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Dettaglio seduta n.402 del 12/03/19 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOTTA



(I lavori iniziano alle ore 9.42 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 2580 presentata da Vignale, inerente a "Campionati italiani di scacchi, la Regione interviene?" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi.
Iniziamo i lavori del sindacato ispettivo proponendo l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 2580.
Su richiesta dell'interrogante, Consigliere Vignale, verrà data risposta scritta.
Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.



(Alle ore 9.42 la Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BOETI



(La seduta ha inizio alle ore 10.05)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ieri non ho avuto modo di partecipare alla Conferenza dei Capigruppo per motivi personali, ma sono stato egregiamente sostituito dal Consigliere Andrissi.
La questione che pongo è sul tema del contingentamento. Era atteso?



PRESIDENTE

Scusi, collega Bono.
Il Consiglio è cominciato! Invito i Consiglieri a stare seduti al loro posto! Non sento quello che dice Bono. Questo vale anche per lei Consigliera Batzella, si sieda.
Prego.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Dicevo, il contingentamento forse era atteso, in quanto abbiamo capito che c'era una certa urgenza nell'approvare il bilancio.
Ricordo che noi abbiamo chiesto una seduta intera in più sul bilancio proprio perché avevamo impegnato una seduta intera per discutere sulle comunicazioni sul TAV, tolti i 45 minuti, che erano le nostre tre relazioni, una di maggioranza e una di minoranza; quindi noi chiederemmo che il contingentamento, al di là delle tempistiche strette che avete stabilito, che come al solito assegna - tra l'altro, giustamente - molto più tempo al centrosinistra, alla maggioranza, che magari non lo userà, ci venga concesso del tempo in modo che, con un accordo (tra virgolette) tra gentiluomini e nobildonne, chiudiamo la discussione sul bilancio oggi alle 19.
Mi è stato detto che c'era anche una comunicazione su FIAT. Poiché il Consiglio è previsto anche domani, potremmo farlo domani, giusto per aver lo spazio per discutere anche gli ordini del giorno, perché abbiamo depositato innumerevoli ordini giorno, e vorremmo discuterli visto che temo - gli emendamenti non troveranno accoglimento.
Se ci fosse stato un accordo in questo senso, avremmo potuto essere tutti più tranquilli.



PRESIDENTE

Credo che si possa fare un accordo tra gentiluomini e io credo che il Partito Democratico possa anche essere un po' disponibile nel dare all'opposizione una parte del proprio tempo.
Un altro modo per recuperare tempo e per avere più disponibilità per discutere gli ordini del giorno, Bono, è quello, per esempio, di dare la stessa votazione sugli emendamenti, senza rimettere in votazione gli emendamenti ogni volta. Se stabiliamo di dare la stessa votazione a quelli successivi, recuperiamo del tempo e possiamo dedicare più tempo alla discussione.
Prima ho parlato di questo con il Vicepresidente Reschigna e lui è d'accordo a dare più tempo all'opposizione per confrontarsi sulle questioni che l'opposizione ritiene più utili.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Noi siamo disponibili a cedere una parte del nostro tempo. Valuti lei se è utile una riunione per definire esattamente quanto, però l'intenzione è quella di consentire alle opposizioni di avere più spazio.



PRESIDENTE

Mi pare ci sia tutta la disponibilità a concludere questo bilancio con serenità e nel rispetto del lavoro degli uni e degli altri.
L'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 6 e del 7 marzo 2019.


Argomento:

b) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Cerutti e Valmaggia, non è presente l'Assessore Saitta.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 26 febbraio 2019.


Argomento: Bilanci preventivi

Proseguimento esame disegno di legge n. 342, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2019-2021"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 342, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2019-2021", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Comunico che è stato depositato (lo trovate in linea) il parere del Collegio dei Revisori sul bilancio della Regione.
Nella seduta pomeridiana del 7 marzo è proseguita l'illustrazione degli emendamenti.
Nella seduta della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, la Giunta regionale ha richiesto il contingentamento dei tempi per la trattazione del provvedimento.
I tempi a disposizione dei Gruppi consiliari, già comunicati via e-mail al Gruppo e reperibili sul supporto Intranet della seduta odierna, sono i seguenti: Partito Democratico, 102 minuti; Gruppo Liberi e Uguali, 18 minuti; Gruppo Movimento 5 Stelle, 42 minuti; Forza Italia, 30 minuti Gruppo Chiamparino per il Piemonte, sei minuti; Gruppo Scelta di Rete Civica, sei minuti; Gruppo Moderati, 12 minuti; Gruppo Lega Nord Piemonte 12 minuti; Fratelli d'Italia, 12 minuti; Gruppo Misto Movimento Sovranità sei minuti; Gruppo Misto Molinari, sei minuti.
Procediamo con l'esame degli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 147) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Riprendiamo la discussione sul bilancio in Consiglio regionale e sugli emendamenti, a seguito del contingentamento dei tempi, che comprendiamo, ma non accettiamo politicamente. Nel senso che questa è soltanto la terza seduta del Consiglio regionale dedicata al bilancio e credo che avremmo potuto concludere domani la discussione, senza contingentamento. Quindi è una scelta politica e non dettata da un eccessivo ostruzionismo da parte dei colleghi d'opposizione.
Abbiamo presentato degli emendamenti, ne abbiamo ancora una quindicina e altrettanti ne hanno presentati i colleghi del centrodestra, ma non mi sembrava che ci fosse un intento ostruzionistico da parte dei colleghi d'opposizione, altrimenti obiettivamente ci sarebbero stati molti più emendamenti e molti più interventi.
Quindi spiace che la discussione sull'ultimo bilancio di quest'Amministrazione venga contingentata, nonostante siamo a inizio marzo è vero che l'attività ordinaria del Consiglio è in scadenza, probabilmente a inizio d'aprile e quindi non si poteva dedicare ancora molto tempo.
Tuttavia, tra l'altro soltanto oggi è arrivato il parere del Collegio dei Revisori e, quindi, non avremmo potuto approvare il bilancio prima, perch senza il parere dei Revisori, ai sensi delle nuove norme, non si può più approvare il bilancio. Tra l'altro, lo non trovo in linea. Devo chiedere agli Uffici dove lo possiamo reperire.
Il contingentamento, anche come tempistica, ci va un po' stretto: cercheremo di fare il possibile per illustrare comunque i nostri emendamenti - questo, ad esempio, è un emendamento sulle politiche sociali e poi trovare lo spazio adeguato per illustrare anche gli ordini del giorno, perché gli ordini del giorno evidentemente, se gli emendamenti non venissero accolti (come temiamo), rimangono l'ultimo strumento per dare voce alle opposizioni con una sorta di linee politiche che si lasciano anche ai posteri nel vero senso della parola, nel senso a chi ci sarà dopo nella prossima legislatura.
Vige comunque il principio della continuità amministrativa e quindi è vero che cambierà la Giunta, ma se noi impegniamo questa Giunta almeno con gli ordini del giorno, se determinate misure passeranno, chi ci sarà dovrà tramandare il contenuto di questi ordini del giorno, ricordarli e portarli avanti nell'assestamento che, verosimilmente, si farà o a luglio, oppure (più probabilmente) a settembre.
Quest'emendamento - e vado a chiudere - chiede quattro milioni di euro sul capitolo 152064. Diciamo che quattro milioni di euro sarebbero i desiderata, e noi saremmo anche disponibili a rivedere la cifra al ribasso sempre con l'obiettivo - lo dico all'Assessore Ferrari - di aumentare l'incremento dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo che è nella nostra legge regionale, quindi più o meno l'1% annuo, ma anche meno. Sono 400.000 euro, quindi noi chiederemmo quello. I quattro milioni sono i desiderata ma su 400.000 euro potremmo trattare (diciamo così) nell'interesse dei cittadini.
Grazie.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOTTA



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 216) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento stanzia due milioni di euro in particolar modo sull'annualità 2019-2020 relativamente al trasferimento agli enti gestori per le funzioni socio-assistenziali per persone non autosufficienti. Poi avendo solo sei minuti a disposizione, in uno o due interventi cercherò di illustrare in modo complessivo gli emendamenti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei Emendamento rubricato n. 148) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento è ancora sul tema delle persone anziane, in particolar modo quelle non autosufficienti. Sempre ai sensi della legge 1/2004, si chiede un incremento di due milioni di euro nel 2019-2020 e un milione di euro nel 2021.
Le assegnazioni finali 2018 erano 9,15 milioni e lo stesso finanziamento c'è nel 2019, 2020 e 2021, quindi in teoria su teoria questo capitolo non c'è un taglio. Tuttavia noi riteniamo che servano più risorse per garantire, come ho detto, la domiciliarità alle persone anziane non autosufficienti, proprio per evitare a queste persone ricorrenti "calvari" all'interno dei nostri pronto soccorso.
Uso questo termine un po' forte, perché comunque, per una persona anziana non autosufficiente, molte volte accudita da un parente a sua volta anziano, il passaggio in pronto soccorso, spesso in barella per 24, 48 e a volte purtroppo anche 72 ore, non è sicuramente un'esperienza positiva e piacevole; tra l'altro, vi si possono contrarre quelle infezioni nosocomiali, magari anche antibiotico-resistenti. Proprio una puntata di una famosa trasmissione televisiva di una delle principali reti nazionali RAI parlava del tema dell'antibiotico-resistenza, che ormai è divenuto uno dei temi di rischio forse principali: infatti si diceva che è una delle prime cause di morte in Italia, addirittura più alta degli incidenti stradali e sul lavoro. Di conseguenza, mi sembra che si tratti di un tema che dovremmo trattare.
Il fatto di tenere gli anziani non autosufficienti a casa con l'aiuto del medico di medicina generale, se possibile con il potenziamento dei servizi infermieristici domiciliari o anche con l'individuazione di un progetto stabile non solo più sperimentale come l'infermiere di comunità o di famiglia, potrebbe essere molto importante pure per risparmiare risorse.
Occorre evitare i ricoveri in RSA: costano meno dell'ospedale, ma ovviamente hanno un costo maggiore, perché viaggiano intorno ai 1.000/1.500 euro al mese solo per la quota sanitaria. Ovviamente, se evitiamo sia il passaggio in pronto soccorso sia l'eventuale ricovero in reparto - mi spiace dirlo, perché non si dovrebbe ragionare in termini di soldi in sanità, per primo lo dico da medico, ma un ragionamento comunque anche economico-finanziario va fatto - è molto più vantaggioso dare un assegno di cura alla famiglia, magari 400 o 500 euro al mese, per permetterle di pagare una quota di badanza da parte di una terza persona non professionale (abbiamo detto che la non professionalità elimina la componente sanitaria) e dunque dare un aiuto in questo senso.
I 20 milioni che ci sono in più nel 2020, secondo noi, sono scritti sulla carta, ma non è detto che ci saranno, per cui chiedevamo nei capitoli dedicati un intervento puntuale di due milioni di euro.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 149) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Sono lieto che il Vicepresidente Reschigna e l'Assessore Ferrari abbiano non solo accolto quest'emendamento, ma che addirittura l'abbiano superato quindi alcune volte le nostre sollecitazioni sono positive.
Nel 2020, avevamo chiesto 12.702.000 euro in più sul capitolo degli extra LEA e delle fragilità sociali, e vado a spiegare il perché. Perché era la capienza del fondo di riserva, parte corrente: ovviamente, non potevamo chiedere di più. Poi le alchimie di bilancio (mi permetto di dire così) con l'acquisto del floor del derivato, lo slittamento al 2020 di una serie di spese per investimenti e l'ammortamento dei due mutui di Cassa Depositi e Prestiti, hanno premesso sostanzialmente di liberare delle risorse sia nel 2019 sia, soprattutto, 2020; hanno permesso di liberare una serie di risorse, tra cui vi è questo tesoretto di 20 milioni sugli extra LEA per le fragilità sociali, in particolar modo si dice proprio per il tema della domiciliarità.
Ma non solo. Visto che ieri sono state udite le rappresentanze delle associazioni di parenti di pazienti psichiatrici, il tema della psichiatria è destinato probabilmente a lievitare come spesa sociale, perché, come sappiamo, per tre anni viene garantita la stessa copertura e il terzo anno se non ricordo male, scale proprio nel 2020.
Di conseguenza, bisognerà capire se questa spesa poi lievita e se lievita per i Comuni, se lievita per gli utenti o se lievita per il bilancio delle politiche sociali, per cui non è detto che quei 20 milioni di euro, posto che ci siano veramente nel 2020, perché continuo a dire che c'è comunque stata una sovrastima dell'incremento della riscossione del bollo auto degli anni precedenti.
Non so quante persone in Piemonte non abbiano pagato il bollo auto, ma in tre anni abbiamo già recuperato più di 150 milioni di euro di non "evasione", di elusione del bollo auto, non credo che sia in infinito. Non credo che un piemontese su quattro, ogni anno, non paghi il bollo auto. Non lo ritengo credibile, perché le persone che conosciamo, a meno di dimenticanza, più o meno tutte pagano di bollo auto.
Venti milioni di euro sugli extra LEA vanno bene nel 2020, non ci sono nel 2021 e non ci sono nel 2019: è un bilancio un po' salterino. Chi governerà nel 2020 verificherà come andrà questa sperimentazione, in assestamento anche nel 2019, se ci saranno queste risorse noi saremo contenti.
Continuiamo a credere che ci possa essere un vaso comunicante con la sanità che, come paga le rette per le ASL, paga anche gli assegni di cura, anche se non sono prestazioni professionali.
Mi rivolgo all'Assessore Ferrari: essendo usciti dal Piano di rientro, non dobbiamo più sottostare ai diktat del Ministero. Se abbiamo delle risorse che avanzano dalla sanità - un avanzo non c'è mai - le possiamo indirizzare verso gli assegni di cura. Chi se ne frega, permettetemi di dire "rispettiamo" le sentenze dei tribunali, ma noi crediamo che questa sia una esigenza non più procrastinabile delle famiglie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 218) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 219) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano..



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 220) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano..



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 221) presentato da Vignale Fluttero, Tronzano..



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 222) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano..



