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Dettaglio seduta n.76 del 04/06/20 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.32 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione n. 146 presentata da Rossi inerente a "Limite massimo di lavoro per i medici fissato a 12 ore di lavoro giornaliero e 11 ore continuative di riposo: disposizioni di cui alla legge n. 161/2014 in vigore dal 25 novembre 2015"


PRESIDENTE

Ricordo che per le interrogazioni ordinarie non è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante, ma vi è la risposta della Giunta regionale ed è prevista la replica dell'interrogante per cinque minuti.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Non ripercorro il quadro normativo che l'interrogante ha già enunciato in modo corretto; preciso solo che il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, all'articolo 24, prevede disposizioni sull'orario di lavoro dei dirigenti e il comma 8 di detto articolo ha previsto, in tema di distribuzione dell'orario di lavoro, alcuni criteri di flessibilità prevedendo, in particolare, tra gli altri, alla lettera f) "una durata della prestazione non superiore alle 12 ore continuative a qualsiasi titolo prestate".
Il comma 11 dello stesso articolo prevede che "il dirigente ha diritto ad un periodo di riposo consecutivo giornaliero non inferiore a 11 ore", come illustrato in precedenza dall'interrogante.
Anche l'articolo 14 e l'articolo 27 disciplinano il servizio di pronta disponibilità e il comma 8 prevede che, in caso di chiamata in pronta disponibilità, la sospensione del periodo delle 11 ore di riposo immediatamente successivo e consecutivo; le ore mancanti di riposo devono essere successivamente recuperate (darò all'interrogante un quadro normativo più preciso, anche per iscritto).
Per quanto riguarda i processi di riorganizzazione, al fine di una razionale ed efficiente programmazione dell'attività e del contenimento della spesa, sono stati messi in atto, in questi ultimi anni, importanti processi di riorganizzazione sul fronte dell'assetto organizzativo delle Aziende Sanitarie Regionali e degli Uffici, a partire dalla DGR 1-600, come integrata dalle successive modifiche e dal Patto della Salute 2014-2016 dando seguito alla rivalutazione dei fabbisogni assistenziali regionali e alla conseguente rideterminazione delle strutture organizzative e dei relativi posti letto; poi ci sono state successive delibere con cui sono stati definiti i criteri di riorganizzazione all'interno delle ASL). In questo ambito, si incardina la programmazione dei fabbisogni di personale e dei provvedimenti in materia di personale.
Le ASL, in applicazione della citata normativa, hanno previsto il cosiddetto PTFP, cioè il Piano Triennale del Fabbisogno del Personale, e questo ha inciso ovviamente sull'organizzazione del lavoro; i piani devono essere disposti in coerenza con gli atti aziendali.
L'articolo 14, comma 2 - questo è importante - che disciplina le capacità assunzionali delle Regioni, delle Aziende del servizio sanitario e degli enti del decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito nella legge 28 marzo 2019, dispone che aziende e enti possono procedere ad assunzioni di professionalità occorrenti, tenendo conto anche delle cessazione di personale, eccetera (non voglio seguire il quadro normativo, perch perderei troppo tempo e sforerei).
In forza delle disposizioni della legge 25 giugno 2019, n. 60, il cosiddetto "Decreto Calabria", è stata data alle ASL la possibilità di assumere specializzandi del IV e V anno. In particolare, fino al 31 dicembre 2021, le ASL e gli enti potranno assumere a tempo determinato, per la durata residua del corso di formazione specialistica, medici in formazione specialistica, idonei e utilmente collocati nelle apposite graduatorie, separate dalle procedure concorsuali per l'accesso alla dirigenza del ruolo sanitario. Con queste assunzioni, certamente, si sgrava il carico di lavoro dei medici e si ottempera meglio a quelle disposizioni previste dalla normativa europea.
Sono già state concluse le attività di confronto con gli Atenei per la definizione, ai sensi dei commi 5,4, e 8 bis della legge 145, di specifici accordi tra Regioni e Università sulle modalità di svolgimento della funzione specialistica a tempo parziale. In conseguenza dello stato di emergenza COVID-19, dichiarato dal Consiglio dei Ministri con delibera del 31 gennaio 2020, è stata adottata una legislazione d'urgenza, contenuta tra gli altri nel decreto legislativo 14/2020 e nel decreto legislativo 18/2020 che, in particolare, ha disposto misure straordinarie per l'assunzione di questi specializzandi e il conferimento di incarichi di lavoro autonomo al personale sanitario per assicurare, sull'intero territorio nazionale, un incremento dei posti per la terapia intensiva o sub-intensiva necessarie alla cura dei pazienti affetti dal predetto virus presso le aziende e gli enti del servizio sanitario.
In forza di questa normativa, e quindi anche ai fini della organizzazione del lavoro e del rispetto delle 12 ore consecutive, gli enti del Servizio Sanitario Nazionale possono: procedere al reclutamento del personale delle professioni sanitarie conferendo incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a sei mesi, prorogabili in ragione del perdurare dello stato di emergenza.
Procedere ad assunzioni, di cui all'articolo 1, comma 5,4 e 8 bis della legge 145, nei limiti e nelle modalità previsti, compreso il trattamento economico, da riconoscere anche in assenza dell'accordo quadro dove è previsto. Procedere al conferimento dei predetti incarichi di lavoro autonomo anche ai laureati di medicina e chirurgia abilitati all'esercizio della professione medica, iscritti nei relativi ordini professionali, anche in assenza del diploma di specialità. Conferire, fino al 31 luglio 2020 incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione continuata e continuativa, di durata non superiore a sei mesi, comunque entro il limite dello stato di emergenza, a dirigenti medici, veterinari, altre professionalità sanitarie collocati in quiescenza, anche ove non iscritti al competente albo in conseguenza del collocamento a riposo. Conferire incarichi individuali a tempo determinato, previo avviso pubblico, a personale medico e previa selezione per titoli o colloquio orale attraverso procedure comparative, che prevedano forme di pubblicità semplificata, quali la pubblicazione dell'avviso solo sul sito aziendale che bandisce la durata minima di cinque giorni. Possono trattenere in servizio i dirigenti medici e le altre professionalità del ruolo sanitario anche in deroga ai limiti previsti dalla vigente normativa per il collocamento in quiescenza.
In ultimo, segnalo che l'articolo 5, comma 2 della citata legge n. 27/2020 ha disposto che agli esercenti delle professioni sanitarie impegnati a far fronte all'emergenza COVID, ai sensi dell'articolo 7, non si applicano le disposizioni sui limiti massimi dell'orario di lavoro prescritti dai Contratti Collettivi Nazionali, a condizione che venga loro concessa una protezione appropriata, secondo le modalità individuate mediante l'Accordo quadro nazionale, sentite le rappresentanze sindacali unitarie e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
In sostanza, il quadro normativo oggi prevede anche il superamento, ove richiesto, del periodo massimo lavorativo e anche, grazie alla pronta disponibilità, la riduzione del periodo di riposo delle 11 ore, salvo che siano poi successivamente recuperate in modo corrente, al fine di evitare anche gli errori medici. Un'importante riorganizzazione è stata già effettuata in questo periodo di emergenza con oltre duemila assunzioni di personale straordinario, a integrare le figure professionali già operanti nel Servizio Sanitario Regionale.
Fornirò la risposta per iscritto, che comprende tutta l'analisi del quadro normativo e alcuni passaggi che, per motivi di tempo, ho dovuto saltare.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore per la sua puntuale risposta.
La parola al Consigliere Rossi per la replica per un massimo di 5 minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Questa è un'interrogazione che ho presentato il 17 dicembre 2019, per cui siamo a diverse ere geologiche fa. Però, per quanto riguarda la sanità che chiaramente durante l'emergenza COVID ha subìto grossi cambiamenti non a caso l'Assessore nella sua risposta correttamente ha richiamato anche la normativa emergenziale relativa al COVID.
Dico solo due cose per quanto riguarda la replica, Presidente. La prima è che, al netto della questione normativa, è evidente che il personale medico ed infermieristico - la mia interrogazione faceva riferimento più ai dirigenti medici, ma vale per tutti, anche se la questione dell'orario di lavoro forse vale un po' di più per i medici - era già sottoposto a stress nella fase pre-COVID, per tutta una serie di motivi legati prima al blocco delle assunzioni poi al fatto che anche quando le assunzioni sono ripartite, mancavano e mancano le specialità; per cui molti concorsi erano andati a vuoto. Questo ha fatto sì che ci fosse dello stress dal punto di vista dei turni. Quindi, è sufficiente che ci sia una persona ammalata oppure una che va in pensione per aumentare lo stress dal punto vista dell'orario di lavoro.
Chiaramente, il COVID ha peggiorato la situazione e lo sappiamo benissimo ma in emergenza chiaramente i discorsi cambiano. Oggi in diversi reparti ci sono dei medici magari malati, magari malati di COVID, e questo fa sì che chi rimane a lavorare debba sobbarcarsi anche tutto il lavoro degli altri.
Questa è una situazione che può andare bene per un periodo limitato, ma ripeto - visto che anche nel periodo pre-COVID la situazione era drammatica, con l'interrogazione si andava in quel senso. La normativa europea, adottata poi anche a livello nazionale, aveva chiaramente fatto saltare delle abitudini, non per forza positive, di lavorare in eccesso.
Per carità, abitudini positive per erogare un servizio sanitario, ma,dal punto di vista dalla qualità della vita e del servizio, abbiamo bisogno di assumere più persone.
L'unica cosa che, invece, replico all'Assessore è che dalla sua risposta mi sembra di capire (poi leggerò bene) che la scelta è molto demandata alle Aziende. Per cui mi chiedevo se su questo, nella fase di ripartenza, non si possa predisporre un piano regionale Azienda per Azienda, in cui si riprenda in mano il Piano del fabbisogno che era stato fatto alla fine della scorsa legislatura. Adesso, chiaramente, con tutti i cambiamenti dovuti all'emergenza COVID e che la Regione sta affrontando, il tema del personale e delle assunzioni deve avere un passo in più.
Lo abbiamo già detto; ieri ho presentato proprio una richiesta di interrogazione in Commissione e mi auguro che la settimana prossima l'Assessore venga in Commissione. Sappiamo benissimo che possiamo anche aumentare i posti letto, come adesso faremo in terapia intensiva, ma se poi non abbiamo i medici da inserire in quei reparti, diventa complicato.
Pertanto, credo che su questo ci sia proprio un lavoro strutturale e strategico da affrontare nelle prossime settimane. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Prima di passare alla successiva interrogazione, sospendo un paio di minuti per problemi video.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 9.46, riprende alle ore 9.51)


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interpellanza n. 155 presentata da Magliano, inerente a "Database del sistema informatico ASL"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'interpellanza n. 155.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione. Ha 5 minuti a disposizione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Questa è un'interpellanza che, come l'Assessore ricorda, avevamo già iniziato a discutere in una richiesta di comunicazione che avevo presentato prontamente in Aula. Devo riconoscere all'Assessore che si era preso qualche ora di tempo per informarsi con i suoi Uffici e con i suoi tecnici per capire che cosa fosse successo.
Per ricapitolare, in quella fase, nella migrazione dal 31 dicembre al 1 gennaio sul nuovo sistema informatico erano andate perse purtroppo tutte le descrizioni di esenzione dei cittadini con disabilità e con gravi patologie, cioè quel codice che veniva inserito sulle ricette che permetteva di essere esenti dal ticket proprio a causa della gravità della disabilità o della gravità della patologia di cui, in quel momento, la persona era affetta.
Erano pervenute numerose segnalazioni in tal senso (stiamo parlando di gennaio, evidentemente). In quella fase, in Aula, l'Assessore aveva ricostruito lo storico: addirittura, se non erro, si parlava di un problema che risaliva al 1991; si trattava, cioè, di un database costruito a suo tempo e in una certa modalità, nella cui migrazione si era persa una serie di dati.
L'Assessore aveva detto in sala consiliare che si era già provveduto ad intervenire velocemente sugli oncologici e sui diabetici, se non vado errato, ma che comunque c'era ancora tutto il resto del lavoro da fare lavoro che comprendeva tutte le figure che avevano una disabilità.
Evidentemente, Presidente, non possiamo pretendere da un cittadino di richiedere quel che noi gli abbiamo assegnato come esenzione. Ma poiché con questo nuovo software c'era un incrocio di dati, quando arrivava il cittadino a richiedere l'esenzione che si trovava sulla ricetta ma che non era inserita in quel database, il sistema andava in crash, pertanto non gli veniva riconosciuta l'esenzione. In alcuni casi, purtroppo, si è persino dovuto dire al cittadino con disabilità o portatore di grave patologia: "Guardi, deve ritornare dal suo medico di famiglia (medicina di base) per ricostruire tutto il suo percorso, presentare la richiesta per l'esenzione e quant'altro".
L'Assessore, a suo tempo, aveva detto in Aula che si era cercato di intervenire subito con un "tampone", almeno sulle patologie più invalidanti (oncologiche e, mi pare, diabetiche), ma che, evidentemente, c'era ancora un lavoro da fare per riportare a regime tutto il sistema, onde evitare che nessun cittadino che aveva diritto all'esenzione si trovasse di fronte ad un diniego da parte dell'ASL, dei nostri servizi territoriali, dei nostri poliambulatori e di tutte le realtà che dovevano fornire le prestazioni.
Concludo, Presidente.
A suo tempo, chiedevo se quanto esposto corrispondesse al vero (peraltro, l'Assessore aveva già dichiarato che c'era stato questo problema dal 1° gennaio); chiedevo, altresì, se esistesse un backup aggiornato relativo ai dati di tutti gli utenti della Regione Piemonte; chiedevo quando il nuovo sistema sarebbe stato pienamente aggiornato ed integrato chiedevo quali misure intendeva attuare la Giunta per porre rimedio ad una situazione gravemente penalizzante per tante persone e in quali tempistiche intendeva farlo.
Adesso, che siamo ormai a giugno, vorrei sapere se questo sistema è completamente operativo. Perché non vorrei che ricapitasse più che, per qualsiasi tipo di esenzione o per qualsiasi tipo di disabilità, un cittadino venisse rispedito al mittente, dicendogli che non gli spetta nella consapevolezza che talvolta - l'Assessore lo sa bene - per il riconoscimento dell'esenzione occorre sottoporsi ad ulteriori visite. E credo che sia già assurdo chiedere alle persone con disabilità una revisione periodica della stessa, dal momento che ce ne sono alcune che sono completamente invalidanti e soprattutto (almeno che non accada un miracolo!) difficilmente guaribili.
Volevo dunque capire a che punto eravamo.
Grazie, Presidente e grazie, Assessore.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano. Vi chiedo ancora scusa per l'assenza del mio video, ma i tecnici mi informano che per oggi non sarà possibile la risoluzione del problema.
La parola all'Assessore Icardi, per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Come ricordava il Consigliere Magliano, ci sono state delle problematiche. Tuttavia, quanto esposto soprattutto sulla perdita dei dati non corrisponde al vero.
Come dicevo, rispondendo al punto 1) dell'interpellanza, devo rilevare che non corrisponde al vero. Infatti, il sistema anagrafico regionale (AURA) non è stato modificato e non risultano persi i codici di esenzione di alcun cittadino.
Con apposita determinazione direttoriale la Regione, ferme restando le responsabilità dei medici prescrittori, ha introdotto dal 1° gennaio 2020 coerentemente con le normative nazionali, il controllo del diritto all'esenzione per il cittadino già in sede di prescrizione della ricetta dematerializzata, attraverso un controllo preliminare (matching) con la banca dati denominata AURA.
Il sistema anagrafico AURA - rispondo in merito al punto 2) - è dotato di salvataggio notturno, che è, di fatto, un salvataggio fisico. Quindi la copia di tutti i dati viene effettuata ogniqualvolta viene salvato un dato sul database: dunque, non si riscontra alcuna perdita di dati. Questo aspetto è garantito dal Disaster Recovery di secondo livello del CSI.
Pertanto, in caso di rottura delle macchine o di qualsiasi altro evento c'è la possibilità di recuperare tutti i dati. Inoltre, l'istanza Oracle che ospita il database AURA mantiene copia anche sull'ambiente Disaster Recovery, come dicevo.
In merito al punto 3) dell'interrogazione, per le motivazioni di cui ai punti precedenti, non si rilevano elementi di attenzione e necessità di aggiornamento o di integrazione. Così come per quanto riguarda il punto 4).
Veniamo ora alla disamina delle problematiche che citava il Consigliere Magliano.
Il controllo del diritto all'esenzione del cittadino in sede di prescrizione è garantito attraverso questo match in AURA.
Con delibera dirigenziale n. 871 del dicembre 2019 è stato introdotto questo controllo bloccante, che verifica il diritto all'esenzione del cittadino in sede di prescrizione. In particolare, il sistema informatico regionale per gli assistiti in Piemonte, in coerenza con la norma nazionale, permette di effettuare questa verifica sulla base della certificazione di un attestato di esenzione che viene registrato nell'anagrafe AURA e tutte le tipologie di esenzione possono essere verificate sul sito del Sistema Piemonte-CSI (fornirò il relativo link).
Al riguardo, però, devo precisare che questo blocco informatico in oggetto interviene solo per le ricette dematerializzate. Quindi, in caso di problematiche, cioè in caso di disallineamenti anagrafici, è sempre possibile prescrivere con la ricetta "rossa", bypassando questo controllo bloccante.
Il sistema regionale permette già dal 2016 la cooperazione applicativa delle informazioni anagrafiche degli assistiti con le cartelle cliniche dei medici di medicina generale.
In sede di applicazione di questo controllo bloccante ci sono state alcune segnalazioni - come ricordava il Consigliere - di anomalie pervenute; sono state analizzate dal personale dell'Assessorato e del CSI e sono state rilevate queste tipologie: l'attestato di esenzione era scaduto e non rinnovato, quindi il controllo dava esito negativo; in alcuni casi c'era assenza di attestato di esenzione rilasciato dall'ASL, con presenza o meno del certificato attestante la specifica condizione (cioè il malato di alcune patologie, pur avendo certificata la patologia, non si era poi presentato all'ASL per ottenere l'attestato di esenzione); l'attestato di esenzione di invalidità civile - che rilascia l'INPS - registrato in AURA era diverso da quello che il medico indica sulle ricette che prescrive (cioè emergeva un'invalidità diversa da quella legata al farmaco o alla ricerca in oggetto). Si trattava, dunque, di questioni di blocco corretto.
Da un'ulteriore verifica effettuata con il personale del settore di prevenzione (allora c'era ancora Corgiat) si conferma anche che per l'attestato di esenzione per invalidità civile, al fine del servizio sanitario nazionale è necessaria la registrazione in AURA presso il distretto - diversamente, non avremmo conoscenza dell'invalidità civile compresa la tipologia e quello a cui dà diritto.
In sede di prima applicazione, proprio per evitare le suddette problematiche, si è provveduto, dopo gli accertamenti del caso e nelle more della definizione delle procedure amministrative, a sbloccare alcuni codici (quelli più gravi): 048 patologie neoplastiche. In questo caso, è stato rilevato un ritardo organizzativo tra il rilascio dell'attestato di esenzione da parte del CAS e la registrazione in AURA. Ovvero, ad oggi, nel rispetto delle procedure organizzative eseguite dalla rete, può avvenire con un ritardo anche di una settimana. Dunque, il controllo, in raccordo con la rete oncologica e nelle more degli approfondimenti, è stato immediatamente sbloccato (10 gennaio).
Controllo 013 sul diabete: è stato rilevato un ritardo informativo tra l'attestazione di esenzione e quella che inseriva la rete diabetologica questo controllo è stato provvisoriamente eliminato il 14 gennaio, in attesa di allineamento dei dati.
Successivamente, si è poi verificata l'emergenza COVID, per cui queste procedure sono state un po' messe da parte, ma le riprenderemo a breve.
Il controllo F01 sui detenuti. È stata rilevata la necessità di effettuare incontri tra l'Assessorato e il personale penitenziario, per definire la procedura da seguire per la registrazione delle esenzioni in AURA. In alcuni casi, è stata rilevata l'assenza di informazioni in AURA, cioè non venivano caricati i dati. Anche questo controllo è stato sbloccato il 14 gennaio.
Per le restanti casistiche di blocco, ad oggi non si dispongono informazioni che facciano rilevare una non corretta o disallineata applicazione del controllo. Sono soltanto neoplasie, diabete e F01 per i detenuti che hanno bisogno di un allineamento, di una procedura che li renda più omogenei, come la nostra banca dati AURA.
Migrazione. Approfondimento che abbiamo fatto relativo alla migrazione in AURA delle esenzioni di invalidità.
La migrazione dell'esenzione di invalidità in AURA, intervenuta nel 2009 non avvenne attraverso l'utilizzo dell'applicazione informatica allora in uso, ma attraverso la trasmissione ex novo, da parte di ciascuna ASL piemontese, di assistenza, che sono le uniche che avevano poi l'archivio detentrici delle informazioni aggiornate.
Ad oggi non abbiamo informazioni, esclusa qualche sporadica segnalazione che permettano di dedurre la presenza di errori o di mancanze in questa migrazione avvenuta nel 2009.
In sostanza, ci sono alcune questioni strutturali, come dicevo prima, sullo 048, 013 e F1 che si stanno allineando, ma molte delle segnalazioni erano dovute a un difetto, ad una non corretta gestione da parte del cittadino con l'esenzione scaduta, l'esenzione non registrata e una serie di cose fermo restando che il medico, in questi casi, può bypassare con la ricetta rossa tradizionale.
Stiamo lavorando per allineare quelle problematiche che ho citato prima che andranno allineate. Con il CUP unico (anche per questo, entro settembre dovrebbero essere tutte le ASL a bordo) sarà anche più facile avere contezza e riuscire ad allineare tutte le banche dati.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore per la sua risposta.
Come da Regolamento, do ora la parola al Consigliere Magliano, per un massimo di cinque minuti.
Prego.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente. Io sarò molto più breve.
Ringrazio l'Assessore per la risposta e chiedo se può inviarmi via mail la nota che ha letto, perché ho avuto dei problemi di linea.
Sono soddisfatto, nel senso che in un primo momento, devo dire la verità si era detto che c'era questa problematica e che si era risolta attraverso questi sblocchi dal 10 gennaio, in modo tale che non ci fossero ritardi.
Detto questo, una volta che manderà la documentazione, la guarderò con attenzione e mi fa piacere che, ad oggi, non ci sono rilevazioni e problematiche da questo punto di vista. Penso, quindi, che il problema sia risolto.
Sarà mia cura informare in maniera precisa e puntuale chi ancora non lo sapesse, rispetto alle segnalazioni che ho ricevuto, di qual è la corretta modalità di gestione, rispetto alle proprie esenzioni. È vero che l'istituzione deve fare la sua parte, ma anche ogni cittadino deve essere diligente nel rispetto dei suoi diritti, ma anche dei suoi doveri.
Ringrazio l'Assessore e attendo che la Segreteria mi mandi l'e-mail con la nota.
Lo ringrazio per la puntualità della risposta, grazie.



(Alle ore 10.06 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni e interpellanze)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.13)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Come stabilito in sede di Conferenza delle Presidenze dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante collegamento in videoconferenza.
Per la gestione delle sedute si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 55 del 19 marzo u.s. e sue integrazioni, secondo quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Ricordo a tutti i presenti alcune note tecniche, come già avvenuto nelle ultime settimane, per la migliore gestione della seduta. Per confermare la propria presenza occorre tenere la telecamera attiva, utilizzando gli appositi pulsanti rosso (disattivo) e nero (attivo).
Il pulsante del microfono va attivato solo quando si ottiene la parola diversamente, il microfono va tenuto spento.
Per chiedere la parola occorre prenotarsi per mezzo della chat.
La seduta è trasmessa in streaming, pertanto tutto ciò che è inquadrato dalle telecamere personali è visibile on line. Prego, inoltre, di silenziare i cellulari.
Comunico che procederò all'appello nominale, sia ai fini della conferma dalla presenza, sia ai fini della votazione, chiamando prima i Gruppi di maggioranza e poi i Gruppi di minoranza. Sia la presenza sia la votazione vanno confermate nella chat: vi prego di prestare particolare attenzione a questo adempimento.
Il numero legale è 22. Hanno chiesto congedo Carosso, Caucino, Chiorino Cirio, Graglia, Poggio, Protopapa e Ricca.
Procedo, quindi, all'appello nominale per l'identificazione dei partecipanti. Chiamerò anche gli Assessori esterni, all'esclusivo fine di consentire la rilevazione della loro presenza per il verbale. Chiedo di mantenere attiva la telecamera del proprio dispositivo, di rispondere all'appello in modo intellegibile e di confermare la presenza in chat.



(Il Presidente Allasia effettua l'appello nominale e constata la presenza del numero legale)


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Chiedo, a nome del Partito Democratico, di inserire un nuovo punto all'o.d.g., che corrisponde all'inserimento di un nuovo ordine del giorno il n. 288, "Supporto al sistema della formazione professionale".



PRESIDENTE

Va bene, grazie.



ROSSI Domenico

Grazie a lei, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Lo saprà sicuramente, ma lo dico per il verbale: consultando l'o.d.g. della seduta del Consiglio, mi sono accorto che l'ordine del giorno n. 246, a mia prima firma, è al decimo punto. In realtà, con il richiamo che ho fatto in Aula la scorsa volta, intendevo collegarlo al disegno di legge 95, pertanto le chiedo se è possibile l'attrazione dell'ordine del giorno avente titolo "Cibo, casa e beni di prima necessità: nessuno può esserne privato". Ne chiedo l'attrazione agli altri ordini del giorno collegati al disegno di legge 95.
Come lei sa, questo punto era oggetto di tanti emendamenti, visto che sono i tre punti fondanti sul tema indigenti e di tantissime nostre azioni della scorsa seduta. Le chiedo questo.
Inoltre, come ulteriore punto, non ho capito se la Giunta darà l'informativa che il Presidente Cirio non ha dato la scorsa settimana sulla Fase 2 e sulla cosiddetta ripartenza addirittura della Fase 3. Visto che il Presidente è stato per lo più assente, vorrei solo capire come si svolgeranno i lavori della seduta di oggi, come ci muoveremo.



PRESIDENTE

Grazie.
In merito all'ordine del giorno n. 246, è inserito nel terzo punto dell'o.d.g., tra gli atti d'indirizzo collegati al disegno di legge 95.
In merito all'informativa, è presente l'Assessore Marrone, che, se vuole può intervenire.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Solo per chiedere, ma l'ho segnalato agli Uffici, d'inserire un ordine del giorno collegato al disegno di legge "Riparti Piemonte"; l'ordine del giorno è il n. 205, "Formazione specifica in tema di legislazione in materia di animali d'affezione".



PRESIDENTE

È già inserito.



GALLO Raffaele

È già inserito l'ordine del giorno 205?



PRESIDENTE

È collegato al disegno di legge 95.



GALLO Raffaele

Perfetto, grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per evidenziare che l'informativa richiesta la settimana scorsa rispetto ai Centri estivi non è stata data né in Aula né in Commissione. Pertanto, vorrei capire se c'è una disponibilità da parte dell'Assessore, anche perché continuiamo a leggere sui giornali diverse comunicazioni. C'è parecchia confusione, quindi credo sia il caso di fare chiarezza. Lo dico anche per un vantaggio che potrebbe avere l'Assessore nel poter spiegare chiaramente quali sono le indicazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Se non ci sono altri interventi di proposte di modifica dell'o.d.g., do la parola all'Assessore Marrone.
Prego.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Ho sentito adesso il Presidente Cirio: in questo momento, è a Novara e non può collegarsi. Devo dire che alla Conferenza dei Capigruppo o è stata una mia mancanza o non mi sembra che fosse stata formalizzata questa richiesta quindi non ci siamo potuti organizzare. Il Presidente Cirio mi conferma però, la sua disponibilità; pertanto la calendarizziamo per il prossimo Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

È chiaro che Consigliera Frediani ed io non siamo stati sufficientemente convincenti nella scorsa seduta.
Intanto, ricordo che il Presidente Cirio è stato per lo più assente in tutta la discussione del "Riparti Piemonte". Come ho fatto notare, ma lo ha fatto anche la collega la volta scorsa, sarebbe stato utile ripartire nella Fase 2, anzi ormai nella cosiddetta Fase 3, con una discussione approfondita di tutto quello che è ancora fermo.
La volta scorsa, abbiamo chiesto un'illustrazione sui grandi temi e i grandi nodi ancora lì, che purtroppo non sono collegati alle nostre misure e di questo mi dispiace. Parlo, per esempio, di tutti gli emendamenti che ci avete bocciato sugli investimenti nei luoghi della cultura, collegati strettamente alla discussione, per lo più assente, dello scenario pubblico.
Non ho visto linee d'indirizzo su come si utilizzeranno i parchi, su come si utilizzeranno i luoghi aperti, su come si riuscirà a ritornare a una nuova normalità degli spettacoli dal vivo, della didattica, ma non solo.
Penso - appunto - a tutta la discussione sui Centri estivi a cui faceva riferimento la Consigliera Frediani e ovviamente al grande tema della didattica.
Insomma, a parte aver letto qualche comunicato stampa contro il Governo, da parte della Regione non ho visto indirizzi. Poiché, com'è successo questa settimana per i Circoli, siamo l'unica Regione italiana che inspiegabilmente non ha aperto i Circoli, anche se forniscono la somministrazione e la ristorazione come tutti gli altri e anche se hanno già le linee d'indirizzo approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, ci sarebbe piaciuto una discussione più politica, visto che stiamo ancora nel "Riparti Piemonte".
È stata assente; è stata assente su tutti i grandi nodi che non sono presenti - ripeto - nel "Riparti Piemonte", ma, in generale, nelle comunicazioni in Aula. Può anche non esserci il Presidente Cirio, però mi piacerebbe capire se le Assessore Caucino e Chiorino si sono parlate in una settimana, da quando l'Assessora Caucino ha presentato le linee d'indirizzo sui Centri estivi senza discuterne nemmeno in Commissione istruzione, tanto meno - da quello che so - con l'Assessora all'istruzione, con la quale si potrebbe interloquire in questo momento, anche se i Centri estivi spesso vengono normati dalle politiche sociali.
Rimaniamo comunque in attesa di una discussione politica: magari, prima o poi, utilizzeremo il Consiglio regionale anche per questo.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo in merito a quanto dicevano i colleghi. Lo dico, perch l'Assessore Marrone è presente e mi sente: ho chiesto più volte che la Regione si esprimesse sul tema delle riaperture di tutto il mondo delle scuole di lingue, e sono al secondo sollecito di risposta; inizierò a scriverlo, oltre che al Presidente e all'Assessore competente, anche all'Assessore con i rapporti con il Consiglio, così potrà monitorare anche lui queste richieste. Lo ringrazio se lo farà con puntualità, perché siamo una delle poche Regioni che non sta permettendo a chi fa formazione, quindi corsi di lingue, di riaprire, nonostante siano in regola dal punto di vista dei dispositivi e del distanziamento.
Poiché altre Regioni l'hanno già fatto e questo comparto lo abbiamo anche aiutato con il "Bonus Piemonte", come ricorda l'Assessore, varrebbe la pena dire una parola chiara, perché in altre Regioni - sarà mia cura fornire informazioni anche all'Assessore Marrone - è stata data la possibilità di riapertura: ad oggi sono ancora chiusi.
È evidente che questo rappresenta un vulnus importante, perché se in altre Regioni è possibile, non è spiegabile perché noi li stiamo tenendo ancora chiusi, sapendo che stiamo parlando di centinaia di posti di lavoro. Mi pare che, in una fase come questa, permettere alle persone di intervenire sulla propria cultura, sulle proprie capacità linguistiche, potrebbe essere uno skill ulteriormente performante per nuove occupazioni o nuovi sviluppi del proprio lavoro.
Da questo punto di vista, lo dico a lei, Presidente, mi sarebbe piaciuto che a tale proposito qualche Assessore, non rispondendomi a mezzo scritto almeno dicesse in Aula che c'è un'attenzione al tema e che, quanto prima come altre Regioni, si potrà riaprire.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente. Stavo facendo una verifica, ma nell'o.d.g. non vedo anche se inizialmente c'era, almeno così avevo notato, un ordine del giorno collegato al disegno di legge 95, il n. 248, inerente a "Interventi per la sicurezza di edifici scolastici durante chiusura scuola per emergenza COVID 19"; non lo ritrovo tra gli ordini del giorno collegati e neanche fuori dal punto 3).



PRESIDENTE

Non era espressamente dichiarato; però, se vuole, lo colleghiamo.



SARNO Diego

Nel titolo era collegato.



PRESIDENTE

Va bene, allora lo colleghiamo.
Ricordo che era stato richiesto ai Gruppi di fare una lista, perché ci sono decine di ordini del giorno che si potevano collegare, perché alcuni poi sono stati superati.



SARNO Diego

Questo era proprio sulla chiusura per l'emergenza COVID.



PRESIDENTE

Sì, ma per gli Uffici era difficile prendere tutti quelli in cui compariva la parola COVID, perché sarebbe stato impensabile, e allora si era chiesto ai Gruppi.
Va bene, inseriamo l'ordine del giorno n. 248.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Scusi se reintervengo, ma anch'io ho fatto una verifica e mi sembra che manchino tre atti d'indirizzo; due li ho caricati questa mattina, quindi è possibile che non siano ancora stati inseriti, uno invece era già stato caricato da qualche giorno.
Sono tre: uno è relativo al bonus per chi possiede animali; uno è per le aree montane e l'altro per il sostegno psicologico.
Non so se gli Uffici li abbiano già visti, comunque a video, per il momento, non li vedo.



