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Dettaglio seduta n.98 del 20/10/15 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


MOTTA ANGELA



(I lavori iniziano alle ore 9.36 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione n. 607 presentata dalla Consigliera Porchietto, inerente a "Discarica di Vespia a rischio emergenza ambientale?"


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi. Iniziamo i lavori del sindacato ispettivo proponendo l'esame dell'interrogazione n. 607, presentata dalla Consigliera Porchietto, avente ad oggetto "Discarica di Vespia a rischio emergenza ambientale?" La parola alla Consigliera Porchietto, per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Mi permetto soltanto di fare una segnalazione: nei giorni scorsi ci sono state due integrazioni all'elenco di interrogazioni che sarebbero state discusse questa mattina e mi è stato chiesto di attendere ancora su un'interrogazione che era stata, invece, inserita.
Stante che l'interrogazione n. 567 è decisamente datata, pregherei solo la Presidenza di verificare che la prossima volta venga trattata.
Come ho detto, questa volta era stata inserita e poi mi è stato chiesto di poterla posticipare, ma stiamo parlando sempre di tempi molto lunghi.
Grazie, Presidente. Mi scusi solo per la divagazione.



PRESIDENTE

Lei invece mi deve scusare perché, essendo un'interrogazione ordinaria è prevista prima la risposta dell'Assessore e poi la replica da parte dell'interrogante. Mi scuso anche con l'Aula.
Teniamo comunque conto della sua segnalazione.
Risponde l'Assessore Ferrari; ne ha facoltà.



FERRARI Augusto, Assessore regionale

Prendo il posto dell'Assessore Valmaggia, per cui se lei, Consigliera Porchietto, dovesse chiedermi, dopo quello che leggerò, di ripetere i concetti con le miei parole - come si fa a scuola! - le confesso che avrei qualche difficoltà, abbia pazienza.
In merito all'interrogazione, sulla base delle informazioni acquisite dalla Città metropolitana di Torino, si evidenzia che, a fronte della richiesta della società Agrigarden Ambiente Srl, la Città metropolitana di Torino ha rilasciato l'Autorizzazione Integrata Ambientale con Determinazione Dirigenziale 105-19165/2015 del 26 giugno 2015.
La stessa sostituisce l'autorizzazione unica ai sensi dell'articolo 208 del D.lgs. n. 152/2006 e smi relativa alla discarica per rifiuti non pericolosi, per un volume totale di 613.800 m3, di cui 530.800 m3 già autorizzati e comprensivi del volume pari a 23.600 m3 relativi al progetto di Completamento e 83.000 metri cubi relativi al progetto di Ampliamento autorizzati con la disposizione del 26 giugno 2015.
In ogni caso, va sottolineato che l'inizio delle attività di smaltimento dei rifiuti presso la discarica, relative al Progetto di Completamento, è subordinato alla risoluzione da parte della società Agrigarden Ambiente Srl, titolare dell'autorizzazione, delle problematiche ambientali riscontrate da ARPA-Piemonte.
La società Agrigarden Ambiente Srl ha comunicato alla Città metropolitana di Torino, all'ARPA e al Comune di Castellamonte, la risoluzione di tali problematiche con relazione scritta, come previsto dal provvedimento autorizzativo.
Successivamente a tale comunicazione, nel sopralluogo eseguito da ARPA presso la discarica in data 17 settembre, così come riferito dalla Città metropolitana di Torino, non sono state rilevate ancora le condizioni necessarie richieste ai fini della ripresa dell'attività di conferimento dei rifiuti. Si attende un riscontro da parte della Società Agrigarden Ambiente Srl, a seguito degli ulteriori chiarimenti richiesti dalla Città metropolitana di Torino - con nota del 24 settembre 2015 - in merito alle tempistiche previste per la risoluzione delle problematiche ambientali.
Per quanto concerne i provvedimenti di bonifica connessi alla situazione ambientale pregressa della discarica, la Città metropolitana di Torino evidenzia che la procedura di bonifica avviata dalla società ASA in amministrazione straordinaria nel 2013 è stata conclusa dal Comune di Castellamonte, responsabile del procedimento di bonifica, con Determinazione n. 89/5/4 del 18 aprile 2015, prevedendo un successivo piano di monitoraggio delle acque sotterranee e superficiali.
Relata refero, direi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto la parola la Consigliere Porchietto; ne ha facoltà.
Le ricordo che ha cinque minuti per la replica.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente, sarò più veloce.
Premesso che chiederò all'Assessore di poter avere copia della risposta, come solitamente avviene, è chiaro che la preoccupazione permane stante la verifica fatta ancora ieri, rispetto a quelle che sono le preoccupazioni dei cittadini, anche a fronte di tutto un iter burocratico che è stato seguito e che, in qualche modo, sconta anche il problema che si era avuto con ASA, società che in questi anni ha avuto una serie di problemi che, chiaramente, sono stati anche oggetto di dibattito all'interno di quest'Aula nella precedente legislatura e che hanno portato chiaramente a dei rallentamenti per quanto riguarda la bonifica di questo sito.
Come si può vedere, l'interrogazione era stata presentata ad agosto e sono passati alcuni mesi; in realtà, l'iter procedurale burocratico è andato sì avanti, ma non si è ancora arrivati alla risoluzioni del problema .
Pertanto, dichiaro sin d'ora all'Aula che, nel caso in cui nei prossimi mesi non si veda comunque portare a compimento quello che è il tema fondamentale - vale a dire la possibilità o meno di riutilizzare, a fronte della bonifica, questo sito - provvederemo a richiedere nuovamente all'Assessore Valmaggia un intervento per verificare la natura dei controlli che sono stati svolti sia dalla Città metropolitana che dalla Regione Piemonte.


Argomento: Edilizia e norme tecnico-costruttive

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 623 presentata dai Consiglieri Batzella, Andrissi, Bono, Frediani, Mighetti e Valetti inerente a "Assegnazione contributi per interventi di eliminazione e superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 623.
La parola per l'illustrazione alla Consigliera Batzella, che ha due minuti a disposizione.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Quest'interrogazione tratta l'assegnazione dei contributi per l'intervento di eliminazione e superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati: stiamo parlando della legge n. 13 del 1989.
Il 26 settembre 2014 è stata presentata analoga interrogazione (la n.
75), che è stata discussa in Aula il 28 ottobre 2014.
Nel corso della discussione, l'Assessore Ferrari ha risposto in maniera esaustiva ma interlocutoria, ringraziandomi perché non era a conoscenza di questa problematica. L'Assessore si era preso l'impegno, entro dicembre 2014, di rivedere tutta questa situazione relativamente alle graduatorie di coloro che hanno presentato la domanda per abbattere le barriere all'interno del proprio domicilio, quindi per poter vivere una vita autonoma, se così vogliamo chiamarla, visto e considerato che stiamo parlando di disabili, cioè di persone che, purtroppo, non possono deambulare e sono limitate totalmente nella loro mobilità.
Dal 1989, anno in cui è stata istituita questa legge, fino al 2011, si è provveduto anno dopo anno ad aggiornare la graduatoria con i fabbisogni presentati dai Comuni alle Regioni. Dall'anno 2012 ad ottobre 2014, detto aggiornamento è stato bloccato, pur con comunicazione ai Comuni di continuare ad accogliere le istanze presentate dai cittadini; tra l'altro vi ricordo che finché esiste una normativa di legge nazionale questa non può essere violata.
L'ultimo stanziamento dei fondi, pari a 900 mila euro, risaliva all'assestamento di bilancio del 2012, quindi perché nuovamente è stata presentata questa interrogazione? La motivazione deriva dalla necessità di conoscere l'evoluzione della situazione dall'ottobre 2014, visto e considerato che l'Assessore ha dichiarato che si sarebbe impegnato in prima persona per rivedere queste graduatorie e valutarne precocemente lo smaltimento, infatti ci risultava che si stavano liquidando le graduatorie del 2011.
Ecco la motivazione relativamente a questa interrogazione: per sapere se si è proceduto nell'erogazione dei contributi dall'anno 2012 e soprattutto, se il Ministero dei lavori pubblici, che assegna i fondi alle Regioni, ha ripreso ad erogare i finanziamenti alle Regioni o se è la Regione Piemonte che, a suo carico, continua ad erogare le risorse come ha fatto negli ultimi anni, perché da Roma (dal Ministero dei Lavori Pubblici) i soldi non arrivano e la Regione finanzia i soldi, in attesa che arrivino dal Ministero.
Chiedo, pertanto, se il Ministero ha sbloccato i fondi e sta pagando le Regioni che presentano le domande, o se la Regione Piemonte continua ad erogare i contributi attingendo dal proprio bilancio regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrari per la risposta.



