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Dettaglio seduta n.271 del 14/11/17 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


MOTTA ANGELA



(I lavori iniziano alle ore 14.05 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Attivita' di promozione

Interrogazione a risposta immediata n. 1853 presentata da Ferrentino inerente a "Affermazioni del Presidente del Circolo dei Lettori in occasione dell'atto vandalico occorso all'installazione di Luci d'Artista presso piazza Montale a Torino"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1853.
Poiché l'interrogazione verrà trattata in seduta segreta, invito tutti gli esterni a uscire dall'aula. I Consiglieri regionali possono rimanere.



(La seduta prosegue in sessione segreta dalle ore 14.06 alle ore 14.19)



(La seduta riprende in sessione pubblica alle ore 14.19)


Argomento: Trasporti su gomma

Interrogazione a risposta immediata n. 1846 presentata da Chiapello inerente a "Quando si concluderanno i lavori sulla A6, nel tratto Fossato Marene?"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1846 presentata dalla Consigliera Chiapello, che ha la parola per l'illustrazione.



CHIAPELLO Maria Carla

Grazie, Presidente.
L'Assessore Valmaggia conosce bene le problematiche delle strade di Cuneo, perché le percorre anche lui tutti i giorni, pertanto torniamo sul tema strade, perché in provincia di Cuneo quella dei cantieri sembra una storia infinita.
Tra l'altro, stiamo anche aspettando che l'ANAS ci dica quando e se riaprirà la tangenziale di Fossano.
Sempre nell'area fossanese, sull'autostrada Torino-Savona, in direzione Torino-Marene, è da tempo aperto un cantiere e si viaggia a corsia unica.
L'autostrada è un po' vetusta, ma occorre riconoscere che la società ha sempre prestato molta attenzione alla sicurezza e alla manutenzione.
Il dilungarsi dei lavori nel cantiere Fossano-Marene ci preoccupa un po', anche perché gli ultimi dati sul traffico sostengono che sono aumentati i passaggi delle auto del cinque per cento e quelli dei camion del sei per cento.
Inoltre, il traffico è destinato ad aumentare anche perch fortunatamente, si apriranno in anticipo le stazioni sciistiche. Inoltre ci saranno anche le festività, quindi potrebbero crearsi delle code e degli ingorghi.
Ci chiediamo, pertanto, quando verranno ripristinate le due corsie di marcia.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valmaggia per la risposta.



VALMAGGIA Alberto, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Il restringimento di carreggiata in corrispondenza dei viadotti Sabbione e Franco Romano Nord, ubicati tra gli svincoli di Fossano e Marene dell'autostrada A6 Torino-Savona, è una misura gestionale che abbiamo dovuto adottare (presto la voce al collega Balocco) in vista della necessità di effettuare gli interventi di miglioramento statico e sismico delle suddette opere.
Siamo in attesa del perfezionamento, con il concedente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell'iter approvativo del progetto, che contiamo di ottenere nelle prossime settimane, al fine di poter procedere all'esecuzione delle attività previste con l'obiettivo di ripristinare due correnti di traffico per senso veicolare, entro l'esodo pasquale 2018.
Questa è la scadenza che comunico a nome del collega Balocco.
Grazie.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Interrogazione a risposta immediata n. 1849 presentata da Batzella inerente a "Ripristino linee telefoniche delle frazioni del Comune di Caprie, bruciate nell'incendio in Valle Susa"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione a risposta immediata n. 1849, presentata dalla Consigliera Batzella, che ha la parola per l'illustrazione.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Voglio ricordare che il devastante incendio che ha colpito la nostra regione e, in particolare, la Val di Susa negli ultimi 15 giorni del mese di ottobre ha bruciato le linee telefoniche delle borgate che fanno capo al Comune di Caprie. Tra l'altro, ci risulta che anche nelle borgate più alte del Comune di Almese hanno avuto gli stessi problemi.
Pertanto, tuttora i residenti nelle diverse frazioni - perlopiù sono persone anziane - risultano isolati e sono molto preoccupati, perché, in caso non si sentissero bene e avessero bisogno di chiamare un'ambulanza o i parenti, non saprebbero come fare, perché i telefoni sono fuori uso.
È vero che oggi le comunicazioni si svolgono attraverso telefoni cellulari, ma è anche vero che il problema riguarda persone anziane, che hanno sicuramente poco dimestichezza con la tecnologia.
Le borgate che sono rimaste senza linea telefonica sono Celle, Case Inferiori, Campambiardo, Trucetto, Peroldrado e Combe.
Interrogo l'Assessore per sapere se intende attivarsi anche attraverso il Corecom, per sollecitare il ripristino delle linee telefoniche andate distrutte nell'incendio.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per la risposta.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Posso garantire alla Consigliera Batzella che la Giunta regionale ha sollecitato il Corecom a seguire la vicenda, contattando il gestore della rete telefonica Telecom.
Il Corecom continuerà a monitorare l'andamento dei lavori di ripristino della piena funzionalità della rete.
Nel frattempo, ci è pervenuta, su nostra richiesta, a seguito della sua interrogazione a risposta immediata, una lettera da parte del responsabile dei rapporti con le Istituzioni locali, che le leggo testualmente.
È indirizzata al Presidente della Giunta regionale e al Vicepresidente: "Ripristino delle linee telefoniche delle frazioni del Comune di Caprie bruciate nell'incendio in Val di Susa. Si riscontra la vostra nota, a pari oggetto, del 13 novembre, per rappresentare quanto segue: come è noto l'entità degli incendi che ha interessato la Val di Susa ha comportato notevoli disagi, tra cui anche alcuni disservizi telefonici. Al momento risultano in lavorazione una serie di guasti per la cui soluzione si sta lavorando celermente. In particolare, tenendo conto della natura dei guasti registrati, è stato necessario rivolgersi a un'impresa specializzata, per provvedere al taglio delle piante e alla pulizia degli arbusti e dei rami lungo la dorsale interessata dalla palificazione che distribuisce la rete TIM. Questi interventi sono stati conclusi sabato 11 novembre. Ultimata tale bonifica dei siti, bisognerà provvedere alla sostituzione dei cavi compromessi dall'incendio, che collegano la rete telefonica alle frazioni indicate in oggetto. Si sottolinea che le operazioni di ripristino si stanno svolgendo in zone impervie, con necessità di trasporto a mano dei materiali. Per questo, al fine di minimizzare i disagi, il ripristino del servizio è previsto entro la giornata di mercoledì 15, attraverso la posa a terra del cavo che verrà issato su pali di nuova posa nelle settimane seguenti, senza ulteriori disagi per i clienti".
Crediamo, con questa risposta (e invitiamo anche la Consigliera Batzella a monitorare), di aver esaurientemente risposto al sindacato ispettivo.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Psichiatria

