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Dettaglio seduta n.79 del 16/06/20 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.36 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Ordinamento regionale

Interrogazione n. 52 presentata da Rossi, inerente a "Stipula dei protocolli d'intesa di cui alla legge regionale 19 giugno 2017, n. 8"


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi.
Iniziamo i lavori dell'odierna seduta esaminando le interrogazioni cui la Giunta regionale si è resa disponibile a rispondere.
Ricordo che per le interrogazioni ordinarie non è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante, in questo caso il Consigliere Rossi. Dopo la risposta della Giunta regionale è prevista una replica dell'interrogante per cinque minuti.
Procediamo, quindi, con l'esame dell'interrogazione n. 52, presentata dal Consigliere Rossi, avente a oggetto "Stipula dei protocolli d'intesa di cui alla legge regionale 19 luglio 2917, n. 8".
Per la Giunta regionale, si è reso disponibile a rispondere l'Assessore Marrone; prego.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Sono qui a rispondere al Consigliere Rossi con una nota che mi è stata inoltrata dal Presidente Cirio, che, nel dettaglio, va così a fornire riscontro.
Le limitate risorse stanziate sul bilancio regionale, pari a 300.000 euro hanno consigliato di dare priorità ai protocolli d'intesa con i tribunali in particolare con quello di Torino, rimandando a successiva attivazione quelli con fondazioni e organismi di conciliazione.
A tal proposito, è stata predisposta una bozza di protocollo tra Regione e tribunali, al fine di dare attuazione all'articolo 4, comma 1 bis, della legge regionale n. 8/2017, che, com'è noto, prevede la possibilità di erogare ai soggetti sovraindebitati, in possesso di un accordo omologato dal giudice, un contributo a fondo perduto a sostegno del processo di uscita dello stato di sovraindebitamento d'importo variabile, compreso tra 1.500 e 4.000 euro.
Nei mesi scorsi è stata avviata una prima interlocuzione con i tribunali di Novara e di Torino. In particolare, per quanto riguarda quest'ultimo, la predisposizione del protocollo in parola è stata oggetto di una riunione di approfondimento con il Presidente della Sezione fallimentare competente per la questione del sovraindebitamento.
A seguito di tali interlocuzioni e incontri, già nel 2019 è stata trasmessa al tribunale di Torino una bozza di protocollo rispetto alla quale si è recentemente sollecitato il riscontro per procedere a perfezionare la necessaria condivisione del testo, e, quindi, procedere con la predisposizione e approvazione di apposita deliberazione della Giunta regionale che ne autorizzi la sottoscrizione.



ROSSI Domenico

Non si sente più nulla, Assessore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di replicare il Consigliere Rossi, per cinque minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Intanto, prendo atto che questa risposta arriva dopo diversi mesi: ho presentato questa interrogazione a ottobre 2019, quindi circa otto o nove mesi fa (non saprei essere preciso).
Non posso che replicare in questa maniera. Ringrazio l'Assessore Marrone per la risposta, per carità. Però, francamente, dopo tutti questi mesi, mi sarei aspettato qualcosa in più, nel senso che la legge è approvata ormai da tre anni. Il protocollo e l'interlocuzione cui fa riferimento l'Assessore (ha citato il 2019, sebbene non abbia specificato il mese) riguardano la vecchia legislatura (o, comunque, il periodo a cavallo tra la vecchia e la nuova legislatura).
Per quanto riguarda i fondi cui fa riferimento all'inizio della risposta ricordo solamente all'Assessore che avevamo proposto un aumento dei fondi per l'usura, sia in sede di bilancio, sia in sede di discussione sul "Riparti Piemonte"; fondi che la Giunta e la maggioranza non hanno voluto aumentare in questa legge, aspetto che, invece, avrebbe potuto probabilmente ampliare gli ambiti d'intervento.
Detto questo - come replica, sentivo il dovere di fare queste puntualizzazioni - mi auguro che la questione dell'usura e del sovraindebitamento diventi una priorità assoluta per questa Giunta, tanto più in questo tempo di crisi; tempo di crisi che ci vede lentamente uscire dall'emergenza sanitaria per rientrare a piene mani nella gestione di quelle che poi sono le conseguenze economiche e sociali di questa crisi.
In questo contesto, l'intervento per il sovraindebitamento e per la lotta all'usura deve diventare prioritario. Mi auguro che il Presidente in prima persona possa al più presto interloquire con il tribunale di Torino e di Novara, affinché nel giro di poche settimane - poiché abbiamo già una bozza si arrivi alla stipula di questo protocollo fondamentale, senza il quale come ha detto anche l'Assessore prima, non si possono erogare i contributi a fondo perduto a sostegno dei piani di uscita dall'indebitamento.
Mi auguro davvero che questa diventi la priorità nelle prossime settimane del Presidente Cirio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 154 presentata da Valle, inerente a "Servizio CUP UNICO Piemonte per la prenotazione di visite ed esami diagnostici e specialistici"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 154 presentata dal Consigliere Valle.
Ricordo che per le interrogazioni a risposta indifferibile e urgente è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante di due minuti, e la risposta dell'Assessore di tre minuti. Non è prevista replica.
Per la Giunta regionale si è reso disponibile a rispondere l'Assessore Icardi; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



VALLE Daniele

È sicuro, Presidente, che non debba illustrarla prima io?



PRESIDENTE

Ha ragione. Mi scusi, abbia pazienza.
Ha chiesto la parola il Consigliere Valle per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Quest'interrogazione nasce dall'esigenza di approfondire semplicemente il servizio di CUP unico che sta partendo sul territorio regionale e le relative modalità organizzative, anche a seguito delle considerazioni sollevate dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori, in particolare circa la necessità o meno di tenere attivo il servizio nel weekend, quando conosce una flessione importante di utenze cui si rivolge.
Per me era interessante capire, a oggi, in quale provincia il servizio sia partito e quale sia il dettaglio dei costi e del traffico rispetto alla settimana e al weekend, per conoscerne un po' la distribuzione.
Insomma, vorrei capire se siamo già in grado di stilare un primo bilancio con un approfondimento relativo, in particolare, alla scelta di tenerlo aperto nel weekend.
Infine, c'era l'interesse a conoscere se l'app per le proporzioni, che era prevista insieme al progetto di CUP unico, sia già partita e in che modalità.
Grazie, Assessore.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Valle.
Per la Giunta regionale si è reso disponibile a rispondere l'Assessore Icardi; ne ha facoltà.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Rispondo punto per punto all'interrogazione.
Le Province in cui il CUP unico è già operativo, oltre a quelle citate sono le seguenti: Novara (avviato il 10 giugno 2019), ASL di Biella (luglio), VCO (settembre), Mauriziano (dicembre), San Luigi (gennaio) Città di Torino (sempre a gennaio), Santa Croce di Cuneo (partito il 2 marzo), ASL CN1 (sempre il 2 marzo) e Novara (avviato l'11 maggio 2020). Le prossime Aziende pianificate per salire a bordo del CUP unico sono ASL TO4 ASL TO5 e ASL di Vercelli.
Progressivamente, saranno oggetto di pianificazione le restanti Aziende Sanitarie Regionali e, a seguire, anche le strutture private accreditate contrattualizzate. I ritardi a seguito della complessità di avvio già nota per esempio il fallimento della mandataria, prima dell'emergenza COVID sono imputabili alle motivazioni oggi superate dalle ASL che progressivamente, stanno provvedendo ad aderire al CUP unico regionale.
Contiamo, in pochi mesi, di avere a bordo tutto il Piemonte, compresi i privati.
La realizzazione di un sistema omogeneo di gestione delle agende è un progetto ambizioso, finalizzato a normalizzare e rendere omogenea la gestione di tutte le agende del Servizio Sanitario Regionale e della libera professione, che ovviamente ha richiesto, in fase di attuazione, una maggiore tempistica causata dalla necessità, da parte delle Aziende sanitarie, di porre maggiore attenzione alla pulizia e alla normalizzazione di tutte le Agende e la predisposizione dati per Traco (che è un sistema) rilasciato da parte di RTI e con le successive versioni di moduli di validazione dei dati, di sviluppo dei test, ecc.
Sono emerse ulteriori azioni, non previste in sede di programmazione, per la definizione delle configurazioni del sistema CUP regionale (non è così semplice organizzare tutto il Piemonte), finalizzate a omogeneizzare e a standardizzare tutti i processi e i percorsi, con un'analisi più approfondita delle diverse ASL. La definizione omogenea delle misure di sicurezza (non dimentichiamo che parliamo di dati sensibili) e la molteplicità dei soggetti titolari hanno determinato, di fatto, alcuni ritardi nella definizione degli elementi propedeutici e fondamentali per l'attuazione di alcune fasi, ad esempio la definizione condivisa delle misure di sicurezza fra le Aziende sanitarie e RTI, a oggi in corso di approfondimento.
Diciamo che la gran parte delle Aziende sono a bordo e a breve avremo anche le altre.
Per venire al punto 2), sui costi del servizio del traffico richiamata nel weekend, in particolare la domenica, posso rispondere che l'estensione del servizio di call center la domenica è stata una miglioria, presentata in sede di gara l'appalto dal soggetto aggiudicatario. Il capitolato prevedeva, come requisito minimo, da lunedì al sabato e veniva chiesto quanto segue: il call center dovrà essere attivato dieci ore al giorno, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 18 con orario continuato e quattro ore il sabato, dalle 8.30 alle 12.30, festività escluse.
L'aggiudicatario propone l'estensione dell'orario di servizio, dal lunedì alla domenica, dalle 8 alle 20; per cui non è un costo aggiuntivo, ma una miglioria proposta. Festività nazionali escluse (questo preme sulle domeniche).
Il servizio di call center è stato contrattualizzato a quantità di prestazioni fornite, numero di prestazioni, spostamenti, disdette e informazioni, quindi non parliamo a orario, ma a prestazione. In particolare, il costo unitario dei contatti, prestazioni gestite nei giorni festivi, è più o meno il medesimo dei giorni feriali, per cui è utile averlo anche nei giorni festivi.
Il numero dei contatti nei giorni festivi, nel mese di gennaio, è indicativamente intorno a 150/200, mentre febbraio, con attive anche l'ASL Città di Torino, CN1 e Santa Croce, i contatti sono stati circa 500; quindi paghiamo in base al capitolato ogni singolo contatto.
Per passare al punto 3), le motivazioni di base della scelta di tenere aperto il servizio nelle notti di domenica, anche in considerazione del fatto che tale modalità organizzativa non sembra avere esempi in altre Regioni italiane, io credo sia un vanto. Il servizio non gestisce le urgenze nelle 72 ore perché, ordinariamente, il medico di base riceve dal lunedì al venerdì. Si tratta di un'offerta, come dicevo, migliorativa, di un servizio aggiuntivo per i cittadini, a invarianza economica, della gara europea. Come dicevo prima, una miglioria che, nel periodo emergenziale COVID, in considerazione del minor numero di contatti (da imputare ovviamente alle disposizioni regionali e nazionali), v'informo che il servizio di call center, per le giornate di sabato e domenica, è stato temporaneamente sospeso.
Punto 4). Alla luce dei dati disponibili, proprio in termini di ottimizzazione (siamo sempre sul festivo), l'ottimizzazione del servizio è competenza diretta di RTI, cioè dell'appaltante, che deve garantire il rispetto dei livelli di servizio contrattualizzati. In particolare, almeno il 90% delle chiamate a risposta da operatore umano, rispetto a quelle in ingresso con almeno il 90% delle chiamate a risposta entro trenta secondi dal momento in cui l'utente entra effettivamente in coda, dopo il messaggio di benvenuto.
Su quest'aspetto faccio un aggiornamento: in questi giorni, in realtà, il call center ha tempi d'attesa ben più lunghi, quindi abbiamo predisposto degli atti molto pesanti nei confronti di questo soggetto, per fare in modo che aumenti il personale, visto che stiamo potenziando in modo significativo il ritorno alla normalità, quindi il recupero del vecchio.
Avendo un flusso straordinario di chiamate, abbiamo imposto che fosse potenziato il servizio con più operatori.
Punto 5), sapere se è stata attivata l'app.
L'app è stata attivata, è attiva e può essere scaricata dagli store di Android e di Apple. Nella risposta scritta, che invierò, ci sono i link dai quali può essere scaricata.
Il servizio di protezione è accessibile anche attraverso un unico strumento di dialogo digitale per il servizio sanitario e per i cittadini. Anche qui c'è un link che le invierò, Consigliere Valle, a breve, appena gli Uffici riusciranno a mandargliela.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 193 presentata da Valle, inerente a "Servizio di logopedia per bambini sordi residente nella Città di Torino"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 193.
La parola al Consigliere Valle per l'illustrazione.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
L'interrogazione nasce dall'esigenza di acquisire informazioni complete almeno per quello che mi riguarda, rispetto al servizio di logopedia per bambini sordi, dovuta al fatto che su alcuni casi di privati cittadini ho avuto modo di riscontrare tempi di attesa molto lunghi e, in particolare una non sempre separazione dei percorsi, nel senso che in alcuni casi si trattava di servizi di logopedia diciamo generali, però ovviamente i bambini sordi hanno bisogno di una loro specificità.
L'interrogazione nasce dalla necessità di approfondire come questo servizio sia organizzato sul territorio cittadino e quanti siano i minori sordi in carico ai servizi forniti dalle ASL e se ci sono delle differenze - cosa che mi è parso di riscontrare, però si trattava di casi singoli, non di un campione statistico approfondito - di attesa e di servizio da un'ASL all'altra. Se ciò emerse anche dai dati dell'Assessore, sarebbe sicuramente il caso di provare, per quanto possibile, a omogeneizzare.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Valle.
Risponde, per la Giunta, l'Assessore Icardi.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per tre minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Ho chiesto una relazione dettagliata su questa materia al Commissario dell'ASL Città di Torino, e vi leggo la sintesi.
Nelle neuropsichiatrie infantili dell'ASL Città di Torino, la presa in carico dei bambini con diagnosi di sordità prelinguale è di tipo multidisciplinare e multiprofessionale, con una tempistica di urgenza.
Nello specifico, per l'area nord, la sede di via Tamagno 5 dell'ASL è uno dei punti d'accesso privilegiato, nell'abilitazione e riabilitazione, ed è dotata di tutta la strumentazione specifica: audiometro, impedenzometro strumenti musicali e pedana sensoriale.
Nel tempo, sono stati creati canali diretti di collaborazione con la struttura di Audiologia e Foniatria, del Presidio Ospedaliero Martini e con l'Ambulatorio di Audiologia. Dopo la diagnosi, le strutture ospedaliere segnalano l'utente e viene fissata una prima visita di neuropsichiatria infantile, solitamente congiunta con la presenza di un logopedista, entro un massimo di 60 giorni. I bambini sordi, infatti, scavalcano la normale lista d'attesa per l'accesso al trattamento logopedico, configurandosi come casi ad alta priorità.
Anche per l'area sud, in collaborazione con il Centro di audiologia dell'Ospedale Martini, la presa in carico logopedica si caratterizza per un intervento mirato, in rapporto alle particolari esigenze del caso, con un percorso riabilitativo diretto, centrato sullo sviluppo degli aspetti percettivo-uditivi e comunicativo-linguistici.
L'intervento logopedico rivolto alla fascia infantile si avvale principalmente, di un approccio terapeutico del tipo uditivo-verbale, in collaborazione con il Centro d'impiantologia. I casi diagnosticati eventualmente operati, d'impianto cocleare all'Ospedale Martini Ambulatorio di Audiologia, beneficiano di una presa in carico logopedica della stessa struttura, oppure sono inviate all'Ambulatorio di Logopedia di via Silvio Pellico o al Presidio ospedaliero Martini. I logopedisti che operano in entrambe le strutture hanno una specifica formazione sulla sordità infantile.
Per gli adempimenti, quali richiesti dalla legge 104/92, invalidità certificazioni scolastiche, attivazione servizio disabili sensoriali, prima visita presso la neuropsichiatria infantile nella fascia zero-sei è previsto entro 30 giorni.
I dati delle neuropsichiatrie infantili, che chiedeva l'interrogante, con riferimento al 2019, sono: gli H90, cioè quelli che hanno la perdita uditiva trasmissiva e neurosensoriale; gli H90.3, sordità neurosensoriale bilaterale e gli H90.5, sordità neurosensoriale non specificata, tutti riassunti in una tabella, che poi ovviamente le invierò, che posso leggere sinteticamente.
La fascia di età da zero a tre anni, totale in carico 11, con trattamento logopedico nove.
Da quattro a sei sono 17, in trattamento dieci.
Da sette a dieci sono 24 (un abbandono dopo una visita), in trattamento 16 di cui due al Don Gnocchi.
Da 11 a 14 sono 21, di cui otto al Don Gnocchi (la Fondazione Don Gnocchi).
Da 15 a 17 sono 19, uno in trattamento logopedico.
A diciott'anni ce n'è uno; maggiore di 18 sempre uno.
Sul totale abbiamo 94 in carico, di cui 45 in trattamento logopedico.
Il numero dei bambini in trattamento logopedico, come dicevo, differisce dal numero dei bambini presi in carico per i seguenti motivi: è prioritaria la riabilitazione di bambini in età prescolare; gli obiettivi riabilitativi della disabilità neurosensoriale si modificano nel tempo e, alla riabilitazione logopedica, si sovrappone o si alterna la presa in carico educativa specializzata. In ogni caso, rimane attiva una presa in carico modulata e regolata secondo i diversi livelli d'intensità, in un'ottica d'intervento olistico.
Nell'attuale esperienza dell'ASL Città di Torino, alle famiglie residenti non è necessario attivare i servizi di logopedia, per i bambini sordi offerti da altre ASL.
È opportuno precisare che, nell'area sud, è presente un bambino, con età inferiore a tre anni, in lista d'attesa, che può essere inviato tempestivamente e preso in carico anche dall'ambulatorio di via Tamagno 5 da un professionista che ovviamente possiede tutte le caratteristiche idonee per il caso specifico.
Invio, insieme all'altra, anche questa risposta per iscritto, se lo desidera il Consigliere Valle.



VALLE Daniele

Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Comunita' montane

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 252 presentata da Biletta, inerente a "Stato dell'arte e azioni per la banda larga in Piemonte"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 252.
La parola alla Consigliera Biletta per l'illustrazione.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
Ho posto l'attenzione della Giunta su un tema discusso da molto tempo, il digital divide.
Sono le zone rurali, soprattutto quelle montane del Paese, che risentono maggiormente dello squilibrio nell'accesso alle tecnologie dell'informazione.
Noto come ci siano anche molti territori, purtroppo, in cui è difficile ricevere il segnale della telefonia mobile, con conseguente impossibilità di ricevere ed effettuare telefonate o ricevere e inviare messaggi; così come ci sono ancora molte difficoltà, sempre negli stessi territori, di captare il segnale televisivo, da cui consegue l'impossibilità, ancora oggi per circa cinque milioni di cittadini italiani, di vedere programmi televisivi RAI, pur essendo comunque obbligati a corrispondere il pagamento del canone televisivo.
Durante la pandemia, il digital divide si è mostrato in tutta la sua gravità, dato che il lockdown ha costretto le famiglie a lavorare da casa così come seguire l'attività scolastica online; tutte situazioni che richiedono, chiaramente, l'utilizzo di una rete internet.
Sappiamo che recentemente il Comitato per la diffusione della banda ultralarga, coordinato direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha previsto una rimodulazione delle risorse da destinare alle famiglie, per garantire l'accesso a internet in modalità veloce. Ancora oggi, però, non abbiamo contezza dei tempi.
Teniamo conto che il Piemonte, con 1.181 Comuni, di cui circa 800 montani e collinari e la gran parte dei quali sotto i 1.000 abitanti, dopo la Lombardia è la Regione con il più elevato numero di amministrazioni comunali. Per questo, proprio per questi motivi, abbiamo interrogato la Giunta regionale per sapere quale sia lo stato dell'arte dell'infrastrutturazione della banda ultralarga in Piemonte e quali iniziative s'intendano adottare al fine di ridurre, in tempi veloci, il digital divide, che colpisce ancora molte zone del nostro territorio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Marnati per la risposta.
Ricordo che ne ha facoltà per tre minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'innovazione

Grazie, Presidente.
In merito allo stato dell'arte dell'infrastrutturazione della banda ultralarga in Piemonte, dai dati forniti da Infratel, alla data del 27 maggio 2020, risulta che 1.298 sono i progetti definitivi approvati in fibra ottica e 1.157 in tecnologia wireless. Inoltre, 490 i progetti esecutivi approvati in fibra e 154 in tecnologia wireless.
A oggi, tre sono i cantieri che hanno avuto collaudo positivo: Bognanco nel 2019, Carrù nel 2020 e Serravalle Sesia nel 2020.
L'Amministrazione regionale, quindi, è ben consapevole dei gravi ritardi sia nella progettazione sia nella realizzazione dei lavori e, soprattutto è ben consapevole che i ritardi non possono essere giustificati dal mancato o ritardato rilascio dei permessi da parte degli enti locali, n dall'emergenza più recente del COVID-19.
Dalla data del nostro insediamento abbiamo più volte sollecitato con urgenza un piano aggiornato da parte di Open Fiber, che potesse fornire il quadro della pianificazione, almeno semestrale, dell'avvio dei lavori o dei cantieri, per poter opportunamente informare il territorio. Sono stati organizzati numerosi incontri tecnici di approfondimento con Infratel e con Open Fiber.
Nel mese di dicembre 2019 ho scritto una lettera al Ministro Patuanelli per evidenziare la gravissima criticità che riguardava i ritardi dei lavori dei cantieri di Open Fiber in Piemonte, nonché per evidenziare al Ministro competente il pesante rischio che ha il Piemonte di perdere i fondi comunitari a causa del mancato raggiungimento del target di spesa previsti nel 2019.
A gennaio 2020 ho incontrato a Roma i vertici di Open Fiber, che hanno evidenziato anche in quell'occasione le criticità dovute ai forti ritardi che, di fatto, hanno portato allo slittamento di tre anni - al 2023 - la conclusione delle opere. Nel mese di marzo 2020, in piena crisi COVID-19 ho scritto personalmente al Ministro Pisano, per chiedere che fossero assegnati con urgenza fondi per supportare la didattica online del Piemonte che, a causa dei ritardi del piano nazionale, pagava un deficit d'infrastrutturazione tecnologica a causa della mancanza di connessione in molti Comuni piemontesi.
Per garantire un più ampio coinvolgimento dei territori pignorati è stata convocata, il 30 marzo scorso, la cabina di regia del Piano BUL Piemonte per condividere tutte le criticità con i referenti di Province, ANCI e UNCEM, nonché per chiedere la loro collaborazione, al fine di velocizzare gli iter necessari al rilascio delle autorizzazioni per l'avvio dei lavori.
Erano presenti anche referenti di Infratel e Open Fiber.
Regione Piemonte ha ribadito in più occasioni di poter collaborare anche nella ricerca della professionalità necessaria al concessionario, a dare regolare esecuzione delle opere; questione sollevata da Open Fiber, quale causa anch'essa dei ritardi accumulati. Proprio in occasione dell'ultima Conferenza delle Regioni e Province autonome del 21 maggio 2020 abbiamo concordato che fosse ormai terminato il tempo di trovare un accordo e che era invece giunto il momento, con le altre Regioni, di esprimere posizioni politiche molto critiche verso il piano nazionale, di cui non possiamo più tollerare alcun ritardo, e che pagano i nostri cittadini, i nostri studenti e le nostre imprese.
Condivido con nota congiunta, inviata al Presidente Conte e voluta fortemente anche dal Piemonte, con cui si evidenziano le forti preoccupazioni in relazione ai notevoli ritardi del grande progetto banda ultralarga. Si richiede un intervento del Presidente Conte, al fine di attivare ogni iniziativa utile per verificare le criticità e mettere in campo misure necessarie per il loro superamento, soprattutto al fine di velocizzare i tempi di esecuzione dei lavori del grande progetto banda ultralarga.
Si richiede, da subito, l'attivazione dei Ministri competenti e Infratel S.p.A., al fine di avere un cronoprogramma dettagliato delle attività, con date certe, Comune per Comune, per quanto riguarda la fine dei lavori e il collaudo.
Si richiede, inoltre, che Infratel invii informazioni complementari relative agli interventi di aree bianche, al fine di costruire un quadro completo delle criticità sul territorio, anche in quelle aree in cui il mercato e gli operatori di telecomunicazioni avevano dichiarato che sarebbero intervenuti e, invece, non lo hanno fatto.
Si evidenzia che occorre ricevere indicazioni precise su quali territori resteranno esclusi, che dovranno essere, quindi, oggetto di ulteriori interventi e si esprime disponibilità per ogni iniziativa tesa a snellire le procedure e a ridurre i tempi di lavoro, anche attraverso un eventuale commissariamento posto in capo ai Presidenti di Regione.



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.



(Alle ore 10.06 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.21)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Come stabilito in sede di Conferenza delle Presidenze dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante collegamento in videoconferenza.
Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 55 del 19 marzo u.s. e sue integrazioni, secondo quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Ricordo a tutti i presenti alcune note tecniche, per la migliore gestione della seduta. Per confermare la propria presenza occorre tenere la telecamera attiva, utilizzando gli appositi pulsanti rosso (disattivato) e nero (attivato). Il pulsante del microfono va attivato solo quando si ottiene la parola; diversamente, il microfono va tenuto spento. Per chiedere la parola, occorre prenotarsi per mezzo della chat.
La seduta è trasmessa in streaming. Pertanto, tutto ciò che è inquadrato dalle telecamere personali è visibile online. Prego, inoltre, di silenziare i cellulari.
Comunico che procederò all'appello nominale, sia ai fini della conferma della presenza, sia ai fini della votazione, chiamando prima i Gruppi di maggioranza e poi i Gruppi di minoranza.
Sia la presenza sia la votazione vanno confermate nella chat. Vi prego di prestare particolare attenzione a quest'adempimento.
Hanno chiesto congedo i Consiglieri Chiorino, Cirio, Graglia, Poggio e Ricca.
Non è presente l'Assessore esterno Poggio Vittoria.
Il numero legale è 24.
Procedo, quindi, all'appello nominale per l'identificazione dei partecipanti. Chiamerò anche gli Assessori esterni, all'esclusivo fine di consentire la rilevazione della loro presenza per il verbale. Chiedo di mantenere attiva la telecamera del proprio dispositivo, di rispondere all'appello in modo intellegibile e di confermare la presenza in chat.



(Il Presidente Allasia effettua l'appello nominale e constata la presenza del numero legale)


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Prima che inizi questa lunga e laboriosa tre giorni di lavoro, chiederei l'anticipo dell'ordine del giorno n. 273 a mia firma, "Istituzione fattore famiglia".
Il fattore famiglia era stato oggetto della legge n. 16 del 2019 della precedente Legislatura, a prima firma dell'ex collega Valentina Caputo e insieme con lei molti altri componenti di quell'Aula, ancora presenti in Aula.
In sostanza s'istituiva il "fattore famiglia", che è un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie, al fine di valutare come erogare degli aiuti negli ambiti che la legge stessa prevede, cioè le prestazioni sociali e sanitarie, i servizi socio assistenziali, misure di sostegno per l'accesso all'abitazione, servizi scolastici, trasporto pubblico, eccetera. I criteri e le modalità per attuare il fattore famiglia erano oggetto di un apposito provvedimento della Giunta regionale dopo aver ascoltato il parere di un osservatorio che la legge stessa istituiva.
Questa legge era stata oggetto di un ricorso alla Corte Costituzionale quindi la sua attuazione si era interrotta proprio per effetto di questo ricorso. La legge prevedeva che, entro 90 giorni dal momento in cui era licenziata la legge, si sarebbe istituito l'Osservatorio, che è il primo passo per procedere nei lavori. Ovviamente, essendoci un ricorso pendente i 90 giorni non erano scattati e la cosa si era fermata lì. Ora il ricorso è stato rigettato dalla Corte Costituzionale, quindi possiamo riprendere i lavori e attivare l'Osservatorio.
Peraltro, l'oggetto dell'ordine del giorno, attraverso il colloquio che abbiamo avuto con i componenti sia della maggioranza sia dell'opposizione pare essere condiviso, cioè far partire quest'Osservatorio. Ricordo che una parte dei componenti, quelli che devono essere individuati all'interno del Consiglio, sono già stati nominati. Si tratta ora di individuare quelli che appartengono alle varie associazioni che si occupano di questi temi.
L'ordine del giorno chiede che siano eventualmente aumentati i fondi a sostegno dell'iniziativa e, nel tempo stesso, che sia attivato l'Osservatorio.
Lo dico anche per liberare il campo da eventuali valutazioni diverse: non c'è nessuna intenzione ostruzionistica, il motivo per cui chiedo di anticipare l'esame di quest'ordine del giorno è solamente per una questione di urgenza. Abbiamo aspettato molto tempo, le famiglie in difficoltà sono numerose e, oggettivamente, visto che vi è l'accordo da parte della stragrande maggioranza delle forze politiche sul fatto che questi lavori siano avviati, è urgente approvare l'ordine del giorno ma, ancora di più far partire l'Osservatorio.
Ripeto, non c'è intenzione di perdere tempo su quest'argomento, se non quella di valutare insieme, una volta considerato che l'ho anche presentato in tempi brevi, se votare l'atto d'indirizzo anche prima che partano i lavori previsti d'Aula, risolvere rapidamente la questione e dare speranza a tutte le numerose famiglie in difficoltà che seguono con attenzione quest'argomento.
La ringrazio, Presidente. Chiedo che sia anticipato l'esame dell'ordine del giorno ed eventualmente anche votato rapidamente, prima di dare avvio al resto dei lavori.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

Grazie, Presidente.
Nulla in contrario nella misura in cui, nell'interesse dell'impegnativa che è già stata illustrata nell'intervento sull'ordine dei lavori del Consigliere Giaccone, si concordi all'unanimità di non avviare il dibattito, procedendo solo alla votazione. Sull'impegnativa, come ricordava correttamente il Consigliere Giaccone, di fatto, il Consiglio sta già ottemperando, ha già iniziato a ottemperare nominando ed eleggendo i Consiglieri membri, quindi l'impegnativa politica è assolutamente condivisa da tutti. Credo che, anche senza bisogno del dibattito, si possa procedere in pochi minuti all'approvazione.
La condizione che poniamo, a fronte di un pesante ostruzionismo sul disegno di legge di Giunta, è che si rinunci unanimemente agli interventi e si proceda direttamente alla votazione. Grazie.



RUZZOLA Paolo

Sono il Consigliere Ruzzola. Volevo confermare la presenza che non ho segnalato in chat.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

Va bene, Consigliere Ruzzola.
Abbiamo già registrato anche la sua presenza, Consigliere Cane.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Anch'io volevo intervenire e volevo chiedere un'informativa. So che nei giorni scorsi c'è stato un incontro tra l'Assessore Marrone e alcuni rappresentanti delle categorie ATECO che sono coinvolte nell'erogazione del bonus Piemonte. Essendo coinvolte nella questione dei bonus, hanno chiesto un intervento alla Giunta, in quanto molti codici ATECO inclusi non coincidono effettivamente con le attività svolte, quindi hanno grosse difficoltà ad accedere al bonus, oltre ovviamente a tutta la questione degli ATECO esclusi.
So che c'è stato un incontro non so se ieri o nei giorni scorsi, ma volevo capire come la Giunta intenda risolvere sia la problematica riguardante le coincidenze tra codice e attività svolta, quindi permettere l'accesso effettivo al bonus e facilitarlo per quelle attività che ne hanno diritto sia quale sia stata la risposta effettiva a tutte le categorie escluse dal bonus.
Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Sacco, sull'ordine dei lavori è già intervenuta la Consigliera Disabato del suo Gruppo.



