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Dettaglio seduta n.83 del 07/07/15 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RUFFINO



(I lavori iniziano alle ore 14.34 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)


Argomento: Boschi e foreste

Interrogazione a risposta immediata n. 543 presentata dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Aggiornamenti sulla costituzione dell'Agenzia Foreste e Territorio"

Argomento: Boschi e foreste

Interrogazione a risposta immediata n. 551 presentata dal Consigliere Bertola, inerente a "Ritardo della Giunta regionale nell'elaborare delle proposte al fine al fine di costituire l'Agenzia Foreste e Territorio della Regione Piemonte, l.r. 1/2015"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando congiuntamente le interrogazioni a risposta immediata n. 543, presentata dal Consigliere Grimaldi, e n. 551 presentata dal Consigliere Bertola.
La parola al Consigliere Bertola per l'illustrazione dell'interrogazione n. 551.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
L'interrogazione parla di IPLA, ente sul quale abbiamo già sostenuto degli interventi mesi fa, anche per dotare la struttura di risorse: un intervento bipartisan, in collaborazione con le forze di maggioranza.
Vi è un progetto (sono proprio delle previsioni di legge) riguardante il futuro dell'IPLA, che intende unirla all'Agenzia Foreste e Territorio della Regione Piemonte: parliamo innanzitutto dell'articolo 17 della LR n.
1, del 27 gennaio 2015, il cosiddetto disegno di legge n. 77, che riguarda proprio l'articolo 17 e l'integrazione delle funzioni dell'PLA, dei suoi impiegati e degli operai forestali nella costituenda Agenzia Foreste e Territorio. L'articolo 17 stabilisce che la Giunta deve approvare tutta una serie di provvedimenti e che provvede ad elaborare le proposte necessarie alla riunificazione delle due strutture entro il 30 giugno 2015.
Successivamente alla legge regionale n. 1/2015 abbiamo anche una delibera (la delibera n. 18-1248 del 30 marzo 2015) riguardante il Piano di riorganizzazione delle partecipate della nostra Regione. Anche qui, si parla di IPLA e, anche qui, si dice che la Giunta regionale è autorizzata ad adottare le misure necessarie e opportune per costituire l'Agenzia Foreste e Territorio della Regione Piemonte, tramite integrazione dell'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente Spa (IPLA), dei suoi impiegati e degli operai forestali della Regione.
La Giunta regionale provvede a elaborare le proposte necessarie alla riunificazione delle due strutture entro giugno 2015, e questo è il senso ed il motivo della nostra interrogazione: il termine del 30 giugno è scaduto, siamo al 7 luglio e non è ancora venuto alla luce alcun provvedimento legislativo.
Pertanto, in questo senso, non si sta ottemperando a quanto previsto sia dall'articolo 17 della legge regionale n. 1/2015 sia dalla delibera n.
18-1248 del 30 marzo 2015.
Per questo motivo, chiediamo alla Giunta regionale se e quando abbia in mente di emanare tale provvedimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione dell'interrogazione n. 543.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come ha ricordato il Consigliere Bertola, con l'articolo 17 della legge n. 1/2015, abbiamo aggiunto una sorta di piccola legge sul superamento dell'IPLA. Infatti, si stabilisce che, al fine di conseguire gli obiettivi di razionalizzazione delle società partecipate e migliorare l'efficacia delle azioni a protezione del territorio, la Giunta regionale è autorizzata ad adottare le misure necessarie e opportune per costituire l'Agenzia Foreste e Territorio della Regione Piemonte tramite l'integrazione dell'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente S.p.A. (IPLA), dei suoi impiegati e degli operai forestali della Regione. La Giunta regionale adotta i provvedimenti volti all'attuazione di questo comma, mantenendo fermo l'assetto proprietario a capitale interamente pubblico della nuova realtà regionale e le funzioni strumentali ad essa attribuite. La Giunta regionale provvede a elaborare le proposte necessarie alla riunificazione delle due strutture entro giugno 2015.
La successiva DGR stabilisce un percorso che dovrebbe portare all'adozione di misure necessarie per far confluire l'IPLA e il personale dei suddetti enti nella costituenda Agenzia Foreste e Territorio. Anche qui, il termine indicato è il 30 giugno 2015.
Sappiamo bene (l'hanno detto gli Assessori Reschigna, Valmaggia e Ferrero) che uno dei problemi più importanti, dal punto di vista legislativo, è che l'integrazione di contratti diversi e di funzioni diverse non è così facile, in una costituenda società. Dopodiché, ci siamo dati il compito di integrare i fondi dell'IPLA, per evitare che ci fosse un periodo senza copertura economica, pertanto spero che, a prescindere dal fatto che siamo andati altre il 30 giugno, ci sia la possibilità per l'IPLA di svolgere, fino a fine anno, le proprie attività e pagare gli stipendi.
Inoltre, chiediamo alla Giunta a che punto sia l'intervento legislativo che deve portare ad un disegno di legge che - speriamo - l'intero Consiglio approverà.
La legge n. 1/2015 stabilisce semplicemente che l'integrazione deve mantenere le stesse funzioni e i dipendenti pubblici che fanno parte della Forestale, ma anche dell'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente, e che questa società deve essere totalmente a capitale pubblico.
Attendiamo, pertanto, lo stato avanzamento lavori della Giunta e speriamo che, con le prossime proposte, magari con una norma sulla semplificazione, si possa addivenire presto a questo nuovo istituto mantenendo tutte le funzioni e i dipendenti presenti nelle due istituzioni.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per la risposta.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Dopo aver approvato la norma cui facevano riferimento gli interpellanti, la Giunta regionale ha deciso di incaricare l'Assessore Ferrero del coordinamento di un lavoro, che peraltro coinvolge direttamente anche gli Assessori Valmaggia e De Santis, oltre al sottoscritto, per quanto attiene alle politiche di bilancio.
Insieme all'Assessore Ferrero abbiamo avuto numerosi incontri, sia con le organizzazioni sindacali sia con l'Amministratore Unico di IPLA, per cercare di affrontare i problemi riguardanti l'istituzione di quell'Agenzia. Questi, sono sostanzialmente due, e cerco di riassumerli velocemente: il primo, la natura del soggetto; il secondo, l'integrazione e la compresenza all'interno dello stesso soggetto di lavoratori con contratto pubblico e di lavoratori con contratto privato, oltre a meccanismi di selezione del personale che sono stati differenti a seconda dell'una o dell'altra situazione.
Si ritiene di aver individuato una soluzione, anche in relazione a una recente legge che la Regione Umbria ha assunto su questa materia. Pertanto lunedì prossimo la Giunta regionale assumerà il disegno di legge collegato alla legge finanziaria, dove troverà collocazione anche un articolo di norma che affronta definitivamente la situazione, per poi trasmetterla al Consiglio regionale, per l'esame e la sua approvazione.
Per quanto riguarda la garanzia relativamente all'attività di IPLA, le risorse che sono state iscritte al bilancio consentono, oltre all'avvio del PSR, di garantire il mantenimento dell'attività sino alla fine dell'anno.
E' evidente che l'obiettivo dell'Amministrazione regionale non è quello del mantenimento dell'attività, ma è quello di creare le condizioni affinché possa esserci un rilancio delle politiche riguardanti il tema delle foreste, all'interno della nostra regione.


Argomento: Telecomunicazioni

Interrogazione a risposta immediata n. 547 presentata dal Consigliere Graglia, inerente a "Eliminazione del digital divide nelle zone marginali"


PRESIDENTE

Proseguiamo esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 547 presentata dal Consigliere Graglia, che ha la parola per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Parliamo di diffusione di banda larga, in quanto è stato approvato lo schema di Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio della Regione Piemonte, accordo con il quale si impegnava a rafforzare l'azione di realizzazione dell'infrastruttura di telecomunicazione a sostegno della diffusione della banda larga sull'intero territorio. Ma sembra che così non sia avvenuto. Un esempio è che, su 18 tralicci che risulterebbero inclusi nell'elenco regionale, solo nove sarebbero in Val di Susa e neanche uno in Provincia di Cuneo.
E' ovvio che questa esclusione porterebbe ai Comuni dei problemi, nel senso che li metterebbe in difficoltà. Sembrerebbe che questa esclusione deriverebbe soprattutto, purtroppo, dalla scarsa densità abitativa, che quindi non renderebbe appetibile l'investimento da parte degli operatori telefonici.
Poiché le nuove tecnologie della comunicazione devono favorire, al contrario, la crescita, la diversificazione e l'innovazione delle economie delle aree rurali e la riduzione dell'isolamento fisico e geografico delle zone più marginali, come ad esempio quelle montane, interroghiamo per sapere come si ritenga di intervenire al fine di assicurare uniformemente su tutto il territorio regionale il potenziamento delle infrastrutture per la diffusione del servizio di connettività a banda larga per eliminare il digital divide in cui ancora si trovano molti cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per la risposta.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Leggo la nota che l'Assessore De Santis mi ha fatto avere a questo riguardo.
Eliminare il digital divide nel Cuneese, così come nelle altre zone del territorio piemontese dove ancora purtroppo si riscontra questo problema, è l'obiettivo primario da raggiungere nell'ambito dello stato di attuazione dell'Agenda Digitale. La Regione, in questo senso, sta lavorando su più fronti per garantire l'utilizzo ottimale delle risorse già disponibili e per cercare di attrarre nuove opportunità di finanziamento.
I fondi a disposizione per la prossima programmazione, su cui si potrà contare per superare le difficoltà segnalate anche nell'interrogazione sono di 44 milioni sul Piano Banda ultralarga (attraverso il POR FESR), a cui si aggiungono, in via di definizione, ulteriori 45 milioni sui fondi del FEASR.
Inoltre, la Regione sta lavorando in queste settimane ad un nuovo accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico che potrà drenare nuove ed importanti risorse da destinare ai territori e finalizzate a raggiungere gli obiettivi nazionali ed europei, anche se allo stato attuale è ancora in via di definizione il Piano nazionale sulla banda ultralarga, che sarà pronto entro la fine di quest'anno.
Dal punto di vista del digital divide, comunque, alcune zone del Piemonte risultano ancora più indietro, perché in determinate aree (nonostante la presenza della fibra ottica, realizzata grazie a interventi della precedente programmazione dei fondi europei) manca il cosiddetto "ultimo miglio", ovvero l'allacciamento delle singole unità abitative o produttive alle infrastrutture di smistamento.
La Regione sta lavorando in queste settimane alla nuova mappatura delle aree che riscontrano digital divide. Le zone di intervento sono infatti divise in quattro tipologie (A, B, C, D) in base all'interesse del mercato per le stesse. Per il Piemonte le aree ove il mercato agisce autonomamente (le A ed in parte le B) sono in tutto poche decine, data la particolare conformazione territoriale e distribuzione demografica del territorio piemontese, mentre la maggior parte sono aree C e soprattutto D, per le quali è richiesto un intervento diretto della Regione.
Tenendo conto di tutte le tecnologie disponibili, il Piemonte dispone oggi di una copertura pressoché completa del territorio con una connessione a banda larga superiore a due Mbps di tipo terrestre su tutti i Comuni; è inoltre disponibile una copertura satellitare a banda larga fino a 22 Mbps su tutto il territorio per quelle porzioni, seppur piccole, comunque ancora non raggiunte.
Date le caratteristiche geo-morfologiche del Piemonte, il ricorso a tecnologie diverse si è reso necessario per raggiungere anche le aree più isolate, ma nell'ambito degli interventi previsti dalla nuova programmazione si cercherà non solo di colmare il gap fin qui riscontrato nelle zone più disagiate, ma di renderle allo stesso tempo già dotate di servizi di connettività più avanzata. Particolare attenzione verrà dedicata alle aree montane, che devono diventare un motore di sviluppo dell'intera Regione.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Interrogazione a risposta immediata n. 545 presentata dal Consigliere Appiano, inerente a "Emergenza aule presso l'Istituto Agrario di Osasco"


PRESIDENTE

Proseguiamo esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 545 presentata dal Consigliere Appiano.
La parola al Consigliere Appiano per l'illustrazione.



APPIANO Andrea

Grazie, Presidente.
L'interrogazione riguarda l'Istituto Agrario di Osasco che, come sappiamo, ha ormai un numero di aule insufficiente per ospitare tutti gli studenti iscritti ai diversi corsi che sono venuti via via aumentando nel corso degli anni. E' un istituto di tutto prestigio che ospita studenti non solo del Pinerolese, ma anche della Val Sangone o comunque di moltissimi Comuni dell'Area Metropolitana.
Proprio per far fronte all'impossibilità da parte della Città metropolitana, che ha la competenza diretta in materia, è stata costituita sul finire del 2014 una associazione spontanea di genitori, insegnanti ed operatori della scuola con cui si sono raccolti oltre 60 mila euro sulla base di un'ipotesi progettuale di realizzazione di tre aule in prefabbricato.
Qualche giorno fa, in sede di Città metropolitana c'è stato un incontro che si auspicava fosse risolutivo rispetto al decretare la partenza dei lavori per essere pronti a partire dal mese di settembre. Invece un consulente portato dai tecnici della Città metropolitana avrebbe presentato una nuova ipotesi progettuale più bella e più eco-sostenibile, ma sicuramente più onerosa con l'incertezza assoluta sui tempi di realizzazione, sui costi effettivi, su chi integra l'eventuale costo ulteriore, creando quindi molta insoddisfazione, perché l'incertezza sulla riapertura della scuola in grado di accogliere tutti gli studenti è un'incertezza insostenibile, soprattutto alla luce di questo sforzo collettivo di raccolta di fondi.
L'interrogazione all'Assessore è volta a chiedere cosa intendiamo fare come Regione per promuovere uno sviluppo positivo del discorso, visto e considerato che in questi giorni si sta palesando il piano B, cioè se non si fa niente cosa accade? Accade che gli studenti saranno costretti a fare doppi turni, saranno costretti a rinunciare ad un giorno di scuola a turno in modo da poterli ospitare tutti, oppure si sarà costretti a reperire in affitto altri locali con spese ulteriori. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pentenero per la risposta.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
Intanto bisogna precisare che l'edificio relativo all'Istituto Agrario di Osasco è un edificio di proprietà, oggi, della Città metropolitana e ieri della Provincia di Torino. Ha due indirizzi: l'istituto per l'agricoltura e per l'ambiente. Ospita 282 iscritti alla data di oggi, che sono distribuiti in 13 classi. Poi esiste il settore tecnologico che, alla data odierna, ha 161 iscritti, che sono distribuiti in cinque classi.
La realizzazione dei moduli necessari per consentire all'istituto tecnico di completare il percorso quinquennale, quindi dalla trasformazione del professionale al quinquennale, considerato che la realizzare di nuove aule per il completamente del corso hanno la necessità di avere 200 metri quadrati lordi di superficie.
A tal proposito, si evidenzia che l'investimento, secondo gli indirizzi che sono stati auspicati, ammonta a 200 mila euro per ogni singolo modulo da tre aule, con un cronoprogramma che consentirebbe la realizzazione delle aule entro il 2015-2016.
Ovviamente per poter realizzare l'opera da computo metrico della Città metropolitana occorrono le risorse che oggi la Città metropolitana non ha a disposizione.
Come è stato ricordato, per ovviare a questo inconveniente, secondo le tempistiche di programmazione, soprattutto per l'assenza di risorse, un comitato di genitori ha spontaneamente ricercato le risorse per l'acquisto di due prefabbricati che permetterebbero di risolvere il problema in breve tempo. La Città metropolitana si è impegnata a svolgere il ruolo di stazione appaltante e su questo si stanno programmando i lavori per consentire l'avvio corretto dell'anno scolastico 2015-2016.
Quello che noi possiamo fare in questo contesto è ricoordinare i diversi soggetti che compongono il tavolo. I moduli sono pagati dal comitato dei genitori, sottolineo questo aspetto a testimonianza di una situazione per la quale gli Enti pubblici fanno fatica ad erogare le risorse nei confronti di edifici di proprietà. Quindi, queste risorse possono essere utilizzate dalla Città metropolitana, che diventerebbe stazione appaltante. L'autonomia scolastica si è dichiarata disponibile a svolgere la funzione di cassa, perché ci troveremo di fronte a queste due situazioni.
L'Assessorato è assolutamente disponibile a riconvocare il tavolo per riaggionarci sulla situazione e per capire quali sono i tempi per far sì che, per l'anno scolastico 2015-2016, si possa iniziare l'attività dell'istituto tecnico in modo regolare e corretto.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione a risposta immediata n. 546 presentata dal Consigliere Molinari, inerente a "Inceneritore di Vercelli"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione a risposta immediata n. 546, presentata dal Consigliere Molinari, che ha la parola per l'illustrazione.