PRESIDENTE

Consigliera Frediani, i suoi atti d'indirizzo sono in coda, ci sono.
L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 28/04/2020 e del 05/05/2020.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Carosso, Caucino, Chiorino, Cirio, Graglia, Poggio Protopapa e Ricca.


Argomento: Gruppi consiliari

b) Nuovo Presidente del Gruppo consiliare del Partito Democratico


PRESIDENTE

Informo che, in data 1° giugno 2020, il Gruppo consiliare del Partito Democratico ha proceduto all'elezione di un nuovo Presidente nella persona del Consigliere Raffaele Gallo, in sostituzione del Consigliere Domenico Ravetti, con decorrenza dal 1° giugno 2020.
Auguro un buon lavoro al neo Presidente Raffaele Gallo e anche al Presidente Domenico Ravetti.


Argomento:

c) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri, in data 28 maggio 2020, ha esaminato le seguenti leggi regionali e ha deliberato la non impugnativa della legge n. 7 del 21 marzo 2020, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2020-2022", la cosiddetta legge di stabilità regionale del 2020 e la legge n. 8 del 31 marzo 2020, "Bilancio di previsione finanziaria 2020 2022".


Argomento: Interventi a favore dell'economia - normative organiche nei vari settori

Esame atti d'indirizzo collegati al disegno di legge n. 95, inerente a "Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19"


PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 241 "Preoccupante calo delle vaccinazioni per timori legati all'epidemia da Covid-19 e per chiusura di alcuni centri" presentato da Ravetti, Salizzoni, Avetta



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 255 "Covid19 TPL ambiente" presentato da Avetta Canalis, Magliano, Ravetti, Sarno, Rossi, Gallo, Giaccone, Valle



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 257 "Misure urgenti per i centri estivi in Piemonte" presentato da Giaccone, Magliano, Canalis, Valle



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 258 "Misure di ristoro per i periodi di mancato utilizzo causa emergenza Covid19 degli abbonamenti al trasporto pubblico locale per i giovani al di sotto dei 26 anni" presentato da Valle, Marello Canalis, Avetta, Magliano, Sarno, Giaccone, Salizzoni, Rossi



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 260 "Servizi diurni e centri semiresidenziali per disabili - Fase 2 emergenza COVID" presentato da Valle, Canalis, Rossi Sarno, Salizzoni, Marello, Giaccone



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 262 "Promozione delle misure contenute nel piano 'Riparti Piemonte' attraverso gli organi di stampa ed i media locali" presentato da Lanzo, Cerutti, Demarchi, Perugini, Stecco, Fava, Cane Mosca, Gagliasso, Marin



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 265 "Misure per il controllo di legittimità degli appalti e finanziamenti pubblici con carattere d'emergenza" presentato da Sarno, Rossi, Magliano, Valle, Marello, Canalis, Grimaldi, Avetta, Gallo Giaccone, Salizzoni; Ordine del giorno n. 270 "Misure di sostegno finanziario alle Associazioni di Protezione civile" presentato da Canalis Avetta, Gallo, Ravetti, Magliano, Valle, Rossi



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 280 "Sostenere le Scuole Paritarie significa sostenere l'intero Sistema Scolastico Nazionale: la Giunta Regionale si faccia sentire con il Governo". ODG collegato al disegno di legge 95 'Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19'" presentato da Magliano, Valle



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 281 "Azioni necessarie in vista della riapertura delle attività didattiche nelle scuole a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19". ODG collegato al disegno di legge 95 'Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19'" presentato da Magliano, Canalis



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 282 "Linea 2 della Metropolitana torinese: realizzazione della progettazione della tratta Tabacchi-Pescarito" ODG collegato al disegno di legge 95 'Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19' presentato da Magliano, Gallo



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 283 "Collegato al disegno di legge 95 '"Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19' - "Sostegno al finanziamento della metropolitana 2 di Torino tratta Tabacchi-Pescarito" presentato da Frediani, Sacco, Bertola



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 284 "Appello al Governo per il sostegno agli Istituti scolastici paritari piemontesi." Ordine del giorno collegato al disegno di legge n. 95 'Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19'" presentato da Perugini, Cane Cerutti, Dago, Demarchi, Fava, Gagliasso, Gavazza, Leone, Marin, Mosca Preioni, Stecco, Zambaia



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 285 "Emergenza COVID 19: garantire attenzione al comparto delle associazioni di eventi e comunicazione". ODG collegato al disegno di legge n. 95" presentato da Biletta, Ruzzola, Riva Vercellotti.



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame degli atti d'indirizzo collegati al disegno di legge n. 95, inerente a "Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da COVID-19", in merito al punto 3) dell'o.d.g.
Procediamo in modo ordinato, prima con la presentazione e poi con la votazione diretta dell'ordine del giorno, dal momento che ci sono parecchi atti, più di una ventina, rischiamo di confonderci.
Ovviamente, dopo la presentazione e prima della votazione, la Giunta deve dare il parere.
La parola all'Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Se vogliamo fare le votazioni in coda a ogni singolo atto d'indirizzo chiederei la possibilità di partire da quelli caricati prima della mattinata odierna, perché, contestualmente al caricamento sulla piattaforma abbiamo chiesto agli Assessori competenti di esprimere il parere, ma di alcuni mi deve ancora arrivare formalmente.



PRESIDENTE

Sì. Procediamo prima con l'esame degli atti già iscritti.
Quindi, procediamo con l'esame a partire dall'ordine del giorno n. 241 fino al n. 285 e, successivamente gli altri, in coda.
. Ordine del giorno n. 241"Preoccupante calo delle vaccinazioni per timori legati all'epidemia da Covid-19 e per chiusura di alcuni centri" richiesta presentata da Ravetti, Salizzoni e Avetta La parola al Consigliere Ravetti, per l'illustrazione.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Molto velocemente ho inteso, qualche giorno fa, produrre questo ordine del giorno e l'ho depositato, raccogliendo un numero sufficiente di firme perché ho letto le preoccupazioni dell'OMS circa il tema, e cioè, in un periodo così complicato a causa del COVID-19, oltre all'aumento, per certi versi anche comprensibile, delle liste d'attesa per alcuni interventi, per alcune diagnosi e alcuni esami, il rischio - secondo l'OMS - è quello di non prestare particolari attenzioni rispetto alle attività vaccinali per i bambini.
L'OMS descrive nei particolari quali possono essere gli effetti negativi di tali disattenzioni e si rivolge a tutti gli Stati, per evitare una deriva che rischia di essere molto pericolosa e aggiuntiva al dramma del COVID-19 sebbene attualmente si viva una situazione differente rispetto al periodo in cui (parlo del COVID-19) ho depositato quest'ordine del giorno.
"La riduzione generale delle normali attività vaccinali." - dice l'OMS ".potrebbe aggravare il pericolo di epidemie di malattie prevenibili e un'aumentata richiesta di risorse sanitarie". All'OMS si affianca anche la Società Italiana di Pediatria che, a metà aprile, ha sottolineato come il COVID-19 abbia rallentato le attività di vaccinazione rivolte ai bambini.
Quindi, abbiamo deciso d'inserire anche quest'approfondimento e il punto di vista della Società Italiana di Pediatria, per prendere atto che dobbiamo fare il possibile per mettere nelle condizioni tutti i nostri bambini di essere vaccinati.
In questo senso, noi abbiamo chiesto alla Giunta e al Presidente di impegnarsi - leggo le quattro righe finali del provvedimento - e di "attivarsi, per quanto di propria competenza, affinché sull'intero territorio regionale sia assicurato il pieno servizio delle attività vaccinali, in particolare di quelle pediatriche del ciclo primario, nel più attento e scrupoloso rispetto delle indicazioni fornite dall'OMS e riprese anche dall'Istituto Superiore di Sanità sulle priorità e le modalità di vaccinazione".
Presidente, io non ho i dati piemontesi, per cui non posso entrare nel dettaglio. Se potessimo, in qualche modo, averli in questa discussione o nelle prossime settimane sarebbe opportuno per tutti, in particolare per noi Consiglieri che lavoriamo anche sulla programmazione sanitaria, ma per tutto il mondo piemontese che deve essere rassicurato in tal senso.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Ci sono richieste di intervento sull'ordine del giorno n. 241? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Colgo l'occasione di questo ordine del giorno per segnalare che effettivamente, sul territorio molti servizi destinati alla vaccinazione dei bambini sono attualmente scadenti, se non assenti.
Per esempio, mi segnalano - faccio un esempio piuttosto territoriale - che nell'ambulatorio di Avigliana si stanno concentrando numerose vaccinazioni per bambini e, spesso, c'è una promiscuità con adulti, che non garantisce assolutamente la sicurezza.
Credo sia opportuno cercare di rendere nuovamente diffusi alcuni servizi che in questo periodo, purtroppo, hanno visto pesanti tagli e riduzioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento sull'ordine del giorno n. 241? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Volevo chiedere alla Giunta, non oggi, ma prossimamente in Commissione o per le vie che deciderà più opportune, di avere qualche analisi scritta rispetto allo stato attuale delle vaccinazioni in Piemonte.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Marrone per il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Anzitutto confermo al Consigliere Ravetti che chiederò all'Assessore Icardi di fornire i dati che chiedeva.
Sul parere in particolare dell'Assessore Icardi, lo stiamo raccogliendo in questo momento, perché a me, sinceramente, non risultava tra quelli già caricati precedentemente.
Personalmente, posso dire che proprio in questi giorni io ho fatto vaccinare mia figlia. È vero, sono a Torino e non ho avuto particolari problemi, me la sono cavata rifissando l'appuntamento con una telefonata e cinque minuti di attesa. Al netto di questa esperienza del tutto individuale, personalmente, condivido in pieno l'atto d'indirizzo. Per correttezza e completezza, chiederei di poter posticipare la votazione a quando mi sarà trasmesso ufficialmente il parere dell'Assessore competente Icardi. Ovviamente, prima della fine della seduta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti, ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Ho solo scritto che per me andava bene.
. Ordine del giorno n. 246 inerente a "Cibo, casa e beni di prima necessità, nessuno può esserne privato" presentato da Grimaldi, Giaccone Rossi



PRESIDENTE

Passiamo all'ordine del giorno il n. 246 presentato dal Consigliere Grimaldi inerente a: "Cibo, casa e beni di prima necessità: nessuno pu esserne privato".
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno è stato più volte illustrato nei tanti emendamenti.
Sappiamo benissimo che in questa crisi a pagare doppiamente sono stati tutti i lavoratori intermittenti, tutti gli indigenti, tutte le persone che avevano, purtroppo, contratti a tempo determinato, alcuni ancora più precari e, soprattutto, tutti quelli che, purtroppo, svolgevano lavori in nero.
Non dobbiamo scandalizzarci: purtroppo questa è la società in cui siamo immersi; quindi tantissime misure sia dei Comuni, delle Regioni, ma anche quelle dello Stato non sono arrivate ai più poveri. Eppure, soprattutto nei grandi Comuni, oltre al tema dei buoni per la spesa che sono arrivati dallo Stato tramite i Comuni e che sono stati esauriti nelle prime settimane, in tantissimi capoluoghi di provincia si sono attivate delle reti di solidarietà davvero incredibili.
Molte, ovviamente, come il Banco Alimentare, le Caritas, alcune associazioni laiche, fra cui l'Arci, lavoravano da tempo su tutto il tema dei pasti che allora non erano a domicilio. Molte si sono riconvertiti durante il lockdown e hanno saputo - penso soprattutto ai tantissimi punti ricreativi, alle case del quartiere, alcuni circoli e locali notturni mettersi nei cosiddetti snodi e hanno creato una rete che è davvero un'esperienza unica in Italia: fornire tre pasti a queste famiglie che sono diventate indigenti dentro la crisi. Moltissimi infatti si sono rivolti per la prima volta a questo tipo di servizi proprio perché, fino ad allora riuscivano a garantire alla loro famiglia almeno tre pasti al giorno.
Come sapete, grazie alle tantissime donazioni private, questa rete ha avuto un grande supporto; solo che nel frattempo è calata un po' l'attenzione mediatica e sono cambiate le esigenze delle famiglie. Non c'è solo una questione di beni di prima necessità alimentare, ma di beni di altre necessità tra cui - penso a chi ha bambini piccoli - pannolini, latte farine e omogeneizzati. Ma penso anche a tutti i prodotti per la cura della persona e a tutto il tema degli igienizzanti per casa. Insomma, beni di prima necessità, ma anche spese diverse.
Per questo, abbiamo chiesto alla Regione, siamo stati i primi a farlo come Gruppo, di agire tramite, per esempio, la convenzione con la Città di Torino e dare subito un po' di liquidità. Questo è avvenuto con un primo finanziamento di 250 mila euro.
Nei nostri emendamenti noi chiedevamo di trovare delle risorse da destinare almeno fino a settembre a questa rete o, in qualche modo, di trovare anche delle soluzioni per ridistribuire le risorse in tutti i capoluoghi di provincia dove ci sono esperienze come queste.
Mi pare che ci sia stato un appello anche del Presidente Cirio con cui, tra l'altro, ho fatto una visita nei magazzini di questi snodi; pubblicamente il Presidente ha detto che quei 250 mila euro sarebbero stati un anticipo di un ulteriore sostegno. Non è avvenuto con il "Riparti Piemonte"; chiedo tramite questo ordine del giorno, di attivare misure in questo senso, ma non solo.
Questo ordine del giorno tratta anche il tema della casa. Non abbiamo davvero avuto la possibilità di interloquire durante i giorni di Commissione; noi avevamo capito che si poteva usare una parte delle risorse di Finpiemonte come una misura di cosiddetto "Elicopter Money" per gli indigenti, a partire dalle spese della casa. Come sapete, per qualche tempo c'è stato un blocco degli sfratti ma, a parte che i blocchi non durano per sempre, sarebbe bene ristornare quelle mensilità e avere un piccolo bando non solo per i cosiddetti morosi non colpevoli, quindi per la morosità non colpevole dentro le case popolari, di cui mi piacerebbe discutere prima o poi, se è possibile, con questa Giunta. Dall'altra, come dicevo, ci vorrebbe una misura in accordo con lo Stato per sostenere chi è in difficoltà attraverso un fondo degli affitti, come succedeva qualche anno fa. Per questo, abbiamo chiesto politicamente, nella scorsa Conferenza dei Capigruppo, un incontro con i parlamentari piemontesi, anche per mettere insieme più misure possibili, evitando sovrapposizioni.
In più, oltre alla questione alimentare e della casa, c'è tutto il tema delle altre spese, tra cui le bollette, tutte questioni che in parte già i Comuni affrontano. Questo doveva essere uno degli oggetti centrali della discussione sul "Riparti Piemonte", perché è giustissimo aver dato dei bonus da reinvestire per le attività imprenditoriali e dell'artigianato e soprattutto per gli esercenti che hanno avuto le serrande chiude, ma c'è chi la ripartenza non può basarla sulle proprie spalle e sulle proprie attività. Infatti, sono più di 200 mila i piemontesi in cerca di lavoro e sono tantissimi quelli che non sono coperti né dal reddito di cittadinanza né da altri ammortizzatori sociali.
Per questo le chiederei, Presidente, di cogliere questa occasione per fare un punto anche sul cosiddetto "salva mutui", perché continua a risultarci non attiva la comunicazione della Regione verso le ASLO su come attivare queste misure. Infatti, in questa crisi, ci sono tantissimi lavoratori e tantissime persone che rischiano di perdere anche la prima casa di proprietà, la casa dove vivono. Spero che ci sia un parere favorevole su questo atto d'indirizzo e che si potrà rimediare sia sul fondo sugli indigenti sia sul tema della casa con dei prossimi atti. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi sull'ordine del giorno n. 246, chiedo il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale L'Assessore Caucino, che è in congedo, come ha ricordato correttamente prima il Presidente, mi ha trasmesso il suo parere, che è di non accoglimento con un'argomentazione e una motivazione decisamente estesa che vado a leggervi.
In particolare, si ricorda che, con riferimento alla grave situazione di difficoltà di molte famiglie che, in conseguenza dell'emergenza sanitaria in corso e delle misure di contenimento adottate, si trovano non più a disporre di risorse sufficienti per far fronte alla spesa alimentare per i beni di prima necessità, con particolare incidenza nel territorio della città di Torino e delle grandi città piemontesi, l'Assessorato al welfare sulla base delle risorse disponibili a bilancio regionale, ha finora messo in atto le seguenti iniziative.
Con determina dirigenziale n. 376 del 23/4/2020, è stato disposto un finanziamento straordinario a favore del Comune di Torino finalizzato a rafforzare la misura di solidarietà alimentare avviata con la rete denominata "Torino Solidale", sia in termini di capacità di rispondere ai bisogni espressi dai cittadini sia di sostenibilità del sistema di sostegno, a fronte del perdurare dello stato di necessità collegato all'emergenza COVID-19 e dei suoi riflessi nei prossimi mesi.
Considerato che la situazione di difficoltà, sia pure con sfumature ed intensità diverse, riguarda tutto il territorio regionale, in sede di approvazione del bilancio regionale è stata definita una dotazione complessiva di 450 mila euro per stipulare una convenzione di supporto sul triennio 2020-2022 con il Banco Alimentare del Piemonte.
Si evidenziano di seguito, in sintesi, le attività realizzate dal Banco Alimentare del Piemonte previste dalla convenzione, per la stipula della quale sono in corso di predisposizione gli atti amministrativi necessari: potenziare le attività del recupero e della ridistribuzione delle eccedenze alimentari; migliorare le procedure di raccolta, stoccaggio e ridistribuzione dei beni raccolti; incrementare le attività di recupero dei cibi cotti e degli alimenti freschi; ricercare nuove forme economicamente sostenibili per la trasformazione dei beni alimentari freschi deperibili garantire che le risorse destinate dalla Regione siano equamente distribuite tra le sezioni autonome del Banco stesso.
Al fine di approfondire la conoscenza della reale situazione delle famiglie su tutto il territorio regionale dal punto di vista delle difficoltà e dei bisogni rispetto ai beni primari, ma anche della cura dei componenti più fragili, per valutare le modalità di ulteriori ed appropriate azioni regionali è in corso, inoltre, una specifica rilevazione presso tutti i servizi sociali del Piemonte, che si concluderà apportando elementi conoscitivi importanti ed utili per l'inizio del mese di maggio.
L'approfondimento, in ogni caso, non interessa soltanto l'ambito dei servizi sociali, ma prevede l'apporto dei componenti della Rete della protezione dell'inclusione sociale con numerose componenti, della quale si è svolto un approfondito confronto sui bisogni emergenti sulle situazioni di nuova povertà e sulle possibili azioni da attivare, in occasione di apposita riunione svoltasi il 23 aprile, che si svilupperà ulteriormente nei prossimi giorni. Gli elementi raccolti potranno condurre alla progettazione e all'implementazione di ulteriori iniziative regionali, per dare prioritaria risposta alle necessità delle famiglie, che presumibilmente avranno rilievo importante anche per i mesi a venire compatibilmente con le risorse che saranno disponibili a bilancio regionale.
Per dare supporto economico agli interventi di sostegno delle fasce sociali più deboli, oltre alle risorse del Fondo nazionale povertà, già ripartite direttamente dallo Stato in 30 ambiti territoriali piemontesi, la Regione sta perfezionando gli atti amministrativi necessari per ripartire ai 49 Enti gestori dei servizi sociali il Fondo regionale del sistema dei servizi sociali, per un valore aggregato complessivo di circa 85 milioni euro.
Per quel che riguarda il tema della casa, che veniva riportato nell'ordine del giorno dei Presidenti Grimaldi e Giaccone, si ricorda in questa nota che il Decreto "Cura Italia" prevede alcune misure sul sostegno all'abitare, come l'estensione delle categorie dei beneficiari del Fondo solidarietà mutui prima casa in emergenza Coronavirus con il relativo finanziamento di 400 milioni (articolo 54) e la sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili fino al 30 settembre, che ricordava anche il primo firmatario. Le misure sono suscettibili di progressiva modifica ed integrazione. Ad esempio, l'articolo 12 "Accesso al credito" già introduce ulteriori disposizioni sul fondo prima casa, mentre l'articolo 54 sospende, come ricordavamo, le procedure esecutive per il pignoramento immobiliare della prima casa.
La Regione Piemonte, attraverso la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, sta partecipando attivamente alla dovuta interlocuzione con il Governo sulle materie di competenza, per il perseguimento delle più idonee politiche a sostegno dell'abitare. Sono pervenute e pervengono all'Assessorato diverse segnalazioni, proposte e richieste da parte di associazioni di categoria e privati. Tra queste anche quella che viene citata dagli estensori dell'atto d'indirizzo, da parte dei sindacati degli inquilini SUNIA, SICET e UNIAT Piemonte del 2 aprile. Essa ha fatto seguito al comunicato del 27 marzo sul ripristino da parte della Giunta regionale dopo 5 anni, della misura di sostegno alla locazione a canone libero bloccata a partire dal 2015, perché non rifinanziata a livello nazionale tramite il fondo della legge n. 431.
Tra economie del fondo inquilini morosi incolpevoli e un insufficiente nuovo stanziamento statale, una disponibilità finanziaria di circa 3,3 milioni di euro è stata destinata per il sostegno alle fasce a maggior disagio economico della popolazione piemontese che paga regolarmente un contratto di affitto sul mercato privato, ampliando la platea dei beneficiari rispetto a quella limitata negli ultimi anni al solo intervento regionale, attraverso le Agenzie Sociali per la Locazione, le ASLo.
Nel documento del 2 aprile SUNIA, SICET e UNIAT Piemonte hanno rappresentato all'Assessore che "Le nostre Segreterie nazionali stanno chiedendo al Governo risorse straordinarie anche per i cittadini in affitto, per affrontare l'emergenza in questi mesi e, in seguito, un intervento strutturale di sostegno alle locazioni, tra l'altro previsto dalla legge n. 431, utilizzando anche tutte le risorse disponibili non spese". Su queste due linee di azione e la richiesta di risorse straordinarie di adeguato rifinanziamento delle misure strutturali si sta muovendo l'Assessorato.
La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, nella seduta dell'8 aprile 2020, ha approvato un documento di proposte regionali al Governo per affrontare le gravi conseguenze dell'emergenza COVID-19, anche riguardanti le misure a sostegno della locazione. Tra queste si evidenzia, in particolare, la richiesta in via strutturale e permanente di un significativo incremento del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, alla luce di un fabbisogno attuale complessivo di oltre 450 milioni. In via immediata, invece, uno stanziamento straordinario del fondo sostegno fitti per un importo di almeno 100 milioni immediatamente disponibile, espressamente dedicato alle famiglie che subiscono perdite reddituali accertate e definite superiori al 30% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente e che, in assenza di liquidità, non riescono a sostenere il pagamento dei canoni di locazione.
Ad oggi, tali richieste sono purtroppo senza esito. La legge n. 27 del 24 aprile 2020, di conversione del decreto legge Cura Italia, non prevede n risorse aggiuntive, né risorse straordinarie, ma solo l'introduzione dei commi due, ter e quater dell'articolo 65, che accelerano l'erogazione delle risorse del Fondo della legge n. 431 già stanziate. In tale contesto, è strategico non distogliere risorse già disponibili dagli interventi strutturali a sostegno delle fasce più deboli della popolazione piemontese fasce purtroppo destinate ad ingrandirsi per le conseguenze dell'emergenza.
È assoluta l'attenzione dell'Assessorato al welfare nel valutare la programmazione 2020 delle risorse già stanziate per le misure relative alla legge 431/1998, ASLo e Salva mutui, in modo coordinato e organico valutando ogni possibile spazio per un'eventuale misura straordinaria qualora la disponibilità finanziaria lo consenta, ed evitando la sovrapposizione con le misure statali e regionali di emergenza di sostegno al reddito.
Per quanto sopra illustrato - si cita l'ordine del giorno in oggetto - in carenza dell'indicazione delle adeguate coperture da parte del bilancio regionale, dev'essere respinto.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Marrone.
Se non vi sono ulteriori interventi, metterei in votazione l'ordine del giorno n. 246, sul quale la Giunta ha espresso parere contrario.



GRIMALDI Marco

Aspetti, Presidente.
Mi sente?



PRESIDENTE

Sì. Cosa aspetto?



GRIMALDI Marco

Pronto?



PRESIDENTE

Sì, sì, ci sono.
Che cosa aspetto?



GRIMALDI Marco

A metterlo ai voti, perché vorrei fare ancora due considerazioni: la prima è sul metodo.



PRESIDENTE

Allora chiede di intervenire?



GRIMALDI Marco

Sì.



PRESIDENTE

Ah, allora non devo aspettare.
Va bene. Prego, ha facoltà di intervenire.



GRIMALDI Marco

Poiché stava direttamente mettendo in votazione l'atto d'indirizzo, dicendo " Se non vi sono ulteriori interventi.", le ho chiesto di aspettare un secondo.
Non ho fatto neanche in tempo a scrivere "parola" in chat che ho visto che stava per partire con l'appello.



PRESIDENTE

Va bene.



GRIMALDI Marco

Dicevo, Presidente, che devo fare due considerazioni: una è sul metodo.
Cerchiamo di capirci: vogliamo davvero continuare così, dopo non aver fatto alcuna discussione nelle scorse due sedute? Con gli Assessori assenti, o che, per interposta persona, ci scrivono lettere in cui, sostanzialmente ci dicono: "Avete ragione. Vediamo cosa farà il Governo"? Tra l'altro, vi ho detto nelle premesse (ma anche nell'ultima Conferenza dei Capogruppo) che prima di fare gli autonomisti ci sarebbe anche bisogno di un'interlocuzione fra le misure varate dal "Cura Italia" e quelle della Regione, così come ha poc'anzi affermato l'Assessora Caucino tramite lettera.
Nella sua letterina, scritta davvero bene (immagino sia stata stilata dagli uffici), ricorda che alcune misure non esistono e che sul tema degli snodi si può attivare molto attraverso il Banco Alimentare: ma non è ciò che lei e il Presidente Cirio hanno detto alla riunione a cui ho partecipato con tutti loro. Non era questa la soluzione annunciata in pubblico.
Eviterei, quindi, di fare anche dichiarazioni diverse rispetto agli interlocutori che si hanno davanti.
In ultimo, non ci sono le risorse.
Noi vi abbiamo detto dove trovare le risorse: l'abbiamo fatto sia negli emendamenti, che peraltro avete respinto, sia in un ordine del giorno che oggettivamente, è chiaro che dovrà individuare risorse diverse.
Dunque, per quale motivo stiamo facendo questa discussione? Glielo chiedo perché sembra incredibile. Perché con gli Assessori che ci dicono: "Sì avete ragione, ma poi dobbiamo trovare le risorse", oppure "Sì, avete ragione, ma dobbiamo vedere con il Governo". cosa che, peraltro, dice esattamente l'ordine del giorno; cioè non è in contraddizione, è esattamente quello che dice l'ordine del giorno.
In più, se ci soffermiamo sul dettaglio, visto che scriviamo le letterine ricordiamoci anche che cosa abbiamo promesso in quelle conferenze stampa: perché abbiamo promesso di avere dei numeri unici e dei servizi internet che facessero sì che in ogni territorio piemontese si sapesse esattamente a chi rivolgersi.
Perché la cosa peggiore in questo momento è che mentre le reti informali provano a stare in tutto il territorio, ovviamente, non è che tutti gli indigenti sanno esattamente che cosa si muove in tutto il territorio piemontese. Quindi una delle richieste dell'ordine del giorno - l'ultima tra l'altro - era proprio quella di attivare questo numero unico, cosa che abbiamo discusso nella sede operativa mentre il Presidente Cirio rispondeva alle telefonate degli indigenti. Sì, succedeva proprio quello! Assessore Marrone, è così che andrà avanti l'interlocuzione fra Giunta e opposizione nella mattinata? Cioè ci date ragione, o non vi ricordate le cose, ma esprimete pareri negativi perché non ci sono le risorse per fare quello che si è già dichiarato in pubblico e che magari farete, così come ha annunciato in quella bella letterina l'Assessora Caucino, magari senza un indirizzo politico? Perché poi, sostanzialmente, l'Assessora dice: "No ma faremo una convenzione col Banco Alimentare".
Presidente, possiamo rispettare il Consiglio? Cioè possiamo arrivare di nuovo ad un'interlocuzione normale? O andrà avanti così la mattinata? Mi riferisco a lei, Presidente Allasia.
Perché, altrimenti, possiamo smetterla qua di chiedere i pareri, visto che la Giunta non c'è. Anche per evitare la figura che l'Assessore Marrone faccia il "paggio" per tutto il giorno a leggere cose di altri Assessori.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente Grimaldi.
A parte le considerazioni personali sull'Assessore Marrone, che non condivido, tali sono le procedure. Poi, al primo ordine del giorno dobbiamo.



GRIMALDI Marco

Cosa non condivide sull'Assessore Marrone? Non ho detto niente contro l'Assessore Marrone.



PRESIDENTE

Gli dà del "paggetto", non è che.



GRIMALDI Marco

Ma il paggio è una figura che nel Medioevo - Marrone lo sa bene - è pronta a fare il cavaliere. Ma più in là.



PRESIDENTE

Da una settimana all'altra.
Si era meritato, moralmente e fisicamente, la dizione di "buon Assessore" mentre adesso è un "paggio": è cambiato qualcosa in questa settimana!



GRIMALDI Marco

Non so chi abbia detto "buon Assessore", dev'essere stato in un momento di confusione del Consiglio. Di sicuro è un buon paggio e diventerà un cavaliere se presto.



PRESIDENTE

Nel frattempo, le procedure dell'ordine del giorno sono queste.
Se l'Assessore Marrone vuole rispondere, ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Ma sì, Presidente, non mi offendo! Tanto mi manca "le physique du rôle" del paggio, per cui è poco credibile la battuta del Presidente Grimaldi.
Il punto è un altro, e lo dico in termini di metodo, dal momento che lo stesso ha posto una questione di metodo.
Per la mia delega, ho sottoposto tutti gli atti d'indirizzo ai singoli Assessori competenti, con preghiera di provare in ogni modo a salvarne l'accoglibilità, piuttosto con delle proposte di riformulazione. In certi casi e per certi atti d'indirizzo questo è avvenuto, perché è stato possibile; in altri, i singoli Assessori hanno legittimamente ritenuto che non lo fosse o che la scelta non fosse politicamente condivisibile.
Quindi mi sento di poter anticipare che non è così per tutti. Anzi, ci sono diversi atti d'indirizzo anche delle minoranze che hanno ottenuto pareri di accoglimento, con richieste minime di riformulazione o di correzione giusto di dettaglio.
Chiaramente, questo non vale per tutti gli atti d'indirizzo, che sono numerosi. Questo - aggiungo - è stato collegato solo pochi minuti fa legittimamente, perché il Regolamento lo consente - e il tema è di sicuro connesso all'oggetto dell'atto legislativo a cui è stato richiamato il collegamento. Però questo è il parere che l'Assessore di competenza mi ha fornito e io, conformemente a quello che è il mio ruolo, lo trasmetto.
Mi limito a dire che in altri casi, invece, ci sono stati dei pareri, che porterò a verbale di volta in volta, di accoglibilità.



PRESIDENTE

Grazie.
Mi scusi, Assessore Marrone, ma era già inserito l'ordine del giorno n.
246. Non voglio mettere.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Inserito ma non collegato, cioè era all'o.d.g. ma non risultava collegato.
La novità è stata nell'ordine meramente cronologico di discussione.



PRESIDENTE

Va bene.
Consigliere Grimaldi, su cosa chiede la parola? Perché è già intervenuto.



GRIMALDI Marco

Per ricordarle che una lettera così non si .