Interrogazione a risposta immediata n. 1848 presentata da Accossato inerente a "Risultanze del tavolo di monitoraggio per il riordino della residenzialità psichiatrica"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione a risposta immediata n. 1848.
La parola alla Consigliera Accossato per l'illustrazione.
Al posto dell'Assessore Saitta, risponderà l'Assessore Valmaggia.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Bene, siamo molto contenti che l'Assessore Valmaggia estenda le sue competenze.
Con questo quesito torniamo su un tema che ha visto il Consiglio regionale dibattere molto spesso, non ultimo in una seduta specifica del Consiglio, che è quello della residenzialità psichiatrica.
Nel quesito facciamo riferimento al tavolo di monitoraggio che, a seguito di una mozione consiliare, è stato attuato dall'Assessorato con tutti i soggetti interessati; tavolo di monitoraggio che ci risulta essersi riunito nei giorni scorsi. Facciamo riferimento ancora a una nota che una serie di soggetti interessati al tema (Legacoop Sociali, Confcooperative



AGCI Solidarietà e Fenascop) hanno inviato a tutti i Consiglieri

richiamando le difficoltà di attuazione di quanto indicato nella DGR 30 sulla residenzialità psichiatrica e le preoccupazioni rispetto ai tempi di attuazione, oltre che al merito e alle modalità di attuazione della DGR stessa. Nello specifico, certamente il tema delle tempistiche è quello che preme maggiormente, rispetto al quale nella mozione approvata in Consiglio regionale c'era anche stata una richiesta specifica di attenzione.
A noi interessa essere aggiornati, come Consiglieri, sull'andamento dei lavori del tavolo di monitoraggio, tenendo anche conto che la scadenza dell'8 dicembre (scadenza per l'accreditamento delle strutture) è molto vicina, quindi ci preme sapere e chiediamo all'Assessore quali sono le risultanze del tavolo di monitoraggio e cosa si sta del pensando di fare in proposito.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valmaggia per la risposta.



VALMAGGIA Alberto, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Il tavolo istituito ai sensi della DGR 29/2016 ha il compito di monitorare l'applicazione della DGR con particolare riferimento alla salute dei pazienti, al sistema tariffario e ai risvolti occupazionali. La piena operatività del tavolo sarà raggiunta solo quando il percorso attuativo della DGR avrà avuto inizio e giungeranno con dati verificati dalle ASL informazioni concrete e circostanziate su eventuali criticità attuative.
L'Assessorato ha raccolto le criticità segnalate dai soggetti gestori delle strutture residenziali, che le hanno formalizzate con una nota lo scorso 23 ottobre. Queste criticità saranno oggetto di approfondimento in un incontro fissato proprio per giovedì prossimo, 16 novembre.
Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Interrogazione a risposta immediata n. 1850 presentata da Grimaldi inerente a "Nuovo Parco della Salute di Torino"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione a risposta immediata n. 1850.
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.
Risponderà nuovamente l'Assessore Valmaggia al posto dell'Assessore Saitta.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come sapete, i primi di ottobre la Conferenza dei Servizi ha approvato l'Accordo di programma per il nuovo polo ospedaliero di Torino in zona Lingotto, diciamo zona limitrofa alla nostra nuova sede regionale. Al tavolo erano presenti non solo la Regione, ma anche il Comune, l'Azienda Città della Salute, le Università e le Ferrovie dello Stato.
Come sapete, la variante urbanistica permette l'insediamento non solo dell'attività sanitaria, ma tratta anche la destinazione dei terreni che verranno di fatto liberati da dismissione degli attuali ospedali.
Il nuovo polo ospedaliero dovrebbe permettere di coniugare l'attività sanitaria, ma anche quella di didattica e di ricerca in quest'unica struttura.
Circa una settimana dopo la Conferenza, in apertura del convegno organizzato dall'Unione Industriale sul Parco della Salute e della Ricerca la Ministra ha comunicato, con un messaggio, l'impegno del Governo a disporre i finanziamenti statali per la struttura.
Salto in qualche modo tutta la parte economica.
Come sapete, negli scorsi giorni il Vicesindaco ha detto che l'organizzazione del Parco della Salute dovrà prevedere la contestuale progettazione e riutilizzazione delle aree del distretto sanitario delle Molinette, sempre all'insegna della fruizione pubblica, con residenze e spazi commerciali, in un contesto ambientale e paesaggistico caratterizzato dal fiume e dalla collina torinese. Inoltre, ha detto che la riqualificazione del complesso delle Molinette e del Sant'Anna dovrà essere guidata da uno studio unitario e sarà propriamente finalizzata a renderla parte integrante del tessuto cittadino, creando appunto spazi pubblici e aree verdi d'intesa con la Sovrintendenza; mentre, con riguardo al complesso Regina Margherita, è stata confermata la possibilità di procedere alla demolizione.
La Conferenza permanente per la programmazione sanitaria è composta per legge dal Sindaco della Città, dai Presidenti delle Conferenze dei Sindaci delle ASL e dai Presidenti della Provincia. Per questo noi ci siamo chiesti visto che ci eravamo impegnati lo scorso anno, quando abbiamo creato l'ASL unica TO1 e TO2, con la stessa Conferenza permanente per la programmazione sanitaria ad avviare un percorso appunto permanente sulla Città della Salute, ma soprattutto sul futuro dei quattro poli che insisteranno nell'unica Città della Salute stessa - se si sia avviato quel tavolo; se sia di fatto diventato permanente; se inizino a essere affrontante le prime questioni poste anche dalla Città di Torino e dalle Circoscrizioni coinvolte e cosa intenda fare l'Assessorato per evitare casi come tra l'altro abbiamo ancora discusso stamattina nell'ultimo question time - come quello dell'Oftalmico.
Occorre cioè capire quanto effettivamente, dopo la variante urbanistica, si sia aperto questo tavolo permanente di confronto con la Città capoluogo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
La parola all'Assessore Valmaggia per la risposta.