MOLINARI Gabriele

Grazie, Presidente.
L'interrogazione muove da quanto avvenuto nella conferenza stampa che si è tenuta presso il Municipio di Vercelli lo scorso 29 giugno, dove ARPA Piemonte ha presentato i risultati di uno studio epidemiologico condotto sulle popolazioni di Vercelli e di Asigliano Vercellese in ordine all'attività dell'inceneritore di Vercelli, chiuso lo scorso anno.
I risultati dello studio epidemiologico si palesano come molto gravi, a dir poco sconcertanti sotto alcuni aspetti, se si pensa che c'è un'incidenza maggiore di numerosissime patologie, addirittura del 400 come quella del tumore del colon retto.
Riteniamo che questa non sia - condivendola anche con il Consigliere Corgnati, con il quale ho presentato un'altra interrogazione relativa alla fonderia SACAL di Carisio - che una delle situazioni di emergenza in cui versa il territorio di Vercelli. In questo caso, sotto il profilo della sicurezza ambientale.
Palesando la gravità dal fatto che la segnalazione di cui in premessa proviene da un'agenzia regionale, diventa davvero imprescindibile capire cosa intenda fare la Regione con riferimento a quanto evidenziato in questo studio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valmaggia per la risposta.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Ricordiamo che l'inceneritore di Vercelli, inceneritore di prima generazione, ha avviato la sua attività nel 1997 ed è stato chiuso ad aprile dello scorso anno (ha operato quindi per 17 anni). La programmazione regionale e il nuovo piano dei rifiuti adottato qualche settimana fa dalla Giunta, e che adesso è all'attenzione del Consiglio attraverso la Commissione, non prevede un nuovo impianto in Piemonte essendo l'impianto del Gerbido sufficiente.
A seguito delle analisi, è stata fatta un'indagine che ha dato indicazioni che devono essere ulteriormente approfondite, tenendo conto che negli impianti nuovi si fa una verifica prima dell'avvio dell'impianto cioè si accompagna la vita, la produzione, l'attività con i controlli anche sanitari, sulla popolazione che abita intorno.
A seguito di questa indagine che ha fornito dei dati per certi versi preoccupanti, ma a volte anche difficili da interpretare, sicuramente si provvederà ad ulteriori analisi ed ulteriori approfondimenti e soprattutto, a valutare se, a conclusione della vita produttiva di questo impianto, sia necessario un intervento di bonifica sul sito o sulle aree circostanti, tenendo conto che questo tipo di impianto è gestito sia per quanto riguarda le autorizzazioni, sia per quanto riguarda il controllo dalla Provincia.
E' la Provincia che rilascia le autorizzazioni ed è la stessa Provincia che ha commissionato sia l'ARPA che l'ASL per fare questo tipo di indagine.
L'indirizzo è quello di procedere sapendo che il problema è risolto alla radice. L'inceneritore è chiuso da un anno e non se ne farà uno nuovo adesso l'attenzione è di monitorare il territorio e dare conferma o controdedurre a questa prima indagine che è stata fatta e che ha dato le risultanze alle quali ha accennato il Consigliere Molinari.



PRESIDENTE

Prima di passare all'interrogazione successiva, chiedo all'Aula di abbassare il tono di voce. Grazie.


Argomento: Difesa idrogeologica

Interrogazione a risposta immediata n. 548 presentata dal Consigliere Berutti, inerente a "Pulizia degli alvei dei fiumi"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 548, presentata dal Consigliere Berutti, che ha la parola per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Si ritorna sugli stessi argomenti, ma alla luce di una situazione di totale stagnazione.
Dico questo perché, obiettivamente, insieme a tutta un'altra serie di criticità che stanno perseverando e legate all'ultima alluvione, tocchiamo un tasto che è ancora più ampio. Mi riferisco alla criticità legata alla pulizia degli alvei dei fiumi che ormai la legge Pecoraro Scanio, insieme a tutte le pressioni che arrivano dalle varie associazioni ambientali sostanzialmente stanno immobilizzando un po' una situazione di buon senso che, invece, dovrebbe essere adottata dal punto di vista della pulizia dei fiumi.
Sappiamo tutti che man mano che si alza l'alveo a seguito del deposito della ghiaia, dei sassi e della sabbia questo crea criticità nell'ambito di tutte le varie realtà territoriali che sono chiaramente adiacenti ai fiumi.
In più, c'è una difficoltà minima di prelievo, perché è vero che si parla di 10.000 metri cubi di possibilità di prelievo, ma sappiamo che i numeri sono ben più ampi e, soprattutto, anche se c'è un fermo dell'attività edilizia, la necessità è sempre abbastanza forte.
Il problema è che questa necessità porta ad innescare un lavoro sulle cave di prestito per cui, almeno negli anni indietro - non dico oggi perché probabilmente è aumentato un po' il controllo - ma ancora recentemente sugli organi di stampa si legge di situazioni dove le vecchie cave, o cave non ancora definite, sono elementi di deposito di rifiuti pericolosi.
Credo che, alla luce di questo, non si possa più dormire e si debba intervenire su un lavoro congiunto. Se le amministrazioni sentono AIPO AIPO rimanda alla Regione, dopodiché la Regione rimanda al Governo. Qui il meccanismo continua a girargli attorno, ma non si arriva al risultato, e quando poi arrivano situazioni di alluvione, o comunque piogge di grande intensità, siamo tutti a correre a cercare di consolare le varie situazioni, ma al lato pratico nessuno interviene.
Alla luce di questo, si chiede se si sta lavorando in prospettiva per cercare di abbattere determinate barriere; se vogliamo lavorare su un eventuale ordine del giorno (ma questo è un particolare che aggiungo in più) e se ci sarà la possibilità di spingere i parlamentari a lavorare sulla legge Pecoraro Scanio. Nei giorni scorsi, un mio amico, Sindaco di un piccolo Comune, mi diceva che per la pulizia dei fiumi, a livello di alveo addirittura serve l'ambientale. Mi sembra veramente una follia nella follia.
Ovviamente la risposta potrà solo avere pertinenza e relazione al quesito e alle domande poste, però personalmente credo che il problema sia molto più ampio di quello che di base si sta affrontando e che, soprattutto a mio avviso, si sta sottovalutando.
Grazie per la risposta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Balocco per la risposta.



BALOCCO Francesco, Assessore alla difesa del suolo

Grazie, Consigliere.
Lei ha giustamente citato il provvedimento dell'ex-ex Ministro dell'Ambiente, però io le cito anche il provvedimento del Governo Berlusconi, e dell'allora Ministro dell'Ambiente, che improvvisamente impedì il ricorso al sistema della compensazione, che era un sistema che se governato in modo opportuno, avrebbe in parte risposto alle sue esigenze.
Proprio in queste settimane e in questi mesi stiamo riproponendo il metodo della compensazione, anzi, lo stiamo utilizzando, perché, come lei sa, collegato agli eventi e agli interventi di protezione civile, in particolare ad interventi susseguenti alla dichiarazione di calamità naturale, questi interventi di compensazione sono possibili e li stiamo riproponendo e anche ri-sperimentando.
Per quanto riguarda, più in generale, la questione che lei pone intanto, come lei sicuramente saprà, oggi c'è la possibilità, su richiesta dei singoli Comuni, di intervenire con interventi che rimuovano materiale litoide fino a 10.000 metri cubi (che non è pochissimo). Devo però dire che non arrivano molte richieste ai Comuni in questo senso. E' altrettanto vero che la pianificazione sugli alvei permette - e in qualche caso ci sono progetti ormai avviati - di intervenire, ma a fronte di una pianificazione piuttosto precisa sul bacino o, comunque, sull'alveo del fiume interessato.
E' evidente che non si può intervenire nella cosiddetta pulizia degli alvei intesa, mi pare da lei, come intervento per asportare materiale litoide, perché se invece intende interventi per asportare materiale vegetale, questo ormai è assolutamente possibile, anche in forme molto semplificate.
Per il materiale litoide, invece, si tratta di questione diversa: intanto perché stiamo parlando di materiale che ha un certo valore, ma non solo. Forse è il caso di sfatare l'idea per cui le questioni alluvionali dipendano sostanzialmente dal fatto che non vengano rimossi questi materiali, qualche volta, anzi spessissimo, questo avviene proprio per il motivo opposto. Nel passato si sono fatte asportazioni in modo selvaggio che hanno semplicemente creato una velocizzazione del flusso del corso d'acqua, creando danni veramente significati.
Gli spazi per intervenire quindi ci sono, ovviamente all'interno di un controllo, da parte dei nostri organi, da parte ovviamente anche dell'AIPO per quanto riguarda i bacini di sua competenza, ma, in generale, attraverso le nostre strutture decentrate, che sono assolutamente disponibili a richiesta ed anche nella pianificazione più generale.


Argomento: Calamità naturali

Interrogazione a risposta immediata n. 549 presentata dal Consigliere Vignale, inerente a "Dichiarazione stato emergenza e riconoscimento stato calamità naturale per Pinerolese, Cuneese, Valli di Lanzo e Canavese evento atmosferico del 15 maggio 2015 "


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 549, presentata dal Consigliere Vignale, che ha la parola per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Com'è noto a molti colleghi e alla Giunta regionale, il 15 maggio c'è stata una violentissima grandinata che ha interessato i Comuni del pinerolese occidentale, alcuni Comuni della provincia di Cuneo (che sono quelli maggiormente colpiti dalle precipitazioni) e molti altri Comuni nel Canavese e nelle Valli di Lanzo.
Tali eventi hanno danneggiato, in particolar modo, uno dei più significativi distretti della frutta piemontese; le colture agricole sono state totalmente distrutte per questo anno, ma con rischio anche per gli anni a venire; sono state danneggiate strutture sempre nel mondo dell'agricoltura, di tutela e di prevenzione della grandine; molti edifici pubblici ed anche una parte della viabilità dei Comuni interessati.
Successivamente all'evento calamitoso, molte amministrazioni comunali hanno trasmesso, tanto alla Città metropolitana quanto alla Regione, un elenco dei danni subiti ed anche una richiesta di calamità naturale per le imprese e una richiesta di emergenza naturale per i danni subiti dagli edifici pubblici e dalla viabilità.
Per una situazione simile a questa, una grandinata avvenuta nel marzo che ha interessato le province di Asti e di Cuneo, le Province hanno interessato la Regione e poi la Regione ha fatto richiesta di emergenza naturale (in quel caso ha coinvolto quasi esclusivamente beni pubblici).
Tale richiesta di emergenza naturale è stata approvata dal Consiglio dei Ministeri il 26 giugno scorso.
La domanda che poniamo è se per le zone del Pinerolese, per i Comuni attigui della provincia di Cuneo e per le Valli di Lanzo e del Canavese, la Regione Piemonte, anche di intesa con la Città metropolitana, abbia avanzato la richiesta di stato di emergenza e di stato di calamità regionale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Balocco per la risposta.



BALOCCO Francesco, Assessore alla difesa del suolo

Sì, Presidente, leggerò anche una nota dell'Assessore Ferrero sulla questione dei danni agricoli.
In sostanza, Consigliere, avevamo già risposto ad una sua interrogazione analoga il 19 maggio scorso, proprio pochi giorni dopo l'evento a cui lei fa riferimento.
In quella prima risposta si era già affermato, almeno da parte degli Uffici nelle loro valutazioni, che la forte grandinata che aveva colpito quelle zone aveva sicuramente creato molti danni, specialmente nel comparto agricolo, ma anche sulle coperture, sui tetti e sugli edifici, senza per causare interventi particolarmente rilevanti sul suolo.
Quando lei fa riferimento alla richiesta di calamità naturale, e al successivo decreto del Consiglio dei Ministri riferito agli eventi del marzo scorso in provincia di Cuneo e in provincia di Asti, in quel caso ci furono danni significativi al suolo, alla viabilità, con frane molto consistenti in ampie zone di quei territori.
Qui siamo di fronte a una situazione diversa, che - ripeto - ha colpito in modo significativo il comparto agricolo, ma in quel caso, come lei sa si segue una procedura diversa, che sostanzialmente è sorretta dal punto di vista regionale con degli interventi per agevolare il ricorso al sistema assicurativo e solo nel caso di interventi che provochino danni molto consistenti, che superino sostanzialmente il 30% del prodotto lordo vendibile, allora vi è la possibilità di richiedere interventi specifici al Ministero. In questo caso, per quanto riguarda il comparto agricolo, non ci sono delle segnalazioni provenienti dalle Province, verificata questa situazione, quindi l'unica possibilità è quella, appunto, da parte dei danneggiati, di ricorrere, qualora si fossero assicurati, anche con il contributo regionale, al sistema assicurativo.
Per quanto riguarda gli altri tipi di danni, che - ripeto - hanno colpito, per quanto riguarda gli edifici, sostanzialmente le coperture anche queste in gran parte sono soggette a coperture assicurative. Faccio un esempio: nella mia città (Fossano), gli eventi del maggio scorso hanno danneggiato la copertura di una scuola elementare e il Comune, in parte anche grazie all'intervento assicurativo, ha provveduto immediatamente a coprire il costo dell'intervento.
Dette queste cose, nulla vieta che si provveda ad un ulteriore approfondimento, anche perché nei giorni scorsi si sono verificati nuovamente eventi di questo genere (robuste grandinate, venti molto forti trombe d'aria), che nei prossimi giorni si faccia un'ulteriore valutazione: a questo punto, il Presidente deciderà se avviare la pratica della richiesta della calamità naturale.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Interrogazione a risposta immediata n. 550 presentata dal Consigliere Mighetti, inerente a "Sede laboratorio agrochimico di Alessandria"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 550, presentata dal Consigliere Mighetti, che ha la parola per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Della questione del laboratorio agrochimico di Alessandria avevo già avuto modo di parlarne con l'Assessore Ferrero, che mi dispiace non sia presente in Aula oggi. Comunque, spiego a grandi linee qual è la situazione.
Il laboratorio agrochimico di Alessandria compie analisi sul vino ed evita ai cittadini (non solo piemontesi, ma a tutti quelli che bevono vino piemontese) di incorrere nell'assunzione di sostanze sofisticate. Al riguardo, ricordiamo che queste analisi nascono dallo scandalo del metanolo risalente al 1986.
Il laboratorio agrochimico ha sede tuttora ad Alessandria per un motivo prettamente logistico: perché chiaramente si trova in una zona baricentrica rispetto alle zone di coltivazione della vite e di produzione del vino.
Abbiamo visto (era anche palese) una questione fondamentale sull'esistenza di questo laboratorio: il laboratorio spendeva moltissimi soldi per il pagamento di affitti. Quindi capiamo benissimo la situazione della Regione allorquando si pone il problema di abbassare i costi di questo laboratorio, però non capiamo quale sia la politica rispetto alla permanenza di questi controlli, alla loro esecuzione e alla loro attribuzione sui diversi attori che possono intervenire nel sostituire, di fatto, il vero e proprio laboratorio agrochimico, che è in corso di riorganizzazione.
Da una parte, si dice che nel futuro l'Istituto Zooprofilattico si occuperà di tutte le analisi che riguardano gli alimenti, mentre dall'altra assistiamo ad un continuo spostarsi dell'attenzione verso quello che è un futuro di queste analisi all'interno di ARPA Piemonte. Questo processo non ci è chiaro; non ci è chiaro perché, su tutte le analisi, quella sul vino debba andare ad ARPA Piemonte e non ci è chiara soprattutto la posizione dell'Assessorato, perché da una parte avevamo colto la tendenza dell'Assessorato a promuovere un discorso di accorpamento delle analisi all'Istituto Zooprofilattico, salvaguardando sia i lavoratori della Regione che attualmente si occupano delle analisi sia i ricercatori che partecipano attualmente alle analisi (si tratta di borsisti dell'Università di Alessandria che, con grande specialità e grande perizia effettuano le analisi) e invece assistiamo, appunto, a un trasferimento di tutte le attrezzature all'ARPA Piemonte.
Quindi ci chiediamo proprio, a questo punto, quale sia l'intenzione della Regione Piemonte nei confronti sia dei lavoratori della Regione e dei borsisti, sia del futuro di questo tipo di analisi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valmaggia per la risposta.



