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Dettaglio seduta n.376 del 11/12/18 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOTTA



(La seduta ha inizio alle ore 14.31)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Balocco, Barazzotto, Baricco, Campo, Cassiani Cerutti, Chiamparino, Conticelli, Graglia e Molinari.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 328, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2018-2020 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 328, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2018-2020 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 3) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta antimeridiana è iniziato il provvedimento dell'assestamento di bilancio di previsione 2018-2020.
È iniziato l'esame degli emendamenti all'articolo 1 e dovremmo riprendere con l'esame dell'emendamento rubricato n. 90), già illustrato dalla Consigliera Frediani.
È iscritto a parlare il Consigliere Bono.
A questo punto, sospendiamo il Consiglio.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.32 riprende alle ore 14.38)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 90) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Proseguiamo con la discussione generale sull'emendamento n. 90) a prima firma Frediani, già illustrato dalla prima firmataria. Era iscritto a parlare il Consigliere Bono.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento riguarda la legge 28 del 2007, sull'istruzione, diritto allo studio e la libera scelta educativa. Riteniamo sia un emendamento importante, come abbiamo avuto modo di dire altre volte; riguarda, in particolar modo, il capitolo 17.09.80 "Progetti sperimentali di supporto alle autonomie scolastiche per integrazione degli alunni disabili o con esigenze educative speciali", in particolar modo l'articolo 15 della legge 28 del 2007, in cui si parla, appunto d'interventi per l'integrazione scolastica degli alunni disabili o con esigenze educative speciali.
Tra l'altro, è un emendamento che va in linea con quanto richiesto dalla maggioranza, con il disegno di legge a prima firma Baricco, sulla disabilità; a differenza di questo disegno di legge, chiediamo che vengano stanziate risorse che, com'è evidente leggendo l'emendamento, sono maggiori sul 2019 e sul 2020, perché ci rendiamo conto che sul 2018 sia difficile andare a intervenire, anche se crediamo fondamentale inserire 50 mila euro visto che l'anno scolastico è a cavallo delle due annualità finanziarie (settembre 2018-giugno 2019) per iniziare dei percorsi con un acconto e per provvedere al saldo durante l'anno successivo.
Parliamo sia di alunni disabili sia di alunni con BES, con disturbi dell'apprendimento, con esigenze educative speciali; crediamo che quest'emendamento sia assolutamente condivisibile e quindi ne chiediamo l'accoglimento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 91) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Rimaniamo sempre sul tema scuole. In questo caso, facciamo riferimento alle risorse per le azioni a favore di scuole e studenti in aree territorialmente disagiate; siamo di nuovo nell'ambito della legge 28 sul diritto allo studio, all'articolo 19.
Chiediamo uno stanziamento per quest'a annualità, che ormai volge al termine, di 50.000 mila e di 400.000 per le prossime due annualità (2019 2020). Parliamo di scuole che si trovano in aree territorialmente disagiate, quindi principalmente scuole di montagna, che occupano gran parte del nostro territorio regionale. Se vogliamo veramente sostenere le scuole e consentire che rimangano aperte e che continuino a essere un'opzione possibile per le famiglie, se vogliamo continuare a far sì che gli studenti scelgano le scuole di montagna, dobbiamo sostenerle.
Attraverso quest'emendamento, quello che noi chiediamo è proprio un impegno concreto, da parte della Giunta, per dimostrare che la Regione ha a cuore le scuole che si trovano in aree territorialmente disagiate. Lo si pu dimostrare fin da subito mettendo delle risorse a disposizione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Una proposta importante per tutelare le nostre realtà montane scolastiche che soffrono più di altre perché, oltre al problema della carenza degli investimenti sulle infrastrutture, hanno anche il problema dello spopolamento delle aree montane. Questo è anche un segnale per mantenere tutte quelle strutture che, a oggi, si vedono solo parzialmente utilizzate ma che speriamo presto di riempire con persone nuove, nuovi ragazzi che invertano questa tendenza, ormai duratura da diversi decenni, di allontanamento delle famiglie dalle nostre montagne, specialmente le famiglie. La carenza di servizi, sia scolastici che di trasporto, un po' tutto ciò che era l'ossatura dello Stato, che si faceva sentire anche nei territori più marginali, sta diventando sempre più evidente.
Forse sta anche un po' venendo a mancare la cultura politica della cura del territorio e la cultura delle persone del presidio del territorio. Ci stiamo urbanizzando un po' tutti, ma questa è una grande perdita, con tanti piccoli tasselli, tra cui anche quello sull'edilizia scolastica.
Noi speriamo di rendere un buon servizio e di dare un segnale che la Regione Piemonte ci tiene alle sue Alpi, tiene alle sue montagne e alle persone che vi abitano. Specialmente le famiglie con bambini, se vedessero la presenza di servizi e di strutture, dovendo anche spostarsi molto per lavoro, sarebbero invogliate a fare presidio territoriale.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
È un emendamento che riteniamo importante per le scuole e le aree disagiate. Con l'emendamento n. 91) proponiamo l'aumento della competenza di cassa di 50.000 euro per il 2018 e per il previsionale del 2019 di 400.000 euro. Sappiamo che nelle aree disagiate è molto più complicato accedere alle scuole, fare inclusione, fare ciò che una scuola più facilmente realizza nel territorio della pianura padana. È importante dare risorse affinché queste scuole possano, effettivamente, attuare i programmi scolastici nella loro interezza. Per questo motivo, abbiamo avanzato la proposta di finanziare l'articolo n.19 della legge regionale n. 28 del 2007.
Crediamo sia anche importante finanziare leggi degli anni passati che spesso e volentieri, trovano fatica a recuperare risorse.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
È un emendamento sulla legge n. 28 del 2007 che riguarda le scuole nelle aree marginali, quindi si cerca di fare interventi nelle scuole in aree territorialmente disagiate.
L'articolo dice che la Regione, fermo restando quanto previsto da specifica normativa di sostegno e mantenimento dei servizi essenziali nelle zone montane e collinari, al fine di favorire la permanenza della popolazione promuove e sostiene interventi atti a valorizzare e mantenere le scuole in tali aree.
Mi sembra abbastanza chiaro leggendo il primo comma - a cui si vanno ad aggiungere una serie di definizioni di ulteriori aree, finanziamenti su presentazione di progetti redatti per un'area vasta, assegni di studio e quant'altro - che l'indirizzo della Regione Piemonte non sia stato seguito da atti coerenti con quanto dichiarato dalla normativa. Succede spesso.
In questo caso, è ancora più disdicevole e deplorevole che non si riesca a dare seguito alla normativa regionale, nel senso che interventi in questo senso non solo non vengono fatti, addirittura vengono prese azioni e provvedimenti in direzione opposta. Spesso le scuole site nelle aree marginali o disagiate - forse non dovremmo neanche più chiamarle così, ma aree territoriali, quindi non aree municipali, non aree metropolitane vengono chiuse o ridimensionate, oppure vengono tagliate le sezioni e quant'altro.
Credo che una piccola cifra in questo senso, e parliamo sempre di emendamenti molto contenuti (400.000 euro dal prossimo anno) possa essere un segnale che vada sia a mantenere le scuole aperte sia a potenziarle magari rendendole attrattive, quindi con palestre migliori, con corsi sperimentali, con corsi di formazione particolare e quant'altro. Altrimenti risulta veramente difficile far sì che la natalità incrementi nella nostra regione e incrementi nelle aree territoriali non metropolitane.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 145) presentato da Vignale, Ravello, Gancia Sinatora.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 145) interviene sulla legge n. 28, in particolare modo sugli assegni di studio, trasporto, libri e ampliamento POF. Vi è un aspetto, finalmente, positivo in termini di tempistiche, cioè l'aver modificato, come più volte richiesto, la norma regionale con l'introduzione del voucher ha fatto sì che, per la prima volta quest'anno, siamo stati in grado di arrivare a garantire, ad una parte di richiedenti, l'assegno di studio entro l'apertura dell'anno scolastico - in realtà qualche settimana immediatamente successiva - ma in tempo utile.
Il problema qual è? Il problema è che vi è, fra le domande presentate e la disponibilità economica stanziata, una differenza significativa che non viene colmata. Ricordo come il Vicepresidente Reschigna facesse riferimento alle borse di studio universitarie, ed è certamente l'investimento più significativo che quest'Amministrazione ha fatto. Non so dire sinceramente, se sia l'investimento complessivamente più giusto e più utile. Nel senso che finanziare al 100% le borse di studio non sempre significa premiare il merito ma, soprattutto, significa accollarsi una serie di spese per cittadini che, legittimamente, provengono da altre Regioni italiane per servizi mancanti all'interno delle regioni di provenienza.
È un tema che abbiamo sottolineato in più occasioni e andrebbe affrontato all'interno della Conferenza Stato-Regioni. Se, da una parte, ci facciamo carico degli studenti universitari che sono, per un numero consistente, non piemontesi; dall'altra non ci facciamo carico, in questo caso, delle famiglie residenti in Piemonte. Quello della scuola media primaria e secondaria è sempre un diritto all'istruzione, le famiglie residenti in Piemonte avrebbero diritto, ai sensi della norma e della delibera, di un beneficio di legge, ma poi queste esigenze non trovano capienza economica nella norma stessa. E allora io credo che andrebbe garantito il diritto allo studio tutto, dalla scuola dell'infanzia fino alle borse di studio universitarie, ma con una logica unica, cioè che non sia una logica che, in qualche modo, tiene conto di attenzioni particolari su singoli temi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 132) presentato da Vignale, Ravello, Gancia Sinatora.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Lo do per illustrato, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 8) presentato da Graglia, Rossi L., Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi Luca per l'illustrazione.



ROSSI Luca Angelo

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 8) prevede di rimpinguare il capitolo 15-1941 "Contributi ai Comuni per concorrere al funzionamento delle scuole materne autonome" quindi è una proposta che intende assegnare ulteriori risorse al capitolo del bilancio regionale per erogare un contributo aggiuntivo alle scuole materne autonome del Piemonte, che sono sicuramente parecchie e che contribuiscono comunque a soddisfare una domanda che spesso in molte realtà non può essere soddisfatta dalle scuole pubbliche, che in taluni casi versano in una situazione di sofferenza economica.
La variazione prevede un prelievo dalla Missione 20, Programma 2001, quindi un prelievo dal fondo di riserva.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rossi.
Emendamento rubricato n. 113) presentato da Vignale, Ravello, Gancia Sinatora.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale lo dà per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 118) presentato da Vignale, Ravello, Gancia Sinatora.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 118) interviene con un milione di euro nel triennio 2018 2019-2020 per la costituzione di un fondo chiamato "Fondo per il sostegno gestionale dei servizi per la prima infanzia rivolto ai Comuni piemontesi".
I servizi per la prima infanzia sono certamente quelli più onerosi per una famiglia e molto spesso il Consiglio regionale e la Giunta regionale si sono occupati di fare in modo che venisse garantito un numero adeguato di posti negli asili nido o la creazione di sezioni primavera. Vi è stato per un cambio sostanziale rispetto a quanto anche la crisi economica ha impattato, facendo sì che i servizi per la prima infanzia siano diventati in moltissimi casi così costosi (anche per l'altissimo rapporto fa minori e insegnanti) da diventare praticamente insostenibili da parte di molte famiglie.
Allora, è vero che le Amministrazioni comunali prevedono costi per fasce ISEE diverse, però accade quasi sempre che vi sia una fascia ISEE bassissima per le persone che non si potrebbero altrimenti permettere questo servizio in cui il costo è molto ridotto.
Vi è poi la fascia ISEE immediatamente superiore di persone, che evidentemente non possiamo però definire persone abbienti, che invece dovrebbero garantire un pagamento assolutamente significativo, peraltro con una percentuale di contribuzione del servizio altissima: infatti, quasi nessun servizio pubblico prevede l'80% di pagamento da parte di persone fisiche, perché altrimenti non è quasi più definibile come tale.
Di conseguenza, a cosa vuole puntare l'emendamento? Non alla realizzazione di nuovi posti in nidi o, comunque, di servizi per la prima infanzia, ma alla riduzione del costo complessivo di tali posti per fare in modo che siano più accessibili alle famiglie piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 7) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bona per l'illustrazione.