VALMAGGIA Alberto, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Proprio ieri nel tardo pomeriggio, durante il confronto organizzato dall'Università di Torino alla Cavallerizza sul Parco della Salute, tutti gli interlocutori presenti - dalla Regione con il Presidente Chiamparino all'Università con il Rettore Ajani, dalla Città di Torino con il Vicesindaco Montanari all'Azienda Città della Salute con il Commissario Zanetta - hanno confermato che si tratta di una progettazione partecipata.
Proprio questa sera, per fare solo un esempio, si ripeterà un incontro già avviato nei mesi scorsi con la Circoscrizione da parte dell'Azienda Città della Salute, che porterà aggiornamenti di dettaglio per illustrare gli sviluppi e condividere il più possibile gli scenari che impatteranno su temi come viabilità e trasporto pubblico.
Non possiamo quindi che confermare l'impegno di tutti i partner a lavorare con il massimo confronto.
Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1851 presentata da Rostagno inerente a "Svolgimento di iniziativa di protesta, promossa da una formazione politica, all'interno dei locali dell'Ospedale Oftalmico di Torino"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1851.
La parola al Consigliere Rostagno per l'illustrazione.



ROSTAGNO Elvio

Grazie, Presidente.
A livello di premessa, lo scorso 7 novembre il Comitato "Salviamo gli ospedali e la sanità piemontese", che è presieduto da un Consigliere regionale del Piemonte, ha diffuso un volantino per divulgare una manifestazione organizzata per protesta contro la chiusura dell'Ospedale Oftalmico di Via Juvarra a Torino.
Va considerato che l'iniziativa inizialmente era prevista per venerdì 10 novembre presso l'Aula Magna dell'Oftalmico, ma che la stessa si è poi tenuta presso i locali del nosocomio, in quanto l'Aula era occupata da una sessione programmata di esami universitari.
Ovviamente sottolineiamo che, a prescindere da qualunque considerazione nel merito della protesta al centro della manifestazione - e sottolineiamo anche la legittimità di ogni espressione democratica di dissenso - ci appare quantomeno discutibile l'utilizzo di una struttura ospedaliera pubblica per un'iniziativa che, di fatto, è promossa da singoli Consiglieri o comunque da una formazione politica.
Tuttavia si intende solo sapere si sia da considerarsi legittimo - e quindi replicabile in altri siti, in altre occasioni e anche da altri soggetti - l'utilizzo di locali di Aziende Sanitarie Regionali per iniziative politiche che siano proposte da singoli Consiglieri regionali da Gruppi consiliari o da associazioni politiche comunque denominate.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Per la Giunta regionale, risponde l'Assessore Valmaggia.



VALMAGGIA Alberto, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Il Consigliere Rostagno solleva un problema, quello dell'utilizzo degli spazi dell'Ospedale Oftalmico per iniziative politiche, non certamente nato con la riunione organizzata venerdì scorso.
Per ricostruire la vicenda, informo l'Aula che il Consigliere Vignale ha chiesto nei giorni scorsi all'ASL Città di Torino l'uso dell'Aula Magna per una riunione tesa ad organizzare la protesta contro la programmazione sanitaria della rete oftalmica cittadina in atto di realizzazione.
Peraltro, segnalo che la riunione di venerdì si è poi tenuta nella biblioteca e non in Aula Magna, sia per i numeri ridotti dei partecipanti sia perché l'Aula Magna era già occupata dall'Università degli Studi di Torino per lezioni ed esami dei futuri oculisti.
Faccio presente al Consiglio che negli ultimi due anni sono state numerose le iniziative politiche che si sono svolte all'interno dell'Oftalmico; ma alcuni Consiglieri lo sanno bene, avendovi partecipato direttamente o essendone stati gli organizzatori. Del resto, non è un mistero che nelle elezioni comunali di Torino una lista si sia proprio presentata, guidata da un medico dell'Oftalmico, e sappiamo che le riunioni politiche negli spazi dell'ospedale si sono ripetute, anche se magari nemmeno autorizzate.
Detto questo, ringrazio il Consigliere Rostagno per aver voluto sollevare il tema, oggi in Aula, dell'opportunità di utilizzare spazi di questo genere per organizzare iniziative politiche. Credo che ognuno di voi conosca le regole, ma conosca soprattutto i confini dell'opportunità dell'uso di certi spazi per azioni politiche: un conto sono le iniziative istituzionali e un altro le manifestazioni.
In ogni caso, la Regione Piemonte non ha titolo per autorizzare o meno l'uso degli spazi all'interno delle Aziende sanitarie (questo esercizio compete i vertici delle Aziende sanitarie), mentre i Consiglieri regionali dovrebbero da soli saper distinguere sull'opportunità di alcune scelte.
Grazie.


