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Dettaglio seduta n.283 del 19/12/17 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RUFFINO



(Alle ore 14.59 la Vicepresidente Ruffino comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.15)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 15.16)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Si avvicina la data fatidica del 10 marzo, data entro la quale gli studenti dovranno dimostrare di essere in regola con gli obblighi vaccinali per poter continuare a ricevere servizi educativi (parlo, ovviamente, della fascia d'età zero-sei).
Ho depositato un atto di indirizzo che chiede di consentire agli studenti minori non vaccinati e regolarmente iscritti e accettati di giungere a conclusione dell'anno scolastico 2017-2018 senza alcuna interruzione di continuità educativa e di considerare quest'anno scolastico transitorio, anche pensando che questa norma è stata introdotta in tempi molto brevi e, spesso, senza consentire alle famiglie di potersi adeguatamente organizzare.
Chiedo di inserire quest'atto d'indirizzo e di discuterlo prima possibile. È un atto d'indirizzo tra l'altro già discusso e approvato in altre Regioni e in numerosi Comuni.
Grazie.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravello; ne ha facoltà.



RAVELLO Roberto Sergio

Siamo già alla discussione del disegno di legge?



PRESIDENTE

No.
L'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Corgnati, Chiapello, Ferrero e Monaco.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 12 e del 14 dicembre 2017.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

d) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato, in data 6 ottobre 2017, la seguente legge regionale ed ha deliberato la non impugnativa: legge 25 ottobre 2017, n. 15 "Bilancio consolidato del Gruppo Regione Piemonte" per l'anno 2016.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 5 dicembre 2017.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame proposta di deliberazione n. 279, inerente a "Schema di bilancio di previsione finanziaria del Consiglio regionale per gli esercizi 2018-2019 2020"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 279, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 279, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame disegno di legge n. 217, inerente a "Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani" (questione pregiudiziale sollevata dal Consigliere Ravello))


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 217, inerente a "Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani" di cui al punto 5) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta pomeridiana del 14 dicembre sono stati votati gli articoli 6 e 7.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Valmaggia; ne ha facoltà.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire rispetto a quanto segnalato dal Consigliere Ravello la scorsa seduta di Consiglio, laddove faceva presente che il disegno di legge della finanziaria dello Stato, approvato in prima lettura dal Senato introduce al comma 305 dell'articolo 1 l'attribuzione all'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico anche delle funzioni di regolazione e di controllo della materia dei rifiuti.
Quest'Authority, come sappiamo, continuerebbe a operare.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, un po' di silenzio gentilmente, perché non sento nemmeno io, figuriamoci chi deve ascoltare.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente. Parlo più vicino al microfono.
Dicevo, quest'Authority continuerebbe ad operare come già fa attualmente per i settori dell'energia elettrica, del gas e del sistema idrico, con i poteri e nel quadro dei principi delle finalità dell'attribuzione anche di natura sanzionatoria, stabiliti dalla legge 14 novembre 1995, n. 481.
È la legge di carattere generale, che disciplina la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità e prevede l'istituzione dell'Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità.
Come è noto - questo è il primo punto che volevo sottolineare - questa previsione, che è introdotta nel disegno di legge di bilancio per l'anno 2018, non costituisce una novità, bensì riprende testualmente quanto previsto dagli articoli 15 e seguenti dello schema di decreto legislativo recante "Testo Unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale", conosciuto da tutti come "Decreto Madia" sui servizi pubblici.
Testo che non è mai stato approvato dal Governo, ma - nella sostanza - è un tema che da qualche anno viene posto all'attenzione.
Fatta questa premessa, si osserva che la disciplina oggetto di emendamento attiene all'attività di regolazione e di controllo del ciclo dei rifiuti e non riguarda, invece, la disciplina della governance dei medesimi; disciplina della governance che spetta all'Ente di governo degli ambiti ottimali.
L'articolo 3 bis del decreto legislativo 138/2011, nella versione attuale vigente, prevede che le funzioni di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica sono esercitate unicamente dagli Enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali omogenei istituiti o designati ai sensi del comma 1 del presente articolo, cui gli Enti locali partecipano obbligatoriamente, fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, comma 90, della legge 7 aprile 2014, n. 56.
I principi del richiamato primo comma prevedono che, a tutela della concorrenza e dell'ambiente, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano organizzino lo svolgimento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, definendo il perimetro degli ambiti o bacini territoriali ottimali omogenei, tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l'efficienza del servizio e istituendo o designando gli enti di governo degli stessi, la cui dimensione, di norma, non deve essere inferiore almeno a quella del territorio provinciale.
Le funzioni della riformata Authority attengono al controllo della qualità dei servizi, alle modalità di erogazione e alla tutela dei diritti degli utenti, alla definizione degli schemi tipo di contratti di servizio alla predisposizione e aggiornamento del metodo tariffario, alla fissazione dei criteri per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento.
Si tratta, per la maggior parte, di competenze che il decreto legislativo 152 del 2006 e la legge in materia di TARI attribuivano alla competenza ministeriale e a cui le norme regionali non potevano che rinviare, posta la competenza esclusiva statale sull'argomento.
Al fine di comprendere la compatibilità tra il sistema di regolazione del settore e il sistema di governance, corre l'obbligo alla comparazione con la disciplina del servizio idrico integrato con cui esistono incontrovertibilmente molteplici affinità.
Come è noto, infatti, da numerosi anni, la stessa AEEGSI (Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico) svolge attività di regolazione del settore idrico, mentre le Autorità d'ambito svolgono la loro attività di governo del servizio idrico integrato, ivi compreso l'affidamento del servizio mediante l'esercizio associato delle funzioni degli Enti locali.
Questa risposta viene data per confermare la dualità: la separazione tra quanto verrà messo in campo, se verrà approvata la finanziaria dall'Autorità dell'energia e dell'acqua e anche in futuro dall'Autorità dei rifiuti, e quello che è il sistema della governance. Per cui riteniamo sia più che possibile procedere nell'esame del disegno di legge n. 217.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravello; ne ha facoltà.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
Quantomeno per educazione devo ringraziare l'Assessore Valmaggia per aver finalmente voluto esprimere un punto di vista rispetto alla questione sollevata la scorsa settimana. Non posso nascondere di aver trovato decisamente disarmante il suo silenzio dell'ultima seduta.
Nonostante questo silenzio sia stato rotto con la lettura di una nota tecnica, ma soprattutto alla luce dei contenuti della nota che l'Assessore Valmaggia, credo di non poter fare altro che porre, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento del Consiglio regionale, la questione sospensiva con riferimento al disegno di legge attualmente in discussione, poiché trovo che gli elementi che sono stati forniti dall'Assessore Valmaggia siano quantomeno insufficienti a dirimere e a sciogliere i dubbi che una parte significativa di quest'Aula ha sollevato e presentato la scorsa settimana.
Risegnalo, a beneficio di tutti, ma mio per primo, che l'emendamento all'articolo 1, comma 305, della legge finanziaria attualmente in approvazione interviene toccando pesantemente dei passaggi, in particolare previsti dall'articolo 8 del disegno di legge presentato dalla Giunta.
Penso, ad esempio, al fatto che nella definizione dei livelli di qualità dei servizi dovrà intervenire l'Authority. Quindi, penso alla lettera a) comma 1, dell'articolo 8, oppure penso alla necessità di verificare la compatibilità e la conciliabilità di altri aspetti dell'emendamento in finanziaria, in particolare quelli che attengono alla predisposizione e all'aggiornamento del metodo tariffario, che non si può negare incida pesantemente sulla lettera c), sempre del comma 1 dell'articolo 8, laddove si dice: "I Comuni esercitano funzioni per quanto riguarda l'approvazione del piano finanziario relativo al piano d'ambito", ovvero ancora alla lettera e) "affidamento dei servizi".
Assessore, mi scusi: come faranno i Comuni, sulla base di una legge che intendete così pervicacemente portare in approvazione, ad affidare i servizi quando esiste un'Authority, la quale sappiamo che, da domani, dovrà iniziare a redigere e a definire gli schemi dei contratti di servizio? Allora, voi state mettendo nelle mani di soggetti, di rappresentanze istituzionali, di Enti locali - che sono fatti di persone, le quali portano sulle proprie spalle una responsabilità non solo morale e non solo politica, ma anche civile, erariale e quant'altro - non una pistola che è scarica, ma è molto peggio: una pistola che ha la canna otturata. State armando le loro mani e li state invitando a premere il grilletto. Credo che non si debba essere esperti in materia per sapere che cosa succede quando si fa fuoco con un'arma che ha la canna otturata.
Assessore, lei non può leggere a quest'Aula una nota, richiamando addirittura il fatto che l'Authority già si occupa di servizio idrico integrato. Lei sa meglio di me che il servizio idrico integrato è una cosa e che il servizio di gestione integrata dei rifiuti è un'altra. Prova ne sia il fatto che i due servizi hanno norme di settore profondamente diverse, che non possono essere buttate in un medesimo calderone.
Quindi, Presidente Laus, mi rivolgo a lei per chiedere di mettere in approvazione, dopo un'attenta discussione di merito, ancora una volta la questione sospensiva. Credo che non si possa andare incontro all'approvazione di questa legge, senza sapere se davvero il Parlamento italiano approverà la finanziaria, così come è stata approvata già dal Senato.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo in relazione a quanto già indicato dal collega Ravello, per aggiungere alcuni elementi di discussione, anche per la presenza nutrita di amministratori assolutamente preoccupati dell'attivazione o dell'interpretazione di una legge difficile e complessa, e comunque non condivisa, come quella che in quest'Aula stiamo discutendo in questi giorni, rispetto al fatto che la maggioranza parlamentare sta portando un macigno pesantissimo sulla testa dei Sindaci e soprattutto sulla nostra che stiamo per approvare una legge che va in modo contrario a ciò che ci dice la finanziaria.
Provo a spiegare a chi ha fatto il Presidente dell'ATO acque e ha avuto esperienze di multiutility nell'ambito di città che hanno questo tipo di organizzazione che le tariffe dell'acqua - come l'Assessore e gli uffici regionali sanno - non sono più oggetto di decisione regionale, ma di decisione nazionale. C'è una formula assolutamente complessa e coloro che hanno fatto parte dell'ATO acque sanno cos'è stata la difficoltà nell'applicazione, in cui c'erano possibilità di interpretazione di quella formula assai complessa e potevano esserci delle piccole variazioni di costo idrico, rispetto ai vari territori della nostra regione.
Chiaro è che quando si inserisce (diventa questo l'elemento fondante della richiesta del collega Ravello) un cambio del nome dell'Autorità, in cui c'è proprio un'indicazione precisa, ai punti 305 e 306, in cui cambiamo la denominazione da Autorità per l'Energia elettrica e Gas e il Sistema idrico in Autorità di regolazione per l'Energia, Reti e Ambiente. E prima ci dice quali sono gli elementi che devono essere inseriti dal punto di vista economico, con una precisione direi rara per le leggi italiane perché normalmente dobbiamo attendere sempre la cosiddetta "giurisprudenza" che le interpreti; in questo caso, sono assolutamente chiare.
Ora, il fatto che ci siano anche dei riferimenti precisi sulle tasse sui costi e sulla procedura di applicazione di definizione dei costi complessivi dello smaltimento, Assessore, è chiaro che va a incidere pesantemente su tutta la nostra legge.
Noi l'abbiamo detto più volte, in Commissione, che bastava modificare la legge 7 in poco tempo e oggi ci saremmo arrivati in una situazione molto più rilassata: cosa comporta semplicemente nel vedere oggi, questa notte questa sera o domani mattina, quando ci sarà l'approvazione - mi dicono alla Camera, dei riferimenti normativi nazionali? Creiamo una confusione assurda (dico assurda, stupida direi) rispetto a un'applicazione anche da parte dei Sindaci, che poi dovranno essere consorziarsi in modo obbligatorio, secondo le indicazioni nazionali, che dovremo vedere se sono applicabili in termini di leggi regionali, per creare una legge che potrebbe essere sospesa il giorno dopo, perché arriviamo sicuramente all'approvazione dopo la finanziaria dello Stato, quindi abbiamo un'applicazione di sospensione, creando a coloro che debbono applicarla un periodo di interregno assolutamente incredibile e di confusione operativa.
Pertanto, si chiede semplicemente: vediamo se domani o dopo la legge finanziaria diventa legge dello Stato, leggeremo le considerazioni che vengono fatte e dovremo attendere dei tempi non corti perché, sulla discussione del ciclo idrico delle acque, ricordo che i tempi sono stati piuttosto lunghi; ci sarà l'organizzazione dell'Autorità, ma sicuramente capiremo cosa vogliono dire i livelli di tutela dei cittadini rispetto a ciò che viene scritto.
Le spiego, inoltre, che vengono meno i due anni della Comune di Torino.
Questa legge nazionale pone tutti i Sindaci e tutti i cittadini sullo stesso livello. Non è possibile: ci saranno dei ricorsi terribili sotto il profilo.
Qua non si pone una differenza di ATO fra la Città di Torino, che ha due anni in più rispetto a tutti gli altri Sindaci che, "poverini", non sono nati nella Città di Torino e, quindi, non sono più in grado di risolvere i problemi della loro comunità, senza i tempi che si dà la Città di Torino. Guardate che, solo per quest'aspetto, è oggetto di discussione successiva, di messa in mora della legge che stiamo approvando. Si pone una serie di problemi non indifferenti di eguaglianza di tutti i Sindaci e di tutti i cittadini; non parlo di Città metropolitane diverse o di Aree metropolitane diverse da quelle dei singoli Comuni, per quanto piccoli siano. Quindi, leggetevelo bene.
Capisco che c'è una difesa tout court del lavoro svolto dagli Uffici capisco che ci deve essere una ritirata, qualora questa legge non possa essere discussa in questi giorni, comprendo, ma non è un elemento di cattiva interpretazione politica, se non si porta a casa una legge di questo genere, ma sarebbe intelligente da parte di quest'Aula fare propria una situazione, sicuramente nuova, sicuramente difficile e interpretativa ma chiara negli obiettivi, che è quella dell'uguaglianza e della determinazione delle tariffe a livello nazionale che vanno a incidere sotto un profilo di discussione a livello locale.
Questi sono gli aspetti che volevo farvi presente e su quali chiedo una riflessione - 24 ore di riflessione - vediamo l'approvazione (domani, entro la notte, dicono, ma entro domani) di questa norma di tipo nazionale. Ci non vuol dire che non continueremo la nostra battaglia per una legge che riteniamo iniqua e, soprattutto, non applicabile per i nostri Sindaci e i nostri cittadini.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo sulla questione specifica posta riguardo la richiesta di sospensiva e a riferimento, che è già stata portata nella seduta scorsa con l'emendamento n. 305) alla legge di stabilità.
Già la settimana scorsa abbiamo letto attentamente le osservazioni portate dai Gruppi di centrodestra e, ovviamente, ci siamo confrontati anche con i nostri colleghi in Parlamento, che proprio in quelle ore, anzi in quei minuti, stavano discutendo i vari emendamenti, in Commissione sulla legge di stabilità. Il nostro Gruppo alla Camera ha presentato un emendamento rispetto alla previsione dell'emendamento 305), mettendo quelle competenze non in capo a un'autorità, ma in capo direttamente al Ministero per l'Ambiente.
Abbiamo, altresì, letto il parere fornito dalla Giunta regionale dall'Assessore Valmaggia, in particolare, parere che è stato illustrato poco fa.
La questione è piuttosto complessa e, per quanto ci riguarda, come Consigliere riterrei importante avere un parere da parte degli Uffici legislativi del Consiglio regionale. Se le 24 ore possono essere foriere di una definizione della questione, e quindi permettere di procedere, ben vengano, ma è chiaro che quando si può evitare di dover cambiare una legge approvata da pochi giorni, o da un mese, lo si fa sempre.
Se, a ragion veduta, si valuta di fare delle modifiche per approvare un provvedimento che poi, al di là delle diverse posizioni, dura nel tempo ben venga.
Abbiamo il parere della Giunta regionale, ma vorremmo avere anche un parere da parte degli Uffici del Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Brevemente, solo per sottolineare un aspetto relativamente alle considerazioni fatte dai colleghi che mi hanno preceduto.
Nella lettura dell'articolo 1, comma 305, è evidente che si interviene rispetto all'uguaglianza tariffaria.
Questo mi sembra assolutamente assodato, anche rispetto a una lettura senza una valutazione puntuale sul tema da parte degli Uffici legislativi perché è avvenuta solo la scorsa settimana.
Rammento - mi rivolgo all'Assessore e al Presidente del Consiglio, non soltanto nella sua qualità di Presidente di quest'Aula, ma anche di un soggetto che in qualche modo deve fare fede alla buona qualità normativa dell'Aula - che alcuni articoli della norma in particolare.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere, ma chiedo un po' di silenzio, dato che stiamo parlando di un tema molto delicato, che interessa in modo ancor più delicato la Presidenza.
Prego.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Dicevo, in particolar modo gli articoli 13,14 e 15, quelli sull'ecotassa o, comunque, sull'introduzione di tributi, evidenziano come a legge approvata alla Camera, quindi con norma vigente dello Stato (o anche qualora venisse approvata prima poco importa), noi avremmo certamente una differenziazione del tributo della nostra Regione rispetto ad altre Regioni.
Rammento, e lo ricorderà il Presidente come lo ricordano gli Uffici e certamente l'Assessore, che già l'anno scorso la nostra normativa, non sui rifiuti ma in legge finanziaria, quando intendemmo applicare l'ecotassa dal 1° gennaio del 2017, venne non impugnata, ma ci venne chiesto di modificare la norma, perché, ai sensi della normativa nazionale, le Regioni non potevano aumentare la tassazione.
Per questo motivo è stato cassato quel passo della legge finanziaria che viene ora reintrodotto all'interno del disegno di legge 217.
È evidente che uno strumento come l'Agenzia, che individua in modo puntuale il trattamento pari dei cittadini di fronte alle tariffe, si scontra con una legge che differenzia le tariffe. Credo, quindi, non entrando ovviamente nel merito, perché lo faremo quando arriveremo agli articoli che trattano questo tema, ma in termini di rispondenza, sia meglio evitare che questo Parlamento regionale voti, che sia il 27 o il 28, una norma contraria alle leggi dello Stato.
Credo che una riflessione questo Consiglio, al di là del merito - lo ripeto - dei singoli articoli, la dovrebbe fare, perché questo è una differenziazione tariffaria fra Regione e Regione, che la nuova norma anche se viene approvata oggi o domani e pubblicata fra qualche giorno, non consente.



