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  • Legislatura: corrente
  • Parola chiave: emergenza climatica

Legislatura n. XI - Seduta n. 25 del 15/10/19 - SACCO Sean - Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)


Esame ordine del giorno n. 94 presentato da Biletta, Graglia e Riva Vercellotti, inerente a "La Regione adotti un piano di politiche ambientali"


Grazie, Presidente.
Anch'io volevo unirmi all'auspicio che quest'oggi usciremo dall'Aula con la dichiarazione dello stato d'emergenza. Questa mattina ho ascoltato le parole degli altri Consiglieri e gli interventi degli auditi. Ho trovato molto condivisibile chi ha parlato della propria responsabilità e delle proprie azioni. In fondo, se vogliamo che il mondo cambi, dobbiamo cambiare noi stessi, dobbiamo cambiare noi per primi. Questo è stato detto sia da esponenti della maggioranza sia da esponenti dell'opposizione.
Il fatto che il Piemonte - il Consiglio regionale del Piemonte e la Giunta piemontese - sottolinei che siamo di fronte a una reale emergenza climatica, indipendentemente da cosa fanno altre Regioni (noi guardiamo per noi stessi), a mio avviso è la strada giusta, la strada corretta, il buon esempio che ci viene richiesto. Certo, non basta, perché questo vuol dire dare poi attuazione a questa dichiarazione con differenti scelte d'investimento e con differenti scelte politiche che spesso, come ha detto la mia collega Disabato, non portano ad avere simpatie, dal punto di vista del consenso elettorale, perché sono scelte difficili. Spesso, però, le scelte difficili sono le più giuste.
Sono scelte difficili sul breve termine, perché nel breve periodo si pagano alcune conseguenze, rispetto a queste scelte, ma sul lungo sicuramente sapranno dare i loro effetti benefici.
Non dobbiamo fare questo sforzo solo perché c'è stato chiesto dai giovani, dai Fridays for Future (penso anche a quelli della mia generazione, i ragazzi che erano nelle piazze in questi venerdì di protesta e a questo movimento che ha portato al centro l'emergenza dei giorni nostri) e non dobbiamo farlo per chi è oggi al mondo; lo dobbiamo fare per chi dovrà venire al mondo, per le future generazioni, perché rovineremo il loro futuro, non il futuro di coloro che oggi sono con noi su questa terra e hanno la possibilità d'intervenire per cambiare un modello di sviluppo che è stato sottovalutato per le conseguenze che ci sta mettendo sotto il naso, già in questi giorni, più velocemente di quanto pensavamo.
Pertanto, Presidente, chiediamo, per favore, a quest'Aula e alla Giunta di sottoscrivere la dichiarazione di stato d'emergenza e dimostrare che noi siamo diversi dagli altri.
Grazie.


Legislatura n. XI - Seduta n. 26 del 22/10/19 - BERTOLA Giorgio - Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita


Esame ordine del giorno n. 33 presentato da Ruzzola, Biletta, Graglia, Riva Vercellotti e Magliano, inerente a "Esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per l'acquisto di una nuova automobile"