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione congiunta dei suddetti emendamenti.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Illustro più emendamenti che riguardano le politiche sociali e gli investimenti in sanità.
Mi soffermo su un emendamento in particolare. I nostri emendamenti vogliono stanziare risorse aggiuntive sulle fragilità sociali e sulle politiche per le famiglie a vantaggio degli oratori. Progetti significativi sugli investimenti e su un potenziamento del servizio 112, ma vi è in particolare un emendamento cui teniamo, ed è il n. 220), che stanzia 20 milioni di euro in più e 35 in più sugli extra LEA a garanzia di copertura della residenzialità psichiatrica, o assegni di cura, in virtù della DGR n. 29 che verrà applicata, sostanzialmente, dalle prossime settimane.
Faccio presente un aspetto: si è detto che daremmo copertura con uno stanziamento aggiuntivo di 20 milioni di euro sugli extra LEA a partire dal 2020. Può anche essere positivo, tuttavia rileviamo il fatto singolare che il 2019 non ha, secondo noi, totale copertura e che è abbastanza semplice fare il bilancio per Giunte altrui. Nel senso che l'impegno di 20 milioni di euro in più sulle politiche sociali, a partire dal 2020, è magari utile ma poco serio. Se una Giunta in carica ritiene di fare uno stanziamento aggiuntivo, lo fa a partire da questo esercizio di bilancio. Infatti, il nostro emendamento stanzia 20 milioni di euro di risorse aggiuntive, già a partire dal 2019, perché state governando voi e non altri.
È troppo facile demandare ad altri ciò che voi non siete in grado di fare ma che imponente di fare ad altri. Questo vale per molti altri aspetti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 172) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione per salutare l'Assessora Cerutti, che è arrivata, perch è un emendamento che la riguarda.
Abbiamo fatto un po' di fatica nel seguire le tracce del bilancio su questi temi perché sono stati tolti da un capitolo, messi sull'altro, poi rimodificato: ci siamo persi, lo ammetto candidamente.
Credo di aver compreso che, alla fine, ci sia stato un incremento. Dovremmo poi rivedere le tabelle definitive; nel dubbio abbiamo chiesto 100.000 euro in più, visto che tanto siamo molto vicini all'8 marzo. Purtroppo ci sono stati nuovi eventi criminali, di tentati femminicidi o femminicidi, proprio in questi giorni, nuovamente in tutta Italia, quindi penso che il tema sia veramente urgente e credo sia urgente parlarne tutto l'anno e non solo l'8 marzo.
Fortunatamente nella televisione nazionale ci sono trasmissioni eccellenti con documentari che riprendono la storia di questi femminicidi e le portano al grande pubblico per far comprendere alle donne che bisogna denunciare bisogna sostanzialmente attivarsi prima che sia troppo tardi.
D'altro canto, la politica ha una grande responsabilità. Bisogna fare comunicazione su questi temi, garantire la presenza di questi centri affinché la donna vittima di violenza possa essere sicura. Purtroppo non si è mai al sicuro perché, come purtroppo sappiamo dalle cronache, si viene seguiti, si conoscono gli orari della donna vittima di violenza, quindi non si è mai veramente al sicuro nella propria casa, mantenendo la propria condizione sociale, lavorativa e quant'altro.
C'è bisogno di risorse che dobbiamo garantire a queste donne, di non perdere risorse economiche e lavoro. Dietro c'è tutto un importantissimo lavoro da fare. Ben venga l'impegno - che comunque dobbiamo riconoscere che questa legislatura ha dimostrato sul tema. Spero che si possa continuare anche nella prossima legislatura, chiunque ci sarà a governare.
Noi, comunque, come segnale politico, chiediamo 100.000 euro in più su questo tema, ricordando che, al netto di tutte le modifiche fatte nei capitoli, c'è stato un impegno maggiore di questa Amministrazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 6) presentato da Gancia, Sinatora.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Il Consigliere Sinatora dà per illustrato l'emendamento.



PRESIDENTE

Consigliere Sinatora, leggo le motivazioni del suo emendamento: "La presente variazione si rende necessaria per aumentare le risorse di cui al capitolo 189".



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 150) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Il capitolo 153157 è relativo al Fondo regionale indistinto per le politiche sociali.
Ritengo che quest'emendamento, se il Vicepresidente Reschigna riesce a recuperare un milioncino di euro (detto così) tra le pieghe del bilancio dovrebbe essere il primo ad essere accolto, perché (lo ripeto per l'ultima volta; forse lo dirò ancora riguardo all'ordine del giorno, poi in questa legislatura sicuramente non mi sentirete più, ma neanche nella prossima) c'è un obbligo di legge.
Lo ricordo al Presidente Chiamparino: una legge regionale stabilisce che ogni anno debbano essere garantite le risorse dell'anno precedente incrementate del tasso d'inflazione programmato. Facciamolo! Ripeto: quando verrà portato l'ultimo veicolo legislativo dal Vicepresidente Reschigna inserite voi un emendamento che cancelli quell'articolo (noi votiamo contro, per evidenti motivi), oppure diamo almeno un segnale in bilancio per una volta in dieci anni (mi sembra che non sia mai stato fatto negli ultimi dieci anni, non ho memoria storica sul periodo precedente) che quella legge viene rispettata.
Io lo dico sempre: se non rispettiamo noi le leggi che noi facciamo diventa un po' un corto circuito istituzionale. Come facciamo a chiedere ai cittadini di rispettare le leggi che magari chiedono di cambiare veicolo perché inquinante, pagare il bollo auto, pagare le tasse, ecc.? Le facciamo noi le leggi e poi non le rispettiamo nei nostri bilanci! Non mi sembra molto saggio.
Ripeto: o così, senza che se ne accorga nessuno, fate questa modifichina e togliamo l'obbligo d'incremento e almeno la risolviamo una volta per tutte (noi non siamo d'accordo), oppure rispettiamo la legge almeno nell'ultimo bilancio previsionale del Presidente Chiamparino.
Presidente, dico "ultimo", per non portarle sfortuna: magari ce ne saranno altri, ma nell'ultimo di questa legislatura aggiungiamo tale incremento.
Tra l'altro, credo che quest'anno non sia neanche l'1%, ma meno; forse è lo 0,5%, quindi parliamo di 200.000 euro. Mettiamolo in bilancio e, poi, chi arriverà vedrà, in assestamento, se riuscirà a garantire l'impegno o meno però (lo dico al Vicepresidente Reschigna) prendiamoci quest'impegno.
Almeno rispetto a quest'emendamento, troviamo la quadra e approviamolo.
Almeno quest'emendamento! Con tutti quelli che sono stati approvati, con quest'emendamento si può dare un segnale.
Ripeto: siamo nel bilancio previsionale e chi arriverà nella successiva legislatura valuterà se riuscirà a rispettarlo o meno, ma questo lo dobbiamo ai piemontesi, dopo nove anni almeno in cui non viene rispettata una norma di legge.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 153) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Passiamo alla missione n. 13 (sanità). Il primo capitolo saltato al nostro sguardo è il capitolo 1361173, "Oneri per la mobilità passiva".
Lo dico al Presidente Chiamparino, visto che è presente, mentre l'Assessore Saitta non c'è: abbiamo chiesto all'Assessore Saitta, in illo tempore (molto tempo fa) di poter avere i dati della mobilità passiva suddivisi per Azienda Sanitaria Locale e per specialità; poi, se possibile, sarebbe opportuno addirittura per patologia, ma già sapere che nella provincia di Novara, i pazienti oncologici che si recano in Lombardia, cubano - ipotizzo dieci o 15 milioni, ci fornisce già un dato. Non sappiamo se si tratta del tumore polmonare, della radioterapia, della chemioterapia o del day hospital, se si tratta dei reparti ospedalieri, dei ricoveri ordinari ecc., però già questo dato ci aiuta. L'unica cosa che sappiamo è che tanti pazienti oncologici si recano, dalla provincia di Novara e del Verbano Cusio Ossola, in Lombardia.
Non conosciamo i dati delle altre Aziende sanitarie, pertanto abbiamo bisogno di conoscerli e questo è fondamentale, visto che nei dibattiti pubblici dite che la sanità piemontese è stata risanata e che è la migliore d'Italia. Dovete spiegare, però, ai cittadini perché abbiamo 300 milioni di euro di mobilità passiva e perché in qualunque sala d'attesa di ospedale e di pronto soccorso la gente rumoreggia: non dice che i professionisti lavorano male, ma che i professionisti sono pochi e non hanno nemmeno il tempo per dare risposte ai parenti dei pazienti che non sanno cosa sta succedendo ai propri cari.
Non possiamo sostenere che, poiché la burocrazia romana ci ha certificato "bollino verde", la nostra sanità va bene: va bene dal punto di vista dei rispetti burocratici dei livelli essenziali, non dal punto di vista dell'erogazione del servizio. Abbiamo 300 milioni di mobilità passiva quindi la Lombardia (lo dico al Presidente Chiamparino, perché magari il tema della sanità lo segue, anche se non ha le deleghe sulla sanità) prende un miliardo; un miliardo di mobilità attiva da tutte le altre Regioni. È ovvio che è facile occuparsi di sanità, tra l'altro anche privata, in grande parte: riceve un miliardo dalle altre Regioni! È vero che la Lombardia ha più di dieci milioni di abitanti, però riceve un miliardo.
Noi, invece, cediamo 300 milioni di euro, quindi il tema è importante.
Su questo capitolo, abbiamo visto una diminuzione per i prossimi anni.
Abbiamo chiesto all'Assessore Saitta il perché di questa diminuzione e non ci ha saputo rispondere se si tratti di cittadini piemontesi che vanno fuori regione oppure di un aumento di cittadini non piemontesi che vengono da noi. Non ci è stata data spiegazione.
I posti letto sono diminuiti, il personale è ripartito un po' in incremento, ma non è tornato ai livelli del 2010: non capiamo come sia possibile una diminuzione. Chiediamo che l'ultima IV Commissione sia dedicata a questo tema, per poter capire veramente cosa ne è della mobilità nella nostra regione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 224) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 225) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 223) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tali emendamenti sono dati per illustrati.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 156) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 154) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Siamo sul capitolo 157373, sul tema del 118 - che ormai dovremmo chiamare 112 - il numero unico dell'emergenza per la componente sanitaria.
Abbiamo visto che nel 2018 c'è stato un incremento di due milioni di euro sul totale dell'emergenza sanitaria, che - se non sbaglio - è splittato in due capitoli: uno da (vado a memoria, perché non ho il dato) circa 90 milioni e l'altro da circa 20. La somma fa 110: se vogliamo fare la battuta e dire che con due milioni arriviamo a 112, potrebbe essere facile ricordare la cifra.
Tuttavia, al di là di quest'aspetto, l'incremento del 2018 non si riscontra più nel 2019, nel 2020 e nel 2021. Non abbiamo ben capito, quindi, se c'è stato o meno un investimento strutturale sul 118. Non ne siamo a conoscenza, ma nella Centrale Operativa di Grugliasco, in Via Sabaudia, non credo che sia stato fatto un investimento: al massimo sono arrivate le zecche! Mi si permetta la battuta, visto che i giornali nazionali e la cronaca locale hanno riportato, appunto, la presenza di zecche all'interno della Centrale Operativa del 118 e della continuità assistenziale, tant'è che doveva essere attuata una bonifica e temporaneamente erano stati spostati addirittura a Cuneo.
Non so come sia andata a finire la vicenda, ma non credo, comunque, che siano stati acquistati dei vicoli nuovi, perché ci si appoggia sostanzialmente, alle Croci o a soggetti privati no profit. Però il tema del 118, e quindi del 112, ovviamente è fondamentale; sono considerati territoriali - emergenza sanitaria territoriale - però rappresentano l'anello di collegamento tra il territorio vero e l'ospedale. Perché la maggior parte delle volte.
A meno che non sia proprio un errore, nel senso che nella telefonata un dolore all'addome o comunque al torace viene scambiato per infarto cardiaco, quando in realtà era magari cattiva digestione; ma anche in quel caso, tendenzialmente, per sicurezza, il paziente viene portato sempre in ospedale per un monitoraggio.
Sono, quindi, l'anello di collegamento tra la medicina territoriale, quindi la medicina di base e la continuità assistenziale, e l'ospedale. Dobbiamo quindi garantire la presenza di mezzi sul territorio, soprattutto nelle aree marginali, dove quest'Amministrazione, ma anche quella precedente, in ossequio allo schema del regolamento ospedaliero, ha chiuso degli ospedali periferici (o li ha fortemente depotenziati), ha chiuso dei pronto soccorso e li ha sostituiti con punti di primo intervento, nei quali ci si pu curare un'unghia incarnita o un taglietto a un dito, ma per tutto il resto bisogna andare nei pronto soccorso delle medie e grandi città, quindi l'ambulanza è fondamentale.
Capiamo, quindi, come mai si sia registrato questo "non incremento" in questi tre anni, ma vorremmo capire se abbiamo le risorse per incrementarlo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 154) presentato da Bono, Bertola, Frediani, Campo Andrissi, Mighetti e Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Abbiamo presentato un emendamento sul capitolo 165370 perché vogliamo sollevare il tema delle borse di studio degli specializzandi.
La Regione Piemonte sta facendo poco, possiamo dirlo? Nel senso che le borse di studio per i medici di medicina generale sono aumentate da 90 a 116, ma sostanzialmente con soldi nazionali. Sulle borse di studio per specializzandi c'è stato un piccolo stanziamento aggiuntivo della Regione Piemonte, che però ci vede quasi fanalino di coda rispetto ad altre Regioni. Cosa vuol dire? Le borse di studio per specializzandi sono finanziate dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) con fondi nazionali. Tuttavia, quei fondi non ci permettono sostanzialmente, di formare il numero adeguato di medici che ci servono.
Tra l'altro, con la quota cento (non per questo la disconosciamo; anzi, la riconosciamo e la sosteniamo) o con l'opzione donna, il personale medico andrà in pensione probabilmente un pochino di tempo prima (non è neanche detto, bisogna esaminare i dati), per cui abbiamo bisogno di specializzandi.
Quindi l'imbuto formativo che si viene a creare con il corso di laurea non è il vero e unico problema. Perché il numero di medici che si laureano potrebbe essere sufficiente a garantire il turnover e la soluzione, ma mancano le specializzazioni. In pratica, ci sono medici che restano laureati abilitati, ma che non sanno cosa fare: un po' si indirizzano verso il 118, un po' verso la continuità assistenziale, un po' restano negli ospedali universitari a fare volontariato (oppure, se il loro professore universitario è bravo e riesce a garantirgli una borsa di studio, gli procura un po' di lavoro in ospedale).
Come sistema Paese, di cui la Regione Piemonte fa parte, potremmo e dovremmo fare molto di più. Occorre, quindi, garantire la specializzazione o cambiare le norme a livello nazionale. So che la Ministra Giulia Grillo sta lavorando su questo tema.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Credo che il collega Bono abbia il diritto di illustrare i suoi emendamenti in silenzio.
Credo, altresì, che soprattutto il Vicepresidente Reschigna debba riuscire ad ascoltare le illustrazioni.
Tutti i Consiglieri e le persone che assistono i Consiglieri e la Giunta che hanno bisogno di parlare possono farlo fuori dall'aula.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Concludo, dicendo che si sta lavorando a livello nazionale per modificare il sistema di formazione dei medici specializzandi. Si sono fatte tante considerazioni e sono state proposte tante ipotesi, anche da parte dei sindacati, per cui credo che sia giusto parlarne (tra le altre, vi era anche la proposta di tornare al vecchio metodo, quello per cui un medico lavori in ospedale e acquisisca il titolo lavorando, ma credo che questa ipotesi non sarà accettata dall'Unione Europea).
Nel frattempo che si affronterà questa discussione a livello nazionale dovremmo comunque rispondere andando a coprire almeno le due principali carenze, ovvero i medici di emergenza e i pediatri. Perché queste sono le due vere emergenze.
Sappiamo che di pediatri sul territorio non se ne trovano quasi più; ci sono mamme e famiglie che devono portare i loro figli a 30 o 40 chilometri di distanza. Per carità, si potrebbe dire "va beh, usa la macchina, non lo porta certo in braccio", però quando un bambino ha bisogno del pediatra è perché sta male, per cui fare 30 o 40 chilometri non è certo piacevole.
Crediamo, quindi, che su questo capitolo si debbano investire delle risorse in più.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Tecnico Professionale Servizi Commerciali "Q. Sella" di Asti


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe II C dell'Istituto Tecnico Professionale Servizi Commerciali "Q. Sella" di Asti, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguriamo buona permanenza, in modo particolare da parte mia, essendo astigiana.
Mi auguro che questa visita sia istruttiva per voi come lo è stata per i vostri compagni di scuola che sono già venuti nelle scorse settimane.


