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  • Legislatura: corrente
  • Parola chiave: emergenza climatica

Legislatura n. XI - Seduta n. 247 del 19/04/23 - SARNO Diego - Argomento: Bilanci preventivi


Proseguimento esame disegno di legge n. 231, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2023-2025" (Atti di indirizzo collegati)


Grazie, Presidente.
Presento tre ordini del giorno. Parto, come è stato indicato dal Presidente, dal n. 919, a oggetto "Assunzione di impegni per contrastare la crisi ambientale".
Negli scorsi mesi abbiamo audito diverse realtà; alcuni sono i ragazzi che in questo momento, con grande rispetto delle Istituzioni, stanno manifestando chiedendo attenzione. Se avrete modo di fermarvi a parlare con loro, vedreste che hanno allestito una grossa clessidra, molto grossa, per raffigurare il tempo che stiamo perdendo tutti, lo dico senza questioni di parte, Presidente. Tutti.
Crediamo, com'è stato per l'emergenza COVID, che ci sia un momento in cui le emergenze che stiamo vivendo abbiano differenti scale d'intensità.
Se avessimo vissuto l'emergenza COVID come tante altre emergenze che ci sono state all'interno del nostro Paese, forse quell'emergenza non l'avremmo affrontata nel modo consono; invece l'emergenza COVID l'abbiamo addirittura affrontata, come sappiamo molto bene, rinchiudendoci in casa perché in quel momento era opportuno fare così. Vista l'emergenza e la drammaticità del momento, tutti abbiamo capito che dovevamo limitare parte della nostra libertà per un bene e un valore più alto e più collettivo.
L'emergenza climatica, al netto dei numeri che l'Assessore Tronzano ha snocciolato prima, va condivisa con il popolo italiano e piemontese.
L'emergenza climatica è un'emergenza anche culturale. Dobbiamo metterci nelle condizioni di spiegare ai cittadini piemontesi il valore profondo della parola emergenza.
Al netto che almeno parte di quei fondi potevano essere spesi in maniera diversa e senza entrare nel merito del bilancio da un punto di vista di risorse e di Missioni, c'è anche l'altra partita che in questo momento la Regione non sta portando avanti, cioè la comunicazione del carattere emergenziale della questione climatica tra i nostri cittadini piemontesi.
Non stiamo sviluppando un'attività di rapporto diretto con le nostre comunità per far capire che il momento è drammatico. C'è un piano - vi era stata una riunione sul tema con l'Assessore Marnati - d'emergenza sulla fornitura dell'acqua nei nostri Comuni. C'è, è documentato. Se la situazione idrica fosse quella ipotizzata l'estate scorsa e diventasse realtà, capirete che staremmo vivendo una situazione emergenziale climatica che avrebbe, come elemento di caduta quotidiana, l'indisponibilità di acqua nelle nostre case.
In Piemonte, già l'anno scorso a Chieri sono arrivate autobotti piene d'acqua per alcuni giorni. Se non chiediamo ai cittadini di essere pronti a capire che cosa stiamo vivendo, avremo molte difficoltà. Ecco perché, e chiudo su questo primo ordine del giorno, l'impegno è molto semplice ed è un impegno che poi, in un secondo momento, vedremo quanto può cubare economicamente.
L'impegno recita testualmente: "Prevedere lo stanziamento di idonee risorse finalizzate a istituire un piano di comunicazione emergenziale rivolto a tutta la cittadinanza piemontese, anche riprendendo elementi della campagna comunicativa per l'emergenza epidemiologica da COVID 19 atto a rendere chiari e ineludibili i dati sulla crisi ambientale, con l'obiettivo di rendere visibile e condiviso lo stato di emergenza nel quale stiamo già vivendo".
È una richiesta che arriva, ad esempio, dal movimento Extinction Rebellion e da Friday for Future, ed è una considerazione condivisa, io credo, da quest'Aula. Spero che quest'ordine del giorno sia approvato perché poi la decisione sarà vostra di come, in che modo, con quali risorse e che tempi. Per essere più sereni possibili non abbiamo messo risorse, il quantum e, certo, speriamo in tempi ragionevoli se si dovesse approvare questo ordine del giorno. C'è tutta la libertà e la serenità di poter approvare quest'ordine del giorno.
L'ordine del giorno n. 1119 ha come oggetto "Ricerca sulla malattia dei giovani parkinsoniani e avvio dei PDTA in Regione Piemonte". Abbiamo audito in Commissione le associazioni sulla crisi ambientale. Mi ricordo che quella Commissione è stata particolarmente partecipata e particolarmente apprezzata con le varie associazioni, sia dei Parkinsoniani sia dei terapisti occupazionali. L'ordine del giorno n. 1119 chiede di attivare una ricerca sulla malattia dei giovani Parkinsoniani e l'avvio del piano diagnostico terapeutico assistenziale della malattia di Parkinson. Quelle associazioni ci hanno detto che in questo momento storico questa malattia sta aumentando tra i nostri cittadini in Piemonte e sta aumentando, in particolar modo, tra le persone sempre più giovani (si parla tra i 40 e i cinquant'anni). A fronte di quell'audizione, abbiamo provato a chiedere un impegno alla Giunta che vi leggerò perché credo che sia utile, anche perch l'ordine del giorno l'ho scritto insieme alle associazioni che si sono presentate in Commissione.
Il primo impegna recita "ad attivarsi con urgenza per l'avvio tramite IRES Piemonte di uno studio di ricerca sullo stato dell'arte della malattia Parkinson e in particolare sulla crescita tra i più giovani della stessa patologia; a stanziare risorse adeguate" - anche qui senza citare un quantum preciso - "a consentire l'adeguamento di percorsi di diagnosi presa in carico e cura degli ammalati; il potenziamento e la piena integrazione dei servizi sia ospedalieri che territoriali; l'incremento della teleassistenza"- questo è un elemento fondamentale che ci hanno ricordato coloro che soffrono di Parkinson; un'assistenza a distanza è fondamentale per le difficoltà che hanno - "a dare immediata e piena attuazione" - questo credo che sia fondamentale - "alle indicazioni per lo sviluppo del percorso di salute e diagnostico terapeutico assistenziale alla malattia di Parkinson dettate dalla DD n. 442 del 26 marzo 2021", che oggi non è attivato, e "ad attivare un Tavolo regionale con tutte le associazioni presenti sul territorio e gli enti del terzo settore".
Chiudo con l'illustrazione dell'ordine del giorno n.1118, relativo ai terapisti occupazionali. Abbiamo ascoltato in Commissione anche i terapisti occupazionali. Noi chiediamo, sostanzialmente, di assicurare la presenza dei terapisti occupazionali nei luoghi pubblici della sanità. Ricordo che in tutto il Piemonte ci sono tre terapisti occupazionali (terapisti che hanno una funzione straordinaria) sia all'interno delle équipe multidisciplinari, sia all'interno delle reti territoriali, quindi ospedali di comunità, case di comunità e centri operativi territoriali. I poli sanitari della Città della Salute, del San Luigi di Orbassano, del Maria Vittoria e del Giovanni Bosco sono sprovvisti del terapista occupazionale quindi chiediamo l'inserimento di queste figure professionali all'interno delle strutture.
Grazie, Presidente.

