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Dettaglio seduta n.403 del 12/03/19 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BOETI



(La seduta ha inizio alle ore 14.34)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Non essendovi proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Cerutti e Conticelli.
Non è presente l'Assessore Saitta.


Argomento: Bilanci preventivi

Proseguimento esame disegno di legge n. 342, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2019-2021"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 342, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2019-2021", di cui al punto 3) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta antimeridiana si sono concluse le illustrazioni degli emendamenti relativi all'articolo 2, è iniziata la discussione generale sull'articolo 2 e sul complesso degli emendamenti, con gli interventi dei Consiglieri Grimaldi, Bono e Appiano.
È iscritto ancora a intervenire il Consigliere Vignale. Interviene dopo? Va bene.
Invito i Consiglieri a prendere posto, perché stiamo cominciando con le operazioni di voto.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 61), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 7) non è ricevibile.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 96), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 97), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 95), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 98), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 180), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 181), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 99), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 100), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 101), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 102), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 184), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 182), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 107), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 183), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 105), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 103), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 104), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 106), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 108), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 109), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 3) della Consigliera Gancia non è ricevibile.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 110), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 111), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 112), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 113), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 114), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 185), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 115), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 187), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 188), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 189), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 116), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 191), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 190), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 186), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 194), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 192), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 193), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 195), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 117), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 118), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 119), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 121), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 40), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 196), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 120), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 171), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 197), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 54), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 198), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 47), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 199), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 122), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 123), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 126), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 125), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 124), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 200), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 201), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 202), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 69), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 52), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 204), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 203), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 127), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 128), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 129), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 130), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 131), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 205), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 132), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 133), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 134), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 135), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 206), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 209), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 137), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 207), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 136), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 208), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 138), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 58), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 139), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 59), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 210), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 211), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 212), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 213), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 140), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 142), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 141), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 143), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 144), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 214), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 215), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 145), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 217), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 146), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 147), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 216), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 148), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 149), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 218), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 172), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 219), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 220), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 150), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 221), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 222), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 153), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 224) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 225), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 223), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 156), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 154), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 226), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 157), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 158), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 151), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 152), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 159), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 227), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 155), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 160), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 173), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 174), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 163), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 161), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 162), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 228), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 229), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 231), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 230), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 164), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 165), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 68), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 232), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 234), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 233), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 166), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 235), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 167), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 175), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 176), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 60), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 177), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 178), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 170), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 168), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 169), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 236), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 84), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 2, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 2 bis



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 250) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Annulliamo la votazione sull'emendamento n. 250), della Giunta regionale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Intervengo per richiamare anche l'attenzione dell'Aula, e non solo quella del Vicepresidente: un conto sono 230 emendamenti votati in trenta minuti per gentile concessione delle opposizioni (chiedendo, ovviamente, di recuperare il tempo guadagnato sugli ordini del giorno); altro conto è votare 15 allegati, sui quali, francamente, chiederei al Vicepresidente Reschigna un minimo di riscontro.
Di questi 15 allegati ammetto di aver avuto il tempo per esaminare solo il n. 15, che è il parere dell'organo di revisione. Gli altri, francamente non so neanche cosa siano. Chiederei, quindi, un minimo di approfondimento.
In merito all'allegato n. 15 sottolineo il parere dei Revisori dei Conti della Regione, giusto perché mi sembra che ci abbiano lavorato in maniera consistente quest'anno, a differenza di altri anni (non per colpa loro, ma forse perché la Giunta ha consegnato il bilancio un po' tardivamente), e hanno prodotto un documento di 43 pagine, in cui sono analizzati, anche per sezioni, i vari punti del bilancio, tra cui (oltre agli equilibri di bilancio, ovviamente) anche la parte del servizio sanitario, che è molto interessante e che riprende in parte anche i dati della mobilità sanitaria passiva e attiva, e segnala tutta una serie di questioni riguardanti la mobilità, evidenziando un possibile riparto in miglioramento rispetto all'anno scorso sulla mobilità interregionale, ma fortemente negativo sulla mobilità internazionale. Adesso dovremo quindi preoccuparci non più solo della vicina Lombardia, ma probabilmente anche della Svizzera e della Francia (devo ripassare un po' la geografia del Piemonte, ma non mi sembra che vi siano altri Paesi confinanti). Il tema, quindi, è consistente.
I Revisori, con una definizione abbastanza chiara che non lascia nulla a intendere, dicono: "Le risultanze del bilancio di previsione sono tendenzialmente in equilibrio". Già questo ha un significato.
È ovvio che siamo in un bilancio di previsione, ma dice "tendenzialmente in equilibrio". Chiede "di effettuare un costante e attento monitoraggio della gestione e qualora ne ricorrano le condizioni ad assumere, senza indugio le adeguate misure correttive". "Invita infine la Regione ad evitare qualsiasi forma di indebitamento", cosa che non credo che abbiamo fatto, in quanto abbiamo avuto un maggior margine per fare indebitamento nell'anno passato.
Vi sono, inoltre, alcune raccomandazioni interessanti - chiedo trenta secondi in più, perché in tre minuti leggere un parere dei revisori dei conti mi sembra difficile - perché si chiede di perseguire "ogni sforzo possibile orientato al contenimento ed alla razionalizzazione della spesa corrente".
"Circa il sistema informativo contabile, ancora una volta occorre segnalare che si ravvisa la necessità e l'urgenza di mettere in atto un sistema che possa consentire la verifica costante, da parte dell'Organo di revisione degli obiettivi di finanza pubblica fissati dalle norme comunitarie e dalle leggi nazionali".
È un monito interessante; tra l'altro, se questo strumento fosse dato in utilizzo anche ai Consiglieri regionali, potremmo fare almeno quell'attività d'indirizzo e controllo di cui parlavamo prima. Perché oggi francamente, al di fuori dei momenti di bilancio, siamo in grande difficoltà. Peraltro, siamo anche in difficoltà nei momenti di bilancio per il poco spazio che ci viene concesso. Ma al di là dei momenti di analisi dei documenti di bilancio (previsionale, assestamento e rendiconto), siamo in grandissima difficoltà.
Si chiede ancora "di dedicare una particolare attenzione ai debiti fuori bilancio" - al riguardo volevo chiedere che cosa voleva significare, tra le righe; magari sentiremo direttamente i Revisori - "e individuare con tempestività responsabilità ed omissioni".
Ci sono forse dei debiti fuori bilancio che non conosciamo, di questi ultimi mesi o anni? O si riferisce ai debiti fuori bilancio che conosciamo quelli di nove, dieci e 15 anni fa? Vi sono altre raccomandazioni. In merito al contenzioso civile e amministrativo si raccomanda di prestare attenzione, quindi FCDE e quant'altro. Il controllo sulle entrate tributarie Chiede di contrastare ulteriormente la mancata evasione dei tributi regionali, quindi sempre il tema tra accertamento e riscossione (tutti gli anni lo chiediamo) e poi fa ancora una segnalazione sulle società e gli Enti partecipati.
Sappiamo che c'era un piano di dismissione e non è stato fatto complessivamente. Questo, quindi, potrebbe anche essere un dato di attenzione.
Infine, chiede la verifica costante dei residui attivi e di quelli passivi.
In effetti, sì, ci sono novità su questo tema, visto che ad ogni ricognizione straordinaria scopriamo un bel disallineamento e un bel saldo negativo.
Per il resto, non abbiamo avuto tempo di leggere tutte le schede. Se almeno il Vicepresidente Reschigna ci potesse dire, a grandi linee, cosa sono i singoli allegati, cosa rappresentano e che modifiche rappresentano rispetto alla legge originale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Nessun problema. Gli allegati sono quelli previsti dal decreto legislativo 118, quindi la nota integrativa, il prospetto esplicativo di amministrazione presunto, che conferma il rispetto, a livello di leggi di bilancio, degli equilibri di bilancio; il prospetto di verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica; il prospetto dimostrativo dell'equilibrio di bilancio sul triennio; il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità; il prospetto illustrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento; l'elenco dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie; l'elenco delle spese che possono essere finanziate con il Fondo di Riserva per spese impreviste, e via dicendo.
Poi c'è la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, rispetto alla quale mi permetto di fare pochissime osservazioni.
La prima riguarda le conclusioni.
Sono conclusioni analoghe e simili a quelle di tutte le relazioni del Collegio dei Revisori dei Conti sulle legge di bilancio all'interno di questa legislatura, cioè la raccomandazione che venga mantenuto il rispetto degli equilibri di bilancio durante la gestione. È una raccomandazione che viene sempre legittimamente posta dal Collegio dei Revisori ed è una raccomandazione che noi, almeno in questa legislatura, abbiamo sempre considerato e rispettato, anche attraverso lo strumento delle assegnazioni per quanto riguarda il bilancio.
Circa le problematiche relative al sistema informativo contabile, dovrei fare la stessa richiesta che fa il Collegio dei Revisori: abbiamo uno strumento di gestione informativo del bilancio e della contabilità che non ci consente e che ci rende ancora molto più faticoso il lavoro.
Sulla ricognizione ordinaria dei residui attivi e passivi, proprio questa sera dovrebbe essere completata, da parte della Ragioneria, la ricognizione ordinaria sul rendiconto 2018, per essere.



PRESIDENTE

Mi scusi, Vicepresidente Reschigna, ma non si riesce a capire niente di quello che sta dicendo. Questo vale per i Consiglieri e per chi è esterno del Consiglio, anzi, a maggior ragione.
Prego.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Sulla ricognizione ordinaria, ripeto, dei residui attivi e passivi, questa sera la Ragioneria dovrebbe finire il lavoro per poi trasmetterlo alla Collegio dei Revisori.
Noi pensiamo di assumerlo con delibera di Giunta a metà della settimana prossima, anche per mandarlo alla Corte dei Conti, perché, assieme al tema della gestione dell'anno, quindi riscossioni e impegni, è l'elemento che poi determina il risultato dell'esercizio.
Per quanto riguarda le tematiche relative ai debiti fuori bilancio, io non sono a conoscenza di debiti fuori bilancio, di competenza di questa legislatura. Stanno emergendo. Credo che anche all'interno del rendiconto troveremo modo di completare la copertura relativamente ad alcune poste che possono essere annoverate come debiti fuori bilancio e che, però, attengono alla gestione del Piano "10.000 alloggi in affitto", dove ogni anno copriamo, attraverso l'utilizzo dell'avanzo vincolato e accantonato, un pezzo delle reimpostazioni di trasferimenti dello Stato, che anni addietro sono andate in cancellazione, come residui passivi.
Altre grandi questioni non mi sembra che ci siano.
In questi anni, uno dei lavori più delicati e importanti è stato proprio far emergere eventuali debiti fuori bilancio. Devo dire che sono stati coperti progressivamente nel corso degli anni.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Rimettiamo in votazione l'emendamento 250) della Giunta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 250).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 3



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 3.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 4



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 4.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 5



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 5.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 5 bis



PRESIDENTE

L'articolo 5 bis ha due emendamenti.



PRESIDENTE

Subemendamento n. 240) presentato da Vignale, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato 71) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 240), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 71).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 6



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 83) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento viene interamente sostituita la tabella, a suo tempo approvata dal Consiglio regionale, sulla destinazione di 200 milioni di euro derivanti dalla riduzione del capitale sociale di Finpiemonte.
Le sostituzioni, tutte già esaminate in Commissione, sulle relative schede in gran parte riguardano spostamenti tra fondi di garanzia e i contributi a fondo perso sulle assi del turismo.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Intervengo non tanto nel merito dell'emendamento che, come abbiamo detto abbiamo abbastanza concordato in I Commissione, dove abbiamo analizzato la rivisitazione della destinazione dei fondi derivanti dall'uso del capitale sociale di Finpiemonte SpA, ma solo per ricordare, ancora una volta all'Aula, che è bene informata, ma anche a chi ci ascolta da fuori, che questa è una misura che deriva da uno dei principali fallimenti della Giunta Chiamparino, cioè quel tentativo di trasformazione di Finpiemonte da finanziaria regionale in una banca.
Forse era un po' una fissa degli ex DS per le banche, ma diciamo che in questo caso è andata veramente male, purtroppo, per il Piemonte, con anche una perdita di alcuni milioni di euro nelle operazioni compiute dall'ex Presidente di Finpiemonte, operazioni su cui sta indagando la Magistratura.
Queste risorse tornano finalmente ai piemontesi, dopo un po' di mesi persi (quasi due anni), quindi quest'operazione ha anche causato un ritardo nello sviluppo dell'economia piemontese rispetto all'economia delle Regioni limitrofe, come Lombardia e Veneto in primis. Io lo ascriverei non solo alla congiuntura economica internazionale o nazionale, non solo alle misure del precedente Governo - e, magari, voi direte di questo - ma anche alle scelte sbagliate che hanno immobilizzato, per diversi mesi, oltre 200 milioni di euro di Finpiemonte che sul territorio potevano incentivare misure, aziende, realtà territoriali che hanno bisogno di queste risorse perché le banche - lo sappiamo - erogano sempre più difficilmente finanziamenti, garanzie, fondi e quant'altro.
La funzione della Regione Piemonte è aiutare il territorio piemontese tramite la sua finanziare, quindi procediamo su questa linea e siamo lieti che anche la Giunta Chiamparino, dopo due anni di vaneggiamenti in questo campo, abbia deciso di dar retta alle opposizioni, tra cui quella del Movimento 5 Stelle e, quindi, di ritornare sulla retta via, almeno sulla via conosciuta: si dice sempre che se si abbandona una via sicura, si sa cosa si perde, ma non si sa mai cosa si trova. In questo caso, mai saggezza popolare fu più giusta e corretta.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 83).
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 6, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 6 bis



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n.76) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
L'emendamento prevede l'autorizzazione in capo alla Giunta regionale a chiudere il contenzioso con la Provincia del VCO fino a un importo massimo di nove milioni e a chiudere il contenzioso con GEC (la società che all'epoca riscuoteva la riscossione coattiva e il bollo auto) per 900.000 euro.
Entrambi gli importi sono presenti all'interno del rendiconto all'accantonamento del Fondo contenziosi, dove sono presenti altri due importi: uno di 4.800.000 euro, che riguarda il contenzioso in essere con il Comune di Bardonecchia, e l'altro di 1.300.000 euro con il Comune di Stresa sull'intervento ex Palazzola.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Vorrei sapere se è possibile votare i due commi in maniera separata? Vorremmo esprimere due voti diversi. Chiedo agli Uffici se è possibile.



PRESIDENTE

Purtroppo no, perché è un articolo unico.