FERRARI Augusto, Assessore alle politiche sociali, della famiglia e della casa

La ringrazio, perché è bene tenere desta l'attenzione e la vigilanza su questo tema. Si tratta di un argomento molto sensibile, ma, nello stesso tempo, un tema su cui negli ultimi anni si sono create delle condizioni faticose - per essere molto eufemistici - nel rispetto della norma.
Partiamo da un dato: il Ministero non finanzia questa legge dal 2005 e ad oggi, questo finanziamento non è stato riattivato.
Il secondo dato è che la Regione Piemonte - come lei giustamente ha ricordato - ha proseguito a finanziare questa legge con fondi propri, fino al 2012; dal 2012 non è più stata finanziata nemmeno con i soldi della Regione Piemonte.
Pertanto, qual è stato l'impegno, anche a seguito della scorsa interrogazione? L'impegno è stato quello di mettere in legge di bilancio del 2015 (quello già approvato) uno stanziamento che, sia pure insufficiente rispetto al fabbisogno (questo l'abbiamo dichiarato in maniera molto esplicita e con tutta l'onestà di cui siamo capaci) rappresentasse comunque l'impegno della Regione a riattivare, con le risorse disponibili, un canale di finanziamento.
Con la legge del 2015 abbiamo stanziato, nel capitolo di bilancio specifico, 450 mila euro. Tali risorse sono assegnate per il 50%, pertanto è disponibile, è assegnato a questo capitolo, il 50% delle risorse stanziate a bilancio. Immaginiamo che, entro la fine dell'anno, questa risorsa possa essere assegnata al 100%.
Ribadisco che si tratta di uno stanziamento che non copre il fabbisogno, ma che rappresenta un segnale importante su cui avevo preso un impegno ed ho cercato di mantenerlo.
Come si sta procedendo, dal punto di vista operativo, rispetto alle liste di attesa che risalgono al 2011 e che sono ancora inevase? Sulla base di tale disponibilità di bilancio, fissata dopo qualche anno nella legge del 2015, stiamo procedendo (con gli uffici) ad un esame delle domande in graduatoria non ancora finanziate, per verificare gli effettivi lavori svolti. Questo ce lo chiede la legge, non è un atto poliziesco che noi vogliamo fare.
Pertanto, abbiamo la necessità di verificare puntualmente lo stato dei lavori effettuati, la loro congruità rispetto alle precise finalità della legge, per il tramite dei Comuni, ai quali è richiesta la verifica dell'effettiva realizzazione delle opere, la verifica delle spese sostenute e, in molti casi, anche la congruità dell'opera stessa rispetto alle norme di legge. Ovviamente, questo è un lavoro di istruttoria che richiede del tempo e, soprattutto, una strettissima collaborazione con i Comuni coinvolti.
Per questo, abbiamo chiesto ai Comuni di presentare agli Uffici regionali, entro il 30 settembre 2015, le verifiche effettuate, per avere una certezza numerica delle pratiche finanziabili con i fondi a disposizione, in modo che la lista d'attesa possa scorrere presumibilmente di un centinaio di posizioni. Non tutti i Comuni hanno svolto questo lavoro entro i termini richiesti, pertanto abbiamo fatto nuovamente un sollecito ai Comuni inadempienti, dando altri 10 giorni di tempo, inderogabili, per l'acquisizione di tutte le informazioni necessarie e, poi, procedere, entro il mese di novembre, alla liquidazione delle richieste che sono state effettivamente sottoposte a verifica e ad istruttoria.
Dal nostro punto di vista, non possiamo immaginare di penalizzare i cittadini che hanno presentato la domanda nei tempi richiesti, a fronte di alcune inadempienze burocratiche che le Amministrazioni hanno compiuto.
Stiamo completando questo lavoro anche con i Comuni che non avevano presentato la verifica entro i termini previsti, affinché, entro la fine del mese di ottobre, si possa dire quante persone hanno effettivamente diritto ad essere destinatari del contributo, e poterlo liquidare nel corso del mese di novembre.
Aggiungo che la problematica è oggetto di confronto anche a livello nazionale, nell'ambito della Commissione competente, che, con la nuova riorganizzazione della Conferenza Stato-Regioni, vede come capofila la Regione Campania. Noi abbiamo chiesto esplicitamente di affrontare questo tema, perché, anche alla luce delle condizioni di bilancio in cui oggi ci troviamo, o c'è un rifinanziamento strutturale da parte dello Stato su questa legge, oppure sarà estremamente difficile poter proseguire e garantire la vera attuazione di quanto prescritto dalla legge stessa.
L'ulteriore lavoro che possiamo fare e che stiamo facendo è quello di provare a recuperare dei residui nell'ambito dell'edilizia sociale, che possano essere poi riutilizzati - d'accordo con l'area della ragioneria centrale - proprio in questa chiave, in modo da poter soddisfare richieste che giacciono da molti anni nei nostri uffici.
Questo è un po' il quadro della situazione, che noi monitoriamo costantemente. Ribadisco: abbiamo la necessità che questo nodo venga risolto anche a livello nazionale, perché con le sole forze della Regione diventa francamente problematico fare di più.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Interrogazione n. 610 presentata dal Consigliere Marrone, inerente a "Parco Villa Gabrieli a Ovada: un gioiello colpevolmente trascurato"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 610.
La parola all'Assessore Parigi per la risposta.



PARIGI Antonella, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente.
Per quanto di competenza dell'Assessorato alla cultura e turismo, in merito al Parco di Villa Gabrieli a Ovada, si evidenzia che innanzitutto il bene in questione è di proprietà privata, sul quale la Regione Piemonte non interviene. Inoltre, al momento non è certo che la Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali del Ministero dei Beni Culturali abbia posto il vincolo.
L'intervento sollecitato non riguarda la Direzione Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport, in quanto si richiede il ripristino ed interventi di manutenzione delle aree verdi.
Circa la tutela degli alberi monumentali, la Regione ha istituto la l.r. 50/1995 "Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali, di alto pregio naturalistico e storico del Piemonte" (per maggiore riferimento, sul sito si deve accedere a: Regione Piemonte-foreste-censimento degli alberi monumentali). Pertanto, quanto alla legge regionale 50/1995, da una prima verifica con l'architetto Carlo Ferrero non risultano alberi inclusi nell'elenco e nei vincoli previsti da quella normativa. Comunque la legge e la sua gestione fa capo al Settore Territorio e Paesaggio. L'architetto Carlo Ferrero è il segretario della Commissione tecnica. Per competenza, i dettagli possono essere richiesti direttamente al Settore. Analoga informazione può essere richiesta a quel settore relativamente ad eventuali vincoli 1497, desumibili sulla base degli elenchi inseriti nel Piano Paesaggistico Regionale.
Ad oggi, non risultano mai pervenute richieste ai sensi della legge regionale n. 58/79 "Promozione della tutela e dello sviluppo delle attività e dei beni culturali".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marrone per la replica.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Alla luce di questa risposta, chiedo che se ne occupi l'Ufficio di Presidenza, perché trovo un po' particolare che un Consigliere ponga un quesito all'Assessore competente, non direttamente a un Assessore, e si senta rispondere che, visto che Cultura e Turismo non è l'Assessorato competente, allora non c'è la risposta, perché bisogna chiedere al Paesaggio.
Credo che allora, evidentemente, ci sia un problema di assegnazione dell'interrogazione, perché - intendiamoci - noi stiamo parlando di un parco, di una villa storica nel centro di Ovada che, come spazio verde, è sempre stata usufruita dalla cittadinanza e che fino a poco tempo fa era sotto le cure di un'Associazione di volontari che si curava non solo del verde pubblico, ma anche della fauna del laghetto.
Da quando si è sciolta questa associazione, semplicemente il parco è caduto nella più totale incuria. Tra l'altro, vi è il paradosso del fatto che, mentre il parco è usufruito dal pubblico, gli uffici della struttura della villa, in realtà, ospitano la Direzione sanitaria dell'ASL, che sta continuando a usufruire del parco solo come parcheggio per le automobili e nient'altro. Peraltro, chi dal territorio ci ha segnalato questa criticità ci informa anche - l'ho inserito nelle premesse dell'interrogazione - che questo parco è anche iscritto alla Sezione dei Luoghi del Cuore ed è segnalato come eventuale candidato a ottenere, nei prossimi anni finanziamenti dalla campagna annuale del FAI, volta proprio a recuperare siti di particolare interesse culturale e ambientale.
Quindi non credo che la Giunta regionale possa cavarsela semplicemente dicendo che è di proprietà privata e quindi non ci interessa, perché il parco ha un evidente interesse e pregio di utilizzo pubblico da parte della cittadinanza e soprattutto è collegato a un sito storico centrale nella città di Ovada.
Di conseguenza, chiedo che l'Ufficio di Presidenza possa valutare di riassegnarlo all'Assessorato competente per le tematiche paesaggistiche altrimenti il messaggio di disinteresse della Giunta regionale sarebbe piuttosto sgradevole per il territorio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Ne abbiamo tenuto conto e le faremo sapere.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 605 presentata dalla Consigliera Frediani, inerente a "Telis-Scarmagno (TO) quali azioni di ricollocazione e salvaguardia occupazionale"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 605, presentata dalla Consigliera Frediani, avente ad oggetto "Telis - Scarmagno (TO) quali azioni di ricollocazione e salvaguardia occupazionale".
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con quest'interrogazione, chiediamo qualche aggiornamento all'Assessore Pentenero in merito alla situazione della Telis di Scarmagno, un'azienda che già da qualche anno vive una situazione particolarmente difficile.
Ricordiamo tutti l'incendio del 19 marzo 2013, quando fu distrutta una parte del comprensorio industriale di Scarmagno, che allora si chiamava Celltel, poi Wirelab e Comdata, e l'attività venne trasferita in un capannone a Strambino.
L'azienda è formalmente fallita il 1° luglio 2015 e i suoi 167 lavoratori hanno utilizzato ammortizzatori sociali scaduti il 5 luglio 2015; nella stessa occasione, si è attivata la procedura di licenziamento collettivo.
Abbiamo ovviamente letto qualcosa sui giornali, però vorremo sentire dalla voce dell'Assessore quale sia la situazione attuale dei lavoratori e soprattutto quali siano le intenzioni in merito alla ricollocazione ed eventuali azioni che l'Assessorato possa aver facilito o comunque intrapreso per risolvere questa situazione.



PRESIDENTE

Assessore Pentenero, ha tre minuti di tempo per la risposta; prego.