SACCO Sean

Volevo chiedere un'inversione dell'o.d.g. Volevo chiedere di anticipare l'esame della mozione n. 286, avente a oggetto "Istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza COVID-19 in Piemonte". Alla luce del fatto che il dibattito sull'omnibus ci terrà impegnati sicuramente per diversi giorni, penso sia utile iniziare il prima possibile a deliberare un documento che ci consenta di lavorare su quella che è stata una delle peggiori crisi che ha vissuto non solo il nostro Paese, ma anche la nostra Regione dal punto di vista non solo sanitario, ma anche economico, soprattutto negli ultimi decenni.
Per questo motivo, volevo chiedere al Consiglio regionale di dare priorità alle necessarie risposte che dobbiamo dare ai cittadini piemontesi in merito alla gestione dell'emergenza, ma non solo. La questione che mi preme principalmente è la possibilità di riuscire ad avere un quadro generale, ma soprattutto avere la garanzia, attraverso il lavoro di una Commissione che possa indagare su quelle che sono state le lacune nella sanità regionale di arrivare a settembre-ottobre con un'organizzazione tale e un'efficienza tale da evitare che si ricada in qualcosa di simile a quel che è successo a marzo e ad aprile, quando abbiamo avuto grosse difficoltà nella gestione di tale emergenza.
Penso che la politica abbia bisogno di prendere in mano la situazione, ma abbia anche il dovere di assumersi le proprie responsabilità e di dare le risposte per cui è profumatamente pagata.
Per questo motivo, chiedo l'inversione dell'o.d.g., quindi l'anticipo dell'esame della mozione n. 286 come primo punto all'o.d.g. in modo da sottoporre, da subito, al Consiglio regionale la questione attualmente più importante nello scenario non solo dal punto di vista nazionale, ma anche regionale, alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Sull'intervento del Consigliere Sacco, credo che si possano esprimere, da Regolamento, un Consigliere a favore e uno contro. Quindi interverrei dopo se è possibile.
Adesso, invece, le chiederei un'ulteriore informativa. In questi giorni non abbiamo sentito le parole della Giunta regionale, in particolare dell'Assessora Poggio, su una vicenda che è rimbalzata tra le cronache nazionali. Per intenderci, il 12 giugno le organizzazioni sindacali, le RSU e i lavoratori del Teatro Regio sono stati auditi in Commissione consiliare nel Comune di Torino. Come il Presidente sa, anche in un presidio le organizzazioni sindacali e i lavoratori hanno ribadito la netta contrarietà al commissariamento della Fondazione Teatro Regio di Torino.
Ovviamente auspicano, come tutti noi, di avviare un confronto non solo sindacale, ma anche istituzionale che metta in campo tutte le risposte più utili e idonee al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori e, soprattutto - me lo faccia dire, Presidente il prestigio del Teatro Regio della nostra città capoluogo e della nostra Regione.
Perché chiedo un'informativa? Perché a noi risulta che anche la Regione da qualche tempo non eroghi regolarmente il contributo al Teatro Regio. Poich per il commissariamento ci vogliono almeno - mi ricordo così - due annualità in rosso, vorrei capire se siamo parte in causa e se effettivamente si può evitare questo sbilancio. Poiché la seduta del Comune di Torino si è conclusa con l'impegno unanime, da parte dei Consiglieri e delle Commissioni, a sottoscrivere una mozione da presentare nel prossimo Consiglio comunale proprio indirizzata alla Sindaca, affinché riveda la posizione in merito al commissariamento del Teatro Regio, chiederei al Presidente Cirio e all'Assessore Poggio se è possibile intervenire. Poich abbiamo tre giorni di sedute, a prescindere da quello che ha detto l'Assessore Marrone nell'ultima Conferenza dei Capigruppo, cioè che finch non saremo d'accordo con le vostre linee politiche non ci darete informative, credo che su alcuni punti potreste anche prendere la parola.
Mi dispiace che, per l'ennesima volta, il Presidente Cirio non sia in Aula come succede ogni qualvolta parliamo di provvedimenti che dovrebbero riguardare la Giunta, sui quali chiedete preventivamente il contingentamento dei tempi e avete già previsto sedute fiume. In queste sedute fiume il Presidente spesso non c'è ed è un vero peccato.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Richiedo un'informativa per capire dall'Assessore competente se la Regione in termini di Protezione civile sta intervenendo su ciò che sta accadendo a San Mauro. Non so se tutti i colleghi siano al corrente, ma purtroppo una parte della città, un quartiere in particolare, a causa dello smottamento di un rio che scende dalla collina, è stato completamente sommerso di fango. Il sottopassaggio è chiuso e ieri notte è successa la stessa identica cosa. Abbiamo di nuovo avuto fango che è entrato nelle case e nelle cantine e ci sono diverse famiglie sfollate.
È un grosso problema e chi conosce San Mauro sa che è già stata interessata, purtroppo, negli anni precedenti da allagamenti di questo tipo. Da quanto mi risulta, in sette giorni non si è riuscito a fare alcunché e, come mi raccontano i cittadini del territorio, ieri mattina c'erano addirittura gli escavatori fermi. Pertanto, volevo capire se la colonna mobile della Protezione civile della Regione sia stata in qualche modo interessata e se l'Assessore abbia informazioni maggiori su questo perché a quanto pare c'è un immobilismo dell'Amministrazione comunale.
Pertanto, volevo sapere se l'Assessore con delega alla Protezione civile poteva comunicarci se è stato informato del fatto, se ha disposto delle indicazioni in merito e se sia il sistema di Protezione civile regionale strutturato dalla Regione sia i volontari che ne fanno parte sono stati interessati da quest'avvenimento e se si pensa di fare un intervento in sostegno e in aiuto alle forze di Protezione civile della cittadina sanmaurese.
Questo era quello che chiedevo, perché è un fatto di strettissima attualità. La scorsa settimana c'è stato l'allagamento e ieri notte è successa la stessa cosa, per cui mi pare che un certo immobilismo debba essere in qualche modo sbloccato, magari grazie all'intervento della Protezione civile della Regione Piemonte che potrà dare un aiuto ulteriore a queste famiglie che oggettivamente versano in condizioni di grandissima difficoltà.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori e, nello specifico, entro un po' più nel merito della discussione di oggi sul disegno di legge n. 83, chiedendole preventivamente come intende condurre la discussione. Noi chiediamo, come ordine dei lavori, di sospendere fin dall'inizio la discussione (e ne discuteremo dopo) per convocare la I Commissione per approfondire i tanti emendamenti di Giunta e di maggioranza che sostanzialmente riscrivono parte del disegno di legge.
Oggi ci sono circa una quarantina di emendamenti di maggioranza e di Giunta ed è già successo sul "Riparti Piemonte" che, in corso d'opera, a ridosso delle votazioni arrivassero emendamenti di Giunta che riscrivevano interi articoli e li cambiassero anche nella sostanza. Per evitare quello spiacevole inconveniente, le chiediamo fin d'ora la convocazione subito di una I Commissione bilancio. Ricordiamo che questo disegno di legge è stato richiamato in Aula ai sensi del Regolamento, ma sostanzialmente non ha avuto alcun tipo di discussione in Commissione. Pertanto, chiediamo la convocazione di una Commissione per approfondire almeno gli emendamenti di Giunta e di maggioranza, prima di iniziare la discussione dell'articolato complessivo.
Credo - siccome gli emendamenti sono parecchi, potrei sbagliarmi - che il primo emendamento della Giunta sia addirittura sull'articolo 1. Sull'ordine dei lavori, le chiedo di valutare di convocare subito una I Commissione per approfondire questi aspetti per avviare poi il lavoro in Aula sull'articolato.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Presidente, non ho capito se ha dato le comunicazioni prima dell'appello perché di solito fa l'appello dei presenti e poi le comunicazioni per poi intervenire.



PRESIDENTE

No, prima l'appello. Deve essere approvato prima l'o.d.g. e poi ci sono le comunicazioni.



GRIMALDI Marco

Ah, quindi non le ha ancora effettuate? Le prime cose che ci ha detto..



PRESIDENTE

No, siamo ancora al punto inerente all'approvazione dell'o.d.g.



GRIMALDI Marco

Non avevo capito.



PRESIDENTE

Ci sono state quattro richieste di modifica, dev'essere poi approvato l'o.d.g. e successivamente ci sono le comunicazioni.



GRIMALDI Marco

Bene, quando ci darà la parola per gli interventi uno a favore e uno contrario sulle inversioni dell'o.d.g., io vorrei intervenire.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Visto che è consentito un intervento a favore e uno contrario rispetto alla richiesta di modifica dell'ordine dei lavori, mi sentirei proprio di sostenere la richiesta avanzata dal Capogruppo Gallo.



PRESIDENTE

Mi scusi, non vorrei interromperla, però bisogna andare per ordine. Prima c'è la richiesta del Consigliere Giaccone, perché prima facciamo le richieste d'inserimento e poi le inversioni.
Perciò per ogni richiesta ci deve essere un intervento a favore e uno contrario, però non c'è il dibattito generale sulle richieste. Ne facciamo una alla volta e c'è per prima la richiesta d'inserimento presentata dal Consigliere Giaccone.



BERTOLA Giorgio

Quando sarà il momento, mi darà lei la parola.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Intervengo per richiedere l'inserimento di un'informativa su una vicenda annosa, ma che sembra avere ulteriori sviluppi proprio in queste ultime settimane. Mi riferisco al completamento dell'autostrada A33 Asti-Cuneo rispetto alla quale nelle scorse settimane ci sono state alcune novità, con un importante passaggio al CIPE. Questo è stato evidenziato dal Governo come un passaggio che dovrebbe essere finalmente (il condizionale è d'obbligo) preliminare rispetto all'inizio dei lavori del cosiddetto Lotto 2.6, che va da Alba fino a Cherasco e che costituisce la parte mancante di quest'autostrada.
Pertanto, chiederei alla Giunta un'informativa sul punto, poiché ho visto anche da un comunicato stampa della Giunta un'iniziativa che la stessa ha assunto nel voler incontrare i vertici della società concessionaria dell'Asti-Cuneo che deve realizzare i lavori nei prossimi giorni, per conoscere meglio lo stato dell'arte e capire anche quale iniziativa in questa fase così delicata la Regione intenda promuovere.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono ulteriori proposte d'inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
procederei con la votazione sulla richiesta avanzata dal Consigliere Giaccone, relativa all'inserimento all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 273, avente a oggetto "Istituzione fattore famiglia", su cui la Giunta si era già espressa favorevolmente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Un brevissimo intervento per dichiarare il favore del nostro Gruppo alla richiesta del collega Giaccone e per sottolinearne l'importanza, dal momento che abbiamo condiviso quest'opzione. Perché si parte da un documento che il collega aveva predisposto immediatamente dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che ha fugato ogni dubbio circa la costituzionalità del lavoro della nostra Regione, un lavoro anche più avanzato rispetto a quello delle altre Regioni.
Non più tardi di qualche giorno, fa abbiamo condiviso un momento con alcuni colleghi più sensibili all'argomento e con il Forum delle associazioni familiari piemontesi. In quell'occasione si è pensato che la predisposizione di questo documento potesse essere l'avvio di un lavoro più complesso, che potrebbe trovare anche il suo completamento nella costituzione di un intergruppo in seno alla IV Commissione dedicato proprio ai problemi e alle questioni legate alle tematiche familiari; percorso che devo dire, ha incontrato il favore anche dei colleghi di maggioranza che hanno partecipato a quell'incontro. Rispetto al tema, auspichiamo non solo una rapida evoluzione, ma anche una rapida approvazione del provvedimento cosicché l'osservatorio si possa insediare, peraltro dando atto meritoriamente a lei e all'attività del Consiglio, che aveva già opportunamente previsto e provveduto all'elezione dei membri Consiglieri dell'osservatorio già diversi mesi fa.
Grazie.



PRESIDENTE

Il Consigliere Valle è dunque intervenuto a favore della richiesta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco, che credo voglia intervenire per esprimere, invece, contrarietà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
In realtà, intervengo non per questioni di contrarietà rispetto alla richiesta del Consigliere Giaccone, che sicuramente è importante e che ritengo debba arrivare il prima possibile all'attenzione del Consiglio regionale.
Mi permetto, però, di rilevare un aspetto a mio avviso rilevante: considerato che il Consigliere Giaccone ha chiesto l'iscrizione di quest'atto d'indirizzo all'o.d.g. dell'odierna seduta, l'accoglimento di tale proposta allungherebbe ulteriormente i tempi di discussione di quella che, a mio avviso, è una priorità assoluta per questa Regione.
Per quanto sia importantissimo l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Giaccone, ritengo molto più urgente la discussione sulla mozione n. 286, relativa all'istituzione di una Commissione d'inchiesta.
Sicuramente, è una questione che preme molto di più ai cittadini piemontesi rispetto alla richiesta del Consigliere Giaccone, nonostante sia assolutamente accoglibile e importante.
Dal mio punto di vista, l'atto d'indirizzo presentato dal Consigliere Giaccone dovrebbe comunque essere discusso prima del disegno di legge relativo alle disposizioni collegate alla legge di stabilità, ma sicuramente dopo la mozione concernente l'istituzione di una Commissione d'inchiesta.
Per questo motivo, sarei contrario all'iscrizione all'o.d.g. di quest'atto d'indirizzo qualora dovesse essere inserito antecedentemente alla mozione n. 286; sempre che, ovviamente, il Consiglio regionale voti a favore della mia richiesta d'inversione di punti all'o.d.g.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sacco.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. presentata dal Consigliere Giaccone.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
L'ordine del giorno n. 273 "Istituzione fattore famiglia" è iscritto al punto 2) dell'o.d.g. dell'odierna seduta.
Passiamo alla successiva richiesta avanzata dalla Consigliera Disabato relativa all'informativa da parte dell'Assessore Marrone in merito all'accesso al bonus per alcune categorie presenti nei codici ATECO che sono state esclusei, e su come la Giunta intenda procedere al riguardo.
Vi sono richieste d'intervento per l'espressione del voto, a favore o contro?



GRIMALDI Marco

Non ho capito, Presidente.



PRESIDENTE

In merito alla richiesta relativa all'informativa sull'incontro dell'Assessore Marrone con alcuni soggetti i cui codici ATECO erano rimasti esclusi, e come la Giunta vorrebbe procedere in merito; ho chiesto se qualche Consigliere volesse esprimersi a favore o contro.



GRIMALDI Marco

Non possiamo tornare alla normalità, Presidente? Perché mi sembra un po' imbarazzante votare su una richiesta d'informativa. Non possiamo far sì che la Giunta s'impegni a darle? Perché altrimenti.



PRESIDENTE

Sì, sì, se vogliamo portare la richiesta alla Conferenza dei Capigruppo e calendarizzarla in quella sede, non è un problema.



GRIMALDI Marco

Mi sembra assurdo che qualcuno possa votare contro una nostra richiesta d'informativa. Sarebbe un po' surreale, non crede? Non so, chiedo anche agli altri Presidenti di Gruppo.



PRESIDENTE

Di questa richiesta d'informativa discuteremo in Conferenza dei Capigruppo.
Anche per quanto riguarda la successiva richiesta di comunicazioni dell'Assessore Poggio sull'incontro avuto con le organizzazioni sindacali del Teatro Regio, auditi in Commissione consiliare in Comune; ne parleremo in Conferenza dei Capigruppo.
L'Assessore Marrone è presente, quindi porteremo in Conferenza dei Capigruppo anche la richiesta d'informativa nei confronti dell'Assessore Poggio.
Vi è poi la richiesta del Consigliere Magliano di un'informativa da parte dell'Assessore competente sull'operato della Protezione Civile su quanto sta accadendo a San Mauro Torinese a seguito dell'esondazione del Rio San Mauro.
Inoltre, vi è la richiesta d'informativa, da parte del Consigliere Marello sul completamento dell'Asti-Cuneo.
C'è una richiesta di sospensiva per la I Commissione del Consigliere Gallo.
Se l'Assessore Marrone.



SACCO Sean

Scusi, Presidente, aveva chiesto la parola sulla richiesta di Comunicazioni della Giunta da parte della Consigliera Disabato. Non capisco se abbiamo deciso di non votare o l'ha deciso il Presidente?



PRESIDENTE

Si è chiesto di non votare le richieste di comunicazioni della Giunta e di inserirle, come prassi, come richieste da inserire per la prossima Conferenza dei Capigruppo, e di calendarizzare le informative nei prossimi Consigli.
Se vuole intervenire e chiedere la votazione, la mettiamo in votazione.



SACCO Sean

Chiederei ai proponenti, perché dovrebbero essere loro a decidere se vogliono che siano votate dal Consiglio regionale o meno. Penso sia più corretta come procedura. Magari non osano intervenire, però penso sia più corretto, dal punto di vista del loro diritto, veder votata la loro richiesta d'informativa.
Dato che anche l'Assessore Marrone aveva parlato di una contrarietà della Giunta, penso si possa discutere in Consiglio, uno a favore e uno contro per capirne il motivo.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

No, Presidente, stavo dicendo un'altra cosa, mi ha male interpretato, ma è stato molto gentile.
Se c'è un indirizzo favorevole della Giunta, evitiamo di andare alle votazioni (anche se io spero sempre che il tutto non passi dalle chat, con Marrone che scrive "Giunta contraria", anche se non so neanche a cosa sia contraria). Tutti gli elementi mostrati dai Capigruppo sono elementi delicati: se uno chiede, com'è successo tre settimane fa alla Consigliera Frediani, di capire cosa pensa la Giunta sulle ripartenze dei centri estivi e dei nidi, è abbastanza inconcepibile che siano passate tre settimane senza che la Giunta abbia ancora aperto un dibattito in Commissione e in Aula sulla questione. Ma che tipo di ritorsione state facendo? Se non c'è tempo, si può intervenire in Aula e Marrone può dire: "Guardi, oggi non pu farlo l'Assessore Poggio, lo farà poi in Commissione giovedì". Non esiste che: a) ci mettete solo davanti al voto; b), che non ci dite neanche le espressioni della Giunta.
Pertanto, capisco i Capigruppo che a questo punto vogliono votare sulle loro richieste, almeno vi assumete la responsabilità di respingercele, per la stavo solo invitando a dire: non possiamo ritrovare un dialogo su alcuni contenuti? Non saranno mica tutte sciocche le proposte dell'opposizione.
Questo stavo dicendo. Pertanto, se i colleghi Magliano e Disabato vorranno porre ai voti le loro richieste, capisco e sono d'accordo.



PRESIDENTE

Avevo interpretato che si richiedeva il voto dell'Aula. Adesso c'è la Consigliera Disabato, ma penso che il Consigliere Sacco, essendo Presidente del suo Gruppo, parli per nome e per conto della Consigliera Disabato.
C'era la contrarietà della Giunta a inserire l'informativa, in questo Consiglio, sull'incontro per i codici ATECO, per cui lo metterei in votazione. Ci sono favorevoli e contrari? Prego, Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Sì, grazie.
Volevo mettere in risalto una questione che avevo già sottolineato qualche mese fa, ma ritengo importante. Perché è così importante la richiesta della Consigliera Disabato? Perché è importante che non succeda come l'altra volta, dove ci siamo poi ritrovati a.
Abbiamo approvato, all'interno dei disegni di legge presentati nelle scorse settimane, anche la possibilità di impiegare i residui delle varie misure approvate per i codici ATECO, per andare a coprire alcune categorie che erano state escluse. Sarebbe ormai il caso di iniziare a discutere adesso su qual è il criterio che si vuole applicare per l'erogazione di questi residui che si genereranno su queste misure stabilite dal Consiglio regionale.
Per questo motivo, ritengo che un'informativa ci consentirebbe di aprire il dibattito prima di ritrovarci davanti al fatto compiuto, com'è successo su tante categorie con il "Riparti Piemonte", anzi, direi sulla maggior parte delle categorie che sono state coperte. Sicuramente la discussione, magari in Aula, ancora prima di venirne a conoscenza dai giornali, sarebbe un segno di rispetto verso le opposizioni e dimostrerebbe che c'è la volontà di includere anche le opinioni delle opposizioni all'interno delle azioni di questa maggioranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire perché non ho capito: siamo sulla questione dell'informativa sui codici ATECO?



PRESIDENTE

Sì, esattamente.



SARNO Diego

Vorrei votare contro l'informativa, ma per dare il segnale a tutti noi che su questa storia ATECO, collega Disabato, abbiamo capito da tempo che sono in mezzo al mare e navigano a vista. Non hanno capacità di analisi e un'ulteriore informativa, dopo pochi minuti, viene sconfessata da un comunicato stampa, oppure si dicono cose diverse, in maniera quasi provocatoria.
Vorrei dire, Presidente, che voto contro l'informativa, perché tanto la reputo quasi inutile rispetto alla storia degli ultimi mesi, tanto è una consuetudine nell'imbarazzo generale tra gruppi ATECO nati e dimenticati tra la sfilata drammatica davanti al Palazzo della Regione di diversi mondi, le richieste che avevamo fatto e l'attenzione nel trovare i soldi per coprire le varie esigenze.
Abbiamo provato di tutto. Di tutto, di tutte e di più. Per questo, avere un'ulteriore informativa ci farebbe solo perdere tempo. Qui non dobbiamo perdere tempo, come ci insegnano alcuni esponenti della maggioranza, quindi voterei contro per queste ragioni, in maniera provocatoria. Avete dimostrato che su questo l'ascolto è pari a zero e i suggerimenti che vi abbiamo dato, nell'emergenza COVID e su questa storia dei codici ATECO, non sono stati praticamente ascoltati.
Per queste ragioni, Presidente, e provocatoriamente, voterei contro, non perché il tema non sia interessante, ma perché avete dimostrato che le comunicazioni che date sono comunicazioni a volte anche inutili, perché poi si cambia strategia il giorno dopo e si aggiungono soldi il giorno dopo per coprire, a seguito di lettere arrivate da organizzazioni che vi sollecitano la copertura economica di questo bonus.
Ecco, per queste ragioni, voterei contro.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Presidente, solo per ribadire che, rispetto a quanto dice il collega Grimaldi, ha piacere che la mia richiesta d'informativa sia messa in votazione.
Tutto qui.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Va bene.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Solo per precisazione, Presidente, perché la mia era una richiesta sull'ordine dei lavori, per capire come voleva organizzare i lavori alla luce degli emendamenti di Giunta e di maggioranza, che secondo me devono essere approfonditi in Commissione. Non era una sospensiva, ma solo per precisazione, in modo costruttivo, per capire tutti insieme come affrontare nel merito le tante questioni inserite in un omnibus che, per sua natura copre tanti argomenti e tanti temi. Non essendo stato possibili discuterne in Commissione in alcun modo, dobbiamo in qualche modo trovare una modalità di approfondimento in Aula.
Era solo per precisazione sull'ordine dei lavori.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie per la precisazione.
Quando entreremo nel punto faremo le valutazioni, ma mi sembra ci sia l'intenzione di ritirare tutta una serie di emendamenti con capitoli di spesa aggiuntiva. Pertanto, quando entreremo nel punto.



GALLO Raffaele

No, perché lei aveva citato una questione sospensiva; volevo solo precisare che, invece, era sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Va bene, la ringrazio. Avevamo capito che riguardasse la sospensiva per la I Commissione. Ne teniamo conto come successiva discussione.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Scusi, Presidente; brevemente, perché il Consigliere Grimaldi mi ha citato ricordando una mia richiesta di qualche settimana fa, di comunicazioni in Aula rispetto ai centri estivi. Occorre dire com'è andata a finire, nel senso che si è rimandata la comunicazione a una seduta di Commissione, ma in realtà, la comunicazione non è mai avvenuta: non ho avuto informativa n in Aula né in Commissione.
Pertanto, eviterei di riproporre ogni volta la soluzione del "portiamo le informative in Commissione", perché poi, di fatto, questa promessa non viene realizzata. Solo per precisare "com'è andata a finire" anche per chi ci segue sulla pagina web del Consiglio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, sollecitiamo la Giunta.
È presente l'Assessore Marrone. Pertanto possiamo procedere, se non ci sono altri interventi sull'ordine dei lavori, con la richiesta d'inserimento d'informativa presentata dalla Consigliera Disabato.
La Giunta esprime parere contrario.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di Comunicazioni della Giunta regionale presentata dalla Consigliera Disabato.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla successiva richiesta presentata dal Consigliere Grimaldi, in merito alle comunicazioni dell'Assessore Poggio sulla situazione del Teatro Regio.
Consigliere Grimaldi, la consideriamo messa in votazione o la discutiamo nella prossima Conferenza dei Capigruppo, essendo presente anche l'Assessore Marrone? Consigliere Grimaldi?



GRIMALDI Marco

Non ho sentito. Cosa mi ha chiesto?



PRESIDENTE

Le ho chiesto: mettiamo in votazione la sua richiesta di comunicazioni o ne discutiamo nella prossima Conferenza dei Capigruppo?



GRIMALDI Marco

Sì, però spero ci sia un intervento a favore e uno contrario.



PRESIDENTE

Sì, quello sì. Mettiamo in votazione e.



GRIMALDI Marco

Io avrei voluto non votarlo; ho solo detto che avrei preferito che ci fosse stato un indirizzo favorevole anche solo in Commissione. Cioè io, a differenza degli altri colleghi, se l'Assessore Marrone avesse detto che l'Assessora Poggio oggi non può, ma può domani in Commissione, sarei stato favorevole.
Invece, se sono contrari perché ideologicamente non si vuole rispondere su.



PRESIDENTE

L'Assessore Marrone mi scrive che non ha notizie, pertanto procediamo con la votazione.
Qualche Consigliere si vuole esprimere? Uno a favore e uno contro.



VALLE Daniele

A favore.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Valle.



VALLE Daniele

Intervengo anch'io a favore, sottolineando che, sulla stessa materia, è anche depositata agli atti della VI Commissione una richiesta d'informativa per l'Assessore Poggio ormai da almeno due settimane.
Devo dire che, tra i tanti problemi che stanno emergendo, probabilmente anche legati alla difficoltà di continuare a lavorare a distanza, oltre ai ritardi mostruosi che patiamo sulle interrogazioni e sugli accessi agli atti, anche per le richieste d'informativa in Commissione non richieste in Aula, quindi non c'è alcuno scopo dilatorio od ostruzionistico, come in questo caso, i tempi si allungano in maniera sostanzialmente indefinita.
Pertanto, non posso che sostenere anch'io la richiesta del Consigliere Grimaldi. Forse, ponendola in Aula, riesce ad attirare maggiore attenzione sulla vicenda - spero - da parte della Giunta, anche se i precedenti della Consigliera Frediani non mi confortano.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Io, invece, intervengo contro questa richiesta, perché ritengo che la sede ideale per un dibattito su un ente lirico di tale importanza non possa che essere una Commissione congiunta. Pertanto, credo sia necessario che, al più presto, la VI Commissione del Consiglio regionale contatti la V Commissione del Comune di Torino e si organizzi una Commissione congiunta su questo tema; magari aperta, come si usa fare nel Consiglio Comunale di Torino, in modo che possano partecipare anche gli esponenti dei sindacati e, di conseguenza, i lavoratori.
Credo che una semplice informativa non basti per esaurire questo tema serve un confronto fra tutti i soggetti coinvolti nel destino di questo importantissimo ente lirico.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di comunicazioni della Giunta regionale presentata dal Consigliere Grimaldi.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Procediamo con la richiesta d'informativa del Consigliere Magliano relativa ai fatti accaduti a San Mauro Torinese.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo con piacere a favore e a sostegno della richiesta del Consigliere Magliano, perché penso sia importante avere un'informativa la più dettagliata possibile su quanto è successo a San Mauro; non soltanto dev'essere dettagliata, ma è importante averla subito, in Aula o in Commissione. Di conseguenza, è importante il dettaglio e la tempestività di quest'informativa, perché eventi di questo tipo possono essere affrontati e perché si devono avere tutti i chiarimenti possibili su quanto è successo.



PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altre richieste d'intervento. Pertanto, procediamo con la votazione della richiesta del Consigliere Magliano in merito agli allagamenti avvenuti a San Mauro.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di comunicazioni della Giunta regionale presentata dal Consigliere Magliano.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Procediamo con la richiesta d'informativa sul completamento della Asti Cuneo, del Consigliere Marello.
Chiedo se ci sono espressioni a favore o contrari.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo certamente a favore e a sostegno della richiesta del collega Marello, perché l'Asti-Cuneo è una delle opere sulla quale abbiamo discusso di più in questi anni. È molto attesa dal territorio e sono quasi sei anni dall'insediamento del Presidente Chiamparino, che ce ne stiamo occupando, e stiamo trovando un percorso migliore per far avviare i lavori dell'ultima tratta che completi l'opera. Dicevo, un'opera attesa da troppo tempo da quel territorio, un'opera centrale e fondamentale anche per lo sviluppo economico del Piemonte e per le ricadute su un'area così importante come quella delle Langhe.
Apprendiamo che, anche grazie a un'azione importante del Governo, siamo arrivati quasi all'apertura dei cantieri e alla conclusione di quest'annosa questione. Tuttavia, proprio in questi giorni, sono emerse altre questioni.
Pertanto, vorremmo si fosse fatta chiarezza e vorremmo anche comprendere la posizione del Presidente Cirio su una delle opere più importanti del territorio che sostanzialmente è ai nastri di partenza. Ricordo che in una sua dichiarazione il Presidente Cirio - forse, al momento del suo insediamento - disse che sull'Asti-Cuneo non avrebbe accettato più ritardi e che eventualmente avrebbe costruito l'opera grazie ai fondi regionali.
Rispetto a questo, credo che l'informativa richiesta dal collega Marello sia assolutamente importante e che sia da fare oggi in seduta di Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire con un'opinione contraria, chiaramente, non sulla fondamentale rilevanza di quest'opera, ma perché non vorrei che si liquidasse la questione con un'informativa.
Questa è un'opera attesa dal territorio da tantissimo tempo e ricordo che per raggiungere Cuneo, bisogna uscire dall'autostrada, passando anche dai piccoli paesi. Penso sia veramente non degno di un Paese civile isolare un importante capoluogo di Provincia come Cuneo dalla vicina Asti.
Vorrei che ci s'incontrasse in II Commissione e che si facesse un importante lavoro non soltanto per capire qual è lo stato dell'opera, a proposito del riavvio dei lavori ma, anche e soprattutto, per istituire un tavolo di monitoraggio regionale, per seguire passo passo questa importante opera, che ritengo fondamentale - questo sì - anche per collegare le nostre città all'interno della nostra Regione.
Non sono contrario alla richiesta d'informativa, ma non vorrei che questa liquidasse la questione, anziché portare, al più presto, in II Commissione il Presidente Cirio e l'Assessore Gabusi, per discutere su come andremo a monitorare il prosieguo dei lavori di quest'opera così importante.
Pertanto, il mio voto non sarà contro l'opera o contro la richiesta d'informativa, ma perché temo che s'interrompa la possibilità d'intervenire da parte dei Consiglieri regionali sul monitoraggio dei lavori, che dovrebbe essere attribuito, secondo me, in Commissione. Penso sia inutile procedere con un'informativa adesso e chiedo di partire subito in Commissione con un tavolo.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Mi scusi, Presidente, c'è stato un errore: non mi sono coordinato con il mio Capogruppo ed è intervenuto lui sulla richiesta del Consigliere Marello.



PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi, metterei in votazione la proposta d'inserimento all'o.d.g. di un'informativa sull'Asti-Cuneo del Consigliere Marello.



GALLO Raffaele

Il parere della Giunta?



PRESIDENTE

La Giunta è contraria, ma non è richiesto un parere. Se la Giunta vuole esprimersi ha facoltà, ma l'Aula è sovrana e può decidere l'inserimento.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di Comunicazioni della Giunta regionale presentata dal Consigliere Marello.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla votazione sulla richiesta di inversione dei punti all'o.d.g.
per esaminare prima il punto 4) Mozione n. 286 "Istituzione di una Commissione di inchiesta sulla questione dell'emergenza COVID in Piemonte" e Mozione n. 294 "Indagini conoscitive ex art. 32 Regolamento del Consiglio regionale in Commissione IV sull'emergenza COVID-19''" Sono state votate tutte le richieste d'inserimento, ed è stato inserito al punto 2) dell'o.d.g. l'ordine del giorno n. 273 del Consigliere Giaccone.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Posso intervenire a favore?



PRESIDENTE

Il Regolamento prevede solo un contro.



GRIMALDI Marco

Perché?



PRESIDENTE

Perché lo dice il Regolamento.



GRIMALDI Marco

Prima sono intervenuto a favore.



PRESIDENTE

L'articolo 58, comma 7 del Regolamento recita: "Sulla proposta di cui al comma 6), se non accolta tacitamente dal Consiglio, può chiedere di parlare, dopo il proponente, un eventuale Consigliere contrario e la votazione avviene per voto palese. La proposta è approvata se ottiene il favorevole dalla maggioranza dei Consiglieri presenti".



GRIMALDI Marco

Per rispetto del Regolamento, mi taccio.
Possiamo solo sapere se la maggioranza ha un'opinione?



PRESIDENTE

La Giunta chiede la votazione. Scopriremo con la votazione l'opinione della maggioranza su questa richiesta.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. presentata dal Consigliere Sacco.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PREIONI Alberto

Scusi, Presidente, volevo comunicare il mio voto contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
Sulla richiesta del Consigliere Gallo, quando si affronterà il punto ci sarà la discussione in merito.
Non essendovi altre richieste di modifica, l'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 273, di cui al punto 2) all'o.d.g.



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente, non ho capito.



PRESIDENTE

Siamo sull'ordine del giorno richiesto dal Consigliere Giaccone.



GRIMALDI Marco

Mi sta mandando in confusione.



PRESIDENTE

Abbiamo fatto l'approvazione dell'o.d.g.



GRIMALDI Marco

Lei mi ha detto che le comunicazioni le poteva dare solo dopo.



PRESIDENTE

Non ho comunicazioni da dare.



GRIMALDI Marco

Come no? Allora quelle iniziali erano comunicazioni.



PRESIDENTE

Quelle iniziali sono comunicazioni d'inizio seduta. Sono un'altra cosa.



GRIMALDI Marco

Ci dobbiamo chiarire sul punto, perché lei deve rispettare il Regolamento.
Le faccio un esempio. L'altra settimana lei mi ha detto che dobbiamo rispettare il Regolamento e mi ha chiesto di mettere la giacca. Giusto?



PRESIDENTE

Sì.



GRIMALDI Marco

Il Regolamento vale per tutti o non vale per nessuno. Oggi la giacca non ce l'aveva Gagliasso, non ce l'aveva Fava, non ce l'aveva Nicotra, non ce l'avevano né Rossi né Chiamparino, eccetera. A me non interessa. Se lei vuole fare stare tutti senza giacca, io sono tranquillo, perché, tra l'altro, le ricordo che non è vero che il Regolamento si svolge nelle stesse applicazioni anche da casa. Ma non è un problema! Adesso però le chiedo un punto: lei le comunicazioni le dà dopo l'approvazione dell'o.d.g., mentre stamattina ha preso la parola e ha detto: "Sono assenti gli Assessori.", "Ricordo che questa seduta si svolge." eccetera. Queste sono comunicazioni. Allora, o noi possiamo intervenire sulle sue comunicazioni prima dell'appello o lei queste comunicazioni le deve fare dopo, così noi, ai sensi del Regolamento possiamo intervenire, perché, come lei sa, c'è un punto ai sensi del Regolamento che prevede che noi possiamo intervenire sulle sue comunicazioni e le fa successivamente. Infatti, io potrei non voler intervenire prima dell'appello, perché magari potrebbe non esserci il numero legale.
Mi sono spiegato sul senso del mio intervento? Sì o no? E, secondo me, lei non può avere le comunicazioni, perché le ha date le comunicazioni e per questo.



PRESIDENTE

No, le comunicazioni sui congedi sono antecedenti all'appello, come si è sempre svolto. Le comunicazioni che s'intendono comunicazioni sono l'inserimento dei progetti di legge, notizie di presentazione dei progetti di legge, assegnazioni di progetti da sottoporre al parere del Consiglio e alle Commissioni permanenti. Sono tutte quelle procedure che normalmente il Consiglio o il Consiglio di Stato comunica al Consiglio. Ma in questo momento non ho comunicazioni da effettuare.
Se vuole intervenire sulle comunicazioni dei nominativi dei Consiglieri in congedo, è lecito e lo può fare, ma quella è la parte antecedente alla richiesta di approvazione dell'o.d.g. Sono due cose distinte: prima c'è la parte antecedente all'approvazione dell'o.d.g. che non sono comunicazioni ma è il processo verbale di apertura del Consiglio, e poi c'è l'approvazione dell'o.d.g. che abbiamo fatto adesso. Poi ci sono le comunicazioni riferite a tutta la parte delle leggi presentate nella settimana, che sono da esporre al Consiglio. Però non ho comunicazioni; non è che io voglia essere cattivo con qualcuno, ma non ho nessuna comunicazione di quel genere.
L'unica comunicazione è quella dei congedi che si fa precedentemente all'appello. Se vuole intervenire sulle questioni dei congedi, è lecito farlo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, il Regolamento ci aiuta sempre in questi momenti, perch l'articolo 55 "Comunicazioni all'inizio della seduta", come dice lei, mette tutto insieme, perché "dopo l'approvazione del processo verbale il Presidente comunica i nominativi dei Consiglieri in congedo, dà notizie dei progetti di legge presentati, comunica l'assegnazione dei progetti di legge e degli affari da sottoporre alla decisione o al parere del Consiglio o alle Commissioni permanenti.", eventuali assegnazioni e quant'altro, quelle del Governo attraverso la legge regionale. Inoltre, "informa il Consiglio in merito a ogni altro argomento o documento che ritiene d'interesse dell'Assemblea. Sulle comunicazioni ogni Consigliere può richiedere delucidazioni intervenendo, una volta sola, per non più di tre minuti".
In questo caso le sue comunicazioni si riducono al punto a) dell'articolo 55. Se non ci sono notizie che lei ritiene informative.



PRESIDENTE

I congedi si annunciano prima dell'appello, perché fanno parte dell'appello.



GALLO Raffaele

Sì, però non è che non ci sono le comunicazioni. Le comunicazioni lei le ha date prima del dibattito sull'inserimento del punto all'o.d.g. e le ha esaurite con il punto a) dell'articolo 55. È corretto? Ora, non so se ci siano dei progetti di legge presentati o assegnati.



PRESIDENTE

No, nessuno.