BONA Angelo Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento chiede, visto che oltretutto è un discorso di assoluta attualità, una maggiore consistenza nel capitolo di cui al Programma 7 Titolo I, 2018, per finanziare gli impianti di videosorveglianza ad uso delle scuole materne.
Come abbiamo letto purtroppo in questi ultimi periodi, il tema è di assoluta attualità ed è intervenuto perfino il Governo. Anche l'opinione pubblica è molto sensibile sul tema, perché può essere quasi considerato come un'emergenza, quindi il fatto di andare a mettere un maggiore contributo su questo capitolo, anche se sicuramente non può risolvere tutti i problemi, può comunque essere considerato un segnale molto importante da parte dell'Amministrazione regionale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bona.
Emendamento rubricato n. 94) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
La tabella degli emendamenti non è caricata, vero? C'era questa mattina poi non so.



PRESIDENTE

Hanno dovuto aggiornarla.



FREDIANI Francesca

Grazie, così ci si prepara, psicologicamente e non solo.
Con quest'emendamento chiediamo uno stanziamento per i prossimi due anni (2019-2020) di 150.000 euro per ogni annualità, riferito al capitolo collegato alla legge 28, relativamente agli articoli 16,18, 21 e 4, comma 1, lettera g) e h).
Si tratta, in particolare, dei capitoli che prevedono interventi per migliorare l'attività didattica e formativa per la popolazione carceraria e gli alunni ricoverati e promuovere progetti di sperimentazione organizzativa, didattica ed educativa.
Sono emendamenti che abbiamo già presentato in Commissione, per sottolineare l'attenzione che vogliamo dedicare al tema del recupero dei detenuti e di un loro futuro reinserimento nella società. Questo comporta ovviamente, dei vantaggi sia per il detenuto sia per la società, nella sua interezza.
Inoltre, è un occhio di riguardo per tutti gli alunni che vivono una condizione di ricovero ospedaliero e che non possono partecipare alle lezioni in aula.
Chiediamo che le risorse per questi capitoli siano aumentate e speriamo che la Giunta, questa volta, accolga la nostra richiesta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
È un tema che abbiamo molto in considerazione: i servizi scolastici carcerari.
Consideriamo importante dare la possibilità ai detenuti di utilizzare quel periodo, che non deve essere solo un periodo punitivo, ma anche rieducativo, per seguire dei percorsi scolastici che consentano loro, una volta fuoriusciti dal periodo di detenzione, di accedere a quei lavori cui prima non potevano accedere. È importante che a queste persone sia concesso un riscatto sociale ed è per questo motivo che dal 2014 ci siamo sempre attivati, non credo con grande fortuna. Non abbiamo mai ottenuto molto vero, Francesca? Non abbiamo mai ottenuto molto.



PRESIDENTE

Parli con la Presidenza. Non ho capito se ce l'ha con noi.



ANDRISSI Gianpaolo

No, mi riferivo allo storico.
Non abbiamo mai avuto molta fortuna in merito a quest'impegno regionale nel migliorare il finanziamento ai servizi scolastici per i carcerati. Noi però, ci riproviamo: ogni anno presentiamo emendamenti all'assestamento di bilancio per chiedere alla Regione un maggiore impegno. Sappiamo che i detenuti incorrono in recidive in una percentuale altissima quando non seguono un percorso scolastico, che deve essere offerto loro, o quando non trovano lavoro e sappiamo che i detenuti che accedono ad un percorso scolastico o ad un lavoro che consente loro, una volta usciti dal carcere di presentarsi al difficile mondo del lavoro con qualche possibilità in più sono pochissimi.
Questo è un costo sociale altissimo, perché l'80% di quelle persone, da lì a qualche mese, ritornerà in carcere, perché purtroppo avrà commesso qualche altro reato. Quindi, dovrà nuovamente sostenere un processo, con costi esorbitanti, dovrà essere assistito da assistenti sociali, educatori ecc. Si tratta di una serie di costi che gravano sul sistema nazionale e regionale.
Pertanto, possiamo investire prima, per evitare questo percorso che è un errore anche nostro.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Parliamo sempre del tema istruzione, nella Missione 4, Programma 07.
Vorremmo aumentare il finanziamento nel 2019 e 2020, quindi chiediamo nuovamente al Vicepresidente Reschigna di prendere in considerazione anche gli emendamenti che impegnano le risorse sul prossimo anno (non solo quelle sul 2018), come detto all'inizio, anche perché evidentemente dovremmo trovare degli spazi in più nel prossimo anno.
In questo caso, parliamo del capitolo 14-4283, "Azioni per garantire e migliorare l'attività didattica e formativa e l'ampliamento dell'offerta formativa".
Non mi riferisco solo alla popolazione carceraria ma, come Vicepresidente della IV Commissione, penso anche agli alunni ricoverati; ragazzi e bambini che spesso hanno delle malattie gravi, magari tumorali, e che dovendo essere ricoverati per alcune settimane, oppure mesi, durante l'anno scolastico (magari tanti ricoveri settimanali per fare chemioterapia o altre terapie fortemente impattanti, oppure pazienti neurologici e quant'altro), rischiano di perdere lo stesso o lo perdono quasi in maniera del tutto automatica, perché non vi è la possibilità di garantire un sostegno formativo all'interno delle strutture ospedaliere.
Credo che questa sia una misura di civiltà e di ragionevolezza.
Anche qui, sarebbe interessante fare un'analisi capitolo per capitolo invece di seguire solo le urgenze dettate dalle scadenze temporali dei provvedimenti regionali. Vediamo, magari, il Piano di dimensionamento scolastico che viene portato in Commissione il giovedì, illustrato in cinque minuti, votato e riportato in Aula il martedì successivo e riusciamo ad essere poco protagonisti delle scelte della Regione Piemonte.
In questo caso, un focus sul tema dell'assistenza formativa nelle strutture ospedaliere e nelle strutture carcerarie è veramente molto, molto importante. Dovremmo farlo con un occhio anche al prossimo anno.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 92) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento chiede di aumentare le risorse destinate all'attività didattica e formativa e l'ampliamento dell'offerta formativa, quindi siamo sempre sulla legge 28, agli articoli 16, 18, 21 e 4, comma 1, lettera g) e h), per aumentare il sostegno alle iniziative.
Abbiamo notato, infatti, dalla tabella, che c'è stata una diminuzione delle risorse destinate a questo tipo di attività, quindi a tutte le attività integrative che devono essere proposte agli alunni anche allo scopo di sensibilizzarli verso qualche attività che normalmente non svolgerebbero e cercare di formarli in modo più completo, anche al di fuori delle materie previste dall'ordinamento scolastico.
Si tratta di uno stanziamento previsto per il 2019, pari a 100.000 euro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento rubricato 92) proponiamo un finanziamento di 100.000 euro in competenza per il 2019. Siamo sempre sulla legge n. 28.
Con questa proposta di finanziamento proponiamo l'ampliamento della proposta formativa per gli alunni, andando a finanziare gli articoli 16 18, 21 e 4, comma 1, della legge regionale n. 28.
Crediamo sia importante, soprattutto in questi anni di grosse difficoltà per la scuola, in particolare per le scuole medie di primo grado, che sono quelle che hanno i dati, rispetto alla primaria e alla media secondaria, di maggiore difficoltà. Probabilmente è anche un'età di passaggio in cui è più difficile affrontare lo studio, ma ciò non toglie che l'offerta didattica ha bisogno di un aiuto.
Per questo motivo proponiamo, per il 2019, 100.000 euro.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Andrissi.
Emendamento rubricato n. 93) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Siamo sempre sul tema scuola, ma in questo caso ci spostiamo sulla legge n.
58 che, come sappiamo, andrà poi a confluire all'interno del testo unico e quindi verrà abrogata.
Si tratta di una richiesta di 50.000 euro, quindi una somma piuttosto contenuta, anche per dare un forte segnale nei confronti di questo tema importante, che è il tema della diffusione della cultura nelle scuole.
Possiamo considerarlo quasi un investimento: proporre iniziative culturali all'interno delle scuole contribuirà a far crescere il pubblico del domani.
Sensibilizzare i ragazzi ai temi culturali e abituarli a fruire della cultura potrà un giorno ritornare indietro con il termine di pubblico attento e consapevole che partecipa alle attività culturali della nostra Regione.
È un piccolo segnale d'attenzione che può consentire l'avvio di iniziative importanti all'interno delle nostre scuole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento intendiamo andare in scia a quanto fatto dalla Giunta con l'assestamento di bilancio.
Mi spiego meglio. Nella legge previsionale di bilancio 2018-2019 e 2020 nel capitolo 18-7246, "Contributi ad enti ed istituzioni per la promozione sostegno ed iniziative culturali a favore della scuola", erano stanziati 50.000 euro, ai sensi della legge n. 58 che, come ha detto la collega Frediani, verrà superata ed assunta nel testo unico sulla cultura, anche dal punto di vista di erogazione di contributi finanziari.
Nel previsionale, la Giunta aveva stanziato 50.000; nell'assestamento sul 2018 li ha aumentati di 55.000. Siamo arrivati ad una somma di 105.000 euro.
Ciò vuol dire che la Giunta crede nell'importanza di questo capitolo e nell'importanza dei contributi alla diffusione della cultura nella scuola come strumento educativo e formativo fondamentale.
Nel 2019-2020 questi aggiuntivi 55.000 euro non ci sono. Noi abbiamo deciso di andare a sostenere un'azione della Giunta regionale, però limitata solo al 2018, proprio per non renderla semplicemente una misura spot, nel senso di una misura una tantum solo sul 2018, facendo anche uno sconto di 5.000 euro, perché la nostra richiesta è di un aumento di 50.000 euro e non di 55, sul 2019 e 2020, un po' anche per far cifra tonda (100.000), ma anche per una questione di economia rispetto agli interventi che andiamo a porre in essere.
Da questo punto di vista, visto lo stesso tenore di una variazione fatta in assestamento dalla Giunta, la Giunta non potrà fare altro che accoglierlo.
Sono ottimista.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Mi scusi, Presidente, non tanto sull'emendamento, ma su una questione relativa a futuri emendamenti.
Abbiamo visto, aprendo la procedura oggi pomeriggio, che è stata inserita una serie di emendamenti all'articolo 25, riguardanti le osservazioni rispetto alla legge n. 16 del 2018.
Non nel merito, ma nel metodo, ci sembra che la questione sia un po' borderline, nel senso che noi inseriamo articoli, relativi a una procedura che poteva sfociare in una non impugnativa, in un assestamento di bilancio.
Se possiamo inserire emendamenti che riguardano altra legge in assestamento di bilancio ne prendiamo atto, altrimenti, quando s'inseriscono emendamenti, occorre quantomeno interpellare i Capigruppo e chiedere se c'è la volontà di proseguire in tal senso o in altra maniera, altrimenti viene bene alle opposizioni presentare quanti più emendamenti possono con articoli aggiuntivi e tenere il Consiglio impegnato a fare un'altra omnibus.



