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Dettaglio seduta n.51 del 26/02/15 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


MOLINARI GABRIELE



(La seduta ha inizio alle ore 14.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico che hanno chiesto congedo i Consiglieri Appiano, Barazzotto, Boeti, Chiamparino, Laus, Monaco e Ruffino.



(Commenti del Consigliere Sozzani)



PRESIDENTE

Sì, il numero legale c'è. È tutto legale, Consigliere Sozzani: abbiamo le firme che lo testimoniano.
Però, se vogliamo fare una verifica.Noi guardiamo le firme depositate.
Allora, i Consiglieri che hanno firmato sono pregati di prendere il tesserino e di inserirlo, per la gioia del Consigliere Sozzani.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Come stabilito nell'intesa di ieri, procediamo con il punto 3) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Con riferimento al punto, segnalo che ai Consiglieri verranno consegnati due plichi: uno di colore arancione, relativo alle schede di votazione che dovranno essere votate e depositate nell'urna, e uno di colore bianco, contenente l'istruttoria, esaminata dalla Commissione nomine, ai sensi del D.lgs, n. 39/2013, relativamente ai soli Enti sottoposti alla disciplina del citato decreto, a supporto della votazione.
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 46 "ALEXALA - Agenzia di accoglienza e promozione turistica locale della provincia di Alessandria" (articolo 15 Statuto dell'Ente) - Consiglio Direttivo - designazione di 1 membro

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 47 "Associazione 'Enoteca Regionale di Nizza' (articolo 17, Statuto dell'Ente) - Consiglio Direttivo - Designazione di 1 rappresentante"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 48 "Associazione 'Enoteca Regionale Colline del Moscato' - (articolo 14, Statuto dell'Ente) - Consiglio Direttivo Designazione di 1 rappresentante"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 49 "Enoteca della Serra - (articolo 12 Statuto dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 membro".

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 50 "Azienda Speciale della CCIAA di Cuneo 'Centro Estero Alpi del mare' Cuneo (articolo 9, Statuto dell'Ente) Collegio dei Revisori dei Conti - Nomina di 1 membro effettivo e di 1 membro supplente"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 51 "Associazione 'Enoteca Regionale Colline Alfieri dell'Astigiano' - (articolo 11, Statuto dell'Ente) - Consiglio Direttivo - Designazione di 1 membro"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 52 "Fondazione 'Nuto Revelli' ONLUS (articolo 9, Statuto dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 rappresentante"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 53 "Enoteca Regionale del Barolo - (articolo 6, Statuto dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 rappresentante"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 54 "Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese A.N.A.Bo.Ra.Pi. - (articolo 16, Statuto dell'Ente) Consiglio Direttivo - Nomina di 1 rappresentante"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 55 "Fondazione I.S.I. - Istituto per l'Interscambio Scientifico - (articolo 7, Statuto Fondazione) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 rappresentante"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 63 "Comitato Misto Paritetico Regione-Autorità militari sulla nuova regolamentazione delle servitù militari - (articolo 322, comma 3, d.lgs n. 66/2010) - Designazione di 7 membri effettivi".

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 56 "Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità fra Uomo e Donna (articolo 3, l.r. 46/1986 e s.m.i.) - Nomina di 15 membri"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 57 "Comitato consultivo del Centro 'Gianni Oberto' - (articolo 3, l.r. 24/1980 mod. dalla l.r. 5/1983) - Nomina di 4 membri con voto limitato a 2"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 62 "Commissione per le attività di orientamento musicale (articolo 2, l.r. 49/1991 e s.m.i.) - Designazione di 3 esperti"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 58 "Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte - I.R.E.S." - (articolo 5, l.r. 43/1991) - Consiglio di Amministrazione - Elezione di 5 membri con voto limitato a 3"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 59 "Istituto di Ricerche Economico e Sociali I.R.E.S. (articolo 10, l.r. 43/1991 e s.m.i.) - Collegio dei Revisori dei Conti - Designazione di 3 membri effettivi, di cui 1 con funzioni di Presidente, e 2 supplenti"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 61 "Museo Regionale dell'Emigrazione" dei Piemontesi nel Mondo - (Articolo 4, l.r. 13/2009) - Comitato di Gestione Designazione di 3 rappresentanti

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 38 "Agenzie Territoriali per la Casa - A.T.C. del Piemonte Centrale - (articolo 31, l.r. 3/2010 modificato dalla l.r. 11/2014) - Revisore legale - Nomina di 1 Revisore supplente (integrazione)"


PRESIDENTE

Si raccomanda attenzione al momento della votazione, perché vi sono ipotesi in cui più candidati abbiano lo stesso cognome. In tal caso, occorre scrivere sulla scheda anche il nome.
Invito infine i Gruppi consiliari di minoranza a procedere all'assunzione dei propri candidati, ai sensi dell'articolo 79, comma 3, del Regolamento interno del Consiglio regionale, in riferimento ai seguenti enti: Comitato misto paritetico Regione-Autorità militari sulla nuova regolamentazione delle servitù militari (designazione di 7 membri effettivi, di cui 2 espressi dalle minoranze consiliari) Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna (nomina di 15 membri, di cui 5 espressi dalle minoranze consiliari) Comitato consultivo del Centro "Gianni Oberto" (nomina di 4 membri con voto limitato a 2, di cui 2 espressi dalle minoranze consiliari) Commissione per l'attività di orientamento musicale (designazione di 3 esperti, di cui 1 espresso dalle minoranze consiliari) Istituto di ricerche economico e sociali del Piemonte IRES - Consiglio di Amministrazione (designazione di 5 membri, con voto limitato a 3, di cui 2 espressi dalle minoranze consiliari) Istituto di ricerche economico e sociali del Piemonte Ires - Collegio dei revisori (designazione di 3 membri effettivi, di cui 1 con funzione di Presidente e 2 supplenti; la designazione di uno dei membri effettivi e di uno dei supplenti spetta alle minoranze) Museo regionale dell'emigrazione dei piemontesi nel mondo - Comitato di gestione (designazione di 3 rappresentanti, di cui 1 espresso dalle minoranze consiliari).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Presidente, come Gruppi della maggioranza diamo delle indicazioni di alcune candidature sulle quali convergeranno i nostri voti.
Per l'Alexala, Lopena; per l'Enoteca di Nizza, Bo; per l'Enoteca del moscato, Lombardi; per l'Enoteca della Serra, Annaloro; per l'Azienda speciale della Camera di Commercio di Cuneo, Pen e Bonadeo; per le colline Alfieri dell'Astigiano, Valle; per la Fondazione "Nuto Revelli", Canina per l'Enoteca del Barolo, Valperga; per l'Anaborapi, Cumino; per la Fondazione ISI, Castellani; per il Comitato misto paritetico Regione autorità militari, i signori Arcudi, Bonanno, Delli Paoli, Pastore e Ravera; per la Commissione regionale pari opportunità fra uomo donna, le signore Berzano, Chinaglia, Dall'Armi, Guercio, Manica, Molina, Omar Sheikh Esahaq, Onofri, Piano e Risso; per il Comitato consultivo del Centro "Gianni Oberto", Bettassa e Gambetta; per la Commissione per l'attività di orientamento musicale, Seimandi e Fornero; per l'IRES - C.d.A. Aimaretti Fubini e Viano; per l'IRES - Collegio Sindacale, Cortese, Dall'Oco e, come supplente, Mangiapelo; per il Museo dell'emigrazione i signorio Fortunato e Rosina; per l'ATC del Piemonte centrale, come revisore supplente, Branca.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gariglio.
Per le opposizioni, ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Intervengo limitatamente ad alcune situazioni.
Allora, per la Commissione pari opportunità tra uomo e donna, Martino Sartorio, Ricca, Alessi e Sonego; per l'IRES - C.d.A., Angelantoni e Amoroso; per l'IRES - Collegio sindacale, Rolando e Reale (supplente); per il Comitato misto paritetico Regione-autorità militari, Strambi e Fonti per il Museo regionale dell'emigrazione, Calligaro.
Per le altre nomine, diamo libertà di voto.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, procediamo con l'allestimento della postazione di voto e con la distribuzione delle schede.
Al seggio è previsto in qualità di scrutatore il Consigliere Segretario Benvenuto ma, siccome siamo in carenza di organico come Ufficio di Presidenza, chiedo la disponibilità di un Consigliere della maggioranza per affiancare il Consigliere Benvenuto nelle operazioni. Grazie, Consigliere Allemano.
La parola al Consigliere Valle.



VALLE Daniele

Soltanto per mettere a verbale che non ritirerò la scheda per la votazione sull'Enoteca della Collina Alfieri.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Scusi, Presidente, solo una comunicazione di servizio: per l'espressione del voto occorre scrivere sotto il nome o si crocetta vicino?



PRESIDENTE

Si scrive il nome ed eventualmente anche il cognome per esteso.



PORCHIETTO Claudia

Nella parte sottostante, quindi. Grazie.



PRESIDENTE

Consigliera Porchietto, ci sono le righe o più righe, per procedere all'indicazione dei nominativi.
L'abbiamo specificato all'inizio dell'illustrazione.
Prego la Consigliera Segretaria Motta di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Motta effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata.
Sono stati effettuati due appelli nominali.
Si proceda allo spoglio delle schede.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Iscrizione all'o.d.g. ed esame ordine del giorno n. 239 presentato dai Consiglieri Frediani, Bertola, Andrissi, Mighetti, Valetti e Campo inerente a "Proroga della scadenza per manifestazioni di interesse da parte di possibili acquirenti del Gruppo Mercatone Uno"


PRESIDENTE

Il Consigliere Pichetto chiede qualche minuto di sospensione per esaminare l'ordine del giorno n. 239, considerato iscritto all'o.d.g.
secondo le intese dei Presidenti dei Gruppi prima dell'inizio della seduta.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.00, riprende alle ore 15.03)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Esaminiamo pertanto l'ordine del giorno n. 239, avente ad oggetto "Proroga della scadenza per manifestazioni di interesse da parte di possibili acquirenti del Gruppo Mercatone Uno", cui seguirà un'immediata messa in votazione, di cui al punto 3 bis) all'o.d.g.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Non rubo tanto tempo per l'esposizione, anche perché credo che ci sia un accordo solo per il fatto che ne stiamo parlando in questo momento.
La crisi di "Mercatone Uno" è a livello nazionale. Stiamo seguendo, con apprensione, anche con i nostri parlamentari a Roma l'evolversi della vicenda. Per quanto riguarda la situazione del Piemonte, abbiamo 13 punti vendita e sono interessati all'incirca 400 lavoratori. Le sedi più a rischio, in questo momento, sono quelle di Mappano e Brandizzo, ma si parla anche di Novi Ligure. Tra l'altro, i lavoratori sono venuti a conoscenza dell'informazione relativamente alla chiusura delle sedi in modo piuttosto inquietante, attraverso un volantino che non riportava il nome della loro sede di lavoro, quindi un pieghevole promozionale che riportava le offerte dei vari punti vendita. Tra questi punti vendita, mancavano proprio le due sedi che ho indicato, quindi siamo oltre il licenziamento via fax o via e mail, siamo ad una comunicazione in contemporanea con i clienti.
Attraverso quest'ordine del giorno, dopo l'incontro di questa mattina l'incontro che i lavoratori hanno avuto con l'Assessore Pentenero chiediamo che la Regione si impegni; abbiamo appreso dall'Assessore che ci sarà un tavolo nazionale, quindi abbiamo appreso, ma potevamo supporlo, che la vicenda non potesse risolversi a livello regionale, quindi seguiremo con attenzione l'evolversi delle vicende di questo tavolo a livello nazionale.
Quello che chiediamo, e che in questo momento ci sembra l'unica richiesta che possa essere in qualche modo accolta dal Consiglio, è la proroga della scadenza delle possibili manifestazioni di interesse, quindi la proroga del bando che scade il 28 febbraio. Questo consentirebbe di cercare delle vie alternative per garantire la maggiore tutela occupazionale possibile ed eventualmente la ricollocazione per questi lavoratori, che tra l'altro al momento affermano di non aver ricevuto comunicazioni né rassicuranti né non rassicuranti da parte dell'azienda. Di conseguenza, speriamo che ci sia anche l'apertura di un canale di dialogo con questi lavoratori proprio in linea con quanto successo questa mattina.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo solo perché abbiamo partecipato all'audizione di oggi.
Il Partito Democratico, ma anche l'intera maggioranza, si fa carico di questa situazione molto particolare, che vedrà in tempi rapidi una scadenza importante; si fa carico inoltre, insieme all'Assessore e all'Amministrazione, di far sì che il tavolo di crisi diventi un tavolo di crisi nazionale, al fine di tutelare sia i posti di lavoro e il reddito sia i siti produttivi della nostra regione, che speriamo possano vedere una partecipazione anche di un partner industriale in grado di portare avanti siti industriali e lo sviluppo di questa attività. Quindi anche il Partito Democratico e la maggioranza sono vicini ai lavoratori.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Svolgo una comunicazione davvero molto veloce.
Martedì sarà convocato il tavolo regionale, pur essendo una questione che viene trattata sul tavolo nazionale perché coinvolge più Regioni italiane. La competenza è la competenza di un tavolo nazionale, così come anche la valutazione di una proroga della data in merito alle manifestazioni d'interesse non è un aspetto che possiamo decidere come Regione, ma possiamo eventualmente capire meglio quale sia il quadro della situazione. Ciò nonostante, l'attenzione sul tema è massima, nel senso che stiamo seguendo fin dai primi segnali la vicenda e martedì, appunto, faremo il punto della situazione.
Ovviamente può essere utile prorogare se ci sono manifestazioni di interesse, altrimenti credo convenga fotografare la situazione e cercare di individuare le strade migliori. Ciò nonostante, credo si possa esprimere una sostanziale condivisione.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Pentenero.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 229, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Procedimento ed accesso atti amministrativi

Esame disegno di legge n. 77, inerente a "Disposizioni regionali in materia di semplificazione" (Atti d'indirizzo collegati)


PRESIDENTE

Proseguiamo i nostri lavori riprendendo l'esame del disegno di legge n.
77, inerente a "Disposizioni regionali in materia di semplificazione", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Eravamo giunti all'articolo 40.
ARTICOLO 40 Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Apprezzo gli sforzi fatti dal Consigliere Domenico Rossi nel suo ultimo intervento, in cui ha affermato che c'è stato un tentativo di miglioramento.
Noi crediamo che, per quanto riguarda la normativa che regola in modo transitorio - le norme speciali in parziale deroga - le cave di prestito sia giunto il tempo, visto che mancano 5 anni al 2020, di abolirla.
L'Europa ci dà l'obiettivo di arrivare al 70% di riciclo degli inerti e non è certo facendo nuove cave che si può ottenere questo risultato soprattutto per opere pubbliche, perché in questo caso il pubblico deve dare l'esempio nel rispetto della normativa. Seguendo questa strada, noi si dovrà rispettarla.
Ritengo che bisogna imboccare una strada alternativa, che è quella del riciclo dei materiali inerti, che è quella di fermare la pratica di fare nuove cave per realizzare opere pubbliche. Assolutamente questa è la strada alternativa.
Chiaramente, il Consigliere Domenico Rossi si ispirava agli esempi della Lombardia e del Veneto (io speravo che i suoi ispiratori fossero altri). Ricordo che il Piano urbanistico della Lombardia, approvato da poco tempo (poco più di un mese, credo), prevede un'urbanizzazione di quella regione, che forse è la più urbanizzata d'Italia, che equivale a costruire altre quattro Milano. Parliamo di Milano, che è una città di oltre due milioni di abitanti. Questo non è l'esempio da seguire; del resto, credo che il governo che amministra la Lombardia non abbia questa sensibilità e quindi non sia l'esempio da seguire in questione di cave, consumo del suolo, cemento e discariche di ogni tipo che sorgono in quella regione, che purtroppo è anche la mia regione originaria.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione per ringraziare i Consiglieri che in questi mesi hanno lavorato su questi emendamenti. Prima ne abbiamo discussi alcuni e ci tenevo anch'io a prendere la parola per contestualizzare, cioè noi siamo consapevoli che da tempo - tra l'altro, tante Associazioni come Legambiente e Libera lo documentano ormai da più di vent'anni - non solo vi sono tentativi di infiltrazione, ma spesso esiste un vero e proprio radicamento di organizzazioni criminali al nord nella gestione delle cave e nel ciclo del cemento. E sono almeno 20 anni, tra l'altro, che le forze dell'ordine indagano su questi interessi.
Insomma, non dobbiamo ricordarlo qua quanti sono i casi come quelli di Montanaro, dai primi fino al 1994 nel Canavese, fino ad arrivare agli ultimi, non quelli che abbiamo visitato con i Consiglieri del Partito Democratico per esempio a Romentino. Giustamente la Consigliera Frediani ricordava le ultime indagini: insomma, dopo il Minotauro, c'è stata un'altra operazione che si chiama San Michele, che appunto ci ha svelato quanto l'infiltrazione della 'ndrangheta in Val Susa sia collegata anche all'interesse verso le cave.
Allora, per tale motivo non vogliamo più ritardare questa discussione e ci siamo detti che, entro l'estate, a noi piacerebbe - lo chiediamo ovviamente anche alle minoranze - rivedere l'intera legge, che ovviamente non si poteva fare dentro questa legge omnibus, cioè noi vorremmo che la legge del '78 venisse rivista a partire dalle programmazioni e a partire dai controlli. Lo ricordo, perché oggi ne abbiamo parlato, ma i Comuni non possono essere lasciati soli in un compito immane, ovvero quello di capire che cosa ne è di queste 700 cave, di cui 300 inutilizzate, perché spesso sono le più rischiose quelle che, in qualche modo, vengono dimenticate dalla storia e dalla mappa della nostra regione. Ed è per questo che noi vogliamo in questa legge un ragionamento un più ampio: lo dico a chi, per esempio, oggi ci sollecita per togliere una piccola parte, che è quella che noi condividiamo, cioè del superamento delle cave di prestito. Ecco, lo dobbiamo fare però in un ragionamento più ampio, così com'è quello della revisione dei canoni e delle concessioni.
Oggi, però, siamo lieti di dire due cose.
Primo, abbiamo appena votato - non vorrei che ce lo dimenticassimo - il cambiamento delle penalità. L'abbiamo fatto nell'articolo precedente grazie ad un lavoro del Consigliere Rossi, che è il primo ad averci segnalato un dato incredibile: negli scorsi anni c'era chi preferiva addirittura autodenunciarsi per pagare una piccola multa, ma continuare a fare i propri sporchi interessi. Questo è il dato reale, ma oggi cosa facciamo? Certamente non possiamo, attraverso piccoli emendamenti, riguardare il quadro del '78; anzi, chiedo ai due Presidenti, così come ha detto prima il collega Rossi, di incardinare in fretta questa discussione e di vederla in un quadro più ampio, perché penserete mica che il problema è solo cambiare la legge del '78? Dobbiamo rivedere anche tutta la vicenda, come diceva il collega Rossi, degli appalti pubblici e di come vengono reperiti alcuni di questi movimenti.
Secondo, cerchiamo di inserire questa vicenda, dando una prelazione non alle cave di prestito ma alle cave che ci sono in questo perimetro di 40 chilometri, nel giusto posizionamento.
E' un inizio, lo sappiamo Consiglieri, ma a chi ci chiede di votare ulteriori emendamenti, vi possiamo solo dire che noi abbiamo deciso di far sì che questa legge non sia lo "Sblocca Piemonte", perché non abbiamo facilitato la proliferazione di niente, abbiamo cercato di aumentare le penalità e di dare delle regole.
Tuttavia, se voi ci aiuterete, entro luglio possiamo dire che il Far West delle nostre cave in questa Regione finirà.
Spero che nel programma che ci siamo dati qualche giorno fa questa sia una delle priorità che tutti insieme ci daremo.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre dichiarazioni di voto, procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 115), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 215 sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Chiedo una sospensione di alcuni minuti, se è possibile.