PENTENERO Giovanna, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Cercherò di stare nei tempi, anche se la storia è un po' complicata.
La Telis è stata una delle tante situazioni che hanno caratterizzato questi ultimi anni, che è stata seguita con grande attenzione da parte della Regione Piemonte, ovviamente insieme a tutte le Amministrazioni del territorio.
Com'è stato ben detto, la Celltel ora si chiama Telis e, a partire dal 2013, quando ci fu l'incendio, fu distrutta una parte di capannone che stava nel sito ex Olivetti di Scarmagno. Tale episodio è stato l'ennesimo evento che ha aggravato la situazione di un'azienda che già si trovava in una condizione di difficoltà. Dopodiché la Celltel è stata inglobata nella Telis, società con sede legale a Roma e unità operative in Campania, Lazio Lombardia e Piemonte, che opera in diversi settori della telefonia, della produzione di contatori digitali intelligenti per conto di Enel nel sito di Pagani (SA) e nel settore dell'Energy Saving.
La Telis, dopo aver chiesto l'ammissione al concordato preventivo nell'estate 2014, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Roma il 1 luglio 2015. Quindi è intercorso un anno di stand by, un anno di attesa con rinvii su rinvii e soltanto il 1° di luglio è stata dichiarata fallita.
Nei mesi in cui sembrava possibile la strada del concordato, e quindi il proseguimento dell'attività d'impresa senza discontinuità aziendale, la Regione Piemonte, proseguendo un lavoro già intrapreso dalla precedente Amministrazione, d'intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e in contatto con le organizzazioni sindacali, ha cercato di creare le condizioni per il recupero di commesse, quindi di attività lavorativa in tutta l'area interessata all'interno della nostra regione. La fragilità comunque, della situazione aziendale è poi sfociata nel fallimento perch malgrado ci sia stato questo impegno, non è stato possibile produrre alcun risultato.
A seguito della sentenza di fallimento, il professor Mario Venezia curatore fallimentare, in data 23 luglio 2015, ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per tutto l'organico aziendale. Tuttavia, avendo ricevuto notizia di possibili manifestazioni d'interesse per l'affitto o l'acquisto di rami d'azienda, ha pubblicato a fine luglio un bando per la presentazione formale di manifestazioni d'interesse, con scadenza per la fine di agosto.
Il 4 agosto 2015, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si è svolto l'incontro per la procedura di licenziamento collettivo; in quella sede è stata concordata la richiesta, da parte della curatela, per 12 mesi di ammortizzatori sociali (CIGS), a decorrere dal 6 luglio 2015. Tale cassa integrazione straordinaria, che prevede il pagamento diretto, da parte di INPS (cioè l'azienda non è in grado di anticipare le spettanze ai lavoratori), non è ancora stata autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e questo semplicemente per un problema di tempistica della norma, anche se abbiamo interrogato di recente il Ministero per comprendere a che punto sia la questione.
In ogni caso, il giorno 22 settembre 2015, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolta un'ulteriore riunione alla presenza delle Regioni Piemonte e Lazio e delle rappresentanze nazionali e locali delle organizzazioni sindacali, per consentire alla curatela di illustrare i risultati del bando per le manifestazioni d'interesse, scaduto il 26 di agosto u.s., e per capire come procedere. Sono pervenute quattro manifestazioni d'interesse in tutto, tre delle quali riguardanti la sede di Pagani (SA) ed una riguardante la totalità delle attività dei siti di Telis che si trovano a Strambino (TO), Peschiera Borromeo (MI), Roma e Pagani (SA).
Il curatore ha altresì dichiarato che si sta procedendo alla valutazione degli asset aziendali e che si sta lavorando all'ipotesi di una gara che dovrebbe avviarsi in questi giorni, in modo da poter arrivare alla produzione di un qualcosa di concreto entro la fine dell'anno.
Secondo il curatore, vi è la necessità di procedere in tempi brevi anche perché alcune sedi potrebbero perdere quel minimo di attività produttiva che è stata manifestata dalla gara fino ad oggi avviata.
Le organizzazioni sindacali hanno espresso una preoccupazione circa l'attendibilità delle manifestazioni d'interesse pervenute alla curatela fallimentare e circa la solidità finanziaria ed economica dei soggetti imprenditoriali manifestanti. Il Ministero dello Sviluppo Economico insieme alle Regioni presenti, ha dichiarato la più ampia disponibilità a lavorare in sinergia con le altre istituzioni territoriali, con la curatela e con le parti sociali al fine di addivenire a una soluzione per il Gruppo Telis in Italia.
La Regione Piemonte può offrire ad un eventuale investitore, nel rispetto delle procedure pubbliche previste, strumenti di sostegno agli investimenti e all'innovazione, di garanzia sul credito, per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori. Ed è questo che noi abbiamo dichiarato come nostra disponibilità al Ministero che ci è stato espressamente richiesta.
Già nell'incontro del 22 settembre la Regione Piemonte ha dichiarato la disponibilità ad incontrare, di intesa con il MiSE, chi ha manifestato interesse nei confronti del complesso aziendale. La risoluzione positiva della crisi è comunque inevitabilmente legata all'individuazione di un soggetto adeguato, che intenda rilevare l'attività svolta da Telis, per svilupparla e magari incrementarla.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 643 presentata dal Consigliere Benvenuto, inerente a "Situazione occupazionale Worksys"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 643 La parola all'Assessore Pentenero per la risposta.



PENTENERO Giovanna, Assessore al lavoro

La Regione, in adesione agli impegni assunti con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori al fine di verificare la situazione aziendale di Worksys, convocò formalmente una riunione il 23 gennaio 2015.
Per l'azienda si presentarono all'incontro sia il titolare dell'azienda, Maurizio Valente, sia l'amministratore delegato Raffele Capuano.
I rappresentanti della società illustrarono la grave crisi economica finanziaria in cui si trovava l'azienda dovuta alla mancanza di commesse e in particolare, al deterioramento dei rapporti con il principale cliente Olisistem che aveva compromesso definitivamente l'attività aziendale.
La crisi dell'azienda era ritenuta irreversibile e pertanto gli organi societari avevano chiesto la liquidazione dell'azienda stessa.
La Regione, verificato che la cassa integrazione guadagni ordinaria a cui l'azienda aveva fatto ricorso per il tutto il 2014 sarebbe terminata il 25 gennaio 2015 senza possibilità di proroga, al fine di adottare misure atte a ridurre l'impatto sociale sul personale della decisione di cessare l'attività aziendale, chiese ai referenti dell'azienda di fare ricorso alla cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per cessazione di attività.
L'azienda accettò il percorso indicato e pertanto presentò al Ministero del Lavoro una richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale per cessazione di attività per 12 mesi con decorrenza dal 26 gennaio 2015.
Poiché il presupposto per l'autorizzazione della Cassa da parte del Ministero del Lavoro della domanda di cassa stessa sarebbe stato un piano di ricollocazione dei lavoratori, la società dichiarò che sui 83 lavoratori in forza, circa 30 risorse avrebbero potuto essere ricollocate da subito nell'azienda (Olisistem e Axioma) presso le quali già in allora stavano operando nell'ambito di specifiche commesse, quindi in coerenza con quella che era l'azienda di appartenenza.
Per favorire la ricollocazione dei restanti lavoratori sarebbero stati inoltre utilizzati lo strumento del comando distacco e la mobilità volontaria.
Poiché l'azienda, stante la situazione economico finanziaria, non era in grado di anticipare ai lavoratori il trattamento di cassa integrazione la Regione Piemonte ha immediatamente attivato l'Agenzia Piemonte Lavoro perché, ai sensi della convenzione sottoscritta con l'INPS, ai lavoratori che ne avessero fatto richiesta fosse concesso l'anticipo della cassa in attesa dell'erogazione da parte del Ministero.
In ogni caso sorprende che ci siano lavoratori che lamentano di non aver percepito l'indennità di cassa, poiché a noi risulta che tutti abbiano percepito l'indennità di cassa. Il Ministero del Lavoro ha autorizzato a Worksys la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per 12 mesi, dal 26 gennaio 2015 al 25 gennaio 2016 - con decreto n. 90417 dell'8 giugno 2015.
In base alla normativa vigente, dopo l'emanazione del decreto di autorizzazione della cassa, l'INPS versa direttamente ai singoli lavoratori le competenze dovute relativamente al periodo di cassa che è stato autorizzato, quindi usufruito e poi le somme restanti.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Benvenuto.



BENVENUTO Alessandro

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore Pentenero per la risposta. Chiedo di monitorare la questione relativa all'APL. Molti dipendenti lamentano il fatto che l'INPS, non avendo ricevuto, da parte dell'Azienda, la comunicazione per il rimborso della cassa integrazione straordinaria, APL possa chiedere quelle competenze indietro. Quello sarebbe un grossissimo problema per i lavoratori.
Non avendo ricevuto, da parte dell'azienda, le comunicazioni che l'azienda deve fare all'INPS per ottenere la cassa integrazione straordinaria, si pensa che ci potrebbe essere un grande problema con APL che potrebbe richiedere ai lavoratori lo stanziamento.
Chiedo di monitorare la situazione perché nelle ultime settimane era un problema assai sentito in gran parte dei lavoratori della Worksys.


Argomento: Beni librari (biblioteche, tutela ecc.

Interrogazione n. 537 presentata dalla Consigliera Frediani Francesca inerente a "Recupero Biblioteca Faletti di Asti e sito archeologico rinvenuto"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 537.
La parola all'Assessore Parigi per la risposta.