PRESIDENTE

Prego, Assessore Valmaggia.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Qualche riflessione aggiuntiva su questa nota, perché mi pare si siano tratte delle conclusioni non corrette.
Chi, come me, ha vissuto il passaggio della gestione del servizio idrico integrato all'Autorità per l'Energia, autorità di regolazione, si ricorderà bene che non è stato assolutamente modificato l'assetto gestionale. Hanno continuato a operare le ATO per il servizio idrico integrato e c'è voluto un po' di tempo per recepire la normativa.
Il lavoro, per quanto riguarda la tariffazione sui criteri generali dati dall'Autorità di gestione, sono stati messi in atto dai Sindaci all'interno delle assemblee delle ATO, quindi dai territori e dalle autorità.
In sostanza, non è stata cambiata la governance del sistema, ma si è trasferito un passaggio di competenze, da quelle che erano ministeriali per quanto riguarda l'acqua, a un'autorità separata, con finalità di controllo soprattutto per quanto riguarda la concorrenza.
Pertanto, sostengo con ragionevole certezza che questo disegno di legge che riguarda la governance, il sistema organizzativo dei rifiuti, che peraltro, è sempre stato in capo agli Enti locali, ai territori - non viene inficiato da questa indicazione di tipo nazionale.
Dunque, lavorando su piani diversi, ritengo che si possa procedere qualora venisse approvata questa proposta in finanziaria (come ho detto prima, è un tema che la politica nazionale sta cercando di affrontare ormai da alcuni anni), verrà recepita nei tempi e nei modi previsti, così come si fece per il trasferimento delle competenze della gestione dell'acqua dal Ministero all'Autorità di gestione, cioè senza stravolgere il sistema esistente.
Condivido la memoria redatta dagli Uffici e ribadisco questo concetto che divide e separa un po' le questioni: da una parte la finanziaria nazionale, dall'altra questo disegno di legge relativo alla governance del sistema dei rifiuti.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Faccio notare che abbiamo aperto una discussione - non si sa a che titolo - su un tema che era già stato oggetto di una questione sospensiva posta dal collega Ravello la scorsa seduta di Consiglio, oggetto, peraltro di una votazione.
Oggi abbiamo esordito su questo tema con una puntualizzazione dell'Assessore Valmaggia, previa attività istruttoria fatta dagli Uffici tecnici della Giunta regionale, che, in punto di diritto, spiegano e danno una loro lettura rispetto a quella che non è una norma, ma una norma in divenire, facendo un discorso de iure condendo, cioè di leggi che si stanno costruendo e che non ci sono.
Noi non abbiamo ragione di dubitare della ricostruzione fatta dagli Uffici, per cui chiediamo che si proceda nell'esame del testo normativo come da Regolamento.
Va da sé che se il Parlamento dovesse approvare delle norme che, in qualche modo, si sovrappongono o disciplinano diversamente la materia nell'ambito di quella che è la competenza legislativa dello Stato, noi ci adegueremo.
Però, Presidente, mi permetto di far notare che non si comprende a che titolo si sia aperta questa discussione: o è una questione pregiudiziale o sospensiva, per cui si interviene uno a favore e uno contro, si vota e poi si va avanti (quindi si ripete la votazione, ma l'abbiamo già fatto) oppure è l'ennesima attività strumentale tesa a evitare di procedere con l'esame di questo disegno di legge.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gariglio.
Anche derogando il Regolamento, tutte le volte che c'è stata la possibilità di dialogare e di parlare per facilitare i lavori d'Aula avrete notato che l'ho sempre fatto, dall'inizio della legislatura.
Poiché ci sono state delle comunicazioni dell'Assessore, ho ritenuto opportuno concedere un minimo di spazio ai colleghi.
Ultimo intervento sul tema, poi dirò la mia.
Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
La ringrazio anche per aver scelto questa strada, perché credo che sia la migliore. Non è una questione strumentale: mi dispiace, tra l'altro, che il Capogruppo continui ad utilizzare questo termine - "strumentale" - da parte dell'opposizione, perché non è così. L'abbiamo visto questa mattina in audizione, quando c'è stato un incidente a parer mio increscioso, ma ne parleremo in altra sede, perché utilizzare strumentalmente certi ruoli non lo ritengo opportuno, né in Aula, né all'interno del palazzo della Regione.
Ricordo soltanto a un collega che non ha dato della bugiarda alla sottoscritta, ma ai Sindaci che hanno sentito certi interventi. E su questo mi fermo qua.
Mi permetto, però, Presidente, di risottolineare come la scorsa settimana, nel momento in cui un'informazione era appena stata messa a conoscenza del collega Ravello, che l'ha condivisa con noi e che, se non sbaglio (ma non vorrei dire una sciocchezza, Assessore), non era neanche conosciuta tecnicamente dalla Giunta (perché mi pare che si trattasse comunque, di un emendamento che si stava discutendo a Roma, e di cui non si era ancora vagliata l'eventuale potenzialità di ricaduta sul territorio o meno), siano state fatte alcune riflessioni.
Sono trascorsi alcuni giorni e in questo lasso di tempo c'è stato modo di verificare, anche da parte nostra, la valenza dell'emendamento presentato a firma di un Senatore del PD. Questo è il motivo per cui questa mattina il collega Ravello ha presentato questa istanza; perché ritenevamo che fosse opportuna.
Mi associo a quanto ha chiesto prima il collega Bertola del Movimento 5 Stelle, perché non ho nulla da eccepire rispetto a quella che è stata la valutazione di natura legislativa della Giunta regionale. Chiediamo che venga fatta la stessa cosa, però, dagli Uffici del Consiglio regionale perché siamo noi che votiamo, non la Giunta. Siamo noi Consiglieri che ci assumiamo le responsabilità.
Credo che sia corretto che i nostri Uffici, che ne hanno le competenze si possano esprimere in materia. Penso che sia doveroso, da parte dei Consiglieri, sapere con quale consapevolezza vanno a votare un'iniziativa legislativa che noi riteniamo non corretta, in funzione del fatto che non sappiamo ancora che cosa accadrà a livello nazionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Convoco immediatamente una Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.56 riprende alle ore 16.33)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento, pongo in votazione la pregiudiziale di costituzionalità.
Siete pronti, colleghi? Lo spiego bene, se però state zitti lo spiego meglio. Allora, nella precedente seduta è stata sollevata una richiesta di sospensiva da parte del Consigliere Ravello, del Consigliere Vignale e altri colleghi dell'opposizione. In merito alla sospensiva, la Presidenza ha dato applicazione all'articolo del Regolamento, e c'è chi è a favore e chi è contro. L'Aula - sovrana - si è espressa votando contro la sospensiva.
Oggi è stata sollevata un'altra questione: una pregiudizialità, quindi una sorta di illegittimità costituzionale per interposta norma. Sulla base di questi ragionamenti, è stato chiesto un parere formale all'Ufficio legislativo del Consiglio regionale, pur consapevoli che la Giunta regionale ha sposato una posizione già chiara, univoca e non equivoca, e cioè: andiamo avanti, perché non ci sono assolutamente problemi di legittimità costituzionale.
In merito, il Presidente ritiene che non ci siano spazi di discrezionalità, pertanto la Presidenza si rimette all'Aula e chiede un voto sulla pregiudizialità. Precisamente, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento, si pone in votazione la pregiudiziale di costituzionalità: se si vota sì, si sospende la discussione della legge fino all'arrivo del parere; se si vota no, si va avanti. Pertanto invito i colleghi a votare per appello nominale.
Sono stato chiaro? Come dice, collega Vignale? Intervento a favore? Prego.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Non vorrei che poi ci fossero fraintendimenti, ma che avremo modo di chiarire. È evidente a tutti che in questo momento, visto che la modifica avvenuta al Senato non è ancora stata approvata alla Camera, non ci sia alcun dubbio sul fatto che in questo momento - lo sottolineo: in questo momento - non vi è alcun pregiudizio costituzionale del disegno di legge che stiamo votando rispetto alla legge finanziaria dello Stato italiano.
È altrettanto evidente, o almeno a noi pare ovviamente evidente.
Per questo continuiamo comunque a chiedere il parere dell'Ufficio legislativo del Consiglio, per un motivo molto semplice: perché, come tutti i colleghi sanno, quando noi iniziamo l'esame di un disegno di legge, gli Uffici legislativi del Consiglio predispongono un'analisi di eventuali nodi critici, cioè se il disegno di legge viola direttive europee, la Costituzione e le leggi dello Stato, quindi enti a noi sovraordinati. Non è stato possibile fare questo, perché anche nel momento in cui è stata licenziata la legge finanziaria da parte del Governo nazionale ed è arrivata in Parlamento, i commi 305 e 306 erano differenti; ciò perché le modifiche che sono state apportate sono state introdotte con un emendamento approvato in Aula.
Quindi in questo momento noi non diciamo che vi è un'incostituzionalità del disegno di legge 217, ma diciamo che l'incostituzionalità ci sarà senz'altro - ovviamente questo è il mio avviso - a legge approvata.
Pertanto, rinnoviamo la richiesta di parere agli Uffici del Consiglio quindi non condividiamo neanche l'aspetto che enunciava il Presidente nel dire: "Qualora la pregiudiziale non venga accolta, si procede senza parere". È evidente che si procede senza un parere immediato, ma noi riteniamo che il parere vi debba essere in ogni caso. E il motivo per cui voteremo a favore della sospensione dei lavori è un motivo molto semplice: perché il tempo dei Consiglieri regionali è un tempo prezioso (perché si devono dedicare non solo a questa norma ma anche ad altre), ma soprattutto il costo che il Parlamento regionale ha nel momento in cui si riunisce è un costo che viene sopportato dai cittadini piemontesi.
Allora, noi non crediamo che davanti a un errore evidente già acclarato si debbano spendere altre risorse dei parlamentari piemontesi per dover andare in futuro a correggere una legge che fra tre giorni rischierà di essere incostituzionale. Ognuno di noi, tanto i colleghi della maggioranza quanto i colleghi dell'opposizione, procederanno - non certo noi o, almeno non certo il sottoscritto né altri colleghi - nell'esame del disegno di legge, senza avere lo straccio di una riga prodotta dagli Uffici legislativi del Consiglio che li rassicuri sulla legittimità del procedere.
Questo è il dato e queste sono la modalità e la serietà con cui stiamo affrontando questo disegno di legge.
Per questo motivo, noi chiediamo che ne venga sospesa la trattazione.
La pregiudiziale è una pregiudiziale rispetto all'incostituzionalità futura e rispetto a un dato che certamente in questo momento non c'è. Nessuno dica, quindi, che in questo momento il disegno di legge è in costruzione: non lo è; lo sarà verosimilmente fra quattro giorni.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Ha chiesto di intervenire per motivare il voto contrario il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