PRESIDENTE

Va bene, concessa.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle 15.20, riprende alle ore 15.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Continuiamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 201) sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 40, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 41 Emendamento rubricato n. 147) presentato dai Consiglieri Ruffino Porchietto, Sozzani, Graglia, Cerutti, Vignale, Pichetto Fratin: L'articolo 41, del disegno di legge n. 77, è soppresso.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Questo emendamento va ad incidere su un aspetto piuttosto delicato: andiamo ad abolire i consulenti esterni nelle commissioni tecniche della Regione Piemonte.
La mia preoccupazione, per la quale abbiamo poi presentato come Gruppo quest'emendamento, è che i tempi di attuazione nella Regione Piemonte nell'ambito di una discussione burocratica, se viene lasciata solo in mano ai funzionari pubblici sono biblici, estremamente lunghi e in assoluta non concorrenza con altre Regioni. Abbiamo discusso più volte che la vicina Regione Lombardia, piuttosto che la Regione Liguria, hanno tempi di approvazione delle loro autorizzazioni molto più brevi di quelli del Piemonte.
Ora noi andiamo a togliere le figure professionali esterne.
Se è un problema economico, togliamo il gettone di queste figure professionali esterne, ma non le figure stesse, che danno sicuramente un contributo positivo rispetto alle varie commissioni o conferenze dei servizi a livello regionale.
Si richiede, quindi, la soppressione di questa funzione, oppure una modifica della norma affinché possiamo, se è un aspetto meramente economico, annullare il gettone di presenza per le figure esterne, ma di non toglierle, perché danno un contributo positivo rispetto ad una gestione burocratica, da parte dei burocrati - che sono i dipendenti pubblici - che hanno interesse a tutelare prima di tutti se stessi rispetto alla visione complessiva della problematica.
La discussione deve essere comunque orientata nelle commissioni in termini legislativi, ma l'interpretazione della legge, che a volte è demandata alla commissione stessa, a mio modo di vedere dovrebbe essere elastica e in funzione di una positività a favore delle imprese, che altrimenti andrebbero ad insediarsi altrove.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 202) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: Prima del comma 1 dell'articolo 41 del disegno di legge 77 è inserito il seguente: "01. Il comma 4 dell'articolo 31 della l.r. 44/2000 è sostituito dal seguente: '4. Per i casi di cui al comma 3 l'amministrazione regionale si avvale delle determinazioni della Conferenza dei servizi di cui all'articolo 33'.".
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna, per l'illustrazione ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

È un emendamento che sostituisce il comma quarto dell'articolo 31 della legge n. 44, che prevede, sostanzialmente, che per i casi di cui al comma 3 (ci abbiamo ragionato stamattina) l'Amministrazione regionale si avvalga delle determinazioni della Conferenza dei servizi di cui all'articolo 33.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Emendamento rubricato n. 116) presentato dai Consiglieri Andrissi, Bono Frediani, Campo, Mighetti e Valetti: Proposta di inserimento del comma 3 all'art. 41 (Modifiche alla legge 26 aprile 2000, n. 44) 3. La lettera e) del comma 2 dell'art. 32 della l.r. 44/2000, viene così modificata: "e) da un rappresentante del Corpo Forestale dello Stato, la cui partecipazione è a discrezione dello stesso, senza alcun onere aggiuntivo da parte della P.A.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento chiediamo la partecipazione di un rappresentante del Corpo Forestale dello Stato, che svolge, lo ricordo, un ruolo di investigazione per quanto riguarda possibili reati ambientali. Tale partecipazione è a discrezione dello stesso, senza alcun onere aggiuntivo a carico della Pubblica Amministrazione.
Sottolineo quest'ultimo aspetto, perché precedentemente vi era un accordo (che poi è stato eliminato) tra la Regione e il Corpo Forestale di Stato, che prevedeva che i rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato potessero partecipare alla Conferenza dei servizi dietro un riconoscimento economico da parte della Regione.
Con quest'emendamento noi chiediamo che, a discrezione del Corpo Forestale dello Stato, e in modo gratuito per quanto riguarda la Regione vi sia una possibile partecipazione. Perché crediamo che sia importante laddove i rappresentanti del Corpo dello Stato lo ritengano, una loro partecipazione, sia come conoscenza tecnica, sia perché spesso alcuni atti che entrano a far parte dell'istruttoria della Conferenza dei Servizi vengono redatti da rappresentanti di questo importante Corpo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Andrissi.
Emendamento rubricato n. 117) presentato dai Consiglieri Andrissi, Bono Frediani, Campo, Mighetti e Valetti: Proposta di inserimento del comma 4 all'art. 41 (Modifiche alla legge 26 aprile 2000, n. 44) 4. La lettera e) del comma 2 dell'art. 33 della l.r. 44/2000, viene così modificata; "e) da un rappresentante del Corpo Forestale dello Stato, la cui partecipazione è a discrezione dello stesso, senza alcun onere aggiuntivo da parte della p.a.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Il contenuto è medesimo: prima era riferito al livello provinciale adesso a quello regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento né in fase di discussione generale né per dichiarazione di voto, la parola al Vicepresidente Reschigna per esprimere il parere della Giunta regionale.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Sugli emendamenti rubricati n. 147), n. 116) e n. 117) il parere è negativo. Spiego velocemente le motivazioni.
Innanzitutto abbiamo fatto uno sforzo immenso per portare alle Conferenze dei Servizi un rappresentante della Regione. Se continuassimo a richiedere la partecipazione di esperti che non sono neanche parte dell'Amministrazione regionale, vanificheremmo una legge regionale che è stata approvata e che prevede che la Regione partecipi alle Conferenze dei servizi con n solo rappresentante.
In secondo luogo, siccome il mondo non è pieno di competenze professionali, talvolta accade che in alcune Commissioni provinciali ci siano esperti che in altre Province facciano i consulenti delle attività estrattive. Forse, allora, sarebbe meglio avere a che fare con una Pubblica Amministrazione capace di lavorare e che vuole lavorare e garantire gli obiettivi, piuttosto che coprirsi di figure professionali terze.
Sui due emendamenti presentati dal Consigliere Andrissi il parere è negativo per la seguente ragione: un tempo la partecipazione del Corpo Forestale dello Stato alla Conferenza dei servizi era motivata dal fatto che la Regione aveva delegato al Corpo Forestale dello Stato tutte le procedure relative al vincolo idrogeologico. Oggi non è più così e riteniamo che anche quella parte sia adeguatamente assolta dagli Uffici regionali.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 147), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 202).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 116), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 117), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 41, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 42 Emendamento rubricato n. 207) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore De Santis: le lettere d) e g) del comma 1 dell'articolo 42 del disegno di legge n. 77 sono soppresse.
Diamo atto del fatto che viene espunta la lettera g) dal testo dell'articolo.
Ha chiesto la parola l'Assessore De Santis, per l'illustrazione; ne ha facoltà.
DE SANTIS Giuseppina, Assessore alle attività produttive La lettera g) del comma 1 era legata al bollino verde. Il fatto di mantenerla potrebbe indurre in confusione ed è contraddittorio con quanto abbiamo scritto prima.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Emendamento rubricato n. 148) presentato dai Consiglieri Ruffino Porchietto, Sozzani, Graglia, Cerutti, Vignale, Pichetto Fratin: La lettera d) del comma 1 dell'articolo 42 del disegno di legge n. 77 è soppressa.
Consigliera Porchietto, in qualità di prima firmataria, intende illustrarlo?



PORCHIETTO Claudia

Mi permetto di intervenire solo per una questione tecnica. Io non sono il primo firmatario ma, essendo il relatore di minoranza, ho controfirmato tutti gli emendamenti.
Lo dico soltanto perché continuate a richiamare la sottoscritta, ma il primo firmatario è un altro.



PRESIDENTE

Il primo firmatario è la Consigliera Ruffino.
L'emendamento rubricato n. 207) non è stato ritirato. E' stato dato atto della precisazione che avevo già svolto sul fatto che la lettera g) è espunta.
Per quanto riguarda la Consigliera Porchietto, mi scuso, ma il suo nome compariva sulla colonna di sinistra.
La parola al Consigliere Sozzani per l'illustrazione dell'emendamento.



SOZZANI Diego

E' una questione tecnica relativa al punto d) del comma 1 dell'articolo 42, nel quale si vanno a definire i criteri di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dell'attestato di prestazione energetica negli edifici. Questi però sono già riconosciuti per legge rispetto a coloro che già rilasciano questo tipo di certificazioni.
Ci sembrava ridondante il fatto di inserirlo in questa legge, perch non capiamo qual è la differenza fra coloro che sono riconosciuti per legge e già esercitano questa attività rispetto a coloro che immaginiamo siano aggiunti a quelli della legge.
Quindi, non comprendiamo l'elemento aggiuntivo di questa definizione di criteri che, peraltro, sono già definiti in altri ambiti legislativi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 149) presentato dai Consiglieri Ruffino Porchietto, Sozzani, Graglia, Cerutti, Vignale, Pichetto Fratin: La lettera f) del comma 1 dell'articolo 42 del disegno di legge n. 77 è sostituita dalla seguente: "f) definire forme di incentivazione economica per imprese, enti pubblici e cittadini, destinate alla valutazione preliminare dei consumi e alla realizzazione di interventi di miglioramento individuati in diagnosi energetiche o in occasione delle attività ispettive svolte dalle autorità competenti;".
La parola al Consigliere Sozzani per l'illustrazione.



SOZZANI Diego

Questo emendamento è per spiegare meglio il fatto che devono essere definiti gli incentivi a coloro che possono essere beneficiari per un miglioramento delle prestazioni energetiche nei propri edifici.
Quindi, era semplicemente il fatto di ridefinire l'articolo secondo l'emendamento presentato, perché riteniamo che possa essere più coerente rispetto alla filosofia dell'obiettivo di semplificazione inserito nell'articolo 42.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 150) presentato dai Consiglieri Ruffino Porchietto, Sozzani, Graglia, Cerutti, Vignale, Pichetto Fratin: La lettera g) del comma 1 dell'articolo 42 del disegno di legge n. 77 è soppressa.
La parola al Consigliere Sozzani per l'illustrazione.



SOZZANI Diego

Questo riguarda la disciplina del costo dei bollini, di cui alla lettera d).
E' semplicemente un'aggiunta, in quanto avevamo chiesto l'abolizione della lettera d). Evidentemente è stata ripresa nell'ambito della lettera g) e, di conseguenza, viene meno anche la stessa, perché l'emendamento è direttamente collegato per il fatto che richiama un'altra parte del comma d).
Pertanto, l'abolizione deve essere di entrambe le lettere e non solo di una.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 151) presentato dai Consiglieri Porchietto Ruffino, Sozzani, Graglia, Berutti, Vignale e Pichetto Fratin: Dopo il comma 1 dell'articolo 42 del disegno di legge n. 77 è aggiunto il seguente: "1 bis. La Giunta regionale adotta i provvedimenti diretti alla realizzazione di un Allegato Energetico Ambientale Regionale tipo, al fine di addivenire ad un sistema di riferimento univoco e coerente sul territorio regionale per la redazione dell'Allegato Energetico Ambientale al Regolamento Edilizio dei Comuni, da utilizzare per le pratiche per l'ottenimento del titolo abilitativo edilizio, anche in linea con quanto disposto dalla Legge 164/2014 di conversione del D.L. 133/2014 all'articolo 17 bis "Regolamento unico edilizio".
La parola al Consigliere Sozzani per l'illustrazione.



SOZZANI Diego

Questo riguarda la possibilità di redigere un Allegato Energetico Ambientale Regionale, al fine di addivenire ad un sistema di riferimento univoco e coerente sul territorio regionale.
Già questa mattina avevamo affrontato la tematica in altri ambiti, ma vale anche in questo caso, affinché non ci siano Province con modelli di richiesta diversi e ci sia un unico Allegato Energetico che possa essere di riferimento per l'intera Regione e per le singole Province; quindi, un unico modello, con il quale si possano fare anche delle analisi statistiche piuttosto che di altro genere, avendo una unicità di dati raccolti nell'intera Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 208) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: Dopo la lettera m) del comma 1 dell'articolo 42 del disegno di legge n. 77 è aggiunta infine la seguente: "m bis) definire uno schema di allegato energetico regionale tipo, al fine di addivenire ad un sistema di riferimento univoco e coerente sul territorio regionale per la redazione dell'allegato energetico al regolamento edilizio dei comuni, da utilizzare ai fini del conseguimento del titolo abilitativo edilizio".
La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Questo emendamento prevede, con una scrittura diversa da quella formulata dal Consigliere Sozzani, che venga definito un schema di allegato energetico regionale tipo.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 207).
Il Consiglio approva.
Gli emendamenti rubricati n. 148) e n. 150) sono ritirati dai proponenti.
Passiamo alla votazione dell'emendamento n. 149).
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è contrario sia sull'emendamento n. 149) sia sull'emendamento n. 151), anche se il contenuto di quest'ultimo è pressoché analogo a quello presentato dalla Giunta regionale.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 149), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 151), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 208).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 42, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 43 Indìco la votazione palese sull'articolo 43.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 44 Emendamento rubricato n. 210) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: L'articolo 44 del disegno di legge n. 77 è sostituito dal seguente: "Art. 44 (Sanzioni in materia di energia) 1. Le sanzioni in materia di energia prevista dalla normativa nazionale sono applicate dai soggetti individuati con apposito provvedimento della Giunta regionale.
2. I proventi delle sanzioni, introitati dai soggetti di cui al comma 1 sono destinati allo svolgimento delle funzioni di cui all'articolo 42 comma 1, lettere c), f) ed h)".
La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

L'emendamento è stato illustrato stamattina durante i lavori della I Commissione. E' una riscrittura dell'articolo 44, che non ne modifica il senso.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 210).
Il Consiglio approva.
Stante la riscrittura dell'articolo 44 con l'emendamento, il voto si estende all'articolo.
ARTICOLO 45 Emendamento rubricato n. 209) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: Il comma 2 dell'articolo 45 del disegno di legge n. 77 è sostituito dal seguente: "2. Le disposizioni di cui agli articoli 42, 43 e 44 entrano in vigore contestualmente alla pubblicazione dei relativi provvedimenti della Giunta regionale. Fino a tale data continuano ad applicarsi i seguenti provvedimenti: a) deliberazione della Giunta regionale n. 43 - 11965 del 4 agosto 2009, in materia di certificazione energetica degli edifici b) deliberazione della Giunta regionale n. 45 - 11967 del 4 agosto 2009, in materia di impianti da fonti energetiche rinnovabili nell'edilizia c) deliberazione della Giunta regionale n. 46 - 11968 del 4 agosto 2009, in materia di tutela della qualità dell'aria".
La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Anche quest'emendamento è stato illustrato stamattina: è una riscrittura totale dell'articolo, che ne precisa gli elementi tecnici rispetto alle abrogazioni delle norme e alla sopravvivenza delle deliberazioni che sono citate.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 209).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 45, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 46 Emendamento rubricato n. 185) presentato dai Consiglieri Ruffino, Berutti Porchietto, Sozzani: Articolo 46 Il comma 1, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77 è soppresso.
Emendamento rubricato n. 186) presentato dai Consiglieri Ruffino, Berutti Porchietto, Sozzani: Articolo 46 Il comma 1, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, è sostituito dal seguente: "1. Al comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) le parole: 'ed il controllo dell'uso del suolo' sono sostituite dalle seguenti: 'la limitazione del consumo di suolo regionale, nel rispetto delle prescrizioni nazionali attuative degli obiettivi assunti dall'Unione Europea sul raggiungimento del consumo zero'".
Emendamento rubricato n. 187) presentato dai Consiglieri Ruffino, Berutti Porchietto, Sozzani: Articolo 46 Il numero 4, del comma 1, dell'articolo 1, come sostituito dal comma 2 dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, è sostituito dal seguente: "4. la piena e razionale utilizzazione delle risorse, con particolare riferimento alle aree agricole ed al patrimonio insediativi ed infrastrutturale esistente, evitando ogni immotivato consumo del suolo, nel rispetto dei criteri stabiliti dalla Regione in ottemperanza alle leggi nazionali vigenti per il raggiungimento degli obiettivi dell'Unione Europea di cui al precedente comma 1".
La parola al Consigliere Sozzani per l'illustrazione.



SOZZANI Diego

Quest'emendamento richiede la soppressione nella limitazione del consumo del suolo. Al fine di raggiungere l'obiettivo di un consumo zero si richiede la soppressione dell'articolo, per poi specificarlo meglio negli altri emendamenti che abbiamo presentato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. Le chiedo eventualmente di proseguire nell'illustrazione, perché ci sono anche gli emendamenti n. 186) e 187). Se vuole illustrarli congiuntamente per economia nelle procedure, ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

L'emendamento n. 186) è l'emendamento che ho discusso prima nell'ambito della soppressione. Infatti, al comma 1, la dicitura "Il controllo dell'uso del suolo" è sostituita dalla seguente frase: "La limitazione del consumo del suolo regionale, nel rispetto delle prescrizioni nazionali e attuative degli obiettivi assunti dall'Unione Europea sul raggiungimento del consumo zero".
Era quanto sostenevo prima: la soppressione, con l'introduzione dell'articolo 1, secondo questa indicazione, che è un po' più completa rispetto alle leggi europee che incidono su quella nazionale.