PARIGI Antonella, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente In merito all'interrogazione n. 537 presentata dalla Consigliera Frediani ad oggetto "Recupero Biblioteca Faletti di Asti", si segnala che quanto espresso riguardo il reperimento di reperti archeologici nel corso dei lavori di ristrutturazione della biblioteca e i susseguenti rapporti tra il Comune di Asti e la Sovrintendenza ai Beni Archeologici, non rientra nelle competenze dell'amministrazione regionale, pertanto non vi sono atti o decisioni da parte regionale ad essa riferibili.
Non sono mai pervenute agli Uffici dell'Assessore richieste in merito ad una possibile valorizzazione di quanto emerso durante i lavori, peraltro accuratamente seguiti dai funzionari della competente Sovrintendenza Archeologica del Piemonte, cui compete in via esclusiva la tutela. Da informazioni assunte dagli Uffici risulta che sia già stata prevista dalla Sovrintendenza stessa, un'informazione dettagliata da esporre nei locali della biblioteca (sono stati infatti predisposti dei pannelli).
L'intervento regionale ha riguardato il sostegno all'allestimento dell'area multimediale della biblioteca nella sua nuova collocazione presso i locali del Palazzo del collegio tramite un finanziamento a valere sui fondi PAR FSC assegnato al Comune di Asti per un valore pari a 100 mila euro per il quale sono in corso le procedure relative alla rendicontazione preliminare alla liquidazione del saldo del contributo pari a euro 70 mila.
Ai fini di una più completa conoscenza dei fatti riferiti dalla Consigliera Frediani, gli Uffici hanno provveduto ad interpellare il Comune di Asti che, nella persona dell'Assessore ai Lavori pubblici Alberto Ghigo ha trasmesso copia della risposta della Sovrintendenza Archeologica del Piemonte al Comune di Asti datata 18 giugno 2015 che si esprime in merito al reperimento archeologico intervenuto nel corso dei lavori di ristrutturazione per la realizzazione di magazzini di deposito a disposizione della biblioteca.
Da tale risposta che noi, se vuole, le diamo perché ce la siamo fatti dare in copia, si evince: "I resti reperiti sono ritenuti di interesse culturale e pertanto verranno completamente conservati sotto la quota pavimentale e saranno oggetto di un provvedimento di vincolo mentre per la fossa di calce si concluderà l'intervento di scavo".
Comunque forniremo la risposta dettagliata che ci proviene dal Comune di Asti.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

In realtà ho poco da replicare, nel senso che la risposta è piuttosto chiara. Aspetto di vedere il testo e capire che cosa si può fare per valorizzare questo ritrovamento.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 626 presentata dalla Consigliera Frediani, inerente a "Stato di abbandono interventi al Castello di Valcasotto"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 626.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Il Castello di Valcasotto si trova nel comune di Garessio. Si tratta di una struttura che risale all'XI Secolo, era una certosa dedicata a San Brunone. Nel 1803 l'ordine dei Certosini, che occupava la struttura, venne sciolto, quindi la struttura venne venduta a privati e nel 1837 passò fra le residenze di Casa Savoia.
La storia di questa struttura è ovviamente molto lunga e molto importante, ma quello che interessa a noi ai fini di questa interrogazione è capire, rispetto agli stanziamenti che la Regione nel corso del tempo ha disposto per interventi di recupero e di valorizzazione, quale sia, a fronte di questi investimenti, il ritorno in termini di fruibilità del monumento.
Abbiamo esaminato una serie di deliberazioni con diversi stanziamenti successivi; ad oggi, però, risulta che questa struttura, nonostante questi massicci interventi di restauro, non sia aperta e nemmeno fruibile al pubblico.
Quindi, si tratta di un ulteriore caso di bene culturale sul quale la Regione ha investito dei fondi, ma purtroppo per vari motivi - che poi magari l'Assessore potrà illustrarci nella sua risposta - attualmente non gode della disponibilità del pubblico.
Sappiamo che la comunità di Garessio crede molto in questo bene che potrebbe essere un volano per l'economia locale e portare lavoro e turismo.
Quindi, chiediamo, attraverso questa interrogazione, quali siano i tempi per arrivare ad una definitiva apertura al pubblico di questo complesso. Inoltre, vorremmo anche avere una rendicontazione rispetto a tutti gli investimenti che la Regione ha attuato su questo bene. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Parigi per la risposta.



PARIGI Antonella, Assessore alla cultura

Grazie, Vicepresidente.
Consigliera Frediani, certamente la Reggia di Valcasotto è una delle cose che mi sta più a cuore. Io sono stata più e più volte nella Reggia stessa e me ne sono occupata fin dal primo momento del nostro insediamento.
Reputo che sia un luogo magnifico, reputo che possa essere davvero il motore di sviluppo e di promozione territoriale di quella valle che peraltro, è una valle incontaminata, quindi assolutamente attrattiva per il nostro turismo rivolto alla natura.
Quindi, è indubbio che quello sia un bene che non possa e non debba essere lasciato all'abbandono, anzi debba essere di primaria importanza nella nostra strategia di valorizzazione del territorio.
Come ho già detto, in questo anno mi sono recata a Valcasotto più volte in ricognizione; quindi, le fornisco un breve quadro di quelli che sono stati gli interventi dal punto di vista dell'investimento. Tengo a precisare che se lei conosce la Reggia di Valcasotto, c'è ancora una parte che non è ristrutturata e che io ho messo nei miei fondi strutturali europei.
Con DD 21 ottobre 2008, n. 243 a firma del responsabile della Direzione La Venaria Reale e altri beni dottor Alberto Vanelli è stata autorizzata l'erogazione di un contributo nella misura complessiva di euro 995 mila alla Fondazione Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali La Venaria Reale finalizzato alla realizzazione di interventi di restauro conservativo integrale e recupero funzionale delle tele, degli arredi lignei, dei tessuti e degli arazzi, dei metalli e degli apparati decorativi della Cappella Reale e dell'Atrio della Cappella, oltre alle stanze e alle Gallerie del Primo Piano del Castello di Valcasotto, nel Comune di Garessio, nell'ambito dei programmi didattici interdisciplinari condotti in modo congiunto dalla Scuola di Alta Formazione, dai Laboratori di Restauro e dai Laboratori Scientifici della Fondazione.
In data 31 dicembre 2013 è stata trasmessa alla Direzione Cultura da parte della Fondazione Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali La Venaria Reale la rendicontazione degli interventi eseguiti per complessivi euro 931.031,00.
Verificata la regolare esecuzione dei lavori, come certificata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemonte, con la nota del 12 giugno 2014 si è provveduto all'impegno di spesa necessario e alla liquidazione a favore della Fondazione dell'importo dovuto.
Come la Consigliera saprà, a parte tutti quegli interventi di restauro la Reggia di Valcasotto è stata coinvolta in un fallimento del Gruppo Marachella. E' un fallimento molto esteso e anche molto complesso. Quindi noi ci siamo insediati e ci siamo immediatamente messi in contatto con il liquidatore per capire i tempi e le modalità. Nel mese febbraio 2015 abbiamo anche fatto un'indagine di mercato finalizzata esclusivamente a ricevere manifestazioni di interesse da parte di soggetti disponibili ad acquisire in affitto o in gestione il complesso immobiliare della Residenza Reale di Valcasotto, al fine di poter verificare l'esistenza, gli obiettivi e il profilo di eventuali soggetti privati interessati alla gestione della struttura e che dovranno partecipare alla possibile proceduta ad evidenza pubblica che potrà essere successivamente indetta dall'Amministrazione nelle forme di legge.
Per essere più precisi, al momento, dopo questa manifestazione pubblica, stiamo facendo un piano di fattibilità, ipotizzando una gestione mista pubblico-privato, con diverse destinazioni d'uso all'interno di questa gestione mista.
Però le devo anche dire che, essendo tuttora in corso le procedure per la riconsegna dell'immobile da parte del Curatore Fallimentare, che è subentrato all'impresa a suo tempo individuata per la gestione e la valorizzazione del complesso immobiliare, con il quale si è instaurato un contenzioso giudiziale, noi stiamo ancora aspettando la riconsegna del bene al Settore Patrimonio della Regione Piemonte. Finché non c'è la riconsegna del bene, siamo impossibilitati ad assumere atti o decisioni in merito alla gestione e/o alla valorizzazione.
Quindi, in realtà, noi siamo pronti a partire con il piano di fattibilità, abbiamo delle ipotesi di gestione, abbiamo addirittura allocato dei fondi europei nella nostra dotazione per concludere il restauro, ma dobbiamo avere l'immobile riconsegnato dal Curatore Fallimentare. Questa riconsegna, toccando ferro, dovrebbe avvenire forse domani.
Spero che questo accada, perché sarebbe l'inizio di un cammino nuovo perché nella nostra intenzione c'è una gestione fra pubblico e privato, in cui però ci sia anche un forte controllo regionale.


Argomento: Contributi alla cultura

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 658 presentata dalla Consigliera Frediani e Bono, inerente a "Criteri assegnazione fondi l.r. 58/78"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 658.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Siccome l'illustrazione sarà breve, vorrei cogliere l'occasione per dire che faccio veramente molta fatica a sentire le risposte. Lo so che lei sta facendo il possibile per garantire il silenzio in aula, però è veramente incredibile come non si riesca ad ottenere non dico un silenzio totale o tombale - come suggerisce il collega Bono - ma perlomeno un silenzio accettabile e gradevole.
Con quest'ultima interrogazione che ho firmato con il collega Bono vorremmo chiedere alcuni chiarimenti in merito alle erogazioni collegate alla legge n. 58, in particolare relativamente a tutti gli Enti - quindi enti partecipati, convenzionati e con i quali si siano stipulati dei protocolli d'intesa - in allegato alla delibera del 7 settembre 2015 quindi capire con quale tipo di criterio si siano scelti i beneficiari delle erogazioni riferite alla legge 58; quali sono stati i criteri di valutazione dei progetti; se gli importi siano congrui con l'entità del progetto e come si giustifichi un'intesa con i soggetti elencati.
In particolare, quindi, chiediamo di conoscere la situazione, rispetto all'erogazione di questa legge, per capire come si è mosso l'Assessorato e considerando la carenza di fondi per la cultura, come sono stati utilizzati, su che cosa si è deciso di investire e a fronte di quali possibilità future.
Grazie.



