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Dettaglio seduta n.38 del 23/12/14 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


MOTTA ANGELA



(Alle ore 9.33 la Consigliera Segretaria Motta comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.00)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOETI



(La seduta ha inizio alle ore 10.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Non essendovi proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Caputo e Ferrentino.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 66, inerente a "Disposizioni urgenti in materia fiscale e tributaria"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 66, inerente a "Disposizioni urgenti in materia fiscale e tributaria", di cui al punto 3) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Riprendiamo con gli emendamenti all'articolo 1.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 53) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2, dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi che compongono una comunità familiare monogenitoriale".
Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Questo è il primo emendamento della mattinata che andiamo ad illustrare.
Ieri sera ci siamo lasciati con una serie di emendamenti di natura sociale, dopo aver discusso quelli relativi alle Forze dell'Ordine piuttosto che ai Vigili del Fuoco, cercando di dare un segnale ai cittadini piemontesi occupati nell'ambito di queste attività lavorative.
Questo emendamento, invece, riguarda la famiglia, in particolare chiedendo un'esenzione, nell'ambito dell'articolo 2 bis, quindi degli aumenti di cui al comma 1, per una comunità familiare monogenitoriale.
Questo diventa molto importante, nell'ambito di una complessiva disanima dell'aumento delle tasse, come quella che stiamo facendo, per individuare differenziazioni tra famiglie numerose e famiglie monogenitoriali.
Vi sono elementi che non possono prescindere da una considerazione sociale, altrimenti, come abbiamo detto ieri più volte, qui vi è un'analisi solamente complessiva del fabbisogno economico della Regione, ma nell'ambito della discussione che stiamo facendo non vi è una considerazione di natura sociale.
Questo è uno degli emendamenti. Ne vedremo altri simili, ma diversi nell'impostazione. Pertanto, il fatto che la famiglia entri pesantemente nell'ambito della discussione della tassazione, sia essa regionale sia essa locale sia essa nazionale, diventa un discorso assolutamente imprescindibile.
Questa è una premessa affinché ci sia una vera e propria politica della famiglia: cosa che manca in questa Regione e manca a livello nazionale, al contrario di altri Paesi dove invece hanno identificato la politica della famiglia come uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo della Nazione, e non solo nell'interesse specifico del nucleo familiare.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Berutti; ne ha facoltà.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Come diceva prima il collega, questo è un emendamento che può avere i suoi fondamenti, nel senso che, rispetto a quello che è un aumento di carattere generale, ci sono situazioni che possono essere contemplate.
Questa, ad esempio, potrebbe esserne una, perché questa problematica, forse un tempo non contemplata, o contemplata di meno, oggi si sta aggravando in una situazione ormai in totale evoluzione.
Per cui alla fine diventa difficile, perché si somma tutta una serie di situazioni, che si aggiungono all'aumento della pressione fiscale, in questo caso su una singola figura. E' chiaro che il carico è pesante ed incisivo.
Anche se uno avesse un reddito dignitoso, caricato sulle proprie spalle in toto, avrebbe comunque criticità. Sarebbe quindi opportuna un'attenzione particolare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 53) è un emendamento a cui teniamo e credo che un ragionamento su questo si debba fare, anche in merito alle detrazioni.
Sappiamo bene quali sono i vincoli della normativa nazionale, però in questo momento stiamo parlando delle famiglie più fragili della nostra Regione. Lo dicono gli studi dell'ISTAT e lo dice la Caritas: qualunque soggetto che, da un punto di vista scientifico o da un punto di vista pratico, ha a che fare con comunità familiari monogenitoriali, sa bene che stiamo parlando di comunità familiari complessivamente più fragili.
Crediamo, quindi, che le politiche fiscali si possano attuare in tanti modi: una modalità, che è quella più semplice, è di individuare una politica fiscale finalizzata esclusivamente al prelievo (cosa che stiamo facendo con questo disegno di legge); oppure politiche fiscali più articolate, per evitare di prelevare maggior denaro dalle tasche dei cittadini, evitando richieste di ulteriori contributi Noi abbiamo questo sistema a volte un po' farraginoso, per cui richiediamo, tanto a livello regionale quanto a livello statale, contributi alla comunità regionale e nazionale, in termini di tassazione restituendone solo una piccola parte relativamente a singole misure.
Noi crediamo che invece si possa, e soprattutto si debba, fare politiche fiscali che non siano viste esclusivamente in termini negativi ma che si occupino e si preoccupino, quindi alleggerendone il carico fiscale, delle famiglie piemontesi più fragili, cioè quelle monogenitoriali.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Graglia; ne ha facoltà.



GRAGLIA Franco

Grazie.
Anche in questo caso l'esenzione si giustifica con il fatto che, dato il livello medio dei redditi e il progressivo ridursi del potere d'acquisto, una situazione in cui vi è un solo reddito a supporto delle esigenze complessive si connota come caratterizzata da gravi difficoltà a sbarcare il lunario.
È doveroso, pertanto, evitare che tale precarietà venga aggravata con un aumento della "presina fiscale", che riduca, conseguentemente, il reddito disponibile.
Il sacrificio economico conseguente ha, pertanto, una significativa giustificazione in termini di rilevanza asociale dell'intervento. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 54) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2, dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi che abbiano un figlio a carico".
Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Noi stiamo parlando di una serie di emendamenti in cui credo che il segnale che il nostro Gruppo vuole dare è un'attenzione laddove i carichi familiari più o meno vengano considerati.
C'é un tema rilevante, che non è soltanto legato al reddito ISEE, che già tiene conto dei carichi familiari, ma di un segnale forte in una Regione che, ormai da troppo tempo, ha un indice di natalità molto basso.
Un basso indice di natalità è sicuramente è legato anche al fatto che oggi, avere dei figli e mantenerli, è comunque, ahimè, una spesa.
È chiaro che nel momento in cui la Giunta regionale continua a mantenere un'impostazione in cui l'incremento dell'imposizione fiscale territoriale è evidente, è fondamentale - è quello che noi stiamo facendo con questi emendamenti - dare un segnale forte alle famiglie, che, anche soltanto con un figlio a carico, in un contesto in cui molto spesso all'interno del nucleo familiare il tema della disoccupazione è rilevante (persone non occupate, persone cassaintegrate, persone in cerca di lavoro) registrano gravi difficoltà economiche.
Parliamo, tra l'altro, di famiglie giovani, che decidono, comunque, di intraprendere l'avventura di una famiglia senza avere la prospettiva di un intervento significativo da parte delle istituzioni.
Con questo emendamento vogliamo dare, invece, un segnale ai cittadini piemontesi. Anche soltanto con un figlio a carico, è fondamentale valutare la possibilità di esentare i cittadini da quello che è l'incremento delle aliquote dell'imposizione dell'addizionale IRPEF.