PRESIDENTE

Gli emendamenti n. 162), 164), 165), 166) e 167), presentati dai Consiglieri Mighetti, Bertola, Valetti sono ritirati.
Emendamento rubricato n. 188) presentato dai Consiglieri Ruffino, Berutti Porchietto, Sozzani: Articolo 46 Il comma 3, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77 è soppresso.
Emendamento rubricato n. 189) presentato dai Consiglieri Ruffino, Berutti Porchietto, Sozzani: Articolo 46 Il comma 3, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, è sostituito dal seguente: "3. Al comma 1, dell'articolo 3 bis, della l.r. 56/77, dopo le parole: 'territoriale del piano' sono aggiunte le seguenti: 'nonché dei criteri stabiliti dalla Regione in ottemperanza alle leggi nazionali vigenti per il raggiungimento degli obiettivi dell'Unione Europea di cui al precedente articolo 1, comma 1'." Gli emendamenti rubricati n. 169), 170), 171), 172), 173) e 174, presentati dai Consiglieri Mighetti, Bertola, Valetti sono ritirati.
Emendamento rubricato n. 190) presentato dai Consiglieri Ruffino, Berutti Porchietto, Sozzani: Articolo 46 Il comma 5, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77 è soppresso.
Emendamento rubricato n. 191) presentato dai Consiglieri Ruffino, Berutti Porchietto, Sozzani: Articolo 46 Il comma 5, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, è sostituito dal seguente: "5. Al comma 1, dell'articolo 12, della l.r. 56/77, dopo le parole 'temporale decennale' sono aggiunte le seguenti: 'con le modalità previste al precedente articolo 8, comma 6, lettera b)'".
Tali emendamenti sono dati per illustrati.
Gli emendamenti rubricati n. 175) e 163), presentati dai Consiglieri Mighetti, Bertola, Valetti sono ritirati.
Emendamento rubricato n. 152) presentato dai Consiglieri Ruffino, Berutti Porchietto, Sozzani: Articolo 46 Dopo il comma 6, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, è aggiunto il seguente: "6 bis. Al comma 6, dell'articolo 13, della l.r. 56/77 dopo le parole: 'di cui all'articolo 24' sono aggiunte le seguenti: 'Pertanto, anche in assenza degli adeguamenti dei suddetti strumenti e regolamenti alle definizioni di cui al comma 3 queste ultime le sostituiscono integralmente'".
Gli emendamenti rubricati n. 176 e 177 sono ritirati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 118) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Valmaggia: 1. Dopo il comma 11 dell'articolo 46 del disegno di legge 77/2014 è inserito il seguente: "11 bis. Il comma 3 dell'articolo 17 bis della l.r. 56/77, è abrogato." Emendamento rubricato n. 119) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Valmaggia: 1. Dopo il comma 11 bis dell'articolo 46 del disegno di legge 77/2014 è inserito il seguente: "11 ter. Al comma 8 dell'articolo 17 bis della l.r.
56/77, le parole ", ad eccezione dei casi esclusi di cui al comma 11." sono abrogate.
Emendamento rubricato n. 120) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Valmaggia: 1. Dopo il comma 11 ter dell'articolo 46 del disegno di legge 77/2014 è inserito il seguente: "11 quater. Il comma 11 dell'articolo 17 bis della l.r. 56/77 è abrogato.' Emendamento rubricato n. 121) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Valmaggia: Dopo il comma 11 quater dell'articolo 46 del disegno di legge 77/2014 è inserito il seguente: "11 quinquies. Dopo il comma 15 dell'articolo 17 bis della l.r. 56/77 è aggiunto il seguente: "15 bis. Sono escluse dal presente articolo le varianti relative a progetti la cui approvazione comporta variante per espressa previsione di legge. In tale caso la comunicazione di avvio del procedimento di cui agli articoli 7 e 8 della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia diprocedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) inerente il progetto contiene l'indicazione per cui l'approvazione del progetto costituisce variante. Gli aspetti urbanistici e ambientali afferenti la variante sono valutati nel procedimento all'approvazione del medesimo progetto.".
La parola all'Assessore Valmaggia per l'illustrazione.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'urbanistica

Più che illustrarli, richiamo quanto già discusso precedentemente in I Commissione, nella quale si è fatta un'approfondita disamina degli emendamenti. Darei per illustrati nella Commissione precedente tutti gli emendamenti di Giunta



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
L'emendamento rubricato n. 168) è ritirato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 153) presentato dai Consiglieri Ruffino, Sozzani Graglia, Berutti, Vignale, Pichetto Fratin, Porchietto: Il comma 2 bis, dell'articolo 21, della l.r. 56/77, come aggiunto dal comma 13, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, è sostituito dal seguente: "2 bis. Qualora l'intervento edilizio comporti ampliamenti, mutamenti di destinazioni d'uso o comunque aumento delle quantità stabilite dal PRG ai sensi dei commi 1 e 2, le superfici da acquisire a norma dei commi medesimi devono essere incrementate nella misura differenziale determinata dall'ampliamento, mutamento o aumento su indicati. Ai sensi di quanto previsto dall'art. 2 bis del DPR 380/2001, tale acquisizione non è richiesta qualora la volumetria degli ampliamenti, dei mutamenti di destinazione d'uso e degli interventi comportanti un aumento delle quantità di cui ai commi 1 e 2 sia inferiore ai 1000 metri cubi.".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 192) presentato dai Consiglieri Ruffino, Sozzani Graglia, Berutti, Vignale, Pichetto Fratin, Porchietto.
Il comma 2 bis, dell'articolo 21, della l.r. 56/77, come inserito dal comma 13, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, è sostituito dal seguente: "2 bis. Qualora il PRGC ritenga necessario subordinare i cambi di destinazione d'uso e o gli ampliamenti di edifici esistenti al reperimento degli standard ai sensi dei commi 1 e 2, detto reperimento di standard è determinato per la sola quantità eccedente gli standard minimi richiesti sull'immobile 'ante operam'. Le quantità di standard aggiuntivi così determinate potranno essere assolte anche mediante totale monetizzazione purché il PRGC ne dimostri la compatibilità con le previsioni complessive di reperimento delle aree a standard sull'intero territorio comunale".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 221) presentato dai Consiglieri Giaccone Rostagno: Il comma 13 dell'articolo 46, Capo IX (semplificazioni in materia di edilizia urbanistica) del disegno di legge n. 77, è sostituito dal seguente: "13. Dopo il comma 4 bis dell'articolo 21 della l.r. n. 56/1977 è inserito il seguente: 4. ter. Ogni qual volta l'intervento,riferito al patrimonio edilizio esistente, comporti ampliamenti, mutamenti di destinazioni d'uso o comunque aumento delle quantità stabilite dal PRG ai sensi dei commi 1 e 2, le superfici eventualmente da dimettere o reperire a norma.devono essere calcolate nella misura differenziale determinata dall'ampliamento mutamento o aumento su indicati".
La parola al Consigliere Rostagno per l'illustrazione.



ROSTAGNO Elvio

E' una mera precisazione per risolvere il problema di una cattiva interpretazione utilizzata da parte degli uffici tecnici comunali.
Individua in un comma da aggiungere al comma 4 bis dell'articolo 21 della legge n. 56, quello che parla degli standard urbanistici, degli standard urbanistici che devono essere attivati e utilizzati solamente per i maggiori carichi urbanistici.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rostagno.
Emendamento rubricato n. 154) presentato dai Consiglieri Ruffino, Sozzani Graglia, Berutti, Vignale, Pichetto Fratin, Porchietto.
Al comma 2 bis, dell'articolo 21, della l.r. 56/77, come aggiunto dal comma 13, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, dopo le parole "Ogni qualvolta l'intervento" è aggiunta la seguente parola: "edilizio".
Gli emendamenti n. 178) e n. 180) sono ritirati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 155) presentato dai Consiglieri Ruffino, Sozzani Graglia, Berutti, Vignale, Pichetto Fratin, Porchietto.
Al comma 2 bis, dell'articolo 21, della l.r. 56/77, come aggiunto dal comma 13, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, dopo le parole "Ogni qualvolta l'intervento" è aggiunta la seguente parola: "edilizio".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 224) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Valmaggia: Dopo il comma 13 dell'articolo 46 del disegno di legge 77 è aggiunto il seguente: "13 bis. Al numero 2) del comma 1 dell'articolo 45 della l.r. 56/77, è aggiunto infine il seguente periodo: 'qualora l'importo delle opere di urbanizzazione primaria superi le esigenze infrastrutturali degli interventi edilizi oggetto di convenzione questa può prevedere che l'eccedenza sia scomputata da quanto dovuto come opere di urbanizzazione secondaria'".
La parola all'Assessore Valmaggia per l'illustrazione.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'urbanistica

Grazie, Presidente.
E' stato recepito, nella sostanza, l'emendamento n. 155), in una forma compatibile con il disegno organico di questo articolo, laddove si dice: "qualora l'importo delle opere di urbanizzazione primaria superi le esigenze infrastrutturali degli interventi edilizi oggetto di convenzione questa può prevedere che l'eccedenza sia scomputata da quanto dovuto come opere di urbanizzazione secondaria".
E' un recepimento, nella sostanza di quanto è stato segnalato, ma messo in una forma che è compatibile con l'impianto completo della legge.



PRESIDENTE

Gli emendamenti n. 179), 181), 182), 183) e 11) sono stati ritirati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 154) presentato dai Consiglieri Ruffino, Sozzani Graglia, Berutti, Vignale, Pichetto Fratin, Porchietto.
Dopo il comma 14, dell'articolo 46, del disegno di legge n. 77, è aggiunto il seguente: "14 bis. Dopo l'articolo 51, della l.r. 56/77 è aggiunto il seguente: '51 bis. (Norme inerenti la realizzazione dei parcheggi ai sensi dell'art.
9 della legge 24 marzo 1999, n. 122 e dell'art. 41 sexies della legge 17 agosto 1942, n. 1150) I parcheggi, pertinenziali e non pertinenziali realizzati ai sensi dell'art. 9 della legge 24 marzo 1989, n. 122 e dell'art. 41 sexies della legge 17 agosto 1942, n. 1150, anche in eccedenza rispetto alle quote minime di legge, costituiscono opere di urbanizzazione e il relativo titolo abilitativo è gratuito.
Ai fini del calcolo del costo di costruzione, le superfici destinate a parcheggio non concorrono alla definizione della classe dell'edificio.
I parcheggi realizzati su aree comunali o nel sottosuolo delle stesse in applicazione del comma 4 dell'articolo 9 della legge 24 marzo 1989, n. 122 possono essere liberati dal vincolo della pertinenzialità previsto dal comma 5 del medesimo articolo qualora, trascorsi due anni dalla realizzazione dell'opera ed esperito almeno un tentativo di vendita con il rispetto del vincolo, i relativi stalli rimangano invenduti'".
Ci sono richieste di intervento? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Il Movimento 5 Stelle darà voto negativo a quegli emendamenti che sono di per sé demolitori o, comunque, compromissori di emendamenti che sono passati all'esame della I Commissione proposti da noi e che hanno avuto parere positivo. Sono gli emendamenti che stabiliscono di inserire nella legge n. 56/77 specifici riferimenti al consumo di suolo zero.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento? La parola all'Assessore Valmaggia per il parere della Giunta.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'urbanistica

Come ho detto prima, il parere è positivo sugli emendamenti di Giunta e sull'emendamento n. 155), subemendamento, e sull'emendamento n. 221) proposto dal Consigliere Giaccone. Sugli altri, il parere è negativo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 185), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 186), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 187), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Ricordo che gli emendamenti n. 162), 164), 165), 166) e 167) sono stati ritirati dai proponenti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 188), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 189), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati n. 169), 170), 171), 172), 173), 174) sono ritirati.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 190), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 191), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 152), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati n. 176) e n. 177) sono ritirati.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 118).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 119).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 120).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 121).
Il Consiglio approva.
L'emendamento rubricato n. 168) è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 153), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 192), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Si dà atto che nell'emendamento n. 221) ci sono delle modifiche al testo: al posto della parola "preesistenti", le parole "stabilite dal Piano Regolatore Generale, ai sensi dei commi 1 e 2)" e, al posto della dicitura "presente articolo", "dei commi medesimi".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 221), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 154), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Risultano ritirati gli emendamenti rubricati n. 178) e n. 180).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 224).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 155), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 156), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Risultano ritirati gli emendamenti rubricati n. 181), 182), 183) e 11).
Indìco la votazione palese sull'articolo 46, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 47 L'emendamento rubricato n. 184) è ritirato.
Emendamento rubricato n. 157) presentato dai Consiglieri Ruffino, Sozzani Graglia, Berutti, Vignale, Pichetto Fratin, Porchietto.
"Al comma 1, dell'articolo 47, del disegno di legge n. 77, le parole "al 31 dicembre 2012" sono sostituite dalle seguenti: "al 31 dicembre 2013".
Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Riguarda, in ambito di edilizia del recupero dei sottotetti, l'attività del concepire un anno dopo, quindi dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2013, la possibilità di operare la validità della legge stessa. E' un cambio di data.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sozzani.
Non essendoci altre dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 157), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 47, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 47 bis Emendamento rubricato n. 159) presentato dai Consiglieri Ruffino, Sozzani Graglia, Berutti, Vignale, Pichetto Fratin, Porchietto: Dopo l'articolo 47 è aggiunto il seguente: "Art. 47 bis (Modifiche alla Legge regionale 14 luglio 2009, n. 20: 'Snellimento delle procedure in materia di edilizia e urbanistica) 1. Alla lettera b), del comma 2, dell'articolo 13, della l.r, 20/2009, dopo le parole: 'di ancoraggio permanenti' sono aggiunte le seguenti: 'installati da soggetti iscritti al registro imprese e secondo Norma UNI 795-2002'".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 122) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Valmaggia: Dopo l'articolo 47 del disegno di legge 77/2014 è inserito il seguente: "Art. 47 bis (Modifiche alla legge regionale 14 luglio 2009, n. 20) Il comma 7 dell'articolo 15 della legge regionale 14 luglio 2009, n. 20 (Snellimento delle procedure in materia di edilizia e urbanistica) è sostituito dal seguente: '7. La Giunta regionale disciplina con proprio regolamento i requisiti tecnici operativi ritenuti necessari e la documentazione da allegare al progetto, nonché alla dichiarazione di ultimazione lavori o di corretta installazione a garanzia dell'idoneità dell'opera. Il regolamento prevede altresì, misure preventive e protettive per garantire la sicurezza e l'incolumità di chi accede alla copertura da realizzare in caso di interventi di manutenzione ordinaria o di manutenzione straordinaria non strutturale che riguardano la copertura stessa, quali sostituzione anche parziale del manto o manutenzione degli impianti tecnologici esistenti o di installazione di impianti solari termici o impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili'".
Ha chiesto la parola l'Assessore Valmaggia per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'urbanistica

Grazie, Presidente.
E' una precisazione che riguarda il regolamento relativo alla sicurezza, soprattutto nella manutenzione ordinaria e straordinaria, delle coperture rispetto alle linee vita.
L'emendamento introduce anche interventi di manutenzione straordinaria non strutturale, tra quelli assoggettati alle buone pratiche e non all'obbligo di costituire la linea vita.
Viene anche eliminata la dicitura "integrati nella struttura stessa" con riferimento ai pannelli solari e fotovoltaici, in quanto tecnicamente non corrispondono ad una definizione univoca e chiara per l'applicazione della norma.
E' una specificazione migliorativa.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci interventi per dichiarazioni di voto, procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 159), sul quale l'Assessore Valmaggia, a Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 122).
Il Consiglio approva.
Il voto si estende all'articolo introdotto dal presente emendamento.
ARTICOLO 47 ter Emendamento rubricato n. 158) presentato dai Consiglieri Ruffino, Sozzani Graglia, Berutti, Vignale, Pichetto Fratin, Porchietto.
Dopo l'articolo 47 è aggiunto il seguente: 47 ter "47 ter (Modifiche alla l.r. 19/1999) 1. L'articolo 6, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19 (Norme in materia edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 'Tutela ed uso del suolo) è abrogata'".
Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Riguarda le norme in materia di edilizia e modifica della legge regionale del 5 dicembre 1977, ai fini di una semplificazione. Si chiede l'abrogazione dello stesso ai fini di una semplificazione normativa.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 158), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 48 Emendamento rubricato n. 1) presentato dal Consigliere Benvenuto: Prima del comma 1 dell'art. 48 del disegno di legge. 77 è aggiunto il seguente: "01. La lettera d) del comma 2 dell'art. 4 della legge regionale 26 giugno 2006, n. 22 è sostituita dalla seguente: le parole 'non inferiore all'80 per cento' sono sostituite dalle seguenti: 'non inferiore al 40 per cento'".
In assenza del Consigliere Benvenuto, vuole illustrarlo lei Consigliera Gancia?



GANCIA Gianna

No, perché sono troppo turbata - l'ho già ripetuto ieri, ridete pure! dal fatto che il giudice che ha praticamente assolto Renzi, che si era assunto tutti i suoi amici, annullando la sentenza della Corte dei Conti in appello, è stato nominato adesso a capo della Corte dei Conti. Qui assolutamente, non c'è più democrazia! Questo fatto mi turba e non proseguo oltre.
Stiamo parlando di fuffa, perché è a rischio la democrazia.



PRESIDENTE

Sì, però l'emendamento l'avete presentato voi, nonostante il fatto che la democrazia sia a rischio. Io devo semplicemente fare ciò che il ruolo mi impone di fare. Capisco che di fronte.



GANCIA Gianna

No, no, la ringrazio. Però parlare di emendamenti mentre qua succedono queste cose.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gancia.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale l'Assessore Balocco, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 48, nel testo originale.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 48 bis Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Benvenuto: Dopo l'articolo 48 del disegno di legge 77 è aggiunto il seguente 48 bis: "Art. 48 bis 1 Dopo il comma 3 dell'articolo 10 'Norme in materia di Polizia locale' della l.r. del 10 dicembre 2007, n. 23 (Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata), è aggiunto il seguente comma: '4. Nell'ambito del trasporto pubblico locale, a bordo dei mezzi e nei locali di esercizio, al fine di garantire maggior sicurezza per l'utenza, i gestori dei servizi di trasporto pubblico - nonché l'ente locale territorialmente competente - possono affidare le attività di controllo prevenzione, contestazione e accertamento sull'osservanza delle disposizioni per le cui violazioni è prevista sanzione amministrativa anche a guardie giurate nominate, e allo scopo autorizzate, con le modalità di cui all'articolo 133 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e del regio decreto 6 maggio 1949, n. 635 (Approvazione del Regolamento per l'esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773 delle leggi di pubblica sicurezza) o, in alternativa, a personale con la stessa qualifica appartenente a istituti di vigilanza privata'".
Per correttezza, Consigliera Gancia, le rinnovo l'invito ad illustrarlo in luogo del suo collega assente. Comprendo che le ragioni di tenuta istituzionale si estendano anche all'ipotesi corrente, quindi.



GANCIA Gianna

Continuo a ribadire.
Se vuole le rifaccio il discorso, ma è sempre lo stesso.



PRESIDENTE

Grazie. Glielo chiedo per correttezza.



