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Dettaglio seduta n.284 del 20/12/17 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 9.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Non essendovi proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Monaco e Reschigna.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame disegno di legge n. 217, inerente a "Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani"


PRESIDENTE

Procediamo riprendendo l'esame del disegno di legge n. 217, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta pomeridiana del 19 sono stati votati gli articoli 7 bis e 8. Gli articoli 9 e 10 sono stati sospesi; 11, 12, 13 e 14. All'articolo 15 sono stati illustrati tutti gli emendamenti.
Ci sono dichiarazioni di voto sull'articolo 15? Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Il voto su quest'articolo sarà negativo, come su altri gli articoli del disegno di legge.
Noi riteniamo che l'articolo 15, cioè quello che raddoppia o triplica la tassazione sul conferimento dei rifiuti in discarica, sia uno degli articoli più punitivi che questa legge introduce all'interno della stessa principalmente nei confronti dei cittadini e poi nei confronti dei soggetti gestori.
Aumentando la tassa già sul 2018 - sostanzialmente raddoppiando l'aumento previsto nel '18 e nel 2019 - inevitabilmente causerà un aumento della tassazione generale.
Noi abbiamo ritenuto o, meglio, la maggioranza e chiunque approverà o non voterà contro questo articola ritiene di far passare quella che parrebbe come una politica di carattere ambientale sulla fiscalità generale.
Come ricordavo nella seduta di ieri, la tassa raccolta rifiuti è una tassa indiretta e, come tale, non ha, salvo rarissimi casi, progressività nel pagamento dell'imposta. Non è una tassa uguale per tutti, quindi questo aumento punirà in particolar modo due categorie: le fasce più deboli, che già oggi sostengono un importo sulla tassa raccolta rifiuti significativa e le imprese, perché saranno quelle più significativamente penalizzate da un aumento, che sarà quasi insostenibile nel 2018 e assolutamente insostenibile nel 2019, al punto che produrrà - ma questo lo vedremo poi nei dati che avremo in mano negli anni avvenire - uno spostamento significativo dello smaltimento dei rifiuti, dalle discariche alla termovalorizzazione.
Per questi motivi, il nostro voto è convintamente contrario.
Nel merito, sull'applicazione e l'utilizzo del tributo, vedremo, con altri emendamenti che abbiamo presentato, come sarà utile far sì che questo aumento (dire che non peserà è impossibile, perché un aumento della fiscalità inevitabilmente pesa sui cittadini) possa essere utile per i territori.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie.
Anche da parte nostra il voto sarà negativo.
L'articolo 15 è uno degli articoli che va a incidere anche sull'ambito della tassazione.
Per quanto ci riguarda, condurremo anche sugli altri articoli la nostra battaglia, per far comprendere quali sono le grosse problematiche che questa legge ha al proprio interno, soprattutto nei confronti dei Sindaci che dovranno applicarla.
Contiamo molto sul fatto che ci possa essere, da parte della maggioranza, anche in funzione delle novità che arriveranno dalla legge nazionale sul bilancio, una revisione sostanziale, in parte obbligatoria e in parte no, di questa legge, ai fini di un'applicazione più corretta sui vari territori della nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Ritengo che l'articolo 15 sia importante. Francamente, visto che è da un po' di tempo che ascoltiamo gli interventi del centrodestra, non capisco come il centrodestra pensi di migliorare la raccolta differenziata in questa Regione. Perché i dati evidenziano una quantità di circa 200 kg/abitante per anno, che è una bella misura! Una misura che fa ridere! Se alcuni Consorzi riescono, ormai, a scendere al di sotto dei 50 kg/abitante per anno, è facile intuire che nei rifiuti finiscano continuamente materiali che potrebbero, invece, entrare nella cosiddetta "economia circolare".
Vorrei quindi capire qual è il disegno politico del centrodestra: come pensa di creare questa economia circolare? Forse, premiando i Comuni meno virtuosi? È questo che vogliamo fare? Decidiamolo, allora, una volta per tutte. Perché credo che ci si debba parlare anche chiaramente: certi aspetti devono essere condivisi da tutte le forze politiche, perché si tratta di questioni di buonsenso che vanno oltre qualsiasi sentire politico. Il cambiamento climatico, ad esempio, non può essere messo in discussione! Se vogliamo intervenire su questo fronte, dobbiamo, in qualche modo, attivare delle iniziative: bisogna cambiare le abitudini dei cittadini, le abitudini dei Consorzi, le abitudini dei Sindaci. Invece si va avanti sempre sulla stessa strada, quella cioè di dire: "Aiutiamo gli amici, perché.". No, gli amici non esistono. Esistono dei dati che sono incontrovertibili e che devono diventare patrimonio di tutti! Non capisco, dunque, la posizione del centrodestra: per carità l'ostruzionismo l'abbiamo fatto anche noi tante volte, però era ostruzionismo di merito. Sinceramente, non riesco a comprendere come si pensi di migliorare una situazione che grida vendetta, in Regione Piemonte così come in altre Regioni.
La Regione Piemonte, però, è nel mare magnum, perché è a metà del guado. Se vogliamo migliorare, qualcosa bisogna fare. Per quanto riguarda il discorso di tassare i rifiuti che vanno in discarica (che, tra l'altro erano già tassati), i rifiuti che vanno all'inceneritore, io tasserei anche quelli che vanno agli inceneritori con recupero energetico, perché ogni smaltimento è un errore: è un errore progettuale, è un errore della raccolta differenziata! Non possiamo più accettarlo.
Il 65 per cento del nostro rifiuto indifferenziato è RUB (rifiuti urbani biodegradabili): noi bruciamo praticamente l'acqua! Bruciamo l'acqua, Presidente!



