Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.392 del 13/02/19 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BOETI



(La seduta ha inizio alle ore 10.05)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
La mia è una richiesta di comunicazione.
Faccio una premessa. In merito alla questione SFM1 Canavesana, ho appreso ieri sera, in un incontro con i pendolari, che sono in corso lavori di sistemazione da parte di RFI su questa tratta, che soffre di gravi disagi con pendolari ormai allo stremo.
Faccio questa premessa perché in quest'incontro erano presenti l'Assessore Balocco, la collega Conticelli, i pendolari e sono state convocate le aziende. Io l'ho saputo per caso; un incontro tenutosi in sede assessorile in cui, però, mi pare siano state completamente escluse le altre forze politiche, anche rappresentate nelle varie sedi, ed anche l'Agenzia della mobilità.
Giusto per capire: questi incontri sono incontri di partito che si fanno in sede propria, e si sono palesati anche i pendolari, oppure sono incontri istituzionali fatti in sede di Assessorato, in cui si dovrebbero almeno informare i colleghi Presidenti delle Commissioni Trasporti? Visto che questo non è accordato, stigmatizzo questa situazione che, a pochi mesi dalle elezioni, sembra più una questione da campagna elettorale di partito che non una volontà di risolvere problemi reali, che non devono essere strumentalizzati da una forza o dall'altra, visto che siamo tutti rappresentanti dell'istituzione del Consiglio regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Valetti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea

Grazie, Presidente.
Chiedo, se possibile, avere, da parte della Giunta, comunicazioni in merito all'analisi costi-benefici della TAV, di cui leggiamo tanto sui giornali.
Vorremmo avere, nelle sale istituzionali, una relazione più compiuta.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Mi hanno insegnato che domandare è sempre lecito e rispondere è cortesia.
La settimana scorsa il nostro Gruppo aveva chiesto una comunicazione in Aula sul tema del sovraffollamento dei DEA e dei pronto soccorso. Non solo non abbiamo avuto la comunicazione, ma non abbiamo neanche avuto risposta su quando, come, dove e perché si vorrebbe rispondere.
Chiedo gentilmente, visto che non l'ho avuta neanche nella precedente Conferenza dei Capigruppo, di avere una risposta questa mattina.
Noi siamo di nuovo a chiederlo in Aula e il tema continua a riproporsi: la settimana scorsa c'erano addirittura dei letti appoggiati a terra nel pronto soccorso dell'ospedale di Moncalieri, dell'ASL TO5, quindi mi sembra che la situazione continui a rimanere critica.
Vorremmo avere, dalla viva voce dell'Assessore Saitta, comunicazioni su quanto è stato fatto sui piani di emergenza influenzale e sapere che cosa non ha nuovamente funzionato.



PRESIDENTE

L'Assessore Saitta non è presente, perché credo che oggi sia Roma, ma ne discuteremo alla Conferenza dei Capigruppo.
L'ordine del giorno è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Baricco, Cassiani, Cerutti, Chiapello, Chiamparino Ferraris, Ferrero, Pentenero e Reschigna.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 5 febbraio 2019.


Argomento:

d) Rinvio esame disegno di legge n. 258


PRESIDENTE

Comunico che è giunta, da parte dell'Assessore Parigi, la richiesta di sospendere la discussione in aula del disegno di legge n. 285 iscritto all'o.d.g. odierno, "Disciplina del Museo di Scienze Naturali", a seguito delle criticità emerse durante il confronto in Commissione Cultura congiunta con il Comune di Torino.
Pertanto, sospendiamo l'esame del disegno di legge n. 258, in attesa che l'Assessorato e il Comune si chiariscano sul tema.
Ricordo che oggi, alle ore 12.30, è prevista la Conferenza dei Capigruppo in sala A.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 29 gennaio 2019.


Argomento:

Programmazione lavori


PRESIDENTE

Prego, Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Solo per organizzarci, Presidente, perché non abbiamo compreso cosa intende fare rispetto alla richiesta del collega Tronzano sulle comunicazioni in Aula rispetto all'analisi costi-benefici sulla TAV.



PRESIDENTE

Ne parleremo oggi alla Conferenza dei Capigruppo, perché quando ho iniziato a fare il Consigliere regionale, i Consiglieri arrivavano, alzavano il dito e dicevano: "Ho incontrato. Chiedo la comunicazione".
Poi abbiamo modificato il Regolamento del Consiglio, in maniera che queste decisioni si prendessero nel posto in cui si prendono le decisioni sull'organizzazione dei lavori, altrimenti non si potrebbe mai nemmeno cominciare il Consiglio regionale, perché ogni Consigliere, legittimamente ha delle richieste da presentare alla Giunta.
Alla riunione dei Capigruppo delle 12.30 discuteremo la richiesta del Consigliere Tronzano.
APPIANO Andrea (fuori microfono) Com'è presidenziale.



PRESIDENTE

Non sono presidenziale, ma il Consiglio ha funzionato egregiamente in questi cinque anni, secondo me, grazie alla maggioranza e anche all'opposizione.
Manca un mese e mezzo, cerchiamo di continuare in questo modo.


Argomento: Organizzazione turistica

Proseguimento esame disegno di legge n. 313, inerente a "Disciplina dei complessi ricettivi all'aperto e del turismo itinerante"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 313, inerente a "Disciplina dei complessi ricettivi all'aperto e del turismo itinerante", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Nella seduta pomeridiana del 5 febbraio è iniziato l'esame del provvedimento. Sono state svolte le relazioni di maggioranza e di minoranza ed è iniziato l'esame dell'articolato e degli emendamenti a esso riferiti.
Sono stati votati gli articoli fino al n. 5 compreso, quindi riprendiamo l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 6



PRESIDENTE

Non essendoci emendamenti sull'articolo 6, procediamo con la votazione.



PRESIDENTE

Il numero legale è 21.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 6.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Ricordo a tutti i colleghi che siamo in fase di votazione, pertanto invito ciascuno a stare al proprio posto.



PRESIDENTE

ARTICOLO 7



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 14) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessora Parigi per l'illustrazione.



PARIGI Antonella, Assessora al turismo

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento si è reso necessario dopo aver constatato che all'articolo inerente al garden sharing erano stati presentati diversi emendamenti. Abbiamo quindi preferito riscriverlo per rendere l'articolato maggiormente coerente con le problematiche e i possibili risvolti di carattere urbanistico e ambientale.
Relativamente ai criteri per l'identificazione e la localizzazione del garden sharing si demanda appositamente al Regolamento regionale di attuazione.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, possiamo procedere con le votazioni.
Ricordo che il numero legale è 21.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva. (voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 8



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 8.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 9



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 15) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessora Parigi per l'illustrazione.



PARIGI Antonella, Assessora al turismo

La presente proposta emendativa, un po' come la precedente, si rende opportuna per rendere l'articolato coerente con le problematiche e i possibili risvolti di carattere urbanistico, ambientale e paesaggistico, ai fini dell'insediamento dei complessi ricettivi all'aperto sul territorio regionale piemontese.



PRESIDENTE

Grazie, Assessora Parigi.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15).
Il Consiglio approva. (voto esteso al nuovo articolo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 10



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 10.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 11



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 12) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessora Parigi per l'illustrazione.