Grazie, Presidente.
Con l'ordine del giorno n. 33 inizia la trattazione degli atti d'indirizzo.
Volevo subito tranquillizzare i cittadini piemontesi che magari ci seguono: nemmeno oggi si correrà il rischio di approvare delle leggi in quest'aula.
Nemmeno oggi quest'assemblea legislativa approverà leggi. Si parlerà di diversi argomenti e, come si suol dire quando in TV si vuole tenere viva l'attenzione dei telespettatori, restate sintonizzati perch probabilmente, in giornata, ci saranno anche delle discussioni molto interessanti, ma non si correrà il rischio di approvare delle leggi nemmeno oggi.
S'inizia con un ordine del giorno che chiede esenzioni al bollo auto. È ormai evidente: siamo in presenza di una maggioranza di centrodestra e di una Giunta regionale che hanno una posizione negazionista sull'emergenza climatica e negazionista anche sul contributo delle auto all'inquinamento.
Abbiamo vissuto tutta una campagna elettorale nella quale esponenti del centrodestra, di Forza Italia soprattutto - mi concentro su Forza Italia non perché ce l'abbia particolarmente con loro, ma perché è un ordine del giorno d'ispirazione del Gruppo di Forza Italia - hanno passato la campagna elettorale a dire che, in realtà, non è vero che le auto inquinano, non sono le auto, è altro. È sempre altro a inquinare.
A nostro avviso quest'atto d'indirizzo, oltre a contraddire quello che hanno detto per mesi, in realtà usa il pretesto dell'inquinamento per, in realtà, raggiungere altri obiettivi, ma saremo più precisi tra poco.
È utile avere anche un quadro attuale della situazione. Qual è il quadro della situazione? Anche in Piemonte, chiaramente, c'è il bollo auto, che è una tassa sulla proprietà del veicolo e ci sono delle misure di esenzione.
Una volta c'era l'esenzione totale per i veicoli alimentati a GPL o a metano, la Giunta Chiamparino l'ha tolta, con nostra forte opposizione in Consiglio; promuovemmo anche una raccolta firme, ma è stato reintrodotto il bollo anche per le auto GPL e le auto a metano dal quinto anno, quindi dopo il quinto anno non sono più esenti ma, rispetto alla tariffa piena, si paga rispettivamente un quinto per le vetture a metano e un quarto per le vetture a GPL.
È stato poi introdotto, grazie a tutto il Consiglio regionale che ha votato, ma grazie soprattutto ai proponenti di quell'emendamento a un collegato alla finanziaria, vale a dire il sottoscritto e l'allora Gruppo del Movimento 5 Stelle, un'esenzione per cinque anni del bollo auto per le autovetture ibride, fino a cento kilowatt. Dopodiché, come sempre, le vetture ibride pagano il bollo, ma solo per la parte termica del motore mentre quella elettrica è esente per sempre, così come le auto elettriche non pagano il bollo, sono esenti in modo permanente. Questo per inquadrare la questione.
Ci si sta muovendo a livello nazionale, e anche a livello regionale - su questo poi vorrei rivolgere delle domande all'Assessore Marnati, che purtroppo non è presente - e forse anche a livello regionale su degli ecoincentivi.

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Legislatura n. XI - Seduta n. 33 del 06/11/19 - SARNO Diego - Argomento: Referendum abrogativo e consultivo


Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 17, inerente a "Integrazione della formulazione del quesito referendario di cui alle precedenti Deliberazioni del Consiglio Regionale n. 6-21071 e 7-21072 del 26 settembre 2019" (seguito)