BONO Davide

Questo ci mette in difficoltà, perché voteremmo favorevolmente il comma 1 che riguarda il contenzioso con la Provincia del VCO, riconoscendo il limite di nove milioni, ma abbiamo delle perplessità sul contenzioso rispetto a GEC.
Immagino che la scelta della Giunta sia obbligata, però conoscendo tutto il pregresso di problematiche con GEC, avremmo delle perplessità in più.
Quindi, mettendo insieme le due cose, esprimeremmo un voto di presenza, ma ricordando che, per quanto riguarda le richieste della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, noi siamo assolutamente favorevoli.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Volevo solo rappresentare al Consiglio regionale che il contenzioso con GEC non riguarda le vicende purtroppo infauste per la Regione Piemonte su cui ci sono stati anche ampi procedimenti penali, ma riguarda il contenzioso di chiusura con la liquidazione della società GEC per le ultime attività sulla riscossione coattiva fatta dalla stessa sul bollo auto. Quindi, sotto questo profilo è un contenzioso assolutamente pulito.
È stato valutato sotto tutti gli aspetti e anche l'Avvocatura della Regione ha dato parere favorevole.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 76).
Il Consiglio approva.
(Voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 7



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 252) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Noi avevamo approvato un preconsuntivo e, all'interno del preconsuntivo avevamo individuato la parte accantonata e vincolata. In modo particolare quest'emendamento va a correggere, a seguito di un'ulteriore delibera della Giunta regionale, tre importi sulla parte accantonata: uno è il Fondo contenzioso, che a questo punto è capiente con tutti gli importi; la seconda questione riguarda l'FCDE, che viene incrementato rispetto all'importo originario; il terzo - e lì la compensazione va a incrementare l'FCDE - è il Fondo perdite societarie.
Noi infatti abbiamo un fondo che tradizionalmente era calcolato su 13 milioni, però la costituzione del fondo per legge deve tener conto di quelle che sono le perdite delle società controllate dalla Regione. Ora, a questo punto, noi rileviamo che l'accantonamento di 13 milioni sul Fondo perdite societarie non è più necessario, ma è sufficiente un milione di euro, perché questo copre abbondantemente tutte le perdite delle società per cui la differenza tra i 13 milioni e il milione di euro va a incrementare l'FCDE.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 252).
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 7, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 8



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 8.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 9



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 87) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Il Consiglio regionale, nelle more dell'approvazione della legge di bilancio, aveva approvato due leggi regionali dicendo che la norma finanziaria sarebbe entrata in vigore il giorno dopo l'approvazione della legge di bilancio. Con quest'articolo facciamo entrare in vigore la norma finanziaria di quelle leggi regionali.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 87).
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 9, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 10.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 bis



PRESIDENTE

Emendamento 78 presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento 79 presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Illustro gli emendamenti n. 79) e n. 78), che affrontano la stessa materia cioè la definizione di disposizioni transitorie in materia di commercio su area pubblica, a seguito del fatto che il commercio su area pubblica non è assoggettato ai dettami della Bolkestein.
Sostanzialmente, con questi emendamenti si dice che, fino all'aggiornamento dei criteri regionali per il rilascio delle concessioni di posteggio sul commercio su area pubblica, trova applicazione la disciplina amministrativa già adottata in sede regionale, ai sensi del decreto legislativo n. 114 e della legge regionale n. 28, e le concessioni esistenti, in vigore dalla presente disposizione, sono prorogate fino al 31 dicembre 2020.
Tutto questo è anche in relazione al fatto di dare tempo alla nuova Amministrazione regionale di affrontare la materia e di poterla normare in modo adeguato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Poiché da un po' di anni, tanto nella scorsa legislatura quanto in questa abbiamo tentato, anche con norme approvate dal Consiglio regionale e proposte dall'opposizione, di significare come il commercio da piazza non dovesse essere assoggettato alla direttiva Bolkestein, non possiamo ovviamente che prendere con favore quanto è avvenuto.
Tuttavia, ci tengo anche a dire che è avvenuto perché è cambiata la legge dello Stato e perché la posizione che il centrosinistra ha tenuto tanto nella scorsa legislatura quando votammo il disegno di legge n. 55, quanto in questa legislatura, soprattutto quando governava il centrosinistra a livello nazionale, non è stata certo quella, come hanno fatto altre Regioni europee prima di noi, di assoggettare tutto questo.
È evidente che bisognerà poi vedere una norma di comparto (questo rinvia soltanto alla 2020 la questione), ma noi accogliamo ovviamente in modo positivo l'emendamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Chiaramente, queste norme erano un doveroso correttivo rispetto alle normative regionali vigenti, in quanto, per fortuna, grazie al cambiamento del Governo nazionale, finalmente gli ambulanti, dopo gli errori fatti negli anni passati, sono stati esclusi dalla Direttiva Bolkestein.
Errori commessi un po' da ambo le parti, dal centrodestra e dal centrosinistra, perché la legge che prevedeva l'applicazione della Bolkestein per il comparto del commercio ambulante che, addirittura, apriva la strada alle società per azioni, quindi alla grande distribuzione, nei bandi è stata approvata sotto il Governo Berlusconi. In questi anni il Movimento 5 Stelle, e anche altre forze politiche appartenenti al centrodestra - non Forza Italia, ma altre forze di centrodestra - hanno appoggiato la richiesta del Movimento 5 Stelle di escludere gli ambulanti dalle categorie ricomprese all'interno della Bolkestein.
Errore, quello di comprenderli in quella fattispecie, nella direttiva servizi, che pochi Paesi hanno fatto, oltre all'Italia (forse solo la Spagna ha fatto lo stesso errore dell'Italia). È stata una battaglia lunga sostenuta a tutti i livelli, anche da noi per quanto è possibile a livello regionale, per migliorare un po' il Regolamento emanato nel 2015. Ora ovviamente, è cambiato il quadro nazionale e vanno cambiate le norme.
Certamente per il commercio ambulante serve un po' di riordino di tutte le normative, non solo relativamente all'uscita dalla Bolkestein, ma anche riguardo a tutto il comparto per far sì che questo settore, sempre più messo in difficoltà anche dallo sviluppo della grande distribuzione organizzata, non muoia.
Il commercio ambulante è il cuore pulsante e la vita di ogni città.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea

Grazie, Presidente.
Solo per correggere il Consigliere Bertola, perché non capisco quali giornali legga rispetto alle posizioni di Forza Italia, in quanto ci ritiene contrari su tutto. La questione degli ambulanti sta molto a cuore a Forza Italia, sin dal 2010 quando, purtroppo, è stata recepita una direttiva europea con un decreto legislativo e, conseguentemente, siamo stati obbligati ad accettare questa regola.
Nel frattempo, sia livello regionale sia comunale, Forza Italia si è spesa e si è battuta a favore degli ambulanti, questo lo dico per amore di verità. Forza Italia crede che questo tipo di organizzazione, cioè i mercati, siano una specificità esclusivamente italiana e, conseguentemente essendo esclusivamente italiana, così come la questione delle coste balneari anche queste esentate dalla Bolkestein, meritasse un'attenzione particolare. Quest'attenzione finalmente è giunta, anche a seguito di spiegazioni con l'Europa.
Chiaramente, senza avere aperture da parte dell'Europa, questa situazione sarebbe poi scaturita in qualcosa di illegale o, comunque, di illegittimo.
Rivendichiamo anche noi, come Forza Italia, una posizione assolutamente favorevole agli ambulanti e, conseguentemente, voteremo favorevolmente all'emendamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Soltanto per sottolineare, anche da parte nostra, la soddisfazione e il ringraziamento alla Giunta e all'Assessora De Santis per la soluzione trovata e individuata.
Al di là delle polemiche e delle posizioni, in questi anni tutti abbiamo seguito la vicenda, magari con valutazioni differenti, ma con la ricerca di un risultato che continuasse a garantire una nomadia proficua e positiva del territorio piemontese, che è la grande presenza dei mercati rionali e degli ambulanti. In questa legislatura abbiamo lavorato per trovare soluzioni a legislazione nazionale vigente. La norma è cambiata, ma come sempre nel nostro Paese a volte le norme cambiano, ma poi non risolvono fino in fondo le questioni (e qui siamo di fronte a un certo vuoto e limbo applicativo dall'emanazione della norma nazionale).
Va sottolineato che la soluzione che la Giunta e l'Assessore hanno trovato va nella direzione di prestare attenzione a questo comparto commerciale e agli operatori.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sinatora; ne ha facoltà.



SINATORA Benito

Grazie, Presidente.
Sembra quasi che la Lega sia contraria, mentre siamo stati noi i primi, con gli ambulanti, a sostenere il problema.
Cosa vuole che le dica? Accetto tutti: benvenuti! Il più tardi possibile però va bene.
Grazie.



PRESIDENTE

Tutti accolti nella grande famiglia dei mercatali! Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 79).
Il Consiglio approva.



(Voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 ter



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 78) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea

Solo per dire che, riguardo all'emendamento precedente, non sono riuscito a votare, ma il voto era favorevole.



PRESIDENTE

Va bene.
L'emendamento n. 78) era già stato illustrato dal Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 78).
Il Consiglio approva.



(Voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 quater



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 72) è ritirato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 237) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Questo è un emendamento che destina parte (due milioni di euro) dei cinque milioni e rotti derivanti dalla riduzione dei capitali di Finpiemonte per la sostituzione dei mezzi ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Piano sulla qualità dell'aria. Due milioni vengono destinati a una misura analoga, che ha come soggetto destinatario l'agricoltura.
Questa destinazione ci consente di attingere ulteriori due milioni di trasferimento dallo Stato.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 237).
Il Consiglio approva.



(Voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 quinquies



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 241) presentato da Vignale, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Molto velocemente, ritiro anche il subemendamento, per significare un aspetto: la norma proroga l'entrata in vigore della legge in materia di cultura al 1° gennaio 2020.
Comprendo che sia difficile la gestione della legge che è stata emanata e per questo motivo, si posticipi al 1° gennaio del 2020 (lo dico, perché io non l'ho votata), però fate una riflessione anche sulla norma emanata.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

L'emendamento non dice che il Testo Unico sull'agricoltura entra in vigore il 1° gennaio 2020. L'emendamento afferisce unicamente all'aspetto previsto dalla legge, cioè l'istituzione di due macrocapitoli sulla cultura: uno di spesa corrente e uno di spesa investimenti.
Devo dire che ho "spinto" affinché ci fosse questo differimento dell'entrata in vigore, perché questo, se non definito all'interno di un quadro d'intervento da parte del Consiglio regionale sul piano degli obiettivi programmatici vuol dire togliere capacità di controllo al Consiglio regionale (i due capitoloni, sostanzialmente). Oserei dire di più: toglierebbe capacità di controllo anche alla Giunta, perché quando è sullo stesso capitolo, è determina del Direttore.
Pertanto, l'idea può anche essere buona, però ha bisogno di essere affinata, secondo me, con strumenti che consentano una condivisione e una capacità di controllo relativamente alle modalità di allocazione delle risorse.



PRESIDENTE

Il subemendamento rubricato n. 241) è ritirato.
Emendamento rubricato n. 73) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 73).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 sexies



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 85) è ritirato.



PRESIDENTE

Decadono, pertanto, i subemendamenti rubricati n. 242) e 243).
La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Poiché non ritengo giusto che, di fronte a un emendamento che ha suscitato un dibattito in Consiglio regionale, la questione venga risolta unicamente con il fatto che la Giunta ha ritirato l'emendamento, voglio spiegarne la ragione.
Gli Uffici del Consiglio regionale, interpellati dal Consiglio regionale stesso, hanno detto che, dal loro punto di vista, non era sufficientemente motivata la ragione per cui veniva individuato l'intervento sulla Abbadia di Stura come soggetto destinatario di un contributo regionale, mentre hanno ritenuto che l'intervento sul Forte di Fenestrelle, essendo un bene di proprietà pubblica, è assolutamente corretto e ammissibile anche sotto il profilo delle possibilità di intervento della Regione.
Lo dico a malincuore, perché comunque Abbadia di Stura rappresenta un'emergenza architettonico-culturale all'interno della nostra regione.
Però i pareri degli Uffici vanno rispettati. Io ho ritirato l'emendamento per cui le risorse rimangono sul capitolo e potranno essere destinate secondo le procedure delle leggi regionali.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
ARTICOLO 10 septies



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 244) presentato da Vignale e Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Partirei proprio dalle ultime parole del Vicepresidente, che ha detto che le risorse saranno destinate su un apposito capitolo del bilancio regionale. In questo modo si lavora all'interno del Consiglio regionale! Lo dico perché noi oggi stiamo introducendo - non entro nel merito del soggetto beneficiario, che è l'Associazione San Carlo - una sorta di novità normativa.
Io non sto dicendo che l'emendamento sia illegittimo (nutro qualche dubbio nel senso che noi stiamo parlando di un'associazione e non di una fondazione, o non di un soggetto che, in qualche modo, ha titolo a un'erogazione diretta), ma sto dicendo che nella storia del Consiglio regionale recente è avvenuto, in due casi, che degli articoli di una legge regionale contenessero il nome del beneficiario. I due casi si chiamano "EPS", perché il Consiglio regionale ha emanato una legge in tal senso, e "Basilica di Oropa", o, meglio l'associazione clerico-laicale che gestisce la Basilica di Oropa, ma che ricordo essere addirittura un patrimonio UNESCO e fino a poco tempo fa all'interno del sistema dei Parchi piemontesi.
Perché ritengo che sia profondamente sbagliato l'emendamento n. 86), che stanzia 500.000 euro per l'Associazione San Carlo? Principalmente per un motivo: perché noi facciamo passare il principio che da una parte ci sono le associazioni che non hanno relazioni con il Consiglio regionale, che quindi cosa fanno? Partecipano ai pochi bandi o alle poche risorse che ci sono rispetto, ad esempio, alla ristrutturazione o alla manutenzione straordinaria di manufatti. Vi potrei fare tanti esempi pubblici: il Forte di Gavi, il Forte di Bramafam, il Forte di Exilles, la Cittadella di Torino, la Cittadella di Alessandria. Parlando di fortificazioni, vi posso fare l'elenco di una serie di soggetti che sono sempre gestiti da associazioni, ma che, per ottenerne una risorsa, devono faticare per ottenerla ai sensi delle leggi regionali.
Esiste, invece, una seconda fattispecie di beneficiari: mi riferisco ai beneficiari - lo dico nel modo più sobrio possibile - che hanno una relazione col Consiglio regionale, per cui non passano dalla vecchia legge n. 58 o dalla nuova legge n. 11, non passano dai bandi, insomma non passano da quelle che sono le modalità. Sarebbe uguale se parlassimo di un Comune.
Sarebbe come se dicessimo che sulla ex legge n. 18 (ora legge n. 7) alcuni Comuni partecipano a un bando, mentre vi è un Comune, giusto perché ha un'ottima relazione con Gianluca Vignale, cui viene destinata una cifra.
Mi permetto anche di dire - e l'emendamento è volto a quello - che non stiamo parlando di 50.000 euro, che sarebbero comunque tanti soldi per alcune associazioni che gestiscono patrimonio pubblico all'interno della nostra Regione, o patrimonio che, anche se è privato, ha una valenza pubblica (i tanti castelli, le tante residenze o quant'altro).
500.000 euro al Sacro Monte di Varallo - Vicepresidente Reschigna, mi rivolgo a lei, perché l'ha firmato lei l'emendamento - non li abbiamo mai dati! Né al Forte di Exilles! Né alla Cittadella di Alessandria, né a tanti altri soggetti con questa modalità.
Ci sono due modi: c'è la legge e c'è l'accordo di programma. Si voleva fare un intervento laddove il Comune fosse in qualche modo soggetto tutore di un beneficio così significativo? Si faceva l'accordo di programma.
Perché, di nuovo, stiamo parlando di un soggetto completamente privatistico. Lo so che il Forte di Fenestrelle è il simbolo della Provincia di Torino, è uno dei simboli della nostra Regione, ha certamente un impatto significativo da un punto di vista turistico (all'interno del Forte, mi permetto di dire, e non fuori), ma è una modalità sbagliata.
Il secondo aspetto sbagliato è che non c'è nessun ragionamento intorno a questa enorme mole di denaro. Se vi confrontate - il collega Rostagno lo dovrebbe sapere - con le comunità del Pinerolese o con la comunità di Fenestrelle, vi saprebbero dire perfettamente che il Forte genera pochissima ricchezza all'interno di quelle terre. Qual è, infatti, la modalità di visita del Forte, che è un po' come quella di Venaria, ma un po' diversa? Io arrivo, parcheggio fuori dal Forte, entro nel Forte, visito il Forte e vado via. Facciamo almeno in modo che, a fronte di un investimento, ci sia anche una strategia! Attenzione, perché non è la prima volta! Io ho rivestito il ruolo di Consigliere provinciale e non è la prima volta che l'ente pubblico destina all'Associazione San Carlo delle risorse. Posso anche dire che è stata per decenni in causa con l'Amministrazione comunale. Non è che abbiamo scelto una modalità così trasparente. Posso anche dire che fra due mesi si vota e che non l'abbiamo mai visto prima? A me questa cosa non piace, ma non mi piace per un motivo: perché non è una questione di uffici, è una questione di scelte politiche. Noi creiamo un presupposto e un precedente terribile! Perché io, associazione, devo farmi un mazzo così (scusate il termine) per recuperare fondi dalle fondazioni bancarie, fare una mia progettazione, cercare risorse in una comunità quando basta alzare il telefono e chiamare il Consigliere Vignale, che, se per virtù è in maggioranza, inserisce la mia associazione all'interno di una legge di bilancio e così abbiamo risolto il problema? Questo, però, non è un modo di legiferare, e guardate che non porta un vuoto! Perché se c'è una cosa che cercherò di fare con il maggior zelo possibile, sarà comunicare alle migliaia di associazioni piemontesi che non sono tutte uguali: c'è chi ha una relazione diretta e tutte le altre, che invece un canale privilegiato col Consiglio regionale, con la maggioranza e con la Giunta non ce l'hanno, e quindi in fila si mettono per prendere i loro 10.000 euro, ringraziando, all'interno di un bando.
Non si gestisce così la cosa pubblica. Non si gestisce così mezzo milione di euro di denaro dei cittadini piemontesi. Noi non siamo un soggetto privato che li dà a chi crede; non siamo una fondazione che li dà a chi crede.
Il pubblico li dà con trasparenza e con metodi uguali per tutti. Non li dà con metodi differenti se qualcuno è più amico o meno.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOTTA



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Conticelli; ne ha facoltà.