GALLO Raffaele

Non ho notizia né traccia e non ci sono argomenti o documenti che siano d'interesse dell'Assemblea o previsti da legge regionale.
Va bene, ne prendiamo atto. Volevo solo confrontarmi con lei sul Regolamento e sull'articolo 55.



PRESIDENTE

Non ci sono altre comunicazioni riferite all'articolo 55, oltre alla comunicazione dei Consiglieri in congedo. Se qualcuno vuole intervenire sui Consiglieri in congedo, può farlo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi.
Nel frattempo, si è scongedato il Presidente Cirio.



GRIMALDI Marco

Ed era questa la notizia che volevamo.



PRESIDENTE

A me è arrivata adesso.



GRIMALDI Marco

La devo rimproverare, Presidente.



PRESIDENTE

Non voglio offendere il Presidente Cirio, ma a me non cambia niente sul numero legale. Perciò posso continuare a procedere.



GRIMALDI Marco

Però, Presidente, la richiamo all'ordine e anche a un rispetto più rigoroso del Regolamento. L'articolo 55 dice: "Il Presidente, dopo l'approvazione del processo verbale, comunica i nominativi dei Consiglieri in congedo ai sensi dell'articolo 60".
Io non so se quello che lei chiama "approvazione del processo verbale" è l'ordine dei lavori. Giusto? E non ho capito se ha sempre spacchettato la comunicazione dei nominativi in congedo dal punto b) "Notizie dei progetti di legge presentati" o dal punto c) "Comunica l'assegnazione dei progetti di legge".
Ricordo - magari mi sbaglio, perché è da tempo che non ci vediamo in Aula che lei ha sempre dato le comunicazioni dopo l'approvazione del processo verbale e quindi, di fatto, dopo l'appello.
Io sarei intervenuto, ai sensi del Regolamento, sulle sue comunicazioni per dire che sarebbe stato opportuno un confronto davanti al Presidente Cirio che adesso si è scongedato e spero sia online con tutti noi. È opportuno un confronto, soprattutto per quello che sta per succedere, cioè un'ennesima giornata in cui tutti noi parleremo delle informative non date e delle discussioni non fatte in questo mese di Consiglio, in cui abbiamo, tra l'altro, convocato tantissime Commissioni ma non abbiamo avuto alcuna delucidazione sul campo del lavoro, della ripresa delle attività sensibili come quella della scuola o, ad esempio, ancora prima, dell'estate ragazzi.
Non abbiamo avuto alcuna informazione su quello che succederà nel mondo della cultura.
E che cosa è successo? È successo che avete forzato la mano, avete utilizzato impropriamente il nostro tempo e anche il nostro senso di responsabilità. Mentre discutevamo del "Riparti Piemonte", voi che cosa facevate? Mettevate dentro delle leggi che legittimamente fanno parte del vostro programma, ma che non c'entrano niente con la ripartenza. Così come oggi discuteremo, invece che un collegato alla finanziaria, di una legge sulla caccia o dello sblocco delle attività in altri campi, fra cui rivedere quello che abbiamo discusso per un'intera legislatura sulle cave.
Per questo, ci piacerebbe un confronto con il Presidente Cirio, che spero intervenga e ci faccia capire esattamente dove finisce il senso di responsabilità che ci avete chiesto in queste settimane.
Grazie.



PRESIDENTE

Solo una precisazione: si è voluta spacchettare la parte dei congedi per maggior trasparenza del numero legale, perché è difficile per tutti, anche per coloro che sono presenti fisicamente in Aula, riuscire a capire antecedentemente qual è il numero legale.



GRIMALDI Marco

Se lei interpreta il Regolamento, credo che faccia bene, però lo possiamo interpretare anche noi, quindi ne discuteremo in altre occasioni.



PRESIDENTE

Sicuramente, poi spero che prima della fine legislatura questa situazione cambi e si ritorni in Aula.



GRIMALDI Marco

Ci vedremo prestissimo, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Volevo intervenire sui congedi.
Se ho capito bene, il Presidente Cirio si è scongedato, quindi dovrebbe essere presente in Aula. Vorrei richiamare il mio intervento della scorsa settimana, perché proprio in relazione a uno dei temi che saranno oggetto del provvedimento che andiamo a discutere da oggi a giovedì in Aula, avrei voluto sentire qualche commento o qualche presa di posizione da parte del Presidente; un Presidente che ha sempre dichiarato la sua sensibilità rispetto al tema degli animali. Tra l'altro, ricordo che a inizio legislatura il Presidente ha incontrato il Tavolo "animali e ambiente", o meglio, gli appartenenti al Tavolo "animali e ambiente", che proprio in questi giorni hanno dato il via a una mailbombing nei confronti del Consiglio regionale proprio per chiedere di fermare le modifiche alla legge sulla caccia.
Siccome il Presidente Cirio, in occasione di quell'incontro, almeno secondo quanto riportato dei componenti del Tavolo "animali e ambiente", aveva garantito che la sua Giunta e la sua maggioranza non avrebbero modificato la legge sulla caccia, vorrei capire che cosa è cambiato e quale sia ora la sua posizione rispetto alle modifiche che invece contiene il provvedimento che stiamo per discutere; parliamo di modifiche piuttosto pesanti e impattanti, che sicuramente una persona che ha a cuore gli animali non pu in alcun modo sostenere.
Mi fa piacere che il Presidente si sia scongedato e che sia presente in Aula: speriamo che possa esprimere la sua posizione, anche per confermare la sua coerenza rispetto a questo tema, che, secondo quanto abbiamo appreso nei mesi scorsi, è un tema che gli sta particolarmente a cuore.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Come diceva la collega Frediani, vorrei approfittare anch'io della presenza del Presidente Cirio per fare il punto su alcune parti di questo collegato dal momento che non abbiamo avuto occasione di confrontarci in Commissione se non con una rapida illustrazione del contenuto del provvedimento (ma comunque, antecedentemente ai quaranta emendamenti arrivati la scorsa settimana!).
Oggi, per la prima volta, abbiamo il Presidente in Aula e devo rilevare che alcune parti di questo collegato meriterebbero sicuramente un suo intervento: ne vorrei citare una in particolare (penso che lo farò anche in termini di questioni preliminari), emersa dall'analisi di questi ultimi emendamenti che ha presentato la Giunta, perché mi sembra particolarmente importante.
L'emendamento rubricato n. 17), infatti, si riferisce a una vicenda un po' indigesta, come quelle "bagna caoda" un po' pesante che ritornano ciclicamente su, che riguarda la natura giuridica dei CSI. Con un emendamento tra "il lusco e il brusco", l'Assessore Tronzano ci propone di modificare la natura giuridica del consorzio e, in particolare, di sopprimerne la natura pubblicistica.
Si legge nelle motivazioni dell'emendamento che questa è una disposizione ormai desueta, anche se, devo dire, un consorzio tra tutti gli enti pubblici rimarrebbe, a mio giudizio, un ente pubblico, o comunque questo è quello che si legge nel decreto legislativo 165/2000, che, elencando appunto tutti gli enti pubblici, elenca anche i consorzi composti esclusivamente da enti pubblici.
Però le mie domande sono altre: al di là di quello che si nasconde dietro un emendamento che modifica la legge istitutiva del CSI - del quale, tra l'altro, abbiamo approfittato largamente durante questo lockdown - mi piacerebbe sapere quali sono le intenzioni della Giunta su questo consorzio. Questa modifica è il preludio alla vendita o alla cessione di quote? È il preludio a un rapporto più stretto con un privato? Gli altri membri del Consorzio (Comune, Politecnico e Università di Torino) ne sono informati? Si ha intenzione di modificare lo Statuto, a valle della modifica della legge? I lavoratori ne sono stati informati, visto che questo cagionerà anche delle ripercussioni sui rapporti di lavoro in corso e sulle prospettive occupazionali del consorzio? Sono tutte questioni rilevanti e mi parrebbe quantomeno ingeneroso non ricevere risposte, visto il ruolo che riveste il CSI nella nostra Regione e l'importanza di questo dibattito.
L'argomento introdotto con un emendamento presentato solo tre giorni prima della discussione in Aula (che durerà più giorni e che, verosimilmente sarà contingentata), non è un aspetto da omnibus, per quanto non veda l'ora di ascoltare come lo presenterà l'Assessore Tronzano, che ancora non ha avuto occasione di intervenire.
In ogni caso, penso che la questione meriti un intervento del Presidente in Aula.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Famiglie

Esame ordine del giorno n. 273 presentato da Giaccone e Magliano, inerente a "Istituzione fattore famiglia"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 273, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Confermo quello che ho già detto: se c'è un impegno unanime a rinunciare agli interventi e al dibattito su questo ordine del giorno, il parere della Giunta è favorevole e siamo d'accordo nel procedere direttamente alla votazione.



PRESIDENTE

È pervenuta la richiesta dell'Assessore Caucino di una modifica al secondo punto del dispositivo, sull'impegno "a valutare di implementare la dotazione delle misure medesime".
Se il Consigliere Giaccone è d'accordo.



GIACCONE Mario

Sì, ci siamo sentiti con l'Assessore e abbiamo concordato la modifica.



PRESIDENTE

Se non vi sono richieste di intervento lo porrei in votazione così come modificato, con l'impegno a valutare di implementare la dotazione.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 273, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 83 "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020" - (Questioni preliminari sollevate dai Consiglieri Bertola, Gallo, Valle, Grimaldi, Disabato, Avetta, Chiamparino Canalis, Frediani, Martinetti, Ravetti, Sarno, Sacco, Rossi, Marello Salizzoni e Magliano)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 83, inerente a "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Ricordo che il provvedimento è stato richiamato in Aula ai sensi dell'articolo 37, comma 4, del Regolamento.
Nella seduta del 10 giugno 2020 è terminata la discussione generale.
Passiamo ora all'esame dell'articolato e degli emendamenti a esso collegati.
Questione preliminare sollevata dal Consigliere Bertola, che chiede il ritorno in Commissione del disegno di legge n. 83 e il rispetto della programmazione ai sensi dell'articolo 13 del Regolamento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Volevo porre una questione preliminare rispetto alla trattazione del disegno di legge n. 83.
Parto con dei numeri, che non sono fini a se stessi, ma raccontano qualcosa.
Nei primi nove mesi di questa legislatura, quindi dal 1° luglio 2019, fino a inizio marzo 2020 sono state approvate, da questo Consiglio regionale nove leggi. Negli ultimi tre mesi, nei quali l'attività si è svolta, come si sta svolgendo ancora adesso, a distanza in videoconferenza, il Consiglio regionale ha approvato nove leggi, lo stesso numero di leggi approvate nei nove mesi prima. Nessuno, quindi, può dire che questo Consiglio regionale non ha lavorato. Non c'è nessuna ragione che la maggioranza e la Giunta regionale possono addurre, rispetto alla necessità e all'esigenza di richiamare in Aula un provvedimento del genere. Per questo, lo ripeto, è un atto di estrema arroganza. Di nuovo oggi si è certificato che questa maggioranza e questa Giunta hanno, come priorità, sparare ai merli e alle allodole e non la salute dei cittadini piemontesi, altrimenti avremmo discusso prima la mozione che chiede di istituire una Commissione speciale d'inchiesta, si spera, o d'indagine, sulla questione COVID, rispetto alla quale sappiamo bene che c'è stato un voltafaccia da voltagabbana la settimana scorsa.
La questione preliminare che pongo è questa: ritornare al rispetto del Regolamento rispetto alla programmazione quadrimestrale dei lavori, ai sensi dell'articolo 13, in modo che le Commissioni possono lavorare con i provvedimenti delle opposizioni e della maggioranza, e che non si affrontino più i provvedimenti con la logica secondo cui occorre richiamarli in Aula, con delle motivazioni fasulle della maggioranza e della Giunta, che dice di non riuscire a lavorare e di non riuscire a portare avanti la sua attività, legittima anche se non condivisibile, di governo di questa Regione.
È falso, perché in tre mesi abbiamo approvato nove leggi.
Proprio per questo, oltre ad appoggiare la richiesta di ritorno in Commissione, perché sono stati presentati emendamenti, anche dalla Giunta di sostanza a questo provvedimento, che vanno discussi in Commissione chiediamo che si torni a una diversa modalità di discussione, perché così è un muro contro muro e non avete e non avevate nessuna ragione per richiamare questo provvedimento in Aula.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Presidente, non ci sono prima io, vedo che ci sono prima i colleghi Gallo e Valle.



PRESIDENTE

Sì, perché c'era ancora qualcuno che si è.
Grazie, Consigliere Grimaldi.
Questione preliminare sollevata dal Consigliere Gallo, che chiede che la Giunta regionale risponda alle interrogazioni ed interpellanze presentate da tempo dal gruppo Partito Democratico ed ancora inevase.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Sì, in effetti c'ero io, ma ci sono stati un po' di messaggi in chat che hanno confuso.
Volevo porre una questione preliminare, ma molto seria (non che le altre non lo siano), sulla quale richiamo subito il Presidente a una risposta.
Mi appello all'articolo 3 del nostro Regolamento regionale. Non me ne voglia se d'ora in avanti mi sentirà citare spesso gli articoli del Regolamento, ma aiutano e aiuteranno tutti noi a ripassare le norme che regolano la buona relazione tra maggioranza e opposizione e del buon funzionamento del nostro Consiglio regionale. Chi l'ha scritto e chi l'ha pensato ha messo in atto sicuramente delle norme che permettono alla maggioranza di portare avanti i propri disegni di legge secondo il proprio mandato elettorale, ma sicuramente anche delle norme che tutelano le opposizioni.
Quando cito l'articolo 3 cito lo Statuto delle opposizioni, che è quell'articolo che inserisce nel Regolamento, in base agli articoli dello Statuto, alcune prerogative in capo alle opposizioni e ai Gruppi di opposizione. In particolare, cito l'articolo 3, comma 1.E "Partecipazione all'attività d'informazione" e mi riferisco, in questo mio intervento, al comma 2, qualora un Gruppo o un Consigliere di opposizione ritiene che qualcuna delle sue attività sia stata impedita o non abbia avuto risposte in tempo utile.
A cosa mi riferisco? Mi riferisco a tutto il tema delle interrogazioni e delle interpellanze, che riguarda il sindacato ispettivo, che può svolgere ogni singolo Consigliere. Capisco e abbiamo vissuto tutti assieme il periodo di lockdown, quindi i mesi più delicati e anche di chiusura delle attività del Consiglio regionale, ma mi riferisco, in particolare, al mese di marzo, che ci ha visto approvare soltanto il bilancio regionale in una giornata e gran parte del mese di aprile.
Oggi, però, siamo al 16 giugno, quindi chiediamo, con urgenza, che il Presidente si faccia carico di richiedere alla Giunta, e richiederlo per un buon rapporto tra Giunta e Consiglio, che siano sanate tutte quelle interrogazioni e interpellanze che noi abbiamo segnalato, ai sensi del Regolamento, non ancora evase, cui non è stata ancora data risposta. A noi ne risultano, per il gruppo del PD, circa 22, alcune datate anche dicembre 2019, alle quali chiediamo sia data risposta subito. Si sani questa questione, con i ritardi dovuti, sicuramente, al periodo di lockdown e di smart working, ma non possiamo più attendere oltre.
Per questo, chiediamo che nelle convocazioni delle prossime sedute del Consiglio regionale si dia priorità a dare risposta a queste interrogazioni che, ricordo a tutti, ai sensi dell'articolo 99, comma 10, devono essere comunicate, per quanto riguarda le interrogazioni, entro 30 giorni altrimenti devono essere portate comunque in discussione in Consiglio regionale.
Pur capendo il rispetto e pur avendo vissuto tutti insieme le difficoltà all'interno del periodo di lockdown, chiediamo alla Presidenza del Consiglio di far fronte alle risposte a queste interrogazioni e di farsi carico che in ogni seduta del Consiglio regionale sia garantito il sindacato ispettivo all'inizio della seduta, com'è successo oggi, dopo ampia discussione all'interno della Conferenza dei Capigruppo della scorsa settimana e che, di conseguenza, si torni a una quotidianità e a una costante relazione Giunta-Consiglio, garantita dagli articoli del Regolamento, nelle prossime sedute e nelle prossime settimane.
Rispetto a tutto questo, però, la questione preliminare, oltre a richiamare l'intervento della Presidenza del Consiglio, è di dire che, prima di iniziare la discussione del disegno di legge omnibus, si dia la risposta a queste interrogazioni e a queste interpellanze, per quanto riguarda il Gruppo del PD, in sospeso, in modo da sanare i ritardi e le questioni pendenti e poter continuare nei lavori con più serenità.
Grazie.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Valle: utilizzo errato del collegato alla legge di stabilità per fare "manutenzione" su diverse norme dell'ordinamento regionale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei porre una questione preliminare e richiamo l'intervento che ho fatto prima sulle sue comunicazioni. Perché? Perché penso che diversamente da questa maggioranza, lo strumento dell'omnibus o del collegato abbia una sua funzione nell'economia della produzione giuridica del Consiglio. Può essere davvero utile, a un certo punto, fare una revisione complessiva della normativa e approfittare di questo provvedimento-traghetto per inserire tutte quelle piccole modifiche che da sole non hanno dignità autonoma - diciamo così - per un provvedimento giuridico autonomo; soprattutto, hanno una scarsa rilevanza politica, non fanno parte di una vera e propria discussione, ma si tratta di accorgimenti, di adeguamenti alla normativa nazionale, di situazioni che non funzionano, ma dal basso contenuto politico. Questo provvedimento invece, ha un contenuto politico molto forte. È già stato richiamato dal collega Bertola, quindi non lo richiamo io, il tema della caccia, su cui si entra pesantemente nel merito.
Durante l'esame dell'articolato, avremo modo di vedere gli aspetti peggiori (almeno, dal mio punto di vista) su una normativa che, invece, era stata a lungo condivisa. Cito altri due temi: uno (l'ho già citato prima), è il tema della natura giuridica del Consorzio informatico della Regione Piemonte, che viene stravolta con un emendamento presentato tre giorni prima rispetto alla discussione, che, quindi, non potrà essere approfondita, ma che, in questo caso, investe centinaia di lavoratori, ma anche decine e decine di Comuni e di enti pubblici che sono soci del Consorzio, lasciati tutti completamente all'oscuro di questo intendimento.
Soprattutto, una modifica propedeutica a cosa? È quello che non sappiamo cioè qual è il piano di sviluppo industriale che questa Giunta ha per il Consorzio, poiché, peraltro, è innegabile come negli ultimi anni ci sia stata una ripresa dell'attività del CSI, avendo superato un momento di crisi importante.
Il secondo tema che voglio citare, perché mi sembra che si voglia approfittare del "marasma" che è proprio di ogni collegato per infilare qua e là quelle norme che fanno comodo a Tizio o a Caio (anche qui, senza discussione e cercando di approfittare del cosiddetto fallo di confusione) riguarda l'emendamento n. 13), anche questo presentato - guarda caso - non nel collegato, ma come un emendamento pochi giorni prima della discussione che interviene sulla normativa in materia di ARPA.
Si tratta di una normativa, tutto sommato, recente e anche molto condivisa all'interno del Consiglio nella scorsa consiliatura, quindi c'è, di nuovo veramente, il tentativo di forzare su norme che, invece, avevano ottenuto un'ampia maggioranza in Consiglio. Opportunamente - a mio giudizio - nel 2016 abbiamo statuito che il Direttore generale dell'ARPA può assumere incarichi esterni all'ARPA, ovviamente, ma soltanto non retribuiti e compatibili con lo svolgimento delle sue funzioni. Questo, secondo me e secondo noi - secondo tutto il Consiglio, a dire la verità, centrodestra incluso - serviva a garantire la funzione di autonomia e indipendenza che è propria di un'Agenzia come ARPA.
Ora, con un "emendamentino" presentato tre giorni prima, il "non retribuiti" sparisce e diventerebbe possibile, se quest'emendamento passasse, ma essendo presentato dalla Giunta non ho dubbi che ci sarà tutta la copertura politica necessaria, per il Direttore assumere incarichi retribuiti all'esterno. Ritengo che un Direttore di ARPA guadagni già abbastanza e sia già abbastanza responsabilizzato in quello che fa senza doversi andarsi a cercare "rogne" esternamente; dopodiché, date le caratteristiche proprie di autonomia e d'indipendenza di un'Agenzia come ARPA, che deve essere al di sopra di ogni sospetto, è chiaro che se un Direttore viene pagato per delle consulenze prese all'esterno, il dubbio può venire: chi sono i committenti di queste consulenze? Per fare cosa? Lo autorizza il Presidente della Giunta regionale? In base a quali criteri? Insomma, anche qui mi sembra che stiamo approfittando dell'omnibus per fare delle scelte che non sono proprie di un provvedimento come l'omnibus, che invece, serve per una manutenzione ordinaria del nostro patrimonio normativo complessivo.
Grazie.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Grimaldi: chiede di procedere alla votazione delle mozioni n. 286 e 294 relative all'istituzione di una Commissione d'inchiesta per far luce sulla situazione delle RSA.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come abbiamo provato a spiegarvi nelle scorse settimane, mentre la Giunta regionale si adoperava nella cosiddetta "caccia al runner", il virus silenzioso, si preparava alla strage nelle RSA. Per questo motivo, come lei sa, riteniamo fondamentale interrompere subito la discussione sull'omnibus perché, davvero, non vorremmo che la comunità piemontese pensasse che state scappando dalla nostra richiesta, cioè l'istituzione di una Commissione d'inchiesta.
Poiché continuate a nascondervi, fare dietrofront e fare anche affermazioni false in pubblico, a questo punto, ogni volta che discuteremo della Commissione d'inchiesta inizieremo a fornire degli elementi pubblici, così da far capire a tutti perché è importante che tutti i documenti che abbiamo in mano siano consegnati a una Commissione politica, perché noi non siamo la Magistratura. In particolare, Presidente, per convincerla, alla fine del mio intervento vorrei depositare una lettera di un'ASL molto importante (l'ASL TO3), dove viene riportato che si permette ai malati COVID di rientrare nelle RSA senza attendere la certificazione della guarigione ovvero il tampone negativo.
Nella lettera, intestata a Regione Piemonte, si legge, tra l'altro, della possibilità di accogliere nuovi ospiti senza obbligo di tampone e soprattutto con blande misure di sicurezza: stanza singola e misurazione della temperatura. La lettera dell'ASL TO3 certifica quello che diciamo da mesi, cioè che la sanità piemontese, per motivi organizzativi e per scelte sbagliate, non è stata in grado di tutelare i più deboli e chi ha continuato a lavorare per tutti noi, lì fuori, durante il lockdown.
Da quanto abbiamo appreso, questa lettera sarebbe datata 4 aprile circostanza che aggraverebbe la responsabilità, perché in quella data si conosceva l'elevata contagiosità e la pericolosità del virus, soprattutto nei soggetti più deboli.
Da un mese vi chiediamo, con noi, verità e giustizia per i morti nelle RSA.
E dico "con noi", perché non c'è una maggioranza e un'opposizione: dovremmo essere tutti uniti su questo. Noi, semplicemente, vogliamo una Commissione d'inchiesta, perché vogliamo sapere dove sono finiti e dove finivano i malati non autosufficienti dimessi dagli ospedali, dal 20 febbraio in poi.
Da più di un mese, le riposte dell'Assessore Icardi e dell'Assessora Caucino sono state, prima, tranquillizzanti ("nessun malato COVID poteva entrare nelle RSA"!), poi, ci hanno spiegato che esisteva un "piano alberghi" qualche settimana dopo, eppure nelle Case, purtroppo, si continuava ad ammalarsi o, peggio, in molti casi anche a morire.
A questo punto, le chiediamo pubblicamente di invertire l'ordine dei lavori e votare subito il punto relativo alla Commissione d'inchiesta, ma soprattutto, ogni volta rivolgeremo una domanda pubblica. A questo punto infatti, chiediamo: la Giunta era a conoscenza della lettera? Ritiene che quelle istruzioni fossero corrette e che quelle indicazioni contenute siano figlie di direttive regionali? Io ve lo dico: ci sono indagini aperte da varie Procure piemontesi, con ipotesi di reato che vanno da omicidio colposo a, addirittura - e dico "addirittura" - tentata strage.
Noi non vogliamo sostituirci al ruolo degli inquirenti, ma abbiamo il diritto di sapere quali sono state le direttive emanate e ciò che ne è conseguito. Pertanto, vogliamo fermare ogni tentativo di insabbiare una discussione politica, prima dell'esame della Magistratura, perché è nostro compito conoscere, sapere, vedere tutti i documenti, sapere se i Direttori delle ASL erano informati.
Ne dico un'altra, perché ne parleremo presto: le delibere che noi abbiamo pubblicato successivamente al 20 febbraio (parlo di quelle del 20 marzo) com'è stato possibile non pubblicarle per altre due settimane e mezzo finché le opposizioni non hanno "rotto le scatole" per sapere dove fossero finite? Ma di questo punto, Presidente, ne riparleremo a breve.
Grazie.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dalla Consigliera Disabato: chiede una informativa al Presidente della Giunta, Cirio, sulla delega sui diritti civili originariamente attribuita all'ex Assessore Rosso e non più riassegnata.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei porre una questione preliminare che, in realtà, pongo già da parecchio tempo: molto tempo fa ho posto in Commissione la questione riguardo alla delega dei diritti civili e adesso spiego bene che cosa intendo.
Durante l'insediamento della Giunta questa delega era stata attribuita all'Assessore Rosso che, ovviamente, ha esercitato ben poco e, soprattutto lui non rispose alla mia richiesta di riferire in Commissione sul programma di mandato della Giunta, in particolare, dell'Assessorato con deleghe sui diritti civili.
Quando le deleghe sono decadute, perché rimosse all'Assessore Rosso, ho posto la questione direttamente al Presidente Cirio (se non sbaglio, adesso non è più in congedo e magari sta anche ascoltando), al quale ho chiesto che fine avrebbe fatto questa delega, a chi sarebbe stata riconsegnata al momento della riconsegna delle deleghe sottratte a Rosso e di riferire nuovamente sul programma sui diritti civili. Ovviamente, neanche in quel caso non ho ricevuto risposta.
Proprio oggi (quindi, capita a fagiolo) ho deciso di ricontrollare se effettivamente la delega fosse stata consegnata a qualche Assessore e su questa domanda devo darmi da sola una risposta negativa, perché nell'elenco questa delega non compare ancora, quindi immagino che sia ancora in capo al Presidente, per non si sa per quale ragione.
Sinceramente, vorrei capire il perché di questa scelta, dal momento che è un anno che pongo la questione e, soprattutto, perché ritengo che questa sia la settimana decisiva per avere risposte da parte della Giunta e dal Presidente Cirio riguardo la materia in oggetto, dal momento che è la settimana dei diritti ed è la settimana del Pride, che purtroppo quest'anno non si potrà tenere in corteo, come sempre, però si terrà con altre manifestazioni collaterali e online.
Personalmente, ho sempre partecipato a questa manifestazione, alla quale ho visto partecipare anche l'ormai ex Assessore Rosso; quindi, magari aveva l'intenzione di attuare qualche programma, ma non abbiamo mai capito quale perché su questo non ha mai riferito, a differenza di tutti gli altri Assessori che hanno riferito puntualmente sulle loro deleghe all'inizio della legislatura.
Ritengo che questa sia la settimana o, comunque, il momento giusto per parlarne, per capire che cos'ha intenzione di fare, effettivamente, la Giunta. Penso che prima di affrontare qualsiasi altro argomento, prima di parlare della caccia al merlo o ad altre specie, sicuramente questo potrebbe essere un argomento d'interesse per capire definitivamente che cosa s'intenda fare e, soprattutto, sulla legge antidiscriminazione, già in vigore in Regione, sulla quale vorrei conoscere lo stato d'attuazione. Chi infatti, dovrebbe essere delegato dovrebbe saperlo e dovrebbe avere attuato questa legge anche in questi mesi, nel caso ci fosse stata l'intenzione.
A questo punto, pongo la questione preliminare, per capire che fine abbia fatto la delega sui diritti civili, ossia qual è il programma di mandato della Giunta Cirio in merito. Dopo un anno, ritengo che sia il caso di parlarne e di ricevere risposte.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Questione preliminare sollevata dal Consigliere Avetta: chiede di trattare in via prioritaria il tema della lotta alla cimice asiatica che produce danni rilevanti all'agricoltura.
La parola al Consigliere Avetta.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Riprendo le considerazioni che ha già fatto, prima di me, il Consigliere Gallo e altri colleghi.
Prima di iniziare la discussione sul disegno di legge omnibus, aggiungo un'ulteriore tema, che con il passare del tempo sta assumendo, a mio avviso, sempre più rilievo, in un settore che non è secondario in Piemonte anzi è tra quei settori che tutti - seppur, purtroppo, spesso solo a parole consideriamo un pilastro importante dell'economia della nostra Regione, e mi riferisco all'agricoltura.
C'è un problema, che era urgente qualche mese fa e che oggi è diventato drammatico per gli agricoltori che si trovano a doverlo affrontare, e mi riferisco al tema della cimice asiatica, che si sviluppa ormai su oltre 300 specie coltivate e spontanee. Si consideri che le associazioni degli agricoltori stimano danni per oltre 180 milioni di euro, con oltre 13.500 aziende coinvolte. Questo è un flagello che investe, in particolare coltivazioni di frutta (pere, mele, pesche, eccetera), tutte produzioni che, com'è noto, si coltivano abbondantemente in tante aree del Piemonte.
Stiamo parlando di una questione molto rilevante e che non sarebbe da sottovalutare in nessun luogo in Italia, ma in particolare in una regione dove l'agricoltura riveste un ruolo importante come la nostra, dicevo, come dimostrato dal fatto che il Presidente Bonaccini, personalmente e direttamente, ha annunciato qualche giorno fa che l'Emilia Romagna attiverà il più grande programma di lotta biologica che sia mai stato attivato nel nostro Paese.
L'Emilia-Romagna, com'è noto, è una Regione che sui temi riguardanti l'agricoltura spesso fa da traino a livello nazionale, ed è quindi davvero un peccato che anche noi ci ritroviamo, altrettanto spesso, a seguire buone iniziative che sono sviluppate in altre Regioni.
Allora, io credo che questo sia un tema sul quale noi, più volte - richiamo qui le considerazioni del Consigliere Gallo - siamo intervenuti e io insieme con i miei colleghi del Gruppo, in data 10 febbraio 2020 ho depositato una mozione che avrebbe impegnato la Giunta a occuparsi del problema a vari livelli, peraltro assumendo iniziative suggerite dalle associazioni degli agricoltori, da Coldiretti in particolare.
Credo, inoltre, che davvero in questo momento, nella fase stagionale che stiamo vivendo, per quanto riguarda le coltivazioni di frutta, che questo sia un tema, per l'urgenza che riveste in questo specifico periodo dell'anno, per la rilevanza economica che riveste, su cui dovremmo riflettere proprio perché viviamo in una regione che ha le caratteristiche del Piemonte (ed è chiaro ciò cui mi sto riferendo).
Questo è un tema che andrebbe trattato in modo assolutamente urgente ed è necessario che noi siamo informati rispetto alle azioni che la Giunta ha intenzione di mettere in campo e che, a oggi, non si sono ancora riscontrate.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Chiamparino: chiede una comunicazione approfondita sullo stato di avanzamento dell'utilizzo dei fondi europei.
La parola al Consigliere Chiamparino.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente.
Intanto, come vede, ho "messo" la chat per solidarietà al Consigliere Grimaldi, anche se ci tengo a dirle, Presidente Allasia, che finora complessivamente, ho apprezzato la sua flessibilità nell'interpretare il Regolamento da questo punto di vista, in quest'ottica particolare, in questi mesi di lavoro diversi dal solito, e spero che continui con questa flessibilità.
Detto questo, la questione preliminare che vorrei porre è molto semplice e netta. Riguarda la necessità, prima di passare alla discussione disegno di legge n. 83, che ci sia in Consiglio una comunicazione, con una discussione approfondita, sullo stato di utilizzo e di avanzamento dei fondi europei sia per quanto riguarda la residua programmazione 2014-2020, sia per quello che riguarda, ammesso che già ci sia qualcosa, la programmazione 2021-2027.
Perché? Mi pare che, da un lato, se vogliamo, marginalmente, questo può anche influenzare la struttura dello stesso disegno di legge, cosiddetto omnibus perché ci possono essere normative che, secondo lo stato di avanzamento dei fondi europei, potrebbero richiedere modifiche che potrebbero viaggiare sull'omnibus, ma soprattutto perché, come giustamente disse da questo punto di vista, ogni volta che ha l'occasione d'intervenire sul tema, il Presidente Cirio, i fondi europei sono lo strumento che noi abbiamo, se vogliamo, superata l'emergenza, consentire all'economia, all'industria piemontese e al complesso delle attività economiche piemontesi, di cercare di agganciare una crescita che si spera riprenda il più in fretta possibile.
Su questo tema, ero intervenuto in sede di discussione sul "Riparti Piemonte" e lo stesso Assessore Marrone, per quanto indirettamente, ammise che un problema di questa natura, cioè l'utilizzo, per ragioni di limiti di risorse, di parte dei fondi europei e di riprogrammazione, vi era stata. Io non intendo, in questa sede, avanzare nessuna critica pregiudiziale, ma chiedo di fare un quadro di chiarezza in Consiglio regionale.
In particolare, pongo alcune questioni. Una è quella dei Fondi di Coesione Sociale. Sono andato a recuperare i tabulati, diciamo pre-COVID di gennaio, e a me risulta che ci siano esattamente un miliardo e 139 milioni circa, assommando le varie linee d'interventi dal Ministero delle Infrastrutture, all'Ambiente, al MISE, al MIBACT e così via disponibili, a diversi livelli di avanzamento e d'impegno, per il Piemonte. A che punto è oggi la situazione? Sono stato testimone diretto, nell'epoca in cui ho avuto l'onore di presiedere la Regione, del fatto che, ogniqualvolta avevamo fatto ricorso alla cassa integrazione in deroga, il Governo, alla fine, utilizzava una parte del FSC (Fondo Coesione Sociale) e lo scremava, per così dire, per ridestinarlo sottoforma di cassa in deroga o, in ogni caso, per utilizzarlo per altri tipi d'investimento, quando c'era l'esigenza del bilancio dello Stato.
Da questo punto di vista, la cifra che ho citato è sempre quella? Ci sono state delle modifiche? Ecco una prima questione fondamentale, perché non stiamo parlando di bruscolini, ma stiamo parlando, complessivamente, di più di un miliardo di euro.
Seconda questione. Sui Fondi strutturali FESR e FSE, il Presidente Cirio ci ha assicurato, attraverso i giornali, che non ci sarà nulla di definanziato, in particolare non saranno definanziati i progetti strategici. Il Presidente Cirio sa meglio di me che i tempi non sono una variabile irrilevante. Un progetto strategico finanziato nel 2022 e nel 2023 è una cosa, un progetto strategico finanziato nel 2021 è un'altra, ma finanziato nel 2025 è un'altra ancora. Credo che su questo sia assolutamente essenziale che si venga in Consiglio con una comunicazione del Presidente, semplicemente per fare chiarezza di fronte al Consiglio regionale ma, ancora di più, di fronte alla società piemontese all'economia piemontese, agli imprenditori piemontesi e alle organizzazioni sindacali e professionali piemontesi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Chiamparino.
Le ricordo che le ho concesso un minuto e mezzo in più.
Questione preliminare sollevata dalla Consigliera Canalis: chiede una relazione alla Giunta regionale in merito all'erogazione dei contributi previsti per i centri estivi.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei porre una questione preliminare che ritengo vada affrontata in questa sede, prima di entrare nel merito del collegato alla legge di stabilità 2020. Una questione che credo sia prioritaria per tutte le forze politiche, quindi al di là della nostra appartenenza ai diversi partiti.
Noi riteniamo necessario che gli esponenti della Giunta relazionino in Aula in merito ai centri estivi che stanno partendo in questi giorni nelle varie parti della regione. Questa richiesta è già stata avanzata più volte nelle settimane passate, ma non è stata evasa. Abbiamo anche richiesto che fosse trasferita dalla sede del Consiglio regionale a quella della Commissione consiliare competente, ma anche in questa modalità non abbiamo ricevuto risposta.
Tutti siamo consapevoli del fatto che, durante la fase del lockdown, la fascia di popolazione più penalizzata di tutte - che, tra l'altro, non ha modo di esprimersi direttamente nel dibattito pubblico - è stata quella dei minori, dei bambini e dei ragazzi. Proprio per questa ragione, è molto importante che oggi capiamo quali siano le modalità di accesso e poi di rendicontazione ai fondi che la Regione intende mettere in campo per il finanziamento dei centri estivi.
Va, infatti, ricordato che quest'anno i Comuni e gli enti del terzo settore che organizzeranno queste attività dovranno farsi carico di spese molto superiori rispetto al passato per la sanificazione e igienizzazione degli ambienti di gioco e di lavoro e per l'assunzione di educatori adulti.
Chiaramente, per fare i controlli sanitari, quest'anno sarà necessario coinvolgere un maggior numero di educatori che abbiano già la maggiore età quindi che possano assumersi la responsabilità di fare i controlli per l'acquisto di materiali, dovendo mettere in campo delle attività per gruppi di ragazzi più ridotti. Questo moltiplica la necessità di materiale.
A fronte di questa lievitazione dei costi, fin dal 19 maggio c'è stata una risposta puntuale da parte del Governo nazionale all'interno del decreto legge, il cosiddetto decreto rilancio, il n. 34. All'articolo 105 sono stati stanziati 150 milioni di euro da destinare ai Comuni italiani per la realizzazione dei centri estivi. Una cifra record, che non ha eguali nel passato della storia italiana.
A fronte di questo stanziamento, ufficializzato già dal 19 maggio noi, a oggi, e siamo già oltre la fine della scuola, quindi in un periodo in cui alcuni centri estivi sono già partiti, non abbiamo ancora capito con chiarezza quale sarà, invece, la modalità di erogazione dei fondi regionali che, derivando dal Fondo Sociale Europeo con un reindirizzamento che è stato fatto in una delibera regionale dello scorso 4 maggio, richiedono modalità di messa a disposizione attraverso bando (comunque, in tempi non così brevi), nonché modalità di rendicontazione che si uniformino agli standard europei e di cui bisogna mettere a conoscenza sia i Comuni sia gli enti di terzo settore che non necessariamente hanno le competenze per effettuare questa rendicontazione.
Ci sembra un dovere della Regione dare informazioni su questo tema, anche alla luce delle polemiche che sono state fatte nel mese di maggio, in cui si accusava la burocrazia romana di rallentare le attività per i minori; in cui si diceva che, invece, il Piemonte avrebbe battuto tutti gli altri sui tempi e sull'efficacia delle proprie iniziative per i centri estivi.
Noi ci sentiamo di smentire questa velocità e questa efficacia perch ancora oggi, non sappiamo come questi soldi saranno messi a disposizione.
Cominciamo ad avere il dubbio che, alla fine, non saranno mai messi a disposizione.
Per questa ragione, poniamo una questione preliminare che sia preventiva rispetto alla discussione del collegato alla legge di stabilità.
Grazie.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dalla Consigliera Frediani: chiede un confronto approfondito con la Giunta regionale in merito al tavolo animali ambiente Ha chiesto di intervenire la consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Torno a porre una questione preliminare che si ricollega al mio intervento precedente, in seguito alle sue comunicazioni.
Ricordiamo, intanto, che in questi giorni abbiamo ricevuto una mailbombing da parte di alcune associazioni animaliste, a questo aggiungiamo il fatto che il Presidente Cirio qualche mese fa aveva incontrato il Tavolo "animali e ambiente" sia in campagna elettorale sia, successivamente, dopo l'insediamento. Questa sembrava fosse una buona premessa rispetto al programma di governo del Presidente.
In quell'occasione, pare che il Presidente Cirio avesse promesso di istituzionalizzare un Tavolo di confronto permanente con le associazioni.
Questo per esaminare tutti i provvedimenti che avessero qualche ripercussione sugli animali nella nostra regione. In particolare, in questo collegato, vediamo un'ampia sezione di documenti che riguardano la caccia.
Dal momento che nella scorsa legislatura il tema caccia è stato piuttosto controverso e oggetto di ampio e lungo dibattito, e dal momento che, per discutere l'attuale provvedimento in Aula, il collegato, si sono utilizzati metodi che hanno assolutamente negato ogni confronto e ogni dibattito, noi chiediamo che si sospenda la discussione e che si vada a stralciare completamente la parte relativa alla caccia, che si convochi il Tavolo e lo si renda permanente, in modo da non prendere nessuna iniziativa senza confrontarsi con tutte le associazioni cui si sono fatte così tante promesse.
Torno a chiedere al Presidente Cirio di prendere posizione rispetto alle proposte contenute nel collegato sul tema caccia. Poi chiedo di tener fede alle promesse fatte sia in campagna elettorale sia dopo l'insediamento incontrare il Tavolo "animali e ambiente", renderlo permanente estendendo la partecipazione al Tavolo anche ad altri soggetti che desiderino intervenire per discutere nel merito e nel dettaglio. Questo, purtroppo non abbiamo potuto farlo nelle sedi di Commissione e non lo potremo fare neanche in Aula, perché immagino già quale sarà il destino di questo provvedimento.
Per quanto mi riguarda, non possiamo discutere questo provvedimento che contiene modifiche così impattanti su un tema che, io credo, stia molto a cuore al Presidente Cirio. Infatti, mi stupisce un po' il suo silenzio.
Faccio appello al Presidente Cirio ricordando quanto promesso e chiedendo di tener fede alle promesse fatte.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Presidente, posso intervenire in seguito, per cortesia? Chiedo un'inversione con il collega successivo.
Grazie.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Martinetti: chiede che sia avviato il tavolo di lavoro sulla 'fase 2' per affrontare il tema dei trasporti pubblici.
La parola al Consigliere Martinetti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Volevo porre anch'io una questione preliminare.
Come ricorderete tutti, abbiamo approvato un tavolo di lavoro che dovrebbe occuparsi delle problematiche legate a questa Fase 2 e al trasporto in sicurezza. Ritengo che questo tavolo dovrebbe partire, considerato anche che l'abbiamo accolto tutti in maniera benevola. C'è stata l'approvazione dell'Agenzia della mobilità piemontese e anche dell'Assessore Gabusi e di tutte le forze politiche, ma ci troviamo sicuramente arenati per lasciare spazio a discussioni che vogliamo affrontare oggi con quest'omnibus e il suo articolato.
Non vorrei che facessimo lo stesso errore sui trasporti, perché qui parliamo di ripartenza, parliamo di un Piemonte che deve rinascere. Abbiamo sentito anche dai Consiglieri che sono intervenuti che ci sono questioni legate alle riaperture dei centri estivi e dei centri diurni per ritornare a una certa normalità nei posti di lavoro. Tutte queste problematiche hanno sicuramente in comune un utilizzo corretto dei trasporti e di come vogliamo muoverci. Abbiamo abbozzato un discorso, ma si è fermato tutto.
Mi hanno insegnato che tutte le discussioni sono importanti e tutte le istanze sono importanti, visto che siamo in democrazia, ma ritengo che sia prioritario in questo momento andare a individuare le proposte che dovremmo portare avanti per dare la possibilità alle persone che devono continuare a lavorare, per tornare a una vita più o meno normale - per quello che questa emergenza del Coronavirus ci potrà permettere di fare in questa fase - di farlo, affrontando argomenti assolutamente prioritari.
Credo che in questo momento possano ritardare un po' la discussione sulla caccia al merlo e quant'altro, perché, come ho già detto all'inizio, ci sono questi tavoli con una serie di questioni da portare avanti e dobbiamo cominciare a farlo in maniera seria e veloce.
Grazie.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Ravetti: chiede che venga definito un nuovo Piano socio-sanitario per il Piemonte Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
In questa fase di politica sensazionalistica, dove chi la spara più grossa ha i titoli sui giornali, spero di non essere giudicato come quello che la spara più grossa degli altri se mi permetto di dire che la politica soprattutto le istituzioni, in questo periodo particolare - speriamo post COVID, o almeno ci batteremo tutti quanti perché si possa definire post COVID e non ante-chissà cosa - non interrompa con pause estive il suo lavoro, ma dedichi anche il mese di agosto per processi legislativi necessari a mettere in sicurezza le attività del Piemonte.
Pertanto, spero che il Consiglio regionale possa essere convocato anche durante il mese di agosto per affrontare tutte le materie d'interesse pubblico. Così facendo, avremmo il tempo anche per fare tutto quello che sembra così indispensabile per la maggioranza. Questa settimana probabilmente sarà anche oggetto di contingentamento dei tempi.
Per me e per noi in questa fase non vi è nulla di più importante che provare a mettere in sicurezza la programmazione, che è competenza regionale, rispetto alle materie socio-sanitarie, perché vedo una discussione disarticolata. Probabilmente ogni Assessore nella sua stanza ha ben chiaro il progetto e la linea verso la quale tendere. Ho qualche dubbio che vi sia una stanza molto più grande con un distanziamento sociale rispettato tra gli Assessori, che permetta loro di condividere il medesimo orizzonte e il medesimo obiettivo.
Pertanto, credo che - per dirla con un titolo - dovremmo anteporre a qualsiasi altra discussione quella della definizione di un nuovo Piano Socio Sanitario triennale per il Piemonte con tre caratteristiche particolari, perché serve per capire tutti insieme, anche con le istituzioni territoriali (i Comuni, in particolare, e i Sindaci), qual è la direzione su tre ambiti particolari.
Il primo, che vedo non affrontato con particolare attenzione in questo mondo che è cambiato, è quello delle nuove fragilità sociali e dell'esclusione sociale al tempo del COVID e, come abbiamo detto, post COVID. È il grande tema dell'esclusione sociale e delle nuove povertà.
La seconda grande questione riguarda il territorio e il ruolo dei distretti. Esattamente oltre a quello che è successo, che dovrebbe essere oggetto di una Commissione d'indagine o d'inchiesta, occorre definire anche quello che dovremmo fare e riorganizzare nel futuro. E non può essere un confronto disarticolato in qualche Commissione rispetto a un progetto complessivo, perché poi non riusciamo a tenere insieme tutti gli ambiti.
La terza grande questione, il terzo grande pilastro sul quale costruire un nuovo Piano Socio Sanitario attivo per settembre riguarda la nuova integrazione tra i servizi sociali e i servizi sanitari territoriali. Vi è in quell'ambito un margine molto ampio per le scelte e deve vedere protagonista il Consiglio regionale da subito.
Ed è per questo, Presidente, che credo si debba ripartire da lì, oggi stesso, con questa necessaria discussione, altrimenti si rischia soltanto di mettere insieme un po' di idee e di pensieri e con i numeri della maggioranza e con i provvedimenti adottati dalla Giunta si ha la presunzione, forse, di poter andare avanti. Io non vedo una strada condivisa e partecipata, se non attraverso un nuovo Piano Socio Sanitario.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Sarno: chiede di convocare la VI Commissione per confrontarsi sui criteri con cui verranno assegnati i contributi alle associazioni sportive Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
La questione preliminare che vorrei sottoporre al Consiglio è una questione di metodo. Noi stiamo iniziando una discussione importante su un provvedimento che riguarda, come detto dai miei colleghi in alcuni interventi, contenuti che avrebbero dovuto stare all'interno di leggi ad hoc.
Come abbiamo già detto, tutti gli articoli prevedono una modifica alla legge sulla caccia; legge sulla caccia sulla quale, evidentemente, abbiamo una visione totalmente differente rispetto alla maggioranza, e sulla quale evidentemente, daremo battaglia.
Perché dico di "metodo"? Perché, Presidente, dovremmo capirci sulle cose che approviamo qua in Consiglio regionale che, poi, sono puntualmente disattese da questa maggioranza.
Le pongo un esempio, proprio relativamente all'ultimo provvedimento importante che la maggioranza ha votato, e cioè il "Riparti Piemonte". In questo provvedimento, all'articolo 16, quando si parla del bonus una tantum a fondo perduto a favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche, al comma 2 è stato approvato un emendamento delle minoranze (a mia firma, ma anche a firma di altri Consiglieri), dove si dice: "Le procedure e i criteri di assegnazione delle risorse sono definite dalla Giunta regionale sentita la Commissione consiliare competente".
Lei capisce, Presidente, che noi abbiamo votato in Consiglio regionale quest'emendamento che ha prodotto quest'articolo 16, comma 2. Che cosa è capitato? È capitato che ieri - meno male! - avete pubblicato sul sito della Regione il bando per le associazioni sportive. Secondo la legge del "Riparti Piemonte", prima di pubblicare il bando - spero bene che i criteri siano stati decisi prima della pubblicazione del bando, è evidente e mi sembra pleonastico ribadirlo - si doveva sentire la Commissione consiliare.
Si è forse sentita la Commissione consiliare? No. Allora, visto che non si è sentita la Commissione consiliare, avete disatteso un articolo di una legge che avete approvato, prendendo nuovamente in giro le opposizioni, ma anche le realtà associative, che si sentono escluse dalla condivisione delle politiche sullo sport, aspetto più volte ribadito nel corso della discussione sul "Riparti Piemonte".
Alla luce di ciò, come condizione preliminare vi chiedo, dando il buon esempio, di sospendere questa discussione e di stabilire preliminarmente il metodo che volete adottare: una volta condiviso il metodo, e cioè alcune linee, che almeno vengano rispettate. Perché avete disatteso un elemento fondamentale della democrazia, e cioè il rispetto della norma.
Voi non avete rispettato il comma di quell'articolo. Allora, se dobbiamo metterci a discutere dell'omnibus o del collegato alla legge di stabilità chiamatelo come volete, sappiate che noi abbiamo presentato degli emendamenti (1.500 circa), alcuni dei quali verranno bocciati, altri verranno approvati. Ma come possiamo discutere con voi di un provvedimento così importante se, quand'anche c'è una modifica, quella modifica poi non verrà rispettata? Condizione preliminare: prima di iniziare questa discussione, dateci il buon esempio, convocate la VI Commissione e condividiamo i criteri, anche se sono già stati pubblicati i bandi. Prendiamo questo metodo come esempio per avviare la discussione sull'omnibus.
Solo così ci sarà il rispetto dell'Aula e delle minoranze, e i piemontesi non si sentiranno presi in giro. Perché quell'emendamento serviva a dare rappresentanza a un mondo che, di nuovo, non è stato rappresentato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Sacco: chiede di convocare la IV Commissione per valutare come risolvere il grave problema delle liste di attesa delle Asl.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Volevo porre una questione preliminare. A dire la verità, inizialmente volevo sottolineare un aspetto che rimarco ormai da tempo, legato alla necessità di discutere precedentemente dell'istituzione di una Commissione d'inchiesta sull'emergenza COVID.
Dal momento che avete già bocciato l'inversione punti all'o.d.g., vorrei provare a rilevare un'altra delle questioni importanti che dovremmo affrontare prima di perderci nei meandri della caccia a ulteriori specie.
Vorrei sottoporre al Consiglio una problematica che, se ci va bene, ci siamo trascinati solamente in questi mesi, a causa del COVID, ma che se ci va male, rischiamo di prorogare anche nel prossimo periodo, dal momento che secondo alcuni scienziati c'è la possibilità di un ritorno del virus nei mesi autunnali e invernali. Il tema riguarda le liste d'attesa.
Sono migliaia le prestazioni che sono state sospese a causa del COVID, e non si è ancora capito se ci sia o meno un'impostazione a livello regionale per permetterne il recupero nelle varie ASL. In realtà, già quando dovevamo seguire le indicazioni del Piano nazionale per la riduzione delle liste d'attesa non siamo andati benissimo. Ebbene, almeno per quanto riguarda il recupero di quelle che ordinariamente si riuscivano a smaltire, sarebbe il caso di ragionare tutti insieme in Commissione, magari anche attraverso delle audizioni (da convocare adesso, però, non a settembre o a ottobre!) per capire come recuperare queste migliaia di prestazioni che sono rimaste inevase a causa del COVID.
Se nella maggior parte delle ASL si rilevava già una grossa difficoltà a smaltire le liste d'attesa, adesso la situazione si è aggravata ulteriormente e sembra che ogni ASL, un po' come durante l'emergenza COVID sia abbandonata a sé stessa sulle varie decisioni da prendere per recuperare l'arretrato.
Visto che ci sarebbe la possibilità di estendere delle best practices alle ASL dove si avvertono maggiori difficoltà, magari attingendo dall'esperienza di quelle che invece le liste d'attesa riescono a smaltirle bene, sarebbe importante iniziare un lavoro all'interno della IV Commissione per rispondere a delle esigenze che sono già gravi ora, ma che rischiano di diventare gravissime nel caso in cui la problematica del COVID non venisse superata nei prossimi mesi. Perché rischieremmo di dover ulteriormente sospendere le visite che pian piano stiamo iniziando a recuperare. Sarebbe quindi necessario discutere già adesso di un piano per essere pronti nel caso in cui si dovesse ripresentare un nuovo lockdown e quindi avere la possibilità di smaltire il più in fretta possibile le prestazioni che sono rimaste inevase.
Grazie.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Rossi: chiede una informativa sull'emergenza Covid, con particolare riguardo ai problemi legati alla ripresa ed alla chiusura dell'unità di crisi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Sono contento che il Presidente Cirio sia tornato dal congedo, perch questo dà ancora più forza alla mia richiesta.
Noi ci stiamo accingendo a discutere un provvedimento di legge che si occupa per lo più di caccia, di cave e di altri temi; temi certamente importanti, ma che non rappresentano una priorità in questo momento per i cittadini piemontesi.
Lo dico senza paura di essere smentito: ci sono diverse questioni, come hanno fatto notare i miei colleghi, che attendono di essere affrontate. In particolare, chiederei che il Presidente facesse un'informativa sull'emergenza COVID: primo, perché sono settimane che non ne parliamo neanche più in Commissione, e in Consiglio forse più di un mese (e il Presidente sicuramente non ne parla con noi Consiglieri da svariato tempo) secondo, perché sono successe cose importanti in queste settimane, che noi leggiamo solo sui giornali, e il Consiglio non riesce a confrontarsi con il Presidente.
Penso alle riaperture. Ormai ci sono state due fasi di riapertura e penso alla chiusura - l'abbiamo letto su giornali - dell'Unità di crisi. Tra l'altro, non si capisce come questo possa essere compatibile con la legge sulla Protezione civile, perché l'emergenza, a livello nazionale, è ancora in piedi. Di tutto questo non abbiamo mai occasione di parlare con il Presidente.
A questo, si unisce la richiesta di un'informativa, che abbiamo fatto in IV Commissione, sulla situazione delle visite sospese non urgenti, sia visite ambulatoriali sia interventi chirurgici. Riceviamo comunicazioni tutti i giorni dai cittadini che si fa fatica a prenotare, che in alcuni ospedali o ASL addirittura non sono ripartite, che si rimanda a diverse settimane e che, quindi, questi ritardi accumulati già in tempi lunghi precedentemente rischiano di creare una nuova emergenza sanitaria, non legata al COVID, ma alle conseguenze del blocco delle visite e degli esami legati al COVID.
Noi vorremmo discutere di questo, Presidente, e approfitteremmo della presenza del Presidente Cirio per farlo oggi, per farlo adesso, perch riteniamo che sia una priorità per i cittadini piemontesi. Il resto non è assolutamente una priorità. È una priorità per un gruppo di cittadini piemontesi, per alcune fasce, per alcuni che hanno interesse per una certa attività; tutto legittimo, ma non è la priorità per il Piemonte in questo momento.
Vorremmo dare priorità alle questioni sanitarie e alle conseguenze sanitarie, anche sociali ed economiche, che questa crisi ha ancora per il nostro Piemonte.
Su questo chiederei, approfittando della presenza del Presidente, che immagino ci sia, visto che è stato annunciato il fatto che è tornato dal congedo, di poter ascoltare delle sue comunicazioni su questi temi e aprire una discussione sulla questione.
Grazie.