GANCIA Gianna

Molto gentile.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale l'Assessore Balocco, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 48 ter Emendamento rubricato n. 123) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: Dopo il Capo X del disegno di legge. 77 è inserito il seguente: "Capo X bis Semplificazione in materia di montagna Art. 48 ter (Modifiche alla l.r. 11/2012) 1. Il comma 9 dell'articolo 12 della legge regionale 28 settembre, n. 11 (Disposizioni organiche in materia di enti locali) è sostituito dal seguente: "9. Nel caso di cui al comma 4, il Presidente della Giunta regionale, con proprio decreto, prende atto della trasformazione della comunità montana di comuni e determina la data alla quale l'unione montana do comuni subentra in tutti i rapporti giuridici attivi, passivi e contrattuali facenti capo alla comunità montana".
3. Al comma 3, dell'articolo 14 della l.r. 11/2012, le parole: "automaticamente dalla data di istituzione dell'unione montana di comuni" sono sostituite dalle seguenti: "dalla data individuata dal decreto di cui all'articolo 12, comma 9".
Ha chiesto la parola l'Assessore Reschigna, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore agli enti locali

L'emendamento rubricato n. 123) prevede che qualora vi sia l'identificazione territoriale tra vecchie Comunità montane e Unione di Comuni montani non si proceda, da parte del Presidente della Giunta regionale, al decreto di estinzione, ma al decreto di trasformazione delle Comunità montane in Unione di Comuni montani.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 123).
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 48 quater Emendamento rubricato n. 123.1) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: Art. 48 quater (Modifiche alla l.r. 20/2014) 1. Dopo l'articolo 3 della legge regionale 15 dicembre 2014, n. 20 (Norme in materia di conferimento alle unioni montane delle funzioni amministrative già attribuite dalla Regione alle comunità montane e modifica alla legge regionale 14 marzo 2014, n. 3 (Legge sulla montagna), è inserito il seguente: "Art. 3 bis (Disposizioni transitorie) 1. Nelle more del riordino complessivo delle funzioni amministrative conseguenti alla l.r. 56/(2014 e fino all'adozione del provvedimento previsto dall'articolo 10 della l.r. 3/2014, le unioni montane possono esercitare le funzioni amministrative di cui all'articolo 3, comma 2 lettera c) della medesima legge di cui all'articolo 11, comma 2".
Ha chiesto la parola l'Assessore Reschigna, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore agli enti locali

Questo emendamento prevede che, in attesa del riordino delle funzioni amministrative, qualora le Unioni di Comuni montani riconosciute decidessero di avviare il lavoro, alle stesse siano provvisoriamente trasferite le funzioni che le leggi regionali assegnavano alle Comunità montane.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 123.1).
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 49 Emendamento rubricato n. 160) presentato dai Consiglieri Sozzani, Ruffino Porchietto, Graglia, Berutti, Pichetto Fratin e Vignale: L'articolo 49 è sostituito dal seguente: "Art. 49 (Semplificazioni procedimentali) 1. "La Giunta regionale garantisce, entro un anno dall'entrata in vigore della presente legge, il coordinamento dei procedimenti di competenza delle Aziende Sanitarie Regionali (ASR) e delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) sia attraverso l'identificazione e l'approvazione di indirizzi uniformi per la gestione degli stessi, sia attraverso l'attuazione di azioni di controllo rispetto agli indirizzi".
Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Questo emendamento segue semplicemente le indicazioni dell'articolo della Giunta, nel quale oltre all'identificazione e all'approvazione degli indirizzi uniformi relativamente alle Aziende Sanitarie Regionali e alle Aziende Sanitarie Locali, prevede anche l'attuazione di azioni di controllo rispetto agli indirizzi, affinché non ci sia solamente una serie di indirizzi ma si vada anche ad incidere nell'ambito della verifica degli stessi, per una corretta attuazione degli indirizzi che verranno definiti dalla Giunta.
È semplicemente un miglioramento dell'articolo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 160), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 49, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 49 bis Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Motta, Rostagno Caputo: Al Capo XI (Semplificazioni in materia di sanità) del disegno di legge n.
77, dopo l'articolo 49 è inserito il seguente: "Art. 49 bis (Modifiche alla legge regionale 31 ottobre 2007, n. 20) La rubrica dell'articolo 2 della l.r. n. 20/2007 è sostituita dalla seguente: '(Cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri'.
Il comma 2 dell'articolo 2 della l.r. n. 20/2007 è sostituito dal seguente: 'La cremazione e la conservazione delle ceneri nei cimiteri, per quanto non espressamente previsto dalla presente legge regionale, sono disciplinate dal decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285 (Approvazione del regolamento di polizia mortuaria) e dalla legge 30 marzo 2001, n. 130.'".
Dopo il comma 2 dell'articolo 2 della l.r. n. 20/2007 sono inseriti i seguenti: "2 bis. L'autorizzazione alla cremazione spetta all'ufficiale dello stato civile del comune di decesso, che la rilascia previa acquisizione di apposito certificato del medico necroscopo, dal quale risulti escluso il sospetto di morte dovuta a reato ovvero, in caso di morte improvvisa o sospetta segnalata all'autorità giudiziaria, il nullaosta della stessa autorità giudiziaria recante specifica indicazione che il cadavere pu essere cremato. L'autorizzazione alla cremazione è concessa nel rispetto della volontà espressa dal defunto o dai suoi familiari attraverso una delle seguenti modalità: la disposizione testamentaria del defunto o la dichiarazione resa dallo stesso al comune di residenza, tranne nei casi in cui i familiari presentino una dichiarazione autografa del defunto contraria alla cremazione fatta in data successiva a quella della disposizione testamentaria stessa l'iscrizione, certificata dal rappresentante legale, ad associazioni riconosciute che abbiano tra i propri fini statutari quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati, tranne nei casi in cui i familiari presentino una dichiarazione autografa del defunto fatta in data successiva a quella dell'iscrizione all'associazione. Tale iscrizione prevale anche contro il parere dei familiari in mancanza della disposizione testamentaria o di qualsiasi altra espressione di volontà da parte del defunto, la volontà del coniuge o, in difetto, del parente più prossimo individuato ai sensi degli articoli 74 75, 76 e 77 del codice civile e, in caso di concorrenza di più parenti dello stesso grado, della maggioranza assoluta di essi, manifestata all'ufficiale dello stato civile del comune di decesso o di residenza la volontà manifestata dai legali rappresentanti per i minori e per le persone interdette.'.
2 ter. I comuni si dotano di un apposito registro in cui sono iscritti coloro che hanno espresso la propria volontà alla cremazione e all'affidamento o alla dispersione delle ceneri. In qualsiasi momento, il soggetto iscritto può chiedere la cancellazione delle annotazioni iscritte nel registro per la cremazione.'".
Ha chiesto la parola la Consigliera Segretaria Motta in qualità di Consigliera per l'illustrazione; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente.
Molto velocemente, è una segnalazione che ci ha fatto un Comune per quanto riguarda l'espressione di volontà in caso di cremazione, ovvero di poter allargare la possibilità e la volontà che può essere espressa dai familiari o dalla persona stessa attraverso una più ampia modalità, sia quindi con la disposizione testamentaria oppure con l'iscrizione ad associazioni che sono riconosciute oppure, in mancanza di disposizione testamentaria o di qualunque altra espressione di volontà sia del defunto sia dei coniugi o di altri parenti che ne avessero titolo, di poterla manifestare all'ufficiale dello stato civile del Comune di residenza.
Questa volontà manifestata può essere inserita o manifestata dai legali rappresentanti, nel caso in cui ci siano minori o persone interdette.
Questo nasce dal fatto che si sono verificati alcuni casi e i Comuni si sono trovati in difficoltà nel poter eseguire le volontà sulla cremazione e sull'affidamento di dispersione delle ceneri in mancanza di titolari di questo diritto.
In questo modo possiamo allargare l'espressione di volontà. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Motta.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 50 Indìco la votazione palese sull'articolo 50.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 50 bis Emendamento rubricato n. 214) presentato dai Consiglieri Porchietto Ruffino, Motta, Sozzani, Graglia, Berutti, Vignale e Pichetto Fratin: Dopo l'articolo 50 è inserito il seguente: "Art. 50 bis. Modifica della legge regionale n. 15 del 3 agosto 2011 (Disciplina delle attività e dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali. Modifiche della legge regionale del 31 ottobre 2007, n. 20 (Disposizioni in materia di cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri).
1. Alla lettera a), del comma 1, dell'articolo 5 della l.r. 15/2011, dopo le parole: "su mandato dei familiari" sono aggiunte le seguenti: "conferito presso la sede dell'impresa funebre oppure presso il domicilio o la residenza del committente;".
Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Ringrazio la Consigliera Motta che ha contribuito alla formulazione di quest'emendamento, che aggiunge un passaggio rispetto a quello che è un tema che nella passata legislatura ha avuto un lavoro travagliato fatto all'interno della Commissione.
Questo emendamento aggiunge la possibilità che, nel momento in curi si conferisce il mandato all'impresa funebre per l'esplicazione del proprio mandato, questo possa essere effettuato non solo presso la sede dell'impresa funebre, ma anche presso il domicilio e la residenza del committente.
Sembra una cosa di poco conto, ma in realtà era un tema che era venuto fuori e per il quale da una serie di soggetti era stata richiesta una sensibilizzazione, perché, come ricordiamo, negli anni scorsi c'erano stati una serie di scandali anche relativi a ciò che era accaduto all'interno di strutture ospedaliere e non, ma nulla ha a che vedere con quest'emendamento.
Quindi, auspico che la Giunta possa dare parere favorevole dopo averlo definito e concordato anche con chi aveva seguito in modo attento in III Commissione questa iniziativa.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 214), sul quale l'Assessore Saitta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Trattandosi di un emendamento che introduce un nuovo articolo, il voto è esteso all'articolo stesso.
ARTICOLO 51 Indìco la votazione palese sull'articolo 51.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 52 Indìco la votazione palese sull'articolo 52.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 52 bis Emendamento rubricato n. 13) presentato dai Consiglieri Baricco, Giaccone Appiano, Allemano, Grimaldi, Caputo, Motta: Dopo il Capo XI (Semplificazioni in materia di Sanità) del disegno di legge n. 77, è inserito il seguente: "Capo XI bis (Semplificazioni in materia di Politiche Sociali) Art. 52 (Istituzione del Registro Unico delle Organizzazioni del Terzo settore) La Regione Piemonte, al fine di consentire ai cittadini e alle istituzioni la migliore conoscenza e fruizione delle attività promosse dalle organizzazioni senza scopo di lucro e il rispetto della pubblica fede istituisce il Registro Unico delle Organizzazioni del Terzo Settore, di seguito denominato Registro.
Nel Registro sono inserite automaticamente le organizzazioni iscritte: al registro regionale delle organizzazioni di volontariato di cui all'articolo 3 della legge regionale 29 agosto 1994, n. 38 al registro regionale delle associazioni di promozione sociale della Regione Piemonte di cui all'articolo 6 della legge regionale 7 febbraio 2006, n. 7 al Registro regionale delle Persone Giuridiche di cui agli articoli 3, 5 e 7 del D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361.
Il Registro non ha valore di pubblicità costitutiva, essendo essa riservata alle procedure di cui alle disposizioni normative richiamate al comma 2.
La Giunta regionale, con proprio provvedimento, definisce le modalità di pubblicazione telematica del Registro, i dati e le informazioni in esso riportate e i termini, non superiori ai cinque giorni lavorativi, entro i quali le Direzioni Regionali competenti e gli Uffici Provinciali preposti alla conservazione, gestione ed aggiornamento di cui all'articolo 8, comma 2 della l.r. n. 7/2006 devono iscrivere le organizzazioni ed aggiornare i dati ad essi pervenuti.
La Regione promuove, di concerto con le amministrazioni provinciali l'omologazione delle procedure di iscrizione, di mantenimento dell'iscrizione e di cancellazione dai registri di cui al comma 2.
La Regione promuove altresì l'implementazione del Registro, concordando con le amministrazioni pubbliche del territorio, tramite apposite convenzioni le modalità e i tempi di inserimento e aggiornamento delle informazioni relative alle organizzazioni del Terzo Settore iscritte ai fini fiscali o amministrativi a registri, elenchi, albi ed anagrafi. Il Registro non ha valore di pubblicità costitutiva anche in relazione alle organizzazioni del Terzo Settore iscritte a seguito delle convenzioni di cui al comma 6 essendo essa riservata alle procedure dettate dalle disposizioni normative di riferimento".
Emendamento rubricato n. 13.1) presentato dai Consiglieri Baricco Giaccone, Appiano, Allemano, Grimaldi, Caputo, Motta: Dopo il Capo XI del disegno di legge n. 77, è inserito il seguente: articolo 52 ter 1. La Regione, riconoscendo la rilevanza sociale e la peculiarità delle attività non commerciali realizzate dagli enti senza scopo di lucro introduce specifici provvedimenti dedicati alla regolamentazione dello svolgimento di tali attività da parte delle diverse tipologie di enti senza scopo di lucro, in applicazione delle normative di settore e in particolare: a) escludendo a carico di tali enti procedimenti che facciano riferimento ad attività commerciali, in particolare per le attività di raccolte pubbliche di fondi di cui all'articolo 143, comma 3, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e all'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n.
460 b) applicando il principio di cui all'articolo 18, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241, come ribadito dall'articolo 43 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, relativamente all'acquisizione d'Ufficio di documenti attestanti atti, fatti qualità e stati soggettivi già comunicati dagli enti senza scopo di lucro ad una pubblica amministrazione." Ha chiesto la parola la Consigliera Baricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BARICCO Enrica