PRESIDENTE

Colleghi, chiedo un incontro con i Capigruppo in Sala A per una decina di minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.16, riprende alle ore 11.40)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola Media Istituto Comprensivo Vistrorio di Vico Canavese


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola Media Istituto Comprensivo Vistrorio di Vico Canavese, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 66, inerente a "Disposizioni urgenti in materia fiscale e tributaria" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 66.
Se non erro, l'emendamento rubricato n. 54) era stato già illustrato.
Emendamento rubricato n. 55) presentato dai Consiglieri Porchietto Vignale, Sozzani, Ruffino, Pichetto Fratin e Berutti: Dopo il comma 2, dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi che svolgono un'attività di volontariato nel settore della pratica sportiva dovutamente documentata".
Ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto Fratin per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Prima di passare all'esame dei singoli emendamenti, vorrei comunicare che, da parte del nostro Gruppo consiliare, ma credo anche da parte degli altri Gruppi di opposizione (ciascuno, poi, avrà diritto a parlare per sé) visto il numero elevato di emendamenti che sono ancora depositati, e proprio per agevolare i lavori del Consiglio, c'è l'intenzione di non discutere o di ritirare una parte degli emendamenti, concentrandoci su un numero molto più limitato di emendamenti di merito.
Prendiamo atto, purtroppo, che al momento su quella che è la nostra posizione in particolare riguardo all'articolo 5 e soprattutto in riferimento alle piccole derivazioni, non c'è stata, da parte della Giunta e della maggioranza, quell'apertura o quella disponibilità a discuterne.
Ci auguriamo che nelle prossime ore possa ancora esserci un rinsavimento da parte di coloro che rappresentano la maggioranza, per evitare di penalizzare tutta una serie di situazioni che avranno ripercussioni anche sui livelli occupazionali.
Ritirando tutti questi emendamenti, può darsi che presenteremo altre proposte, che prevedano meccanismi di copertura, ma con una valutazione di merito e, quindi, mantenendo gli impegni di correttezza assunti all'inizio di questa sessione di Consiglio, compresi i termini di approvazione nei tempi stabiliti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo velocemente, perché sono stato giustamente coinvolto dal Presidente di Gruppo Pichetto.
Ovviamente, permane la nostra contrarietà a queste misure che aumentano le tasse ai piemontesi.
Noi abbiamo presentato pochi emendamenti e sono tutti di merito, quindi procederemo con l'illustrazione degli stessi e di due atti di indirizzo collegati al provvedimento in oggetto.
La nostra attività emendativa si concentra, in particolare, su due tematiche, a cui teniamo maggiormente, che riguardano i canoni di imbottigliamento e le tariffe di escavazione. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Relativamente all'articolo 1, comunico che ritiriamo gli emendamenti rubricati n. 55), 56), 57) e 58).
Nel prosieguo della discussione, cercheremo, articolo per articolo, di vedere ciò che si può ritirare, per non sottrarre il dibattito da una discussione di merito.
Tendiamo a sottolineare con forza che siamo assolutamente contrari a queste modalità, in particolare all'articolo 1, che prevederà 77 milioni di nuove imposte per i cittadini piemontesi.
Crediamo anche - lo vedremo nel corso della discussione - che non ci possa essere una discussione senza confronto, sia per quanto è avvenuto in sede di Commissione, sia per quanto sta avvenendo in questo Consiglio. La Giunta regionale ha presentato un disegno di legge sul quale non intende avviare alcun tipo di confronto di merito - lo vedremo sugli articoli successivi - con il Consiglio regionale, o, se credete, con i Gruppi di opposizione, che cercano, in particolare su alcuni temi, di fare in modo che la nostra Regione non perda competitività rispetto alle altre Regioni e, quindi, posti di lavoro e possibilità occupazionali.
Ciascuno di noi si pone degli obiettivi, che possono essere di prospettiva immediata, oppure di medio o lungo periodo. Se la prospettiva è immediata - ed è quella che la Giunta e la maggioranza si pongono - cioè quella di aumentare le tasse entro il 31 dicembre perché abbiano vigore dal 1° gennaio, ne prendiamo atto: ognuno ha le prospettive politiche che ritiene, nel governo di una Regione. E' assolutamente evidente che c'è una modalità di conduzione dei lavori da parte della Giunta e dei Capigruppo di maggioranza, perché - lo rammentiamo - se c'è l'opportunità o la volontà di contingentare i tempi, non è una manovra che viene richiesta dalla Giunta regionale, ma è una modalità concessa ai sensi del nostro Regolamento, che può essere richiesta esclusivamente dai Capigruppo di maggioranza. Per essere chiari, non c'è una distinzione di scelta politica fra la Giunta che in qualche modo si fa carico di un problema di bilancio, e la maggioranza, che asseconda una volontà della Giunta.
Se questa legge viene approvata entro il 31 dicembre, significa che pu essere approvata solo ed esclusivamente con un contingentamento dei tempi che i Capigruppo di maggioranza richiedono al Presidente del Consiglio. Non c'è altra modalità affinché questo possa avvenire.
Ricordo, però, che non abbiamo solo questa scadenza: abbiamo anche l'approvazione dell'esercizio provvisorio, del bilancio del Consiglio dobbiamo discutere il disegno di legge n. 67.
Le persone che hanno un po' di storia di un'Assemblea legislativa sanno che la forzatura è uno strumento molto utile per portare a casa un provvedimento, ma è altrettanto utile per chi fa opposizione, perch quando si fa il muro contro muro, non si entra più nel merito dei provvedimenti, ma si recita un gioco delle parti: la Giunta propone e l'opposizione contrasta, in particolar modo su provvedimenti come questi che aumentano la tassazione ai cittadini piemontesi.
Ritengo che anche le modalità con cui analizziamo questo disegno di legge debbano essere tenute in considerazione rispetto a ciò che abbiamo davanti, da qui ai prossimi giorni. Dopodiché, la Giunta e i Capigruppo di maggioranza faranno le scelte che riterranno opportune.
Ritiriamo gli emendamenti n. 55), 56), 57) e 58).



PRESIDENTE

Siamo pertanto all'emendamento n. 79).
Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Presidente, ci può dire quali sono gli emendamenti del nostro Gruppo che rimangono all'articolo 1?



PRESIDENTE

Rimangono gli emendamenti n. 79), 80), 81), 82), 83), 84), 85), 86) 87), 88), 89), 90) e 91).
Se vuole, Consigliere Vignale, io vado avanti e lei, man mano, mi dice se l'emendamento è ritirato o no.
Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Presidente, riteniamo più opportuno non ritirarli, perché sono emendamenti di contenuto. Pertanto, in funzione a quelli che lei chiamerà noi eventualmente non li illustriamo, ma li manteniamo.