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Andrissi.
Vi ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 214), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Diamo atto per il verbale che la collega Conticelli ha espresso voto contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 194), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 195), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 193), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 102).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 229), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 228), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 103.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 230), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 230.1), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 231), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 15, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Il Consigliere Vignale chiede che venga riportato a verbale il suo voto contrario.
ARTICOLO 15 bis Emendamento rubricato n. 234) presentato da Vignale, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Noi riteniamo estremamente importante nel merito l'emendamento n. 234) rispetto al fatto che oggi i Consorzi beneficino del tributo e che invece questa norma impone come beneficiario del tributo stesso la Regione Piemonte. Allora abbiamo introdotto un articolo 15 bis e poi un successivo articolo 15 ter, che è un articolo di compensazione ambientale base verso i Consorzi e gli Enti locali, perché se è vero che l'articolo 15, con l'aumento della tassazione in discarica, avrebbe la finalità di disincentivare, in qualche modo, il conferimento in discarica, è altrettanto vero che il conferimento inevitabilmente avverrà, poiché non siamo ancora al 100 per 100 di raccolta differenziata e al 100 per 100 di riutilizzo della materia.
Visto che ciò avviene e visto che con questa legge è la Regione a beneficiare dell'introito derivante dal canone di cui all'articolo 15, noi crediamo importante suddividere il canone fra gli Enti locali, in particolar modo fra i Consorzi e gli Enti locali (evidentemente le percentuali che noi indichiamo possono essere modificate): il 30 per cento del canone ai Comuni; il 30 per cento ai Comuni in cui ovviamente vi è un sito di trattamento di cui all'articolo 15, comma 1; il 30 per cento ai Consorzi in cui sono siti uno o più impianti; il 10 per cento alle Province.
Vedono i Consiglieri e l'Assessore che la percentuale che noi abbiamo indicato è quella del 70 per cento, lasciando un 30 per cento del tributo invece per politiche di carattere regionale che possono finanziare, per esempio, quel Piano dei rifiuti che quest'Aula ha approvato, ma che non è stato completamente finanziato.
Si individua anche un secondo comma (comma 2) in cui la Giunta regionale, con proprio provvedimento, provvede a modalità e tempistiche di erogazione del tributo ai soggetti di cui al comma 1.
Insomma, noi crediamo che, rispetto al tributo che viene incassato dalla Regione in relazione a dinamiche che invece sono locali, valgano compensazione ambientali locali. Non tutti i Consorzi, infatti, hanno discariche (perché è di questo che stiamo parlando, non avendo noi inceneritori senza recupero di energia) e quindi non crediamo che tutti i territori siano uguali. Riteniamo che i territori e i Comuni che hanno una discarica debbano essere oggetto di una compensazione ambientale, come avviene per altri casi in cui sono presenti impianti che hanno ovviamente un impatto ambientale significativo.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Valmaggia; ne ha facoltà.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Rispondo rapidamente. La scelta che abbiamo già fatto nel Piano dei rifiuti e nella legge che abbiamo approvato a luglio è quella di destinare queste risorse a progetti finalizzati e non a contributi "a pioggia".
Peraltro proprio ieri, a livello nazionale, un emendamento alla finanziaria deve aver riproposto - lo dico col condizionale - il contributo per i Comuni sede di discarica, che era uno dei temi sui quali abbiamo discusso molto con l'ANCI, con il CAL e con i territori.
Non condividiamo quindi l'approccio di ripartire in funzione dei Consorzi in modo percentuale: andiamo su progetti. Ho spiegato ieri che abbiamo già presentato un progetto finanziato con 800 mila euro per il compostaggio domestico e c'è un progetto (un bando) sempre per i Consorzi: i soldi, quindi, sono soldi che ritornano ai Consorzi, ma su una progettualità e non "a pioggia". Per questo motivo, sia l'emendamento istitutivo dell'articolo 15 bis che quello istitutivo dell'articolo 15 ter non vengono accolti dalla Giunta.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
È anomala solo la modalità della giustificazione, nel senso che all'interno della norma abbiamo ricondotto alcune parti che erano già in finanziaria - perché una parte della norma sul tributo, non tutta, era già contenuta nella legge finanziaria - e soprattutto, quando si fa un testo unico (in questo caso afferente alle politiche di gestione integrata dei rifiuti), si dovrebbe inserire all'interno delle norme tutto: anche le attività di compensazione.
Il fatto che la norma non preveda un'attività di compensazione è perch non si vuole che questa ci sia. Un conto, infatti, è che la norma stia all'interno della legge sui tributi e un conto è che la norma stia, con una modalità che peraltro non è puntuale come l'Assessore richiamava all'interno della legge finanziaria; ancora diverso è il fatto che ci avvenga per progettualità. È infatti evidente che la progettualità non significa che ogni Consorzio e ogni Comune sede di discarica avranno in qualche modo un beneficio pari: sarà attraverso una scelta che la Giunta regionale, all'interno di un bando che andrà a costruire, o di progettualità che intenderà premiare, garantirà risorse all'uno piuttosto che all'altro.
Allora, io credo che quello delle compensazioni ambientali - che non avvengono mica solo per il tema dei rifiuti, ma avvengono anche per altro come per il termovalorizzatore nella Città di Torino - debba essere proprio un concetto e un principio che va sancito, perché ci sono comunità che si fanno carico di ospitare all'interno del loro Comune luoghi che non tutti vorrebbero avere vicino a casa, come una discarica. E credo che questo tema debba essere oggetto di compensazione ambientale definita e non di una compensazione aleatoria su un progetto.
Infatti, non è neanche necessaria una progettualità ulteriore: una progettualità ulteriore varrebbe la pena mantenerla in quell'ipotesi del 30 per cento di risorse che noi abbiamo lasciato alla Giunta. Ma i bandi, per esempio, che l'Assessore ieri ha ricordato non hanno riguardato solo i Consorzi sede di discarica, con un'attenzione ai Comuni sede di discarica: hanno riguardato tutta la Regione, perché è corretto che, rispetto ad alcune risorse che hanno un carattere regionale, tutti i territori possano partecipare.
Evidentemente è differente ciò che riguarda una compensazione ambientale, che a tutti gli effetti all'interno di questa norma non c'è. E non soltanto non essendoci la norma, ma visto che noi a oggi abbiamo ancora un ciclo di rifiuti che utilizza le discariche - perché non si potrebbe fare altrimenti, salvo termovalorizzare tutto ciò che non è riciclabile, e devo dire che la norma dà già un grande impulso a questo, ma non è sufficiente - il fatto che manchino delle compensazioni di carattere ambientale dà un segnale molto evidente di come di fatto la Regione vuol utilizzare il tributo derivante dall'articolo 15 per introitarlo all'interno del proprio bilancio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n.
234), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 29 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 24 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 15 ter Emendamento rubricato n. 235) presentato da Vignale, Berutti, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento dell'articolo 15 ter riguarda sempre un'attività di compensazione, mentre quello sul 15 bis indica anche delle percentuali puntuali con cui ripartire il tributo di cui all'articolo 15 (percentuali che a noi parevano di buonsenso andando a interessare i soggetti direttamente coinvolti: Comuni, Consorzi in minima parte e Province).
L'emendamento del 15 ter lascia totale discrezionalità alla Giunta regionale di realizzare un provvedimento con cui prevede che i Consorzi di area vasta ripartiscono i tributi di cui all'articolo 15, secondo modalità e criteri stabiliti da un provvedimento della Giunta regionale. Qualora si ritenesse non corretta una ripartizione del tributo per singole percentuali indicando anche coloro i quali ne potranno beneficiare, invece un provvedimento della Giunta può anche stabilire che solo il 30 per cento del tributo viene dato in modo generale e il 50 per cento su progettualità e con una premialità o meno ai Consorzi.
Questo è pertanto un emendamento che, non casualmente, abbiamo presentato in modo successivo all'emendamento precedente perché sancisce solo un principio; un principio che vi sia una ripartizione del tributo che è stato introdotto con l'articolo 15, di cui potranno beneficiare i soggetti territorialmente gestori dello smaltimento di ciclo integrato dei rifiuti.
Per questo motivo noi crediamo che almeno questo emendamento dovrebbe essere una parte della legge, perché sancire che, in termini generali, su modalità che la Giunta vorrà definire, vi sia una ripartizione delle risorse per chi, in qualche modo, ospita discariche sul proprio territorio credo che dovrà essere tenuto in considerazione.
È evidente che se neppure questo emendamento dovesse essere accolto non vi sono dubbi sulla volontà di chi sostiene questa norma. La volontà è certamente quella di fare cassa, con risorse di cui oggi beneficiano i Consorzi. Questo è il dato che, invece, dal 1° di gennaio incasserà esclusivamente la Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Berutti; ne ha facoltà.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Sosteniamo quest'emendamento, in quanto riteniamo che è vero che si parte da una legge nazionale, ma è anche vero che l'importanza di definire quali sono, comunque, le ripartizioni dei proventi che arrivano dai tributi in merito all'articolo 15, in qualche modo, debbono essere definite e codificate al fine di avere una chiarezza, di avere una linearità di intenti e, come tale, dare un'impostazione e permettere ai Consorzi di sapere quali sono le indicazioni che arrivano dalla Giunta.
Noi crediamo che questo sia necessario perché ci sia una maggior trasparenza e, soprattutto, ci sia anche la possibilità, da parte dei territori, di programmare in modo più lineare e organico.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Stupisce che il parere sia, almeno nell'espressione, identico a quello precedente. Se in quello precedente avevamo provato a indicare, con puntualità, chi fossero i soggetti beneficiari e le modalità di ripartizione e la tempistica in cui andava realizzata la delibera di Giunta, volutamente, come ho avuto modo di dire nell'illustrazione dell'emendamento, questo emendamento contiene solo un principio, che è quello della compensazione ambientale fra i Consorzi di Area vasta che ripartiscono i tributi di cui all'articolo 15, secondo modalità e criteri stabiliti in un provvedimento della Giunta regionale.
Questo articolo aveva, e ha, la finalità di sancire, come dicevo prima un concetto, cioè il concetto che non soltanto, come si dice, chi inquina paga, ma anche il concetto che chi ospita un sito di trattamento rifiuti ha un ritorno di carattere economico positivo, proprio per un bene che una comunità o un territorio svolge per l'intera collettività.
Visto che non vi è uno smaltimento rifiuti Comune per Comune, ma vi è un singolo Comune che si fa carico di processare al termine i rifiuti per un'intera comunità o una parte di un'intera comunità piemontese, noi crediamo che il concetto di ripartizione dei proventi del tributo di cui all'articolo 15 dovesse essere un concetto contenuto all'interno della norma.
Se l'articolo 15 bis e l'articolo 15 ter non vengono accolti, è evidente che - come dicevo - non solo si vuole arrivare, come si è già arrivati, perché l'articolo 15 è stato votato, a un aumento della tariffa che triplica, nel 2019, il costo del rifiuto smaltito in discarica, ma non si prevede neppure che le realtà che ospitano una discarica possano avere una compensazione che potrebbe essere anche positiva rispetto alla riduzione o al potenziamento di alcuni servizi.
Si lascia, invece, nelle mani della Giunta regionale, qualunque essa sia (le Giunte non sono sempre le stesse, ma le leggi sbagliate rimangono tali), la possibilità di incassare un tributo, senza che vi sia alcuna compartecipazione al tributo stesso da parte delle Amministrazioni locali e, soprattutto, dei territori.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n.
235), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 30 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 25 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 9 Emendamento rubricato n. 172) presentato da Vignale, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani, Ravello, Ruffino.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Si tenga conto del tempo come se fosse l'illustrazione dell'emendamento.
I colleghi del centrosinistra, nella giornata di ieri, avevano annunciato la presentazione di un emendamento. Chiedo se, in modo anche irrituale rispetto all'illustrazione, intendono provvedere ad illustrarlo ma penso sia utile per la discussione di tutti.