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Marello: chiede una informativa dell'Assessore competente sulle prospettive di formazione professionale e sull'istruzione dei giovani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Abbiamo iniziato con le questioni preliminari e ci stiamo accostando al tema oggetto dell'o.d.g., cioè questo provvedimento di legge n. 83 conosciuto come omnibus, perché si mette dentro un po' di tutto, articoli che si riferiscono a materie tra di loro molto diverse. Dovrebbe essere un provvedimento con norme che definirei marginali, cioè specifiche, di correzione, quindi di leggi già esistenti. In realtà, si rivela un provvedimento che incide pesantemente su alcune leggi: è stata citata la legge sulla caccia (gli articoli sulla caccia la fanno da padrone), le norme sulle cave e altre norme che avremo modo di vedere.
È già stato evidenziato da altri miei colleghi di Gruppo, ma anche dal collega Bertola, che un articolato di questo genere, che porta con s alcune decine di emendamenti provenienti dalla Giunta e dalla maggioranza e alcune centinaia di emendamenti provenienti dall'opposizione, avrebbe avuto bisogno tutt'altro che di un richiamo in Aula, tanto più un'Aula virtuale dove tutto è più difficile, ma di essere approfondito e analizzato in Commissione.
Faccio ancora appello, e mi unisco a chi lo ha sostenuto, di fermare il tutto, di tornare in Commissione e di vedere meglio sia l'articolato sia soprattutto, gli emendamenti, provvedendo anche a stralciare alcune parti o quella sulla caccia, che con l'omnibus non dovrebbero avere pressoch nulla a che fare.
La mia questione preliminare vuole soffermarsi su un punto specifico, che riguarda la formazione professionale, cioè quella parte della formazione dei nostri ragazzi che compete direttamente alle Regioni, e su come tutto il settore formativo, a partire ovviamente dalla scuola (diciamo la scuola tradizionale, quella dei nostri ragazzi, dai più piccoli sino ai più grandi), sia stato pesantemente colpito dal periodo del COVID, anzi sostanzialmente bloccato: le scuole e i centri formativi sono stati chiusi e si è cercato di supplire, con grandi sforzi, anche da parte delle direzioni scolastiche, dei centri formativi e degli insegnanti, con lezioni a distanza, che indubbiamente sono state importanti e positive, ma non possono sostituire la scuola. Penso che nella nostra Regione sia mancata quella giusta attenzione alla formazione professionale e continui a mancare ancora oggi; per cui sarebbe assolutamente prioritario, rispetto a qualsiasi altro dibattito, fermare il tutto e sentire sia il Presidente Cirio sia l'Assessore Chiorino su quelle che vogliono essere le prospettive per la formazione professionale anche sul prossimo anno scolastico, sul prossimo anno formativo.
Come ho già avuto modo di ripetere in altri interventi, purtroppo in questo periodo di COVID ci sono state due categorie particolarmente punite e una certa misura - mi sia consentito dirlo - anche dimenticate: da una parte gli anziani, soprattutto nelle nostre case di riposo, che hanno pagato un prezzo altissimo; dall'altra, i nostri ragazzi, i nostri giovani, che non hanno potuto frequentare la scuola. Forse si è dibattuto veramente troppo poco di tutto questo e si sono cercate troppo poco delle soluzioni che potessero riportare i nostri ragazzi sui banchi di scuola il prima possibile.
Per quanto compete alla Regione - e chiudo - poiché la formazione professionale è competenza regionale ed è una delle competenze più importanti (dopo la sanità, è il settore con maggiori risorse e con maggiori competenze), noi crediamo che sia necessario un "di più" di dibattito e di proposte da parte della Giunta e del Consiglio regionale perché i prossimi mesi saranno mesi delicati e abbiamo bisogno di dare certezze ai ragazzi, alle famiglie, agli insegnanti e, più in generale, al mondo della formazione professionale piemontese.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altre richieste, come convenuto e concordato, sospendiamo la seduta per la pausa, essendo arrivate le ore 13.
Il Consiglio è riaggiornato alle ore 14 per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. Successivamente, ci sarà la ripresa della discussione sul disegno di legge n. 83.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 13.08)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.05 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata articolo 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Le interrogazioni a risposta immediata pervenute sono dieci. Oggi, la Giunta provvederà a rispondere alle seguenti interrogazioni: n. 283 presentata dalla Consigliera Frediani; n. 285, presentata dal Consigliere Martinetti; n. 286, presentata dal Consigliere Salizzoni; n. 287 presentata dal Consigliere Sacco e n. 289, presentata dalla Consigliera Canalis.
Nella seduta di giovedì, la Giunta provvederà a rispondere alle seguenti interrogazioni: n. 280, presentata dal Consigliere Bongioanni; n. 281 presentata dal Consigliere Valle; n. 282, presentata dal Consigliere Magliano; n. 284, presentata dal Consigliere Stecco e n. 288, presentata dal Consigliere Grimaldi.
Ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta.
Ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento, sull'interrogazione a risposta immediata non sono previste repliche, quindi prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi.
In merito alle risposte che gli Assessori daranno durante il corso della seduta, è espressa richiesta della Presidenza l'invio delle e-mail agli interroganti.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 283 presentata da Frediani, inerente a "Servizio SFM Pinerolo-Torre Pellice"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori, esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 283.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione, per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Le chiedo, se possibile, di poter tenere il video spento per evitare che ci possano essere sbalzi di connessione.



PRESIDENTE

Prego.



FREDIANI Francesca

Sarò breve, perché è un tema che è già stato affrontato anche durante altre sessioni d'interrogazioni in Consiglio.
Parliamo della linea Pinerolo-Torre Pellice, che è stata sospesa dal 2012 e che è stata inserita nella gara, già conclusa, del Servizio Ferroviario Metropolitano. In questa gara, ai partecipanti sono state richieste proposte progettuali per migliorare il servizio, sia nell'attuale assetto infrastrutturale (scenario SFM Base) sia in un assetto futuro (scenario SFM Evolutivo). Tra le opzioni di miglioramento da valutare, è inserita anche la riattivazione della linea Pinerolo-Torre Pellice; una linea che ha grandi potenzialità, potendo andare a servire un bacino piuttosto ampio ovviamente in territorio montano.
Il Programma triennale dei servizi 2019-2020, nella sua ultima versione riporta, peraltro, la riattivazione della linea tra le proposte di riattivazione del servizio inserite dal gestore Trenitalia, che è il vincitore della gara nella programmazione dei servizi.
Tralasciando le altre informazioni presenti nelle premesse dell'interrogazione, che hanno un maggiore dettaglio economico, accogliendo anche la richiesta di molte associazioni ambientaliste e di cittadini che hanno alcuni timori rispetto alla possibilità della non riapertura di questa linea, che considerano utilissima per i cittadini e per i loro spostamenti, chiediamo all'Assessore quali siano le azioni che s'intendono intraprendere affinché sia portato a termine il progetto di riapertura della linea in oggetto. Ricordiamo, ovviamente, che la riapertura è inserita nel progetto presentato dalla società che ha vinto la gara.
La domanda è molto semplice e concludo la mia illustrazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta, per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Come ha detto bene la Consigliera Frediani, rispetto a questo tema ci siamo già espressi diverse volte.
La domanda, giustamente, non è cambiata (sono più o meno tutte allineate) e naturalmente non cambia neanche la risposta: il percorso che stiamo seguendo con il territorio (ribadisco e l'ho già ribadito in più occasioni) riguarda un confronto con tutti i soggetti coinvolti, ma certamente le decisioni si prendono con i Sindaci e con gli amministratori locali. Poi ognuno ha la facoltà di esprimere il proprio consenso o dissenso e la propria posizione (dalle associazioni ambientaliste all'utente singolo, ai trasportatori, al mondo imprenditoriale), ma il nostro interlocutore primario sono le Amministrazioni locali.
Con loro abbiamo parlato, dicendo che è chiaro a tutti che, se questa linea è chiusa dal 2012, è perché ci sono dei problemi numerici, prima ancora del tema COVID, che ha messo in discussione buona parte del nostro programma triennale, ma non mi voglio trincerare dietro al problema COVID rispetto a una linea che ha altri problemi di utenza.
Dicevo, al netto di questo, se è vero che dal 2012 questa linea è chiusa e che almeno due Amministrazioni regionali si sono confrontate rispetto alla riapertura, evidentemente c'è qualche difficoltà rispetto al bacino d'utenza, che, seppure importante, fatica a sostenere una linea ferroviaria.
Noi abbiamo aperto una riflessione trasparente con le Amministrazioni locali non solo sulla riapertura della linea, ma anche su soluzioni alternative che, anche da questo punto di vista, il territorio sta valutando in maniera responsabile.
Ci riaggiorneremo (pensavamo alla tarda primavera; purtroppo adesso speriamo all'inizio dell'estate, che sarà fra pochi giorni, comunque prima delle vacanze estive che non sappiamo quest'anno quando saranno, comunque entro il mese di luglio), con l'analisi di una prima proposta che certamente sarà una proposta, per la natura e per le caratteristiche di quel sedime, di mobilità compatibile. Tutti insieme, valuteremo costi e benefici (come si deve giustamente fare) e intraprenderemo il percorso migliore per quel territorio, senza sottrarci alla responsabilità dell'ultima decisione, come ho già detto in occasione della risposta a un'altra interrogazione (non ricordo quale, forse del Consigliere Gallo).
Noi ascoltiamo tutti, il nostro interlocutore primario sono i Comuni, ma una volta fatta la sintesi, ci assumiamo la responsabilità di una decisione, quale essa sia, e naturalmente non solo di prenderla, ma anche di spiegarla e motivarla con i più e i meno che ogni decisione si porta dietro e che certamente, in qualsiasi caso, non potrà accontentare tutti.
In una visione che abbiamo del futuro del Piemonte e anche di quella vallata, pensiamo di poter portare a termine un percorso virtuoso anche con gli Enti locali.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Gabusi.


Argomento: Viabilità

Interrogazione a risposta immediata n. 285 presentata da Martinetti inerente a "Esposto del Senatore Malan, quali rischi sul completamento dell'autostrada Cuneo-Asti"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 285.
La parola al Consigliere Martinetti per l'illustrazione, per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente; buongiorno, Assessore.
Abbiamo presentato quest'interrogazione a risposta immediata, poiché nei giorni scorsi abbiamo appreso dagli organi di stampa (credo abbiano visto un po' tutti quello che è successo) della polemica sul completamento dell'autostrada Cuneo-Asti.
Il Senatore Lucio Malan ha presentato un esposto alla Corte dei Conti: la nostra preoccupazione è che ci sia il rischio di subire dei rallentamenti quando sembrava che ci fossero tutte le condizioni affinché finalmente questo cantiere infinito potesse ripartire.
Non sto neanche a ricordare all'Assessore Gabusi quanto sia fondamentale per tutta la viabilità regionale, ma, in particolare, anche per i fatti legati all'apertura dell'ospedale di Verduno, pertanto quest'autostrada sarebbe un po' il completamento di tutto il servizio viario per il collegamento a quest'ospedale, ormai prossimo all'apertura.
Tra l'altro, ci sono dichiarazioni (non credo che l'Assessore abbia cambiato idea) espresse pubblicamente sia dall'Assessore sia dal Presidente Cirio, quindi è stato un po' bizzarro vedere quest'atteggiamento da parte di un Senatore che fa riferimento alla vostra forza politica e che dovrebbe conoscere le vere problematiche legate a quest'autostrada. Il rischio infatti, è che questo possa portare a dei prolungamenti.
Ho appreso recentemente, solo questa mattina, che forse ci sarà un incontro, anche se non ho ben capito di che natura sia, se istituzionale oppure se è un incontro voluto dal Presidente Cirio.
Poiché questa Giunta parla sempre di territorio e del suo coinvolgimento vorrei sapere se, prossimamente, su una tematica così importante saremo coinvolti anche noi del Consiglio regionale e, per venire alla domanda del question time, chiediamo se, secondo l'Assessore, il ricorso del Senatore Malan potrebbe creare un aggravio della tempistica e, quindi indirettamente anche dei costi per la realizzazione del tratto finale dell'autostrada.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Poiché penso che in certi casi non bisogna per forza utilizzare tutti i minuti, sarò molto veloce.
Inizio con una battuta, dal momento che ho del tempo d'avanzo. Dico che non è così singolare, poiché adesso anche nel partito di Martinetti è iniziata una dialettica interna, che può essere considerata democrazia, così come il fatto che anche un Senatore della nostra colorazione politica possa non mettere in dubbio l'opera, ma magari il processo che ci ha portato a raggiungerla.
Tuttavia, a noi interessa fino a un certo punto, nel senso che, come ha detto bene Martinetti, la volontà dell'Amministrazione è quella non solo di continuare nell'opera, ma di capirne bene gli aspetti contenuti nel cronoprogramma, cosa che faremo venerdì con il Concessionario e con la Giunta che sarà itinerante, riprendendo - fortunatamente, ora che si pu il buon uso che avevamo iniziato l'anno scorso di andare sul territorio. In questo caso, andiamo per verificare con i Sindaci e con il concessionario gli aspetti ancora ignoti magari ai più, che riguardano il cronoprogramma e le opere complementari, tema molto caro a Martinetti, a me, a Marello e a tutti quelli che in quell'asse vivono e lavorano; questo per dire che, dal punto di vista politico, l'impostazione della Regione Piemonte non è cambiata e che l'idea di partire velocemente è rimasta la stessa.
L'ho anche detto ieri ai membri dell'Osservatorio: stiamo attenti oggi a ridiscutere alcuni aspetti progettuali, perché potrebbe essere un assist a qualcuno e, soprattutto, perché ci sono tutti gli spazi democratici all'interno della valutazione d'impatto ambientale, per verificare alcuni aspetti che, magari, sono ancora più nascosti.
Per venire alla domanda del Consigliere Martinetti, credo assolutamente di no, nel senso che una richiesta di chiarimento alla Procura non deve provocare né rallentamenti e certamente neanche dei costi, a meno che la procedura possa essere sbagliata. Però io, come sempre, che sono una persona che pensa positivo e che ha visto il percorso che ha fatto di analisi al DIPE e al CIPE, credo che la valutazione fatta da questi organi centrali dello Stato sia stata certamente approfondita in tutti gli aspetti, anche quelli economico-finanziari, quindi non credo che avremo nessun rischio.
Pertanto, secondo me, credo di poter dire che si andrà avanti speditamente senza un aggravio di costi.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 286 presentata da Salizzoni inerente a "Occorre chiarezza sul Parco della Salute di Torino e sull'ospedale unico dell'ASL TO5. A che punto eravamo rimasti?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 286.
La parola al Consigliere Salizzoni per l'illustrazione.