(Audio mancante o non comprensibile)



GRIMALDI Marco

. l'appello in cui ho richiesto che l'ordine del giorno venisse, appunto attratto.
A me va benissimo se agli altri viene riservato un altro tipo di atteggiamento; capisco bene che gli ordini del giorno a prima firma Grimaldi siano più difficili da votare rispetto ad altri; ricordo solo però, che le parole dette in pubblico, soprattutto a chi si occupa di indigenti tutto il giorno, sono parole che dovrebbero mostrare la serietà di questa Giunta. Per cui, quelle promesse fatte lì davanti, fatte davanti tra l'altro, ad addetti stampa, a giornalisti, ma, soprattutto, a tutti gli operatori, andavano mantenute.
Pertanto, anche se boccerete quest'ordine del giorno, Presidente Allasia le ripeto: forse occorrerebbe un po' più di cura nell'interlocuzione, visto che nelle scorse settimane ci avete chiesto responsabilità e lealtà nel stare nei tempi. Ricordatevi, per le volte successive, come vengono trattati punti così sensibili all'o.d.g. da parte della Giunta.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 246, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 255 presentato da Avetta, Canalis, Magliano Ravetti, Sarno, Rossi, Gallo, Giaccone e Valle inerente a "COVID-19 TPL ambiente"



PRESIDENTE

Passiamo al successivo ordine del giorno, il n. 255, a prima firma Avetta.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Con quest'ordine del giorno ci poniamo almeno due obiettivi.
Il presupposto è che, almeno a parole, tutti noi abbiamo a cuore sia la qualità dell'aria che respiriamo sia la tenuta economica e finanziaria del sistema di trasporto pubblico locale, quindi anche delle tante e importanti aziende, alcune delle quali pubbliche (una molto grande del Torinese), con i loro investimenti e i loro dipendenti.
Se siamo d'accordo su questa precondizione, però, dobbiamo porci qualche obiettivo strategico. Dobbiamo individuare un modello che sviluppi la nostra idea di mobilità e lo faccia tenendo conto anche dell'esperienza che stiamo ancora vivendo a causa del COVID. Dobbiamo porci degli obiettivi che guardino, non solo alla gestione della fase emergenziale, ma un po' più in là, verso obiettivi di prospettiva.
In sintesi, i due obiettivi che ci poniamo con questo documento sono la tutela del trasporto pubblico locale, quindi della sicurezza, prima di tutto, sia per chi viaggia sia per gli operatori, e individuare predisporre ed elaborare misure integrative e innovative che favoriscano una diversa mobilità privata, cioè una mobilità privata che sia il più sostenibile possibile. In altre parole, dobbiamo scongiurare, a nostro avviso, l'abbandono del trasporto pubblico locale, che avrebbe conseguenze devastanti sulle aziende di trasporto, sia quelle pubbliche sia quelle private, e dobbiamo scongiurare, per quanto possibile, il ritorno massivo all'utilizzo delle vetture private nelle condizioni attuali, che avrebbe conseguenze nefaste sulla qualità dell'aria che respiriamo.
In questo senso, i dati che ci giungono anche dai diversi monitoraggi che ci sono, in particolare quelli evidenziati da 5T, società che sta effettuando monitoraggi sia per conto della Regione Piemonte sia per conto della Città di Torino, danno una chiara indicazione del fatto che, sia nella fase più emergenziale sia oggi nella fase di riapertura del traffico i dati sono quelli che erano molto facilmente prevedibili.
Oggi è importante sperimentare dei modelli, i migliori modelli possibili per farci trovare pronti a quella che consideriamo la vera prova, sotto questo profilo, cioè la ripresa a settembre con i flussi della scuola. Oggi siamo certamente in una fase di ripresa (e monitoreremo le prossime settimane), ma la vera ripresa sarà da valutare a settembre.
Sappiamo che l'organizzazione del trasporto pubblico locale è uno dei temi e forse anche delle tematiche - più complicati per la Fase 2 e per la Fase 3. Non a caso, l'INAIL ha classificato proprio il trasporto pubblico locale come un tema, un elemento a rischio medio alto, in particolare nelle aree metropolitane e nelle aree ad alta urbanizzazione.
Noi ci auguriamo che i dati sul contagio, i dati positivi di questi giorni siano confermati anche nelle prossime settimane; certamente sarebbe sciocco, da parte nostra, non ragionare con una visione di prospettiva rispetto alla mobilità prossima futura. I dati a cui facevo riferimento prima confermano che è in corso, e probabilmente si consoliderà nei prossimi mesi, un ritorno massivo all'auto privata, per ovvie ragioni che non sto a ribadire e che abbiamo già sviluppato e approfondito molto spesso in Commissione.
Se non vogliamo compromettere i risultati che abbiamo faticosamente ottenuto negli ultimi anni, dobbiamo garantire, prima di tutto, la sicurezza del trasporto pubblico locale, ma, al tempo stesso, dobbiamo anche favorirne l'utilizzo. Allora dobbiamo avere treni e autobus sicuri puliti, che arrivino in orario con un numero di corse adeguate. Su questo già nelle scorse settimane, siamo stati costretti a sollevare molte perplessità sulle condizioni del servizio, in particolare nel servizio ferroviario. Mi riferisco, per fare solo degli esempi, alla nota situazione della Ferrovia Canavesana, ancora in gestione GTT, su cui non c'è un punto fermo rispetto al tempo certo di passaggio a Trenitalia.
Molti sono stati i problemi riscontrati anche sulla direttrice Ivrea-Torino Aosta, problemi che evidentemente sono stati vissuti dai passeggeri anche su altre tratte locali.
Dobbiamo poi organizzare quello che abbiamo nell'impegno di quest'ordine del giorno, quindi agire anche sulla riorganizzazione della mobilità per le grandi aziende e le aziende medio-grandi, che incidono significativamente sulla mobilità dal punto di vista del lavoro, sui tempi di ingresso e di uscita delle aziende e, poi, soprattutto, anche sui tempi d'ingresso e di uscita delle scuole. C'è dunque molto lavoro da fare in vista della ripresa autunnale.
Guardate che, se il tema oggi appare un po' sopito e un po' sotto traccia è solo perché le scuole sono chiuse; molti ancora svolgono lavoro agile e molti altri evidentemente hanno ripreso a viaggiare in macchina. Pertanto credo che a settembre, se non ci prepariamo e se non ci organizziamo con azioni che abbiano non solo una valenza di carattere emergenziale, ma anche come dicevo prima - di carattere prospettico, i problemi che erano travolgenti ed erano di difficile gestione nei mesi dello scorso autunno per capirci - torneranno altrettanto travolgenti e altrettanto significativi per chi è costretto a fare il pendolare per ragioni di lavoro o di studio.
In secondo luogo, ben sapendo che parte dell'utenza, per tante ragioni, non tornerà facilmente al trasporto pubblico locale, dobbiamo favorire una mobilità privata a basso impatto ambientale. Mi riferisco alle auto elettriche, alle biciclette elettriche, ai monopattini nelle grandi aree urbane.
Su questi due fronti, in quest'ordine del giorno si chiede un impegno netto della Giunta che segni un passo avanti sia rispetto alla legge di bilancio che ci ha lasciati, sotto questo profilo, abbastanza delusi (e lo abbiamo evidenziato), sia anche rispetto al "Riparti Piemonte", riguardo al quale (l'abbiamo detto in molte circostanze) abbiamo un po' perso l'occasione per marcare un indirizzo netto; con quella norma, avremmo avuto la possibilità di marcare un indirizzo netto a favore di una mobilità moderna e sempre più sostenibile.
Questi sono gli impegni che quest'ordine del giorno chiede alla Giunta.
Siamo curiosi di sapere se, alle tante parole che vanno in questa direzione, che abbiamo ascoltato in questo Consiglio anche da parte della maggioranza, c'è l'impegno a far seguire dei fatti concreti. Questo ripeto, per la gestione dell'emergenza, ma soprattutto, in prospettiva, per la gestione dei prossimi mesi e dei prossimi anni, per un recupero pieno dell'utilizzo da parte dei nostri cittadini del trasporto pubblico locale per le ragioni cui ho fatto riferimento: da un lato, salvare il sistema di trasporto pubblico locale nel suo complesso e, dall'altro, confermare il percorso positivo che abbiamo fatto in questi anni rispetto alla qualità dell'aria che respiriamo e su cui, evidentemente, la mobilità incide significativamente.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Avetta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente, e buongiorno.
Ringrazio anche il Consigliere Avetta per aver presentato quest'ordine del giorno, che ha ampiamente illustrato. Le motivazioni sono assolutamente condivisibili, così come sono condivisibili i tre punti che lui indica nel documento.
Voglio ricordare che, su nostra iniziativa e poi con l'accoglimento benevolo di tutte le altre forze politiche, dell'Assessore Gabusi e dell'Agenzia della mobilità piemontese, abbiamo chiesto un Tavolo di lavoro, che dovrebbe partire (speriamo parta al più presto) e che riassume anche un po' le richieste che io leggo nel documento del Consigliere Avetta. Il collega ha ragione: quanto prima, ci troveremo di fronte a un'apertura totale. Le scuole daranno dei flussi maggiori al trasporto pubblico e non possiamo permetterci di farci trovare impreparati. Questo è anche il motivo per cui abbiamo chiesto che il Tavolo di lavoro si riunisca per fare il punto della situazione.
Nel secondo punto, il Consigliere Avetta chiede che la Regione sostenga i progetti delle aziende che prevedono la riorganizzazione dei trasporti. Io ho avuto modo di confrontarmi, nelle settimane scorse, con alcune aziende che, a proprie spese, già mettevano a disposizione i mezzi aziendali per il trasporto dei loro dipendenti e hanno dovuto, con la riapertura, affrontare questo argomento con delle problematiche non indifferenti; laddove bastava un pullman, ne hanno dovuti prevedere due, se non tre, quindi hanno dovuto riorganizzare un po' tutta la situazione logistica per garantire ai lavoratori di arrivare sul posto di lavoro in sicurezza.
Pertanto, come ho già detto, quest'ordine del giorno sicuramente a noi piace e lo voteremo in maniera favorevole.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altri interventi sull'ordine del giorno n. 255, chiedo il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
L'Assessore Gabusi mi ha trasmesso i suoi pareri; non so se ci tiene a intervenire e comunicarli lui, altrimenti incomincio a farlo io.
Riguardo a quest'ordine del giorno, il parere è favorevole, quindi di accoglimento. Si chiede solo una piccola correzione lessicale: al secondo capoverso degli impegni, si chiede di sostituire la parola "sostengano" con "coordinino". Per il resto, l'Assessore Gabusi mi conferma che le impegnative sono contenute e quindi accolte nella programmazione diretta o indiretta della Regione Piemonte.
Pertanto, con questa modifica - se accettata dai firmatari, dai presentatori - il parere della Giunta è favorevole.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Avetta.



AVETTA Alberto

Mi è abbastanza chiaro cosa significa la differenza lessicale tra "sostengano" e "coordinino". Pensavo che il termine "sostengano" potesse essere sufficientemente generico, tale da consentire, anche nei tempi adeguati, la possibilità d'intervento anche su quel fronte. Mi pare che l'intervento del Consigliere Martinetti evidenziasse l'intenzione rispetto a questo impegno.
Prendiamo atto della buona volontà dell'Assessore Gabusi e credo di poter dire (non mi sono confrontato con il mio Capogruppo) che "coordinino" possa essere un primo passo accettabile dal nostro punto di vista, laddove poi almeno sotto il profilo politico, ci sia l'intenzione di sviluppare quel "coordinino" in qualcosa di più, rispetto al mero coordinamento.
Su questo, credo che l'Assessore Gabusi ci possa dare ampia rassicurazione.
Se questa è la richiesta, ritengo che, allo stato, la possiamo considerare accoglibile.



PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono altri interventi in dichiarazione di voto? Non essendoci richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 255, il cui testo, come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 241 "Preoccupante calo delle vaccinazioni per timori legati all'epidemia da COVID-19 e per chiusura di alcuni centri" presentato da Ravetti, Salizzoni e Avetta



PRESIDENTE

Assessore Marrone, ha raccolto il parere sull'ordine del giorno n. 241?



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Sì, Presidente.
Ho raccolto il parere dell'Assessore Icardi, che mi ha confermato che l'Assessorato è già attivo sulle impegnative richieste; di conseguenza, il parere è di accoglimento.



PRESIDENTE

Grazie.
Poiché non ci sono richieste d'intervento, procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 241, sul quale la Giunta ha espresso parere favorevole.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 241, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 257 "Misure urgenti per i centri estivi in Piemonte" presentato da Giaccone, Magliano, Canalis, Valle, Marello Grimaldi, Sarno, Frediani



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giaccone, per l'illustrazione.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Si tratta di un argomento che, tra l'altro, è stato già richiamato questa mattina.
Questo è un ordine del giorno che pone l'attenzione sul tema dei Centri estivi ed è anche di sollecitazione alla Giunta per le famose Comunicazioni, di cui la stessa Consigliera Frediani questa mattina chiedeva lumi o ulteriori informazioni.
L'ordine del giorno parte dal presupposto che la misura del distanziamento sociale, uno degli elementi cardine del contenimento del contagio, sia a livello regionale che a livello nazionale, abbia avuto effetti molteplici e, tra questi, abbia soppresso o, comunque, enormemente ridotto o annullato tutte le attività di natura educativa, sociale, ludica o ludico-motoria compromettendo anche tutte le possibilità di aggregazione a chi queste attività era abituato a partecipare. In particolare, chi ha più risentito degli effetti di questi provvedimenti sono stati i giovani, i bambini, i disabili e gli adolescenti che, tra l'altro, sono anche i più esposti alle conseguenze psicologiche e sociali dell'isolamento. Se anche, come documenta l'aumentato consumo di determinati tipo di farmaci, peggiora la situazione psicologica di chi già abbia una patologia, senz'altro è consapevolezza di tutti il fatto che i bambini in queste occasioni siano una categoria più a rischio di altre.
Fra l'altro, a questo elemento si aggiunge l'altro elemento delicato, del peso che questa situazione ha rappresentato per le famiglie, perch ovviamente, trovandosi i componenti più giovani in casa, hanno dovuto organizzarsi; l'organizzazione era difficile sia che si trattasse di dover andare a lavorare in presenza, e quindi dover gestire il tempo libero dei bambini, ma anche per chi lavorava in smart working e doveva trovare un modo per organizzare il tempo libero ai bambini mentre lavorava.
La chiusura delle scuole ha avuto, quindi, un effetto sulla possibilità di socializzare da parte dei ragazzi perché, al di là del momento formativo rappresentato dal percorso scolastico, è chiaro che c'è anche una valenza altrettanto importante di possibilità di aggregarsi. La chiusura delle scuole ha avuto questo effetto.
Con questo ordine del giorno vogliamo, come ho detto all'inizio, di nuovo portare l'attenzione sul tema, evidenziando in particolare tre aspetti ricompresi nei punti che impegnano la Giunta. I tre aspetti sono il fatto che le attività nei centri estivi richiedono, per essere realizzate in modo da abbattere i rischi di contagio e quindi rese sicure, un'idonea attività preparatoria, cioè un insieme di protocolli, ma anche di momenti formativi che .



(Audio mancante o non comprensibile)



GIACCONE Mario

. sia i locali, strutture idonee, ma anche le persone che all'interno di queste svolgono la loro attività, siano formate. C'è dunque un primo elemento di adeguamento.
Un secondo elemento è legato alla valorizzazione di tutti gli enti pubblici o privati, che presiedono a questo tipo di servizio. Ne ricordo solo alcuni: il terzo settore, le amministrazioni comunali, le parrocchie le associazioni sportive, culturali e di volontariato, così come anche gli enti, le ASL di competenza, che collaborano con questi: sono oggettivamente, una ricchezza del nostro territorio che penso sia condivisa e faccia parte del patrimonio politico di ogni appartenenza politica perché oggettivamente è una ricchezza.
Il terzo aspetto è quello della necessità di attivare il più rapidamente possibile i provvedimenti di natura sia organizzativa, a cui facevo riferimento nel punto 2, sia, soprattutto, economica.
Date queste introduzioni, leggo rapidamente gli impegni della Giunta. Li leggo, più che altro perché il terzo impegno è stato lievemente modificato cercando di essere più stringente sull'argomento ; quindi, chi avesse letto l'ordine del giorno nella sua forma originaria potrebbe notare una differenza.
Il primo elemento di impegno della Giunta recita: "a farsi carico del problema della ripartenze dei centri estivi mediante il supporto dei propri uffici all'individuazione delle strutture idonee, in raccordo con gli enti territoriali", in particolare con le ASL di competenza.
Il secondo è: "a valorizzare nella ripartenza delle attività di cui sopra la pluralità dei soggetti sia del settore pubblico che del terzo settore che hanno sino ad ora operato e condotto queste attività".
La terza impegnativa recita: "a garantire che i 5 milioni destinati alla scuola (sostegno alla didattica online e alle attività scolastiche estive) tratti dal Fondo europeo FSE 2014-2020 e allegati alla delibera di Giunta del 4 maggio, siano rimodulati in tempi brevi e resi disponibili agli Enti pubblici e di Terzo Settore con modalità trasparenti e procedure chiare spiegando i tempi, i modi dei bandi e della rendicontazione".
Io avrei concluso; la variazione al terzo punto dell'impegno l'ho già comunicata agli Uffici e quindi sarà già modificato nell'atto definitivo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giaccone.
Ci sono altre richieste di intervento sull'ordine del giorno n. 257? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Ho sottoscritto con piacere e con convinzione l'ordine del giorno a prima firma del Consigliere Giaccone, perché ritengo molto importante che la ripartenza dei centri estivi, nelle condizioni eccezionali in cui ci troviamo quest'anno, sia fatta nel modo più corretto e, soprattutto, con il massimo confronto con quegli enti che storicamente hanno reso possibile questa esperienza in Piemonte. Un'esperienza, come diceva molto bene il Consigliere Giaccone, sia sociale sia educativa e da quest'anno, purtroppo è anche un'esperienza con degli addentellati sanitari.
Mi sembra molto importante che nell'ordine del giorno sia sottolineato il rapporto, la collaborazione con le ASL, cioè che i vari progetti dei centri estivi siano svolti, siano redatti con un confronto anche con gli enti sanitari. Soprattutto sarebbe utile che ci fosse una relazione tra l'Assessore Chiorino e l'Assessore Caucino. È vero che in alcune amministrazioni comunali i centri estivi sono gestiti e coordinati dagli Assessorati alle politiche sociali, ma è anche vero che, invece, in molte altre amministrazioni comunali sono gli Assessorati all'istruzione a coordinare questo tipo di servizio.
Ancora più importante è il coordinamento tra l'Assessore Chiorino e l'Assessore Caucino alla luce del fatto che le uniche risorse regionali che abbiamo riscontrato per i centri estivi, sono risorse regionali tratte dal Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020, destinato alla scuola e alle attività parascolastiche, ivi inclusi i centri estivi, quindi le attività parascolastiche estive. Trattandosi, quindi, di Fondi europei destinati alla scuola, l'Assessore Caucino non ne può disporre senza un confronto con l'Assessore Chiorino.
Aggiungo anche un'altra cosa: trattandosi di Fondi europei, la loro rimodulazione e la successiva modalità di rendicontazione deve essere concordata con gli Enti che devono ricevere questi Fondi. Sappiamo bene che le procedure di rendicontazione, ma anche solo le procedure di accesso ai Fondi europei tramite bandi, non sono così semplici ed immediate, quindi è importante che gli Enti pubblici o di terzo settore che si candideranno ad organizzare i centri estivi e quindi ad utilizzare queste risorse di origine europea, siano al corrente, fin da subito e in modo trasparente delle modalità di accesso, utilizzo e rendicontazione in modo tale che ci sia chiarezza e possano anche eventualmente preparasi ad adempiere a queste procedure.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento sull'ordine del giorno n. 257? La parola all'Assessore Marrone per il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Sull'ordine del giorno n. 257 l'Assessore Caucino mi ha trasmesso una nota con la quale anticipa la non accoglibilità da parte sua di questo atto d'indirizzo, con considerazioni che vado a leggere al Consiglio regionale: "Con il DPCM 17 maggio 2020 il Governo ha recepito all'allegato 8 le linee nazionali per le riattivazioni dei centri estivi, anche su sollecitazione e con la condivisione della Commissione delle Regioni delle politiche sociali.
In data 29 maggio 2020 la Giunta regionale ha approvato la nuova disciplina per la programmazione e gestione in sicurezza delle attività dei centri estivi per bambini e adolescenti nella fase due dell'emergenza COVID-19, in attuazione del DPCM del 17/5/2020 (Allegato 8) e sospensione per l'anno 2020 dell'applicazione della DGR n. 11 del 20/4/2018.
La nuova disciplina elaborata dall'Assessorato alle politiche della famiglia, dei bambini e della casa, in sinergia con l'Unità di crisi l'Assessorato alla sanità e l'Assessorato all'agricoltura, approvata con DGR n. 26 del 29 maggio 2020 in corso di pubblicazione sul Bollettino ufficiale, definisce linee guida per tutto il sistema dei soggetti pubblici e del privato sociale impegnati nella progettazione ed attivazione dei servizi di vacanza e centri estivi per minori, perseguendo un adeguato equilibrio tra le indicazioni necessarie ad assicurare la qualità delle proposte a favore dei bambini e degli adolescenti dal punto di vista educativo, ludico e ricreativo ed il protocollo sanitario predisposto ad hoc a cura dei referenti sanitari per assicurare la tutela della salute dei minori, degli operatori e di tutti i soggetti interessati, compresi i volontari e gli accompagnatori con lo scopo prioritario di offrire ai minori dai 3 ai 17 anni di età, in tutta sicurezza, una ricca offerta di opportunità per il periodo estivo, rispondendo al contempo all'esigenza di conciliazione delle famiglie.
Tale documento è stato posto al confronto e condiviso con le Autonomie locali in data 26 maggio 2020 e con le rappresentanze del Terzo Settore e del mondo religioso in data 27 maggio.
La proposta piemontese si caratterizza, altresì, per la valorizzazione dell'esperienza delle fattorie didattiche quali luoghi ricchi di opportunità per accogliere i centri estivi e per la possibilità di attivare collaborazioni con gli Enti titolari di progetti di servizio civile universale, per valorizzare l'apporto dei volontari a supporto del personale degli stessi centri estivi. Le risorse poste al sostentamento dei servizi estivi per minori scaturiscono dall'articolo 5 del D.L. n. 34/2020 e sono destinate direttamente ai Comuni, a cui saranno assegnate sulla base delle modalità che a breve verranno individuate con apposita intesa da assumersi in sede di Conferenza unificata".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Prendo atto del parere negativo e ovviamente non ne addosso la responsabilità all'Assessore che l'ha appena illustrato, ma chiedo a lei Presidente, un appuntamento con l'Assessora Caucino per capire dove ciò che è stato detto fino a 5 minuti fa contraddica o dove eventualmente questo ordine del giorno contraddica quanto è stato detto.
Se qualcuno può spiegarmelo, sono grato. Dopodiché, la maggioranza può fare quello che preferisce, ma se noi avessimo preso ciò che ha appena letto l'Assessore Marrone e il parere fosse stato favorevole, non avremmo trovato alcuna contraddizione tra i due aspetti.
Per cui, veramente, non riesco a capire come si possa dare parere negativo a fronte di ragioni che sostengono il positivo. Sono stupefatto. Dopodich ne prendo atto, ma umilmente chiederò un appuntamento all'Assessora Caucino perché possa spiegarmi come sostenga con gli argomenti un ordine del giorno e dopodiché il parere sia negativo.
La ringrazio e, ripeto, sono stranito, ma evidentemente ho delle problematiche con le interpretazioni dell'italiano o forse qualcuno ha delle problematiche con l'interpretazione del mio ordine del giorno.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Vorrei tranquillizzare il Consigliere Giaccone. Ho una mia teoria da esporre in pubblico: ho sbagliato prima nel dire che il problema fosse la prima firma di Grimaldi sull'ordine del giorno e anche sul fatto che la Giunta riservasse così poca attenzione agli ordini del giorno. Credo che il problema sia l'Assessora Caucino, che li legge tutti allo stesso modo oppure non li legge proprio, perché dà risposte diverse dall'oggetto oppure semplicemente, anche nel raccogliere le stesse indicazioni, dà parere contrario.
Comunque, su questo, Presidente Giaccone, non sono d'accordo con lei: non so perché si stupisce. C'è un'Assessora che sui centri estivi riesce ad anticipare al 3 giugno quando non sono ancora finite le scuole; non riesce neanche a parlare con la sua vicina di banco, Chiorino, e non riesce neanche a darci un'informativa in 2 settimane.
Voterò convintamente e sottoscriverò l'ordine del giorno a prima firma del Consigliere Giaccone e chiederei a lei, Presidente Allasia, di farsi carico di quello che le chiediamo da settimane e le ha anche chiesto la Consigliera Frediani stamattina. Questo confronto per noi è fondamentale per uscire dalle "letterine" dell'Assessora Caucino e magari avere un confronto vero e pubblico su quelle che saranno le misure per la ripartenza di tante attività.
Vorremmo avere con l'Assessora Chiorino, se non ci riesce l'Assessora Caucino, un confronto anche su tutta la parte didattica che può essere svolta tanto nei cortili scolastici quanto nei nostri parchi, ma soprattutto deve essere, questa volta ancor di più, in continuità con le linee guida sui centri estivi. Ciò perché pensiamo che, ora più che mai tutta la vicenda pedagogica e tutta l'offensiva educativa che abbiamo messo in campo in questi mesi sulla ripartenza debba essere strettamente collegata con quello che farà quest'estate la nostra comunità educante. La ringrazio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

La dichiarazione di voto del Partito Democratico sarà, evidentemente, a favore. Ci teniamo però a sottolineare che non solo le Assessore Caucino e Chiorino - visto che i soldi sono dell'Assessora Chiorino - non relazionano in Aula e in Commissione; non solo viene annunciato l'inizio dei centri estivi in una data per la quale gli enti che poi realizzano questi centri estivi (molto spesso col volontariato) non hanno ancora dichiarato di essere disponibili - quindi si tratta il Terzo settore come se fosse alle dipendenze della Regione Piemonte, cosa che assolutamente non è - non solo le Assessore Chiorino e Caucino non si parlano, ma oggi abbiamo avuto la certificazione - se non ho capito male la nota letta dall'Assessore Marrone che dalla Regione, a meno che non ci siano chiarimenti, non arriveranno soldi per i centri estivi piemontesi. Abbiamo solo la quota parte dei 150 milioni di euro che lo Stato ha stanziato all'articolo 105 del Decreto Rilancio.
Adesso presenterò per iscritto una richiesta di relazione in Commissione per capire come i fondi del Fondo Sociale Europeo verranno messi a disposizione dei centri estivi, perché se non ci sarà un chiarimento, sarà evidente che la Regione Piemonte non avrà messo un euro e si sarà "fatta bella" in queste settimane del lavoro di altri, cioè del volontariato, dei Comuni e del Terzo settore, e si sarà "fatta bella" dei soldi di altri cioè i soldi messi dallo Stato.
Per cui presenterò una richiesta scritta di relazione in Commissione.
Voteremo favorevolmente all'ordine del giorno del Presidente Giaccone.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Per prima cosa chiedo di poter sottoscrivere l'atto d'indirizzo del Presidente Giaccone. Inoltre, ribadisco che già dalla settimana scorsa abbiamo chiesto comunicazioni in Aula, perché ci sembra che ci sia parecchia confusione su un tema che è assolutamente centrale. Avremo la riapertura delle scuole a settembre, quindi potremmo anche dire che i centri estivi costituiranno una sorta di banco di prova per controllare le interazioni tra i bambini e verificare se sia possibile la convivenza, in quali spazi e con quali modalità. Spiace anche un po' vedere l'assenza dell'Assessore in Aula, non solo dell'Assessore Caucino ma anche degli altri Assessori, perché credo che gli atti d'indirizzo potrebbero essere un'ottima occasione per confrontarsi sui temi. Non è solo questione di dare un parere sulla votazione, ma è proprio una questione di approfondire alcuni aspetti. Se non cogliamo queste occasioni per cercare di aprire un dialogo e per cercare di fare chiarezza su alcuni aspetti che adesso sono ancora piuttosto oscuri o comunque vaghi, difficilmente potremo avere altre occasioni.
Torno a chiedere le comunicazioni in Aula o in Commissione da parte dell'Assessore Caucino; poi, francamente, è abbastanza incomprensibile che ci dia parere negativo su un atto d'indirizzo che, di fatto, dice cose condivisibili e, tra l'altro, condivise anche nella risposta che è stata consegnata all'Assessore Marrone, che tra l'altro sta svolgendo un ruolo di supplente rispetto alla carenza di molti Assessori di questa Giunta.
Ovviamente, voteremo a favore dell'atto d'indirizzo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 257, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti: su cosa intende intervenire? Sull'ordine dei lavori?



MARTINETTI Ivano

Ho chiesto la parola solo perché non sono riuscito a rispondere alla votazione e volevo annunciare il mio voto favorevole. Glielo stavo confermando anche in chat.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Anche la Consigliera Disabato.
. Ordine del giorno n. 258 inerente a "Misure di ristoro per i periodi di mancato utilizzo causa emergenza COVID-19 degli abbonamenti al trasporto pubblico locale per i giovani al di sotto dei 26 anni" presentato da Valle, Marello, Canalis, Avetta, Magliano, Sarno Giaccone, Salizzoni e Rossi . Ordine del giorno n. 260 è inerente a "Servizi diurni e centri semiresidenziali per disabili - Fase 2 emergenza COVID" presentato da Valle, Canalis, Rossi, Sarno, Salizzoni, Marello, Giaccone



PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'ordine del giorno n. 258, inerente a "Misure di ristoro per i periodi di mancato utilizzo causa emergenza COVID 19 degli abbonamenti al trasporto pubblico locale per i giovani al di sotto dei 26 anni", collegato al disegno di legge n. 95.
Ha chiesto la parola il Consigliere Valle, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Rapidamente, con quest'ordine del giorno andiamo ad occuparci di una tematica evidente a tutti: durante il periodo COVID tutti gli abbonamenti al servizio pubblico locale sono stati, di fatto, inutilizzati per l'impossibilità di muoversi, per la sospensione delle attività e per la chiusura delle scuole e delle università.
Come già anticipava il mio collega Avetta nell'illustrazione del suo ordine del giorno, la sfida che abbiamo di fronte, dopo questi mesi di chiusura, è quella di contemperare due aspetti: da una parte, il fatto che grazie alla chiusura abbiamo ottenuto una qualità dell'aria decisamente migliore, a dimostrazione che le politiche più restrittive hanno un impatto anche significativo sulla qualità dell'aria che respiriamo. Gli stessi dati epidemiologici evidenziano che la qualità dell'aria influisce direttamente anche sulla salute delle persone (in questo caso, anche sulla diffusione del virus).
Dall'altra parte, però, viste le esigenze della ripartenza, non possiamo permetterci di far confluire tutto il traffico sui veicoli di carattere privato, che probabilmente saranno più sicuri relativamente alle tematiche legate al contagio, se ancora dovremo affrontarlo, ma al contempo rischiano di vanificare - anzi, di peggiorare - i risultati raggiunti nella lotta alla qualità dell'aria.
Allora, uno degli strumenti per non perdere la fidelizzazione della clientela e l'abitudine costruita negli anni all'utilizzo del servizio pubblico consiste proprio nell'intraprendere un percorso con i gestori del trasporto pubblico locale, le Province e la Città metropolitana di Torino per garantire una proroga degli abbonamenti annuali dei giovani (almeno quelli al di sotto dei 26 anni, quindi si presume in età scolastica e universitaria) più o meno equivalente al blocco temporale legato all'emergenza COVID, oppure uno sconto più o meno equivalente sull'acquisto di un futuro abbonamento. Tutto questo proprio per mantenere un legame forte con quelli che sono ora gli utilizzatori forti dei servizi pubblici affinché possano continuare ad esserlo anche in futuro.
Se il Presidente mi consente, visto che tra poco mi dovrò spostare e quindi sarò in cammino, illustrerei anche l'atto d'indirizzo successivo, collegato sempre al disegno di legge n. 95. Mi riferisco all'ordine del giorno n.
260, inerente a "Servizi diurni e centri semiresidenziali per disabili Fase 2 emergenza COVID".



PRESIDENTE

Prego.



VALLE Daniele

Grazie, così farò anche risparmiare del tempo.
L'ordine del giorno n. 260 è inerente a "Servizi diurni e centri semiresidenziali per disabili - Fase 2 emergenza COVID". In particolare, il DPCM del 26 aprile 2020, all'articolo 8, prevedeva da parte delle Regioni l'apertura di tavoli di confronto per stabilire dei piani territoriali e degli specifici protocolli propedeutici alla riapertura dei servizi per disabili.
A questo proposito, la Regione (devo dire abbastanza velocemente, se non ricordo male già il 5 maggio) aveva emanato una prima direttiva in tal senso. Al momento, però, non è ovviamente sufficiente per procedere alla riapertura, ed è inutile che vi sottolinei quanto anche questi servizi siano attesi. Si stanno dunque attendendo i protocolli a cui il DPCM fa riferimento.
Sarebbe anche interessante, nello stesso periodo, lavorare ad una spinta alla coprogettazione con gli Enti del terzo settore per servizi compensativi alternativi, in particolare rispetto alla domiciliarità dei servizi e alla costruzione di percorsi di vita indipendente, atteso che comunque, le strutture, i centri diurni e il personale collegato non potranno sicuramente viaggiare (in questa prima fase, almeno) con gli stessi numeri e le stesse presenze con cui viaggiano ordinariamente.
Nell'ordine del giorno ci spingiamo anche a chiedere una revisione dei contratti in essere, alla luce delle disposizioni di gestione dei servizi e a spingere presso il Governo affinché quelle famiglie che non potranno usufruire dei servizi, anche per il carattere ridotto degli stessi a cui facevo riferimento prima, possano essere destinatarie di misure straordinarie per rendere possibile l'accudimento del disabile al domicilio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo su questo e su quello successivo? Perché, in realtà, sarei intervenuto su quello successivo.
Come preferisce lei, Presidente.



PRESIDENTE

Direi di andare in ordine, perciò proseguiamo con gli interventi relativi all'ordine del giorno n. 258.