PRESIDENTE

Consigliere Mighetti, non è la prima volta che succede, era già capitato.
Credo che in questo caso fosse per l'urgenza, per evitare l'impugnativa.
Dato che vedo l'Assessore Valmaggia nella parte dell'emiciclo riservata al pubblico, magari potrà chiarire, ma visto che non siamo ancora a quell'articolo, possiamo parlarne più avanti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Al di là di dove ci sta guardando l'Assessore Valmaggia, credo sia solo una questione di regole che abbiamo provato a darci fra l'assestamento e l'omnibus. Lo dico perché, correttamente, durante i lavori sull'assestamento in Commissione, avendo presentato un emendamento che aveva valore normativo ma non finanziario, era stato richiesto dal Vicepresidente (poiché si era trovata un'intesa con i colleghi Consiglieri) di presentarlo il giorno successivo (o qualche giorno successivo) all'interno dell'omnibus.
Ho fatto questa precisazione per un motivo molto semplice: ciascuno di noi ha cercato di attenersi a queste regole e, come i colleghi e lo stesso Vicepresidente potranno vedere, non vi sono emendamenti normativi. Vi sono esclusivamente emendamenti di spesa proprio nella natura del provvedimento stesso.
È evidente che se così non è, per cui si possono introdurre emendamenti che hanno carattere normativo, consentitemi di dire che, dopo aver trascorso quasi tre mesi, fra Commissione e Aula, a discutere di omnibus, mi sembra un po' eccessivo, sebbene riguardi un aspetto legato all'impugnativa perlomeno guardando la data stessa.
Varrebbe la pena capire come lavorare: lo dico perché finiscono gli emendamenti alla tabella 1 e iniziamo con gli articoli successivi. Così sappiamo se questa è un'ennesima "nave" in cui far transitare qualunque modifica normativa che non abbia valore economico, oppure no.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Gli emendamenti servono solamente per evitare l'impugnativa di quella legge da parte del Governo (ci riferiamo a quelle parti di testo licenziato dal Consiglio regionale che, altrimenti, il Governo riterrebbe di dubbia costituzionalità).
Sono io il primo a riconoscere che nulla hanno a che vedere con la legge di assestamento di bilancio. Tuttavia, di fronte al fatto che si è evitata un'impugnativa con un impegno che nel primo provvedimento utile si recepissero le indicazioni del Governo, dobbiamo metterci d'accordo su che cosa fare.
Non si mettono nell'assestamento di bilancio? Sono d'accordo, li ritiro.
Però chiedo che domani mattina ci si confronti, in sede di Conferenza di Capigruppo: la Giunta regionale presenterà un disegno di legge venerdì e si convocherà una seduta legislativa la settimana prossima. Perché questi non attengono a volontà politiche; servono solamente ad evitare l'impugnativa.
Per noi è indifferente. Non c'era nulla di politico, né di nuovo all'interno di questi emendamenti.
Non ho alcuna difficoltà a dire che possiamo anche intraprendere l'altra strada: è solo un problema di serietà di rapporti nei confronti del Governo. Perché una volta che uno fa finta di non ottemperare a quanto patteggia con il Governo, la volta successiva non c'è patteggiamento, c'è impugnativa secca! Per noi può andar bene anche quella soluzione, l'importante è che prima di Natale quella legge venga assunta.



PRESIDENTE

Date una risposta al Vicepresidente, anche nel corso della discussione prima di arrivare a quel momento.
Abbiamo illustrato l'emendamento n. 93) e abbiamo chiuso la Missione 4.
Passiamo alla Missione 5.
Emendamento rubricato n. 114) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
È un emendamento che crediamo sia particolarmente significativo fra quelli presentati. I colleghi ricorderanno che nell'omnibus era stata modificata la legge che riguardava esclusivamente l'editoria cartacea locale estendendola invece ai giornali online. Quell'estensore normativa che correttamente, all'interno dell'omnibus aveva valore normativo ma non aveva valore economico, crediamo che debba trovare adeguata corrispondenza invece nell'assestamento di bilancio. Perché, altrimenti, il rischio è di aver esteso dei benefici, ma non aver previsto un incremento di risorse.
Semplicemente, l'emendamento prevede nel triennio un incremento di risorse che possa, in qualche modo, rispondere a quelli che sono i nuovi legittimi beneficiari che sono stati introdotti all'interno della legge n. 18/2008 relativamente al sostegno delle imprese di stampa periodica locale online.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 151) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento cerca di dare attuazione a un ordine del giorno che il Consiglio regionale (credo già collegandolo a due bilanci fa) approv relativamente alla riduzione della tassazione in area montana.
Quell'ordine del giorno venne approvato a larghissima maggioranza, se non all'unanimità, dal Consiglio regionale ma, in realtà, successivamente non vi sono mai stati provvedimenti che, in qualche modo, avessero dato attuazione a quell'atto di indirizzo.
Il nostro emendamento per le aree montane, sostanzialmente, ha anche un valore assolutamente sostenibile (mezzo milione di euro) e riguarda la possibilità di ridurre i tributi locali per le imprese che garantiscono incremento occupazionale o nuovi insediamenti nei Comuni delle zone montane. Questo perché in moltissime realtà abbiamo alcune imprese (spesso di carattere commerciale, ma non solo) che garantiscono, oltre a un aspetto occupazionale, anche un servizio alla cittadinanza. L'esempio più classico è il negozio di vicinato in area montana, che però molto spesso, avendo un periodo limitato, nell'arco dell'anno, in cui può sostenere la propria attività, necessiterebbe, secondo noi, di una riduzione dei tributi locali.
La legge prevede anche che la rimodulazione, relativamente ai tributi avvenga con una delibera della Giunta regionale, ma questa sarà una scelta qualora venga approvato, dell'Amministrazione, cercando d'intervenire in modo diverso rispetto alle differenti altimetrie dei Comuni alpini appenninici e collinari, definiti sempre come alpini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 9) presentato da Graglia, Bona, Rossi Luca.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bona per l'illustrazione.



BONA Angelo Luca

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento s'intende intervenire sul Programma 2, Titolo I della Missione 5, per implementare di 125.000 euro la competenza a disposizione di un finanziamento per i contributi alle associazioni di musica popolare iscritti all'Albo, di cui alla legge regionale 38 del 2000 e all'articolo 8 della legge regionale 23 del 2015.
Questa proposta emendativa intende assegnare sui relativi capitoli di bilancio risorse utili alla piena attuazione delle norme regionali in materia di sostegno all'attività musicale popolare, svolta dai soggetti iscritti all'Albo regionale piemontese istituito ai sensi della legge 38 del 2000.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bona.
Emendamento rubricato n. 2) presentato da Appiano.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Appiano per l'illustrazione.



APPIANO Andrea

Grazie, Presidente.
L'unico emendamento che vado a illustrare riguarda i sistemi bibliotecari piemontesi che hanno come riferimento due capitoli del bilancio regionale quello interessato dall'emendamento tratta dei trasferimenti correnti ai 18 sistemi bibliotecari pubblici di tutta la regione.
Questo capitolo, che tradizionalmente negli ultimi anni aveva una capienza di circa un milione di euro, quest'anno si trova con un taglio di 240.000 euro nella competenza; questo taglio è previsto dal disegno di legge di assestamento originario, quello depositato qualche settimana fa e discusso in Commissione.
Tuttavia, questo capitolo soffre anche di un ulteriore problema, quello delle assegnazioni, in quanto, a oggi, sono disponibili solo poco meno di 30.000 euro sul 2018, mentre pur al netto del taglio, di cui stiamo discutendo, sarebbero necessari altri 326.000 e rotti euro di assegnazioni per permettere alla Direzione di fare le determine d'impegno, che permetteranno ai Comuni di consuntivare le attività di circolazione libraria, la parte informatica, insomma tutti i servizi connaturali alle biblioteche pubbliche, con riferimento ai 18 poli presenti in Piemonte.
L'altro capitolo che, invece, pur avendo subito una riduzione, riguarda solo le tre fondazioni private che sovrintendono ad altri tre sistemi bibliotecari, non è oggetto di quest'emendamento; anche in quel caso, per vi è un problema di assegnazione dello stanziato.
L'emendamento chiede semplicemente di ripristinare i 240.000 euro tagliati con il disegno di legge originario, per riportare il capitolo alla capienza e alla disponibilità di stanziamento almeno degli ultimi due anni e quindi di "sterilizzare" il 30 per cento di riduzione complessiva che, altrimenti si avrebbe.
Allo stesso tempo, colgo quest'occasione per ribadire la necessità di assegnare le risorse anche - almeno per il 50 per cento - sullo stesso capitolo nel 2019, perché, facendo l'esempio della circolazione libraria che fa capo a uno di questi poli che opera per tutti, un sistema collaudato che funziona benissimo, se il funzionario del Comune in cui ha sede quel polo non riceve la comunicazione ufficiale con la determina d'impegno non può, a sua volta, avviare la gara, quindi il contratto, per il principio del 2019, se non chiedendo anticipi di denari dai bilanci dei Comuni che magari non sono ancora stati approvati.
In questo modo, va un po' a rischio l'attività, una delle nostre perle dal punto di vista della cultura di base, la più democratica, quella che non guarda ai grandi eventi, ma guarda alla fruibilità dei singoli cittadini in tutti i Comuni, dal più piccolo alla più grande città.