PRESIDENTE

Risponde l'Assessore Parigi; prego.



PARIGI Antonella, Assessore alla cultura

Innanzitutto, come credo ricorderà la Consigliera Frediani, noi abbiamo presentato un piano delle nostre attività, il programma di attività, che è stato esaminato, discusso e condiviso dai componenti della VI Commissione consiliare, dove abbiamo esposto le linee di indirizzo della nostra attività.
Da tale programma, infatti, si desume che abbiamo degli enti culturali partecipati della Regione a cui, come linea programmatica, abbiamo dato quella di un'attività di razionalizzazione, di fare sistema, di attivare progetti condivisi con i privato e di rendersi sempre più sostenibili.
Negli enti culturali partecipati, quindi, la Regione Piemonte sta portando avanti un'attività di razionalizzazione della spesa. Dopodiché, su alcuni enti - direi su quasi tutti - abbiamo decurtato di un 10% le risorse attribuite.
Abbiamo poi un secondo capitolo di erogazione dei fondi, che avvengono attraverso delle convenzioni.
In realtà, le nostre convenzioni sono pochissime e naturalmente riguardano attività riconosciute come eccellenze o facenti parte di specifici sistemi di ambito.
L'entità del contributo riconosciuto dalla DGR n. 2071 del 7 settembre 2015 agli enti convenzionati e la relativa congruità sono stabiliti in base ai requisiti elencati nel programma di attività, ovvero: specifici programmi annuali coerenti con la programmazione regionale; ricadute di pubblico interesse sul territorio regionale; carattere sussidiario dell'impegno economico.
La triennalità prevista dal programma non è al momento attuabile, in quanto non abbiamo ancora un bilancio pluriennale sul 2016 e sul 2017.
In realtà, quindi, credo che queste convenzioni siano pochissime e relative al sistema dell'arte contemporanea o ad elementi ritenuti di eccellenza a livello regionale.
Per quanto riguarda le altre assegnazioni di fondi sulla legge 58, non sono ancora in corso le istruttorie.
Grazie.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 604 presentata dalla Consigliera Porchietto, inerente a "SovrEsposizione o sovraContributo"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 604.
La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
In realtà stiamo parlando di un'interrogazione del 21 luglio, quindi è passato un po' di tempo per poterla definirla urgente.
Premesso questo, credo che comunque sia importante. Nell'interrogazione è indicato tutto quello che anche sui giornali è stato riportato. Ciò che mi è particolarmente dispiaciuto è che una manifestazione, che non solo com'è partita ma anche nel risultato finale, non è riuscita, e abbia visto ogni tre per due sugli organi di stampa, non soltanto polemiche nei confronti dell'organizzazione, ma anche il fatto che la Regione Piemonte avesse messo del suo in termini di contributo significativo per quanto riguardava la parte economica.
Quello che ci terrei a capire, come abbiamo scritto nell'interrogazione, è se l'Assessore e la Giunta hanno acquisito elementi aggiuntivi per approfondire, rispetto a questa iniziativa, e soprattutto capire, in un momento in cui le risorse sono poche, (soprattutto nell'ambito della cultura, dove molto spesso l'Assessore ha riportato sugli organi di stampa la difficoltà di far convivere ristrettezze di natura economica rispetto ai vari interventi qualificanti che si possono fare sul territorio piemontese) come mai un intervento di questo genere sia sfuggito mi permetto di dire - alla Regione Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

Risponde l'Assessore Parigi; prego.



PARIGI Antonella, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente.
Consigliera Porchietto, a noi, come Assessorato non risulta; come settore promozione turistica e sportiva non risulta assolutamente nessun tipo di contributo. Assolutamente.
Nell'ambito della cultura, come spiegavo, siamo in alto mare con la legge 58, quindi proprio sicuramente non abbiamo potuto erogare contributi.
Ho fatto una verifica nel settore promozione turistica e sportiva e a noi non risulta nessuna domanda presentata dal Comune di Chivasso o da altri soggetti per la manifestazione in questione. Non so se sia il nostro Assessorato, magari facciamo delle altre verifiche.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.



(Alle ore 10.43 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOETI



(La seduta ha inizio alle ore 10.48)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Tutela del consumatore - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Ordine del giorno n. 499 presentato dai Consiglieri Laus, Barazzotto Benvenuto, Boeti, Corgnati, Gariglio, Giaccone, Molinari, Motta, Rossi e Ruffino, inerente a "Contrasto della ludopatia ed eventuali attività ad esse prodromiche" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Molinari in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



MOLINARI Gabriele

Grazie, Presidente.
Chiedo, qualora non vi siano elementi ostativi, l'inserimento dell'ordine del giorno n. 499, avente ad oggetto "Contrasto della ludopatia ed eventuali attività ad esse prodromiche", che è stato firmato in prima istanza dai componenti l'Ufficio di Presidenza.


Argomento: Montagna

Ordine del giorno n. 469 presentato dal Consigliere Monaco, inerente a "Fondi ATO-Comuni montani - opposizione a proposta taglio"; mozione n. 502 presentata dai Consiglieri Mighetti, Andrissi, Bertola, Bono, Frediani Valetti inerente a "Fondi ATO per il dissesto idrogeologico e ripartizioni eque tra Comuni" (rinvio)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monaco; ne ha facoltà.



MONACO Alfredo

Grazie, Presidente.
In assenza dell'Assessore Valmaggia, e concordato con i suoi Uffici chiederei di soprassedere, per oggi, alla discussione dell'ordine del giorno sui fondi ATO.
Grazie.


Argomento: Psichiatria

Richiesta, da parte del Consigliere Vignale, di comunicazioni della Giunta regionale relativamente alla riduzione dei pagamenti per gli interventi psicoterapeutici per malati psichiatrici


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Volevo solo porre una questione su cui chiedere una comunicazione urgente. L'avremmo fatta in altre modalità, ma oggi non sono previsti i quesiti a risposta immediata.
E' notizia di questi giorni, relativamente alla riduzione all'azzeramento in realtà - del pagamento delle ore di psicoterapia all'interno di un'ASL della nostra Provincia; si tratta di interventi psicoterapeutici per malati psichiatrici.
Su questo chiederei che vi fosse la possibilità, nella giornata di oggi oppure nella giornata di domani, di ricevere una comunicazione da parte dell'Assessore alla sanità.



PRESIDENTE

Dobbiamo verificarlo, perché non essendo presente l'Assessore alla sanità, non possiamo conoscere la sua disponibilità rispetto ai lavori consiliari di oggi e di domani.


Argomento: Montagna

Ordine del giorno n. 469 presentato dal Consigliere Monaco, inerente a "Fondi ATO-Comuni montani - opposizione a proposta taglio"; mozione n. 502 presentata dai Consiglieri Mighetti, Andrissi, Bertola, Bono, Frediani Valetti inerente a "Fondi ATO per il dissesto idrogeologico e ripartizioni eque tra Comuni" (rinvio)


PRESIDENTE

Ci sono altri Consiglieri che desiderano intervenire? Ha chiesto la parola il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Ho chiesto la parola soltanto per una comunicazione: avevo chiesto l'attrazione di un nostro atto di indirizzo rispetto alla mozione presentata dal Presidente Monaco relativamente ai fondi ATO. Ovviamente qualora venisse sospesa la mozione del collega Monaco, ne consegue che andrà rinviata anche la nostra.



PRESIDENTE

Il Consigliere Monaco è il primo firmatario di quella mozione? Se lui ne chiede il ritiro...



MIGHETTI Paolo

No, no, stiamo parlando di un'altra mozione di cui avevo chiesto l'attrazione.



PRESIDENTE

Va bene, per adesso non la discutiamo.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Ordine del giorno n. 503 presentato dai Consiglieri Appiano, Valle Grimaldi, Rossi, Ravetti, Ottria, Rostagno, Gariglio, inerente a "Revisione delle soglie massime nazionali degli indici ISPE e ISEE a tutela del diritto allo studio" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come anticipato in Commissione - peraltro alla presenza di tutti i Consiglieri - chiediamo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno relativo a "Revisione delle soglie massime nazionali degli indici ISPE e ISEE a tutela del diritto allo studio".
È un atto di indirizzo che avevamo preventivamente anticipato, il cui primo firmatario è Andrea Appiano.
Ne chiediamo, dunque, l'inserimento all'o.d.g. dell'odierna seduta.



PRESIDENTE

Vengono quindi iscritti all'o.d.g. dell'odierna seduta l'ordine del giorno n. 499, il cui primo firmatario è il Presidente Laus, relativo a "Contrasto della ludopatia e di eventuali attività ad essa prodromiche", e l'ordine del giorno del Consigliere Grimaldi relativo a "Revisione delle soglie massime nazionali degli indici ISPE e ISEE a tutela del diritto allo studio".
Soltanto questi due ordini del giorno vengono ammessi alla discussione di questa mattina (ovviamente, se riusciamo ad arrivarci).



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'ordine del giorno è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 13 ottobre 2015.