MAGLIANO Silvio

Perfetto, allora intervengo sull'ordine del giorno n. 258.
La ringrazio, Presidente, e ringrazio anche il primo firmatario, il Consigliere Valle, perché, a mio giudizio, è un atto assolutamente di buonsenso, per tutte le ragioni che diceva, quindi sia per evitare che si torni al trasporto privato, sia perché si è fatto tanto negli anni (soprattutto nei Comuni più grossi) per incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico e fare in modo che i nostri ragazzi usufruissero il più possibile del trasporto pubblico (ancorché, per chi arriva da fuori Torino talvolta si riscontrino grossissimi problemi per raggiungere la scuola o l'università in tempo), sia per affermare un principio di sostegno e aiuto alle famiglie. Perché è evidente che per una famiglia dove sia i genitori che i figli utilizzano il trasporto pubblico per andare al lavoro, a scuola o all'università - facendo la media di una famiglia di quattro persone - i relativi abbonamenti rappresentano una spesa veramente importante.
Pertanto, ringrazio il Consigliere Valle per questo atto d'indirizzo.
Peraltro, ne ho presentato uno simile in Consiglio comunale a Torino, che è stato approvato all'unanimità, perché ci pare veramente una misura di buonsenso permettere il prolungamento della validità dell'abbonamento per i mezzi non utilizzati, o un rimborso, oppure una scontistica nel momento dell'acquisto. Soprattutto perché, come sappiamo, il trasporto pubblico ha ridotto le corse, ma, dal punto di vista ministeriale, come ci raccontava l'Assessore, ci sono indicazioni per cui spesso le linee verranno pagate lo stesso.
Su questo, quindi, vale la pena che tutti coloro sotto i 26 anni che hanno un abbonamento possano essere ristorati sia - ripeto - per una questione di abitudine nel trasporto (poi, garantire la sicurezza sui mezzi pubblici è un altro paio di maniche e forse dovremmo affrontarlo in altra sede e in un altro momento) sia proprio per dare un aiuto alle famiglie che hanno fatto un investimento chiedendo ai propri figli di utilizzare il trasporto pubblico invece che i mezzi propri.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Già tempo fa, credo un mese fa, avevamo affrontato questo discorso sia in Commissione sia in aula con un question time.
Il fatto che le persone, a causa del COVID e di queste limitazioni, non avessero potuto usufruire dell'abbonamento che avevano regolarmente pagato in anticipo è un problema che avevamo sottoposto all'Assessore Gabusi. A differenza di questo ordine del giorno, su cui noi daremo presenza, c'è un discrimine: tutte quelle persone che non hanno potuto usufruire di questi abbonamenti devono essere messe in condizione di avere una proroga o di essere rimborsati.
Avevamo già fatto questa richiesta all'Assessore Gabusi; credo di ricordare bene dicendo che l'Assessore rispose a suo tempo che se ne sarebbe occupato, anche andando a tracciare tutte le varie società che gestiscono il trasporto pubblico locale.
Secondo noi, la logica vorrebbe che tutti coloro che non hanno potuto usufruire di quel servizio dovrebbero essere messi in condizione di poter sanare questa situazione. Capiamo la motivazione sulla fascia di età, che potrebbe essere un incentivo maggiore, però secondo noi la logica non è questa.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, chiederei il parere della Giunta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

In questo caso, il parere della Giunta è favorevole, tenendo conto del fatto che c'è una norma nel decreto legge, che già prevede le modalità possibili (nel decreto-legge rilancio che sta per essere o sarà convertito entro 60 giorni dal Parlamento) e c'è un'indicazione, da parte della Commissione della Conferenza delle Regioni, che tende ad aumentare la ricchezza di risorse in questa materia.
Come immaginerete, i 500 milioni di euro messi a disposizione sono insufficienti rispetto alla mancata bigliettazione, quindi anche al ristoro degli abbonamenti. Per cui, se da un lato è chiaro che è più che giusto rimborsare, dall'altro bisogna sempre stare attenti a cosa succede alla cassa. C'è un'interlocuzione in corso, sia in Parlamento sia con il Ministero, per una riconoscimento maggiore di risorse.
La mia proposta è che si potrebbe inserire in quest'ordine del giorno un richiamo al Governo e al Parlamento, magari senza indicare una cifra, che potrebbe essere motivo di divisione anche all'interno del Consiglio regionale e di difficile quantificazione oggettiva in questo momento.
Potrebbe essere utile aggiungere un richiamo, una sollecitazione al Governo e al Parlamento in maniera trasversale, per rimpinguare questa cifra in maniera più aderente all'effettiva mancata bigliettazione e al ristoro degli abbonati.
Questa è la mia richiesta-suggerimento per l'approvazione.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Gabusi.
Il presentatore vuole riformularlo o procediamo con la votazione per l'approvazione? Se non ci sono ulteriori interventi, procederei con la votazione sull'ordine del giorno n. 258, con il parere favorevole della Giunta.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 258 il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Passerei all'ordine del giorno n. 260, già illustrato dal Consigliere Valle.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Vorrei annunciare il nostro voto favorevole. È una tematica di assoluta priorità e ringrazio il primo firmatario.
C'è un problema enorme rispetto al protocollo, perché è evidente che in questo momento noi stiamo lasciando a casa decine e decine di ragazzi creando un problema non banale alle famiglie; famiglie che si sono trovate completamente abbandonate e lasciate sole in questa fase di emergenza sanitaria, anche perché non sono state trovate le modalità, per scelta, per incapacità o proprio per impossibilità di trovare soluzioni domiciliari per il sostegno a queste persone, persone che si recano costantemente nei centri diurni o nei semiresidenziali per disabili.
Da questo punto di vista, mi auguro si possa imprimere un'accelerazione anche perché, di fatto, il protocollo ridurrà il numero di persone che potranno partecipare a queste attività.
In questo momento siamo ancora fermi, perché non riusciamo o non si riesce a capire fino in fondo come farli partire, cioè se ci sarà una riduzione di un terzo delle persone che potranno partecipare o se si potrà fare una rotazione settimanale. L'idea di rivedere i contratti, come diceva il primo firmatario, è assolutamente opportuna.
La cosa che sta emergendo con chiarezza è che, in questa fase, le persone che hanno vissuto e vivono maggiormente una fragilità permanente sono quelle che vengono maggiormente danneggiate: loro e le loro famiglie. Noi dovremmo, da questo punto di vista, chiedere uno sforzo a tutti coloro che gestiscono questi Centri e provare a immaginare altre soluzioni: sì, la vita indipendente, ma anche dei momenti di sollievo per le famiglie, perch (e su questo bisognerà fare un approfondimento molto chiaro e preciso) il "Cura Italia", con l'articolo 48, garantiva lo stipendio e la possibilità che i servizi venissero pagati "vuoto per pieno".
Pertanto, noi dobbiamo contemperare due esigenze fondamentali: quella degli operatori, di poter fare loro ed iniziare a farlo velocemente, e quelle delle famiglie che, in questo momento, stanno ancora chiedendo di trovare delle soluzioni, perché tutti questi mesi, spesso e volentieri, hanno rappresentato una regressione dal punto di vista della capacità relazionale delle persone. Parlando con alcuni operatori e con alcuni soggetti che si occupano di questo dalla mattina alla sera, mi è stato detto che, in alcuni casi, alcune attitudini e capacità acquisite con il lavoro giornaliero presso i Centri, essendo rimasti a casa e quindi non avendo potuto svolgere quel tipo di attività, non avendo potuto fare attività fisica e attività manuale, ha fatto regredire alcune di queste persone. Questo dipende anche dal tipo di disabilità che hanno.
Mi auguro che questo atto sia di sprone alla maggioranza e soprattutto alla Giunta per intervenire in fretta, perché parliamo di alcune categorie che oggettivamente non hanno tanto tempo da aspettare e che rischiano, a differenza di altre, di fare dei passi indietro invece che rimanere stabili.
Il Gruppo dei Moderati voterà assolutamente a favore.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io voglio intervenire sull'ordine del giorno del collega Valle e sottoscrivere quanto ha ricordato durante l'illustrazione, oltre a sottoscrivere le parole del Consigliere Magliano.
Stiamo parlando di categorie che spesso vengono un po' dimenticate e che in questo periodo hanno avuto delle enormi difficoltà: già ne hanno nei periodi ordinari, ma, in questa fase emergenziale, soprattutto le famiglie si sono trovate a dover gestire l'intero tempo di queste persone e hanno avuto grosse problematiche.
È il momento di andare incontro a queste necessità e dare delle risposte non solo alle famiglie ma anche ai Centri diurni, che hanno ricevuto diverse istruzioni rispetto ai protocolli per ripartire.
Inizialmente, sono stati previsti alcuni protocolli, che poi sono stati parzialmente modificati, ma - detto ciò - non si è ancora riusciti ad arrivare ad una soluzione che possa dare una garanzia rispetto ai tempi, ai metodi e alle attività che possono essere svolte all'interno dei Centri stessi. Con la Fase 2 o la Fase 3, bisognerà modificare alcune attività e i protocolli che dovranno essere utilizzati all'interno di queste strutture.
Per tale motivo, anticipo che ho depositato un ordine del giorno (il n.
291) che va in questa direzione. Ho voluto redigerlo e depositarlo su sollecitazione di alcuni Centri diurni che mi hanno sollevato alcune problematiche legate alla necessità di confrontarci anche con l'ASL, per garantire il migliore servizio possibile ai loro ospiti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Ovviamente, ho sottoscritto l'ordine del giorno. Ci tengo a sottolineare un elemento ulteriore di difficoltà: in questi giorni, molti amministratori locali ci hanno contattato (mi hanno contattato, ma non sono il solo perché mi sono confrontato con alcuni colleghi di tutte le parti politiche), perché c'è una comunicazione poco chiara sulla ripartenza rispetto a questi luoghi di straordinaria importanza. C'è una comunicazione nella quale l'Assessorato (e a questo mi rivolgo; non abbiamo l'Assessore disponibile in Consiglio, come da molti sottolineato, ma mi rivolgo almeno all'Assessore ai rapporti con il Consiglio) dice che, attraverso quel protocollo si può partire, ma alcune ASL comunicano agli Enti locali, e quindi agli amministratori, che invece hanno bisogno di una DGR puntuale e più precisa.
Confrontandomi con l'Assessorato, chiedendo riscontro di quanto alcuni Comuni hanno comunicato, l'Assessorato sostiene, invece, che gli Enti locali possono partire e creare le condizioni per riaprire i Centri diurni.
Ci tenevo a sottolineare l'importanza di quest'ordine del giorno anche per rimettere al centro, con un'evidenziazione, il tema della ripartenza e dei protocolli, delle DGR, eccetera. Su questo, sarebbe stata utile la presenza dell'Assessore competente, per avere ulteriori specifiche, perch Presidente - c'è un problema comunicativo tecnico e formale, oltre che sostanziale e alcune questioni nell'ordine del giorno le diciamo.
Ci tenevo a capire se ci sono (nella nota, non mi sembra) delle specifiche ulteriori o se qualche componente della Giunta può darci queste ulteriori informazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, chiedo il parere della Giunta regionale sull'ordine del giorno n. 260.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Confermo, avendo letto anticipatamente la nota che mi ha trasmesso l'Assessore Caucino, quello su cui concludeva il Consigliere Sarno rispetto al tema degli Enti locali e quindi il fatto che l'Assessorato non ritiene che serva un atto della Giunta.
Vado a leggere nel dettaglio, così da dare a tutti i Consiglieri l'informazione piena, completa e tutti gli elementi: "Con l'approvazione del DPCM 26 aprile 2020, articolo 8, l'Unità di crisi regionale ha immediatamente costituito, in data 29 aprile 2020, il Coordinamento dell'Area regionale disabilità, con lo scopo di dare attuazione alle prime linee guida per la riattivazione graduale dei servizi semiresidenziali per disabili.
A seguire, in data 5 maggio, il Coordinamento regionale ha diramato a tutte le Aziende Sanitarie Locali e agli enti gestori dei servizi sociali piemontesi le prime indicazioni generali per la prevenzione del contagio da COVID e la tutela della salute degli utenti e degli operatori dei Centri diurni per le persone con disabilità. Spetta, quindi, per la fase di avvio del servizio, dall'ente titolare del Centro diurno all'ente gestore dei servizi sociali di riferimento e all'ASL, elaborare il piano di riavvio per la singola struttura.
A seguito di quanto previsto dagli articoli 47 e 48 del DL 18/2020 convertito con legge n. 27 del 2020, si è immediatamente fornita indicazione agli Enti gestori dei Servizi sociali, con nota assessorile del 18 marzo, sulla portata delle norme.
A seguire, con nota tecnica del 20 aprile 2020, sono state fornite istruzioni di dettaglio ai Direttori generali delle ASL e agli Enti gestori dei Servizi sociali, proprio per la rimodulazione dei Servizi sociali afferenti alle attività diurne socio-assistenziali e socio-sanitarie per persone con disabilità.
Si evidenzia, poi, che l'ultimo DL n. 34 del 2020, il cosiddetto "Rilancia Italia" ha proposto una variazione dell'articolo n. 48, che dovrà essere valutata nella portata con la conversione in legge del DL stesso.
La revisione dei contratti in essere compete, quindi, alla luce delle disposizioni sopra citate, unicamente alle parti contraenti, quindi titolari dei Servizi, Enti gestori e ASL.
Per quanto riguarda le attività d'impulso al Governo per favorire misure d'intervento compensative a favore delle famiglie e degli utenti disabili è attivo un confronto presso la Commissione Politiche sociali tra tutte le Regioni italiane, al fine di proporre, per la conversione del DL n. 34 forme di aiuto aggiuntive".
Con queste motivazioni, l'Assessore Caucino mi trasmette un parere contrario all'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono interventi sull'ordine del giorno n. 260 per dichiarazione di voto, lo porrei in votazione.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 260, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 262 "Promozione delle misure contenute nel piano 'Riparti Piemonte' attraverso gli organi di stampa ed i media locali" presentato da Lanzo, Cerutti, Demarchi, Perugini, Stecco, Fava, Cane Mosca, Gagliasso, Marin



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lanzo, per l'illustrazione.



LANZO Riccardo

Grazie, Presidente.
Io lo darei per illustrato, anche per lasciare spazio ai colleghi per gli altri ordini del giorno.
Tuttavia, chiedo semplicemente, come da accordi con la Giunta, che nel dispositivo sia aggiunta la parola "eventuali" prima della parola "risorse", .
È un ordine del giorno in favore dell'editoria, con la finalità d'implementare le risorse che abbiamo già stanziato nel "Riparti Piemonte" però - ripeto - lo dai darei già per illustrato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Mi sarei aspettato che il collega Lanzo illustrasse quest'ordine del giorno.
Io l'ho letto e riletto e penso di non aver capito. Sostanzialmente, con quest'ordine del giorno noi andiamo a intervenire sulla destinazione del fondo - se ho capito bene - iscritto nel disegno di legge appena approvato (Riparti Piemonte), all'articolo 20, andando a destinare le risorse di quell'articolo, che leggo, perché sono andato a rivederlo anch'io rubricato "Sostegno alle emittenti radiotelevisive e testate giornalistiche locali", e che dice: "In considerazione dell'emergenza da COVID-19 sono stanziati euro 2 milioni, da iscriversi nella missione." - non sto a leggerla - ".per il sostegno e a favore delle emittenti radiotelevisive e testate giornalistiche locali avente sede legale e operanti in Piemonte, in considerazione dell'emergenza COVID" e, quindi, nell'ambito del disegno di legge "Riparti Piemonte", ".per il sostegno.", come dice la rubrica dell'articolo "alle emittenti radiotelevisive".
Io continuo a leggerlo e lo rileggo, ma con quest'ordine del giorno noi andiamo a destinare queste risorse per promuovere e pubblicizzare utilizzando l'apposito Fondo costituito e menzionato nelle premesse, che è questo, le misure del Piano "Riparti Piemonte".
Quindi, io comincio a essere confuso, perché o noi abbiamo stanziato risorse in favore delle emittenti per sostenerle nella fase di difficoltà per l'emergenza COVID -, per le emittenti - oppure noi abbiamo stanziato un fondo per poi farlo utilizzare dalla maggioranza, dalla Giunta e dall'istituzione per promuovere le misure inserite nel "Riparti Piemonte" e non per sostenere le emittenti radiotelevisive.
Allora, poiché - ahimè - penso di aver capito bene, noi voteremo contro quest'ordine del giorno; però, chiederei al collega Lanzo di esplicitarlo meglio, perché lo riteniamo quanto meno da approfondire, dal momento che va a modificare la natura di un articolo, che abbiamo appena approvato destinando le risorse per il sostegno delle emittenti radiotelevisive, in realtà, alla pubblicità e alla promozione delle iniziative inserite nel "Riparti Piemonte", per le quali noi - ricordo - abbiamo votato contro l'intero testo di legge, perché non ne riconosciamo la bontà in molte delle sue parti e quindi siamo ulteriormente preoccupati, perché sottraiamo risorse a un settore che doveva essere sostenuto per la promozione di queste misure.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anch'io temo di aver capito esattamente quello che ha capito il Consigliere Gallo.
Noi abbiamo praticamente destinato i fondi a sostegno di un settore e poi abbiamo chiesto indietro quei fondi da utilizzare per promuovere iniziative. Poi bisogna capire in che modo, perché sui social ho visto certi exploit neanche a provvedimento approvato: non oso immaginare che tipo di comunicazione potrete fare sui giornali e sulle testate locali.
Lo trovo un po' assurdo il ragionamento alla base, anche perché la Regione ha tutti gli strumenti di comunicazione più idonei per raggiungere la platea che desidera raggiungere. Nel linguaggio informatico, il rischio di calcolo si chiama riferimento circolare e, generalmente, genera un errore quindi immettere delle risorse e poi ritornare sulle stesse risorse destinandole in modo diverso è un'azione assolutamente inconcepibile. Non riesco neanche a capire da quanto tempo stiate premeditando questo utilizzo di risorse, perché qui c'è della premeditazione.
Suggerirei al Consigliere Lanzo di ritirare quest'atto d'indirizzo, perch è indescrivibile; è qualcosa che penso non si sia mai verificato in questa Aula di Consiglio, almeno da quando sono stata eletta, non so se prima qualcuno si sia avventurato in esplorazioni di tale portata, ma credo di no. È la prima volta che capita una cosa del genere. Ovviamente auspicandone il ritiro, se dovesse rimanere ferma l'intenzione di mettere il documento in votazione, noi voteremo convintamente no.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Anch'io sono abbastanza perplesso. Ci è chiaro il contenuto dell'articolo 20, di quello che era il disegno di legge n. 95, che ora è legge, che nello stanziare e nel distribuire aiuti a tutte le categorie produttive della nostra regione (non proprie tutte, perché qualcuna è comunque rimasta fuori), nel tentativo di dare qualcosa a tutte, è chiaro che si è previsto anche un sostegno alle emittenti radiotelevisive e alle testate giornalistiche locali. Un sostegno di due milioni a queste realtà non pu diventare, così come diventerebbe se questo atto d'indirizzo venisse approvato e poi trovasse attuazione, uno stanziamento di due milioni per acquistare pubblicità da parte della Giunta regionale. Come è già stato ricordato da qualcuno, la Giunta regionale, così come anche il Consiglio regionale, in altri capitoli, hanno dei fondi per la loro - chiamiamola così - pubblicità istituzionale. Il Consiglio regionale ha le pagine FIPEG e anche la Giunta regionale ha i suoi fondi per quello; utilizzare quei due milioni di euro che sono un sostegno alle emittenti radiotelevisive e trasformarli in fondo per la pubblicità della Giunta regionale, mi pare veramente assurdo.
Anch'io ribadisco la nostra totale contrarietà a questo atto d'indirizzo così come formulato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Non attivo il video, perché ho problemi di collegamento.
Buongiorno a tutti. Volevo anch'io intervenire sulla scia di quanto hanno detto i colleghi di opposizione. Presidente, nel momento in cui si sceglie di fare un intervento economico, come è stato fatto con l'articolo 20, che ha come beneficiari coloro che fanno informazione, si fa una scelta sempre molto delicata perché, da un lato, sappiamo che anche loro sono stati penalizzati, hanno avuto dei contraccolpi dalla vicenda del COVID, quindi sono aziende come tante altre che si è scelto di aiutare. In qualche misura "vantano" un diritto anche ad un sostegno in questa fase delicata.
Dall'altro, però, fanno pur sempre informazione e, quando si danno dei soldi pubblici a soggetti che fanno informazione, c'è sempre un rischio pericoloso perché sappiamo che un'informazione può essere fatta in maniera oggettiva e corretta, oppure di tendenza. Siamo tutti in carne ed ossa e quando riceviamo soldi pubblici ci fa piacere e magari, anche inconsapevolmente, rischiamo di fare informazione tendenzialmente, non dico che favorisca, ma possa assecondare coloro che questo finanziamento l'hanno fatto. Tant'è che il tema del sostegno pubblico all'editoria è un tema delicato da sempre. Ci sono, ovviamente, delle leggi apposite, fatte bene e fatte proprio nella direzione di garantire, da un lato, il sostegno necessario perché una democrazia si fonda ovviamente sull'informazione e dall'altro, quello di poter avere, nel limite del possibile, una sorta di equidistanza e di oggettività nell'informazione stessa.
In questo caso, mi pare di capire che si voglia togliere qualsiasi dubbio rispetto a questo, nel senso che la maggioranza vuole essere proprio sicura che i soldi pubblici dei piemontesi che noi andremo a dare per sostenere anche giustamente, l'editoria, vengano spesi per la propaganda della Regione stessa e dei suoi provvedimenti. Per certi aspetti, è un ordine del giorno chiaro, perché toglie ogni dubbio. Noi diamo loro i soldi, ma vogliamo essere fermamente sicuri che quei soldi vengano spesi per pubblicità rispetto alle cose che la Regione fa. È chiaro, ma è anche molto grave, consentitemi di dirlo con molta chiarezza. Per certi aspetti mi pare addirittura vergognoso, scandaloso e anche inutile, se lo si colloca in un quadro in cui la Giunta, in particolare, ha dimostrato che, dal punto di vista della propaganda degli annunci, non è seconda a nessuno.
Se il Consigliere Lanzo ritira questo ordine del giorno probabilmente fa una cosa ben fatta, ma capisco anche che sia in difficoltà, perché farebbe una cosa del tutto incoerente rispetto al modo che questa maggioranza e questa Giunta ha di pensare il governo di una Regione e l'approccio di questo Governo. Tutto sommato, forse, fa anche bene, lo dico a titolo personale, a non ritirarlo e noi voteremo con chiarezza contro e, ancora una volta si manifesta una distinzione nei contenuti e nelle forme molto netta. Questo non può che farci piacere perché questi sono metodi francamente che noi non condividiamo nella loro essenza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Più che allibito - non so che termine ha usato il Consigliere Bertola sono proprio scandalizzato. Non so se vi siete accorti, mi rivolgo al primo firmatario, dell'abominio anche comunicativo che avete fatto sul "Riparti Piemonte".
Non so se vi siete accorti che, ad un certo punto, è arrivata nella e-mail di tutti i Consiglieri - non credo l'abbiano mandata solamente a me - una nota in cui si dava l'indicazione di come utilizzare il logo del Consiglio regionale e della Regione Piemonte. Forse perché qualcuno, nei propri canali social, aveva bellamente utilizzato il logo istituzionale per evidenti comunicazioni politiche e di parte, anche quando gli atti erano stati condivisi oltre la maggioranza. Tutto quello che hanno detto i miei colleghi, in particolare il mio Capogruppo che ringrazio in termini di primo intervento, si può riassumere in: il Riparto Piemonte dà con una mano e, in qualche modo, condiziona e toglie con l'altra.
Vi rendete conto che, davvero, avete straordinariamente comunicato male il "Riparti Piemonte", in particolare sul tema del bonus Piemonte, perch siete, come vi abbiamo già detto, ossessionati dai termini della comunicazione, prima che della realtà. Prima si facevano i comunicati prima si facevano le conferenze stampa; poi si comunicava e, in più, si comunicava male. Vogliamo, una volta per tutte, ricordare la storia del bonus Piemonte, per il quale, prima ancora di approvarlo, il Presidente Cirio diceva "Basta una mail con l'IBAN e poi potrete spendere come volete questi denari"? Vogliamo ricordare che avete dovuto mandare risposte e ulteriori spiegazioni per poi scoprire che questi soldi si possono spendere solo per fondi relativi ad investimenti strutturali o beni durevoli? Per cui questo non è un bonus.
Siete angosciati e malamente attenti alla comunicazione e volete usare i fondi a sostegno dell'editoria, delle radio e delle televisioni locali per continuare a fare dei danni, cioè per continuare ad essere ossessionati anche da parte del Consiglio regionale per non essere da meno della Giunta regionale, ed essere di parte ed avere una comunicazione che vada a coprire i danni che avete fatto con il "Riparti Piemonte", i danni a quelle persone che sono rimaste escluse e a quelle attività che pensavano di utilizzare quei soldi mentre sono obbligati ad utilizzarli per altri.
Quindi, per coprire elementi totalmente negativi del bonus e del "Riparti Piemonte" volete usare i soldi che avevate messo a disposizione. Anche perché, e concludo, gli strumenti comunicativi per arrivare alle persone oggetto del "Riparti Piemonte" li avete. Sono tutti pronti e in attesa dei bandi sullo sport, dei bandi sul turismo e sulla cultura o in attesa delle mail da ricevere ancora per il bonus. Sono tutti in attesa, quindi tutti già sanno. In più, volete utilizzarlo perché evidentemente magari il Consiglio regionale può essere pari alla Giunta regionale e astenersi a livello di ossessione comunicativa pari al nostro Presidente Cirio.
Chiedo al collega Lanzo di ritirare questo emendamento e di fare ai piemontesi e soprattutto al mondo del comparto televisivo e radiofonico un grande favore, cioè di non produrre ulteriori danni rispetto a quelli già procurati. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Sulla linea di quanto anticipato in parte dai colleghi, voglio sperare che non ci si sia sbagliati nel depositare questo ordine del giorno, perché è veramente allucinante vincolare quel fondo alla propaganda legata al "Riparti Piemonte" - almeno fino adesso è stata una gran propaganda.
Come ha detto il Consigliere Marello, prima diamo un aiuto e poi diciamo: "Va bene, noi vi diamo l'aiuto solamente se ci date qualcosa in cambio cioè fate una parte di comunicazione legata alla nostra attività". Non sono mica tutti giornali di partito pagati con i soldi dei contribuenti.
Cerchiamo di tornare un attimo sul pianeta terra e di utilizzare i fondi pubblici nella maniera corretta, in una direzione di aiuto e di sostegno e non per una sorta di ricatto.
Permettetemi di dire anche una cosa. Come giustamente ha anticipato qualcuno, se il problema era legato alla comunicazione, bisognava pensarci un attimo prima, perché ancora adesso non è molto chiaro quello che avete intenzione di fare. Anche con la legge ormai scritta e conclusa ci sono ancora tantissime domande a cui bisogna dare risposta, che magari non sarebbero sorte se non si fosse fatta tutta quella confusione durante la fase di scrittura.
Certo, quando la coperta è corta, tutti cercano di tirarla e comunicativamente la si fa sembrare molto più grande di quella che è, ma poi la realtà è un'altra. Forse l'unica cosa che dobbiamo comunicare è la motivazione a tutti quelli che sono rimasti esclusi: quella sì che la dovremmo comunicare. Come diceva il Consigliere Sarno, tutti quei bandi che sono in attesa, tutti quelli che avrebbero dovuto ricevere aiuto attraverso i bandi stanno aspettando e vogliono capire in che modo possono ripartire anche loro. Tutti hanno diritto di ripartire e speriamo che iniziate a fare un po' meno comunicazione confusionaria e un po' più atti concreti per rilanciare il Piemonte. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Conosco le competenze giuridiche di capace giurista del presentatore collega Lanzo, e rimango un po' perplesso quando leggo che nell'"impegna" scrive "a promuovere e pubblicizzare utilizzando l'apposito fondo costituito e menzionato nelle premesse", cioè quel fondo con il quale si è detto che aiutiamo tutti indiscriminatamente, proprio perché il motivo è questa crisi del COVID. Inoltre, continua scrivendo "nonché a trovare ulteriori risorse da individuare in appositi capitoli regionali, le misure del Piano Riparti Piemonte con l'acquisto di spazi pubblicitari e articoli redazionali sulle testate, giornali e media locali". Comprare un articolo redazionale è una delle peggiori abitudini che c'è all'interno del nostro mondo della comunicazione, perché uno compra una cosa che dovrebbe essere un articolo per dire la verità e in modo oggettivo come stanno i fatti, e non comprare una visione della realtà.
Mi chiedo: perché c'è la necessità - ma lo dico anche ai Capigruppo dalla maggioranza, perché questo introduce veramente qualcosa di grave - di dire: "Se parli bene di me, ti do i soldi; se parli di quello che ho fatto, ti do i soldi, altrimenti non te li do"? Non è scritto così, ma è evidente che questa potrebbe essere una rappresentazione assolutamente visibile ed accertabile. Sono preoccupato, perché se passa questo principio, tutte le volte si potrà utilizzare una misura di questo tipo. Ho visto che ha chiesto la parola il presentatore e mi auguro che possa spiegare e dirmi che ho capito assolutamente male e che non è così.
Se proprio avete bisogno di più risorse per comunicare l'attività di governo o del Consiglio, fate una variazione di bilancio, inventatevi un'altra modalità, ma non lo chiedete a chi state aiutando. Voi aiutate tutti, è un modo per sostenere l'economia massacrata, come dite voi, sia dal COVID sia da un Governo che non riesce a sostenere l'emergenza di questo Paese, e poi dite "Fondamentalmente io le risorse te le do, se per dentro alle tue pubblicità e dentro i tuoi relazionali dici quanto è bello quanto è efficace e quanto è importante il 'Riparti Piemonte'"? Penso che ci siano anche dei vizi giuridici su una cosa del genere e mi auguro che il collega Lanzo possa dirimere questi dubbi, perché non penso neanche che si possa fare. In ogni caso, se si può fare, è comunque una caduta di stile pazzesca. Se volete fare comunicazione, ogni Assessore ha il suo budget per farlo oppure inventatevi un fondo apposta per raccontare l'azione di governo attraverso i mass-media, il web, la TV, la radio e i giornali, ma non con questa modalità.
Se passa questo principio - e mi auguro che non sia così - prima di tutto bisognerà vedere la validità tecnica di una misura del genere, perché pu avere delle derive devastanti: "Io ti do i soldi solo se tu dici certe cose, io ti do i soldi solo se tu rappresenti all'interno del tuo sistema di comunicazione che hai fatto certe attività, se lo metti sul sito web".
Questo sistema potrebbe applicarsi a tutto, Presidente: "Io ti do le risorse solo se sul tuo sito dici che fanno parte del Riparti Piemonte votato dalla maggioranza a cui capo c'è il Governatore Cirio".
Sono perplesso e mi auguro di essere smentito dal collega Lanzo rispetto a questa interpretazione che ho fatto dell'atto, perché mi pare che abbia dei risvolti pericolosi su come vengono utilizzate le risorse. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lanzo; ne ha facoltà.



LANZO Riccardo

Grazie, Presidente.
Innanzitutto vorrei chiarire un aspetto, perché trovo questa levata di scudi irricevibile, soprattutto nella misura in cui questo ordine del giorno va proprio nella direzione di ricercare ulteriori fondi, ulteriori risorse.
Chiaro è che è stato fatto un riferimento al fondo costituito per completezza, ma mi sembra abbastanza chiaro il dispositivo. Da qui l'assoluta.
Ho sentito parlare di "premeditazione", del fatto che comunque il fondo si sia costituito per la promozione e la pubblicizzazione del piano: semmai è il contrario. L'ordine del giorno nasce successivamente alla costituzione di questo fondo. Inoltre, vuoi per quella che è stata l'emergenza COVID vuoi per quella che è stata, chiaramente, la difficoltà delle testate che sono rimaste in prima linea nell'emergenza a raccontarcela e a fornire la giusta informazione, ritengo che sia una misura di sostegno in più.
Vorrei assolutamente chiarire questo aspetto: l'ordine del giorno va nella ricerca di risorse ulteriori e aggiuntive, che possano, in qualche modo, tramite la pubblicizzazione del piano. perché la finalità principale è quella di far conoscere le misure.
Quante volte le misure non vengono utilizzate adeguatamente perché non si conoscono? Questo è il problema che ho riscontrato e che volevo, come primo firmatario, portare all'attenzione dell'Aula. Probabilmente, per la formulazione del dispositivo, ne è stata fraintesa la finalità. Di questo me ne dispiaccio, ma pensavo, sinceramente, che l'idea che occorresse dare maggior sostegno all'editoria, alle testate e ai media che hanno sofferto in questo periodo, con le relative conseguenze, trovasse in qualche modo condivisione. Mi aspettavo dall'opposizione un sostegno, o magari una richiesta di riformulazione del dispositivo: invece c'è stata una levata di scudi, di sdegno e di assoluta incredulità su questo ordine del giorno che, invece, ritenevo non soltanto utile e fondato, ma che potesse, in qualche modo, ricollegarsi alla ricerca di ulteriori fondi per dare sostegno ad un comparto previsto - giustamente - all'interno del "Riparti Piemonte".
Presidente, io ritirerò l'ordine del giorno e racconteremo che l'opposizione non ha voluto dare ulteriori risorse o comunque non ha voluto utilizzare quelle che sono le risorse che si potevano ricercare a favore dell'editoria. Sicuramente, troveremo altre modalità. Dunque, tutta questa strumentalità con la quale si pensava che quei fondi fossero destinati per la promozione delle nostre misure viene rispedita al mittente.
Ritiro l'ordine del giorno senza nessun problema, perché ritengo che in ogni caso, le misure siano già prevista all'interno del piano.
Sicuramente, si troverà il modo per dare una mano, nella coerenza, nella chiarezza e nella trasparenza di tutti quegli atti che una Regione e un Consiglio regionale possono fare.
Dunque, per evitare ulteriori polemiche strumentali, lo ritiro. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. L'ordine del giorno è quindi ritirato.
Presidente Grimaldi, ha facoltà di intervenire. Le ricordo solo che sono le ore 13.00 e che l'intesa era quella di sospendere la seduta.



GRIMALDI Marco

Siamo ancora sullo stesso ordine del giorno oppure, in quanto ritirato non posso più intervenire?