VALMAGGIA Alberto, Assessore regionale

Grazie, Presidente. Sostituisco l'Assessore Ferrero, impegnato a Roma e leggo la risposta.
La Direzione Patrimonio, a seguito delle attività per la riduzione della spesa, ha comunicato all'Assessorato all'agricoltura che, a far data dal 31/10/2015, il laboratorio agrochimico di Alessandria verrà chiuso (tale laboratorio ha, ad oggi, un consistente costo economico per affitto locali , gestione e manutenzione di circa 160.000 euro all'anno).
Nei mesi scorsi, si è quindi valutata la possibilità di mantenere tale servizio ad Alessandria, in quanto area di riferimento del comparto vitivinicolo regionale.
A seguito di indagini e verifiche sulle possibili soluzioni, è emersa la disponibilità di ARPA ad assumere detto servizio con sportello ad Alessandria. La stessa ARPA ha manifestato la propria disponibilità a far fronte alle analisi enochimiche attualmente svolte dal laboratorio agrochimico di Alessandria, senza chiedere in cambio alcuna compensazione economica.
In relazione all'assicurazione da parte della stessa ARPA di svolgere pienamente le attività attualmente in uso nel suddetto laboratorio e a seguito di incontri, sopralluoghi e comunicazioni formali ed informali, è in via di definizione la procedura che consentirà di affidare tale servizio alle condizioni sopra indicate.
Tale attività dovrebbe concludersi nei prossimi mesi affinché sia evitata qualsiasi penalizzazione agli attuali utenti del laboratorio al momento della programmata chiusura della sede del laboratorio agrochimico di Alessandria.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 552 presentata dal Consigliere Bono inerente a "Presidio Gradenigo, quali attività sono previste nella rete di offerta ospedaliera della Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 552, presentata dal Consigliere Bono, che ha la parola per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Come dicevo oggi nella discussione generale sul disegno di legge di modifica della legge n. 59/85, abbiamo ancora dei quesiti abbastanza importanti da porre all'Assessore Saitta, in particolar modo riguardo all'accordo mancato, sfumato almeno, nella giornata di ieri, per quanto riguarda il budget da assegnare all'ospedale Gradenigo; accordo, appunto che non sarebbe andato in porto; probabilmente - si dice, si pensa, ma bisognerà avere una risposta spero chiarificatrice, in questo senso, da parte dell'Assessore Saitta - per l'interposizione di Humanitas, rispetto all'attuale gestione che dovrebbe essere ancora in mano alla Congregazione delle Suore della Carità.
Infatti, l'oggetto del contendere era il mantenimento di tutte le strutture complesse attualmente presenti nel presidio Gradenigo e in particolar modo parlo della struttura complessa di otorinolaringoiatria.
Questa struttura, secondo la proposta dell'Assessorato - del Direttore Moirano e dell'Assessore Saitta - sarebbe pletorica rispetto all'offerta nella rete ospedaliera dell'ASL TO2 e di Torino in generale e quindi andrebbe soppressa.
Noi, dunque, vorremmo sapere dall'Assessore - e lo chiediamo per sapere quali strutture complesse verranno mantenute, o si propone di mantenere nel presidio e pertanto quale tipo di presidio avremo davanti, qualora dovesse andare in porto la vendita. Nei regolamenti ospedalieri di ambito nazionale, infatti, noi sappiamo che gli ospedali con pronto soccorso di base hanno solo una medicina interna, una chirurgia generale, un'ortopedia ed eventualmente un laboratorio analisi. L'avere una serie di altri reparti, tra cui soprattutto l'anestesia e la rianimazione, configura un ospedale cardine con DEA di primo livello: quindi, con l'otorinolaringoiatria, l'urologia, la gastroenterologia, la diagnostica per immagini. Sono queste tutte strutture in più che configurerebbero un DEA di primo livello e un ospedale cardine.
In merito a questo mancato accordo, quindi, noi vorremmo avere dei chiarimenti dall'Assessore, perché è importante capire l'organizzazione all'interno della rete, anche in relazione al tema riguardante l'Ospedale Martini, che l'Assessore ha liquidato ieri, con una riunione di cui abbiamo potuto leggere sui giornali e in cui avrebbe rassicurato gli operatori sul fatto che non c'è alcuna contrapposizione tra un ospedale dell'ASL TO1 e uno dell'ASL TO2.
Noi vogliamo essere ancora più sicuri e quindi abbiamo voluto interrogare l'Assessore per avere una risposta sia orale sia scritta che potrà essere usata sicuramente anche in senso positivo per poter rassicurare i cittadini, se del caso, sul futuro assetto ospedaliero della Città di Torino.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Per la Giunta regionale, risponde l'Assessore Saitta.



SAITTA Antonio, Assessore alla sanità

Il collega ha aggiornato la sua interrogazione alla decisione che abbiamo assunto ieri e quindi mi pare che ora avanzi una domanda sulla decisione di ieri e poi una domanda più generale che aveva già avuto modo di avanzare in Commissione, alla quale modestamente avevo tentato di dare una risposta, naturalmente insoddisfacente; il collega l'ha quindi riproposta anche qui in Aula e io sono evidentemente abituato a riprendere le questioni già discusse in Commissione.
Per quanto riguarda il Gradenigo, la delibera che è stata assunta ieri conferma il finanziamento del 2104, quindi anche con il pronto soccorso.
Per quanto riguarda, invece, la caratteristica di questa struttura ospedaliera, voi sapete che non si tratta di un pronto soccorso qualunque: si tratta di un pronto soccorso con 20.000 passaggi. E' un pronto soccorso importante; non è certamente un DEA di primo livello, ma svolge importanti attività e quindi credo sia utile, giusto e doveroso che, avendo queste caratteristiche, debba avere anche alcune specialità coerenti con questo ruolo. E' chiaro che non stiamo parlando, con questi passaggi e questo ruolo che ha l'Ospedale Gradenigo, di ospedali di territorio.
Le specialità che attualmente ha il Gradenigo sono specialità che riteniamo utili per la comunità su quel luogo, perché se non ci fossero quelle attività ci sarebbe una carenza di offerta, ad eccezione dell'otorinolaringoiatria per la quale c'è un eccesso di offerta nel sistema torinese; e non soltanto torinese. Come abbiamo previsto la soppressione di qualche struttura complessa di otorinolaringoiatria nel pubblico, è chiaro che prevediamo la stessa cosa anche per il Gradenigo. In ogni caso il riferimento è la delibera n. 1-600, che ha compiuto le scelte.
Tutte le scelte che sono state operate nei confronti del privato, cioè fanno riferimento a quella delibera, che per esempio ci ha consentito di dire al privato - lo dico solo per esemplificare un po' le cose - che a Biella, dove c'è un ospedale pubblico che può svolgere attività di ortopedia, non è il caso che il privato si occupi dell'acuzie e di ortopedia (perché, appunto, c'è l'ospedale pubblico).
Abbiamo adottato lo stesso criterio anche per l'Ospedale Gradenigo: per la struttura di otorinolaringoiatria noi abbiamo previsto zero posti letto assegnati; così come, sempre coerentemente con la delibera 1-600 che è l'elemento sul quale abbiamo condotto la discussione e poi la conclusione abbiamo previsto - tanto per dire che il tema ci è noto - che, per esempio la Cellini non avrà l'emodinamica. Diciamo quindi che i riferimenti sono tutti contenuti in quella delibera n. 1-600 che ci ha permesso di fare una discussione e giungere ad una conclusione coerenti con alcuni atti di programmazione: le scelte compiute, quindi, sono conformi a quegli atti di programmazione.
In ogni caso, credo che quando il Consiglio deciderà di approvare la legge, indipendentemente da chi sarà il gestore privato, resta sempre il fatto, in termini di garanzia, che abbiamo previsto - come voi sapete, con un emendamento che abbiamo presentato e poi ripreso e rafforzato - che si stabilirà una relazione forte con l'ASL TO2 dal punto di vista organizzativo e dell'attività produttiva, in grado di soddisfare al meglio la domanda dei cittadini su quel territorio.
Questi mi paiono essere gli elementi utili rispetto alle domande che sono state poste.
Grazie.


Argomento: Assistenza farmaceutica (organizzazione, servizi ecc.

Interrogazione a risposta immediata n. 544 presentata dal Consigliere Boeti, inerente a "Prescrizione alle Aziende sanitarie regionali per l'impiego del farmaco Avastin nel trattamento delle maculopatie"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
544, presentata dal Vicepresidente Boeti, che ha la parola per l'illustrazione in qualità di Consigliere.



BOETI Antonino

Grazie.
Ho pensato di cercare di capire, a distanza di qualche anno dalla questione che ha riguardato sia la Roche sia la Novartis, a che punto fosse la situazione nella nostra Regione.
La questione è nota a tutti: gli ospedali della nostra Regione utilizzavano un farmaco, che si chiamava Avastin, che aveva come indicazione off-label - cioè fuori dalle indicazioni normali - anche la terapia della maculopatia: quindi un farmaco che, se anche non aveva l'indicazione precisa per questa malattia, veniva utilizzato dagli oculisti con buoni risultati e soprattutto con un costo molto limitato.
Ad un certo punto sembra - ma è stato dimostrato e peraltro una recente sentenza della Corte europea l'ha certificato - che ci sia stato un cartello tra le due aziende, con l'obiettivo di far utilizzare alle Aziende ospedaliere il farmaco a più alto costo. La terapia della maculopatia prima costava, mi pare, 16 euro e ad un certo punto ne costava circa 1.500 euro.
Considerato che ho ricevuto lamentele da parte di alcuni cittadini sul fatto che non tutti gli ospedali della nostra Regione oggi utilizzino il farmaco che costa di meno e che ha lo stesso effetto terapeutico sulla malattia, vorrei capire dall'Assessore com'è la situazione in questo momento in Piemonte. L'Assessore si è già espresso su questa questione rispondendo ad un'altra interrogazione, ma io ho bisogno di capire com'è la situazione in questo momento, cioè se i nostri oculisti, se vogliono possono utilizzare il farmaco a più basso costo, con un risparmio inevitabile per le casse della Regione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Per la Giunta regionale, risponde l'Assessore Saitta.



SAITTA Antonio, Assessore alla sanità

Il collega Boeti ha ricostruito il percorso del rapporto tra questi due farmaci e ha anche ricordato che abbiamo avuto modo di discuterne in passato: mi pare ci sia stata, qualche mese fa, un'interrogazione del collega Gariglio. Come ho avuto modo di dire allora - lo ripeto adesso - su questa vicenda, ossia sull'utilizzo di questo farmaco per le maculopatie oltre alle decisioni che sono state assunte a suo tempo dall'antitrust, è in corso anche un'indagine nazionale del Procuratore Guariniello sul costo di questi farmaci.
Come Assessorato continuiamo a lavorare innanzitutto affinché a livello nazionale, come Regione, sia prevista la parità di impiego del farmaco meno costoso. Registriamo, come sta capitando anche per l'epatite C, non sempre una risposta veloce (posso dire così) e precisa da parte dell'AIFA, perch credo che si ponga il problema - e si porrà sempre di più con l'introduzione dei farmaci innovativi - di evitare in tempo la formazione di cartelli delle ditte farmaceutiche (è quello che è avvenuto e che probabilmente avverrà per gli altri farmaci innovativi).
Emerge, dunque, un problema che lo stesso Presidente Chiamparino ha posto nel corso dell'ultima Conferenza Stato-Regioni, perché la questione è delicata.
Tornando al tema dell'Avastin, in Piemonte, da quando abbiamo iniziato ad occuparci di questo argomento, sono ormai numerose le realtà che ne hanno previsto l'utilizzo. Cito per tutti l'esempio di Cuneo: qui la spesa per il trattamento dei casi di maculopatia è scesa da 700.000 euro a 200.000 euro, mantenendo invariato il numero dei trattamenti. Si tratta di scelte che hanno compiuto, in sostanza, i medici. Vi è, quindi, una valutazione anche di carattere scientifico.
Cito Cuneo perché è il dato più rilevante, ma questo andamento della prevalenza di Avastin rispetto a Lucentis sta diventando consolidato.
È chiaro che nella scelta del farmaco c'è sempre, evidentemente, una responsabilità da parte del medico: non si può imporre assolutamente nulla ma mi pare che più passi il tempo e più questo farmaco venga utilizzato.
Se può essere utile, su questo tema è stata presentata, da parte di alcuni Parlamentari del Partito Democratico, un'interrogazione al Ministero della Salute, che ha dato una risposta interessante, perché riporta anche il lavoro che noi abbiamo fatto. Perché, ad un certo punto, trattandosi di un farmaco - Avastin - che necessita di una modalità di trattamento particolare, abbiamo autorizzato, come indicazione regionale, 124 centri in Piemonte. Questa, oltre ad essere una valutazione dell'Assessorato, è una valutazione che riporta puntualmente la risposta all'interrogazione di due Parlamentari del Partito Democratico, e c'è l'indicazione precisa di quali sono i centri autorizzati e l'andamento economico nazionale per l'utilizzo di Avastin e di Lucentis. C'è un cambiamento di rotta, ma, in ogni caso resta sempre ancora un tema collegato all'AIFA.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.



(Alle ore 15.38 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 15.43)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Balocco, Conticelli, Ferrero e Gancia.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Proseguimento esame disegno di legge n. 91 inerente a "Modifiche all'articolo 27 della legge regionale 3 maggio 1985, n. 59 (Piano Socio Sanitario della Regione Piemonte per il triennio 1985-1987)"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 91, inerente a "Modifiche all'articolo 27 della legge regionale 3 maggio 1985, n. 59 (Piano Socio Sanitario della Regione Piemonte per il triennio 1985-1987)", di cui al punto 3) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta antimeridiana è terminata l'illustrazione degli emendamenti.
In sede di discussione generale sul complesso degli emendamenti sono intervenuti i Consiglieri Bono, Gariglio, Pichetto Fratin, Bertola Batzella e Frediani.
In fase di discussione generale chi chiede di intervenire? C'era prima il Consigliere Valetti e poi il collega Mighetti, oppure prima il collega Mighetti e poi il collega Valetti? Prego, Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche il mio collega, con cui siamo legati da una grande confusioni di pseudo-omonimia, per cui veniamo spesso scambiati.
Riprendo da dove abbiamo lasciato, quindi da un intervento che interpretiamo come "provocazione" sulla dittatura della minoranza.
Visto che siamo in tempi di "chiacchiere da Bar Sport" sul futuro di quest'Assemblea e di questa Giunta, faccio notare che se la minoranza riesce a fare una dittatura con una maggioranza di 32 Consiglieri (contro i 18 dell'opposizione), figuriamoci tra un mese o quando sarà! Chissà che bella dittatura.
GARIGLIO Davide (fuori microfono) Ci riuscite perché noi siamo bravi!