Argomento: Tutela del consumatore

Interrogazione a risposta immediata n. 1854 presentata da Bono, inerente a "Inchiesta malacarne"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1854, per l'illustrazione della quale ha la parola il Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Quest'interrogazione nasce dalla notizia, tramite i giornali, di un'indagine che ha portato a una serie di sequestri (procederanno le indagini), per quanto riguarda una partita di alimenti assolutamente non conformi, riguardanti la nostra regione.
Le indagini sono iniziate nel 2016, da parte dei Carabinieri dei NAS di Firenze, e si sono prolungate fino alla nostra regione. Si è parlato di un sequestro di mezza tonnellata di carne non conforme - un modo politically correct per dire carne avariata - destinata, purtroppo, a scuole (quindi ai nostri bambini e ai nostri ragazzi) e ai degenti degli ospedali.
Questa azienda, di cui non faccio il nome, si sarebbe aggiudicata l'appalto pubblico di forniture alimentari per diversi milioni di euro ovviamente assegnata in base ad un massimo ribasso, quindi una parte preponderante lo faceva il prezzo della valutazione dell'appalto, come purtroppo succede in tutti gli appalti pubblici.
È del tutto evidente che, a furia di abbassare il prezzo anche sulla fornitura di alimenti, incorreremmo sempre più in situazioni di questo tipo, perché oltre un certo prezzo ovviamente diventa difficile garantire che, come in questo caso, i tagli della carne siano rispettosi dei dati dell'appalto.
Il cibo era addirittura scaduto da diverse settimane ed era stato rifiutato da alcune ASL e scuole, ed era stato poi riprocessato - così sembra dalle informazione che abbiamo appreso dai giornali - e sottoposto a continui processi di congelamento e di scongelamento, cosa che ovviamente non induce a pensare a una buona conservazione delle derrate alimentare.
Ci sarebbero 19 indagati, tra cui sei commercianti, addirittura - nota dolente - alcuni veterinari delle ASL e alcuni responsabili di stazioni appaltanti. Non sappiamo esattamente quali e se sono coinvolti anche veterinari e dipendenti pubblici delle nostre Aziende sanitarie.
Questo ci ha preoccupato non poco.
Pertanto, sapendo anche che i fondi sulla sicurezza alimentare non aumentano, ma diminuiscono da anni, volevamo sapere dall'Assessore e dalla Giunta che misure intendono porre in essere per garantire che almeno nelle mense ospedaliere, già molto peggiorate nel corso degli anni, e nelle mense delle scuole, anche queste molto peggiorate nel corso degli anni, sia in termini di qualità sia in termini di pulizia e di igiene, vengano garantiti almeno gli standard minimi di sicurezza e di igiene.
Non diciamo che devono essere prodotti ancora freschi, genuini biologici e a chilometro zero, perché sarebbe chiedere troppo, anche se noi vorremmo puntare a quello, perché abbiamo visto che una sana alimentazione nelle mense ospedaliere riduce la lunghezza della degenza, però almeno garantire che non ci siano prodotti non conformi (e dico non conformi per non dire altro).
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Risponde l'Assessore Valmaggia; prego.



VALMAGGIA Alberto, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
L'Assessorato alla sanità comunica che è attualmente in corso un'inchiesta coordinata dalla Procura di Firenze, per competenza territoriale.
Dalle notizie riportate dagli organi di informazione risulta che la ditta al centro dell'inchiesta si è aggiudicata, nel mese di marzo 2017 l'appalto per forniture alla mensa dell'ospedale di Cirié, per carni bianche e uova.
L'appalto scadrà nel mese di marzo 2018, ma dal 9 novembre, in via precauzionale, l'ASL Torino 4 ha immediatamente sospeso gli ordini. Come affermato dal Direttore generale della ASL Torino 4, tutte le derrate sono soggette a costanti controlli, che hanno sempre avuto esiti positivi nell'ambito della procedura HACCP, il cui responsabile è il Direttore sanitario del presidio.
Sempre nella giornata di giovedì 9 novembre c'è stato un contatto tra l'ASL Torino 4 e l'Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi, rifornita dallo stesso fornitore, per valutare quali provvedimenti adottare. Anche l'ospedale San Luigi ha adottato lo stesso tipo di precauzione.
Gli Uffici della Direzione regionale veterinaria seguono con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda, sulla quale vi è un'inchiesta in corso.
Per quanto concerne il riferimento agli appalti e alle eventuali misure che la Regione potrebbe adottare, si rammenta che le Aziende sanitarie regionali seguono le disposizioni previste dalla legge in materia, che derivano da normative comunitarie nazionali.
Grazie.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1855 presentata da Valetti, inerente a "Connessione della linea To-Ceres nel passante ferroviario - Progetto c.so Grosseto con proseguimento dei treni nel passante senza rottura di carico"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1855.
La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Ci spiace per l'assenza dell'Assessore Balocco, che a lungo ha seguito questo progetto, comunque illustrerò i contorni di una vicenda che ci sta molto a cuore.
Si tratta del progetto del tunnel di corso Grosseto a Torino, per l'allacciamento della ferrovia Torino-Ceres al passante ferroviario.
Ricordiamo che questo è un progetto voluto dalla Regione Piemonte finanziato con fondi nazionali e regionali, che adesso ha subito uno stop dovuto a questioni di concertazione con i Comuni limitrofi, perché è mancato un momento di condivisione del progetto con il territorio.
È chiaro che ci sono dei problemi a trovarsi tutti d'accordo, quando il progetto deve essere eseguito, anche perché sono state annunciate modifiche in corso d'opera che non erano previste. Quello che crea perplessità è la compatibilità di quest'opera con la gestione attuale del Servizio Ferroviario Metropolitano.
Ci chiediamo, quindi, in che modo l'innesto di questa ferrovia si possa conciliare con il servizio attuale; se si potranno inoltrare treni che provengono dalla storica ferrovia Torino-Ceres (quindi anche dall'aeroporto di Caselle) verso altre destinazioni nel passante; se si sono rinvenuti scogli tecnici in questo percorso (relazionare, quindi, su quali modelli di esercizio la Regione o gli enti preposti, come l'Agenzia della Mobilità Regionale, hanno potuto creare, anche a livello di sperimentazione); se eventualmente, ci sono state interlocuzioni con la Rete Ferroviaria Italiana per capire come potrà essere gestito questo tipo di opera, una volta che il progetto sarà finito; infine, se potremo veramente vedere dei treni innestarsi nel passante senza creare problemi a una gestione ferroviaria che, già oggi, risulta essere piuttosto difficoltosa e problematica proprio nel nodo di Torino.



PRESIDENTE

Risponde l'Assessore Valmaggia; prego.