PRESIDENTE

No, sull'ordine dei lavori può intervenire.



GRIMALDI Marco

Non era sull'ordine dei lavori, era per confermare che nel "Marchette e bitume Piemonte", cioè nel vostro provvedimento, quest'ordine del giorno invece ci stava benissimo.
Però, per fortuna, ogni tanto c'è anche la decenza - viste le parole appena sentite - di capire che forse si è fatto un po' troppo esplicitamente ciò che si aveva già nel pensiero.
La ringrazio, Presidente, e invito tutti a chiudere la seduta per questa bellissima pausa pranzo, che potrebbe iniziare proprio adesso.



PRESIDENTE

Consigliere Sarno, lei era già intervenuto.
Può replicare sull'ordine dei lavori, prego.



SARNO Diego

No, no, Presidente, va bene così.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, ho perso un pezzo della risposta del Consigliere Lanzo.
Prendo atto che è stato ritirato l'ordine del giorno, va bene così.
Tengo solo a precisare che noi abbiamo letto l'impegno scritto, e non è come diceva il Consigliere Lanzo: "impegna la Giunta regionale a promuovere e pubblicizzare, utilizzando l'apposito fondo costituito e menzionato nelle premesse, nonché con ulteriori risorse.".
Si dice proprio "utilizzando l'apposito fondo, nonché con ulteriori eventuali risorse.", per cui non credo che abbiamo letto male l'ordine del giorno.
Comunque è stato ritirato; ne prendiamo atto. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano, sull'ordine dei lavori.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Prendo atto della scelta del primo firmatario di ritirare l'atto. Dico solo questo: non facciamo un insulto né alla nostra né alla sua intelligenza. Le parole dell'impegno erano molto chiare. Ci si può anche rendere conto che era evidente che la destinazione di quel fondo era per acquistare spazi per parlare del "Riparti Piemonte". Nulla di grave se si usano altre risorse, ma non una misura che si era detto che doveva essere nelle disponibilità di tutti.
Da questo punto di vista, sono d'accordo che la chiarezza, la comunicazione e l'informazione massima su che cosa fa la Regione per sostenere i piemontesi debba essere fatta con tutti i canali necessari.
Forse questo ritiro non servirà tanto a dire ai piemontesi che non volevamo sostenere l'editoria. Semmai, questo ritiro toglie dal campo l'ipotesi che invece si volesse sostenere un certo tipo di editoria, che decideva di parlar bene del disegno di legge n. 95. Tutto qui.
Prendo atto del ritiro e concordo sul fatto di averlo ritirato, perch era abbastanza inadeguato come atto scritto in questo modo. Magari in un'altra modalità.
Se si fosse trattato di chiedere più risorse per tutto quel sistema indipendentemente da quello che gli chiedevamo in cambio, e quindi che non vi fosse un rapporto sinallagmatico, allora avrebbe avuto senso.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Sarò velocissimo, Presidente.
Prendo atto anch'io del ritiro dell'ordine del giorno, e ne siamo contenti, ma non si raccontino falsità su cose che non abbiamo sostenuto perché l'impegno dell'ordine del giorno presentato era chiaro. Anzi, più chiaro di così. era impossibile interpretare altro. Infatti abbiamo interpretato esattamente quello che si intendeva.
Detto questo, va bene il passo indietro, ma non prendiamoci in giro insomma. Proprio polli non lo stiamo! Per quanto è stato riportato all'interno dell'ordine del giorno la replica delle opposizioni poteva solamente essere quella, in risposta ad una richiesta evidente e per noi fondamentalmente sbagliata presentata da un Consigliere di maggioranza.
Va bene il ritiro, ma non diciamo che c'erano scritte cose che in realtà non erano scritte. Era molto chiaro il messaggio.



PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi, perciò, essendo le ore 13.00, possiamo sospendere la riunione mattutina, come concordato.
In sede di Conferenza dei Capigruppo, avevamo predisposto la possibilità di fare una prova di votazione elettronica con la piattaforma Cisco. Vi invito quindi a non uscire dalla piattaforma e ad utilizzare lo stesso link della mattina. Un quarto d'ora prima della ripresa dei lavori quindi alle ore 14.15 - effettueremo una prova di votazione elettronica nella suddetta piattaforma, in modo tale da verificare se ci sono le condizioni per proseguire con tale modalità.
La seduta riprenderà in streaming alle ore 14.30, ma - ripeto - invito tutti i Consiglieri a collegarsi alle ore 14.15.
Grazie e buona giornata.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 13.09, riprende alle ore 14.47)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Stecco ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Buongiorno, Presidente, e grazie per la parola.
Volevo annunciare che è stata depositata una mozione a prima firma del sottoscritto e chiedo se è possibile collegarla alla mozione n. 286, a prima firma Consigliere Ravetti.



PRESIDENTE

La sua mozione viene attratta al punto 5) all'o.d.g., relativo alla mozione n. 286, "Istituzione di una Commissione di inchiesta sulla questione dell'emergenza COVID in Piemonte".


Argomento: Interventi a favore dell'economia - normative organiche nei vari settori

Esame atti d'indirizzo collegati al disegno di legge n. 95, inerente a "Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19"


PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 241 "Preoccupante calo delle vaccinazioni per timori legati all'epidemia da Covid-19 e per chiusura di alcuni centri" presentato da Ravetti, Salizzoni, Avetta



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 255 "Covid19 TPL ambiente" presentato da Avetta Canalis, Magliano, Ravetti, Sarno, Rossi, Gallo, Giaccone, Valle



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 257 "Misure urgenti per i centri estivi in Piemonte" presentato da Giaccone, Magliano, Canalis, Valle



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 258 "Misure di ristoro per i periodi di mancato utilizzo causa emergenza Covid19 degli abbonamenti al trasporto pubblico locale per i giovani al di sotto dei 26 anni" presentato da Valle, Marello Canalis, Avetta, Magliano, Sarno, Giaccone, Salizzoni, Rossi



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 260 "Servizi diurni e centri semiresidenziali per disabili - Fase 2 emergenza COVID" presentato da Valle, Canalis, Rossi Sarno, Salizzoni, Marello, Giaccone



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 262 "Promozione delle misure contenute nel piano 'Riparti Piemonte' attraverso gli organi di stampa ed i media locali" presentato da Lanzo, Cerutti, Demarchi, Perugini, Stecco, Fava, Cane Mosca, Gagliasso, Marin



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 265 "Misure per il controllo di legittimità degli appalti e finanziamenti pubblici con carattere d'emergenza" presentato da Sarno, Rossi, Magliano, Valle, Marello, Canalis, Grimaldi, Avetta, Gallo Giaccone, Salizzoni; Ordine del giorno n. 270 "Misure di sostegno finanziario alle Associazioni di Protezione civile" presentato da Canalis Avetta, Gallo, Ravetti, Magliano, Valle, Rossi



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 280 "Sostenere le Scuole Paritarie significa sostenere l'intero Sistema Scolastico Nazionale: la Giunta Regionale si faccia sentire con il Governo. ODG collegato al disegno di legge 95 'Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19'" presentato da Magliano, Valle



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 281 "Azioni necessarie in vista della riapertura delle attività didattiche nelle scuole a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. ODG collegato al disegno di legge 95 'Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19'" presentato da Magliano, Canalis



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 282 "Linea 2 della Metropolitana torinese: realizzazione della progettazione della tratta Tabacchi-Pescarito. ODG collegato al disegno di legge 95 'Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19' presentato da Magliano, Gallo



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 283 "Collegato al disegno di legge 95 'Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19' - Sostegno al finanziamento della metropolitana 2 di Torino tratta Tabacchi - Pescarito" presentato da Frediani, Sacco, Bertola



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 284 "Appello al Governo per il sostegno agli Istituti scolastici paritari piemontesi. Ordine del giorno collegato al disegno di legge n. 95 'Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da Covid-19'" presentato da Perugini, Cane Cerutti, Dago, Demarchi, Fava, Gagliasso, Gavazza, Leone, Marin, Mosca Preioni, Stecco, Zambaia



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 285 "Emergenza COVID 19: garantire attenzione al comparto delle associazioni di eventi e comunicazione. ODG collegato al disegno di legge n. 95" presentato da Biletta, Ruzzola, Riva Vercellotti.
(seguito)



PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame degli atti d'indirizzo collegati al disegno di legge n. 95, di cui al punto 3) all'o.d.g.
. Ordine del giorno n. 265 presentato dai Consiglieri Sarno, Rossi Magliano, Valle, Marello, Canalis, Grimaldi, Avetta, Gallo, Giaccone e Salizzoni, inerente a "Misure per il controllo di legittimità degli appalti e finanziamenti pubblici con carattere d'emergenza" Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Scusi, Presidente, ho avuto problemi di connessione: è andata via la comunicazione e non ho sentito quello che ha detto.



PRESIDENTE

Ho iniziato dicendo che l'ordine del giorno n. 262 è stato ritirato e che stiamo analizzando l'ordine del giorno n. 265 a sua prima firma, inerente a "Misure per il controllo di legittimità degli appalti e finanziamenti pubblici con carattere d'emergenza".
Vuole illustrarlo?



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Inizio con dichiarare in Aula una piccola modifica dell'ordine del giorno per ovvie ragioni. Quest'ordine del giorno è stato realizzato durante la discussione del "Riparti Piemonte". In quella discussione c'era l'articolo 65 che poi è stato eliminato e l'ordine del giorno, di conseguenza riportava esattamente la dicitura e il collegamento con l'articolo 65 del "Riparti Piemonte" come un elemento dell'ordine del giorno. Le due frasi sia all'inizio sia in uno dei "considerato" oggi vengono - ho sentito anche gli Uffici per dichiararlo qui in Aula - eliminate perché non hanno più un riferimento diretto con l'articolo 65.
Rimane, invece, l'oggetto dell'ordine del giorno, come il Presidente ha ricordato, "Misure per il controllo di legittimità degli appalti e finanziamenti pubblici con carattere d'emergenza". L'idea è di impegnare la Regione Piemonte in tutti quei contributi, quei finanziamenti e quelle misure oggi già prese o che si prenderanno, ove possibile dove sono state già prese ma, soprattutto, che si prenderanno quando vi è un carattere d'urgenza.
Sappiamo che quando vi è un carattere d'urgenza, così com'è scritto nell'articolato dell'ordine del giorno, l'illegalità, potenzialmente, pu avere, purtroppo, maggiore spazio, compresa l'illegalità di carattere mafioso, d'infiltrazione mafiosa all'interno di misure che sono prese in carattere d'urgenza. Un esempio è stato, ed è ancora oggi, l'emergenza COVID; quindi l'idea è di alzare un po' più le barricate, cioè avere ulteriori strumenti che possano aiutarci a far percepire e a far capire a chi vuole inserirsi in una dinamica di spesa di soldi pubblici per carattere d'urgenza, che qui può trovare anticorpi maggiori e barricate più forti.
L'"impegna" di quest'ordine del giorno è l'introduzione dell'autocertificazione obbligatoria per le imprese beneficiarie circa l'assenza di motivi ostativi alla concessione dei benefici previsti; a escludere, da ogni finanziamento pubblico, le attività con sedi fiscali nei cosiddetti paradisi fiscali o con, ovviamente, oggetto di procedimenti penali per reati gravi, quindi procedimenti.
Un altro elemento per favorire la tracciabilità e il coerente utilizzo dei finanziamenti di questa natura attraverso un codice identificativo è l'indicazione di un conto corrente dedicato da parte dei beneficiari.
Questo elemento ci aiuta a tenere insieme la tracciabilità del corretto utilizzo di questi finanziamenti.
Questi impegni, oltre l'ultimo che aveva l'obiettivo di estendere queste procedure a tutti quei finanziamenti regionali di carattere d'urgenza, sono ricompresi rispetto ad alcune indicazioni che sono, addirittura, arrivate a livello nazionale, dai Procuratori antimafia di Milano e Napoli, ai Presidenti delle Commissioni riunite Finanza e Attività Produttiva e, per conoscenza, al Ministero della Giustizia. In conclusione, sono degli impegni e degli elementi ulteriori per condividere la battaglia.
Come abbiamo detto all'inizio di questa legislatura, anche ulteriormente dopo il caso dell'ex Assessore Rosso che dev'essere accertato, l'obiettivo è proprio quello di condividere insieme gli obiettivi. Credo che su questo come abbiamo già dimostrato in altre circostanze, il Consiglio regionale possa trovare una quadra unica perché, come abbiamo detto, l'illegalità non deve avere colore politico, ma tutti dobbiamo stare dalla stessa parte.
Ho cercato di riassumere gli obiettivi di quest'ordine del giorno. Aspetto l'indicazione, ovviamente, della maggioranza e della Giunta e poi del dibattito per, eventualmente, rispondere anche a ulteriori approfondimenti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Ci sono richieste d'intervento? Se non ci sono richieste d'intervento, darei la parola all'Assessore Marrone per il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Se non ci sono altri interventi, porto il parere della Giunta, in questo caso proprio il mio personale, dal momento che l'oggetto dell'ordine del giorno verte su affari legali e sulla semplificazione, quindi competenze che ricopro in prima persona.
Confermo, come detto dal Consigliere Sarno, la massima volontà di condividere insieme tutte le strategie possibili e l'adozione di tutti gli strumenti percorribili per impedire infiltrazioni della malavita organizzata. In generale, per impedire qualsiasi episodio d'illegalità che possa approfittare dei tanti benefici economici e semplificazione negli appalti che il disegno di legge "Riparti Piemonte" ha messo in campo e adottato come normativa regionale ormai vigente a tutti gli effetti per riavviare l'economia che, secondo noi, dev'essere esclusivamente legale.
Annuncio, come avevo già fatto anche informalmente al Gruppo presentatore dell'ordine del giorno, che la Giunta accoglie con piacere quest'atto d'indirizzo. Chiedo solo delle modifiche che sono poi di carattere tecnico nella misura in cui, proprio perché le impegnative possano essere esaudite bisogna, anzitutto, e qui vado un po' a enunciarle nel dettaglio, impegnare il Presidente della Giunta ad attivarsi nei confronti delle Prefetture piemontesi e di Finpiemonte al fine di un qualcosa e poi poter elencare i punti delle impegnative. La Regione non gestisce in via esclusiva questi processi, ovviamente, ma deve attivarsi nei confronti anche degli interlocutori istituzionali con i quali gestisce appalti da un lato ma anche e soprattutto, i finanziamenti dall'altro.
Per quello che riguarda l'autocertificazione, già in Commissione legalità avevamo, come Giunta regionale, assolutamente accolto lo stimolo che arrivava dal Consigliere Sarno, ma non era l'unico. Mi ricordo che c'era il Consigliere Rossi, il Movimento 5 Stelle e altri colleghi del PD, oltre anche a quelli del centrodestra, che avevano assunto una posizione analoga.
Ricordo, come mi hanno dettagliatamente ricordato gli Uffici che sostanzialmente, l'autoabrogazione dell'allora articolo 65, che già prevedeva, comunque, un meccanismo di autocertificazione, è avvenuto alla luce della normativa nazionale. In particolare, l'articolo 264 del DL n.
34/2020, che dispone l'autocertificazione, quindi come obbligo, nei procedimenti su istanza di parte aventi a oggetto l'erogazione di benefici economici comunque denominati. Pertanto, lo accogliamo nella misura in cui è già sostanzialmente norma a livello nazionale in base al decreto legge che ho appena ricordato.
Rispetto alla tracciabilità, precisiamo che questa avviene già procedendo con l'erogazione attraverso il sistema bancario pubblico, quindi Confidi Finpiemonte e istituti di credito convenzionati che seguono una specifica disciplina. Per questo, suggerirei di mantenere il punto relativo al fatto di "favorire la tracciabilità e il corretto utilizzo dei finanziamenti di questa natura, attraverso il rispetto puntuale della normativa nazionale che disciplina il sistema bancario pubblico".
Infine, sul fatto di estendere questa procedura agli appalti e ai finanziamenti regionali con carattere d'urgenza, chiederei - anche in questo caso, è per precisione formale, affinché non sia solo un'indicazione politica simbolica, ma applicabile - che si precisi che questo avvenga chiaramente per quanto concerne gli aspetti organizzativi interni all'Amministrazione regionale, perché è ovvio che noi lo possiamo fare per quello che è di nostra specifica competenza.
Con queste modifiche, che sono esclusivamente precisazioni tecniche non per andare a limitare, bensì per andare a salvaguardare e rendere operative le impegnative dell'atto d'indirizzo che, ribadisco, condividiamo al 100 esprimo con piacere il parere favorevole della Giunta.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Chiedo di inviare le modifiche in modo da poterle verificare. Inoltre chiedo se il Consigliere Sarno accetta o no le modifiche.



SARNO Diego

Sì, Presidente, sono modifiche coerenti, da un lato, con lo spirito dell'ordine del giorno, dall'altro anche al tema più tecnico che l'Assessore Marrone ha indicato grazie all'indicazione degli Uffici.
Quindi, assolutamente sono accettate.



PRESIDENTE

Il parere della Giunta è favorevole con alcune modifiche, accettate dal presentatore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 265, il cui testo, bcome modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 27 inerente a "Misure di sostegno finanziario alle Associazioni di Protezione civile" presentato dai Consiglieri Canalis Avetta, Gallo, Ravetti, Magliano, Valle e Rossi Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, la collega Canalis in questo momento non è presente. Possiamo sospenderlo e discuterlo successivamente?



PRESIDENTE

Va bene.
. Ordine del giorno n. 280 inerente a "Sostenere le Scuole Paritarie significa sostenere l'intero Sistema Scolastico Nazionale: la Giunta Regionale si faccia sentire con il Governo", presentato dai Consiglieri Magliano e Valle.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano per l'illustrazione; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno che, di fatto, non interviene sulle misure che potremmo comunque mettere in campo come Regione, ma avremo modo di tornare in futuro sul tema del diritto allo studio e dei voucher di frequenza. Quest'ordine del giorno, invece, chiede con forza alla Regione quindi con un gesto unitario, di provare a fare un'azione importante sul Governo centrale, proprio perché il Governo centrale ha nelle disponibilità che cosa? L'opportunità di intervenire a sostegno del sistema delle scuole paritarie, che è disciplinato dalla legge n. 62/2000 - e paritario vuol dire che è pubblico, ma con una gestione diversa da quella dello Stato o dei Comuni - proprio perché è evidente che l'emergenza COVID, partendo dai nidi arrivando fino alle scuole superiori, ha, di fatto, messo in un'enorme difficoltà i gestori di queste scuole.
Ricordo che sono scuole che accolgono decine di migliaia di ragazzi e che danno un posto di lavoro a tantissimi insegnanti e che, nello stesso tempo rappresentano un'offerta educativa, culturale e formativa di assoluta eccellenza che va a comporre il nostro sistema pubblico.
Nell'impegnativa, fondamentalmente chiedo al Presidente della Giunta e alla Giunta regionale di "avviare interlocuzione con il Governo e con i Ministri competenti, affinché siano garantite risorse finanziarie adeguate per l'intero comparto delle scuole paritarie piemontesi, dai nidi e dalle materne fino alle scuole secondarie di secondo grado, contribuendo a garantire così il reale riconoscimento di un diritto costituzionale sancito qual è la libertà di educazione ed evitando plurime chiusure di scuole paritarie, la perdita di centinaia di posti di lavoro e, in ultima analisi il collasso dell'intero sistema, che non avrebbe la possibilità strutturale, organizzativa e didattica di assorbire un improvviso e cospicuo surplus di alunni e studenti".
Questo, infatti, è l'altro tema, cari colleghi: di fatto, il nostro sistema pubblico gestito dallo Stato o gestito dai Comuni non sarebbe in grado n di assorbire gli studenti delle scuole paritarie - perché parliamo di tantissimi studenti - né di assumere i docenti che non avrebbero più un lavoro, oltre al fatto di perdere una storia e una tradizione assolutamente importante. Ricordo a tutti che le scuole paritarie sono nate prima dello Stato ed erano i luoghi dove i ragazzi non benestanti potevano ricevere un'educazione e un'istruzione. Pensate alla formazione professionale di Don Bosco, ma la nostra Regione è stata culla di tantissimi carismi educativi da questo punto di vista.
Inoltre, dobbiamo dare un segnale che penso sia assolutamente trasversale.
Non è un problema di forze politiche, proprio perché sappiamo che questo Governo sta mettendo nelle disponibilità delle risorse, ma sono risorse che non bastano. È stato detto da tutti i soggetti che si occupano di questo mondo, dal Forum delle associazioni familiari all'AGESC, da tutti i sostenitori dei contratti nazionali, come l'AGIDAE, che si occupano di scuole paritarie, proprio perché è un problema culturale.
Sono molto preoccupato - questo lo dico con grande chiarezza - perché è innegabile che il Ministro della Pubblica Istruzione abbia dovuto fare un passo indietro su questo tema, accettando che s'iniziasse a inserire delle risorse sul settore. Tuttavia, a oggi, le misure che vengono raccontate e proposte, per chiunque di voi abbia avuto modo di parlare con i rappresentanti di quel mondo, non bastano. Non bastano per il comparto zero sei, non bastano nemmeno sul resto. Oltre al fatto che, prima o poi bisognerà anche finirla di discriminare nello stesso tempo i docenti di queste scuole.
Lo dico perché il Ministro della Pubblica Istruzione è riuscita a bandire un concorso nel quale si escludono i docenti che frequentano e lavorano all'interno del mondo delle scuole paritarie. Questo, oggettivamente, è un dato preoccupante, indipendentemente dall'appartenenza politica.
Con quest'atto dobbiamo dare forza al Presidente della Giunta e della Regione affinché, in sede di discussione delle misure che questo Governo intende varare, ci sia uno spazio per riconoscere questo sistema; un sistema che è stato costruito negli anni e che non possiamo permettere che non regga. Non possiamo permetterlo per gli studenti. Non possiamo permetterlo per le famiglie. Non possiamo permetterlo per i docenti. Non possiamo permetterlo perché penso che la libertà di educazione - cioè dare la possibilità a una famiglia di scegliere chi dovrà formare i propri figli sia una delle libertà più importanti che abbiamo da questo punto di vista, e dobbiamo affermarlo trasversalmente.
Dopo tanti anni di battaglie legate alla sussidiarietà mi preoccupano alcune posizioni politiche che parlano di un ritorno al centralismo e di un ritorno allo statalismo. Come sapete, la sussidiarietà è la possibilità che quello che viene fatto dai cittadini in prima istanza possa essere riconosciuto e aiutato dallo Stato, e non che lo Stato si sostituisca a loro. Questa è la sussidiarietà che la dottrina sociale della Chiesa rappresenta in modo molto chiaro e in modo molto evidente.
Chiedo pertanto all'Aula di votare favorevolmente quest'atto, visto che i colleghi della Lega ne hanno presentato un altro sullo stesso tema, a prima firma del collega Perugini. Aiutare la scuola paritaria in questo Paese si può fare in mille modi: attraverso la possibilità che le famiglie non paghino due volte l'istruzione dei propri figli, in parte con la tassazione generale e in parte attraverso le rette; attraverso la defiscalizzazione rendendo le rette deducibili o detraibili; attraverso contributi alle scuole paritarie, come già accade con la cosiddetta legge Berlinguer (legge n. 62/2000); legge, peraltro, non completamente attuata, perché sappiamo bene che ci sono ancora delle grandi differenze.
Gli insegnanti di sostegno, come sapete, nel pubblico sono garantiti dal sistema pubblico. Nelle scuole dello Stato e nelle scuole dei Comuni questo non avviene; non avviene all'interno delle scuole paritarie. C'è stato un inizio di ragionamento al tempo del Governo Renzi, perché si è iniziato a riconoscere un'aliquota di risorse per ogni bimbo o bimba con una disabilità.
Insomma, ci sono ancora queste differenze e io penso - e concludo Presidente - che una reale libertà di scelta da parte della famiglia faccia bene sia alla scuola statale sia alla scuola paritaria. Perché nel comparto scolastico, come sanno bene i colleghi, ogni punto che s'investe sulla formazione dei nostri ragazzi equivale, nel giro di pochi anni, a tre punti in più di PIL dello Stato. Pertanto, essendo il capitale umano dei nostri ragazzi la nostra materia prima più importante, investire su quest'aspetto diventa importante.
Mi auguro che quest'atto d'indirizzo possa trovare, trasversalmente, il sostegno del maggior numero di forze politiche della nostra Aula, e che la Giunta, nelle sue competenze e nel suo ruolo nei confronti del Governo faccia sentire con forza questa tipologia di messaggio.
Sto ricevendo tantissime segnalazioni di gestori di scuole di ogni ordine e grado, che sono davvero molto preoccupati sulla possibilità della tenuta.
Sappiamo che le scuole non hanno un sistema finanziario che permetta loro di essere troppo esposte, in termini denaro, e per lungo tempo.
Non abbiamo tempo, ma abbiamo la possibilità di accelerare la discussione nazionale e far sentire quei bimbi, quelle famiglie, quei gestori e quegli insegnanti non da soli.
Ci sono scuole che hanno più di cent'anni e rappresentano veramente un'eccellenza! Ci sono scuole - e concludo veramente - che rappresentano un presidio, perché in alcuni luoghi della nostra regione dove non vi è altra offerta scolastica, rappresentano per molti l'unica possibilità di studiare.



PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono altre richieste d'intervento sull'ordine del giorno n. 280?



PERUGINI Federico

Presidente, posso? Chiederei la parola.



PRESIDENTE

Dovrebbe farlo tramite chat, comunque prego.



PERUGINI Federico

Mi scusi se mi permetto. Se me la concede, la ringrazio.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Perugini, ha facoltà di intervenire.



PERUGINI Federico

Volevo semplicemente chiederle - se lei è dell'avviso, ed eventualmente anche la Giunta, che poi dovrà esprimere un parere in merito - dato che anche noi, come Gruppo, abbiamo presentato un ordine del giorno che tratta la medesima materia e che ha una serie di punti d'incontro notevoli soprattutto l'obiettivo, se non ritenga che possiamo procedere subito alla presentazione del nostro ordine del giorno, per poi sentire un parere unico della Giunta.
Però mi dica lei, tecnicamente, se è procedibile.
Grazie.



PRESIDENTE

È procedibile, e si può procedere in tal senso, così come il Consigliere Valle aveva chiesto di intervenire su due ordini del giorno differenti.
. Ordine del giorno n. 284 inerente a "Appello al Governo per il sostegno agli Istituti scolastici paritari piemontesi" presentato da Perugini Cane, Cerutti, Dago, Demarchi, Fava, Gagliasso, Gavazza, Leone, Marin Mosca, Preioni, Stecco e Zambaia.
Collega Perugini, se desidera intervenire sull'ordine del giorno n. 284 per l'illustrazione, ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Anche per un'economia di dibattito, proprio perché ci sono dei punti d'incontro.
La ringrazio e cercherò di essere possibilmente sintetico.
Non c'è discussione sul fatto che la scuola paritaria sia, innanzitutto scuola pubblica, e quindi eserciti una funzione fondamentale che affonda le proprie radici nella Costituzione. Peraltro, nell'ordine del giorno che ho presentato e che abbiamo sottoscritto è citata tutta una serie di articoli della Costituzione che fanno riferimento al diritto all'istruzione e alla gratuità dell'istruzione: in particolar modo, nel dispositivo è riferito alla fascia dell'obbligatorietà dell'istruzione inferiore.
Tutto questo per dire che, dal punto di vista valoriale, anche noi abbiamo ricevuto moltissime sollecitazioni da parte del mondo della scuola paritaria, che in Piemonte è particolarmente importante, perché conta 720 scuole, 56.613 studenti e quasi 60.000 famiglie che impegnano, credono e trovano nella scuola paritaria la scelta adeguata per crescere i propri figli. Com'è stato detto, la scuola pubblica si divide in statale e non statale, ma tutta rimane scuola pubblica.
È noto a ciascuno di noi che, qualora non ci fosse la scuola paritaria ovvero a fronte del periodo di COVID - lo ha detto bene anche il collega Magliano, presentatore dell'ordine del giorno n. - rappresenterebbe una criticità significativa proprio per il sistema dell'istruzione.
Allora, se è vero, com'è vero - questo periodo ce lo sta anche dimostrando che investire sulla cultura e sulla formazione dei nostri ragazzi è fondamentale, non possiamo certo permetterci di non attivarci nella più ampia forma possibile, consegnando al Governo della Regione e al Presidente Cirio uno strumento utile per chiedere al Governo di integrare quelle risorse economiche che hanno un limite dal punto di vista della Regione, e di rendere eventualmente disponibili dei voucher per quelle famiglie che, a fronte della loro scelta, rischiano di non avere poi un'offerta formativa pubblica, sia essa statale sia, come nel caso di cui stiamo discutendo, non statale.
E uno degli strumenti principali che potrebbero essere attuati, e quindi una delle richieste che proviamo a consegnare nelle mani del Governo regionale, è quello di una potenziale deducibilità, nella più ampia riforma possibile. Perché, di fatto, le famiglie che scelgono di mandare i propri figli nelle scuole paritarie affrontano una spesa a fronte, magari, di una tassazione che già sostengono normalmente con il proprio lavoro. Di conseguenza, è come se pagassero due volte la scuola, che, come ho detto, è e rimane - scuola pubblica.
È chiaro che, dal punto di vista valoriale, la libertà di scelta è fondamentale. Abbiamo detto che all'interno del perimetro della Costituzione trova già la sua descrizione e, di fatto, è già patrimonio comune del nostro Paese.
In particolare poi, riferito al Piemonte, la comunità piemontese ha una grande, una fortissima tradizione in termini di scuole paritarie. È inutile, qui, citare qualcuno più di qualcun altro, perché credo che siano noti a tutti.
Tuttavia, la libertà di scelta - in questo caso lo dico in senso laico, ma laico rispetto all'azione e non valoriale - è un elemento fondamentale. Il fatto che la scuola paritaria rappresenti un'importante fetta del sistema d'istruzione, sia per il Piemonte sia per il sistema Paese e, soprattutto che un'Aula come la nostra debba, oltre a poter legiferare, anche mettere a disposizione quegli strumenti perché il nostro Piemonte sia tutelato e difeso (con l'aiuto, in modo costruttivo, del Governo), credo che questo sia il momento migliore per convergere tutti su quelle che sono le necessità.
Se riusciamo davvero a consegnare oggi, con un voto, l'utile strumento l'utile atto affinché la Regione Piemonte possa andare a recuperare quelle risorse adeguate per dare continuità e per sostenere il sistema dell'istruzione del Piemonte e diventare - perché no? - "scuola" per il sistema Paese e iniziare a ottenere quello che è l'adeguato risultato (che sta già nella Costituzione), avremo reso un buon servizio al Piemonte soprattutto dopo questo periodo. Non un servizio particolare, ma un servizio in generale che riesca davvero a ricomprendere e aggregare tutti quegli elementi che ho già citato.
Grazie, Presidente. Confidiamo, per questo, non solo in un parere favorevole da parte della Giunta, ma anche nel più ampio voto possibile con serietà, rispetto e coerenza da parte di tutti, per tutte quelle famiglie che hanno liberante optato per questa scelta.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono altri interventi sull'ordine del giorno n. 280 o sul n. 284? Non essendoci altre richieste, chiederei il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Ringrazio i presentatori di entrambi gli atti d'indirizzo, perché credo che davvero, sostenendo ciascuno anche quello della controparte, contribuiscano a rafforzare il messaggio che intendono esprimere e che, quindi, arriverà con un impatto ancora maggiore nei confronti del destinatario, che è il Governo nazionale.
Vi rassicuro sul fatto che l'Assessore Chiorino è assolutamente concorde con l'esigenza di tutela dell'istruzione paritaria e quindi indirettamente, anche della libertà di scelta educativa delle famiglie, che in questo non è assolutamente indulgente con il Ministro Azzolina e, in generale, con il Governo nazionale.
Sono felice, pertanto, di dare parere favorevole della Giunta a entrambi gli atti d'indirizzo, che sono il n. 280 e il n. 284.