PRESIDENTE

Grazie, collega Appiano.
Emendamento rubricato n. 87) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anche quest'emendamento chiede uno stanziamento contenuto di 10.000 euro per il 2018 e di 60.000 euro per le prossime due annualità (2019-2020), sui capitoli destinati alle risorse per i contributi a istituti e scuole civiche private di musica per la promozione di corsi di formazione musicale superiore, ai sensi della legge 49 del 1991.
Attualmente, questi corsi non sono finanziati; tra l'altro, si prevede all'interno della legge l'erogazione di corsi di tipo bandistico, quindi un sostegno anche a tutti quei soggetti che svolgono attività di formazione musicale sul nostro territorio.
Dal momento che la legge esiste e il sostegno a questo tipo di attività ci sembra che sia un sostegno doveroso anche rispetto alla diffusione sul nostro territorio, speriamo che il nostro emendamento trovi accoglimento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'emendamento, che ritengo importante e tra l'altro poco corposo rispetto alle risorse, perché parliamo del capitolo 18-8074 "Contributi a Istituti e Scuole civiche privati di musica per la promozione di corsi di formazione musicale superiore", al fine di consentire il sostegno di corsi di formazione musicale al momento non finanziati. Il capitolo 18-8074 è un capitolo che negli anni, appunto, è andato incontro a un definanziamento importante; sostanzialmente, c'è scritto che lo stanziato è pari a zero. Su questo tema, credo ci dovrebbe essere un impegno.
Intervengo ancora di più per sottolineare l'intervento del Consigliere Appiano. Siamo rimasti stupiti della presentazione di un emendamento da parte della maggioranza. Ipotizziamo che non sia un'azione in solitaria del collega Appiano, ma credo che sia un emendamento sostenuto dal Capogruppo Ravetti o da altri colleghi di maggioranza. Visto che c'era stato detto che non potevamo presentare emendamenti sull'anno 2019-2020 perché lo vediamo nel previsionale, che non potevamo presentare emendamenti sul 2018 perch quello che è su 2018 è già cristallizzato nel maxiemendamento della Giunta non vorremmo trovarci di nuovo un emendamento della maggioranza cui la Giunta dice "io non ne voglio sapere nulla", "do parere negativo", "siete liberi di votare come volete", poi la maggioranza vota favorevolmente e passa l'emendamento di maggioranza.
A questo punto, si apre uno scenario diverso per quanto riguarda l'assestamento. Noi non potremmo più garantire l'approvazione dell'assestamento di bilancio entro domani alle ore 18 come avevamo concordato.
Non so se il Vicepresidente mi stia ascoltando. Lo so che riesce sempre a prestare un orecchio a cosa succede in Aula.
Chiedo scusa, essere presi in giro sta nel gioco della politica, ma esagerare no. Dobbiamo capire se gli emendamenti hanno uno spazio finanziario di ricopertura e chiediamo che venga garantito lo stesso spazio di copertura anche alle opposizioni. Se avete individuato 240.000 euro chiedo scusa se mi prendo trenta secondi in più - come copertura sugli emendamenti della maggioranza, chiediamo - parlo non solo come Gruppo di opposizione del Movimento 5 Stelle, ma anche come Forza Italia, Lega Fratelli d'Italia e Movimento per la Sovranità - un'uguale copertura finanziaria su altri emendamenti.
Troveremo un accordo per capire su quale emendamento e su quale tema. Mi rendo conto che stiamo parlando di poche risorse, ma sono risorse che permettono di presentare almeno un emendamento e fare approvare una misura che sta a cuore alle varie forze di opposizione o alle varie forze del Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Abbiamo chiuso la Missione 5. Passiamo alla Missione 6.
Emendamento rubricato n. 135) presentato da Vignale, Ravello, Gancia Sinatora.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento prevede lo stanziamento di 500.000 per una norma che è estremamente importante, a nostro modo di vedere, ma che in questi anni non è mai stata finanziata.
Nel 2010 il Consiglio regionale, anche in virtù del fatto che la nostra regione aveva ospitato i Giochi olimpici e paralimpici, ha approvato una norma che, in qualche modo, era finalizzata a sostenere gli sport olimpici e paralimpici, quindi tutte le associazioni che svolgono questo tipo di attività sportiva. Che, peraltro, nella nostra regione, rispetto ad altre Regioni anche alpine, ha dei numeri assolutamente significativi, in particolar modo rispetto ad alcune discipline. Penso al curling, in cui siamo la prima Regione in Italia per numero di praticanti; ricordo che in recenti campionati abbiamo avuto anche un atleta che ha fatto vincere all'Italia la medaglia di bronzo, così come per l'hockey o il pattinaggio su ghiaccio.
Il problema è che questa norma è a euro zero e non è stata finanziata n nel 2018 né negli anni precedenti. È un po' anomalo che ci si stracci le vesti, parlando di Olimpiadi come occasione mancata, ma poi ci si dimentichi di sostenere tutto il mondo che si è rafforzato dal movimento olimpico e, soprattutto, dalla presenza dell'impiantistica che le Olimpiadi ci ha lasciato. Impiantistica entro cui, ovviamente, si svolgono attività che questa legge vorrebbe finanziare.
Ci pare davvero che sia un paradosso di questa Regione avere non solo ospitato le Olimpiadi, ma essersi dotata di una norma che sostiene gli interventi delle associazioni che svolgono attività sugli sport olimpici e paralimpici, e poi non finanziare la legge. Per questo, noi chiediamo uno stanziamento di mezzo milione di euro per il 2018-2019-2020.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 11) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Graglia in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
È un emendamento che noi proponiamo da qualche anno e che faceva seguito a un piccolo stanziamento voluto dall'Assessorato allo sport, per quanto riguarda il contributo ad associazioni sportive per l'acquisto di defibrillatori.
Riteniamo sia assolutamente una proposta di buonsenso e che debba avere una certa continuità. La richiesta è di un milione di euro. Possiamo capire che la richiesta possa essere eccessiva, ma potrebbe andare bene, per dare un segnale importante, anche una cifra decisamente inferiore.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Graglia.
Emendamento rubricato n. 88) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento chiede uno stanziamento per il 2018 di 10.000 euro e per le prossime due annualità di 50.000 euro per ogni annualità.
Fa riferimento alla legge n. 32 del 2002, quella dedicata alle associazioni sportive storiche, in particolare per l'attività relativa alle pubblicazioni, ricerche, mostre e convegni che vengono realizzate da queste associazioni.
Si tratta di un patrimonio anche culturale della nostra Regione, che dà anche un riconoscimento alla professionalità delle associazioni che operano in ambito sportivo. Più volte, anche in Aula, abbiamo fatto presente il problema della scarsa professionalità di molte associazioni che operano in ambito sportivo e sottolineato la necessità di un maggior controllo e anche di un maggior sostegno per quelle realtà che fanno della professionalità la loro bandiera.
Quindi chiediamo di valorizzare queste realtà del nostro territorio attraverso uno stanziamento che, come si vede, non è una cifra particolarmente esosa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo è un altro di quegli emendamenti che andrebbero a riempire un vuoto nel nostro bilancio. Abbiamo tante norme regionali, tra cui questa (la legge 32 del 2002), che riguarda "Contributi alle associazioni sportive e storiche per la realizzazione di pubblicazioni, ricerche, mostre, convegni e celebrazioni" e, quindi, da un lato, il sostegno alle associazioni sportive non storiche per la promozione dello sport come attività sociale culturale, formativa e ricreativa fondamentale della nostra Regione, oltre che per una questione di salute, ma dall'altro anche un sostegno alle associazioni sportive storiche che fanno rievocazioni, celebrazioni e quant'altro, per mantenere un legame con il passato e costruire insieme il presente in un'ottica, ovviamente, di futuro sostenibile.
Questo capitolo è a zero da molti anni, quindi di nuovo un bel giorno dovremmo fare veramente un'analisi delle nostre leggi regionali non più rifinanziate, perché o facciamo un falò in stile Calderoli o altri politici che hanno proposto un'immagine un po' scenografica e pittoresca per la riduzione delle leggi inutili - perché magari sono leggi anche utili ma, se non vengono rifinanziate, dobbiamo andare a capire l'utilità quale sia oppure proviamo a stanziare anche delle piccole somme sui capitoli di bilancio riguardanti le leggi tuttora vigenti. Quindi, delle due, l'una.
Immagino che ormai non riusciremo a farlo in questa legislatura, ma come lascito per la prossima legislatura prendiamo un impegno a rivedere veramente la normativa e capire quali disposizioni possono essere sospese in qualche modo, fino a nuova scoperta della cornucopia della finanziaria per avere risorse per finanziare le varie leggi, oppure riviste, oppure cassate, altrimenti ci troviamo tanti capitoli a zero e noi ci sentiamo di fare emendamenti anche su questi capitoli per chiedere che vengano rispettate e onorate le leggi approvate dalla Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mighetti.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Ritengo che su questo tema si sottovaluti un po' il potenziale di queste iniziative; potenziale di iniziative che possono avere dei risvolti e dei ritorni economici importanti. Pensiamo a cosa succede, per esempio, negli Stati Uniti con la ricerca e l'andare a "musealizzare" quel che è stato uno sport come il baseball, che ha avuto un ruolo nella storia stessa degli Stati Uniti.
Noi abbiamo la fortuna, come Piemonte, di essere stata una delle regioni trainanti nella valorizzazione della pratica sportiva fin dai primi decenni del Novecento con fior di campioni e fior di realtà sportive molto importanti. Grazie a questo, il patrimonio delle società sportive storiche in Piemonte è particolarmente copioso; tra l'altro, queste spesso si legano a veri e propri siti che diventano immagine della squadra o del campione sportivo a cui sono legati.
Per questo motivo, investire su ricerche, pubblicazioni, mostre, convegni e celebrazioni, oltre a un senso di valorizzazione di una pagina dalla cultura legata allo sport, ha anche un senso dal punto di vista della valorizzazione economica di questi angoli del Piemonte; una valorizzazione economica che sicuramente può portare giovamento alle politiche turistiche della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
Emendamento rubricato n. 10) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona Motta, Ottria..



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Graglia in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Anche questo è un emendamento che presentiamo ogni anno, che riguarda uno sport caratteristico del Piemonte, in particolare della provincia di Cuneo e di Asti: la pallapugno e la palla tamburello.
Noi chiediamo 40.000 euro di contributi a favore delle Federazioni e degli Enti di promozione sportiva.
Grazie.



PRESIDENTE

Vicepresidente, posso firmarlo? Mi autorizza? Lo sostengo molto volentieri.
Emendamento rubricato n. 12) presentato da Graglia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Graglia, in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Anche questo è un emendamento sempre di buonsenso, poi mi rendo conto che sia una questione di scelte anche politiche.
In quest'emendamento, chiediamo un milione nel 2018, un milione nel 2019 e 2,5 milioni nel 2020 di contributi ad Enti locali e associazioni sportive per la realizzazione, la messa a norma (soprattutto) e l'adeguamento degli impianti sportivi.
Grazie.