PARIGI Antonella, Assessora al turismo

Anche in questo caso, abbiamo riscritto una parte dell'emendamento per renderlo coerente e compatibile con il procedimento richiesto per l'insediamento e l'allestimento dei complessi ricettivi all'aperto con le disposizioni vigenti in materia di sicurezza idrogeologica e sismica.



PRESIDENTE

Grazie, Assessora Parigi.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12).
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 11, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 12



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 12.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 13



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 13 presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessora Parigi per l'illustrazione.



PARIGI Antonella, Assessora al turismo

Grazie, Presidente.
Anche la presente proposta emendativa si rende opportuna per rendere l'articolato maggiormente coerente con le problematiche e i possibili risvolti di carattere urbanistico-ambientale e paesaggistico, ai fini dell'insediamento dei campeggi temporanei e del garden sharing.



PRESIDENTE

Grazie, Assessora Parigi.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13).
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 13, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 14



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 5) presentato da Campo, Andrissi, Bertola, Bono Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
L'emendamento 5), che verte sull'articolo 14, praticamente cerca di circoscrivere in maniera un po' più precisa il comma 1, che recita: "È altresì consentita la gestione da parte di enti, associazioni ed organizzazioni senza scopo di lucro o che operano nel settore del turismo giovanile, nonché per finalità ricreative, culturali e sociali per i quali è ammessa la relativa gestione esclusivamente per i propri soci o aderenti alla singola organizzazione di strutture stabili di recettività all'aperto".
Praticamente il comma dovrebbe essere meglio definito in termini di attività e servizi, perché la natura e le finalità non commerciali potrebbero facilmente sfuggire dall'ambito normato in questa legge. Quindi il nostro emendamento propone l'abrogazione di una parte di questo comma 1 perché consideriamo che a questo tipo di gestione si può meglio adattare quello che è descritto nel successivo comma 2.



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
Emendamento rubricato n. 6) presentato da Campo, Andrissi, Bertola, Bono Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 7) presentato da Campo, Andrissi, Bertola, Bono Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 8) presentato da Campo, Andrissi, Bertola, Bono Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tali emendamenti sono dati per illustrati dai proponenti.



PRESIDENTE

Prima di passare alla loro votazione, sentiamo il parere della Giunta.
Prego, Assessora Parigi.



PARIGI Antonella, Assessora al turismo

Il parere della Giunta su tali emendamenti è negativo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessora Parigi.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



(Commenti della Consigliera Frediani)



PRESIDENTE

Ricordo il parere contrario della Giunta su tutti gli emendamenti all'articolo 14. Sono imparziale, la Giunta ha espresso il parere contrario in maniera esplicita.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 14, nel testo originario.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 15



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 15.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 16



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 16.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 17



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 17.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Sia riportato a verbale che i Consiglieri Frediani e Andrissi hanno votato a favore.



PRESIDENTE

ARTICOLO 18



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 18.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOTTA



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 19



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 16) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 17) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessora Parigi per l'illustrazione.



PARIGI Antonella, Assessora al turismo

L'emendamento n. 16) si rende opportuno per il coordinamento del dispositivo in relazione alla previsione di cui al nuovo articolo 13, comma 1, lettera c), che demanda al regolamento di attuazione la disciplina dei requisiti in argomento.
L'emendamento n. 17) si rende opportuno per il coordinamento del dispositivo in relazione alla previsione del nuovo articolo 7 conseguente al precedente emendamento, che demanda al regolamento di attuazione la disciplina dei requisiti in argomento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessora Parigi.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16).
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 19, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 20



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 20.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

BONO Davide (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, però dia il tempo.



PRESIDENTE

Sia riportato a verbale il voto favorevole della Consigliera Frediani.
Collega, eravamo a 29 secondi...



PRESIDENTE

ARTICOLO 21



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 21.



PRESIDENTE

La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.41 )



PRESIDENTE

riprende alle ore 11.11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Superiore Economico "L. Da Vinci" di Borgomanero (NO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Superiore Economico "L. Da Vinci" di Borgomanero in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Organizzazione turistica

Proseguimento esame disegno di legge n. 313, inerente a "Disciplina dei complessi ricettivi all'aperto e del turismo itinerante" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 313.
Occorre ripetere la votazione sull'articolo 21, su cui poc'anzi era mancato il numero legale.
Ricordo che il numero legale è 21.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 21.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 22



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 22.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 23



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 23.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 24



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 24.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 25



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 25.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 26



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 26.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 27



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 27.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 28