VALETTI Federico

Sarà una dittatura forse della maggioranza, a quel punto! È una battuta molto sottile, che rispedirei tranquillamente al Presidente Gariglio. Perché abbiamo dimostrato che, quando ci sono state delle azioni portate avanti dall'attuale maggioranza che si dimostravano nell'interesse comune - nell'interesse della collettività - non abbiamo avuto alcun problema a sostenerle. Ci sono state anche alcune proposte di legge cofirmate da esponenti della maggioranza e della minoranza: ricordo la riforma dell'Agenzia della mobilità sui trasporti, che è stata, a nostro avviso, un'operazione corretta, perché andava in direzione della tutela dei cittadini, degli utenti e dei pendolari.
Se aveste fatto la stessa cosa in tema di sanità nei confronti dei pazienti e nei confronti di un servizio che rappresenta la "spina dorsale" dell'istituzione Regione, certamente non avremmo avuto problemi ad appoggiarla.
Pertanto, dire che c'è una "dittatura" è molto strumentale: è un modo per nascondere il fatto che quando ci sono delle proposte che non condividiamo e che non sono, a nostro avviso, nell'interesse del pubblico ma nell'interesse di pochi privati, si chiama in causa la dittatura. In realtà, sono semplicemente i mezzi che lo Statuto di questo Ente mette a disposizione: noi, come opposizione, li esercitiamo fino in fondo per manifestare il dissenso, anche qualora si arrivi a misure estreme come il contingentamento dei tempi. Certamente è una prerogativa concessa dal Regolamento, nondimeno è un segnale di una certa debolezza politica.
Perché, evidentemente, abbiamo dei concetti molto diversi su come si tutela la salute dei cittadini. Dimostrare di non essere in grado di gestire un ospedale pubblico e privatizzarlo ad un Ente profit per renderlo sostenibile è un'idea di sanità che noi non condividiamo e sulla quale ci opponiamo in tutti i modi.
Questa non è dittatura della minoranza: è semplicemente il ruolo che ogni seria opposizione dovrebbe esercitare; ruolo a cui questo Consiglio si è disabituato e purtroppo eccolo di nuovo manifestarsi in tutte le forme che vengono concesse dal Regolamento.
Detto questo, auguro al Presidente Gariglio e alla maggioranza che non si configuri una situazione ancora più sfavorevole prossimamente, per cui i numeri per la dittatura della minoranza ci siano veramente, non come battuta o come boutade, ma come una configurazione reale che si prospetta all'orizzonte tra pochi giorni. Grazie.



PRESIDENTE

Stranamente devo dare la parola ad un collega del Partito Democratico.
Prego Consigliere Allemano, ne ha facoltà.



ALLEMANO Paolo

Mi sfugge la stranezza: poi me la spiegherà.



PRESIDENTE

La stranezza era sarcastica per i colleghi del Movimento 5 Stelle, che si chiedevano come mai non intervenivano i colleghi del PD. Quindi "stranamente" per loro.



ALLEMANO Paolo

Grazie della parola.
Lascerei da parte le disquisizioni sulla dittatura, che ci riportano al ventennio, e non certamente a quest'Aula.
Mi richiamo ad un'affermazione del Consigliere Mighetti, che ha richiamato uno dei leitmotiv che hanno aperto questa legislatura. Io ne ho ben presente uno e si chiama responsabilità accanto a quello che lui ha legittimamente richiamato.
Credo che oggi sia responsabile chiudere in questo modo questa vicenda.
A mio avviso è responsabile porre fine ad una discussione che dura da quasi un anno, è responsabile togliere dall'incertezza dei lavoratori, perché è un presidio che ormai lavora in un limbo da troppo tempo, ed abbiamo avuto modo di sperimentare, anche sulla stampa, quanto questo crei difficoltà insicurezza e tensioni.
E' responsabile dare a questo presidio un assetto che non sarà il migliore, ma è sicuramente l'unico possibile in questa congiuntura; tutto il resto appartiene ai "vorrei, ma non posso"; è responsabile accogliere gli emendamenti che in un anno difficile dove ci sono stati molti soliloqui e poca relazione; però questa relazione c'è stata, ed ha portato a degli emendamenti che tra breve sottoporremo al voto e ci consentono non di fare chissà che cosa, ma sicuramente di affermare la precisa volontà di governare questo passaggio difficile.
Gli emendamenti che noi approveremo affermano con assoluta forza la necessità di una totale coerenza del funzionamento di questo presidio con gli atti programmatici. Questa coerenza sarà anche il presupposto per il riconoscimento del presidio pubblico. Questa mattina si è lavorato molto con il collega Grimaldi per affermare che i requisiti tecnico-organizzativi devono essere del tutto sovrapponibili a quelli della sanità pubblica.
Infine, ci siamo concentrati su un percorso di monitoraggio che vedrà la Commissione e tutte le sedi dove si esercita la democrazia e la dialettica monitorare questo fenomeno anche con riferimento al tema della mobilità passiva che ci sta molto a cuore.
Concludo dicendo che è di tutta evidenza che non è un regalo a Humanitas. Oggi i giornali parlano di contrasti con Humanitas; è di tutta evidenza chi noi abbiamo al centro di questo complesso percorso che oggi vedrà un suo esito. Abbiamo il Gradenigo e non Humanitas, altrimenti non si spiegherebbero certe tensioni.
A noi sta a cuore il Gradenigo, sta a cuore un assetto che consenta a questo presidio di svolgere la funzione che in questo momento sta svolgendo in modo non altrimenti vicariabile.



PRESIDENTE

Grazie, collega Allemano.
La parola al Consigliere Mighetti.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Nell'intervento del Consigliere Gariglio si leggeva una sorta di demonizzazione dell'ostruzionismo. Peccato che l'ostruzionismo non l'ha inventato il Movimento 5 Stelle, forse nasce un po' più a sinistra e un po' più in là nel tempo e paradossalmente è l'unica maniera per essere veramente efficaci, per essere veramente ascoltati da parte delle opposizioni. Non abbiamo altro mezzo per manifestare anche costruttivamente le nostre idee, perché se questo provvedimento esce leggermente in maniera migliore o quantomeno più articolata di quanto è stato proposto all'inizio lo dobbiamo a questo ostruzionismo, lo dobbiamo a settimane passate in Commissione, stando lì a raccontare varie cose, a perdere un po' di tempo magari, ma non a perderlo in senso più complessivo, perché la manifestazione di una contrarietà e la manifestazione delle perplessità verso questo provvedimento non sono inutili.
Se ci fossimo trovati a parti invertite su altri provvedimenti, se noi fossimo stati maggioranza e noi opposizione, penso che le situazioni di ostruzionismo sarebbero state identiche, se non peggiori; per manifestare vostre idee o per portare avanti i vostri progetti avreste fatto ostruzionismo anche voi. Non ci possiamo nascondere dietro un dito.
Tuttavia, possiamo dire che questo provvedimento è arrivato in Aula già in maniera sbagliata, è arrivato in Aula su una legge omnibus, è arrivato in Aula quasi nascosto in questo provvedimento e in quel momento, grazie anche lì - alla nostra opposizione, alla nostra ferma volontà di fermare la macchina legislativa allorquando si fosse manifestata, appunto l'intenzione decisa dalla Giunta di portare avanti quell'articolo, il tutto si è fermato almeno per qualche mese.
Il tutto si è fermato però, se si voleva veramente ragionare per risolvere il problema, bisognerà fare un ragionamento più ampio, perch come ricordava il collega Vignale in tanti suoi interventi, sia in Commissione che in Aula, se volete veramente privatizzare la sanità, fatelo almeno a livello complessivo; ditelo agli elettori, fatelo e prendetevi le responsabilità e le dovute cautele. Prima parlate di monitoraggi, parlate di sistemazione di un sistema, non parlate di una modifica di un articolo di legge, perché con la modifica di un articolo di legge si fanno soltanto dei pastrocchi.
Questo, secondo noi, è un passetto, un passetto che ci porta un po' verso il baratro, un passetto verso un assetto della sanità che noi non conosciamo, che non vogliamo e che, oltre a costituire un precedente costituisce un'alterazione di un sistema che ha viaggiato sui dei binari e che ora si trova a viaggiare su una strada sterrata. Quindi, noi siamo fermamente convinti che la strada da voi intrapresa sia totalmente errata che sicuramente non porterà dei vantaggi, che ci troverà a dover correggere il tiro nel futuro, sperando di poter incidere - allora sì, veramente - con nostri atti e magari dovendo contrapporci al vostro ostruzionismo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
La parola al Consigliere Campo.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Su questo tema abbiamo già discusso tanto e vale la pena rimarcare alcune osservazioni che abbiamo già fatto l'altra settimana; quindi veniamo a delle situazioni diverse da quelle fatte sin qui che siano andate sul tecnico, sul fatto della lesione della democrazia e del ruolo del Consiglio regionale che sul tema sanità viene portata avanti con costanza dall'Assessore, dalla Giunta, che lo supporta, e dalla sua maggioranza.
Veniamo alla questione che ho sollevato io stesso l'altra settimana ossia che tutta questa vicenda - che è assolutamente particolare, così come abbiamo teso a sottolineare sia in Commissione che in Consiglio, parlando degli emendamenti, cioè si sta facendo una legge ad hoc per una specifica azienda, per uno specifico ospedale - nasca in realtà da qualche legame sospetto, ossia dal fatto che ci sia una commistione, come sempre, come purtroppo è già avvenuto in altri casi anche nel Comune di Torino, tra politica e aziende.
Mi lascia molto perplesso che quanto da me rilevato l'altra settimana (che vi sia un possibile legame tra Humanitas e gli enti pubblici torinesi attraverso la Fondazione Luigi Einaudi) sia rimasto privo di risposta.
Questo, non tanto perché ci sia qualcosa di illegale nel fatto che una fondazione caritatevole abbia una partecipazione azionaria nella multinazionale lussemburghese che controlla Humanitas attraverso una serie di contatti e non tanto che sia stato rivelato, nello stesso articolo del Corriere della Sera che ho citato l'altra settimana, che queste azioni vengono scambiate in una specie di stanza chiusa, e quindi che non sia una partecipazione casuale, ma il fatto di essere invitati a partecipare a tale società lussemburghese (la San Faustin). Quando, però, questi fatti passano sotto silenzio e non ci si degna neanche di dare una risposta, i sospetti che si sia toccato qualcosa di concreto aumentano. La nostra era una richiesta di trasparenza, così come abbiamo fatto su tanti altri argomenti.
Faccio un altro esempio che riguarda la sanità: la famosa gara PC delle ASL TO1, TO3 e ASO Mauriziano, su cui presentammo a suo tempo un question time (lo presentò il Capogruppo Bertola, proprio il giorno in cui una delle ASL veniva visitata dai Carabinieri), che abbiamo ripreso, cercando di capire cosa stesse succedendo, in alcune tematiche collegate, compreso il conflitto di interessi tra chi siede nel Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte, dirige i sistemi informativi del Mauriziano ed è stato redattore della gara.
Ad oggi, la gara non è ancora stata assegnata. Anche in quel caso abbiamo mandato delle e-mail, con risposte zero. Le abbiamo mandate anche all'Assessore, con tutta la documentazione, e in copia al Presidente Chiamparino e a chi si occupa degli acquisti in Regione, ma non ci è arrivata nessuna risposta.
Secondo una notizia che abbiamo ricevuto da alcuni informatori l'assegnazione della gara è stata sospesa e abbiamo visto una delibera secondo la quale il Mauriziano sta comprando materiale informatico da CONSIP, così come avevamo evidenziato nelle nostre e-mail. Ancora una volta, silenzio totale, ma evidentemente abbiamo colpito nel segno.
Pertanto, anche alla luce di quanto ha raccontato il collega Bono questa mattina, cioè che nel momento in cui emergono discorsi sul budget da assegnare al Gradenigo si scopre che ci sono altre entità private potenzialmente interessate alla struttura, quindi non solo Humanitas, ci domandiamo se non occorra fare maggiore luce innanzitutto su quanto ha portato Humanitas ad interessarsi al Gradenigo e la Regione, nella precedente e nell'attuale legislatura, ad essere così solerte nell'ottemperare a richieste che erano state sancite all'interno di un contratto tra il compratore e il venditore.
Tale contratto non coinvolge in alcuna sua parte - come entità contrattuale - la Regione, che va a legiferare sulla materia. Il sospetto che ci sia dietro un giro di conoscenze, potrebbe venire e mi sembra giusto chiederne conto. Ci sembra giusto, poiché sono notizie di pubblico dominio (sono state oggetto di un articolo su La Stampa), che fossero confermate smentite, commentate, confutate o verificate. Invece, nulla di tutto ciò è accaduto e si va avanti a spron battuto. E' stato chiesto il contingentamento in Consiglio, con una certa fretta, e non si discutono nel merito né gli emendamenti né le osservazioni da noi sollevate, anche alla luce delle ultime questioni emerse, relative al budget, alle condizioni e alle specialità che saranno ancora attive all'interno della struttura, una volta che sarà avvenuto il passaggio di proprietà.
Poiché tale questione è veramente un po' in una zona grigia, e poich come ha spiegato stamattina il collega Bono, ma anche il collega Bertola ma lo ha già sostenuto anche la Corte dei Conti, l'autunno scorso - la Regione non ha il controllo della sanità in Piemonte, non sa cosa avviene nelle ASL, e ne ho dato un altro esempio oggi, non è in grado di fare i conti.



PRESIDENTE

Collega Campo, dovrebbe terminare l'intervento, perché ci sono altre richieste d'intervento.