PRESIDENTE

Quindi, li dà per illustrati. Va bene, è anche questa una modalità però cercate di trovare una quadra. In ogni caso, ditemi voi volta per volta.
Emendamento rubricato n. 79) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2, dell'articolo 1, del disegno di legge 66, è aggiunto il seguente: "2.bis Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi appartenenti alla Polizia Penitenziaria dello Stato".
La parola alla Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera per l'illustrazione.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Come già annunciato ieri, l'emendamento n. 79) - così come gli altri che saranno trattati - rappresenta l'attenzione che il nostro Gruppo intende dare alle varie categorie, in primis, ovviamente - e lo abbiamo ampiamente spiegato - ai cittadini che sono disoccupati e alla ricerca di lavoro. Questo è un tema importante e preponderante.
Dopodiché, riteniamo ci siano una serie di categorie che debbano essere esentate dagli aumenti. In questo caso, l'emendamento riguarda i cittadini piemontesi appartenenti alla Polizia Penitenziaria dello Stato, perch riteniamo sia una categoria penalizzata - ovviamente come tutto il comparto pubblico - dall'assoluta assenza di adeguamento dello stipendio, sottoposta a turni massacranti, con un lavoro davvero usurante, per la tipologia che è propria dell'attività.
Riteniamo, pertanto, che il Governo regionale, ma anche lo Stato debbano avere un occhio di riguardo.
Quest'emendamento, come tutti quelli che sono stati presentati e che sono stati illustrati da parte del nostro Gruppo, ha lo scopo di lanciare un messaggio chiaro e forte alla maggioranza, ossia che siamo contro ogni tipo di aumento di qualsiasi tassa. Abbiamo presentato, come controproposta, un documento valido che va a compensare gli aumenti che i piemontesi riceveranno a fine anno, come regalo di Natale.
In questo senso, c'è tutta la nostra contrarietà. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ruffino.
Emendamento rubricato n. 80) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2, dell'articolo 1, del disegno di legge 66, è aggiunto il seguente: "2.bis Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza".
Emendamento rubricato n. 81) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2, dell'articolo 1, del disegno di legge 66, è aggiunto il seguente: "2.bis Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi appartenenti al Corpo dei Vigili del Fuoco".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Gli emendamenti n. 79), 80) e 81) prevedono un'esenzione, rispetto agli aumenti che stiamo ponendo, per le forze dell'ordine come la Polizia di Stato, il Corpo forestale, i Carabinieri e quant'altro, che svolgono una funzione estremamente importante all'interno della nostra regione.
Come abbiamo detto precedentemente, vi era la possibilità di aprire un confronto: se il Vicepresidente avesse voluto fare una simulazione di quanto "potevano determinare", in termini di minori entrate, alcuni emendamenti da noi presentati, avrebbe constatato che erano compatibili con una manovra finanziaria che, sul disegno di legge 66, prevede maggiori entrate esclusivamente con la leva fiscale, demandando al disegno di legge 67 (secondo noi sbagliando) la possibilità di aumentare le entrate con altre misure.
Voler mantenere rigidamente le proprie posizioni non è una modalità con cui si confronta un'Assemblea legislativa, ma una modalità spesso utilizzata nei Consigli comunali.
Ciò che avviene al Parlamento nazionale sta insegnando, nel senso che state diventando "renziani": le scelte si fanno all'interno del direttivo del Partito Democratico e, poi, il Parlamento regionale dovrebbe ratificare la scelta fatta.
Noi questo non lo facciamo: noi denunciamo, oggi - e continueremo a farlo - il fatto che mettere le mani nelle tasche dei piemontesi è sbagliato e che c'era la possibilità d'intervenire senza questa modalità per garantire maggiore gettito.
Pertanto, la consideriamo una scelta sbagliata e, in qualche modo, la condanniamo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 82) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2, dell'articolo 1, del disegno di legge 66, è aggiunto il seguente: "2.bis Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi appartenenti al Corpo Forestale dello Stato".
L'emendamento è dato per illustrato.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Impiegherò un minuto per spiegare ancora una volta alcune questioni.
Primo. Consigliere Vignale, dall'inizio di questa legislatura - perch questa è stata l'indicazione che ha dato il Presidente della Giunta regionale - io sono stato sempre disponibile a confronti sul merito. Devo dire che anche su questi provvedimenti, in Commissione e in Aula, quando ci si confronta sul merito, è sempre una condizione preferibile, e credo che questa condizione ci aiuti tutti assieme a costruire dei provvedimenti legislativi che siano, nelle condizioni in cui siamo, i più equilibrati e confacenti alla situazione del Piemonte.
Così siamo riusciti a fare in Commissione, così noi ci auguriamo che possa avvenire anche in Aula. Tuttavia, la disponibilità al confronto non avviene sulla base delle minacce. Io so benissimo che c'è un'urgenza relativamente all'approvazione di questo disegno di legge e che questo disegno di legge è vitale per consentire alla Regione Piemonte di poter affrontare una condizione difficile qual è l'esercizio futuro; so benissimo che non fa mai piacere a nessuno mettere le mani nelle tasche dei cittadini; so benissimo che, a volte, si è costretti a farlo. Così come è stata costretta a farlo un anno fa, nel dicembre del 2013, la Giunta regionale quando ha aumentato l'addizionale IRPEF non di 70 milioni di euro, ma di 140 milioni di euro, in un dibattito che è durato mezza giornata in Consiglio regionale, perché tutti avevamo la consapevolezza che, pur dolorosa, quella decisione era vitale per consentire alla Regione Piemonte di pagare i debiti commerciali.
Allora, questa è la condizione. In questa condizione - lo abbiamo detto ripetutamente - ci stanno responsabilità di "enne" governi regionali, ma tra quelle di "enne" governi regionali ci sta anche la responsabilità di quelli in cui Forza Italia era parte. Allora, se recuperiamo questo dato se cerchiamo di evitare tutte le volte di darci le lezioni o di minacciarci reciprocamente, credo che facciamo un servizio al Piemonte, altrimenti - mi consenta - la discussione, se dobbiamo esentare dall'addizionale IRPEF i volontari che fanno pratica sportiva, il corpo dei Vigili del Fuoco o "enne" altre categorie, è una discussione fine a se stessa, che non ha nessun elemento di merito, perché tutti questi emendamenti - voi lo sapete benissimo - non sono a posto innanzitutto nei confronti della norma, che non consente alla Regione Piemonte di adottare queste non applicazioni di IRPEF.
Io mi auguro che qui riprendiamo la discussione di merito, sui disegni di legge n. 66 e n. 67 e su tutto il resto. Indubbiamente so benissimo che cosa vuol dire, a volte, dover invocare certe norme regolamentari: si pagano. So benissimo anche che, a volte, la responsabilità impone a una Giunta regionale di chiedere questo tipo di situazione. Noi sino ad ora non lo abbiamo ancora chiesto. Non lo abbiamo ancora chiesto ma, se siamo costretti, ci assumiamo la responsabilità anche di questo passaggio. Poi sta al Consiglio regionale dire che questa situazione la si fa pagare non approvando l'esercizio provvisorio, ma sta al Consiglio regionale valutare anche che cosa vuol dire non applicare l'esercizio provvisorio: non fate un dispiacere alla Giunta regionale, fate un dispiacere a coloro che non prenderanno lo stipendio e a coloro che, a partire dal mese di gennaio saranno costretti a vivere in una condizione certamente peggiore.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Emendamento rubricato n. 82) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi appartenenti al Corpo Forestale dello Stato".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 83) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi operanti all'interno dell'Arma dei Carabinieri dell'Esercito Italiano".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 84 presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi appartenenti al Corpo di Polizia dello Stato".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 85) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi che svolgono un'attività di volontariato all'interno del soccorso alpino dovutamente comprovata".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 86) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi che svolgono un'attività di volontariato legata alla prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi dovutamente comprovata".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 87) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi che svolgono un'attività di volontariato nel settore del servizio del 118 dovutamente comprovata".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 88), presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi che svolgono un'attività di protezione civile dovutamente comprovata".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 89), presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi che svolgono un'attività di volontariato sociale dovutamente comprovata".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 90), presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i lavoratori piemontesi che negli ultimi due anni hanno prestato attività lavorativa un numero di mesi non superiore a 12".
L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 91) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo il comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge n. 66, è aggiunto il seguente: "2 bis. Dagli aumenti di cui al comma 1 sono esentati tutti i cittadini piemontesi che operano con contratto di collaborazione".
Prima di passare alle votazioni, ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Presidente, chiedo la votazione nominale per tutti gli emendamenti.
Grazie.