PRESIDENTE

Sì, grazie.
Se non ci sono dichiarazioni di voto sui due ordini del giorno, sui quali la Giunta regionale ha espresso parere favorevole, procederei con la votazione.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 280), il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 284), il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 281, inerente a "Azioni necessarie in vista della riapertura delle attività didattiche nelle scuole a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19". presentato dai Consiglieri Magliano e Canalis.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Quest'ordine del giorno parte dal presupposto che tutti gli studenti hanno avuto, oggettivamente, un danno dall'emergenza COVID; un danno dovuto al fatto che, per una prima parte, la scuola è stata interrotta, e per una seconda non si è riusciti a tornare a farla in presenza, quindi ci si è più o meno alternati con videoconferenze e compiti online.
Quest'atto chiede alla Giunta di fare attenzione su un aspetto a mio giudizio molto particolare, tema di cui mi occupo da tempo. Chiede di attivarsi affinché, non appena sarà disposta la riapertura delle attività didattiche nelle scuole, sia garantito, sin dal primo giorno di scuola l'affiancamento di insegnanti di sostegno in ausilio di tutti gli studenti che ne abbiano necessità.
Come i colleghi sapranno, soprattutto i colleghi che hanno avuto esperienze all'interno dei Comuni o chi si occupa del mondo scolastico, agli inizi dell'anno scolastico mancano con regolarità, quasi da orologio, gli insegnanti di sostegno. Mai come oggi sappiamo che cosa ha voluto dire, per i bimbi e per le bimbe, e per gli studenti e le studentesse con disabilità l'essere rimasti a casa. Molti di loro avevano proprio un problema anche a gestire le piattaforme. Ho parlato con tante mamme e con tante realtà di volontariato che si occupano di questo settore, ed è evidente che ricominciare la scuola, partendo da subito con il proprio insegnante di sostegno, è assolutamente necessario, proprio perché ci sono dei mesi che dovranno essere riconquistati.
Uso questo termine proprio perché sappiamo che, spesso e volentieri l'insegnante di sostegno, per il bimbo o per la bimba con disabilità, o per gli studenti con disabilità, è veramente non solo un'ancora di salvezza, ma anche quella figura educativa che permette loro di apprendere, che permette loro di entrare, con modalità diverse e più personalizzate, all'interno del mondo della conoscenza.
Pertanto, chiedo, come chiedevo nel precedente atto, al Presidente della Giunta e all'Assessore competente di sollecitare presso i Tavoli nazionali che quel balletto che tutti gli anni noi vediamo, e l'abbiamo visto con regolarità, del non arrivo, della non assegnazione delle cattedre agli insegnanti di sostegno, per quest'anno, proprio perché è stato un anno molto particolare quello che si sta concludendo dal punto di vista scolastico, non accada più e che questi bimbi e queste bimbe possano, da subito, avere i loro angeli custodi (definiamoli così). Questo permetterebbe loro di iniziare un percorso con la stessa persona, invece che vederla arrivare dopo due o tre settimane, a volte un mese; in alcuni casi, abbiamo visto anche periodi più lunghi.
Nell'atto, spiego quali sono le preoccupazioni che, a mio giudizio dobbiamo tenere in considerazione, proprio perché ci sono alcuni ragazzi cui dobbiamo dare una risposta in maniera più decisa, più netta e più attenta. Evidentemente, tenendo conto che tutto il mondo della scuola deve avere un'attenzione, questi ragazzi e queste ragazze rappresentano anche se volete, colleghi - una frontiera che abbiamo abbattuto tanti anni fa.
Una volta, non si riusciva a pensare, non s'immaginava neanche che delle persone o dei ragazzi con disabilità potessero frequentare la scuola come gli altri studenti, un po' perché le famiglie non si fidavano, un po' perché non si era arrivati a un livello di consapevolezza su questo tema.
Pertanto, io mi auguro che, anche su questo tema, ci sia un parere positivo, perché so che c'è una sensibilità, all'interno della maggioranza rispetto al mondo della disabilità; lo so bene. Mi auguro che la Giunta possa farsi carico di questa richiesta, che evidentemente dipende dal Ministero dell'Istruzione, che possa interagire in modo puntuale con la Direzione regionale del mondo dell'istruzione affinché, quando si riaprirà e nella modalità con la quale si aprirà, non ci siano ragazzi lasciati nuovamente indietro.
È evidente che il fatto di essere rimasti a casa (l'ho detto rispetto a un precedente atto), per alcuni non ha voluto dire smettere di imparare, ma disimparare. Questo è importante per una Regione, soprattutto la nostra Regione, che ha fatto delle competenze sul mondo della disabilità un fiore all'occhiello, che ha fatto dei percorsi d'inclusione un fiore all'occhiello. Pensate quanto sono importanti quelle realtà che si occupano di disabilità sia dal punto di vista dell'assistenza sia dal punto di vista della formazione.
Mi auguro che anche su questo si possa trovare un parere favorevole dei colleghi di opposizione e di maggioranza, proprio perché quello che chiedo penso sia la speranza di tutti i genitori che mandano i figli a scuola e che, quindi, decidono che i loro ragazzi debbano essere istruiti, formati essendo tranquilli che, oltre agli insegnanti e ai propri compagni di classe, i propri figli possano avere al proprio fianco gli insegnanti di sostegno fin dal primo giorno.
Presidente, ho concluso e la ringrazio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Solo per annunciare il voto di presenza da parte del mio Gruppo; un voto che non deriva, ovviamente, dalla non condivisione rispetto all'importanza di questo tema, che ovviamente è un tema che sta a cuore a tutti noi.
Semplicemente, perché riconosciamo che questa competenza sia da attribuire al Ministero, che si confronterà con l'Ufficio Scolastico Regionale, con le Direzioni competenti, con i Dirigenti scolastici.
Pertanto, non vediamo il motivo di un coinvolgimento della Giunta regionale, soprattutto nel momento in cui abbiamo ben presente l'impegno della Ministra Azzolina su questo fronte, perché negli ultimi giorni più volte si è espressa in merito alla necessità di dare adeguate coperture dal punto di vista del personale scolastico, quindi anche in riferimento alla copertura degli insegnanti di sostegno.
Solo per questo motivo, daremo un voto di presenza.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi sull'ordine del giorno n. 281, chiedo il parere della Giunta regionale.
Prego, Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Comincio anch'io con il rassicurare il Consigliere Magliano sull'assoluta condivisione del tema e della sensibilità da parte della Giunta.
Mi sono confrontato con l'Assessore Chiorino, che condivide il tema, ma che, allo stato dell'arte, non si sente di accogliere quest'impegnativa per una ragione semplice, che si collega anche un po' a quello che sosteneva la Consigliera Frediani: allo stato attuale, non sapendo quando sarà il primo giorno di scuola e, soprattutto, non avendo la garanzia dal Governo rispetto alla copertura effettiva dell'organico insegnanti, è complicato che sia la Regione ad assumersi quest'impegnativa.
Piuttosto, poiché non c'è la volontà di bocciarlo, suggerirei al Consigliere Magliano di sospenderlo e magari ripresentarlo in Aula chiaramente in tempi rapidi, quando l'Assessorato regionale all'istruzione oltre che tutti noi, sarà a conoscenza di questi elementi, che al momento mancano.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Solo per chiarificare un attimo.
È evidente che impegnavo il Presidente della Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo. Sto chiedendo una cosa molto simile a quella dell'atto precedente, cioè di attivarsi rispetto al Governo affinché, anche su questo tema, ci sia un'attenzione. È evidente che la materia non è strettamente di competenza regionale, ma - lo dico ai colleghi - facciamo anche politica e non vedo quale sia il problema di dare un segnale politico rispetto a un'attenzione.
Posso provare - lo dico all'Assessore Marrone - a sospenderlo, per chiederei magari di fare un lavoro sul testo in modo che emerga con chiarezza che io non sto dicendo che l'Assessore Chiorino deve garantire ma che l'Assessore Chiorino, nei Tavoli e nelle poche modalità con le quali il Ministro Azzolina dà spazio al colloquio con le Regioni, ponga anche questo tema e lo ponga con forza.
Stavo dicendo questo, Assessore, non mi permettevo evidentemente di dire che è la Regione Piemonte che deve occuparsene. Pensavo che questo emergesse dal punto di vista dell'esposizione che ho fatto precedentemente.
Pertanto, posso tranquillamente sospenderlo e magari modificare l'impegnativa in modo che sia ancora più chiaro che non sto dicendo che è la Regione a dover garantire, ma che voglio che la Regione, invece, dica al Governo che per quest'anno è una priorità che non possiamo non affermare e che non accada quello che accade regolarmente tutti gli anni, cioè che per le prime tre, quattro settimane i ragazzi che hanno una disabilità non hanno gli insegnanti di sostegno. Tutto qui.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Posso, Presidente?



PRESIDENTE

Prego.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Avendo adesso sotto gli occhi il testo, effettivamente l'impegnativa dice "ad attivarsi affinché, non appena sarà disposta la riapertura delle attività didattiche nelle scuole, sia garantito sin dal primo giorno di scuola".
Suggerisco (mi permetto, anche se l'Assessore Chiorino è assente, era questo lo spirito dei suoi rilievi), se il presentatore può accettare, di scrivere "ad attivarsi affinché, non appena sarà disposta la riapertura delle attività didattiche nelle scuole, sia garantito da parte del Governo sin dal primo giorno di scuola, l'affiancamento di insegnanti".
In questa versione, visto che si parla di un impegno ad attivarsi, e questo mi sento di poterlo garantire da parte dell'Assessore e del Presidente della Giunta, penso sia accoglibile.



MAGLIANO Silvio

Presidente, per me la variazione proposta è accoglibile.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 281, il cui testo, come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 282, inerente a "Linea 2 della metropolitana torinese: realizzazione della progettazione della tratta Tabacchi Pescarito" presentato dai Consiglieri Magliano e Gallo.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Questo è l'ultimo ordine del giorno che ho presentato e riguarda un'infrastruttura, la Linea 2 della metropolitana, che oggettivamente pu rappresentare una maggiore appetibilità da parte del nostro capoluogo regionale e non solo.
È evidente che, dal punto di vista di questa tipologia di trasporto pubblico, la nostra città è indietro rispetto ad altri capoluoghi di Regione italiani e quest'atto pone proprio l'accento su un'opportunità che a mio giudizio, non possiamo perdere.
Come sapete, questa Linea 2 è già stata disegnata e nel primo progetto in questo momento in discussione la parte finale della Metro 2 avrà due direzioni: una verso Rebaudengo, un'altra dovrebbe andare fino a Pescarito una zona industriale di San Mauro. Mi pare opportuno da questo punto di vista che un'ulteriore cittadina dell'hinterland del nostro capoluogo possa beneficiare di questa tipologia di trasporto pubblico.
Poiché c'è un dibattito molto acceso sulle priorità, nell'impegnativa chiedo che anche la Regione s'inserisca in questa discussione attraverso i suoi organi istituzionali, perché non possiamo perdere un'opportunità.
Mi spiego meglio. La progettazione definitiva è la modalità con la quale il tracciato viene disegnato e progettato e, in un secondo tempo, la progettazione permetterà di iniziare i lavori. Come sapete, c'è un dibattito per decidere da dove iniziare i lavori ed è evidente che tutte le forze istituzionali sono convinte che sia necessario partire da Rebaudengo per andare verso il Politecnico e questa è una delle due terminazioni finali della Metro. Se però noi non procediamo con la progettazione definitiva dell'altra parte della Metro 2, cioè Tabacchi-Pescarito, noi possiamo dire addio a qualsiasi possibilità che anche quella parte del territorio piemontese venga innervata da questa infrastruttura.
Questo mi parrebbe assurdo proprio perché quel tipo di presentazione è stata valutata, dal punto di vista della spesa, per una cifra che si attesta sui tre-quattro milioni di euro rispetto a un iniziale finanziamento di oltre 800 milioni da parte del Governo. Questi 800 milioni sono una cifra minore, diciamo così, perché evidentemente la spesa per la metropolitana è decisamente più importante, ma il fatto che il Sindaco della Città di Torino non inserisca nella progettazione anche quel tipo di tratta taglierebbe ogni possibilità d'infrastrutturare anche il tragitto Tabacchi-Pescarito. Perché? Perché se non è stata fatta la progettazione esecutiva, quindi non si sa esattamente come strutturarlo, dove andare a inserirlo e quale tipologia d'intervento fare, non saremo in grado di aggiungerlo in un secondo momento.
Noi sappiamo che su questo tema c'è un dibattito e i Sindaci dei paesi potrebbero essere interessati alla Linea 2 della metropolitana, si stanno rendendo disponibili a una discussione e a un'interlocuzione e addirittura, qualcuno di loro ha ipotizzato d'inserirsi all'interno di questo dibattito, dicendo che sono in grado di fare uno sforzo economico per aggiungere risorse.
Presidente, stiamo parlando di 230 mila cittadini che fanno parte di questi Comuni che potrebbero utilizzare la metropolitana, perché nei vari retroporti (definiamoli così) di arrivo della metropolitana si potrebbero lasciare le auto per recarsi in città con questa modalità di trasporto; in tal modo si scaricherebbe di molto l'ingresso di mezzi privati all'interno di Torino, quindi facendo fronte a tutte quelle preoccupazioni di stampo ambientalista che rappresentano uno dei punti forti di alcune Amministrazioni del nostro territorio.
Pertanto, al Presidente Cirio e all'Assessore competente facciamo questa richiesta. Leggo per maggiore chiarezza, perché sappiamo che su questo c'è un dibattito, l'impegno "ad avviare opportune interlocuzioni in ciascuna sede istituzionale al fine di giungere alla progettazione definitiva della Linea 2 della metropolitana torinese, comprendendo anche la tratta Tabacchi Pescarito, mantenendo le priorità di realizzazione già espresse dalle istituzioni territoriali, eventualmente anche ricorrendo alle competenze della società SCR-Piemonte S.p.A. e agendo in coordinamento con i Sindaci dell'area metropolitana torinese nord-orientale".
Perché dico questo? Non sto chiedendo soldi alla Regione, ma sto chiedendo che siano trovate risorse e se l'Amministrazione di Torino su questo non volesse sentire, ebbene possiamo mettere a disposizione la nostra SCR, che faccia da stazione appaltante, per appaltare quel tipo di lavoro.
Mi pare che sulla prima linea ci sia già stato un ritardo strutturale e se questa seconda linea non vedrà almeno la progettazione definitiva del tratto Tabacchi-Pescarito, mi sembrerà più una questione ideologica che altro. Tra l'altro, visto che parliamo di grandi opere, mi pare che una linea della metropolitana che colleghi una città alla stessa città, senza collegare i paesi vicini, non possa essere definita un'opera strategica.
Mi auguro che su questo tema tutte le forze politiche siano d'accordo e devo dire che ho visto anche un atto presentato dal Movimento 5 Stelle che va nella stessa direzione. Ne sono ben contento, anche perché c'è una parte del nostro territorio della provincia di Torino che, da anni, aspetta la tangenziale est, che non c'è e che, da anni, aspetta alcuni interventi che colleghino la collina del Torinese.
Il fatto di chiedere con forza che anche quel tratto sia progettato mantenendo le priorità sull'esecuzione dei lavori più volte annunciati penso sia un atto di assoluto buonsenso e che sarebbe assurdo il contrario.
Sarebbe assurdo che si decidesse scientificamente di tagliare fuori quel tratto, non progettandolo, dicendo che non vi sono risorse, sapendo che addirittura i Sindaci di quei territori sono disponibili a un'interlocuzione.
Mi parrebbe veramente assurdo e sarebbe, a mio giudizio, un vero e proprio sgarbo istituzionale a quei Sindaci, a quei 230 mila cittadini piemontesi che aspettano, anche loro, di poter utilizzare un mezzo di trasporto come questo. Penso che più chilometri abbiamo di metropolitana, più Torino e più la provincia di Torino possono diventare appetibili per aziende, per industrie, per società di servizi, perché ormai dobbiamo competere, com'è giusto che sia, con grandi capitali europee che, di fatto, sono innervate da questo tipo di trasporto pubblico. Non possiamo permetterci di perdere un'occasione come questa.
Soprattutto lo dico, mi permetta Presidente, da sanmaurese. Mi sembra veramente assurdo che un'Amministrazione come quella di San Mauro a guida Movimento 5 Stelle, non riesca ottenere questo risultato, cioè almeno di avere la progettazione definitiva di questo tratto, a maggior ragione se a interloquire dall'altra parte trova una Sindaca del Movimento 5 Stelle.
Questo corto circuito è inspiegabile, soprattutto è inspiegabile per quei 22 Comuni e 230 mila piemontesi che aspettano anche loro di poter utilizzare uno strumento che, di fatto, toglierebbe un gran numero di macchine dai percorsi della nostra città e quindi porterebbe a un beneficio assolutamente visibile, come abbiamo visto in questi giorni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 283 presentato dai Consiglieri Frediani, Sacco e Bertola, inerente a "Sostegno al finanziamento della metropolitana 2 di Torino, tratta Tabacchi-Pescarito".
.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Ho chiesto la parola in chat appositamente e per collegarmi immediatamente a quanto appena detto dal Consigliere Magliano.
Si tratta, ovviamente, di due atti d'indirizzo che hanno premesse analoghe che riconoscono l'importanza del corridoio d'ingresso alla città di Torino nel quadrante nord-est e che chiedono si dia ascolto ai Sindaci.
Come ricordava poco fa il Consigliere Magliano l'amministrazione di San Mauro è un'amministrazione a guida Movimento 5 Stelle, ma questo non significa, ovviamente, riuscire a ottenere più o meno di altre amministrazioni con colori politici diversi, ma vuol dire semplicemente fare della mobilità sostenibile un principio che va perseguito, ove possibile, ovviamente cercando di trovare risorse adeguate.
Noi sappiamo che ci sono delle difficoltà relative al finanziamento di questa tratta rispetto allo sfiocco Tabacchi-Pescarito. In realtà si tratta di una tratta indispensabile per riuscire a captare il traffico che arriva dalle principali arterie stradali e autostradali nella parte nord, prima di entrare a Torino. Si tratta sicuramente di una tratta importantissima, che consentirebbe di eliminare parecchio traffico in entrata nella città di Torino.
Detto ciò, ci rendiamo conto che le risorse non sono sempre adeguate o meglio, non arrivano a coprire interamente le opere e a renderle perfette per un utilizzo il più possibile adeguato. Nel nostro atto d'indirizzo abbiamo chiesto anche di valutare la possibilità di destinare le maggiori economie derivate dall'assegnazione del DL 95 per la quota necessaria alla progettazione definitiva. Nel nostro atto d'indirizzo, effettivamente c'è una richiesta d'impegno anche economico da parte della Regione, proprio perché nelle premesse abbiamo collegato la realizzazione di quest'opera all'emergenza COVID.
Si considera anche l'inquinamento ambientale nella nostra regione, in particolare di Torino e dell'aria metropolitana.
Nella seconda parte dell'impegno abbiamo chiesto alla Regione di farsi promotrice presso gli organi statali ed europei per attivare le richieste di finanziamento per la progettazione e realizzazione almeno dell'intero primo lotto nord Porta Nuova-Rebaudengo-Pescarito.
Si tratta di un atto d'indirizzo che dà ascolto ai Sindaci ma, soprattutto ai cittadini, che richiedono dei servizi per riuscire anche a contribuire alla riduzione dell'inquinamento nella nostra città e nell'area metropolitana.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine giorno del collega Magliano, ma anche della collega Frediani, perché sono molto simili.
Ringrazio il collega Magliano e la collega Frediani che hanno depositato questi ordini del giorno, che ci permettono di discutere di un'infrastruttura importante per tutto il territorio metropolitano, di un'infrastruttura che è tra gli interventi maggiori che si vedranno nei prossimi anni anche sul territorio piemontese. Un'infrastruttura, quella della linea metro 2, discussa da tanti anni e che oggi arriva a un punto di svolta grazie al finanziamento di 828 milioni messo in campo dal Governo nella legge di bilancio dello scorso anno e al recente accordo, come si legge dagli organi di stampa, con Cassa Depositi e Prestiti.
Tutti i maggiori studi di trasporto dicono che la costruzione della seconda linea di metropolitana permetterà il potenziamento e la maggior fruizione anche della prima linea di metropolitana, perché permette di collegare più territori, quindi mette a maggiore regime la prima linea di metropolitana che, come sappiamo, si sta concludendo verso Moncalieri ed è in fase di costruzione preliminare verso Cascine Vica.
È un passaggio importante e questi ordini del giorno portano la discussione a livello regionale anche - mi rivolgo all'Assessore Gabusi, che non so se è collegato - per capire il ruolo che può avere, deve avere e dovrà avere la Regione Piemonte in un'infrastruttura così strategica.
Noi sappiamo che oggi la linea è stata progettata con uno sfiocco verso nord, verso Rebaudengo e verso Pescarito, e con un proseguimento verso sud verso Orbassano. Una linea molto ampia. La scelta è assodata ma, chiedo al collega Magliano, se è possibile, di esplicitare, nell'impegno, di partire dalla zona nord, dallo sfiocco verso Rebaudengo per la costruzione del primo lotto verso il Politecnico, che è ormai assunta dagli organi della città. Tuttavia, l'intervento e la progettazione dell'altro sfiocco, quindi l'altra parte della "y", a nord, verso Pescarito, permette almeno di avere la progettazione esecutiva pronta. Vi è la possibilità, eventualmente, nel corso degli anni, di accedere a ulteriori finanziamenti statali, costruire un sistema di finanziamento anche di quell'opera e permettere di dotare una parte di Torino, perché lo sfiocco verso San Mauro va a coprire e innervare una parte di Torino, quella della zona Barca, e di dare un respiro ancora più metropolitano all'infrastruttura, andando a collegare Pescarito e la zona di San Mauro.
Voteremo favorevolmente quest'ordine del giorno, ma chiedo solo al primo firmatario di modificare e di inserire la parola "Rebaudengo" al termine della frase sulle priorità assunte dalle istituzioni locali. Con quest'ordine del giorno noi cogliamo anche l'occasione di aprire una discussione con la Regione, anche eventualmente su un intervento. Lo aggiungo nella discussione, non c'è nell'impegno dell'ordine del giorno come tema di discussione per i prossimi mesi, anche con un intervento che potrebbe essere di carattere finanziario ed economico sull'opera o, almeno sulla progettazione di questa tratta mancante.
Gli importi citati dal Consigliere Magliano sono di qualche milione di euro, rispetto ai quali anche i Comuni della prima cintura nord hanno la volontà di .



(Audio mancante o non comprensibile)



GALLO Raffaele

Voteremo a favore di quest'ordine del giorno e auspichiamo che nel prosieguo dei prossimi mesi si possa avviare una discussione anche sul ruolo della Regione nel sostegno al finanziamento di questa infrastruttura così com'è stato nei cinque anni passati, per sbloccare il primo tratto del prolungamento verso Cascine Vica per cui, se non vado errato, con i fondi FSC la Regione Piemonte aveva dato una prima tranche per accelerare l'attivazione dei lavori e quindi il prolungamento della metropolitana.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Salizzoni, che interviene in qualità di Consigliere.



SALIZZONI Mauro

La cosa che mi stupisce fin da quando ho letto le prime cose sulla Linea 2 è che mai nessuno si è posto una domanda. Dopo il Politecnico, c'è un quartiere periferico importantissimo di Torino, che si chiama Mirafiori.
Sarebbe opportuno almeno parlarne.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Accetto la richiesta di modifica proposta dal Capogruppo del Partito Democratico, per cui (lo dico a verbale) mantenendo le priorità di realizzazione già espresse dalle istituzioni territoriali, inserirei "(Rebaudengo)". Mi dica il collega Gallo se da questo punto di vista è d'accordo.
Vorrei però essere molto chiaro: con quest'atto sto chiedendo un intervento politico, non delle risorse, sulle quali, se ve ne saranno, ci sarà modo e tempo di discutere. Sto chiedendo alla Regione e all'Assessore competente un intervento politico, affinché non si perda quest'opportunità. Lo dico anche rispetto al parere che esprimerà la Giunta. Prima ho sentito l'Assessore ed è evidente che se ci fosse un impegno di spesa, il parere sarebbe contrario.
Non chiedo impegni di spesa, chiedo però che chi governa questa Regione interloquisca velocemente, perché i giornali parlano di Cassa Depositi e Prestiti e dovremmo capire, in altre sedi, quale ruolo avrà quest'ultima.
Però, chiedo di interloquire velocemente, affinché quest'assurdità non si compia fino in fondo, per permettere anche la progettazione definitiva di quel tratto.
Grazie, Presidente. Per la modifica dell'emendamento è sufficiente che lo comunico in questa modalità?



PRESIDENTE

Sì, va bene.
Chiedo il parere della Giunta sugli ordini del giorno n. 282 e n. 283.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Il parere della Giunta, che mi è stato trasmesso per quanto di competenza dall'Assessore Gabusi, è favorevole, soprattutto perché - è quella spesso la criticità e in questo caso non c'è - non si citano impegni economici diretti da parte della Regione.
C'è una precisazione che aggiungo per completezza, anche se è stata già evidenziata in diversi passaggi del dibattito. L'Assessore scrive: "La Città di Torino ha presentato il progetto di fattibilità tecnico-economica in cui s'indica che la successiva progettazione definitiva sarà redatta sull'intero tracciato".
Il parere della Giunta è favorevole su entrambi gli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 282, il cui testo, come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 283, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 285 presentato da Biletta, Ruzzola e Riva Vercellotti, inerente a "Emergenza COVID 19: garantire attenzione al comparto delle associazioni di eventi e comunicazione".
Ha chiesto la parola la Consigliera Biletta per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno molto semplice, che vuole evidenziare l'importanza di un settore, quello dell'organizzazione degli eventi, che in questo momento sta soffrendo molto e per il quale il Governo finora non ha approntato alcuna misura di sostegno.
Proprio per queste ragioni, abbiamo voluto sottoporre all'attenzione della Giunta regionale la necessità di sostenere questo comparto e ringrazio l'Assessore Poggio che ha condiviso con me e con il mio Gruppo le intenzioni di quest'atto d'indirizzo.
La filiera italiana dell'organizzazione degli eventi è tra i settori colpiti dall'emergenza sanitaria di questi mesi. Ancora prima del lockdown quando il virus cominciava a diffondersi, gli eventi venivano progressivamente annullati, per poi essere chiaramente bloccati con i provvedimenti urgenti che sono stati assunti.
Il settore conta circa 600 mila addetti che, per la tipologia contrattuale purtroppo non hanno avuto modo di accedere ad alcun ammortizzatore sociale.
Mi preme sottolineare l'importanza della filiera dell'organizzazione degli eventi, che ha un indotto molto importante, che va dalle location per gli eventi stessi, agli hotel, alle hostess e operatori video e luci, agli scenografi e costumisti. È un indotto che rappresenta un volano economico per più settori, da quello turistico ricettivo a quello culturale e dello spettacolo.
Non sappiamo quando queste attività potranno riprendere ed è chiaro che c'è ancora molta incertezza. Con quest'ordine del giorno pertanto chiediamo alla Giunta regionale di assumere ogni iniziativa per sostenere e garantire la sopravvivenza di questo importante settore.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Biletta.
Ci sono altre richieste d'intervento sull'ordine del giorno n. 285? Prego, Consigliere Sarno; ha facoltà di intervenire.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Mi scuso per il ritardo, ma lei oggi è molto veloce.
Ci tenevo a intervenire perché sono rimasto favorevolmente colpito da quest'ordine del giorno. Poi, rispetto al voto, non dichiaro nulla, nel senso che non è questo il tema in questo momento. Ma ci tenevo a mettere sul tavolo una riflessione: credo che questo comparto, all'interno della discussione del "Riparti Piemonte", sia stato ampiamente sottolineato e messo in luce dalle minoranze (o dalle opposizioni, chiamateci come meglio credete), anche rispetto alle scelte dei bonus. credo che l'Assessore Poggio ne abbia memoria, tant'è che anche nel "Riparti Piemonte" ci sono state alcune modifiche in merito al fondo cultura e al fondo eventi rispetto a quando era partita quella storia.
Abbiamo visto qualche giorno fa che quel settore ha manifestato sotto il Palazzo della Regione, in Piazza Castello. Ormai, Piazza Castello sta diventando, purtroppo, un tour drammatico per molte realtà che sono state escluse da alcuni incentivi e da alcuni fondi.
Peraltro, quest'ordine del giorno ha anche un minimo di coerenza rispetto ad alcune iniziative che avevamo proposto nella modifica del "Riparti Piemonte", che però erano state cassate totalmente nella discussione, per ragioni che la maggioranza ha ampiamente rappresentato (per mancanza di fondi e per le scelte politiche che avete adottato).
Oggi - lo ripeto - mi colpisce che una forza di maggioranza presenti un ordine del giorno sostanzialmente con meno impegno. Perché quando avevamo presentato alcuni emendamenti al "Riparti Piemonte" e al "Bonus Piemonte" vi era un impegno concreto, puntuale, preciso e immediato a sostegno di quelle realtà, sia in termini di eventi sia in termini di comunicazione.
Ricordiamoci l'annoso problema dei cosiddetti "fotografi", che ormai è elemento costante in questi ragionamenti.
Dicevo che trovare un ordine del giorno che impegni, ma senza cifra, è più semplice, evidentemente. E sottolineavo il fatto che, dopo la discussione di questi due mesi sul "Riparti Piemonte" e sul "Bonus Piemonte", arriva un ordine del giorno esattamente su quegli stessi elementi, che - lo ribadisco erano stati bocciati dalla maggioranza. Magari, adesso, rispetto alla valutazione di quest'ordine del giorno, la maggioranza ammetterà l'errore del passato, di qualche mese fa, e forse ci ritroveremo su quest'ordine del giorno.
Ci tenevo, però, a sottolineare questa percezione e quest'interpretazione perché credo che sia interessante e ci tenevo a inserirla all'interno della discussione. Come minoranze (quindi non solo come Partito Democratico) avevamo presentato - lo ripeto - molti emendamenti su questo pezzo di tessuto economico della nostra Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Zambaia; ne ha facoltà.



ZAMBAIA Sara

Grazie, Presidente.
Chiederei la possibilità di non attivare la telecamera, perché ho la connessione bassa dal telefono.



PRESIDENTE

Sì, prego.



ZAMBAIA Sara

Grazie.
Innanzitutto, ringrazio la Consigliera Biletta per aver ben inquadrato il senso di quest'ordine del giorno, per cui mi associo a quanto ha detto nel suo intervento.
Ma soprattutto vorrei rispondere a quanto ha appena detto il Consigliere Sarno, che ha fatto riferimento alla manifestazione di questo sabato manifestazione che anch'io ho seguito, perché è un mondo che conosco molto bene.
Come dicevo, la Consigliera Biletta ha ben inteso il senso dell'ordine del giorno rivolgendosi al Governo, perché è l'organo cui bisogna rivolgersi.
Probabilmente, lo fa anche conscia del fatto che lo stesso mondo dell'organizzazione degli eventi (e, in generale, il mondo dello spettacolo) sa che l'interlocutore primo non può che essere il Governo.
La manifestazione di sabato in Piazza Castello è stata fatta simbolicamente in Piazza Castello.
Se il Consigliere Sarno va a rivedere le interviste anche solo sul TG3 Piemonte, vedrà che le persone che hanno parlato in rappresentanza di quel mondo non si sono assolutamente rivolte né alla Giunta, né, nella fattispecie, al Presidente Cirio o all'Assessore preposto. Si sono proprio rivolte in prima battuta al Governo, perché non può che essere lo Stato a farsi carico di un comparto così importante. Purtroppo non lo ha fatto.
Se c'è un Ente che in primis ha dimenticato completamente questo mondo, che non solo ha chiuso per primo ma che è ripartito anche per ultimo (perch non sappiamo neanche se avrà la forza di partire quest'anno, purtroppo, dal momento che l'assembramento per tutti loro è assolutamente elemento imprescindibile) è lo Stato, che su di loro non ha assolutamente varato alcun tipo di misura.
Noi, nel nostro piccolo, con il "Riparti Piemonte" comunque qualcosa nell'articolo 17 invece abbiamo fatto: mi riferisco a quel famoso fondo solidarietà cultura, cui parte del mondo dell'organizzazione di eventi e spettacoli (penso, ad esempio, ai tecnici audio e luci) potrà fare domanda per il bando a sportello. Peraltro, era già stato detto ripetutamente dall'Assessore Poggio. Quindi mi aspetto che le minoranze avallino quanto riportato dalla Consigliera Biletta e, soprattutto, che siano perfettamente consce del fatto che non può che essere lo Stato l'interlocutore primo.
È troppo facile, solamente perché si è in minoranza, chiedere che sia la Regione Piemonte a farsi carico di un mondo così grande! Proprio perché la Regione Piemonte ha capito pienamente che questo mondo ha bisogno del massimo sostegno di tutti gli Enti, in particolare del nostro, noi come Regione, in modo compatto e apolitico, abbiamo il dovere stare accanto a questo mondo e di supportarlo in tutto e per tutto, con le forze minime ovviamente, che possiamo mettere in campo e che abbiamo già messo in campo con il disegno di legge che abbiamo approvato la scorsa settimana. Ma soprattutto, facendoci portavoce, accanto a loro, delle loro istanze nei tavoli nazionali.
Questo è il nostro ruolo e la minoranza su questo non può assolutamente chiedere altro. Ringrazio ancora la Consigliera Biletta, perché - lo ripeto non può che essere un messaggio rivolto al Governo, non certamente alla Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Ho ascoltato l'intervento della Consigliera Zambaia e, riprendendo l'intervento del collega Sarno, non credo che sia una questione di dimensione del comparto o dei relativi operatori decidere di sostenerli o meno, perché abbiamo sostenuto comparti nei quali il nostro apporto poteva non essere fondamentale. È un segnale che dobbiamo dare e non si può sempre demandare all'organo nazionale la responsabilità dei mancati interventi.
Rispetto a questo tema, nell'interlocuzione tra maggioranza e minoranza l'argomento era stato sollevato, sia in ambito di emendamenti, sia nelle segnalazioni informali che normalmente si hanno tra maggioranza e minoranza in occasione della predisposizione di questo tipo d'interventi.
In questo caso, così come in altri, non mi sembra che si possa sempre derubricare la responsabilità a terzi. Si sarebbe potuto fare un intervento in tal senso, ma si è scelto di non farlo. Peraltro, non sono ovviamente contrario all'oggetto, nel senso che accolgo anch'io positivamente l'ordine del giorno della Consigliera Biletta, perché lo spirito è lo stesso, per mentre la minoranza non aveva possibilità di intervenire sull'argomento in precedenza, la maggioranza l'aveva. Non dico che sia una contraddizione dico che non ci troveremmo in queste condizioni adesso se si fosse agito diversamente prima.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

Comunque sono riconosciuti e approvati un milione e mezzo di euro per le Pro Loco sul triennio, tenendo conto che le Pro Loco di eventi ne organizzano e sono le .