SALIZZONI Mauro

Grazie, Presidente.
Il Parco della Salute sarà, oltre che il Polo regionale di Alta complessità di cura, la grande opera pubblica di Torino nel prossimo decennio e, una volta completato, il più grande generatore di lavoro nel terziario, proprio il settore più colpito dalla crisi attuale, grazie a un polo di ricerca medico-scientifica di eccellenza, insieme con l'Università, il Politecnico e l'indotto delle aziende dell'innovazione.
Il Parco della Salute rappresenta uno dei pochi significativi investimenti di carattere strategico già in corso in grado di attivare benefici e ricadute positive sul fronte della sanità, della ricerca, dell'innovazione e dell'industria collegata alle biotecnologie. La realizzazione del Parco s'inserisce inoltre nel più ampio progetto di riassetto e riqualificazione urbanistica del quadrante Sud-Est di Torino.
Ricordo anche che occorre agire con urgenza e chiarezza anche con riguardo all'ospedale unico dell'ASL TO5; l'attuale Amministrazione regionale aveva avanzato riserve sulla localizzazione individuata dalla precedente Giunta rimettendosi però alle decisioni degli amministratori locali dell'ASL.
Sottolineo, infine, come il Parco sia l'occasione di ridisegnare l'intera rete ospedaliera e territoriale, senza contrapporle fra di loro.
Solo se si saprà agire con immediatezza e fare squadra, la nostra Regione potrà giocare un ruolo da protagonista nella partita dei fondi MES. Dei 37 miliardi disponibili per l'Italia, 120 milioni sono, infatti, destinati alla sanità piemontese, che si aggiungono ai 150 milioni già previsti dal Ministero della Salute nel 2019 a favore della nostra edilizia sanitaria.
Appare dunque evidente come ci siano tutte le condizioni necessarie per rivoluzionare la sanità piemontese, ma occorre non perdere altro tempo.
Interrogo, quindi, l'Assessore regionale competente in materia, per conoscere lo stato di avanzamento della bonifica dell'area ex FIAT Avio che oggi è l'incognita principale per la progettazione del Parco della Salute.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi, Assessore all'edilizia sanitaria

Grazie, Presidente.
Spero non cada la linea perché sono in macchina.
Con riferimento.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

Assessore, non la sentiamo.
Le chiediamo di ripetere dall'inizio.



ICARDI Luigi, Assessore all'edilizia sanitaria

Rispondo sul tema saliente dell'interrogazione, che riguarda la bonifica dell'area ex FIAT Avio.
Con nota n. 14641 del 5 maggio, abbiamo chiesto aggiornamenti alla Città della Salute e della Scienza di Torino sullo stato delle procedure relative al progetto del Patto della Salute, collegato al progetto di bonifica. Ci hanno risposto il 18 maggio e, nel merito, la procedura di bonifica (che è il punto dolente) l'Azienda ha risposto quanto segue.
Con note del 19 dicembre e del 4 marzo, l'Azienda evidenziava la necessità condivisa tra l'Assessorato e ARPA di anticipare alla fase pre-gara alcune attività previste inizialmente nella fase post-gara e, comunque, prima dell'inizio effettivo dei lavori, attingendo alle risorse del bilancio aziendale.
Allo stato attuale, in considerazione dei problemi legati all'emergenza sanitaria COVID-19, che hanno causato rallentamenti anche alle attività tecniche e amministrative, sono in fase di conclusione le gare per l'affidamento dei predetti lavori preliminari a una ditta in possesso dei necessari requisiti, per svolgere i servizi e le analisi concordate, nonch la nomina di un professionista da incaricare per la relativa esecuzione del contratto.
Contestualmente, è stata predisposta tutta la documentazione per il bando di gara (come sapete, è una procedura aperta), per la successiva aggiudicazione dei lavori di bonifica del suolo delle aree interessate.
Nell'ambito dell'attività dell'appalto di bonifica in questione, è di fondamentale importante evidenziare che la questione ancora non risolta è relativa all'individuazione dei professionisti da nominare per lo svolgimento delle attività di direzione dei lavori e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione. Questo perché dall'originario oggetto di capitolato era previsto che fossero individuati all'interno delle professionalità aziendali/regionali.
L'azienda ospedaliera nella citata nota ha dettagliato celermente la situazione. Con nota del 5 giugno, la Regione Piemonte, rispetto alla specifica problematica, oltre a sollecitare ulteriormente una verifica alla Città della Salute e della Scienza di Torino ("Se al vostro interno esista personale disponibile che può svolgere tale ruolo"), si è resa disponibile a valutare altre possibili soluzioni.
L'ipotesi iniziale era quella di individuare le professionalità necessarie ad affrontare la fase realizzativa della bonifica attraverso una ricerca di tecnici competenti, come dicevo prima, all'interno degli enti che avevano sottoscritto la convenzione per la redazione del progetto, ipotizzando una sua integrazione finalizzata alla fase attuativa. La ricerca ha dato, allo stato attuale, esito negativo, cioè all'interno non si sono trovati soggetti disponibili a effettuare la direzione dei lavori.
La Regione Piemonte sta contribuendo a risolvere il problema con l'Azienda ospedaliera. Una delle soluzioni (dipendenti che possono svolgere le attività richieste), potrebbe richiedere la ripubblicazione del bando della ricerca di professionalità, anche coinvolgendo altri enti che hanno sottoscritto la convenzione e ampliando ulteriormente l'ambito di ricerca di questi professionisti, anche alla Città metropolitana di Torino.
Questo perché è obbligo, prima di andare a cercare professionisti esterni valutare le professionalità interne come previsto. Purtroppo quelli che avevano dato una preventiva disponibilità l'hanno poi revocata, quindi ci troviamo in una situazione di dover identificare, attraverso un nuovo bando, la direzione dei lavori.
Per il resto, per la progettazione della parte ospedaliera, tutto sta procedendo secondo i programmi. C'è questa problematica sulla bonifica, ma credo che a breve potrà esser risolta.
Grazie, Presidente.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Famiglie

Interrogazione a risposta immediata n. 289 presentata da Canalis, inerente a "Modalità di accesso e rendicontazione dei Fondi regionali per i centri estivi"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori, esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
289.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'interrogazione a risposta immediata riguarda le modalità di accesso e di rendicontazione dei fondi regionali per i centri che hanno un'origine molto specifica. Sono fondi che derivano da fondi europei e illustrati nel piano del "Riparti Piemonte", in particolare alla scheda n. 202 allegata alla deliberazione della Giunta regionale del 4 maggio 2020, in cui si approvava il piano "Riparti Piemonte".
La scheda 202 riguarda la scuola e il sostegno alla didattica online e alle attività parascolastiche estive e stanzia cinque milioni di euro destinati a Comuni e oratori come contributo straordinario una tantum a sostegno della didattica online da una parte, e alla partecipazione ai centri estivi comunali o privati dall'altra, quindi due tipologie di finalità.
L'obiettivo era di far fronte al blocco delle attività didattiche e sostenere le famiglie in quella situazione di particolare criticità e difficoltà per il pagamento dei costi d'iscrizione dei figli ai centri estivi nel periodo d'interruzione dell'attività scolastica e per la fruizione della didattica online.
Trattandosi, però, di fondi di origine europea, sappiamo tutti che possono essere erogati soltanto mediante bando, quindi in maniera molto trasparente e con procedure molto precise, e devono anche essere rendicontati con delle regole specifiche che rispondono agli standard europei e alle caratteristiche dei regolamenti comunitari.
Noi ci chiediamo, da un lato, quali sono i tempi e, dall'altro, quali sono le modalità di accesso e rendicontazione di questi fondi, tenendo anche conto del fatto che sono fondi in capo all'Assessorato all'istruzione quindi fanno capo all'Assessore Chiorino quando, invece, i centri estivi sono di competenza dell'Assessore Caucino.
Vorremmo capire se c'è stato anche un lavoro, all'interno della Giunta regionale, per reindirizzare questi fondi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Canalis.
La parola all'Assessore Caucino per la risposta.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della famiglia e dei bambini

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione, rispetto all'interrogazione a risposta immediata proposta dalla Consigliera Canalis, per fare un po' il punto sulla questione dei centri estivi.
Al fine di promuovere e favorire l'attivazione diffusa di opportunità educative, ludiche e di socializzazione nel periodo estivo per i minori nella fascia tre-17 anni, l'Assessorato alle politiche della famiglia e dei bambini si è tempestivamente attivato, quindi ancor prima dell'approvazione del DPCM del 17 maggio 2020, e ha svolto un importante approfondimento che ha coinvolto, in modo assolutamente proficuo, la referente individuata dall'Unità di crisi regionale, i rappresentanti delle associazioni delle autonomie Locali, degli enti ecclesiastici e delle centrali cooperative che ha consentito di pervenire all'adozione della DGR n. 26-1436 del 29 maggio 2020 che reca: "Nuova disciplina per la programmazione e gestione in sicurezza delle attività dei centri estivi per bambini e adolescenti nella Fase 2 dell'emergenza COVID-19".
La Regione ha immediatamente messo a disposizione degli operatori gli strumenti per procedere all'avvio dell'attività del 15 giugno come previsto dal DPCM del 17 maggio e, con determina dirigenziale n. 526 del 3 giugno 2020, sono stati, infatti, approvati il certificato, quindi la cosiddetta SCIA per l'inizio delle attività, e tutti i format utili per la gestione in sicurezza. Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando della scheda sanitaria per i minori; stiamo parlando del monitoraggio settimanale dei dati sanitari del minore, della scheda per il triage giornaliero per le tre fasce d'età dei minori e del patto di responsabilità reciproca.
In questo modo, che cosa ha inteso fare la Regione? Ha inteso rispondere concretamente alle esigenze delle famiglie che hanno ripreso l'attività lavorativa, consentendo ai bambini e agli adolescenti di riappropriarsi del diritto alla socialità e al gioco tra pari, mettendo quindi a disposizione dei titolari dei servizi uno specifico protocollo sanitario e tutte le indicazioni operative necessarie per l'attivazione e la gestione delle attività. I territori avevano necessità d'indicazioni precise.
Attualmente, a seguito dell'adozione del DPCM dell'11 giugno, sono in corso gli approfondimenti per le eventuali indicazioni che possano, in qualche modo, consentire l'attivazione dei cosiddetti soggiorni estivi con pernottamento, anche sul territorio piemontese. Questa è un'altra questione di particolare interesse, soprattutto in relazione al mondo oratoriale.
Per quanto riguarda espressamente la questione inerente alle risorse, e vado alle risorse che sono specificamente volte al sostegno dei centri estivi, le Regioni, quindi tutte le Regioni italiane, in data 5 giugno sono state coinvolte dal Dipartimento Politiche per la Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nella concreta attuazione dell'articolo 105, comma 1, lettera a) del decreto legge 34/2020 (parliamo del cosiddetto decreto rilancio) con la richiesta di raccogliere, in collaborazione con le sezioni regionali dell'ANCI, l'interesse dei Comuni alla realizzazione, in via diretta o indiretta, delle attività estive per i minori dai tre ai 14 anni (questa è la fascia d'età).
L'Assessorato che rappresento si è immediatamente attivato, con la collaborazione, direi assolutamente proficua, dell'ANCI e delle altre associazioni delle autonomie locali (sto parlando di ALI, di ANPCI e di UNCEM) per raccogliere le schede da parte di tutti i Comuni interessati entro la scadenza che era prevista per mercoledì 10 giugno, attraverso la pubblicazione di un apposito avviso pubblico e anche della scheda da compilare a cura dei Comuni, che è stata predisposta dal Dipartimento delle Politiche per la famiglia.
Poi c'è stata la diffusione della comunicazione attraverso le associazioni delle autonomie locali ed è avvenuta la risposta costante e tempestiva a tutte le richieste di chiarimenti e approfondimenti provenienti dai Comuni piemontesi. Attraverso la casella di posta dedicata allo scopo, nel corso dei sei giorni (da venerdì 5 giugno a mercoledì 10 giugno) sono state raccolte e registrate da parte del mio Assessorato le disponibilità di ben 634 Comuni piemontesi. Il lavoro è stato molto complesso, ma anche fatto in modo davvero preciso e puntuale. L'elenco completo di codice fiscale e di coordinate di Tesoreria di ciascuno è stato completato, verificato e successivamente trasmesso alla Conferenza delle Regioni, come richiesto entro le ore 11 di giovedì 11 giugno.
A seguito della ricezione di questi elenchi da parte di tutte le Regioni italiane, nella giornata del 18 giugno prossimo il decreto di riparto sarà proposto dal Dipartimento al parere della Conferenza unificata. E le risorse saranno in seguito erogate mediante la procedura di anticipazione di Tesoreria, di cui all'articolo 265, comma 13, del medesimo decreto legge, il n. 34/2020. Verrà quindi anticipato a tutti i Comuni interessati sulla base di un riparto che dovrebbe essere effettuato, secondo la bozza del decreto pervenuta in data 12 giugno, in base alla popolazione residente tre-14 anni di ciascun Comune, a seguito di una prima ripartizione complessiva del fondo di 35 milioni di euro tra tutte le Regioni italiane secondo i criteri di riparto di cui al Fondo nazionale politiche sociali.
Secondo questo primo riparto condiviso in bozza con le Regioni, ai Comuni della Regione Piemonte dovrebbero essere ripartiti circa 9.700.000 euro che potranno certamente contribuire a una migliore organizzazione e a un potenziamento dei centri estivi, che sono numerosissimi e che, in numero molto elevato, si stanno attivando in tutto il territorio regionale, in collaborazione con gli attori interessati.
Come illustrato, queste sono le risorse specificamente indirizzate al sostegno dei centri estivi, che sono quelle che affluiranno a breve direttamente ai Comuni piemontesi.



CANALIS Monica

Assessore, non era quella la domanda.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della famiglia, dei bambini e della casa

Le risorse cui fa riferimento la Consigliera Canalis si aggiungono a queste nazionali. Le stesse, però - lo voglio precisare - derivano, come diceva giustamente la Consigliera Canalis, dalla riprogrammazione delle risorse comunitarie del Fondo Sociale Europeo, che sono di esclusiva competenza come la Consigliera ricordava, dell'Assessorato al lavoro, formazione professionale e istruzione.
Siamo, nostro malgrado, come Giunta in attesa che la riprogrammazione del FSE sia definita con il Governo nazionale - questo è il nodo - al fine proprio di ottimizzare l'impiego per affrontare l'emergenza sanitaria e le sue conseguenze.
Al riguardo, che cosa evidenzio? Che la scheda preliminare adottata afferisce, come diceva la Consigliera, ai contributi straordinari per far fronte al blocco delle attività didattiche, perciò in tale contesto va implementata e posta in esecuzione. Stiamo assolutamente lavorando, come Regione e come Giunta, per attivamente definire la liquidazione di queste risorse, che, ripeto, sono legate al Fondo Sociale Europeo. Siamo in attesa di una riprogrammazione delle stesse da parte del Governo nazionale e, nel più breve tempo possibile, saremo in grado di comprendere, sulla scorta delle indicazioni da parte del Governo, di come liquidare queste risorse a favore del territorio e della realtà piemontese.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Considerato che ha sforato il tempo a sua disposizione, mi permetto di dare la parola per due-tre minuti alla Consigliera Canalis per una sintesi di replica.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
È stato sicuramente utile conoscere il lavoro fatto con i Comuni per definire l'utilizzo delle risorse statali. Però il question time verteva specificamente su quelle regionali di derivazione europea.
Devo dire che, alla luce della risposta, la mia preoccupazione aumenta perché i centri estivi sono in corso adesso, a giugno e luglio, quindi se siamo ancora in attesa della riprogrammazione del FSE, queste risorse non potranno essere reindirizzate o saranno reindirizzate a centri estivi conclusi. Pertanto, sarà molto difficile rassicurare tutti quegli enti comunali o di terzo settore che fanno affidamento su queste risorse, oltre che su quelle statali, per far fronte all'aumento delle spese che il COVID ha comportato.
Mi permetto anche di andare a fare delle verifiche sul fatto che debba essere il Governo nazionale a dare il via libera alla riprogrammazione perché il Fondo Sociale Europeo è a gestione regionale, quindi è una delle poche materie su cui c'è un'autonomia regionale. Chiedo comunque, se possibile, di ricevere la risposta scritta illustrata dall'Assessore, in maniera tale da entrare maggiormente nel dettaglio.
Grazie, Presidente, e grazie, Assessore.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 287 presentata da Sacco, inerente a "Potenziamento delle attività dei centri di salute mentale nell'area di competenza dell'ASL di Alessandria"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori, esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
287.
La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Quest'interrogazione verte sul potenziamento dell'attività dei centri di salute mentale nell'area di competenza dell'ASL di Alessandria. Alla luce di quelli che sono stati gli interventi nazionali sul potenziamento del servizio sanitario del decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020, che verteva sull'assunzione degli specializzandi e alle misure urgenti per l'accesso al servizio sanitario nazionale e alla rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, al decreto n. 34 del 19 maggio 2020 sul riordino della rete ospedaliera e l'individuazione di metodologie predittive dell'evoluzione del fabbisogno di salute della popolazione, e valutato che la Regione Piemonte in data 10 giugno 2020 ha presentato il Piano straordinario di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza COVID-19, prevedendo per l'area omogenea Piemonte sud-est - che include l'ASL AL, ASL AT, AO SS.
Antonio e Biagio. In particolare riguardo alla provincia di Alessandria, è previsto il potenziamento dei presidi di Casale Monferrato, Novi Ligure Acqui Terme e Ovada.
Il sito istituzionale dell'ASL di Alessandria prevede i seguenti centri di salute mentale: Acqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato - dove nonostante sia presente un reparto che ha anche subito dei lavori importanti di ampliamento, a oggi ci sono 16 posti letto e c'è un ambulatorio di psichiatria e un ambulatorio di psicologia - Novi Ligure Ovada e Tortona.
Osservato che l'emergenza epidemiologica ha determinato un rallentamento dell'erogazione delle prestazioni e in proposito, a mero titolo di esempio il quotidiano La Stampa.
Scusi, Presidente, c'è un sottofondo fastidioso.



PRESIDENTE

Scusate, c'è qualcuno che ha il microfono aperto. Chiedo gentilmente a chi non è interrogante o deve rispondere di spegnere i microfoni.
Prego, Consigliere Sacco, prosegua.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Il quotidiano La Stampa, in data 11 gennaio 2020, pubblicava l'articolo "Effetto Coronavirus: 300.000 prestazioni da recuperare". In Piemonte prenotare visite ed esami è diventato molto difficile, gli ospedali sono in difficoltà. In data 3 giugno 2020, presso l'Azienda Sanitaria di Alessandria, si è tenuto un incontro tra la direzione dell'ASL e le rappresentanze sindacali del personale sanitario e queste ultimi hanno dichiarato che lo stesso è stato assolutamente insoddisfacente. Considerato che per quanto riguarda la salute mentale c'è un'ampia possibilità di potenziare il servizio nell'ASL di Alessandra e che, come ho anticipato, il presidio di Casale Monferrato al momento è particolarmente sottoutilizzato volevo sapere quali fossero le iniziative per il potenziamento delle attività dei centri di salute mentale che insistono presso l'ASL di Alessandria, con particolare riferimento, appunto, a Casale Monferrato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Per la Giunta, si è reso disponibile a rispondere l'Assessore Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
In riferimento alle azioni volte a potenziare l'attività sanitaria dei centri di salute, in particolare di Casale Monferrato, e ovviamente per affrontare la Fase 2 conseguente la pandemia, riferisco sinteticamente gli elementi che ho ricevuto dalla Direzione generale dell'ASL di Alessandria.
Veniamo alle azioni intraprese.
La prima importante azione è stata l'indizione nel 2020 di due distinti bandi di concorso; un primo bando di concorso a tempo determinato per nove posti di psichiatra, allo scopo di velocizzare l'acquisizione di risorse professionali, conclusosi con l'assunzione a tempo determinato di due giovani colleghi psichiatri (quelli che hanno fatto domanda).
Il passo immediatamente successivo è stata l'indizione di un ulteriore bando di concorso pubblico per titoli ed esami sempre per nove posti di psichiatra, attualmente in fase di deliberazione della graduatoria dei titoli di carriera dei partecipanti al concorso (30 candidati, di cui nove specialisti e 21 specializzandi). Ovviamente, si confida in una nutrita partecipazione alla selezione.
La ricerca di specialisti privati cui conferire.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

Assessore, l'abbiamo persa!



SACCO Sean

Non si sente.



PRESIDENTE

Assessore, la stiamo perdendo!



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Mi sentite? Provo a disattivare il video.



PRESIDENTE

Adesso la sentiamo.



SACCO Sean

Era arrivato all'assunzione dei privati.



PRESIDENTE

Esatto.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

La ricerca di specialisti privati cui conferire degli incarichi libero professionali ci ha permesso, a partire dall'aprile ultimo scorso, di acquisire uno specialista psichiatra per un monte ore di 15 ore settimanali, in forza del decreto legge n. 14/2020.
Successivamente, è stata prevista l'implementazione di cinque postazioni di telemedicina (una a Casale Monferrato, due ad Alessandria, una a Novi Ligure e una a Tortona) con software espressamente dedicato all'attività sanitaria, per implementare il mantenimento del rapporto con il servizio.
In ultimo, è stata prevista l'assegnazione al centro di salute mentale di Casale Monferrato, per un totale di 16 ore settimanali, di due colleghi neoassunti, finalizzata al potenziamento di questa struttura.
L'insieme di queste azioni dovrebbe riportare entro la fine dell'anno a una piena funzionalità del servizio, così da ridurre le liste d'attesa e favorire l'accesso delle prime visite nel frattempo maturate.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

L'abbiamo di nuovo persa, Assessore!



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Non mi sto muovendo!



PRESIDENTE

Adesso la sentiamo bene.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Dicevo che l'insieme di queste azioni dovrebbe riportare entro la fine dell'anno - molto prima della fine dell'anno! - a una piena funzionalità del servizio, così da ridurre le liste d'attesa e favorire l'accesso delle prime visite nel frattempo maturate.
Una precisazione è d'obbligo: la struttura complessa di salute mentale dell'ASL di Alessandria, nelle sue varie articolazioni territoriali, non ha mai sospeso l'accoglienza dei pazienti presso i centri di salute mentale anche nella cosiddetta Fase 1, che così duramente ha colpito il Piemonte in particolare la provincia di Alessandria.
Nel merito delle specifiche possibilità di incrementare e potenziare l'accesso dell'attività ambulatoriale, bisogna sottolineare che le evidenze epidemiologiche attuale non consentono di "abbassare la guardia" rispetto alla "programmazione adeguatamente cadenzata rispetto al tempo visita/prestazione". Sapete che il tempo di visita, purtroppo, per tutte le attività sanitarie, per rispondere alle necessarie misure di contenimento del virus, si è terribilmente allungato, contribuendo ad allungare le liste di attesa. Ciò significa che sarà imprescindibile mantenere il distanziamento sociale, un adeguato tempo di areazione/sanificazione degli ambulatori tra un paziente ed evitare assembramenti in sala d'attesa, così che il progressivo ritorno alla normalità non potrà che essere graduale e progressivo.
Una disamina approfondita merita il novero di attività che l'Azienda ha dispiegato nel corso degli ultimi anni, nel tentativo di riportare a regime la dotazione organica in armonia con il piano triennale di fabbisogno di personale, che prevede un totale di 26 psichiatri, la cui suddivisione di ruoli è la seguente: un direttore di struttura complessa, cinque responsabili di struttura semplice e 20 psichiatri.
Sono state attivate, inoltre, procedure di acquisizione di personale per periodi transitori (non entro nel dettaglio, ma se lo volete sono elencati nella risposta scritta).
I motivi del mancato incremento di dotazione del personale sono diversi: un naturale processo di avvicendamento legato al raggiungimento dell'età pensionistica di alcuni colleghi psichiatri; la ricerca da parte dei colleghi più giovani del trasferimento verso aree metropolitane o località più appetibili, o di Aziende con un più conveniente rapporto tempo di servizio/vita privata.
Tutto ciò spiega il progressivo esaurimento della dotazione organica che attualmente è composta da 15 medici su 26 previsti per il servizio.
Riteniamo, però, che con le azioni messe insieme da Regione e ASL sia possibile coprire le carenze di organico nell'immediato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Vista la scarsa qualità dell'audio, le chiederei di far pervenire al Consigliere Sacco la risposta scritta in oggetto.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Certamente, lo farò al più presto.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore e Consigliere Sacco.
Dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.



(Alle ore 14.53 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.04)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 83 "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020" - (Questioni preliminari sollevate dai Consiglieri Bertola, Gallo, Valle, Grimaldi, Disabato, Avetta, Chiamparino Canalis, Frediani, Martinetti, Ravetti, Sarno, Sacco, Rossi, Marello Salizzoni e Magliano) (seguito)


PRESIDENTE

Nel corso della mattinata sono state sollevate n. 15 questioni preliminari.
Se non ci sono altre richieste di questioni preliminari, procederei con le relative votazioni, seguendo l'ordine.
Se qualche Consigliere vuole intervenire in senso contrario, può chiedere la parola. Il Consigliere Segretario Bertola aveva richiesto di intervenire in merito alla questione preliminare avanzata dal Consigliere Gallo.
Prima, però, ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Gentilmente, Presidente, le chiedo se può velocemente riepilogarle tutte e 15, in modo che, alla ripresa dei lavori, si possa fare il punto sui temi che dobbiamo discutere.
Grazie.



PRESIDENTE

Sono 15 questioni preliminari: le riepilogo adesso e poi ne citerò solo il presentatore, in modo da non rifare due volte la presentazione.



GALLO Raffaele

Va bene.



PRESIDENTE

La prima questione preliminare è del Consigliere Bertola, che chiede il ritorno in Commissione del disegno di legge n. 83, visto l'elevato numero di emendamenti che riscrivono parti importanti del provvedimento e che si torni al rispetto del Regolamento, in particolare alla programmazione articolo 13, per i lavori del Consiglio regionale.
La seconda preliminare è del Consigliere Gallo che chiede che, prima di iniziare la discussione del disegno di legge n. 83, la Giunta dia risposta a tutte le interrogazioni e interpellanze presentate dal PD e da lungo tempo inevase.
La proposta presentata dal Consigliere Valle, questione preliminare n. 3 sull'utilizzo del collegato alla legge di stabilità per fare manutenzione su diverse norme sull'ordinamento regionale.
Successivamente, c'è quella del Consigliere Grimaldi, la quarta questione preliminare, che necessita di procedere subito alla votazione dell'istituzione della Commissione d'inchiesta, per far luce in particolare alla situazione delle RSA e delle direttive impartite ai Direttori delle ASL circa la gestione dei rientri dei malati.
Sulla questione n. 5, la Consigliera Disabato chiede di avere informativa urgente dal Presidente Cirio su che fine ha fatto la delega sui diritti civili, originariamente attribuita all'Assessore Rosso e non più assegnata dopo la sua cessazione, e che cosa intenda fare la Giunta su quest'argomento di rilevante importanza, in particolare con riferimento alla legge regionale antidiscriminazione.
Quella successiva, del Consigliere Avetta, chiede di trattare in via prioritaria il tema della lotta alla cimice asiatica, che produce danni rilevanti anche sull'agricoltura.
La proposta del Consigliere Chiamparino, la preliminare n. 7, chiede, prima di discutere del disegno di legge n. 83 comunicazione approfondita sullo stato di avanzamento dell'utilizzo dei fondi europei circa la programmazione 2014-2020 sia per il futuro 2021-2027.
La Consigliera Canalis chiede, sulla preliminare n. 8, che prima di affrontare il disegno di legge n. 83 gli esponenti della Giunta relazionino in aula sui centri estivi, con particolare riguardo all'erogazione dei contribuiti previsti, vista l'urgenza di consentire l'avvio delle iniziative sul territorio.
La Consigliera Frediani, con la preliminare n. 9, chiede che si sospenda la discussione sulla parte relativa alla caccia, per avviare un confronto approfondito con il Tavolo "animali e ambiente", ricordando che il Presidente Cirio aveva promesso che qualsiasi materia rilevante sarebbe stata affrontata previo confronto.
Il Consigliere Martinetti, con la preliminare n. 10, ritiene che prima di discutere di caccia sia necessario far partire il Tavolo di lavoro sulla Fase 2, per affrontare il tema dei trasporti pubblici, essenziali per una vera ripresa del Piemonte.
Il Consigliere Ravetti, con la preliminare n. 11, chiede di anteporre, a qualsiasi altra discussione, la definizione di un nuovo Piano sanitario per il Piemonte, per affrontare temi importanti quale nuove fragilità l'esclusione sociale al tempo del COVID e post COVID e le nuove povertà.
Il Consigliere Sarno, sulla preliminare n. 12, chiede di sospendere la discussione del disegno di legge n. 83, per convocare la IV Commissione per confrontarsi sui criteri per i contributi alle associazioni sportive previsti dalla legge 13/2020.



SARNO Diego

VI Commissione, Presidente.



PRESIDENTE

Sì, scusi, convocare la VI Commissione, per confrontarsi sui criteri per contributi alle Associazioni, previsti dalla legge 13/2020.
Il Consigliere Sacco, con la preliminare n. 13, chiede di sospendere la discussione sul disegno di legge n. 83, per convocare urgentemente la IV Commissione, per valutare come risolvere il grave problema delle liste d'attesa delle ASL.
Il Consigliere Rossi, con la preliminare n. 14, chiede di sospendere l'esame del disegno di legge n. 83, per avere un'informativa sull'emergenza COVID, con particolare riguardo ai problemi legati alla ripresa e alla chiusura dell'Unità di crisi, appresa dai giornali, sottolineando che l'emergenza non è finita, ma ci sono conseguente sanitarie, sociali ed economiche che interessano tutti i cittadini piemontesi.
La preliminare n. 15, proposta e richiesta dal Consigliere Marello, chiede che si proceda, in via preliminare, a un'informativa dell'Assessore competente sulle prospettive per la formazione professionale e l'istruzione dei giovani.



SALIZZONI Mauro

Presidente Allasia, posso aggiungere una preliminare?



PRESIDENTE

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Salizzoni: chiede la discussione sul "Parco della salute".
Sì, assolutamente, prego.



SALIZZONI Mauro

Dopo la risposta, correttissima peraltro, avuta per il mio question time dall'Assessore Icardi, mi pare di percepire che i tempi per il Parco della Salute si stiano allungando. In questo caso, è coinvolta la questione della bonifica per il terreno sul quale dovrà sorgere il nuovo ospedale. In sostanza, servono nuovi bandi e altre vie per giungere finalmente a completare, sempre ammesso che sia mai iniziata in maniera seria, la bonifica.
Ritengo che la questione del Parco della Salute debba diventare uno dei temi principali delle discussioni preliminari. È il progetto più importante che in questa città sta per partire e che sicuramente darà lavoro e molto impegno alla città stessa.
Sono convinto che la ripresa della città debba cominciare proprio a partire dal settore sanitario, ma la questione del Parco della Salute è imprescindibile dal settore sanitario.
Penso che quest'argomento debba essere discusso e che non possiamo accontentarci sempre e soltanto del fatto che, sì, le cose stanno andando avanti, ma occorre avere delle previsioni dei tempi e occorre avere dati precisi su cui discutere, per avere un'idea di quando - di quando - le Molinette, questo vecchio e ormai delabrato Ospedale, potrà essere.
Con la situazione del COVID abbiamo avuto un esempio ancora di come sia difficile lavorare nelle Molinette, anche se gli operatori sanitari si sono comportati in maniera straordinariamente eccellente.
Penso che quest'argomento vada assolutamente discusso tra le priorità assolute delle questioni preliminari. Il Piemonte ha ospedali vecchi, lo sappiamo tutti. La Lombardia ne ha tanti, tutti nuovi, forse troppi, quindi ci sono differenze in questo senso. Noi abbiamo cercato di imitare la Regione con gli ospedali più nuovi e più belli, ma non li abbiamo gli ospedali più nuovi e più belli; gli unici ospedali nuovi sono quelli fatti non per una programmazione regionale, ma grazie alle volontà locali. Mi riferisco a Biella e ad Alba, dove sono intervenuti, da una parte, le forze dei tessili, proprietari dei tessili e, dall'altra, la Miroglio e la Ferrero.
Occorre veramente prendere il toro per le corna e discutere la questione della programmazione ospedaliera partendo dal Parco della Salute.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Questione preliminare sollevata dal Consigliere Magliano: chiede un'informativa sui Centri diurni e di disabilità e sulla ripartenza di queste strutture in fase 3.
Ha chiesto intervenire il Consigliere Magliano per la successiva questione preliminare; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Penso che in questa fase, e prima di iniziare a discutere il nostro ordine del giorno, dovremmo affrontare con grande chiarezza e con grande serietà il tema dei centri diurni e il tema della disabilità. Come sapete e come lei sa, Presidente, tante famiglie hanno vissuto questa fase di COVID con una serie di problemi molto importanti, problemi che hanno avuto a che fare con la stabilità familiare, poiché non potevano trovare aiuto e sostegno da nessuno, né portando i propri figli ai centri diurni che frequentavano n avendo un aiuto domiciliare, cioè nessuno poteva andare a casa delle persone per dare un conforto e svolgere le attività che mediamente vengono intraprese nei centri diurni, Presidente.
Ancora oggi, c'è un'aria di enorme incertezza su come saranno gestite, sui protocolli. Si contrappongono due necessità e due richieste: la prima quella dei gestori dei centri diurni, di poter svolgere tutto in totale sicurezza e in totale rispetto delle norme anti COVID, ma, Presidente, ci sono famiglie che, invece, cercano quell'aiuto e quel sostegno che hanno sempre ricevuto, soprattutto perché stressate e debilitate da questi mesi in cui non hanno avuto conforto e quindi tutto il sistema delle politiche sociali non è potuto intervenire.
Da questo punto di vista, Presidente, considero fondamentale discuterne e discuterne in fretta, perché, come sa, le manifestazioni su questo tema si stanno moltiplicando, così come si stanno moltiplicando le richieste d'aiuto da parte delle famiglie. Non è chiaro, poi, se le ASL abbiano pagato fino in fondo gli operatori dei centri diurni, come previsto dall'articolo 48 del "Cura Italia", cioè c'è una grande incertezza, ed è una situazione che va a discapito e a nocumento delle famiglie delle persone con disabilità.
Mi auguro che si possa trovare, da questo punto di vista, uno spazio in questo Consiglio per parlarne, per dare date certe, per dare indicazioni certe su come si potrà ripartire, proprio perché i soggetti interessati sono soggetti che ne hanno estremo bisogno. Come ho già avuto modo di ripetere - Presidente, questo lei lo sa bene - se non sono svolte le attività non è un problema solo ed esclusivamente di solitudine, ma anche di regressione rispetto a quelle attività riabilitative che spesso sono svolte nei centri diurni.
Pertanto, mi auguro che, da questo punto di vista, possa essere accolta la mia richiesta.
Grazie, Presidente, e mi scuso se ho usato qualche secondo in più.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, aggiungiamo le altre due ulteriori questioni preliminari.
Procederei con la votazione, partendo dalla questione preliminare del Consigliere Bertola.