Argomento:

b) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Accossato, Balocco, Baricco e Valmaggia.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 29 settembre 2015.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Segnalazione, da parte del Consigliere Vignale, in merito a difficoltà di utilizzo dei telefoni cellulari nell'aula consiliare


PRESIDENTE

Proseguiamo con i lavori del Consiglio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Non intervengo, ovviamente, in merito alle richieste di inversione punti all'o.d.g., perché sono già intervenuto. Vorrei soltanto segnalare un aspetto che, singolarmente, molti colleghi hanno già fatto presente, per credo che il tempo passato sia ormai troppo.
Dal mese di giugno, coloro che hanno operatori mobili diversi da TIM (e qualche volta da Vodafone), nelle giornate di Consiglio non possono usare i propri apparecchi mobili. Ora, visto che parliamo di una segnalazione fatta nel mese di giugno (perché è da giugno che accade!), credo che sia compito dell'Ufficio di Presidenza risolvere questo problema. Perché, ancorché in Aula si debba stare attenti rispetto all'attività che si svolge, diventa impossibile poter lavorare, se non grazie al Wi-Fi, con il proprio operatore.
Mi porto avanti: è stato rilevato che TIM non fa più il roaming rispetto ad altri...
Tuttavia, se si esce e si va al pian terreno, continua a telefonare.
Dunque, è un problema che esiste esclusivamente all'interno di questa sala (non c'è al pian terreno, né al primo piano, né al secondo).
Se in una qualunque azienda esistesse una situazione simile, per cui tutta una serie di operatori non sono più in grado di erogare un servizio i dipendenti avrebbero qualche difficoltà ad operare.
Pregherei, dunque, il Presidente di farsene carico, perché è davvero complicato.



PRESIDENTE

A me sembra che sia il Presidente Laus sia la dottoressa Bertini si siano occupati di questa vicenda. Al momento non è presente nessuno dei due, quindi, sinceramente, non sono in grado di risponderle.
GRIMALDI Marco (fuori microfono) Ma senza risolverla, come al solito.



PRESIDENTE

Beh, insomma, senza risolverla...
Chiederemo alla dottoressa Bertini, in qualità di Direttore del servizio, e al Presidente Laus, come stanno le cose: magari, nel pomeriggio, si potrà dare una risposta alla richiesta del Consigliere Vignale.


Argomento: Nomine

Nomine (rinvio)


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che reca "Nomine", mi è stato chiesto di non procedere con la trattazione e di rinviarne l'esame alla prossima seduta di Consiglio.


Argomento: Condizione femminile

Esame ordine del giorno n. 496 presentato dai Consiglieri Caputo, Appiano Corgnati, Ravetti, Rostagno, Monaco, inerente a "Adesione alla campagna di sensibilizzazione 'Nastro rosa'"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 496, avente ad oggetto "Adesione alla campagna di sensibilizzazione 'Nastro rosa'", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Caputo per l'illustrazione; ne ha facoltà.



CAPUTO Valentina

Grazie, Presidente.
Ottobre è il mese della prevenzione dei tumori al seno e la "LILT for Women", Campagna Nastro Rosa, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Salute, è giunta ormai alla XXIII edizione e ha proprio lo scopo di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull'importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori, soprattutto dei tumori alla mammella, che sappiamo essere, infatti il più frequente tra tutte queste neoplasie diagnostiche che causano la morte di numerose donne (purtroppo, circa un terzo della popolazione ne è colpita).
In Italia il tumore al seno colpisce ogni anno una donna su otto, pari quasi a 47.000 nuovi casi. In media, l'87% delle donne colpite dalla malattia sopravvive cinque anni dopo la diagnosi. In Piemonte il tumore alla mammella risulta tra i più frequenti, sia in termini di incidenza di nuovi casi diagnosticati ogni anno, che di mortalità: solo per fornire dei numeri, nella nostra Regione parliamo di 3.323 casi, mentre il numero di decessi è di 816. Quindi nonostante la crescente incidenza di questa patologia, si registra una progressiva seppur lenta diminuzione della mortalità. Questo grazie ad una sempre più corretta informazione sull'importanza della diagnosi precoce, che si è rivelata strategica e determinante anche in termini di guaribilità.
In particolare, si è registrato un incremento nelle donne in età compresa tra i 25 e i 50 anni di circa 30%. Si tratta, infatti, di una fascia di età oggi esclusa dal programma di screening previsto dal Servizio Sanitario Nazionale, riservato alle sole donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, così come la nostra "Prevenzione Serena". È anche per queste ragioni che la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori promuove la cultura della prevenzione come metodo di vita, affinché tutte le donne possano sottoporsi a visite senologiche periodiche, consigliando loro di partire proprio dai 40 anni di età per effettuare dei regolari controlli diagnostici e clinico-strumentali.
Sappiamo, inoltre, che la nostra Regione - è un aspetto da sottolineare si pone da sempre tra le realtà nazionali all'avanguardia nella lotta al tumore al seno, come dimostrato recentemente dall'attivazione presso l'Ospedale Sant'Anna di Torino della Breast Unit, un percorso unico diagnostico, terapeutico ed assistenziale che rilancia il modello e l'importante esperienza che si è svolta presso l'Ospedale Valdese: accompagna quindi per mano la donna colpita dal tumore al segno. Tale unità, progettata per intervenire su 1.200 casi l'anno, ha effettuato solo nel 2014 ben 1.293 interventi, un trend che è in crescita anche nel 2015.
Oggi, la guaribilità dal cancro al seno si attesta intorno all'85-90 ma si potrebbe parlare anche di una guaribilità pari al 98% se tutte le donne eseguissero i regolari controlli, quindi l'obiettivo è di arrivare a parlare quasi di mortalità zero.
Questa campagna è stata anche protagonista di un evento importante poco distante da noi, quale l'Expo di Milano con una giornata dedicata proprio alla campagna nazionale; questo dimostra l'interesse crescente per la cura e la salute, soprattutto delle donne.
La mozione va in questa direzione, nell'ottica di intensificare la collaborazione con le associazioni presenti sul territorio e di sensibilizzare l'opinione pubblica, soprattutto individuando modalità di collaborazione con le associazioni, per riuscire a prevenire nelle donne più giovani questa neoplasia. Infatti, come dicevo in precedenza, il programma di Prevenzione Serena si rivolge soprattutto alle donne tra i 50 e i 69 anni; invece si deve particolarmente agire anche su quelle più giovani.
Quindi, è importante trovare canali di sensibilizzazione e di informazione in cui la Regione sia attiva (altre Regioni e altre Istituzioni si sono mosse in questa direzione, penso alla Regione Liguria alla Regione Lazio, alla Regione Basilicata e all'UPI), creando una rete con chi è operativo e pubblicando sul proprio sito un elenco presso il quale è possibile effettuare questo screening; valutare dei canali di comunicazione adeguati per renderli molto più vicini alle persone senza che abbiano difficoltà a capire dove rivolgersi e come arrivarci; poi, per chi lo vorrà, magari chi lo riterrà utile, si può valutare di poter anche indossare il Nastro rosa, che è semplicemente un simbolo, che per riconduce all'impegno e alla volontà di essere attivi nella campagna per la prevenzione e la cura verso questo tipo di neoplasie.
Anche il nostro capoluogo in questi giorni è stato protagonista con l'illuminazione della Mole Antonelliana. E' stata illuminata di rosa per dare il segnale che le Istituzioni ci sono e vogliono esserci per mandare il loro messaggio e il loro contributo nella lotta ai tumori, soprattutto per poter prevenire, cosa che oggi è la cosa più importante. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Caputo.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Batzella; ne ha facoltà.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente, sarò breve.
Accogliamo la richiesta presentata dalla Consigliera Caputo e dal Gruppo di maggioranza con favore, perché noi siamo - lo diciamo dal primo giorno e continueremo a ripeterlo tutti i giorni - a favore della campagna di prevenzione e di sensibilizzazione per la lotta contro i tumori, in questo caso stiamo parlando del tumore alla mammella. E' vero che ottobre è il mese di sensibilizzazione e di prevenzione per i tumori alla mammella ma ancora più fermamente credo non si debba limitare al mese di ottobre questa prevenzione e sensibilizzazione.
Ha detto bene la Consigliera Caputo: fare in primis una prevenzione precoce significa anche fare una diagnosi precoce, quindi intervenire tempestivamente; questo significa poter curare la malattia con una riduzione del tasso di mortalità e un aumento della sopravvivenza, allora non possiamo che votare a favore.
Grazie per la sensibilità, che spero non rimanga solo sulla carta ma venga messa in atto, soprattutto quando noi diciamo che occorre investire sulla prevenzione, perché se investiamo sulla prevenzione si riducono anche tutti i costi del Sistema Sanitario Regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 496, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Produzione e trasformazione dei prodotti - Contributi all'agricoltura

Esame mozione n. 501 presentata dai Consiglieri Rostagno, Allemano Appiano, Barazzotto, Boeti, Conticelli, Ottria, Rossi, Monaco e Caputo inerente a "Misure a sostegno dei produttori di latte"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della mozione n. 501, avente ad oggetto "Misure a sostegno dei produttori di latte", di cui al punto 5) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Rostagno per l'illustrazione.