La ringrazio, Presidente.
Se ci mettiamo su quel piano non basterebbe il suo stipendio per ripagarci del danno che ci fa ogni giorno, eh.
Lo dico perché, se adesso chiedessimo indietro i soldi del tempo perso non si dovrebbe guardare da questa parte.



(Commenti del Consigliere Vignale)



GRIMALDI Marco

Sì, sì, sì; le chiedo solo di tacere un attimo: mi faccia solo fare le dichiarazioni.
L'abbiamo detto la scorsa settimana e io credo che l'Assessore Valmaggia abbia rafforzato le nostre idee. L'altra settimana votavamo una sospensiva e oggi in realtà ci fa piacere votare una pregiudiziale; ha ragione il Consigliere Gariglio quando in Conferenza dei Capigruppo ha detto che ogni qualvolta l'opposizione ci fa notare dei punti che secondo loro sono deboli noi siamo sempre pronti a guardare, capire, emendare.
Ci siamo solo permessi di dire, Presidente, che intanto questa discussione, che è già approdata al Senato. era nell'aria da più di un anno (da due anni). Lo dice benissimo, secondo me, la nota che l'Assessore ha letto, che spiega che, di fatto, molte delle prerogative di queste Authority erano già previste nel testo di riferimento: si tratta per la maggior parte, appunto, di competenze che erano già previste nel D.lgs. n.
152 del 2006; così come abbiamo spiegato che non solo niente fa presagire limiti di incostituzionalità, ma anche in termini di tariffe il ruolo delle Authority è quello di fare convergenza (abbiamo usato questo termine).
Allo stesso modo, l'altra settimana noi abbiamo utilizzato il paragone e l'Assessore l'ha ribadito oggi - con il servizio idrico, perché di fatto la materia è stata affrontata in modo molto, molto simile.
Quindi, per tutti questi motivi noi siamo contrari a sospendere questa discussione. Anzi, dopo anni in cui soprattutto la governance del sistema va ripensata e riformata, noi chiediamo all'Aula di procedere con questo testo.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene. Grazie, Consigliere Grimaldi.
Passiamo alla votazione per appello nominale sulla pregiudiziale di costituzionalità relativamente al disegno di legge n. 217: chi è a favore della pregiudiziale può votare "sì", chi è contro "no".
Indìco la votazione nominale sulla questione pregiudiziale richiesta dal Consigliere Ravello.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato SÌ 15 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Riprendiamo l'esame del testo di legge.
ARTICOLO 7 bis Emendamento rubricato n. 170) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 170) riguarda il tema delle aree omogenee. Però, se è in qualche modo utile (o se quest'Aula ritiene ancora utile) il confronto con gli Amministratori di questa Regione nell'iter del provvedimento legislativo, io credo che se dopo aver votato l'articolo 7 oggi noi procediamo - poi arrivo anche a illustrare l'emendamento - nella discussione della legge, in particolar modo con gli articoli 8 e 9 (e anche con il 10), in qualche modo facciamo finta (o la maggioranza fa finta) di non voler tenere in conto e in considerazione l'incontro che si è tenuto questa mattina in Sala dei Morando dopo la sospensione del Consiglio.
Pertanto, noi riteniamo che sarebbero da sospendere gli articoli 8, 9 e 10 dalla trattazione per procedere con articoli successivi e capire se esiste uno spazio.
L'emendamento n. 170), in ogni caso, consente di comprendere subito anche se noi non lo vorremmo fare, qual è la posizione della maggioranza.
L'emendamento cerca di sanare, dal nostro punto di vista, quello che è stato l'errore della creazione di due Consorzi in provincia di Torino e di un Consorzio unico in provincia di Cuneo, Alessandria e Novara, e prevede che i Comuni appartenenti a ciascun ambito di Area vasta, di cui all'articolo 7, esercitino di concerto con gli ambiti ottimali - l'articolo 7 bis le chiama omogenee - le funzioni di organizzazione, controllo gestione e tariffazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti.
In qualche modo, si prevede un principio di governance comune fra il Consorzio di Area vasta, unico per tutte le Province del Piemonte, le sette Province del Piemonte, unico anche per la Provincia di Torino, con l'esclusione del Comune capoluogo, in modo tale che i singoli Consorzi derivanti da Consorzi oggi esistenti, vengano individuati come aree omogenee alle quali sono riconosciute le funzioni di concerto con gli ambiti ottimali e le funzioni di organizzazione, controllo, gestione e tariffazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOETI



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento corregge quello che noi abbiamo cercato di fare inutilmente in Commissione, nella quale avevamo espresso una contrarietà netta sotto il profilo dei Consorzi unici. Riteniamo che ci sia una concentrazione, anche di potere, soprattutto nell'ambito dell'area torinese, in cui la vastità del territorio e l'importanza della smaltimento dei rifiuti è ridondante rispetto ad altre province piemontesi.
Abbiamo presentato un emendamento che cerca di dare una connotazione più locale. In questa regione abbiamo delle diversità di area che sono migliori ai fini dello smaltimento e del raggiungimento della raccolta differenziata, ma anche dei costi finali.
Sappiamo benissimo anche delle differenze di costi e di tariffe che ci sono nell'ambito della nostra regione, addirittura con realtà che vanno dalla metà al doppio. È chiaro che con questo metodo i cittadini virtuosi pagheranno un po' di più la tassa finale sui rifiuti al netto di ciò che discutevamo prima, per il quale poi non sarà applicabile una tariffa imposta da questa legge, ma dovremo attendere una tariffa di tipo nazionale per la quale la nuova finanziaria sta decidendo.
Questo era uno degli elementi per cui avevamo chiesto un aggiornamento della legge e su questo aspetto c'erano considerazioni che non possono essere lasciate al caso.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Sarà interessante sentire anche l'Assessore che cosa riporterà in merito, che venga incontro alle esigenze che hanno manifestato questa mattina in audizione i Sindaci. Tant'è che anche in quel frangente il Consigliere Vignale, primo firmataria dell'emendamento, aveva posto questa domanda. Vale a dire se un intervento di natura normativa come questo poteva essere un punto di partenza, non di arrivo, rispetto alle modifiche necessarie a questo impianto legislativo.
Noi sottolineiamo, come abbiamo fatto anche con tutti i precedenti emendamenti di natura costruttiva, che stiamo cercando, in qualche modo, di mettere una toppa a un impianto che abbiamo continuato a non condividere ma che cerchiamo di rendere quantomeno passabile. Credo che sia importante vedere se, a questo punto, su questo emendamento, c'è la volontà della Giunta e della maggioranza di venire incontro alle esigenze che sono state manifestate, ma che - a meno che io non conosca più l'italiano - sono state anche condivise e accolte della maggioranza.
Sarebbe interessante capire se il tema è solo legato al fatto che è un emendamento di opposizione, oppure se c'è una volontà reale di costruire qualcosa che vada incontro alle esigenze manifestate.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Per ribadire quanto - credo anche per i colleghi che questa mattina non hanno potuto essere presenti - è stato riportato dagli amministratori e quanto poi, in qualche modo, in quest'Aula, la maggioranza abbia detto non corrisponda al vero. Le preoccupazioni sono che l'assemblea dei Sindaci deve avere potere che ci sia un'autonomia che, in questo momento, non è assolutamente garantita.
C'è stata una richiesta di interruzione dei lavori direi molto bene motivata, con molto garbo e con dovizia di particolari, non soltanto questa mattina, ma anche negli incontri precedenti. Significa che stiamo approvando una legge che davvero non viene condivisa da una larga fetta di territorio.
C'è stata una proposta di un ambito più ampio, che va oltre la Città di Torino; è stato chiesto di non fare delle scelte surrettizie, ma di concordare, di dialogare e di riuscire almeno a garantire un'autonomia alle aree omogenee.
Questi sono aspetti importanti.
Sappiamo benissimo che saranno, poi, i Sindaci che dovranno, per l'ennesima volta, andare a spiegare ai propri concittadini e anche a motivare una legge che molto probabilmente creerà enormi problemi.
Come ho già avuto occasione di dire in quest'Aula - e lo ribadisco non è la prima legge che non riscontra la condivisione da parte degli Amministratori locali. Siamo di fronte a un tema delicato, con concetti che sono stati ribaditi anche nella Conferenza dei Capigruppo, che ci preoccupano tantissimo e che sicuramente troveremo modo di riportare in un contesto formale come quello dell'Aula, ma sicuramente anche all'esterno perché riteniamo che i piemontesi - una volta tanto - non debbano scaricare la colpa sugli Amministratori locali, ma su chi non ha voglia di dialogare.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valmaggia.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Solo per significare che la sostanza di questo emendamento è l'introduzione delle aree territoriali omogenee, cioè un ambito più piccolo rispetto all'Area vasta, agli ambiti di Area vasta. Quindi, la sostanza l'abbiamo già recepita con l'emendamento 184), approvato la volta scorsa inserendo all'articolo 7, al punto b), accanto agli ambiti di Area vasta le parole "articolati e organizzati per aree territoriali omogenee".
La segnalazione che veniva dai Sindaci e dal territorio è già stata recepita con l'emendamento 184), presentato dal collega Valetti.
Pertanto, su quest'emendamento il parere è contrario.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Appiano, per dichiarazione di voto.



APPIANO Andrea

Da anni, in questa Regione, si parla della legge sui rifiuti e sulle acque; tutti e due insieme, perché sentivo dire che non si possono normare i rifiuti insieme all'acqua, però la legge 7 del 2012 normava ciclo idrico integrato e rifiuti e venne fatta dal centrodestra.
È una legge che prevedeva una Conferenza d'ambito, dove i Sindaci erano completamente estraniati ed esautorati dalle loro funzioni. È una legge in vigore - disapplicata, ma in vigore in questo momento - dove la Provincia avrebbe pesato per metà (oggi Provincia vorrebbe dire Sindaco della Città di Torino, nei fatti) e per l'altra metà avrebbero pesato i singoli Sindaci, in proporzione dei loro abitanti.
Ecco, questo è il modello di governance che è stato approvato ed è in vigore, con tanto dialogo e tanto ascolto.
Detto ciò, questa mattina, dopo che si è conclusa l'audizione ufficiale, fatta con le regole che questo Consiglio si è dato, cioè senza la possibilità di interloquire - esistendo ancora la libertà da parte di ciascuno di noi di interloquire informalmente con chicchessia - abbiamo provato, insieme all'Assessore, a tradurre in sintesi alcune delle preoccupazioni che più Sindaci hanno rappresentato, impegnandoci a soprassedere - in questa seduta - all'approvazione dell'articolo 9.
Pertanto, quando arriveremo a quel punto, terremo fede all'impegno e si passerà oltre, proprio per formulare meglio un emendamento su tale articolo, che chiarisca una volta per tutte - almeno questa sarà la proposta - che in ogni area territoriale omogenea l'assemblea dei Sindaci deciderà, e solo lei deciderà, come organizzare il servizio, come attribuirlo (se con società in house o con appalto), anche sul metodo, che non è il modello tariffario, immaginando che nell'area territoriale omogenea si compia e si esaurisca la decisione per quella porzione di territorio.
Pertanto, quando riformuleremo l'emendamento sull'articolo 9, anche questo aspetto, frutto di dialogo e di ascolto, verrà accolto da questa maggioranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, forse non ho capito. In realtà, ho capito molto bene: ci significa che i signori che sono qua dietro sono figli di un Dio minore? Nel senso che abbiamo solo interpellato un pezzo delle rappresentanze delle Amministrazioni e gli altri non sono stati interpellati, così come sono stati lasciati fuori dalle partite? No, assolutamente.
APPIANO Andrea (fuori microfono) Li abbiamo ascoltati tutti!



