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Dettaglio seduta n.416 del 29/03/19 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BOETI



(La seduta ha inizio alle ore 14.42)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Baricco, Cerutti, Ferraris, Ferrentino, Molinari.


Argomento: Musei

Esame proposta di legge n. 339, inerente a "Modifiche alla legge regionale 11 maggio 2009, n. 13" (Interventi a sostegno del Museo Regionale dell'Emigrazione)"


PRESIDENTE

Esaminiamo la proposta di legge n. 339, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Nella seduta antimeridiana è iniziata la trattazione del provvedimento. Il Consigliere Bono ha svolto la relazione di minoranza. In discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Frediani, Bertola, Sinatora Vignale, Ravello, Gancia, Valetti e Fluttero.
Sono ancora iscritti a intervenire i Consiglieri Andrissi, Bona, Campo e Mighetti.
La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Questa legge, secondo me, non meritava l'ultima giornata e purtroppo è avvenuto un braccio di ferro tra opposizione e maggioranza che porterà a una discussione vana, perché è l'ultima discussione di questo Consiglio regionale. Avrei sperato in un finale con più discussioni, perché vi sono almeno da parte nostra, tre proposte di legge che credo siano molto importanti - altrettanto lo è quella del collega Rostagno - sulle ferrovie sospese, che è un tema caldissimo.
Il Piemonte è nell'occhio del ciclone per aver sospeso il 30% delle linee ferroviarie e avere una discussione su quella legge sarebbe stato molto importante.
Stessa cosa sulle delocalizzazioni. Nel mio territorio ne ho seguite solo io un paio molto importanti. Ad esempio, a Vercelli vi è il caso della Polioli, dove un ciclo di produzione è stato "scippato" da una multinazionale svedese alla Borgolon di Varallo Pombia. Questo a testimonianza che su tutto il territorio piemontese è una problematica veramente notevolissima.
Infine, c'è il discorso dei vitalizi, che credo sia un argomento caldissimo che andava anche quello per lo meno discusso.
Detto ciò vorrei dare un'impostazione un po' più originale, perché, secondo me, l'approccio sull'immigrazione deve essere un approccio più antropologico e, in parte, il Consigliere Valetti stamattina l'ha detto. Se recuperiamo le origini dell'Homo Sapiens, come hanno fatto alcuni antropologi che hanno scritto dei libri fantastici e divulgativi, a partire dalla sua evoluzione su questo pianeta nel continente africano.



(Commenti del Vicepresidente Reschigna)