PRESIDENTE

D'accordo, collega Vignale.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 13 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 13 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 50), sul quale la l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Ora abbiamo gli emendamenti rubricati n. 237), 236), 232), 233), 235) e 234), che sostituiscono precedenti emendamenti a firma del collega Davide Bono ed altri.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 237), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 236), sul quale la l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 232), sul quale la l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 233), sul quale la l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Si dà atto per il verbale che il collega Vignale ha inteso votare favorevolmente.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 235), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 234), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato SÌ 15 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 49), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato SÌ 14 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 48), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato SÌ 15 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 47), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 78), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 77), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 76), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 16 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato SÌ 15 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 75), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato SÌ 15 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 74), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 73), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 72), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 71), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 69), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 38), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 37), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 70), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 66), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 67), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 68), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 51), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 53), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 54), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 55), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 58), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 79), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 80), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 81), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 82), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 83), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 84), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 85), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 86), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 87), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 88), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 89), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 90), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 91), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
E' evidente che la contrarietà che intendiamo esprimere sull'articolo 1, che è l'articolo che aumenta l'addizionale IRPEF ai piemontesi, è una contrarietà netta per le motivazioni dette precedentemente. Intendiamo anche motivare politicamente l'attività emendativa che il nostro Gruppo consiliare ha fatto.
Il nostro Gruppo consiliare ha presentato una serie di emendamenti che avevano una finalità: evitare che questo provvedimento venisse, e venga approvato entro il 31 dicembre. Come i colleghi sanno, ma magari non tutti i piemontesi, se questo provvedimento venisse votato anche solo il 1 gennaio, la tassazione aumenterebbe dal 1° gennaio 2016, e non dal 1 gennaio 2015. E' pur vero, come diceva il Vicepresidente che, a volte, vi sono stati molti emendamenti di merito e qualche altro un po' più fantasioso - non sarebbe la prima volta nella storia dell'attività consiliare di questa Regione - ma con una finalità ben precisa, che è quella di evitare di aumentare la tassazione.
Crediamo, peraltro, che questo articolo che andrà prelevare 77 milioni di euro ai piemontesi, sia certamente negativo in particolar modo in un momento in cui sono aumentate tutte le tassazioni locali. Pertanto esprimeremo un nostro convinto parere negativo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ci tenevo particolarmente ad intervenire nella dichiarazione di voto all'articolo 1. Questa mattina non abbiamo avuto modo di intervenire perch i nostri emendamenti sono già stati discussi ieri.
Ovviamente è una contrarietà, non potrebbe essere altrimenti sull'articolo 1 del disegno di legge n. 66. E' vero, l'Assessore Reschigna ha ricordato che nella scorsa legislatura erano già state aumentate le addizionali IRPEF, infatti votammo convintamente contro quel provvedimento non dimenticando la situazione di difficoltà della Regione Piemonte.
Come abbiamo avuto modo di dire più volte, fossimo stati in maggioranza, avremmo voluto invertire l'ordine dei provvedimenti: per prima cosa, fare il cosiddetto disegno di legge n. 67 di efficientamento della spesa per vedere cosa si poteva risparmiare realmente e cosa si poteva tagliare, quali entrate potevano arrivare da alienazioni immobiliari, da razionalizzazione delle partecipazioni; secondariamente, arrivare al provvedimento più difficile, che è quello che stiamo affrontando oggi, di aumento delle addizionali delle altre tassazioni.
Siamo convinti che si possano e si debbano utilizzare, come abbiamo avuto modo di dire all'Assessore Reschigna, ma anche al Presidente Chiamparino più volte, i fondi dell'ex FAS, ex aree sottosviluppate, adesso FSC. Ovviamente è una situazione di emergenza, ci rendiamo conto di non riscuotere grande condivisione su questo tema, neanche dalle opposizioni per utilizzare i fondi delle aree sottosviluppate, che dovrebbero essere per investimenti, per tappare il buco di bilancio della spesa corrente della Regione Piemonte.
Non si creeranno nuovi posti di lavoro perché, magari, non si creeranno delle opere, tra l'altro un po' discusse. Mi ricordo che il Vicepresidente Reschigna doveva fare una comunicazione in Aula, richiesta dal Consigliere Pichetto, sulla pedemontanina di Biella. Se poi alle ore 15 ci farà questa comunicazione, sarà interessante capire se c'è stato un andamento verso quella direzione. Anche nella scorsa legislatura noi chiedevamo di efficientare le opere. Su un elenco di opere, è possibile definire quelle prioritarie, veramente prioritarie, e realizzarle con la minore spesa possibile e con il maggior ritorno dal punto di vista della strategicità delle infrastrutture.
Le risorse si potrebbero prelevare da questi fondi, non aumentando nel 2015 le tasse, oppure aumentandole in maniera minore, in quanto, come ho avuto modo di dire nella relazione introduttiva, l'aumento del gettito fiscale, sommato all'aumento effettuato dalla Giunta Cota, è superiore a quanto servirebbe per coprire le anticipazione di liquidità del disegno di legge n. 35 (mi sembra di circa 30/40 milioni di euro). Forse si poteva fare un contenimento della spesa ulteriore, si poteva ridurre di meno le addizionali IRPEF, soprattutto la prima, la seconda e la terza fascia.
Meglio, diminuire la prima e la seconda e aumentare di meno la terza, per fare quadrare il conto e rendere questo Natale un po' meno amaro ai piemontesi.
Mi spiace dirlo, ma lo stiamo già facendo, e soprattutto lo state rendendo un po' più amaro di quanto già non lo sia per la crisi economica nazionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monaco; ne ha facoltà.