Un suggerimento per gli acquisti, visto che ieri ci hanno dato dei venditori di pentole. Magari alziamo un po' il livello e proviamo a darci degli elementi interessanti da un punto di vista culturale e politico.
In questo libro, cari colleghi, c'è un confronto fra due poteri che ricorrono alla democrazia soltanto per usarla. In che modo? Usarla strumentalmente per i propri fini, usando la democrazia anche cercando di sobillare il popolo alla gogna mediatica, e cioè al crucifige. Questo è un po' quello che ho riscontrato in questi 125 giorni di questa maggioranza.
Voi siete in carica da 125 giorni e in questi 125 giorni avete drammaticamente confermato le tesi che Gustavo Zagrebelsky descrive in questo libro in maniera, credo, perfetta. E cioè, con atti di un certo tipo, avete sobillato il popolo alla gogna mediatica su alcuni temi anche delicati.
Avete affrontato il tema approvando un'indagine rispetto alla questione degli affidi dei minori e sembra che (certo è ancora da approfondire) tutto questo problema, a oggi e da quanto emerge dalle prime audizioni e non solo, anche dagli organi di stampa, in Piemonte credo sia un falso allarme.
Avete approvato una mozione per abolire il cosiddetto suk e non si è capito che fine abbia fatto quella mozione, se siamo riusciti a eliminare questo benedetto suk o se l'abbiamo spostato o no, ma mi sembra che sia tutto fermo.
Come già detto dal Capogruppo Ravetti, avete messo le mani sul futuro dei giovani e l'avete fatto sul tema delle borse di studio, con la mancata approvazione dell'emergenza climatica. Avete messo in scena, appunto esattamente quello che Gustavo Zagrebelsky descrive in questo libro e inoltre, anche nei momenti di Consiglio, il più alto momento pubblico democratico di questo luogo, l'avete snaturato - non uso i termini del collega Grimaldi, ma li condivido appieno - perché, com'è stato detto poc'anzi, non avete risposto a domande precise, circostanziate e puntuali.
Io non so se eravate abituati così nelle passate esperienze amministrative per chi le ha fatte, ma quand'ero Assessore della Città di Nichelino, se qualcuno in Consiglio comunale mi poneva delle questioni di merito, avevo la decenza di rispondere, anche dicendo che non condividevo, ma rispondevo nei contenuti, Presidente. E non come fa il Capogruppo Preioni che all'inizio di ogni Consiglio, su questo tema dice esattamente le stesse cose che, caro collega Preioni, non c'entrano nulla con questa delibera! Voi non state facendo quello che ha detto anche questa mattina all'inizio di questo Consiglio regionale! Non è così: ve l'hanno detto, ve l'hanno scritto. I colleghi vi hanno posto delle domande; non è concepibile andare avanti così per cinque anni! Vi poniamo delle domande per capire, vi poniamo delle questioni e non c'è risposta, non per la minoranza, ma per il senso istituzionale di quest'Assise. Ci rendiamo conto dove stiamo? Ci rendiamo conto che qualcuno ha lottato e ha lasciato la propria vita per questo luogo? L'imbarazzo di non avere una dignità istituzionale nel rispondere alle minoranze che pongono delle questioni di merito e non strumentali! Credo che sia doveroso rispondere e dare contezza dei dubbi delle questioni che vi poniamo.