GRIMALDI Marco

Presidente.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Mi sente, Presidente?



PRESIDENTE

Sì. Non vorrei aver tolto la parola al Consigliere Gallo.
Prego.



GRIMALDI Marco

No, allora dia la parola al Consigliere Gallo.



PRESIDENTE

No, l'ha chiesta dopo. Stavo guardando.
Prego.



GRIMALDI Marco

Due temi: ci sono delle questioni preliminari e poi ci sono delle questioni pregiudiziali e delle vicende che possono essere contingenti, mettiamola così.
Da Regolamento, si dice che tutte le questioni hanno carattere incidentale ma io, in seguito, vorrei discutere di una questione che è successa dopo la fine del dibattito generale e che ha carattere incidentale, quindi le chiedo di darmi la parola prima che ricominci la discussione.
Volevo solo assicurarmi che ogni questione sospensiva sia trattata anche successivamente e non terminate le questioni preliminari. Volevo solo sapere questo.



PRESIDENTE

Volevamo andare in ordine: concludere la fase delle questioni preliminari e votarle singolarmente. Se, come da Regolamento, qualche Consigliere ha intenzione di dare un'espressione di voto contrario su ogni questione preliminare, può farlo; una per Consigliere, per questione preliminare.
Sulle questioni pregiudiziali, si valuterà successivamente. Ogni Consigliere è legittimato a richiederle e svolgerle nel pieno diritto che il Regolamento gli concede. Adesso chiuderei la partita delle questioni preliminari.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo prima della votazione della questione preliminare proposta dal collega Bertola, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, in dissenso da quanto proposto dal collega stesso.
Lo dico francamente al collega: capisco la richiesta, in senso generale, di effettuare la programmazione ai sensi dell'articolo 13 e credo debba essere una questione - la pongo, in questo mio intervento, anche al Presidente che dovremmo affrontare subito nella prossima Conferenza dei Capigruppo senza la quale, oltre al disegno di legge 83 ormai incardinato, non si pu procedere nella discussione di altri disegni di legge.
Capisco anche la volontà e la richiesta del collega Bertola di chiedere che il provvedimento venga richiamato in Commissione, perché ha un numero elevato di emendamenti e perché non è stato discusso.
Intervengo in parziale dissenso, perché la dimostrazione della non volontà di discutere da parte della maggioranza sta proprio nell'iter che ha avuto questo disegno di legge, quindi nel suo incardinamento in Commissione nel mese di gennaio e febbraio, nel suo richiamo in Aula e nella sua calendarizzazione davanti ai punti all'o.d.g. riguardanti la Commissione autonomia e la IV Commissione sanità, che la stessa maggioranza aveva voluto inserire ai primi punti, la scorsa settimana, per discuterli.
Pertanto, stante il percorso che ha portato a discutere questo disegno di legge, ritengo che, nonostante ci siano tanti emendamenti, non sia da richiamare in Commissione ma si debba discutere in Aula, emendamento su emendamento, articolo su articolo, per andare a concludere l'iter quando sarà possibile terminare la votazione e la discussione di questo provvedimento, auspicando, ovviamente, che, introducendo la programmazione quadrimestrale e il calendario bisettimanale ai sensi dell'artico 13 questo non capiti più, da qui in avanti.
Sono intervenuto ai sensi dell'articolo 70, comma 2, in parziale dissenso da quanto diceva il collega Bertola.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, per il suo parziale dissenso.
È sempre un dissenso: il Consigliere Bertola se ne farà una ragione! Adesso procederei con la votazione.
Successivamente, man mano che si va a discutere e votare le questioni preliminari, ci saranno gli altri interventi (ho già visto che qualcuno ha chiesto di intervenire in dissenso su altre questioni preliminari).
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Bertola.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Procediamo con la questione preliminare presentata dal Consigliere Gallo.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere, che chiede d'intervenire in dissenso; spero non sia una ripicca politica.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
La mia non è certamente una ripicca politica, perché condivido il richiamo del Consigliere Gallo allo Statuto delle opposizioni.
Inoltre, trovo sia corretto che si ponga l'attenzione anche sulla necessità di rispondere alle interrogazioni, perché, da una parte, si usa e si forza il Regolamento per richiamare in Aula provvedimenti, magari anche per contingentarli, anche ove questi non sono d'importanza rilevante, perché se tutto diventa d'importanza rilevante, nulla poi è d'importanza rilevante: si toglie anche importanza ai provvedimenti, però le risposte alle interrogazioni o la programmazione del question time si vedono un po' come una concessione, mentre invece attiene all'espletamento del mandato elettorale dei Consiglieri dell'opposizione e cioè la possibilità del sindacato ispettivo.
Il mio dissenso rispetto alla questione preliminare posta dal Consigliere Gallo è questo: è giusto chiedere che vengano trattate e che si esauriscano tutte le interrogazioni che ancora aspettano una risposta, magari da mesi ma che questo venga fatto domani mattina, in modo che la Giunta si possa preparare nel miglior modo possibile.
Dunque, domani mattina non inizierà la seduta dell'Aula fino a quando non si sarà risposto a tutte le interrogazioni ancora pendenti.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Marello, sull'ordine dei lavori.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
In realtà, vorrei porre una domanda, sulla scorta del ricordo che avevo di altri momenti in Aula come, ad esempio, in occasione del dibattito sulla proposta relativa al quesito referendario.
Adesso lei sta applicando l'articolo n. 70, comma 2, consentendo sulle questioni poste interventi soltanto in dissenso, se ho capito bene.



PRESIDENTE

Sì, sulle questioni preliminari, in base all'articolo 71, commi 5 e 6.



MARELLO Maurizio

Perché l'articolo 71, che parla di questioni pregiudiziali, sospensive e preliminari, dice che può intervenire un oratore per ciascun Gruppo sulle singole questioni.



PRESIDENTE

Sulle questioni pregiudiziali, sì; sulle questioni preliminari.



MARELLO Maurizio

Distingue tra le questioni pregiudiziali e preliminari?



PRESIDENTE

Non io, il Regolamento all'articolo n. 71; altrimenti, le citerebbe in modo esplicito. Infatti, i commi 5 e 6 specificano sulle questioni preliminari.
Se non le specificasse nei commi 5 e 6, le darei ragione, ma non essendoci la specifica ulteriore.
È stata argomentazione anche di ieri e di questa mattina: sull'ammissibilità di una discussione in dissenso si fa riferimento all'articolo 70, commi 2 e 3 sull'ordine di conduzioni generali.



MARELLO Maurizio

Ho capito, grazie.



PRESIDENTE

Perché non è specificato; a differenza della questione pregiudiziale e della sospensiva che cita uno per Gruppo. C'è questa piccola differenza.
Non so come mai l'abbiano distinta, non me lo chieda.



MARELLO Maurizio

No, non glielo chiedo.



PRESIDENTE

Prendiamo quello che c'è, come viene.



MARELLO Maurizio

Grazie.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione sulla questione preliminare del Consigliere Gallo, con il dissenso del Consigliere Bertola.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Gallo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Procediamo con la questione preliminare presentata dal Consigliere Valle.
La parola alla Consigliera Canalis, che interviene in dissenso.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Chiamiamolo dissenso, per motivi regolamentari, ma in realtà è una precisazione, che affonda le proprie radici in un parere dell'Avvocatura della Regione Piemonte, che risale al 29 dicembre 2015, quindi durante il mandato di Sergio Chiamparino, in cui l'Avvocatura sottolineava la necessità di fare un approfondimento sulla natura giuridica del Consorzio



CSI Piemonte. Si richiedeva quest'approfondimento ritenendo che il CSI

fosse un ente di diritto privato in controllo pubblico e che questo necessitasse, di conseguenza, di una modifica dell'Ente per evitare che ci fossero delle incongruenze. E questo anche a tutela dei dipendenti del CSI che oggi sono inquadrati con il contratto del commercio.
Quindi, questa modifica non necessariamente apre la strada a una.



(Audio mancante o non comprensibile)



CANALIS Monica

Bisogna chiarire la natura dell'ente e, soprattutto, mi pare che sia una disamina giuridica che vada anche al di là dell'appartenenza di partito quindi più che un dissenso, forse, è un'apertura di un pluralismo di visione sul tema.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con la votazione sulla questione preliminare del Consigliere Valle.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Valle.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passerei alla questione preliminare del Consigliere Grimaldi.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Grimaldi.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso Passerei alla questione preliminare della Consigliera Disabato.
Ci sono interventi in dissenso? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Non me ne voglia per la seconda volta consecutiva la collega Disabato se esprimo contrarietà alla sua richiesta, ma è una contrarietà non di merito ovviamente, ma di sostanza.
La Consigliera Disabato, nel richiedere la riassegnazione della delega sui diritti civili, non nasconde una certa speranza e fiducia in questa maggioranza nel voler vedere la stessa lavorare su questi temi.
Dico che sono contrario per una semplice ragione. Se la delega fosse assegnata frettolosamente, l'Assessore competente inizierebbe a lavorare e visti alcuni precedenti, magari farebbe più danni che lasciare libera questa delega, lasciando soprattutto le cose in parte come sono, quindi con il gran lavoro svolto negli anni passati dal Consiglio regionale e ovviamente, anche dalla Giunta.
Credo che il non assegnare quella delega sia più utile per tutta quella parte di popolazione che, sì, avrebbe bisogno degli interventi che sono di allargamento dei diritti e non di restringimento degli stessi. Cosa, che invece, ho paura, Presidente, con la richiesta della Consigliera Disabato nel rintuzzare la Giunta, nel chiedere quando, come e a chi fosse definita questa delega, andremmo a "svegliare il cane che dorme". Ho un po' di preoccupazione, da questo punto di vista, per queste ragioni.
Sicuramente voterò diversamente dalla richiesta proprio perché invece ho molta paura, Consigliera Disabato, che se questa maggioranza s'impegnasse su un tema del genere, produrrebbe più danni che altro. Magari avendo più campo libero come Consiglio regionale, avremmo la possibilità di indicare la strada alla Giunta e dare priorità di azione al Consiglio, rispetto invece, alle scelte che la Giunta potrebbe fare con un Assessore specifico sapendo che quella delega non c'è e non esiste. Di fatto, è in mano al Presidente, che ha sicuramente una delega ma, molto preso dal fatto che è presente in Aula, di fatto non lo abbiamo ancora sentito in questa giornata di Consiglio. Avendo tante cose da fare, magari su questo tema lascerebbe campo ovviamente al Consiglio.
Per queste ragioni, non voterò favorevolmente su questa preliminare.
Grazie.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione sulla questione preliminare della Consigliera Disabato.



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente, qual è il numero legale?



PRESIDENTE

Il numero legale è 24.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dalla Consigliera Disabato.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla questione preliminare presentata dal Consigliere Avetta.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Non posso che esprimere il mio dissenso rispetto a questo per una questione molto semplice. Io sono una convinta sostenitrice.



(Audio mancante o non comprensibile)



FREDIANI Francesca

Esattamente come richiesto in relazione alla discussione dell'intero provvedimento di convocare il Tavolo "animali e ambiente", credo che anche in relazione al trattamento relativo alla cimice asiatica, sia indispensabile un confronto con il Tavolo stesso.
Tra l'altro, sappiamo che in questi giorni si sta già introducendo un insetto antagonista, la vespa samurai, che viene vista proprio come una soluzione al problema della cimice adriatica.
Detto ciò, credo che anche la cimice asiatica, in quanto essere senziente abbia tutto il diritto di essere considerata, rispettando quello che è il suo essere. Per questo motivo, non posso che chiedere, anche per una discussione rispetto alla presenza della cimice asiatica, una convocazione del Tavolo "animali e ambiente" per discutere quali iniziative si possano intraprendere, anche magari per cercare di dissuadere la cimice asiatica dall'essere presente nel nostro territorio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Avetta.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla questione preliminare presentata dal Consigliere Chiamparino.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Mi esprimo in maniera contraria alla proposta avanzata dal collega Chiamparino, in quanto credo che in questo momento sarebbe più opportuno un passaggio con il C.d.A. di Finpiemonte. L'abbiamo tirata un po' per la giacchetta in questo periodo, dal bonus in avanti, e non va dimenticato che tutte queste scelte e decisioni sono sul tavolo di un Consiglio di Amministrazione che forse in certe fasi non era ancora neanche insediato.
Pertanto, pur condividendo la proposta del Presidente Chiamparino, credo che in questo preciso momento, anche per avere un quadro completo di tutto quello che è successo e di come intendiamo riaffrontare questa ripartenza e questa ripresa, sarebbe auspicabile prima un confronto con il nuovo C.d.A.
di Finpiemonte per un'informativa sui fondi europei.



PRESIDENTE

Grazie, collega Martinetti.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Chiamparino.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla successiva questione preliminare avanzata dalla Consigliera Canalis.
Vi sono richieste d'intervento in dissenso? Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
La mia è solo un'opzione di metodo, nel senso che ritengo il tema di grande attualità. Mi piacerebbe che, unitamente a tutto quello che attiene la rendicontazione e il sostegno all'attività dei centri estivi, noi potessimo affrontare anche tutto il tema delle attività ricreative ed educative che si svolgono sia in giornata (per esempio nei parchi pubblici, con associazioni o con i gruppi associativi), sia rispetto alle attività che si svolgono con pernottamento. Penso a tutta l'attività dei campi estivi, dei campi scuola, dei campi di formazione, dei campi in tenda; penso al movimento scout.
La materia è ampia, quindi penso che sarebbe veramente necessario un approfondimento dedicato in Commissione, con la presenza dell'Assessore, e possibilmente, anche con l'audizione di alcune delle realtà che si occupano di queste tematiche, per approfondire le problematiche ed evidenziare se fosse ancora necessario l'intervento, per esempio, di linee guida da parte della Regione. Penso, in particolare, non solo all'attività diurna, ma anche a quelle che si svolgono con pernottamento o che si svolgono fuori dai centri abitati, come i campi in tenda. Parliamo di un mondo la cui stagione sta per cominciare e che naviga ancora a vista, al di là delle linee guida ministeriali che sono uscite qualche giorno fa.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Era solo per dire che non so quante volte dovremmo ancora fare una votazione sul tema dei centri estivi, che nel frattempo hanno riaperto! A prescindere dall'esito di questa votazione, chiedevo alla Giunta se fosse possibile almeno calendarizzare in Aula una comunicazione in tal senso poiché ho l'impressione che boccerete anche questa questione preliminare.
La mia era solo una richiesta a lei Presidente, se fosse possibile, di farsi da tramite per ricevere prima o poi una risposta in tal senso.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dalla Consigliera Canalis.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla successiva questione preliminare avanzata dalla Consigliera Frediani.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

Esprimo un dissenso parziale, nel senso che sono d'accordo con la proposta di stralciare gli articoli che riguardano la legge sulla caccia, perché è del tutto evidente che non hanno niente a che vedere con lo spirito su cui nel tempo è stato costruito lo strumento, diciamo così, dell'omnibus.
Devo però rilevare che non mi convince affatto l'intenzione di convocare almeno così ho inteso (se ho inteso male, mi scuso), solo il Tavolo "animali e ambiente", perché questo darebbe un'idea parziale - che personalmente potrei anche condividere, ma che rimane parziale - di come si vede la questione caccia in Piemonte. Soprattutto, perché non si convocano altri due interlocutori importanti, cioè le associazioni rappresentative del mondo dell'agricoltura, che sono forse i più diretti interessati quelli che, per certi versi, conoscono meglio le problematiche e che si trovano di fronte ad articoli che possono pregiudicare le norme di restrizione all'accessibilità dei fondi, e poi le associazioni venatorie.
Se non altro, perché nella scorsa legislatura io ebbi l'occasione di convocare questo Tavolo e mi accorsi che erano presenti forse più deputati ed ex deputati, Consiglieri regionali ed ex Consiglieri regionali di alcuni partiti, in particolare dell'attuale maggioranza, che non i rappresentanti dei cacciatori.
Questo, forse, servirebbe anche a capire la ragione per la quale sicuramente non saranno stralciate le norme sulla caccia.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Chiamparino.
Procediamo con la votazione della questione preliminare della Consigliera Frediani.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dalla Consigliera Frediani.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passerei alla proposta preliminare del Consigliere Martinetti.
Ci sono richieste d'intervento? Prego, Consigliere Avetta.



AVETTA Alberto

Martinetti: è quella sui trasporti, vero?



PRESIDENTE

Sì.



AVETTA Alberto

Esprimo il mio dissenso, seppur parziale, alla richiesta che ha sottoposto all'attenzione del Consiglio il collega Martinetti. Sono uno di quelli che aveva auspicato e sollecitato che la Regione attivasse, puntualmente e tempestivamente, un Tavolo di lavoro per affrontare la Fase 2, ma a questo punto temo che non serva più questo Tavolo di lavoro o, meglio, nel frattempo i piemontesi si sono arrangiati da sé, hanno imparato a gestire la situazione, nonostante le inefficienze rispetto a questo tema e a questo problema.
Ora, credo che servano fatti concreti. Più che Tavoli di lavoro servono dei fatti che, a oggi, sui trasporti non si vedono all'orizzonte. Con il collega Martinetti più volte abbiamo sollevato tante questioni anche in Commissione. Temo che le questioni che oggi sono un po' sopite, perch viviamo in un periodo in cui le scuole sono chiuse, le aziende in parte sono ancora in smart working e quant'altro, presto arriveranno e, se non facciamo attenzione, se non ci mettiamo un po' di testa e attiviamo fatti concreti, ci travolgeranno a settembre alla riapertura delle scuole.
Per questo, darò il mio voto di presenza, ma non di favore alla proposta del collega Martinetti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo alla votazione.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passerei alla successiva questione preliminare, presentata dal Consigliere Ravetti.
Ci sono richieste d'intervento in dissenso? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire in dissenso, rispetto a quanto richiesto dal Consigliere Ravetti, non tanto sulla necessità di una discussione sul nuovo Piano Socio Sanitario, che è importante, e di cui la nostra Regione dovrebbe essere dotata al più presto, ma quanto sulle tempistiche richieste dal Consigliere.
Se è pur vero che noi possiamo anche rinunciare, giustamente, alle ferie di agosto, visto che c'è la necessità di lavorare, possiamo sicuramente lavorare, ma in questo caso non saremo nelle condizioni di lavorare al meglio. Potremmo anche essere presenti all'interno delle Commissioni per lavorare da subito, ma tutta una serie di soggetti che dovrebbero essere auditi all'interno delle stesse, magari in buona parte si sono presi, non dico un mese di ferie, ma qualche settimana di ferie in questo periodo almeno chi ne ha avuto la possibilità.
Pertanto, per organizzare un piano così complesso, forse il mese di agosto non è fra i più indicati per audire il maggior numero di soggetti possibile, al fine di strutturare un piano che possa andare incontro alle esigenze dei territori e delle necessità dei piemontesi, che sono sempre in evoluzione. Per questo, è importante coinvolgere il numero più ampio possibile di soggetti.
Torno a dirlo: nonostante la previsione di dotare il prima possibile la nostra Regione di questo piano sia importantissima, forse le tempistiche non sono quelle ottimali. Penso che dovremmo sicuramente iniziare a lavorare su questo piano dal 1° settembre, in modo da riuscire ad arrivare alla conclusione dei lavori già entro quest'anno. In questo modo, potremmo audire il maggior numero di persone possibile e anche consentire a qualcuno, che magari avrebbe piacere di partecipare ai Tavoli, di poterlo fare in un periodo consono, quello predisposto all'attività lavorativa. Si sa che ad agosto solitamente si ferma un po' tutto, perché la maggior parte degli italiani, nonostante le difficoltà sorte con il COVID, avranno la possibilità di andare in vacanza.
Noi possiamo sicuramente lavorare su altre questioni, ma forse, per un lavoro così ampio e dettagliato come un nuovo Piano Socio Sanitario sarebbe il caso di individuare un arco temporale più consono alla possibilità dei vari soggetti che dovranno essere coinvolti nella revisione di questo documento, il più consono possibile alle esigenze lavorative, ma anche d'interruzione del periodo lavorativo legato alle ferie estive.
La ringrazio per avermi dato spazio: il mio non è un intervento contro la richiesta, ma, più che altro, legato alla tempistica richiesta dal Consigliere Ravetti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sacco.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Ravetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Procediamo con la questione preliminare presentata dal Consigliere Sarno.
C'è qualche Consigliere che intende intervenire in dissenso? Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Solo per puntualizzare che il Consigliere Sarno ha, molto opportunamente sollevato un fatto di cui personalmente non ero a conoscenza: il bando pubblicato proprio in questi giorni, alla luce di quanto stabilito, mi pare, dall'articolo 16 del "Riparti Piemonte", riguardante i contributi in favore delle associazioni sportive è stato pubblicato senza che prima fosse sentita, come abbiamo previsto come Consiglio regionale, la competente Commissione.
Questo vale per il bando in oggetto, ma vale anche per altri; vale per altri articoli che abbiamo emendato, come opposizioni, facendo aggiungere l'espressione "sentita la Commissione consiliare competente", espressione che venne accolta dalla stessa Giunta con parere favorevole dell'Assessore Marrone e accolta anche dalla maggioranza, perché furono tutti emendamenti che vennero accolti e che hanno trovato conferma nella legge.
Me ne viene in mente un altro: l'articolo sulle tolleranze esecutive laddove la Giunta dovrà assumere una deliberazione "sentita la Commissione consiliare competente".
Il fatto che non sia stata sentita, più che essere oggetto di una questione preliminare in cui si chiede la sospensione della discussione del DL 83 forse debba essere oggetto della sospensione del bando stesso, con un atto di autotutela, perché evidentemente, se da un lato il parere della Commissione non è un parere vincolante, ma è soltanto un parere consultivo dall'altro, però, è previsto dalla legge stessa che noi abbiamo approvato.
Pertanto, se il bando è stato fatto senza questa previa consultazione, si tratta di un bando che sostanzialmente è illegittimo.
Forse, la Giunta e l'Assessore farebbero bene, in sede di autotutela, a bloccare la procedura, a far convocare in fretta la Commissione, in modo che i criteri di ripartizione di questi fondi e assegnazione di questi contributi possano essere, prima che stabiliti e definiti con l'apposita delibera, discussi, concordati e condivisi in sede di Commissione, come abbiamo previsto nel "Riparti Piemonte".
Pertanto, sono ovviamente d'accordo nel merito della questione, ma credo che non debba essere oggetto di una questione preliminare, semmai forse di un qualche intervento riparatore nell'ambito della procedura che ha portato all'emanazione del bando.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Marello.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Sarno.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla questione preliminare posta dal Consigliere Sacco.
La parola al Consigliere Valle, che si esprime in dissenso.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Intervengo non perché sia peregrina la questione posta dal Consigliere Sacco, ma perché è chiaro, secondo me, che noi dobbiamo chiarirci (in questo senso, l'esame di quest'omnibus può essere utile, anche se sacrificato in Aula) in tema sanitario, su quale ruolo questa Giunta intravveda per ARPA nella riorganizzazione che, di fatto, sta inserendo surrettiziamente, con tutti gli emendamenti - anche quelli che sono arrivati questa mattina, peraltro, oltre i limiti che c'eravamo dati, gli ultimi cinque - perché cambiano in maniera abbastanza significativa il soggetto di ARPA, inserendo tutta una serie di questioni relative al COVID all'emergenza, alla Protezione civile, al supporto alle attività di carattere sanitario e alla modifica della sua Carta dei servizi, che mi fanno immaginare ARPA come un nuovo soggetto della politica sanitaria regionale, sia in termini di azione, sia in termini di programmazione.
Prima di poterci occupare della programmazione sanitaria e, in questo caso rispetto alla richiesta del Consigliere Sacco, di come possiamo recuperare tutte le prestazioni che ci siamo lasciati indietro, se noi dobbiamo fare i conti con nuovo soggetto (a parte il fatto che mi piacerebbe che la Giunta si esprimesse su questo e che ci raccontasse qualcosa su questa nuova idea di ARPA, perché anche questa, a mio giudizio, avrebbe meritato un progetto di legge ad hoc), secondo me, avrebbe senso procedere con un chiarimento prima di affrontare altre discussioni di carattere sanitario.
Questo al netto di quell'emendamento su ARPA, che già richiamavo questa mattina, circa la possibilità per il Direttore di prendere incarichi retribuiti, finora esclusa, secondo me, positivamente e che, invece, si vuole riconoscere al Direttore, forse anche alla luce del fatto che si amplia lo spettro delle attività di ARPA, con una sorta di reward.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Valle.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare posta dal Consigliere Sacco.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla questione preliminare posta dal Consigliere Rossi.
Se non ci sono richieste d'intervento in dissenso, procediamo con la votazione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Come lei sa, io ho chiesto, così come il Consigliere Sacco, l'inversione dell'ordine dei lavori per partire dalla Commissione d'inchiesta su quello che è emerso nella Fase 1.
Per carità, c'è sempre tempo per discutere di quello che si doveva fare nella Fase 2, ma dico solo che, forse, la richiesta del Consigliere è fin troppo gentile e fuori tempo massimo. Nel senso che il Presidente Cirio avrebbe avuto almeno sei Consigli in cui dirci che cosa si doveva fare nella Fase 2. Dopodiché capisco e condivido la seconda parte del suo intervento quando dice che almeno avremmo potuto approfondire cosa si dovrà fare nel superamento della seconda task force.
Devo dire - mi rivolgo al Consigliere Rossi, che diceva che il Presidente Cirio non si fa sentire da settimane - che avevamo un patto di reciproca collaborazione proprio per discutere delle emergenze e del superamento delle stesse. purtroppo, ricordo al Consigliere che questo si è interrotto almeno un mese fa, quando non ci sono state più comunicate le decisioni che abbiamo sempre appreso dai giornali. Si sommano tutte le discussioni, dai centri estivi alle scuole, da quello che si dovrebbe fare sui centri diurni a quello che non si è fatto non solo e tanto per i disabili, ma per i senza dimora, piuttosto che tutta la discussione che bisognerebbe ancora fare sui malati non autosufficienti, che continuano a non essere idonei ma a stare nelle case di riposo o nelle RSA.
Di questo parleremo in IV Commissione sanità quanto prima, ma speriamo davvero di avere una Commissione d'inchiesta per discutere di queste cose.
Per quanto riguarda la richiesta del Consigliere Rossi, mi asterrò. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Rossi.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla votazione sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Marello.
Qualcuno chiede di intervenire in dissenso? No.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare presentata dal Consigliere Marello.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla questione preliminare del Consigliere Salizzoni.
Qualcuno chiede di intervenire in dissenso? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
La richiesta del Consigliere Salizzoni è sicuramente condivisibile rispetto alle permesse, ma, a mio avviso, non rispetto al metodo. È pur vero che abbiamo grossi problemi legati all'edilizia sanitaria con presidi ormai vetusti che necessitano, in alcune parti del Piemonte, sicuramente di un rinnovamento e, in altre, invece, proprio di nuovi ospedali.
Vorrei sottolineare il fatto che non è solamente questione di parlare del Parco della Salute, cosa che sarebbe estremamente limitante, ma ricordo che era già stato approvato un ordine del giorno rispetto alla programmazione sull'edilizia sanitaria, ma anche quello che riguarda i costi della realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri.
Sappiamo che è in programmazione la realizzazione di diversi presidi, fra cui la Città della Salute di Torino e anche il Parco della Salute di Novara, che hanno un'incidenza, in termini di bilancio, estremamente importante, per non dire eccessiva.
La mia battaglia su quella di Novara da quando sono in Consiglio regionale è ormai evidente a tutti. Per quale motivo dico questo? Perché adesso avremo la possibilità di avere un allentamento rispetto ai fondi e la possibilità di utilizzare i fondi a bilancio, anche perché ci arriveranno molto probabilmente nuove risorse, anche attraverso il Recovery Fund. In ogni caso, lo Stato ci consentirà di avere una maggiore possibilità di spesa per recuperare i gap anche legati alle nostre strutture sanitarie.
Pertanto, volevo sottolineare che sarebbe molto più importante rendere operativo quell'organismo che avrebbe dovuto coordinare la realizzazione degli ospedali sul territorio piemontese.
La mozione è stata approvata nella scorsa consiliatura, era stata sottoscritta sia dall'allora maggioranza sia dalle opposizioni. Questo ci darebbe la possibilità di risparmiare ulteriormente. E fare economie significherebbe avere la possibilità di fare più interventi, perch risparmiando su un singolo presidio si potrebbe intervenire anche su altri presidi, in un'ottica generale rispetto alle necessità dell'intero Piemonte e non solamente di alcuni presidi legati al territorio.
Inoltre, ci sarebbe da fare un importante ragionamento sui fondi che ricordo, il 30 giugno il Presidente del Consiglio, insieme con il Ministro della Salute, proporrà a INAIL per la ristrutturazione dei presidi sanitari a livello nazionale. Non mi risulta, visto che è stato bocciato un emendamento a mia prima firma nel "Riparti Piemonte", che abbiamo presentato una richiesta rispetto alla riallocazione di 400 milioni di diseconomie che si sono generate all'interno di INAIL, che verranno reinvestite sulle strutture sanitarie di tutt'Italia. A quanto pare, noi non abbiamo ancora avanzato neanche una proposta.
Per questo motivo, sarebbe il caso di creare un tavolo a seguito della mia mozione e di quella approvata la scorsa legislatura, ma anche a seguito della situazione in cui ci siamo trovati a dover operare. Questo ci consentirebbe, da una parte, di avere contezza di quella che potrebbe essere la migliore spesa d'investimento per le strutture sanitarie in Piemonte e, dall'altra, ci darebbe la garanzia di controllarne anche i costi. E, come ho detto precedentemente, controllare i costi di quest'operazione significa, da una parte, alleggerire i bilanci delle nostre ASL e, dall'altra, liberare risorse per ulteriori investimenti in presidi che altrimenti dovrebbero aspettare altri anni per essere realizzati o, comunque, per ricevere le opere necessarie ad aggiornare le proprie strutture.
Pertanto, intervengo in dissenso per chiedere una visione più ampia e un tavolo più ampio che possa intervenire sulle esigenze in maniera più generale su tutto il territorio piemontese.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione pregiudiziale presentata dal Consigliere Salizzoni.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla questione preliminare presentata dal Consigliere Magliano.
In dissenso sulla questione preliminare, ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Intervengo non tanto sulla sostanza, sulla quale, come penso la maggior parte di voi abbia capito, siamo in accordo, perché la sensibilità su determinati temi unisce il percorso del collega Magliano e il mio. In particolare, quello dei centri diurni è un elemento che ci sta particolarmente a cuore e per il quale anche il collega si è più volte attivato. Anzi, questo dissenso è un'occasione per me per sottolineare, per evidenziare e per portare una luce di attenzione sull'argomento, proprio perché è un argomento che ci è caro.
A questo proposito, ritengo - ed è l'unico elemento di dissenso - che sia più opportuno utilizzare un altro strumento piuttosto che le considerazioni che potremmo fare adesso in Aula. Invece, sarebbe più opportuno tornare in Commissione e, con tutti i Consiglieri di opposizione e di maggioranza affrontare le questioni e approfondirla meglio.
Sappiamo che, a fronte di questa difficoltà nella riapertura dei centri diurni, ci sono famiglie che soffrono, famiglie che manifestano la loro circostanza ormai quasi di arresto domiciliare, perché dovendosi occupare di parenti che sono in difficoltà (vuoi perché anziani, vuoi perch disabili), la famiglia è costretta a badare a loro rimanendo a casa trovandosi in una circostanza di oggettiva difficoltà.
Quest'isolamento è già stato più volte manifestato proprio come un calvario, perché è chiaro che sono famiglie già fortemente provate da queste circostanze, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista emotivo, quindi è evidente che poter discutere e ragionare su come poter riaprire il più velocemente possibile i centri è, a mio avviso, di estrema importanza.
Al tempo stesso, rimane una sorta di paradosso, una situazione contraddittoria: abbiamo deciso di destinare dei fondi a questi centri però, di fatto, non sappiamo neanche come questi possano essere utilizzati se non riusciamo a farli ripartire.
Mi consenta, a fine intervento, di fare una considerazione più di natura generale: una società che abbandona o trascura o, comunque, non ha modo di prendersi cura delle persone più deboli ricorda quella degli spartani, che consideravano meno utili - anzi, d'intralcio - gli esseri più deboli o deformi, che dalla Rupe Tarpea venivano buttati di sotto, come se per la comunità non ci fosse una certa utilità dalla loro stessa vita.
Non vorrei che, anche se lontanamente, a questa circostanza, che, per carità appartiene al mito e non alla realtà, noi ci richiamassimo nel momento in cui non riusciamo a far ripartire questi luoghi di assistenza sanitaria e socio-sanitaria.
Per questo motivo - quindi non per una questione di sostanza, ma di metodo anzi, per poter ancora più sostenere la sostanza dell'intervento del collega Magliano, ho deciso di intervenire.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Consigliere Magliano, chiede la parola per fatto personale: su cosa?



SARNO Diego

Presidente, mi ero prenotato io sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Sì, ma il fatto personale ha la precedenza.



MAGLIANO Silvio

Le chiedo una cosa: non capisco per quale motivo uno possa intervenire anche trenta minuti in dissenso solo su Magliano! Cioè chiedo se è previsto dal Regolamento che lei possa dare a un mio collega la possibilità solo per il fatto che.



PRESIDENTE

Glielo facciamo! Articolo 68 bis, è un'aggiunta!



MAGLIANO Silvio

Ah, l'ha creato lei apposta! La ringrazio.



PRESIDENTE

In vista dell'amicizia futura che avremo!



MAGLIANO Silvio

Certo, certo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Prego.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Sì, a parte la notizia della futura amicizia tra il Presidente e il Consigliere Magliano.



PRESIDENTE

Non ci prenda sul serio, era per sdrammatizzare il momento, non per ilarità. Perché al di fuori sembra che stiamo giocando o scherzando: era solo per sdrammatizzare.



SARNO Diego

No, no; ci mancherebbe.
Chiedo solo una verifica: nell'ultima votazione, almeno in chat, ho visto che la maggioranza si è fermata a 23 voti.



PRESIDENTE

No, guardi, se vuole.
Nelle ultime votazioni stranamente erano in 27!



SARNO Diego

Quindi in chat non tutti hanno scritto?



PRESIDENTE

No, purtroppo non scrivono tutti in chat.
Quella è una grave mancanza un po' di tutti.
Gli Uffici mi dicono che manca anche quello del Consigliere Sarno, per la precisione.



SARNO Diego

No, nell'ultima l'ho messa! Comunque, erano di più, per cui non dobbiamo considerare solo la chat.



PRESIDENTE

La votazione in chat dovrebbe essere una controprova del voto verbale.



SARNO Diego

Va bene, ci tenevo a chiederlo.



PRESIDENTE

Sono vivamente consigliate tutte le situazioni: video e chat.



SARNO Diego

Certo.
Comunque, per la precisione, il mio voto c'era: ore 16.52, subito dopo Valle, favorevole.



PRESIDENTE

Va bene, verificheremo.



SARNO Diego

No, è qui, è scritto.