MONACO Alfredo

Grazie, Presidente.
Sarò brevissimo. Il nostro è un voto ovviamente favorevole. Mi preme sottolineare una cosa che non è stata sufficientemente rilevata e fatta notare ovviamente per il gioco delle parti. Si sta sottolineando in modo molto forte il concetto che questa amministrazione sta incrementando l'imposizione fiscale, facendo una serie di ragionamenti su dove si poteva meglio tirare la coperta da un lato piuttosto che dall'altro, dimenticando che, invece, bisogna ringraziare il Presidente Chiamparino e lo sforzo enorme dell'Assessore al bilancio, Reschigna, per aver fatto un'operazione molto coraggiosa, quella di chiedere soltanto un accompagnamento della Regione, limitando l'incremento di tassazione.
Alcuni dimenticano, forse volutamente, che se non ci fosse stato questo grosso sforzo da parte della Giunta, nonché degli Uffici che hanno accompagnato questa operazione, saremmo andati fuori da tutti i parametri e per legge tutti i livelli di tassazione sarebbero stati portati al massimo di tutte le aliquote. Dimentichiamo questo piccolo aspetto, che non è irrilevante.
L'esercizio che si è fatto in Aula - peraltro, ringrazio anche molte componenti delle opposizioni che hanno recepito questo aspetto - è stato di arrivare a tirare fino al limite la demagogia e il gioco delle parti. Credo che sia invece il caso di sottolineare come questo Consiglio e questa Giunta stiano facendo l'impossibile per tenere al livello più basso possibile l'aumento di tassazione. Eravamo sull'orlo di un disastro finanziario, ma potremmo uscirne con la serietà, l'impegno e il lavoro che si sta mettendo in campo.
Il nostro è un voto convintamente favorevole e vi ringrazio molto per quello che state facendo. Speriamo di fare successivamente delle operazioni come sono state segnalate anche in ordine alle partecipate che, è evidente richiedono un lavoro più lungo e complesso rispetto a provvedimenti che dovevano essere assunti immediatamente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marrone per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Ne approfitto, data la mia assenza di ieri per il contemporaneo Consiglio comunale di Torino, per esprimere la posizione di Fratelli d'Italia, partendo dall'articolo 1, su questa operazione di stangata fiscale.
Anche noi uniamo la nostra voce contraria rispetto a quello che era stato un impegno assunto dal Presidente Chiamparino di dare una priorità ad un'operazione di dismissione delle partecipate non strategiche della Regione Piemonte.
Credo che questa opposizione abbia dimostrato grande serietà e maturità, non solo ponendo una dura opposizione d'Aula, ma anche accettando la sfida di proporre delle soluzioni alternative.
Questa opposizione l'ha fatto approfondendo e verificando anche i possibili introiti delle dismissioni e i tagli di spesa. Parliamo spesso di partecipate veramente non strategiche, di sicuro non gli Enti per il diritto allo studio e non le Agenzie per le case popolari.
Parliamo invece sostanzialmente di carrozzoni che evidentemente nessun piemontese rimpiangerebbe. Invece se ne accorgerebbero le tasche dei piemontesi, qualora questa Giunta mantenesse la parola sulla sfida coraggiosa di dismetterli.
Sicuramente cercheremo, come centrodestra, di opporre la massima contrarietà a questa operazione di stangata fiscale. Certamente però non mancheremo, anche di fronte al vostro mancato recepimento delle nostre proposte, di continuare a formularne nell'interesse e per il bene della nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Gancia; ne ha facoltà.



GANCIA Gianna

L'aumento delle tasse è sicuramente il metodo più veloce, forse, per arrivare, purtroppo, ad un eludibile fallimento di questo sistema e di questo Paese.
Continuare a mungere chi produce è la cosa più sbagliata. L'Assessore Balocco ride, però è così.



(Commenti dell'Assessore Balocco)



GANCIA Gianna

Credevo ridesse per il fatto di mungere.
Credo che ormai non abbia più senso. Questa strada dell'aumento delle tasse, da Renzi a scendere, credo sia la strada che ci porterà più velocemente al fallimento di questo sistema.
E forse quando un sistema non regge più, potrebbe essere un atteggiamento responsabile prenderne consapevolezza e prenderne atto.
Questo è un sistema che non regge più, indipendentemente da destra e da sinistra. Il Consigliere Gariglio citava Berlusconi, il bunga bunga e la Boschi. Chi più ne ha, più ne metta.
Però questo è un sistema.
APPIANO Andrea (fuori microfono) Cosa c'entra il bunga bunga con la Boschi?



GANCIA Gianna

Vado avanti.



PRESIDENTE

Colleghi, non interloquite con la collega altrimenti perde il filo del discorso.
Non toccatemi la Consigliera Gancia. Non disturbate.
GARIGLIO Davide (fuori microfono) Eh, ma non è che può dire tutto quello che vuole!



PRESIDENTE

Può dire tutto quello che vuole.
GARIGLIO Davide (fuori microfono) Però non.



PRESIDENTE

Lasciate parlare la Presidente Gancia.