VALMAGGIA Alberto, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Con riferimento all'interrogazione, si segnala che il nuovo tunnel ferroviario di Corso Grosseto permetterà di connettere l'attuale linea Torino-Ceres, oggi percorsa dai treni sulla linea Servizio Ferroviario Metropolitano A, con il nodo di Torino e la Stazione di Porta Susa.
Il Servizio Ferroviario Metropolitano risulterà quindi esteso e potenziato verso l'area nord-ovest di Torino, Venaria, Borgaro, Caselle, il Ciriacese e le Valli di Lanzo, garantendo collegamenti diretti, veloci e frequenti sia verso il centro di Torino, sia verso l'aeroporto.
Con la conclusione dei lavori, i treni che percorreranno il tunnel di Corso Grosseto si inseriranno, a sud della Stazione Rebaudengo Fossata sulla linea lenta del passante (quella interamente dedicata ai treni del Servizio Ferroviario Metropolitano) verso la Stazione di Torino Porta Susa.
Nel 2008 era stata analizzata la possibilità di inserire 80 treni giorno dal passante alla Torino-Ceres nel corso dello Studio della Capacità del Nodo di Torino, realizzato dall'Agenzia.
Lo studio era stato effettuato con la collaborazione di RFI avvalendosi di software specialistici per la pianificazione di orari e per le analisi delle saturazioni delle linee ferroviarie.
La relazione finale e gli allegati che illustrano la finalità del lavoro svolto nelle sue varie fasi, dalla definizione dello scenario infrastrutturale e dalla progettazione degli orari fino all'analisi di saturazione, sono disponibili sul sito dell'Agenzia della Mobilità Piemontese alla pagina http://mtm.torino.it/it/piani-progetti/progetti-a scala-metropolitana/osservatorio-linea-torino-lione/studio-della-capacità del-nodo-di-Torino.


Argomento: Incarichi e consulenze esterne

Interrogazione a risposta immediata n. 1847 presentata da Vignale, inerente a "Bando a procedura pubblica ASL Vercelli"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1847, presentata dal Consigliere Vignale, che la illustra; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Da domani mi porterò l'elenco delle iniziative promosse dal Partito Democratico nelle Aule Magne degli ospedali, così darò risposta al collega Rostagno. Sono solo due negli ultimi quattro o cinque mesi! Così, poi, o si entra tutti, o non entra nessuno.



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Ma quelle avevano proprio il simbolo del partito, non erano iniziative di comitato.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, illustri la sua interrogazione.



VIGNALE Gian Luca

Ha ragione. Il fatto è che mi sembra un po' più interessante! Oggi, purtroppo, non è presente l'Assessore Saitta - ma avrà certamente fornito una risposta - perché credo che vi sia una situazione un po' anomala nell'ASL di Vercelli, che mi accingo a descrivere.
L'ASL di Vercelli pubblica un bando di mobilità per individuare due dirigenti psicologi all'interno della propria ASL. Il bando si conclude: viene presentata una sola domanda. Si riunisce la Commissione tecnica costituita in aprile, per verificare i requisiti di chi aveva presentato domanda e viene dato esito negativo. In data 23 ottobre 2017, non tramite ricorso o quant'altro, ma semplicemente tramite lettera di un legale, il soggetto che era stato dichiarato non avere i requisiti per accedere alla mobilità presenta ricorso.
L'ASL, che nel frattempo ha impiegato sei mesi per indire il bando costituire la Commissione e verificare che ci fossero gli estremi per arrivare o meno ad una mobilità, nell'arco di sette giorni in qualche modo smentisce la Commissione tecnica e, con deliberazione del 30 ottobre a firma del Direttore generale, ritiene invece idonea alla mobilità la stessa persona che, secondo la Commissione tecnica, non aveva i requisiti.
Quando parliamo di sanità, credo che ci si debba occupare anche di questi aspetti.
Il tema delle verifiche dei requisiti - ho rivestito, peraltro, anche l'incarico di Assessore al personale - non afferisce mai al soggetto che ha la potestà politica, cioè colui che governa un'azienda. Ma, proprio per questo motivo, vengono istituite delle Commissioni affinché, se si parla di titoli, siano le medesime a verificare.
Io mi pongo una domanda: se una Commissione ha verificato che non esistevano i presupposti, come può un atto del Direttore generale contraddire la sua stessa Commissione e dare l'assenso per il trasferimento? Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valmaggia per la risposta.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Il Consigliere Vignale solleva un caso che non era a conoscenza dell'Assessorato.
Interpellata la Direzione della ASL di Vercelli, apprendiamo che si tratta di un caso unico in assoluto, sul quale la Direzione aziendale informa di aver agito in correlazione a un ricorso gerarchico presentato da un legale, per conto di un candidato e per evitare un contenzioso.
In ogni caso, poiché si tratta di una procedura di mobilità, non esiste al momento certezza che l'azienda cedente conceda il necessario nulla osta al soggetto richiedente.
Non so se sia soddisfatto o meno della risposta, ma è quello che c'è scritto e questo è quanto le ho letto.
Grazie.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione a risposta immediata n. 1856 presentata da Andrissi inerente a "Rispetto degli indirizzi regionali circa i rifiuti indifferenziati contenuti nel Piano di gestione dei rifiuti urbani nelle more dell'approvazione ed attuazione del disegno di legge n. 217"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1856.
La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Parliamo del Consorzio Basso Novarese, che è giunto alla terza gara d'appalto per la gestione dei rifiuti indifferenziati, per il loro smaltimento.
La situazione è questa: noi abbiamo approvato un Piano rifiuti regionale che ha portato via parecchio tempo alla IV Commissione. Mi ricordo che l'Assessore si lamentò dei circa nove-dieci mesi che perdemmo nella discussione per redigere questo Piano regionale rifiuti.
Effettivamente il Piano prevede che la gestione dei rifiuti in Piemonte sia fatta seguendo i principi anche della legge n. 152, dell'autosufficienza che vi sia almeno per ogni ambito ottimale un impianto complesso per il loro trattamento. Parliamo sempre di rifiuti indifferenziati.
Ciò nonostante, il Consorzio Basso Novarese è arrivato alla terza gara d'appalto, nel cui capitolato non prevede alcuna indicazione che si rifaccia alle prescrizioni del Piano regionale rifiuti. Quindi, noi ci chiediamo se era proprio necessario perdere tutto quel tempo se, il giorno dopo che è stato approvato il Piano, i consorzi effettivamente possono fare quello che ritengono più idoneo alle loro aree, senza tener conto di quanto prescritto dal Piano stesso.
Per questo motivo poniamo una domanda, per sapere come si intenda far sì che gli attuali Consorzi di bacino rispettino gli indirizzi regionali del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione nelle more dell'approvazione ed attuazione del disegno di legge n. 217.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valmaggia per la risposta.