Ieri non sono intervenuto, ma era imbarazzante, come anche questa mattina quando c'erano gli interventi delle minoranze. Ieri, a un certo punto, il Presidente ha detto: "Che cos'è questo brusìo?". Io capisco che tanto vive la legge salviniana in tutto e per tutto, ma vi chiedo un minimo di decenza istituzionale! Per non parlare di quello che non state facendo, perché in questi 125 giorni, come già vi hanno ribadito più volte, rischiamo di dover convocare la prossima settimana un Consiglio regionale su degli ordini del giorno. È imbarazzante sotto tutti i profili.
Allora, gli emendamenti presentati e sottoscritti dalle minoranze cercano di inserire dei contenuti, poi credo, come anche il collega Avetta vi ha già detto, che dovremo ritornare qui, perché anche con il vostro emendamento rischiamo di ritornare qui, perché la Corte vi dirà quasi le stesse cose. Io non so se qualcuno può fare uscire da quest'Aula quest'elemento: voi state bloccando il Consiglio e la sua attività, forse perché, ripeto, non avendo argomenti su cui discutere. Continuate a convocarlo solo su quest'argomento e magari sperate che la Corte vi rimandi delle annotazioni, perché così almeno la Corte vi dà una mano a nascondere il totale fermo amministrativo e legislativo di questa Regione, però noi rischiamo di tornare qui.
Faccio anche un appello a noi, che siamo media, ma anche ai media: noi rischiamo di tornare in Consiglio magari tra un mese, per ridiscutere sugli stessi argomenti, considerando, tra l'altro, che questa delibera sul referendum è stata già approvata da cinque Consigli regionali, quindi il Piemonte è sostanzialmente inutile in termini di forma, perché i numeri ci sono già, quindi potevate evitarvela. Dicevo, rischiamo di tornare di nuovo a discutere di questo fra un mese o un mese e mezzo.
Dateci delle informazioni su che cosa faremo martedì prossimo. Che cosa facciamo martedì prossimo? Vi consegniamo noi degli ordini del giorno, come stiamo facendo, così almeno abbiamo qualcosa su cui discutere e presentarci qui. Altrimenti vi facciamo una proposta: non convocate il Consiglio. Non convocatelo. Cosa lo convochiamo a fare? Presidente, cosa lo convochiamo a fare per discutere degli ordini del giorno e basta? Certo che gli ordini del giorno sono importanti, ma cosa lo convochiamo a fare? Concludo. Scusate - se qualcuno ha avuto la decenza di ascoltare - anche i toni un po' intensi. Dovremmo - cito un altro libro, sempre di Zagrebelsky prendere esempio e rileggerci anche "Il diritto mite" di Zagrebelsky.
Però non è più possibile andare avanti così. Il collega Riva Vercellotti sta commentando il professor Zagrebelsky sotto voce. Le chiedo, collega, di reagire su questo, prendere la parola e avere il coraggio, come Forza Italia, di rispondere ad alcune domande, anche attraverso Zagrebelsky, e dirci che Gustavo Zagrebelsky non va bene. Almeno sentiamo la vostra voce! Anche perché dopo un po' mi dimentico delle vostre voci e ci sto male magari vi sogno anche di notte, perché non vi sento e quindi diventa difficile. Almeno qualcuno che mette in atto qualcosa in questo Consiglio ci deve essere.
Vi chiedo davvero di provare a darci delle risposte rispetto agli emendamenti e incominciare a lavorare veramente per i piemontesi, perch non c'è un atto legislativo da parte di questa Regione che si possa almeno discutere o comunicare all'esterno in maniera consapevole e utile.
Grazie, Presidente.