PRESIDENTE

Per cortesia, lasciamo intervenire la Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Mi permetta: questa mattina c'è stata un'audizione.
Terminata l'audizione, stante che il Consiglio regionale è la casa di tutti, abbiamo chiesto - fuori dal momento formale dell'audizione - di poter, tutti insieme, dialogare con le Amministrazioni presenti e coi Consorzi presenti.
Qualcuno della maggioranza ha fatto uscire dall'Aula - e io ho i testimoni - un pezzo delle Amministrazioni locali e non ha coinvolto gli altri.
Allora, non funziona così, Presidente: la gestione degli emendamenti da presentare per arrivare più in fretta dell'opposizione, non nasce da una gara tra di noi, ma è per cercare di portare a casa un risultato che vada bene a quei signori che qua dietro, domani mattina, dovranno confrontarsi con i cittadini.
Allora, prima impariamo le buone maniere istituzionali, dopodich facciamo i furbi in Aula! Quindi, Presidente, io le chiedo personalmente di tenere in considerazione ciò che è accaduto oggi, al termine di un'audizione.
La ringrazio, Presidente.



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata al pubblico)



PRESIDENTE

Signori Sindaci, io capisco se applaude un cittadino che non conosce le regole, ma i Sindaci in un Consiglio regionale.
Non ci sono tifosi.
Non si può applaudire in Consiglio regionale.
Prego, Consigliere Vignale, per dichiarazione di voto.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Evidentemente l'emendamento n. 170) non è simile e neanche un lontano parente di ciò che è stato introdotto nell'articolo 7, perché l'articolo 7 introduce le parole "aree omogenee", ma non definisce nulla rispetto a ci che le aree omogenee dovranno fare.
Oggi si è tenuto un incontro con decine di amministratori locali, al termine del quale l'Assessore Valmaggia ha detto: "È irrituale che io dia delle risposte agli amministratori locali, perché mi hanno sempre insegnato che io vengo in Commissione e ascolto le valutazioni da parte dei sindaci e quindi non posso darvi risposte in merito". È talmente rispettoso della prassi e della forma del galateo istituzionale che non ha dato risposta a tutti i Sindaci presenti - non importa il colore, non importa la provenienza o il Consorzio - ma ha pensato bene di uscire e di incontrare alcuni amministratori e alcuni Consiglieri.
Le ricordo che lei fa l'Assessore, ma fa l'Assessore della Regione Piemonte, non fa l'Assessore né del PD né della lista Chiamparino. Lei è sostenuto da una maggioranza, ma è Assessore di tutti; è una differenza sottile per alcuni di voi ed è difficile anche da comprendere.
Comunque l'Assessore ha pensato bene di incontrare alcuni Consiglieri e alcuni amministratori locali, con i quali proverete a proporre degli aspetti migliorativi della norma.
Evidentemente se gli aspetti saranno migliorativi, ricordo che noi da un anno e mezzo chiediamo che questa norma non scarichi le inefficienze dei Comuni virtuosi, le efficienze dei Comuni virtuosi sulle inefficienze dei Comuni non virtuosi. Alcuni colleghi sono espressione di Consorzi che non sono certamente virtuosi, che hanno un costo pro capite per cittadino assolutamente rilevante, molto di più di quanto si vuole far pensare perché è sufficiente leggere le tasse.
Se questo avverrà, cioè se le aree omogenee avranno un minimo di autonomia decisionale, penserete che sarà per la scelta che il Partito Democratico ha fatto di nascosto, assieme all'Assessore? Se avverranno delle modifiche che vi hanno obbligato o vi obbligheranno a dare delle risposte è perché, dopo un anno e mezzo, solo di fronte ad una moltitudine.
Il collega Ferrentino diceva "voi avete parlato con una minoranza di sindaci" e forse oggi, quando ha girato di spalle, ha capito che non era proprio una minoranza. Erano 210 sindaci della provincia di Torino che l'altra settimana, per buona creanza, sono venuti facendosi rappresentare dai Consorzi e dai Presidenti dei Consorzi, ma non è stato neanche necessario, perché dieci minuti dopo, nel pomeriggio, avete votato i due Consorzi insieme.
Questa è la modalità di rapporto. Questa è la modalità di rapporto, ma avremo tempo e modo, perché noi, prima di voi, abbiamo presentato gli emendamenti che sono già presenti oggi in Aula sull'articolo 9.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, lei sta facendo una dichiarazione di voto ed ha tre minuti a disposizione. Non mi costringa a toglierle la parola! Rispettiamo le regole del Consiglio. Stiamo discutendo e gli interventi che si fanno in questo momento sono per dichiarazione di voto e per dichiarazione di voto ognuno può dire quello che vuole, ma sono tre minuti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Intervengo perché credo che la situazione in Aula stia degenerando. Mi spiace che i colleghi del centrodestra la stiano mettendo sulla rissa e sulla polemica, ma non li seguiremo su questa strada.
Faccio notare semplicemente che oggi è avvenuto un unicum nella mia esperienza in questo Consiglio regionale, che ormai data dal 2005, quindi un po' di anni li ho fatti.
C'è stata un'audizione con molti Sindaci condotta correttamente da chi rappresentava la Presidenza del Consiglio regionale, cioè la Vicepresidente Ruffino. Al termine, nonostante l'imbarazzo della Vicepresidente Ruffino quando in una riunione tra i Capigruppo le è stata prospettata questa ipotesi, la Vicepresidente Ruffino ha correttamente sciolto la riunione.
Alcuni colleghi si sono accomodati al banco della Presidenza della Commissione, quasi continuando loro la riunione, cosa che non era mai avvenuta. La riunione era istituzionale ed era finita; l'aspetto istituzionale era terminato.
Ciascuno ha fatto la propria attività politica, quindi noi abbiamo interloquito con la Presidenza dei Consorzi, abbiamo interloquito con coloro che volevano interloquire con noi. Abbiamo ragionato sulle loro proposte, ci siamo confrontati con l'Assessore e abbiamo fatto una proposta di emendamento. Tutto il resto è polemica che non ci interessa.
Noi ci misureremo su questi emendamenti, li voteremo e chi avrà i numeri farà approvare gli emendamenti e quindi la legge.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gariglio.
Ricordo che il numero legale è 24.
Indìco la votazione nominale, richiesta dal Consigliere Vignale ed altri sull'emendamento rubricato n. 170), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 23 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 8 Emendamento rubricato n. 185) presentato da Valetti, Andrissi, Bertola Bono, Frediani, Mighetti, Ravello.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
L'emendamento che presento interviene sull'articolo 8, alla prima proposizione del comma 1 e recita: "I Comuni esercitano singolarmente o in forma associata, secondo l'Ambito territoriale ottimale, identificato e organizzato ai sensi dell'articolo 7 le funzioni di organizzazione e controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani è costituito nel loro complesso dalle seguenti funzioni.".
La differenza sta, appunto, nella citazione dell'Ambito territoriale identificato e organizzato, ai sensi dell'articolo 7.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 185), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Siamo all'articolo 9; abbiamo approvato l'articolo 8.
L'articolo 9 ha più emendamenti e il primo è il suo.
Gli Uffici dicono che non c'è nessuna sospensione dell'articolo 9.
Assessore, c'è una sospensione dell'articolo 9? Dovete comunicarlo.
Prego.



APPIANO Andrea

Questa mattina, ci siamo impegnati, nella seduta di oggi, a non approfondire e votare l'articolo 9, quindi io credo che, coerentemente questo dobbiamo fare.



PRESIDENTE

Bisogna comunicarlo all'Ufficio di Presidenza, altrimenti come facciamo a saperlo? L'articolo 9 è momentaneamente sospeso.
Proseguiamo con gli altri articoli.
ARTICOLO 10 Emendamento rubricato n. 116) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Valmaggia per l'illustrazione.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Scusi, Assessore. Consigliere Vignale, cosa vuole dire? Prego.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Non so come sia sinceramente possibile, posto che è anomalo che una richiesta della maggioranza venga rammentata dall'opposizione, ma gli articoli 9 e 10 sono strettamente connessi fra loro, perché riguardano le funzioni dei Consorzi di Area vasta.
Ora, che si sospenda il 9 e non il 10, al di là del merito, non riesco davvero a capire come possa avvenire, nel senso che l'articolo 10 individua le modalità di funzionamento, i compiti e le funzioni degli ambiti, ma se organizziamo degli ambiti, senza sapere quali siano i compiti che gli abbiamo assegnato all'articolo precedente, mi sembra bizzarro.
Non è una valutazione.



PRESIDENTE

È chiaro, Consigliere Vignale.
Allora, è sospeso anche l'articolo 10.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 L'articolo 13, non aveva emendamenti, ma ne sono stati depositati alcuni che stanno mettendo a posto. Vi chiedo di avere pazienza un attimo.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Intanto cominciamo. Un attimo solo.
Emendamento rubricato n. 211) presentato da Vignale e Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 223) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione congiunta degli emendamenti.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento vuole cassare l'articolo 13.
Faccio una valutazione che è duplice, rispetto a questo Capo relativo alla disciplina del tributo per il deposito in discarica di rifiuti.
Innanzitutto, relativamente al merito e alle considerazioni che abbiamo fatto oggi: quando la legge finanziaria verrà approvata, verranno indicate le modalità unitarie per la disciplina delle tariffe.
Rammento che l'aumento del tributo in discarica, che sarà poi oggetto dell'articolo 15, è già stato una volta impugnato, cioè il Consiglio l'ha votato e poi l'ha dovuto modificare.
Credo che l'articolo 13, meglio di ogni altro, sia quello che individua il perché abbiamo definito quest'articolo "l'emendamento pro inceneritore": il tributo speciale per il deposito in discarica di rifiuti, nonché per lo smaltimento dei rifiuti tal quali in impianto di incenerimento, senza recupero di energia.
Tutti gli impianti presenti all'interno della nostra Regione, salvo il termovalorizzatore di proprietà del Comune di Torino e di IREN, ricadono sotto questa fattispecie. Tutti, quindi noi, sostanzialmente, facciamo una tassa, introduciamo un tributo (e poi ne prevediamo ovviamente l'aumento rispetto al tributo attuale) che va ad aumentare lo smaltimento del conferimento in discarica o in impianti di incenerimento, anche se oggi non ve ne sono all'interno della nostra regione, che riguardano tutti gli impianti del Piemonte salvo uno.
È vero che ogni tanto le leggi beneficiano un numero minore di soggetti rispetto ai quali introducono una fiscalità di svantaggio, perché si possono fare delle scelte rispetto a incentivare chi è più efficiente, ma che la nostra legge sostanzialmente introduca una fiscalità.



PRESIDENTE

Ha tre minuti di tempo, Consigliere Vignale, potrà proseguire il suo ragionamento dopo.



VIGNALE Gian Luca

Va bene. Io rammento che ne ho un altro identico e voglio illustrare anche quello, per cui poi il 314).



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
È un emendamento in cui noi crediamo perché, al di là degli aspetti già indicati dal Consigliere Vignale, c'è anche quanto discutevamo prima, cioè diventerà uno degli elementi su cui dovremo andare a verificare la conformità rispetto alla legge nazionale. Questo è un articolo che sicuramente dovremo rivisitare, anche in funzione delle tariffe nazionali che il nuovo impianto normativo nazionale sembra voler cambiare.
Il fatto che si vada a togliere questo tipo di tributi in modo tout court, cioè in modo completo, a nostro avviso non va necessariamente a incidere sotto il profilo economico dell'intera struttura normativa che stiamo discutendo; semmai, va a incidere sotto un profilo filosofico.
Perché, probabilmente, questo è un articolo, al di là dell'unico impianto che ha citato il Consigliere Vignale, sotto il profilo del non andare a conferire o, perlomeno, di indurre chi vuole smaltire a non conferire in discarica.
La legge n. 152 aveva già vietato, a monte, questo tipo di possibilità tant'è vero che si andava a integrare (o a sistemare o ad ampliare in modo limitato) le eventuali discariche presenti nella nostra Regione, salvo poi, definire nuovi impianti per taluni rifiuti di tipo solido (si parla di "tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi").
Con questo emendamento, andiamo a incidere anche sotto un profilo di competitività per le nostre aziende. Nella mia zona, specialmente, basta attraversare il Ticino per rendersi conto di un altro tipo di organizzazione, ovviamente più favorevole allo smaltimento, secondo un differente criterio di riorganizzazione imposto da un'altra Regione, più puntuale rispetto al nostro. Diventerà quindi più facile farci concorrenza anche sotto il profilo industriale, quindi non solo per i singoli cittadini, che, rispetto a questo emendamento, non trarranno alcun beneficio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 224) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento intende cassare il comma 1, perché, come dicevo precedentemente, all'articolo 13, in particolar modo al comma 1, si distingue la tipologia di impianti cui si applica il tributo di cui all'articolo 15; il tributo speciale si suddivide in rifiuti conferiti in discarica e rifiuti conferiti in impianti di incenerimento senza recupero di energia.
Dicevo precedentemente, quando stavo completando il mio intervento, che a volte capita che la Regione normi su aspetti relativi a fiscalità di vantaggio o di svantaggio, che possono avvantaggiare un numero limitato di imprese, o svantaggiare un numero significativo di imprese.
Da quando siamo in questo consesso (cioè da molte legislature), credo che questa, unitamente alla legge FIAT del 2005 (che, però, almeno aveva il nome nella norma, nel senso che era una norma finalizzata ad acquisire delle proprietà di FIAT Auto, quindi non era nascosto l'interesse nei confronti di nessuno), sia l'unica legge regionale che garantisce un vantaggio competitivo evidente ad una singola impresa.
È evidente che non stupiscono alcune espressione di voto; non stupisce che il Movimento 5 Stelle non voti contro la norma; non stupisce che alcuni emendamenti del Gruppo Movimento 5 Stelle vengano accolti; non stupisce che il Comune di Torino sia l'unico, dei 1.200 Comuni piemontesi, verso il quale la norma si applica con due anni di ritardo.
È evidente che un accordo di carattere politico fra il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle ha fatto sì che questa legge soddisfi, da una parte alcune scelte del centrosinistra, e, dall'altra parte, accontenti con risorse e con una posticipazione dell'entrata in vigore della norma stessa la Città di Torino.
Stupisce solo che il movimento politico che ha fatto della contrarietà alla termovalorizzazione una delle sue battaglie principali, oggi non dica nulla rispetto alla "tassa pro inceneritore" che verrà.