Illustrerei sia l'emendamento relativo all'articolo 52 bis sia l'emendamento relativo all'articolo 52 ter.
Un momento storico come quello attuale di insistente crisi economica porta conseguentemente ad una difficoltà di erogazione di risorse finanziarie.
Credo quindi sia importante individuare alcune linee di riflessione che possano, in mancanza di altro, mettere le istituzioni in grado di essere comunque soggetto attivo a fianco dei cittadini.
Ecco quindi che le azioni fondamentali di riferimento diventano semplificare, ottimizzare, valorizzare, aumentare l'efficienza ed organizzare.
Entrambi questi emendamenti vanno, a mio parere, in questa direzione e il loro inserimento è importante che sia proprio all'interno del disegno di legge n. 77 relativo alle "Disposizioni regionali in materia di semplificazione".
Per illustrare l'articolo 52, partiamo da un dato fornito da uno studio congiunto conclusosi a dicembre 2013 da ISPO, IRES Piemonte e Regione Piemonte, che dimostra che le ONP piemontesi (oggi circa 35.000) possono iscriversi in addirittura 19 registri diversi, ciascuno dei quali fa riferimento ad organi differenti.
Questo significa che ciascun registro ha un organo diverso incaricato della propria gestione: Ministeri, Agenzia delle Entrate, Enti nazionali Regioni e Prefetture. Tutto ciò a dimostrazione di quanto necessario ed importante possa essere l'istituzione del Registro Unico, già peraltro inserito nel disegno di legge delega del Terzo settore, ma su cui ancora molto è il lavoro da fare.
Questo primo articolo (articolo 52) reca infatti la regolamentazione del Registro Unico del Terzo settore istituito al fine di rendere maggiormente conoscibile ai cittadini e alle istituzioni pubbliche e private le organizzazioni che, ai sensi della legislazione speciale di settore, sono iscritte nei vari registri, albi ed elenchi tenuti dalla Regione Piemonte.
La necessità di un Registro Unico risiede nel fatto che il riconoscimento delle suddette organizzazioni reca vantaggi o agevolazioni a chi (cittadini o aziende) intende offrire contributi defiscalizzati ai medesimi soggetti. Le istituzioni pubbliche, inoltre, sarebbe avvantaggiate dal Registro Unico nel momento in cui intendessero instaurare con essi rapporti convenzionali o offrire, a loro volta contributi. Non è da sottovalutare, inoltre, il fatto che il controllo del territorio sulle organizzazioni ne uscirebbe rafforzato proprio dal fatto che esse siano più agevolmente rintracciabili in un Unico Registro in luogo dei molteplici elenchi, spesso di non facile né diretto reperimento istituiti per legge.
Al comma 3 dell'articolo 52 bis, si fa riferimento al principio secondo il quale la pubblicazione delle organizzazioni nel Registro Unico non ha valore di pubblicità costitutiva dei diritti derivanti dalle leggi di settore, in quanto essa rimane in capo alla legislazione di settore parimenti alle procedure di iscrizione.
Al successivo comma 4 viene prevista l'emanazione di un provvedimento di Giunta regionale che definisca le modalità ed i termini di pubblicazione telematica del Registro Unico.
Al comma 5 è previsto che le diverse procedure che coinvolgono le organizzazioni iscritte ai registri di cui al comma 2 siano rese omogenee al fine di evitare che i procedimenti relativi a due o più organizzazioni aventi le stesse caratteristiche subiscano esiti diversi o persino diametralmente opposti.
Al comma 6 è previsto che, attraverso convenzioni da attuarsi con le altre Amministrazioni pubbliche piemontesi, detentrici di altri elenchi registri, albi e/o anagrafi, la Regione Piemonte promuova l'implementazione del Registro Unico per identici fini sopra riportati.
Sempre nell'ottica della semplificazione procedurale insiste il secondo articolo presentato.
Diverse e molteplici sono le azioni che gli enti senza scopo di lucro mettono in campo al fine di reperire risorse finanziarie indispensabili per poter continuare a svolgere i servizi ritenuti utili alla collettività.
L'articolo 52 bis promuove procedure semplificate per gli enti senza scopo di lucro, non esercenti attività commerciali. Esso riporta il principio fondamentale secondo il quale agli enti senza scopo di lucro possano essere richiesti, da parte delle Amministrazioni pubbliche e nel corso dei diversi procedimenti riservati dalla legge ad esse, soltanto gli obblighi consequenziali alla loro natura. In particolare, richiede alle Amministrazioni pubbliche di fare diretto riferimento alle legislazioni di settore.
Inoltre, si esclude che agli enti senza scopo di lucro, nello svolgimento da parte di essi di attività non commerciali, venga richiesto l'onere di procedimenti amministrativi che a tali enti non devono essere richiesti, in particolare per le attività di raccolta pubblica di fondi.
Si ribadisce il principio secondo il quale non debbano essere richiesti ripetutamente agli enti senza scopo di lucro i documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi già in possesso di una Pubblica Amministrazione.
Per concludere, ritengo importante segnalare che l'approvazione degli articoli illustrati non costituirebbe spesa e quindi aggravio al bilancio regionale.
Considero, inoltre, altrettanto significativo evidenziare che gli stessi articoli rappresentino, a mio avviso, un segnale di attenzione ad un mondo che ha bisogno di fatti e ritengo che queste proposte possano contribuire al percorso partecipativo ed innovativo già intrapreso dall'Assessore Ferrari nella sua conduzione delle politiche sociali della Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliera Baricco.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale l'Assessore Ferrari, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13.1), sul quale l'Assessore Ferrari, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 53 Indìco la votazione palese sull'articolo 53.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 54 Indìco la votazione palese sull'articolo 54.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 55 Indìco la votazione palese sull'articolo 55.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 56 Indìco la votazione palese sull'articolo 56.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 57 Indìco la votazione palese sull'articolo 57.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 58 Indìco la votazione palese sull'articolo 58.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 59 Indìco la votazione palese sull'articolo 59.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. 194) è ritirato dalla proponente; dunque, l'articolo 59 bis decade.
ARTICOLO 59 ter Emendamento rubricato n. 195) presentato dalla Consigliera Porchietto: Dopo l'articolo 59 è inserito il seguente: "Art. 59 modifíche alla legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34 (Norme per la promozione dell'occupazione, della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro) 1. L'articolo 11, della l.r. 34/2008 è sostituito dal seguente: "Art. 11 (Commissione unitaria di concertazione per le politiche regionali del lavoro e della formazione) È istituita, quale sede concertativa sulle politiche regionali del lavoro e della formazione professionale, la Commissione regionale unitaria di concertazione, che esercita le seguenti funzioni: formula proposte ed esprime parere obbligatorio sui programmi e sugli atti di indirizzo/direttive delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale finanziati con risorse europee, nazionali e regionali, nonché sugli atti indicati all'articolo 4, comma 1, lettere b) c), d), e), f), g), h), k), 1), m), n), p), q), della presente legge in ordine alle proposte degli atti regionali in materia di politica del lavoro, nonché sui fabbisogni professionali delle imprese e sui fabbisogni formativi dell'offerta di lavoro riceve ed esamina i diversi rapporti, studi e valutazioni inerenti il mercato del lavoro e le politiche del lavoro predisposti dalla Regione dall'Agenzia Piemonte Lavoro o da altri soggetti incaricati, ivi compresi gli enti bilaterali, ed esprime valutazioni sugli interventi attuati propone interventi volti a favorire l'inserimento nel lavoro di soggetti in condizioni di svantaggio personale, sociale e di disabilità psico-fisica approva le liste di mobilità e determina le modalità di cancellazione dalle stesse; esamina ed approva i progetti di contratti di formazione-lavoro e di piani di inserimento professionale; promuove il monitoraggio sulle condizioni del lavoro svolto presso gli operatori aggiudicatari di contratti pubblici aventi per oggetto l'acquisizione di servizi, prodotti lavori, opere e segnala eventuali situazioni di irregolarità.
La commissione unitaria di concertazione è composta da: il Presidente della Giunta regionale o dall'assessore delegato con funzioni di Presidente; fa il Direttore regionale competente in materia di lavoro e di formazione professionale; il consigliere o la consigliera di parità di cui al d.lgs. 198/2006 fino a dieci componenti effettivi e fino a dieci supplenti designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello regionale, purché sia garantita la pariteticità con i componenti di cui al punto successivo fino a dieci componenti effettivi e fino a dieci componenti supplenti designati dalle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello regionale, purché sia garantita la pariteticità con i componenti di cui al punto precedente.
La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare definisce i criteri per la nomina dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.
La Commissione, costituita con decreto del Presidente della Giunta regionale, rimane in carica per la durata della legislatura.
Per la validità delle sedute è richiesta la presenza del 50 per cento più uno dei componenti. I supplenti non si computano a tale effetto se sono presenti i relativi componenti effettivi. La Commissione decide a maggioranza assoluta dei componenti.
Con Regolamento la commissione può articolarsi in sottocommissioni per la trattazione di specifiche tematiche.
Partecipano alle riunioni della Commissione e delle sottocommissioni, senza diritto di voto: il direttore dell'Agenzia Piemonte Lavoro gli assessori regionali competenti nelle materie poste all'ordine del giorno.
La Commissione può invitare a partecipare alle sedute altri soggetti la cui presenza sia ritenuta utile ed opportuna ai fini della trattazione di determinate questioni poste all'ordine del giorno.
La struttura regionale competente in materia di lavoro garantisce le funzioni di segreteria".
La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Questo emendamento nasce da riflessioni avanzate nella precedente legislatura e che possiamo riportare in quest'Aula in tema di semplificazioni.
Faccio un brevissimo inciso rispetto al tema che tocca, in realtà, due leggi regionali, la n. 63 e la n. 34. La legge n. 63 è legata alle politiche sulla formazione; legge n. 34, quella che analizziamo in questo momento, è legata alle norme per la promozione dell'occupazione.
Le due leggi prevedono due organi: il segretariato e la commissione unitaria di concertazione per le politiche regionali del lavoro che si occupano di tematiche attinenti al lavoro. Entrambe le leggi attengono alle tematiche della formazione.
In funzione delle evoluzioni di questo mondo, sia il mondo della formazione che il mondo delle politiche del lavoro dove sempre più la tematica formativa è legata ai processi lavorativi e le politiche attive sono attinenti al tema del lavoro e, soprattutto, del raggiungimento di un posto di lavoro, si era già vagliata precedentemente la possibilità, per semplificare anche dei tavoli concertativi che non sono sempre facili da dirimere - soprattutto da convocare - stante una serie significativa di soggetti che rappresentano le parti sociali, quindi sia datoriali che sindacali, di unificare le due commissioni.
L'obiettivo è di procedere ad un sistema in cui, così come hanno già fatto altre Regioni, si possa parlare di politiche passive del lavoro quindi alla trattazione e alla gestione di tematiche attinenti più al tema della crisi e al tema della mobilità al vaglio delle richieste autorizzative da parte della Regione, collegate al tema delle politiche attive del lavoro. Diventa difficile immaginare un mondo in cui si prende solo atto di quello che succede dal punto di vista della crisi, senza poter, invece, sempre nello stesso consesso e nelle stesse riunioni parlare anche delle opportunità di riqualificare le persone e di portarle attraverso le politiche formative del lavoro, ad un processo lavorativo.
La proposta, che già a suo tempo aveva raccolto un responso positivo da parte della parti sociali, è quella di vagliare all'interno di questo contesto. Chiaro che sarebbe più opportuno fare un ragionamento di riforma della legge n. 34 e della legge n. 63, a fronte del fatto che, per quanto riguarda la legge regionale n. 34 del 2008, sono passati solo sette anni ma è passata un'epoca rispetto a quello che è stata l'evoluzione del mondo del lavoro.
Ritengo che, in funzione del fatto che soltanto in queste settimane stiamo verificando le norme attuative del jobs act, sia opportuno intervenire con processi semplificativi e poi, magari, promuovere in sede di III Commissione delle valutazioni più approfondite e attente per rivedere completamente il processo legislativo legato alla legge n. 34 e alla legge n. 63



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pentenero per il parere della Giunta sull'emendamento n. 195).



PENTENERO Giovanna, Assessore alla formazione professionale

Molto velocemente per esprimere parere negativo.
E' condivisibile il principio dichiarato dalla Consigliera Porchietto.
Sicuramente ci deve essere maggiore interazione tra le politiche della formazione e le politiche del lavoro. La proposta di emendamento interviene sul sistema in maniera significativa, quindi può attenere a due modifiche della legge, ma siamo di fronte a due modifiche di carattere istituzionale e di carattere costituzionale.
Credo non sia assolutamente opportuno, in questo momento, legiferare su questioni che stanno per subire e interagire sui cambiamenti in atto che arrivano dalla riforma Delrio e dalla riforma costituzionale. Sono suggerimenti che potranno sicuramente essere tenuti in considerazione durante una modifica delle due leggi, condividendo il fatto che la n. 63 e la n. 34 sono due leggi che oggi non hanno più ragione di esistere, ma devono essere modificate in un contesto in cui sono chiare una serie di questioni.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 195), sul quale l'Assessore Pentenero, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 59 quater Emendamento rubricato n. 216) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: Dopo l'articolo 32 del disegno di legge n. 77 è aggiunto il seguente: 1. L'articolo 3 della l.r. 24 dicembre 2013 n. 22 è abrogato.
La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore alle finanze

Purtroppo quest'emendamento va ad abrogare l'articolo contenuto nella legge sui provvedimenti fiscali recentemente approvati dal Consiglio regionale, che prevedeva l'esenzione dell'IRAP per le start up innovative.
Era una norma giusta, che segnalava anche un momento di attenzione nei confronti delle start up innovative, in sede di esame della legge da parte del Ministero delle Economie e Finanze e, successivamente, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È stato eccepito il fatto che la norma nazionale non consente alle Regioni che incrementano l'addizionale IRPEF di prevedere contestuali riduzioni dell'imposta dell'IRAP, al fine di evitare che, in materia di pressione fiscale, si lavori in termini di spostamento di pressione fiscale dai cittadini all'impresa, o viceversa.
Siamo costretti a presentare quest'emendamento perché altrimenti sarebbe impugnata anche quella parte della norma. Noi non demordiamo - l'ho detto questa mattina raccogliendo anche alcuni interventi di Consiglieri che hanno manifestato attenzione e sensibilità, sostenendo questa iniziativa con loro emendamenti in sede di discussione in Aula su provvedimenti di natura fiscale - anche perché ci sembra contraddittorio il comportamento del Governo: alcune leggi regionali le hanno fatte passare senza eccepire nulla, mentre sulla legge della Regione Piemonte hanno sollevato una questione di incostituzionalità della stessa.
Pertanto, studieremo un percorso, anche con chi aveva manifestato interesse e stimolato un'azione della Giunta su questa materia, affinch già nella prossima legge finanziaria si possa esaminare il tema.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Voglio dire al Vicepresidente Reschigna, come ho già detto questa mattina in I Commissione, che capiamo le motivazioni e ne abbiamo anche parlato in modo approfondito, ma mi permetto solo di sottolineare come noi voteremo contro l'emendamento, per un motivo non legato all'azione intrapresa dalla Giunta regionale in questo ambito, ma legato al fatto che come ricordava il Vicepresidente Reschigna, sappiamo che ci sono altri precedenti, in Regioni anche molto vicine al Piemonte, che hanno avuto un parere favorevole, e quindi un prosieguo di quello che era la riduzione dell'IRAP.
Mi pare alquanto bizzarro il fatto che solo una settimana fa il Presidente del Consiglio Renzi era presente all'inaugurazione al Politecnico dell'anno accademico ed elogiasse le iniziative delle nostre start up innovative, per poi ritrovarci, esattamente una settimana dopo con la bocciatura di quella che era un'azione, dal punto di vista economico, non così significativa, ma sicuramente un messaggio positivo rispetto ad un settore che per noi è fondamentale, che è quello delle start up innovative.
Prendiamo atto che la Giunta regionale non può fare altrimenti, perch altrimenti inficerebbe tutta un'altra serie di provvedimenti, ma non riteniamo possa essere l'ultima parola rispetto ad un'iniziativa lodevole che tutto il Consiglio regionale aveva in qualche modo preso incarico.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Anch'io ribadisco quanto detto in Commissione.
Il nostro è un Paese un po' strano: ci sono delle norme, ma in alcuni casi vi è stata un'osservanza ed un'applicazione molto severa (come per la Regione Piemonte), mentre in altri casi ci sono state maglie un po' più larghe, come mi dicono essere successo per la Liguria.
Del resto, il sospetto di spostare la tassazione da una classe all'altra di contribuenti dovrebbe essere anche fugato dall'entità delle somme di cui parliamo: parlavamo di circa 300 mila euro come esenzione di IRAP, dall'altra parte abbiamo 70 milioni di prelievo. Le cifre, quindi sono evidenti.
Anche noi, proprio per esprimere il nostro dispiacere e la nostra contrarietà al bisogno di eliminare quella norma, voteremo contro, ma siamo ovviamente disponibili, nelle prossime occasioni, a trovare insieme una strada percorribile.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Vorrei esprimere anch'io amarezza per la notizia data dal Vicepresidente in I Commissione, che quindi ci vede dover presentare quest'emendamento abrogativo di quella norma, sebbene sia chiaro che si riconduce ad una norma oggi vigente per legge dello Stato.
Rispetto a questo, essendo stato io primo firmatario, ed insieme a tutto il Consiglio, essendo stato uno dei promotori di questa iniziativa non parteciperò al voto.
Auspico che nelle prossime iniziative legislative si possa trovare insieme alla Giunta, agli uffici e al Governo, una modalità per rendere operativa questa norma, che è necessaria ed importante. Oggi ha un impatto finanziario molto limitato, ma in prospettiva potrebbe essere da leva per lo sviluppo dell'imprenditorialità nel nostro territorio e per aiutare la diffusione di una nuova capacità imprenditoriale di cui il nostro territorio, ma tutto il Paese, ha bisogno per uscire dall'attuale crisi economica.
L'auspicio è di lavorare con tutto il Consiglio e con la Giunta per trovare la forma più adatta per portare avanti questa iniziativa. Grazie.



PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 216).
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 59 quinquies Emendamento rubricato n. 225) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: "Dopo l'articolo.. del disegno di legge 77/2014, è inserito il seguente: art. 59 quinquies (Centri e servizi di vacanza per minori) Sono centri di vacanza i presidi per minori che forniscono agli stessi un servizio temporaneo a contenuto pedagogico ricreativo, con o senza pernottamento o preparazione e somministrazione di alimenti e bevande.
L'avvio del servizio di cui al comma 1 è subordinata alla presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) da trasmettere al comune territorialmente competente. Il comune, ricevuta la SCIA, trasmette la documentazione ai soggetti titolari delle funzioni di vigilanza di cui alla legge regionale 8 gennaio 2004 n. 1, da effettuare sulla base dei parametri stabiliti dalla deliberazione di cui al comma 3.
Con deliberazione della Giunta regionale sono definite le caratteristiche delle strutture e delle aree dei centri di vacanza idonei per lo svolgimento del servizio, le modalità organizzative e gestionali del servizio stesso nonché i parametri per l'esercizio dell'attività di vigilanza.
1. Al comma quarto dell'articolo 2 della legge regionale 15 aprile 1985, n.
31 "Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere", le parole: "Centri di vacanza per minori", sono soppresse.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Chiedo scusa al Consiglio, ma l'ho spiegato ad alcuni di voi.
E' un emendamento che abbiamo presentato or ora e che riguarda i centri vacanza per minori. Con la legge che abbiamo approvato, e che stiamo discutendo (insieme ad altri provvedimenti), tutte le strutture di tipo ricettivo sono state declassate dal regime di autorizzazione alla SCIA.
L'unica che rimarrebbe aperta in regime di autorizzazione, e non di SCIA, è quella dei centri vacanza per minori.
Per questo motivo, abbiamo presentato quest'emendamento, in modo che tutte queste strutture abbiano lo stesso iter autorizzativi semplificato.



MOTTA ANGELA



PRESIDENTE

Non essendoci richieste di intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 225).
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 60 Indìco la votazione palese sull'articolo 60.
Il Consiglio approva.
CAPO XII bis Emendamento rubricato n. 193) presentato dalla Consigliera Porchietto: Dopo il Capo XII è aggiunto il seguente: "Capo XII bis. Semplificazioni in materia di lavoro e formazione professionale".
Con quest'emendamento si propone di modificare il Titolo e il nuovo Capo XII.
Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Non vorrei dire una sciocchezza, per cui chiedo conferma agli Uffici ma avendo ritirato un emendamento ed essendo stato bocciato l'altro, credo che questo decada.



PRESIDENTE

Sì, ma dev'essere ritirato da voi.