CAMPO Mauro

Va bene, mi affretto alla conclusione.
Voglio solo ricordare che le incognite sono troppe, che tutta questa situazione, per quanto voi l'abbiate definita "di ostruzionismo e di prolungamento", non è stata discussa fino in fondo. Mancano e non sono stati prodotti dall'Assessore i documenti che avevamo richiesto, pertanto continuiamo a chiedere con forza un atto di profonda responsabilità da parte della Giunta e della maggioranza nel non arrivare, oggi, alla conclusione di questa vicenda. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente, sarò breve. Se mi permette, voglio fare alcune considerazioni anche in relazione a ciò che è stato detto finora.
Intanto, dico, senza alcun tono polemico, che se la democrazia fosse morta - come è stato dichiarato in quest'aula, oggi - i Consiglieri non avrebbero diritto di parola e, a volte, anche diritto di interrompere in maniera irrituale le argomentazioni degli altri. La democrazia (lo dico anche a me stesso) non va confusa con altro, tanto meno con la tirannia. E' un sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini e nella quale le decisioni vengono prese a maggioranza. Occorre farsi una ragione di questo, nel senso che è insito nel concetto stesso di democrazia che, alla fine, le ragioni supportate dal numero maggiore di persone hanno la prevalenza. Per ora l'uomo non ha trovato altra forma di governo migliore, e a queste regole ci dobbiamo attenere.
Poi, francamente, siccome è capitato tante volte nel corso di quest'anno e potrebbe essere che non abbia occasione di dirlo un'altra volta, sono un po' spiaciuto di essere stato accusato di prendere in giro la gente, perché, non solo non è mai stata mia intenzione, ma perch considero di non averlo mai fatto e, men che meno, mi sognerei di farlo in un consesso pubblico come questo, nel quale le parole di ciascuno vengono registrate e conservate nel tempo.
Nel corso di questi mesi ho ascoltato le ragioni delle opposizioni e ho ascoltato anche nei momenti in cui si faceva ostruzionismo, rispettando sia le ragioni sia il momento dell'ostruzionismo, per quanto quest'ultimo sia oggettivamente un po' più faticoso. Non mi sono scandalizzato, non l'ho considerato un momento brutto della democrazia, ma un momento di svolgimento del processo democratico. L'opposizione ha la possibilità di farlo: se sceglie di farlo, è nelle sue possibilità.
E, infine - lo dico di nuovo, perché non so se ne avrò ancora occasione respingo, in questo caso, l'accusa di non fare l'interesse dei cittadini perché ritengo che le decisioni che stiamo assumendo e la direzione che questa vicenda sta prendendo vadano anche verso l'interesse dei cittadini.
E' certo che ciascuno ha delle opinioni diverse su come questo possa essere svolto. Io guardo dei dati oggettivi, con i quali ho cercato di aiutarmi nella valutazione della vicenda: il Gradenigo si trovava e si trova tuttora in grosse difficoltà finanziarie; il servizio ai cittadini in una parte nevralgica della città, veniva messo a repentaglio e oggettivamente in dubbio.
Tra l'altro, si rischiava - questo non è mai stato citato, ma è un rischio oggettivo che i dipendenti del Gradenigo ci hanno riportato - che alcune eccellenze mediche, e non solo, del presidio si allontanassero dallo stesso, di fatto depauperando il patrimonio di competenza sanitaria della Regione e impoverendo la capacità di risposta sanitaria per i nostri cittadini. Al tempo stesso, le casse della Regione non erano in condizioni particolarmente favorevoli - uso un eufemismo, ma lo sappiamo tutti quanti tali da garantire da sole la sussistenza del presidio. Era, ed è, urgente trovare una soluzione alla situazione, pur sapendo che questa non potrà necessariamente accontentare tutti.
Le preoccupazioni - lo dico all'opposizione, ma lo dico anche a me stesso - ci sono, ma qui siamo nel mondo reale, dove bisogna dare risposte dove si vive gestendo e decidendo, mediando tra ideali e necessità.
E' chiaro che ci sono dei dubbi e ci sono delle difficoltà, ma c'è anche la necessità, per chi governa, di dare delle risposte in tempi utili affinché nel frattempo i problemi non si trasformino in incubi.
Ho provato a leggere il fenomeno di cui ci stiamo occupando da due punti di vista, che mi sembrano gli unici punti di vista dai quali sia importante analizzare il problema: quello dei cittadini e quello dei lavoratori del presidio.
Dal punto di vista dei cittadini, ho valutato che la priorità fosse la conservazione del servizio stesso e che questo fosse l'elemento al primo posto. La soluzione che va prospettandosi, effettivamente, permette che si mantenga.
Dal punto di vista dei lavoratori - lo dico perché era, per me l'obiettivo primario - la mia preoccupazione era che fossero garantite le medesime condizioni contrattuali precedenti. Vorrei dire, perché l'ho già sentito dire più volte oggi, che parlare con i lavoratori non è esclusiva né dei Gruppi dell'opposizione né dei Gruppi di maggioranza; con i lavoratori ci parlano tutti, anche perché questi lavoratori sono stati particolarmente capaci di trasmettere le loro preoccupazioni.
Abbiamo dialogato anche noi; abbiamo valutato quali fossero i pericoli abbiamo posto, presentandoli all'Assessore, dei vincoli all'accordo che garantiscano i lavoratori stessi, vincoli che oggettivamente sono stati introdotti negli emendamenti che andremo a votare e che, se avranno la maggioranza dei voti, vedranno anche il voto favorevole del nostro Gruppo.
Dal mio punto di vista, abbiamo raggiunto entrambi gli obiettivi di cui vi dicevo. Non posso dirmi in assoluto contento di quanto accade, ma posso dire di essere soddisfatto di aver contribuito a garantire ai lavoratori condizioni di trattamento adeguate ed equivalenti.
Penso che una sinistra moderna, nella quale mi considero o mi sforzo di trovarmi, debba preservare i diritti, ma debba anche affrontare i problemi con tutte le conseguenze e le difficoltà che questo comporta. Grazie.



PRESIDENTE

Considero questo suo intervento anche come una dichiarazione di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come avete colto, è stata una delle discussioni più difficili anche per il nostro Gruppo. Sapere fin dall'inizio che questa legge, per quanto potesse essere migliorata, non sarebbe stata comunque la nostra legge, ha reso tutto più complicato.
Lo dico all'inizio: noi non condividiamo l'idea di cancellare la parola "non per profitto" semplicemente perché per quante modifiche si possano fare, per quanti controlli, per quanti miglioramenti che abbiamo fatto e sui quali arriverò, non credo che una multinazionale possa gestire un presidio pubblico come lo farebbe un soggetto no profit. Lo dico, perch non credo che sia irrilevante il fatto che si possano reinvestire gli utili in quella struttura, così come non è irrilevante il fatto che la Regione continua a confermare i 45 milioni di euro che dà a quella struttura e tutto sommato, lo sbilancio è di un milione e mezzo di euro.
Credo che avremmo avuto tutto l'interesse pubblico a tenere in una fondazione mista pubblico-privata questa struttura.
Così non è. Per carità! Noi credevamo che questa fosse una delle possibilità, come poteva essere la stessa votazione (che rimetteremo ai voti) di un emendamento, che è il n. 4), che chiede che in qualche modo la stessa Humanitas che vuole comprare questo presidio, lo gestisca con la sua fondazione no profit. Oppure ritorni dal notaio, come abbiamo detto la scorsa settimana, a cambiare un atto che non doveva essere cambiato, cioè lasciare il Gradenigo come un'impresa sociale.
Ma poco importa, è inutile ripetere all'infinito quelle che sono state le nostre idee. Oggi siamo qua per rispondere a tanto del lavoro fatto in Commissione e a rispondere anche ai tanti lavoratori che in queste settimane ci hanno ribadito tre cose semplici, cioè che il presidio sanitario Gradenigo fa parte del sistema sanitario dal 1978 e che ha già un ordinamento dei servizi pubblici corrispondenti a quelli dei servizi ospedalieri.
Per questo confermiamo - così faccio una dichiarazione di voto l'emendamento n. 2), sapendo che c'è una volontà da parte dell'Amministrazione e dell'Assessore Saitta di riconoscere il fatto che questo è un presidio sanitario che sta all'interno di una Azienda Sanitaria come l'ASL TO2 e che questa ASL sarà quella che dovrà controllare sul lavoro svolto dal Gradenigo stesso.
Invece ritiriamo l'emendamento n. 1) che, di fatto, riscriveva l'intero articolo, mentre confermiamo e daremo un voto favorevole all'emendamento n.
3), che è l'ubicazione del bacino territoriale di azienda sanitaria locale.
Confermiamo anche la volontà di andare avanti sull'emendamento n. 4), che come sapete non ha un parere favorevole dalla Giunta e della maggioranza.
Mentre sull'emendamento n. 5) aspetterò di sentire le parole dell'Assessore Saitta, ma c'è stata una disponibilità a dire che il presidio sanitario deve mantenere un ordinamento dei servizi esistenti corrispondenti agli ospedali gestiti direttamente dalle Aziende Sanitarie Locali, ai sensi del d.lgs 502 e del regolamento sulla dotazione organica e sull'organizzazione adeguata alle disposizioni dello stesso, approvato ai sensi dell'articolo 4, comma 12, del decreto.
Direi che potremmo ritirare l'emendamento n. 5), mentre l'emendamento n. 208) potrebbe essere modificato, come ci chiedeva questa mattina l'Assessore Saitta stesso, poi aspetterò le sue dichiarazioni. Quindi siamo favorevoli a questa possibilità emendativa.
Confermiamo, invece, l'emendamento n. 6) e il n. 6.1) che, in realtà potremmo anche cambiare con l'emendamento 216) e 217). Parlo di emendamenti che, in qualche modo, sono sovrapponibili, quindi l'importante - e lo dico come dichiarazione di voto - è che si dica che l'ente titolare del presidio (Gradenigo) conservi l'autonomia giuridico-amministrativa, ma che i rapporti, l'integrazione dei servizi e le prestazioni del Gradenigo con quelle dei presidi gestiti direttamente dall'ASL TO2 siano definiti da accordi contrattuali, così come dicevamo con l'Assessore.
Come avrete capito, noi abbiamo provato a minimizzare i danni soprattutto a minimizzare la possibilità che, di fatto, si possano socializzare le perdite e privatizzare gli utili. Questo è il nostro cruccio più grande, quello che non ci porterà ad un voto favorevole sull'intero testo. Credo che se verranno accolti questi emendamenti non parteciperemo al voto finale di questa legge, però speriamo almeno di aver contribuito per quota parte per rendere la migliore legge possibile su un orientamento che, ripeto, non ci porta a condividere, nel senso che, come ci siamo detti, la parola "profitto" non possono essere cancellate da una parola.
Quindi, per fortuna, dopo questa discussione ci saranno più controlli per fortuna tanti lavoratori continueranno ad essere equiparati ai lavoratori pubblici, per fortuna il regolamento sanitario e organizzativo del personale, se verranno accolti i nostri emendamenti, rimarrà lo stesso e potremo continuare a dire che, in qualche modo, si svolgono le stesse attività di una volta.
Ciò non toglie che una multinazionale - perché ce l'ha insito nel termine della parola S.p.A. - tenderà a fare utili e a fare i propri interessi. E' per questo che noi, accogliendo positivamente la discussione che abbiamo fatto, continuiamo ad avere il dubbio che una multinazionale non possa svolgere le stesse funzioni del pubblico.



MOTTA ANGELA



PRESIDENTE

Comunico dunque il ritiro degli emendamenti rubricati n. 1) e n. 5).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monaco; ne ha facoltà.



MONACO Alfredo

Grazie, Presidente.
La legge che votiamo fra poco ha posto, secondo me, l'accento su un tema che è oggetto importante di analisi e di attenzione, che è quello del "profit" e "no profit" nell'ambito della gestione pubblica, soprattutto della sanità.
I no profit, che sembrano delle organizzazioni che mirano solo ed esclusivamente al benessere, solo per il fatto che, da un punto di vista fiscale, non dividono utili, in realtà, sono stati particolarmente abili a diversificare le loro attività e quindi i cosiddetti utili derivanti da un'attività sono state posizionate su altre. Il tema è stato correttamente sollevato, ma era giusto che fosse così, rivisitato e posto all'attenzione anche di una modifica legislativa.
Dove nascono le mie perplessità? Proprio nella gestione di una storia complessa, che nasce da molto lontano, di colui che ha pensato bene, lo dissi già l'altra volta, di acquistare un'auto non avendo la patente e che invece di prendere la patente, si convince che prima o poi la patente non sarà più un obbligo di legge per guidare la macchina. Cambia la storia della Regione Piemonte, ci sono nuove elezioni, cambia radicalmente il verso e si continua a parlare di togliere il permesso di guida per avere un'auto da guidare.
Anche l'attività che è stata svolta in questi mesi, che è sembrata più che altro un testa contro testa, piuttosto di entrare nella disamina della possibilità di intervenire sul più ampio tema del "no profit" rispetto ad un "profit" che bussa prepotentemente alle porte di un pubblico in difficoltà a gestire la sanità, poteva essere affrontato in maniera diversa, avendo la reciproca disponibilità di ascoltarci.
Nei mesi scorsi avevo inteso - invece oggi sono stato smentito dagli interventi in Aula - che quanto fosse accaduto in Commissione non fosse un'attività ostruzionistica da parte di alcuni Gruppi di opposizione, ma la volontà evangelica di bussare prepotentemente alla porta del padrone di notte e se il padrone non apre, si insiste finché non apre. Quindi un invito all'ascolto.
Se, invece, sento, come ho sentito, ahimè, che è stata un'attività ostruzionistica, me ne dolgo, ho mal compreso questa azione. L'avevo intesa in quel senso. Di fronte a delle necessità rappresentate da un'organizzazione che, legittimamente, fa il suo mestiere, credo che, allo stesso tempo, dei problemi questa legge li porta, li porterà, nonostante i tentativi, gli emendamenti proposti, alcuni dei quali saranno anche votati che tendono ad esercitare delle attività di controllo.
Di fatto, scriviamo nella legge che un privato può acquistare un ospedale pubblico. Che si chiami Gradenigo, Ospedale di Rivoli, oftalmico in qualche maniera un ospedale con il pronto soccorso potrà essere gestito in modo totale da privati che devono fare profitto.
Una perplessità in ordine a questo mi nasce anche relativamente alla capacità di gestione. Mi rifiuto di pensare che la politica non sia capace di gestire un sistema e di governare positivamente il sistema. Sappiamo che il Gradenigo aveva un buco di bilancio, non riusciva più a supportare questi debiti ed è intervenuto un privato che, probabilmente, sanerà quei debiti, poi con i soldi che deriveranno dalla collettività riuscirà a pagare i debiti, gli interessi che ci sono, a pagare la struttura quanto deve al venditore e comincerà a fare degli utili e dei profitti, ma non possiamo farlo noi come pubblico? La domanda mi viene spontanea. È difficile immaginare che io, pubblico dichiaro la mia totale incapacità a gestire i miei servizi. Se sono così bravi gli altri, che ci forniranno degli ottimi servizi sanitari riusciranno a pagarsi i debiti, a gestire benissimo e a riempirsi persino il portafogli, è inutile discutere di sanità, cediamola subito, interamente e probabilmente avremo noi i migliori servizi. Pagheremo meno? A questo punto tutto sembra la panacea.
Un elemento per cui dichiaro che non parteciperò al voto, oppure mi asterrò, è che tutto ciò che ha riguardato la sanità ad oggi è stato discusso in quest'Aula semplicemente a titolo di mera discussione. La Giunta si è assunta la responsabilità di tagliare gli assegni ai soggetti psichiatrici, si è assunta la responsabilità di tagliare, per il piano di rientro, una quantità di posti letto e di fare una riforma della rete. Sta facendo una riforma della rete territoriale e non ha messo mano, nonostante sia stato ampiamente segnalato, a quel buco, a quel rubinetto aperto che si chiama 118. Credo che vada messo un freno a quel rubinetto che costa, è l'unico elemento che costa ogni giorno tanto di più, fino a quadruplicare i costi in quattro anni. L'elisoccorso notturno che è gestito da privati riesce ad incrementare i costi per portare 12 codici rossi su 50-60 interventi.
Sono spese enormi su cui non si è messo ancora mano. Non è stato votato alcuno di quei provvedimenti in quest'Aula, è stato discusso, credo che ci sia stata una discussione che poteva avere dei caratteri e delle caratteristiche diverse. Forse avremmo fatto anche una buona legge per aprire ai privati rispetto a come è stata impostata, un dialogo fra chi si è dichiarato ostruzionista e chi non ha voluto ascoltare e poi, arrivando a dei rimedi che sono quegli emendamenti che spero abbiano un'efficacia, ma temo che, ahimé, se il privato li accetterà, vuol dire che si è fatto molto bene i conti.
Un ulteriore elemento che pavento negativamente è che da domani arriveranno tanti altri privati che diranno: perché noi no? Avete fatto una legge "ad Gradenigo" dopo quelle ad personam. Busseranno alla nostra porta e ci chiederanno di essere equiparati ad Humanitas e quindi di avere ospedali, pronto soccorso e gestione che funzionino in modo corretto e sano, sempre nell'interesse dei cittadini.
Non so se sia vero e se si riuscirà a gestire il tutto in maniera coerente anche rispetto al personale. Mi risulta che tanto personale ha preso strade diverse.



PRESIDENTE

Consigliere, la invito a concludere.