ROSTAGNO Elvio

E' risaputo che la crisi di questi ultimi anni ha toccato molti settori e non solo il settore manifatturiero, ha interessato molto il settore agricolo e al suo interno molte attività, non solo quella di cui parliamo oggi, che riguarda la produzione del latte. Oggi ne parliamo perché in questi giorni alcune organizzazioni sindacali e, soprattutto, i produttori di latte stanno manifestando il forte disagio in relazione ad un prezzo che negli ultimi anni è passato da poco meno di 40 centesimi (con alcuni incentivi superava i 40 centesimi) a 33 centesimi, con un tendenziale a 30 centesimi. E' una riduzione che, ovviamente, non è in diretta proporzione con i costi, che, nel frattempo, sono aumentati.
La grande difficoltà dei produttori del latte italiano è legata comunque, rispetto ai produttori esteri, ad alcuni costi di produzione che sono più alti, pensiamo ai costi energetici, a quelli del personale e a quant'altro.
Questo ha determinato negli ultimi anni praticamente il dimezzamento delle stalle che svolgono questa attività, comportando conseguentemente un danno occupazionale non indifferente.
Allora, la mozione vuole richiamare l'attenzione e dare anche sostegno all'operato dell'Assessorato che, in questi giorni, si sta attivando per gli incontri con gli allevatori e, poi, con gli industriali.
Sappiamo che l'Assessore incontrerà gli allevatori giovedì prossimo e alla mozione è seguito un confronto con l'Assessore e con l'Assessorato determinando alcune modifiche nell'impegno (non sono sostanziali ma più di forma) che recita: "Dopo tutto ciò premesso, impegna la Giunta regionale del Piemonte a farsi promotrice di un Tavolo con il coinvolgimento dei sindacati, dei produttori di latte e dei rappresentanti dell'industria agro alimentare; a individuare nei nuovi bandi del PSR 2014-2020 politiche incentivanti i processi di filiera agro-alimentari e al miglioramento della qualità del latte, anche attraverso il sostegno del benessere animale garantito dal veterinario aziendale, tale da determinare una plusvalenza economica; ad attivarsi presso il Parlamento e il Governo affinché l'Italia mantenga la posizione nei confronti dell'Unione Europea sul non utilizzo della polvere di latte per la produzione di formaggi e yogurt e affinch completi il percorso per l'indicazione obbligatoria dell'origine in etichetta, già ottenuta per il latte fresco, anche per UHT e derivanti del latte".
Credo che l'approvazione di questa mozione sia, da un lato, un segnale di attenzione nei confronti di questo mondo economico, che, tra l'altro non è solo a garanzia di aspetti occupazionali, ma è anche a garanzia di una buona qualità della gestione del territorio, perché sappiamo benissimo che l'agricoltura praticata in un certo modo contribuisce sicuramente alla garanzia della qualità e della salvaguardia territoriale.
Contemporaneamente, occorre incentivare (l'abbiamo detto parlando di benessere alimentare) quelle attività che sono attente alla qualità di produzione, perché una buona qualità di produzione è anche il presupposto per la nostra salute.
Mi fermo qui, perché penso di aver detto tutto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mighetti.



MIGHETTI Paolo

Nella versione del documento caricato a sistema avevo degli impegni in meno. C'era una parte che, tra l'altro, mi ero riproposto di sottolineare perché effettivamente - in quello che vediamo caricato a sistema - ci sono delle attività che sono state svolte durante gli anni, ma che non hanno risolto la situazione.
Voglio concentrarmi con maggiore attenzione sulla problematica del latte in polvere, che forse è uno degli snodi principali su cui si muove una concorrenza, non dico sleale, ma posta su piani economici molto differenti, che penalizza le nostre aziende. Se quest'impegno è stato introdotto (nella mozione caricata a video non lo vedo) è sicuramente un punto nodale, che va sottolineato. Va sottolineato e portato, non solo a Roma, ma anche in Europa, perché è una questione che ci coinvolge e ci fa pagare le conseguenze di un mercato globale che si muove in una certa ottica.
Sappiamo bene che la nostra agricoltura si deve muovere in un'ottica di maggiore qualità e sostenibilità e non può concorrere con chi fa, dei grandi numeri e della scarsa qualità, un elemento per vincere sui mercati esteri.
Pertanto, diamo parere favorevole a questa mozione e chiediamo se questo punto è già stato inserito o se sarà inserito successivamente.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Mi rivolgo al Consigliere Rostagno, quando parla di benessere animale: ho avuto modo di leggere più relazioni dove risulta che negli allevamenti biologici gli animali vivono mediamente il doppio - come età - rispetto agli allevamenti convenzionali, perché l'alimentazione che viene fornita negli allevamenti convenzionali crea acidità gastrica negli animali e una produzione forzata di latte.
Chiedo, pertanto, se il collega si riferisce a quest'aspetto quando parla di benessere animale, perché se consideriamo la vita media dell'animale e uno sfruttamento meno intensivo, come avviene negli allevamenti biologici, la scala dei costi/benefici ne trae giovamento.
Vorrei capire, pertanto, a cosa ci si riferisce quando si parla di benessere animale.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrero, per una breve riflessione sulla mozione.



FERRERO Giorgio, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Rostagno, i firmatari e coloro che appoggeranno la mozione, soprattutto nella parte in cui c'è un impegno locale e regionale.
Noi sappiamo, però, che la battaglia è un elemento di trasparenza.
Ricordo a tutti noi, cioè, che gran parte delle produzioni che avvengono nella nostra regione (ma possiamo dire anche nel nostro Paese) non sono soggette ad etichettatura, ad esclusione delle produzioni a denominazione d'origine (le DOP) e del latte fresco. Oggi, tutto il latte a lunga conservazione e tutti i prodotti trasformati non sono DOP: l'origine del latte è oscura e questo è un elemento di competitività che non crea nessun tipo di barriera doganale, ma è solo un elemento di trasparenza che si continua a negare al mercato e ai cittadini.
Questo non consente ai produttori di latte (ma anche di altri prodotti) di poter includere nella determinazione del prezzo il fatto che producono in un territorio, dove le regole sono tutte rispettate e le modalità di produzione sono trasparenti.
Pertanto, sono assolutamente favorevole alla mozione presentata.
Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Rostagno, desidera ancora intervenire? In via eccezionale perché i Consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno posto qualche domanda e rilievo.
Se ritiene, ne ha facoltà.



ROSTAGNO Elvio

La mozione non entra nel fattore tecnico, che andrà a individuare cosa si intende per "benessere animale". Io do per scontato che il benessere animale sia quello che intende il Consigliere Andrissi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rostagno.
Il numero legale è 24.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla mozione n. 501, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Proseguimento esame ordine del giorno n. 422 presentato dai Consiglieri Ruffino, Berutti, Graglia, Pichetto Fratin e Vignale, inerente a "Protocollo di intesa Ospedale di Susa"; ordine del giorno n. 425 presentato dai Consiglieri Batzella, Andrissi, Bertola, Bono, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Protocollo d'intesa per l'Ospedale di Susa" (rinvio)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 422, avente ad oggetto "Protocollo di intesa Ospedale di Susa", e dell'ordine del giorno n. 425, avente ad oggetto "Protocollo d'intesa per l'Ospedale di Susa", di cui al punto 6) all'o.d.g.
La discussione su questi ordini del giorno è già stata fatta. Poich non c'è l'Assessore Saitta, chiedo ai Consiglieri se desiderano rinviare la votazione alla presenza dell'Assessore, oppure se desiderano portarli oggi in votazione.
I primi firmatari sono: la Consigliera Ruffino, per l'ordine del giorno n. 422, e la Consigliera Batzella, per l'ordine del giorno n. 425.
Ha chiesto la parola la Consigliera Batzella; ne ha facoltà.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
In realtà, si tratta di un tema importante, anche se può essere meno importante per l'Assessore e per chi appoggia questa scelta, che noi non condividiamo affatto. A me sarebbe piaciuto che l'Assessore fosse stato presente, perché avrei voluto sentire con le mie orecchie, e soprattutto avrei voluto che sentissero tutti, quali sono le sue risposte, anche alla luce delle nuove dichiarazioni che hanno rilasciato l'Assessore stesso ed i vertici aziendali.
Qualora l'Assessore fosse stato presente, mi sarebbe piaciuto rispondere alle sue affermazioni, pertanto, sinceramente, per quanto mi riguarda preferirei aspettare l'Assessore.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
La discussione del punto in oggetto è stata fatta ed eravamo arrivati alla votazione. Ricordo ai colleghi e all'Aula che la mia richiesta era legata alla dotazione di personale, relativamente all'atto aziendale che personalmente trovo congruo, se ci sono le unità di personale che permettono di realizzare i progetti.
Se l'atto aziendale viene accolto dalla Giunta, dalla maggioranza e dall'Assessore, è implicito che ci sia il personale necessario per far funzionare al meglio i vecchi e i nuovi servizi dell'ospedale di Susa.
Pertanto, rimango semplicemente in attesa dell'accoglimento o meno della mia proposta.



PRESIDENTE

Scusate: ho capito che la Consigliera Batzella intende rinviare la votazione dell'ordine del giorno alla presenza dell'Assessore.
La Consigliera Ruffino, invece, cosa intende fare?



RUFFINO Daniela

Se si ritiene opportuna la presenza dell'Assessore, non ho alcun problema a tenerlo collegato al documento della Consigliera Batzella.
Ricordo soltanto che eravamo arrivati alla votazione, pertanto spero di poter giungere alla votazione la prossima volta.



PRESIDENTE

Desidero solo sottolineare che la prossima volta si vota, non si riaprirà la discussione.



RUFFINO Daniela

Certamente. C'era un accordo di programma - l'Aula lo ricorderà presentato proprio con l'Assessore e i Sindaci, gli amministratori della Valle.



PRESIDENTE

Va bene.