VALMAGGIA Alberto, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
In riferimento alle preoccupazioni evidenziate, si premette che, in pendenza dell'approvazione del disegno di legge n. 217, cioè in questa fase transitoria, la disciplina della governance del sistema è dettata dalla legge n. 24/2002, che all'articolo 5, comma 4, a proposito del Piano regionale di gestione dei rifiuti, stabilisce che le disposizioni del Piano regionale sono vincolanti per i Comuni, per le Province e gli altri Enti pubblici, nonché per il concessionario o affidatario dei pubblici servizi per i soggetti privati. Analoga norma è contenuta nel disegno di legge richiamato.
Quindi, tutti i soggetti preposti alla governance sui rifiuti sono tenuti al rispetto degli obiettivi posti dal Piano regionale sin dalla sua approvazione. Con l'approvazione del DDL si modifica solo la dimensione degli ambiti territoriali di riferimento, mentre permane comunque il doppio livello di governo tra il sistema di raccolta (consorzi di area vasta coincidenti con il territorio provinciale) e gestione del recupero e smaltimento dei rifiuti. La Conferenza d'Ambito passa nel nuovo disegno di legge dal livello territoriale provinciale al livello regionale.
Si evidenzia che gli obiettivi programmatici sono riassunti nella tabella al punto 12.9 del Piano regionale e che sono suddivisi in obiettivi a breve (2020), a medio (2025) e a lungo termine (2030).
Detti obiettivi, per quanto attiene alla fase della raccolta, sono governati dai Consorzi di bacino, mentre quelle inerenti al recupero e allo smaltimento sono governati dall'Associazione di ambito territoriale ottimale.
Venendo al caso novarese oggetto dell'interrogazione, il Consorzio Basso Novarese ha indetto la gara per conto dell'Associazione di ambito territoriale novarese, soggetto competente al governo di tale fase di gestione dei rifiuti. Riguardo allo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi, occorre sottolineare che deve essere garantita l'autosufficienza a livello regionale, come d'altronde stabilito, oltre che dalla norma regionale, anche dall'articolo 182 del decreto legislativo 152 che introduce il divieto di smaltire rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti. Tale autosufficienza deve, quindi, essere considerata elemento alla base di ogni possibile valutazione da parte dell'Associazione di ambito territoriale ottimale al fine di garantire che la gestione dei rifiuti urbani si conformi a qualsiasi gestore essi vengano affidati agli obblighi stabiliti a livello nazionale e regionale.
Tutti gli atti attuativi della governante, dunque, e anche i bandi per la gestione dei rifiuti, che travalicano i limiti temporali stabiliti dal Piano, dovranno conformarsi agli obiettivi ivi previsti, nonché alla legislazione vigente.
A questo proposito, va precisato che qualora il rifiuto urbano trovi destinazione presso un impianto di recupero energetico, fosse esso anche collocato al di fuori del territorio regionale, tale soluzione non andrebbe a contrastare con il principio di autosufficienza regionale dello smaltimento; inoltre, tale soluzione rispetterebbe anche la più recente legislazione nazionale in materia, discendente dall'articolo 35 della legge 164 e dal DPCM 10 agosto due 2016.
Spetterà agli Uffici regionali competenti in materia a verificare che Consorzi ed Ambiti ottemperino quanto contenuto all'interno della pianificazione regionale dei rifiuti, come peraltro già si provvede da diversi anni sull'intero territorio regionale, evidenziando tempestivamente qualsiasi operazione che dovesse risultare in contrasto con le disposizioni vigenti.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Valmaggia.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1852 presentata da Caputo, inerente a "Inquadramento del personale dei Centri per l'impiego"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1852.
La parola alla Consigliera Caputo per l'illustrazione.



CAPUTO Valentina

Grazie, Presidente.
Con questa interrogazione si chiedono approfondimenti in merito all'inquadramento del personale dei Centri per l'impiego, che sappiamo essere distribuiti in maniera capillare sul nostro territorio e anche svolgere un'importante funzione. Soltanto per citarne alcune, si parla delle funzioni basilari, quali quelle dell'inserimento lavorativo, dello stato di disoccupazione, della fornitura di servizi di orientamento, di proposte di riqualificazione e formazione professionale, nonché della stabilizzazione di contratti di lavoro e regolarizzazione del lavoro.
Secondo la legge regionale n. 34, all'articolo 6, la Regione si avvale per la competenza di questa materia dell'Agenzia Piemonte Lavoro (APL), che ha il compito di coordinare e gestire i Centri per l'impiego.
Tuttavia, l'articolo 16 della legge 23 ha attuato, per la Regione Piemonte, il riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province, in attuazione della legge Delrio, la n. 56, e qui l'APL è stato identificato come Ente cui competono le funzioni di coordinamento e di gestione dei servizi per l'impiego.
Sulla base di questa legge citata, la Delrio, si sta delineando un assetto in base al quale i Centri per l'impiego vengono inquadrati e gestiti dalla APL; questo ovviamente ha suscitato delle preoccupazioni da parte dei dipendenti e anche un po' di disorientamento. La Giunta regionale, peraltro, ha già manifestato l'impegno ad assumere nessun ruolo programmatorio, perché la funzione della nostra Regione - lo sappiamo bene è quella della programmazione, ma anche di riassumere, ovviamente, la funzione mercato del lavoro e politiche attive e del personale dei Centri per l'impiego, in modo tale da rilanciare con efficacia e con la massima adeguatezza una politica attiva sul tema del lavoro.
Tuttavia, a oggi non sembrano essere ancora molto chiare le decisioni operative che vengono assunte nel merito; di recente, a ottobre, bisogna anche ricordare che è stata votata all'unanimità una mozione, sempre nel merito di questo tema, ed è proprio per questo che si interroga l'Assessore competente per sapere quali possano essere le modalità che la nostra Regione intende perseguire per prendersi carico direttamente della funzione mercato del lavoro e politiche attive del lavoro e anche del personale dei Centri per l'impiego, per riuscire a far fronte a questa situazione di emergenza e disorientamento che ancora vige.