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Legislatura n. XI - Seduta n. 39 del 27/11/19 - MARRONE Maurizio Raffaello - Argomento: Assestamento di bilancio


Esame disegno di legge n. 42, inerente a "Assestamento di bilancio di previsione finanziario 2019-2021 e disposizioni finanziarie"


Grazie, Presidente.
Approfitterò di questo intervento nella discussione di assestamento di bilancio per esprimere il mio apprezzamento, anzitutto verso l'impegno dell'Assessore Tronzano. L'Assessore ha onorato la dimensione che già conoscevo di lui, fin dai tempi dell'Amministrazione comunale, di politico che dimostra serietà nel modo di lavorare, nel presentare comunque la situazione con grande correttezza tanto ai Consiglieri di maggioranza quanto a quelli di minoranza, e nel cercare sempre di trovare il massimo consenso condiviso possibile dell'Assemblea legislativa, nell'interesse prioritario della comunità piemontese, quindi anche nel nostro compito legislativo.
Questo lo apprezzo, perché immagino che non sia facile, comunque, rivestire quel ruolo in un periodo di difficoltà di cassa, di sofferenza in generale di tutte le dimensioni e i livelli di erario pubblico e con la grande responsabilità di dover garantire la piena attuazione delle leggi, che hanno bisogno di coperture e dei servizi che noi, comunque, come Regione Piemonte, dobbiamo garantire. Questa è una premessa cui tenevo, perch immagino che sia comunque un compito arduo, che non sia semplice farvi fronte con presenza e con disponibilità.
Detto questo, credo che la coalizione di centrodestra, la nuova maggioranza, stia dimostrando, con questa prima possibilità d'intervento anche se parziale, sulle scelte economiche dell'Ente stesso, la volontà di dettare il proprio protagonismo, senza mai compromettere la continuità sulle scelte giuste e condivisibili fatte in passato. Senza ripetere quello che è già stato più volte detto dal Presidente e dagli Assessori, il tema delle borse di studio ha confermato quest'approccio. Non voglio riaprire polemiche, ma ricordo che c'è chi, comunque, ha trascinato le rappresentanze studentesche in manifestazioni di fronte al palazzo, con toni anche poco teneri, quasi dovessero dipendere da un rivendicato scippo di risorse. Questo non solo non c'è mai stato, ma è stato sostanzialmente anche smentito dal primo momento.
Tutte le azioni formali, politiche e amministrative volte a garantire la copertura totale sono state assunte con uno sforzo anche superiore in termini economici dalla Giunta e dalla maggioranza che ci ha preceduto, in continuità con un principio rivendicato in campagna elettorale e portato avanti. Tuttavia questo non toglie che, sulle modalità di distribuzione all'interno di quelli che sono considerati meritevoli, sia giusto inserire dei caratteri di meritocrazia e di maggiore premialità, ma questo non riguarda l'individuazione delle risorse, ma il modo di utilizzarle. Questo sarà oggetto sicuramente di futuri dibattimenti nell'anno a venire per il bando futuro, senza nulla toccare ovviamente quello in corso, e delle garanzie che è giusto dare a chi, comunque, ha presentato una domanda basandosi su una normativa in vigore.
Ci tengo anche a rivendicare il ruolo di protagonismo che Fratelli d'Italia ha voluto ricavarsi, all'interno della maggioranza, sull'individuazione di alcune priorità su cui era giusto intervenire. Anche i miei colleghi vorranno giustamente dire la loro su temi importanti, come la semplificazione, il turismo e la garanzia di diritti. Nel ringraziare l'Assessore Chiorino, vorrei rivendicare un grande tema d'intervento con la scarsità di manovra e di agibilità che, inevitabilmente, un assestamento con tutta la buona volontà, riserva, ed è la risposta sull'edilizia scolastica. Da poco siamo reduci dal triste anniversario della tragedia del Liceo Darwin di Rivoli, che vede protagonisti tanti colleghi, soprattutto del centrosinistra, ma che ha visto - io penso sia positivo - una partecipazione assolutamente trasversale di tutte le istituzioni. Il dovere di tutti è quello di presentarsi a questi eventi e a questi momenti di riflessione, e non solo di memoria, non solo con le giuste e doverose parole di cordoglio che ancora dobbiamo alla famiglia e a tutte le persone che hanno subito vittime tra i propri cari per i drammi dell'insicurezza degli edifici scolastici, ma anche con delle risposte concrete. Delle risposte che devono prevedere, inevitabilmente, un ampliamento delle risorse stanziate.
Ed è per me orgoglio rivendicare che, partendo da un atto della Giunta e dell'Assessore Chiorino, per la prima volta sul bilancio regionale, sia stato istituito un capitolo di edilizia scolastica emergenziale, quindi rivoluzionando il ruolo della Regione da semplice cinghia di trasmissione dei bandi triennali che arrivano dallo Stato centrale e che possono servire a far fronte a quel microintervento non urgente e non fondamentale che pu seguire tutte le lungaggini della programmazione burocratica, ma che è assolutamente inidoneo a fornire risposte tempestive alle vere emergenze quelle che poi vengono piante con lacrime di coccodrillo, purtroppo spesso solo a tragedia già avvenuta.
Mi sento di ringraziare l'Assessore Chiorino - spero non me ne vorranno gli esponenti dell'opposizione - per alcune polemiche di risposta, un po' pretestuose, all'invito di allestire i presepi all'interno degli istituti.