Argomento: Bilanci preventivi

Proseguimento esame disegno di legge n. 342, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2019-2021" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 342, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2019-2021", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Emendamento rubricato n. 226) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 227) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Vi sono due emendamenti, il n. 226) e il n. 227), che reputo molto importanti. L'emendamento n. 227) verte sull'assistenza sanitaria: da questo punto di vista, ricordiamo per l'ennesima volta che noi abbiamo una legge regionale mai attuata, che è la legge n. 10/2010, che prevede che la Giunta regionale attui un regolamento. Lo dico rivolgendomi anche alla Presidenza del Consiglio, perché poi vedremo come le norme si possono attuare in modo differente. Cioè ad alcune norme la Giunta.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusi, collega Vignale.
Colleghi, quello che valeva per il Consigliere Bono, vale anche per il Consigliere Vignale, così come per tutti i colleghi che dovranno illustrare gli emendamenti.
Io, invece, continuo a sentire la voce di altre persone e non quella degli illustratori.



VIGNALE Gian Luca

Ma non la sentono!



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 227) verte sull'assistenza sanitaria.
Mi rivolgo non solo ai colleghi e alla Giunta regionale, ma anche alla Presidenza del Consiglio: non è ammissibile, o giustificabile, che la Giunta regionale decida, una volta che il Consiglio ha approvato delle norme, quali attuare e quali no, perché, com'è noto, a molte norme viene data attuazione con un Regolamento.
E allora, lo vedremo poi nel corso della discussione del bilancio, vi sono alcune norme, come la legge n. 1 del 2018, cui si vuole dare un'attuazione anticipata, e ve ne sono molte altre, come la legge n. 10 o come l'articolo relativo alla possibilità di ingresso delle associazioni all'interno delle strutture, a cui invece la Giunta non ha mai dato attuazione.
Nel merito, sempre riguardante il tema della sanità, riprendo una considerazione già fatta dal collega Bono.
Bisognerebbe declinare in politiche di bilancio, quindi poi in politiche vere e non in annunci, quelle che sono le tante dichiarazioni.
In decine di occasioni, l'Assessore Saitta ha detto che c'è un'emergenza di medici e specializzandi, e che da Presidente della Conferenza delle Regioni, in tema di sanità, avrebbe chiesto al Ministero di consentire che gli specializzandi, già dal quarto anno, di poter operare all'interno dei presidi ospedalieri e che venissero aumentate le borse di studio.
Ciò che fa il Piemonte, in termini di sostegno alle borse di studio per specializzandi, è uno fra i contributi minori fatti a livello italiano.
Anche se fosse il secondo o il terzo, se uno conoscesse la nostra sanità si renderebbe conto che ci sono alcune specializzazioni (gli anestesisti medici di medicina generale, i pediatri e gli ortopedici) in cui oggi mancano professionalità. Siamo costretti ad assumere medici di urgenza e medici "gettonisti" per fare tutta una seria di interventi e simili.
Credo che nelle politiche di bilancio, come si trovano alcuni milioni per mance elettorali, sarebbe indispensabile trovare qualche milione di euro per le borse di studio che garantirebbero medici e specializzati ai cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 157) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento 157) insiste sul capitolo 162104 della missione 13, quindi sempre sanità. Chiediamo un aumento delle risorse su questo capitolo, che ha come titolo "Trasferimento di fondi per il cofinanziamento di progetti di ricerca finalizzata ai sensi del decreto legislativo 512/92, articolo 12".
Questo capitolo, nell'anno 2018 era stato finanziato con risorse in più.
Quest'anno non è più finanziato.
Come dicevo prima per gli specializzandi, che molte volte hanno borse di studio in sostituzione di corsi di specializzazione che non vengono avviati, e quindi non conoscono il loro futuro, le borse di studio finiscono per essere erogate da soggetti privati. Quando va bene, sono fondazioni bancarie, quindi soggetti del territorio su cui si può anche avere un controllo vagamente pubblico o para pubblico, ma quando va male le borse di studio posso essere finanziate da case farmaceutiche.
È un po' il modello americano, laddove poi le università sono sponsorizzate (o addirittura il sostegno ad alcuni studenti) dalle case farmaceutiche.
Capite bene che entriamo in un rischio enorme, un conflitto di interessi potenzialmente gigantesco, perché sono poi quelli che scoprono i farmaci e lì devono diffondere nella popolazione.
Sempre citando la trasmissione di sabato o domenica, non ricordo più, si parlava del fatto che in America hanno spinto - così diceva la trasmissione la vendita di farmaci analgesici derivanti dall'oppio, oppiacei, creando tossicodipendenza in uno Stato Americano, il West Virginia, in cui adesso c'è un esercito di tossicodipendenti dovuta alla somministrazione di farmaci analgesici oppiacei fortissimi, magari per il mal di denti o per una lesione al ginocchio durante un'attività sportiva.
Facciamo attenzione su questo.
Noi chiediamo che le borse di studio vengano finanziate dal pubblico, che quindi il pubblico garantisca che ci sia libertà d'azione e indipendenza dei nostri giovani medici che devono stare in ospedale per formarsi e per imparare, per poi diventare giovani professionisti.
Su questo tema, chiediamo attenzione con un finanziamento in più.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 158) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti. (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tale emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 151) presentato da Andrissi, Bertola, Bono, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento chiediamo di aumentare, in competenza 2019-2020 e 2021 di 50.000 euro i contributi sui controlli per i fitosanitari. È un tema che mi sta particolarmente a cuore.
Non ultimo, con un'interrogazione ho segnalato i livelli di presenza di Imazamox, un erbicida prodotto da una multinazionale. Alcune varietà di riso state resi resistenti a questo erbicida; erbicida che non potrebbe essere usato in acqua, a quanto dice la scheda tecnica, ma viene usato nella risicoltura.
Qui si apre un mondo veramente molto difficile.
Oltre a ciò, abbiamo una situazione di controlli sui campi veramente deficitario. Non da ultimo, il fatto che il Ministero dell'Agricoltura non rende note le rese di produzione del convenzionale e del biologico. Pare che ci sia una resa del biologico superiore al convenzionale.
Credo che la Regione, stante la situazione, dovrebbe cambiare decisamente passo e investire, da un lato, per far sì che i laboratori di analisi sui fitofarmaci possano essere laboratori che danno analisi certificate e non costringere chi fa i prelievi sul campo ad accedere a laboratori fuori regione; dall'altro, di aumentare decisamente i controlli sulle acque superficiali - e non solo su queste, ovviamente - fornendo i dati continuativamente. Perché se facciamo i controlli nel mese di marzo, quando le sostanze chimiche non si utilizzano sui campi, non emergerebbero i valori che potrebbero emergere dal mese di aprile in poi.
Inoltre, questi controlli, nel caso delle acque superficiali, devono tenere conto delle precipitazioni, perché essendo delle concentrazioni, è chiaro che in caso di maggiori precipitazioni, le concentrazioni calano nonostante non cali l'utilizzo del fitofarmaco, dell'anticrittogamico, del pesticida, eccetera, perché vi è soltanto una maggiore diluizione.
Chiediamo che venga fatto uno sforzo in questo senso con grande serietà altrimenti i dati che ci vengono forniti indicano un effettivo calo dei controlli. È stata diminuita di 1,680 milioni la cifra in favore di ARPA quindi andiamo incontro a una situazione di deregulation nel momento in cui il Ministero dell'Agricoltura fa fatica a rendere noti dei dati che per legge devono essere resi noti.
Assessore, la mia istanza è volta a richiedere questi dati, perché lei ha questa competenza.



PRESIDENTE

Grazie, collega Andrissi.
Emendamento n. 152) presentato da Ravello.
Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tale emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 159) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Avevamo fatto anche un accordo sottobanco con il collega Ravello, per cui usiamo anche il loro tempo.



(Commenti del Consigliere Appiano)



BONO Davide

No, solo su quello, collega Appiano. Il Consigliere Ravello non lo sa, ma noi usiamo anche il suo tempo, se la Presidenza ce lo concede.
A parte gli scherzi, questo è il solito capitolo di cui andiamo a chiedere ogni anno, il finanziamento, quello relativo all'IPLA, per l'attuazione d'interventi di lotta alle zanzare.
Ripeto, se lo implementiamo a marzo e assegniamo le risorse a marzo, ha un senso; dopo, diciamo dalla prossima settimana, visto che il clima è ormai primaverile, diventerebbe tardi, quindi non stiamo più a presentarlo neanche in assestamento di bilancio, perché se non viene accolto in questo momento, quest'emendamento ormai diventa inutile.
Sostanzialmente, dovremmo approvarlo a dicembre, il bilancio previsionale stiamo a discuterlo a marzo e ci sono dei capitoli che hanno bisogno d'intervento subito, perché l'intervento di contrasto alla proliferazione delle zanzare va fatto prima che venga il caldo. Un tempo veniva caldo a giugno, ma ora ad aprile o inizio di maggio e quindi siamo già lunghi per fare partire i bandi, per far partire le attività, per far partire l'irrorazione dei campi, per dare i soldi ai Comuni.
Quindi, proviamo a vedere se già in questo previsionale riusciamo a stanziare qualcosa in più, se no se ne parlerà per il prossimo anno.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 155) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 160) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 173) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 174) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 163) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Do per illustrato l'emendamento n. 155), perché ricordo che avevamo discusso con il Vicepresidente Reschigna e con l'Assessore Saitta su questo tema, che riguardava il personale, ma era oggetto di una contrattazione interna.
Relativamente, invece, al n. 160), questo è un altro tema importante, il capito 186256 è sul "Trasferimento di fondi per la prevenzione e la repressione del doping", articolo 20 della legge 9 del 2007. Se non ricordo male, era una finanziaria dell'anno 2007, da destinare per la prevenzione del doping.
Visto che abbiamo un Centro antidoping regionale, conosciuto anche a livello nazionale, come quello dell'ospedale San Luigi di Orbassano, credo sia giusto che abbia una linea di finanziamento dedicata, quindi dedicare un capitolo all'interno del bilancio della Sanità che destina delle risorse a personale e acquisto di reagenti, per fare gli esami.
Il tema del doping sportivo è molto importante e molto sentito da tutte le associazioni professionistiche e non professionistiche, impegnate a contrastare quella che può essere definita una piaga anche a livello sportivo, perché l'utilizzo delle sostanze cosiddette dopanti, che aumentano le performance degli atleti, oltre a essere illegittimo e irregolare per quanto riguarda la qualità della competizione sportiva, è anche un problema sanitario. Purtroppo sono noti ancora adesso dei casi non chiari, non risolti di patologie strane in età molto giovane, ad esempio in calciatori, per non parlare del ciclismo: chi non ricorda il caso Pantani? Un tema molto, molto importante che dev'essere affrontato facendo informazione, facendo controllo e facendo repressione.
Purtroppo, a volte magari qualche professionista consiglia alcune sostanze dopanti, che, a volte, sono farmaci con un effetto stimolante che contengono, ad esempio, dalla semplice caffeina, ma va anche oltre consigliando anche le sostanze adrenergiche che migliorando le performance ma creano dipendenza, come nell'esempio che ho fatto prima dei farmaci oppiacei, per un'altra questione, quindi è sicuramente un rischio.
Abbiamo un Centro antidoping d'eccellenza: sosteniamolo con una linea di finanziamento dedicata, che non sia solo dentro il "capitolone" della prevenzione e che non sia variabile di anno in anno, di modo che al Centro antidoping arrivano fondi nel caso di maggiori risorse, ma se l'anno dopo non ci sono fondi, non ne arrivano. Quindi, chiediamo un impegno in questo senso.
Per quanto riguarda l'emendamento n. 173), anche in questo caso sono 100.000 euro per interventi di prevenzione e di lotta contro l'AIDS, le dipendenze e le tossicodipendenze.
Anche questo è un tema molto importante e molto sentito; ricordo che esiste la giornata internazionale della lotta all'HIV che, se non ricordo male, è il 1° dicembre. Abbiamo approvato un ordine del giorno, in questo senso, a mia prima firma, per interventi d'informazione e comunicazione, ad esempio nelle scuole medie superiori, in cui è importantissimo fare prevenzione e corretta informazione sulla contraccezione, che dev'essere una contraccezione di barriera, quindi non solo quella ormonale, che è importante per dare un'indipendenza nelle scelte alle donne.
Il contraccettivo di barriera (anche femminile oltre che maschile, come ben saprete) ha un'importanza maggiore per prevenire le malattie sessualmente trasmesse, quindi unisce la scelta indipendente su quando e se avere una maternità e quindi che sia di contrasto alle malattie sessualmente trasmesse; di queste sicuramente la più famosa e la più pericolosa è il virus dell'immunodeficienza (HIV), che crea la malattia cosiddetta AIDS.
Intervenire in questo senso è fondamentale. Anche in questo caso chiederemmo una linea di finanziamento dedicata e non ci sia soltanto una spalmatura all'interno del "capitolone" della prevenzione che, ricordiamo è il 5% del Fondo Sanitario Sanitario nazionale, ma abbiamo contezza del capitolo, quindi sappiamo che sopra ci sono 100.000 euro e possiamo chiedere come sono stati spesi, cioè a Torino hanno fatto questo, a Novara hanno fatto quell'altro; insomma, avere contezza anche di come vengono impiegate le risorse.
Poi vado all'emendamento successivo, il n. 174). Quest'emendamento è collegato a quello precedente e riguarda gli interventi di contrasto alle tossicodipendenze e all'utilizzo di sostanze stupefacenti.
Anche in questo caso, serve informazione e serve comunicazione nelle scuole, nelle università, negli ospedali, nei distretti territoriali, dal medico di medicina generale. È un aspetto davvero importante, perch purtroppo si stanno diffondendo tante droghe anche sintetiche, che ovviamente sono molto pericolose, perché esiste un mercato nero floridissimo e sappiamo che molto spesso i giovani (e meno giovani) ne fanno utilizzo senza essere neanche a conoscenza di cosa ci sia dentro la "pasticca".
Ci sono stati casi anche famosi di persone che, purtroppo, hanno avuto dei danni permanenti molto gravi, come ad esempio la classica necrosi epatica ovvero il fegato che viene danneggiato in maniera definitiva. Quindi bisognerebbe anche questo caso fare comunicazione, informazione e prevenzione.
Ovviamente 75.000 euro non servono a risolvere il problema, però servono magari a fare una campagna informativa, oppure potrebbero servire, ad esempio, ad attivare quelle esperienze di servizi fuori dalle discoteche che analizzano il contenuto della pasticca per dare anche sicurezza diciamo così, senza fare esclusivamente solo repressione, in un'ottica completamente diversa.
In ogni caso, è un tema che va sicuramente affrontato, perché finché c'è domanda - possiamo dircelo apertamente - ci sarà offerta. Purtroppo la domanda ci sarà sempre, così come ci sarà sempre l'offerta illegale e pericolosa. E su questo bisognerebbe fare anche una discussione a livello nazionale molto attenta.
L'emendamento n. 163) è sull'aumento dell'attività di controllo ufficiale relativamente alla sicurezza alimentare, in ottemperanza a due decreti legislativi: il 194/2008 e il 193/2007.
Anche questo è un tema molto sentito. Diciamo che, in parte a causa della crisi economica, si è assistito a sempre più frodi alimentari, dai casi internazionali come le uova al Fipronil, fino ad altri casi particolari anche qui in Italia, molto semplicemente, di derrate alimentari stoccate in condizioni assolutamente non ottimali, tenute fuori frigo o scadute - c'è stato un caso pochi giorni fa, se non sbaglio, proprio qui in Piemonte che poi vengono destinate al consumo alimentare umano.
Francamente, dare qualche soldino in più per fare dei controlli credo che non faccia assolutamente male, anzi penso che faccia bene e aumenti anche la predisposizione dei cittadini di andare fuori a mangiare a pranzo o a cena senza rischi, evitando magari di avere delle tossinfezioni alimentari e poi passare la notte in pronto soccorso all'ospedale.
Riteniamo che questo sia un tema fondamentale e, poiché vi è stato un taglio nel 2020-2021, chiediamo di ripristinare le risorse affinché ci sia più sicurezza alimentare nella nostra regione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 161) presentato da Bertola, Andrissi, Bono, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 162) presentato da Bertola, Andrissi, Bono, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento proponiamo d'incrementare il capitolo destinato ai trasferimenti alle Aziende sanitarie di somme derivanti dall'utilizzo delle sanzioni amministrative previste dalla legge regionale 9/2016, per finalità di prevenzione e contrasto al gioco d'azzardo patologico.
Sappiamo che si tratta di una delle leggi più importanti approvate da questo Consiglio regionale nella legislatura che si va a concludere e chiaramente ci sono stati i controlli sull'applicazione della legge controlli che hanno portato a delle sanzioni amministrative. Noi non riteniamo che nei prossimi due anni queste sanzioni vadano verso introiti prossimi allo zero, quindi non condividiamo lo stanziamento pari a zero negli anni 2020 e 2021.
L'aver previsto delle sanzioni nella legge ovviamente è fondamentale affinché la legge venga applicata e venga rispettata, ma avere entrate dalle sanzioni significa a monte aver fatto dei controlli, perché è chiaro che, se si fanno i controlli, così com'è successo nei mesi scorsi e negli anni scorsi, poi vengono elevate delle contravvenzioni e vengono applicate delle sanzioni. Quindi noi chiediamo che permanga la massima attenzione nei confronti dell'applicazione di questa legge da parte di tutti gli enti preposti, quindi certamente la Regione, ma soprattutto i Comuni, ai quali la legge ha demandato tali controlli.
Noi riteniamo possa essere di buonsenso e vicino a quella che potrà essere la realtà prevedere un incremento di 50.000 euro per gli anni 2020 e 2021 e un incremento di 38.000 euro per l'anno corrente 2019.