ANDRISSI Gianpaolo

La sta prendendo un po' alla larga, Vicepresidente Reschigna, ma per dare la giusta importanza alla questione.
Le prime società si svilupparono prima ancora dell'avvento della civiltà agricola, che ha portato alla civiltà moderna, quindi 11.000 anni fa. Salto la società dei cacciatori e raccoglitori per arrivare alla società agricola e allo sviluppo delle prime civiltà.
Tra l'altro, l'agricoltura è stata un danno per la longevità dell'Homo Sapiens, e questo lo dico per una polemica che continua da anni da parte mia. Però ci ha fortificati rispetto a patologie che hanno sterminato le popolazioni originarie americane, tipo il vaiolo.
L'elemento unificatore delle nostre società, come dice l'antropologo Harari, che scrive in modo fantastico, sono stati, da una parte l'imperialismo e, dall'altro, la moneta e le religioni. Se studiamo l'imperialismo e anche la diffusione delle religioni, comprendiamo perch in alcune parti del pianeta si è sviluppata una società che poi è diventata anche industriale e in altre parti del pianeta questo non è avvenuto.
Questo lo sottolineo, perché alla fine fa comprendere, dal punto di vista antropologico, perché vi sono delle differenze di sviluppo di determinate società nei confronti delle altre.
È un punto fondamentale per comprendere quello che è avvenuto negli ultimi 150 anni, da quando si è sviluppata la società industriale a oggi, con un mondo occidentale fortemente evoluto dal punto di vista tecnologico, che ha una capacità di sfruttare una parte del pianeta. E quindi vi è un mondo occidentale armato che mantiene questo dominio tecnologico fondamentalmente con un sistema burocratico avanzatissimo e militare, che mantiene il dominio su un'altra parte del mondo, che invece si vede costretta ad inseguire una sopravvivenza.
Come spesso Padre Alex Zanotelli racconta nei suoi interventi, vi è un mondo dove vi sono delle disparità enormi; basta guardare anche la società italiana, dove vi sono delle disparità in forte crescita. Poi le motivazioni sono date in particolar modo - Piketty l'ha spiegato egregiamente nel suo libro "Il capitalismo del XXI secolo" - da una società in stasi economica, laddove il capitalismo domina e crea sempre più differenze di tipo economico.
Poi vi è un'imposizione da una parte che, grazie alle armi e grazie allo sviluppo tecnologico avvenuto per fondamentali motivi antropologici, ha un dominio sull'approvvigionamento delle risorse sull'altra parte del mondo.
Pensiamo solo ad un dato molto semplice: dei 14 miliardi di giro di fatturato del cacao ai produttori africani arriva solo il 5%.
Quindi, importanti e lodevoli sono le iniziative del commercio equo e solidale, che cerca di riportare un minimo di dignità lavorativa, economica e sociale anche in quelle parti del mondo.
Tuttavia, c'è un sistema che crea disparità di distribuzione di ricchezza tra una parte del mondo e l'altra, un sistema militare burocratico avanzatissimo che serve per mantenere questa differenza e che ha caratterizzato l'ultimo secolo e mezzo di storia. Quando si dice "aiutiamoli a casa loro", diventa veramente difficile comprendere il significato di questa frase, perché fino a oggi abbiamo fatto tutt'altro che aiutarli a casa loro. Abbiamo peggiorato le situazioni di vita nei paesi del terzo mondo. Pensiamo anche alla vicenda del land grabbing della Cina e l'accaparramento di vastissimi territori per la produzione agricola.
Per entrare nel merito della legge, è chiaro che se noi discutiamo di emigrazione, giustamente il Museo ci racconta la storia dell'emigrazione dei piemontesi. Credo che sia molto semplicistico se determiniamo l'odierna immigrazione solo con il numerino di immigrati che mettono in gioco la propria vita per attraversare il mare sotto l'egida di una mafia tremenda che controlla la tratta di questi essere umani, perché non ci consente di comprendere quello che, effettivamente, sta avvenendo nei rapporti tra diverse nazioni e tra lo sviluppo di un capitalismo di tipo sempre più aggressivo. Purtroppo, sembra ancora di essere alla tratta delle persone di colore che ha caratterizzato il trasferimento di grandi numeri di persone nel continente americano.
A tal proposito, voglio riconoscere che Cacciari ha fatto una bellissima intervista pochi giorni fa sul significato della guerra della ex Jugoslavia e sul significato politico di quella guerra, che ha aperto all'aggressività del capitalismo anche i Paesi dell'Est e ha fatto definitivamente chinare la testa della sinistra europea al neoliberismo.
Purtroppo l'Italia è stato il Paese che ha dato il via libera a quella guerra, dando la disponibilità delle basi.



PRESIDENTE

Consigliere Andrissi, è interessante quello dice, ma il suo tempo è scaduto.



ANDRISSI Gianpaolo

Ringrazio tutti i Consiglieri, credo che questo sia il mio ultimo intervento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bona Angelo Luca; ne ha facoltà.