CONTICELLI Nadia

Grazie. Solo per ristabilire un po' di realtà dei fatti.
È vero che c'è la campagna elettorale - e c'è per tutti - però quando si altera la realtà delle cose, ognuno se ne deve assumere la propria responsabilità, soprattutto in una sede istituzionale.
Non entro nel merito della modalità bando o destinazione di fondi particolari, vedrà il Consiglio regionale come farlo, secondo le normative vigenti, però presentare un immobile storico, un'Abbadia, di cui si sono occupate tutte le Amministrazioni di questa Città, compresa l'ultima, che non è del mio colore politico, e che forse non è mai diventata pubblica perché è, sì, un monumento importante, ma si trova in una zona periferica e non aulica, come se fosse la villetta personale di qualcuno di noi (su cui si è tentato di spostare i soldi del Consiglio), è infamante per questa città, per un intero quartiere e per un intero territorio.
L'Abbadia di Stura, un'abbazia dell'XII secolo, dopo essere stata abbandonata per anni è stata soffocata da attività industriali di stoccaggio e di magazzino (alcune nate in maniera illegale e poi riprese dal piano regolatore), all'interno di quella che era una foresteria medievale.
Non esiste un altro esempio, in Piemonte, di questo, nell'incuria generale tanto che, negli anni '90, un privato, un bidello andato in pensione comprò una parte dell'Abbadia, un pezzetto della Chiesa e ci andò ad abitare dentro come protesta nei confronti delle Istituzioni.
Allora iniziò a occuparsene il Comune di Torino, in particolare nella persona del Vicesindaco Carpanini, che insieme a tutto il Consiglio comunale preparò una mozione d'intenti per l'acquisizione dell'intero complesso, che sarebbe dovuta avvenire nella legislatura successiva.
Poi sappiamo che, purtroppo, Carpanini non diventò mai Sindaco e che nella legislatura successiva ci furono dei problemi, perché c'erano appunto delle attività private all'interno del complesso e i fondi necessari erano fondi notevoli.
Poiché le pietre non aspettano i tempi della burocrazia, a un certo il campanile, un campanile medioevale, fu a rischio di crollo. Pertanto, una delle aziende dei privati insediati (in realtà, non dentro, ma nello spazio limitrofo), acquistò quella porzione dal privato. Insieme ad altri privati e ad altre aziende, fu avviato un found racing con tutte le associazioni del territorio (così è nata l'Associazione) e con i cittadini, sostenuto da tutte le forze consiliari del Consiglio circoscrizionale precedente e attuale, su tutto l'arco costituzionale. Furono trovati i fondi naturalmente con un grosso intervento da parte dei privati, anche di Fondazione San Paolo, per i primi interventi di consolidamento del campanile.
Peraltro, nei lavori sono stati anche ritrovate pitture policrome all'interno.
Ripeto, questa è un'Abbazia di periferia e ha fatto la stessa fine della Manifattura Tabacchi, perché sono in periferia e non sono in zone auliche non sono la villetta personale di qualcuno.
A questo punto, quando c'è stato il bando all'inizio di questa legislatura siccome era vincolato alla proprietà pubblica degli immobili, Città di Torino, nella persona del Vicesindaco Montanari, scrisse alla Regione facendo presente il caso di questo immobile, che in quel momento era di proprietà privata, ma a fruizione pubblica.
Città di Torino interrogò la Regione su come si potesse intervenire e se la Città avesse potuto partecipare al bando per avere i fondi per completare il consolidamento del campanile. Lettera protocollata della Città di Torino, non che l'Associazione ha chiamato un Consigliere.
Guardi, le cose che lei ha detto a microfono sono offensive, in primo luogo per tutti gli amministratori di tutti i colori politici che se ne sono occupati; in secondo luogo, per tutto quel territorio e per quei cittadini che hanno tentato di salvare un monumento che dovrebbe essere nostro nostro! - che siamo istituzionali.
Dopodiché, è stato spostato il finanziamento sul bando? Se sarà possibile partecipare per il privato, sarà così, altrimenti l'Abbadia di Stura, come la Manifattura Tabacchi, che è l'unica - l'unica! - Reggia dei Savoia non recuperata, siccome stanno in periferia dove non gliene importa niente a nessuno, resterà così, alle ortiche.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rostagno; ne ha facoltà.



ROSTAGNO Elvio

Grazie, Presidente.
Mi rendo conto che, avvicinandosi la campagna elettorale, qualsiasi atteggiamento può essere oggetto di interpretazione, ma vorrei uscire da questa banalizzazione per ricordare alcuni passaggi.
Del Forte di Fenestrelle si è occupata, non questa legislatura, ma parecchie legislature antecedenti, ma questa legislatura non si è occupata del Forte di Fenestrelle solamente in questi ultimi giorni e solamente con quest'emendamento. Se n'è occupata fin dall'inizio, cercando di creare i presupposti per gestire la conclusione di un accordo di programma scaduto e l'avvio di un protocollo d'intesa firmato qualche giorno fa.
Il protocollo d'intesa, che non prevede aspetti finanziari, vede il demanio, l'Associazione San Carlo, la Regione, l'Unione dei Comuni e alcuni Comuni limitrofi. Ha come obiettivo gestire la promozione in questa fase e avviare la progettazione di un bando teso a assegnare il Forte di Fenestrelle a qualcuno che lo gestisca nel 2021, momento in cui scadrà la convenzione che il demanio ha nei confronti dell'Associazione San Carlo.
L'Associazione San Carlo ha un unico scopo: gestire e mantenere il Forte.
Non altri scopi, per cui non può partecipare a bandi particolari. Ha solo quello scopo e ancora grazie, perché ricordo che nell'Associazione San Carlo, tranne uno stipendio, è tutto composto da volontari.
Se noi vogliamo accompagnare il protocollo d'intesa con un'azione anche incoraggiante, per far sì che non sia solo volontariato, ma ci sia anche un po' di accompagnamento con qualche iniziativa, credo che sia il minimo sindacale che possiamo fare.
Tra l'altro, con questi 500.000 euro, per quanto mi risulta (ovviamente sono coinvolto e interessato perché sono del territorio), si riesce a completare i lavori del bar che era bruciato, la cui struttura è stata completata, ma al grezzo, quindi devono essere completati (e lì si è prevista anche la possibilità di accesso per i disabili). Con circa 350.000 euro si riesce a intervenire su uno dei tetti della Fortezza delle Valli dove stanno cadendo materialmente i pezzi in testa ai possibili visitatori.
Credo che sia un'azione assolutamente difendibile e non rappresenta, anche se siamo a fine mandato, quella che chiamiamo tutti una "marchetta", perch sono anni che chi si interessa del Forte di Fenestrelle se ne sta occupando.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rostagno.
Siamo all'articolo 10 septies.
Consigliere Valetti, sempre sulla discussione di prima? Ricordo all'opposizione che da tempo non ha più minuti a disposizione; poi ci sono gli ordini del giorno. Sappiatevi regolare.
La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Sarò telegrafico. Non abbiamo dubbi che i soldi per il Forte di Fenestrelle (Associazione San Carlo), sicuramente, saranno una spesa responsabile e serviranno effettivamente alle esigenze del Forte.
Stupisce un po' che in questi anni la Regione non si è mossa più di tanto: queste operazioni a due mesi dalle elezioni hanno un po' il profumo di "marchetta" e forse anche un po' più del profumo. Tuttavia, pensiamo sia condivisibile e che andava fatto molto prima.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 244), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 86) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 86).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



(Voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 octies



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 89) presentato da Valetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Mighetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 91) presentato da Valetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Mighetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Sono due emendamenti di merito: ne abbiamo presentati pochi sul capitolo inerente ai trasporti, quindi provo a descriverli velocemente, silenzio permettendo.
Il primo descrive la richiesta d'inserire una percentuale minima dell'uso del gettito dell'IRBA, al fine di promuovere il trasporto merci ferroviario: si tratta del famoso Ferrobonus inaugurato dalla Giunta. Ci sembra alquanto naturale che i fondi derivanti dal trasporto più inquinante (quello a benzina) vadano a riversarsi su un metodo di trasporto più pulito che è la ferrovia, per supportare l'intento delle aziende di trasportare le merci su ferrovia. Quindi, rispetto al carico totale di quest'imposta, che si aggira intorno a 20 milioni, con l'1% andiamo a stanziare circa 200.000 euro, che è un quota importante.
Ricordiamo che il limite principale delle aziende che vogliono accedere al trasporto su ferrovia sono i costi d'accesso imposti dalla rete ferroviaria per l'accesso all'infrastruttura. Questa è una misura su cui, da tempo, la Regione Piemonte avrebbe dovuto creare un tavolo, con i Ministeri competenti e non solo con quello attuale, ma anche nei quattro anni precedenti, quando il Governo era della stessa parte politica di quella regionale, per chiedere di calmierare le misure d'accesso all'infrastruttura ferroviaria per le aziende: questo è il vero scoglio che impedisce di spostare le merci dalla gomma alla ferrovia. Infatti, quanto ci viene comunicato anche dagli operatori logistici che si occupano di questo aspetto è che vi è un problema di costo e di accessibilità.
Con l'emendamento 91) si chiede di nuovo di poter utilizzare una percentuale del gettito dell'IRBA, che specifichiamo nel 3%, per la sostituzione dei veicoli inquinanti con quelli elettrici. Contrariamente alla misura regionale che, inizialmente, si riferiva all'acquisto di veicoli commerciali per le aziende, ma che in fase di definizione speriamo si riveda, nell'ottica di aumentare la platea di potenziali beneficiari affinché possano accedere anche aziende o partite IVA con automobili quindi allargare il contributo alle automobili.
Ricordiamo che la prima parte del bando della Regione è andata praticamente deserta per mancanza di richieste di questo fondo ed è un vero peccato: sono due milioni di euro, che sono sicuramente insufficienti a garantire il fabbisogno delle nostre aziende, però i bandi andrebbero scritti in modo da favorire l'accesso alle aziende, altrimenti, se si finanziano mezzi che non esistono o sono poco competitivi, non può funzionare.
Questa misura, invece, allarga la platea dei potenziali contributori a tutti i veicoli, anche privati, sulla scia della Regione Trentino Alto Adige, che ha sovvenzionato con una somma doppia rispetto a quella del Governo, e come sta accingendosi a fare il Friuli Venezia Giulia, che prevede 7.000 euro di contributi sui veicoli elettrici anche in capo a privati.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 89), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 91), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 10 novies Emendamento rubricato n. 90) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti. .
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Cercherò di fare in fretta, anche se l'argomento è importante, ma tanto temo che sia più un emendamento politico piuttosto che di contenuto finanziario, anche se ovviamente contiene al suo interno una norma finanziaria.
Noi chiediamo che, relativamente al Parco della salute, della Ricerca e dell'Innovazione di Torino, il numero di posti letto sia incrementato da 1.450 a 1.821 e per fare questo (331 posti letto in più) servono un'ottantina di milioni di euro in totale.
Mi rivolgo ovviamente al Presidente Chiamparino, affinché non si trovi tra qualche anno additato come responsabile della riduzione drastica dei posti letto e quindi tutti coloro i quali andranno in pronto soccorso non dicano: "Ah, ma vi ricordate quel Presidente di Regione che ha tagliato i posti letto nel nostro Piemonte? E adesso non troviamo posti per farci ricoverare e dobbiamo stare in barella non tre giorni, ma cinque!". Ecco, per evitare la situazione incresciosa che i posteri additino la sua persona come responsabile, noi le diamo una possibilità: provare a riscrivere insieme lo studio di fattibilità del Parco della salute di Torino.
Le risorse si trovano, l'abbiamo imparato in questi anni: si modifica lo studio di fattibilità e il partenariato pubblico-privato. Noi siamo contrari al PPP, ma lei mi sembra ampiamente favorevole e quindi pu facilmente rivedere le percentuali per trovare questi 80 milioni in più a carico del privato. Noi consigliamo di trovarli a carico del pubblico.
Lo Stato ha stanziato quattro miliardi di euro in più sui fondi di edilizia sanitaria: può provare a bussare alla Ministra Grillo e magari avrà più fortuna rispetto a quella che ha avuto col Ministro Toninelli. Usando toni migliori e meno polemici, ritengo che con la Ministra Grillo potrà avere un buon rapporto, dato che l'Assessore Saitta ha già ottimi rapporti con la Ministra Grillo.
Penso che sia più fattibile e insieme possiamo chiudere questa pagina, che io temo sia negativa per il Piemonte, perché un taglio del principale ospedale nella nostra regione di 800 posti letto francamente mi sembra uno scenario veramente molto, molto negativo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 90), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Ricordo al Consigliere Ravetti che il Gruppo del Partito Democratico ha 40 minuti residui e sette ordini del giorno, più le dichiarazioni di voto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie.
Guardi, Presidente, noi vorremmo avere il tempo almeno per una dichiarazione di voto.
Non ho dubbi: sarà un comportamento da gentiluomini o da nobildonne per concludere entro le 19 di oggi, così come deciso durante la Conferenza dei Capigruppo. Per cui il tempo che rimane a disposizione delle opposizioni lo usiamo con cautela, prudenza e parsimonia.