PRESIDENTE

Dunque, l'emendamento n. 12) è stato illustrato e siamo all'emendamento n.
89).
La Consigliera Frediani può venire un momento all'Ufficio di Presidenza per un chiarimento sull'emendamento? La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.48 riprende alle ore 15.50)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Emendamento rubricato n. 89) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Abbiamo corretto l'emendamento, perché le cifre non tornavano.
L'emendamento è corretto con una richiesta pari a zero, per il 2018, e di 500.000 euro per il 2019-2020. Chiediamo, quindi, un aumento delle risorse disponibili per il capitolo destinato al fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive, per consentire il sostegno a più iniziative, facendo riferimento a due leggi: la legge 93 del 1995 e la legge 18 del 2000.
Gli impianti sportivi della nostra regione hanno sicuramente bisogno di interventi, per garantire la sicurezza ed anche che le attività sportive si svolgano in un contesto adeguato.
Purtroppo, molte strutture non soddisfano il requisito della sicurezza.
Seguendo le attività dei miei figli e anche la mia (parliamo di qualche anno fa), ho avuto modo di toccare con mano la situazione degli impianti sportivi sul nostro territorio. Secondo noi, si tratta di un'assoluta priorità quasi quanto quella delle scuole, perché chi decide di svolgere un'attività sportiva deve poterla svolgere in totale sicurezza e senza rischiare la propria incolumità e salute.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che consideriamo molto importante. Negli ultimi anni, la Regione ha dovuto coprire il costo di alcune opere, attrezzature sportive realizzate dai Comuni, che non avevano avuto copertura finanziaria.
È importante che l'Assessore Ferraris, prima del termine di questo mandato ci porti una relazione sullo stato degli impianti sportivi e su quelli che necessitano d'interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Sappiamo (me ne hanno parlato alcuni rappresentati dalla FIDAL) che in Piemonte numerose strutture di atletica leggera non possono organizzare gare, perché i loro campi - soprattutto le piste d'atletica, che sono sempre all'aperto e sono soggette a deterioramento - non hanno più avuto la fortuna di essere oggetto di manutenzione. Questo impedisce di realizzare manifestazioni sportive giovanili sul territorio.
Sarebbe una buona cosa (facciamo questa proposta di investimenti, sempre nell'assestamento) fare un check up complessivo degli impianti sportivi regionali, valutare quelli che necessitano di manutenzione e comprendere quali sono le necessità a livello territoriale.
Penso alle iniziative di alcuni Sindaci: "Il Comune situato a dieci chilometri dal mio ha costruito il palazzetto sportivo per far giocare le partite di pallacanestro o pallavolo di serie A, allora anch'io devo avere il palazzetto". No: occorre una pianificazione sovracomunale, regionale che ci dica, provincia per provincia, area vasta per area vasta, qual è il fabbisogno di impianti sportivi. Diversamente, ogni Sindaco si sveglia al mattino e, per motivi campanilistici o elettorali, purtroppo fa queste richieste.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Saremmo andati anche più velocemente, se non avessimo scoperto questi emendamenti: non si tratta di un emendamento, ma di più emendamenti della maggioranza. Purtroppo, adesso, non ho la connessione via cavo, ma si tratta di almeno tre emendamenti della maggioranza che richiedono una serie d'investimenti sul tema. Ve ne è uno a prima firma Rostagno, un altro a prima firma Gallo, per un totale di circa 650.000 euro e non ho ancora aperto ancora il 7 e l'8, quindi potrebbero esserci altre sorprese.
Risulta difficile, a questo punto, essere rispettosi degli eventuali accordi presi alla Conferenza dei Capigruppo. In ogni caso, riteniamo che i nostri emendamenti siano meritevoli dell'illustrazione concessa dai tempi del Regolamento; tra l'altro, non stiamo neanche intervenendo tutti, ma interveniamo due, tre, quattro Consiglieri su sette, a seconda della necessità di ribadire alcuni temi.
Anche in questo caso, consideriamo importante quest'emendamento. Si tratta dell'emendamento n. 89), riguardante il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive. Quindi, un tema veramente fondamentale.
Sappiamo che l'Assessore Ferraris ha, insieme all'Assessora Parigi, una delega (quella un po' più debole, nel senso di riconoscimento delle risorse stanziate dall'Assessore al bilancio) e chiediamo di dargli una mano, sul 2019 e 2020, stanziando 500 mila euro in più per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna.
Chiedo un po' di silenzio in aula, grazie.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Vorrei essere chiaro rispetto alla situazione che si è creata ed anche alle dichiarazioni che ho ascoltato.
Consigliere Bono, non mi faccio intimorire né dalle sue minacce né dai suoi ricatti. Lo dico spassionatamente.



(Commenti del Consigliere Bono)



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Sì, sì, appunto, però è uno stile di rapporto: io non mi faccio intimorire né dalle sue minacce né dai suoi ricatti! Nello stesso momento, voglio ripetere a tutti, compresa la maggioranza, che se io accogliessi un emendamento che mi modifica la tabella, vuol dire che dopo l'approvazione, ci sono cinque giorni di lavoro da parte del CSI.
Senza la definizione dell'assestamento, non posso assumere il disegno di legge di bilancio; vuol dire che io "splafono" e quest' assestamento diventa assolutamente inutile.
Questo è, al di là del merito e della bontà delle proposte presentate. L'ho detto e l'ho ripetuto in Commissione.
Questa è la situazione; non ci posso fare niente io se qualcuno nel passato ha affidato un programma "del cavolo" alla gestione informatica del servizio del bilancio, e se siamo o non siamo autonomi neanche nel cliccare e modificare un'imputazione in una missione al programma. Questa è la realtà di chi vive; non è un problema mio, è un problema dei miei collaboratori, che non sono in grado di garantire il risultato finale.
Questo è il problema, poi ognuno è capace di intendere e di volere come ritiene.



PRESIDENTE

Abbiamo terminato l'esame degli emendamenti alla Missione 6.
Siamo giunti all'esame di quelli relativi alla Missione 7.
Emendamento rubricato n. 14) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Graglia, in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
È un emendamento che ci sta molto a cuore, perché fa parte della nostra sensibilità.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Questa è la realtà. Questa è la realtà! Ma poi l'ho detto 40 milioni di volte. Fate quello che volete, non è un problema per me. Non è un problema!



PRESIDENTE

Vicepresidente Graglia, illustri il suo emendamento e le chiedo scusa.



GRAGLIA Franco

Sì. Nonostante tutto, noi abbiamo da rendere conto, non solo alla nostra sensibilità, ma anche alle richieste dei cittadini. Ci rendiamo conto di tutto, ma in passato non era diverso.
L'emendamento 14) ci sta molto a cuore e fa parte della nostra battaglia che portiamo avanti da cinque anni a favore delle Pro Loco, la famosissima legge n. 36 che finanzia l'attività di tutte le Pro Loco.
Sono 1.100 le Pro Loco in tutto il Piemonte. Lo stanziamento attuale prevede 175 mila euro; noi riteniamo che sia anche un'offesa nei confronti di queste associazioni che rendono vivi i nostri piccoli Comuni.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo scusa, collega Graglia, ma non si sente assolutamente nulla.



GRAGLIA Franco

Ho capito che dopo quanto ha detto l'Assessore ha perso interesse - e posso anche capirlo - l'illustrazione degli emendamenti.



PRESIDENTE

No, però non è neanche logico, quindi chiedo a tutti i colleghi che in questo momento stanno disturbando la presentazione del Vicepresidente Graglia, di fare silenzio.
Prego, continui pure.



GRAGLIA Franco

Semplicemente chiediamo ulteriori risorse sulla legge n. 36, la legge che finanza le Pro Loco, a sostegno della loro attività di volontariato.
Ricordiamo che sono tutti volontari che rendono vivi soprattutto i piccoli paesi.
Posso capire che nelle grandi città come Torino il problema sia sentito di meno, ma noi che veniamo dai piccoli Comuni riconosciamo un lavoro incredibile a queste associazioni di volontariato che si occupano delle manifestazioni che vengono organizzate durante tutto l'anno. Ci sembra anche bello. Quello che vogliono, oltre alla parte economica, è che gli venga riconosciuto un lavoro incredibile.
A tal proposito, chiediamo uno stanziamento di 500.000 euro per il 2018 e di un milione e mezzo, per recuperare qualcosa, per il 2019 e il 2020.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bona; ne ha facoltà.



BONA Angelo Luca

Grazie.
È un po' difficile intervenire dopo che il Vicepresidente, con tutto il rispetto nei suoi confronti, ci viene a rimarcare che qualsiasi cosa noi possiamo proporre - chiaramente il discorso è verso la maggioranza, per questa decisione della Giunta rende intoccabile il documento proposto - non verrà accolto.
Noi siamo qui da qualche mese e chiaramente prendiamo atto di questo modo di procedere, ma credo sia un problema esclusivamente dalla maggioranza non certo della minoranza e dell'opposizione, proporre emendamenti su questo importante documento.
Nella fattispecie, chiediamo un adeguamento importante a questi 175.000 euro destinati ai volontari delle Pro loco, che fanno vivere il nostro territorio, i nostri piccoli Comuni, che si sostituiscono molto spesso anche alla macchina pubblica per rendere quel servizio di prima accoglienza turistica, che è fondamentale dei nostri piccoli paesi e nelle nostre valli.
La realtà del Piemonte conta più di mille associazioni Pro Loco e più di 100.000 volontari che costituiscono il front-office, la spina dorsale dell'accoglienza turistica.
Noi chiediamo un atto di responsabilità e di riconoscimento verso questo servizio, che è comunque un'importante vettore economico. La richiesta la confermiamo, anche se prendiamo atto di quanto sia piuttosto - uso un termine un po' forte - inutile presentare questi emendamenti, ma vedo che anche la maggioranza non è molto allineata su questo modo di procedere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi Luca; ne ha facoltà.



ROSSI Luca Angelo

Vorrei corroborare quanto detto dai colleghi, dal Vicepresidente e dal collega Bona. Siamo co-firmatari di quest'emendamento, ma credo che tutto il Consiglio dovrebbe prendere a cuore questo tema, perché 175.000 euro sono uno stanziamento veramente ridicolo per 1.070 Pro Loco iscritte all'UNPLI in Piemonte, che in tantissime realtà svolgono azioni che non sono solo di promozione turistica o del territorio, ma sono anche azioni di supporto vero e proprio all'Amministrazione comunale.
Prima di diventare Consigliere regionale ho ricoperto la delega ai rapporti con le Pro Loco, nell'ambito della delega turistica nella Provincia di Alessandria, e mi sono effettivamente accorto che in molti Comuni, piccoli e piccolissimi, se c'è una sinergia tra il Sindaco e la Pro Loco, le cose funzionano; diversamente, molte iniziative non possono avere luogo.
Inviterei tutti i colleghi Consiglieri a perorare questa causa e cercare di trovare una soluzione anche con la Giunta, pur con le premesse che sono state fatte dal Vicepresidente.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Come lei anticipava, Presidente, se sono d'accordo tutti i colleghi preferiremmo proseguire con una Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Va bene. Nel frattempo, ci ha raggiunti anche il Presidente Boeti.
È convocata una Conferenza dei Capigruppo in Sala A.
Naturalmente, attendiamo il Vicepresidente Reschigna.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.06, riprende alle ore 17.02)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BOETI



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Continuiamo con l'esame degli emendamenti alla Missione 7.
Emendamento rubricato n. 3) presentato da Rostagno, Appiano, Vignale Hraglia, Motta.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rostagno per l'illustrazione.