PRESIDENTE

Con l'emendamento n. 162), a prima firma della Consigliera Frediani illustrato dal Consigliere Segretario Bertola, chiudiamo la missione 13 e il tempo assegnato al Gruppo del Movimento 5 Stelle termina, quindi da questo momento sulla missione 14 recuperate il tempo del Gruppo del Partito Democratico. Non tutto naturalmente, perché ci sono gli ordini del giorno.
Emendamento rubricato n. 228) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 229) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 230) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 232) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 233) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 234) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 235) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 236) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Comunico che gli emendamenti 228), 229), 230), 232), 233), 234), 235) e 236) li do per illustrati.
Spendo trenta secondi per un aspetto, che è quello del Fondo regionale per i disabili, su cui noi riteniamo opportuno aggiungere tre milioni di euro perché riteniamo sia indispensabile istituire nuove risorse per tale Fondo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 33) presentato da Graglia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 229) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 20) presentato da Graglia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Non vedo il Vicepresidente Graglia: gli emendamenti alla missione 14 sono dati per illustrati.



PRESIDENTE

Passiamo alla missione 15.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 231) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale dà per illustrato tale emendamento.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 230) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale dà per illustrato tale emendamento.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 164) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, , Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 165) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Dovendo scegliere, preferisco illustrare quelli più importanti e l'emendamento n. 164), in particolare, lo proponiamo in ogni discussione di bilancio.
L'emendamento richiede uno stanziamento di 100.000 euro per le prossime tre annualità, destinate al capitolo 168385, quello relativo al fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro, istituito dalla legge n. 25 del 2007.
Si tratta di un fondo, purtroppo, ancora a oggi molto importante, che sostiene i parenti delle persone che risultano vittime di incidenti incidenti che sul nostro territorio sono, purtroppo, ancora molto frequenti, qualcosa che dobbiamo contrastare, innanzitutto, con adeguata formazione ma, soprattutto, con adeguati controlli. Nel momento in cui purtroppo, l'incidente avviene, non possiamo fare altro che sostenere le famiglie delle vittime che, oltre a dover sopportare il dolore della perdita del loro caro, devono anche spesso far fronte a difficoltà economiche perché viene a mancare un sostegno economico.
L'emendamento successivo, il n. 165), è quello che chiede un aumento delle risorse per il capitolo 146845, "Contributi ad Enti pubblici e privati per l'organizzazione e il funzionamento dei corsi di formazione e addestramento professionale"; quindi è collegato, per il discorso che facevo prima relativo all'importanza della formazione, all'emendamento precedente.
Si tratta di una richiesta di aumento di risorse per garantire una copertura costante anche per il prossimo triennio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Emendamento rubricato n. 68) presentato da Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea

Grazie, Presidente.
Non voglio far perdere troppo tempo, anche perché abbiamo presentato emendamenti di merito. Questo è uno di quelli e riguarda il finanziamento delle professioni ordinistiche, per dare attuazione a una legge che, fino a oggi, non è stata finanziata, la legge regionale n. 19 del 2011.
Si tratta, sostanzialmente, di 150.000 euro per coloro che intendono dare una svolta positiva alla propria professione e la Regione, attraverso questa legge, se finanziata, potrebbe dare questa opportunità.
Chiediamo all'Assessore Reschigna se può valutare positivamente quest'emendamento per le professioni ordinistiche.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Tronzano.
Emendamento rubricato n. 88) presentato da Ottria, Appiano, Chiapello Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Il Consigliere Ottria dà per illustrato l'emendamento.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 232) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 233) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 234) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale dà per illustrati gli emendamenti.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 166) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La Consigliera Frediani dà per illustrato l'emendamento.



PRESIDENTE

Passiamo alla missione 16.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 235) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale dà per illustrato l'emendamento.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 34) presentato da Graglia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tale emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 167) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 177) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 178) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 170) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Se è possibile, farei un'unica illustrazione degli emendamenti 167), 177) 178) e 170).
Il 167) è un emendamento che prevede 50.000 euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021 e riguarda il capitolo 142574, "Spese per studi e programmi di sperimentazione agraria applicata in campo fitopatologico per attività e funzionamento dei laboratori agrochimici e fitopatologici". È un emendamento che abbiamo presentato spesse volte sia nel previsionale che in assestamento, emendamento che giudichiamo importante per tutta una serie di questioni.
Le emergenze fitopatologiche, in questi anni, si sono susseguite sempre con maggior frequenza e con maggior danni all'agricoltura. Per questo motivo, è importante mettere in campo elementi atti a prevenire, in un certo senso gli effetti più nefasti. Le emergenze non le possiamo prevedere, ma possiamo mettere in campo un sistema solido che possa agire allorquando le emergenze si presentano e dare modo, a chi opera nel settore fitopatologico, di studiare interventi adatti a risolvere ogni emergenza.
Chiaramente, ci vorranno fondi per agire direttamente in campo ed eliminare questo tipo di fitopatologie.
L'emendamento n. 177) agisce sul triennio: 160.000 euro per ciascuna delle annualità. Quest'emendamento è il primo dei tre che si occupa di danni da fauna selvatica. Questi emendamenti agiscono su vari capitoli, proprio per un diverso sistema di ristoro di questi danni, sistema che peraltro funziona molto poco. L'emendamento n. 177) agisce sul capitolo 177135 "Risarcimento da parte degli ATC e CA dei danni arrecati dalla fauna selvatica".
L'emendamento n. 178) prevede 16.700 euro sempre sul triennio.
Faccio fatica ad alzare sempre di più la voce.



PRESIDENTE

Ha ragione, Consigliere, proviamo a chiedere nuovamente un po' di silenzio.



MIGHETTI Paolo

Questi 16.700 euro sono previsti sul capitolo 134095, "Indennizzi anche a carattere assicurativo per incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica".
L'emendamento n. 170) riguarda il risarcimento, da parte delle Province dei danni da fauna selvatica alle colture. È uno dei tre emendamenti che riguarda gli incidenti stradali, un argomento importante e che lo sta diventando sempre di più. Il problema degli incidenti stradali con fauna selvatica è un problema sempre più attuale. Inoltre, c'è anche il problema dei danni all'agricoltura.
L'emendamento n. 170) prevede 300.000 euro per ciascuno degli anni sul capitolo 177130, "Fondo regionale per il risarcimento da parte delle Province ai danni arrecati dalla fauna selvatica".
Nella scorsa settimana avevo illustrato un altro emendamento sempre sul tema, riguardante il risarcimento nelle aree parchi, sempre per i danni causati da fauna selvatica alle colture. Voglio solo porre l'accento sul fatto che non è che siamo diventati pazzi e presentiamo emendamenti uguali: il problema è che c'è una dispersione delle modalità di risarcimento che di per sé, rappresenta già un problema.
Nel corso della discussione generale avevo fatto un appunto sulla questione, facendo riferimento a degli articoli di giornale. L'Assessore Ferrero, che purtroppo non c'è in questo momento, nei giorni scorsi si è premurato di rispondere a quell'articolo sulla stampa di Alessandria. Ho anche avuto una breve interlocuzione con lui. Effettivamente, il problema è difficile da risolvere, ma dobbiamo cercare di affrontarlo.
Noi stiamo cercando di affrontarlo anche con il Governo: la prossima settimana io e il collega Campo andremo a sollecitare i nostri parlamentari per far sì che avvengano delle modifiche alla legge 157, affinché ci siano degli strumenti per il controllo; strumenti che, a oggi, sono veramente pochi e l'abbiamo visto con l'andamento della legge sulla caccia e con l'impugnativa che abbiamo dovuto superare per la modifica della legge stessa.
Pensiamo che il solo inserimento dei selecontrollori all'interno del meccanismo dei piani di controllo degli ungulati non sia sufficiente pensiamo a un ruolo più preponderante dell'Istituzione e della Provincia come elemento di controllo della fauna selvatica, come bene indisponibile dello Stato allorquando causa problemi ai privati cittadini.
In questo momento, anche se siamo a fine legislatura, ci siamo premurati di affrontare il problema senza preconcetti, cercando di risolverlo senza avere ulteriori rimandi e ulteriori polemiche sterili su un argomento che invece, va affrontato in maniera tecnica, in maniera attenta alla tutela della fauna selvatica e delle nostre aziende agricole.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Comprensivo "Regio Parco" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe V E della scuola primaria Istituto Comprensivo "Regio Parco" di Torino in visita a Palazzo Lascaris ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi

Proseguimento esame disegno di legge n. 342 inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2019-2021" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 342 e dei relativi emendamenti.
Emendamento rubricato n. 175) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 176) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Abbiamo presentato un emendamento uguale: la cosa mi preoccupa! Quest'emendamento va a completare gli emendamenti precedenti e a integrare il discorso attraverso il quale ho illustrato gli emendamenti: il tema della sicurezza sul lavoro. Nell'illustrazione precedente ho evidenziato come sia necessario aumentare la formazione sul tema sicurezza, come sia necessario implementare un sistema di controllo efficace sul rispetto delle normative nei luoghi di lavoro. Quest'emendamento va a integrare il terzo elemento fondamentale, relativo all'utilizzo di attrezzature atte a tutelare la sicurezza dei lavoratori.
Anche questo è un tema importantissimo, fondamentale, legato alla prevenzione degli incidenti. Su questo tema, chiediamo uno stanziamento di risorse non elevato: è una cifra che corrisponde a 30.000 euro per il 2019 e 36.000 euro per le prossime due annualità (2020 e 2021), in modo da garantire uniformità di stanziamento sulle tre annualità.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Emendamento rubricato n. 18) presentato da Graglia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 60 presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 15) presentato da Graglia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 19) presentato da Graglia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 168) presentato da Andrissi, Bertola, Bono, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 169) presentato da Andrissi, Bertola, Bono, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, parlo dell'emendamento n. 168).
Nel testo unico sull'agricoltura è stata inserita una proposta di legge che vedeva come primo firmatario il sottoscritto, per creare un sistema di tracciabilità e rintracciabilità basato sul sistema operativo open source Blockchain. È importante che la Regione Piemonte si attivi su questo fronte, perché il Governo nazionale ha messo a disposizione 45 milioni per progetti da parte di enti pubblici o aziende private che utilizzino tale sistema operativo.
Considerato che la Regione Piemonte ha inserito la realizzazione nella piattaforma operativa basata su questo sistema informatico operativo sarebbe importante dare gambe a quest'iniziativa che consentirebbe alla Regione Piemonte di attivarsi su un fronte di cui abbiamo decisamente bisogno.
Accennavo prima al problema della tracciabilità e della rintracciabilità: se è vero - come risulterebbe - che le rese del riso biologico sono superiori alle rese del riso convenzionale (risulterebbe questo dato) allora questo dato dovrebbe essere reso pubblico dal Ministro.
Chiedo, pertanto, all'Assessore di fare pressione sul Ministero dell'Agricoltura per chiedere che venga reso pubblico, perché un decreto lo prevede, quindi non vedo quale motivo ostativo ci possa essere nel non farlo. Considerando che l'Ente Nazionale Risi fornisce i dati al Ministero è nostro interesse che li fornisca anche al nostro Assessore regionale l'Assessore Ferrero, considerando che in Piemonte si produce una quantità di riso che percentualmente rappresenta la maggioranza del riso italiano che ammonta al 50% della produzione del riso europeo.
Questo testimonia che vi è un'estrema necessità di migliorare il sistema di tracciabilità e rintracciabilità. Lo chiedono anche i consumatori, che vogliono sapere cosa c'è effettivamente nel sacchetto di riso, di pasta o nel vasetto di marmellata che comprano. Insomma, vogliono conoscere i prodotti, poter rintracciare tutti i passaggi di filiera e arrivare effettivamente al produttore.
La legge operativa (saremmo sicuramente il primo ente pubblico a livello nazionale, non so a livello internazionale) che presenta una proposta di questo tipo potrebbe avere anche un finanziamento e diventerebbe veramente un passaggio importante per questa Regione.
Passerei al successivo emendamento, che è il n. 169).