BONA Angelo Luca

Grazie, Presidente.
Stiamo affrontando quest'ultimo pomeriggio della consiliatura regionale con un tema che è un po' un chiodo fisso dell'attuale maggioranza di questo Consiglio che, ovviamente, fa parte di una parte politica che ne ha fatto non dico un monotema, ma il principale motivo di interventi politici negli ultimi anni della politica nazionale.
Un chiodo fisso che viene poco percepito, quantomeno dalla cittadinanza tant'è che negli ultimi appuntamenti elettorali i cittadini hanno ripetutamente fatto capire al centrosinistra cosa ne pensano sui temi dell'immigrazione inseriti costantemente e continuamente come unico punto all'ordine del giorno dell'azione politica. Passiamo quest'ultimo pomeriggio a occuparci di questo tema, invece che di attività e di emergenze economiche che, di sicuro, non mancano in tutto il Piemonte.
Questa mattina, soprattutto il Capogruppo Fluttero ha significato in modo importante alcuni temi che vorrei anche riprendere riguardo il rischio di annacquamento di una parte importantissima dalla storia e della cultura del Piemonte.
Il tema non è quello di inserire e riempire di altri temi quello che già c'è, che è una parte fondamentale e importante della storia, delle radici e della cultura del Piemonte mettendoci un qualcosa che non appartiene a questo tipo di cultura e al motivo per cui è stata creata questa rete museale molto importante che crea, oltretutto, una memoria storica che è anche la base delle moderne attività sia culturali che turistiche ed economiche della nostra regione.
Se volevate veramente fare un'opera di questo genere, ossia modificare una legge che c'è già per annacquare la struttura principale della rete museale piemontese, questo non era lo strumento; si poteva fare qualcosa di diverso, che poteva essere inserito all'interno di una rete museale, in un sistema più complesso, in modo che non che venisse annacquata la nostra storia.
Questa mattina, anche proprio per conoscenza, si è parlato di alcuni musei del territorio. Era stato accennato, per esempio, al Museo dello spazzacamino che, come ho detto, vede in uno dei suoi principali punti, la Val Vigezzo, ogni anno il raduno mondiale degli spazzacamini.
Sempre sul territorio del Lago Maggiore c'è il Museo dell'ombrello. Quelli che abitavano in quell'area del Vergante si recavano non solo nel Milanese ma un po' in tutto il mondo per svolgere quel tipo di attività.
Sulle sponde tra il Cusio e il Lago Maggiore abbiamo una rete museale dei cuochi, che ha portato lustro in tutto il mondo, a partire dal Sudamerica dalla Penisola Iberica, dal centro Europa, soprattutto in Germania. Per non parlare dell'attività di artigianato.
Queste sono storie che già ci sono, che vanno implementate quotidianamente perché fanno parte della nostra cultura e fanno parte di quel percorso didattico per insegnare alle generazioni presenti e future da dove arriviamo, per capire cosa siamo e verso cosa andiamo. Chiaramente anche la nuova emigrazione è un tema importante, ma è un tema a sé, non deve assolutamente abbassare la percezione dalla nostra storia. Oltretutto una storia di emigrazione che, ahimè, come sappiamo tutti, prosegue anche adesso con la fuoriuscita di numerosissimi giovani anche piuttosto capaci e preparati, per cercare fortuna altrove.
Pertanto, cerchiamo di concentrare gli sforzi, alla luce dell'emigrazione che abbiamo visto nel secolo passato, per creare tutti insieme le condizioni per far rimanere i ricercatori, i "cervelli" oppure quelle persone che magari non hanno avuto la possibilità di studiare, per creare valore aggiunto ai nostri territori.
Queste sono le tantissime priorità che possiamo avere in questo momento. Il progetto di legge che stiamo affrontando non rappresenta assolutamente una priorità e, oltretutto - mi sembra chiaro - a quest'ora, a questo punto non vedrà certamente la luce. Una richiesta di buonsenso è quella di sospendere questa discussione che ormai è fine a se stessa, perché anche a voi non porta voti, ma ne porta via, visto che si sta facendo un discorso di tipo elettorale! Il mio non è (spero sia stato compreso) un discorso di tipo elettorale però magari sfruttiamo queste ultime ore di legislatura per fare qualcosa di più utile per tutti i piemontesi.