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 28.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Abbiamo concluso la votazione degli articoli.
La parola al Consigliere Gallo per la dichiarazione di voto sull'intero testo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Parlo a nome della maggioranza, per esprimere la soddisfazione per il voto favorevole su questo testo di legge, perché abbiamo così completato la revisione di tutte le norme in materia di turismo.
Penso che, dal punto di vista legislativo, in questa legislatura abbiamo reso il nostro Piemonte più moderno nell'ambito turistico; adesso il Piemonte ha tutti gli strumenti per essere sempre più competitivo e attrattivo dal punto di vista turistico nei mercati europei.
Il ringraziamento va all'Assessora Parigi e alla Giunta, perché proattive nel proporre tutti questi disegni di legge, per ultimo la revisione del settore del comparto ricettivo all'aperto.
Tra le tante importanti novità, ne cito una in particolare, che mette il Piemonte all'avanguardia in tutto quello che è l'ambito della sharing economy. Anche su questo abbiamo inserito le norme sul garden sharing, che è una nuova forma ricettiva che sta prendendo piede in questi anni, quindi la normiamo e rinviamo al regolamento tutte le norme attuative. Il Regolamento, sperando di poterlo fare ancora in questa legislatura altrimenti si farà nella prossima, sarà l'ultimo atto veramente attuativo per rendere operativa la norma e tutto il disegno di revisione del sistema turistico.
Per queste ragioni, il voto è assolutamente favorevole, esprimendo anche grande soddisfazione per il lavoro complessivo di questi cinque anni in ambito turistico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Volevo dare voce al nostro Gruppo per manifestare il nostro voto favorevole a questo provvedimento, che chiude il percorso relativo alla revisione delle normative riguardanti le strutture ricettive alberghiere e non alberghiere e le strutture all'aria aperta. È un percorso che, chiaramente non si conclude con questo provvedimento legislativo, il quale, come da prassi consolidata di questa Giunta, lascia a un regolamento una serie di deleghe e di questioni da affrontare separatamente con una delibera di Giunta.
Quel che auspichiamo, dando voto positivo a questa norma di legge, è che il cammino del regolamento, seppure ci siano ormai tempi molto ristretti visto l'approssimarsi della fine della legislatura, compia un percorso in Commissione che sia condiviso e attento alle istanze che provengono dalle opposizioni; istanze che non solo sono espressione di quanto pensano i Consiglieri di minoranza, ma sono istanze che provengono dal mondo reale da persone che appartengono al sistema dei campeggi e della ricettività all'aperto.
Tali istanze vengono portate avanti dai colleghi di minoranza; per il nostro Gruppo ha lavorato su questo argomento il collega Campo, che oggi non ha potuto partecipare alla seduta, ma che continuerà ad analizzare il tema e a portare il suo contributo in Commissione allorquando arriverà il regolamento attuativo.
Abbiamo visto già in passato che questi regolamenti sono un punto nevralgico, sono un punto da analizzare per bene, tant'è che il regolamento sull'extralberghiero abbiamo dovuto rivederlo in Commissione già quest'anno. Pertanto, l'invito è di portare avanti il clima che si è creato in Commissione e in Aula nell'analisi di questo disegno di legge nelle prossime attività della Commissione per portare a compimento e a vera attuazione le previsioni della normativa.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Correttamente il Presidente Gallo faceva riferimento a un aggiornamento della normativa complessiva sul turismo. Crediamo che, da un punto di vista concettuale e rispetto al fatto che questa è un'Assemblea che, più di ogni altra, dovrebbe produrre leggi, sia un aspetto di per sé positivo, al di là del merito delle leggi. Crediamo anche che le norme realizzate, in particolar modo le ultime due (questa e quella sul turismo extralberghiero di carattere generale) apportino alcune novità positive nel settore.
Ci permettiamo, però, di sottolineare un aspetto che fa riferimento tanto al regolamento di attuazione della legge sul turismo alberghiero quanto al regolamento di attuazione che si dovrà realizzare all'interno di questa norma. Infatti, all'interno ha alcuni aspetti che ci permettiamo di sottolineare nella dichiarazione di voto e alcuni aspetti che crediamo non sarebbero dovuti essere all'interno della norma.
Faccio un esempio: l'adeguamento ai piani d'area dei parchi che non vengono modificati da 15 anni, la stessa autorizzazione da parte dei parchi o la conformazione urbanistica rispetto alle iniziative da svolgere.
Così come ci auguriamo che il regolamento - un po' a differenza dell'ultimo regolamento, che ha alcune parti che, secondo noi, tengono poco conto di quella che è la realtà territoriale piemontese - cerchi di essere il più possibile semplificato. Lo dico perché noi possiamo fare buone norme e a volte questo Consiglio regionale le fa, ma spesso è nelle pieghe degli atti amministrativi che nasce gran parte di quella burocrazia, che non è sempre negativa, ma spesso è fonte di complicazione per il mondo delle imprese e non, perché in questa norma stiamo parlando di imprese, ma anche di soggetti che svolgono un'attività non imprenditoriale, individuando la medesima come accrescimento al reddito.
Credo che questo debba essere, per ciò che riguarda questa norma e le norme in generale sul turismo, un aspetto da tenere in particolare considerazione, perché tanto più cerchiamo di limitare l'attività turistica in questo caso, parliamo di turismo e l'attività turistica ha un numero significativo di norme, regolamenti, disposizioni e quant'altro - tanto più limitiamo la medesima. Il 31 marzo vi sarà la scadenza per l'entrata in vigore del regolamento di attuazione della norma sulle attività extralberghiere e ci renderemo conto che un eccesso di normativa inserita all'interno di quel regolamento farà scomparire una serie di attività oggi esistenti.
Pertanto, noi esprimeremo un voto di presenza, perché l'impianto complessivo della norma non è un impianto che merita un voto negativo.
Abbiamo anche apprezzato il lavoro svolto nel corso di questa legislatura in un aggiornamento dell'attività legislativa nel campo turistico, ma crediamo si debba fare ancora un ulteriore passo, ossia semplificare quanto più possibile l'attività di impresa e di ricezione turistica non imprenditoriale, per fare in modo che sia il più semplice possibile.
Si aumentino i controlli, ma si riduca la burocrazia.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bona; ne ha facoltà.



BONA Angelo Luca

Ribadiamo quanto già sostenuto in fase di presentazione iniziale del testo di legge la settimana scorsa.
Sicuramente è un giudizio positivo per quanto riguarda l'impianto tecnico della norma, che comunque era necessaria e ricercata, però sottolineiamo le criticità che alla fine sono rimaste, più per mancanze e incompletezze all'interno del testo che non per passaggi che riteniamo scorretti.
Come abbiamo già sottolineato, sono stati recepiti degli emendamenti al testo per alcune correzioni, anche qui prettamente tecniche, che hanno snellito di parecchio la norma; una norma che rimanda in gran parte al regolamento di attuazione quella che sarà poi la parte operativa.
Ovviamente, richiediamo di nuovo il testo coordinato.
Per quanto riguarda le sottolineature, vale la pena ricordare alcuni elementi che servono e che dovranno essere inseriti. Innanzitutto il CIR (codice identificativo regionale) per questo e per le attività extralberghiere. Siamo in attesa di avere qualche delucidazione sull'entrata in vigore, perché ormai siamo a metà febbraio, di norme sulle aggregazioni, per cercare di strutturare al meglio e per essere più competitivi con altri territori, come il Lago di Garda o altre Regioni che hanno numeri ben più superiori rispetto a noi per questo genere di turismo.
Un altro aspetto riguarda una disposizione o qualche specificazione in più sugli investimenti delle imprese nelle aree demaniali, che in questo testo non sono normate. Troppo spesso vediamo, soprattutto per come questi aspetti sono trattati dai singoli Comuni o dalle Unioni dei Comuni che gestiscono le aree demaniali, che vi sono ancora troppi spazi di interpretazione e, quindi, di applicazione delle norme che penalizzano l'impresa nei vari territori.
Il Gruppo di Forza Italia, quindi, parteciperà al voto solo con la presenza. Ovviamente non è negativo, perché è un testo necessario e tecnico, però, per esprimere un voto positivo, riteniamo si dovesse fare qualcosina in più.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sinatora; ne ha facoltà.



SINATORA Benito

Anche come Gruppo della Lega Nord Piemont siamo d'accordo che voteremo con il nostro pensiero su questo provvedimento. Ci asterremo e daremo tutto il supporto necessario e utile per il futuro.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento per dichiarazione di voto sull'intero testo di legge, la parola all'Assessora Parigi.



PARIGI Antonella, Assessora al turismo

Grazie.
Innanzitutto, vorrei ringraziare la Commissione che ha lavorato con noi con il mio Assessorato e con i nostri Uffici in questi anni. Abbiamo comunque fatto un lavoro positivo di aggiornamento della normativa sul settore turistico, ovviamente al di là delle posizioni, che io rispetto perché poi ognuno deve giocare il proprio ruolo.
Ringrazio per il clima positivo e costruttivo che c'è sempre stato. Abbiamo fatto un lavoro di aggiornamento con due obiettivi: il primo è di accogliere l'innovazione che si sta sempre di più affermando nel mondo turistico, di cui il Piemonte deve essere protagonista. È un'innovazione che chiaramente si evidenzia nel cambiamento delle strutture recettive.
Il Piemonte sta vivendo una stagione d'oro del turismo; un turismo positivo che non mortifica le comunità, ma che è al loro servizio. Credo, quindi che noi dobbiamo dare gli strumenti per continuare a competere in questo modo, con l'equilibrio che siamo riusciti a instaurare tra sviluppo rispetto del paesaggio e rispetto delle persone.
Il secondo obiettivo di cui vado fiera è l'aver lavorato con gli interlocutori di questo mondo. Mi fate notare che abbiamo appena cambiato di nuovo il regolamento dell'extralberghiero. Io invece lo leggo in modo positivo, perché vuol dire che, nel momento in cui imprenditori mi scrivono e mi dicono "guardi che su questo non va bene", c'è, da parte nostra, la disponibilità ad accogliere e a lavorare con loro.
Credo che questo sia un atteggiamento importante di una collaborazione tra pubblico e privato, tra pubblico e impresa, soprattutto in un mondo, come quello del turismo, che è fatto di imprenditori, e va portato avanti.
Un'ultima considerazione personale, Consigliere Vignale. Anch'io vorrei tanto semplificare, però credo che per semplificare bisognerebbe fare uno sforzo collettivo bipartisan, mi permetto di dire, passando da un'impostazione che previene, e quindi crea tutta una serie di sbarramenti nel prevenire, a un'impostazione che controlla. Quindi semplifica, ma controlla di più. In questo periodo continuo a scrivere lettere invitando i Comuni - cui, peraltro, spetta il controllo sui regolamenti - a vigilare.
Tutti insieme lavoreremo per portare avanti in questo Paese una mentalità finalizzata a privilegiare il controllo.
Grazie per questo lavoro. Credo che questa legge rappresenti un'ulteriore spinta al nostro turismo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessora.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge n. 313.
Il Consiglio approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Superiore Economico "L. da Vinci" di Borgomanero (NO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe II D dell'Istituto Superiore Economico "Leonardo da Vinci" di Borgomanero in visita a Palazzo Lascaris ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Nomine