MONACO Alfredo

Sono state, in tal caso, considerate molte delle posizioni funzionali anche di grande valore. Sono queste le condizioni per le quali continuo a mantenere delle riserve che l'ospedale pubblico, così com'era, resti pubblico, ma che resti pubblico sul serio e a disposizione dei cittadini.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Brevemente.
Il dibattito su questo tema ha visto impegnati la Commissione, il Consiglio, il ritorno in Commissione, ma il perno non è mai stato né la riforma sanitaria né una nuova riorganizzazione della sanità né (e devo dire che condivido in parte l'intervento testé ascoltato del collega Monaco) il servizio nei confronti dei cittadini piemontesi, in questo caso nei confronti dei cittadini torinesi per quanto riguarda il Gradenigo, ma essenzialmente l'organizzazione di struttura.
Il grande tema del dibattito è stato, con bandiera ideologica: noi vogliamo la sanità pubblica o noi vogliamo la sanità privata; non ci importa qual è il servizio che diamo o che vogliamo dare ai cittadini, ci importa chi fornisce il servizio.
Viene alla mente il richiamo di Deng in Cina quando disse: "Non mi importa di che colore è il gatto, purché prenda il topo".
In questo caso no, assolutamente siamo all'esatto opposto: quello che importa solamente al dibattito di quest'Aula, o principalmente, perché non è che questa non debba essere un tema, che non debba essere valutato, o che non si debba tenere conto di quello che è il caso specifico e la struttura del personale, ma forse il tema più alto era come, rispetto all'ambito sanitario di questa Regione, ad una struttura o ad un modello che affonda le sue radici nella storia, in quella che è stata la riorganizzazione a seguito della legge 833 del 1978 e che ci porta ad essere una delle Regioni con la struttura pubblica più grande ed anche più efficiente - più grande ed anche più efficiente - ma avendo a fianco una Regione come la Lombardia che ha un modello esattamente opposto, forse sbilanciato dall'altra parte.
La valutazione sugli sbilanciamenti la farei anche molto sulla mobilità attiva e sulla mobilità passiva, perché qui ritorniamo al grande tema di dire: perché, se uno ha una determinata malattia, va a Milano e non viene a Torino, o in alcuni casi non rimane a Torino, oppure, per la fascia dell'est Piemonte, vanno comunque in Lombardia? Per una preferenza di regione geografica, o perché ritengono di avere prestazioni migliori? Questo deve essere il tema di certe valutazioni.
Probabilmente, nel nostro caso si doveva affrontare, in modo molto più incisivo, proprio la questione del servizio, del servizio che il Gradenigo dà ora e che può dare dopo, rispetto a non quanto il soggetto gestore.
Secondo elemento. Personalmente credo che se dovevamo valutare la questione del soggetto gestore, allora bisognava valutarla con una norma meno ad personam, perché se domani mattina, giustamente, qualcuno mi viene a dire perché non diamo qualche altra struttura, qualche altro presidio al privato, oppure se domani dovessimo avere una super affluenza al Gradenigo (o ex Gradenigo, come si chiamerà), cosa succede? Facciamo finta di niente o andiamo a dire che il privato ci guadagna? Medio anche il mio pensiero rispetto a molti del Gruppo e penso che sia noto: io sarei molto più su una gestione di tipo privatistico, con un rigoroso controllo pubblico, un rigoroso, forte e chiaro controllo pubblico e con un meccanismo di sanzione pubblica, ma dobbiamo discutere su quello che è il servizio.
Ho sentito appassionati interventi a difesa dei lavoratori. Certo, ma devono essere gli stessi appassionati interventi a difesa dei lavoratori che ogni giorno perdono il posto in centinaia di aziende piemontesi: alcune chiudono, altre si ristrutturano. Deve esserci una pianificazione. Fino a quando non arriveremo a fare questo tipo di pianificazione (peraltro, in questo caso abbiamo sistemi di super tutela, laddove si esce dal pubblico) noi non affronteremo mai nel cuore quelle che sono le vere questioni.
Ecco perché credo che si poteva cogliere l'occasione e l'opportunità di questa norma. Non vado a valutare il caso Humanitas nel modo specifico perché Humanitas è un grande soggetto che, fortunatamente, non ho mai avuto bisogno, ma valuto il fatto che la questione Humanitas, la questione Gradenigo poteva essere l'occasione - lo dico anche all'Assessore - per avere una norma quadro che permettesse alla Giunta la valutazione.
Non voglio sostituire il Consiglio alla Giunta regionale, ma servirebbe una norma quadro che però permettesse alla Giunta di evitare di trovarsi questa o la prossima Giunta (quella che ci sarà dopodomani, dopo venerdì) di valutare se vi sono altre realtà piemontesi che possono, con soggetti privati, garantire il servizio pubblico - perché è tutto servizio pubblico a pari condiziono o a condizioni migliori rispetto a ciò che è in grado di offrire oggi.
E' per questo che, a nome del Gruppo, dichiaro il voto contrario, se volete per ragioni esattamente opposte al voto contrario, o come sarà il comportamento di altri Gruppi consiliari di quest'Aula.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Pichetto Fratin.
La parola all'Assessore Saitta.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

No, il tempo è finito, si inizia il voto. Non c'è più, temo: 16.30 la parola all'Assessore per chiudere.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

No, no, siamo arrivati alle 16.30, dovevate parlare prima.
I tempi sono contingentati, vuol dire che i secondi sono scientifici.
Ho chiesto prima se volevate parlare, mentre adesso, alle 16.30.
C'era tutto il tempo per parlare, avevamo detto fino alle 16.30.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Marrone, può fare la sua dichiarazione di voto e non altri.



MARRONE Maurizio

Non c'è ovviamente una contrarietà ideologica ad un coinvolgimento del privato, ma c'è forte preoccupazione rispetto alla natura dei servizi perché quando poi si parla di profitti sul pronto soccorso, non può mancare una preoccupazione più marcata rispetto ad altre.
Personalmente, in questa dichiarazione di voto vorrei sottolineare un dato che è strettamente politico: questo provvedimento, al di là di tutti i tentativi di mediazione esperiti, segna una frattura oggettiva all'interno della maggiorana.
Ho ascoltato con attenzione la dichiarazione di voto di SEL e sinceramente non mi è stato chiarissimo alla fine il voto quale sarà. Se devo essere del tutto sincero, con curiosità guarderò il tabellone dell'indicazione di voto, anzi ne approfitto per chiedere sin da ora la votazione per appello nominale. Se ho bene inteso le parole del Consigliere Grimaldi, e non solo sue, c'è anche una parte della maggioranza che non voterà favorevolmente questa proposta legislativa.
Ritengo che sia comunque un precedente da annoverare. E' vero che forse sarà anche l'ultimo, come è stato ribadito più volte, che questa legislatura evidentemente sta per vertere alla fine, però è curiosa rispetto ad altre situazioni di quadro politico, che sta vedendo SEL o separarsi dal resto del centrosinistra o esserne cacciata (dipende dai vari contesti, per esempio in Consiglio comunale di Torino).
Devo dire che questo è molto interessante rispetto a quali saranno le linee programmatiche per il futuro, perché alla fine, quando si deciderà quale sarà il modello di gestione della sanità e il rapporto con i privati sarà curioso vedere se ci sarà di nuovo un assemblement alla luce del bisogno di tentare di vincere, di raggiungere la poltrona o se invece ci sarà coerenza rispetto alle diverse opzioni e scelte in ambito programmatico.



PRESIDENTE

Grazie per la sua gentilezza e il suo garbo, Consigliere Marrone.
Adesso darei la parola all'Assessore Saitta; prego.



SAITTA Antonio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Intervengo brevemente per esprimere l'opinione della Giunta sugli emendamenti presentati, ad eccezione di quelli che sono stati ritirati.
Per quanto riguarda gli emendamenti n. 2) e n. 3) del collega Grimaldi il parere della Giunta è favorevole; sull'emendamento n. 4), sempre del collega Grimaldi, il parere è contrario.
Dell'emendamento n. 208) condividiamo l'obiettivo e anche gran parte della formulazione, ma proponiamo una piccola modifica per renderlo coerente col resto del testo, quindi il parere è favorevole con queste modifiche più di carattere formale. Leggo: "Il mantenimento di un ordinamento dei servizi esistenti corrispondente agli ospedali gestiti direttamente dalle Aziende sanitarie locali, ai sensi del decreto legislativo n. 502/92 e successive modifiche e del Regolamento sulla dotazione organica e sulla riorganizzazione adeguato alle disposizioni del decreto legislativo n. 602/92 e successive modifiche, approvato ai sensi dell'articolo 4, comma 12 del decreto".
Resta confermato l'emendamento n. 214) da parte della Giunta, nel senso che non è stato ritirato.
Ecco, questo il quadro della posizione della Giunta sugli emendamenti presentati, fermo restando tutti gli altri presentati dalla Giunta sui quali l'opinione non può che essere favorevole.



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 1), n. 210), n. 211) e n. 213) sono ritirati.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 8 Consiglieri Il Consiglio approva.
L'emendamento rubricato n. 205) è decaduto.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio approva.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RUFFINO



PRESIDENTE

L'emendamento n. 206) è ritirato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 207), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 1 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 5) è ritirato.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n.
208), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio approva.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione degli emendamenti.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 214).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio approva.
L'emendamento rubricato n. 209 è decaduto L'emendamento rubricato n. 6.1) è ritirato.
L'emendamento rubricato n. 209.1) è ritirato.
L'emendamento rubricato n. 215) è ritirato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 216).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 217).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio approva.
Gli emendamenti rubricati n. 6.2) e n. 209.2) sono ritirati.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 58), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ma non si può parlare durante la votazione, collega.



GRIMALDI Marco

Presidente, ha saltato un emendamento.



PRESIDENTE

Quale? Faccia veloce, che non ce la facciamo con i tempi.



GRIMALDI Marco

Dopo le parole "L'Ente titolare del presidio Gradenigo conserva l'autonomia giuridica e amministrativa", che era il contenuto dell'emendamento originariamente rubricato n. 6) e poi nuovamente rubricato, dopo la riscrittura, n. 209), c'era poi un mio emendamento rubricato n. 209.1) che recita: "La regolamentazione dei rapporti con il presidio Gradenigo è definita con accordo contrattuale ai sensi dell'art. 8 quinquies del D.Lgs n. 502/92 e s.m.i. .".



PRESIDENTE

Era stato ritirato.



GRIMALDI Marco

No, attenzione: ho detto prima che l'avrei ritirato qualora l'Assessore che aveva fatto dichiarazioni in tal senso nell'articolata illustrazione del suo emendamento - l'avesse raccolto. Se alla fine l'Assessore non l'ha scritto, io lo mantengo, perché così diventa l'emendamento anche dell'Assessore. Altrimenti, manca un pezzo alla legge.



PRESIDENTE

Lo recepiamo come coordinamento del testo alla fine, perché se no si troverebbero delle contraddizioni: ho capito.



GRIMALDI Marco

E' per quello che lo sto dicendo. Però, quindi, lo voterei.
Infatti, se la formulazione è già scritta negli emendamenti proposti dall'Assessore, va benissimo. Altrimenti, al massimo, è pleonastico.



PRESIDENTE

Essendo pleonastico.



GRIMALDI Marco

No, si fidi e lo voti! Ce lo faccia votare: al massimo sarà scritto due volte.



PRESIDENTE

Allora, forse non ci siamo capiti: non si può votare.



GRIMALDI Marco

E allora, però, quel concetto manca.
Mi dispiace.
CAMPO Mauro (fuori microfono) Ve l'ha "messa nella giacca".



PRESIDENTE

Consigliere Grimaldi, si concentri!



GRIMALDI Marco

Ma io sono concentratissimo; più di lei, se no, non avrei notato l'errore.



PRESIDENTE

E allora andiamo avanti.
Io sto facendo un intervento finalizzato alla soluzione del problema e le sto dicendo - mentre lei mi guarda con sufficienza - che di norma il Regolamento dice che, quando è già passato il momento per svolgere la votazione, non si può tornare indietro per votare.
Nel coordinamento del testo, cioè nella riscrittura finale, se ne terrà conto perché c'è la volontà politica della Giunta di farlo.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 13 Consiglieri hanno votato NO 22 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.



(Proteste dei Consiglieri del Gruppo del Movimento 5 Stelle)



PRESIDENTE

Si ripete la votazione dell'emendamento rubricato n. 9).
Vieto ai colleghi di parlare quando è in corso la votazione: non è possibile.
Indìco nuovamente la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 9) sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 17 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 10 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 18), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 171), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 19), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 185), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 25 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 20), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 186), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 188), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 190), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 191), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 187), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 189), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 183), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 22), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 182), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 178), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 25), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 179), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 176), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 177), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 180), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 169), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 168), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 175), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 181), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 166), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 167), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 164), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 165), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 37), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 160), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 38), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 198), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 89), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 159), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 39), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 140), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 156), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 93), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 157), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 87), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 153), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 146), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 47), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 149), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 48), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 49), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 150), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 151), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 50), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 152), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 91), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 90), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 155), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 92), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 154), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 142), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 141), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 40), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 51), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 158), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 52), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 53), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 54), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 55), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 59), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 60), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 61), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 62), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 63), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 110), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 64), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 65), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 66), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 69), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 67), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 68), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 193), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 192), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 70), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 71), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 72), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 73), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 74), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 75), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 76), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 77), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 78), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 79), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 80), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 81), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 202), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 83), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 82), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 84), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 85), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 86), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 25 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 94), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 95), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 96), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 97), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 98), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 99), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 100), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 101), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 102), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 103), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 104), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 105), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 106), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 107), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 108), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 109), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 111), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 113), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 112), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 196), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 195), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 204), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 115), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 116), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 117), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 118), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 119), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 120), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 121), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 122), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 123), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 124), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 125), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 194), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 88), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 126), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indico la votazione nominale sull'emendamento rubricato 127), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 128), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 129), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 130), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 131), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 132), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 133), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 134), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 135), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Questa sera rimuovete gli oggetti personali dai cassetti; lo dico per i pessimisti.
Gli ottimisti possono lasciarli.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

APPIANO Andrea (fuori microfono)



PRESIDENTE

Io non ho mai lasciato niente; mi ero portato avanti.



PRESIDENTE

Perfetto! Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 136), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 137), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 138), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 139), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 143), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 144), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 145), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 147), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 148), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 163), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 161), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 162), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 197), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 170), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 173), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 172), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 174), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 184), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 201), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 199), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 203), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 200), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 114), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Procediamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 218) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Saitta, emendato come segue: "L'ottemperanza alle previsioni di cui all'articolo 15 undecies del d. lgs 502/1992 e smi costituisce presupposto per il mantenimento del riconoscimento a presidio di azienda sanitaria locale".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 218), come modificato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio approva.
Comunico che gli emendamenti rubricati n. 6.3) e n. 209.3) sono ritirati.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 212), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 219) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Saitta, è così modificato: "Dopo il comma 1 dell'articolo 1 del disegno di legge 91, è aggiunto il seguente: 1. octies. La rubrica dell'articolo 27 della l.r. 58/1985 è sostituito dalla seguente: (Presidio Sanitario dell'ASL TO2 ai sensi dell'articolo 43 della legge regionale 23 dicembre 1978, n. 833)".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 219), come modificato.
presenti 36 Consiglieri votanti 29 Consiglieri hanno votato SÌ 29 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio approva.
Sono terminate le votazioni sugli emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Procediamo, dunque, con le dichiarazioni di voto sull'intero testo di legge.
Sono previsti tre minuti per ogni Gruppo consiliare.
Per il Movimento 5 Stelle, ha chiesto la parola il Consigliere Bertola ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Ha visto, Presidente? Lei disperava di poter arrivare in fondo alla votazione di questo provvedimento, ma noi, avendo calcolato più o meno quanto ci si impiegava a votare tutti gli emendamenti, sapevamo benissimo che saremmo arrivati intorno alle 18.15-18.20, quindi avremmo lasciato a tutti la possibilità di fare ancora delle dichiarazioni di voto o delle considerazioni. Non c'era alcun bisogno, quindi, di accelerare il processo diciamo così.
Presidente e colleghi, la questione è molto semplice: di parole se ne sono già spese molte, quindi è difficile adesso aggiungere altro.
Per riassumere, noi non intendiamo in alcun modo fare i passacarte di un colosso della sanità privata, anzi di nessun colosso della sanità privata. Riteniamo che questa legge rappresenti un grave precedente nella nostra Regione. Riteniamo che il contingentamento su questa legge rappresenti anch'esso un grave precedente e semplicemente lasceremo che i colleghi Consiglieri che vogliono votare questo provvedimento lo votino però avendo bene in mente che si stanno prendendo delle responsabilità perché probabilmente la questione legata al Gradenigo non finirà con la votazione di oggi.
Noi comunque non parteciperemo alla votazione e soprattutto vogliamo dire a tutti che non si svende la sanità ai privati.