PRESIDENTE

C'è, gli Uffici hanno ricontrollato. Perfetto.



SARNO Diego

Va bene, allora non facciamo affidamento alla chat.
Era solo per capire il meccanismo.



PRESIDENTE

Posso anche dirle che, facendo parte dei Consiglieri di maggioranza, mi sono anche stupito di questi numeri di presenza. Ogni tanto.



SARNO Diego

Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione preliminare sollevata dal Consigliere Magliano.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Sono terminate le questioni preliminari.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Questione pregiudiziale sollevata dal Consigliere Grimaldi


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ho letto che, fra gli emendamenti presentati al disegno di legge n. 83, è inserito il seguente articolo, al Capo IX, il n. 54 bis.
"Il primo comma dell'articolo 3 della legge regionale 4 settembre 1975, n.
48 (Costituzione del Consorzio per il trattamento automatico dell'informazione e del Comitato provvisorio per la progettazione di un sistema regionale integrato dall'informazione) è abrogato".
Come forse avrà sentito anche da altri colleghi, in particolare dal collega Valle, la Giunta ci propone la soppressione delle disposizioni e qualifica il CSI quale ente di diritto pubblico, perché valuta questa disposizione desueta e non più adeguata alla vera personalità giuridica del Consorzio.
Perché le chiedo una sospensiva? Credo che avrà letto la lettera che ci è arrivata da parte dei sindacati, delle RSU del CSI, che hanno appreso che in Consiglio regionale sarà discusso e votato quest'emendamento.
Anche loro sono perplessi, intanto perché non c'è stata nessuna discussione, né con le parti sociali né con i sindacati né con i lavoratori, in particolare con le RSU. Quest'emendamento non è stato valutato dal CAL e dai Comuni piemontesi e, oltretutto, è abbastanza anomalo, come diceva prima la Consigliera Canalis, che ricordava bene che questa è una discussione infinita, che ha visto tanti pareri in corso, ma che, soprattutto, vede ciclicamente l'arrivo del privatizzatore di turno che prova, per l'ennesima volta, a stravolgere la natura pubblica.
Presidente, oltre a ribadire la totale contrarietà, nostra così come dei lavoratori del CSI, ad azioni e proposte politiche che permetterebbero ipotesi di privatizzazione e assembramento, chiediamo semplicemente che si sospenda la trattazione del testo finché non viene chiarito perché si è fatto un emendamento "fuori sacco" del genere. Davvero risulta incomprensibile tutto ciò, dopo i ringraziamenti pervenuti al CSI, da parte di tanti rappresentanti delle Istituzioni, per il contributo fondamentale dato alla crisi e all'Unità di crisi istituita dalla Regione Piemonte.
Ricordo che, se non fosse stato per il CSI, non avremmo certo potuto attivare così in fretta le votazioni e la nostra aula virtuale; così come se non fosse stato per il CSI, la gestione di tanti dati sensibili, che hanno potuto essere così rapidamente utilizzati, è solo grazie alla natura in house di questo soggetto.
Pertanto chiederei, a lei e all'Ufficio di Presidenza, di prendere in considerazione la lettera che ci hanno mandato le RSU e i sindacati, e di convocare una Conferenza dei Capigruppo per esprimere, non tanto solo la nostra contrarietà politica, che presenteremo anche in un emendamento soppressivo, ma le chiederei, se è possibile, di sospendere questa discussione e chiarirci, magari con un'audizione dei lavoratori, o comunque, se è possibile, ritirare quell'emendamento. A quel punto, noi bloccheremo anche questa ipotesi sospensiva.
Se la Giunta ci risponderà positivamente, ritirando questo emendamento, noi potremmo anche sospendere questa richiesta sospensiva, altrimenti le chiedo di mettere in votazione questa richiesta, perché crediamo inopportuno intanto, l'aver fatto questo "fuori sacco"; due, averlo fatto fuori dalle Commissioni, perché voi avete richiamato in Aula questo testo; tre, l'avete fatto senza neanche i relatori di maggioranza e di minoranza con cui condividere; quattro, l'avete fatto senza .



(Audio mancante o non comprensibile)



GRIMALDI Marco

Cinque, l'avete fatto senza neanche comunicarlo alle RSU del CSI.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Grazie.
Sulla questione di una richiesta di sospensiva di una pregiudiziale, su un emendamento o subemendamento, in base all'articolo 85, comma 6, non è possibile ammetterlo.
Considero, sull'ordine dei lavori, la discussione inerente.



GRIMALDI Marco

Mi spieghi bene; mi spieghi bene, però.



PRESIDENTE

Articolo 85, comma 6: "Sugli emendamenti e subemendamenti non sono ammesse le questioni pregiudiziali e sospensive".
Su una discussione generale posso eventualmente.
Aspetti che lo cerco, era l'articolo 71. Non sull'emendamento, ma sulla discussione generale, nel complesso, anche in base a quello che ha detto posso.
Articolo 71, comma 1: "Il Presidente ha, tuttavia, facoltativa ad ammettere, anche nel corso della discussione, qualora la presentazione sia giustificata da nuovi elementi emersi dopo l'inizio del dibattito". Perci posso accettare eventualmente una questione pregiudiziale in base all'articolo 71, comma 1. Non sull'emendamento, perché è diverso.



GRIMALDI Marco

La capisco, Presidente, perché non essendo stato presentato dalla maggioranza, ma dalla Giunta, è un po' a rischio l'interpretazione del Regolamento, perché non è che se Gallo decide, a un certo punto, di rendere regionale FCA perché si è convinto, folgorato da un luce in direzione di Damasco, che occorre nazionalizzare il più grande soggetto automotive italiano per fare grandi politiche industriali.



GALLO Raffaele

Esatto, collega.



GRIMALDI Marco

Ma il Capogruppo Gallo, giustamente, rappresenta, per quanto grande, una forza di minoranza e di opposizione, quindi non mettiamoci lì già a fare pregiudiziali su emendamenti di Gruppi - tra virgolette - politici. Se per la Giunta fa una cosa del genere, fa saltare il banco, perché se già ritenevamo illegittimo parlare di caccia (e credo che le sospensive degli altri colleghi saranno proprio su questo), è chiaro che fare emendamenti di Giunta su un tema così delicato, effettivamente ci porta a chiedere delle sospensive, per un fatto che è successo esattamente dopo la fine della discussione generale.
Io non potevo saperlo e, tra l'altro, non sono intervenuto nella discussione generale proprio su questo perché non era nelle mie possibilità saperlo, e avrei chiesto delle pregiudiziali o delle sospensive proprio sul punto.
Le chiederei, quindi, di ammettere, se è possibile, quest'indicazione.
Ovviamente per via esclusiva, adesso non credo che.



PRESIDENTE

Sì, ma accetto la questione pregiudiziale in base all'articolo 71 e non sull'articolo 85, in base all'emendamento.



GRIMALDI Marco

Ok, ok.



PRESIDENTE

No, no, è quello il concetto.



GRIMALDI Marco

Sì, sì, sì.



PRESIDENTE

Altrimenti apriamo la stagione delle questioni pregiudiziali sugli emendamenti. Essendocene 1.300, si può far tutto nella vita, però.



GRIMALDI Marco

Se lo fa la Giunta è un conto, se lo fa la maggioranza è un altro.



PRESIDENTE

Sì, sì, l'ho capito, difatti è mia facoltà accettare la questione pregiudiziale, anche se la discussione generale è conclusa.
Ci sono altre questioni pregiudiziali da tenere in considerazione Consigliere Gallo, in modo che, come abbiamo fatto precedentemente, le vediamo tutte e poi le mettiamo in votazione? La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Scusate se rubo qualche minuto, ma intervengo nel merito della questione.
Questo è il classico esempio che cercavo di spiegare a inizio seduta questa mattina: emendamenti di Giunta e/o maggioranza (in questo caso, di Giunta) che inseriscono norme di rilevante importanza o, comunque, norme che, anche se non hanno un impatto finanziario (dopo la mia richiesta di convocazione della Commissione bilancio, sono stati ritirati tutti quegli emendamenti di Giunta che hanno un impatto finanziario), hanno un impatto rilevante, in questo caso, su una partecipata regionale. Proprio per questo, prima di tutto chiedo al Presidente e alla Giunta di capire se ci sono altre questioni che saranno depositate da qui al prosieguo dei lavori perché ci apprestiamo a iniziare l'esame dell'articolo 1 e vorremmo avere contezza degli emendamenti di Giunta che legittimamente possono essere depositati quando si ritiene, perché il Regolamento lo prevede, ma, avendo richiamato in Aula il provvedimento e non avendo potuto discuterlo in Commissione, potrebbe essere utile conoscere prima le volontà della Giunta su altri eventuali argomenti che si vogliono inserire all'interno dell'omnibus. Dopodiché, se ci fossero, fare un approfondimento di merito su questi.
In particolare, sull'emendamento relativo al CSI, chiediamo - in questo senso intervengo a sostegno del collega Grimaldi - di poter approfondire in una Commissione ad hoc, nelle prossime giornate, gli aspetti dell'impatto che ha questa norma, che è di carattere molto giuridico, ma rilevante ai fini della definizione del perimetro della società, di una delle più importanti società a partecipazione regionale.
Pertanto, la mia prima richiesta, Presidente, che le rivolgo, se pu eventualmente farsene promotore presso la Giunta, è di conoscere se ci sono altri argomenti che saranno depositati e, in secondo luogo, su quelli più rilevanti, poterci prendere il tempo di approfondirli nel merito.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Sono in collegamento anche i membri della Giunta. Pertanto, se vogliono chiedere la parola e aggiungere considerazioni per il dibattito, possono farlo in qualsiasi momento.
Ci sono altri Consiglieri che vogliono porre delle questioni pregiudiziali? Diversamente, metterei in votazione la questione pregiudiziale proposta dal Consigliere Grimaldi.



GALLO Raffaele

Presidente, mi permette?



PRESIDENTE

Sì.



GALLO Raffaele

Questa è una questione particolarmente rilevante, non trattiamola solo come una questione che potrebbe apparire di carattere "soluzionistico".
Pertanto, se c'è la possibilità di interloquire con la maggioranza o con la Giunta su questo tema, prima di bocciare in automatico la richiesta potrebbe essere utile.
Mi appello a lei, perché è il Presidente di tutti; poi, capisco che la Giunta ascolta, ma verifichiamo se interviene.



PRESIDENTE

Non posso essere Presidenza e maggioranza, o Giunta: la maggioranza è attenta, credo stia facendo le valutazioni, così come la Giunta, pertanto attendiamo delle risposte.
La parola al Consigliere Marello.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Sulla scia di quello che ha detto poc'anzi, nell'ultimo intervento, il Capogruppo del Partito Democratico, Gallo, mi permetto di ricordare ciò che è accaduto non molto tempo fa: quando abbiamo discusso il "Riparti Piemonte", a un certo punto è arrivata una nuova fase - diciamo così - di contributi dei bonus, non so più se fosse la terza o la quarta, e si è deciso di sospendere il Consiglio per illustrare in I Commissione il contenuto di queste novità.
Come affermava il collega Gallo, al di là delle dinamiche di Consiglio legate alle formalità, alle pregiudiziali, alle sospensive e quant'altro ritengo che, rispetto a un intervento emendativo così rilevante, forse sarebbe opportuno che la maggioranza fosse disponibile e aperta ad attuare una procedura analoga a quella che abbiamo seguito allora.
Pertanto, chiediamo che si sospenda il Consiglio e si convochi la Commissione competente affinché la Giunta si spieghi quali sono gli intendimenti che vuole perseguire attraverso la proposta di questi emendamenti, che - ripeto - come ha detto bene anche il collega Grimaldi hanno indubbiamente un impatto e una rilevanza notevoli.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Ci sono altri interventi sulle questioni pregiudiziali? Ricordo che gli emendamenti erano stati presentati prima della discussione generale. Pertanto, se non ci sono altri interventi, procederei con la votazione.
Non vedo alcun cenno nemmeno da parte dei Consiglieri presenti in Aula.



GRIMALDI Marco

Possiamo sentire, prima o poi, due parole dall'Assessore Tronzano da comunicare anche ai sindacati e dare una risposta alla lettera che ci è arrivata o solo tramite il voto si capirà cosa succede?



PRESIDENTE

Quando esamineremo l'emendamento, chiederemo la discussione. Poi, alla prossima Conferenza dei Capigruppo, chiederemo specifiche anche sulla lettera pervenuta, perché l'ho vista anch'io.
Attualmente, in modo ordinato, se non ci sono altre questioni pregiudiziali, dobbiamo procedere con la votazione della prima questione pregiudiziale del Consigliere Grimaldi sull'articolo 54 bis, introdotto dall'emendamento di Giunta.
Indìco la votazione per appello nominale sulla questione pregiudiziale presentata dal Consigliere Grimaldi.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
La successiva questione posta dal Consigliere Marello, che chiede la sospensione ai fini di convocare la Commissione, per gli emendamenti presentati, non la consideriamo come questione pregiudiziale. Attendiamo la Giunta sulla richiesta.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Possiamo cominciare la discussione sull'articolo 1.
La parola al Consigliere Grimaldi, sull'ordine dei lavori.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Vorrei annunciare che abbiamo appena depositato 250 emendamenti, che, con i 750 che avevo già depositato a mia prima firma, arriviamo a 1.000, così lei sarà felice.
Le chiederei, visto che credo che bisogna aggiornare la tabella, in quanto ho appena sottoscritto tutti gli emendamenti a prima firma Disabato (mi pare siano altri 350, se ho contato bene), e quelli dei 5 Stelle, che vorrei sottoscrivere anch'essi e i primi che le chiederei a verbale, così come ho chiesto in chat, quelli di Frediani, arriviamo a circa.
Siamo ancora lontani dai 2.000, credo che ne manchino ancora 200, ma ci stiamo lavorando.
Chiederei una sospensione, perché li abbiamo depositati adesso e tutti insieme, magari chiediamo agli Uffici di aggiornare la tabella.



PRESIDENTE

Sull'articolo 1 non ci sono emendamenti aggiuntivi.



GRIMALDI Marco

Chiedevo in generale. Si fidi di me: un quarto d'ora di sospensione credo possa fare bene a tutti.



PRESIDENTE

Spendiamo la seduta per dieci minuti, così procediamo con un riordino degli emendamenti, anche se l'articolo 1 non presenta nuovi emendamenti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.29 riprende alle ore 18.26)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 83, inerente a "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020"


PRESIDENTE

Procediamo proseguendo l'esame del disegno di legge n. 83, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Sono arrivati ulteriori emendamenti, quindi abbiamo aggiornato la tabella degli emendamenti, in modo da procedere con ordine, successivamente.
È stata aggiornata gran parte della tabella. Fino all'articolo 31 non gravano nuovi emendamenti quindi, il riepilogo delle tabelle è quello precedente.
Si proceda con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Sono stati presentati alcuni emendamenti: emendamento n. 16) presentato dalla Giunta, identico al n. 44) a prima firma Marello; emendamenti n. 49) 43) e 51) a prima firma Marello; emendamenti n. 369), 370), 371), 372) 373), 374), 383) soppressivo, il 376) e il 392) a prima firma Frediani.
Consigliere Grimaldi, sull'ordine dei lavori?



GRIMALDI Marco

Non sull'ordine dei lavori.
Ho chiesto ai colleghi di sottoscrivere gli emendamenti a prima firma Marello e Frediani; non so, non ho capito, ma così non interrompo più: va bene scriverlo in chat, come stanno facendo tutti.?



PRESIDENTE

Sì, hanno già annotato tutto e mi hanno detto che sono già stati sottoscritti.



GRIMALDI Marco

Va bene. La ringrazio.



PRESIDENTE

Procediamo con la discussione sugli emendamenti all'articolo 1.
Emendamento rubricato n. 16) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 43) presentato da Marello, Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 44) presentato da Marello, Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 49) presentato da Marello, Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 51) presentato da Marello, Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione.
Le ricordo che ha a disposizione tre minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
L'articolo 1, al Capo I, "Disposizioni in materia di sanità e welfare" concerne le modifiche all'articolo 12 della l.r. n. 10 del 1995.
In quest'articolo si producono alcune significative modifiche, cioè si dice che, nei casi di vacanza dell'Ufficio, ove per comprovati motivi non sia possibile provvedere alla nomina del Direttore generale, la Giunta regionale può procedere al commissariamento dell'Azienda, mediante la nomina, appunto, di un Commissario, eccetera.
Al secondo comma, si afferma che il Commissionario rimane in carica sino alla nomina del nuovo Direttore generale e, comunque, per un periodo che non è superiore a 12 mesi, eventualmente prorogabile, per una sola volta e per un massimo di sei mesi.
Rispetto a quest'articolo, noi abbiamo presentato quattro emendamenti.
Sul primo comma, gli emendamenti sono soppressivi, in quanto a oggi la legge consente, in casi di questo tipo, di poter nominare, anche se non è obbligatorio, ma è una facoltà, a Direttore dell'ASL, il Direttore amministrativo o il Direttore sanitario, nomina che non sarebbe più possibile. In questo caso si passerebbe immediatamente a un commissariamento anche piuttosto lungo.
Qui ci sono le ragioni dei due emendamenti al secondo comma. Uno di natura soppressiva, l'altro, invece, di natura modificativa, in cui diciamo che questo periodo di commissariamento debba durare non 12 mesi più sei quindi un massimo di 18 mesi, ma sei mesi più sei mesi. Ridurre una fase che comunque è una fase.



(Audio mancante o non comprensibile)



MARELLO Maurizio

La ragione di questi emendamenti è che non comprendiamo perché non si possano .



(Audio mancante o non comprensibile)



MARELLO Maurizio

Nel caso in cui si registri una vacanza del ruolo del Direttore generale e questo faccia ricorso, si faccia supplire attraverso il Direttore amministrativo o il Direttore sanitario, senza ricorrere al commissariamento che rappresenta pur sempre un'anomalia..



(Audio mancante o non comprensibile)



MARELLO Maurizio

Questi sono i contenuti degli emendamenti 44), 41), 43) e 51) all'articolo 1, comma 1 e 2 del disegno di legge n. 83.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere, sull'emendamento n. 16), identico al n. 44).



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'emendamento del Consigliere Marello, poiché l'ho sottoscritto con convinzione. La notizia è che quest'emendamento certamente sarà approvato, non tanto perché è un emendamento delle opposizioni, ma perché è uguale a un emendamento abrogativo presentato dalla Giunta regionale.
Giunta regionale che ha presentato diversi emendamenti a questo disegno di legge e, in alcuni casi, come in questo, torna sui suoi passi abrogando un intero articolo riguardante la gestione sanitaria.
In altri casi, purtroppo, cercava una mediazione su alcuni temi riguardanti la caccia e presentava emendamenti assai peggiorativi di quanto già di negativo è previsto nel disegno di legge 83. In altri casi ancora, come abbiamo visto questa mattina, quando un collega ha sollevato la questione del CSI, cerca di riprendere da capo un pasticcio che aveva già fatto sul CSI; meglio, che aveva tentato di fare sul CSI l'Assessora De Santis nella passata legislatura, senza peraltro riuscirci. In questo caso, l'articolo 1 riguardava la possibilità della Giunta regionale di nominare commissari straordinari a tempo.
Anche a nostro avviso, l'articolo 1 va abrogato, ed è il motivo per cui abbiamo firmato l'emendamento.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste d'intervento sugli emendamenti successivi? La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione dell'emendamento n.
49).



MARELLO Maurizio

Mi scusi, Presidente, mi sono distratto un attimo.



PRESIDENTE

Le davo la parola per illustrare l'emendamento n. 49).



MARELLO Maurizio

Ma l'ho già illustrato. Ho illustrato gli emendamenti 44) e 49).



PRESIDENTE

C'è l'emendamento n. 43), che è sostitutivo.
Va bene.
Passiamo all'esame dell'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 370) presentato da Frediani, Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Io andrei con calma, illustrando un emendamento alla volta, perché ne ho presentati in una certa quantità e non vorrei perdermi. Non faccio cumulo come il Consigliere Marello e andrei a illustrare il mio emendamento che si riferisce all'articolo 1, comma 1.
Con l'emendamento n. 370), chiediamo che, dopo le parole "in materia di dirigenza sanitaria", si aggiungano le parole "dopo aver acquisito il favorevole del Sindaco o della Conferenza dei Sindaci dell'ambito territoriale dell'Azienda sanitaria, oggetto di commissariamento".
Abbiamo proposto quest'emendamento perché crediamo che sia fondamentale che, nella scelta di una figura così importante, una figura apicale come quella del Commissario, debba essere consultato anche il Sindaco o la Conferenza dei Sindaci. Crediamo che sia assolutamente indispensabile coinvolgere il territorio e il Sindaco è, ovviamente, la massima autorità che lo rappresenta.
Questo è il primo emendamento che va a insistere su quest'articolo che è collegato all'iniziativa di commissariamento delle Aziende Sanitarie Regionali.
Mi fermo su quest'emendamento perché, essendo stato sottoscritto anche da altri membri dell'opposizione, magari qualcuno desidera intervenire.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io volevo intervenire sull'importanza di quest'emendamento, in quanto il Sindaco è forse l'espressione più evidente e autorevole del territorio ma non solo.
Nelle mani del Sindaco c'è anche la responsabilità della salute dei propri cittadini e, facendo anche parte della Conferenza dei Sindaci dell'ambito territoriale, se l'ASL in questione dovesse essere soggetta a commissariamento, è importante che ci sia la condivisione con il territorio. Anche perché è facile dedurre il fatto che, nel momento in cui ci fossero delle difficoltà o ci fossero degli attriti o, comunque, un servizio non all'altezza delle richieste, i cittadini, che sono i primi che se la prendono e che esprimono i propri mal di pancia, sono le persone più vicine ai Sindaci.
Durante l'emergenza COVID abbiamo visto che i Sindaci hanno avuto un ruolo non di secondo piano. Tanti servizi, anche all'interno degli ospedali, come anche il reperimento dei dispositivi di protezione individuale, molte volte sono stati recuperati proprio grazie all'importante lavoro dei Sindaci.
Penso che il coinvolgimento del Sindaco o, comunque, della Conferenza dei Sindaci dell'ambito territoriale su una scelta così importante come un commissario, sia un atto dovuto e di rispetto nei confronti del territorio.
Spesso si parla molto dei Sindaci come colonne portanti anche della rappresentanza politica sul territorio e della vicinanza alle persone, per cui mi sembra il minimo acquisire il parere favorevole da parte dei Sindaci quando si opera una scelta così importante come un commissario.
Ricordiamoci che, come ho anticipato, il Sindaco è la massima autorità a livello sanitario sul proprio Comune proprio perché deve garantire le prestazioni dei propri cittadini. Forse sarebbe il caso di iniziare ad ascoltarli maggiormente anche a livello regionale, non in un'ottica campanilistica, ma in un'ottica legata ai servizi necessari alle esigenze della popolazione da erogare sul territorio di competenza dei Sindaci, che non fanno altro che richiederli nei confronti della Regione.
Si sa che, in alcuni casi, c'è la difficoltà per gli abitanti di alcuni Comuni di accedere a determinati servizi sanitari, perché magari è un'Azienda che ha una dislocazione territoriale molto ampia, e che per accedere ad alcune visite specialistiche sono obbligati a fare dagli 80 ai 100 chilometri. Parlo ad esempio della mia provincia, dove questo è avvenuto durante l'emergenza COVID.



PRESIDENTE

Consigliere, ha a disposizione due minuti, mentre il primo firmatario tre minuti.
Concluda.



SACCO Sean

Concludo, dicendo che ritengo fondamentale votare quest'emendamento proprio per ridare dignità e ascolto ai nostri Sindaci.
Grazie.



PRESIDENTE

Sull'emendamento rubricato n. 370), ha chiesto la parola il Consigliere Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Come ho già avuto modo di dire, condivido l'emendamento abrogativo inerente all'articolo 1, ma allo stesso modo, non pensando che la Giunta regionale arrivasse all'abrogazione, abbiamo proposto anche degli emendamenti che chiaramente avevano ed hanno l'intento di andare a migliorare il contenuto dell'articolo 1.
In questo caso, si propone al comma 1, dopo le parole "in materia di dirigenza sanitaria", di aggiungere le parole "e dopo aver acquisito il parere favorevole del Sindaco o della Conferenza dei Sindaci dell'ambito territoriale dell'Azienda sanitaria oggetto di commissariamento".
Perché questo? Perché riteniamo che la scelta di una figura importante qual è quella di un commissario debba essere condivisa dal Sindaco o dalla Conferenza dei Sindaci, nel caso di un territorio più ampio rispetto al territorio del singolo Comune. Facendo questo, richiamiamo direttamente il dettato di legge nazionale, ovvero ciò che dice il decreto legislativo n.
502/92 all'articolo 3, comma 14, che dice: "Le unità sanitarie locali il cui ambito territoriale coincida con quello del Comune, il Sindaco " - che ricordiamo, è l'autorità più alta in materia sanitaria del Comune -"al fine di corrispondere all'esigenza sanitaria della popolazione provvede alla definizione dell'ambito della programmazione regionale delle linee d'indirizzo per l'impostazione programmatica dell'attività. Esamina il bilancio di previsione del conto consuntivo".
Andando a vedere lo spirito, la ratio e anche il dettato del decreto legislativo n. 502/92, abbiamo deciso di proporre quest'emendamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo su quest'emendamento, perché ne condivido la ratio, ma mi permetta in questi due minuti di sottolineare il mio punto di vista, che credo coincida con quello di molti colleghi presenti in Aula, sulla necessità di andare oltre l'intenzione di rendere protagonisti gli amministratori locali piemontesi nell'ambito della programmazione socio sanitaria. Quindi, "andando oltre le intenzioni" significa che il Piemonte può dotarsi di strumenti formali per condividere la programmazione e l'impostazione iniziale e anche la prospettiva futura nella programmazione socio-sanitaria.
Questa mattina, nelle questioni preliminari ho posto il tema della necessità di redigere un nuovo Piano Socio Sanitario piemontese. Ma quello che le sto per dire ora, Presidente, è proprio in linea con quello che ho detto questa mattina, cioè il ritorno al protagonismo dei territori. Sono convinto di questo e sono certo di trovare condivisione non soltanto dai colleghi del Movimento 5 Stelle e del mio Gruppo, ma una diffusa condivisione che può provenire anche dalla maggioranza.
Negli ultimi 30 secondi, Presidente, mi permetto di mettere in luce un fatto che riguarda la provincia da cui provengo. Da un lato, bisogna fare il possibile per rendere protagonisti gli amministratori locali dall'altro, gli amministratori comunali devono assumersi delle responsabilità. Se riuscissimo a trovare una via di mezzo, per far sì che in provincia di Alessandria, dopo più di 12 mesi, si possa convocare l'assemblea provinciale dei Sindaci e dell'ASL, sarebbe già una buona cosa.
Ciò non avviene da più di un anno.



PRESIDENTE

Sull'emendamento rubricato n. 370), ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Questa vicenda potrebbe essere molto utile, anche visto quello che è avvenuto da poco, durante la crisi COVID. Dico questo, perché spero che troveremo lo strumento giusto per discuterne, ma credo che sia anche possibile che gli Assessorati abbiano esattamente mandato tutte le linee d'indirizzo, così come si devono fare, le delibere, i protocolli e addirittura tutte le pratiche che ogni ASL armonicamente avrebbe dovuto seguire, ed è possibile che alcuni criteri e linee d'indirizzo fatte dall'Assessorato o dall'Unità di crisi non siano rispettate.
Che cosa succede a quel punto? Certo, sarebbe bello scoprirlo dentro a una Commissione d'inchiesta o che qualcuno indagasse esattamente su quali sono stati gli errori prima che lo decida la Magistratura, ma tant'è. Che cosa potrebbe succedere? Potrebbe succedere che, qualora si dimostrasse che un Direttore dell'ASL non ha svolto esattamente quello che doveva fare, si potrebbe arrivare al commissariamento di quell'ASL.
Magari può succedere che ha sbagliato sia l'Assessore sia il Direttore stesso, o magari è lo stesso Ministro della Sanità che commissaria l'ASL di riferimento. In questo senso, hanno ragione o non hanno ragione i colleghi che chiedono che questo commissariamento e che questo commissario venga, di fatto, deciso anche in accordo con chi territorialmente ha più competenze spesso anche più degli Assessorati alla sanità, nel conoscere i territori e lo stato sanitario e delle prestazioni? Per questo motivo, abbiamo sottoscritto gli emendamenti dei colleghi e spero che ci sia un esito favorevole.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo ovviamente a sostegno dell'emendamento n. 370).
È un emendamento fondamentale per ribadire un concetto che, come qualcuno ha già anticipato, se fosse stato presente nella mente dei nostri Assessori regionali nella gestione, in particolare, dell'emergenza COVID, forse alcune questioni, soprattutto sulle RSA, sarebbero potute andare in maniera diversa. Ed è il concetto di valorizzare chi è a contatto con il territorio, chi poi deve gestire una fase e anche - in questo caso, è l'oggetto della questione - la scelta di un Commissario straordinario.
Quando c'è un Commissario straordinario, vuol dire che qualcosa non è andato a buon fine, non per forza qualcosa d'illecito, ovviamente.
Pertanto, occorre avere la capacità e anche l'obbligo - è inserito in un articolato di una norma regionale - di sentire, di decidere, di ascoltare di avere quello che è il sentore, soprattutto, ripeto, nella gestione post per l'eventuale nomina del Commissario da parte del Sindaco e da parte degli Amministratori locali, che, come spesso diciamo noi e come sostengono in molti quando s'incominciava a militare della politica, sono le "antenne" reali del territorio, le antenne delle esigenze di quel territorio.
Approvare, quindi, quest'emendamento, che mette al centro la figura dei Sindaci, crediamo sia fondamentale. Se quest'attenzione ci fosse stata costantemente durante l'emergenza COVID, forse alcuni elementi sarebbero andati in maniera diversa. Credo che siano terminati i miei due minuti.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Sull'emendamento rubricato n. 370), ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
La Consigliera Frediani scrive: "Al comma 1 dell'articolo 1 dopo le parole 'in materia di dirigenza sanitaria' sono aggiunte le parole 'e dopo aver acquisito il parere favorevole del Sindaco o della Conferenza dei Sindaci dell'ambito territoriale dell'Azienda Sanitaria oggetto di commissariamento". Credo che così si vada a centrare in pieno quello che è il problema, ossia l'importanza dei Sindaci sui territori, soprattutto quando ci sono delle emergenze. Chi mi ha preceduto ha ricordato, infatti quanto siano stati fondamentali e importanti i Sindaci in queste circostanze.
Nell'eventualità che si configuri una situazione di questo tipo parliamo di commissariamento - è fondamentale che s'instauri questo rapporto di condivisione con il primo cittadino, che rappresenta sempre e comunque un riferimento per gran parte della cittadinanza.
Proprio in quest'ultimo periodo con i Commissari si è assistito a una sorta di "balletto" incredibile, lo ricordiamo tutti. Lo dico senza polemica: credo che in pochissime occasioni ci si sia accordati anche solo con gli Enti locali, magari con una semplice telefonata.
Ricorderete tutti, penso, la chiusura dei pronto soccorso: quando accadde, chi furono i primi a dare l'allarme? I Sindaci, che furono presi d'assalto dalla cittadinanza.
Spesso si trovano a dover dare delle risposte ai cittadini, ma in talune occasioni non riescono nemmeno a darle. Pertanto, è fondamentale che in casi d'emergenza come questi, speriamo sempre più rari, queste due figure svolgano non solo un lavoro di condivisione, ma siano complementari per affrontare insieme le eventuali emergenze.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo sull'emendamento n. 370). Cercherò di essere breve perché sono tanti gli argomenti da trattare e sono tanti anche gli emendamenti da illustrare, quindi è giusto ridurre un po' le tempistiche se possibile (per voi, più che altro!).
Sono perfettamente d'accordo con la ratio di quest'emendamento, perch abbiamo appreso, proprio durante l'emergenza COVID, quanto sia importante la gestione territoriale e il raccordo con i territori, al fine di gestire meglio le emergenze ed evitare una frammentazione nelle scelte. Un sistema troppo apicale, marcato e distaccato dalle realtà locali potrebbe soltanto aggravare la situazione o creare danni, in realtà.
È chiaro, quindi, che la posizione al vertice che deve assumere delle decisioni lo debba fare di concerto con i Sindaci, con le Conferenze dei Sindaci e con le realtà territoriali che ben conoscono le problematiche. Lo trovo giusto. Peraltro, mi sembra anche un argomento condiviso da più forze politiche, quindi anche dalla maggioranza: talvolta si scrivono delle norme, ma poi ci si rende conto, effettivamente, che si potrebbe incappare in errori. Magari uno non ci pensa subito.
Però la rete territoriale e il dialogo con i Sindaci può soltanto arricchire e creare situazioni di collaborazione e condivisione, che, a mio avviso, sono auspicabili anche alla luce della recente esperienza che abbiamo dovuto affrontare. Ben venga, quindi, la gestione territoriale e le decisioni condivise anche per le posizioni apicali sul territorio.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire su quest'emendamento, che ho sottoscritto con convinzione ma, giusto per organizzare i lavori anche nel prosieguo, vorrei prima chiederle come intende procedere: cioè illustriamo prima gli emendamenti relativi all'articolo e poi chi vuole può intervenire sui vari emendamenti, oppure trattiamo emendamento per emendamento, con illustrazione ed eventuali altri interventi, per poi passare all'emendamento successivo? Perché stiamo andando un po' in disordine e magari altri colleghi compreso il sottoscritto, hanno il piacere di intervenire anche su emendamenti già presentati o che saranno presentati successivamente.
Non so se sono stato chiaro o se mi sono espresso in maniera confusa.



PRESIDENTE

No, no, stavamo facendo le opportune valutazioni per proseguire ordinati.
Adesso ci sono gli interventi emendamento per emendamento.
Successivamente, ci sarà la discussione generale sugli emendamenti che insistono sull'articolo 1. Seguiranno le votazioni sugli emendamenti sull'articolo 1.
Poi si passerà agli emendamenti che insistono sull'articolo 2 e così via, a seguire.



VALLE Daniele

Mi è chiaro. Ma se io sentissi l'impellente necessità di intervenire anche sugli emendamenti che ha presentato il mio collega Marello, per esempio, che adesso si sente un po' geloso rispetto alla collega Frediani.



PRESIDENTE

Sugli emendamenti relativi all'articolo 1, sì.
In riferimento a quelli che ha presentato.



VALLE Daniele

Ah, ok!



PRESIDENTE

Come ha fatto il Consigliere Marello, fa una discussione complessiva.
Anche perché erano sostitutivi o abrogativi quelli del collega Marello perciò erano tutti.