PRESIDENTE

Va bene, allora ai 20 minuti residui faremo un altro avviso.
ARTICOLO 10 decies Emendamento rubricato n. 92) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Presidente del Gruppo consiliare del Partito Democratico per l'attenzione politica e la sensibilità democratica dimostrata oggi e non solo oggi, devo dire. Illustrerò brevemente quest'emendamento.
Mentre l'altro aveva un importo molto elevato, quest'emendamento ha un importo molto piccolo, che potrebbe anche poi trasformarsi eventualmente in un ordine del giorno. Quello che noi chiediamo - mi spiace non ci sia l'Assessore Saitta - è di poter fare in Piemonte la sperimentazione di una Centrale unica interforze del 112, perché sapete benissimo che i sindacati delle varie forze che sono rappresentate nel 112 (sanità, Vigili del Fuoco e ordine pubblico) non sono contenti di una rappresentanza laica in Centrale che smista le telefonate sui vari 113, 115, 118 e 112. Portano a supporto della loro tesi il fatto che funzioni molto meglio degli esempi di Centrale unica interforze come presenti in altri Paesi d'Europa.
Francamente ho lavorato a fianco della Centrale del 118, però non ho mai fatto esperienza di una Centrale unica di interforze, e penso neanche nessuno dei colleghi qui presenti o dei collaboratori o dei funzionari quindi dobbiamo capire se è vero o non è vero.
I ritardi che sono stati segnalati agli organi di stampa in questi ultimi mesi e anni sono reali? Reali lo sono sicuro. Si sarebbero potuti evitare con una Centrale unica interforze, sì o no? Io credo che questo, come Ente Regione Piemonte, dobbiamo poterlo dire. Quindi chiediamo di destinare 100.000 euro (poi magari saranno meno) per una sperimentazione in una delle sedi del 112, per capire se le tempistiche possono essere migliorate ed evitati quei ritardi che possono avere potenzialmente conseguenze anche infauste nei soccorsi e nelle emergenze.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 92), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 undices



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 94) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento, chiediamo l'istituzione di un fondo per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici.
Abbiamo discusso lungamente del Fondo nazionale per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, ma non abbiamo mai pensato se non all'interno dei fondi per l'edilizia pubblica, a un fondo proprio per l'eliminazione delle barriere negli edifici pubblici (penso a scuole asili comunali, ASL, ospedali).
Ho visto molte strutture ospedaliere, distrettuali e ambulatoriali non accessibili a persone in carrozzina sia per la dimensione e l'accesso agli ascensori, sia per le rampe delle scale (mi sembra una realtà non voglio dire da terzo mondo, ma di sicuro non da ventunesimo secolo in un Paese sviluppato). Parliamo tanto di abbattimento delle barriere sociali e di tutte le varie problematiche che ostacolano la crescita e la piena integrazione delle persone con disabilità, poi non riusciamo neanche farli accedere a un ospedale, o a un ambulatorio, per fare una visita. Mi sembra un fatto da superarsi.
Chiediamo con quest'emendamento una misura sperimentale, di istituire un fondo, una dotazione iniziale di un milione di euro (siamo disponibili come al solito, a rivedere le cifre al ribasso, non penso al rialzo).
Immagino che da parte del Vicepresidente Reschigna non ci sia accoglimento quindi rimettiamo all'Aula la votazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 94), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 duodecies



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 93) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente. Sarò veloce, visto che siamo sotto contingentamento.
Abbiamo inteso presentare quest'emendamento per prevedere dei fondi a favore dei commercianti che hanno l'attività in zone interessate da grandi cantieri. Eravamo partiti - proprio con una nostra iniziativa, con un atto d'indirizzo approvato all'unanimità da quest'Aula - dalla questione relativa alla zona sulla quale insiste il grattacielo della Regione ma soprattutto, il cantiere del prolungamento della metro 1. Chiaramente, la situazione è difficile e si estende anche al cantiere, per fare un esempio di corso Grosseto.
Il nostro intervento ha una valenza regionale anche relativamente a dove dovessero insistere altri grandi cantieri d'interesse regionale. Proponiamo uno stanziamento di un milione e 500.000 euro per il 2019 e un milione rispettivamente per gli anni 2020 e 2021.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 93), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 terdecies



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 246) presentato da Vignale, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 246) stanzia mezzo milione di euro per dare risorse al Testo Unico sull'agricoltura appena approvato. Il Testo unico sull'agricoltura introduce un concetto di grande valenza paesaggistica ma soprattutto, di garanzia di sviluppo dell'agricoltura collinare e montana cioè quella del ripristino dell'ingegneria umana.
Da questo punto di vista, crediamo sia estremamente significativo, con una cifra non rilevante - certamente non è una piccola cifra, perché mezzo milione di euro sono una cifra significativa - che garantirebbe la possibilità di far partire quelle tante realtà in cui sarebbe possibile un ripristino delle aree oggi incolte o da mantenere da un punto di vista agrario, ma che necessitano di un primo investimento.
Questa vuole essere un po' un'anticipazione di risorse che fanno seguito al Testo Unico sull'agricoltura approvato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 246), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 quater decies



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 245) presentato da Vignale, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

È la stessa motivazione. Il Testo Unico sull'agricoltura introduceva due aspetti, fra i tanti, soprattutto come aspetti innovativi: da una parte, la promozione e la salvaguardia, il ripristino dei manufatti di ingegneria umana; dall'altra, il recupero dei terreni incolti e abbandonati.
Con quest'emendamento prevediamo lo stanziamento di 500.000 euro per fare in modo che i Comuni richiedenti in affido territori incolti e abbandonati li possano, a loro volta, dare in comodato gratuito a terzi, anche con un contributo economico che può rendere più appetibile il recupero a fini agricoli di questi territori.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 245), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 quinquies decies



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 247) presentato da Vignale e Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Sempre con le stesse motivazioni, l'emendamento ha la finalità di finanziare un'altra misura contenuta nel Testo Unico, cioè la conservazione e la salvaguardia dei pascoli montani e delle malghe di proprietà pubblica.
È un altro aspetto importante, perché ogni anno, nonostante la grande richiesta di pascoli presente nelle aree montane, noi perdiamo (o negli anni passati abbiamo perso) centinaia e centinaia di ettari di pascoli che si sono trasformati in aree boschive di scarsissimo pregio, ma che sono ancora accatastate come aree a seminativa o a pascolo.
Nel merito dei tre emendamenti, al di là dell'esito negativo del voto degli stessi, ci auguriamo che questi tre aspetti (la manutenzione delle opere di ingegneria in agricoltura, il recupero dei terreni incolti e la manutenzione delle aree montane) possano essere individuati come una priorità, tanto nella futura programmazione regionale quanto nelle stesse risorse regionali della prossima Amministrazione, qualunque essa sia, e del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 247), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 11



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 62) presentato da Tronzano, Rossi L.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea

Rapidamente, Presidente.
Intervengo anche sull'emendamento n. 63), perché sono entrambi dedicati alla Polizia municipale: uno sulla questione GTT e l'altro sulla questione ATC. Non li illustro, poiché immagino il parere contrario dall'Assessore. È inutile far perdere tempo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, anche se l'emendamento n. 63) è su un altro articolo, ma lo recuperiamo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 62), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 11, nel testo originario.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 12



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 238) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 238).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Pertanto, l'articolo 12 è abrogato.



PRESIDENTE

ARTICOLO 12 bis



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 80) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 81) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrari per l'illustrazione.



FERRARI Augusto, Assessore alle politiche sociali, della famiglia e della casa

Grazie, Presidente.
Le chiedo di poter illustrare anche l'emendamento n. 81), perché simile: si tratta soltanto di un coordinamento tecnico relativamente a due articoli della legge 3, per coordinare i requisiti dell'articolo 3, le diverse lettere che abbiamo modificato in sede di omnibus. È stata un'esigenza segnata dagli Uffici legislativi.
Questo è un po' il senso delle proposte.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Ferrari.
Emendamento rubricato n. 63) presentato da Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea

Grazie, Presidente.
Lo illustro, perché ho messo il carro davanti ai buoi, nel senso che ho dato per scontato il parere contrario della Giunta e del Consiglio ma, in realtà, non è così, almeno a sentire i colleghi.
Quindi volevo soltanto chiedere la valutazione dell'Assessore su quest'emendamento rubricato n. 63), che riguarda le case ATC relativamente alla Polizia locale.
Questo è il tema.



PRESIDENTE

Certo.
Ha chiesto la parola la Consigliera Conticelli; ne ha facoltà.



CONTICELLI Nadia

Quest'emendamento, rispetto alla riserva sulle case ATC, va a equiparare la Polizia municipale alle altre forze dell'ordine e ai Vigili del fuoco. Come sappiamo, è una richiesta che è sul tavolo nazionale da tanto tempo.
Ci sembra che equiparare, peraltro su una riserva, almeno a livello locale la Polizia municipale, possa costituire un primissimo passo per questo riconoscimento.



PRESIDENTE

Invito un attimo l'Assessore Ferrari ad avvicinarsi al banco della Presidenza per una modifica.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.47, riprende alle ore 16.58)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BOETI



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Gli emendamenti rubricati n. 80), 81) e 63) sono ritirati e faranno parte di un apposito strumento che sarà valutato e approvato in Commissione legislativa.
La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Poiché nella discussione è emerso il fatto che alcuni articoli non hanno contenuto da leggi di bilancio, ieri alla Conferenza dei Capigruppo ho dato la disponibilità della Giunta a stralciare nella legge di bilancio questi articoli, a condizione che venisse data l'autorizzazione dai Capigruppo per una sede legislativa. Noi venerdì assumiamo un disegno di legge di 3 o 4 articoli, quello che serve, poi la settimana prossima facciamo una sede legislativa.
Mi era sembrato che ieri, alla Conferenza dei Capigruppo, questa disponibilità non fosse ritenuta necessaria dai Capigruppo. Oggi viene riproposta e non voglio fare discussioni se ho avuto io dei fraintendimenti o li altri.
Non mi sembra il caso, a me interessa il risultato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea

Grazie, Presidente.
Mi sembra di buonsenso questa iniziativa, per cui io, se fosse d'accordo la Presidenza, farei la stessa cosa sugli emendamenti 64), 66), 67) e 65), che sono tutti argomenti non inerenti alla legge di bilancio e li verserei tutti nella Commissione legislativa.
È d'accordo, Presidente? Allora, l'emendamento 64), che è legato all'articolo 12 ter; il 66) al 12 quater; 67) al 12 quater; 65) al 16 bis.
Se lei fosse d'accordo, io farei così.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Chiederei se fosse possibile, con l'ausilio della Presidenza, fare lo stesso percorso anche rispetto ad altri emendamenti. Faccio un esempio, ma io non li ho guardati tutti. Mentre all'articolo 14 bis, l'emendamento 74) che è quello della percentuale del gettito, è evidentemente un emendamento di bilancio, l'emendamento 75).



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Perfetto.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Per evitare equivoci, do per assodato, senza fare una Conferenza dei Capigruppo, che oggi i Capigruppo autorizzino la Commissione legislativa.
Va bene?



PRESIDENTE

Stiamo discutendo di quello, certo.
La parola al Consigliere Tronzano.



TRONZANO Andrea

Solo per il verbale, in modo che non ci siano fraintendimenti con chi ci ascolta.
L'emendamento 63), 12 bis; l'emendamento 64), 12 ter; l'emendamento 64), 12 quater; l'emendamento 66), 12 quater; l'emendamento 67), 12 quater l'emendamento 65), 16 bis, sono portati in legislativa. Non sono ritirati dal sottoscritto, ma portati in legislativa, con l'opinione della Giunta che sarà.



PRESIDENTE

Per adesso sono ritirati e l'impegno è di portare i contenuti di questi emendamenti in sede legislativa.
Va bene.
Comunico che l'emendamento n. 63) all'articolo 12 bis e l'emendamento rubricato n. 64) all'articolo 12 ter sono ritirati.
Per quanto riguarda l'articolo 12 quater, sono ritirati gli emendamenti rubricati n. 66) e n. 67).



PRESIDENTE

ARTICOLO 12 quinquies



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 249) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento chiarisce, una volta per tutte, che lo stanziamento della Regione su un mutuo contratto a suo tempo per la ristrutturazione dello Stadio Filadelfia è comprensivo, non modificando l'importo complessivo di quota capitale e quota interessi.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 249).
Il Consiglio approva.



(Voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 13



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 13.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 14



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 14.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 14 bis



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 179) e n. 75) sono ritirati e l'emendamento rubricato n. 239) decade.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 74) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valmaggia per l'illustrazione.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
È necessario adeguarci alla normativa nazionale, che prevede che una quota della tassa rifiuti che la Regione introita venga destinata ai Comuni sede di discarica.
Pertanto, aggiorniamo la nostra legge, introducendo quest'aspetto di bilancio con una quota del 10% finalizzata alla compensazione ambientale per i Comuni sede di discarica.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Valmaggia.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 74).
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 15



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 15.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 16



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 16.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 16 bis



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 65) è ritirato.



PRESIDENTE

ARTICOLO 16 ter



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 82) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Si tratta di aggiungere la parola "annui" agli stanziamenti previsti dal Testo Unico sull'agricoltura.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 82).
Il Consiglio approva.



(Voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 16 quater



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 77) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento è strettamente collegato ai due articoli che erano stati votati a seguito della modifica introdotta di non considerare, come da direttiva Bolkestein, il commercio su aree pubbliche.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 77).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



(Voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 16 quinquies



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 248) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento, faticosamente costruito con il prezioso aiuto degli Uffici, va a modificare la norma della legge 9/2018 relativa ai metodi sostitutivi della sperimentazione animale per indicare una nuova copertura dal momento che la norma non era stata finanziata.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 248), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.



(Voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 1



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 251) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 251).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 1, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 17



PRESIDENTE

Adesso mettiamo in votazione l'articolo 17, che riguarda la dichiarazione d'urgenza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 17.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Adesso faremo le dichiarazioni di voto, poi tratteremo gli ordini del giorno e, infine, approveremo il testo finale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto il Consigliere Appiano ne ha facoltà.



APPIANO Andrea

Grazie, Presidente.
La sorpresa sarà una dichiarazione di voto negativa e così ravviviamo.



PRESIDENTE

Speriamo di no! Altrimenti.