PORCHIETTO Claudia

L'emendamento rubricato n. 193) è ritirato.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
ARTICOLO 61 Indìco la votazione palese sull'articolo 61.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 62 Indìco la votazione palese sull'articolo 62.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 63 Emendamento rubricato n. 15) presentato dai Consiglieri Bono, Bertola Batzella, Frediani, Campo, Andrissi, Mighetti e Valetti: Dopo il comma 1 è inserito il comma 1 bis, che recita: "1 bis. A fronte del riconoscimento di costi secondo parametri definiti devono essere individuati uno o più indicatori di risultato e dei valori attesi il cui raggiungimento è condizione necessaria per il riconoscimento della spesa".
Emendamento rubricato n. 16) presentato dai Consiglieri Bono, Bertola Batzella, Frediani, Campo, Andrissi, Mighetti e Valetti: Dopo il comma 1 è inserito il comma 1 ter, che recita: "1 ter. I parametri di riferimento e le relative modalità di controllo intensificate in relazione al tipo di semplificazione applicata, devono essere definite, previa un'analisi di mercato e uno studio del costo storico atti a verificare la congruità dei costi, riportati nelle disposizioni regionali o all'interno dell'avviso pubblico".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'articolo 63 riguarda la modalità semplificata di rendicontazione della spesa. È un articolo che abbiamo già provveduto ad emendare con alcune modifiche che sono state accolte durante la seduta di Commissione bilancio e che riguardano, ad esempio, la non necessità di particolari controlli per quanto riguarda i contributi di importo inferiore a 1.000 euro (parlo di procedure semplificate rispetto all'erogazione di contributi inferiori a 1.000 euro), fermi restando, ovviamente, i requisiti di accesso e di controllo del risultato atteso.
Con l'emendamento n. 15) chiediamo che siano riconosciuti i costi secondo parametri definiti, come recita il comma 1 dell'articolo 63, e a fianco siano individuati e riconosciuti una serie di indicatori di risultato e di raggiungimento dei valori attesi. Quindi oltre ai parametri per il riconoscimento dei costi, devono essere collegati anche dei risultati, che dovranno essere obiettivamente valutati.
Questa è una definizione fondamentale, in quanto è ovvio che quando si parla di parametri o di costi standard, nel riconoscimento dei costi che vengono liquidati dalla Regione Piemonte bisogna individuare anche un riconoscimento dei risultati attesi. È evidente che in una situazione di carenza sempre più acuta di risorse a disposizione della Regione Piemonte dal nostro punto di vista non basta solo una valutazione da Roma (se mai arriverà) dei costi standard dei vari capitoli, ma anche, e soprattutto una valutazione dei risultati che ci si pone ante spesa e di valutazione post.
L'emendamento n. 16) va a corollario dell'emendamento n. 15), sempre per quanto riguarda la valutazione dei parametri di riferimento e le relative modalità di controllo, dunque li illustro insieme.
Con l'emendamento n. 16) si vorrebbe introdurre una modalità di controllo intensificata in relazione al tipo di procedura applicata.
Tali modalità di controllo a nostro avviso dovrebbero essere definite preliminarmente, attraverso un'analisi di mercato e uno studio del costo storico atti a verificare la congruità dei costi.
In poche parole, in attesa di una definizione dei costi standard dal livello nazionale, potrebbe farlo la Regione, valutando un studio di costi standard, oltre che storici (da una valutazione di costi storici si pu ottenere anche un parametro standard, perché si standardizzano quelle che sono le spese), magari facendo anche riferimento alle spese effettuate da altre Regioni in uguali campi.
Noi crediamo che sia un aspetto utile da introdurre nella Regione Piemonte, in quanto è una valutazione sulla congruità della spesa che è stata introdotta e richiesta a livello nazionale dalla Commissione per l'erogazione dei fondi europei.
Questo potrebbe rappresentare un ulteriore miglioramento delle valutazioni dei costi, in parallelo alla semplificazione degli stessi. Il dare regole certe prima, rientra anche in una logica di semplificazione tramite una maggiore chiarezza e una maggiore trasparenza nell'erogazione dei fondi da parte della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 63, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 64 Emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri Bono, Bertola Valetti, Mighetti, Andrissi, Batzella, Frediani, Campo: Dopo il comma 1 è aggiunto il comma 1 bis che recita: 1 bis. "Nei provvedimenti con cui vengono definite le modalità di controllo sono altresì definiti i termini entro i quali i controlli devono essere effettuati" Emendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Bono, Bertola Valetti, Mighetti, Andrissi, Batzella, Frediani, Campo: Dopo il comma 1 è aggiunto il comma 1 ter che recita: 1 bis. "L'intensità dei controlli connessi all'erogazione di un contributo deve essere proporzionata all'entità del contributo stesso" La parola al Consigliere Bono, per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'articolo 64 ha come rubrica razionalizzazione e semplificazione dei controlli sulle imprese. E' un articolo che mi pare sia stato aggiunto in fase di discussione del disegno di legge in Commissione bilancio.
Vorremmo proporre due emendamenti. Il n. 17) prevede l'introduzione del comma 1 bis, riguardante le modalità di controllo. Oltre alla definizione delle modalità di controllo, vorremmo definire i termini entro i quali i controlli devono essere effettuati, in quanto le attività di controllo dovrebbero avere anche una tempistica certa, evitando magari di fare controlli su imprese in base a provvedimenti magari precedentemente presi perché non vi sarebbe più il senso in esecuzione di detti controlli e potrebbero non portare ad alcunché in quanto superato un certo periodo temporale, risulta difficile se non inutile effettuare questi controlli.
Con l'emendamento n. 18) vorremmo introdurre un principio simile a quanto introdotto dall'articolo 63, cioè una correlazione nella qualità e quantità dei controlli in relazione all'entità dell'erogazione del contributo effettuata. E' ovvio che se il finanziamento è minimo, i controlli devono essere commisurati sia in quantità, che in qualità, quindi in intensità, al finanziamento erogato. Su un finanziamento cospicuo quando cioè si parla magari di decine o centinaia migliaia di euro, se non di milioni, perché la Regione Piemonte recentemente ha effettuato, grazie ai fondi europei, finanziamenti cospicui ad alcune aziende, in tal caso i controlli dovrebbero essere più serrati.
Lo facciamo già come Consiglieri regionali con interrogazioni. Penso alle interrogazioni che abbiamo presentato sull'impianto di produzione di bioetanolo a Crescentino, dalla canna palustre o comunque da cascame della Mossi e Ghisolfi (cascame della produzione di riso, oppure di legame).
Spesso erano solo le interrogazioni dei Consiglieri regionali, spesso di opposizione, ma talvolta anche di maggioranza a sollevare la questione e a stimolare risposte e controlli da parte della Giunta.
Questa è un'azione meritoria e meritevole ed è giusto che sia data e che rimanga in capo ai Consiglieri, ma penso che la Giunta debba darsi dei termini, delle scadenze e degli impegni maggiori, ovviamente correlati, per non sovraccaricare di attività e produrre nuovi costi.
Quindi, su spese e finanziamenti cospicui i controlli devono essere maggiori.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 64, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 65 Indìco la votazione palese sull'articolo 65.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 66 Emendamento rubricato n. 19) presentato dai Consiglieri Valetti, Bertola Mighetti, Andrissi, Batzella, Frediani, Bono, Campo: Dopo il comma 3 è aggiunto il comma 3 bis che recita: 3 bis. "L'istruttoria per l'approvazione delle istanze di contributo è avviata entro 5 giorni lavorativi dalla data di scadenza per la presentazione di domande di contributo." La parola al Consigliere Valetti, per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Questo emendamento recita: "L'istruttoria per l'approvazione delle istanze di contributo è avviato entro cinque giorni lavorativi dalla data di scadenza per la presentazione delle domande di un contributo".
In sostanza, questo serve a rendere più rapidi i tempi per la concessione di contributi e quindi ridurre quei tempi morti che intercorrono dalla scadenza di presentazione all'inizio delle attività di valutazione.
E' un'azione di semplificazione, di snellimento e per velocizzare le pratiche. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 66, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 66 bis Emendamento rubricato n. 7) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Ferrero: Dopo l'articolo 66 è aggiunto il seguente articolo: Art. 66 bis. (Modifiche alla legge regionale 7 maggio 2013, n. 8) 1.11 comma 1 dell'articolo 5 della legge regionale 7 maggio 2013, n. 8 (Legge finanziaria per l'anno 2013 ) è sostituito dal seguente: "1. Ai fini di concorrere agli obiettivi di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica, la Regione promuove la fusione nella fondazione di cui al comma 2 della Tenuta Cannona Srl e di CReSO s.c.r.l La Giunta regionale adotta, di concerto con gli altri soci, gli atti necessari al fine di procedere alla fusione".
2. Il comma 2 dell'articolo 5 della legge regionale 8/2013 è sostituito dal seguente: "2. Allo scopo di garantire continuità e rafforzamento ad una politica regionale di sostegno alla ricerca e all'innovazione in agricoltura la Regione promuove la costituzione di una fondazione, secondo le procedure previste dal codice civile.".
3. La rubrica dell'articolo 5 della l.r. 8/2013 (Messa in liquidazione della Tenuta Cannona srl e di CReSO s.c.r.l. e partecipazione ad una fondazione nell'ambito della ricerca e dell'innovazione in agricoltura), è sostituita dalla seguente (Fusione della Tenuta Cannona s.r.l. e di CReSO s.c.r.l. nella fondazione costituita nell'ambito della ricerca e dell'innovazione in agricoltura)".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrero, per l'illustrazione.



FERRERO Giorgio, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento intendiamo precisare rispetto ad una finanziaria del 2013, che due società, che sono CreSO e Cannona, andrebbero a confluire in una fondazione. In quella norma si era definito con liquidazione delle società, noi abbiamo trovato il percorso di fusione per incorporazione che è meno oneroso e raggiunge lo stesso risultato.
Andiamo a specificare che è equivalente, cioè quello che si intendeva.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Ferrero.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7).
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 66 ter Emendamento rubricato n. 161) presentato dai Consiglieri Porchietto Ruffino, Sozzani, Graglia, Berutti, Vignale, Pichetto Fratin: Dopo l'articolo 66 è inserito il seguente: "Art. 66 ter. Modifica della legge regionale n. 14 del 14 ottobre 2014 (Norme sul procedimento amministrativo e disposizioni in materia di semplificazione) Dopo l'articolo 8, della l.r. 14/2014 è aggiunto il seguente: 8 bis. (Sanzioni per il ritardo nella conclusione del procedimento amministrativo) 1. La pubblica amministrazione procedente o, in caso di procedimenti in cui intervengono più amministrazioni, quella responsabile del ritardo e i soggetti di cui all'articolo 1, comma 1 ter, della legge 7 agosto 1990, n.
241, in caso di inosservanza del termine di conclusione del procedimento amministrativo iniziato ad istanza di parte, per il quale sussiste l'obbligo di pronunziarsi, con esclusione delle ipotesi di silenzio qualificato e dei concorsi pubblici, corrispondono all'interessato, a titolo di indennizzo per il mero ritardo, una somma pari a 30 euro per ogni giorno di ritardo con decorrenza dalla data di scadenza del termine del procedimento, comunque complessivamente non superiore a 2.000 euro".
Emendamento rubricato n. 198) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: Art.
(Modifiche all'articolo 17 della legge regionale 14 ottobre 2014, n. 14) 1. Al comma 1 dell'articolo 17 della legge regionale 14 ottobre 2014, n. 14 (Norme sul procedimento amministrativo e disposizioni in materia di semplificazione), le parole "entro quindici giorni" sono sostituite dalla seguente: "tempestivamente".
Emendamento rubricato n. 208) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Ferraris: Dopo l'articolo 66 bis del disegno di legge 77, è aggiunto il seguente: "Art. 66 ter (Modifiche alla l.r. 14/2014) Dopo il comma 1 dell'articolo 36 della legge regionale 14 ottobre 2014, n.
14 (Norme sul procedimento amministrativo e disposizioni in materia di semplificazione), sono aggiunti, infine, i seguenti: '1 bis. Il rappresentante unico regionale può delegare, con atto scritto e motivato, il funzionario responsabile dell'istruttoria alla partecipazione alla conferenza dei servizi e conferenza di copianificazione e valutazione nella fase istruttoria della stessa, in caso di impossibilità di partecipazione da parte del dirigente responsabile o di altro dirigente assegnato alla struttura competente.
1 ter. Qualora le ragioni di impedimento alla partecipazione alla conferenza di servizi, da parte del rappresentante unico regionale sussistano anche nella seduta conclusiva della conferenza, la delega alla partecipazione alla conferenza è accompagnata anche dal provvedimento di assenso, assenso con prescrizioni al progetto o dissenso rispetto all'istanza o progetto emesso dal dirigente responsabile del procedimento'." La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione dell'emendamento n. 161).



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
E' un emendamento che avevo già avuto modo di valutare anche con il Vicepresidente Reschigna - che non vedo - ma non abbiamo avuto la possibilità, poi, di concludere la riflessione. In realtà, si occupa delle sanzioni previste per il ritardo nella conclusione dei procedimenti amministrativi.
Ci troviamo molto spesso a vedere sanzionate, nelle attività private le imprese quando omettono o ritardano una serie di adempimenti. Molto difficilmente, invece, questo avviene nel momento in cui si parla di procedimenti di natura amministrativa all'interno della Pubblica Amministrazione.
Stiamo parlando - mi permetto di dire - di cifre simboliche e non di procedimenti che possono andare ad intaccare la situazione economica o patrimoniale dei soggetti responsabili. Si tratta, però, di un segnale forte che il Consiglio regionale dovrebbe avere il coraggio di assumere, ed è il motivo per cui abbiamo immaginato di predisporre quest'emendamento, in cui - come potete vedere - come titolo d'indennizzo per il soggetto interessato al ritardo, partiamo da una somma pari a 30 euro, per ogni giorno di ritardo, per arrivare ad un importo massimo di 300 euro.
Ribadisco: in un primo tempo (infatti poi l'emendamento è stato corretto dalla sottoscritta) avevamo immaginato che la cifra non dovesse raggiungere un importo superiore ai 2.000 euro, ma, ritenendola una cifra significativa e forse difficile da poter condividere in questo frangente abbiamo pensato di ridurre il tetto massimo a 300 euro.
Mi permetto di sottolineare che sarebbe un segnale importante che la Pubblica Amministrazione darebbe in termini di assunzione di responsabilità in quegli atti che molto spesso vanno ad inficiare delle iniziative, non solo di natura economica, ma che riguardano la vita dei cittadini (in questo caso piemontesi), nel momento in cui, per pura mancanza di chiusura di un procedimento, si bloccano delle situazioni sicuramente importanti quantomeno per il soggetto che subisce il ritardo.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 198).



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

L'emendamento prevede che al comma, 1 dell'articolo 17, della legge 14 le parole "15 giorni" siano sostituite dalla parola "tempestivamente".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferraris per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 223).



FERRARIS Giovanni Maria, Assessore al personale e organizzazione

L'emendamento (ma poi ne presenterò uno successivo, negli stessi contenuti) riguarda il concetto e il meccanismo di delega relativamente alle Conferenze dei Servizi, ma anche (questo si è aggiunto durante la Commissione) relativamente alle Conferenze di copianificazione e valutazione.
Il concetto di delega delle funzioni è espresso dal dirigente nell'impossibilità di parteciparvi, nei confronti del responsabile di istruttoria del procedimento che segue ed è competente dello stesso procedimento.
In fase di dibattito, si è chiesto di evidenziare anche la transitorietà finalizzata alla riorganizzazione delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità, che sarebbero le figure che risultano interessate dal provvedimento. Questo lo tratter nell'emendamento successivo. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per il parere sull'emendamento n.
161).



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Si tratta di un tema ed una proposta che ricorre in tanti disegni di legge. Lo vorrei tanto, anche perché mi piacerebbe una Pubblica Amministrazione che rispondesse.
In questo momento, credo che lo sforzo che stiamo compiendo sia quello di costruire un'organizzazione di Pubblica Amministrazione che sia veramente in grado di essere amica e quindi non determinare ritardi nelle fasi istruttorie. Inserire, però, una sanzione pecuniaria nei confronti di chi, magari per comprensibili difficoltà organizzative, non è ancora in grado di raggiungere questo obiettivo, ci sembra un atteggiamento punitivo.
Per queste ragioni, esprimiamo parere negativo.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 161), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 198).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 223).
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 66 quater Emendamento rubricato n. 222) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Ferraris: Dopo l'articolo 66 del disegno di legge n. 77, è aggiunto il seguente: "Art. 66 quater (Modifiche agli articoli 5 e 17 della l.r. 23/2008) 1. Alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 5 della legge regionale 28 luglio 2008, n. 23 (Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale), le parole: "il numero e le attribuzioni dei dirigenti", sono soppresse.
2. Dopo la lettera a) del comma 1 dell'articolo 5 della l.r. 23/2008, è inserita la seguente: 'a bis) il numero e le attribuzioni dei dirigenti nonché modalità e limiti di esercizio da parte degli stessi della facoltà di delega al personale della categoria più elevata del sistema di classificazione previsto dal contratto collettivo di lavoro nazionale di riferimento titolare di incarico di posizione organizzativa o di alta professionalità, nel rispetto dei criteri di cui all'articolo 17, comma 1 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche), della responsabilità di procedimenti amministrativi.
Il provvedimento della Giunta di cui all'articolo 36, comma 1 della legge regionale 14 ottobre 2014 n. 14 (Norme sul procedimento amministrativo e disposizioni in materia di semplificazione) disciplina altresì, nel rispetto degli stessi criteri e limiti la facoltà e modalità di delega da parte dei dirigenti alla partecipazione alla Conferenza dei servizi indetta da altre amministrazioni.'.
3. Dopo il comma 3 dell'articolo 17 della l.r. 23/2008, è aggiunto, infine il seguente: '3 bis. In via transitoria fino a riorganizzazione delle posizioni organizzative e alte professionalità, nel rispetto dei criteri di cui all'articolo 17, comma 1 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche), di quanto disciplinato ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera a bis) e dal provvedimento di Giunta assunto ai sensi dell'articolo 36 comma 1 della l.r. 14/2014, il dirigente responsabile pu delegare al personale della categoria più elevata del sistema di classificazione previsto dal contratto collettivo di lavoro nazionale di riferimento titolare di incarico di posizione organizzativa o di alta professionalità, con atto formale che ne espliciti i limiti, la responsabilità dei procedimenti amministrativi di cui al comma 3, lettera e) e la partecipazione alle conferenze di servizi e alla conferenza di copianificazione e valutazione indette da altre amministrazioni. Non si applica l'articolo 2103 del codice civile.'".
La parola all'Assessore Ferraris per l'illustrazione.



FERRARIS Giovanni Maria, Assessore al personale e organizzazione

Grazie, Presidente.
Brevemente, rientra in quanto già detto prima, con l'integrazione della transitorietà del provvedimento che è collegato alla riorganizzazione non solo dei Settori, ma anche delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità, che sono le figure interessate.
Nella scansione allegata mancava tale riferimento. Al punto 3) dell'emendamento, dove c'è scritto "3 bis)", si aggiunge l'integrazione emendativa che ho scritto a mano e che vedete nell'allegato: "In via transitoria fino a riorganizzazione.", ecc. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Assessore Ferraris.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 222).
Il Consiglio approva.
Il voto si estende all'articolo.
Abbiamo così concluso l'articolato del disegno di legge n. 77.