GANCIA Gianna

Sono stata interrotta. E' stato chiamato in causa.
Volevo dire questo: che prendere consapevolezza che questo è un sistema che non regge più nel modo più assoluto.
Continuiamo pure ad aumentare le tasse, però stiamo veramente ammazzando quello che c'è di buono. Forse sarebbe seriamente responsabile prendere in considerazione un fallimento guidato sia dello Stato e sia della nostra Regione.
L'ha ipotizzato Luca Zaia, il Governatore del Veneto. Ci sono delle Regioni, e purtroppo il Piemonte è una di queste.
L'abbiamo detto: le responsabilità sono diffuse. Non so se ce la facciamo con tutta la buona volontà di tutti quanti. Iniziamo a pensare ad un tipo di soluzione come questa. Il default potrebbe essere una partenza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Sarò veloce, ma come relatore di maggioranza mi sembra opportuno fissare alcuni paletti, che avevo già segnalato nella relazione di maggioranza quando abbiamo incardinato il disegno di legge.
E' evidente che non è nelle corde di nessun Gruppo di maggioranza, ma credo neanche di opposizione, l'aumento delle tasse e la volontà di aumentare la pressione fiscale ai nostri cittadini.
E' altrettanto evidente che ci siamo trovati in una condizione di emergenza del nostro bilancio, rispetto alla quale diciamo ai nostri cittadini che oggi con grande responsabilità la maggioranza e il Partito Democratico affrontano senza più scorciatoie, senza più volontà di fare artifici contabili o artifici di qualsiasi altra natura.
Oggi abbiamo l'obiettivo di risanare i conti della finanza pubblica della Regione in un momento così difficile, cercando comunque di portare a regime tutte quelle che sono le riduzioni dei costi della macchina amministrativa e dell'Amministrazione regionale.
Non possiamo fare altra operazione che un'operazione di urgenza in materia tributaria e fiscale, rispetto alla quale l'auspicio sarà quello che nei prossimi anni, con la progressiva messa a posto dei conti della Regione, potrà essere abbassata e ridotta per ritornare ai livelli precedenti.
E' evidente che è una situazione difficile, rispetto alla quale questo disegno di legge è una base importante per andare a definire il bilancio 2015 e tutte le politiche di sostegno regionale per il prossimo anno.
Per questo motivo, perché ci assumiamo la responsabilità di fronte a tutti di risanare la nostra Regione e di proiettarla anche a medio-lungo termine con una prospettiva, il Partito Democratico voterà favorevolmente sia l'articolo 1 sia l'intero disegno di legge, dando pieno sostegno alle scelte della Giunta e all'Amministrazione Chiamparino.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gallo.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 1, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 1 BIS Emendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Frediani, Andrissi Bono, Bertola, Mighetti, Campo, Batzella, Valetti: Dopo l'art. 1 del disegno di legge 66 è inserito il seguente "Art. 1 bis' (Esenzione IRAP per le start-up innovative) Si esclude dall'ambito di applicazione dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) le imprese di cui all'articolo 25 del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 convertito in legge il 17/12/2012 n. 221.
L'esenzione trova applicazione per un periodo di quattro anni compreso l'anno di costituzione e si applica, per il periodo residuo di imposta anche a start-up già costituite a partire dal 2012 e comunque fino al quarto anno di attività".
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è il primo dei due emendamenti che abbiamo presentato relativamente alle start up e alla richiesta di esenzione dall'IRAP per i primi quattro anni di attività.
Per start up ovviamente intendiamo quelle società di capitale che si distinguono per i loro investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo, e anche per l'alta qualità delle persone che vi lavorano.
Questi nostri emendamenti s'inseriscono in una linea che stiamo seguendo anche a Roma, come avevo già anticipato durante la discussione in Commissione, dove un ordine del giorno del nostro deputato Ivan Della Valle è stato approvato a novembre.
Questo ordine del giorno impegnava il Governo ad individuare, di concerto con le Regioni, le risorse per poter esentare le start up dal pagamento dell'IRAP.
Questa misura è già stata adottata da altre Regioni: ad esempio, in Lombardia, nel 2013, e in Toscana, nel 2014, sono stati assunti provvedimenti che hanno permesso una minore incidenza di questa tassa sul fatturato delle start up.
Con questo primo emendamento, noi chiediamo che si possano esentare dal pagamento dell'IRAP le start up che abbiano iniziato la loro attività già a partire dal 2012, sottraendo il periodo di attività già eseguito, quindi per il restante periodo, a partire dal gennaio 2015.
Ho concluso, grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Vuole illustrare anche l'emendamento rubricato n. 9)? L'emendamento rubricato n. 8) è uguale all'emendamento n. 229 e l'emendamento n. 9) è uguale all'emendamento n. 230), quindi dovrebbe illustrare l'emendamento n. 9).
Emendamento rubricato n. 9) presentato dai Consiglieri Frediani, Andrissi Bono, Bertola, Mighetti, Campo, Batzella, Valetti: Dopo l'art. 1 del disegno di legge 66 è inserito il seguente: "Art. 1 bis' (Esenzione IRAP per le start-up innovative) Si esclude dall'ambito di applicazione dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) le imprese di cui all'articolo 25 del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 convertito in legge il 17/12/2012 n. 221 costituite a partire dal 1 gennaio 2015.
L'esenzione trova applicazione per un periodo di quattro anni dall'avvio dell'attività compreso l'anno".
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Questo emendamento è simile al precedente, si distingue per essere un po' meno ambizioso, nel senso che chiediamo di esentare dal pagamento dell'IRAP le start up innovative che abbiano iniziato la loro attività dal 1° gennaio 2015 e per i quattro anni successivi.
Tra l'altro, questi emendamenti dovrebbero trovare anche il consenso della maggioranza, dal momento che sappiamo che sono stati presentati emendamenti simili anche da parte di un esponente del PD. Quindi, speriamo che su questo ci sia veramente una convergenza, affinché veramente intervenire per soccorrere queste aziende che, come dicevo prima, si distinguono proprio per l'attività di ricerca e di sviluppo che esercitano che è l'unica via da percorrere per tentare di rilanciare la nostra economia.
Tra l'altro, delle 3.087 start up che esistono in Italia 222 si trovano in Piemonte. E' una cifra non così alta considerando che in Lombardia sono il triplo, penso anche in virtù delle scelte già operate da un paio di anni in quella Regione.