ROSTAGNO Elvio

Grazie, Presidente.
Ci siamo resi conto che il sistema delle Pro Loco, che normalmente aveva in dotazione circa 500.000 euro, ancorché insufficienti, aveva a disposizione solamente 175.000 euro, per cui ritenevamo opportuno integrare l'importo con 375.000 euro.



PRESIDENTE

Però il nuovo emendamento dovrà.



ROSTAGNO Elvio

Abbiamo concordato, in sede di Capigruppo, dopo le dichiarazioni del Vicepresidente, che quest'emendamento, come altri, saranno stati oggetto di ritiro.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rostagno.
Emendamento rubricato n. 13) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 15) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 124) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 17) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 121) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 16) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tali emendamenti sono dati per illustrati.



PRESIDENTE

Procediamo con la Missione n. 8.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 134) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 18) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 129) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 126) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 127) è uguale all'emendamento rubricato n. 126).



PRESIDENTE

Tali emendamenti sono dati per illustrati.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 83) presentato da Andrissi, Bertola, Bono Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 81) presentato da Andrissi, Bertola, Bono Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 82) presentato da Andrissi, Bertola, Bono Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Questi tre emendamenti, in estrema sintesi, vanno a coprire i valori pregressi di morosità incolpevole e la morosità incolpevole che dovremmo affrontare quest'anno.
Sappiamo che purtroppo questo è un capitolo che, negli anni, ha visto una grossa difficoltà regionale; abbiamo avuto una morosità incolpevole non coperta negli anni passati che ha provocato grosse difficoltà e che ha portato a tavoli di confronto tra ATC, Comuni e locatari per riconoscere la morosità colpevole e quella incolpevole.
La mancata copertura della morosità incolpevole da parte della Regione ha complicato assai le situazioni e ciò ha portato all'emissione di piani di rientro molto sostanziosi, ma che hanno posto grosse difficoltà, perch capite bene che i cittadini morosi incolpevoli, che devono versare i famosi 480.000 euro all'anno, sono cittadini con redditi estremamente contenuti se non pari a zero. Questo ha creato una serie difficoltà.
Con l'emendamento 81) si vuole aggiungere in competenza due milioni per il 2019 e altri due milioni nel previsionale del 2020 per quanto riguarda anche il problema dei cittadini locatari delle Agenzie sociali per la locazione. Questa è l'essenza di questi emendamenti.
Con l'emendamento 83) prevediamo tre milioni in competenza del 2019 e due milioni in competenza del 2020.



PRESIDENTE

Grazie, collega Andrissi.
Emendamento rubricato n. 19) presentato da Graglia, Rossi Luca, Bona.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tale emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 35) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 36) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 37) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tali emendamenti sono dati per illustrati.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 79) presentato da Bertola, Andrissi, Bono Frediani, Mighetti, Valetti. .



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Con quest'emendamento proponiamo uno stanziamento di un milione e mezzo di euro sul 2019 e 2020 al capitolo riservato ai contributi in conto capitale ai Comuni e alle Province, per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza e di bonifica delle aree inquinate inseriti nel programma annuale di finanziamento.
È un capitolo sul quale interveniamo praticamente tutti gli anni, in fase sia di assestamento sia di previsionale. Spesse volte interveniamo con successo.
Ricordiamo che la nostra regione ha più di mille siti inquinati di dimensioni e di gravità diverse l'una dall'altra e non su tutti sono in corso delle bonifiche. Qui ci riferiamo alle bonifiche che sono compito della Regione, mentre restano esclusi da questo i SIN, siti d'interesse nazionale, che sono oggetto di finanziamenti a livello nazionale e sono i casi più eclatanti, quelli di cui si parla più spesso, ma la questione delle aree inquinate da bonificare è piuttosto diffusa su tutto il territorio della nostra regione, ragion per cui proponiamo quest'intervento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Emendamento rubricato n. 38) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tale emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 149) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 143) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 144) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 136) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Presidente, illustro quattro emendamenti: il n. 149), il n. 143), il n.
144) e il n. 136). Riguardano un po' tutti, anche se su temi differenti, il mondo dell'economia montana.
Il primo emendamento ha una particolare attenzione rispetto agli imprenditori agricoli, perché prevede lo stanziamento di 200.000 euro per quegli agricoltori che hanno avuto danni dagli attacchi dei lupi.
Non vogliamo, con quest'emendamento, fare una discussione che è già stata fatta più volte in Consiglio sulla necessità d'intervento, i piani d'azione e quant'altro all'interno dei nostri territori. Crediamo, tuttavia, che si debba dare almeno una risposta da un punto di vista economico.
Ciò che pensiamo relativamente al tema lupo credo sia noto. Crediamo tuttavia, che non si possa prescindere da intervenire economicamente per quei tanti imprenditori agricoli che hanno subito danni assolutamente consistenti a seguito di attacchi di lupi.
L'emendamento n. 143), sempre relativo all'area montana, interviene, sul patrimonio abitativo esistente. Noi abbiamo approvato la legge n. 16 sul riuso, che ha un grande limite, secondo noi, cioè quello di non prevedere risorse economiche. Noi crediamo, e per questo prevediamo di stanziare quattro milioni e mezzo nel triennio e un milione e mezzo per anno, che tali risorse siano stanziate per recuperare i tanti edifici esistenti in area montana che necessitano di una ristrutturazione straordinaria per essere utilizzati.
L'emendamento n. 144), sempre riferito alle aree montane, interviene sui servizi domiciliari. Noi crediamo che sia fondamentale che i servizi siano portati proprio nelle realtà più lontane dai centri dove vengono erogati il maggior numero dei servizi. Questo garantisce una minore spesa e anche una migliore qualità per i cittadini assistiti.
L'emendamento n. 136) prevede il sostegno alla natalità. Lo dimostrano altre esperienze italiane, in particolar modo quella dell'Alto Adige, che è l'unica provincia italiana in cui esiste un incremento di natalità, pari a più dello 0,8%. Infatti, nella nostra regione ogni anno noi ci perdiamo la città di Biella: ogni anno abbiamo circa 40.000 piemontesi in meno fra il saldo attivo e passivo, fra nascite e morte. Noi crediamo che un assegno quale quello che esiste in Trentino Alto Adige, cioè un assegno mensile che va da zero a sei anni per le famiglie che mettono al mondo un figlio, sia utile, non soltanto nelle aree montane, ma particolarmente nelle aree montane per tutti i disagi che in più di un'occasione abbiamo ricordato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 86) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

L'emendamento n. 86) riguarda i fondi sul PTA. Fondi che noi abbiamo inteso assicurare in maniera maggiore sul biennio 2019-2020, proprio perché, in questo anno di avvio, noi abbiamo avuto una destinazione di fondi parziali rispetto al gettito dovuto in relazione ai canoni idrici che per il 5% sono vincolati a questo tipo di attività. Una dotazione del bando che si è aggirata sui due milioni e 400, se non sbaglio, che poi è risultata essere sovradimensionata e si è arrivati a un'erogazione pari a un milione e 200 circa.
Pensiamo che, come start up di questo tipo di attività, sia stato interessante procedere, comunque, finalmente, all'avvio di questa attività e pensiamo che, nei prossimi anni, si possano raggiunge livelli di progettazione migliori e maggiormente corrispondenti alle finalità del PTA.
Per questo motivo, nelle due annualità abbiamo inserito una cifra di circa 500.000 euro per ciascuna annualità di incremento della dotazione prevista a bilancio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Mighetti.
Emendamento rubricato n. 138) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 148) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tali emendamenti sono dati per illustrati.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 111) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti. .



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 112) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Si tratta di due emendamenti diversi, ma entrambi toccano il trasporto pubblico locale.
L'emendamento n. 112) è sul capitolo 170534 e chiede di poter incrementare le risorse per tutto il triennio (quindi anche sul 2018) di un milione di euro, al fine di consentire l'accesso alla tessera disabili alle persone che presentano una disabilità superiore al 65% sui servizi ferroviari quindi sostanzialmente abbassare la percentuale di disabilità con cui si ottiene la tessera disabili e si accede gratuitamente ai servizi ferroviari. Riteniamo che con un milione di euro si possa coprire questa cifra.
È un dato importante, anche perché molto spesso, rispetto alle unità di valutazione della disabilità (UVD), ovviamente molto attente rispetto ai recenti parametri e agli attuali standard, abbiamo assistito a casi di revisione al ribasso delle percentuali di disabilità negli ultimi anni magari con lo scivolamento da una fascia in cui si aveva una copertura totale su diverse esenzioni, compresa quella della tessera disabili, verso una fascia in cui non si ha più accesso a queste esenzioni. Di conseguenza crediamo che un milione di euro potrebbe servire per intervenire su questo tema.
Invece, l'emendamento n. 111) chiede 500.000 euro anche questi su tutto il triennio, in ognuno dei tre anni, sul capitolo 17-0534, al fine di diminuire le tariffe per gli abbonamenti annuali per gli studenti sul servizio ferroviario, per incentivarli all'uso del trasporto pubblico e dare un sostegno alle famiglie.
Penso che sia un tema importante quello della diminuzione delle tariffe per l'abbonamento annuale per gli studenti, magari anche per aiutare quei casi che aveva sollevato la collega Frediani sul tema degli abbonamenti, che sono molto più alti quando si supera un'area territoriale che dalla formula torinese metropolitana arrivano alla formula più allargata e che hanno un costo molto maggiore rispetto a chi, ad esempio, dalla media valle (che sia Val di Susa, del Pinerolese o del Canavese) venga verso Torino o si muova verso la più alta valle o ancor più fuori.
Negli abbonamenti ferroviari e trasportistici ci sono alcune discrepanze e si potrebbe intervenire. Credo che una misura in questo senso, aggiungendo risorse, oppure dedicando una parte di risorse specifiche alla riduzione del costo degli abbonamenti, sia sicuramente fondamentale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 39) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 40) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 122) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tali emendamenti sono dati per illustrati.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 110) presentato da Valetti, Andrissi, Bertola Bono, Frediani, Mighetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 109) presentato da Valetti Andrissi, Bertola Bono, Frediani, Mighetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 110) verte sul triennio 2018-2020 con uno stanziamento di un milione di euro per ciascuna annualità.
La motivazione dell'emendamento è la seguente: si vuole implementare il capitolo 17-1361 per tutto il triennio, al fine di consentire l'accesso alla tessera disabili alle persone che presentano una disabilità superiore al 65% sui servizi automobilistici.
Lascerei la parola al collega Valetti, autore dell'emendamento.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, presidente.
Magari mi dilungo un po' di più e faccio una sintesi dei due emendamenti consequenziali.



PRESIDENTE

Va bene.