Argomento:

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 46 "ALEXALA - Agenzia di accoglienza e promozione turistica locale della provincia di Alessandria" (articolo 15 Statuto dell'Ente) - Consiglio Direttivo - designazione di 1 membro Proclamo designato, quale membro in seno al Consiglio Direttivo dell'Agenzia di accoglienza e promozione turistica locale della provincia di Alessandria - ALEXALA, il signor Renato Lopena.
Proposta di deliberazione n. 47 "Associazione 'Enoteca Regionale di Nizza' (articolo 17, Statuto dell'Ente) - Consiglio Direttivo - Designazione di 1 rappresentante" Proclamo designato, quale membro in seno al Consiglio Direttivo dell'Associazione "Enoteca Regionale di Nizza", il signor Alberto Maria Bo.
Proposta di deliberazione n. 48 "Associazione 'Enoteca Regionale Colline del Moscato' - (articolo 14, Statuto dell'Ente) - Consiglio Direttivo Designazione di 1 rappresentante" Proclamo designata, quale membro in seno al Consiglio Direttivo dell'Associazione "Enoteca Regionale Colline del Moscato" la signora Marinella Lombardi.
Proposta di deliberazione n. 49 "Enoteca della Serra - (articolo 12 Statuto dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 membro".
Proclamo nominata, quale membro nel Consiglio di Amministrazione dell'Enoteca regionale della Serra, la signora Loredana Annaloro.
Proposta di deliberazione n. 50 "Azienda Speciale della CCIAA di Cuneo 'Centro Estero Alpi del mare' Cuneo (articolo 9, Statuto dell'Ente) Collegio dei Revisori dei Conti - Nomina di 1 membro effettivo e di 1 membro supplente" Proclamo nominati, nel Collegio dei Revisori dei Conti dell'Azienda Speciale della CCIAA di Cuneo - "Centro Estero Alpi del mare" Cuneo, quale membro effettivo il signor Fabrizio Pen e quale membro supplente il signor Corrado Bonadeo.
Proposta di deliberazione n. 51 "Associazione 'Enoteca Regionale Colline Alfieri dell'Astigiano' - (articolo 11, Statuto dell'Ente) - Consiglio Direttivo - Designazione di 1 membro" Proclamo designato, quale membro in seno al Consiglio Direttivo dell'Associazione "Enoteca Regionale Colline Alfieri dell'Astigiano" il signor Valter Valle.
Proposta di deliberazione n. 52 "Fondazione 'Nuto Revelli' ONLUS (articolo 9, Statuto dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 rappresentante" Proclamo nominato, quale rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione della Fondazione "Nuto Revelli" ONLUS il signor Giovanni Canina.
Proposta di deliberazione n. 53 "Enoteca Regionale del Barolo - (articolo 6, Statuto dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 rappresentante" Proclamo nominato, quale rappresentante nel Consiglio di Amministrazione dell'Enoteca Regionale del Barolo il signor Paolo Valperga.
Proposta di deliberazione n. 54 "Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese A.N.A.Bo.Ra.Pi. - (articolo 16, Statuto dell'Ente) Consiglio Direttivo - Nomina di 1 rappresentante" Proclamo nominato, quale membro in seno al Consiglio Direttivo dell'Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese A.N.A.Bo.Ra.Pi. il signor Pierangelo Cumino.
Proposta di deliberazione n. 55 "Fondazione I.S.I. - Istituto per l'Interscambio Scientifico - (articolo 7, Statuto Fondazione) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 rappresentante" Proclamo nominato, quale rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione della Fondazione I.S.I. - Istituto per l'Interscambio Scientifico il signor Valentino Castellani.
Proposta di deliberazione n. 63 "Comitato Misto Paritetico Regione-Autorità militari sulla nuova regolamentazione delle servitù militari - (articolo 322, comma 3, d.lgs n. 66/2010) - Designazione di 7 membri effettivi".
Proclamo designati, quali membri effettivi in seno al Comitato Misto Paritetico Regione-Autorità militari sulla nuova regolamentazione delle servitù militari i signori: Carmen Pastore, Silvano Ravera, Francesco Arcudi, Ivano Bonanno, Saverio Delli Paoli, Giorgio Strambi e Andrea Fonti questi ultimi due in rappresentanza delle minoranze consiliari. Con successiva deliberazione si procederà all'integrazione dell'organo con la designazione dei 7 membri supplenti.
Proposta di deliberazione n. 56 "Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità fra Uomo e Donna (articolo 3, l.r. 46/1986 e s.m.i.) Nomina di 15 membri" Proclamo nominate, quali membri in seno alla Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità fra Uomo e Donna le signore: Maria Luisa Ida Dall'Armi, Suad Omar Sheikh Esahaq, Maria Peano, Giuliana Manica Paola Berzano, Giovanna Guercio, Irene Angela Molina, Laura Onofri Marcella Risso, Elena Chinaglia, Carlotta Sartorio, Francesca Ricca Patrizia Maria Alessi, Maria Grazia Sonego e Sonia Martino, queste ultime cinque in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 57 "Comitato consultivo del Centro 'Gianni Oberto' - (articolo 3, l.r. 24/1980 mod. dalla l.r. 5/1983) - Nomina di 4 membri con voto limitato a 2" Proclamo nominati, quali membri in seno al Comitato consultivo del Centro "Gianni Oberto" i signori Marco Bettassa, Emanuela Gambetta, Pierangelo Reale e Valter Serra, questi ultimi due in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 62 "Commissione per le attività di orientamento musicale (articolo 2, l.r. 49/1991 e s.m.i.) - Designazione di 3 esperti" Proclamo designati, quali esperti in seno alla Commissione per le attività di orientamento musicale i signori: Maurizio Fornero, Aurelio Seimandi e Antonina Maria Canzoneri, quest'ultima in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 58 "Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte - I.R.E.S." - (articolo 5, l.r. 43/1991) - Consiglio di Amministrazione - Elezione di 5 membri con voto limitato a 3" Proclamo eletti, quali membri in seno al Consiglio di Amministrazione dell'Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte - I.R.E.S. i signori: Gianluca Aimaretti, Mario Viano, Lia Fubini, Antonio Amoroso e Luca Angelantoni, questi ultimi due in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 59 "Istituto di Ricerche Economico e Sociali I.R.E.S. (articolo 10, l.r. 43/1991 e s.m.i.) - Collegio dei Revisori dei Conti - Designazione di 3 membri effettivi, di cui 1 con funzioni di Presidente, e 2 supplenti" Proclamo designati, in seno al Collegio dei Revisori dei Conti dell'Istituto di Ricerche Economico e Sociali - I.R.E.S., quali membri effettivi i signori Maurizio Cortese (Presidente), Paola Dall'Oco e Sara Rolando e quali membri supplenti la signora Annamaria Mangiapelo ed il signor Pierangelo Reale.
La signora Sara Rolando e il signor Pierangelo Reale sono stati nominati in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 61 "Museo Regionale dell'Emigrazione" dei Piemontesi nel Mondo - (Articolo 4, l.r. 13/2009) - Comitato di Gestione Designazione di 3 rappresentanti Proclamo designati, quali rappresentanti in seno al Comitato di Gestione del "Museo Regionale dell'Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo" i signori: Diomira Fortunato, Guido Rosina e Arturo Calligaro, quest'ultimo in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 38 "Agenzie Territoriali per la Casa - A.T.C.
del Piemonte Centrale - (articolo 31, l.r. 3/2010 modificato dalla l.r.
11/2014) - Revisore legale - Nomina di 1 Revisore supplente (integrazione)" Proclamo nominata, ad integrazione della deliberazione del Consiglio Regionale n. 21 del 27 novembre 2014, quale revisore legale supplente dell'Agenzia Territoriale per la Casa - A.T.C. del Piemonte Centrale, la signora Stefania Branca.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Sul merito delle nomine, vorrei sapere quanti candidati il Consiglio ha nominato, nella sua piena autonomia, pur essendo in condizioni di inconferibilità di incarico, ai sensi del decreto legislativo 39/2013 sull'anticorruzione.
Mentre il Presidente leggeva i nomi me ne sono appuntati due, di cui uno è il signor Calligaro. Ricordo che nell'ultima Commissione nomine si era deciso, all'unanimità dei presenti, di concedere la presenza tra i candidati anche di persone che erano inconferibili, magari perché avevano svolto, nei due anni precedenti, compiti elettivi, quindi politici (Consiglieri regionali o comunali in comuni sopra 15 mila abitanti), oppure appartenenti ad Enti privati regolati o finanziati dalla Regione Piemonte dicendo: "Tanto staremo attenti, il Consiglio starà attento a non scegliere proprio quei pochi candidati inconferibili".
Ormai le nomine sono state fatte; chiediamo solo, avendone discusso anche i colleghi Campo e Frediani, membri della Commissione nomine, una convocazione urgente della Commissione nomine per discutere questo tema ed evitare successive nomine di questo tipo nelle prossime sedute.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Credo che la sua richiesta sia utile e l'Ufficio di Presidenza, insieme al Presidente Laus, convocherà al più presto la Commissione nomine.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS


Argomento: Procedimento ed accesso atti amministrativi

Esame disegno di legge n. 77, inerente a "Disposizioni regionali in materia di semplificazione" (Atti d'indirizzo collegati) (seguito)


PRESIDENTE

Ritorniamo all'esame del disegno di legge n. 77, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Procediamo con le dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo per una breve dichiarazione di voto sul disegno di legge n.
77.
La discussione in Aula di questo provvedimento è stata più veloce, e sicuramente più fluida, rispetto alla discussione in Commissione, anche perché gran parte del lavoro di modifica, di integrazione e di miglioramento del testo, anche con il contributo dell'opposizione, si era svolto, per la maggiore parte, in quella sede. Qui in aula, quindi, si è proceduto ad alcuni aggiustamenti finali, soprattutto da parte della Giunta, che ha acconsentito alla nostra richiesta di illustrare un po' più diffusamente gli emendamenti in una sessione speciale di I Commissione questa mattina.
In ogni caso, il testo licenziato dalla Commissione non è cambiato più di tanto durante la discussione in Aula, quindi non possiamo fare altro che confermare, in sostanza, la valutazione che avevamo espresso in sede di discussione generale, anche se - questo lo evidenziamo, perché è un fatto positivo - sono state accolte alcune nostre osservazioni sugli aspetti che ritenevamo più critici, che riguardavano alcuni elementi della disciplina degli alberghi diffusi. In quel caso abbiamo presentato degli emendamenti che poi, in parte, sebbene con alcune modifiche, sono stati accolti.
Sul disegno di legge globale manteniamo delle perplessità relative ad alcune parti. Per questo motivo, non parteciperemo al voto.



PRESIDENTE

Ne approfitto per ricordare all'Aula che al termine delle dichiarazioni di voto e dopo l'approvazione degli atti di indirizzo - sono stati presentati 14 atti di indirizzo - è convocata la Conferenza dei Capigruppo.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Concludiamo l'esame del provvedimento con i relativi atti di indirizzo collegati. Se terminiamo prima, possiamo iniziare prima anche la Conferenza dei Capigruppo, sempre che vi sia la vostra disponibilità.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Riguardo alle indicazioni che, peraltro, sono state ampiamente discusse sia nella Commissione di stamani che nel corso di discussione dei singoli emendamenti, permane una preoccupazione tale per cui anche noi non parteciperemo al voto. Soprattutto in ambito urbanistico (per quanto mi riguarda, avevo analizzato tutta una serie di norme) riteniamo che in realtà, invece di semplificare le norme nell'ambito della disposizione di legge che andiamo a votare, non si vada a cogliere completamente questa filosofia.
Il fatto di evitare il consumo del suolo - lo abbiamo ribadito poc'anzi, chiedendo anche delle variazioni fra il consumo zero e l'opzione zero - vuol dire andare ad anticipare l'Unione Europea di ben 35 anni rispetto alle proiezioni e alle prescrizioni che l'Unione Europea aveva fissato come obiettivo. Ma vuol dire anticipare anche una legge nazionale: non sappiamo, infatti, se questa semplificazione avrà, poi, una sua pertinenza e omogeneità rispetto ad una legge nazionale, che in questo momento non c'è. Peraltro, è anche oggetto di dibattito nelle sedi competenti del Parlamento italiano.
Oggi noi andiamo già ad incidere con questa iniziativa, che va in un certo senso ad anticipare anche le stesse leggi nazionali. La preoccupazione, quindi, è che su questo decreto dovremo poi metterci mano successivamente, qualora non ci fosse omogeneità di intenti, rispetto a questo tipo di iniziativa.
Inoltre, chiedevamo una semplificazione dal punto di vista normativo anche nell'attività urbanistica. In realtà, sono stati bocciati una serie di emendamenti che ci hanno visti presentatori, che erano coerenti fra loro rispetto all'obiettivo finale di semplificazione delle norme urbanistiche.
Il fatto che siano stati votati, invece, degli emendamenti aggiuntivi proposti dalla Giunta va ad inficiare sulla semplificazione normativa perché si genera confusione normativa, soprattutto nell'ambito di attività di pianificazione integrata, che non giustifica il titolo della stessa legge di semplificazione.
Sebbene siamo contrari al consumo del suolo, noi avevamo previsto che questo aspetto doveva essere inserito secondo modalità che oggi andavano date solo come ordine di grandezza generale, per poi essere sviluppate in un ambito di politica che andava ad incidere rispetto alla metodologia nazionale. Perché, altrimenti, rischieremmo di avere differenti attività normative fra le diverse Regioni, che potrebbero generare, in futuro, una serie di problemi di pianificazione interregionale o a cavallo delle stesse Regioni.
Questo è il motivo per cui non parteciperemo al voto: noi ritenevamo che con i nostri emendamenti si potesse effettivamente migliorare questo aspetto. Invece, per la gran parte, non sono stati accolti. Questo ci pone in una posizione sicuramente di attenzione rispetto al lavoro che è stato compiuto dalla Giunta, ma anche di critica rispetto alla risoluzione finale che ne è emersa dopo il dibattito odierno.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rostagno; ne ha facoltà.



ROSTAGNO Elvio

Ovviamente anch'io, a nome del mio Gruppo, vorrei esprimere intanto il ringraziamento per il clima che si è creato nell'ambito della discussione di questa norma. Perché abbiamo visto contrapporsi, in modo anche serio posizioni diverse, ma abbiamo sempre lavorato per una conciliazione, e in molti casi abbiamo operato una mediazione che credo porterà dei buoni risultati.
La norma che andiamo ad approvare consente sicuramente una maggiore operatività in molti settori, perché riduce il peso burocratico, anche se dobbiamo partire dal presupposto che una norma di questo tipo dovremmo farla una volta all'anno, perché durante il periodo che trascorrerà si individueranno altre forme di semplificazione.
C'è un secondo elemento che abbiamo apportato, anche se in misura relativa solo ad alcuni aspetti normativi: mi riferisco alla trasparenza in particolare alla necessità di mettere on line una serie di dati relativi ad appalti e incarichi delle ASL, anche alla luce dell'impegno politico e programmatico che ci siamo dati all'inizio, e anche per ridurre quella possibilità mediatica che riveste ormai il campo politico e amministrativo.
C'è un terzo aspetto da sottolineare, che è quello dell'incentivo: alcune norme non sono di mera semplificazione, ma vanno ad incoraggiare nelle loro predisposizioni, gli operatori dei diversi settori.
Concludo dicendo che con soddisfazione noi approveremo questa norma.
Ci sono degli ordini del giorno collegati che ritengo siano importanti e di peso, che verranno ovviamente illustrati successivamente, e che vanno ad avvalorare il voto che esprimeremo su questa norma.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Sarò molto breve.
Voglio dire che con la legge, che mi auguro questa sera venga approvata, facciamo un bel passo in avanti nel rapporto tra Pubblica Amministrazione, cittadino e impresa, ma siamo solo all'inizio di un lungo percorso, perché con la legge interveniamo sulle materie oggetto di intervento legislativo. Poi, abbiamo due grandi obiettivi che tutti assieme dovremmo essere in grado di raggiungere, uno dei quali è relativo alla modifica di tutti i regolamenti. Questa è una fase molto delicata che dovremmo gestire tutti assieme, perché molti regolamenti passeranno nelle Commissioni e perché molte volte, nel passato, le aperture introdotte nel sistema legislativo venivano di fatto negate o rese più complicate nella dimensione regolamentare.
Poi, abbiamo il terzo grande elemento, quello atteso, che riguarda l'uniformità degli atteggiamenti, delle procedure e anche della modulistica da parte dei diversi soggetti che operano nel rapporto con le imprese nella vita economica (le ASL, le ARPA, ma non solo), sotto questo aspetto.
Sostanzialmente, abbiamo la necessità di rappresentare che c'è un'omogeneità di comportamento su tutto il territorio regionale. Ecco perché siamo all'inizio di un lavoro importante. Con la legge che approveremo questo è un passo decisivo in questa direzione, ma vogliamo completarlo nel corso di quest'anno anche con gli altri due elementi: l'aggiornamento regolamentare e la standardizzazione delle procedure e l'uniformità delle stesse.
Vorrei dire che questo lavoro che è stato fatto in poco tempo da parte della Giunta ma anche da parte del Consiglio regionale, nella Commissione e poi all'interno del Consiglio regionale, io lo considero come una delle pagine più belle che ho incontrato durante la mia esperienza di amministratore regionale. Perché il confronto è stato di merito, perch ogni Gruppo consiliare ha messo il suo contributo, ha cercato di esprimere le proprie sensibilità e ha cercato di rendere il più concreto possibile quell'auspicio, cioè di costruire un sistema di rapporto tra Pubblica Amministrazione, cittadino e impresa che affronta i temi e l'approccio non sul piano della complicazione della vita, ma di regole chiare che consentano di essere applicate in modo semplice, nonché controllate in modo altrettanto efficace.
Di questo do atto al Consiglio regionale, perché altrimenti un disegno di legge così consistente e corposo, per la complessità, per l'ampiezza delle materie e per il numero degli articoli avrebbe avuto un iter di esame da parte delle Commissioni e da parte del Consiglio regionale molto più impervio e molto più difficoltoso rispetto a quello che ha avuto.
Do atto all'intero Consiglio regionale del lavoro svolto e, ripeto, è una delle pagine più belle che mi è capitato di incontrare durante l'esperienza amministrativa.
Così come voglio dare atto e ringraziare il contributo delle Direzioni e il coordinamento dell'Ufficio legislativo della Giunta che ha garantito questo coordinamento su un tema non semplice e dalla complessità molto forte.
Quando il Presidente Chiamparino ha chiesto al sottoscritto di coordinare questo momento di lavoro, e lo ha fatto dopo che la Giunta aveva incontrato le organizzazioni imprenditoriali ad Asti, nel primo incontro che avevano avuto con le realtà territoriali venne fuori come esigenza molto forte quella di una semplificazione, nel sistema di rapporto tra la Regione Piemonte e il sistema produttivo ed economico della nostra regione.
All'inizio c'è stata un po' di fatica nel coinvolgere tutte le Direzioni dei diversi Assessorati, ma poi è partito un atteggiamento decisamente positivo, una capacità e una volontà di voler riflettere su ci che è utile, su ciò è importante e su ciò che a volte non è né utile n importante, ma ha solo come obiettivo quello di rendere meno complicato il rapporterà fra Pubblica Amministrazione, sistema economico e cittadino.
Ecco perché questo dà anche la sensazione e la dimostrazione di aver lavorato bene.
Il grazie lo rivolgo ai colleghi che si sono impegnati e anche ai dirigenti e ai responsabili degli uffici legislativi dei diversi Assessorati, che hanno dato il loro contributo in questo lavoro. Ecco perché io credo che da questa esperienza noi ne possiamo uscire con la consapevolezza che è possibile, anche all'interno del sistema Italia, o almeno del sistema Piemonte, certamente avendo accortezza che parliamo di ambiti di intervento della legislazione regionale e non coinvolgendo temi più complicati affidati alla legislazione nazionale, compiere quello sforzo, quel salto di qualità che ci consente di costruire un'organizzazione amministrativa efficace ed efficiente. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Procediamo con l'esame degli atti d'indirizzo collegati al disegno di legge n. 77.
Iniziamo con l'esame della mozione n. 228 presentata dai Consiglieri Ruffino, Benvenuto, Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani e Vignale, inerente a "Ulteriori semplificazioni in materia urbanistica disegno di legge 77".
La mozione è data per illustrata.
C'è un orientamento contrario della maggioranza.
Se non vi sono richieste di intervento, indìco la votazione sulla mozione n. 228, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 238 presentato dai Consiglieri Mighetti, Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo e Frediani, inerente a "disegno di legge 77, Capo VII - Semplificazioni in materia di attività estrattiva. Impegno ad una nuova disciplina sulle cave accessorie, ed abrogazione della l.r. 30/1999".
La parola al Consigliere Mighetti, per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Abbiamo portato alcune modifiche al testo per renderlo più confacente alle dinamiche del Consiglio.
Anzitutto, abbiamo tolto l'accezione "abrogazione della legge 30/1999" e abbiamo inserito il termine "superamento" sia nel l'oggetto che nell'impegna.
Poi, visto che è in corso di redazione una legge di iniziativa consiliare sul tema, proponiamo, nell'impegno, invece della Giunta, il Consiglio regionale a redigere una nuova normativa che permetta il supermento della legge 30/1999.
Infine, abbiamo espunto la percentuale del 25% nell'impegno, lasciando in particolar modo la possibilità di privilegiare il riutilizzo degli sfridi di cava come materiale per le opere pubbliche e del riutilizzo degli inerti da demolizione.
Questo ordine del giorno sintetizza la nostra posizione in merito all'attività estrattiva specialmente per quanto riguarda le cave di prestito, che abbiamo già definito nel corso della trattazione degli emendamenti e dell'articolo inerente a questo argomento.
Chiaramente, la nostra posizione è netta, è una posizione che prevede di andare oltre a questa normativa, di per sé concepita come transitoria invece, non è stata nient'altro che una normativa definitiva, perché ormai ha una vita di più di quindici anni e continua ad essere applicata.
Abbiamo visto quali sono le conseguenze di questa normativa sul nostro territorio, abbiamo visto che le accezioni rispetto al riutilizzo di materiali in alternativa all'uso della cava di prestito in realtà non sono mai state utilizzate a pieno. Non è stato utilizzato, diciamo, l'intervento dei materiali inerti riciclati, non sono stati utilizzati i possibili inerti ricavabili dalla pulizia degli alvei fluviali.
Pertanto, riteniamo oltremodo necessario superare questa normativa e mettere dei paletti più stretti, che non siano forieri di varie interpretazioni e varie tonalità di grigio su questo argomento. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente. Esprimo poche parole.
Intanto, ringrazio i colleghi per aver acconsentito a modificare il testo.
Voglio, poi, fare una sottolineatura sulla questione dei tempi: visto che una delle centralità espresse nel testo è la questione dei controlli efficaci, dobbiamo essere consapevoli (lo dico apposta in aula, perché è uno degli elementi che, dal punto di vista dei tempi, ci crea la difficoltà maggiore) che la questione potrà essere affrontata seriamente solamente quando avremo chiaro il quadro del riordino delle funzioni delle Province e tutto il ragionamento esistente dalla legge Delrio in avanti. Diversamente una legge sull'attività estrattiva e sulle cave non può che nascere già zoppa.
Questo è l'unico elemento, al di là delle valutazioni di natura tecnica, ma in Regione Piemonte ci sono tavoli di lavoro che vanno avanti da anni, non è questo il problema. L'attuale situazione di cambiamento istituzionale è, invece, l'elemento più importante da tenere in considerazione per la nuova legge.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rossi.
L'ordine del giorno n. 238 è messo in votazione con le relative correzioni.
L'Aula è sovrana, secondo le indicazioni della maggioranza.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 238, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 235 presentato dal Consigliere Marrone, inerente a "Osservazioni sull'articolo 60 del disegno di legge 77 in merito all'istituto della diffida amministrativa".
La parola al Consigliere Marrone, per l'illustrazione.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
In realtà, il suggerimento dell'adozione di questo istituto anche in Piemonte perviene dalle osservazioni presentate da Confindustria Piemonte a questo Consiglio regionale, a proposito del disegno di legge che sta andando in votazione. Si tratta di un provvedimento alternativo, da applicare prima dell'irrogazione della sanzione amministrativa. E' già applicato in diversi campi e, ovviamente, ha lo scopo di evitare l'applicazione di una sanzione, se si può coattivamente indurre, in alternativa alla sanzione, il destinatario del verbale di accertamento ad ottemperare volontariamente all'obbligo previsto, proprio prima dell'erogazione della sanzione.
Ricordo - per i colleghi che non lo sapessero - che è un istituto già raccomandato dall'intesa Stato-Regioni dal 24 gennaio 2013 e che in Emilia Romagna è già reso operativo con una legge regionale del medesimo anno.
Con l'ordine del giorno, anche se l'osservazione era intesa come attività emendativa del disegno di legge, si chiede alla Giunta di avviare un percorso di approfondimento, che porti a dei provvedimenti operativi ed attuativi di questo istituto. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Marrone.
Tale atto di indirizzo ha un orientamento positivo (non c'è l'espressione di un parere sugli atti di indirizzo) da parte dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 235, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 236 presentato dal Consigliere Marrone inerente a "Osservazioni sull'articolo 63 del disegno di legge 77 su modalità semplificate di rendicontazione della spesa".
La parola al Consigliere Marrone, per l'illustrazione.