PRESIDENTE

Sì, prego.



ANDRISSI Gianpaolo

Con quest'emendamento chiediamo di investire 50.000 euro (abbiamo fatto una stima approssimativa, probabilmente la cifra potrebbe essere inferiore) per i laboratori fitofarmaci della Regione Piemonte, che hanno tutte le attrezzature per essere accreditati, ma senza una precisa figura professionale - quella del chimico - non possono esserlo.
Insomma, questo "piccolo chimico" che garantirebbe l'accreditamento ai laboratori, lo possiamo trovare? Continua, infatti, a persistere una situazione paradossale: se non abbiamo un laboratorio accreditato che possa rilasciare analisi certificate costringiamo tutti gli enti di controllo che fanno prelievi sul campo a rivolgersi fuori Regione, con un conseguente aggravio di tempo e di costi.
È già impegnativo ottenere una persona che faccia il controllo, e che lo faccia nel momento giusto e nelle situazioni più critiche, per cui dopo gli sforzi fatti dall'Assessore Ferrero e le pressioni esercitate dal Consiglio tutto, il fatto che si stia andando in quella direzione è certo positivo.
Tuttavia, il fatto che non si riesca a garantire un salto di qualità fornendo analisi certificate, con un abbattimento dei costi e con una riduzione dei tempi, solo perché manca una figura specialistica - quella del chimico - crediamo che sia veramente intollerabile.
Peraltro, questa figura professionale potrebbe essere ottenuta anche mediante il trasferimento da un altro ente pubblico: non credo che sia così difficile acquisirla! Rinnovo quindi l'appello all'Assessore Ferrero: gli sto chiedendo tante cose in un colpo solo, ma ne ho approfittato anche perché il tempo da qui a fine marzo sta scadendo, quindi credo che sia importante che la Regione faccia ancora questo piccolo sforzo prima della fine della X Legislatura.
Darebbe veramente dei grossi benefici a tutto il settore.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Andrissi.
Con quest'emendamento abbiamo terminato l'illustrazione della missione 16.
Procediamo con l'esame della missione 17.
Emendamento rubricato n. 236) presentato da Vignale, Fluttero, Tronzano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 84) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Si tratta del "maxiemendamento" che ho già abbondantemente illustrato nella relazione che ho fatto al Consiglio regionale la settimana scorsa.
Ne approfitterei, comunque, per esprimere il parere sugli emendamenti che sono stati presentati. Prima, però, vorrei fare due brevissime riflessioni su due temi che sono stati evidenziati nell'illustrazione di molti emendamenti.
La prima considerazione riguarda l'ICT e le risorse destinate all'ICT per i Servizi della Regione.
Vorrei precisare che le risorse non sono diminuite, ma sono incrementate.
Vanno semplicemente lette diversamente, perché all'interno di questa legge di bilancio noi abbiamo portato tutta la parte di investimento, di ricerca e di sviluppo non in capo alle singole Direzioni o ai singoli Capitoli, ma in capo al Settore competente che governerà tutte le politiche di investimento richieste dei diversi Servizi regionali per quanto riguarda Sviluppo e Attività di ricerca sull'ICT.
Con la seconda considerazione tornerei brevemente sul tema della legge n.
2, relativa alla sicurezza degli sport invernali.
Per quanto riguarda i siti olimpici, il tema è affrontato all'interno dell'emendamento che ho depositato sui capitoli di spesa obbligatoria.
Per quanto riguarda gli stanziamenti sulla sicurezza dell'attività sciistica, nel rendiconto che stiamo ultimando come Giunta regionale considereremo come passività pregressa una annualità. Pertanto, questa verrà iscritta tra le parti accantonate e vincolate del rendiconto e potrà essere utilizzata nel corso del 2019 all'interno dei 106 milioni di potenziale utilizzo dell'avanzo nella parte vincolata e accantonata. Questo è quanto.
Sugli emendamenti esprimo parere contrario, perché oggi non ho sinceramente margini per poter modificare alcunché, chiedendo il ritiro dell'unico emendamento presentato dalla maggioranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
È aperta la discussione finale o abbiamo ancora altri emendamenti? Cioè possiamo intervenire e la discussione la facciamo dopo?



PRESIDENTE

Se desidera, può fare una dichiarazione di voto sull'articolo oppure pu intervenire in discussione generale sull'articolo, o sugli emendamenti.
Prego, ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Non essendo intervenuti nella parte iniziale della discussione, vorremmo farlo adesso.
Intanto riconosciamo all'Assessore Reschigna il merito di questo bilancio visto che sarà l'ultimo che voteremo in quest'Aula e in questa legislatura.
Inoltre, vorremmo dargli atto che quattro anni fa, quando siamo arrivati il disavanzo certificato a cui dare copertura era di circa 3 miliardi e due, e l'abbiamo ridotto, come sapete, a quasi 889 milioni.
Credo che oggi sia anche il momento di precisare come abbiamo fatto queste scelte. Abbiamo portato la Regione fuori dal baratro, fuori dai dogmi dell'austerità. Credo che siano state fatte delle scelte rigorose, che hanno permesso, come diceva l'Assessore, di liberare risorse per salvaguardare le politiche sociali, i trasporti, la cultura e il turismo, e avviare investimenti sempre più importanti (credo che la vicenda sugli assegni di cura ne sia un esempio). Non solo.
Forse quest'Aula non lo dice abbastanza orgogliosamente, ma fatevelo ribadire soprattutto da chi ci ha creduto dal primo anno: a oggi - guardo ovviamente l'Assessora Cerutti, ma anche il collega Appiano e tutti i Consiglieri che hanno lavorato su questo tema e hanno seguito la vicenda sono più di 60.000 i ragazzi che finiranno il loro percorso di studio grazie alle scelte che abbiamo fatto nei bilanci.
Il fatto di aver tramutato in "spesa obbligatoria" una voce così importante dovrebbe essere un segnale per tutto il Paese. Siamo entrati in questa Regione quando qualcuno ancora diceva "Prima ai piemontesi" e non ne capiva il valore aggiunto per una Regione e per una città come la nostra, che è diventata grande grazie ai tanti immigrati che l'hanno popolata. Ed è ancora grande oggi, perché di quei 100.000 universitari ci sono tantissimi studenti fuori sede. Se riuscissimo a capire che in quella spesa obbligatoria dovrebbe esserci un valore di solidarietà e coesione di tutto il Paese.
Noi non vogliamo fare il dumping rispetto alle Regioni del Sud; noi vogliamo dire che quello è un diritto inviolabile. L'idea che ogni ragazzo anche privo di mezzi, possa arrivare ai più alti gradi di istruzione, è diventata la cifra di un'intera legislatura.
Lo diciamo perché sono più i ragazzi che se ne vanno all'estero, di quanti immigrati entrano in questa Regione. La nostra preoccupazione deve essere per tutti quelli che ce la fanno a laurearsi e poi spesso non trovano alternative.
Chiudo sulla vicenda degli assegni di cura, più che altro perché è proprio oggetto dei nostri emendamenti.
È una battaglia che facciamo da quando siamo entrati in Consiglio.
Finalmente nell'ultimo bilancio ci sarà, non solo, come ogni anno, la copertura per finanziare gli assegni - quei 53 milioni destinati a coprire anche le borse lavoro per i pazienti psichiatrici, i gruppi appartamento e le comunità alloggio psichiatriche - ma anche un aumento previsto già dal 2020 fino a 73 milioni. Questi 20 milioni aggiuntivi permetteranno di attenuare il divario tra Torino e gli altri territori.
Questo lo dico e mi fa piacere parlare a nome di un Gruppo che ha provato a insistere sul fatto che le contraddizioni non erano nella comunità torinese, ma nel fatto che spesso il resto del Piemonte non aveva quella stessa attenzione e quei segnali, soprattutto in termini di risorse economiche, per estendere un modello più efficiente ed economico di altri sistemi.
Credo che questa vicenda ci abbia insegnato che i "Piemonti" sono diversi ma la cosa più importante è mettere a fattore comune le esperienze migliori che nei territori ci sono.
La vicenda degli assegni di cura è un tema che anche in futuro continuerà a essere al centro sia delle politiche sociali sia delle politiche sanitarie proprio perché, come sapete, per noi si tratta di prestazioni sanitarie e non solo assistenziali, come ci ricorda il manifesto sulle non autosufficienze, che spero voteremo come allegato a questo bilancio.
Siamo contenti che migliaia di famiglie e persone potranno essere sgravate da costi economici e da situazioni spesso difficili, come abbiamo più volte detto in questi anni.
Grazie, colleghi.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Superiore "C. Darwin " di Sangano (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Superiore "C. Darwin" di Sangano in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi

Proseguimento esame disegno di legge n. 342, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2019-2021" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 342, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2019-2021", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono in discussione generale sull'articolo 2; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Sarei intervenuto lo stesso in risposta alla dichiarazione di voto su tutti i nostri emendamenti da parte del Vicepresidente Reschigna, ma intervengo a maggior ragione dopo aver ascoltato il Consigliere Grimaldi che ovviamente da membro della maggioranza, non è che ha visto un altro film, ha interpretato lo stesso film in maniera diversa da come lo abbiamo interpretato noi, e come credo lo stiano interpretando i cittadini piemontesi, non solo quelli che si recheranno alle urne, ma magari anche quelli che non si recheranno.
Dobbiamo considerare anche questo dato.
Innanzitutto segnalo grande dispiacere da parte del nostro Gruppo Consiliare, nel senso che, anche in questo bilancio, l'Assessore e la Giunta hanno fatto la parte dell'asso "pigliatutto", nel senso che non c'è stato nessun emendamento di maggioranza o di opposizione che verrà approvato, anzi, è stato addirittura chiesto alla maggioranza di ritirare i propri emendamenti, di non presentarli o quei pochi presentati di ritirarli.
Questo potrebbe quasi essere una prevaricazione del ruolo della Giunta rispetto al ruolo del Consiglio che, ricordiamolo, non è solo di indirizzo e di controllo. Posto che già il controllo lo facciamo poco, perché non siamo assolutamente messi in condizioni di controllare, segnalo che il parere dei Revisori dei Conti, 43 pagine, lo abbiamo ricevuto adesso.
Su questo chiedo al Vicepresidente Reschigna come intende proseguire nel merito.
Dicevo: indirizzo lo facciamo, ne facciamo tanto, perché tanti - tanti atti di indirizzo che poi, come sappiamo, indirizzano poco o niente.
Vorrei capire qual è il ruolo dell'Assemblea consiliare, forse per il futuro oramai, visto che noi dovremmo essere un'Assemblea che fa le leggi quindi dovremmo fare - tra virgolette - non dico proprio la presentazione della legge di bilancio con i dati, però i nostri emendamenti dovrebbero servire a indirizzare l'attività della Giunta.
Secondo me, non l'abbiamo indirizzata per nulla. Magari è una debolezza nostra, ma noi abbiamo fatto il possibile, tant'è che oggi vengono contingentati i tempi, cioè la durata della discussione viene compressa per approvare entro oggi il documento di bilancio, con tutti i dati contabili.
Dirò di più. I due maxiemendamenti del Vicepresidente Reschigna possono essere letti in modi diversi (poi voi potrete capire quale lettura facciamo noi): da un lato, è la parte politica, più che altro gli Uffici regionali (io, anche se sono un umile Consigliere regionale, ringrazio per l'attività fatta) che hanno "trovato la quadra" del bilancio; dall'altra, vista la particolarità della somma dei due maxiemendamenti, un'altra interpretazione che mi sento di fare è quella di un giochino da parte della Giunta e del Vicepresidente Reschigna.
Il primo maxiemendamento riduceva tantissime voci di bilancio; il secondo maxiemendamento, a distanza di dieci giorni, ristanziava quei fondi tagliati.
Francamente, mi è sembrato quasi uno strumento per dire ai Consiglieri: "Guardate, abbiamo faticato tantissimo a non tagliare delle voci di bilancio, non ci chiedete altro". Però i tagli rimangono. Ovviamente rimangono tagli sulle politiche sociali, soprattutto sul tema, come ho già detto, del non rispetto di una norma di legge. Questo lo ritengo gravissimo. Quindi il non rispetto della legge 1/2004, dove dice che i fondi devono essere pari a quelli dell'anno precedente, incrementati dell'inflazione, per incremento dell'inflazione, programmata ai sensi dell'ISTAT.
Questa è la prima cosa.
Secondo, ci sono stati tagli sulla scuola.
Il Consigliere Grimaldi ricorda sempre l'università. Ben venga, noi siamo contentissimi che si diano le borse di studio a tutti i fuori sede che vengono qui, però poi chiediamoci anche il perché, facciamoci una domanda perché non credo che dal Sud Italia siano tutti contenti di venire nella bellissima Torino e nel bellissimo Piemonte. Magari avrebbero piacere di avere sedi universitarie, degne di questo nome, al Sud, e magari avere anche sbocchi lavorativi.
Ha detto bene il collega Grimaldi di non fare dumping, ma un po' lo facciamo e lo fanno anche altre Regioni con noi. Tante persone arrivano da noi dal Sud Italia e magari tanti piemontesi vanno a studiare fuori perch sanno che poi non ci saranno sbocchi lavorativi in Piemonte.
Anche i dati industriali segnalano un dato in negativo per quanto guarda il Piemonte. Forse il tema riguardava più l'automotive, di cui forse parleremo domani, però i dati sono incontrovertibili. Magari una piccola responsabilità di quest'Amministrazione che ha bloccato i fondi di Finpiemonte per due anni ci sarà stata. Magari? Perché si guarda sempre fuori, sempre ad alti livelli, al Governo nazionale e all'Europa, ma magari qualche responsabilità l'abbiamo avuta anche noi con questo.
Mi spiace molto chiudere il bilancio con un contingentamento, con nessuno accoglimento degli emendamenti delle opposizioni e con tagli sulla scuola.
L'università viene finanziata, ma la scuola e gli assegni di studio di iscrizione e di frequenza rimangono al palo. Rimangono fermi e non c'è nessuna copertura totale dei richiedenti. Non c'è la copertura del 100%.
Se l'università ovviamente è fondamentale per offrire un ruolo da protagonisti ai nostri giovani, non possiamo però penalizzare la scuola dell'obbligo, perché sarebbe un'assurdità, come lo sarebbero altri tagli alla cultura. Come ha detto la collega Frediani, ancora una volta ci sono stati tagli sulla cultura e questa tendenza dei tagli alla cultura non è stata smontata neanche da quest'Amministrazione di centrosinistra a guida Chiamparino.
Sull'ambiente sono state previste misure d'investimento, soprattutto sul tema della qualità dell'aria, quindi del rinnovo dei veicoli ma, anche qui con risorse nazionali, con fondi d'investimento liberati; c'è stato un taglio (ringrazio il collega Andrissi) sull'ARPA, e sono stati fatti tagli su altre misure importanti a tutela del territorio.
C'è ancora molto da fare e chiudo dicendo che non possiamo pensare che la salvezza di questa Regione passi da un buco in una montagna, Presidente Chiamparino: noi crediamo che si debba passare dalla tutela costante e quotidiana del nostro territorio che, com'è accaduto con l'incendio che c'è stato in Val di Susa nei mesi passati, è assolutamente senza controllo senza regia e senza un vero e attento controllo da parte della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
La parola al Consigliere Appiano.