PRESIDENTE

Consigliere Ferrentino, può andare bene? Va bene.
Emendamento rubricato n. 222) presentato da Ferrentino.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Ferrentino per l'illustrazione.



FERRENTINO Antonio

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è stato visto ieri, anche a seguito degli incontri avvenuti anche ieri e nei giorni precedenti, con i Sindaci di alcuni Consorzi e i Consorzi stessi, per cercare di eliminare qualsiasi ulteriore dubbio sulla governance di cui all'articolo 9.
Leggo velocemente i vari punti.
"I Consorzi di Area vasta approvano il Piano d'ambito di Area vasta, in coerenza con le indicazioni e i criteri stabiliti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti e dal Piano d'Ambito. Predispongono, acquisito il parere dei Comuni interessati, i Piani finanziari.", quindi ribadiamo per l'ennesima volta che i piani finanziari di ciascun Comune vengono approvati dai Consigli comunali, quindi il Consorzio di Area vasta va a predisporre a livello provinciale, dopo aver sentito il parere dei singoli Comuni.
Sempre i Consorzi di Area vasta "determinano, in accordo con ciascuna area territoriale omogenea, il modello tariffario che consente il raggiungimento degli obiettivi della presente legge e del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani".
Anche qui, abbiamo ribadito quello che per noi era assolutamente scontato, ma se questo è servito e serve anche a eliminare qualsiasi dubbio da parte di qualche Sindaco, ovviamente siamo ben contenti.
"Definiscono, in accordo con le indicazioni di ciascuna delle Aree Territoriali Omogenee, il modello organizzativo sul territorio e individuano le forme di affidamento della gestione dei segmenti di servizio di competenza".
Questo è un aspetto che era risultato il più controverso. Anche qui per noi ovviamente era scontato, ma andiamo a ribadire che ogni Area di Territorio Omogeneo individua le forme di affidamento in house, mediante gara per le Aree Territoriali Omogenee che non dispongono di aziende per l'affidamento in house.
Era uno degli aspetti che maggiormente veniva richiesto e noi l'abbiamo ulteriormente precisato.
Inoltre, il Consorzio di Area Vasta procede secondo le indicazioni di ciascuna delle aree territoriali omogenee all'affidamento dei segmenti di servizi di loro competenza.
Con questo emendamento, ci sembra di aver precisato ulteriormente che la governance rimane in capo ai Comuni, i quali individuano nel Consiglio comunale il loro modello di esercizio a livello comunale e lo portano all'area territoriale omogenea, dove il delegato va nel Consorzio di area vasta con vincolo di mandato rispetto alle indicazioni dell'area territoriale omogenea.
Nonostante si continui ad affermare in quest'Aula che il disegno di legge darebbe poco spazio ai Sindaci, noi sommessamente stiamo dicendo da mesi che, contrariamente alle proposte precedenti di regolamentazione del tema della raccolta rifiuti, questo disegno di legge mette soltanto nelle mani dei Sindaci e dei Consigli comunali le scelte che insistono sul loro territorio, ovviamente in un'ottica complessiva e tenendo conto che con l'operazione dei Consorzi di servizi salviamo anche tutto il personale oggi impegnato nel settore.
Ci sembra che quest'emendamento lo precisi ulteriormente ed elimini qualsiasi ulteriore dubbio su come si costruisce il processo decisionale sul disegno di legge n. 217.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.15 riprende alle ore 10.25)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Emendamento rubricato n. 172) presentato da Vignale, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani, Ravello, Ruffino.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Gli emendamenti all'articolo 9, che sono stati presentati quando abbiamo iniziato a discutere la legge, perché, com'è noto, da molti mesi cioè da quando abbiamo iniziato a discutere la legge, abbiamo sollevato un'enorme criticità, cioè quella che si vadano a costituire nelle province di Torino, di Cuneo, di Alessandria e di Novara ma, in particolar modo, lo dico anche essendone residente, nella provincia di Torino, un nuovo grande soggetto, che può gestire il tema dei rifiuti con un sostanziale accordo di alcuni grandi centri. In particolar modo, i centri della prima cintura o comunque, i grandi Comuni lasciando i piccoli e medi comuni senza alcun potere decisionale e, soprattutto, non dando alle aree omogenee una competenza a reale da un punto di vista decisionale.
Ieri un esponente di un Consorzio, il dottor Perinetti, ha detto bisogna distinguere le politiche del fare da quelle del decidere; faccia pure il Consorzio di Area vasta, ma venga lasciata la facoltà di decidere alle Aree omogenee.
Quindi, con una serie di emendamenti, che noi abbiamo presentato, in particolar modo, credo il n. 173), invertiamo il concetto, cioè cerchiamo di lasciare alle Aree omogenee le competenze del decidere, per un motivo molto banale: perché è assolutamente evidente che in un'area, in un Consorzio di 315 Comuni, i piccoli e medi Comuni non avranno alcun potere decisionale; in Aree territoriali omogenee che, invece, contengono molti piccoli Comuni e qualche medio-grande Comune, i piccoli Comuni anche con le loro frazioni piccole di voto, anche e soprattutto per la presenza delle teste, hanno un potere decisamente superiore.
Qual è il vero rischio che si corre, anche con l'emendamento 222)? È il modello Città metropolitana, un modello che individua nelle scelte la Città metropolitana, ma prevede, come prevede la legge Delrio, che i Sindaci esprimano un parere, che alla fine non è mai vincolante per la scelta finale della Città metropolitana; e in questo non è determinante, per la scelta del Consorzio di Area vasta, esprimere un parere che può essere tranquillamente disatteso e che ha portato a far sì che la media di partecipanti agli incontri, anche sulle votazioni del bilancio, sia diminuita. Ricordo, per esempio, che all'ultimo incontro erano presenti ben 52 Sindaci su 316 della Provincia di Torino.
Noi andremo incontro a tutto questo, mentre i nostri emendamenti - che illustreremo - tendono a intervenire nel modo esattamente opposto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Stiamo entrando a "bomba" nella governance prevista da questa legge che va a incidere pesantemente sotto il profilo dell'organizzazione.
Quali erano le differenze? Più volte in questi giorni abbiamo detto sotto il profilo della legge 7, legge che andava a creare tutta una serie di vincoli territoriali con i piani d'Ambito Territoriali, che ci sarebbe dovuta essere più attenzione rispetto ai Sindaci dei piccoli Comuni.
In realtà non è così, perché prima avevamo le Province che avevano un peso specifico notevole, e tutta una serie di Comuni che votavano pro capite, a testa, rispetto a una percentuale destinata alle Province (Province successivamente modificate e quindi erano sempre in capo agli stessi Comuni).
Il motivo di differenze sostanziali fra il 222), che abbiamo letto prima (non lo abbiamo approfondito, ma l'abbiamo compreso) sta nel fatto che c'è tutta una serie di prescrizioni, ma non di vincoli. Il vincolo è nel momento in cui piccoli Comuni danno, non "sentito il parere", ma danno un vincolo rispetto alle aree omogenee; aree omogenee che devono avere un titolo, perché il parere non è vincolante e può essere disatteso dall'ente sovraordinato, rispetto alle aree omogenee. Questo è il vincolo sostanziale.