Nomine


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 388 "Azienda Sanitaria Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria" - (articolo 1, comma 2, l.r.
15/2014) - Collegio sindacale - individuazione di 1 componente con funzione di Presidente



PRESIDENTE

Proposta di deliberazione n. 387 "Azienda sanitaria locale Cuneo 2" (articolo 1, comma 2, l.r.
15/2014) - Collegio Sindacale - Individuazione di 1 componente con funzione di Presidente".



PRESIDENTE

Proposta di deliberazione n. 389 "Azienda speciale della Camera di Commercio di Asti per la promozione e per la regolazione del mercato" - (Articolo 8, Statuto dell'Ente) - Collegio dei Revisori dei Conti - Nomina di un membro effettivo e di un membro supplente"



PRESIDENTE

Rammento che, ai sensi dell'articolo 79, comma 4, del Regolamento interno del Consiglio regionale, nel caso si debba procedere alla nomina di non più di due persone, saranno considerati eletti i candidati che hanno raggiunto la maggioranza assoluta dei votanti, salvo quanto previsto nel comma 3 ("Riserva di posti per le minoranza").
Se tale maggioranza non è raggiunta alla prima votazione, in seconda votazione sono eletti i candidati che hanno riportato il maggior numero di voti.
Ricordo, infine, di prestare attenzione ai casi di omonimia e, in tali ipotesi, di riportare sulla scheda anche il nome di battesimo del candidato.



PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Segretari Ottria e Bertola.
Provvedo personalmente ad effettuare l'appello nominale.



(La Vicepresidente Motta effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata.
Sono stati effettuati due appelli nominali.
Procediamo allo spoglio delle schede.


Argomento: Musei

Disegno di legge n. 285, inerente a "Disciplina del Museo di Scienze Naturali" (rinvio)


PRESIDENTE

Per quanto riguarda il punto 5) all'o.d.g., che prevede l'esame del disegno di legge n. 285 "Disciplina del Museo di Scienze Naturali", come aveva già detto il Presidente Boeti ad inizio seduta, su richiesta dell'Assessora Parigi ne viene rinviata la trattazione.


Argomento: Giovani

Disegno di legge n. 314, inerente a "Nuove norme in materia di politiche giovanili" (rinvio)


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame del disegno di legge n. 314, inerente a "Nuove norme in materia di politiche giovanili", di cui al punto 6) all'o.d.g.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Grimaldi; relatrice di minoranza è la Consigliera Frediani.
Consigliere Grimaldi, inizia lei con la relazione di maggioranza?



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Intende chiedere il rinvio dell'esame del provvedimento al pomeriggio? Prego.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Colleghi, anche se da Regolamento potremmo ovviamente iniziare la discussione e i relatori di maggioranza e di minoranza potrebbero prendere la parola, credo che ciò non sia opportuno e, in accordo con l'Assessora e naturalmente se voi acconsentite, rinvierei il punto all'apertura della seduta nel pomeriggio.
Presidente, sono le ore 11.55. Poiché vi sono diversi ordini del giorno da discutere e abbiamo più di mezz'ora prima dell'inizio della Conferenza dei Capigruppo, potremmo iniziare la trattazione degli ordini del giorno e non perdere questa mezz'ora di tempo di dibattito in Consiglio.
La prima proposta in trattazione sarebbe l'ordine del giorno a firma del Consigliere Tronzano, ma ovviamente i primi firmatari dei documenti dovrebbero essere d'accordo a interromperne l'esame qualora iniziassimo la discussione delle leggi nel pomeriggio. Ad ogni modo, credo che abbiamo almeno una mezz'ora di tempo utile per iniziare a discutere gli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Mi chiedevo, appunto, nello spazio che è rimasto, se si potessero anticipare a prima della riunione dei Capigruppo le comunicazioni in merito al cronoprogramma dei lavori sulla Ferrovia Canavesana, come ho richiesto stamattina in apertura di Consiglio.
Grazie.



PRESIDENTE

Al momento non abbiamo disponibilità e risposta dalla Giunta. Vi faremo sapere nell'arco del Consiglio.