APPIANO Andrea

No. Allora sarò velocissimo, prendendo poi qualche minuto invece in sede di ordini del giorno per illustrarne alcuni.
Ovviamente i Gruppi di maggioranza votano e voteranno in termini favorevoli al bilancio triennale. È una dichiarazione che può sembrare scontata, e in parte lo è, ma è nata ed è frutto di una condivisione profonda di quella che è la vera eredità politica di questa legislatura, volta all'intero triennio 2019-2021, dove consegniamo una Regione che è su un percorso di credibilità politica e finanziaria, su un piano di sostenibilità dei conti con delle previsioni di risparmi anche rispetto ad alcune linee d'indebitamento passate, lasciate appunto non solo alla prossima, ma anche alle successive Amministrazioni regionali, conservando e rafforzando le politiche che riteniamo di più grande importanza e rilevanza.
Penso, in particolare, alle tante volte richiamate politiche per la salute con una sanità che è tornata a investire, oltre che in servizi, anche in termini di residenzialità e quindi di strutture e di edifici, in materia di prestazioni ulteriori rispetto ai livelli essenziali fissate dai LEA nazionali e consacrate dal Fondo sanitario di circa 8,5 miliardi.
In questo senso, interverremo con due ordini del giorno, anzi un ordine del giorno e una mozione, dando appunto agli assegni di cura, al tema della disabilità e al tema della fragilità psichiatrica un orizzonte di medio lungo periodo e di stabilità, mentre in passato si era abituati a ricontrattare le risorse e a ricercarle anno per anno, anche se in questi anni alla fine siamo riusciti a trovarle anno per anno.
Noi riteniamo che questo bilancio, che fa i conti con tutte le difficoltà finanziarie su cui ci siamo ampiamente soffermati in tutti questi cinque anni, sia un bilancio ambizioso e un bilancio che ha anche rilanciato tutta una serie di politiche sugli investimenti e sul settore economico della nostra Regione attraverso il finanziamento di tutta una serie di bandi parte dei quali sono già stati pubblicati e parte verranno pubblicati invece nelle prossime settimane.
Quindi il giudizio è assolutamente positivo, pur non nascondendo a tutti noi le tante difficoltà su cui è ancora necessario investire risorse, ma anche tempo e idee.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ho già svolto sostanzialmente la dichiarazione di voto nella discussione generale dell'articolo 2, quindi anche dal nostro punto di vista non ci saranno sorprese: voteremo convintamente in maniera contraria questo bilancio.
Ci sarebbe piaciuto, visto che per una volta non siamo arrivati a fine aprile-inizio maggio al bilancio, ma eravamo a inizio marzo, avere un po' più di tempo per provare anche ad accogliere - non tanto discutere, perch abbiamo discusso abbastanza - alcuni degli emendamenti dell'opposizione.
Penso che si poteva fare, anche al di là del maxiemendamento; come ho detto prima, l'ho definito un "giochino" e non era ovviamente un insulto o un attacco personale al Vicepresidente Reschigna, ma una constatazione politica, tutta politica, del fatto di aver fatto delle sottrazioni e poi delle aggiunte che andavano a ripianare allo zero virgola zero zero quello che era stato tolto prima, come a dire "accogliendo" rimostranze che avevamo fatto (alcuni capitoli, in effetti, non si potevano tagliare).
Rimangono tanti altri capitoli da tagliare e rimane ovviamente il nodo della sanità.
Il Consigliere Appiano ha tirato fuori anche il tema dalla sanità che forse, in un'ottica di bilancio, si potrebbe anche non toccare; ha parlato di investimenti in edilizia sanitaria, ma ricordiamo che ricorriamo sostanzialmente con progetti a partenariato pubblico-privato, a fondi nazionali (95%, all'articolo 20, sono fondi nazionali) e ricorriamo a fondi privati.
La Regione ha messo il 5% del 30% di una somma; la Regione dice che ha fatto due miliardi di investimenti sulla sanità (poi sono molto meno), ma la quota regionale è di qualche milione di euro. Mancano soldi e investimenti sugli ospedali esistenti, sulle nuove tecnologie, per non parlare del personale.
Il tema della sanità lo lascerei un po' a parte. In effetti, se aprissimo il capitolo sanità non finiremmo per le 19, ma avremmo bisogno di una giornata intera e forse di tutto il mese di marzo per parlarne. La situazione, purtroppo, al di là delle certificazioni burocratiche e ministeriali, è tutt'altro che rosea. Basta andare in un qualunque ospedale da paziente o, per non augurare del male a nessuno, da parente di un paziente o da conoscente di un paziente per vedere che le cose non funzionano.
Rimangono tante aree sottofinanziate, come abbiamo detto prima, e forse ci abbiamo anche preso vista la risposta dei colleghi della maggioranza quando hanno detto che la scuola dell'obbligo per loro era comunque una priorità ma nel bilancio non è così. Speriamo che la prossima legislatura, in fase di bilancio di assestamento, sappia ovviare a quelle mancanze di cui abbiamo detto prima, anche nell'ambito della cultura, delle politiche sociali, dell'ambiente e della manutenzione del territorio.
C'è bisogno di fondi continui di manutenzione del territorio, quindi fondi dell'IRBA. Noi abbiamo fatto emendamenti per destinarne una parte anche alla mobilità, perché la mobilità pubblica, soprattutto sostenibile diminuisce il danno al territorio e aiuta comunque il territorio. È ovvio che l'IRBA deve essere destinata, il più possibile, se non tutta, alla manutenzione del territorio, altrimenti negli anni a seguire saranno sempre di più - purtroppo è un dato abbastanza acclarato, non voglio portare male i danni che vengono dai mutamenti climatici e le richieste di risarcimenti al Governo centrale che ha la sua difficoltà a reperire risorse. Intervenire oggi per diminuire il danno domani. Questo può valere per tutto, dalla sanità, alla scuola ai trasporti.
È in bilancio che si chiude con un contingentamento, nonostante la disponibilità dei colleghi di maggioranza, che ringrazio, di cedere una parte del loro tempo alle opposizioni. Non è stata presa in considerazione la spinta propulsiva dell'opposizione a fare alcune modifiche che credo fossero comunque condivise dalla maggioranza, ma forse non c'è stato il tempo e la volontà di accogliere qualche emendamento dell'opposizione.
Tutto sommato, siamo in campagna elettorale, quindi sia mai che approvare un emendamento delle opposizioni significhi dare loro un vantaggio elettorale. Non credo siano queste le modalità con cui fare politica, anche se siamo a tre mesi dal voto. Se delle cose sono condivisibili, si possono accogliere, anche se vengono dalle opposizioni e non dalla maggioranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Altri Consiglieri che desiderano intervenire? Abbiamo concluso con le dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di intervenire il Presidente della Giunta regionale, Sergio Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio, Presidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Intervengo qualche minuto perché mi sembra doveroso, essendo l'ultimo bilancio di questa legislatura. Intanto ringrazio il Consiglio tutto che in una situazione obiettivamente e politicamente tesa, anche per l'approssimarsi delle elezioni, ha sostanzialmente consentito che vi fosse una discussione serena su quest'ultimo bilancio. Di questo intendo ringraziare l'intero Consiglio.
In secondo luogo, esprimo un ringraziamento cumulativo, diciamo così, al Vicepresidente Aldo Reschigna, perché mi sembra sia stato, in questi cinque anni, e lo dico senza esagerare, il timoniere di una strategia su cui poi dirò alcune cose. Aldo Reschigna ha saputo coniugare il rigore amministrativo e la serietà con cui abbiamo ripreso in mano e ridato certezza a una situazione di bilancio, sia sul bilancio della Regione che nella sanità, assai compromesso, coniugandoli però con una visione strategica di cui alcuni segni sono davanti agli occhi di tutti e non possono essere negati.
Insieme all'Assessore Reschigna, naturalmente, intendo ringraziare tutta la squadra, e non intendo ovviamente solo la Giunta, ma tutta la maggioranza senza distinzioni, come si dice, nelle sue varie componenti, che mi pare abbiano accompagnato, in questi anni, con altrettanto rigore, capacità critica e stimolo il nostro lavoro.
Mi sembra che la cifra, se così posso dire, di questi anni sia stata esattamente questa: capacità di coniugare il rigore amministrativo che ci ha permesso di uscire da una situazione in cui, al netto dei debiti accumulati per il famoso articolo 35, pari a più di tre miliardi di euro (tre miliardi e 250 milioni, per l'esattezza), tali debiti si sono ridotti pressoché di un miliardo a oggi.
Siamo riusciti, partendo da una situazione di commissariamento sostanziale nella sanità, a diventare la Regione benchmarking in Italia. Basta questo per dare il quadro del rigore, della serietà e della trasparenza. Ricordo sempre che quando siamo andati ai tavoli ministeriali, la prima cosa che i dirigenti ministeriali, prima ancora dei Ministri, ci hanno sempre detto, è stata la seguente: "Finalmente ci portate i conti, ci portate i bilanci non ci sono segreti, non c'è niente che non sia trasparente". Questo è stato l'elemento identificativo che ha consentito d'intraprendere e di costruire percorsi di risanamento, anche lunghi e dolorosi, cui bisognerà ancora corrispondere, ma che ci consentono di ridare senso e utilità per il Piemonte a questa Istituzione.
Nel dire questo, faccio degli esempi. Se metto insieme, al netto della sanità, gli investimenti che, considerando i fondi di coesione sociale siamo riusciti a impostare, noi possiamo dire che, in questi anni superiamo tranquillamente gli 800 milioni di euro, in tutti i campi dall'assetto idrogeologico al sostegno allo sviluppo.
Se poi aggiungiamo gli investimenti strategici - cito solo quelli già in campo - a cominciare da quelli necessari per completare delle incompiute come l'Ospedale di Verduno, che invece sarà compiuto, per arrivare alla Città della Salute di Torino e di Novara, all'Ospedale del Verbano-Cusio Ossola e agli Ospedali di Moncalieri, Chieri e Carmagnola, siamo attorno a un altro miliardo di euro. Ripeto, non è importante solo la cifra dal punto di vista quantitativo, che pure è imponente se si pensa alla situazione da cui siamo partiti, cifra per certi aspetti insperata se uno la guardasse con gli occhi di cinque anni fa, ma anche dal punto di vista qualitativo.
Anticipo una cosa che dirò domani nelle comunicazioni, se il Consiglio riterrà di tenerle, in merito all'automotive. Beh, non voglio pensare, anzi non lo penso, che la scelta di FCA di investire sull'elettrico a Torino scelta importante ancorché quantitativamente da integrare, sia dovuta alle scelte che più di un anno e mezzo prima noi abbiamo fatto con il Ministero dello Sviluppo Economico, quando faceva ancora accordi per il sostegno all'innovazione. Però, certamente, un anno e mezzo prima noi abbiamo fatto un accordo importante dove abbiamo investito quasi dieci milioni di euro insieme al MISE (abbiamo investito una cifra significativa) per sviluppare l'ibrido e l'elettrico nel settore dell'automotive.
Pertanto - ripeto - sono sicuro che non c'è un nesso di causa ed effetto ma certamente quell'investimento l'abbiamo fatto e se, come io mi auguro verrà mantenuto l'investimento nell'elettrico, credo che potrà contribuire a fare sistema con ciò che il Centro Ricerche FIAT e FCA vorranno investire su un campo strategico, da tutti i punti di vista, per lo sviluppo, come dimostrano i dati congiunturali, dell'economia della regione e soprattutto di Torino.
Non mi sottraggo anche a un altro tema, perché io sono prontissimo ad ammettere - l'ho già ammesso - che abbiamo anche fatto errori di valutazione. Per esempio, su Finpiemonte ci siamo sbagliati a valutare che la struttura di quella società fosse in grado di reggere una sfida importante, giusta in sé, ma che non era in grado di reggere e abbiamo fatto un errore di valutazione, anzi ho fatto un errore di valutazione.
Quello che non accetto - Consigliere Bono, ma glielo dimostro con un esempio, soprattutto - è che questo abbia pesato sul sostegno allo sviluppo del territorio. Io le faccio un esempio molto chiaro: nel giugno 2018 oltre a scrivere la lettera a Toninelli, intervenivo anche all'Assemblea dell'Unione Industriale di Torino e dicevo che m'impegnavo pubblicamente di fronte a mille imprenditori, a finanziare il Manufacturing Technology Center. Noi, neanche un anno dopo, abbiamo messo a disposizione 30 milioni di euro, che servono per il Manufacturing Technology Center a Mirafiori vocato per l'automotive, più le risorse necessarie per l'analogo su cui il Politecnico sta investendo in area Leonardo, per l'aerospazio.
Pertanto, sulle questioni strategiche non è mancato alcunché, nel modo più assoluto, anzi abbiamo mantenuto i tempi in modo più celere di quanto io ho stesso pensassi.
Voglio citare anche gli investimenti di un'importante attività industriale turistica come quella del turismo nella neve. Siamo partiti da zero abbiamo investito 42 milioni per investimenti e siamo riusciti a garantire anche le annualità sugli interventi che erano stati, per ragioni anche comprensibili, tralasciati negli anni precedenti alla nostra amministrazione, con la capacità anche tecnica, la serietà e il rigore nella gestione del bilancio.
Ma non ci sono solo investimenti. Cito il diritto allo studio (l'ha già citato il Consigliere Appiano, se non ricordo male): noi abbiamo preso una situazione in cui meno della metà di chi aveva diritto, di merito e di reddito, al diritto allo studio non poteva accedere. Scelte dovute non so a cosa: forse anche a una certa autarchia universitaria, intesa come una scelta della Regione di considerare solo coloro che vivono in Piemonte contraddicendo il termine stesso di Universitas studiorum, che allude appunto - all'universo, e abbiamo invece contribuito a far diventare i nostri Atenei alcuni fra gli Atenei più attrattivi in Italia, perché le politiche del diritto allo studio, le politiche di sostegno all'edilizia per l'Università sono politiche decisive, oggi, per consentire alle Università di essere poli di attrazione.
Infine cito, per dare i segnali: investimenti nella manifattura e nel sostegno all'innovazione nella manifattura; nella sanità e nelle scienze della vita, come vuole essere il Parco della Salute, altro settore strategico, uno dei più attrattivi, su cui ci sono più investimenti nella ricerca a livello internazionale e su cui noi dobbiamo riuscire a bruciare i tempi, a fare la mossa del cavallo; investimenti significativi nella difesa dell'assetto idrogeologico, e mi permetterei di segnalare (lo far quando avrò occasione diretta con il Governo) la necessità che più di 120 milioni, frutto di protocolli d'intesa con i Governi precedenti, siano sbloccati per poter finalmente affrontare alcune opere di prevenzione idrogeologica, che sono importanti in particolare per Torino, ma non soltanto.
Quindi, segnali come territorio, manifattura, scienze della vita, ma anche diritto allo studio, Università, giovani e, infine - l'ultimo - assegni di cura, coesione sociale, sostegno alle famiglie che si misurano con la cronicità.
Ecco, sono alcuni flash che credo diano il senso di come siamo riusciti, in questi cinque anni, a sposare il rigore e la serietà amministrativa con una visione di quello che dovrebbe essere e vogliamo che sia il Piemonte.
Il rigore amministrativo resterà, perché - come ha detto più volte Aldo Reschigna, e io credo che di questo dovremmo essergli tutti riconoscenti le operazioni fatte, anche queste ultime, non sono operazioni per far fare bella figura a noi: sono operazioni per consentire a chi verrà dopo di avere i conti più in ordine di quanto li abbiamo trovati noi.
Significativamente più in ordine.
La visione la decideranno i cittadini nelle prossime elezioni, cui noi guardiamo con grande serenità, determinazione e convinzione di aver fatto fino in fondo la nostra parte per migliorare il futuro del Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente Chiamparino.
Sono stati presentati 33 atti di indirizzo collegati al provvedimento.
Complimenti, è un bel risultato! Sono necessari 17 minuti per le votazioni (facciamo 20), quindi arriviamo alle ore 18.
Possiamo incominciare con i Gruppi che non hanno mai parlato: i Consiglieri Grimaldi e Gancia, che hanno ancora del tempo a disposizione, il Partito Democratico e le Consigliere Accossato e Batzella. Per il tempo residuo, il Consigliere Vignale e i Consiglieri del Movimento 5 Stelle.
Incominciamo con i Consiglieri Grimaldi e Gancia.
Ordine del giorno 1610 presentato da Grimaldi, inerente a "Centri per l'impiego: dal Governo servono maggiori risorse per la gestione del reddito di cittadinanza" Consigliere Grimaldi, lo vuole presentare?