Quindi, se noi riusciamo a subemendare il 222), mettendo dei vincoli precisi e dando un protagonismo alle aree omogenee - lo vedremo meglio nei nostri emendamenti successivi, sia il 173) sia il 174) - andremo a spiegare meglio questo tipo di indicazione, tale per cui non cambia la filosofia, ma cambia il peso specifico che questi piccoli Comuni (la cui stragrande maggioranza sono quelli più virtuosi) non vengono a essere rovinati dal lavoro che loro hanno fatto in un numero di anni non indifferente, per raggiungere obiettivi che, purtroppo, altre zone del Piemonte non hanno raggiunto.
Pertanto, la suddivisione economica fra questi piccoli Comuni e il resto del Piemonte, che non ha avuto questo tipo di benefici, è a sfavore dei piccoli Comuni stessi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Vicepresidente Ruffino in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
In realtà, in questo emendamento chiediamo equità e giustizia soprattutto per i piccoli Comuni perché, oltre a essere sentiti, devono essere ascoltati e il loro parere deve essere trasportato nelle aree omogenee. Se sono state costituite, oggi occorre riuscire a dare un ruolo alle aree omogenee.
I dati del costo del trattamento sono un tema complesso nella lettura io ricordo riunioni fiume di ore e ore, ma penso che anche la Consigliera Accossato si ricordi le assemblee in CDU e la difficoltà, soprattutto per i piccoli Comuni, nel riuscire a leggere questi dati e, soprattutto, nel fare sentire la loro voce.
Oggi abbiamo un sistema complesso: approvare il piano finanziario era difficile prima e lo sarà ancora di più oggi. Occorre rafforzare il ruolo delle aree omogenee, cercando di non far correre rischi ai piccoli Comuni.
Riprendo quanto detto dal collega Sozzani: i piccoli Comuni sono un esempio, i risultati raggiunti in materia di raccolta rifiuti sono sicuramente importanti, encomiabili e certamente occorrerebbe riuscire nel tempo a valorizzare questo risultato, magari anche con uno sconto.
È significativo, l'ho già ricordato all'Aula in un mio intervento quanto stava succedendo nel Canavese, con una sorta di operazione che vede come capofila il Comune di Ozegna, che ritiene, insieme a tanti altri piccoli Comuni, di non essere tutelato, attraverso i conti del piano finanziario.
Effettivamente, a seguito di questo grande lavoro, e andando a verificare questi conteggi, molto probabilmente si riveleranno delle discrasie.
Il senso dell'emendamento 172), molto semplificato per fare in modo che venga compreso anche da chi ci ascolta esternamente dall'Aula, è questo: molto probabilmente, fino all'ultimo emendamento che discuteremo oggi rappresenteremo la difficoltà di questi 500 piccoli Comuni. Ma oserei dire che anche quelli grandi avranno delle difficoltà se non vincoleremo, in qualche modo, il parere dell'area omogenea attraverso l'ascolto di tutti i Comuni, in particolare di quelli piccoli.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ruffino.
Emendamento rubricato n. 186) presentato da Valetti, Bono, Bertola Andrissi, Campo, Mighetti e Frediani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Questo emendamento interviene sull'articolo 9, laddove si parla della possibilità di sentire il parere dei Consorzi di Ambito Ottimale rispetto al Consorzio di Area vasta, per tutta una serie di decisioni. Si parla altresì, del modello tariffario e della questione degli affidamenti dei segmenti di servizio.
Peraltro, vi è una storia interessante su quest'emendamento: io l'avevo presentato nel corso dell'ultima seduta in cui discutemmo del disegno di legge n. 217, con delle richieste ben precise, ossia che tutta una serie di punti avvenisse con l'accordo dell'Autorità di Area vasta insieme agli Ambiti Territoriali Ottimali, laddove presenti.
Successivamente, in accordo con l'Assessore, quest'emendamento è stato modificato per "ammorbidire" alcuni temi. Dunque, non si chiedeva più l'accordo tra Area vasta e Ambiti Territoriali Ottimali, ma si chiedeva solo di acquisire il parere degli Ambiti Territoriali Ottimali.
Con gran stupore, vedo un emendamento praticamente identico presentato ieri dalla maggioranza e dal PD. Vorrei quindi capire perché l'emendamento che aveva presentato il mio Gruppo avrebbe dovuto essere "ammorbidito" mentre quello identico presentato dalla maggioranza no. Di solito, in un normale Consiglio, significa che quello passa! Dunque, prima di arrivare alla votazione di entrambi gli emendamenti non solo vi chiedo di ripristinare il mio emendamento nella versione originale, che è identica a quello che la maggioranza ha presentato in una fase successiva (il numero di rubrica lo testimonia), ma chiedo, altresì che sia approvato assieme a quello della maggioranza. Badate che i testi si distinguono solo per delle parole che non hanno alcuna differenza dal punto di vista giuridico.
Mi chiedo, veramente, perché questo tipo di "doppiopesismo": mi piacerebbe conoscere la motivazione per cui a noi sono state richieste delle modifiche quando l'esito è stato poi questo.
Noi chiediamo, a gran voce, maggiore autonomia per gli Ambiti Territoriali Ottimali, affinché le consultazioni non siano solo di facciata, ma ci sia una vera collaborazione tra i territori attuali e quello che sarà il nuovo Consorzio, che sarà talmente grande da rischiare di essere un po' ingovernabile e sfuggire dal controllo delle amministrazioni locali.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Abbiamo reso molto chiaramente qual è la nostra linea su questo disegno di legge, quella che abbiamo tenuto in Commissione e quella che stiamo tenendo in Aula. Stiamo facendo opposizione; stiamo cercando di migliorare questo disegno di legge in tutti i modi possibili. Quindi, invece di fare affermazioni inesistenti contro altre forze politiche, che è la scelta che altri hanno adottato, noi cerchiamo di lavorare nel concreto.
Anche noi, forse meglio di quanto dicano di fare altri, stiamo ascoltando le richieste che arrivano dei Sindaci del territorio. Questo è il motivo per cui avevamo elaborato l'emendamento n. 186), che recepiva proprio le richieste pervenute dal territorio.
Sennonché, la scorsa settimana l'Assessore Valmaggia ci ha chiesto di modificarlo. Noi abbiamo accettato, ovviamente al fine di ottenerne l'approvazione, perché ritenevamo che, seppure ammorbidito e seppur modificato, andasse comunque a migliorare il contenuto dell'articolo 9 (quando dico "modificato", ovviamente intendo dire che è stato ammorbidito rispetto alla versione originaria). Salvo poi scoprire, ieri, che il PD ha praticamente ripristinato il nostro emendamento e i relativi contenuti.
Dovremmo chiedere loro di ammorbidirlo per renderlo come il nostro? Siamo al teatro dell'assurdo! Per carità, per noi è importante non fare opposizione nel senso di gridare al vento cose che non esistono; semmai, cercare di migliorare questo provvedimento di legge, che è importante, senza fare la propaganda che sta facendo qualcun altro.
Però solleviamo il problema e sottolineiamo che la questione è abbastanza "simpatica", per così dire.