Occorre anche considerare la vita breve delle start up, che dopo quattro anni rischiano la chiusura. Quindi, nel chiedere veramente un'attenzione nei confronti di queste aziende che riguardano per lo più l'attività di giovani con un profilo molto alto, domandiamo che ci sia un favore nei confronti dei nostri provvedimenti. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliera Frediani.
Emendamento rubricato n. 26) presentato dai Consiglieri Gallo, Porchietto Frediani: Dopo l'articolo 1 del disegno di legge n. 66 è inserito il seguente: "Art. 1 bis (Riduzione dell'IRAP per le start up innovative) 1. Le imprese di cui all'articolo 25 del Decreto legge 18 ottobre 2012, n.
179 'Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese", convertito in Legge 17 dicembre 2012, n. 221, sono esentate dal versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) a partire dal 1° gennaio 2015'".
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo per l'illustrazione; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, solo un minuto, sarò velocissimo.
Noto con piacere che il tema delle start up è stato preso a riferimento da tutti i Gruppi del Consiglio regionale, anche a seguito del deposito nel mese di ottobre, di una mozione a firma di tutto il PD e di tutta la maggioranza, per agevolare le start up innovative.
Questo emendamento è simile a quelli del Movimento 5 Stelle e consta anche della firma della collega Porchietto di Forza Italia. Questo emendamento, che era stato presentato in Commissione e oggi viene riproposto in Aula, a differenza degli emendamenti precedenti (uno che è retroattivo al 2012 e l'altro che agevola solo le nuove start up) individua l'esenzione dell'IRAP per le start up innovative, nuove o già esistenti, dal 1° gennaio 2015, semplificando il ragionamento.
Il principio è il medesimo, è ovvio, ed è un segnale che noi diamo anche ai cittadini piemontesi. In questo disegno di legge in cui aumentiamo l'imposizione fiscale in alcuni ambiti prestiamo attenzione allo sviluppo economico del territorio della regione Piemonte dando un segnale importante alle start up innovative, che sul nostro territorio oggi sono circa 210 e hanno avuto una progressiva e storica crescita nel corso degli anni.
Oggi, con questo emendamento, se verrà approvato, la regione Piemonte potrà diventare veramente la culla per le start up innovative, dando così una prima risposta alla disoccupazione giovanile, che è molto alta nel nostro territorio, ma anche in tutta Italia, consegnando loro uno strumento in più per la nuova impresa. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Gallo.
Emendamento rubricato n. 201) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo l'articolo 5 è inserito il seguente: "Art. 5 bis (Esenzione IRAP per le start up innovative) 1. Le imprese di cui all'articolo 25 del Decreto legge 18 ottobre 2012, n.
179, convertito in Legge 17 dicembre 2012, n. 221 (Ulteriori misure per la crescita del Paese) che incrementano, nei tre anni di imposta successivi a quelli in corso al 31 dicembre 2014, il numero dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato o con contratto a tempo indeterminato sono esentate, per i tre anni successivi all'assunzione, dal versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP)".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento è simile a quello presentato dai colleghi, tant'è che l'emendamento appena illustrato dal collega Gallo è stato firmato anche dalla collega Porchietto.
Noi rileviamo un aspetto positivo rispetto alla discussione della Commissione. In quella sede erano stati depositati due emendamenti, uno da parte del Gruppo di Forza Italia e uno da parte del Partito Democratico, a prima firma del collega Gallo, che prevedeva la riduzione del 50% dell'IRAP sulle start up innovative.; l'altro, invece, presentato dal Gruppo di Forza Italia, prevedeva l'esenzione del 100% del versamento dell'imposta.
Per la verità, questo è uno dei pochi punti, se non l'unico, su cui vi è stata la disponibilità da parte della Giunta regionale a intervenire sul disegno di legge n. 66. Lo riteniamo positivo se non altro perché rispetta il ragionamento svolto in Commissione, anche con la disponibilità del nostro Gruppo a ritirare l'emendamento, e oggi prevediamo l'esenzione del 100%.
Questa è una delle tante misure possibili con un costo non molto rilevante. Se non ricordo male, il Vicepresidente quantificò in circa 300 mila euro il valore economico, ma fosse anche un po' di più all'interno del bilancio regionale è una spesa ampiamente supportabile rispetto alla ricaduta.
In alcuni casi, tanto il Presidente quanto il Vicepresidente hanno affermato quanto noi condividiamo e che abbiamo anche cercato - non sempre con successo - di fare nella scorsa legislatura: individuare le priorità.
Infatti, all'interno dei finanziamenti che la Regione eroga o delle scelte politiche che la Regione compie ve ne sono alcune all'interno delle quali non è sempre chiaro quale è l'aspetto controfattuale, come direbbero quelli che studiano. Cioè, se quell'investimento non vi fosse stato, sarebbe cambiato qualcosa, per esempio, all'interno del tessuto produttivo? In molti casi non lo sappiamo o in molti casi crediamo che un investimento, anche un po' sulla scorta di quanto realizzato negli anni precedenti, sia indispensabile.
Questo emendamento dimostra - non sarà certo risolutivo per il sistema occupazionale piemontese - un grande segnale di attenzione a chi fa innovazione e a chi da una piccola impresa può diventare una media e grande impresa. Noi abbiamo molti esempi simili: certe politiche, in realtà, non hanno un grande costo in termini assoluti, ma hanno una grande ricaduta.
Questo credo sarà il tema su cui dovremo lavorare per il bilancio del 2015, che, comunque vada, non sarà certamente un bilancio ricco.
Credo che all'interno del quel bilancio la fantasia e, soprattutto, la capacità di discernimento delle politiche fino ad oggi effettuate, anche modificandole rispetto al passato, saranno lo strumento principale con cui dovremo confrontarci.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con l'emendamento rubricato n. 202).
La parola alla Consigliera Porchietto.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Voleva intervenire su quello?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Sull'emendamento n. 201)?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Non ho capito, scusate.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Dov'è l'emendamento n. 26)?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Torniamo indietro sull'emendamento n. 26)? Siamo oltre.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