GRIMALDI Marco

No, perché si tratta di una correzione, che giustamente mi ha fatto notare l'Assessora: in realtà la Regione Toscana non ha fatto ricorso, quindi stralcerei solo dal "rilevato inoltre che", il primo paragrafo, che vengo a correggere.
L'impegnativa è molto semplice: come abbiamo visto anche con gli Uffici, il senso è quello dell'accordo di ieri, ma è indispensabile che ci sia la copertura per evitare nuova precarietà nei Centri per l'impiego.
Grazie.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1472 presentato da Gancia, Sinatora, Andrissi Bertola, Bono, Mighetti e Valetti, inerente a "Esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per i veicoli a doppia alimentazione" Collega Sinatora, desidera illustrarlo?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Basta anche così, se crede. Direi che il titolo è già esemplificativo.
Grazie.
Possiamo procedere con l'illustrazione dei tre atti di indirizzo presentati dalla Consigliera Batzella.
. Ordine del giorno n. 1579 presentato da Batzella, Allemano, Appiano Baricco, Barazzotto, Caputo, Corgnati, Gallo, Giaccone e Olivetti inerente a "Incremento risorse da destinare agli oratori piemontesi" . Ordine del giorno n. 1601 presentato da Batzella, Barazzotto, Allemano Appiano, Caputo, Chiapello, Conticelli, Corgnati e Ottria, inerente a "Garantire risorse per gli interventi a sostegno delle vittime di pedofilia" . Ordine del giorno n. 1602 presentato da Batzella, Allemano, Appiano Baricco, Chiapello, Conticelli, Corgnati e Ottria, inerente a "Incremento delle risorse a sostegno dei centri antidiscriminatori".
Le ricordo, Consigliera Batzella, che ha ancora 12 minuti a disposizione.
Può illustrarli tutti e tre; ne ha facoltà.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente. Cercherò di sfruttare anche meno di 12 minuti.
Inizierei con l'illustrazione dell'ordine del giorno con cui si chiede di garantire le risorse per gli interventi a sostegno delle vittime di pedofilia. Non è il primo atto di indirizzo che presento in tal senso perché ne avevo presentati anche negli anni addietro.
Vorrei ricordare la legge regionale 21 aprile 2006, n. 14, in particolare all'articolo 40, che ha istituito il Fondo regionale a sostegno delle vittime di pedofilia, per far fronte agli oneri economici supportati ai fini della tutela della dignità e dell'integrità psichica del soggetto che ha subìto la violenza.
Si tratta, purtroppo, di una grave piaga della nostra società, che continua a persistere. I casi, infatti, continuano ad aumentare, quindi credo che sia importante che anche la Regione faccia la sua parte, cercando di garantire le risorse per tutti gli interventi a sostegno delle vittime di pedofilia.
Con quest'ordine del giorno si impegna la Giunta e l'Assessore competente a valutare la possibilità di garantire risorse per interventi a sostegno di queste vittime e delle famiglie, in particolare per il recupero psicofisico del minore. Parliamo - lo ricordo - di minori che vengono lesi non solo nella loro dignità, ma soprattutto che risentono di gravi deficit a livello psicofisico.
Procederei ora a illustrare l'ordine del giorno avente a oggetto "Incremento delle risorse a sostegno dei centri antidiscriminatori"; anche in questo caso non è la prima volta che presento un atto di indirizzo in tal senso (ne avevo presentato uno giusto l'anno scorso, sempre in occasione del bilancio di assestamento). Con quest'ordine del giorno chiediamo un incremento delle risorse a sostegno dei centri antidiscriminatori, facendo riferimento alla legge del 23 marzo 2016, n. 5 "Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale". Si tratta di una legge quadro, che fissa dei criteri ben precisi sulla parità di trattamento tra le persone in diversi ambiti, a partire dalla salute, dalle prestazioni sanitarie, dalle politiche sociali, il diritto alla casa, la formazione professionale, l'istruzione, il lavoro, le attività sportive ricreative e culturali, la comunicazione, nonché la parità di accesso alle cariche elettive.
Non possiamo che essere orgogliosi di questa legge, con la quale, tra l'altro, abbiamo istituito il Fondo regionale per le vittime di discriminazione (peraltro, siamo la prima Regione in Italia che dispone di un fondo a favore delle vittime discriminate). Fortunatamente, abbiamo un centro regionale che opera in stretto accordo con l'UNAR in tutti gli ambiti di potenziale discriminazione individuati dal Trattato per il Funzionamento dell'Unione Europea. Non possiamo, quindi, che essere orgogliosi di questa legge.
Con quest'ordine del giorno il Gruppo Moderati chiede che la Giunta e l'Assessore competente possano valutare la possibilità di garantire risorse adeguate per le iniziative di sensibilizzazione, di formazione del personale e di prevenzione dei casi di discriminazione.
L'ultimo ordine del giorno riguarda, invece, le risorse a favore degli oratori piemontesi. Sappiamo quanto siano importanti gli oratori e siamo consapevoli del compito che svolgono soprattutto a favore dei giovani.
Ricordo che il fondatore degli oratori piemontesi è stato il grande San Giovanni Bosco e a 200 anni dalla sua morte gli oratori continuano fortunatamente a essere presenti e a svolgere il loro ruolo educativo ricreativo e di raccoglimento anche per i giovani; perché i giovani che frequentano gli oratori hanno anche la possibilità di potersi confrontare e trovare anche un appoggio morale al loro interno. Svolgono quindi un ruolo educativo ed aggregativo molto importante.
Nel 2019 sono stati previsti 250.000 euro per gli oratori (anzi, credo che siano stati già versati oppure lo saranno a breve, ma ne chiedo conferma all'Assessore). Quello che si chiede con quest'ordine del giorno è di continuare a garantire le risorse a favore degli oratori di tutta la Regione Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1611 presentato da Accossato, Appiano e Grimaldi inerente a "Carenze in merito al personale dedicato alla vigilanza ambientale della Città metropolitana di Torino" La parola alla Consigliera Accossato per l'illustrazione.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Quest'ordine del giorno mette al centro il tema del personale di vigilanza ambientale delle Province e della Città metropolitana. Questo personale che risulta quindi essenziale per il controllo del territorio, per la gestione della fauna, ma anche per la vigilanza rispetto al bracconaggio questione peraltro ancora aperta, è in grave difficoltà e in grave carenza.
I numeri in tutte le Province e nella Città metropolitana negli ultimi anni sono fortemente ridimensionati e non c'è stato turnover.
Chiediamo quindi di valutare la possibilità di reperire idonee risorse regionali per promuovere degli impegni che possano seguitare a garantire la continuità operativa nel settore attraverso una dotazione di personale adeguato.
È necessaria una correzione al titolo, dal momento che tutto l'atto di indirizzo è rivolto a Città metropolitana e Province, mentre nel titolo non compare il doppio riferimento. Do atto a verbale, quindi, che il titolo diventa "Carenze in merito al personale dedicato alla vigilanza ambientale della Città metropolitana di Torino e delle Province".
Grazie.



PRESIDENTE

Proseguiamo con l'illustrazione degli atti di indirizzo aventi come primo firmatario il Consigliere Appiano.
. Mozione n. 1457 presentata da Appiano, Accossato, Allemano, Barazzotto Baricco, Caputo, Cassiani, Chiapello, Conticelli, Corgnati, Ferrentino Giaccone, Gallo, Grimaldi, Monaco, Molinari, Motta, Olivetti, Ottria Ravetti, Rostagno, Rossi Domenico e Valle, inerente a "Manifesto per 'prendersi cura delle persone non autosufficienti'. Verso un'alleanza per la tutela della non autosufficienza" . Ordine del giorno n. 1600 presentato da Appiano, Accossato, Allemano Barazzotto, Baricco, Batzella, Caputo, Chiapello, Corgnati, Ferrentino Gallo, Giaccone, Grimaldi, Monaco, Motta, Olivetti, Ottria, Ravetti Rossi Domenico, Rostagno, e Valle, inerente a "Linee di indirizzo sull'applicazione della DGR 19 settembre 2016, n. 29-3944, 'Revisione della residenzialità psichiatrica. Integrazioni a DGR n. 30-1517/2015 e s.m.i.', come integrata dalla DGR 18 maggio 2018, n. 41-6886, in relazione al tema della compartecipazione della spesa delle strutture residenziali socio riabilitative oltre il periodo triennale transitorio".
La parola al Consigliere Appiano per l'illustrazione.



APPIANO Andrea

Tengo a precisare che l'ordine del giorno e la mozione che vado ad illustrare sono atti di indirizzo in cui si riconoscono tutti i Gruppi di maggioranza, non sono documenti di un solo Gruppo e, men che meno, di chi li sta illustrando, che li illustra in qualità di relatore della legge, a nome di tutta la maggioranza.
Quale è l'oggetto che ispira entrambi i documenti? L'oggetto è la dotazione finanziaria, che nella sua complessità è di circa 71 milioni, anzi, oltre 71 milioni, a garanzia dei cosiddetti extra LEA anche ripresi nell'intervento di chiusura del Presidente della Regione.
Noi pensiamo che la stabilizzazione di questi fondi sul triennio sia il risultato socialmente più importante all'interno del bilancio, uno degli asset strategici assolutamente irrinunciabili.
Si tratta di un fondo di ampia portata, che si articola - ricordiamolo - in circa 55 milioni, anzi, 55 milioni di spesa che gravano sul bilancio della coesione sociale, 3,6 milioni prelevati dal fondo nazionale sulla non autosufficienza e destinati esplicitamente al tema della SLA, e circa 13 milioni a carico del fondo sanitario, in quel processo avviatosi all'indomani dall'uscita dal Piano di rientro, per spostare sotto il cappello del fondo universale sanitario parte di quelli che erano rigorosamente trattati come extra LEA, al di fuori del fondo.
Ebbene, questo grandissimo fondo merita una cornice e questi due atti cercano di offrire e di stimolare la costituzione di una cornice ai fondi medesimi.
Partiamo dall'ordine del giorno che traccia le linee di indirizzo sull'utilizzo di quei circa 22 milioni destinati alla compartecipazione alla spesa sociale, alle residenze psichiatriche e socio-riabilitative alle residenze individuate come SRP3 e che si articolano in tre tipologie: assistenza h24, assistenza 12 ore al giorno e assistenza per fasce orarie.
Noi sappiamo che la DGR 2941 stabilisce, recependo una direttiva nazionale che solo il 40% della spesa complessiva di queste strutture venga coperta dal fondo sanitario e il 60% dalla quota sociale che nella fisiologia dei casi, secondo la declinazione dei LEA nazionali, andrebbe a carico del paziente, ove capiente, o del Comune o Ente gestore ove il paziente fosse incapiente.
La DGR 2841 definiva un periodo transitorio triennale che va a scadere, dal punto di vista cronologico, nell'annualità che stiamo vivendo, ma che in realtà era condizionato a un ulteriore parametro.
Nella DGR 41 si precisava che, fintantoché non fosse stato individuato un indicatore ISEE, condiviso principalmente con ANCI, per fissare quel tetto sopra il quale non sarebbe scattata la compartecipazione dei Comuni e sotto il quale invece sarebbe scattata la compartecipazione dei Comuni, comunque al paziente, in quanto tale, non potrebbe essere richiesto alcunché.
Non più tardi dell'altro giorno, le associazioni dei familiari in materia hanno sollecitato chiarezza sul tema.
L'ordine del giorno afferma, intanto, che si sono stabilizzati i fondi sul bilancio regionale, anche al di là del triennio della fase transitoria dando copertura finanziaria nel triennio 2019-2021, che è il nostro arco di riferimento.
In seconda ragione afferma, come punto di principio, che all'interno di quei 55 milioni di extra LEA sociali, coperti da fondi sociali, si stabilizzi in un apposito fondo la finalità di quei 22 milioni destinati alla compartecipazione delle SRP3.
In terza battuta, che prosegua il confronto con ANCI, con enti gestori e con associazioni di familiari, per definire uno strumento, un indicatore intelligente per la futura compartecipazione alla spesa da parte dei pazienti.
Innanzitutto, diamo indicazioni che in questo percorso si tenga conto solo del reddito della persona interessata, anche se convivente con altri familiari.
In seconda battuta, che s'individui una quota alberghiera, cioè all'interno di quel 60% s'individuino i costi alberghieri e solo su quelli, in futuro si vada a tarare l'eventuale compartecipazione dei privati, lasciando all'interno di quella quota, con un'ISEE per fasce (come avviene in altre Regioni, pensiamo al Veneto o al Lazio), la partecipazione eventuale futura del paziente interessato.
Questa misura, quindi, serve: a), per sollevare, dalle preoccupazioni legittime, i Comuni e gli Enti gestori che non verranno chiamati a pagare con fondi propri quello che invece è un fondo regionale apposito stabilizzato sul triennio, che andrà comunque a pagare; b), rassicurare i pazienti e le famiglie che, quando scatterà una compartecipazione del paziente, a seguito di condivisione di un percorso partecipativo, non si vada al di là della quota alberghiera, quindi non si abbracci l'intero 60 di spesa, e l'ISEE che andrà ad adottarsi seguirà un criterio progressivo per fasce e non come deadline secca, sopra o sotto la quale scattano differenti possibilità.
Da ultimo, proprio per prendere coscienza di una preoccupazione che c'è stata rappresentata lunedì per l'ennesima volta, si sta per concludere la fase di accreditamento e di autorizzazione delle diverse strutture. È bene che si concluda il prima possibile questo percorso, però sappiamo che i rapporti convenzionali, cioè i contratti, sono stati prorogati a fine anno per tutte le strutture.
Ciò che si chiede con questo documento è che prima di quella scadenza di proroga non si vada a fare nuove contrattualizzazioni, pur in presenza dell'accreditamento completato. Questo per evitare figli e figliastri e per permettere un'ulteriore valutazione dei requisiti di standard di personale e del fabbisogno dei diversi territori.
Questo è l'ordine del giorno.
La mozione di cui abbiamo chiesto il richiamo e il collegamento al bilancio è, invece, il recepimento del "Manifesto per la non autosufficienza" presentato in quest'Aula da tutte quelle associazioni del terzo settore che lo hanno promosso in un'apposita seduta, il 21 settembre scorso, che è stato oggetto poi di confronto nel merito all'interno della maggioranza e nell'interlocuzione con la Giunta, che cerca di individuare una cornice di politiche per la domiciliarità, entro le quali vadano a ascriversi gli assegni di cura, che sono uno degli strumenti di risposta domiciliare al bisogno di cura delle persone non autosufficienti.
Mai come in questo momento, in cui assicuriamo su tre anni le risorse per gli assegni di cura tradizionalmente spese, ma aggiungiamo sull'anno prossimo ulteriori 18 milioni, derivanti dai risparmi che sul bilancio verranno a maturare a partire dal 2020, c'è bisogno di una cornice in cui si ascriva questo particolare intervento.
Non andrò a illustrare i contenuti del manifesto, perché li abbiamo già discussi ampiamente in più occasioni. Il fulcro di questa strategia è la definizione, a livello individuale, di un budget di salute, alimentato da fondi sociali e da fondi sanitari. All'interno di questo budget personalizzato di salute, se la risposta terapeutica e di cura ottimale è l'assegno di cura, abbiamo le risorse - vengono richiamate nel correttivo che apportiamo oggi in Aula - previste dal bilancio che in fase di discussione.
Con questo ovviamente ringrazio, a nome di tutti i Gruppi di maggioranza il Presidente e il Vicepresidente in primis, per aver condiviso insieme a noi e, anzi, per aver rilanciato su una strategia che riteniamo di centrale importanza anche in prospettiva, ora che il nostro sistema di cure è fuori da quelle logiche del passato commissariale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Appiano.
. Ordine del giorno n. 1454 presentato da Valle, Allemano, Appiano, Boeti Cassiani, Ferrentino, Gallo e Rossi Domenico, inerente a "La Regione Piemonte sostenga progetti di assistenza ai profughi siriani attraverso la realizzazione di corridoi umanitari" La parola al Consigliere Valle per l'illustrazione.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
In questo Consiglio abbiamo già avuto modo d'intervenire con due diverse mozioni e ordini del giorno sulla crisi umanitaria in corso in Libano e in Siria, in particolare sostenendo una proposta di pace condivisa dalle associazioni che si occupano del settore.
Altre Regioni e, in particolare, la Provincia di Trento, unitamente a questo sostegno politico alla proposta, hanno attivato progetti di apertura di un canale umanitario per l'accoglienza di alcuni profughi. Si tratta anche, a mio giudizio, di un modo diverso di affrontare il tema dell'immigrazione e di governarlo con criteri più funzionali, più efficienti e anche più rispettosi dei percorsi e dei progetti delle persone.
Con quest'ordine del giorno, chiediamo semplicemente di assegnare con celerità le risorse allocate sul bilancio di previsione nella missione 11 Programma 11.01 e Capitolo 18.61.51, per interventi della Regione di soccorso internazionale, e di poterli quindi usare per il sostegno a un progetto di accoglienza attraverso un corridoio umanitario.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valle.
Procediamo con l'esame dei due atti di indirizzo del Consigliere Vignale.
. Ordine del giorno n. 1588 presentato da Vignale, inerente a "Stanziamento risorse finanziamenti interventi l.r. regionale 2 del 2019" . Mozione n. 1603 presentata da Vignale, Bona, Fluttero, Gancia, Policaro Ross.i Luca, Sinatora e Tronzano, inerente a "Linee di indirizzo sulla residenzialità psichiatrica: conclusione dei processi di autorizzazione e accreditamento e posticipazione entrata in vigore DGR n. 29".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Gli atti d'indirizzo, come ricordava il Presidente, sono due.
Il primo ordine del giorno prevede che vi sia una garanzia rispetto alla copertura di tre milioni di euro mancanti, per il bando 2017-2018 sull'impiantistica di risalita. Ne abbiamo discusso a lungo all'interno del Consiglio regionale, anche attraverso alcuni emendamenti, che però sono stati respinti. Pertanto, lo riproponiamo sotto forma di ordine del giorno per chi, dopo il 26 maggio, dovrà garantire quanto è stato sottratto all'interno di questo bilancio.
Poi vi è un secondo documento, che riguarda il tema della copertura degli extra LEA, rispetto ai fondi sulla residenzialità psichiatrica e sull'entrata in vigore della delibera stessa.
Il collega Appiano ha fatto una serie di considerazioni. Io non voglio entrare nel merito del suo ordine del giorno, ma mi permetto solo di dire che un tavolo di concertazione fra Enti locali, associazioni e Regione Piemonte a oggi non esiste e se lui ne conoscesse uno, ne sarei lieto. Così come mi permetto di dire che, se destiniamo 22 milioni di euro per gli extra LEA, in particolar modo per la copertura degli SRP3 (cosa corretta) non sono sufficienti 55 milioni di euro che noi stanziamo, perché la stessa cifra che abbiamo stanziato nel 2018, quando non erano stati destinati 22 milioni di euro agli SRP3.