PRESIDENTE

Colleghi, vi chiedo gentilmente un po' di silenzio.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Dopo il lungo percorso che ha avuto questo provvedimento, dopo le modalità assolutamente collaborative che il nostro Gruppo ha mostrato nei confronti della maggioranza e anche delle altre opposizioni per cercare di arrivare a un testo il più condiviso possibile - tant'è che in Aula mi sembra che tutto stia procedendo più o meno in maniera liscia, sebbene ci sia una parte di opposizione che ha ancora qualcosa da dire in merito al testo) - questa situazione rischia di diventare un po' imbarazzante: gli emendamenti sono depositati, sono pubblicati nella intranet e si vede chiaramente che l'emendamento depositato ieri dal PD è identico a quello depositato la settimana scorsa dal collega Valetti. Su quello del collega Valetti ci sono delle cancellazioni fatte proprio a penna, quindi si evidenziano due documenti perfettamente identici, ma quello del collega Valetti è stato corretto, chiaramente su richiesta dell'Assessore, e ci sono proprio delle righe fatte a penna, quindi non è un testo già depositato in modalità diversa.
La situazione rischia di diventare un po' ridicola: infatti rischiamo il rischio di sentirci dire che l'Aula del Consiglio chiede alle opposizioni di ammorbidire le proposte emendative e poi invece approva delle proposte emendative identiche a quelle originariamente depositate solo perché sono state depositate dalla maggioranza.
Noi vi chiediamo di toglierci, di togliervi e di togliere tutta l'Aula da questo imbarazzo, perché veramente i documenti parlano da soli: basta aprire l'intranet, guardare i due emendamenti e vedere le correzioni fatte a penna su quella del collega Valetti, che sicuramente non è così autolesionista da auto-modificarsi di sua iniziativa un emendamento depositato.
Non rendiamoci ridicoli solo per mettere una bandierina in più rispetto alle richieste dei Sindaci. Ci rendiamo veramente ridicoli, voi un po' più di noi, diciamo così.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 222) è stato illustrato prima dal collega Ferrentino.
Se ha bisogno di fare una puntualizzazione, le concedo la parola.
Prego, Consigliere.