PRESIDENTE

Grazie, collega Caputo.
La parola all'Assessora Pentenero per la risposta.



PENTENERO Giovanna, Assessora al lavoro

Grazie, Presidente Il percorso di transizione della funzione, legata al mercato del lavoro e allo strumento operativo, cioè i Centri per l'impiego è un percorso che è durato due anni e che immaginiamo, anzi, speriamo e auspichiamo, con tutte le nostre forze, perché vuol dire poter portare avanti una serie di politiche che sono state intraprese nel frattempo, si possa concludere con l'approvazione della norma di stabilità del 2017.
L'allocazione della funzione del mercato del lavoro e delle politiche attive è stata comunque già definita dalla Regione Piemonte, attraverso la legge regionale di riordino delle funzioni, cioè la legge 23 del 2015, di contestuale modifica, che si fece in allora all'interno di quest'Aula della legge 34 del 2008. L'Agenzia coordina e gestisce i Centri per l'impiego, di cui all'articolo 20, secondo quanto previsto dall'articolo 16 della legge regionale 23-2015 e definito dalla Convenzione, di cui all'articolo 11, comma 1 del decreto legislativo 150, ovvero del Jobs Act assicurando l'erogazione dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro, di cui all'articolo 18, comma 1 del decreto legislativo 150, nonch dei servizi per il collocamento mirato dei disabili, di cui alla legge 12 marzo due 1999, cioè la legge 68.
In continuità con il regime transitorio definito per il personale dei Centri per l'impiego e in attuazione di quanto verrà disposto dalla legge di stabilità, dove peraltro un emendamento, che è stato presentato dalla Conferenza delle Regioni, prevede la definizione della norma transitoria, è intenzione della Giunta regionale confermare, in via definitiva, il personale dei centri per l'impiego all'Agenzia Piemonte Lavoro, proponendo un ulteriore adeguamento alle norme transitorie previste dalla legge di stabilità, rispetto alla legge regionale n. 34, in continuità con gli indirizzi che sono stati definiti dalle leggi che ho citato in precedenza.
Va precisato - questo, forse, è l'elemento che a oggi desta preoccupazione e perplessità - che già all'articolo 8, comma 2, della legge 34 e le modifiche che sono state fatte facendo riferimento all'applicazione della legge n. 23 a seguito dell'approvazione della legge Delrio, si definisce l'equiparazione di fatto del trattamento giuridico economico, di previdenza e quiescenza del personale dell'Agenzia per l'impiego ai indipendenti regionali.
Il trattamento giuridico economico di previdenza e quiescenza del personale è regolato dalle disposizioni relative ai dipendenti regionali. È intenzione inserire nel nuovo articolato della legge, cioè della legge 34 una norma di salvaguardia per assicurare la continuità dei rapporti di lavoro presso la Regione Piemonte, in caso di eventuale cessazione dell'ente strumentale. Ovviamente, l'applicazione della norma transitoria della legge di stabilità è la norma di riferimento cui ci atterremo per definire i passaggi.
Che cosa dovrà prevedere la norma transitoria? Che il passaggio non pu avvenire soltanto dal 1° gennaio, ma avviene durante un arco temporale all'interno del quale è possibile prevedere tutti i passaggi necessari ed opportuni, affinché si possa arrivare alla nuova organizzazione dei Centri per l'Impiego dove, ricordo, avranno un ruolo uguale a quello dei dipendenti regionali e, soprattutto, - ed è l'aspetto qualificante dell'attività attribuite ai Centri per l'Impiego - un'organizzazione autonoma.
Anche l'attribuzione dell'organizzazione stessa prevede posizioni e attribuzioni legate a quella che sarà la nuova organizzazione dell'ente stesso, che avrà una trasformazione da 30 dipendenti a circa 500. Inoltre è la modalità con la quale noi potremmo prevedere il potenziamento dei Centri per l'Impiego e quindi dare operatività a un'azione che è rimasta per troppo tempo (due anni) in fase di convenzione e, ovviamente, in fase di transizione.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.



(Alle ore 15.11 la Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta ha inizio alle ore 15.14)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Balocco, Baricco, Cerutti, Ferrari e Gariglio.
Non è presente l'Assessore Saitta.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame del disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta antimeridiana è proseguita l'illustrazione degli emendamenti relativi all'articolo 1.
Emendamento rubricato n. 80) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Con quest'emendamento, chiediamo di incrementare, con 100 mila euro sui tre anni (2017-2018-2019), il capitolo 128703, per aumentare l'impegno nella diffusione dell'informazione in campo energetico.



PRESIDENTE

Chiedo scusa: se volete un caffè, lo posso portare, compatibilmente con il mio salvadanaio! Assessora Pentenero e Consigliera Caputo, per cortesia sedetevi. Accomodatevi tutti.
Prego.