APPIANO Andrea

Grazie, Presidente.
Sento il dovere, come relatore della legge, di fare in tre minuti - non di più - una brevissima replica, soprattutto all'intervento precedente.
Nel momento in cui si stigmatizza l'atteggiamento del Vicepresidente, che avrebbe "quasi come un giochino" (uso virgolettando i termini che sono stati utilizzati), prima tagliato poi ripristinato.
Io non tornerò sul dettaglio delle risorse, che sono state appostate al bilancio, sulle politiche sociali, sugli investimenti, sul diritto allo studio e così via, ma vorrei semplicemente richiamare l'estrema difficoltà con cui si cerca di dare una stabilità triennale ai conti di questa Regione, con provvedimenti. Altro che "giochini"! Hanno cercato di guardare addirittura i prossimi 15 o vent'anni mettendo in sicurezza i conti della Regione e penso all'emendamento sull'acquisto del floor di uno dei tre derivati ereditati da quast'Amministrazione regionale. Quindi, respingiamo questo tipo d'interpretazione.
Guardiamo con orgoglio, com'è stato ricordato prima dal collega Grimaldi il fatto che questa Giunta e quest'Amministrazione regionale, per il terzo anno consecutivo, pone le condizioni anche per gli anni a venire, nel dichiarare spesa obbligatoria la spesa per il diritto universitario garantendo a tutti gli studenti, per merito e per reddito, meritevoli di borsa di studio universitaria di averla effettivamente, in netta discontinuità rispetto alla situazione che abbiamo ereditato cinque anni fa, dove meno della metà degli studenti aventi diritto, effettivamente ricevevano la borsa di studio. Nel fare questo, in questa difficoltà finanziaria, abbiamo fatto delle scelte non di taglio orizzontale, ma di appostazione di risorse sui capitoli che ritenevamo più strategici. Non siamo certo noi che promuoviamo dumping studentesco com'è stato detto in precedenza.
Infine, vorrei ricordare un pezzo significativo del maxiemendamento che riprenderò nell'illustrazione di alcuni ordini del giorno. Stabilizzare su tre anni 55 milioni di euro, come extra LEA, per disabili, per anziani non autosufficienti e per la fragilità psichiatrica è tutt'altro che un "giochino". Questa è una novità assoluta rispetto anche alle annualità precedenti gestite da quest'Amministrazione, dove con grande difficoltà appostavamo sull'anno in corso il fondo integrale e poi rimandavamo agli anni a venire la stabilizzazione future. Noi, invece, consegniamo alla prossima Amministrazione un bilancio che sui tre anni garantisce questi 55 milioni.
Quindi, ci riconosciamo in questo sforzo; è uno sforzo di squadra, è uno sforzo che ci sentiamo di condividere nelle linee guida e nel risultato finale, anche se ciascuno di noi, in nome di quello sforzo collettivo magari ha dovuto mettere in secondo piano elementi specifici e di dettaglio, ma la forza sta nel prodotto complessivo e nel gioco di squadra e non tanto nella sommatoria delle individualità.
Anche sul diritto allo studio "infrauniversitario", che spesso viene indicato come l'agnello sacrificale rispetto allo studio universitario vorrei ricordare che in una delle ultime Commissioni sull'istruzione l'Assessora Pentenero ha ben indicato le linee guida del prossimo bando dove mettendo insieme, in un modo più sinergico e più avanzato, fondi nazionali e fondi regionali riusciremo a superare quelle problematiche registrate con gli ultimi bandi e a garantire la soddisfazione della graduatoria sul diritto allo studio infrauniversitario per un numero di persone e di famiglie ben superiore a quello registrato nell'ultimo bando.
Ugualmente da questo punto di vista, respingiamo l'indicazione di aver individuato l'agnello sacrificale, il punto debole del diritto allo studio che per noi è importante da zero a tutti gli anni necessari per raggiungere il più alto grado d'istruzione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Appiano.
Ha chiesto la parola anche il Consigliere Vignale, ma è mezzogiorno e dobbiamo procedere con le interrogazioni a risposta immediata, quindi lo segniamo per il pomeriggio.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.00)



(I lavori proseguono alle ore 12.01 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 2593 presentata da Graglia, inerente a "Danni rivendicati dal soggetto privato dell'operazione ospedaliera di Fossano" (rinvio)


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 2593.
Al posto dell'Assessore alla sanità, risponde l'Assessore Ferrero.
Prego, Vicepresidente Graglia, prenda pure la parola per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie. Presidente.
Do per illustrata l'interrogazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrero per la risposta.



FERRERO Giorgio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Al collega Graglia volevo dire che l'oggetto della domanda è così complesso che, nell'immediato, non è possibile dare una risposta: gliela faremo avere a breve termine.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 2592 presentata da Monaco, inerente a "Chiarezza per il futuro dell'audioprotesica"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 2592.
Al posto dell'Assessore Saitta, risponderà l'Assessore Ferrero.
La parola al Consigliere Monaco per l'illustrazione.



MONACO Alfredo

Grazie, Presidente.
Effettivamente sono solo cinque anni che facciamo delle interrogazioni e non sempre risponde l'Assessore, ma sono lieto che in questo caso abbia delegato l'Assessore Ferrero a rispondere su un tema che è di particolare importanza.
Sembrerà banale parlare di un argomento che parrebbe di nicchia, cioè quello dell'audioprotesi, ma in realtà il tema è molto più complesso e il Piemonte è una regione fortemente motivata e ricca in termini culturali su tale argomento: ha una formazione specifica, è stata ed è leader, nonch pilota su una serie di tematiche, quindi ha un know how fortissimo in materia.
Che cosa succede? Negli ultimi anni, la tecnologia ci ha messo a disposizione degli strumenti di sostegno all'udito e quindi alle difficoltà sensoriali: si tratta di apparecchietti elettronici chirurgicamente impiantabili che sembrerebbero assimilabili a quelli delle audioprotesi esterne. Ebbene, non è così: un dispositivo che va impiantato chirurgicamente ha delle caratteristiche diverse e anche il percorso deve essere diverso.
A oggi, è stato riconosciuto a tutti i livelli che, forse per un errore fatto qualche tempo fa, si è immaginato che si potessero assimilare i due strumenti; in proposito, c'è un parere del Senato della Repubblica e un altro della Camera dei Deputati, che riconoscono invece la necessità di mantenere per le audioprotesi esterne un percorso personalizzato individualizzato e ritenuto a tariffa.
Allora, nelle prossime settimane e mesi andremo in gara. Io sono stato piuttosto critico nell'interrogazione, perché c'era già un gruppo di lavoro prima, ma se n'è fatto un altro, così ci siamo trovati in Assessorato un altro gruppo di lavoro che sta lavorando e proponendo uno schema che possa essere di ausilio per la società di committenza.
Il timore è che la gara possa essere elaborata, com'è successo in altre Regioni, in una in particolare, che peraltro ha subito un ricorso al TAR perdendolo, e cioè vincendo il ricorrente. È bene che non si faccia una gara unica, cioè che non si confonda la protesi acustica in un unico calderone, perché immaginiamo che cosa potrebbe accadere mettendo insieme un dispositivo impiantabile chirurgicamente con uno che, invece, deve essere impiantato secondo esigenze che il Piemonte ha molto radicate e molto forti in termini culturali nel seguire un percorso personalizzato: rischieremmo di perdere un grande know how e di non dare un servizio ai cittadini.
La richiesta, se si sta andando in una direzione di unificazione, è di mantenere l'attenzione piuttosto alta sul fare due gare d'appalto diverse o, meglio, la gara per l'audioprotesi impiantabile è legittima e va benissimo, ma occorre mantenere un corretto percorso identificato da tutti i canali di personalizzazione per le forme esterne.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrero per la risposta.



FERRERO Giorgio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Consigliere Monaco, le leggo la risposta. Abbia pazienza, ma non so aggiungere altro.
Come ho avuto modo di verificare personalmente - scrive l'Assessore Saitta la scorsa settimana, nel corso del sopralluogo effettuato al cantiere, i lavori per la costruzione del nuovo Polo sanitario di Venaria si concluderanno nel mese di aprile.
Stavo leggendo un'altra risposta, non quella di Monaco. Chiedo scusa.
I professionisti che compongono i nuclei tecnici a supporto delle gare espletate da SCR Piemonte vengono individuati dai Settori regionali competenti per materia e, nel caso in questione, sono stati indicati dal Settore Assistenza farmaceutica integrativa e protesica della Direzione Sanità, nel rispetto della disciplina specifica, seguendo il criterio della rappresentatività territoriale e della comprovata competenza.
L'esperienza dei componenti della Commissione è equamente distribuita fra i vari ambiti degli impianti audioprotesici, sia esterni sia impiantabili chirurgicamente; inoltre, il raccordo fra l'esperienza della Commissione appropriatezza e il lavoro del Nucleo tecnico è assicurato dalla presenza in quest'ultimo di tre componenti della succitata Commissione.
S ritiene dunque che i criteri adottati per l'individuazione dei componenti il Nucleo tecnico di supporto di SCR Piemonte per l'espletamento della gara regionale per dispositivi audioprotesici siano tali da garantire la necessaria attenzione alle diverse esigenze correlate ai dispositivi chirurgicamente impiantabili e a quelli esterni.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Stato giuridico ed economico del personale dipendente

Interrogazione a risposta immediata n. 2597 presentata da Tronzano inerente a "Non emanazione del DPCM previsto dal comma 4, dell'articolo 23 del D.Lgs. 75/2017 (Ricadute sui dipendenti della Regione Piemonte)"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 2597, cui risponderà l'Assessore Ferraris.
La parola al Consigliere Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea

Grazie, Presidente.
Essendo un argomento sensibile per tutti i dipendenti regionali, chiedo all'Assessore una risposta puntuale su questo tema, perché nel frattempo ho preparato e inviato una richiesta di interrogazione a risposta scritta alla quale però non è mai stata data risposta e quindi, non capendone il motivo ed essendo ormai passato un mese, ho fatto un'interrogazione a risposta immediata.
Il tema è sostanzialmente quello del decreto legislativo 75/2017, relativo all'articolo 23, comma 4, che dava facoltà, a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020, alle Regioni a Statuto ordinario e alle Città metropolitane che rispettano i requisiti di poter incrementare l'ammontare della componente variabile dei fondi per la contrattazione integrativa destinata al personale.
Tale decreto legislativo è stato emanato; poi, nei successivi 90 giorni purtroppo non è stato emanato un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) e qui ci sta il primo baco, il primo vulnus.
Il secondo dato che illustro all'Assessore - cosa che senz'altro lui saprà già - è che nella nostra legge di bilancio del 17 dicembre 2018, in mancanza di disposizioni nazionali per la quantificazione del risorse da destinare al trattamento economico del personale regionale, le disposizioni finanziarie naturalmente non sono sufficienti per rendere reali le attese create da questo decreto legislativo 75/2017 e dal non emanato DPCM.
Quindi chiediamo all'Assessore, con unica domanda, perché le domande nell'interrogazione a risposta scritta erano più di una, di sapere soltanto quali saranno allora le ricadute economiche per i dipendenti regionali qualora il DPCM non fosse adottato, visto che nella legge regionale del 17 dicembre 2018, cioè l'assestamento di bilancio, non abbiamo inserito risorse sufficienti.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferraris per la risposta.



FERRARIS Giovanni Maria, Assessore al personale e organizzazione

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Tronzano, ma non sono a conoscenza dell'interrogazione a risposta immediata di cui parlava, per cui mi scuso ma evidentemente c'è stata qualche défaillance di comunicazione da parte degli Uffici.
Rispondo per quello che mi è stato chiesto, a seguito di un consultazione con gli Uffici, leggendo un documento a firma del nostro direttore ad interim.
In riferimento all'interrogazione in oggetto, si comunica che l'Amministrazione regionale ha espletato tutti i passaggi tecnici relativi alla quantificazione del trattamento accessorio del personale previsto dalla contrattazione decentrata integrativa 2018 per un valore previsto di incremento dei fondi pari a 4.200.000,00. Tale quantificazione è stata effettuata ai sensi dell'articolo 23, comma 4 del decreto legislativo 75/2007 che recita: "A decorrere dal 1° gennaio 2018 e sino al 31 dicembre 2020, in via sperimentale le Regioni a Statuto ordinario e le Città metropolitane che rispettano i requisiti di cui al secondo periodo possono incrementare, oltre il limite di cui al comma 2, l'ammontare della componente variabile dei fondi per la contrazione integrativa destinata al personale in servizio presso predetti enti, anche di livello dirigenziale in misura non superiore ad una percentuale della componente stabile dei fondi medesimi definito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottato su proposta del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, previo accordo in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 281 del 1997 entro 90 giorni dall'entrata in vigore del presente provvedimento.
Il predetto decreto individua infatti i requisiti da rispettare ai fini della partecipazione alla sperimentazione di cui al periodo precedente tenendo conto in particolare dei seguenti parametri: a) fermo restando quanto disposto all'articolo 1 comma 557-quater della legge n. 296 del 2006, il rapporto tra le spese di personale e le entrate correnti considerate al netto di quelle a destinazione vincolata; b) il rispetto degli obiettivi del pareggio di bilancio di cui all'articolo 9 della legge 24 dicembre 2012 n. 243; c) il rispetto del termine di pagamento dei debiti di natura commerciale previsti dall'articolo 41, comma 2, del decreto legge 24 aprile 2014 n.66; d) la dinamica del rapporto tra salario accessorio e retribuzione complessiva".
Tale valore incrementativo trova corrispondenza negli stanziamenti di bilancio, che peraltro stiamo approvando in queste ore.
Considerato l'intervenuto accordo tra le Regioni, si è in attesa del provvedimento di competenza del Governo, ossia un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Stante l'inatteso prolungamento dei tempi di adozione del provvedimento, si è condivisa con le altre Regioni la necessità di sollecitare il Governo tramite una lettera del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, richiamante l'urgenza di procedere alla conclusione della procedura istruttoria della pubblicazione del richiamato DPCM.