Sinceramente sono basito del livello di polemica che è stata sollevata perché continuo a ritenere che qui non si parla di simbologia religiosa, ma di semplice sensibilità e devozione popolare. Non si è neanche a livello del Crocifisso, ma si è semplicemente nella tradizione di un'usanza che è stata istituita da un Santo riconosciuto da tutti, che è anche patrono d'Italia e che, semplicemente, ha reso popolare un senso di devozione che magari, prima era limitato a livello sociale. Pertanto, non ho capito quelle polemiche.
Mi ha un po' infastidito, penso per mancanza d'informazione, che la replica, soprattutto da parte delle sigle sindacali, sia stata: "Eh, certo che prima dovreste pensare a tenerle su le scuole, impedire che crollino e poi metterci sotto il bambinello e la sacra famiglia". Verrebbe da dire che gli emendamenti di cui sto parlando e che l'emendamento del nostro Gruppo consiliare in merito all'istituzione, in assestamento, del fondo di edilizia scolastica d'urgenza, che va sul 2020, perché viene costituito solo adesso, ex novo, sul bilancio a venire, di ulteriori tre milioni rispetto al milione che la Giunta è riuscita a trovare sia un grande risultato, che ha preceduto cronologicamente anche la proposta - che noi condividiamo appieno - di onorare la festività del Natale all'interno degli istituti.
Mi verrebbe da rassicurare le sigle sindacali dicendo che diamo le giuste priorità alla sicurezza degli studenti, degli alunni, degli insegnanti e degli operatori scolastici. Questa è una priorità che dovrebbe essere universalmente condivisa e che va incontro alle esigenze di tanti amministratori locali, soprattutto di piccole comunità, magari anche di montagna, che spesso sono le più colpite dagli eventi calamitosi climatici e, quindi, non hanno a che fare con problematiche come la grondaia di un angolo di un'aula, ma si trovano tetti scoperchiati e interi edifici inagibili.
Lo voglio dire con il massimo rispetto nei confronti dei miei avversari politici, partendo anche da cose che ho sentito nel dibattito precedente: io non penso che le vere emergenze che stiamo affrontando da un punto di vista idrogeologico e climatico si risolvano con le dichiarazioni formali di emergenza. Si risolvono raccogliendo utili spunti e proposte, che vengono anche dalle minoranze, con misure concrete. Non mi risulta che a Torino, solo perché un Consiglio comunale ha sancito formalmente lo stato di emergenza climatica, non ci siano state alluvioni, smottamenti o problemi di tenuta delle strutture.
Qui, bisogna rimboccarsi le maniche e stanziare le risorse su delle priorità. Se è priorità garantire il diritto allo studio degli studenti universitari - e per noi lo è, esattamente come per gli altri - allora è priorità garantire che i bambini vadano a scuola sul proprio territorio e che non ci sia desertificazione magari a livello d'intere valli o gruppi di Comuni solo perché un istituto è stato colpito dalla furia degli elementi e il Sindaco di turno è costretto ad attendere tre anni di progettazione e magari, altri due anni per la realizzazione delle opere, trovandosi poi con un plesso perfetto quando, in realtà, tutte le famiglie che hanno ragazzini potenziali frequentanti si sono già spostate da qualche altra parte e non torneranno.
Questo è davvero un motivo di orgoglio che rivendichiamo e che vogliamo condividere con tutta l'Aula. Per questo, ringraziamo ancora una volta la Giunta, che ha assunto questo gesto anche coraggioso. Chiaramente c'impegneremo, con tutte le difficoltà del caso, a rinnovare in termini più esecutivi in fase di bilancio di previsione 2020, ma è comunque un segnale molto importante.
Ritengo che possiamo essere soddisfatti. Io sono anche contento che, ogni tanto, con difficili trattative, si sia riusciti a mantenere un dialogo con le forze di opposizione, che hanno giustamente difeso un bilancio che, in parte (la parte del centrosinistra), avevano elaborato e firmato. Io capisco l'orgoglio di difendere le proprie creature legislative, perché è legittimo ed è anche doveroso. D'altra parte, però, occorre comprendere il fatto che una nuova maggioranza, votata con il 50%, ha anche l'obbligo nei confronti dei propri elettori di imprimere un segnale di discontinuità.
Ritengo che il bello di un'aula legislativa sia proprio trovare con fatica la giusta sintesi tra le diverse ragioni, perché penso che, quando questo riesce, sia una vittoria di tutti: non solo dei Consiglieri e dei Gruppi rappresentati in Aula, ma anche di tutti i cittadini piemontesi.

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Legislatura n. XI - Seduta n. 44 del 17/12/19 - GRIMALDI Marco - Argomento:


Richieste di modifica dell'o.d.g.


Grazie, Presidente.
È noto a tutti l'esito del COP25 tenutosi a Madrid dal 2 al 13 dicembre.
Gli esiti nefasti del mancato accordo nella Conferenza ONU sul cambiamento climatico hanno fatto sì che il nostro Gruppo, insieme a diversi colleghi delle minoranze, ripresentasse un testo ancora più stringente, come hanno detto la gran parte dei Paesi europei, che hanno visto sfumare il possibile accordo.
Tra l'altro, dopo il rilancio del cosiddetto green new deal della nuova Commissione europea, crediamo sia opportuno ritornare su questo tema con l'ordine del giorno avente per oggetto "Dichiarazione dello stato di emergenza climatica e ambientale". Chiedo pertanto che venga messo all'ordine dei lavori, ovviamente quando si potrà discutere.
Grazie.

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