PRESIDENTE

Dopo la discussione generale, propongo una Conferenza dei Capigruppo.
La parola al Consigliere Mighetti.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Intervenendo in questa discussione generale, se me lo consentono i colleghi, vorrei chiedermi, innanzitutto, cosa sto facendo in questo momento, in quest'aula di Consiglio. Cosa stiamo facendo in quest'aula di Consiglio, oggi, ultimo giorno di Consiglio regionale di questa legislatura? Questo è il problema! Ritengo che oggi - e continuerò ad alzare la voce finché non ci sarà uno pseudo silenzio - potremmo chiudere questo Consiglio regionale, questa legislatura, con onore, cercando di capire almeno quali siano le intenzioni della minoranza e della Giunta regionale e giungere almeno a una pace che sancisca la fine di questa legislatura, perché è veramente stucchevole andare ad analizzare cosa sta succedendo in questo momento. Sta succedendo che analizziamo, probabilmente per finta, una legge regionale che non dovrebbe vedere la luce, perché sono stati presentati numerosi emendamenti.
Analizziamo una legge regionale che, in realtà, negli ordini del giorno dei precedenti Consigli era a un punto successivo rispetto a proposte di legge dell'opposizione. Oggi arriva in anticipo rispetto alle proposte di legge dell'opposizione. Questo salto dimostra una sorta di prevaricazione nei confronti delle proposte di legge dell'opposizione; prevaricazione cui siamo abituati, non ci aspettavamo un comportamento diverso.
A fine legislatura, sappiamo come vanno le cose: le leggi proposte dalla Giunta regionale e dai Consiglieri di maggioranza hanno una precedenza però immaginavamo che, dopo cinque anni di Consiglio e - dal nostro punto di vista - di onorata opposizione, si avesse almeno il coraggio di essere franchi. Essere franchi, visto che le proposte di legge dell'opposizione non hanno avuto un iter di pochi giorni, ma hanno fatto un lungo cammino in Commissione, negli Uffici legislativi e nel confronto con la Giunta regionale.
Pensavamo che almeno la Giunta regionale esprimesse la propria opinione su questi provvedimenti. Anche se è scomodo dire di no e bocciare una proposta di legge, per noi è importante che questi temi vengano messi all'esame del Consiglio regionale e che venga appalesata l'intenzione della Giunta. Se invece, c'è imbarazzo da parte della Giunta regionale e della maggioranza ad affrontare questi temi e dire dei "no", non è un problema nostro. La Giunta regionale e i Consiglieri di maggioranza avrebbero potuto proporre proposte alternative rispetto ai provvedimenti portati all'esame dall'opposizione.
Pertanto, ci chiediamo perché siamo qui a fare un esercizio di retorica e debba essere messa in secondo piano una proposta dell'opposizione solo perché è una proposta dell'opposizione. Io ritengo sia veramente inutile continuare questo dibattito. È inutile proseguire, questo pomeriggio l'esame di una legge che, secondo il nostro punto di vista, non ha un valore maggiore rispetto ad altre proposte di legge presentate dalla minoranza.
Ci sono tanti punti di domanda su quello che abbiamo fatto in questi cinque anni. Per esempio, mi chiedo come mai oggi, che è l'ultimo giorno di Consiglio, io non abbia ancora certezza riguardo al fatto che l'unica nostra proposta di legge approvata in questi cinque anni abbia un regolamento attuativo. Ritengo che una proposta di legge che aveva come tempistica 180 giorni dalla sua pubblicazione per emanare un regolamento da parte della Giunta regionale per la sua esecutività, avesse una sua dignità. Potevano avere una loro dignità i provvedimenti della stessa Giunta, che sono stati approvati da questo Consiglio regionale: invece sembra non l'abbiano ancora.
Confido nel fatto che la Giunta regionale riesca finalmente ad approvare nei prossimi giorni, una delibera in cui si dà attuazione alla legge 22/2016. Devo confidare, però! Devo avere grande fiducia nella Giunta! Io penso che questo Consiglio regionale abbia fatto tante cose, nel bene e nel male. Penso, però, che in alcuni tratti l'Assemblea non abbia veramente rispettato quelle che sono le prerogative di tutti i Consiglieri regionali.
Perché tutti i Consiglieri regionali hanno pari dignità, siano essi di opposizione o di maggioranza, non c'è una differenza tra gli uni e gli altri dettata dallo Statuto.
Invece oggi ci troviamo qui a vedere, ancora una volta, come si pu terminare in brutta maniera un percorso intrapreso in questi cinque anni.
Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo lavorato bene, perché abbiamo lavorato per leggi che hanno migliorato la legislazione attuale della Regione Piemonte, che hanno offerto ai piemontesi l'occasione di fare cose nuove, o di fare più agevolmente cose che già venivano fatte.
Ma abbiamo perso anche tanto tempo ad arrovellarci su questioni piccole piccole, che veramente non hanno spostato l'ago della bilancia di un millimetro. Questo dispiace, perché se i piemontesi sapessero veramente quali sono le dinamiche e i punti di scontro di questo Consiglio, anche dettati da particolarismi che non hanno niente a che fare col bene dei piemontesi ma solo con calcoli prettamente elettorali, forse il loro giudizio non saprebbe quello che troveremo nelle urne il 26 maggio.
Invito veramente la Presidenza a prendere atto non solo delle mie parole ma di tutto il percorso che abbiamo intrapreso in questi cinque anni affinché questo Consiglio si chiuda con una stretta di mano e non con un esercizio di stile non utile ai piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Mighetti.
Convochiamo una Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.08 riprende alle ore 15.50)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 397 "Azienda Sanitaria Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo" - (Articolo 1, comma 2, l.r. 5/2014) Collegio sindacale Individuazione di un componente con funzione di Presidente Proclamo individuato, quale componente con funzioni di Presidente, in seno al Collegio sindacale dell'Azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo ai fini della successiva designazione dal parte del Presidente della Giunta regionale, il signor Gramondi Massimo.
Commissione di Garanzia - (Art. 91 Statuto della Regione Piemonte e art. 3 comma 1, l.r. n. 25/2006) - Elezione di un membro in sostituzione del signor Paolo Cattaneo La votazione non è valida per mancato raggiungimento del numero legale previsto dall'articolo 3, comma 1, della legge regionale 25 luglio 2006, n.
25.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Esame ordine del giorno n. 1314 presentato da Rostagno, Appiano, Ferrentino e Valle, inerente a "Istituzione del fascicolo di fabbricato"