(I Consiglieri del Gruppo del Movimento 5 Stelle espongono cartelli recanti la scritta: "Il PD svende la sanità ai privati")



(Il Consigliere Campo sale in piedi sul banco a lui assegnato)



PRESIDENTE

Consigliere Campo, la invito ad abbandonare l'aula. Lei è espulso! La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 18.19, riprende alle ore 18.20)



PRESIDENTE

La seduta riprende.



(I Consiglieri del Gruppo del Movimento 5 Stelle abbandonano l'aula)



PRESIDENTE

Comunico ai colleghi che i colleghi del Movimento 5 Stelle - vorrei restasse a verbale - volontariamente sono andati via dall'aula. Invece, il collega Campo è stato allontanato, perché è espulso dall'aula e nel prossimo Ufficio di Presidenza il sottoscritto, insieme all'Ufficio di Presidenza, valuterà gli eventuali altri giorni di sospensione.
La parola alla Consigliera Porchietto, per dichiarazione di voto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Ci dispiace vedere in aula certe situazioni; non le condividevamo nella precedente legislatura, quando, Presidente, le ricordo che anche colleghi del suo partito avevano pensato di fare qualche show in aula, e continuiamo a non condividerlo in questa legislatura. Riteniamo che le cose vadano affrontate in modo serio e in modo determinato...



(Commenti del Presidente Laus)



PORCHIETTO Claudia

Infatti, ci permettiamo di dire e di rifare le stesse cose che sono state fatte nella precedente legislatura.



PRESIDENTE

Consigliera, le domando: nell'altra legislatura io personalmente sono mai salito sui banchi?



PORCHIETTO Claudia

Presidente, lei in questo momento rappresenta tutta l'Aula, nella precedente legislatura era un Consigliere regionale, come lo sono io oggi.



PRESIDENTE

Ma nessuno è salito sui banchi nell'altra legislatura.



PORCHIETTO Claudia

Mi permetto di chiederle, Presidente, con stima - con stima - di andare a valutare ciò che era stato fatto nella precedente legislatura; è solo un rimando a ciò che è stato fatto precedentemente.



PRESIDENTE

Va bene.



PORCHIETTO Claudia

Detto questo, noi dichiariamo che il nostro voto sarà contrario.
Il Capogruppo Pichetto ha già evidenziato precedentemente quali sono le posizione e le motivazioni.
Nella seduta precedente abbiamo ricordato alla Giunta che, così come già per quanto riguardava le deliberazioni prese senza prendere in considerazione quanto era stato richiesto in Commissione sul tema psichiatria, anche i pareri che erano pervenuti dagli autorevoli Uffici avevano evidenziato come la Giunta aveva potuto tranquillamente bypassare il Consiglio. Ci chiediamo quali siano le motivazioni che vi hanno portato questa volta, a voler affrontare un tema così delicato cercando di addossare una responsabilità su un ambito che poteva essere assolutamente affrontato dalla Giunta all'interno delle aule del Consiglio.
Noi non siamo non a favore dell'introduzione e probabilmente abbiamo anche pagato questo, perché siamo stati molto chiari nelle campagne elettorali, quando abbiamo detto con chiarezza che per noi la sanità doveva essere di qualità a prescindere che fosse pubblica o privata, ma anzi dovevamo portare il Piemonte a continuare ad essere sempre di più un'eccellenza.
Siamo stati molto chiari in campagna elettorale, cosa che non mi pare di ricordare in quella che è stata una campagna elettorale del PD, in particolare, ma non soltanto, anche del Presidente Chiamparino, che ha riportato una serie di sottolineature rispetto a dei distinguo fatti con coloro i quali avevano governato precedentemente, di cui ho fatto parte come Giunta, ma mi pare che oggi le condizioni, come sempre succede quando si diventa maggioranza, sono notevolmente cambiate.
Mi dispiace che forse nelle file della maggioranza ci sia stato poco coraggio nel chiedere dei percorsi che portassero a delle definizioni non ad personam o ad aziendam, ma un percorso serio sul tema dell'utilizzo del mondo privato all'interno della sanità. Pertanto, poiché non siamo ipocriti, rispetto a quello che è un percorso che condividiamo nel pensiero, ma non condividiamo nel metodo, il Gruppo di Forza Italia voterà contrario. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
La parola alla Consigliera Chiapello, per dichiarazione di voto.



CHIAPELLO Maria Carla

Grazie, Presidente.
Il provvedimento in esame è rimasto in Commissione per mesi, con centinaia di emendamenti, ritardando altri provvedimenti, molto importanti di cui il Piemonte ha bisogno. Pertanto, direi che è tempo di porre fine a questo iter, anche per rispetto ai cittadini.
Il voto del Gruppo dei Moderati sarà favorevole. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Chiapello.
La parola al Consigliere Appiano, per dichiarazione di voto.



APPIANO Andrea

Grazie, Presidente.
Molto si è detto, ma credo di poter parlare a nome del Gruppo sull'iter di questo disegno di legge. Personalmente, non mi piace vedere in un iter legislativo o, in generale, nella partecipazione ai lavori di un'Assemblea il ricorso al contingentamento dei tempi. Nel senso che se è vero che il contingentamento non è una bella pratica, è anche vero che al contingentamento arriviamo dopo almeno cinque mesi in cui questo provvedimento era incardinato in Commissione...



PRESIDENTE

Consigliere Appiano, attenda che ci sia silenzio in aula.
Prego.



APPIANO Andrea

Ricordo benissimo, avendo partecipato a tutte le sedute di Commissione che abbiamo trascorso pomeriggi o mattinate - mi ricordo in un caso in particolare - a parlare di tutt'altro fuorché del provvedimento. In un'occasione c'è stata la lettura pressoché integrale di una legge attinente all'armonizzazione contabile nell'ambito della discussione degli emendamenti sul disegno di legge che oggi finalmente arriva a conclusione.
Quindi, il nostro Gruppo vota a favore.
Votiamo a favore di un provvedimento che non svende la sanità, non privatizza la sanità, perché ne abbiamo sentite di tutti i generi. Non privatizza la sanità, anzitutto per il fatto che l'ospedale di cui parliamo è privato e quindi non si può privatizzare ciò che è privato, ma non vorrei banalizzare troppo la dichiarazione di voto.
Il provvedimento è stato corretto in corso d'opera e la correzione è avvenuta proprio perché abbiamo voluto recepire, tutti quanti, Giunta e Consiglieri, le osservazioni che sono state portate avanti nel dibattito ed è stato corretto introducendo tutta una serie di paletti, di vincoli, di obiettivi che ci permettono di dire che il processo, da domani in avanti verrà attentamente monitorato, come è giusto che sia, perché si tratta di servizi fondamentali. L'obiettivo di questa legge è di mantenere in vita un ospedale fondamentale, mantenere in vita un pronto soccorso, dei servizi essenziali insostituibili e mantenere saldi dei posti di lavoro in buona parte dei casi del tutto parametrati a quelli del dipendente pubblico di qualsiasi altro ospedale pubblico.
Detto ciò - e chiudo - poiché la giornata è stata anche dominata da battute e battutine assolutamente inevitabili rispetto alla fine del mondo (quanto accadrà tra due giorni), premetto che il 10 luglio spero di essere vivo esattamente come lo sarò domani (almeno, immagino), che non ho nulla da togliere dal cassetto che ho qui davanti, poiché non ho mai lasciato oggetti personali.
Se la legislatura avrà un termine, perché inevitabilmente si ritiene che, da un punto di vista politico, ciò sia opportuno, questo accadrà, ma di certo non mi sento di ironizzare e fare battute su un tema del genere perché se non potessimo andare avanti nell'affrontare i seri e gravi problemi della nostra regione, questo non sarebbe un fatto positivo, al di là dell'opportunità che - invece - questo sia l'esito.
Pertanto, convintamente, assumendoci le nostre responsabilità, come abbiamo fatto dal 30 di giugno dell'anno scorso, il Gruppo del PD voterà a favore di questo disegno di legge. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Appiano.
Non essendoci altri interventi in dichiarazione di voto, la parola all'Assessore Saitta.



SAITTA Antonio, Assessore alla sanità

Intervengo soltanto per ringraziare il Consiglio, perché abbiamo riscritto l'articolo 27. Si è trattato di questo, ed è avvenuto prevalentemente in aula. Il Consiglio ha scelto di intervenire sul testo per cercare di apportare quelle modifiche necessarie per tutelare il governo pubblico del sistema, anche se c'è una gestione privata (lo ricordava anche il collega Pichetto).
In questo provvedimento, abbiamo fornito parecchie indicazioni: il contenuto definitivo è un contenuto che ci consente di dire che il presidio ospedaliero Gradenigo, con le condizioni che abbiamo posto, continua ad essere un presidio ospedaliero pubblico a tutti gli effetti, perché la Regione ha un ruolo addirittura maggiore rispetto al passato.
Voglio far notare che c'è un riferimento forte alla programmazione regionale e c'è un riferimento forte ad un elemento di novità: l'intesa ancora prima del contratto, con l'Azienda Sanitaria TO2, per la definizione dell'integrazione del presidio ospedaliero con l'Azienda Sanitaria. Questo è un fatto sicuramente importante. Inoltre, in alcuni casi (quando non c'è addirittura l'applicazione delle norme che noi indichiamo) è prevista la decadenza.
Pertanto, possiamo sicuramente affermare di aver fatto un ottimo lavoro. Ma, al di là di questo e delle considerazioni che possono essere fatte sui tempi della politica per assumere delle decisioni, ritengo che i colleghi del Movimento 5 Stelle abbiano detto delle cose non vere. Noi non stiamo privatizzando nulla: il Gradenigo (è stato ricordato) è un ospedale privato, il budget del Gradenigo era all'interno del budget privato. Con l'intesa che abbiamo fatto, c'è stata addirittura una riduzione del peso dei privati, legato alla contingenza, ad una scelta, quindi non c'è assolutamente alcuna privatizzazione.
Le garanzie che abbiamo indicato sono sicuramente forti. Il Consiglio tornerà a discutere di questi temi, perché, sulla base delle indicazioni che il Consiglio oggi ha dato ed ha aggiunto, le scelte che le Suore Vincenziane oggi hanno compiuto nei confronti di Humanitas saranno valutate dai privati, i quali potranno decidere se condividerle o meno. In ogni caso, nel momento in cui sarà confermata la richiesta di voltura sulla base di queste indicazioni, noi avremo un compito importante, che è quello della definizione dell'intesa per arrivare al contratto: un documento importante che sarà oggetto di valutazione da parte della Commissione consiliare ancora prima della decisione.
Il Consiglio, cioè, si è riappropriato di un ruolo importante, ed è utile richiamare questo fatto. Noi abbiamo scelto una strada percorribile.
Il Movimento 5 Stelle ha preferito fare affermazioni non vere ed esercitare una posizione di testimonianza che non è proprio tipica della politica perché la politica ha il dovere di fare i conti con la realtà. In Commissione, molti di voi hanno sentito dire, ripetutamente, che la Regione doveva fare la gara d'appalto per il Gradenigo, ma queste sono cose che obiettivamente, non stanno né in cielo né in terra.
Un'ultima considerazione è relativa ad un'affermazione fatta dal collega Vignale, in Commissione, e ripresa anche dai colleghi Pichetto e Porchietto, secondo la quale noi stiamo facendo un intervento "dedicato" anziché di tipo generale. Voglio richiamare la relazione di questo provvedimento, dove si evidenzia un'anomalia tipicamente piemontese: mentre per altri istituti (penso al San Camillo) la questione "a fini di lucro" non è prevista, questa era rimasta per il Gradenigo, pertanto si tratta di un adeguamento ad una modalità di tipo generale, già esistente. Ci tenevo a dirlo, perché quest'attenzione per il Gradenigo avviene in seguito ad una norma particolare, che per gli altri ospedali era già prevista.
Questo è esplicitato molto bene nella relazione, ma ho voluto evidenziarlo, perché mi pare che abbiamo un'opinione comune rispetto ad un metodo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Saitta.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 27 Consiglieri hanno votato NO 8 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.



(I Consiglieri del Gruppo del Movimento 5 Stelle rientrano in aula)


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

Esame disegno di legge n. 69, inerente a "Istituzione del Comune di Lessona mediante fusione dei Comuni di Crosa e Lessona"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 69, inerente a "Istituzione del Comune di Lessona mediante fusione dei Comuni di Crosa e Lessona", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Sono relatori i Consiglieri Ravetti e Pichetto Fratin. Il provvedimento è stato licenziato all'unanimità, dalla I Commissione, il 22 giugno 2015.
La parola al Consigliere Ravetti, relatore di maggioranza.



RAVETTI Domenico, relatore

In sintesi, Presidente, si propone di accogliere la richiesta di fusione avanzata, con votazione unanime dei Consigli comunali, dai Comuni di Crosa e Lessona. Crosa è un Comune di 344 abitanti, mentre Lessona ne ha 2.491. Si propone di chiamare Lessona il Comune che seguirebbe dalla fusione dei due Enti.
La fusione dei Comuni è un fenomeno in aumento e rappresenta una delle risposte possibili, in controtendenza rispetto allo spirito campanilistico agli obblighi ed alle costrizioni cui devono attenersi i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti.
Per quanto riguarda questi due Comuni, esiste un unico territorio senza soluzione di continuità e, per quanto riguarda il dato socio-economico negli anni, molto lavoro e molti lavoratori si sono recati da Crosa verso Lessona e da Lessona verso Cossato e Biella.
Per quanto riguarda la scuola, anche questa è comune già da tempo e l'esito tecnico che potremmo definire con un'unica parola è quello della semplificazione per i cittadini.
Il disegno di legge è composto da 13 articoli. Molto velocemente, il primo definisce l'istituzione del Comune, la denominazione, la decorrenza e i confini dal 1° gennaio 2016.
L'articolo 2 decreta la decadenza degli organi istituzionali attuali e stabilisce la nomina del commissario affiancato da un comitato consultivo formato dai sindaci dei due Comuni.
L'articolo 3 stabilisce la prorogatio dell'organo di revisione attualmente in carica presso il Comune di Lessona.
L'articolo 4 contiene le disposizioni riguardanti il personale e le garanzie e i diritti nel passaggio a nuovo Comune.
L'articolo 5 sancisce il ruolo della Provincia di Biella, attribuito per legge, negli iter di fusione.
L'articolo 6 stabilisce la sede del nuovo Comune, che è presso il Comune originario di Lessona, salvo diverse disposizioni statutarie.
L'articolo 7 prevede la possibilità di dotarsi di uno Statuto provvisorio sino al completamento della fusione in alternativa sarà in vigore lo Statuto di Lessona.
L'articolo 8 disciplina la vigenza degli atti, i piani e gli strumenti urbanistici, i bilanci dei Comuni originari e questo per evitare interruzioni, vuoti ed ostacoli all'attività amministrativa in attesa della fusione.
L'articolo 9 è l'obbligo per lo Stato e la Regione di erogare contributi al nuovo Comune; per la Regione in base all'articolo 11 della LR 11/2012, per una durata minima di 5 anni dalla fusione.
L'articolo 10, in base alla legge Delrio, il nuovo Comune per un intero mandato elettorale potrà derogare all'obbligo delle gestioni associate.
L'articolo 11 riguarda l'obbligo per il nuovo Comune di approvare il bilancio di previsione entro 90 giorni dalla fusione, mentre l'articolo 12 prevede alcune disposizioni finanziarie che dirò in seguito.
L'articolo 13 riguarda la dichiarazione di urgenza e la pubblicazione sul BUR con l'entrata in vigore il giorno stesso della pubblicazione.
Mi piace ricordare che c'è stato un referendum consultivo, il cui risultato è stato schiacciante per quanto riguarda i "sì".
Per le disposizioni finanziarie, la spesa complessivamente ammonta a 205 mila euro ed è così suddivisa: per il primo anno 144 mila euro circa una tantum e 12.143,75 euro è il contributo annuo per cinque anni dalla data della fusione. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pichetto Fratin, in qualità di relatore di minoranza.