Argomento: Difesa idrogeologica

Esame mozione n. 1555 presentata da Valle, Accossato, Appiano, Barazzotto Corgnati, Ferrentino, Gallo, Giaccone, Olivetti, Ravetti, Rossi e Rostagno inerente a "Valutazione progettualità alternative alla realizzazione del 'bacino di laminazione' della Dora Riparia nei comuni di Caselette Alpignano, Rosta e Rivoli"; ordine del giorno n. 1559 presentato da Frediani, Bono e Valetti, inerente a "Progetto di messa in sicurezza della Dora Riparia nei comuni di Rosta, Rivoli, Caselette e Alpignano - Ricerca di una soluzione alternativa di comune accordo con i territori"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della mozione n. 1555, di cui al punto 7) all'o.d.g.
cui è attratto l'ordine del giorno n. 1559.
Consigliere Valle, lo presenta lei? Prego, prenda pure la parola.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Con questo documento, il cui tenore è analogo a quello presentato dal Movimento 5 Stelle, intendiamo dare forza e sostegno al lavoro che sta portando avanti l'Assessorato, che ha recentemente istituito (si è già incontrato in due occasioni) un tavolo di lavoro in merito ad un progetto decisamente significativo, quello del bacino di laminazione della Dora Riparia che coinvolge i Comuni di Caselette, Alpignano, Rosta e Rivoli.
Coinvolge questi Comuni dal punto di vista della realizzazione dell'opera ma è evidente che, in realtà, si tratta di un'opera fondamentale per tutti i Comuni che seguono il corso della Dora, in particolare Torino, per metterla in sicurezza, come abbiamo potuto osservare anche negli ultimi eventi alluvionali.
La piana della Dora in questi quattro Comuni è, in buona parte, un bacino di laminazione naturale e questo intervento serve per creare uno sbarramento importante che consentirebbe di governare la fuoriuscita della Dora, in particolare di ridurne la portata nei comuni che seguono. In questo momento sono già a disposizione delle risorse importanti, ed è per questo che si è cominciato un lavoro di concertazione importante con il territorio sulla realizzazione dell'opera. Si tratta di circa 13 milioni disponibili, su oltre 50 necessari per l'opera nel suo complesso.
Poiché siamo nella fase iniziale, quella che riguarda la prospettiva con cui noi interveniamo, penso sia necessario non soltanto continuare il lavoro di confronto, che è già stato avviato con le comunità locali, le amministrazioni locali e, in particolare, con gli agricoltori perché si tratta di una piana a vocazione agricola (una volta tanto, è una responsabilità condivisa); non si tratta soltanto di quello, ma anche di andare a esaminare le modalità di realizzazione di quest'opera e di altre opere collaterali che possono, in parte o in tutto, essere sostitutive o alternative dal punto di vista della necessità di mettere in sicurezza tutto il territorio che segue il corso della Dora.
Quindi, sia sulle modalità di realizzazione di questo sbarramento sia su eventuali altre opere, più a monte, ma che possono contribuire a ridurre l'impatto su quella piana, che è particolarmente fertile, evocata dal punto di vista agricolo, penso che siano tutti oggetti su cui è necessario discutere, mettendo sul tavolo diverse alternative progettuali.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 1559; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anche noi abbiamo presentato un atto di indirizzo su questo tema, che stiamo seguendo da tempo con attenzione. Abbiamo chiesto all'Assessore di riferire in Commissione, qualche mese fa, proprio per chiedere chiarimenti rispetto alle intenzioni progettuali. Non si hanno ancora informazioni certe né sulle tempistiche né sull'impatto reale che quest'opera avrà sul territorio. Abbiamo visto, durante la discussione dell'omnibus l'approvazione di un emendamento che ha previsto delle compensazioni per l'occupazione - chiamiamola così - temporanea dei terreni agricoli lungo la Dora, nei momenti in cui verranno inondati. Questo è il primo provvedimento pratico che la Regione ha attuato.
Per il resto, abbiamo ascoltato le preoccupazioni degli agricoltori sull'impatto di questi interventi; ovviamente, condividiamo le finalità di questo intervento, perché la messa in sicurezza della Dora e il pericolo che si corre nel momento in cui le acque impattano sulla città sono sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo visto tutti gli impatti disastrosi di un'alluvione in città e quindi nessuno di noi, chiaramente, mette in dubbio l'utilità dell'opera.
Tuttavia, ci chiediamo se non sia possibile trovare una soluzione meno impattante.
Chiederemmo anche che ci sia maggiore chiarezza rispetto agli interventi compensativi. Durante le comunicazioni in Commissione, si è parlato di perequazioni. Se non ricordo male, si è usato il termine "perequazioni" che dovrebbero essere attuate, in particolare dal Comune di Torino, ma non si è saputo dire esattamente in che cosa consistano queste perequazioni. Si è fatto cenno a qualche intervento di promozione turistica, ma nulla di definito e di preciso.
Nel nostro atto di indirizzo, chiediamo che si possano produrre ed esaminare soluzioni di intervento alternative a questo progetto, senza ovviamente, inficiare l'obiettivo di incrementare la sicurezza idraulica dei territori interessati. Chiediamo, inoltre, che vengano coinvolti tutti gli enti e le associazioni che rappresentano il territorio interessato.
Sappiamo che è già in corso un tavolo, che si è riunito almeno due volte se non sbaglio. Sappiamo che la direzione è questa, quindi credo che anche l'Assessorato abbia intenzione di coinvolgere nella discussione il più possibile tutti i soggetti interessati.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tronzano.



TRONZANO Andrea

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per testimoniare la mia posizione favorevole nei confronti dei due atti di indirizzo, che mi pare entrambi portino la stessa impegnativa. Credo che su quella zona occorra riflettere un attimo Assessore, ma penso che anche lei ne sia al corrente, perché i terreni, una volta che si crea un bacino di laminazione di quel genere, oggettivamente avrebbero una perdita dal punto di vista della loro fertilità e per il fatto che non potrebbero più essere coltivati.
Pertanto, credo che anche le associazioni di categoria degli agricoltori abbiano speso delle parole per rivedere un attimo il progetto; ci sono delle soluzioni anche più a monte, verso Susa, che potrebbero consentire dei ragionamenti utili affinché la città di Torino non venga invasa dalle acque, ma utili anche ai territori limitrofi (a Val della Torre e Alpignano), che non vedrebbero questo bacino di laminazione crescere proprio in quel luogo, ma leggermente più a monte.
Il mio voto favorevole su entrambi gli ordini del giorno ci sarà, ma attendiamo qualche delucidazione in più dall'Assessore Balocco.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Accossato.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Ho sottoscritto la proposta di mozione del collega Valle, perché ne condivido lo spirito e le motivazioni. Ho avuto modo anch'io di ascoltare gli amministratori locali e le persone che abitano in quel territorio.
Credo, come chiediamo e come viene richiesto nell'impegno, che siano necessarie tutte le attenzioni in sede tecnica alla soluzione conclusiva.
Se è vero, e credo che qui in quest'Aula l'abbiamo ribadito più volte, che la soluzione per prevenire i disastri sia appunto quella di una buona prevenzione, che avviene anche con gli investimenti e con interventi quali quello delle aree di laminazione, che devono essere favorite e individuate.
È altrettanto vero che qui non stiamo parlando di un'area naturalmente vocata come area di laminazione: verrebbe creata in modo artificiale e con alcune conseguenze - probabilmente, questo è da verificare e approfondire negative che anche negli interventi precedenti sono state evidenziate.
Pertanto, la richiesta è di un'attenta valutazione su un'opera che peraltro ha già una parte di finanziamenti, che quindi è opportuno non bloccare, ma proseguire nelle progettazioni, valutando - però - tutte le alternative anche quelle di una suddivisione degli eventuali carichi e svantaggi su un territorio più ampio, probabilmente riducendone anche il peso o possibilmente limitandolo quasi fino a zero.
Ritengo che questo debba essere un obiettivo di attenzione al territorio sia attuando la giusta prevenzione sia salvaguardando le attività agricole preesistenti, dando loro la possibilità di svolgersi ancora in futuro, in quel territorio, con la stessa qualità che hanno oggi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Balocco.