FERRENTINO Antonio

Chiediamo un minuto di sospensione, in modo da poterci parlare fra colleghi.



PRESIDENTE

Certo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.42 riprende alle ore 10.47)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Emendamento rubricato n. 215) presentato da Vignale, Pichetto Fratin Berutti, Ravello.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione di tali emendamenti.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Gli emendamenti che abbiamo presentato si differenziano in due tipi (non lo dico per illustrarli insieme, ma per illustrarne la filosofia). Una parte, rappresentata dall'emendamento 173, ribalta l'articolo 9 e assegna a delle aree omogenee funzioni ben precise che devono svolgere di concerto con i Consorzi di Area vasta. E ci sono invece altri emendamenti come questi, che introducono il concetto del parere vincolante delle aree omogenee.
Per esempio, in questo caso, al comma 2, lettera a), dell'articolo 9 dove si prevede che i piani tariffari di area vasta siano approvati dagli Ambiti di area vasta, noi introduciamo "con il parere vincolante delle aree omogenee". E questo è un distinguo essenziale, tanto relativamente all'emendamento dei colleghi del Movimento 5 Stelle tanto, anche relativamente all'emendamento della maggioranza.
L'emendamento della maggioranza, infatti, prevede che venga approvato il Piano di area vasta, "finalizzato a.", senza alcun coinvolgimento delle aree omogenee. E noi crediamo che proprio nella divisione fra chi decide e chi fa - o, meglio, nel mantenimento della potestà decisionale e di gestione del ciclo dei rifiuti all'interno di ogni singolo territorio viste anche le diversità che ovviamente avranno i nuovi Consorzi di area vasta - il parere vincolante delle aree omogenee sia determinante, perch dai singoli pareri vincolanti viene un documento unico, un programma unico e, soprattutto, un piano d'ambito unico che tiene conto delle valutazioni delle singole realtà.
Occorre tener presente, infatti, che non esiste da questo punto di vista un potere di veto della singola Amministrazione comunale o di un'area: innanzitutto perché all'interno delle singole aree omogenee comunque i Comuni maggiori hanno un peso significativo; in secondo luogo perché stiamo parlando di gestione dei rifiuti, non stiamo parlando di una modalità di organizzazione di un Consorzio che ha un rilievo di carattere politico, ma soltanto di servizi per il bene dei cittadini.
Crediamo quindi che quest'emendamento, che introduce il parere vincolante delle aree omogenee, così come altri presentati, sia davvero un emendamento fondamentale, che va incontro alla richiesta di numerosissime Amministrazioni locali.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Non comprendiamo perché sia così complesso e difficile accettare i nostri emendamenti, soprattutto quando chiediamo di inserire il parere vincolante che dovrebbe essere una tutela per tutti; perché sappiamo bene che lo scrivere "determinano in accordo" oppure "secondo le indicazioni" ha veramente poco peso e poca garanzia.
L'unica garanzia è, per l'appunto, quella che abbiamo chiesto nel nostro emendamento, quindi il parere vincolante delle aree omogenee. E già in questo caso sappiamo che ci saranno dei Comuni che non avranno un grande peso; però diciamo, tutto sommato, che questo è sempre meglio di nulla.
Io penso che questo sia un passo anche per permettere agli Amministratori di riconoscersi nelle aree omogenee, sicuramente elemento per molti ancora complesso in cui ritrovarsi e identificarsi, e pure di avere un ruolo e imparare ad essere presenti agli incontri, anche soltanto in Città metropolitana.
Purtroppo sappiamo bene che un parere rimane soltanto un parere sulla carta e che non è vincolante. Per questo ribadiamo con forza e chiediamo all'Assessore di fare questo passo e di fare in modo che i pareri siano vincolanti, a garanzia di quello che credo i Sindaci ieri ci abbiano chiesto a gran voce. Non sono molte le cose che sono state chieste ieri dai Sindaci e sicuramente, per riuscire a garantirli, a dar loro sicurezza e certezza e, molto probabilmente, anche a rendere più sereno il rapporto con la Regione Piemonte, questi emendamenti potrebbero essere risolutivi di molti problemi.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Superiore "G. Colombatto" di Torino