(Commenti del Consigliere Appiano)



VIGNALE Gian Luca

Eh no, perché, come il collega sa, entra in vigore quest'anno e non negli anni precedenti, perché negli anni precedenti c'era una quota destinata dalle politiche sociali alla sanità che non era di 22 milioni di euro.
Al di là di questo, sullo stesso tema è intervenuto il Presidente Chiamparino, facendo del pilastro della coesione sociale un punto significativo di questo bilancio.
Devo dire che è abbastanza semplice dire che l'anno precedente sono stati stanziati 55 milioni, che quest'anno se ne stanziano 55 e che dal prossimo anno (tanto non dobbiamo rispondere necessariamente noi di questo bilancio) ne stanziamo 20 in più, cioè quasi il 50% di risorse in più. È un po' semplice! È un po' come quando uno va via e promette per il futuro 20 milioni e non due milioni di euro in più. Di fatto, ha utilizzato il bilancio di altri, per un punto di coesione.
Tuttavia, il tema non è questo: il tema è, molto banalmente, un altro.
Sempre nell'ordine del giorno del collega Appiano c'è un punto, che io parzialmente condivido e poi dirò perché parzialmente, che dice che si deve valutare la possibilità di proroga, fermo restando le procedure di autorizzazione e accreditamento delle modalità con cui la delibera entrerà in vigore.
In questo momento, oggi e non fra 15 o 20 giorni, ma oggi, le strutture hanno già ricevuto delle prescrizioni ordinative da parte delle Commissioni di vigilanza delle ASL, che richiamano, com'è ricordato nella nostra mozione, una serie di aspetti: anzitutto, che entro 30 giorni devono trasferire dei pazienti, perché erano in strutture classificate come SRP2 o addirittura come SRP1, che diventano SRP3 e quindi dovranno trasferire dei pazienti entro 30 giorni; altre strutture, entro 30 giorni dall'autorizzazione e/o dall'accreditamento, dovranno garantire il personale previsto dalla DGR 29 e sue modifiche successive. Questo significa che un SRP3 che aveva al proprio interno psicologi ed educatori dovrà licenziare una parte di quegli psicologi ed educatori per assumere degli OSS.
Cosa chiede il nostro ordine del giorno, che ci sembra di estremo buonsenso? Non mette in discussione la DGR 29 - ci auguriamo di poterlo fare vincendo le future elezioni regionali - ma dice: "Fermo restando la conclusione dei processi di autorizzazione e accreditamento" - quindi si procede in un percorso che è corretto rispetto all'accreditamento e all'autorizzazione al netto del taglio dei posti letto, ma questo non l'abbiamo neppure scritto - "gli effetti dell'entrata in vigore della DGR 29 al 30 settembre 2019".
Molto banalmente, mi dovete spiegare come fa un soggetto, che è sì imprenditoriale, ma che è la casa di pazienti psichiatrici, entro 30 giorni, a trasferire dei pazienti da un posto a un altro; entro 30 giorni licenziare dei dipendenti per assumerne altri, perché queste sono le prescrizioni delle Commissioni di vigilanza dell'ASL. Per cui ci sembra di buon senso: noi proponiamo di concludere le autorizzazioni e gli accreditamenti, ma di sospendere un'attività - com'è stato definito ieri di "trasloco di pazienti" e di "licenziamento di dipendenti" in un tempo maggiore.
Un ultimo aspetto, che non è oggetto dell'ordine del giorno: questo Consiglio regionale, in modo trasversale, ha votato due mozioni che votammo quando eravamo ancora in Piano di rientro, che prevedevano che, qualora fossimo usciti dal Piano di rientro, come altre Regioni, avremmo dovuto ridurre la quota di compartecipazione, perché la vicina Regione Liguria o la Regione Veneto e la Regione Lazio hanno quote di compartecipazione non blindate a 60-40, ma a seconda delle patologie e a seconda del reddito dal 10 al 50-60%.
Questo è il tema, il tema vero; non lo scriviamo neanche nell'ordine del giorno, ma il tema vero è una riduzione della percentuale di compartecipazione, perché - e ho concluso davvero - dal 1° di aprile o dal momento all'autorizzazione, se all'interno di una struttura c'è una persona capiente, al di là dell'aumento del reddito, paga.



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Come no? Andremo a vedere cosa accadrà alla fine di aprile.



PRESIDENTE

Per intervenire, resta ancora il Gruppo del Movimento 5 Stelle.
Colleghi, si tratta di 23 ordini del giorno e avete a disposizione non più di una ventina di minuti. Abbiamo poi una ventina di minuti per votare e quindi arriveremo già alle ore 18.50. Meglio non correre rischi e non dover prolungare la seduta del Consiglio, perché è chiaro che oggi concludiamo.
Riepilogo tutti gli atti di indirizzo presentati dal Gruppo Movimento 5 Stelle.
. Ordine del giorno n. 1580 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola Bono,Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Tutela minoranza linguistiche" . Ordine del giorno n. 1583 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti, inerente a "Formazione ed educazione ambientale" . Ordine del giorno n. 1584 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti, inerente a "Interventi a favore delle valorizzazione di eccellenza tra giovani studenti" . Ordine del giorno n 1585 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Interventi a favore di scuole e studenti in aeree territorialmente disagiate" . Ordine del giorno n. 1586 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Messa in sicurezza immobili ospitanti nidi d'infanzia e micro-nidi" . Ordine del giorno n. 1587 presentato da Campo, Andrissi, Bertola, Bono Frediani, Mighetti, e Valetti, inerente a "Investimenti necessari a favore delle Province per la realizzazione e interventi sulla rete stradale di interesse regionale" . Ordine del giorno n. 1589 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Stanziamento di fondi in anticipazione, per il miglioramento dell'accessibilità nelle stazioni e nelle fermate del sistema infrastrutturale ferroviario piemontese" . Ordine del giorno n. 1590 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Incentivi per la diffusione delle colonnine di ricarica delle auto elettriche sul territorio piemontese" . Ordine del giorno n. 1591 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Reperimento dei fondi per siglare un accordo che permetta l'introduzione di colonnine di ricarica sulle autostrade del territorio regionale" . Ordine del giorno n. 1592 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Fondi per la manutenzione e l'acquisto della strumentazione di bordo legata alla BIP Card" . Ordine del giorno n. 1593 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Fondo sociale morosità incolpevole" . Ordine del giorno n. 1594 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Agenzie sociali per la locazione (ASLO)" . Ordine del giorno n. 1595 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Cooperative edilizie a proprietà indivisa" . Ordine del giorno n. 1596 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Assegni di cura erogati da ASR" . Ordine del giorno n. 1597 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Incremento ISTAT per il fondo sociale indistinto regionale" . Ordine del giorno n. 1598 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Dati della mobilità passiva regionale da fornire annualmente al Consiglio regionale" . Ordine del giorno n. 1604 presentato da Valetti, Bono, Andrissi, Bertola Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Sostituzione dei mezzi privati diesel categoria M1" . Ordine del giorno n. 1605 presentato da Andrissi Bono, Bertola, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Maggiori risorse per ARPA Piemonte" . Ordine del giorno n. 1606 presentato da Campo, Andrissi, Bono, Bertola Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Adeguamento risorse agli Enti di gestione delle aree naturali protette regionali" . Ordine del giorno n. 1607 presentato da Andrissi, Bertola, Bono, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Investimenti su innovazione e start-up in agricoltura ed in particolare per il settore biologico da parte della Regione Piemonte" . Ordine del giorno n. 1608 presentato da Andrissi, Campo, Bono, Bertola Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Produzioni anomale di riso biologico in aziende miste - più risorse e revisione sistema controlli stagionali sui trattamenti di diserbo in agricoltura biologica" . Ordine del giorno n. 1609 presentato da Frediani, Andrissi, Campo, Bono Bertola, Mighetti e Valetti, inerente a "Maggiori azioni di lotta contro la processionaria del pino".
Prego, Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente. Sarò rapidissimo.
Questi ordini del giorno hanno un obiettivo, per quanto riguarda l'agricoltura: iniziare a spostare un impegno, una strategia politica verso un'agricoltura senza l'utilizzo di sostanze chimiche. Perché? Perch abbiamo delle falde da acque superficiali fortemente inquinate da fitofarmaci e abbiamo delle acque superficiali fortemente inquinate da fitofarmaci, e crediamo che strategicamente questa Regione Piemonte sia fanalino di coda in Italia per quanto riguarda le risorse impegnate per l'agricoltura bio. Ne abbiamo un estremo bisogno in Piemonte, anche perch il 97% dei prodotti biologici agricoli consumati in Piemonte sono importati da fuori regione.
Viceversa, credo che le potenzialità per questa regione siano enormi: per esempio, abbiamo una capacità di produrre riso senza l'uso di sostanze chimiche, che ha avuto un riconoscimento importante proprio la scorsa settimana al Convegno Riso Bio System a Milano, dove l'Università di Milano ha presentato una relazione importantissima, certificando anche dal punto di vista universitario le tecniche agronomiche che sono nate dal basso proprio dagli agricoltori, i quali nel tempo hanno sperimentato il cover crop, ovvero l'utilizzo del sovescio sia come fertilizzante che con un'azione "erbicida" o comunque allelopatica nei confronti di quelle che vengono considerate specie infestanti (anche se il termine è improprio).
Ritengo che questo sistema sia maturo per fare un passo successivo, cioè per avere una maggiore diffusione. Per crescere, questo settore ha per bisogno di risorse.
Mi fermo qui, perché ho già terminato i due minuti a mia disposizione.
Grazie.



PRESIDENTE

Chi vuole continuare con l'illustrazione degli ordini del giorno, lo pu fare.
Prego, Consigliere Campo.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Io ho due ordini del giorno e li illustro brevemente entrambi, partendo da quello più vicino nel tempo come collegamento all'attività svolta qua in Aula, che è quello riguardante le Aree protette.
Noi abbiamo trasformato una nostra proposta emendativa volta a indirizzare in qualche modo in maniera più strutturata l'organizzazione degli Enti di gestione delle Aree protette. Ciò per far sì che la grande differenziazione che attualmente c'è tra Enti che sono ben strutturati e organizzati, quindi in grado di svolgere tutte le attività ordinarie (vigilanza amministrazione, tutela dell'ambiente ecc.) e quelle più straordinarie legate alla progettualità, alla ricerca e al perseguimento di finanziamenti per attività di progetti anche particolari (come lo sono stati i progetti Life riguardanti il Parco delle Alpi Marittime), possa trovare un indirizzo, una tendenza anche dal punto di vista delle risorse.
Che cosa vuol dire? Vuol dire che, avendo fatto in questa legislatura un importantissimo lavoro di indirizzo di cambiamento di politica, di politica positiva nei confronti delle Aree protette, in termini di riorganizzazione in termini di ridefinizione geografica, nonché in termini di gestione questo cambiamento non ha visto purtroppo una sostanziale modifica degli investimenti necessari per il funzionamento di questi Enti.
Quindi chiediamo alla Giunta di impegnarsi a individuare le modalità organizzative, strumentali e di organico con cui fare in modo che tutti gli Enti di gestione di Aree protette, non solo quelli più grandi o quelli che per propria natura sono già ben organizzati, possano perseguire gli obiettivi a 360 gradi, riguardanti sia il loro pieno funzionamento sia la capacità di migliorare la propria attività attraverso la creazione e la partecipazione a progetti che siano a finanziamento regionale (questo è anche previsto dalla norma regionale) e che siano anche a finanziamento europeo o nazionale. Questo ci sembra un elemento importante, che deve valere dall'Area protetta più piccola fino a quella più ampia, che rivaleggia addirittura con un Parco nazionale.
Il secondo, invece, è un mio ordine del giorno tradizionale, che oramai faccio praticamente tutti gli anni, e riguarda sostanzialmente la viabilità provinciale. In quest'ultimo anno e mezzo qualcosa come Regione abbiamo fatto, ma ci piacerebbe che si provasse a fare un intervento un po' più strutturato, nel senso che chiediamo una maggiore attenzione a individuare una fonte di risorse più continua per.
Scusate, visto che sto continuando a tossire, mi interrompo qua.