BALOCCO Francesco, Assessore alla difesa del suolo

Grazie, Presidente.
Come Giunta, siamo assolutamente favorevoli a entrambi i documenti d'altronde, ci stiamo muovendo su questo filone.
Come sapete, la progettazione non è in carico alla Regione, ma ad AIPO e come Assessorato, abbiamo voluto da subito che la progettazione fosse accompagnata alla convocazione di questa cabina di regia, proprio per avere il massimo della partecipazione da parte degli Enti locali, ma anche delle associazioni di categoria sull'evoluzione del progetto stesso.
Si tratta di un progetto complesso. Voi sapete che il tema delle laminazioni è ormai al centro di tutto il comparto di prevenzione del sistema idrico e, in particolare, padano. Si stanno costruendo importanti impianti di laminazione un po' in tutta la Pianura Padana (Lombardia e Veneto, in particolare, ma anche Emilia Romagna) e questo ormai è il modo di lavorare per prevenire gli eventi che spesso creano pesanti danni.
Qua stiamo parlando di una laminazione che metterà in sicurezza la parte nord di Torino e nella cabina di regia è presente anche il Comune di Torino. Ho scritto recentemente alla Sindaca Appendino, affinché indichi come membro della cabina di regia stessa, un funzionario tecnico apicale perché è essenziale che ci sia una figura che possa interloquire ad ampio raggio anche con le altre presenze tecniche e con gli Enti locali presenti nella cabina di regia.
Accolgo quest'ordine del giorno con molto piacere, anche perché ci aiuterà nei confronti del Ministero dell'Ambiente a ottenere ulteriori finanziamenti. Come sapete, AIPO ha più volte sottolineato il fatto che dei 62 milioni previsti per l'intera opera, a oggi ne sono stati finanziati solo 13. C'è un Accordo di Programma stipulato dal precedente Governo che prevede ulteriori risorse per 49 milioni. Di queste ulteriori risorse però, finora non abbiamo avuto segnali da parte dell'attuale Ministero dell'Ambiente. L'abbiamo sollecitato più volte, affinché venga finanziata almeno una parte di questi 49 milioni, perché - come dice AIPO e come ha già relazionato in cabina di regia, credo - con pochi milioni in più (sei milioni) è possibile un ulteriore lotto di progettazione che metterebbe in condizioni di minore rischio proprio le aree cui si fa riferimento.
Pertanto, noi utilizzeremo quest'ordine del giorno, che spero sarà approvato all'unanimità, per sollecitare con forza il Ministero dell'Ambiente affinché, finalmente, si sblocchino le risorse così preziose per la sicurezza di Torino e per la sicurezza dei Comuni cui fate riferimento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Balocco.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1555, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1559, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame ordine del giorno n. 1557 presentato da Tronzano, Fluttero e Vignale inerente a "Garantire la permanenza dell'attività di analisi nei laboratori degli ospedali di Pinerolo, Rivoli e Susa"; ordine del giorno n. 1504 presentato da Bono, Andrissi, Valetti, Bertola, Campo, Frediani e Mighetti inerente a "Richiesta di sospensione della DGR 23 novembre 2015, n. 50-2484 di riorganizzazione dei laboratori analisi al fine di consentire un'analisi costo benefici rispetto all'inoltro degli esami specialistici dagli Ospedali dell'ASL TO3 all'AO Ordine Mauriziano e al mantenimento degli esami routinari per esterni"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 1557, cui è attratto l'ordine del giorno n. 1504, di cui al punto 8) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Tronzano per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 1557.



TRONZANO Andrea

Grazie, Presidente.
Abbiamo deciso di andare avanti, perché crediamo che su quest'argomento il Consiglio regionale abbia delle cose da dire, abbia un'autonomia naturalmente non determinante, ma certamente d'indirizzo e d'ausilio alle decisioni che la Giunta dovrà prendere prossimamente.
Sono decisioni che arriveranno a breve, come diceva lunedì scorso l'Assessore Saitta in Commissione. Arriveranno venerdì, per cui siamo in tempo, come Consiglieri, a intervenire per cercare di dare un indirizzo magari più equo.
Lo dico perché la relazione dell'Assessore Saitta e del Direttore Generale Bono non ci ha tranquillizzati completamente rispetto agli investimenti che sono stati fatti in tutti questi anni e in questo periodo. Nel senso che la DGR n. 50, se ricordo bene, prevedeva alcune cose, non teneva in considerazione la fusione fra TO1 e TO2 e, di conseguenza, ha avuto delle ricadute che, a nostro giudizio, sono state molto negative.
Il tema, come sanno bene i Consiglieri Appiano e Rostagno, è delicato: da una parte, ci sono i servizi ai cittadini e la possibilità di ottenere immediatamente degli esami importanti e con la stessa capacità del passato e, dall'altra, le organizzazioni sindacali sono sul piede di guerra. Visto il nostro ruolo, dobbiamo tenere in considerazione tutte queste situazioni che si stanno verificando, quindi pensiamo che votare quest'ordine del giorno aiuti la Giunta a mantenere dei presidi centrali sui territori di Susa, di Pinerolo e di Rivoli, in particolare.
Crediamo che la divisione illustrataci dall'Assessore nella Commissione di lunedì scorso non sia completamente soddisfacente, anzi crediamo che aiuti o che costringa a fare investimenti importanti sul Mauriziano, lasciando macchine già attive che potrebbero continuare a essere produttive, ad esempio, nell'Ospedale di Rivoli. Questo ci preoccupa non poco, perch riteniamo inopportuno trasferire due milioni e mezzo di esami verso l'Ospedale Mauriziano, dove non esiste ancora una macchina operativa, ma dobbiamo investire per crearla, anziché su Rivoli, dove esiste già questo tipo di operatività e anche uno storico determinante; inoltre, la routine breve, che può essere una soluzione, ma che probabilmente non è la soluzione definitiva, sarebbe utile al territorio oggetto del nostro ordine del giorno. Crediamo quindi importante che la Giunta lavori ancora e ci ascolti in maniera più attenta rispetto a quanto riferito lunedì in Commissione.
Pertanto, l'ordine del giorno impegnerebbe la Giunta regionale affinch l'area ovest (San Luigi, Rivoli, Pinerolo, Susa) abbia un hub autonomo e distinto dal Mauriziano. Noi non abbiamo nulla contro il Mauriziano, anzi crediamo sia un presidio importante e attendere sarà molto utile per l'intera a città di Torino; però, oggi - lo dico soprattutto ai Consiglieri di quelle zone - credo sia opportuno riflettere e mantenere una specificità vera sulle zone di Rivoli, Pinerolo, Susa e Orbassano, perché, così com'è stata disegnata lunedì, non ci sembra una soluzione adeguata a placcare le difficoltà percepite dai cittadini e ad accogliere quanto ci suggeriscono gli operatori interni agli ospedali e le organizzazioni sindacali.



PRESIDENTE

Grazie, collega Tronzano.
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione dell'ordine del giorno n.
1504.



BONO Davide

Ho chiesto l'attrazione del nostro documento adesso, quindi penso che sia caricato; era stato depositato il 20 novembre 2018. Comunque, è il numero 1504, se i colleghi vogliono prenderne visione.