PICHETTO FRATIN Gilberto, relatore

Mi rifaccio totalmente alla relazione del Consigliere Ravetti.
Intervengo solo per aggiungere una considerazione sulle fusioni, che sono cose che conosco bene e che il Presidente Chiamparino conosce molto.
Questo è un esempio di un'iniziativa a livello locale e di uno spontaneismo che esiste ed è diffuso a livello regionale. Noi siamo una Regione che, da stasera, avrà 1.204 Comuni.
Quello che voglio far presente è questo: è spontaneismo, al di là del microaiuto finanziario, senza che vi siano norme nazionali (al di là del fatto coercitivo) che agevolano queste fusioni.
Agevolare queste fusioni significa creare anche dei meccanismi per mantenere le identità dei paesi originari o delle frazioni, e quindi fare in modo di vincere quella che è la resistenza per il rischio di perdere l'identità.
I Comuni da 100-200 abitanti corrono il rischio di perdere l'identità fondendosi con un Comune più grande. Se ci fosse un meccanismo al modello francese dove si mantiene la condizione di rappresentanza nei Consigli comunali o qualche meccanismo di municipalità, probabilmente sarebbero agevolate le fusioni e verrebbe mantenuta una microautonomia di rappresentanza, non di gestione, e si avrebbe un fenomeno molto più numeroso rispetto alla condizione attuale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Mi riallaccio a quanto diceva il collega Pichetto, che viene anche ripreso all'interno della norma.
All'articolo 9, come correttamente viene citato, si individuano delle risorse previste dalla legge n. 11/2012, per fare in modo che vi sia una contribuzione prevista per la fusione dei Comuni.
Indicandola poi nella legge finanziaria vediamo, però, che questo contributo è relativo al 2016, semplicemente perché, nel 2015, rispetto a questa voce abbiamo fatto un bilancio con euro zero.
Era uno degli emendamenti che avevamo presentato in termini generali di finanziamento alla legge n. 11 tanto sulle funzioni associate quanto sulle fusioni, ma non si può, anche partendo dai due provvedimenti che sono in votazione questa sera, non tenere conto di questo aspetto.
Augurandoci che le unioni nascano, come in questi casi, in modo spontaneo e non con un'obbligatorietà da parte dell'Ente Regione e, ancora meno, dallo Stato, noi dovremmo, se Amministrazioni comunali intendono fondersi, verificare che ci siano dei ritorni economici come la norma prevede, altrimenti, molto banalmente, se uno fa la somma dei contributi che cinque piccoli Comuni (da 200 abitanti) prendono, vedrà che è superiore rispetto al contributo che la Regione Piemonte dà ad un Comune di 1.000 abitanti.
Oggi, e ancora più ieri, quando era finanziata la legge n. 18 verosimilmente ricevevano più contributi Comuni piccoli rispetto ad uno medio, anche solo superiore ai 1.000 abitanti. Affinché questo trend possa invertirsi senza che vi sia un danno per l'amministrazione locale, potendo mantenere questo concetto che è di un Comune superiore, ma che sia in grado di mantenere all'interno di quelle che non saranno più amministrazioni comunali, ma frazioni, l'identità e la storia di quei territori, è necessario che vengano investite risorse adeguate - non molte, per la verità - per fare in modo che siamo in grado di affrontare quanto indichiamo nell'articolo 9, ma che non casualmente demandiamo all'anno successivo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore agli Enti locali

Li demandiamo all'anno successivo perché la legge regionale prevede che i contributi partano dal primo anno della fusione e la fusione ha luogo come dice la legge regionale, dal 1° gennaio 2016. Quest'anno abbiamo messo a bilancio unicamente le spese per le consultazioni delle comunità locali referendarie, le risorse che sono indicate nell'articolo 12 e che sono fisse una tantum per il primo anno e poi costanti per cinque anni. Sono risorse che sono state oggetto di una delibera della Giunta regionale condivisa con il sistema delle autonomie.
Peraltro, vorrei dire al Consiglio regionale - l'ho già detto in Commissione - che si è avviato l'iter per un'ulteriore fusione tra tre piccoli Comuni, tutte e tre in provincia di Biella, che hanno avanzato formale istanza e prevediamo di poter svolgere la consultazione referendaria nell'autunno di quest'anno. Formale istanza per la fusione tra di loro. Il fatto è positivo e c'è un dibattito molto forte che finalmente sta sviluppandosi in moltissime località del Piemonte, che individuano non più come un tabù la fusione tra i Comuni, ma come uno strumento attraverso il quale garantire una presenza effettiva e una capacità di intervento sul sistema dei servizi.
Il referendum, lo sapete, riguardava altri due Comuni. In quei Comuni l'esito non è stato positivo ma c'è indubbiamente, dopo moltissimi anni di totale blocco sotto questo aspetto, una volontà e una capacità da parte degli amministratori, ma anche delle comunità locali, di andare in questa direzione.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo13.
Il Consiglio approva.
Non essendoci ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato SÌ 41 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

Esame disegno di legge n. 70, inerente a "Istituzione del Comune di Borgomezzavalle mediante fusione dei Comuni di Seppiana e Viganella"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 70, inerente a "Istituzione del Comune di Borgomezzavalle mediante fusione dei Comuni di Seppiana e Viganella", di cui al punto 5) all'o.d.g.
I relatori, Consiglieri Ravetti e Pichetto Fratin, danno per letta la relazione il cui testo recita: "Il presente disegno di legge si propone di accogliere la richiesta di fusione avanzata, con votazione unanime, da parte dei Consigli comunali di Seppiana e Viganella.
Il nuovo Comune frutto della fusione prenderà il nome di Borgomezzavalle ed avrà una popolazione complessiva, risultante dall'ultimo censimento, di circa 335 abitanti.
La scelta volontaria di fondersi da parte dei comuni di Seppiana e Viganella appare condivisibile per molte oggettive ragioni, a partire dal dato cartografico che raffigura un territorio che comprende i due piccolissimi comuni a breve distanza, abitati, rispettivamente, da 161 (Seppiana) e 174 (Viganella) abitanti.
Il dato morfologico, evidenzia un confine comune sul lato ovest, una comune appartenenza alla zona nord orientale della provincia del Verbano Cusio-Ossola, un territorio totalmente montano, la stessa ASL e lo stesso Distretto giudiziario.
Tali caratteristiche determinano la comunanza di esigenze, di problemi e, pertanto, inducono a sperare che l'unificazione anche giuridica consenta di individuare ed attuare soluzioni migliorative a vantaggio dei cittadini residenti sul territorio.
L'analisi del dato socio-economico, inoltre, evidenzia un'economia basata su attività artigianali e commerciali, con una vocazione turistica che vede strutture alberghiere e Bed &Breakfast a servizio di una zona con attrattive naturali rilevanti.
Oltre alle attività svolte in loco i due Comuni condividono i "pendolari" che per lavoro si spostano verso i centri più grandi del fondo valle Villadossola e Domodossola ai quali, peraltro, i due Comuni fanno riferimento per tutti i servizi assenti sui rispettivi territori.
Il dato storico rivela, infine, la peculiarità dei luoghi e la strategica connotazione rispetto alla vallata della quale i due Comuni rappresentano una via di accesso e transito ed un luogo sacro di accoglienza nella prima chiesa costruita in zona intorno all'XI secolo.
La proposta di fusione contenuta nel disegno di legge è stata sottoposta a referendum consultivo il 14 giugno ultimo scorso, nel rispetto delle procedure delle leggi regionali n. 4 del 1973 (Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo e consultivo) e n. 51 del 1992 (Disposizioni in materia di circoscrizioni comunali, unione e fusione di Comuni, circoscrizioni provinciali). Il referendum ha avuto esito favorevole alla istituzione del nuovo Comune così come favorevole è il parere espresso dal Consiglio provinciale del Verbano-Cusio-Ossola richiesto dalla I Commissione consiliare in ottemperanza alle disposizioni contenute nella citata legge regionale n. 51 del 1992.
Altrettanto favorevolmente si è espresso il Consiglio delle autonomie locali.
Il disegno di legge 'fa proprie', inoltre, le nuove disposizioni in materia di fusioni introdotte dalla legge n. 56 del 2014 (cd. legge Delrio) e dal Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (decreto legislativo n. 267/2000), come modificato dalla citata legge Delrio.
Il disegno di legge licenziato dalla I Commissione si compone di 13 articoli.
L'articolo 1 istituisce il Comune, lo denomina, ne stabilisce la decorrenza e ne descrive i confini.
L'articolo 2 decreta la decadenza degli organi dei due Comuni originari, a far tempo dall'istituzione del nuovo Comune, e stabilisce la nomina del commissario prefettizio che ha il compito di traghettare verso la nomina dei nuovi organi, affiancato da un comitato consultivo formato dai sindaci dei comuni originari.
L'articolo 3 stabilisce gli eventi successivi alla fusione affinché non si determinino difetti di funzionamento , perciò stabilisce la prorogatio dell'organo di revisione in carica presso l'originario Comune di Viganella oltre a quella di coloro che sono in carica presso enti aziende o istituzioni.
L'articolo 4 prevede disposizioni riguardanti la successione nella titolarità nei rapporti giuridici, la sorte e le garanzie contrattuali per il personale che transiterà nella dotazione organica del nuovo Comune.
L'articolo 5 sancisce il ruolo attivo della Provincia del Verbano-Cusio Ossola attribuito dalla legge nella gestione dei rapporti conseguenti all'istituzione del nuovo Comune.
L'articolo 6 stabilisce la sede del nuovo Comune presso quella dell'originario Comune di Viganella, facendo salva, ovviamente, una possibile diversa disposizione statutaria.
L'articolo 7 prevede la possibilità di dotarsi di uno statuto provvisorio approvato dai consigli comunali dopo l'avvio del procedimento di fusione. Qualora non si adotti tale possibilità si applicherà lo statuto in vigore presso Viganella in quanto Comune di maggiori dimensioni, in attesa dello statuto del nuovo Comune che dovrà prevedere adeguate forme di partecipazione e decentramento dei servizi a favore delle comunità originarie affinché il nuovo Comune rappresenti un miglioramento per tutti gli abitanti e sull'intero territorio comunale.
L'articolo 8 disciplina la vigenza degli atti di amministrazione generali, i piani, gli strumenti urbanistici e i bilanci dei comuni originari fino all'entrata in vigore dei nuovi oltre a fornire indicazioni in materia contabile, nell'ottica di evitare vuoti e ostacoli nell'attività istituzionale che non deve subire interruzioni.
L'articolo 9 sancisce l'obbligo per la Regione di erogare incentivi finanziari al Comune sorto da fusione. I contributi regionali saranno erogati per la durata e nella misura stabiliti sulla base dei criteri approvati dalla Giunta regionale, ai sensi dell'articolo 11 della legge regionale 11/2012 il quale prevede, in particolare, che gli incentivi finanziari siano erogati per almeno un quinquennio, nella misura della media dei trasferimenti regionali continuativi, erogati nel triennio precedente la fusione, ai singoli comuni fusi, incrementata del cinquanta per cento.
L'articolo 10, nell'ottica di favorire l'avviamento del nuovo Comune pone altresì una delle importanti innovazione introdotte dalla legge "Delrio" tradotta nella possibilità per il nuovo Comune di derogare all'obbligo di gestione associata per un periodo corrispondente ad un mandato elettorale.
L'articolo 11 stabilisce l'obbligo per il nuovo Comune di approvare il bilancio di previsione entro 90 giorni dalla fusione, fatto salvo l'eventuale diverso termine stabilito dal Ministero dell'Interno, oltre ad aggiungere principi contabili da applicare in tema di "margini" di indebitamento consentiti al nuovo Comune.
L'articolo 12 prevede le disposizioni finanziarie, norma oggetto di riscrittura in sede di licenziamento del testo, al fine di provvedere all'attualizzazione degli importi ed all'individuazione delle relative coperture L'articolo 13, infine, dichiara urgente la legge di istituzione con la conseguente entrata in vigore il giorno della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.
Analisi finanziaria L'articolo 12 del disegno di legge, dedicato alla norma finanziaria individua come risorse finanziarie necessarie i contributi per adempimenti conseguenti all'attuazione delle disposizioni in materia di modifica delle circoscrizioni comunali, unioni e fusioni di Comuni, ricompresi nel capitolo della spesa regionale n. 155261 nell'ambito della vigente UPB A13011 (Affari istituzionali e avvocatura Rapporti con le autonomie locali Titolo 1: spese correnti) del bilancio regionale.
La deliberazione della Giunta regionale n. 1-120 del 21 luglio 2014 ha stabilito i criteri per determinare gli incentivi finanziari da destinare al comune istituito a seguito di fusione, prevedendo un contributo una tantum al nuovo comune e un contributo annuale per cinque annualità.
La proiezione annua delle spese che si potranno verificare tiene conto della "fascia demografica risultante dal più recente censimento ufficiale di appartenenza di ogni comune soggetto di fusione". La proiezione inoltre, considera i trasferimenti regionali relativi al triennio 2013 2015, così come indicato dalla citata deliberazione di Giunta.
Su detta proiezione vengono quantificati, per ciascun anno finanziario a partire dall'esercizio 2016, gli incentivi finanziari per la fusione dei comuni di Seppiana e Viganella nel nuovo comune di Borgomezzavalle. In base alla proiezione elaborata in collaborazione con i competenti uffici della Giunta regionale, il contributo una tantum è pari a 81.750,00 euro, mentre il contributo annuale, tenuto conto dei trasferimenti regionali 2013-2015 è stimato in un importo pari a 8.661,00 euro. Il contributo annuale effettivo va calcolato sulla base dei trasferimenti regionali del triennio 2013-2015, triennio precedente alla fusione.
Nel corso dell'esame da parte della Commissione Bilancio, la norma finanziaria è stata poi riformulata attualizzandola ed adeguandola alla luce delle disponibilità desumibili in seguito all'approvazione, avvenuta con la legge regionale 10/2015, del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017.
La norma finanziaria colloca l'impegno della spesa sugli esercizi finanziari a partire dal 2016, anno di attuazione della fusione istitutivo del nuovo Comune.
L'impegno di spesa identifica oneri di parte corrente, allocati nell'ambito dell'unità previsionale di base (UPB) A13011, unità della Direzione Affari istituzionali e avvocatura Rapporti con le autonomie locali.
Per la copertura finanziaria, anche tenendo conto del mutato quadro normativo nazionale nonché degli orientamenti derivanti dalle osservazioni formulate dalla sezione regionale della Corte dei Conti, non si è più utilizzato il meccanismo di cui all'articolo 30 della legge regionale 2/2003 che di fatto rinviava alle singole leggi finanziarie l'identificazione delle coperture non esplicitamente rinvenibili nelle singole leggi in relazione all'esercizio di riferimento.
La copertura degli oneri di parte corrente pertanto, a partire dall'esercizio finanziario 2016, è stata individuata nelle risorse iscritte nell'UPB A13011 del bilancio pluriennale per gli anni 2015-2017".
Procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
Non essendoci ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato SÌ 39 Consiglieri Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.52)



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