No.
Siamo sull'altro.



PORCHIETTO Claudia

Chiedo scusa, ho capito male io, stiamo parlando di emendamenti collegati.



PRESIDENTE

Non ci sono problemi. Dato che stiamo arrivando alla fine...
Le darò poi la parola per la dichiarazione di voto.



PORCHIETTO Claudia

Perfetto. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ci siamo chiariti.



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Lei ha illustrato l'emendamento 201). Dopo il 201) ho un altro emendamento, che è il 202), sempre a firma del vostro Gruppo. Chi lo vuole illustrare?



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Scusate.
Il n. 26) è stato illustrato.
Poi, c'è l'emendamento 201) che lei ha illustrato.



(Commenti del Consigliere Sozzani)



PRESIDENTE

Bravissimo! Quindi, significa che oltre all'illustrazione chiedono di intervenire altri colleghi.
La parola al Consigliere Sozzani.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Ci tenevamo in modo particolare all'intervento su quest'emendamento perché fa parte delle considerazioni che avevamo fatto anche in merito all'articolo 1 e cioè il fatto che nell'ambito della politica regionale non si riscontravano, o si riscontravano in modo errato, le filosofie dal punto di vista dello sviluppo.
Prima il collega Monaco diceva che, qualora non ci fosse stata questa manovra, avremmo aumentato al massimo le tasse, ma forse sarà il caso di chiarire all'Aula che tranne che per due scaglioni (quello zero-15.000 e quello oltre i 15.000) le tasse sono al massimo: non è possibile aumentarle ancora! Forse l'Aula non sa che i piemontesi in questo momento con questa manovra hanno il massimo delle tasse possibili, tranne che per i due scaglioni che abbiamo indicato precedentemente. Purtroppo, lo dico, perch immagino che sia un "purtroppo" che possa fare suo anche la Giunta.
Chiariamoli questi elementi, altrimenti c'è una presa in giro dei cittadini che pensano che non abbiamo aumentato al massimo e che ci possano essere delle aumenti successivi. Questo tenevo a dirlo, per la cronaca.
Allora, visto che c'è stata da parte del Presidente Chiamparino un'indicazione precisa sull'IRAP, che era stato un punto fermo della politica della Giunta Regionale, in questo caso il fatto che ci possa essere una considerazione positiva nei confronti di chi fa innovazione e purtroppo (utilizzo ancora una volta la parola "purtroppo"), non sono tante le aziende che fanno ancora innovazione, ma sono elementi che rappresentano sicuramente una grande possibilità di investimenti nella nostra Regione soprattutto nel prossimo futuro, chiediamo che possa esserci questa verifica sulla riduzione dell'IRAP che sembra assolutamente importante per i nuovi assunti.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Mi scusi per prima, ma sono io che, entrando in aula, avevo male interpretato ciò che mi dicevano i miei colleghi. Chiedo scusa.
Credo sia fondamentale il passaggio su questi due o tre emendamenti perché rappresentano un segnale forte, che abbiamo voluto dare, in cui crediamo, perché già precedentemente, come lei ricorda, nell'assestamento abbiamo voluto dare un messaggio significativo a quelle aziende molto innovative che compongono in questo momento buona parte del tessuto produttivo piemontese, che vedono il Piemonte come una delle Regioni che ha un numero significativo di start up innovative. Il segnale di poter intervenire con drastiche riduzioni quantomeno dell'l'imposizione in capo alla Regione chiamata IRAP in qualche modo si appaia con quelli che sono i segnali che, a livello nazionale, si stanno cercando di dare.
E' chiaro, e lo ribadiamo ancora una volta, che questo è un segnale che, se l'Aula accoglierà gli emendamenti, viene dato a una piccola porzione delle imprese sul territorio piemontese, perché stiamo parlando di un nucleo sicuramente significativo per quanto riguarda anche un biglietto da visita della Regione Piemonte, ma parliamo di pochissime imprese.
Come abbiamo già detto precedentemente (come hanno detto prima il Capogruppo, il Consigliere Vignale e adesso il Consigliere Sozzani) il tema dirimente è un altro.
Presidente, continuiamo a dire che non condividiamo un percorso che in questo momento quest'Aula, se lo approverà, sicuramente non con il nostro beneplacito, andrà ad imporre ai piemontesi nuovamente un sacrificio che si potrebbe evitare. Quindi, vogliamo sicuramente dare un segnale significativo attraverso questi emendamenti, ma continueremo fino all'ultimo a ricordare all'Aula che si sta assumendo una responsabilità che si poteva evitare se avessimo voluto fare un percorso di natura diversa.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
Emendamento rubricato n. 202) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Vignale, Ruffino, Sozzani, Porchietto, Berutti: Dopo l'articolo 5 è inserito il seguente: "Art. 5 bis (Riduzione dell'IRAP per le imprese che procedono a nuove assunzioni) 1) Per i soggetti passivi dell'Imposta regionale per le attività produttive è ammessa la deducibilità dalla base imponibile Irap dei costi del lavoro retribuzioni, oneri sociali e di formazione professionale - per l'assunzione di personale in eccedenza rispetto all'organico in servizio al 31 dicembre 2014.
2) Tale agevolazione è ammessa a partire dal 2015, per tre anni fiscali successivi all'assunzione.
La parola alla Consigliera Porchietto, per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Come già ho avuto modo di dire veramente pochi minuti or sono, anche con questo emendamento diamo un segnale alle imprese innovative. Stiamo parlando di quelle imprese che hanno un incremento della base occupazionale che avviene a partire dal 1° gennaio 2015.
Chiediamo alla Regione Piemonte di dare questo segnale, in quanto le poche risorse messe a disposizione dal Governo nazionale hanno portato a dire che centinaia di migliaia di posti di lavoro a partire dal 1° gennaio saranno a disposizione, e in particolare parliamo di contratti a tempo indeterminato. Queste imprese, essendo start up, partono con grande difficoltà e con grandi sacrifici, ma soprattutto partono con una forza occupazionale assolutamente irrisoria.
Quindi, un intervento di natura fiscale che permette loro di beneficiare di un taglio importante, anche se non così significativo dell'imposizione fiscale può aiutarle ad inserire all'interno del proprio contesto quelle forze occupazionali che molto spesso portano un know how significativo.
Stiamo parlando di imprese che assumono molto spesso giovani ragazzi che provengono dal sistema universitario (Università e Politecnico), che hanno chiaramente la possibilità di dare un valore aggiunto e un know how significativo a queste aziende, ma che soprattutto, anche dal punto di vista della ricaduta successiva occupazionale di PIL sul nostro territorio possono dare un segnale forte.
Mi permetto di ricordare un dato che è stato estremamente significativo: nella passata legislatura gli interventi regionali attraverso le misure hanno fatto sì che con un investimento di circa 8.000 euro a persona si siano creati circa mille posti di lavoro. Quindi, ogni posto di lavoro ha voluto dire da parte della Regione un investimento di 8.000 euro. Credo sia stato un buon investimento e siano state risorse utilizzate bene. Auspichiamo che questo segnale, che stiamo dando come Forza Italia, venga seguito dalla Giunta regionale, e soprattutto che non si interrompano quelle misure che in questo momento sono ferme e bloccate non per mancanza di risorse.
Questo lo vorrei sottolineare al Vicepresidente Reschigna, perch alcuni bandi che si sono chiusi a fine settembre ad oggi non sono ancora stati riaperti, pur avendo risorse nazionali, e non fondi europei, quindi significa che nulla c'entra la nuova programmazione, ma in questo momento questi bandi sono chiusi.
Se il Vicepresidente avrà piacere, gli fornirò anche i dati relativi ai bandi che in questo momento non vengono riaperti e che potrebbero invece mettere a disposizione delle nostre imprese risorse significative.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Reschigna, per esprimere il parere della Giunta regionale; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio e finanze

I primi emendamenti affrontano lo stesso argomento: per comodità, noi esprimeremo parere favorevole sull'emendamento rubricato n. 26), anche perché il tema da tempo era stato posto sia dalla collega Porchietto che dal collega Gallo (in ogni caso, la questione è analoga a quella che avanzava la Consigliera Frediani con il suo emendamento).
Sugli ultimi due emendamenti esprimiamo il parere contrario, non perch non rappresentino un'idea corretta ed importante, ma perché questo tema dal nostro punto di vista, è già affrontato all'interno della legge di stabilità nazionale, dove l'intervento sull'esenzione IRAP avviene, in parte, sulla neutralizzazione del costo del lavoro ai fini della base imponibile (per quanto riguarda l'IRAP), in altra parte proprio sulle assunzioni con contratto a tempo determinato nel corso del 2015, che sono esentate anch'esse dall'applicazione.
Pertanto cerchiamo, nella limitatezza delle disponibilità, di intervenire su un ambito certamente interessante come quello del sostegno non solamente sul piano fiscale, ma anche attraverso una serie di altre politiche, come ricordava la collega Porchietto, sulle start up innovative.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Volevo soltanto comunicare all'Aula che ritiriamo gli emendamenti n. 8) e 9) e che ho provveduto a sottoscrivere l'emendamento presentato dal collega Gallo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Ovviamente, il voto è esteso all'articolo 1 bis.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 201), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 202), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.00)



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