VALLE Daniele

Va bene. Man mano che ne viene presentato uno nuovo, io mi rifaccio avanti, se l'ho sottoscritto ovviamente (sono quasi certo di si), per un nuovo intervento.
Prima mi concentrerei, ovviamente, sull'emendamento n. 370), che è quello su cui ho chiesto la parola, perché penso che sia abbastanza rilevante, in caso di commissariamento, ottenere, da parte dell'Assessorato alla sanità, il parere della Giunta e del Sindaco o della Conferenza dei Sindaci dell'ambito territoriale dell'Azienda Sanitaria che viene commissariata.
La relazione con il territorio - l'abbiamo detto tante volte - non solo è importante, ma è stata forse anche uno degli aspetti fondamentali in questa crisi. Pertanto, riteniamo auspicabile inserire questo passaggio anche per un provvedimento forte come quello del commissariamento, rispetto al quale, come opposizioni, facciamo anche già un po' di fatica a esercitare la nostra funzione di controllo ispettivo (ma ne abbiamo già parlato oggi); dunque, sarebbe meglio che ci fosse una concertazione con il territorio.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo sempre sull'emendamento n. 370), per sottolineare che la richiesta della collega Frediani risponde a un'esigenza vera, un'esigenza concreta. Perché, come diceva poco fa il mio collega Valle, se è vero com'è vero, che i Sindaci sono il soggetto istituzionale più apprezzato dai cittadini, ci sarà un motivo, e la ragione è semplice: godono della fiducia dei cittadini, perché i cittadini sanno dove trovarli.
Credo che, rispetto a quest'emendamento, a questa proposta di modifica normativa, il vantaggio non vada tanto visto nel rapporto tra Sindaco e cittadino, quanto piuttosto il vantaggio è dell'Assessore stesso, della Regione stessa, perché va a tutto suo vantaggio avere i Sindaci dalla propria parte, nella misura in cui sono d'accordo con l'impostazione che nel caso di specie, si voglia dare. Ci stiamo riferendo, evidentemente, al commissariamento.
Condividiamo quest'impostazione. Auspichiamo che questa proposta intelligente possa essere accolta e lo possa essere, a maggior ragione, da una maggioranza politica che spesso ne evidenzia anche la ragione. Sotto questo profilo, certamente condividiamo il ruolo, l'importanza e la fondamentale del ruolo e della figura del Sindaco.
Auspico, di conseguenza, che quest'emendamento sia preso in considerazione dalla maggioranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altri iscritti a intervenire sull'emendamento n. 370) passerei al successivo emendamento.
Emendamento rubricato n. 373) presentato da Frediani, Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi sembra, però, che quest'emendamento sia uguale al n. 370). Nella foga di sostenere la mia richiesta, ho presentato due emendamenti uguali. Ho inviato erroneamente due volte lo stesso. Chiedo di controllare, ma mi sembra che siano identici.



PRESIDENTE

Sì.
Poi c'è il n. 374).
Emendamento rubricato n. 374) presentato da Frediani, Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Sì, passiamo al n. 374), che insiste sempre sul comma 1 dell'articolo 1.
Questa volta chiediamo di aggiungere, dopo le parole "in materia di dirigenza sanitaria", le parole "scelto da una terna di esperti nominati rispettivamente dall'Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali (AgeNaS), dal Ministero della salute e dalla Regione Piemonte" .
Siamo sempre nell'ambito della scelta del Commissario. Che cosa pensiamo in questo caso? Pensiamo che nella nomina del Commissario si debbano rispettare i criteri meritocratici. Spiace dire che, purtroppo, molto spesso abbiamo avuto, soprattutto in ambito sanitario, nomine che non sembravano proprio rispecchiare i principi di meritocrazia.
Crediamo necessario avere delle competenze e, possibilmente, competenze più alte disponibili, in ruoli chiave come può essere il ruolo di un Commissario di un'ASL.
Per questo motivo, abbiamo indicato, tra le persone che dovranno proporre e scegliere i nominativi, tre persone che appartengano a questi Enti, che sono Enti di assoluto rispetto e competenza: AgeNaS, Ministero della salute e Regione Piemonte.
Crediamo che la meritocrazia debba essere un principio applicato sempre.
Ripeto, purtroppo, non sempre l'abbiamo visto.
Appartengo alla Commissione nomine, quindi spesso abbiamo discusso sui criteri di nomina delle persone. Molto spesso la decisione avviene in Aula ma non sempre abbiamo visto una scelta in base a criteri meritocratici. In questo caso, siccome c'è l'occasione di mettere qualche paletto che possa garantire di nominare persone con reali competenze, crediamo sia opportuno farlo.
Per questo motivo, abbiamo presentato quest'emendamento e speriamo trovi accoglimento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
In questo caso, la volontà che abbiamo di migliorare l'articolo 1 del disegno di legge ci porta a proporre un emendamento che ha l'intenzione di far sì che la persona scelta per il ruolo di Commissario sia una persona che abbia reali competenze in materia sanitaria; evitare, quindi, che la nomina sia puramente una nomina politica, che il nominato semplicemente sia una persona affine e fedele alla parte politica che in quel momento è al Governo o che, peggio ancora, sia una nomina legata a meccanismi di porte girevoli o che sia una ricompensa per altre operazioni che molto hanno a che fare con la politica e poco con la gestione in materia sanitaria.
Con quest'emendamento, proponiamo di aggiungere, dopo le parole "in materia di dirigenza sanitaria", le parole "scelto da una terna di esperti nominati rispettivamente dall'Agenzia dei servizi sanitari regionali, AgeNaS, dal Ministero della salute e dalla Regione Piemonte", in modo che questi tre soggetti, due dei quali soggetti con competenze specifiche in materia sanitaria (parliamo di AgeNaS e del Ministero della salute), affianchino la Regione Piemonte in questa scelta, che è sicuramente una scelta importante che deve andare nella direzione di nominare una persona che abbia il curriculum, le capacità e le competenze per una simile responsabilità.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Intervengo su quest'emendamento, volto a creare un bilanciamento tra quella che è una scelta politica e quella che è, invece, una scelta tecnica. In questo modo, si va a garantire un certo livello di competenze, fondamentali in una gestione in materia sanitaria, proprio perché si va a incidere su uno dei valori fondamentale e tutelati dalla Costruzione, che sono appunto il diritto alla salute.
Questa terna di soggetti garantirebbe un equo bilanciamento dei vari poteri sui vari livelli, ma anche per quanto riguarda l'individuazione di soggetti con un profilo adeguato a ricoprire tale ruolo. Questo dispositivo pu essere letto insieme con l'emendamento precedente, che coinvolge l'assemblea dei Sindaci, per quanto riguarda la scelta del Commissario.
Come dicevo, è un ottimo compromesso per inserire una norma che possa, da una parte, circoscrivere la rosa dei nomi a persone con una competenza certificata da una serie di enti che hanno titolo per esprimersi in materia sanitaria; dall'altra, una quota più legata alla fiducia, magari anche politica, per quanto riguarda il territorio, con l'espressione dell'assemblea dei Sindaci. In questo modo, avremmo una figura sia in grado di soddisfare le esigenze del territorio, sia in grado di dare ai Sindaci una fiducia ben riposta, in quanto scelti tra personale con competenze certificate da enti che hanno materia in competenza sanitaria.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Ho sottoscritto anch'io questo emendamento perché ne condivido, per almeno due motivi, la ratio.
Il primo è che la figura del Commissario è una figura straordinaria, per quello che attiene i poteri che va a esercitare e per la modalità con cui si sceglie, ma non necessariamente una figura il cui rapporto con il nominante è di carattere fiduciario; rapporto che, più o meno intrinsecamente, si viene a creare nel momento in cui la nomina fa riferimento soltanto a una sola persona.
Andando a istituire un criterio di valutazione, sicuramente iper semplificato come quello che propone l'emendamento (che almeno attiene alla competenza di diverse soggettività giuridiche e di diverse competenze nello stesso processo), ci garantiamo che la scelta di un Commissario avvenga con una procedura semplificata ed emergenziale, se del caso, ma che comunque tenga in considerazione le competenze e non soltanto un'eventuale legame di carattere politico fiduciario con il potere nominante.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Quest'emendamento, Presidente, stimola diversi ragionamenti e riguarda, in particolare, le figure tecniche apicali dell'ambito strategico più importante del Governo di una Regione: la sanità e gli strumenti che il Governo regionale ha a disposizione; gli strumenti organizzativi e umani le risorse umane che il Governo ha a disposizione per concretizzare l'idea di futuro della Regione che è chiamato a governare.
In questa fase, se posso dire, francamente non ricordo nemmeno chi tra la Giunta e la maggioranza abbia utilizzato la frase che sto per dire: la frase, appunto, che mi ha infastidito più di tante altre è stata quella riferita ai Direttori generali o Commissari nominati nella passata legislatura, come se ai tecnici e alle figure apicali si dovesse sempre apporre un timbro di natura politica. Io non sono d'accordo, non è il mio punto di vista, pertanto l'emendamento presentato dai colleghi del Movimento 5 Stelle va nella direzione del mio pensiero: la politica fa programmazione, la politica deve avere un'idea di futuro, la politica ha un compito, una responsabilità ben precisa.
Il gruppo dirigente e i tecnici, hanno un compito: portare a termine, a conclusione, il progetto che la politica indica. Un bravo tecnico, se crede nel progetto politico che gli viene messo a disposizione, bene, ma deve portarlo a termine a prescindere dalla natura politica della proposta indicata. E, allora, già è abbastanza l'elenco dei Direttori generali (l'elenco nazionale); io credo si debba fare un passo in più, cercando di individuare mai lo stesso, perché tutti gli enti sono formati da uomini cambiando di volta in volta il gruppo che decide, ma soggetti terzi che individuano esclusivamente in base ai curricula i ruoli dei dirigenti che devono essere nominati.
Quest'emendamento mi convince, va nella direzione giusta.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Ravetti.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente; la ringrazio per la parola.
Intervengo anch'io sull'emendamento, che considero importante. Si tratta di un elemento abbastanza discusso tra gli addetti ai lavori, perché - lo diceva anche adesso il collega Ravetti - evidentemente è una questione su cui spesso ci interroghiamo: la figura dev'essere una figura di estrema fiducia o meno? In realtà, la normativa in questo senso ci ha già dato un'indicazione chiara, poiché si è passati da una nomina, che fino a qualche anno fa era solo fiduciaria, all'obbligo, almeno per quanto riguarda i Direttori generali, di essere iscritti a un albo, quindi almeno dimostrare che si sceglie tra persone di una certa competenza.
È evidente che quest'emendamento va in quella direzione, una direzione di cui avremo sempre più bisogno: da un lato, perché i bisogni sanitari e le risposte organizzative richiedono competenze specifiche che non si possono improvvisare; dall'altro, perché c'è una tendenza innata nella gestione del potere a interferire, forzare, magari chiedere con forza alcune questioni o l'interpretazione di alcune situazioni nei confronti di chi ha un ruolo più tecnico.
È evidente che il rapporto con la politica è un rapporto legato alla soddisfazione di obiettivi (questo sicuramente), ma non ci deve essere nessuna interferenza da parte della politica, altrimenti il rischio è di avere territori e situazioni che vengono gestiti in base alla capacità politica o alla potenza del politico di turno su un certo territorio.
Questo non va certo a favore dei cittadini, che hanno bisogno, invece, di una gestione il più possibile oggettiva e tecnica per quanto riguarda i problemi della sanità.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Prendo la parola, perché, in occasione della possibilità di esprimere la mia opinione a favore di questo emendamento, il n. 374), posso collegarmi anche all'emendamento n. 370).
Vedo degli emendamenti di sostanza e, quindi, li apprezzo particolarmente perché l'intenzione della collega Frediani è proprio quella di garantire il sistema, di tutelarlo ancor meglio, in un caso coinvolgendo un'autorità che ha particolari legami con i territori e quindi conosce bene il bacino in cui si opera e, dall'altra parte, il desiderio di individuare una personalità che sia, al contempo, di grande esperienza e di merito (si viene nominati per merito, individuati proprio in relazione alle proprie caratteristiche), ma che, come sottolineato già da altri colleghi in precedenza, ha un profilo indipendente dallo scenario politico presente in quel momento.
È chiaro che, per un ruolo così delicato e importante come quello del Commissario, queste sono tutte caratteristiche che - ripeto - garantiscono e tutelano il sistema in generale e si avvicinano a individuare il miglior candidato possibile per coprire il ruolo.
Sono contento di dichiarare il mio voto favorevole su quanto espresso dalla collega Frediani, in particolar modo per la filosofia che accomuna i vari emendamenti e che sottende a tutti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Martinetti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Anch'io ho sottoscritto con grande convinzione quest'emendamento.
Riteniamo fondamentale che la nomina sia effettuata su criteri meritocratici; dovrebbe essere questa la normalità e non dovrebbe neanche esistere un emendamento che individua dei criteri meritocratici, perch dovrebbero essere le basi, quando si fanno delle nomine o quando si danno dei poteri a determinate persone.
In questo caso, è chiaro che, rispetto al ruolo di un Commissario che magari deve agire in una situazione di emergenza, avere la garanzia che sono stati interpellati degli enti autorevoli come quelli che ha citato la Consigliera Frediani (l'Agenzia dei servizi sanitari regionali, il Ministero della Salute e la Regione Piemonte) è molto rassicurante.
Questo, come ha ricordato anche il Consigliere Giaccone, si collega all'emendamento che abbiamo discusso prima e, con il suo inserimento, va a disegnare una linea guida che dà origine a una norma che ha una sua logica importante.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo con piacere su quest'emendamento a prima firma della collega Frediani, che introduce una riflessione importante su figure così rilevanti dal punto di vista della gestione amministrativa e dirigenziale della struttura della nostra Regione.
Dal punto di vista della gestione della sanità, che è la prima delega in capo alla Regione sicuramente in termini finanziari, ma anche in termini di servizio erogato al cittadino, quindi di percezione di quello che la Regione riesce a offrire al cittadino, scegliere per i ruoli apicali delle Aziende sanitarie figure commissariali individuate attraverso una selezione fatta da esperti che ne possano valutare e verificare la capacità manageriale, la capacità dirigenziale e la capacità anche di carattere ovviamente sanitario, essendo ruoli strettamente a carattere sanitario, è secondo me, un valore aggiunto che dev'essere inserito all'interno dell'articolo.
Da un lato, permette di selezionare sempre il meglio all'interno delle nostre Aziende, anche dal punto di vista delle figure commissariali dall'altro, ci permette di mettere a capo delle Aziende sanitarie le figure migliori che possano rispondere alle esigenze di servizio sanitario al cittadino nel miglior modo possibile, che dev'essere sempre l'obiettivo comune di tutti gli amministratori all'interno della nostra Regione, a prescindere dal colore politico e dalle maggioranze che si formano nel corso degli anni e delle legislature.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Sottoscrivo in pieno il contenuto dell'emendamento a prima firma Frediani ma soprattutto faccio mie le parole del collega Martinetti, che mi hanno particolarmente toccata.
È chiaro che, come dice lui, e giustamente sostiene, queste clausole non sarebbero nemmeno da prevedere, perché dovrebbero essere intrinseche nella gestione adeguata della nomina di queste figure. Perché? Perché, come abbiamo visto negli anni, si percepisce sempre che, spesso e volentieri, le nomine sono inquinate dalle scelte politiche, che non sempre rispecchiano le competenze o, comunque, non sempre scelgono figure adeguate dal punto di vista formativo, delle esperienze e del curriculum ai ruoli che vanno a ricoprire. Sono ruoli di responsabilità eccellenti e che richiedono conoscenze, in questo caso, dell'ambito sanitario.
Pertanto, non si può non condividere quest'emendamento, ma è assurdo che si debba affermare questo concetto, però è anche chiaro che è meglio farlo perché, come dicevo prima, se guardiamo i trascorsi, la storia c'insegna che le nomine sono sempre state inquinante dalle scelte politiche che spesso, non si sono rivelate adeguate alle esigenze delle strutture sanitarie tramite queste figure apicali.
È chiaro che per la meritocrazia serve la conoscenza della materia, un curriculum eccellente e una formazione adeguata. Questo è l'intento del contenuto dell'emendamento a prima firma Frediani che, ovviamente condivido pienamente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Avetta, sull'emendamento n. 374).



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
L'emendamento non si riferisce a una materia qualsiasi, ma si riferisce alla materia per eccellenza, che è la sanità, sia per la rilevanza che assume tra le competenze della Regione sia, a maggior ragione, per la rilevanza che assume nei confronti di tutti i cittadini piemontesi.
A questa considerazione aggiungo che non è soltanto opportuno, ma è necessario, ed è bene scriverlo, che i criteri di selezione siano rigorosi improntati alla massima meritocrazia e legati evidentemente alla massima competenza dei soggetti che vanno ad assumere determinati incarichi, perch questo è l'unico modo attraverso il quale noi garantiamo in modo oggettivo e corretto ai cittadini un'erogazione di un servizio come quello sanitario che sia improntato alla massima efficienza, alla massima efficacia e, per quanto possibile, anche alla massima economicità.
Quest'emendamento, come ha già ricordato il Consigliere Giaccone, è legato anche dal punto di vista normativo, all'emendamento n. 370) che abbiamo illustrato prima, che afferma il ruolo della figura del Sindaco, che rappresenta quel legame territoriale fondamentale che viene integrato e viene completato dai criteri meritocratici con cui scegliamo i tecnici che si devono occupare di una materia così delicata come la sanità.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo a sostegno dell'emendamento 374), un emendamento che trova anche il mio sostegno pur nella differenza di concepire il tema delle nomine, perché abbiamo bisogno di persone qualificate. È evidente però che rispetto alla differenza di alcuni interventi che mi hanno preceduto questa capacità e queste caratteristiche non necessariamente sono slegate dalla capacità della politica di selezionare la classe dirigente.
Poi, è evidente che nel passato, in un lontano passato, questo sia stato un modo per dare delle risposte a persone magari non di qualità, magari a persone che non avevano più ruoli istituzionali, ma dobbiamo anche dire che non è detto che le due cose non possano coincidere. Nonostante questa sottile differenza, sono fortemente convinto che in un'azione, come diceva il collega Valle, di supplenza temporanea o, comunque, di un commissariamento (siamo ancora all'articolo 1, nel quale appunto si parla di una sostituzione con un commissariamento), in questo caso la competenza soprattutto per ruoli così particolari, sia una competenza importante, una competenza che va ricercata non soltanto sul piano tecnico, ma anche generalmente amministrativo.
Chi, infatti, sta dentro le istituzioni, anche se può cambiare il ruolo, ha una competenza che è la gestione dell'affare pubblico, la gestione del bene comune e del bene pubblico.
Su quest'emendamento con qualche evidente differenza, per migliorare questo testo, questo omnibus che avete presentato, la mia firma e il mio sostegno ci sono, quindi ci tenevo, ovviamente, a darne contezza pubblica anche rispetto ad alcune differente che caratterizzano l'emendamento sulla scelta di un commissario.
Però, ripeto, il tema della competenza è un tema fortemente ricercato soprattutto da chi arriva, come tanti in quest'Aula, da una gestione di livello amministrativo, prima di diventare Consigliere regionale; e sappiamo che quando la competenza politica, la competenza amministrativa e la competenza tecnica del bene comune, dell'amministrare uno spazio pubblico si mettono insieme, succedono cose molto più positive che non avere soltanto una delle caratteristiche annunciate.
In questo senso, l'emendamento va proprio a stabilire la scelta in termini appunto di competenza.
Credo che questo emendamento vada proprio a ricercare la qualità. In passato e in alcune circostanze, c'è stata poca ricerca della qualità, come abbiamo visto anche in alcune nomine effettuate nell'ultimo periodo.
Credo che quest'emendamento sia assai utile. Spero che la maggioranza abbia la volontà nel ricercare insieme con noi la qualità per eventuali nomine di questo tipo.
Grazie.



PRESIDENTE

Non vedo altri iscritti sull'emendamento rubricato n. 374).
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 376) presentato da Frediani, Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Presidente, sto notando che tutti i miei emendamenti sono caricati due volte. Non so se ci sia stato un problema nel mio invio o un problema nell'estrazione dello zip, perché li avevo zippati. Spero che non sia così per tutti i miei emendamenti, che in tutto dovrebbero essere 140.
L'emendamento rubricato 376) è uguale al 374).



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 374) e n. 376) sono identici?



FREDIANI Francesca

Sì. Dopodiché, mi sembra ci sia un emendamento del Consigliere Marello.



PRESIDENTE

Sono diversi, perché uno riporta il termine "rispettivamente" e l'altro no.
Anche l'emendamento rubricato n. 370) è diverso dall'emendamento rubricato n. 371), perché uno riporta "parere favorevole", l'altro "parere del Sindaco".



FREDIANI Francesca

Allora mi è sfuggita la sfumatura. Ne ho presentati una serie.
Con l'emendamento rubricato n. 376) torniamo sempre sul tema della nomina di cui abbiamo parlato poco fa, quindi della nomina del Commissario. Credo che ormai sia chiaro lo scopo della nostra attività emendativa su quest'articolo e, in particolare, su questo comma. Chiediamo di aggiungere all'interno dell'articolo 1, comma 1 le parole "scelto da una terna di esperti, nominati uno per ente: dall'Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali, dal Ministero della Salute e dalla Regione Piemonte".
In tutti gli interventi dei colleghi che hanno sottoscritto l'emendamento è ritornato il tema ricorrente della competenza. Crediamo che, nel momento in cui si va a nominare un Commissario, la competenza sia fondamentale. Un Commissario interviene sempre in una condizione d'emergenza, quindi deve essere una persona che presenta delle doti di competenza superiori alla media. Assolutamente. In più, dev'essere anche una persona con un certo equilibrio politico che consenta di mantenere quella lucidità per prendere delle decisioni nell'interesse comune, nell'interesse dei cittadini e anche nell'interesse delle Aziende sanitarie.
Noi abbiamo presentato questi emendamenti con queste due varianti di sfumature, sempre nell'ottica di inserire nel testo di legge un'attenzione particolare al tema della meritocrazia, che crediamo sia assolutamente centrale quando normalmente si parla di nomine ma, ancor più, quando si parla di nomine in un contesto emergenziale come quello che, ad esempio abbiamo vissuto in questi ultimi mesi e che speriamo di non dovere rivivere prossimamente.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire sull'emendamento rubricato n. 376) il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
L'emendamento chiede che, in pratica, la persona nominata nel ruolo di Commissario sia una persona che abbia anche delle competenze specifiche.
Competenze che possono essere viste, giudicate e valutate nel giusto modo solo da chi opera in quel settore ad alti livelli. Questo è il motivo per cui pensiamo e riteniamo che questa persona debba essere scelta da una terna di esperti nominati una per ente, dall'Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali, quindi l'AgeNaS, dal Ministero della Salute e dalla Regione.
È importante, per avere una persona che sappia affrontare determinate situazioni, che la nomina sia attuata secondo criteri meritocratici e non secondo inclinazioni politiche o correnti politiche o altri meccanismi.
Questo discorso è valido sempre quando si parla di gestione della sanità nella nostra Regione, è una questione assai complessa, ma risulta ancora più evidente in periodi come questo. Si sta affrontando e si sta attraversando una strada che nessuno ha mai attraversato prima, quindi si è passati da situazioni nuove per tutti, ma è chiaro che chi ha competenze specifiche di base e delle esperienze di base è più preparato ad affrontare anche situazioni difficili e situazioni d'emergenza.
La gestione nell'emergenza COVID ha dimostrato come, nella gestione della sanità, servono persone con delle competenze specifiche, quindi quest'emendamento assume più che mai valore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Lascerei la parola al Consigliere Preioni per una questione di alternanza maggioranza-opposizione. Stiamo parlando solo noi dell'opposizione, ma ho visto che il collega si è prenotato. Se vuole intervenire prima di me bene, altrimenti vado avanti con l'illustrazione dell'emendamento.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Su cosa vuole intervenire, Consigliere Preioni?



PREIONI Alberto

Voglio intervenire sull'ordine dei lavori.
Volevo avanzare una proposta. Abbiamo l'esigenza di confrontarci qualche minuto con la maggioranza. La proposta, quindi, è di sospendere per qualche minuto i lavori del Consiglio, così facciamo riposare le corde vocali dei colleghi di minoranza in questa giornata di strenuo ostruzionismo.
Vorremmo venire loro incontro, visto che ci aspettano altre analoghe giornate nei prossimi giorni. Quando si ritiene, chiedo di convocare una Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Ci sono altri interventi sull'ordine dei lavori? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Solo per confermare che siamo molto in forma, abbiamo appena iniziato, ci stiamo rodando, ci stiamo anche alternando. Ringraziamo il Consigliere Preioni, ma siamo più preoccupati per i lavoratori e abbiamo appena depositato altri mille emendamenti in tal senso.
Le chiederei, Presidente, di circostanziare la proposta del Consigliere Preioni e di chiudere subito i lavori, così possiamo mandare a casa anche i nostri Uffici. Anzi, chiedo, se è possibile, di non caricare tutti gli emendamenti oggi perché li abbiamo già fatti lavorare abbastanza. Fisserei per domani mattina, quando pensiamo utile, dopo le 10, la Conferenza dei Capigruppo.
Noi stiamo facendo il nostro lavoro leale di opposizione, proviamo a non abusare della nostra buona fede ed eviterei di convocare Conferenze dei Capigruppo di prima mattina. Alle 10 c'è la ripresa dei lavori. Se volete possiamo incontrarci a quell'ora e rinviare l'inizio dei lavori.
Non ho capito perché dobbiamo fare una Conferenza dei Capigruppo. Se è per annunciare il ritiro degli articoli sulla caccia, sulle cave e sul CSI allora vediamoci anche alle 9 di mattina, ma se non è per questo, vediamoci più in là, quando serve.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Chiedo scusa, ma anch'io vorrei capire un po' meglio il perimetro della richiesta del Consigliere Preioni. Se è quello di fare una Conferenza dei Capigruppo di maggioranza non c'è nessun problema, chiudiamo i lavori e ci vediamo domani mattina o nel pomeriggio, quando ritenete, se dobbiamo confrontarci come Conferenza dei Capigruppo in generale.
Era solo per mettere un po' di paletti fermi. Altrimenti possiamo andare avanti fino alle ore 20 con l'illustrazione degli emendamenti. Abbiamo molti argomenti da affrontare e illustrare.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
È chiaro che siamo disposti a concedere la sospensione dei lavori, ma vorremmo capire per quale motivo verremo convocati nella Conferenza dei Capigruppo.
Mi collego anch'io all'osservazione del collega Grimaldi quando dice: "Se ci vogliono dire che abbiamo raggiunto l'accordo, ovvero la soppressione di quegli articoli che non c'entrano niente con l'urgenza e la necessità di questo collegato, saremo felici di incontrarvi a qualsiasi ora, anche fra poco, se volete. Altrimenti riprendiamo il lavoro domani alle ore 10 con una Conferenza dei Capigruppo e vediamo come vogliamo procedere per le prossime giornate".
Io ho un'idea sul motivo per cui saremo convocati, non ci vuole un genio però spero sempre nel vostro buon costume nei confronti delle opposizioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Volevo chiarire meglio il mio pensiero.
L'idea della maggioranza era di sospendere adesso, che sono le 19.40, e chiudere il Consiglio per fare questa riunione di maggioranza da adesso alle ore 20 e, successivamente, procedere con una Conferenza dei Capigruppo. Non chiedetemi di anticipare quello che diremo e quello che discuteremo nella riunione dei Capigruppo, ma l'intenzione nostra è di convocare una Conferenza dei Capigruppo alle ore 20.
Se ci fosse un'intesa e domani alle ore 9 si potesse fare una riunione dei Capigruppo e alle ore 10 terminarla, è una questione. Se, invece, si vuole portarla a domani per poi fare una Conferenza dei Capigruppo che magari dura tutta la mattina, devo ricordare che l'opposizione ha legittimamente utilizzato il sistema dell'ostruzionismo e lo sta utilizzando, però la maggioranza deve anche tutelare il fatto di contingentare i tempi e di portare a compimento questo provvedimento.



GRIMALDI Marco

Però, Presidente, può tutelarci? Perché non è che si possono convocare le riunioni dei Capigruppo alle ore 20, dopo che ci avete già imposto l'orario dalle ore 10 alle ore 20 per tre giorni di fila. Se volete, domani mattina alle ore 10 ci incontriamo come Capigruppo. Io l'avevo capita meglio di così, invece è ancora peggio. Non è possibile che ci sia sempre il Consigliere Preioni in mezzo. Ma dobbiamo depositare 5.000 emendamenti per capirci? Guardate, io stanotte due ore me le prendo per fare altri 2.000 emendamenti! Decidete voi! Se continuate così, noi continuiamo così! Possiamo evitare forzature come quelle di convocare una riunione dei Capigruppo alle ore 20? Ma stiamo scherzando? Ci dite anche che ci concedete 20 minuti di pausa? Veramente volete offenderci così? Prendete la parola per offenderci? Per favore, Presidente Allasia, lei ha una sua autonomia: ci convochi domani mattina alle 10 come Capigruppo e noi ci saremo. Di sicuro non ci saremo alle ore 20, perché per noi è inaccettabile questo metodo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, ho sentito una parola che non mi è piaciuta molto nelle frasi del collega Preioni. Spero di non averla capita bene, perché non vorrei aggiungere oggi discussioni a ulteriori discussioni, anche legate al Regolamento, appigliarci a commi, Regolamenti e quant'altro.
Credo che sia uscita dalla bocca del collega Preioni la parola contingentamento e questo mi fa un po' rabbrividire, perché abbiamo iniziato la discussione da due ore sull'articolo 1. Pertanto, anzich ragionare già di contingentamento, v'invito a prendervi tutto il tempo che volete come maggioranza e di fare le riflessioni che ritenete più opportune. Noi stiamo legittimamente facendo opposizione, utilizzando gli strumenti che ci consente il Regolamento, senza forzature e senza null'altro, così come voi utilizzate sistematicamente il Regolamento, anche forzandolo sistematicamente.
V'invito a procedere con molta cautela anche solo al pensiero e all'idea nel prosieguo dei lavori, di pensare un contingentamento su questo disegno di legge, perché - e lo dico pubblicamente - entreremo in un dibattito regolamentare non da poco. Infatti, l'articolo 69 permette il contingentamento sulla legge finanziaria, sul bilancio, sul rendiconto sull'assestamento e abbinato a questo c'è la generica frase "o altro argomento di rilevante importanza".
In questo disegno di legge, noi non vediamo nulla di rilevante importanza che sia equiparabile a quello che il Regolamento individua come legge finanziaria, bilancio, rendiconto, assestamento o documenti relativi all'equilibrio economico-finanziario della nostra Regione, che, per carità deve essere sempre preservato e mantenuto, ci mancherebbe. E abbinando a queste parole "altro argomento di rilevante importanza" noi possiamo intenderlo e capirlo su temi quali il "Riparti Piemonte", il "Bonus Piemonte", le misure di emergenza, che, per quanto da noi non condivise vanno nella direzione di un aiuto da dare al Piemonte.
Tuttavia, in quest'omnibus non c'è nulla che, se non viene approvato come legge entro qualche giorno, possa mettere in difficoltà l'Ente e la vita dei nostri cittadini piemontesi, perché una legge sulla caccia esiste, è equilibrata e pienamente funzionante. Una legge sulle attività estrattive esiste, è equilibrata, è stata condivisa ed approvata all'unanimità del Consiglio regionale nella scorsa legislatura, quindi non ci sono problemi di vacatio normativa. Così come per le altre norme inserite in quest'omnibus.
Di conseguenza, invito anche il Presidente del Consiglio a valutare con attenzione il recepimento di un'eventuale richiesta di contingentamento.
Non ci sono scorciatoie per questa maggioranza, non ci sono scorciatoie per portare a termine questo disegno di legge. C'è una legittima contrapposizione politica sui temi e c'è una legittima contrapposizione politica che le opposizioni mettono in campo con gli strumenti previsti dal Regolamento: nulla di più, nulla di diverso, nulla di particolarmente straordinario.
Dopodiché è facoltà della maggioranza ovviamente stralciare quegli articoli che noi vi sottolineiamo essere i più problematici, entrando nel merito della discussione. Ve lo stiamo dicendo da giorni e, ripeto, sono due ore che discutiamo dell'articolo 1 e non l'abbiamo neanche approvato. Perci v'invito, essendo le ore 19.50 a prendervi tutto il tempo che ritenete più opportuno e a rivederci domani mattina in una Conferenza dei Capigruppo che, ripeto, se dev'essere convocata per la richiesta di contingentamento iniziamo già male la mattinata e iniziamo già male i lavori del Consiglio.
Invito il Presidente Allasia, quale rappresentante e garante di tutti noi anche di chi è seduto da questa parte delle opposizioni - ricordo che rappresentano centinaia di migliaia di cittadini, anche se non governano la Regione Piemonte - a essere tutelati da parte sua nel rispetto del Regolamento e delle legittime posizioni di maggioranza e opposizione che in quest'Aula devono emergere nel dibattito consiliare, devono essere garantite nel diritto di dibattito e non soffocate, forzando ulteriormente Regolamento (articolo 69, comma 6).
Così abbiamo anticipato, forse, una discussione della riunione dei Capigruppo.
Per quanto ci riguarda, ci possiamo vedere domani mattina.



PRESIDENTE

Ricordo che devo far rispettare il Regolamento fra maggioranza e opposizione, ma devo rispettare anche i termini per il buon funzionamento dell'Aula, perciò è mia valutazione se svolgere la Conferenza dei Capigruppo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Sottoscrivo tutto quanto è stato detto dal Presidente di Gruppo Gallo e auspico che non ci sia nessuna opera di contingentamento su questo provvedimento, proprio perché non sarebbe giustificabile dal Regolamento.
Se si potesse contingentare tutto quello che si vuole, il Regolamento sarebbe molto più specifico e direbbe che è facoltà del Consiglio contingentare tutti i provvedimenti e non solo secondo l'elenco che fa in modo esplicito.
Anche perché, scusate, già abbiamo la mascherina, pure il bavaglio, vi prego di evitarlo. Poi è chiaro che se ci tapperete la bocca, saremo obbligati a intervenire con ulteriori emendamenti, perché per scrivere gli emendamenti le mani non ce le potete ancora legare e funzionano abbastanza bene.
Mi spiace, perché questo sistema non porta a nulla, se non a un forte allungamento dei tempi, ma se non ci sono margini di discussione con una maggioranza sorda rispetto alle richieste dell'opposizione, questa è l'unica moneta con cui si può ripagare tale atteggiamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, vista la situazione e vista anche la richiesta in base all'articolo 12, comma 3, ritengo utile svolgere una Conferenza dei Capigruppo immediatamente, perciò chiudo il Consiglio.
Non me ne voglia la maggioranza, ma credo che la riunione si possa svolgere in altra sede o in altro momento.
Per evitare fraintendimenti, è meglio convocare una Capigruppo e scegliere la strada da percorrere nelle prossime giornate, dato che ci sono una serie di emendamenti da verificare.
Vi ricordo che il Consiglio è convocato domani mattina - comunque ci saranno ulteriori aggiornamenti - e tra pochi minuti convocheremo la Conferenza dei Capigruppo su un'altra piattaforma (a breve riceverete il relativo link, come si è fatto precedentemente).
Auguro a tutti una buona serata.



GIACCONE Mario

Scusi, Presidente: nel frattempo ci invia il link per la Conferenza dei Capigruppo?



PRESIDENTE

Sì, il tempo necessario per l'espletamento delle operazioni tecniche pochi minuti.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a tutti e buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 19.52)



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