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

Il Presidente Cirio ha voluto che mantenessimo un milione e 200 mila euro sugli eventi, proprio per non andare a disperdere un patrimonio straordinario del quale il Piemonte ne è testimone e custode. Dico, a titolo di esempio, la Fiera del Tartufo di Alba, la Fiera del Marrone di Cuneo, la Douja d'Or di Asti, che sono tre eventi che richiamano turisti da tutta Europa e anche da oltre Oceano.
Infine, non vanno dimenticati - e sono convinto che era sottinteso nell'intervento della collega Biletta - tutto quello che riguarda gli eventi sportivi, patrimonio straordinario che richiama turisti appassionati, ma, soprattutto, celebra le nostre bellezze ambientali.
Direi che è un ordine del giorno quantomai opportuno, che va a innescarsi su iniziative che sono già state contemplate, nonostante l'emergenza e le difficoltà finanziarie, sia a livello di Giunta sia di maggioranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Solo per dire che, probabilmente, i lavoratori dello spettacolo, e della cultura in generale, che hanno protestato sotto il Palazzo della Regione si sono trovati lì anche per chiedere al Governo di intervenire rispetto alla tutela dei diritti. Purtroppo, la mancanza di diritti nel settore culturale ha una lunga storia nel nostro Paese. Sicuramente spetta al Governo, e in generale al Parlamento, mettere mano a questo tema e migliorare la condizione di questi lavoratori.
Detto ciò, non ho ancora sentito, ma nemmeno nell'intervento del Consigliere Bongioanni, che è Presidente della VI Commissione, parlare di cultura. Non se n'è parlato nel "Riparti Piemonte"; non se n'è parlato durante la discussione dei nostri emendamenti. Continuano a parlare di turismo, di fiere, di sagre, di sport e di locali notturni, ma non si è ancora sentito dire nulla di concreto e, soprattutto, non si sono ancora visti dare dei fondi per il sostegno al settore culturale.
Durante l'emergenza COVID abbiamo fatto un'audizione in III Commissione dei gestori di locali notturni e di discoteche; non abbiamo fatto nemmeno un confronto con le associazioni e gli operatori culturali. Spero si cambi decisamente direzione, perché la cultura è competenza regionale. Occorre mettere mano a questo settore; occorre che la Regione s'impegni in primo piano, che faccia sentire la sua presenza e dia il giusto sostegno al settore. Non possiamo far finta che non sia un tema nostro e non possiamo far finta che la cultura sia altro, che sia turismo, che sia divertimento nei locali notturni. Per carità, tutto è lecito, il sostegno a questo tipo di settori c'è stato, mentre per il settore culturale non c'è stata assolutamente la presenza della Regione.
Anche quest'atto d'indirizzo che andiamo a votare tra poco non è un atto di sostegno al settore culturale, perché se guardate nelle premesse non si parla di cultura, ma si parla di organizzazioni eventi e si butta dentro un po' di tutto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
La Consigliera Zambaia riesce, da un ordine del giorno scritto, a desumere quello che non c'è scritto. Io non vedo, con tutta la fantasia del caso nessun riferimento a interventi presso il Governo, al Parlamento e ai decreti nazionali. Nulla di tutto questo nell'ordine del giorno condivisibile - condivisibile - presentato dalla Consigliera Biletta, la quale prende atto, come si fa, peraltro spesso, con ordini del giorno collegati ai provvedimenti legislativi, che non sempre tutto riesce a essere completamente soddisfatto e assorbito nella discussione di un provvedimento legislativo, perché questi, ricordiamolo, sono ordini del giorno collegati, quindi avremmo dovuto discuterli tutti la settimana scorsa.
Probabilmente la Consigliera, non del tutto soddisfatta (mettiamola così con un bell'eufemismo) dell'attenzione che ci si aspettava verso il settore degli eventi e delle manifestazioni nel disegno di legge, accompagna con un ordine del giorno che fissa un obiettivo - chiamiamolo così - per la prossima volta a questa Giunta, tant'è vero che dice: "Il Consiglio regionale impegna chi"? "La Giunta, ad assumere iniziative utili per sostenere la filiera delle agenzie di organizzazioni di eventi".
È molto chiaro, vuol dire che quel che c'è in questo disegno di legge evidentemente non è sufficiente.
Noi condividiamo questo giudizio, ed è per questo che il nostro voto sarà favorevole.
Aggiungo una seconda considerazione, spronato dalla Consigliera Frediani e dalla nuova replica della Consigliera Zambaia in chat, su quanto abbiamo sostenuto il comparto cultura con il "Riparti Piemonte", il disegno di legge n. 95.
Guardate, su questo il giudizio è sospeso in attesa di vedere i fatti, ma l'articolo 17 del disegno di legge n. 95 non aggiunge un euro, che sia uno euro benedetto, rispetto a quelli che avevamo già stanziato a bilancio.
L'abbiamo già detto tante volte: il fondo verrà alimentato con parte parte - dei tagli alle convenzioni dei grandi enti culturali e parte con altri tagli ai bandi che ordinariamente la Regione buttava fuori per il settore culturale.
Come saranno fatti questi tagli? Basteranno? Non basteranno? I bandi avranno la capienza necessaria, visto che verranno sfrondati? Questo non lo sappiamo. È evidente che, da questo punto di vista, questa misura nuova del bonus verrà alimentata, però andando a danno di altri settori, ma, vi assicuro, quello delle convenzioni o dei bandi ordinari non godevano certo di ottima salute, non è che abbiamo lasciato tanto da tagliare, almeno questo è il mio giudizio personale.
Siamo molto scettici che quelle misure potranno soddisfare un settore che si trova ad avere delle difficoltà per rendicontare le spese che in quest'anno non ha avuto e ottenere comunque i soldi che normalmente otteneva dalla Regione. D'altra parte, però, si trova a non avere a sua disposizione le risorse che, ordinariamente, reperiva sul mercato privato attraverso la bigliettazione che c'è per qualunque mostra, spettacolo teatrale, spettacolo cinematografico, spettacolo di danza o spettacolo musicale.
Questa seconda parte viene meno e per ristorare quest'ultima non abbiamo messo in campo niente. Penso perché, evidentemente, le politiche culturali non sono una priorità di questa Giunta, e lo dimostra anche la discussione che stiamo facendo, dove equivochiamo tra organizzazione di eventi e manifestazioni e temi culturali.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Zambaia per fatto personale.
Su cos'era, mi scusi?



ZAMBAIA Sara

Velocemente, solo perché sono stata tirata nuovamente in causa dal Consigliere Valle.
Innanzitutto, invito solo il Consigliere a non attribuirmi mancanze nella lettura degli atti, perché penso proprio non sia questo il caso. Dopodich se lui nelle righe scritte dalla Consigliera Biletta legge una cosa e io ne leggo un'altra, è tutto un altro paio di maniche. Forse, in seguito al suo intervento mi chiedo anche se facciamo parte dello stesso emiciclo! Al netto di questo, ribadisco che non deve assolutamente attribuirmi quanto detto. Io ho semplicemente detto che è giusto che la Regione faccia tutto ciò che può fare, che è nelle sue possibilità di fare per sostenere questo comparto, che ovviamente è un comparto estremamente vasto. Dopodich l'esempio della manifestazione di sabato non l'ho tirato fuori io; l'ha tirato fuori il collega Sarno, suo collega di partito. E lì, a protestare c'era un mondo veramente molto, molto, molto vasto, perché c'era tutto il mondo dell'organizzazione degli eventi, dei concerti, del live, dei tecnici audio e luci, degli artisti di strada, degli attori di teatro. Un mondo vastissimo, di cui un Ente - che sia Regione Piemonte, Regione Lombardia o Regione Calabria - non ha assolutamente la forza, da solo, di farsene carico. Quindi, non può che sostenere questo comparto, soprattutto ovviamente, sui Tavoli nazionali.
Sulla cultura, aggiungo che quanto detto dalla collega Frediani in parte non è corretto, perché - ripeto - nel disegno di legge "Riparti Piemonte" il disegno di legge 95, condiviso o non condiviso che sia dalla minoranza è ovvio che non può che essere questo il discorso - comunque di cultura si parla. Dire, infatti, che la Regione Piemonte non parla di cultura all'interno di un testo regionale è sbagliato; si dà un messaggio sbagliato alla cittadinanza e non è questo il nostro ruolo. Ripeto, che poi lo condividano o no, è tutta un'altra questione, però questo fondo viene istituito.
È vero, ha ragione il Consigliere Valle: si tratta di fondi che vengono svincolati altrove, ma sappiamo benissimo che questa pandemia ha completamente rimescolato le carte sul tavolo e non si può certo pensare dopo il grandissimo sforzo economico che ha fatto la Regione Piemonte con il DL 97, prima, e con il disegno di legge 95, dopo, di avere risorse illimitate, perché forse noi, come maggioranza, saremmo i primi a volerne avere, ma purtroppo sappiamo benissimo tutti e 51 che non è assolutamente così.
Pertanto, va bene fare politica, ma guardiamo anche in faccia la realtà. La Regione Piemonte, la Giunta e questa maggioranza compatta hanno fatto tutto quello che potevano fare economicamente e stanno continuando a farlo con dei ragionamenti su tutte quelle categorie che sono rimaste escluse ovviamente, compatibilmente con la nostra capacità economica, ma di cultura si è già parlato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Rileggerò il Regolamento dove parla di interventi per fatto personale perché probabilmente non ho capito bene io.
Occorre capire se.



PRESIDENTE

Vada a guardare per maggioranza e opposizione, perché il fatto personale sull'ordine dei lavori o per qualsiasi motivo, la maggioranza e l'opposizione lo utilizzano. Poi, se vogliamo essere più restrittivi, io come Presidente - lo sarò. Chiederò, come ho già chiesto, ma non è riferito a lei, specificatamente l'articolo del Regolamento.
Ha ragione, Consigliere Bertola; ha ragione.
Prego.



BERTOLA Giorgio

Lungi da me, non sono io a chiederle di essere più restrittivo. Sbaglio io a non usarlo in altri casi, diciamo così.
Resta da capire se, in tutte queste discussioni, vale ciò che si scrive, il contenuto degli atti, gli impegni che si vogliono far assumere in questo caso alla Giunta regionale (siamo in Consiglio regionale), o se valgono le narrazioni che si fanno, le varie cose che si dicono quando s'interviene.
Questa mattina c'era un ordine del giorno della Lega dove chiaramente, nero su bianco, si diceva che si prendevano i due milioni di euro di aiuti all'editoria e alle TV locali per fare della pubblicità all'operato della Giunta regionale. È un po' come se io, questa mattina, che sono venuto in ufficio, che ho seguito metà della seduta di Consiglio dall'Aula e sono andato al bar, avessi detto: "Guardate, ho preso il caffè e un croissant ma non li pago, perché noi abbiamo dato dei soldi ai baristi". È la stessa cosa, salvo, poi, a voce, dire altro. Poi, l'ordine del giorno è stato ritirato.
Adesso, abbiamo un ordine del giorno condivisibilissimo della Consigliera Biletta, di Forza Italia, con il seguente impegno: "Impegna la Giunta ad assumere ogni iniziativa utile per sostenere la filiera dell'Agenzia di organizzazione di eventi, al fine di dare una risposta concreta a lavoratori e lavoratrici finora esclusi da misure di sostegno" - finora esclusi da misure di sostegno - "e garantire la sopravvivenza di un importante comparto economico".
Se la Consigliera Biletta (io non sono nella sua mente, ne ho già abbastanza di essere nella mia) presenta un atto del genere che impegna la Giunta regionale è perché, in qualche modo, avendo già discusso e approvato due disegni di legge che contenevano misure di sostegno ai vari settori produttivi della Regione, lì non se ne è parlato, quindi è perché lì non sono stati portati avanti degli interventi o non sono stati portati avanti in modo sufficiente. Altrimenti, non lo avrebbe presentato.
È inutile che, poi, nelle narrazioni, si vada a dire "sì, ma loro sono lì perché chiedono un intervento al Governo", anche perché erano davanti al Palazzo della Regione, non erano davanti alla Prefettura. Mi fa un po' sorridere questo, perché anche la scorsa settimana ho sentito l'Assessore Marrone dire: "In fondo, alla fine, non è venuto nessuno a manifestare nei confronti della Giunta regionale". Non c'era nessuno, manifestavano tutti contro il Governo, però erano sempre davanti al Palazzo della Regione! I medici, i giovani medici per le borse di studio, per gli specializzandi eccetera. Nessuno, nessuno contro la Regione: tutti contro il Governo! Insomma, poi possiamo anche legittimamente pensare in modo diverso su una miriade di cose, però, quando si presenta un atto, è scritto nero su bianco: quello è e quello voteremo. Per carità, c'è libertà di parola e godiamo anche di una certa insindacabilità, quindi possiamo dire tutto quello che vogliamo se non andiamo a insultare gli altri o a fare del male agli altri, però era solo per ricondurre un po' la questione nei binari di ciò che è scritto, nero su bianco.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, do la parola alla Giunta regionale per il parere.
Prego, Assessore Poggio.



POGGIO Vittoria, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente.
Per esprimere il parere sul documento d'indirizzo politico dei primi firmatari, i Consiglieri Biletta, Ruzzola e Riva Vercellotti, ma anche per rispondere ai Consiglieri che sono intervenuti.
È condivisibile, in quanto la legge regionale del 29 maggio 2020, n. 13 parla d'interventi di sostegno finanziario, di semplificazioni per contrastare le conseguenze dell'emergenza da COVID-19, che deriva proprio dal disegno di legge 95, e affronta il tema del contrasto alle conseguenze create dall'emergenza sanitaria nei confronti del comparto cultura.
L'articolo 17, "Sostegno all'associazionismo e all'indotto del settore culturale", "solidarietà cultura", così denominata, prevede la concessione di un bonus una tantum, a fondo perduto, a favore dei soggetti del comparto che non hanno accesso ai contributi cosiddetti ordinari, quindi alle imprese e agli operatori aventi sede legale e operativa in Piemonte che operano in ambito culturale e dell'indotto, a supporto delle attività del comparto stesso.
L'ammontare del fondo è stabilito in euro tre milioni. Le procedure e i criteri saranno definiti dalla Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente.
Con questo strumento, denominato "bond di solidarietà", potranno trovare accoglienza anche le istanze presentate dai soggetti organizzatori di eventi e comunicazione.
Pertanto, l'ordine del giorno è condivisibile.



PRESIDENTE

Il parere della Giunta è favorevole.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 285, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 289 presentato da Frediani, Bertola e Sacco inerente a "Sostegno alle famiglie proprietarie di animali da affezione in difficoltà per le conseguenze dell'emergenza COVID-19".
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, ma non accendo il video, perché oggi la connessione è veramente pessima, causa il maltempo.
Quest'atto d'indirizzo chiede di dedicare attenzione al tema, che è stato trascurato anche nella discussione del disegno di legge "Riparti Piemonte" che riguarda gli animali da affezione o, meglio, le famiglie che si trovano in difficoltà per consentire loro di continuare a tenere con sé i propri animali.
Infatti, tra la campagna di disinformazione che c'è stata durante l'emergenza relativamente alla possibilità che gli animali da affezione potessero trasmettere il virus (su questo ricordo anche una presa di posizione direttamente del Presidente Cirio) e tra le ricadute economiche della crisi e, di conseguenza, le crescenti difficoltà che le famiglie si trovano a dover affrontare, purtroppo, il timore che vi sia un aumento degli abbandoni in parte si sta avverando.
Quello che noi chiediamo con quest'atto d'indirizzo, che accoglie anche alcune richieste pervenute immagino a tutti i Consiglieri attraverso la LAV, è di istituire un buono spesa per le persone indigenti, un buono una tantum, con dei valori definiti di 200 euro per ogni cane e 100 euro per ogni gatto (ovviamente, non è discriminazione, ma deriva da un diverso calcolo relativo al mantenimento delle due specie) e un buono spesa animale da 500 euro per le persone con reddito inferiore a 8.000 euro l'anno.
Secondariamente, si chiede di attivarsi presso il Governo, per cercare d'intervenire su alcune questioni che riguardano direttamente questo tema che sono l'abbassamento dell'aliquota IVA dal 22% al 4% sugli alimenti per gli animali; l'aumento della quota di detraibilità fiscale delle spese medico-veterinarie; l'equiparazione terapeutica tra farmaci umani e veterinari d'identica composizione, perché sappiamo che i farmaci veterinari costano moltissimo; la regolamentazione dei farmaci generici anche in veterinaria e la commercializzazione di confezioni di farmaci veterinari commisurate alle patologie alla cui cura sono preposti.
Questi sono alcuni aspetti che riguardano più il fronte nazionale, poi c'è un impegno più concreto a livello regionale.
Come dicevo prima, è un tema che non si è affrontato durante la discussione del "Riparti Piemonte", ma considerando gli animali da affezione come dei compagni della nostra vita, credo sia inevitabile prestare la dovuta attenzione anche a loro e alle famiglie che con loro hanno deciso di convivere.



PRESIDENTE

Grazie per l'illustrazione.
Chiedo il parere della Giunta, Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Riporto il parere dell'Assessore Tronzano.
Per questioni di bilancio e non per altro, il parere è di non accoglimento non perché non si condivida la finalità, ma solo per ragioni di copertura economica mancante.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani, per dichiarazione di voto.



FREDIANI Francesca

Dal momento che l'atto d'indirizzo è suddiviso, nella parte relativa all'impegno, in due parti distinte (una richiede un impegno economico da parte della Regione, l'altra richiede un posizionamento più politico nei confronti del Governo per portare avanti alcune richieste), mi chiedevo se ci fosse la possibilità di correggere l'impegno, almeno per cercare di portare avanti qualche richiesta relativa alla seconda parte.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Sì. Ho letto bene.
Poiché si tratta di una parte considerevole dell'ordine del giorno, non osavamo fare questa proposta, ma se è la stessa presentatrice che propone di eliminare la prima metà dell'impegno e mantenere solo la parte diretta all'attivazione dell'Amministrazione regionale nei confronti del Governo allora il parere diventa favorevole, per le ragioni che dicevo prima.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Ovviamente, torneremo sul tema in fase di assestamento, così torneremo alla carica su quest'aspetto, perché crediamo che anche la Regione debba fare la sua parte su questo tema, però per il momento ci interessa anche il solo discutere e sollevare questi temi che ci sembrano molto importanti.
Se è possibile, correggo l'atto d'indirizzo mantenendo la seconda parte dell'impegno.



PRESIDENTE

Pertanto, Consigliera Frediani, il documento finale, nell'impegno sarà il seguente, eliminando tutta la parte precedente: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta ad attivarsi con il Governo al fine di ottenere." eccetera.



FREDIANI Francesca

Sì, esatto.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Confermo il parere favorevole.



PRESIDENTE

Il parere è favorevole, con modifiche accettate dalla presentatrice.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 289, il cui testo, come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno 290 presentato da Frediani, Bertola e Sacco, inerente a "Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da COVID-19".
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
In realtà, dal titolo si capisce poco, probabilmente ho sbagliato qualcosa nel caricamento. In quest'atto d'indirizzo si parla della telemedicina e lo spunto deriva da un articolo pubblicato su un quotidiano il 26 maggio e che riportava il seguente titolo: "La beffa della telemedicina: le prestazioni non sono riconosciute alle ASL". Si tratta, ovviamente, di un tema già noto, che è stato riportato alla ribalta da quest'articolo e che ha molto a che fare con l'emergenza epidemiologica.
In pratica, attraverso l'atto d'indirizzo, noi riconosciamo la telemedicina come un necessario strumento di supporto per il personale sanitario, per garantire la continuità di assistenza all'utenza, privilegiando la permanenza degli assistiti a domicilio. Sappiamo quanto sia stato importante quest'aspetto durante l'emergenza sanitaria. Continuo a parlare al passato in mondo scaramantico, ma dobbiamo sempre avere anche uno sguardo al futuro e non farci trovare impreparati nel caso di un ritorno dell'epidemia.
Gli impegni sono, in primis, che "venga riconosciuta alle Aziende del Servizio Sanitario Regionale, supportate da strumenti informatici e tecnologici adeguati, la possibilità di erogare servizi sanitari con modalità di telemedicina"; che "le tariffe delle prestazioni erogate attraverso l'ausilio della telemedicina rimangano invariate rispetto alle rispettive tariffe previste per la medesima prestazione erogata secondo modalità tradizionale".
Il terzo punto dell'impegno, quello forse più importante, è che "ogni singola Azienda del Servizio Sanitario Regionale predisponga un piano per l'implementazione delle linee d'indirizzo nazionali sulla telemedicina da pubblicare sul proprio sito istituzionale" - in modo che ovviamente sia visibile e pubblico - "e da inviare congiuntamente alla Direzione Programmazione Sanitaria regionale dell'Assessorato alla sanità per le valutazioni ed eventuali considerazioni di competenza al fine di rendere il servizio di telemedicina omogeneo su tutto il territorio regionale".
Un atto d'indirizzo che chiede, di fatto, il rispetto di alcune linee d'indirizzo che derivano dal Governo nazionale e anche un indirizzo di buon senso, considerando per l'appunto il ruolo che ha avuto la telemedicina durante l'emergenza epidemiologica e quello che potrà avere in futuro anche e soprattutto per consentire ai pazienti di essere assistiti al loro domicilio.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Marrone sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Volevo chiedere, sull'ordine dei lavori, di ragionare sul fatto che i pareri sugli ordini del giorno sono stati aggiunti in modo assolutamente legittimo. Oggi, come collegati, in particolare quelli dell'Assessore Icardi non sono ancora pervenuti. Mi riferisco all'ordine del giorno in oggetto e il n. 292.
Sono in attesa dei parei su questi ordini del giorno; gli altri del resto della Giunta sono arrivati, ma questi mancano. Sollecito ulteriormente, ma in questo momento non sono nelle condizioni di trasmettere e comunicare un parere.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
L'unica proposta che mi sento di fare è di sospendere la discussione dell'atto d'indirizzo finché non arriva il parere, fermo restando che, nel momento in cui arriva - e spero arrivi all'interno di questa seduta - si possa procedere al voto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Sospendiamo l'esito di tutti gli ordini del giorno riferiti all'aggiornamento, i n. 290, 291, 205, 92, 93, 48 e 88.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale In questo momento posso sollecitare i pareri all'Assessore Icardi, che me li farà arrivare assolutamente entro la fine della seduta.



PRESIDENTE

Ma proseguiamo con gli altri ordini del giorno?



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Proseguiamo.
Sull'ordine del giorno n. 288 non ho capito, mi sembrava fosse collegato ma su quello c'è il parere, così come sul n. 291. Possiamo andare avanti ancora con qualche ordine del giorno.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 291 presentato da Sacco, Frediani, Bertola e Martinetti, inerente a "Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza COVID-19 - Riaperture dei centri diurni per persone disabili".
Non dovrebbe essere di riferimento all'Assessore Icardi.
Ha il parere, Assessore Marrone?



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Poiché riguarda i centri diurni per disabili, è sostanzialmente uguale a quello già espresso, con parere negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.



SACCO Sean

Sulla prevenzione del contagio da COVID-19 in queste strutture, sono sorti alcuni dubbi specifici sui protocolli da attuare, soprattutto in questa fase emergenziale. Dubbi cui è stata data una risposta dal DPCM del 17 maggio 2020, che prevede la riattivazione delle strutture secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, con la formazione di specifici protocolli se necessario.
Non risulta chiaro, però, se alcune persone con disabilità specifiche siano in grado, e per quanto tempo, di indossare una mascherina e quali azioni intraprendere per garantire un minimo di distanziamento sociale, molto spesso impossibile, considerato che si devono riorganizzare i servizi e le strutture per garantire a tutti (fruitori e operatori) la sicurezza necessaria per contrastare la possibilità di contagi, individuando ad esempio giorni fissi o protocolli di sanificazione e riorganizzazione degli spazi, dei percorsi di accesso e la formazione specifica del personale. In queste strutture sembra essere necessario il coinvolgimento di una figura professionale medica o infermieristica (non è ancora chiaro) quale figura unica che possa assumersi la responsabilità del rispetto dei protocolli.
Si valuta che nell'indicazione dei protocolli, come riportato nelle circolari, vengono a mancare gli obiettivi di socializzazione aggregazioni, inclusioni e condivisione delle attività quotidiane, che sono alla base della vita comunitaria di un centro diurno per persone disabili.
Inoltre, risulta molto difficile raggiungere gli obiettivi di tipo educativo indicati dai PEI e risulta evidente come sia necessario mantenere un certo distanziamento sociale che possa garantire la sicurezza tra gli utenti. Tenendo conto delle difficoltà dei più a utilizzare i dispositivi di protezione individuale, vi è il rischio di riduzione e sospensione delle attività di animazione che hanno alla base lo scambio e l'interazione tra utenti ed operatori.
Vi sarà la propensione a organizzare piccoli gruppi di persone e omogenei con il rischio di penalizzare i percorsi educativi e di mantenimento o potenziamento delle attività acquisite, vanificando il lavoro svolto in questi anni.
Proprio per questo, chiediamo che il Consiglio impegni la Giunta affinch venga avviato al più presto un tavolo operativo che coinvolga la Regione le ASL di riferimento, gli Enti gestori e gli operatori impegnati nei servizi, al fine di redigere un protocollo condiviso che vada incontro alle specifiche necessità e che consenta la riapertura di questi centri diurni per persone disabili, tenendo conto della tipologia di utenza e delle necessità organizzative e gestionali delle strutture.
Inoltre, chiediamo che siano reperite risorse aggiuntive che possano sopperire ai costi aggiuntivi affrontati dalle strutture in questa fase emergenziale. Nel "Riparti Piemonte" erano previsti due milioni in più - ed è il motivo per cui ho collegato l'ordine del giorno al disegno di legge ma potrebbero non bastare, anzi sicuramente non basteranno per i prossimi mesi. Chiediamo anche che venga elaborato un protocollo di verifica con l'ausilio di test sierologici per la verifica immediata delle persone disabili che sono allontanate per un periodo di tempo continuato dal centro diurno, al fine di garantire la sicurezza degli operatori e delle altre persone all'interno.
In più, in questo senso sarebbe opportuno adottare protocolli che consentano una risposta più rapida per queste persone rispetto ai test o comunque, a qualsiasi tipo di analisi che venga fatta per garantire il contenimento dei contagi all'interno di queste strutture.
Ho voluto scrivere quest'ordine del giorno, che mi è stato sollecitato da operatori del settore, e presentarlo proprio per sottolineare le difficoltà di molti centri diurni, proprio per cercare di capire, insieme con le ASL e agli enti, in che modo affrontare nella maniera migliore il ritorno di questi servizi importantissimo per tante persone e per tante famiglie.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi sull'ordine del giorno n. 291, la parola all'Assessore Marrone per il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Confermo la nota che mi è stata trasmessa dall'Assessore Chiorino, che riprende le argomentazioni già esposte in precedenza.
In particolare, ricordano: "Le risorse aggiuntive necessarie per favorire una piena riattivazione dei centri diurni sono quelle contemplate nell'articolo 25 della legge n. 13/2020 e ammontano a euro due milioni per l'intero territorio regionale e che l'Assessorato al welfare, non appena avrà l'assegnazione delle risorse, si adopererà per ripartire le stesse nella totalità ai 49 Enti gestori dei servizi sociali del territorio e che il protocollo di verifica degli utenti può essere già intrapreso da ciascuna ASL che ha in carico gli stessi per la componente sanitaria".
Però, in tutto ciò, l'indicazione dell'Assessore Chiorino è di respingimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Se ho capito bene, dobbiamo aspettare i fondi dell'Assessorato al welfare.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Io riporto quello che mi è stato riferito. Ho capito quello che intendeva però questo è quello che mi è stato riferito dall'Assessore competente quindi così glielo riporto.
Su tale ordine del giorno, il parere della Giunta è contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 291, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 270 presentato da Canalis, Avetta, Gallo, Ravetti Magliano, Valle e Rossi, inerente a "Misure di sostegno finanziario alle Associazioni di Protezione civile" ( precedentemente sospeso.
Consigliera Canalis, desidera illustrarlo?



CANALIS Monica

Se è possibile sì, grazie.



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Canalis, ha facoltà di illustrarlo.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Ho presentato qualche settimana fa quest'ordine del giorno dedicato alle associazioni di Protezione civile del Piemonte che durante l'emergenza sanitaria COVID sono state in prima linea per sostenere la popolazione piemontese, ma anche le istituzioni.
Noi sappiamo che la Regione Piemonte ha in essere una serie di convenzioni con le organizzazioni piemontesi di volontariato di Protezione civile (l'Associazione Nazionale Alpini ANA), con il Coordinamento di Protezione Civile ANC, con l'Organizzazione di Volontariato Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS), con la Croce Rossa Italiana, con l'Associazione Antincendi Boschivi AIB, e quella con il Coordinamento regionale del volontariato di Protezione civile del Piemonte.
Quasi tutte queste convenzioni sono state siglate all'inizio del 2020 (alcune all'inizio del 2019). La Regione Piemonte ha riconosciuto come obbligatorie le spese di Protezione civile e all'inizio del 2020 ha liquidato la prima tranche dell'annualità 2020, che corrisponde all'80% del totale, così come contemplato dalle convenzioni che ho citato poco fa.
Si prevede, conformemente alle convenzioni, che la seconda tranche, cioè il 15%, venga liquidata previa rendicontazione del 50% dell'importo del primo acconto.
Che cos'è accaduto in questi mesi? Che le organizzazioni di volontariato di Protezione civile hanno dovuto far fronte a tutta una serie di spese straordinarie a causa di questa emergenza, quindi sono andate al di là delle spese che potevano essere previste e contemplate dalle convenzioni tuttora in vigore, in particolare per i dispositivi di protezione individuale (pensiamo ai caschi, i guanti, le scarpe antinfortunistiche, le divise, il carburante) e, in generale, per lo svolgimento delle attività.
Le spese sostenute fino al 6 aprile sono rendicontate, mentre quelle sostenute dopo questa data per attrezzature sanitarie devono essere autorizzate, con un forte impatto per la disponibilità di liquidità di queste associazioni.
Va anche ricordato che il parco mezzi delle associazioni di Protezione civile è molto vetusto; perché è vero che ci sono dei bandi periodici per rinnovare i mezzi, ma in molte di queste organizzazioni ci sono mezzi che risalgono addirittura agli anni Novanta! E considerato che spesso si trovano a soccorre delle persone, la sicurezza non è garantita con mezzi così vecchi.
Che cosa propongo alla Giunta regionale? Alcuni punti: non chiedo di prevedere a bilancio risorse in più, ma propongo degli strumenti; o meglio, propongo di attivarsi per agevolare e facilitare la gestione finanziaria di queste organizzazioni, che si sono rivelate indispensabili e che tutti noi consideriamo come una delle eccellenze del Piemonte (la nostra Regione ha una delle migliori Protezioni civili d'Italia!).
Pertanto, che cosa propongo? Come primo punto, di attivarsi il prima possibile per liquidare la seconda tranche dall'annualità 2020. Quindi chiaramente, a fronte della rendicontazione fare in modo che la liquidazione avvenga nel più breve tempo possibile. Verificare con gli istituti di credito la possibilità di far anticipare le spese straordinarie sostenute, nell'attesa che arrivi il rimborso dallo Stato.
Considerato che queste spese straordinarie sono state giudicate ammissibili, quindi verranno rimborsate, nell'attesa di questo rimborso con i fondi statali chiediamo che la Regione si attivi (come garante o con la sua capacità negoziale) per far sì che gli istituti di credito, un po' come si fa con la cassa integrazione, anticipino delle risorse che comunque con certezza arriveranno.
Terzo punto: porre un vincolo finanziario all'interno del bilancio regionale per le cifre che saranno rimborsate dallo Stato, affinché non finiscano genericamente nel bilancio della Regione, ma siano iscritte a bilancio con un vincolo specifico, in maniera tale che si faciliti anche la celerità e la chiarezza della destinazione di tali risorse.
Quarto punto: avviare un confronto con le associazioni per valutare negli anni futuri una revisione delle somme previste dalle convenzioni, anche alla luce degli eventi straordinari che hanno dovuto fronteggiare.
Infine, progettare dei bandi regionali dedicati alla sostituzione dei mezzi a integrazione dei bandi nazionali già esistenti.
Sono misure che non impattano in maniera drastica sul bilancio della Regione, ma che potrebbero supportare in maniera concreta la capacità gestionale di queste associazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Canalis.
Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, chiederei alla Giunta regionale di esprimere il parere sull'ordine del giorno n. 270.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale L'Assessore Gabusi mi comunica un parere favorevole, con una proposta di correzione.
Ovvero, chiede di eliminare il capoverso che prevede l'accordo con gli istituti bancari, ritenuto oneroso e superfluo.
Le altre richieste sono condivisibili e, come dice il collega Gabusi addirittura già attuate, come il bando in favore delle associazioni o la rimodulazione delle convenzioni .



(Audio mancante o incomprensibile)



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale E frutto di aumento rispetto agli stanziamenti che possiamo considerare storici.
In conclusione, il parere è favorevole se la collega Canalis accetta di eliminare il capoverso che riguarda l'accordo con gli istituti bancari.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Sì, effettivamente era una proposta un po' da sperimentare. Piuttosto, mi riservo di parlarne in un secondo momento con l'Assessore, per valutare come formulare meglio quel punto. Quindi accetto la proposta di correzione.