VALETTI Federico

Sui disabili abbiamo ritenuto di garantire risorse aggiuntive per elevare il livello di disabilità che viene coperto nelle sovvenzioni sull'accesso ai mezzi pubblici. Questo perché, con i tagli e con le riforme della percentuale minima di disabilità, molte persone sono state tagliate fuori dalle agevolazioni sui mezzi pubblici. Ciò non è colpa di nessuno, ci sono dei criteri, ma noi riteniamo giusto che si elevi il più possibile questa percentuale, anche perché in generale fa parte delle politiche di agevolazione del trasporto pubblico, quindi abbiamo proposto delle cifre in aggiunta per fare qualche cosa in più di quello che impone la legge.
Ovviamente questa è una scelta politica.
Al momento, diciamo che i fondi devono garantire la copertura delle sovvenzioni ai disabili sull'accesso al trasporto pubblico per le fasce di disabilità previste dalla legge, quindi tutto funziona benissimo, per cerchiamo di alzare un pochino di più l'asticella perché abbiamo bisogno di incentivare innanzitutto le politiche di trasporto pubblico; in questo caso, lo facciamo tramite il lato sociale dei fondi che servono in questa categoria, nell'altro caso lo facciamo per gli studenti.
Vi sono altre proposte che abbiamo fatto per cercare di elevare il livello di sovvenzione agli studenti anche per quelle zone del Piemonte che attualmente non sono coperte, se pensiamo che, comunque, sulla città di Torino vi è un certo trattamento dal punto di vista delle differenze di abbonamento convenzionale e studenti.
Questa differenza non persiste negli abbonamenti extraurbani della Città metropolitana di Torino e - da esperienze e da quanto sento dai colleghi che vivono in altre province - neanche nelle altre province, perché in un caso interviene la Città a dare una mano anche con la propria azienda partecipata e negli altri casi, ovviamente, non si può pretendere che tutti i Comuni possano adottare misure omogenee per ridurre gli abbonamenti agli studenti, tantomeno lo possiamo chiedere alle aziende private che hanno come obiettivo principale, il profitto.
Pertanto, la richiesta è quella di provare a creare una misura omogenea affinché gli studenti che viaggiano, e il più delle volte sono senza reddito, possano avere una chance in più di utilizzare il servizio pubblico senza gravare troppo sulle famiglie. In questo modo, facciamo anche educazione: far crescere una generazione abituata a non usare il mezzo proprio, non solo per esigenze economiche, ma anche di efficienza ambientale, perché anche le politiche dell'Unione Europea vanno verso un graduale abbandono del mezzo privato a favore delle modalità condivise e non più private private (in sharing e possibilmente in pooling), per ridurre il numero di auto in circolazione nelle città.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Emendamento rubricato n. 21) presentato da Graglia, Rossi Luca.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 20) presentato da Graglia, Rossi Luca.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 95) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Quest'emendamento chiede uno stanziamento di 500.000 euro per gli anni 2018 e 2019, semplicemente perché è la cifra che consentirebbe di far scorrere una graduatoria esistente e prevista per il sostegno all'acquisto degli scuolabus, ai sensi della legge 23/89.
Pertanto, impegnando 500.000 euro sul capitolo 22-1845 si potrebbero implementare le risorse a disposizione e far scorrere la graduatoria dei Comuni richiedenti. Si tratta, ovviamente, di fondi destinati ai Comuni che vogliono sostituire o adeguare la loro flotta di scuolabus.
Gli stanziamenti attuali hanno consentito di coprire soltanto 15 richieste su un totale di 33, quindi chiediamo che ci sia un ulteriore sforzo considerando soprattutto che spesso questi scuolabus non sono adatti al trasporto dei disabili. Questo è un grave problema, che mette in difficoltà numerose famiglie sul territorio piemontese.
Si tratta, quindi, di un occhio di riguardo non solo per gli studenti, ma soprattutto per gli studenti che presentano disabilità e che hanno difficoltà nel raggiungere le loro scuole.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
Emendamento rubricato n. 84) presentato da Andrissi, Bertola, Bono Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
È un emendamento che considero molto importante.
In Commissione trasporti è stata presentata una sperimentazione. Com'è stato spiegato, nella città di Helsinki, dove è stata realizzata, ha comportato un aumento consistente della fruizione del trasporto pubblico locale.
Con quest'emendamento chiediamo un allargamento di tale sperimentazione. Lo chiediamo in un'area che vede una linea (l'Arona-Novara) praticamente semi sospesa, un'area dove il corridoio Reno-Alpi impatterà pesantemente.
Crediamo che la politica piemontese abbia fatto male a non essere presente nell'accordo di Berna del 2012, dove è stato previsto un aumento del trasporto passeggeri verso Milano e dove la politica piemontese si è assentata, non raggiungendo un accordo per una linea diretta Torino Svizzera. Questa è una grave colpa, oltre al fatto di avere ammanchi di bilancio cui, purtroppo, quest'Amministrazione ha dovuto far fronte con un ulteriore indebitamento.
È una grossa colpa, perché sul Piemonte graverà un trasporto merci in cui RFI investe centinaia di milioni per adeguare ai treni da 750 metri e alle sagome TC80 le linee ferroviarie Novara-Arona-Domodossola e Novara Borgomanero-Domodossola, nonché la Oleggio-Laveno-Luino. Ciò non toglie che sul Piemonte non è previsto alcun aumento di passeggeri.
Pertanto, l'emendamento vuole portare l'attenzione sulla difficoltà esistente nell'est del Piemonte e ridare fiato al trasporto pubblico locale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Andrissi.
Emendamento rubricato n. 150) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 22) presentato da Graglia, Rossi Luca.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 42) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 41) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 128) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 43) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 24) presentato da Graglia, Rossi Luca.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 146) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 23) presentato da Graglia, Rossi Luca.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 44) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Passiamo all'esame degli emendamenti relativi alla Missione 12.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 26) presentato da Graglia, Rossi Luca.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 25) presentato da Graglia, Rossi Luca.