PRESIDENTE

Sta per essere caricato.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
In effetti, era tarato ancora su un posizionamento politico forse superato dai tempi. Infatti, vorremmo apportare delle modifiche che illustrer brevemente durante l'analisi dell'ordine del giorno.
Quest'ordine del giorno chiedeva la sospensione della DGR 50 del 2015 (ormai nota e arcinota), per l'organizzazione dei laboratori analisi, al fine di consentire un'analisi costi-benefici - direi che andava di moda allora e ancora di più adesso - rispetto all'inoltro degli esami dagli ospedali dell'ASL TO3 all'Azienda Ospedaliera del Mauriziano e al mantenimento degli esami routinari per esterni.
Noi eravamo partiti da una logica anche più generale, nell'ottica di non fare un'azione che riguardasse solo una specifica area territoriale e non tutte le altre sei o sette aree di coordinamento, che riguardano appunto la riorganizzazione dei laboratori analisi.
Diciamo che (poi verrò alla specificità dell'area di Torino ovest) esiste una questione che riguarda tutta la Regione: noi non comprendiamo quale sia in effetti il risparmio nell'inviare ai laboratori analisi degli esami routinari: chiamati specialistici, ma routinari; nel senso che - ne abbiamo parlato anche in un incontro con l'Amministrazione della città di Pinerolo l'altro ieri - comportano un invio di esami quali colesterolo e trigliceridi, quindi esami abbastanza banali, che vengono effettuati molto frequentemente. Noi siamo d'accordo all'invio in laboratori hub, laboratori di differimento sovra-aziendali per quanto riguarda le analisi rare e rarissime e quelli di ultraspecialistica, cioè quelli che hanno un numero di esami all'anno che non garantiscano né una sostenibilità economica e nemmeno una sostenibilità dal punto vista della qualità dei risultati degli esami, se dispersi sul territorio.
Mi spiace che non ci sia l'Assessore Saitta, ma sono sicuro che la discussione andrà avanti nel pomeriggio e mi sembra che la Presidenza abbia garantito che l'Assessore arrivi nel pomeriggio; noi vorremmo lavorare sulla questione di numeri e non su una questione di tipologia d'esami.
Vengo anche alle modifiche che l'Assessore Saitta ha promesso che farà con una bozza di delibera di Giunta che ci ha illustrato lunedì in IV Commissione sanità, ovverosia è la quantità e il numero di esami che vengono fatti che dovrebbe indirizzare verso l'accentramento e l'accorpamento su un laboratorio analisi oppure no.
Non è la tipologia o la definizione di brevità o urgenza. Certo, se c'è bisogno di un'urgenza, siamo tutti d'accordo sul fatto che l'esame debba essere fatto in loco, perché se è urgente, per definizione ha bisogno di essere fatto rapidamente.
Questo svela anche una cosa evidente a tutti: non è vero che gli esami accorpati garantiscono la stessa tempistica di un esame fatto in loco altrimenti non ci sarebbe bisogno di dire che le urgenze vengono fatte nell'ospedale dove viene prelevato il campione di sangue. È evidente. Se non ci fosse un allungamento dei tempi, non ci sarebbe bisogno di dire che le urgenze e, adesso con la modifica che dovrebbe fare l'Assessore Saitta anche gli esami brevi debbono essere fatti in loco. Se fosse la stessa tempistica, se non ci fossero allungamenti per il trasporto, per i sistemi informativi e per il ritorno dell'esame effettuato, potremmo dire che anche gli esami urgenti e brevi vengono accorpati se non rientrano in quelli non specialistici e non rari e rarissimi.
Quindi, già la definizione "di urgenza" e di esami interni smaschera un po' le reali ricadute di questa delibera, nel senso che ci sarà un allungamento dei tempi per gli esami che non vengono fatti in loco, questo è sicuro.
Questa è il primo punto.
Il secondo punto è sui risparmi. Mi spiace, ma questa delibera la Giunta l'ha portata nel novembre 2015 e viene da lontano, perché viene addirittura dal Piano di rientro, dall'addendum e dai programmi operativi del dicembre 2013, ed è stata in parte già attuata, non solo nell'area di Torino ovest ma anche in altre aree. Quindi, c'era tutto il tempo per dirci se e quanti risparmi ci sono stati. Infatti, ci è stato detto "si risparmieranno tanti soldi". Boh! Ma quali? Ci sono costi in più di trasporto, perché non ci pu dire, Assessore Saitta, che ci sono 100 laboratori analisi più 60 (quindi 160) e quindi già le provette girano. Sì, ma le provette girano di più se devono andare a Torino, dall'area Torino ovest, dal CDS, da Pinerolo, da Rivoli e quant'altro.
Ci sono i costi di trasporto, i costi di investimento sui macchinari e sulle strutture. Sono stati allargati i laboratori analisi di Rivoli, di Pinerolo e del San Luigi e sono stati fatti degli investimenti. Il personale fortunatamente non verrà toccato, perché è personale pubblico assunto a tempo indeterminato e quindi si aspetta che andrà in quiescenza.
E fino ad allora non ci saranno risparmi sulla voce del personale. Quindi non c'è risparmio sulla voce del trasporto, non c'è risparmio sulla voce degli investimenti fissi fatti nelle strutture e non c'è risparmio sul personale, anzi probabilmente c'è un aumento di spesa sui trasporti.
Pertanto, ci deve dire perché stiamo facendo questa cosa.
Continuo a dire che se l'ottica è migliorare la qualità degli esami, ben venga l'accorpamento, ma sugli esami rari e rarissimi; quindi, ci deve essere una soglia. Io nell'area sanitaria non mi occupo di esami, ma su tutti gli esami c'è una soglia al di sotto della quale non è opportuno andare. È un po' quello che si dice sulla mano del chirurgo che fa un intervento chirurgico, per cui ci deve essere un numero adeguato di interventi, ad esempio, sul tumore della mammella, perché se non se ne fanno almeno 200 all'anno, non si ha una buona manualità.
Qui non c'è la manualità dell'operatore, c'è però l'acquisto dei reagenti c'è il macchinario che deve funzionare in un certo senso e si vede comunque che anche per la parte dipendente dall'uomo, ovvero dall'operatore, i laboratori analisi che non fanno un certo tot di esami - penso, ad esempio a quelli privati, giusto per parlarne - fanno però tutti gli esami, ne fanno cinque all'anno e quell'esame magari non è attendibile come quello del pubblico, che ne fa 5.000.
Pertanto, sulla logica degli esiti/volumi possiamo essere d'accordo sulla parte anche laboratoristica; se, invece, si va in una logica diversa, non siamo così convinti. Quindi, la proposta dell'Assessore Saitta di lasciare solo operare a Torino ovest gli esami routinari brevi, oltre l'urgenza e gli interni, non ci convince molto, proprio per la questione di cui dicevo prima.
Tra l'altro, apre uno scenario di ulteriori richieste da parte delle altre aree di coordinamento, perché a questo punto se io fossi un cittadino o un rappresentante politico delle altre aree territoriali, potrei dire: "Perch a questo punto all'area Torino ovest lasciate gli esami routinari brevi e all'Area Torino nord, Torino sud, Novara, Alessandria o Cuneo no?".
Infatti, a questo punto si crea una discrepanza tra un territorio e l'altro.
Perché nasce questa discrepanza, e noi la capiamo, la sosteniamo e la vorremmo ulteriormente ampliare, con la motivazione detta prima? Perché il nodo gordiano da risolvere e da tagliare, secondo noi, nasce sempre dalla famosa delibera n. 1-600, che ha riorganizzato la rete ospedaliera nel 2014 e che ha fatto una scelta che per noi è totalmente astrusa da ogni logica sanitaria, trasportistica, sociale, relazionale e quant'altro. Cioè ha individuato come ospedale di riferimento per l'area Torino ovest un ospedale all'interno della Città di Torino.
Voi mi direte: "È così anche per l'area Torino Nord, che ha individuato il Giovanni Bosco, e per l'area Torino Sud che ha individuato la Città della Salute". Sì, però l'area di Torino nord già tende storicamente per flussi di trasporto verso Torino nord e quindi verso il Giovanni Bosco. Molte persone dell'area del Chivassese, ma anche delle Valli di Lanzo, vanno già direttamente al Giovanni Bosco. E questo è anche un problema di politica sanitaria che dovremo affrontare, di sovraffollamento degli ospedali torinesi. La stessa cosa da Torino sud, perché vanno verso la Città della Salute. Non succede la stessa cosa per l'area Torino Ovest, perché non vanno al Mauriziano.
Quindi, dobbiamo rivedere la rete ospedaliera. Continuare a dire - lo dicevate un anno fa, adesso mancano tre mesi alla fine della legislatura forse siete un po' più credibili su questo - "non riusciamo a modificare in tempo la rete ospedaliera, lo farà la prossima legislatura" è un trincerarsi dietro una non volontà. Lì è l'errore, si poteva modificare quel pezzo della delibera, facendola passare in Consiglio, e dire che l'area Torino ovest ha diritto per conformazione territoriale e quant'altro ad avere un ospedale hub per tutte le discipline; decidiamo quale, potrebbe essere il San Luigi di Pinerolo.
Per quanto riguarda i laboratori, non c'è nessun vantaggio a portare due milioni di esami (da quattro siamo scesi a due) al Mauriziano.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BOETI