(Scampanellìo del Presidente)



VIGNALE Gian Luca

Presidente, le ricordo soltanto che ho iniziato a parlare a 31 secondi.



PRESIDENTE

Se fa così, mi costringe a fermarla sempre ai tre minuti, collega Vignale! Lasci stare.
Dato che l'opposizione l'abbiamo fatta tutti, ricordo quando i Presidenti delle precedenti legislature toglievano la parola allo scadere dei due minuti! Lo faceva l'ex Presidente Cattaneo e lo faceva l'ex Presidente Gariglio. Bisognerebbe che non fosse necessario; dato che gli emendamenti sono tanti e il discorso si può sviluppare nel corso degli emendamenti, prosegue nel corso degli emendamenti. È quello che dice il Regolamento, collega Vignale.
Prego, Consigliere Sozzani, prenda pure la parola.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
A me avevano detto che Cattaneo era buono, però, e non faceva questo tipo di.
Giusto per una difesa a chi non c'è. Ci tenevo perché il Natale si avvicina, quindi va bene dare a Cesare ciò che è di Cesare.
L'elemento sul quale tenevo a dare anche il mio contributo su questo punto, insieme al Consigliere Vignale, sempre relativamente al comma 1, è il fatto che il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi - anche a completamento di quanto avevo detto precedentemente - si applica ai rifiuti conferiti in discarica. Qual è l'elemento che noi contestiamo? Contestiamo il fatto che, essendo di natura regionale la scelta dell'impiantistica - per fare un esempio specifico della mia provincia, avendo noi le discariche, prima di realizzare un impianto di altra natura, spero non di incenerimento, staremo molto attenti a questa tipologia per la nostra zona - ci sia comunque un aggravamento dei costi derivante da condizioni legislative, ambientali e di scelte politiche fatte in passato sulla base di leggi esistenti.
Qua ci troviamo a introdurre una tassa in un'attività già esistente quella delle discariche; capisco che si debbano chiudere, però vi sono dei tempi tecnici, perché da una chiusura della discarica a una riproposizione di altri impianti passa del tempo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 225) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 225) vuole cassare la lettera a) del comma 1, perch questa si riferisce ai rifiuti conferiti in discarica. Badate, l'aspetto dell'ecotassa, cioè quello di introdurre un tributo speciale e di aumentare il tributo speciale per il conferimento in discarica, noi crediamo che sia errato. Ciò non per la finalità in sé, perché la finalità in sé, se uno avesse introdotto nella legge l'impossibilità di realizzare o ampliare nuove discariche, sarebbe ovviamente corretta.
Il problema è che noi abbiamo, nel corso degli anni, previsto la realizzazione di discariche, abbiamo autorizzato (la Regione, le Province) il loro ampliamento; vi sono oggi alcune discariche che stanno investendo milioni di euro per la realizzazione e l'ampliamento (autorizzati anche dalla Regione Piemonte) delle discariche stesse, dopodiché che cosa avverrà? Quello che è avvenuto nel 2017: che solo avendo introdotto in norma, pur sapendo che non poteva essere introdotta, al 1° gennaio del 2017 l'ecotassa sulle discariche, una parte consistente di rifiuti ha preso la via del termovalorizzatore.
È sufficiente vedere le decine di migliaia di tonnellate che dal sud del Piemonte o dal nord della provincia di Torino o dalla Liguria hanno cambiato destinazione e, mentre prima andavano nelle discariche piemontesi adesso - guarda caso, grazie all'introduzione in norma, anche se poi si è dovuta levare, della tassa sulle discariche pro inceneritore - hanno preso la via del termovalorizzatore del Gerbido.
È sufficiente leggere i numeri per dire che quanto sto affermando corrisponde a verità, il numero di rifiuti che sono stati termovalorizzati provenienti da realtà che prima conferivano in discariche piemontesi. Ci per un motivo molto banale: perché la tassa ha fatto sì che la termovalorizzazione sia diventata più conveniente dello smaltimento in discarica.
Allora è questo che noi non condividiamo, non è il fatto che non si sia posto un limite di realizzazione (come peraltro la legge prevede) alle discariche stesse, ma che in modo surrettizio si favorisca una singola impresa.



PRESIDENTE

Consigliere Sozzani, vuole intervenire? Prego.



SOZZANI Diego.

Grazie, Presidente.
Solo una breve integrazione riguardo anche al fatto che - lo ricordo spesso - la legge che stiamo affrontando va letta insieme al Piano di smaltimento dei rifiuti che abbiamo approvato qualche tempo fa.
Ora, il fatto è che c'è questo connubio legislativo fra pianificazione fatta precedentemente alla legge e la legge stessa: nella pianificazione avevamo previsto l'ampliamento di discariche - come ricordava poc'anzi il Consigliere Vignale - e poi ci si trova la sorpresa dell'articolo 13 in funzione della pianificazione che è stata fatta prima.
Sarebbe bene dare sempre delle indicazioni precise. È vero che l'economia circolare sovrintende allo smaltimento dei rifiuti nella Regione Piemonte, mi chiedo come nell'ambito di un articolo 13 così scritto ci possa essere previsto.
Noi, infatti, non andiamo a definire quali sono i compensi di smaltimento, compensi che secondo me tra poco, anche rispetto alla legislazione nazionale, diventeranno illegittimi; ma, come abbiamo detto prima, lo vedremo con l'approvazione della legge nazionale, secondo la quale poi dovremmo sicuramente mettere mano a tutto questo che stiamo dedicando all'analisi di questa legge.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 226) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 226) vuole cassare la lettera b); non certo perch all'articolo 13 il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti si applica anche ai rifiuti smaltiti in discarica abusiva, ma perché, a leggere gli articoli successivi, non vi è una sorta di differenziazione fra coloro i quali smaltiscono il rifiuto in una discarica regolarmente autorizzata e invece coloro i quali lo smaltiscono all'interno di qualunque territorio della Regione Piemonte, compiendo peraltro anche un reato. Tant'è che anche all'articolo 15 sugli ammontare dei tributi - salvo che io non mi sbagli, ma non credo - almeno la parte relativa al 2015 prevede che ai rifiuti conferiti in discarica abusiva o abbandonati si applichi il tributo nella misura di cui al comma 1: il comma 1 è quello che riguarda, appunto, l'ammontare del tributo, con una differenziazione di valori.
E il paradosso è esattamente quello: che non vi sia una previsione individuata e ben precisa rispetto a quanto riguarda il conferimento in quella che a tutti gli effetti è una discarica abusiva o a quanto attiene a rifiuti abbandonati o scaricati in depositi incontrollati. Questo in qualche modo la dice lunga anche sulla scarsa attenzione a un aspetto che dovrebbe apparire punitivo (il conferimento in un luogo autorizzato rispetto al conferimento in un luogo non autorizzato), ma che in realtà come dicevamo precedentemente, ha due finalità, una delle quali - l'altra la vedremo all'articolo 14 - è quella di favorire la termovalorizzazione e scippare delle risorse alle Amministrazioni locali.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Aggiungo solo alcuni elementi a quanto ha già detto il Consigliere Vignale. Diciamo che, guardando questa norma anche sotto un aspetto puramente impiantistico, si può evincere l'indicazione di una norma che sicuramente va a favore dell'incenerimento dei rifiuti con recupero di energia.
È chiaro che la norma va vista sotto i due aspetti, sia che si tratti di rifiuti solidi urbani (e quindi nell'ambito degli inceneritori) sia che si tratti invece di impianti di privati, che abbiano magari necessità di autosmaltimento di rifiuti, che da questo però non recuperano l'energia ma che, qualora la recuperassero, possono essere agevolati rispetto alla norma e all'oggetto del tributo.
Ora, il fatto che ci sia questa indicazione ci preoccupa rispetto alla pianificazione che dicevo poc'anzi, al di là del fatto che poi invece devo dire che, rispetto alla situazione del punto b) del comma 1, c'è un solo impianto in tutto il Piemonte che ha questo tipo di caratteristiche; lo avevamo già visto in Commissione e lo ribadiamo anche in Aula.
Noi speriamo che ci possa essere un ripensamento rispetto a questo obiettivo e rispetto a quell'economia circolare che avevamo sempre indicato come la linea guida dell'intero comparto legislativo della Regione e dell'intera pianificazione dello smaltimento dei rifiuti.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 227) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Per errore ho invertito gli emendamenti. Questo è quello che ho illustrato precedentemente rispetto all'anomalia del fatto che il conferimento in discarica abusiva, che è certamente da punire e, quindi è certamente corretto applicare un tributo per rifiuti smaltiti in discarica abusiva, abbandonati o scaricati in depositi incontrollati, in realtà non sia oggetto di una particolare attenzione negli articoli 14 e 15 della norma.
Poiché oggi il tema del conferimento di rifiuti in discariche abusive o abbandonati nei luoghi più differenti nella nostra regione è un tema reale di politiche ambientali, se ci fosse stato un interresse reale a perseguire quanto è indicato nel comma 2, avremmo provato a individuare modalità per cui, ad esempio, le amministrazioni locali erano fortemente incentivate ad intervenire nell' attività di prevenzione.
Vi sono alcuni passi - il comma 3 dell'articolo 14 e il comma 6 dell'articolo 15 - dove si riprende questo tema, che dovrebbe essere caratterizzante per un'amministrazione pubblica. Invece appare evidente anche nella scrittura della norma, che l'interresse rispetto agli articoli 13, 14 e 15 era la tassa sulle discariche per l'inceneritore. L'aspetto che abbiamo ricordato, e che continueremo a ricordare - sarà una delle cose peggiori di questa norma, unitamente a quanto vedremmo all'articolo 14 - è che non è possibile, non si può essere gli stessi soggetti che, da una parte, autorizzano l'ampliamento di una discarica e, dall'altra, ne disincentivano l'utilizzo.
Molto banalmente, gli ampliamenti delle discariche sono realizzati con denaro pubblico. Se quelle discariche non avranno la possibilità di raccogliere rifiuti per pagare gli ammortamenti delle spese fatte, queste spese ricadranno sulle amministrazioni comunali, come vedremo molto meglio all'articolo 14.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Riguardo a questo punto, sollevo una domanda che avevamo già avanzato in Commissione e che ripeto qui in Aula.
Capisco che il tributo venga applicato anche ai rifiuti smaltiti in discarica abusiva, può essere che, qualche volta, in un'industria piuttosto che in un'area si trovino rifiuti non catalogati o non correttamente gestiti, ma nella stragrande maggioranza dei casi non si conosce chi è il proprietario di chi abbandona quel tipo di rifiuto. Secondo me bisogna definire con cura lo smaltimento abusivo e individuare la proprietà.
Altrimenti sapete come avviene il conteggio di questo tipo di rifiuto? Se qualcuno si trova un rifiuto sul proprio terreno, viene accusato di smaltimento abusivo, perché se l'è trovato lì. Si trova anche poi ad avere un tributo speciale che viene sancito in questo senso.
Era una norma che, secondo noi, andava fatta in modo più articolato e sarebbe stato corretto essere più precisi nell'applicazione della stessa anche se poi, in questo caso, probabilmente ricadremo nella scure della legge nazionale che è in fase di approvazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Anch'io su quest'emendamento presentato, a prima firma dal collega Vignale, chiedo all'Assessore di fare un'attenta valutazione. Mi sembra che equiparare il tributo speciale per il deposito in discarica all'applicazione di un tributo a soggetti - come già ricordava bene il collega Sozzani - che non si sa bene chi siano rischiando anche di penalizzare, eventualmente, il proprietario del sito in cui vengono trovate le discariche abusive che, molto spesso, non sono sicuramente state realizzate dal soggetto proprietario del terreno, mi sembra, dicevo assolutamente un controsenso.
Ricordo un passaggio avvenuto quest'estate parlando di discariche abusive. Avevamo, sulla nuova variante della Città di Venaria, una discarica a cielo aperto abusiva, realizzata, tra l'altro, su una parte di una piazzola che era, se non vado errato, della SMAT. Siamo dovuti intervenire sistematicamente con delle richieste e con degli appelli anche alla Città metropolitana, ma laddove non sono collocate delle eventuali misure di verifica e di controllo come le telecamere, diventa difficile capire chi abbia commesso il reato di discarica abusiva. Si rischia veramente, oltre il danno, anche la beffa. Il danno di ritrovarsi sul proprio terreno una discarica abusiva e la beffa anche di dover pagare eventualmente un tributo speciale.
Credo che una valutazione su questo vada fatta, perché sarebbe come andare a imputare a dei soggetti che, il più delle volte, sono a non conoscenza.
Le discariche abusive non le fanno sotto casa, ma in luoghi che sono un po' più difficili da raggiungere o, quantomeno, difficili da identificare immediatamente e ti ritrovi, comunque, anche a dover pagare delle sanzioni pesanti ed un tributo speciale sicuramente importante.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
Emendamento rubricato n. 192) presentato da Ravello, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sozzani per l'illustrazione.