PRESIDENTE

Il parere della Giunta è favorevole, con la modifica descritta.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 270, il cui testo, come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ritornerei all'ordine del giorno 290, già illustrato dalla Consigliera Frediani.
Chiedo il parere della Giunta sull'ordine del giorno.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Sull'ordine del giorno n. 290 l'Assessore Icardi mi dice che potrebbe accoglierlo, ma con delle correzioni che vengono proposte. In particolare nell'impegnativa chiede di aggiungere, alla fine del primo capoverso, dopo "recante Telemedicina - Linee d'indirizzo nazionali", l'espressione "secondo le indicazioni operative della Regione". L'altra proposta è di cassare, perché quelle non le ritiene ricevibili, le due impegnative successive.
Rimarrebbero tutte le premesse, la prima impegnativa con quell'aggiunta che ho menzionato e poi senza le due successive impegnative.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Diciamo che questa volta i due impegni che dovrei togliere mi sembrano piuttosto pesanti, il nodo centrale dell'ordine del giorno.
A questo punto, preferisco una bocciatura piuttosto che una modifica che non porta a nulla.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Se non ci sono altri interventi, procediamo con la votazione, confermando il parere contrario della Giunta.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 290, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 205 presentato da Gallo, Sarno, Ravetti, Marello Avetta e Giaccone, inerente a "Formazione specifica in tema di legislazione in materia di animali da affezione. Prevedere adeguati corsi di formazione nel Piano Formativo Regionale per il personale della Polizia Locale".
Lo vuole illustrare, Consigliere Gallo?



GALLO Raffaele

Lo do per illustrato. Sostanzialmente si chiede di inserire, nell'elenco dei corsi previsti per la Polizia municipale.
Aspetti che lo apro.
La Regione definisce il piano formativo regionale rivolto al personale della Polizia locale.
Con quest'ordine del giorno chiediamo di inserire, nello stesso, dei corsi volti a fornire una formazione adeguata sulle modalità di gestione di specifiche problematiche connesse allo svolgimento della loro professione e, in particolare, quelle riferite alla tutela del benessere degli animali d'affezione. C'era già un ordine del giorno della collega Frediani sullo stesso tema precedentemente.
Pertanto, la richiesta è di tenere conto di tali specifici moduli formativi anche nella predisposizione e nell'approvazione, non solo del piano formativo vigente, ma di quello dei prossimi anni, che si dovrà fare dal 2020 al 2023, sul personale della Polizia locale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altre richieste d'intervento, la parola all'Assessore Marrone per il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale L'Assessore Ricca mi ha dato mandato di comunicare parere contrario.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi o dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 205, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 292 presentato dai Consiglieri Frediani Martinetti e Sacco, inerente a "Potenziamento sostegno psicologico" La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

L'ordine del giorno ha come titolo "Potenziamento sostegno psicologico" altrimenti sembra sia il mio sostegno psicologico, anche se effettivamente ne avrei bisogno!



PRESIDENTE

Non è l'unica: io sono il primo!



FREDIANI Francesca

A maggior ragione, spero che quest'atto d'indirizzo incontri il favore della Giunta, ma lo sapremo tra pochissimo.
Riprende anche un emendamento che abbiamo già presentato in Commissione durante la discussione del disegno di legge 95, che non è stato accolto, ma speriamo che, avendo avuto un po' di tempo per valutare la proposta, adesso ci sia, invece, accoglimento.
Considerando gli enormi risvolti sociali e psicologici dell'emergenza soprattutto relativamente ad alcuni settori della nostra società, e mi riferisco in particolare, ovviamente, agli operatori sanitari che hanno vissuto in prima linea le conseguenze della diffusione del virus, chiediamo che sia previsto un piano di potenziamento delle prestazioni di assistenza psicologica e psicoeducativa a favore delle persone che accusano un disagio psicologico conseguente all'emergenza epidemiologica COVID-19, con particolare riferimento alle persone ad alta vulnerabilità sociale.
Chiediamo anche, con un secondo impegno, di garantire il servizio assistenziale attraverso la predisposizione, nelle Aziende sanitarie regionali, di acquisto di prestazioni aggiuntive in regime libero professionale e attraverso la stipula di apposite convenzioni direttamente con la categoria professionale degli psicologi.
Infine, chiediamo di predisporre, attraverso la Regione Piemonte e le Aziende sanitarie regionali, adeguate iniziative di comunicazione per informare la cittadinanza del potenziamento dei servizi suddetti, perché la diffusione delle informazioni, la possibilità delle informazioni relativamente alla possibilità di accedere a certi servizi, in alcuni momenti può fare la differenza.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, chiedo il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale L'Assessore Icardi ha trasmesso un parere che collega l'ipotesi di accoglibilità, ma con modifiche piuttosto sostanziali, che vado a illustrare alla Consigliera Frediani.



PRESIDENTE

Prego.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Nella prima impegnativa, si chiede di togliere la parte di potenziamento delle prestazioni, per cui verrebbe "a disporre un piano di assistenza psicologica e psicoeducativa.", e poi continuerebbe. Inoltre, si chiede di cassare la seconda e la terza impegnativa.
Questa la proposta dell'Assessore Icardi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Adesso, dopo queste proposte, ho bisogno di sostegno psicologico! Per il momento, mi accontento del Piano, che sarebbe già una buona cosa nel senso che già il fatto di porre attenzione al tema e di iniziare a pianificare, quindi a pensare come intervenire, credo possa essere un primo passo. Successivamente, però, bisognerà necessariamente venire incontro anche alle altre due richieste, perché temo - purtroppo - che ci sarà bisogno di un potenziamento.
Pertanto, per il momento, iniziamo a ragionare sul piano, almeno per non trovarci impreparati di fronte a quella che sicuramente sarà una prossima emergenza.
Accolgo le richieste di modifica e chiedo di porle in votazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Essendo accolte le modifiche proposte, il parere della Giunta regionale è favorevole.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 292 il cui testo, come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 293 presentato da Frediani, Martinetti e Sacco inerente a "Politiche rivitalizzazione aree montane".
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Mi sembra di aver illustrato venti volte quest'atto d'indirizzo, perché, in realtà, deriva da una serie di emendamenti presentati. Inoltre, ne abbiamo discusso anche l'altro giorno in Commissione con l'Assessore Carosso durante la III Commissione dedicata proprio alla montagna. Pertanto, è un atto d'indirizzo che ho già anticipato all'Assessore, chiedendo di prestare particolare attenzione, perché parliamo di un territorio (la montagna) che occupa il 52% della superficie della nostra regione.
Parliamo, inoltre, di un territorio che offre grandi possibilità e prospettive anche di uno stile di vita diverso rispetto a quello delle città e dei centri abitati che si trovano a valle, che ha bisogno di sostegno. Scegliere di vivere in montagna è una scelta coraggiosa, che va sostenuta, in particolare, quando viene presa dai giovani.
Per questo motivo, prendendo come modello l'Emilia Romagna, la Regione dove alcune di queste iniziative sono già in vigore, dove sono stati destinati dieci milioni di euro per le politiche abitative dei territori montani chiediamo di valutare la possibilità di predisporre un pacchetto di misure economiche per il sostegno alle imprese e alle famiglie nei territori montani della Regione Piemonte.
Replicando le azioni ormai consolidate della Regione Emilia-Romagna, quali sono queste azioni? La riduzione dell'IRAP, con un rimborso tramite il meccanismo del credito d'imposta, l'esenzione totale per le nuove imprese start up e un contributo a fondo perduto per l'acquisto e il recupero edilizio della prima casa.
Queste sono le nostre proposte che, ripeto, erano oggetto di un emendamento che è stato respinto durante la discussione del disegno di legge n. 95 però crediamo che possa essere una buona base di discussione anche nel momento in cui si andrà a discutere con i Presidenti delle Unioni montane su iniziative per rivitalizzare il nostro territorio montano.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale L'Assessore Tronzano mi ha comunicato il suo parere favorevole su quest'ordine del giorno, tra l'altro comunicandomi (riferisco a tutto il Consiglio l'informazione) che il tavolo, in particolare sul tema della riduzione dell'IRAP, è già in via di preparazione. Vi è, quindi accoglimento dell'ordine del giorno e la Giunta si è già attivata su alcune misure oggetto dell'impegnativa.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Marin, per dichiarazione di voto.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Direi che non può che non essere accoglibile qualsiasi iniziativa che vada a favore dei territori montani, ma anche, come ha giustamente detto la Consigliera Frediani, di chi fa una scelta di vita nell'andare a vivere in montagna.
Accogliamo anche noi con favore il parere della Giunta e su questo lascio esprimere un giudizio politico al mio Capogruppo, che sicuramente ha da aggiungere qualcosa su questa scelta di linea strategica.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Per il mio Gruppo, le politiche attive a sostegno della montagna sono una priorità; noi siamo in Piemonte e, quindi, buona parte del nostro territorio è montano. Ci sono partite importantissime che ci aspettano dall'idroelettrico ad altre questioni rilevanti.
Sicuramente, accogliamo tutto quello che va ad agevolare zone che dal punto di vista demografico magari danno poco, ma dal punto di vita turistico danno tanto e che, soprattutto, potranno dare tanto, ma in questa'emergenza COVID potranno dare di più, perché i segnali incoraggianti rispetto al disastro, fortunatamente, sono molti rispetto al turismo piemontese sulle nostre montagne.
Da parte nostra, ci sarà sempre l'appoggio a proposte che possano defiscalizzare, aiutare e delegiferare in quelle zone dov'è ancora più difficile fare economia e abitare, perché è innegabile che ci sono dei costi di gestione e di vita maggiori.
È sicuramente un passo importante e siamo sicuri che su queste tematiche possiamo fare molto. Quando ci sono proposte concrete, il nostro Gruppo è pronto ad approvarle.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Cane.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
Approfitto rimanendo sul tema, come avevo anticipato alcune settimane fa per quanto riguarda un'iniziativa per la montagna, ovvero è partita proprio oggi una sperimentazione nel Canavese, in Val Soana, per quanto riguarda il coworking negli Enti locali. Questo è stato deciso, appunto, per dare ai cittadini che vivono in montagna o, comunque, nei piccoli Comuni, di poter vivere di più la montagna, potendo utilizzare la connessione degli uffici all'interno degli edifici comunali e potendo quindi lavorare in smart working. Questo progetto si collega anche al fatto di avere istituito il Fondo regionale per il lavoro agile nel disegno di legge 95.
Proprio oggi che è partita la sperimentazione in montagna, ci tenevo a collegare il mio parere favorevole a tutte le idee che possano contribuire a far vivere di più la nostra montagna.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, metterei in votazione l'ordine del giorno n. 293, con parere favorevole della Giunta.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 293, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 248 presentato dai Consiglieri Sarno, Valle Magliano, Giaccone, Rossi, Gallo, Grimaldi e Avetta, inerente a "Interventi per la sicurezza negli edifici scolastici durante chiusura scuole per emergenza COVID-19".
La parola al Consigliere Sarno per l'illustrazione.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Quest'ordine del giorno è stato consegnato e depositato a metà aprile quindi è evidente che un pezzo di efficacia del documento si è un po' perso, ma ribadiamo la volontà tecnica, che in parte è anche ancora possibile, ma soprattutto politica.
Quest'ordine del giorno chiede alla Giunta di aderire e, quindi, di far proprio un appello nato a livello nazionale da diverse realtà che si occupano di scuola, realtà nazionali presenti in quasi in tutte le Regioni (Udine, Sarzana, Roma, Trieste, Novara, Torino, Verbania, Palermo), quindi è una piattaforma che è stata lanciata per chiedere, anche a livello nazionale (perché questo è arrivato anche con un emendamento a livello nazionale), per tutte quelle norme che si sono prese rispetto all'emergenza COVID, di tenere aperti i cantieri dedicati all'edilizia scolastica durante la chiusura delle scuole.
L'obiettivo era di usare i mesi di chiusura delle scuole per anticipare, in particolar modo, tutte quelle azioni e tutti quegli appalti che riguardavano, anche grazie a fondi nazionali, ma non solo, i piani di manutenzione di edilizia scolastica in programma nei mesi successivi all'emergenza.
Ricordo che c'erano già alcuni appalti avviati da un punto di vista formale che avrebbero potuto rappresentare un'occasione di rilancio per le nostre scuole. Il Piemonte, purtroppo, in particolare la provincia di Torino, nel 2008 aveva vissuto una storia drammatica al liceo Darwin di Rivoli con la morte di Vito Scafidi, un giovane studente diciottenne. A partire da quella memoria si chiedeva, con un appello nazionale, di utilizzare lo slogan "Scuole chiuse e cantieri aperti".
Con quest'atto chiediamo alla Regione, ancora per quanto è possibile in questi mesi e nei prossimi mesi fino a settembre, di anticipare e di agevolare gli interventi nelle scuole, anche a fronte di un protocollo a livello nazionale sottoscritto all'inizio di marzo e che, purtroppo, la Regione ha ratificato solo a fine maggio. Un protocollo che parlava di una task force di unità rispetto ai lavori straordinari sull'edilizia scolastica.
Chiediamo, con quest'ordine del giorno, di provare a mettere una marcia in più, di sapere quanto questo tema sia fondamentale. Anche alcuni membri della Giunta attuale e della maggioranza erano presenti nell'ultima manifestazione a Rivoli in ricordo dello studente Vito Scafidi.
Chiediamo di provare a costruire in fretta un anticipo di quei lavori per quanto ancora possibile. Quest'atto d'indirizzo l'avevamo presentato ormai mesi fa, ma chiediamo alla Giunta, e quindi alla maggioranza di questo Consiglio, di approvarlo per aumentare sostanzialmente i giri, per aumentare i lavori all'interno delle scuole e anticipare quelli che erano già in programma.
Grazie.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste d'intervento sull'ordine del giorno n. 248? La parola all'Assessore Marrone per il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Ho ricevuto una nota dell'Assessore Chiorino, che dice: "Relativamente alla programmazione 2018-2020 è in corso di adozione la determina dirigenziale che approva l'elenco dei beneficiari delle nuove risorse destinate dal Ministero a valere dall'annualità 2019 (21 milioni e mezzo), e l'elenco dei beneficiari delle risorse residue ancora dall'annualità di mutuo 2018 (appena 16.000 euro di avanzo)".
Viene specificato che si tratta di risorse statali il cui utilizzo è vincolato agli interventi inseriti nella programmazione già approvata. Il passaggio sul quale sensibilizzo il presentatore è che l'assegnazione e i beneficiari individuati dalla Regione diventerà effettiva solo a seguito dell'adozione degli appositi decreti ministeriali.
Posto che l'attenzione è assolutamente condivisa perché questo è un tema assolutamente trasversale per cui non c'è la volontà di andare a bocciare se si vuole accogliere l'atto d'indirizzo dev'essere inserito che quest'anticipazione può andare a valere solo su quei progetti che siano già stati interessati dall'adozione dei relativi decreti ministeriali.
Quest'anticipazione è vincolata a un passaggio governativo che dev'essere esplicitato nell'atto d'indirizzo, se si vuole che sia accolto.



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore Marrone, la terza modifica non è stata percepita.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Non è un'altra modifica, semplicemente dev'essere precisato, rispetto ai progetti che si chiede di anticipare, che vale solo per quelli che sono stati già interessati dall'adozione dei relativi decreti ministeriali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Provo a ragionare in presa diretta.
Va bene rispetto alla competenza regionale. Tuttavia aggiungo, essendo questo un tema assolutamente trasversale almeno nell'incipit, che sono anche disponibile, eventualmente, rispetto a quello che si deve ancora fare il tutto parte da una campagna nazionale, che quindi ha interessato e interessa anche le scelte del Governo - di specificare nell'impegno che la Regione si faccia promotrice, a livello nazionale, di sollecitare il Governo a velocizzare l'approvazione degli ultimi atti mancanti, per la parte mancante dei decreti attuativi rispetto a quei fondi.
Poiché questa è anche una partita non solo, ma anche, nazionale, si pu prevedere un impegno maggiore o, comunque, conseguente alla frase "competenza regionale", di farsi promotore, a livello nazionale, anche solo nella Conferenza Stato-Regioni all'interno degli Assessorati di competenza di richiedere quest'ulteriore elemento. Senza problemi, visto che la battaglia credo sia importante e non abbia altri elementi di divisione.



PRESIDENTE

Se ci formula la modifica, ce la manda e s'inserisce.
La parola all'Assessore Marrone per il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale La proposta del Consigliere Sarno va assolutamente nella direzione giusta.
Chiedo, giacché andrà a rimodulare l'impegnativa, che si precisi che, per quanto riguarda gli interventi di cui si chiede l'anticipazione, che questa sarà possibile solo rispetto a quelli su cui sono stati esauriti i passaggi di decretazione ministeriale.
Questo è un passaggio fondamentale, altrimenti s'impegna la Regione a qualcosa che, legislativamente, a livello di passaggi istituzionali, non è ancora nelle condizioni di fare.
Se si esplicita questo e anche la benvenuta aggiunta di azione di sollecito verso il Governo, il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 248, il cui testo, come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
. Ordine del giorno n. 288 presentato da Rossi, Canalis, Valle, Sarno Gallo e Marello, inerente a "Supporto al sistema della Formazione Professionale".
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Il mio intervento sarà veloce, ma vale la pena ricordare che quello della formazione professionale è un sistema che contribuisce alla crescita professionale e all'apprendimento dei nostri ragazzi, ma anche dei nostri adulti, in maniera significativa. È stato colpito fortemente dall'emergenza COVID-19, perché chiaramente tutte le attività formative sono state sospese e sono stati chiusi i centri nella prima fase, come tutte le altre scuole.
Successivamente, anche quei corsi si sono svolti con la modalità a distanza, con il problema che però la formazione professionale, per quanto riguarda soprattutto la formazione iniziale - quindi i corsi biennali o triennali volti al conseguimento della qualifica professionale - ha diverse ore da svolgere in laboratorio e negli ultimi anni anche stage e tirocini formativi. È chiaro che la formazione a distanza in una situazione come questa si è resa particolarmente complessa, perché alcune materie soprattutto quelle professionalizzanti, difficilmente si possono portare avanti a distanza o, comunque, manca l'aspetto che caratterizza proprio il tipo di apprendimento.
L'altro elemento è che il tema della cosiddetta parità educativa, che è scoppiato con questa pandemia parlando della scuola, ha coinvolto anche la formazione professionale e i ragazzi e le ragazze che frequentano questi corsi. Pertanto, non tutti avevano i device per la didattica a distanza e non tutti hanno la connessione.
Quello che è successo nelle altre scuole è successo in maniera particolare anche nella formazione professionale, con la differenza che si tratta di un settore che ha visto pochissimo intervento a suo supporto da parte delle istituzioni e anche del resto delle fondazioni, perché in pochissimi casi abbiamo sentito d'iniziative a sostegno, ad esempio, per l'acquisto di tablet per i ragazzi della formazione professionale. Questo ha fatto sì che tutto ricadesse sulle famiglie o sugli enti.
Non dimentichiamo che questi enti fanno parte del terzo settore, sono enti no profit e non producono utili. Pertanto, tutti gli investimenti e tutti gli interventi - soprattutto per la formazione finanziata - sono portati avanti all'interno di quella che è una quota stabilita, che tra l'altro non cresce da anni.
Si calcola che, da settembre in avanti, per le riaperture saranno necessari investimenti per garantire le misure di sicurezza, la distanza nelle aule e nei laboratori, il wi-fi e l'acquisto di device.
Considerato che il settore è stato escluso dal "Riparti Piemonte" e da tutte le iniziative messe in campo dalla Regione e che saranno necessari investimenti significativi per la ripartenza in sicurezza, quest'ordine del giorno chiede la possibilità che la Regione valuti di poter sostenere questo settore sia per quanto riguarda gli studenti per l'acquisto dei device necessari, sia per quanto riguarda l'impresa sociale per sostenere i costi di apertura e la messa in sicurezza per la ripartenza post-COVID.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, la parola l'Assessore Marrone per il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Per l'impegnativa così com'è scritta, ovvero "impegna la Giunta regionale affinché si valutino adeguati finanziamenti e azioni di sostegno per il sistema della formazione professionale, ai fini della ripartenza dell'attività formativa a partire da settembre", il parere comunicatomi dall'Assessore Chiorino è favorevole.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 288, il cui testo, come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, impiegherò solo un minuto, perché è tardi e abbiamo concluso se non erro, il punto 3) all'o.d.g., quindi inizieremo la prossima seduta con l'esame della PDL n. 94, che, ahimè, visto il parere negativo, voteremo in fretta. Temo, quindi, che non avremo modo di dibattere molto, per cui arriveremo celermente alla trattazione del punto 5) all'o.d.g.
In un minuto, ci tengo solo a non far concludere questa seduta di Consiglio regionale - penso di poter parlare a nome di tutte le opposizioni - senza rivolgere un appello pubblico alla Lega, che ha depositato quest'ordine del giorno a prima firma Stecco, in cui respinge la richiesta di una Commissione d'inchiesta e avanza quella di una Commissione d'indagine conoscitiva in seno alla IV Commissione sanità.
Lo faccio con un appello pubblico e senza entrare nel merito, per chiedere di ritirarlo e di poterne discutere insieme, nel merito, nella prossima seduta consiliare. Perché in quell'ordine del giorno ci sono troppi riferimenti e troppe accuse al Governo (segnalo che la sanità è gestita della Regione dal 2001), e noi vorremmo condividere insieme un percorso che faccia bene al Piemonte e che ci permetta di lavorare in modo costruttivo su un tema così importante e delicato anche per il futuro.
Chiudo qua, non vado oltre, ma rivolgo veramente quest'appello alla Lega affinché nei prossimi giorni si possa ritirare quest'ordine del giorno e condividere un percorso comune sulla nostra richiesta già depositata qualche settimana fa.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Valgono benissimo le parole del Presidente del Gruppo PD Gallo. Anzi, farei solo un appello anche al Presidente Stecco, perché direi che è anche inopportuno che il Presidente che presiede una Commissione come quella sanitaria stia nella task force e si autonomini, con una mozione, per presiedere una Commissione d'indagine.
Spero che questa settimana vi serva a riflettere. Magari riusciremo anche da quest'autoassoluzione già scritta in quelle parole.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo per rimanere in tema, anche perché, probabilmente, ci sono ancora molti cittadini e giornalisti collegati.
La Lega non ha assolutamente nulla da nascondere, non ha scheletri negli armadi. E questa mozione ne è la dimostrazione, perché chiede di creare una sottocommissione della Commissione sanità, una Commissione conoscitiva.
Io non ne farei una questione di nome (Commissione d'inchiesta o Commissione conoscitiva), perché le inchieste le svolge la Magistratura non i Consiglieri regionali, e ci mancherebbe! Noi siamo contentissimi dell'operato del nostro Assessore, che ha fatto un miracolo in Piemonte raddoppiando le camere di terapia intensiva e triplicando quelle di subintensiva. Nessun piemontese è rimasto senza camere di terapia intensiva, cosa che purtroppo in alcune Regioni non è successo.
Vogliamo approfondire; vogliamo capire da dove siamo partiti e dove siamo arrivati; vogliamo capire quello che non ha funzionato - non molto, a nostro avviso - della medicina territoriale. Perché la medicina ospedaliera ha tenuto e ha tenuto molto bene.
Non ne facciamo, come dicevo, una questione di nome, perché non è un divincolarsi o una volontà di uscire da questa discussione.
Lasciamo spazio anche per un eventuale coordinamento di questa Commissione conoscitiva; ma uno spazio di manovra può esserci solamente se c'è la revoca di entrambe le mozioni, per arrivare a una sintesi comune. Non è concepibile che si chieda esclusivamente il ritiro di quella di maggioranza, per procedere unicamente con quella di minoranza; fermo restando che, nella sostanza, un organo ufficiale in Consiglio regionale questa maggioranza lo sta garantendo, per andare ad approfondire. Anche a livello romano è stata chiesta una Commissione parlamentare. A oggi i nostri referenti (Riccardo Molinari in primis, nostro Capogruppo alla Camera e Segretario della Lega del Piemonte) non hanno ancora ricevuto risposte.
Mi auguro che la stessa trasparenza che c'è in Regione Piemonte poi ci sia anche a livello di Governo italiano.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ho chiesto la parola per sottolineare che non è una questione di nome.
La differenza fra .



(Audio mancante o non comprensibile)



SACCO Sean

Se la maggioranza non ha nulla da nascondere, non capisco per quale motivo si voglia respingere la richiesta di Commissione delle minoranze, visto che è facoltà del Consiglio regionale istituire una Commissione d'inchiesta che non va intesa come "inchiesta" di cui si occupa la Magistratura. Una Commissione che ci consentirebbe di accedere a tutta una serie d'informazioni per predisporre una proposta di ripartenza a livello di sanità in Piemonte, al fine di evitare che tutto quello che è successo riaccada nuovamente.
Il presupposto della Commissione d'inchiesta dà la possibilità alla minoranza di avere un maggior margine di manovra; capire quali sono stati i nodi critici e arrivare il più velocemente possibile a una proposta.
Pertanto, non vedo per quale motivo sottrarsi a questa richiesta, come se ci fosse qualcosa da nascondere. Sono sicuro che la maggioranza non abbia nulla da nascondere, motivo per cui sono certo che alla fine arriveremo all'istituzione .



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Presidente, ci sono.



PRESIDENTE

Prego, prego.



BONGIOANNI Paolo

Mi scusi, ma ho qualche problema con l'audio.
Mi sono letto, durante gli interventi dei colleghi, quanto scritto e proposto dal Presidente Stecco .



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

È davvero nell'interesse di tutti cercare di capire quello che è successo e come mai siamo partiti da blocchi di partenza ai quali qualcuno si era dimenticato di mettere i chiodi, quindi erano un pochettino ballerini.
Quanto vedo proporre dal Presidente Stecco lo ritengo di assoluto interesse, soprattutto perché sarebbe coordinato da un professionista di valore assoluto e competente del settore.
E visto che, appunto, sta ai magistrati fare le inchieste giudiziarie, noi dobbiamo affrontare un compito conoscitivo, un'indagine conoscitiva, che deve acquisire delle informazioni e dei documenti.
Penso, quindi, che possa essere una base di partenza, di cui dobbiamo discutere nella Conferenza dei Capigruppo.
Questo è il mio pensiero.



PRESIDENTE

Consigliere Rossi, su cosa verte la sua richiesta d'intervento?



ROSSI Domenico

Sull'ordine dei lavori, Presidente.



PRESIDENTE

È già intervenuto il suo Presidente di Gruppo.



ROSSI Domenico

Allora se non posso.



PRESIDENTE

Va bene, prego.



ROSSI Domenico

No, era solo una precisazione rispetto gli interventi dei colleghi Bongioanni e Preioni, Presidente.
Le Commissioni d'inchiesta le fanno i Magistrati: sì, ma quelle giudiziarie. Il nostro Regolamento - bisognerebbe leggerlo! - prevede una Commissione d'inchiesta che nulla ha a che fare con la Magistratura inchiesta che fanno i Consiglieri regionali. Si tratta del famoso primato della politica che rivendichiamo spesso quando ci fa comodo.
Allora, in questo senso, vi ricordo che anche nella Commissione d'inchiesta il voto finale ce l'avete voi, per cui non dovete avere paura di una Presidenza alle minoranze, che è solo segno d'imparzialità nella gestione di una situazione siffatta.
Ora, senza nulla togliere al Presidente Stecco (che stimo e lui lo sa perché lavoriamo bene in IV Commissione), sarebbe solo in imbarazzo di fronte al fatto che è un grande professionista, ma è anche un membro della Lega che fa il Presidente della Commissione, per incarico politico votato dalla Lega. Per cui non può, da Presidente della Lega, sollevare criticità.
Magari un Presidente di minoranza può essere più imparziale, ricordandovi che non c'è nulla da temere, perché i numeri per votarvi la vostra relazione finale li avete voi, anche per proporre le audizioni.
Non si capisce davvero un arroccamento che nulla ha a che vedere con.
Però non tirate in ballo la professionalità del collega Stecco, che nessuno mette in discussione: è una questione politica. Le minoranze hanno il diritto all'imparzialità; diversamente, sarebbe un luogo dove ribadire le cose che l'Assessore ci ribadisce ogni volta, cioè che va tutto bene. È evidente, però, che non è così, almeno nella Fase 1.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Sono stato chiamato in causa, quindi volevo dire la mia su quest'argomento.
L'avrei detta nel momento del punto, fossimo arrivati al punto.
È una proposta che fa parte della dialettica politica, per cui credo che quando ci sono proposte, c'è un confronto e una dialettica, ci debba anche essere rispetto delle proposte reciproche. Da una parte è stata proposta una via. La proposta, che deve ancora essere discussa, può ovviamente essere oggetto di confronto tra le forze politiche nello spazio temporale che c'è tra oggi e il prossimo Consiglio regionale.
C'è la necessità di arrivare alla stessa esigenza, che è quella di rivedere il meccanismo, di vedere dove sono i problemi e di porsi nelle condizioni di evitare di ripetere errori; di vedere se ci sono meccanismi da oliare o da sistemare, per evitare che si riverifichino problemi nel funzionamento di una cosa che è accaduta in un momento in cui si è verificato un evento mai accaduto.
Detto questo, tutti vogliamo la stessa cosa: arrivare a un meccanismo migliore, a capire se ci possono essere dei perfezionamenti. La proposta va in questo senso, esattamente come la proposta da parte dell'opposizione. Il metodo è diverso, d'accordo, ma penso che i Capigruppo possano parlarsi in questo spazio di tempo che c'è per arrivare alla prossima seduta d'Aula.
Nella proposta non è scritto che la devo presiedere io e quindi, rispetto a quanto detto precedentemente, o dichiarato (non ricordo se detto o dichiarato) dal Consigliere Grimaldi, non c'è scritto che la devo presiedere io. Sono a disposizione, come ho fatto per le indagini conoscitive sui minori.
Credo che minoranza e opposizione possano testimoniare che tutto quel tipo di analisi d'indagine che abbiamo fatto è stata condotta nella maniera più oggettiva, scientifica e neutra possibile, dando ampi spazi, anzi totalmente spazi.
Sono concorde con il fatto che possa esserci una conduzione diversa se i Capigruppo lo ritengono, ma ritengo che il meccanismo dell'indagine conoscitiva sia un meccanismo virtuoso che fugge dai meccanismi della polemica politica. E quindi, siccome noi dobbiamo dare delle risposte tecniche e vere, anche con la politica, alle persone, forse il meccanismo per far veramente fruttare bene i lavori sarebbe di fare le indagini conoscitive, che hanno lo stesso scopo, lo stesso meccanismo e vogliono arrivare alle stesse soluzioni.
Se il problema, da quello che ho capito, è l'identificazione della conduzione, che non è scritto nella proposta, io mi tolgo assolutamente dalla conduzione di questo ipotetico percorso e lascio alle forze politiche decidere chi lo possa occupare. Ci sono due Vicepresidenti, tra cui uno in minoranza, che è il Vicepresidente Rossi, e c'è il Vicepresidente Cane.
Tuttavia, com'è stato detto, il punto non è naturalmente la conduzione. Il punto è il meccanismo con cui si vogliono fare le cose e si vuole arrivare a delle soluzioni. Alla gente dobbiamo dare delle risposte e allora, in quel senso lì, c'è la proposta. Se poi le forze politiche arriveranno a un'altra soluzione o a soluzioni diverse, io sono a disposizione per togliermi, sia dal punto di vista della conduzione sia dal punto di vista di scegliere altre vie, compreso unificare le due mozioni in un unico testo che abbia, da una parte, un po' meno riferimenti a Roma e, dall'altra, una maggiore liquidità, per arrivare a un'unica posizione di tutto il Consiglio regionale, che è quello che io auspico.
Volevo solo fare questa precisazione e rimango a disposizione - ripeto per quello che verrà deciso. È una proposta: se ne parli. Questa è la politica, bisogna anche parlarne, essere dialettici. Questo è il senso della proposta, che non è assolutamente un insabbiamento; è quello di agire nell'alveo di un percorso che stiamo già facendo, abbiamo iniziato a fare e stiamo per concludere, per le indagini conoscitive sui minori. Non vedo perché non possa essere lo stesso. È il meccanismo degli audit che si fanno in ospedale e in sanità con il risk management. È la stessa cosa. Se vogliamo dare delle risposte, le dobbiamo dare concrete, andando a trovare delle soluzioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Su cosa intende intervenire, Consigliere Preioni?



PREIONI Alberto

Precisazione velocissima, che già in parte ha fatto il Consigliere Stecco.
Non sarà lui il Presidente di questo gruppo di lavoro formale, per sgombrare ogni dubbio da qualsiasi incompatibilità.
Volevo rispondere al Consigliere Rossi: speriamo di riuscire a trovare una quadra. Eliminiamo le due mozioni e ne facciamo una nuova e ognuno si voterà la sua, però, pensare che la minoranza sia imparziale e la maggioranza no, mi sembra una dichiarazione difficile da supportare.
Grazie e lavoriamo in questi giorni.
PRESDIENTE Grazie.
Se non ci sono altri interventi, vi ringrazio e chiuderei il Consiglio.
Vi ricordo che domani ci sarà la Conferenza dei Capigruppo, in cui si deciderà il programma e il calendario della prossima settimana.
Vi ricordo - permettetemi una battuta - nell'eventualità dovessimo rientrare in aula la prossima settimana, di acquisire o portarvi un ventaglio, perché le temperature in aula, non dico che sono elevate, ma non essendoci circolazione d'aria, potete immaginare che con la mascherina non è semplice rimanere dieci ore seduti. Lo vedrete direttamente voi, era solo un consiglio aperto a tutti.
Con questo, concludiamo e ci riaggiorniamo.
Grazie a tutti e buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.24)



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