PRESIDENTE

È inusuale, ma do la parola al Consigliere Tronzano.



TRONZANO Andrea

Lo so che la mia richiesta d'intervento è inusuale, ma volevo chiedere visto che l'Assessore non è a conoscenza dell'interrogazione a risposta immediata, se può rispondermi una volta che verrà a conoscenza dell'interrogazione.



PRESIDENTE

Nel frattempo, verificheremo con gli Uffici quando l'interrogazione è stata presentata, in modo da darle la risposta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 2601 presentata da Ravello, inerente a "Quali azioni per tutelare i lavoratori della Cooperativa Aflexa di San Pietro Mosezzo?"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 2601.
La parola al Consigliere Ravello per l'illustrazione



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
Non vedevo l'Assessora Pentenero ed ero già preoccupate e pronto a lanciare una feroce critica nei suoi confronti, che invece trasformo in un apprezzamento preventivo.
L'oggetto dell'interrogazione riguarda una questione che si è sviluppata nei giorni scorsi nel territorio della provincia di Novara e che investe una cooperativa, la Flexa di San Pietro Mosezzo, la quale ha avviato una procedure di mobilità, con licenziamento collettivo, per almeno 66 dei suoi 78 lavoratori.
La cooperativa lavorava per conto di un' azienda di logistica alla quale una società del Gruppo Mondadori aveva affidato un appalto che non è stato rinnovato e la committenza, il Gruppo Mondadori, pare non aver fatto grandi passi per garantire la ricollocazione dei lavoratori fino a oggi e fino alla fine di marzo impegnati in questa attività.
La società affidataria, la Ceva Logistics, che prevede la possibilità di ricollocare 12 dei 78 lavoratori, ha già annunciato, tra l'altro, in un tavolo che si è tenuto in Prefettura pochi giorni fa, la piena disponibilità a contribuire al versamento degli importi per la copertura dei ticket di licenziamento e per garantire la loro NASPI, ma è evidente che questi due passaggi, quindi la ricollocazione di una piccola parte dei lavoratori e la contribuzione economica, non risolvono il potenziale problema sociale che si sta venendo a creare.
Riteniamo opportuno che la società committente faccia dei passi in avanti per far fronte a questa crisi e per rispondere alle più che legittime preoccupazioni di lavoratori che, nel migliore dei casi, rischiano di essere trasferiti in provincia di Como, a più di 70 chilometri di distanza (almeno una parte di essi). Nel peggiore dei casi, rischiano di trovarsi disoccupati.
Abbiamo ritenuto opportuno, di fronte anche a numeri che non sono privi di significato, investire la Regione, vista la competenza e vista l'attenzione già manifestata in passato rispetto a situazioni simili.



PRESIDENTE

La parola all'Assessora Pentenero per la risposta.



PENTENERO Giovanna, Assessora al lavoro

Grazie, Presidente.
Provo solo a contestualizzare, con alcuni elementi aggiuntivi rispetto a quello che è stato detto dal Consigliere.
La Flexa è una società cooperativa che opera nel settore della logistica e dei prodotti editoriali per conto di Ceva Logistics Italia presso la sede della committente di San Pietro Mosezzo Novara, dove prestano la propria attività 78 lavoratori che sono suddivisi su due commesse (12 dipendenti per la commessa M-dis e 66 dipendenti per la commessa Press-di).
La società, il 12 febbraio 2019, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 66 lavoratori della commessa "Press-di". Tale decisione è riconducibile al recesso del contratto da parte del committente Ceva Logistic. In particolare, la società "Press-di", controllata dal Gruppo Mondadori da cui dipendeva l'affidamento del servizio, ha recesso il contratto con Ceva Logistics, affidando le attività ad altro fornitore di servizi logistici, che intenderebbe trasferire nel Comasco. È evidente che a quel punto, scatterebbero delle clausole sociali che mi auguro siano state inserite, ma di cui a noi non risulta esserci notizia, al momento attuale.
In base alle tempistiche previste dalla normativa vigente sulle procedure di licenziamento collettivo, la procedura ora è nella fase sindacale (45 giorni della data di attivazione). Qualora le parti non dovessero trovare un'intesa, la trattativa proseguirà presso la Regione Piemonte per la successiva fase amministrativa (30 giorni dalla comunicazione di mancato accordo in sede sindacale).
Al momento, le organizzazioni sindacali non hanno manifestato nessuna esigenza d'intervento da parte della Regione. Ci diamo disponibili fin d'ora e, qualora ce ne fosse la necessità, convocheremo le parti anche se non siamo ancora nella fase istituzionale, ma in quella sindacale.
Trattandosi di un contratto di natura privata, noi non saremmo in grado di incidere in modo significativo rispetto al trasferimento dell'azienda e, se l'accordo dovesse chiudersi in sede sindacale, noi rispetteremo quello che verrebbe definito in tale sede. Qualora l'accordo non fosse rispettato e si richiedesse l'intervento della Regione, cercheremmo di attuare un accordo volto a salvare le situazione occupazionale e, qualora non ci fosse alcuna possibilità, avvieremmo le attività previste dalle politiche attive messe in campo sia da un punto di vista nazionale (l'assegno di ricollocazione) sia da un punto di vista delle politiche regionali, per consentire alle persone di ritrovare un'occupazione.
Attendiamo, ma se le organizzazioni sindacali decideranno di coinvolgerci in questa fase, noi lo faremo indipendentemente dalla competenza e dalla fase in cui esse si trovano.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 2595 presentata da Valetti, inerente a "Tipologia nuovi treni acquistati da Regione Piemonte e servizio di destinazione"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 2595.
Risponderà l'Assessore Balocco.
La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Quest'interrogazione nasce dalla pubblicazione di una delibera di Giunta regionale che comunica la messa in opera da parte della Regione di un bando per l'acquisto di alcuni convogli per il servizio ferroviario regionale.
Non avendo dettagli sulla tipologia di questi acquisti, chiediamo, anche ufficialmente, innanzitutto come si configura nel quadro finanziario, che la Regione ha più volte annunciato, di acquisto di nuovi treni, che verranno - immagino - dati in dotazione per il servizio ferroviario metropolitano alla società che si aggiudicherà il confronto competitivo cui partecipano Trenitalia e un consorzio composto da diverse aziende, tra cui GTT e Arriva Italia Rail, oppure se ci saranno degli acquisti destinati alle ferrovie regionali locali (immaginiamo le numerose ferrovie locali con un parco mezzi tutt'altro che nuovo).
Per un prossimo futuro, ci auguriamo la riapertura di alcune linee sospese tra cui (ce lo auguriamo) l'Asti-Alba, anche se è stata posticipata, la linea Pinerolo-Torre Pellice, che fa parte del nodo di assegnazione della procedura per l'SFM e senz'altro si registra che, in generale, il servizio ferroviario regionale manca di nuovi treni. Questa situazione non è stata aiutata da una situazione incerta con i contratti con Trenitalia. A oggi siamo ancora in regime di contratto ponte, ma le società, in assenza di una visione di contratti di lungo periodo, non si sbilanciano nel fornire treni alla Regione.
Noi consideriamo giusto il procedimento di acquisto dei treni da parte della Regione, perché aumenta il potere di trattativa dell'ente nei confronti dei gestori del servizio. Tuttavia, le risorse messe in campo (alcune decine di milioni di euro), in particolare per questo acquisto pubblicato in delibera di Giunta (38 milioni di euro), non sono sufficienti per rendere davvero la Regione un po' più forte su questo fronte. Pertanto cerchiamo almeno di capire a cosa possono essere destinati questi treni perché ve ne è un disperato bisogno non solo nel nodo di Torino, ma anche in tutto il resto del Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Balocco per la risposta.



BALOCCO Francesco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Le darò poi la risposta scritta, che però non è esaustiva rispetto alla premessa che lei ha fatto.
Per chiarire velocemente, si sta - spero finalmente - chiudendo il periodo delle offerte per il servizio ferroviario metropolitano cui concorrono come lei ricordava - due soggetti: Trenitalia e Arriva Italia Rail.
All'interno di questa offerta, i due contendenti dovranno proporre investimenti per il rinnovo del parco dei mezzi destinati a quel tipo di servizio.
La delibera cui lei fa riferimento riguarda, invece, il finanziamento di una parte del materiale rotabile incluso nel cosiddetto contratto ponte.
Per precisare quanto lei diceva poco fa, il contratto ponte prevede l'acquisto di 15 treni, in base alle risorse che ne sono state definite cioè 102 milioni, che sono composti dai 38.745.000 euro della delibera cui lei faceva riferimento, che si scompongono in 20.295.000, FSC 2014/2020, e il cofinanziamento di Trenitalia per 18.450.000, cui si aggiungono i 39.705.000 euro che provengono dalla finanziaria 2015, con l'aggiunta dell'ulteriore cofinanziamento di Trenitalia per 23.550.000. Il totale è 102 milioni: sono inclusi nel contratto ponte e corrispondono a 15 treni.
Arrivo alla risposta alla sua domanda, che, com'è scritto nella delibera stessa, riguarda complessi elettrici a monopiano, a quattro o cinque casse con bassa e media capacità di trasporto, rispettivamente a circa 300-400 posti a sedere.
Questa definizione, poiché fa riferimento, poi, all'acquisizione non attraverso una gara che faccia direttamente la Regione Piemonte, ma che come è scritto nel contratto ponte - utilizzerà la gara fatta a suo tempo da Trenitalia stessa, significa che i treni che verranno acquisiti sono elettrici a monopiano e corrispondono, vista l'offerta della gara di Trenitalia, ai Pop Alstom.
Rimangono ancora delle risorse che devono essere convenzionate definitivamente con il Ministero competente, il Ministero ai Trasporti (facciamo molta fatica in questo periodo). Una volta che questa convenzione sarà stipulata (sono altri 43 milioni), si potranno acquisire ulteriori treni sia per il servizio ferroviario metropolitano, sia treni bimodali per quelle linee oggi non elettrificate (parecchie di queste sono proprio le linee sospese, cui faceva riferimento l'interrogante).
In questo caso, però, non ci sono gare chiuse da parte di Trenitalia (quella sui cosiddetti diesel non è ancora stata affidata). C'è, invece una gara conclusa e affidata da parte di Trenord. Stiamo verificando la possibilità di agire sull'una o sull'altra gara.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 2599 presentata da Batzella inerente a "Cavalcaferrovia di regione polveriera a Susa (TO) SS25 del Moncenisio"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 2599 presentata dalla Consigliera Batzella, che la illustra.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Negli ultimi giorni, gli Assessori e i cittadini di Susa hanno manifestato una forte preoccupazione per le pessime condizioni del cavalcaferrovia di regione polveriera, a Susa, sulla SS 25 del Moncenisio.
Come denunciato dai giornali locali e com'è visibile anche attraverso le immagini e i video pubblicati non solo sui siti d'informazione ma anche sui social network, il ponte mostra gravi segni di usura e di degrado nelle travi dell'impalcato, numerose crepe e ferri di armatura rotti e arrugginiti.
La gestione e la manutenzione del cavalcaferrovia è di competenza ANAS, che in Piemonte gestisce 23 strade statali, per un totale di 660.000 chilometri (tra queste c'è, appunto, la SS25 del Moncenisio). Si fa presente che dal gennaio 2018 ANAS fa parte del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Il 21 aprile 2017 l'ANAS aveva emesso un'ordinanza con la quale si impediva il passaggio sul cavalcaferrovia ai mezzi pesanti superiori a 20 tonnellate, in quanto si era evidenziato il cattivo stato di conservazione delle travi di bordo dell'impalcato.
Ultimamente - quindi sono trascorsi quasi due anni - a seguito di un ulteriore sopralluogo effettuato sul cavalcaferrovia, i tecnici di ANAS hanno rilevato un aumento dello stato di degrado delle travi di bordo dell'impalcato, tanto da individuare condizioni di emergenza.
Il 6 marzo (quindi una settimana) l'ANAS ha emesso una nuova ordinanza, con la quale ha reso noto che "con decorrenza immediata e sino a fine lavori causa cattivo stato di conservazione del cavalcavia al chilometro 48+400 dalla SS 25 del Moncenisio, è fatto divieto assoluto di transito a tutti i veicoli aventi massa superiore a 3,5 tonnellate".
L'ordinanza è stata inviata per conoscenza anche alla Regione Piemonte.
Nell'ordinanza vengono indicati i percorsi alternativi che devono seguire i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, che allungano di circa dieci minuti il tempo di percorrenza per i veicoli provenienti da Torino e diretti a Susa Moncenisio e viceversa. Inoltre, sono state soppresse temporaneamente (per non sappiamo per quanto tempo) le fermate degli autobus SADEM sulla SS 25 quindi a San Giuliano e Foresto, con notevoli disagi per gli utenti e per gli studenti.
Alla luce di ciò, s'interroga l'Assessore per sapere quali lavori siano stati eseguiti per la messa in sicurezza del cavalcaferrovia dopo l'ordinanza dell'aprile 2017 con cui l'ANAS aveva individuato il cattivo stato di conservazione delle travi di bordo dell'impalcato del ponte considerando che, a distanza di neppure due anni, il 6 marzo (quindi una settimana fa) la stessa ANAS ha emesso una nuova ordinanza che evidenzia addirittura "condizioni di emergenza" e limita il transito ai mezzi superiori a 3,5 tonnellate.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Balocco per la risposta.



BALOCCO Francesco, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente.
Ricordo - ma lei lo sa benissimo - che la Regione non ha nessuna competenza sulle strade ANAS, anche se ci siamo fatti parte diligente proprio nel raccogliere e costituire una banca dati sulla situazione delle criticità dal punto di vista manutentivo a livello piemontese, ovviamente, con una particolare attenzione per la viabilità di competenza provinciale e comunale. Come sa, non esiste una viabilità di pertinenza e di competenza regionale.
Vanno in questo senso i 120 milioni di cui stiamo finalmente chiudendo le convenzioni con il Ministero competente, volti a finanziare interventi manutentivi condivisi con Provincia e Comuni.
Per quanto riguarda il caso cui lei fa riferimento, ovviamente abbiamo sollecitato ANAS a riferire in merito, e quanto ci viene detto è che il progetto è pronto per l'intervento sul manufatto. Nei prossimi giorni - mi risulta venerdì - verrà presentato da RFI questo cavalcaferrovia e richiederà purtroppo del tempo ("purtroppo" perché, conoscendo RFI, i tempi si allungheranno non di poco).
Nello stesso tempo, ANAS ha impiegato più di un anno per completare il proprio progetto. Pertanto, a quanto mi risulta, la soluzione non sarà a brevissima scadenza.
Per quanto riguarda le evidenti criticità che si creano in particolare per il trasporto pubblico locale, sarà mia cura, ovviamente, sentire sia la Città metropolitana sia l'Agenzia della mobilità affinché s'individuino forme di transito che permettano di minimizzare i disagi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Balocco.