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Legislatura n. XI - Seduta n. 263 del 04/07/23 - SARNO Diego - Argomento:


Programmazione dei lavori


Sull'ordine dei lavori.
Grazie, Presidente, del suggerimento e, soprattutto, Presidente di tutti.
Interverrà qualche mio collega sulla presenza o meno dell'Assessore competente, però indipendentemente dall'Assessore competente, non ci stupiamo che l'atteggiamento sia sempre questo su determinati temi, perch è dall'inizio della legislatura che voi state sistematicamente negando soluzioni, anche concrete, rispetto al tema dell'emergenza climatica e della transizione energetica. È così da sempre; è così dal primo atto che abbiamo depositato in quest'Aula sul tema dell'emergenza climatica. Abbiamo depositato alcuni atti e anche alcuni emendamenti, dopo aver discusso del tema proprio con i cittadini piemontesi.
Oggi siamo arrivati a uno strumento che chiediamo di portare a livello nazionale e stavo facendo spallucce, Presidente, perché stavo imitando l'atteggiamento di questa maggioranza sul tema.
Non vorrei usare parole forti, perché poi qualcuno magari s'arrabbia e s'innervosisce, però credo che sia irresponsabile chiedere un rinvio e rimandare la palla in tribuna (come solitamente si dice) per non approvare una proposta del Capogruppo Gallo (e non solo), che parla di un tema fondamentale e di uno strumento straordinario che, a parole, questa maggioranza dice anche di voler sostenere, ma su cui, alla prova dei fatti il sostegno non arriva mai. Poi non lamentatevi del fatto che il mondo che si occupa della transizione ecologica e dell'emergenza climatica venga sistematicamente davanti al palazzo e aumenti i toni della protesta, perch la maggioranza di quest'Aula non ha nelle sue peculiarità questo tipo d'emergenza È per questo che siamo profondamente contrari al rinvio. Non è possibile non è concepibile. Credo che sia irresponsabile, da parte di questa maggioranza, chiedere un rinvio per buttare la palla in tribuna; il contenuto credo che sia condiviso, altrimenti non c'è coerenza tra le parole e i fatti.
Si approvi questa proposta e si vada avanti con i lavori. Credo davvero che sia inutile perdere tempo, visto che già ne avete perso abbastanza su questo tema.

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Legislatura n. XI - Seduta n. 263 del 04/07/23 - PREIONI Alberto - Argomento:


Programmazione dei lavori


Grazie, Presidente.
Era solo per dire che qui nessuno prende in giro nessuno.
Il tema è di estrema serietà, quindi questa maggioranza, onde evitare di bocciare una proposta che può avere assolutamente il nostro appoggio.
Però, visto che sta arrivando un decreto e che questa non è una fandonia che ci s'inventa né una scusa, non penso che l'Assessore Marnati o gli Uffici facciano della speculazione rispetto a questo tema, però l'altro aspetto è che noi non diamo degli indirizzi al Governo con questa norma perché dobbiamo fare una legge che sia compatibile con la legge nazionale che, per ovvie ragioni, è sopra la legge regionale.
Questo è un lavoro propedeutico per arrivare all'approvazione, per arrivare a un dunque rispetto a questa proposta; se invece vuole essere la proposta da metter lì per aver fatto il compitino, sapendo che però non avrà nessun esito, è un altro discorso. Ribadisco, noi non dobbiamo dare indirizzi al Governo, ma dobbiamo approvare una legge che sia compatibile con la normativa europea e la normativa nazionale.
Per quanto riguarda la narrazione che sentiamo tutte le volte sul fatto che il centrodestra quasi non crede nel cambiamento climatico, adesso mi pare che siamo arrivati a un livello di strumentalizzazione piuttosto elevato.
L'Assessore Marnati con tutti i suoi provvedimenti.
Vi garantisco che tutti gli anni vengono giustamente spesi decine e decine di milioni di euro per fronteggiare l'emergenza climatica, una tematica non di partito, ma che riguarda tutti, anche se magari alcune associazioni rappresentano un po' sopra le righe le giuste rimostranze di tutti.

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