PRESIDENTE

Ci sono ancora Consiglieri del Movimento 5 Stelle che vogliono intervenire sugli ordini del giorno? Prego, collega Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Brevemente, i miei ordini del giorno riguardano gli incentivi regionali alla diffusione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici e per l'implementazione del sistema di bigliettazione elettronica sulla rete di trasporto pubblico regionale piemontese. Inoltre, vi è ancora un ordine del giorno riguardante gli incentivi alla diffusione delle lingue minoritarie all'interno dei territori marginali e montani della regione Piemonte.
Premetto che sono disponibile a effettuare delle modifiche, in accordo con la Giunta e con l'Assessore Balocco, sugli ordini del giorno riguardanti l'installazione di colonnine di ricarica per la mobilità elettrica, in seguito procederò alla modifica come concordato.
Grazie.



PRESIDENTE

Ci sono altri Consiglieri che intendono intervenire sugli ordini del giorno? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Ho presentato un ordine del giorno per la copertura di interventi formativi nelle scuole finalizzati all'educazione ambientale. Un ordine del giorno che riprende un emendamento, che non è stato approvato, relativo alla messa in sicurezza dei nidi e dei micro-nidi, quindi finanziamenti ai Comuni per la messa in sicurezza degli edifici.
Un ordine del giorno per la copertura dei premi che vengono dati ai giovani studenti, alle eccellenze. Scusate, ma non trovo gli ultimi due ordini del giorno, di uno non mi ricordo assolutamente il contenuto, l'altro riguarda la copertura di interventi per contrastare la diffusione della processionaria. Sono tutti caricati?



(Commenti fuori microfono)



FREDIANI Francesca

Allora non li riconosco.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Cercherò di illustrare velocemente gli ordini del giorno.
Su un ordine del giorno devo dire che abbiamo avuto un piccolo problema nella denominazione dell'oggetto, abbiamo mancato questa specifica.
Il primo ordine del giorno riguarda le Agenzie sociali per la locazione 240 mila euro che mancano nel bilancio del 2019. Chiediamo che venga valutato il rifinanziamento o in questi ultimi mesi di legislatura o nella prossima. Ridurre il finanziamento per le ASO quando è stato ricordato che stanno funzionando e stanno facendo incontrare domanda e offerta nell'affitto privato, credo sia veramente un grave peccato. Uno dei tagli che questa bilancio propone e sui cui non siamo d'accordo.
Il secondo ordine del giorno, sempre con un titolo un po' succinto affinché siano utilizzati fondi della sanità per erogare gli assegni di cura, quindi non solo gli extra LEA che aumentano nel 2020, ma che vengano utilizzato fondi della sanità, che dovrebbe essere in attivo, per il pagamento degli assegni di cura, riguarda tutta la legge n. 10 del 2010 che aspetta il regolamento attuativo e che darebbe al caregiver familiare la possibilità di essere finanziato con fondi sanitari. Io non credo che il tavolo ministeriale - MEF e Ministero della Salute - vada a porre dei rilievi e una contrarietà all'utilizzo di risorse sanitarie di questo ambito, non lo credo proprio.
Siamo usciti dal Piano di rientro, abbiamo l'autonomia anche di fare spesa quella che anche se viene considerata non sanitaria noi la riteniamo sanitaria - le sentenze hanno detto in alcuni casi diversamente sull'assistenza agli anziani non autosufficienti perché è una spesa sanitaria. Dobbiamo avere anche il coraggio di difendere le nostre scelte anche se, forse, c'è bisogno della nuova amministrazione regionale. In effetti, sarebbe un po' schizofrenica un'amministrazione regionale che prima fa ricorso contro le associazione dei familiari dei pazienti non sufficienti, lo vince e poi eroga fondi sanitari su questo. Si potrebbe valutare questo tema in questa legislatura e far sì che non vengono erogati soldi in più alle RSA, considerando quello in più quando c'è un caregiver familiare che potrebbe dare quell'assistenza al domicilio. Sì alle cure domiciliari quando c'è la presenza di una figura familiare forte e in grado di assistere a domicilio, quindi non c'è la necessità del ricovero in RSA.
Con l'ordine del giorno successivo, "Cooperative edilizie a proprietà indivisa", - chiediamo di aumentare i fondi. Era stato promesso, tra l'altro, in quella delibera di Giunta che era stata portata in Commissione ma i fondi non li abbiamo visti. Abbiamo visto un più 600 mila euro su un capitolo, ma meno 600 sull'altro e a casa mia fa zero, quindi non ci sono risorse in più.
Chiediamo che vengano stanziati queste risorse per ridurre l'onere degli affitti. È vero che ci sono risorse che entrano - usa impropriamente un termine - nel sistema delle cooperative a proprietà indivisa degli affitti ma per ridurre l'onere dell'affitto e delle spese accessorie e renderle sostenibili, c'è bisogno di uno stanziamento regionale.
Un ordine del giorno interessante è quello sulla possibilità di creare un'apposita piattaforma regionale di interscambio di dati sanitari che coinvolga anche la medicina territoriale.
Mi spiego meglio. Il fascicolo sanitario elettronico che oggi viene sostanzialmente, lanciato in tutta la regione Piemonte - con anni di ritardo, ma come tutto resto del Paese - non prevede la presenza di una cartella sanitaria per i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta. Nel senso che quei medici dovrebbero compilare la loro cartella, che spesso è di proprietà privata, cioè di aziende private che fanno questi software, e poi dovrebbero ricompilare la cartella nel fascicolo sanitario elettronico. Ora, o esiste un meccanismo di interoperabilità e di prelievo dati, ma sappiamo che non è molto sicuro oppure la soluzione migliore sarebbe quella di dire: esiste una cartella clinica, viene data in dotazione dal pubblico ricorrendo alle modalità che si vuole (CSI, acquisto con bando o quello che riteniamo più opportuno) quello è lo standard regionale - sarebbe anche bello diventasse uno standard nazionale - e, in automatico, va sul fascicolo sanitario elettronico, in modo tale che se un paziente viene ricoverato in Sicilia, a Trento o a Torino si clicca un dato e si ha la possibilità di vedere tutti i dati dalla medicina territoriale, alla medicina ospedaliera, altrimenti rimarremo sempre ciechi o miopi su tutta una serie di funzioni.
Dati mobilità passiva. Ordine del giorno che chiede di fornire annualmente al Consiglio regionale il dato in evoluzione della mobilità passiva suddiviso per ASL e per singole specialità. In questi cinque anni non l'abbiamo ancora avuto. L'Assessore Saitta, lo ripeto ancora una volta aveva promesso di portarci i dati. Credo che anche con il Consigliere Rossi, Presidente di IV Commissione, avevamo detto che ci dovrebbe essere uno spazio in Commissione per avere i dati sulla mobilità passiva, ma non so se riusciremo alla fine a onorare questa richiesta, dipende dall'Assessore se ce la facciamo. L'impegno è affinché diventi un'usanza annuale che poi si prolungherà anche nella prossima legislatura.
Fondo morosità incolpevole. Così come mi richiesto, ho fatto una modifica richiesta dall'Assessore Ferrari, affinché si valuti la possibilità di ripristinare i fondi al capitolo 171636, gli otto milioni che servono per la morosità incolpevole. In origine erano nella legge, siamo scesi a quattro, adesso siamo saliti a sette. Ben venga, ma non ci accontentiamo e chiediamo di ripristinare i fondi e arrivare a otto milioni per la morosità incolpevole delle case popolari. È un tema ovviamente molto sentito.
Dovrebbe esserci ancora un ordine del giorno riguardante il sistema regionale dei servizi sociali, che chiede (quello che ho detto tante volte) che all'articolo 35 della legge 1/2004 si trovi una soluzione a questo problema ormai annoso. Mi piacerebbe che si risolvesse in questa legislatura; non per altro, se non perché sono Consigliere in questa legislatura e non lo sarò nella prossima.
Ho capito che non si riuscirà a trovare un accordo su questo, cioè che la dotazione del fondo sia pari a quella dell'anno precedente, aumentata dell'incremento programmato dall'ISTAT. Penso che non si riesca a trovare un soluzione in questo senso: mi spiace, noi abbiamo provato in tutti i modi. Da cinque anni proviamo a dirlo: sarebbe un incremento di 200 mila euro annui, che non penso mandi in rovina la Regione Piemonte.
Vedremo cosa succederà.



PRESIDENTE

È terminato il tempo a disposizione per la discussione degli ordini del giorno.
Possiamo procedere alle votazioni.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1610, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1472, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1607, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1605, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1608, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1593, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1594, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1595, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1596, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1597, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1598, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1587, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1606, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Diamo atto per il verbale del voto favorevole del Consigliere Bono.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1584, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1583, presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti. a oggetto "Formazione ed educazione ambientale".



PRESIDENTE

Assessora Pentenero, vuole esprimere il parere della Giunta regionale?



(Commenti dell'Assessora Pentenero)



PRESIDENTE

L'Assessora esprime il parere favorevole previa sostituzione della parola "prevedere" con la parola "valutare".
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1583, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
. Ordine del giorno n. 1585, presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti,, a oggetto "Interventi a favore di scuole e studenti in aree territorialmente disagiate" Ha chiesto la parola l'Assessora Pentenero, per esprimere il parere della Giunta regionale; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna, Assessora all'istruzione

Faccio presente che gli interventi a favore delle scuole marginali e territorialmente svantaggiate sono già riconosciuti all'interno del bando (i cosiddetti voucher relativi al diritto allo studio), nella misura del 30% in più rispetto ai ragazzi che abitano in aree territorialmente non svantaggiate.
Quindi è del tutto superfluo, per cui direi che non è il caso di approvare un ordine del giorno di questa natura.



PRESIDENTE

Consigliera Frediani, l'Assessora lo ritiene superfluo: intende ritirarlo o lo vuole lasciare?



FREDIANI Francesca

Lo votiamo.



PRESIDENTE

Allora lo poniamo in votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1585, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
. Ordine del giorno n. 1586, avente come prima firmataria la collega Frediani, a oggetto "Messa in sicurezza immobili ospitanti nidi d'infanzia e micro-nidi".
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna, per esprimere il parere della Giunta regionale.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il bilancio non è un "libro dei sogni"! Nell'esprimere un parere negativo, non è che non riconosciamo l'importanza di interventi di questo tipo. Se vogliamo far passare tutto lo possiamo fare, ma poi non corrisponde la risposta amministrativa.



PRESIDENTE

La Giunta regionale esprime quindi parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1586, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1609, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1580 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola Bono,Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Tutela minoranza linguistiche"



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna, per esprimere il parere della Giunta regionale.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere della Giunta è contrario, perché ricordo al Consiglio che, a fianco delle risorse regionali, ci sono i trasferimenti dello Stato.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1580, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
. Ordine del giorno n. 1604 presentato da Valetti, Bono, Andrissi, Bertola Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Sostituzione dei mezzi privati diesel categoria M1" Il parere della Giunta sull'ordine del giorno n. 1604?



(Commenti del Vicepresidente Reschigna)



PRESIDENTE

Possiamo sostituire la parola "valutare"? D'accordo. "Sostituzione dei mezzi privati e diesel, categorie M1".
Con la modifica proposta dall'Assessore, lo mettiamo in votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1604, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
. Ordine del giorno n. 1592 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Fondi per la manutenzione e l'acquisto della strumentazione di bordo legata alla BIP Card" Qui ci sono fondi, Assessore?



(Commenti del Vicepresidente Reschigna)



PRESIDENTE

No, per cui il parere è negativo.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1592, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1590 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Incentivi per la diffusione delle colonnine di ricarica delle auto elettriche sul territorio piemontese"



PRESIDENTE

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1590, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1591 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Reperimento dei fondi per siglare un accordo che permetta l'introduzione di colonnine di ricarica sulle autostrade del territorio regionale"



PRESIDENTE

Mi sembra abbastanza uguale a quello precedente, quindi il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1591, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1589 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Stanziamento di fondi in anticipazione, per il miglioramento dell'accessibilità nelle stazioni e nelle fermate del sistema infrastrutturale ferroviario piemontese"



PRESIDENTE

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1589, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 1579 presentato da Batzella, Allemano, Appiano Baricco, Barazzotto, Caputo, Corgnati, Gallo, Giaccone e Olivetti inerente a "Incremento risorse da destinare agli oratori piemontesi"



PRESIDENTE

Il parere della Giunta è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1579, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1601 presentato da Batzella, Barazzotto, Allemano Appiano, Caputo, Chiapello, Conticelli, Corgnati e Ottria, inerente a "Garantire risorse per gli interventi a sostegno delle vittime di pedofilia"



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1601, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1602 presentato da Batzella, Allemano, Appiano Baricco, Chiapello, Conticelli, Corgnati e Ottria, inerente a "Incremento delle risorse a sostegno dei centri antidiscriminatori"



PRESIDENTE

Il parere della Giunta è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1602, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1588 presentato da Vignale, inerente a "Stanziamento risorse finanziamenti interventi l.r. regionale 2 del 2019"



PRESIDENTE

Il parere della Giunta? Prego, Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Ho risposto questa mattina su questo tema, per cui l'ordine del giorno, se viene corretto eliminando il "considerato, inoltre che" e aggiunto: "Preso atto delle dichiarazioni rese dal Vicepresidente circa l'accantonamento, in sede di rendiconto, dell'importo necessario a recuperare le annualità pregresse, il Consiglio consigliere regionale impegna la Giunta a operare affinché nel rendiconto dell'esercizio 2018 vengano accantonate le risorse tese a recuperare l'annualità pregressa".
Se è così, va bene.



PRESIDENTE

Il parere è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1588, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
. Mozione n. 1457 presentata da Appiano, Accossato, Allemano, Barazzotto Baricco, Caputo, Cassiani, Chiapello, Conticelli, Corgnati, Ferrentino Giaccone, Gallo, Grimaldi, Monaco, Molinari, Motta, Olivetti, Ottria Ravetti, Rostagno, Rossi Domenico e Valle, inerente a "Manifesto per 'prendersi cura delle persone non autosufficienti'. Verso un'alleanza per la tutela della non autosufficienza"



PRESIDENTE

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1457, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1611 presentato da Accossato, Appiano e Grimaldi inerente a "Carenze in merito al personale dedicato alla vigilanza ambientale della Città metropolitana di Torino".



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1611, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1600 presentato da Appiano, Accossato, Allemano Barazzotto, Baricco, Batzella, Caputo, Chiapello, Corgnati, Ferrentino Gallo, Giaccone, Grimaldi, Monaco, Motta, Olivetti, Ottria, Ravetti Rossi Domenico, Rostagno, e Valle, inerente a "Linee di indirizzo sull'applicazione della DGR 19 settembre 2016, n. 29-3944, 'Revisione della residenzialità psichiatrica. Integrazioni a DGR n. 30-1517/2015 e s.m.i.', come integrata dalla DGR 18 maggio 2018, n. 41-6886, in relazione al tema della compartecipazione della spesa delle strutture residenziali socio riabilitative oltre il periodo triennale transitorio"



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1600, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 1454 presentato da Valle, Allemano, Appiano, Boeti Cassiani, Ferrentino, Gallo e Rossi Domenico, inerente a "La Regione Piemonte sostenga progetti di assistenza ai profughi siriani attraverso la realizzazione di corridoi umanitari"



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1454, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

. Mozione n. 1603 presentata da Vignale, Bona, Fluttero, Gancia, Policaro Ross.i Luca, Sinatora e Tronzano, inerente a "Linee di indirizzo sulla residenzialità psichiatrica: conclusione dei processi di autorizzazione e accreditamento e posticipazione entrata in vigore DGR n. 29".



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1603, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge n. 342.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.55)



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