PRESIDENTE

Grazie.
Prima di dare la parola al collega Sozzani, salutiamo i ragazzi della classe II F dell'Istituto "G. Colombatto" di Torino: buona giornata, auguri a voi e alle vostre famiglie e buona visita a Palazzo.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame disegno di legge n. 217, inerente a "Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 217, inerente a "Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Aveva chiesto la parola il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
A volte, in politica, si dice che si opera "a nostra insaputa".
Leggevo l'emendamento n. 305) della legge finanziaria, in cui si dice: "Emanazione di direttive" - che saranno fatte ovviamente a livello centrale "per la separazione contabile e amministrativa della gestione"; segue poi, inoltre, "la valutazione dei costi delle singole prestazioni, anche ai fini della corretta disaggregazione per funzioni, per area geografica, per categorie di utenze, e definizione di indici di valutazione dell'efficienza e dell'economicità delle gestioni a fronte dei servizi resi".
Ora, era questa la nostra "insaputa": non sapevamo che il Governo avrebbe fatto una legge così precisa, tale per cui gli emendamenti che andiamo a discutere in questi momenti, anche rispetto all'emendamento n.
305) semplificano l'attività che, a livello regionale, potremmo fare in funzione di un'applicazione futura della norma governativa, della norma centrale.
Il fatto che ci possano essere dei pareri vincolanti delle aree omogenee semplifica le procedure interne alle singole aree, per l'azione contabile ed amministrativa, quindi le aree omogenee rispetto ai costi sostenuti all'interno di quell'area. Come anche la valutazioni dei costi delle singole prestazioni, anche ai fini della disaggregazione. Non è banale quello che scrivono. Non è banale per il fatto che, alla fine della fiera, il costo standard che emerge da un'attività di questo genere è che definisce qual è la miglior procedura di smaltimento, in funzione ai costi e benefici.
Questo è l'elemento su quale, accettando un emendamento di questo genere, cioè ponendo delle considerazioni positive di vincolo, è più facile definire questi discorsi standard, ed è più facile - questa è la nostra opinione - che i cittadini piemontesi possano risparmiare rispetto allo smaltimento finale dei rifiuti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sozzani.
Emendamento rubricato n. 216) presentato da Vignale, Pichetto Fratin Berutti, Ravello.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 216) continua nella stessa filosofia dell'emendamento n.
215).
La lettera b) del comma 2 dell'articolo 9 predispone che i piani finanziari del Comune, sentiti i Comuni interessati, vengano predisposti dal Consorzio di Area vasta. Noi crediamo che il parere vincolante sia indispensabile. Ripetiamo la considerazione che abbiamo fatto precedentemente, cioè che anche nell'intesa con i Comuni interessati, i piani finanziari per singolo Comune, se vengono fatti senza che vi sia, in qualche modo, un vincolo, è evidente che lo decide il Consorzio di Area vasta.
Una volta che non vi è l'accordo, che cosa fa il Consorzio di Area vasta? Non predispone il piano tariffario e, soprattutto, il piano tariffario che riguarda i singoli Comuni non tiene conto del concetto che riguarda, invece, l'Area Territoriale Omogenea. Invece sono necessari i due aspetti, tanto quello del Comune quanto quello aggregato delle aree omogenee ma, soprattutto, che vi sia, da parte degli uni e degli altri, un parere vincolante.
Esistono alcune norme, a livello nazionale, che prevedono l'obbligatorietà dell'intesa fra le Regioni e il Governo, e fintanto che l'intesa non è stata raggiunta, non è possibile procedere ad attività normativa, anche da parte del Parlamento nazionale. Qualora ciò non avvenga, penso addirittura a un aspetto così significativo come il Patto per la salute, che è stato dichiarato in alcune parti decaduto, proprio perché esisteva un'intesa con il Governo.
Ciò che noi chiediamo con questi emendamenti è un concetto che viene richiamato all'articolo 1, che è un basilare concetto di sussidiarietà. Non ci può essere un soggetto come il Consorzio di Area vasta che, in realtà solo con lo sforzo dell'ultimo minuto, acquisendo pareri o sentendo i Comuni o provando a trovare un accordo con i Comuni, alla fine mantenga tutte le sue prerogative e tutte le sue potestà.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sozzani per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Sostengo le motivazioni del Consigliere Vignale per il fatto che questa attività di obbligo da parte dei piccoli Comuni, anche in questo punto del comma 2 dell'articolo 9), viene fuori nella sua drammaticità. Nel fatto che esistono Consorzi di Area vasta dentro cui queste aree omogenee, che cercano di essere definite negli emendamenti 186) e 222), che sono assolutamente identici dal punto di vista della presentazione, sono un tentativo di fare ordine e dare delle indicazioni che sono contenute nella legge.
Lo avevamo già detto anche in Commissione, ma non siamo stati ascoltati; meno male che almeno in Aula si arriva con un minimo di ripensamento a ciò che in Commissione non era avvenuto. Tentano di dare delle indicazioni, chiarendo quali sono gli obiettivi finali, sono un contentino, per usare un termine poco elegante, ma sicuramente efficace nell'ambito dei chiarimenti legislativi, ma che non danno nessun vincolo nessuna novità rispetto ai contenuti della legge che, peraltro, sono assolutamente non condivisibili e assolutamente privi del contenuto per il quale noi ci stiamo battendo in questo momento.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 217) presentato da Vignale, Pichetto Fratin Berutti, Ravello.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 217) ripete le stesse parole, cioè introduce il parere vincolante delle Aree omogenee, però su un aspetto che è dirimente e di assoluta importanza, cioè il modello tariffario.
È stato molto importante che le Amministrazioni locali abbiano significato la loro contrarietà, anche se diventa davvero difficile capire come un'Amministrazione regionale debba obbligare dei Sindaci che nell'estate del 2016 avevano scritto un documento, che otto giorni fa erano stati ricevuti solo con le loro delegazioni a venire a mostrare le loro contrarietà alla norma.
Il passaggio logico rispetto al fatto che la determinazione della tariffa si vuole - in ogni caso - tenere in capo ai Consorzi di Area vasta nasce anche dalla comparazione fra l'emendamento 222), presentato ieri dalla maggioranza, e l'emendamento 186), condiviso dai colleghi del Movimento 5 Stelle con la maggioranza. Questo prevedeva che la lettera c) quella sulla determinazione del modello tariffario - non fosse oggetto di accordo con le Aree Territoriali Omogenee.
Noi, ovviamente, individuiamo ciò che è previsto dall'emendamento 222) come un aspetto migliorativo della norma - non sufficiente, ma migliorativo perché è quello che chiediamo da un anno e mezzo. È quello che abbiamo chiesto nell'articolo 7, con la suddivisione in più Consorzi; è quello che abbiamo chiesto nell'articolo 8, con la determinazione di competenze puntuali rispetto alle Aree omogenee; è quello che - non ottenuto - abbiamo chiesto, anche se in questo caso non sufficiente, nello schema allegato alla norma, proprio per provare a determinare.



PRESIDENTE

Scusate, un po' di silenzio, gentilmente.
Prego, collega Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Dicevo, per determinare e garantire un'autonomia in alcune scelte fondamentali, quali quelle sulla raccolta rifiuti. Questa - rammento - ha una particolarità: nel momento in cui aumenterà (ovviamente questa è una nostra valutazione, ma avverrà di sicuro per quanto abbiamo votato all'articolo 15, anche per l'organizzazione della norma), i cittadini che vedranno la tassa aumentata non è che andranno a bussare alla porta dell'Assessore Valmaggia; andranno a bussare alla porta delle singole Amministrazioni locali, perché la bolletta della raccolta rifiuti recita sopra il nome del Comune o, in alcuni casi, il nome del Consorzio a cui il Comune partecipa. Non ha certo la scritta "Regione Piemonte".
Per questo motivo, in modo assolutamente trasversale rispetto a tutte le coalizioni (dal Movimento 5 Stelle al centrodestra, al centrosinistra) molti Comuni sono venuti a manifestare la loro contrarietà.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sozzani.