SOZZANI Diego

Entriamo nel vivo dell'articolo 13.
Dopo il comma 2, chiediamo di aggiungere che il 20 per cento del gettito derivante dall'applicazione del tributo - quello di cui abbiamo discusso fino adesso - sia finalizzato a una minore diminuzione dei rifiuti, sotto il profilo dell'attenzione all'attività di bonifica dei suoli inquinati, compresi quelli relativi alle discariche abusive che, nel frattempo, sono state individuate, come pure le aree degradate per l'avvio di un finanziamento di agenzie regionali per l'ambiente e l'istituzione di una manutenzione di aree naturali protette.
Questo è un emendamento che indica una delle problematiche che noi avevamo evidenziato da subito, nella discussione di questa legge, cioè la mancanza di una struttura finanziaria a latere che potesse aiutare l'applicazione della legge medesima.
Con questo emendamento, vogliamo finalizzare gli introiti derivanti dal tributo speciale per azioni o programmi che vadano a dare un respiro ambientale, dedicati poi specificatamente alla riduzione dei rifiuti o al recupero di zone da bonificare o dismesse, peraltro in coerenza con quanto disposto con la legge che questa mattina era piuttosto di moda nell'applicazione della norma nazionale, e cioè il comma 27 dell'articolo 3 della legge 549/95.
Pertanto, col fatto che la Regione individui un capitolo di spesa sotto il profilo dell'educazione ambientale e del recupero di aree, attraverso questo tipo di finanziamento dedicato alla struttura finanziaria a latere di questa legge, diventa fondamentale lo sviluppo di iniziative che sono coerenti con la pianificazione dello smaltimento dei rifiuti e con un principio sacrosanto di economia circolare, che abbiamo definito anche per l'applicazione della legge medesima.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere per dichiarazione di voto.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
L'articolo riguarda il tributo e segue anche la logica del Testo Unico Ambientale, per quanto riguarda la gerarchia nella gestione dei rifiuti che pone all'ultimo posto lo smaltimento in discarica.
Voglio anche commentare certe frasi che ho sentito, in merito a un accordo nostro col Partito Democratico su questo disegno di legge, che del resto noi non abbiamo nemmeno votato e rispetto al quale abbiamo presentato ulteriori emendamenti.
Emendamento che, tra l'altro (facendo riferimento al n. 185) approvato, all'articolo 8) recepiscono delle richieste fatte dai Sindaci e riportate da noi, pari pari.
Pertanto, chi adesso dice che sta ascoltando i Sindaci, forse avrebbe dovuto votare quell'emendamento, ma non l'ha fatto. Pazienza, magari i prossimi.
Voglio, però, dire una cosa, che deve essere chiara: se oggi, rispetto ai rifiuti, siamo in questa situazione in Piemonte, dobbiamo dire grazie certamente al centrosinistra, ma certamente soprattutto anche al centrodestra, perché non possiamo sentire parlare del Movimento 5 Stelle che non se la prende con gli inceneritori (noi li chiamiamo inceneritori e non termovalorizzatori, perché non esistono i termovalorizzatori), quando in quegli anni altri rappresentavano le proprie forze politiche a livello comunale e non solo, e non hanno mai mosso un dito contro la costruzione degli inceneritori. Noi non eravamo nemmeno presenti, non c'eravamo nemmeno come Movimento.
Abbiamo un centrosinistra che ha governato per anni la Regione e soprattutto la Città di Torino, che ha voluto costruire un inceneritore.
Abbiamo un centrodestra che non si è mai opposto e che, anche governando in Regione, non ha mai fatto nulla.
Nella scorsa legislatura, in Consiglio regionale, il centrodestra ha fatto il nulla assoluto, in quattro anni, sull'ambiente. Neanche un Piano rifiuti. Per cui, poi, sul territorio è uscito fuori di tutto e di più.
Allora, noi vorremmo semplicemente essere in una gestione che non abbia bisogno delle discariche e nemmeno degli inceneritori, ma non ci stiamo inventando nulla. Stiamo seguendo gli indirizzi principali a livello comunitario sull'economia circolare.
Ci sono inceneritori che chiudono in giro per l'Europa perché non servono più, quindi, invece di continuare a pensare a quelle cose, fate il mea culpa per come non avete saputo gestire in nessun modo la questione rifiuti in vent'anni e più: centrodestra e centrosinistra!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale, per dichiarazione di voto.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Guardi, io potrei rammentare che nella scorsa legislatura la raccolta differenziata è aumentata di venti punti all'interno della nostra regione ma non serve a niente. Quello è il passato, anche perché sono passati tre anni e mezzo dalla fine della scorsa legislatura.
Non ho detto - e sarebbe semplice dirlo - ai colleghi del Movimento 5 Stelle che, avendo, per anni, fatto la battaglia contro gli inceneritori oggi governano la Città di Torino.
Quindi, se fossero conseguenti fra ciò che dicono e ciò che fanno dovrebbero provvedere, non dico alla chiusura perché sono realista, ma a una diminuzione dei rifiuti termovalorizzati o inceneriti all'interno di TRM. Dico soltanto che è avvenuto l'esatto opposto e dico soltanto che chi fa il Sindaco di Torino e ha la competenza sul termovalorizzatore, ma soprattutto chi fa il Sindaco della Città Metropolitana - che, rammento nelle deleghe trasferite ha ancora competenze significative in termini di rifiuti e di gestione del ciclo dei rifiuti - non mi sembra che in questo anno abbia fatto diminuire neanche di una tonnellata il numero di rifiuti inceneriti, come dice giustamente il collega Bertola.
Questa è la discrasia. Quale sarà l'effetto evidente? È sufficiente parlare con le Amministrazioni locali, e lo vedremo meglio all'articolo 14 soprattutto del sud del Piemonte, che faranno presente in modo semplice che dovendo fare i conti rispetto al costo di conferimento del rifiuto che grazie a questa tassa, diventerà insostenibile a partire dal 2018 e assolutamente insostenibile a partire dal 2019 - gran parte di quei rifiuti che andava in discarica saranno termovalorizzati o inceneriti. Questo è il dato.
Il dato è solo ed esclusivamente questo e saremo maliziosi, ma non pu non apparire strano che in una norma che porta più rifiuti termovalorizzati, che non ha una serie di aspetti legati all'economia circolare, il Movimento 5 Stelle, che è sempre molto attento a dinamiche di questo tipo, invece sia relativamente silente rispetto a questa legge.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 211), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 223), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 224), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 225), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 226), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 227), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 192), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 13, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Emendamento rubricato n. 212) presentato da Vignale, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 212), come avete visto sull'articolo 14, ma anche su altri articoli, per noi è sufficiente segnalare , anche solo sotto forma emendativa, a volte serve per esprimere la nostra contrarietà.
Devo dire che sull'articolo 14 le contrarietà sono molteplici, ma ce n'è una che non può non essere taciuta, ed è anche anomalo che questa Assemblea, all'interno della quale siedono molti ex Sindaci, in qualche modo approvi con questa semplicità questo articolo, perché quest'articolo sottrae il tributo speciale per il deposito in discarica ai Consorzi facendoli incassare alla Regione.
È vero che voi direte che la norma finanziaria può prevedere che sia la stessa Regione a dare i trasferimenti ai Comuni, ma c'è un problema molto semplice: alcune Amministrazioni comunali, in particolar modo quelle che ospitano una discarica, che hanno dai Consorzi una compensazione, si vedranno sottrarre una parte consistente di risorse.
Anche la proposta, che non so se l'Assessore Valmaggia ha presentato cioè quella di far sì che i Comuni del Consorzio si facciano carico delle compensazioni per i Comuni sedi di discarica, credo che sia un aspetto insostenibile.
Così mettiamo in serissima difficoltà queste Amministrazioni comunali come hanno avuto modo di scrivere a tutti, come hanno avuto modo di richiedere il parere a tutti. Rammento che questa norma non ha avuto un parere del CAL, perché se il CAL il giorno in cui si è riunito avesse espresso un parere, anche e soprattutto, rispetto all'articolo 14, avrebbe espresso un parere negativo. È davvero incomprensibile come si intendano sottrarre centinaia di migliaia di euro di risorse alle Amministrazioni comunali, per portarle in Regione.
Questo è il motivo che per cui la contrarietà rispetto all'articolo 14 è maggiore; poi con due successivi emendamenti cercheremo di puntualizzare altri due aspetti legati all'articolo stresso.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Riprendo quanto abbiamo già segnalato precedentemente all'Assessore rispetto a uno dei commi dell'articolo 14.
Condivido pienamente che sia un articolo da cassare appieno, oltre che per le indicazioni che il collega Vignale ha appena evidenziato, anche per un altro passaggio. Abbiamo già precedentemente sottolineato come soprattutto su un territorio come quello piemontese, molto spesso (non voglio entrare nei dettagli, ma lo faccio) succede che alcuni proprietari di terreni, magari, diventati proprietari per effetto di eredità e che pertanto, possono essere anche persone anziane, che hanno dei terreni nascosti, dei terreni difficili da raggiungere per loro, ma non sicuramente per chi vuole fare una discarica abusiva.
Infatti, ribadisco, difficilmente abbiamo delle situazioni come quella che ci è stata evidenziata poco tempo fa e su cui hanno dovuto intervenire i giornali, prima che intervenissimo tutti quanti noi, compresa la Città metropolitana; lo dico solo per ricordarlo ai colleghi dei 5 Stelle: abbiamo dovuto intervenire pesantemente nel momento in cui il G7 avrebbe transitato su quella strada e su quella strada c'era una megadiscarica abusiva e non era colpa né del centrodestra e nemmeno del centrosinistra ma diciamo una svista di chi oggi gestisce la Città metropolitana.
Aperta e chiusa questa parentesi, rinnovo soltanto una preoccupazione: laddove le discariche abusive sono in terreni impervi o difficili da raggiungere dai proprietari, dire che comunque il tributo è dovuto dal proprietario dei terreni sui quali insiste la discarica abusiva, il quale è tenuto al pagamento del tributo in solido con il soggetto di cui al comma 2, vale a dire di chi ha chiaramente fatto l'illecito, diventa difficile immaginare la "nonnetta" proprietaria di questo terreno che scopre che, a sua insaputa, il terreno è stato utilizzato per una discarica abusiva.
Allora ci troveremo a gestire queste partite e io mi chiedo se le abbiamo tenute in considerazione. A me non sembra da come la normativa è stata presentata, ma è un problema che abbiamo sia in questo articolo che nell'articolo precedente, e sono temi che comunque ci ritroveremo a dover gestire.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
La parola al Consigliere Berutti.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Il fatto che tributo passi dai Consorzi alla Regione è una preoccupazione che ci riporta ad altre situazioni che vedono la Regione come soggetto attivo, in termini di riscossione, e successivamente di trasferimento. Mi riferisco, ad esempio, alle ATC della caccia, dove si trovano a dover fare "da banca" in funzione della Regione che sistematicamente è in ritardo.
Quindi, non la vedo come una grandissima idea, obiettivamente, anzi penso sia un ulteriore elemento per poter gestire del flusso di cassa e dall'altra, alla fine vedere realmente quando c'è la possibilità di trasferire alle realtà locali le risorse.
Credo sia un'idea malsana. Richiamo quanto diceva la collega, infatti balza all'occhio la questione legata al fatto che sulla discarica abusiva anche il proprietario dei terreni può essere coinvolto. Certo, può esserci una connivenza, ma forse è il caso di puntualizzare, su questa situazione qual è lo stato reale del proprietario, perché può essere un proprietario connivente o una situazione di abusivismo totale, dove magari il proprietario non se ne rende neanche conto.
Quindi, assodata la questione, forse è il caso di puntualizzarla a livello di articolo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Berutti.
Emendamento rubricato n. 213) presentato da Vignale, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 213) cerca di riportare la situazione a quella oggi esistente: il tributo speciale per il deposito in discarica è dovuto ai Consorzi.
Questo è l'emendamento che noi presentiamo, sostituendo le parole: "Il tributo speciale per il deposito in discarica è dovuto alla Regione".
Per un motivo anche molto banale, per quei principi di sussidiarietà che dicevamo quando abbiamo discusso l'articolo 1 (motivo per il quale chiedevamo che quella parola venisse elevata), se un territorio ospita un aspetto che non è certo positivo, che è una discarica, è corretto che la tassa inserita, e che oggi già esiste e viene aumentata, venga incassata dai Consorzi, i quali - tutti - prevedano una distribuzione compensativa di parte degli introiti proprio ai Comuni che ospitano la discarica.
Questo è anche un po' il principio per cui, per esempio l'Amministrazione comunale di Torino con Sindaco Sergio Chiamparino volle il termovalorizzatore, non soltanto per una questione di realizzazione impiantistica, ma anche perché ha avuto, come è corretto che sia, un risvolto positivo rispetto alle attività compensative.
Io credo che sottrarre i rifiuti a Enti locali, perché quando li sottraiamo ai Consorzi li togliamo a quei singoli Comuni che compongono i Consorzi, quindi soggetti finanziariamente deboli, sia un errore proprio dal punto di vista ambientale.
Passi ancora, al di là di ciò che abbiamo detto precedentemente, la tassa sulla discarica, ma se poi questo non si lega agli inevitabili disagi che i cittadini vivono a livello locale, ma diventa una gabella che viene incassata dalla Regione, allora è un altro strumento per fare cassa, che è una delle parti secondo noi più odiose della norma, che non soltanto ha un cattivo impianto, ma interviene, anche da questo punto di vista, su sottrazione di risorse a livello locale.
Davvero non riesco a comprendere i motivi per cui, non dico sul resto della legge ma da questo punto di vista, non si sia voluto ascoltare le amministrazioni locali, tutte, e le loro rappresentanze, tutte, che hanno fatto presente come i bilanci di quei Comuni andranno gravemente in difficoltà per la scelta fatta all'articolo 14.



PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? Ascolti, l'ho fatta parlare prima, ma per poter intervenire bisogna aver firmato l'emendamento.
Non avete fermato né quello di prima né questo, quindi se vuole pu intervenire potrà farlo durante la discussione.
Sì, Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

È veramente molto difficile seguire i lavori in Aula per il rumore che c'è, non so se ve ne siete accorti dall'altra parte, quindi le chiederei gentilmente se, magari prestando un po' di attenzione, ogni tanto richiama l'Aula, perché diventa davvero difficile seguire i lavori. Così non intervengo su un emendamento che non ho firmato.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene.
Emendamento rubricato n. 232) presentato da Vignale, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

L'emendamento n. 232) vuole cassare il comma 3 dell'articolo 14. È un po' quello che ricordava la collega Porchietto precedentemente.
Il comma 3 dice che l'utilizzatore a qualsiasi titolo, o in mancanza il proprietario dei terreni sui quali insiste la discarica abusiva, è tenuto al pagamento del tributo in solido. Ora, devo dire che con un po' di realismo si comprende come scaricare sui proprietari del terreno la responsabilità di chi ha utilizzato quel terreno per compiere un reato sia un aspetto che non si può accettare.
L'Assessore Valmaggia, se dovesse pagare il tributo, domani dovrebbe pagare un tributo perché all'interno del parco di Stupinigi continuamente la Regione Piemonte - l'Ente Parco - è obbligata a rimuovere i rifiuti abusivi che vengono lasciati. Questa è l'attività che si svolge, come in molte altre realtà pubbliche, dove spesso, in realtà rurali o di montagna il primo soggetto che scopre una discarica abusiva è proprio la Forestale semplicemente perché chi scarica illegalmente dei rifiuti non lo fa né in lungo visibile né in un luogo transitato né in un luogo noto o quant'altro.
E allora, scaricare la responsabilità di chi compie un reato nei confronti di terzi, che ovviamente non sanno che quel reato è stato compiuto all'interno del loro terreno, mi sembra davvero non corretto.
Pertanto, al di là delle posizioni che ciascuno di noi ha sulla norma, il nostro emendamento chiede di cassare il comma 3. Dopodiché, è evidente che se c'è una persona che volutamente concede in via continuativa il proprio terreno per farne una discarica abusiva, quella diventa una notizia di reato, ma di carattere penale, che avrà anche, ovviamente, un risvolto in termini economici.
Credo, davvero, che gli Enti pubblici siano i primi a doversi preoccupare di questo aspetto. Vi pongo l'esempio banale delle strade: la Provincia di Torino il lunedì mattina è sanzionabile per centinaia o migliaia di sacchetti di immondizia che vengono abbandonati sui cigli delle strade. Se applicassimo, quindi, la norma, non avendo sporto denuncia, il soggetto sanzionabile diventa la Città metropolitana o tutte le altre Province del Piemonte.
Mi sembra, davvero, un comma che ha molto poco buonsenso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Come ho già sottolineato su una parte dell'articolo 14, gli emendamenti precedenti aventi come primo firmatario il collega Vignale hanno evidenziato due opportunità: quella di cassare completamente l'articolo 14 o quella di sostituire una parte dell'articolo 14 attraverso un riportare comunque, in un ambito a parer nostro lecito (vale a dire di un'imposizione non a favore della Regione, ma dei Consorzi), quello che è un principio che gli amministratori locali hanno assolutamente evidenziato, legato comunque, anche alla diseconomicità dell'intervento della Regione Piemonte.
Ho già precedentemente sottolineato come ritengo che questo articolo 14 non sia stato attentamente valutato rispetto ai danni indiretti che potrebbero ricadere sui cittadini piemontesi. Non dico una cosa a caso.
Mi spiace, tra le altre cose, che nel momento in cui era stato sottolineato questo passaggio, non si era pensato anche di emendare l'articolo 14, in particolare nella parte in cui si imputa a dei soggetti che probabilmente, a loro insaputa, si ritrovano con delle discariche abusive sui loro terreni, e vagliare, giustamente, con attenzione, un altro sistema di perseguimento di quelle che sono le pratiche non corrette dell'abusivismo. Ma non si può immaginare di farlo così come, in modo molto semplicistico, è stato fatto all'interno dell'articolo 14.
Risottolineiamo alla Giunta e all'Assessore competente che è necessario rivedere questo articolo 14, se non cassarlo a un certo punto. Ma siccome non credo che il cassarlo sia nelle volontà dell'Assessore, quantomeno bisognerebbe fare un'attenta valutazione nel rivedere il soggetto destinatario del tributo speciale.
Sarebbe comunque un passo avanti rispetto alle istanze che sono state portate a conoscenza della Giunta regionale da parte degli amministratori locali (non dico da parte dei cittadini, perché non sono ancora consapevoli di quello che gli potrebbe arrivare attraverso l'approvazione di questo articolo).



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Berutti per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Rimanifestando chiaramente le perplessità annunciate prima, c'è un'ulteriore considerazione da fare sul punto b) del comma 1, in merito alla questione del gestore dell'impianto di incenerimento senza recupero di energia o, comunque, classificato esclusivamente come impianto di smaltimento mediante l'operazione di incenerimento a terra.
C'è un'ulteriore valutazione da fare: è stato eventualmente evidenziato un tempo tecnico di adeguamento? Perché nel momento in cui scriviamo una legge, noi la mettiamo lì, ma ci saranno una serie di valutazioni tecnico industriali che dovranno essere vagliate a livello di adeguamento, che rappresentano ulteriori costi che, in qualche modo, non sono stati computati.
Può anche starmi bene il principio legato all'efficientamento, al recupero e alla produzione di energia, però dobbiamo anche vagliare quell'aspetto. Perché nel momento in cui la legge è attuata, tutto questo discorso ha delle ricadute. E dove va a ricadere? Ovviamente, sulla tariffa, quindi sulla pelle dei cittadini.
È vero che si tratta di situazioni articolate e decisamente particolari, ma è altrettanto vero che, nel momento in cui si prevedono in legge e si riflette su quello che il cittadino indirettamente dovrà pagare (perché le realtà locali sono quelle che, poi, dovranno applicarle accollandosene i costi senza un trasferimento immediato, con ulteriori problemi di carattere gestionale), sorgeranno inevitabilmente delle difficoltà.
A mio avviso, sarebbe opportuno un ripensamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Valmaggia; ne ha facoltà.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Sarò rapidissimo.
Vorrei solo ricordare al Consiglio che non è facoltà della Regione stabilire a chi va il tributo speciale: c'è una legge nazionale, la legge n. 549/1995, che stabilisce che il tributo speciale per il deposito in discarica è dato alle Regioni.
Dunque, gli emendamenti non sono accoglibili. Quello che è importante lo abbiamo fatto in questi anni - è che questo tributo lo stiamo reinvestendo nella politica dei rifiuti, sia attraverso il bando sul compostaggio domestico, sia attraverso il bando che è in fase di conclusione in questi giorni per accompagnare i Consorzi alla tariffa puntuale. Ma per quanto concerne il destinatario del tributo speciale - il Comune piuttosto che il Consorzio . è una legge nazionale a chiarire che è la Regione il riferimento di questo tributo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Valmaggia.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 212), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 213), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 232), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 14, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Emendamento rubricato n. 214) presentato da Vignale, Berutti, Porchietto Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento cassiamo l'intero articolo. Sì, perch l'articolo 15, al di là di una serie di alcune piccole modifiche che sono anche apportate, presenta una serie di contrarietà, sotto il nostro punto di vista. Intanto introduciamo una tassa con una decorrenza di qualche giorno dall'approvazione - forse - della legge al momento in cui viene introdotta, che è una cosa già di per sé anomala: ogni qualvolta viene introdotta una tassa, solitamente si dà il tempo a chi deve scegliere, per esempio dove conferire il rifiuto o quant'altro, per poter intervenire. E questo è un primo aspetto.
Il secondo aspetto è che evidentemente qui entriamo nel merito di ci che dicevamo precedentemente. Dal 1° gennaio del 2018 verranno aumentati tutti i rifiuti conferiti all'interno delle discariche e dal 1° gennaio del 2019 tale aumento verrà raddoppiato per far sì che in quel momento davvero nessuno potrà più conferire all'interno delle discariche piemontesi. Perch già è difficilmente sostenibile la spesa per il rifiuto ammissibile in discarica inerte a 0,005, che farà sì - come già avvenuto nell'anno passato che molti siano passati da.
O il passaggio dalle discariche piemontesi al termovalorizzatore (e non soltanto quello), oppure altri che siano passati a un pre-trattamento e all'utilizzo di impiantistiche al di fuori della nostra regione, mettendo quindi in grande difficoltà chi, avendo fatto investimenti proprio sulla realizzazione di discariche autorizzate (alcune autorizzate anche recentissimamente).
Nel 2018, probabilmente alcuni potranno ancora reggere il costo della tassa, ma certamente non potranno farlo nel 2019, poiché triplicherà rispetto al valore attuale, ed è assolutamente evidente che nessuno potrà più permetterselo - ovviamente non facendo incrementare il costo complessivo per i cittadini piemontesi - e non potrà dunque che andare verso un'impiantistica differente rispetto a quella delle discariche.



MOTTA ANGELA



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Sull'articolo 15, ho visto adesso che ci sono anche degli emendamenti della Giunta che in qualche modo intervengono su non una svista, ma sicuramente un punto delicato: quello che, in realtà, l'articolo 15 prevedeva addirittura la decorrenza dal 1° gennaio 2017.
La Giunta dirà: "Sì, perché noi l'avevamo presentato nella primavera scorsa". Mi permetto di sottolineare che qualcuno questa mattina con grande orgoglio diceva: "Ah, questa proposta di legge è stata più volte modificata, migliorata". Sì, è stata più volte modificata e migliorata perché le opposizioni anche in Commissione hanno sempre tenuto la barra dritta per dire che non funzionava e molti degli errori che sono stati corretti su un impianto che continuiamo a non condividere nascono anche dal fatto che abbiamo sottolineato quelle che erano state delle disattenzioni nello scrivere questa norma.
Il collega Vignale ha già sottolineato come il fatto di andare a incrementare così tanto l'ammontare del tributo comporterà sicuramente ricadute estremamente negative per il territorio.
Ma torno anche sull'articolo 14 rispetto agli emendamenti che giustificando, l'Assessore Valmaggia precedentemente ha cassato. È chiaro che nel momento in cui noi incrementiamo così tanto l'ammontare del tributo che poi ricadrà alla fine anche sul cittadino o comunque sui soggetti che dovranno utilizzare la discarica, il tema delle discariche abusive tornerà pesantemente e prevalentemente, perché siamo in un contesto in cui diventa difficile operare, anche per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti inerti o non pericolosi, in un momento in cui sia le imprese sia i cittadini hanno difficoltà a far fronte agli impegni di spesa.
Sarà molto probabile, quindi, che avremo un incremento pesante degli illeciti nelle discariche abusive e dunque questo ci genererà non un circolo virtuoso, ma assolutamente un problema che dovremo affrontare in qualche modo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
Emendamento rubricato n. 195) presentato da Ravello, Berutti, Porchietto Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Interveniamo noi, che abbiamo firmato, al posto del collega Ravello che credo abbia presentato questi emendamenti anche perché comunque ha molta più esperienza di quanta sicuramente non ne ho io rispetto al tema dei tributi relativi alle discariche dei rifiuti solidi.
Vediamo, all'interno di questo emendamento, come sono stati chiaramente posticipati i termini (quindi stiamo parlando di un 2019 e di un 2024) e come sono state modificati gli impatti di natura economica.
Poiché il Capo V del disegno di legge ha appunto per oggetto la disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti (quella che noi chiamiamo comunque "l'ecotassa"), in questo caso l'ammontare del tributo è stato modificato rispetto alla proposta che è stata presentata dalla Giunta. E credo che questa sia una valutazione che si spera l'Assessore possa prendere in considerazione, perché sicuramente non siamo nelle condizioni economiche - sia a livello piemontese che a livello italiano - di ottemperare ad un'imposizione di questo genere.
Pertanto, speriamo che da questo punto di vista si voglia prendere in considerazione l'emendamento del collega.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Berutti.