PRESIDENTE

Comunico ai Consiglieri che non hanno partecipato alla Conferenza dei Capigruppo che abbiamo deciso di votare una serie di ordini del giorno (non tanti, sono cinque o sei) senza che ci sia discussione. Sono ordini del giorno in qualche modo condivisi e quindi li votiamo, se riteniamo, tutti e poi termina la seduta di Consiglio.
Si proceda con l'esame dell'ordine del giorno n. 1314, di cui al punto 12) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1314, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Trasporti su ferro

Esame mozione n. 1391 presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Valetti inerente a "TPL Alessandrino - ripristino della linea Alessandria-Ovada"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'ordine del giorno n. 1391, di cui al punto 16) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1391, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Sanita': argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 1230 presentato da Caputo, Allemano, Baricco Conticelli, Gallo, Gariglio, Ravetti, Rostagno e Valle, inerente a "Assegnazione contestuale del pediatra di libera scelta e del codice fiscale del neonato direttamente presso i punti nascita"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'ordine del giorno n. 1230, di cui al punto 19) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1230, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Norme generali sui trasporti

Esame ordine del giorno n. 1372 presentato da Gancia e Sinatora, inerente a "Riduzione tempi di prescrizione del bollo auto"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'ordine del giorno n. 1372, di cui al punto 20) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1372, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Viabilità

Esame mozione n. 1387 presentato da Ravetti, Allemano, Caputo, Cassiani Conticelli, Gallo, Ferrentino, Motta, Olivetti, Mighetti, Ottria, Rossi Domenico, Rossi Luca Angelo, Rostagno e Valle, inerente a "Modifica del 'Progetto di rete ciclabile di interesse regionale', approvato con deliberazione della Giunta regionale 27 luglio 2015, n. 22 - 1903 inserendo la via ciclabile della Valle Bormida da svilupparsi lungo i fiumi Tanaro e Bormida, collegata alla via ciclabile 'VenTo'"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame della mozione n. 1387, di cui al punto 27) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1387, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame ordine del giorno n. 1619 presentato da Giaccone, inerente a "Il futuro dell'ospedale 'Martini di Torino "


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'ordine del giorno n. 1619, di cui al punto 41) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1619, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Questioni internazionali

Esame ordine del giorno n. 1615 presentato da Cassiani, Appiano Barazzotto, Baricco, Caputo, Conticelli, Gallo, Molinari, Olivetti Ravetti, Rossi e Valle, inerente a "Risoluzione della crisi catalana e l'intervento delle Istituzioni europee"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'ordine del giorno n. 1615, di cui al punto 42) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1615, il cui testo sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Saluti e ringraziamenti del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Colleghi, vi chiedo un attimo di attenzione.
Credo sia giusto concludere questo Consiglio regionale con una breve riflessione.
Sono passati cinque anni. Sono passati in fretta come capita a tutti quelli che misurano il passare del tempo con i mille impegni della giornata e questo succede a chi fa politica.
Credo, anzi sono sicuro che questo sia stato un buon Consiglio regionale. I Consiglieri, quelli competenti per la precedente esperienza amministrativa per esperienza professionale e personale e quelli che non avevano avuto esperienza amministrativa, hanno reso questo Consiglio il luogo nel quale c'è stato un confronto e, in alcune situazioni, uno scontro anche aspro, ma c'è stato anche - io credo - rispetto per le persone. Un Consiglio regionale che ha fatto dell'onestà dei suoi componenti una delle ragioni della sua esperienza.
Ringrazio, a nome di tutti, il personale del Consiglio regionale; sembra che non si possa applaudire in Consiglio, ma se rivolgiamo loro un applauso non c'è niente di male. Un personale serio, preparato, attento che ha lavorato per far sì che il Consiglio potesse lavorare nel modo migliore possibile.



(Applausi in aula)



PRESIDENTE

Sono sicuro, davvero, che maggioranza e opposizione abbiano agito per realizzare quello che è il compito della politica, forse, non riuscendoci sempre, ma ci hanno provato sempre per rendere migliore la qualità della vita dei cittadini.
Concludo citando le parole di Oscar Romero, che disse: "Noi piantiamo semi che un giorno nasceranno. Noi innaffiamo semi già piantati, sapendo che altri li custodiranno. Mettiamo le basi di qualcosa che si svilupperà.
Mettiamo il lievito che moltiplicherà le nostre capacità. Non possiamo fare tutto, però dà un senso di liberazione l'iniziarlo".
Buona campagna elettorale a tutti.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16.01)



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