Argomento: Comuni

Esame ordine del giorno n. 387 presentato dai Consiglieri Giaccone Appiano, Monaco, Corgnati, Grimaldi, inerente a "Criterio di assegnazione del bando nazionale da 100 milioni di euro per nuovi progetti di interventi infrastrutturali"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 387, avente ad oggetto "Criterio di assegnazione del bando nazionale da 100 milioni di euro per nuovi progetti di interventi infrastrutturali", di cui al punto 7) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Giaccone per l'illustrazione.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Il decreto legge 13/2014 ("Sblocca Italia") aveva stanziato 100 milioni di euro per il cosiddetto progetto del Piano 6.000 Campanili, cioè piccole opere in Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Tale bando prevedeva il finanziamento per progetti da 100.000 a 400.000 euro. Ricordo che le priorità legate a questo bando erano decisamente rilevanti e interessanti per i piccoli Comuni, perché si trattava di interventi di qualificazione manutenzione del territorio, riduzione del rischio idrogeologico inefficienza energetica, patrimonio edilizio pubblico, fonti rinnovabili di energia e soprattutto messa in sicurezza degli edifici pubblici, con particolare riferimento a quelli scolastici.
Ora, pur noi apprezzando senz'altro l'iniziativa, puntiamo l'attenzione sul fatto che non condividiamo il criterio col quale questi venivano assegnati, il cosiddetto "click day", ovvero un criterio nel quale la precedenza o, comunque, l'ordine è determinato unicamente da un principio temporale di ricevimento della domanda stessa e non da altri principi per noi più rilevanti. Infatti questo tipo di impostazione premia, in pratica la connessione veloce e penalizza i Comuni dove non arriva la banda larga: si tratta più di un elemento tecnico che sostanziale, che non premia né la rilevanza e la strategicità dell'intervento né il fatto che questi interventi siano, per esempio, frutto di un'associazione tra diversi Comuni.
Quello che noi chiediamo è che il Presidente della Regione e la Giunta sollecitino il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti affinché vengano valutate in futuro diverse forme di assegnazione, che tengano conto 1) del merito del progetto, 2) dell'utilità del progetto stesso, 3) della promozione dell'associazionismo dei piccoli Comuni nel momento in cui questi progetti vengano presenti, e quindi non unicamente dell'ordine temporale di arrivo delle istanze. Inoltre, invitiamo il Consiglio a inviare questo ordine del giorno ai parlamentari piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Chiedo solo, prima della votazione, di poter apporre la firma.



PRESIDENTE

Il Consigliere Grimaldi appone la firma su quest'ordine del giorno.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 387, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Montagna

Esame ordine del giorno n. 284 presentato dai Consiglieri Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani e Vignale, inerente a "Esenzione IMU terreni agricoli aree collinari svantaggiate"; mozione n. 411 presentata dai Consiglieri Porchietto, Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani e Vignale, inerente a "Esenzione o riduzione dell'aliquota IMU sugli immobili inseriti in aree montane o parzialmente montane non serviti da viabilità"; mozione n. 429 presentata dai Consiglieri Mighetti, Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Frediani e Valetti, inerente a "IMU agricola - Richiesta presa di posizione contraria"; ordine del giorno n. 385 presentato dai Consiglieri Gancia e Benvenuto, inerente a "Esenzione o riduzione dell'aliquota IMU sugli immobili inseriti in aree montane o parzialmente montane non servite da viabilità"; ordine del giorno n. 151 presentato dai Consiglieri Mighetti Andrissi, Batzella, Bertola e Campo, inerente a "Presa di posizione contraria al D.M. 28 novembre 2014 - Esenzione dall'IMU, prevista per i terreni agricoli, ai sensi dell'articolo 7, comma 1, lettera h), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504"; ordine del giorno n. 97 presentato dai Consiglieri Berutti, Graglia e Sozzani, inerente a "Snellimento elenco dei Comuni montani e collinari"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 8) all'o.d.g., che prevede l'esame dell'ordine del giorno n. 284, della mozione n. 411, della mozione n. 429, dell'ordine del giorno n. 385 e dell'ordine del giorno n. 151. In questo gruppo di documenti è inserito anche l'ordine del giorno n. 97, inerente a "Snellimento elenco dei Comuni montani e collinari". Io, però, terrei assieme tutti gli altri, che riguardano l'IMU agricola nei territori montani e lascerei da parte l'ordine del giorno n. 97, che mi pare tratti altro argomento. Quindi si può fare una discussione unica per tutti e cinque i documenti.
La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 284.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Questo è un tema che ha visto già nella fase iniziale dell'anno arrivare questo problema sul tavolo nazionale, perché si parla di un disegno di legge nazionale.



PRESIDENTE

Il Presidente Renzi sta disponendosi in tal senso, sì.



BERUTTI Massimo

Non discuto in merito, però all'epoca si era intervenuti sui Comuni montani e parzialmente montani e questo ha creato tutta una serie di problemi su quei Comuni di aree collinari svantaggiate che, obiettivamente poco hanno di differenza rispetto a zone che chiaramente già lo sono, come le aree montane e le aree semi-montane.
Alla fine, il problema non si pone dal punto di vista dell'altimetria ma si parla di zone che sostanzialmente hanno dei problemi collaterali cioè situazioni di abbandono, di difficoltà agricola dal punto di vista latifondistico, ecc., tutte situazioni che a livello agricolo hanno una conformazione abbastanza particolare, derivate a loro volta da tutta un'altra serie di questioni legate chiaramente all'abbandono dei territori al cambiamento di lavoro da parte dei figli e via dicendo. Ci naturalmente, ha fatto sì che questo provvedimento abbia creato una serie oltre che di problemi, anche di ulteriori penalizzazioni.
Come diceva il Presidente Boeti, ci sono già dei lavori in corso in merito a questo tema. Bisogna tenere conto anche del fatto che noi abbiamo presentato il documento ad aprile, per cui nel frattempo sono passati alcuni mesi e tutto è in evoluzione. Tuttavia, un'ulteriore pressione in termini propositivi legata a questo tipo di problematica certamente rappresenta un elemento positivo, un supporto aggiuntivo che diamo a questo tipo di problema e di preoccupazione territoriale, per cui la nostra esortazione è che si faccia tutto il possibile nei confronti del Governo affinché questo avvenga.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Mi farebbe piacere che ci fosse l'Assessore Ferrero ad ascoltare questa discussione, visto che si parla di IMU agricola e coinvolge direttamente...



PRESIDENTE

Mi sembra che la sua richiesta sia sensata.
Invitiamo l'Assessore Ferrero ad entrare in aula. Intanto pu continuare, grazie.



MIGHETTI Paolo

Premetto che la mozione n. 151 la ritirerei, in quanto la n. 429 è sostanzialmente un "refresh" della n. 151, con gli aggiornamenti normativi nel frattempo intervenuti sul tema.
Sull'IMU agricola, con la mozione n. 429, noi chiediamo sostanzialmente due cose.
In prim'ordine, chiediamo l'impegno della Regione a una sua abolizione in quanto è una tassa che consideriamo iniqua e sembrerebbe che anche il Governo in questi mesi abbia capito che questa tassa non ha senso di esistere.
In secondo luogo, chiediamo anche, se proprio dobbiamo mantenere una tassazione dei terreni, che si faccia allora un discorso di utilizzo dei terreni. Noi abbiamo un territorio dissestato proprio per l'abbandono dell'attività agricola, quindi un territorio che non viene più utilizzato un territorio che non viene più mantenuto, un territorio soggetto al dissesto idrogeologico. Allora, se c'è qualcuno che deve pagare le tasse così è disincentivato dal non mantenere il territorio, deve essere chi non usa i terreni. Così chi non usa i terreni è incentivato ad affittarli venderli o comunque darli in gestione ad imprese agricole che, invece operano sul territorio e fanno questo tipo di attività.
Ribadisco che la linea principale su cui noi ci battiamo è l'abolizione della tassa. Pensiamo che questo ordine del giorno sia attuale perch oltre agli annunci e agli intendimenti, è necessario che ci sia un atto formale finale.
Sappiamo come nelle leggi di stabilità, spesso, le coperte siano sempre un po' corte e vengano ricalibrate all'ultimo minuto, se non all'ultimo secondo, quindi ci sembra importante che la Regione si pronunci in questo senso e dia un indirizzo al Governo nazionale.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ferrentino; ne ha facoltà.



FERRENTINO Antonio

Intervengo su tutti i vari ordini del giorno del punto 8) all'o.d.g.
Facciamo alcune riflessioni per quanto riguarda l'esenzione dell'IMU sui terreni. Su questo ordine del giorno leggiamo tutti che è intenzione del Governo, nella legge di stabilità, arrivare all'esenzione dell'IMU.
Tant'è vero che tutto il mondo agricolo ha risposto in modo positivo alla misura del Governo e il Gruppo del Partito Democratico si asterrà su tutti questi ordini del giorno.
Condividiamo nel merito, ma teniamo presente che c'è già un impegno del Governo a recepire queste istanze, frutto anche di incontri con le associazioni datoriali del mondo agricolo. L'ordine del giorno n. 151 è ritirato dai proponenti, ma sugli ordini del giorno n. 411, n. 429 e n. 284 noi ci asterremo per le motivazioni di cui dicevo prima.
Diverso è l'oggetto degli ordini del giorno n. 385 e il n. 411 per quanto riguarda la richiesta di esenzione dell'IMU sui fabbricati non servita da viabilità carraia o che non permette l'accesso alla viabilità. A noi questi ordini del giorno ci sembrano poco completi. Cosa vuol dire non servita da viabilità? Quando si deve fermare la viabilità dall'accesso al fabbricato? Posso avere un fabbricato che non ha una viabilità di accesso ma a 50-100 metri è possibile arrivare con automezzi.
Per questo, manifestiamo forte perplessità su questi ordini del giorno e per la loro incompletezza noi voteremo contro. Anche perché, non andando ad individuare delle misure finanziarie a ristoro dei Comuni che si troverebbero in questa situazione, ci sembrerebbe una misura generalizzata.
Se non si precisa che cosa vuol dire l'accessibilità carraia ci sembra che in alcuni casi, gli stessi Comuni possano essere messi in difficoltà.
Per questo motivo, voteremo contro questi ordini del giorno.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ferrentino.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 284, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione sulla mozione n. 411, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione sulla mozione n. 429, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.39, riprende alle ore 12.09)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Procediamo ripetendo la votazione della mozione n. 429, avente ad oggetto "IMU agricola - Richiesta presa di posizione contraria", su cui era mancato il numero legale.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 429, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.11)



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