aperto sul clima del 21 febbraio 2022, ottenuto in seguito a uno sciopero della fame durato 8 giorni e indetto per protestare contro l'apparente nullità degli effetti prodotti dalla dichiarazione di stato di emergenza climatica del 28 gennaio 2020.
Nei 15 secondi che mi restano dico che in quell'ordine del giorno c'è un impegno per la Giunta di istituire un piano di comunicazione emergenziale rivolto a tutta la cittadinanza piemontese, anche riprendendo elementi della campagna comunicativa per l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e a indicare, parallelamente e tempestivamente nello stesso Piano di comunicazione sopracitato, gli impegni assunti dalla Regione Piemonte e i suoi sviluppi.

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