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 96) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 97) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 98) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Faccio un'unica illustrazione, perché si parla sempre di bambini e di infanzia.
In particolare, nell'emendamento 97), lo stanziamento richiesto per il 2019 e 2020 è di 50.000 euro, destinati a potenziare il fondo regionale per la rete dei servizi per la prima infanzia.
Come per un emendamento illustrato precedentemente, si tratta di una richiesta di sostegno alle famiglie che hanno il coraggio di mettere al mondo un figlio, considerando tutte le difficoltà che dovranno affrontare.
Chiediamo, quindi, che ci sia un sostegno, dal punto di vista dei servizi per consentire di migliorare anche la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che costituiscono uno dei principali problemi nel momento in cui si va ad affrontare l'arrivo di una nuova vita in famiglia.
Con l'emendamento 96), invece, chiediamo uno stanziamento, per le prossime tre annualità, di 250.000 euro, così come con l'emendamento 98) chiediamo uno stanziamento della medesima cifra, come contributo ai Comuni per interventi all'interno dei parchi giochi comunali per renderli utilizzabili dai disabili.
Anche questo è un grande segnale di attenzione, sempre riferendosi alla proposta di legge che stiamo esaminando insieme in Commissione. Si tratta di un impegno concreto e di un qualcosa che consentirebbe ai bambini, che convivono con problemi di disabilità, di poter utilizzare i parchi giochi senza sentirsi discriminati rispetto ai compagni.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Emendamento rubricato n. 58) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 57) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo capitolo riguarda i servizi domiciliari per persone disabili non autosufficienti, legge 10/2020.
Come sappiamo, sul 2019 e 2020 non sono stanziate risorse, ma neanche sul 2018, quindi su questo capitolo chiediamo cinque milioni di euro in più.
Sappiamo che sul tema c'erano 15 milioni di euro stanziati in un altro capitolo e non in questo che viene citato, anche per sottolineare la carenza su questo capitolo, ma vengono demandati genericamente dieci milioni di euro di intervento alle ASL.
Rimane sempre il tema aperto del fondo socio-sanitario integrato, su cui ormai si accettano scommesse al "bar dello sport" se verrà presentato o meno prima dalla fine della legislatura. Mi si permetta una battuta, visto che stiamo discutendo da molto tempo degli emendamenti.
Crediamo che un'integrazione sociale sia fondamentale perché, come ho detto, il 50% della quota viene coperta dalla sanità, ma un 50% deve essere coperto dal sociale.
O decidiamo di superare anche la sentenza del Consiglio di Stato, per cui anche l'assistenza non professionale viene garantita dalla sanità, e andiamo in questa direzione un po' - mi si permetta il termine - "a umma umma", come si direbbe al Sud, senza farsi scoprire dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, oppure inseriamo anche la quota del sociale quindi 50% sanità e 50% sociale, per l'assistenza professionale.
Sappiamo che le famiglie piemontesi non vengono assistite da personale professionale, perché si tratterebbe di infermieri o di OSS, quindi costerebbero quasi il doppio rispetto all'assistenza semplice, che comunque non svolge solo il ruolo di badanza. Credo, quindi, che sia importante andare a coprire con queste risorse, più sul sociale che sulla sanità.
Sulla sanità, a parte questi fondi fantomatici che appaiono e scompaiono nella GSA, di cui domani, avendo interrogato l'Assessore, avremo uno prima risposta, è importante intervenire in questo senso.
L'emendamento 57), invece, chiede un milione di euro sul capitolo 15-3722 "Interventi a favore della disabilità".
È un capitolo che negli anni è rimasto abbastanza stabile; ci sono 12 milioni in questo triennio e noi crediamo che si debba fare, come ho detto anche in Commissione, un intervento in più per iniziare a prevedere interventi sulla disabilità, che prevedano una misura in crescita. Non possiamo sempre pensare di rimanere fissi; anche la legge 1 del 2004 prevede un incremento almeno pari al tasso di inflazione programmata secondo l'ISTAT, che è vero che è poco più dell'1/%, ma l'1% di 12 milioni sono 120.000 euro all'anno. Considerando che mancano aumenti ormai da dieci anni, non siamo tanto lontani dal milione di euro.
Abbiamo fatto questa valutazione perché c'è sempre più bisogno di elasticità e di ampiezza nei bilanci delle politiche sociali. Presto dovremo fare questo ragionamento anche a livello nazionale, per capire come far sì che una parte delle risorse sanitarie vadano sull'assistenza agli anziani, agli anziani non autosufficienti, alle disabilità e alla prevenzione, in modo da avere poi meno costi sulla sanità.
Noi crediamo che sia possibile, perché un non autosufficiente o un disabile non assistito correttamente al proprio domicilio, o comunque con un'assistenza che lo segua, diventa poi un problema sanitario, quindi con un costo doppio se non triplo.
Crediamo che, da questo punto di vista, si dovrebbe intervenire rapidamente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 115) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 130) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 125) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Illustro gli emendamenti 115), 130) e 125), perché li riteniamo tutti e tre estremamente significativi.
L'emendamento n. 115), in realtà, è ormai un appello vano al rispetto delle leggi regionali. Prevede uno stanziamento di dieci milioni di euro per l'attuazione della legge n. 10/2010.
Come i colleghi e i componenti della Giunta potranno verificare, non si tratta di un emendamento che aggiunge spesa: la sposta semplicemente dal settore dei servizi ospedalieri a quello dell'assistenza domiciliare perché questo dovrebbe essere il senso della legge n. 10/2010.
Come ho detto, prevede uno stanziamento di dieci milioni di euro all'anno che crediamo darebbe un impulso significativo a quelle tantissime persone non autosufficienti che avrebbero il diritto di avere un'assistenza e non ce l'hanno.
Quando l'Assessore Saitta decanta il Piemonte come la Regione che ha il maggior numero di posti convenzionati in RSA, come ha fatto nei giorni scorsi, noi crediamo che non sia un vanto se a quest'aspetto non è affiancato un sistema di assistenza domiciliare adeguata, che peraltro non è mai partito. A nostro avviso, i motivi sono noti: riteniamo che non si voglia dare la possibilità alle persone di poter scegliere, ma rimangono tali.
Devo rilevare che questo, forse, è il tema più grottesco di questa legislatura.
Il Consiglio regionale ha votato all'unanimità due ordini del giorno: il primo di attuazione della legge n. 10/2010, perché manca sempre il regolamento di attuazione della legge stessa, cioè l'articolo 5. Poi ha votato un ordine del giorno che chiedeva l'attuazione dell'ordine del giorno già approvato.
L'Assessore Ferrari, nell'assestamento di bilancio dell'anno passato, se non erro, ci aveva detto: "Entro Natale di quest'anno vi dirò in Commissione i tempi di attuazione della legge". È trascorso un anno, ma quella Commissione non è mai stata convocata. Devo rilevare, quindi, che si è trattato di una grande occasione persa. Ed è una delle tante occasioni che si possono classificare nella cosiddetta "annuncite": nel senso che molte volte ci si è riempiti la bocca di potenziamento dell'assistenza domiciliare, ma, in realtà, poi non si è fatto.
L'emendamento n. 130) invece prevede, così come per l'emendamento n. 136) il sostegno alla natalità, ma non soltanto nelle aree montane. È la misura che noi crediamo dovrebbe essere attuata su tutto il livello regionale per i nuovi nati di cittadinanza italiana.
L'emendamento n. 125) si riferisce a un'altra di quelle leggi mai applicate, la n. 37/2009, che ha fatto del Piemonte la prima Regione italiana a legiferare a favore dei genitori separati. Perché qualunque istituto di ricerche sociali, qualunque soggetto (dalla Caritas all'IRES) individua i "genitori separati" fra le persone con maggiori fragilità tanto i padri quanto le madri, per motivi facilmente comprensibili.
Il Piemonte approvò una norma di sostegno ai genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà che però non ha mai avuto un sostegno di carattere economico.
Questi tre emendamenti rappresenterebbero già un pezzo consistente di cambio di passo sostanziale nelle politiche sociali di questa Regione e ci auguriamo che su una parte di questi si possa intervenire, non solo e non tanto nell'assestamento di bilancio, ma almeno nel dare risposte: perch all'articolo 5 della legge n. 10/2010 non viene data applicazione? Credo che una risposta dovrebbe esserci data.
Vi è anche un aspetto che attiene al rispetto delle regole: cioè se il Consiglio regionale vota una legge - peraltro, è una responsabilità anche della precedente legislatura, sia chiaro - in cui si dice che entro 180 giorni il regolamento viene approvato, se a quella legge vengono approvate altre due mozioni di indirizzo in cui si dice che si deve dare attuazione all'articolo 5 della legge votata dal Consiglio, l'esecutivo, in quanto soggetto che esegue le leggi del Consiglio, non può esimersi.
Se non piace la legge 10/2010, la si modifichi! Perché credo sia più corretto rispetto a non darne attuazione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 59) presentato da Bono, Bertola, Frediani Andrissi, Mighetti e Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo è il capitolo che chiude la triade degli emendamenti che riguardano la non autosufficienza: ci riferiamo al capitolo 152840, servizi domiciliari, legge 10/2010.
Anticipo che su questo tema, terminato l'assestamento - mi rivolgo anche al Vicepresidente Reschigna, all'Assessore Saitta, all'Assessore Ferrari e al Presidente Chiamparino - il primo giorno di rientro dalla pausa natalizia presumibilmente il 7 gennaio 2019, vi chiederemo, con molta cortesia ma anche con molta sollecitudine, di dirci cosa intendete fare sulla questione del fondo socio-sanitario, perché non è più possibile procrastinare oltre.
Ne parlate ormai da un anno in riunioni di Giunta, in riunioni di maggioranza, in riunioni con le Amministrazioni, con i Sindaci e quant'altro, ma il Consiglio non ha mai neanche affrontato l'argomento.
Credo che sia un tema cui è stata riservata una scarsa considerazione dalla IV Commissione - lo dico anche al Presidente Rossi - e da tutto il Consiglio. Chiedo di affrontare in Commissione e, quindi, in Consiglio almeno che cosa bolle in pentola; non chiedo di arrivare con il provvedimento pronto, fatto e finito, però quando rientreremo il 7 gennaio vi chiediamo di darci una comunicazione in Commissione su questo, perch non possiamo andare oltre.
Questo capitolo, come sappiamo, è stato definanziato; l'Assessore ci ha detto che una parte più corposa va sulla sanità. Inoltre, c'è stato un "emendamentino", una variazione nel maxiemendamento, per dare delle risorse, ma siamo ben lontani dalla copertura dei 15 milioni che erano frutto del Piano di rientro, per il quale i dieci milioni di euro non potevano essere più sulla sanità.
Francamente, avrei bisogno anche di risposte e che siano condivise da tutti i Consiglieri che, tra l'altro, quando vanno in un'ASL (che non sia l'ASL Città di Torino), non sanno dire nulla su quanti assegni di cura si rogano perché tolta l'ASL Città di Torino, con la parte storica degli assegni di cura, che vanno tra l'alto a scadenza naturale - passatemi il termine, che non vuole essere assolutamente ironico, ma è così - degli aventi diritto non sappiamo nulla relativamente alle altre ASL, forse perché non c'è nulla, però è un diritto garantito dalla legge che non è attuato a causa della mancanza di un regolamento attuativo. Francamente, necessita che vi si ponga mano.
La scorsa legislatura non ci si è riusciti e in questa legislatura siamo giunti agli ultimi sei mesi: diteci almeno che cosa volete fare. Poi sarà il Consiglio a valutare se vuole andare avanti in una direzione, fermarsi stoppare, fare le barricate, avere un altro posizionamento o quant'altro.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 60) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento riguarda il servizio civico volontario alle persone anziane, articolo 13 della legge 1 del 2004. Questo è un altro capitolo che non viene finanziato, il 15-2935. Chiediamo un intervento di 100.000 euro contributi agli Enti locali.
Il servizio civico volontario alle persone anziane è svolto da altre persone anziane, ma un po' meno rispetto a quelle più anziane. È servizio che andrebbe aiutato e i Comuni hanno bisogno di un po' di risorse per coordinare le attività e garantire un minimo di copertura assicurativa.
Se non andiamo a incentivare le attività di volontariato nei nostri Comuni e non forniamo risorse per garantire la copertura su attività istituzionali garantite da Comuni e Regioni, francamente diventa veramente difficile capire che tipo di politiche di servizio ad anziani non autosufficienti vogliamo mettere in atto.
Ripresenteremo quest'emendamento, ovviamente, il prossimo gennaio nel bilancio previsionale: cerchiamo di trovare insieme la copertura a questo capitolo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 116) presentato da Vignale, Ravello, Sinatora Gancia.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tale emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 45) presentato da Ravello.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tale emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 62) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Su questo capitolo abbiamo fatto delle modifiche che riguardano la capienza del fondo di riserva.
Siamo stati un po' ottimisti, nel senso che abbiamo ipotizzato cinque milioni per il 2019 e due milioni per il 2020. Oggi le nostre previsioni si sono ristrette di circa un fattore dieci, nel senso che siamo passati da cinque milioni, anzi da due milioni a 200.000, tra l'altro su capitoli diversi, perché crediamo che la normativa e la copertura finanziaria del tema socio-sanitario abbia bisogno di cifre maggiori rispetto ai 100 o 200.000 euro.
Questo capitolo riguarda il "capitolone" degli extra LEA finanziato con 55 milioni di euro; noi crediamo che si debba approvare e implementare il fondo con tutte le risorse possibili.
Sono le grandi priorità della nostra Regione: trasporto pubblico, gli anziani non autosufficienti, gli extra LEA e il diritto alla casa. Mi sento di dire, personalmente, non come Gruppo, che certo ci sono altri temi importanti, che continueremo a rappresentare in questa illustrazione di emendamenti, ma è ovvio che, all'interno del comparto socio-sanitario e sanitario, siamo di fronte a una delle priorità assolute.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 100) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 102) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 103) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 100) chiede uno stanziamento di 200.000 euro per le prossime tre annualità destinati al fondo di solidarietà per la tutela giurisdizionale delle vittime di discriminazione.
Facciamo riferimento alla legge 5 del 2016, articolo 16, sempre nell'ottica di continuare a finanziare leggi che abbiamo emanato e che, purtroppo, dopo qualche tempo si ritrovano senza risorse adeguate; in questo caso, si tratta di un sostegno importantissimo per tutte le vittime di discriminazioni.
Allo stesso modo, l'emendamento 102) chiede uno stanziamento di 200.000 euro per le prossime tre annualità riferito agli interventi per la prevenzione dei fenomeni della tratta e della riduzione in schiavitù. Siamo nell'ambito della legge 4 del 2016; in questo caso, facciamo riferimento all'articolo 15 e in particolare ai trasferimenti verso gli enti no profit quindi altri interventi di sostegno e di prevenzione di questo fenomeno purtroppo molto diffuso, della tratta.
L'emendamento 103) è sempre riferito alla legge 4 del 2016 e anche alla legge 16 del 2009. Chiede uno stanziamento di 25.000 euro per l'anno 2018 che sta volgendo al termine, e di 100.000 euro per le prossime due annualità destinate sempre alla legge 4 del 2016 e della legge 16 del 2009 per l'istituzione di centri antiviolenza con case rifugio.
Anche questo è un tema importantissimo che, purtroppo, continua a essere di grande attualità. Crediamo che sia necessario continuare a sostenere, anche attraverso lo stanziamento di risorse, l'istituzione dei centri antiviolenza e delle case rifugio, che costituiscono, per l'appunto, un luogo in cui accogliere le vittime di violenza che hanno il coraggio di denunciare, ma che poi devono essere seguite, accompagnate e, soprattutto protette e tutelate.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Pensavo di chiudere la Missione 12, su cui ci sono sei emendamenti. Il Consigliere Vignale li ha già illustrati, ora ci sono gli emendamenti del Gruppo Movimento 5 Stelle.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

I colleghi mi pressano, io vorrei andare avanti fino alle ore 18.05, ma giustamente mi ricordano che avevamo preso un impegno per le ore 18.
Chiedo che i lavori del Consiglio siano chiusi ora.



PRESIDENTE

Allora chiudiamo i lavori.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.00)



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