BERUTTI Massimo

Proseguendo sulla disamina che faceva la collega in merito a questo emendamento, la proposta ci sembra assolutamente pertinente perché, tra l'altro, sposta gli aspetti temporali (quindi sposta in avanti i tempi) nello stesso tempo, riduce leggermente qualche elemento legato agli aspetti tariffari; soprattutto, però, tocca un elemento che è essenziale.
Qui, cioè, non bisogna vedere solo la questione prettamente matematica ma bisogna vedere anche l'aspetto legato all'economia in tutte le sue componenti. Un conto, infatti, è quando si parla di organico (dove comunque poi ci sono tutta una serie di ricadute), oppure di non organico (quindi con tutti gli aspetti legati al secco e a tutto il resto); un conto addirittura, è quando si parla di questioni legate ai materiali edili o altri materiali inerti. Lì, per l'appunto, si entra in un argomento ancora più delicato. che riguarda da una parte la crisi del sistema (e quindi chiaramente ci sono costi che in ogni caso vanno sempre a ricadere sull'utenza, perché poi chi conferisce in discarica il rifiuto alla fine ne riporta le spese sul terminale finale, che è il cittadino); dall'altra chiaramente, ci sono tutte le altre questioni legate al fatto che, nel momento in cui i consumi si abbassano, questo vuol dire che c'è crisi e che ci sono una serie di problematiche.
Noi, quindi, da una parte facciamo i virtuosi dal punto di vista della necessità di far vedere che tutto il sistema si perfeziona; dall'altra però, c'è il cittadino che chiaramente non riesce neanche a creare consumo perché non ce la fa ad arrivare alla fine del mese; di conseguenza, il circolo virtuoso di cui tanto si parla cade.
Io credo dunque che sia necessario porre molta attenzione su questo elemento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Berutti.
Emendamento rubricato n. 193) presentato da Ravello, Berutti, Porchietto Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Espongo l'emendamento per rispetto nei confronti del collega Ravello.
Mi preme chiaramente sottolineare che - se non vado errato, Assessore Valmaggia - c'è anche un emendamento della Giunta che pone il tema dell'avvio dell'imposizione a partire dal 1° gennaio 2018 e non più dal 2017, come invece il DDL riportava ancora in questa presentazione.
È chiaro che l'emendamento del collega Ravello poneva l'attenzione proprio su quel tema, perché riteneva di non poter immaginare di costruire un percorso con una retroattività ormai a quasi 365 giorni. Pertanto, il collega ha presentato questo emendamento che sopprimeva la lettera a) del comma 1 dell'articolo 15, proprio legando la motivazione al fatto che una retroattività di un anno non pareva opportuna.
Mi pare che almeno su questa partita l'Assessore Valmaggia abbia presentato un emendamento della Giunta che prende in considerazione quest'elemento, che non dico essere una disattenzione, ma il mantenimento di una data che sapevamo già non fosse mantenibile, almeno speriamo che fosse così nel pensiero della Giunta.
Pertanto, credo che quest'emendamento faccia alla pari con uno di quelli della Giunta.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Porchietto.
Emendamento rubricato n. 102) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 103) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Valmaggia per l'illustrazione congiunta dei due emendamenti.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

L'emendamento della Giunta fa slittare la data di decorrenza dal 1 gennaio 2017 al 1° gennaio 2018. Questa data non è stabilita in questa legge, ma è stata stabilita dalla nostra finanziaria il 29 luglio 2017 perché questi tributi, nella loro entità e nel loro importo, devono essere approvati entro il 31 luglio dell'anno precedente. Semplicemente slittiamo di un anno quello che abbiamo già deciso nella finanziaria del 29 luglio scorso.
Ne approfitto anche per illustrare l'emendamento successivo, in cui correggiamo delle parole per un errore. Abbiamo scritto 0,005 e riportiamo la cifra precisa a 0,006, che non è altro che quello già stabilito in legge e che viene riportato all'interno di questo testo.
Per questo motivo, avendoli già approvati e riportandoli qui, gli emendamenti proposti non vengono accolti.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Emendamento rubricato n. 229) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Era possibile presentare più emendamenti perché noi riteniamo incongruo l'aumento previsto.
Non casualmente l'emendamento del Consigliere Ravello, che non ho potuto illustrare perché non ero firmatario, ha individuato due date, il 2019 e il 2024, con degli importi che sono, relativamente al 2024 leggermente superiori rispetto a quelli attuali, ma che sono in qualche modo sostenibili.
Ormai appare evidente che la discussione di questa legge non ha nulla di merito, ma è una sorta di prova di forza che la maggioranza legittimamente, vuole fare, per cui andremmo a sanzionare coloro i quali hanno un po' di calcinacci nel loro terreno e la Guardia forestale meglio, i Carabinieri - lo fa presente, quindi dovranno pagare un tributo.
Non teniamo in alcuna considerazione le valutazioni sollevate da decine di amministrazioni locali relativamente ai tributi e alla necessità di non aumentare il tributo stesso per evitare di ridurre ancora perché è già avvenuto il conferimento all'interno delle loro discariche semplicemente perché questo, almeno per un certo numero di anni, comportava anche iscrizioni già previste a bilancio.
Va rammentato che una parte del tributo oggi è, comunque, in capo ai Consorzi e i Consorzi ripartiscono una parte di quel tributo ai Comuni che ospitano le discariche.
Tutta una serie di queste considerazioni, più un'ultima che è quella rispetto al comparto di cui stiamo parlando. Il soggetto che, maggiormente pagherà questo tributo nel 2018, in particolar modo nel 2019 e poi, ma già in modo insostenibile, nel 2019, sarà il mondo dell'edilizia. La prima tassa riguarda proprio gli inerti che vengono portati all'interno delle discariche. E' evidente che non è una norma, da questo punto di vista, di buonsenso, ma che non si possa o non si voglia intervenire in minima parte rispetto a come già avvenuto in Commissione.
È vero che abbiamo passato 16 mesi, ma non è che in 16 mesi sono avvenute chissà quali modifiche. Sono avvenute piccolissime modifiche all'interno della Commissione, perché è una norma talmente osteggiata da tutto il sistema delle autonomie che diventava inevitabile.
Lo rammento: è una delle poche leggi arrivate in Aula senza parere del CAL, perché il parere sarebbe stato contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 228) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Anche questo emendamento tende a ridurre l'importo da 0,05 a 0,03.
Innanzitutto per le motivazioni che dicevamo precedentemente. Riteniamo che interi comparti vadano, in qualche modo, garantiti e non solo relativamente a coloro che possono, ai sensi del comma 3, essere soggetti al pagamento del tributo nella misura del 20 per cento. Non tutti coloro i quali utilizzano le discariche relativamente ai rifiuti inerti svolgono questa attività.
Relativamente a quella che, però, è una situazione generale all'interno della nostra Regione, credo che non possiamo individuare nel settore generalmente inteso dell'edilizia, da una parte, e, dall'altra relativamente alle Amministrazioni locali, i soggetti che maggiormente pagheranno questa scelta.
È una norma non equilibrata, in particolar modo proprio su questi tre articoli e soprattutto sull'articolo 15, che individua l'ammontare del contributo.
Pertanto, io credo che questo, come gli altri emendamenti che abbiamo presentato, serva e sia utile per significare la nostra contrarietà a un aumento così sconsiderato della tassa, in particolar modo relativamente a impianti che la Regione ha recentemente autorizzato.
È un po' come se noi avessimo autorizzato la realizzazione di un'impresa per la quale, poi, il giorno dopo individuiamo, per quel tipo di impresa, una tassa che la fa diventare diseconomica rispetto al resto del mercato.
E ancora più anomalo è il fatto che, comunque la si voglia vedere qualunque voglia essere la responsabilità che uno vuole imputare a questa o quella parte politica, vi sarà un solo soggetto, pubblico o privato diciamo principalmente pubblico, TRM - che beneficierà di questo tributo che è un altro aspetto assolutamente iniquo rispetto a un'attività normativa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Berutti.



BERUTTI Massimo

Grazie.
Quest'emendamento pone una questione che avevamo già sollevato precedentemente, legata alla minore incidenza in termini tariffari, legati chiaramente al costo per chilogrammo di rifiuti ammissibili al conferimento in discarica per rifiuti inerti.
E questo è un ulteriore stimolo che noi poniamo all'Assessore e alla Giunta, perché ci rendiamo conto che dobbiamo - in qualche modo - prestare attenzione, perché bisogna valutare anche le differenze. Cioè, ci sono situazioni che sono rielaborabili, nel senso che da determinati prodotti si può produrre energia o si possono creare altre opportunità.
Naturalmente, qui il ragionamento è un pochino più complesso, perch se, da una parte, i rifiuti inerti possono essere rilavorati e poi riutilizzati in edilizia, capite che anche lì il problema si pone. Essendo fermo tutto il circuito, comunque anche chi lo rielabora e, quindi, chi lo lavora, può avere dei problemi. Dall'altra parte, auspicando che questo non succeda con un'altra tipologia di rifiuto, quali i rifiuti ingombranti o che vengono buttati in qualunque tipo di contesto, che comunque sono molto soggetti, da parte di chi opera in questo settore, a essere depositati sicuramente non nelle discariche autorizzate e ufficiali.
Pertanto, invece di arrivare al 1° gennaio 2018, ritengo che si debba pensare un po' più in prospettiva, come già avevamo suggerito.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Già prima avevo sottolineato all'Assessore come con il collega Ravello negli emendamenti presentati precedentemente, ci fosse una richiesta di rivalutare le imposizioni fatte su degli ambiti molto delicati, come quello del settore edilizio. Un settore che, negli ultimi anni, ci siamo completamente dimenticati, tant'è che anche i dati che questa mattina venivano visti in merito all'occupazione e alla disoccupazione a livello regionale, portavano il comparto dell'edilizia a un tragico pallino che facevamo anche fatica a vedere, nelle slide presentate dall'Assessora Pentenero.
L'abbiamo già detto nel momento in cui erano state presentate precedentemente in legge le tariffazioni; lo ribadiamo anche oggi.
Dopodiché, noi ribadiamo alcune valutazioni che correttamente prima l'Assessore Valmaggia ha fatto, perché l'avevamo già fatto a suo tempo e le ribadiamo anche oggi.
Riteniamo che le percentuali adottate non permettano di rendere concorrenziali i soggetti che, poi, sono oggetto di queste tariffazioni.
È già stato sottolineato ripetutamente, ma io pongo soltanto una riflessione, perché non può essere una domanda, nel momento in cui si presenta un emendamento. Probabilmente ho capito male io quando, con grande attenzione, anche la Giunta regionale ha preso in considerazione le istanze che erano arrivate, sia dal mondo economico sia dal mondo delle Amministrazioni, non più tardi di questa mattina.
Ritengo, però, in riferimento al fatto che continuate a non prendere in considerazione nessuno degli emendamenti che l'opposizione ha presentato delle due l'una: o veramente non abbiamo più nessuna considerazione da parte della Giunta o non si ha nessuna considerazione né del mondo economico né delle Amministrazioni, perché un "no" sistematico a qualsiasi cosa mi porta a chiedere quali impegni si siano presi nei confronti delle persone che hanno rilevato, a nome di altre rappresentanze, le discrasie presenti all'interno di questo provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
Emendamento rubricato n. 230) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Questo emendamento interviene, ovviamente, sempre sulla riduzione dell'ammontare del tributo, a partire dal 1° gennaio 2017. Interviene su tutti i rifiuti ammissibili in discarica non pericolosi, perché se da una parte vi è un tema che riguarda i rifiuti inerti che principalmente provengono da un ciclo economico, vi è un altro aumento rilevante - che diventa poi completamente insostenibile perché viene raddoppiato nell'arco di un anno - relativamente ai rifiuti ammissibili al conferimento in discarica non pericolosi. Pertanto, è la generalità complessiva dei rifiuti che vanno all'interno di una discarica.
Se già è insostenibile l'aumento previsto per il 2017 - ed è questo il motivo per cui dimezziamo da 0,012 a 0,06 il tributo speciale che si intende aumentare dal 1° gennaio 2018 - arrivando a 0,025 nel 2019 sapremo che, a partire dal 1° gennaio 2019, delle due l'una: o sarà impossibile conferire in discarica, garantendo non dico un mantenimento dei costi perché sarà impossibile con questa norma ma un non grande aumento dei costi, oppure l'unica possibilità sarà quella di aumentare, a parità di ci che è avvenuto, il conferimento, aumentando quindi anche la spesa e avendo introdotto una tassa che avrà un unico ed esclusivo beneficiario, la Regione Piemonte.
La Regione Piemonte utilizzerà una parte o la totalità di queste risorse, non tanto e non solo per intervenire laddove è stato prodotto lo stesso tributo che la Regione ha incassato, ma come, con gli esempi a cui faceva riferimento l'Assessore, per tutta la collettività piemontese.
E noi non crediamo che questo sia corretto.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 230.1) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Anche quest'emendamento è finalizzato alla riduzione dell'aumento della tassazione. Come dicevamo precedentemente, non è sostenibile l'articolo 15 nella sua complessità e, nella previsione di quest'anno, anche nella sua distinzione fra inerti e rifiuti di carattere generale e rifiuti pericolosi, e soprattutto rispetto al 2019.
Il fatto di essere intervenuti, presentando tre emendamenti di merito sull'articolo 14 e qualcuno di più sull'articolo 15, è finalizzato unicamente a rammentare, qualora ve ne fosse bisogno, che nel momento in cui - e sarà questione di pochi mesi - aumenteranno la tassa raccolta rifiuti, non sarà una sfortuna del destino. Aumenterà in particolare nei luoghi in cui si conferisce in discarica, perché il conferimento è aumentato per volontà di un Consiglio regionale, o meglio della maggioranza del Consiglio regionale che ha inteso aumentare la fiscalità collettiva.
Rammento che, nell'aumento della fiscalità collettiva sui rifiuti, si interviene su un tema decisamente più rilevante dell'addizionale IRPEF.
Dico questo perché quando vi è stato l'aumento sull'addizionale IRPEF, c'è stata una sensibilità ed un'attenzione a toccare alcune fasce piuttosto che altre.
Com'è noto, la tassa sui rifiuti è una tassa indiretta e quindi non è una tassa che si paga in modo progressivo. È una tassa che pagano per rifiuto prodotto, per metri quadri occupati o per numero di abitanti di un immobile, tanto che uno abbia un reddito di svariate centinaia di migliaia di euro, tanto che uno abbia un basso reddito, così come succede per tutta la tassazione indiretta. In particolar modo, sulle imprese la tassazione sulla raccolta rifiuti in molti casi è la prima voce di versamento di tributi nei confronti del sistema pubblico complessivamente inteso.
Per questo noi prestiamo molta attenzione a questa norma e soprattutto a questo articolo, che è l'articolo che, con il sorriso dell'Assessore Valmaggia, farà aumentare le tasse per lo smaltimento dei rifiuti ai cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Ci sono altri interventi sul 230.1)? Passiamo al 231), l'ultimo, così chiudiamo.
Emendamento rubricato n. 231) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Mancano ancora due minuti, si può finire l'emendamento e poi.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No, lì vale quello.
Consigliere, lo illustra?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate, allora il 231) viene dato per illustrato.
È terminata l'illustrazione degli emendamenti; rimane da votare l'articolo 15.
Ricordo a tutti che domani mattina il Consiglio è convocato alle ore 9.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.00)



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