MARRONE Maurizio

Molto brevemente, si tratta di suggerire delle modalità di semplificazione delle rendicontazioni rispetto a finanziamenti ed incentivi pubblici, adoperando, come meccanismo principale, quello delle dichiarazioni di responsabilità. Inoltre, si tratta anche di semplificare il tema delle fideiussioni, consentendo che possano essere rilasciate anche da Confidi "ex 107", vigilati dalla Banca d'Italia, piuttosto che una compagnia di assicurazioni.
Infine, la possibilità di incentivare degli strumenti alternativi alle fideiussioni rispetto agli incentivi e ai finanziamenti pubblici, ovvero cito - "strumenti come le trattenute di quota parte degli incentivi erogati per la costituzione di un fondo di copertura del rischio, modalità già utilizzata per progetti comunitari".



PRESIDENTE

Sull'ordine del giorno n. 236 vi è l'orientamento favorevole da parte della maggioranza.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 236, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 234 presentato dai Consiglieri Rostagno, Mighetti e Valle, inerente a "Modifiche al Regolamento edilizio tipo per chiarire la tipologia di sottotetto da escludere da Sul e volumetria".
La parola al Consigliere Rostagno per l'illustrazione.



ROSTAGNO Elvio

Con l'articolo 47 della norma che stiamo per approvare, abbiamo dilatato nel tempo la possibilità di trasformare i sottotetti non abitabili, con efficacia di realizzazione dal 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2012. Siamo tutti consapevoli del fatto che una proroga di questo tipo debba avere un termine ultimo e non prorogabile.
Per rendere efficace questa norma è necessario che i regolamenti edilizi dei Comuni rendano edificabile e da inserire nei parametri edilizi o tutte le volumetrie o tutte le superfici utilizzabili. Questo eviterebbe di avere dei sottotetti abusivi o non abitabili, anche perché siamo tutti consapevoli del fatto che vengono ad essere utilizzati ugualmente.
Per questo motivo, l'ordine del giorno impegna ad un'approvazione di una DCR che vada a modificare la bozza di regolamento edilizio, che è un allegato della legge 19, stabilendo una perentorietà di adeguamento per tutte le Amministrazioni comunali.



PRESIDENTE

Sull'ordine del giorno n. 234 vi è un orientamento favorevole da parte della maggioranza.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 234, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 201 presentato dai Consiglieri Valetti, Bertola, Frediani e Mighetti, inerente a "Uniformazione del sistema di bigliettazione elettronica e dismissione progressiva degli abbonamenti cartacei validi in area metropolitana - disegno di legge 77 art. 45 - odg collegato ex art. 87 del RICR".
La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno va nel senso della semplificazione e specifica un po' meglio un percorso che è già stato intrapreso dall'Assessorato sulla diffusione degli abbonamenti digitali in luogo di quelli cartacei, e nella possibilità di avere titoli di viaggio integrati - treno e rete urbana - esigenza che ci viene chiesta specialmente dall'area metropolitana, evitando quindi disguidi o problemi ai viaggiatori che si trovano spesso a dover acquistare due titoli di viaggio per fare un viaggio solo e anche un risparmio dovuto dalla contrazione in un unico titolo.
Ovviamente le formule di "park and ride" permettono con un unico titolo di usufruire sia del parcheggio che dei mezzi pubblici dentro l'area metropolitana, andando, quindi, a massimizzare l'uso di quella tessera che adesso è in diffusione, ovvero la tessera BIP e affini.
Con la dismissioni di abbonamenti in formato cartaceo che, oltre ad essere un costo per l'amministrazione, sono anche un costo per l'ambiente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 201, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 214 presentato dai Consiglieri Valetti, Bertola, Mighetti e Bono, inerente a "Semplificazione in materia di affidamenti ai sensi del D.lgs. 163/2006 collegato al disegno di legge 77 'Disposizioni in materia di semplificazione'".
La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Questo ordine del giorno è relativo alle procedure di affidamento affinché si semplifichi l'impostazione di tutti gli Uffici regionali di accesso alle procedure, da parte delle imprese. A definire criteri omogenei per le procedure di aggiudicazione che individuino le procedure meno onerose - questo abbiamo voluto specificarlo bene - che non è un doppione della materia nazionale, non crea delle nuove norme ma, in presenza di diversi tipi di possibili soluzioni di aggiudicazione, scegliamo quella più semplice dell'ordinamento esistente, ovviamente sempre tenendo conto delle normative nazionali e comunitarie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Reschigna per il parere della Giunta.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Se posso, chiedo di modificare parzialmente l'ordine del giorno.
Dopo "Si impegna la Giunta regionale ad adottare quanto prima" non "un regolamento regionale", ma "un atto di indirizzo", perché non è materia regolamentare, ma un atto di indirizzo.
Inoltre, proseguendo, dove è scritto "sulle procedure di affidamento al fine di avere un'impostazione omogenea da parte di tutti gli uffici regionali, che semplifichi così l'accesso alle procedure da parte delle imprese", al posto "delle imprese" chiederemmo di scrivere "da parte degli operatori nel rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento".
Con queste due modifiche, l'ordine del giorno è accettato.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 214, come modificato, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 215 presentato dai Consiglieri Bertola, Mighetti e Bono, inerente a "Quadro situazione patrimonio immobiliare regionale - collegato al disegno di legge 77, art.
46".
La parola al Consigliere Bertola, per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno riguarda anche un tema molto dibattuto in questi ultimi tempi, la nuova sede unica della Regione, il grattacielo.
I lavoro, come sappiamo, sono in corso dal 2011, verranno ultimati nel corso del 2015 anche se, a quanto pare, ci sarà un breve ritardo rispetto ai tempi annunciati in precedenza.
Ovviamente la costruzione della sede unica ha come presupposto l'economicità, presupposta, della scelta basata sulla razionalizzazione degli spazi e la vendita, l'alienazione delle sedi attualmente di proprietà della Regione e adibita ad uffici regionali.
La Regione avvierà un processo di dismissione del suo patrimonio immobiliare anche, come abbiamo detto più volte, per ricavare risorse utili per risanare in parte i conti regionali.
Con la DGR n. 3-9885 del 27 ottobre 2008, è stato approvato il Piano delle valorizzazioni e delle dismissioni dei beni immobili ricadenti nel territorio di competenza della Regione Piemonte. Il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari approvato, inserisce tra gli edifici per i quali si può procedere a dismissione anche gli edifici di proprietà regionale, attualmente adibiti a sede di uffici regionali, in virtù del fatto che, "quando sarà operativa la nuova sede i medesimi immobili non saranno più utilizzati per i fini istituzionali e saranno pertanto suscettibili di valorizzazione o dismissione e cesserà, a partire da quel momento, l'indisponibilità patrimoniale con conseguente contestuale assunzione della relativa qualifica di bene disponibile".
Considerato che ai fini di qualunque valutazione in merito alle operazioni di alienazione del patrimonio immobiliare regionale è necessario avere un quadro complessivo sullo stato degli immobili e sull'eventuale vendibilità degli stessi - questa è un'informazione che abbiamo chiesto con un'interrogazione scritta alla Giunta regionale, per la quale attendiamo ancora una risposta che peraltro l'Assessore Reschigna mi ha detto essere in arrivo - in passato era stato attivato un gruppo di lavoro interno che aveva l'obiettivo di realizzare uno studio sullo stato del patrimonio immobiliare regionale.
In relazione a questo noi, con questo atto di indirizzo,vorremo impegnare la Giunta regionale ad effettuare un approfondimento sul patrimonio immobiliare regionale detenuto sia direttamente che indirettamente, effettuando una valutazione sullo stato degli immobili sugli eventuali vizi di costruzione in essere, sulle autorizzazioni o variazioni che si intendono richiedere, nonché sul possibile valore di realizzo in caso di alienazione o locazione di questi immobili.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 215, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 216 presentato dai Consiglieri Valetti, Bertola, Bono e Mighetti, inerente a "Semplificazione in materia di accesso ai Fondi Europei per la programmazione 2014-2020.
Collegato al disegno di legge 77 - Disposizioni regionali in materia di semplificazioni".
La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Mi scuso per l'abbondanza di modifiche avvenute a seguito di un colloquio costruttivo con l'Assessore De Santis, che ha portato ad un risultato che secondo noi è positivo per entrambi (quindi anche qualche scarabocchio a volte ci va).
La sostanza di questo ordine del giorno è di migliorare l'accesso degli operatori, su tutto il territorio piemontese, ai fondi europei, perch riteniamo che la facilità e il numero dei fondi assegnati in Regione sia basso, e comunque migliorabile.
Noi avevamo fatto delle richieste un po' più ambiziose. Le ripresenteremo in altra sede in modo più condiviso; mentre i punti che vogliamo da subito richiedere è che venga migliorato ed istituito un portale facilmente raggiungibile e riconoscibile per le imprese, ma già basandoci sull'esistente, quindi raccogliere gli esempi positivi di altre Regioni, come l'Emilia Romagna, che si è dotata di un portale suo per l'accesso ai fondi, che si chiama "Europa facile". E' un portale di riferimento anche per altre Regioni, quindi non è utilizzata solo dai cittadini, dalle imprese e dagli operatori della Regione Emilia Romagna.
Quindi, prendere da esempio e convogliare informazioni che provengono da altri portali semplicemente tramite collegamenti.
Questa è la prima parte.
La seconda parte è di definire - non si tratta di un impegno definitivo, ma di una valutazione della Giunta - un piano di accesso ai fondi per settori di competenza regionale. Si identifichino temi strategici, e che idealmente i vari settori identifichino figure, al loro interno, che possano agevolare o attrarre risorse europee formulando progetti o fornendo informazioni agli operatori che le richiedono (le linee guida e gli obiettivi strategici della Regione Piemonte), in modo che, se si fa una politica, essa sia a livello regionale per l'ottenimento dei fondi, e non si disperdano risorse in mille canali.
E' una questione di chiarezza. Anche secondo noi, investendo tutte le risorse che si hanno su pochi punti, ci sono più probabilità di vedere effetti concreti sul territorio e anche sviluppare politiche ampiamente condivise tra Enti ed imprese sul territorio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Valetti.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 216, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 233 presentato dai Consiglieri Bono, Andrissi, Batzella, Bertola, Campo, Frediani e Mighetti inerente a "Regolamento di attuazione posizionamento "Alberghi diffusi" disegno di legge 77 'Disposizioni regionali in materia di semplificazione'".
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ho voluto presentare un ordine del giorno in quanto la definizione approvata in legge, per quanto riguarda l'ubicazione degli alberghi diffusi, non era così cogente. Si diceva "preferibilmente in centri storici", proprio perché si riconosceva la possibilità e l'importanza di realizzare alberghi diffusi anche in borghi montani, o comunque rurali, in cui non necessariamente la localizzazione doveva avvenire in centri storici, ma magari in borgate con una loro specificità del luogo architettonica o, comunque, di integrazione con il paesaggio e la cultura del posto.
In questo caso chiediamo un impegno della Giunta affinché nel regolamento di attuazione vengano ripresi questi criteri, quindi il posizionamento delle strutture all'interno dei centri storici cittadini, in borgate montane o rurali, di pregio di particolare valore storico o comunque, in aree che abbiano queste caratteristiche. E' possibile anche al di fuori dei centri storici e nei Comuni, ma comunque in aree che abbiano un loro significativo valore storico, paesaggistico o architettonico.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il tema è interessante, però così come è stato formulato assume carattere di rigidità, perché non ci sono solo i centri storici o le borgate rurali o montane; ci potrebbero anche essere centri di piccole dimensioni, in zone che non sono né rurali né montane, che potrebbero avere questo tipo di aspettativa.
Ho capito il senso del ragionamento del Consigliere Bono, che l'ha fatto anche quando abbiamo discusso sul capo relativo all'albergo diffuso ma chiederei, se è possibile, di ritirarlo, altrimenti personalmente non lo posso votare. Rimane fermo l'impegno che nel regolamento affronteremo questo tema e cercheremo certamente di delimitare gli ambiti di applicazione.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Quindi l'ordine del giorno n. 233 è ritirato.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 221 presentato dai Consiglieri Appiano, Barazzotto, Corgnati e Gariglio, inerente a "Esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande. Necessità di procedere ad una modifica della DGR n. 85-13268 dell'8 febbraio 2010".
La parola al Consigliere Appiano per l'illustrazione.



APPIANO Andrea

Significa impegnare la Giunta ad essere consequenziali nell'attuazione delle norme di semplificazione su quest'attività, anche laddove una DGR rende molto complicate le procedure consequenziali.
Devo solo modificare un punto: invece di "impegnare a modificare" scrivere "a valutare l'opportunità di.", così abbiamo più margine.



PRESIDENTE

Perfetto, Consigliere Appieno.
Dovrebbe solo recarsi al banco della Presidenza per la modifica.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 221, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 232 presentato dai Consiglieri Rossi, Gallo, Ottria e Ravetti, inerente a "Disposizioni in materia di VIA relative ai progetti di attività estrattiva".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato, con parere favorevole della Giunta regionale.
Se non vi sono richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 232, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 200 presentato dai Consiglieri Valetti, Andrissi, Bertola, Bono, Frediani e Mighetti, inerente a "Credito elettronico BIP e costi per l'utente decrescenti all'aumentare delle corse effettuate - disegno di legge 77 art. 45 - ODG collegato ex art. 87 del RICR".
La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Brevemente.
Credito elettronico significa che l'utilizzo delle attuali tessere elettroniche per gli abbonamenti viene usato per caricare credito che potrebbe servire per l'acquisto di corse singole sui vari mezzi del trasporto pubblico regionale.
Ovviamente si vuole incentivare questo per ridurre l'acquisto di biglietti, ma anche per incentivare l'uso cumulativo di corse, in modo da creare una sorta di "credito" che può essere utilizzato per gli altri servizi di trasporto pubblico, di car sharing o bike sharing messi a disposizione dai vari Enti.
Ovviamente, questo costituisce uno sconto e un incentivo all'utilizzo del trasporto pubblico.
I mezzi tecnici ci sono: si tratta solo di attivare questo tipo di funzionalità. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 200, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 240 presentato dai Consiglieri Rostagno, Ravetti e Ottria, inerente a "Riordino e semplificazione della normativa regionale mediante Testi unici e Codici di settore".
Il Consigliere Rostagno, in qualità di primo firmatario, lo dà per illustrato.
Se non vi sono richieste di intervento, indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 240, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Prima di porre in votazione l'intero testo di legge, chiedo all'Aula di concedere agli Uffici una delega per il riordino e la riscrittura del testo, al fine di ottenere una forma più organica, anche riducendo il numero degli articoli, chiaramente senza modificarne il contenuto.
Viene concessa questa delega agli Uffici?



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 27 Consiglieri hanno votato SÌ 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 11 Consiglieri Il Consiglio approva.
Invito i Presidenti dei Gruppi a recarsi in sala A, perché è convocata la Conferenza dei Capigruppo. Vi auguro una buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.58)



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