Argomento: Trasporti su gomma - Viabilità

Interrogazione a risposta immediata n. 2600 presentata da Policaro inerente a "Il ponte sul Ticino nel Comune di Oleggio è sicuro?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
2600, presentata dal Consigliere Policaro, che la illustra.



POLICARO Giuseppe Antonio

Grazie, Presidente.
Come si evince dal testo dell'interrogazione, che è molto chiara, chiediamo all'Assessore se la sua struttura è a conoscenza di elementi di pericolosità di questo ponte; un ponte fondamentale, che unisce la Regione Lombardia con la Regione Piemonte. È un'arteria che meriterebbe maggiori risorse, sia per quanto riguarda la statale che collega Malpensa con Novara, ma soprattutto questo ponte, che ha più di cent'anni.
Peraltro, ho anche presentato un emendamento con cui si chiede alla Regione di finanziare, così come ha fatto in altre situazioni, la risorse mancanti per la costruzione di un nuovo ponte.
In ogni caso, posto che sui giornali locali si parla e si è parlato molto di questo ponte, e rilevato che la Provincia di Novara chiuderà questo ponte per delle verifiche sulla sicurezza da qui a qualche giorno, chiedo appunto se vi sono informazioni in merito.
Comunque, a prescindere dalle informazioni che l'Assessorato ha, chiedo di prestare particolare attenzione alla struttura in quanto tale e al collegamento, prevedendo maggiori risorse anche da parte della Regione per lo stesso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Policaro.
La parola all'Assessore Balocco per la risposta.



BALOCCO Francesco, Assessore alle infrastrutture

Sono ovviamente al corrente di questa situazione. La competenza è della Provincia di Novara, che sta appunto facendo queste ulteriori verifiche così come ha predisposto un progetto di massima per la manutenzione straordinaria del ponte stesso. Si tratta di un'opera il cui il costo stimato è molto alto: un milione e 300.000 euro. È chiaro che inserirlo nella programmazione della manutenzione diffusa, rispetto ai 120 milioni cui facevo riferimento prima, diventa complicato.
Non solo, ma perché, per volontà della Provincia di Novara stessa, questo è un tratto di strada già definito con il Ministero dei Trasporti e con ANAS anzi, c'è già un atto, da parte del Ministero dei Trasporti, secondo cui questo tratto di strada dovrà passare sotto competenza ANAS.
A questo punto stiamo cercando, con molta fatica, di interloquire con il Ministero competente, affinché la cessione ad ANAS avvenga in tempi brevi con la collaborazione della Provincia di Novara, anzi, con l'impegno della Provincia di Novara di predisporre e definire il progetto in manutenzione straordinaria da affidare poi direttamente all'ANAS, in modo che ANAS abbia già, almeno dal punto di vista progettuale, la procedura attuata.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 2594 presentata da Bono, inerente a "Nuovo polo sanitario di Venaria: quando l'apertura alla cittadinanza?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
2594.
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Mi spiace che non ci sia l'Assessore Saitta, anche perché avrei interloquito, anche se non si potrebbe e non si dovrebbe durante la presentazione di interrogazioni a risposta immediata, con lui sul tema.
È un tema che ritorna ciclicamente alla ribalta, perché l'Assessore ne continua a parlare. Quest'integrazione nasce da un suo comunicato stampa diramato qualche giorno fa (credo una settimana fa), mentre si recava a Druento.
Durante questo spostamento, l'Assessore avrebbe effettuato una visita volante al Direttore Generale dell'ASL TO3, nella struttura del nuovo Polo Sanitario di Venaria, che, come sappiamo, è in dirittura d'arrivo per quanto riguarda i lavori.
Avrebbe dichiarato che la struttura sarà completata ad aprile e che tra estate e autunno verranno fatti i collaudi funzionari degli impianti. Nel frattempo, l'ASL TO3 completerà anche la gara per 750.000 euro di arredi e segnaletica.
Noi abbiamo cercato informazioni per quanto riguarda la gara e abbiamo trovato una determinazione dell'ASL, la n. 95 del 31 ottobre 2018, che ha come titolo "Realizzazione di una nuova struttura sanitaria di Venaria.
Lotto 1: progettazione di arredi e attrezzature. Incarico di supporto esterno".
L'ASL TO3 avrebbe chiesto un supporto esterno per fare una gara per la progettazione di arredi e attrezzature; determina per dare un affidamento diretto.
Da allora non se ne sa nulla. Da ottobre, a parte questa notizia dell'Assessore Saitta, non abbiamo più saputo niente. Tra l'altro l'Assessore non perde occasione per contestare l'Amministrazione comunale di Venaria riguardo le loro incombenze che però, da quanto ne sappiamo noi sono ampiamente rispettate.
Mi dispiace questo contenzioso tra Amministrazioni che, da un punto di vista istituzionale, non ci dovrebbe essere, con l'unico obiettivo che è uguale per tutti, cioè aprire questa struttura sanitaria al più presto.
Tra l'altro, perché credo che non ci sia nella risposta che ha a mano l'Assessore Ferrero, vorrei chiedere all'Assessore Saitta anche il contenuto del Polo Sanitario, perché dal suo comunicato sembrerebbe essere diventato un ospedale. Noi eravamo rimasti alla delibera di Giunta 1-600 per cui l'ospedale di Venaria veniva disattivato e diventava polo territoriale. Qui addirittura leggo che ci sarebbe il punto di primo intervento; ci sarebbero 40 posti letto di medicina, lungodegenza e day hospital.
L'Assessore Saitta dovrebbe aggiornarci. Non so se è l'afflato elettorale che gli fa dire di più di quattro dovrebbe dire.
Se poi la delibera 1-600 verrà modificata in questo senso, noi ne saremmo lieti, in quanto l'Ospedale di Venaria aveva posti letto di medicina, di lungodegenza e alcuni di day hospital. Se dovessero essere mantenuti, noi ne saremmo lieti, ma si contraddice tutto quanto ci è stato detto in questi cinque anni e contro cui ci siamo opposti.
Ascolto con interesse la risposta dell'Assessore Ferrero e poi, se avr modo di incrociare l'Assessore Saitta in Commissione, farò ulteriori domande nell'interesse della cittadinanza venarese e dintorni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
La parola all'Assessore Ferrero per la risposta.



FERRERO Giorgio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Leggo testualmente quello che mi scrive il collega.
Come ho avuto modo di verificare personalmente la scorsa settimana nel corso del sopralluogo effettuato al cantiere, i lavori per la costruzione del nuovo Polo Sanitario di Venaria si concluderanno nel mese di aprile.
Terminata la struttura, all'ASL TO3 non resta che completare la gara per gli arredi interni: il bando è in preparazione e sarà pubblicato nelle prossime settimane. Nel frattempo l'ASL procederà, tramite CONSIP all'acquisizione di un mammografo e della sala radiologica.
Queste procedure si concluderanno entro l'estate. A quel punto, la struttura sarà pienamente agibile e funzionante, una volta terminato il collaudo degli impianti.
Per garantire l'accessibilità del nuovo Polo Sanitario, restano tuttavia da realizzare le opere a carico del Comune di Venaria, che riguardano la viabilità e i parcheggi per l'accesso da via Don Sapino.
Confido, dunque, che il Comune di Venaria acceleri le procedure necessarie.


Argomento: Contributi all'agricoltura

Interrogazione a risposta immediata n. 2596 presentata da Mighetti inerente a "Attività e contributi ricevuti dall'Agenzia Agricola Sperimentale Borgo Adorno dell'Università di Milano, in gestione alla rete di imprese promossa da Città del Bio e assegnata al Biodistretto delle Terre del Giarolo, come soggetto attuatore"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
2596.
La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Finalmente un'interrogazione sull'agricoltura, così almeno lasciamo nel suo l'Assessore Ferrero. Sarò brevissimo, visto anche l'ora.
Dal territorio abbiamo ricevuto segnalazioni in merito a questa azienda agricola, un'azienda agricola sperimentale dell'Università di Milano un'azienda agricola che avrebbe un lavoro importante nel dare spinta a quella che è la produzione casearia nell'area della Val Borbera.
Per questo motivo, i produttori sono molto interessati al riavvio di quest'attività, un'attività che col tempo si è un po' spenta.
Pertanto, chiediamo all'Assessore che cosa sa la Regione in merito a questa vicenda.
È una vicenda che nel 2016 sembrava avere avuto una svolta con l'assegnazione in concessione di questa azienda agricola, che però sembra un po' rallentata nel prendere un avvio deciso verso la valorizzazione dei prodotti caseari delle eccellenze, come il Montebore, uno degli elementi di spicco della trasformazione dei prodotti agricoli della nostra zona.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Mighetti.
La parola all'Assessore Ferrero per la risposta.



FERRERO Giorgio, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Collega Mighetti, vorrei dire che, al di là della breve risposta, mi viene in mente proprio di aver sollecitato l'Università di Milano, con lettera formale, a utilizzare questa struttura, dopo essermi recato a visitarla e a prendere atto dello stato dell'arte.
Credo che quella sia una struttura che abbia un valore per quell'area, ed è anche un peccato vederla in quella situazione.
Sostanzialmente, la Regione lì non c'entra per nulla. Purtroppo, siamo spettatori. Io avevo scritto all'Università, in virtù del fatto che, a suo tempo - credo diversi decenni fa - probabilmente, lì c'è stato un investimento pubblico.
Tuttora, invece, rispetto alle due domande, che lei pone (le darò la breve risposte scritta) devo dire che per quanto riguarda se l'ATI è ancora attiva o meno noi non possiamo saperlo, nel senso che non è obbligatorio per le ATI l'iscrizione alla Camera di Commercio, quindi non possiamo sapere quale sia lo stato di funzionalità di quest'associazione temporanea.
Per quanto riguarda il fatto che abbiano ricevuto contributi dal nostro Assessorato, quindi relativamente al FESR e anche altre sovvenzioni, non ci risulta che abbiano ricevuto contributi né l'associazione temporanea, né i soggetti che la costituiscono.
Questo è quanto mi indicano gli Uffici come risposta.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Ferrero.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Interrogazione a risposta immediata n. 2598 presentata da Bona, inerente a "Interventi per la valorizzazione del Castello di Miasino"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 2598.
Comunico che al posto dell'Assessore al patrimonio risponderà nuovamente l'Assessore Ferrero.
La parola al Consigliere Bona per l'illustrazione.



BONA Angelo Luca

Grazie, Presidente.
L'interrogazione si è resa necessaria più che altro per cercare di fare un po' di chiarezza sullo stato dell'arte rispetto all'aggiudicazione e all'utilizzo del cosiddetto Castello di Miasino, che è uno dei posti più belli che circondano il Lago d'Orta e che da anni è ormai in stato di abbandono.
Dal 2015 è stato acquisito al Patrimonio regionale, perché sottratto alla criminalità organizzata; nel 2016, la Regione, non intendendo utilizzare questa struttura a fini istituzionali, la destinava allo svolgimento di attività a favore del territorio, per rafforzare la cultura e la legalità e creare opportunità di sviluppo.
Nel 2016, la Regione avviava un avviso pubblico per la raccolta di manifestazione d'interesse per la concessione in uso del compendio del Castello di Miasino, che non ha avuto nessun seguito. Successivamente, nel 2018, la Regione procedeva a interessarsi per la riqualificazione degli impianti, la manutenzione generale, l'eliminazione delle barriere architettoniche e, come misura propedeutica, l'individuazione di un soggetto che potesse gestire il Castello. A oggi, non ci sono altre notizie riguardo a questo.
Sappiamo che anche le Amministrazioni comunali, per esempio, il Comune di Miasino, che è un piccolo Comune che non ha le risorse per assumersi l'onere delle manutenzioni importanti, potrebbero utilizzarlo anche a fini istituzionali; oppure, il Castello potrebbe essere valorizzato dal punto di vista turistico e culturale. Insomma, si potrebbero fare molte iniziative quantomeno per tenerlo in piedi, a prescindere dal fatto che, prima di tutto va posta in essere una manutenzione importante, perché in questo momento versa in uno stato di abbandono e di degrado veramente inaccettabili.
Giustamente, è stato annunciata come importante l'acquisizione al Patrimonio della Regione, quindi sottraendolo alla criminalità organizzata però poi, al di là del momento del taglio del nastro, si sono perse le tracce riguardo il Castello di Miasino e le iniziative della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bona.
La parola all'Assessore Ferrero per la risposta.



FERRERO Giorgio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Consigliere, ho una risposta molto articolata, che in gran parte fa riferimento a un paio di DGR, una delle quali le consegnerò in modo informale, mentre la risposta gliela darò in modo formale scritta. Salterei la parte delle DGR, che può trovare lei, e anche la parte di una determinazione e andrei alle conclusioni. Naturalmente, lei avrà tutto per iscritto.
A seguito delle integrazioni richieste dalla stazione appaltante, il progetto definitivo di fattibilità tecnico-economico è stato consegnato a fine ottobre 2018.
Analizzato quanto consegnato, il Settore Tecnico dispose l'avvio della progettazione definitiva con termine di consegna fissato per la fine del mese di gennaio 2019.
Si segnala che, nel corso dell'attività progettuale, sono emerse criticità di tipo statico che hanno richiesto l'effettuazione di ulteriori approfondimenti inerenti all'ambito strutturale con l'esecuzione d'indagini e saggi sulle strutture portanti e non dell'edificio, che si sono conclusi recentemente.
Attualmente è in corso l'elaborazione dei risultati di dette indagini diagnostiche sulle strutture prodromiche a valutare la vulnerabilità strutturale dell'edificio, al fine di una corretta progettazione definitiva sulla base di un quadro completo di conoscenze dell'esistente, nonché ai fini dell'idoneità statica dell'edificio stesso. La consegna della progettazione definitiva è stata pertanto rinviata a metà aprile 2019.
Seguiranno l'acquisizione dei pareri degli Enti competenti, quali Soprintendenze, Comuni, ASL e la validazione di dette fasi progettuali. A seguire, potrà avviarsi la progettazione esecutiva (60 giorni), di cui si prevede la conclusione entro settembre 2019.
In parallelo al lavoro del raggruppamento incaricato della progettazione il Settore Tecnico, in data 11 marzo 2019, ha avuto un incontro preliminare presso la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, cui è stato sottoposto preliminarmente il progetto definitivo della parte architettonica, e ha programmato per il giorno 21 marzo 2019 un incontro con i tecnici dei Comuni di Miasino e Ameno, presso il Comune di Miasino congiuntamente ai progettisti e al funzionario della Soprintendenza.
Una volta definiti i contenuti dei progetti, si può procedere all'identificazione del progetto cui il bene sarà dato in concessione d'uso, così come previsto dalla DGR 3-3132 dell'1° marzo 2016.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.



(Alle ore 12.54 la Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



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