PRESIDENTE

Sono ancora iscritti a parlare i Consiglieri Vignale, Appiano, Mighetti e Valetti. Dopo l'intervento del Consigliere Vignale chiudiamo la seduta e riprendiamo la discussione nel pomeriggio.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Provo, rivolgendomi soprattutto ai colleghi, a fare due considerazioni.
La prima è che, dopo la comunicazione dell'Assessore nella IV Commissione di lunedì scorso, noi sappiamo che dopodomani la Giunta regionale adotterà una delibera di parziale modifica della DGR n. 50, che sarà, invece, una sostanziale modifica a quanto oggi viene svolto nei laboratori di Pinerolo di Rivoli, di Susa e del San Luigi.
Questo lo dico perché molte volte, parlando di sanità, il Consiglio regionale ha dovuto prendere per buone scelte adottate dalla Giunta regionale, in particolar modo quando eravamo in piano di rientro. Oggi invece, il Consiglio può essere arbitro del proprio destino. Questo è un aspetto.
Secondo aspetto. La DGR n. 50, che è la delibera di riorganizzazione della rete laboratoristica del Piemonte, secondo noi dovrebbe avere una serie di modifiche sostanziali. Evidentemente, la DGR n. 50 ha seguito in modo pedissequo, e non poteva essere altrimenti, le modalità di riorganizzazione della rete ospedaliera.
In quella delibera, il San Luigi venne declassato da DEA di secondo livello a DEA di primo livello, con una serie di conseguenze, fra cui, come in questo caso, il trasferimento al Mauriziano di tutta l'attività laboratoristica, o di una parte consistente di attività laboratoristica.
Nell'ordine del giorno avremmo anche potuto fare una valutazione sulla DGR 50, ma non l'abbiamo fatto.
Invito i colleghi a valutare quest'aspetto: quando venne votata la DGR 50 il sistema sanitario piemontese, o comunque della provincia di Torino, era articolato con l'ASL Città di Torino divisa in quattro: ASL 1, ASL 2, Città della Salute e Mauriziano, che attraevano pezzi di ASL delle province, per cui ASL 2, ASL 4, il Mauriziano, il San Luigi, la Città della Salute, ASL 5 e anche l'ASL 3.
Questa configurazione è stata superata con l'avvento dell'ASL Unica Città di Torino. Non abbiamo più una città che nelle sue quattro articolazioni aziendali attrae pezzi di sanità della provincia, ma abbiamo una città che in qualche modo, viene gestita autonomamente all'interno dei suoi confini.
Richiamo la dichiarazione dell'Assessore Saitta, riportata nel nostro documento, che precisava "ma con una nuova configurazione della geografia sanitaria della Città metropolitana di Torino, che tenga conto della fusione dell'ASL TO1 e TO2".
Cosa chiediamo noi all'interno dell'atto di indirizzo? Non mettiamo in discussione la DGR 50; non mettiamo in discussione la rete ospedaliera (l'abbiamo fatto tante volte, ma non è l'oggetto del documento), ma evidenziamo soltanto che la nuova configurazione geografica della sanità torinese ha fatto sì che oggi la Città di Torino sia un unicum e che, per contro, si abbia un'enorme parte della provincia, cioè tutta la zona ovest quella che interessa la prima cintura (la Val di Susa, il Pinerolese e quant'altro), che continua a essere agganciata al Mauriziano, senza che quell'articolazione geografica, di cui parlavamo prima, vi fosse.
Prendendo atto di una modifica avvenuta, e che il Consiglio regionale ha votato istituendo l'ASL unica, chiediamo che si gestisca l'aspetto laboratoristico in termini di dimensione di un territorio, di numero di esami in un territorio, e di non fare l'ennesima sottrazione di pezzi di sanità ai territori della prima e della seconda periferia, per portali all'interno della città.
Chiediamo che un territorio di 600 mila abitanti, pari a un quarto della Provincia di Torino e con quattro presidi significativi, venga valorizzato per quello che è.
Pertanto, molto semplicemente, il Consiglio regionale chiede alla Giunta regionale di impegnarsi a prevedere, per l'area ovest, un hub autonomo e distinto dal Mauriziano. Dopodiché, se non va bene la parola "hub", perch potrebbe mettere in discussione il tema relativo alla rete ospedaliera, per noi va benissimo modificarla e cambiarla con un'altra dinamica.
Personalmente mi auguro che il Consiglio regionale - non parlo della Giunta, perché ovviamente è un ordine del giorno che votano i Consiglieri si faccia interprete dei territori. Non sono solamente Sindaci della nostra parte politica ad aver lamentato questa scelta, ma di tutte le parti politiche: il Sindaco della Città di Pinerolo del Movimento 5 Stelle Sindaci che afferiscono, in modo evidente, a parti politiche di centrodestra e di centrosinistra, come tante amministrazioni rette da liste civiche.
È coinvolto un mondo significativo degli operatori della sanità e non solo chi opera nei laboratori si è espresso contro questo trasferimento.
Io credo che un Consiglio regionale, non nell'ascoltare i particolarismi ma nel recepire istanze assolutamente sensate che riguardano non un ambito particolare, ma un'area significativa dalla nostra provincia, debba tener conto di quest'aspetto, soprattutto quando ha, tra le sue poche possibilità, quella di modificare le scelte che la Giunta ha già fatto.
Infatti, l'Assessore Saitta ci ha spiegato chiaramente cosa intende fare nella Giunta di questo venerdì (o del prossimo, non importa quando): si tratta di una scelta che porta, ovviamente, tutta l'alta complessità al Mauriziano.
Io credo che approvando quest'ordine del giorno (o un altro, oppure uno scritto collettivamente, non importa) abbiamo la possibilità di dare un senso differente all'organizzazione sanitarie della nostra provincia.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.


Argomento:

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 388 "Azienda Sanitaria Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria" - (articolo 1, comma 2, l.r.
15/2014) - Collegio sindacale - individuazione di 1 componente con funzione di Presidente



PRESIDENTE

Proclamo individuato quale componente con funzioni di Presidente del Collegio sindacale il signor Dutto Lorenzo.



PRESIDENTE

Proposta di deliberazione n. 387 "Azienda sanitaria locale Cuneo 2" (articolo 1, comma 2, l.r.
15/2014) - Collegio Sindacale - Individuazione di 1 componente con funzione di Presidente



PRESIDENTE

La votazione non è valida per mancanza del numero legale; sarà ripetuta nella seduta pomeridiana.



PRESIDENTE

Proposta di deliberazione n. 389 "Azienda speciale della Camera di Commercio di Asti per la promozione e per la regolazione del mercato" - (Articolo 8, Statuto dell'Ente) - Collegio dei Revisori dei Conti - Nomina di un membro effettivo e di un membro supplente"



PRESIDENTE

Proclamo nominati, quale membro effettivo del Collegio dei revisori dei Conti, la signora Pizzotti Lidia Maria, e quale membro supplente il signor Oporti Massimo.



PRESIDENTE

La seduta termina qui.
I lavori riprenderanno oggi pomeriggio, alle ore 14.30, con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Vi ricordo che adesso è convocata la Conferenza dei Capigruppo in Sala A.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.35)



< torna indietro