SOZZANI Diego

Il punto c) dell'emendamento 222), che va a integrarsi con quanto detto precedentemente dal collega Vignale, è solo una questione di filosofia. Ma il contenuto e gli obiettivi finali ci sembrano simili, perché al punto c) dell'emendamento 222) si determina, in accordo con ciascuna Area Territoriale Omogenea, il modello tariffario.
Noi volevamo un vincolo molto più forte rispetto a questo, proprio per la salvaguardia delle Aree Territoriali Omogenee, perché nell'ambito della salvaguardia dei piccoli Comuni, che hanno raggiunto - come dicevano i Consiglieri Vignale e Ruffino - degli obiettivi sicuramente importanti per il ciclo dei rifiuti (e non solo, anche dal punto di vista finanziario ed economico), è importante il raggiungimento di tariffe convenienti per i nostri cittadini.
Prima ho usato le parole "costo standard". Anche in questo caso, con questo vincolo, cosa si induce? Si induce a un circuito virtuoso dello smaltimento dei rifiuti, che non è solamente una corretta interpretazione della pianificazione già approvata, quindi dell'economia circolare che viene citata più volte in quest'Aula, ma è anche un costo finale compatibile con questo tipo di attività.
Pertanto, il fatto che ci possa essere un confronto fra le varie Aree omogenee del Piemonte, gli obiettivi di raccolta differenziata raggiunta e un'economicità di smaltimento fa sì che abbiamo dei parametri entro i quali gli altri Consorzi e le altre Aree Omogenee dei Consorzi di Area vasta dovranno attenersi rispetto all'obiettivo finale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sozzani.
Emendamento rubricato n. 218) presentato da Vignale, Pichetto Fratin Berutti, Ravello.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 118) introduce sempre il concetto del parere vincolante sulla lettera d) del comma 2 dell'articolo 9, che è estremamente significativo, perché riguarda il modello organizzativo e l'individuazione delle forme di gestione dei sedimenti di servizio di competenza.
Crediamo che, unitamente all'aspetto tariffario, di tutte le parti l'aspetto più significativo sia quello relativo alla lettera d), perch l'accordo è ovviamente un aspetto non vincolante. Infatti, qualora non vi sia l'accordo, il Consorzio di Area vasta può partecipare e può comunque continuare la propria attività, perché è l'unico soggetto legalmente titolato a svolgere il servizio.
Dico questo, perché il comma d), riguardando il modello organizzativo sul territorio e le forme di affidamento, interviene su due aspetti. Il primo è che il modello organizzativo all'interno della nostra Regione è profondamente difforme da area ad area, per motivi molto banali.
Evidentemente perché un'area pressoché montana, pedemontana e montana rispetto a un'area di pianura o rispetto ad un consorzio principalmente legato a Comuni della prima cintura torinese o anche altre realtà del Piemonte, ha esigenze e modelli organizzativi differenti da un Consorzio oggi esistente, quindi da un'area omogenea all'altra.
Altresì vi sono le forme di affidamento, perché sappiamo bene che all'interno della nostra Regione, esistono realtà che utilizzano lo strumento della gara e l'individuazione di un soggetto terzo per lo svolgimento del servizio. Abbiamo altre realtà che hanno un affidamento in house, in alcuni casi poco economico, in altri efficiente.
Credo che queste dinamiche che stanno alla scelta delle Amministrazioni comunali, e non certo alla scelta di un numero limitato di Amministrazioni che rappresentano la fine del Consiglio di Amministrazione del Consorzio stesso, siano uno degli aspetti più significativi.
Il modello tariffario, il modello organizzativo, la scelta della gestione sono aspetti che stanno nello stesso esercizio di potere del Sindaco che esercita sì in via consortile, ma che è in capo a un amministratore locale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Dopo aver parlato del raggiungimento degli obiettivi per quanto riguarda il modello tariffario, ora parliamo del modello organizzativo sul territorio.
Chiedo scusa se ritorno al 305), perché parla anche di questo, in quanto a livello nazionale stabilisce, al punto b), "la definizione dei livelli di qualità dei servizi, sentite le Regioni, i gestori, le associazioni dei consumatori nonché la vigilanza sulle modalità di erogazione dei servizi".
La definizione dei livelli di qualità dei servizi evidentemente va a incidere - ed era l'elemento per il quale ieri chiedevamo la sospensione della trattazione della legge - sul punto d), cioè sul punto che riguarda il modello organizzativo.
Ci troviamo a discutere un elemento di questo genere assolutamente generico rispetto, invece, a una legge nazionale che pone dei vincoli più precisi. E non abbiamo la possibilità di poter approvare questa legge, se non modificandola nel breve periodo rispetto a ciò che, a livello nazionale, ci verrà detto.
Per quanto riguarda la definizione dei livelli di qualità dei servizi sentite le Regioni, evidentemente la nostra Regione a questo punto dovrà sentire le aree dei Consorzi di Area vasta, i quali dovranno sentire ovviamente le aree omogenee, le quali dovranno sentire poi i singoli Comuni.
La somma di tutto questo porta al compimento della legge che stiamo discutendo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Vicepresidente Ruffino in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Molte volte in Aula abbiamo votato mozioni e ordini del giorno e li abbiamo votati magari con il parere favorevole di tutta l'Aula, però poi non messi in atto e in pratica.
Penso questo, perché mi immagino che cosa succederà quando verranno approvati i piani d'ambito, quando si acquisirà il parere dei Comuni interessati, quando verrà determinato l'accordo in ciascuna area territoriale omogenea e si definirà, in accordo con le indicazioni delle aree territoriali, il modello organizzativo, sempre "in accordo" "acquisito il parere"; poi quando si procederà, secondo le indicazioni di ciascuna delle Aree territoriali omogenee e poi le Aree omogenee si ritroveranno, dopo aver acquisito tutti questi pareri, assolutamente non vincolanti.
Questo è una motivazione, forse, rafforzativa, che molto probabilmente non verrà accolta, ma che vogliamo riportare ancora una volta, perché le proposte che sono state fatte dalla maggioranza, purtroppo, non tuteleranno in alcun modo i Comuni che abbiamo incontrato ieri, ma neanche quelli che io sono sicura - sono stati incontrati da tutti i Consiglieri regionali.
Penso che in questa parte finale di anno e anche di lavoro non stiamo ascoltando, ancora una volta, la voce dei Sindaci, che molto probabilmente dopo qualche incontro, non si sentiranno per nulla tutelati e faranno quello che fanno in Città metropolitana, quando fanno mancare il numero legale, perché il non ascolto, purtroppo, provoca la disaffezione. Questo è un elemento che in politica non ci possiamo permettere.
Assessore, questo è il motivo per cui riteniamo che non dobbiamo avere timore del parere vincolante delle Aree omogenee, attraverso la voce dei Sindaci, ma anzi dobbiamo rafforzare questo parere vincolante, perch altrimenti significa che abbiamo un qualche timore, ossia che il parere vincolante delle Aree omogenee, in qualche maniera, genera qualche timore.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ruffino.
Ricordo che 11.30 c'è la conferenza stampa dell'Ufficio di Presidenza nella nuova Sala delle Bandiere.
Vi ricordo inoltre, alle 14.30, lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 11.18)



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