BERTOLA Giorgio

Dicevo: incrementare l'impegno nella diffusione dell'informazione in campo energetico, per attività volte agli operatori. La legge è la 23 del 2002, visti gli importanti ritorni in ambito di crescita e sviluppo del territorio.
Non c'è dubbio che, nonostante che a livello di programmazione energetica non esista ancora un Piano coordinato della Regione, ci sono degli interventi che possono portare sviluppo sul territorio. C'è peraltro, una proposta di legge che non è a nostra prima firma, ma che abbiamo firmato convintamente e che vede le firme dei Consiglieri delle diverse forze politiche, che riguarda, ad esempio, l'istituzione di comunità energetiche.
Noi pensiamo che, su questo, ci debba essere la giusta attenzione e che, essendoci un apposito capitolo del bilancio, debba essere dedicato anche un intervento nel bilancio stesso.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Emendamento rubricato n. 162) presentato da Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 161) presentato da Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Illustro entrambi gli emendamenti, che sono sulla stessa tematica.
Chiediamo il trasferimento dei fondi alle Province, sia in merito al personale impiegato nei servizi ambientali sia in merito alla Polizia provinciale.
Naturalmente, questa necessità si pone in un ragionamento di principio che abbiamo già portato avanti, legato alle necessità dei trasferimenti di risorse alle Province, in un percorso che già conosciamo e con una preoccupazione che abbiamo: quella legata al sostegno di questi enti che nel tempo, hanno visto assottigliarsi sempre di più le risorse e, pertanto oggi si trovano in grandi difficoltà.
Quindi, sia la Polizia sia gli impiegati dei servizi ambientali sono realtà che con le deleghe in capo alle Province hanno una funzione importante. Di conseguenza, necessitano di risorse e di sostegno.
Auspichiamo che, all'interno dell'assestamento, l'attenzione alle Province possa essere di sostanza.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Berutti.
Emendamento rubricato n. 195) presentato dal Consigliere Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 195) interviene sulla.



PRESIDENTE

Colleghi, se è possibile fare un po' di silenzio: non in modo eccessivo, poco poco.
Prego.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 195) interviene su una buona legge regionale (la legge 23 del 2007), che venne votata nel periodo del Governo del centrosinistra per progetti di aumento della sicurezza sul territorio.
Devo dire che vennero investiti alcuni milioni di euro che portarono ad alcuni progetti buoni e ad altri, diciamo, meno buoni, ma questa ovviamente è una mia valutazione. Portarono, soprattutto, la possibilità per alcune Amministrazioni comunali di installare e di mettere in rete delle telecamere di sicurezza.
Oggi vediamo come questo sia sempre di più uno strumento di dissuasione, uno strumento fondamentale per l'effettuazione delle indagini relativamente ai reati che possono essere compiuti. Pertanto, noi crediamo che, dopo molti anni, la legge 23 dovrebbe tornare a essere finanziata magari con alcuni accorgimenti.
All'interno del territorio regionale abbiamo migliaia di telecamere siano esse installate privatamente o da soggetti pubblici. Per esempio, le aziende di trasporti le installano in quasi ogni città.
Il limite vero è che tutte queste telecamere, o gran parte di queste non sono in rete, pertanto viene meno una potenzialità significativa. Altre volte, abbiamo dei duplicati, nel senso che abbiamo telecamere vicine semplicemente perché una è utilizzabile dal pubblico e un'altra no.
Vi sono alcuni sistemi - non soltanto quello statunitense - che prevedono l'obbligatorietà di condivisione del dato, qualunque telecamera sia posizionata, non soltanto successivamente al compimento di un reato, ma anche precedentemente. Noi crediamo comunque che il finanziamento della legge 23, cioè la legge sulla sicurezza, sia importante.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 211) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
L'emendamento l'ho già illustrato nell'intervento di replica: è lo spostamento delle risorse al fondo di riserva.



PRESIDENTE

Prima dell'intervento del Vicepresidente Reschigna, la Giunta ha chiesto e ottenuto il contingentamento dei tempi per la necessità politica di licenziare il provvedimento di assestamento in serata. Il contingentamento prevede, per il Gruppo del Partito Democratico.
Dalla Capigruppo. Prego, collega Vignale.



VIGNALE Gian Luca

È evidente che, ai sensi dell'articolo 69.



PRESIDENTE

Certo, capisco. Scusi.



VIGNALE Gian Luca

Voglio solo capire, nel senso che nella Conferenza dei Capigruppo di questa mattina lei ha avanzato alcune ipotesi, una delle quale era anche quella del contingentamento. Da quello che mi risulta - essendo presente non penso di aver preso un abbaglio - non mi sembra che la Conferenza dei Capigruppo a maggioranza abbia determinato il contingentamento: era un'ipotesi, così come quella di rinviare gli ordini del giorno; tant'è che abbiamo chiesto - come poi è avvenuto - al Vicepresidente di fare una Capigruppo informale per avere notizie rispetto alla risposta relativamente a emendamenti e ordini del giorno.



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io a sostegno del Consigliere Vignale; d'altronde avevo appena chiesto al Vicepresidente Reschigna conferma del contingentamento, ma adesso, poiché i colleghi avevano.



PRESIDENTE

Chiedo scusa. Comprendo, perché ci possono essere delle incomprensioni ci mancherebbe altro. Tuttavia io ho illustrato anche i tempi. Erano le diverse opzioni, certo.
Leggo solo l'articolo, giusto per dare chiarezza a chi ci ascolta, non solo per gli addetti ai lavori. Articolo 69, comma 6: "Quando è in discussione la legge finanziaria, il bilancio, il rendiconto l'assestamento o altro argomento di rilevante importanza, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari definisce" - non c'è pertanto un'autorizzazione - "la durata del dibattito e il tempo a disposizione per ogni singolo Gruppo", e così via.
Quindi la Giunta lo ha chiesto, i tempi sono stati delimitati e adesso vi definisco nel dettaglio i minuti. Mi chiedo qual è.
Prego.



FREDIANI Francesca

Abbiamo il linguaggio di genere e ormai siamo tutti.
Però, Presidente, stavo parlando e volevo soltanto finire il discorso.
Come diceva il Consigliere Vignale, in sede di Capigruppo si erano valutate due possibilità, e mi sembra che si sia scelta la seconda, che era per l'appunto quella di confrontarci in una Capigruppo informale, che di fatto c'è stata, sul contenuto degli ordini del giorno, per valutare l'approvazione o meno.
In realtà, siamo rimasti un po' sospesi perché non abbiamo ancora un quadro preciso.



PRESIDENTE

Il quadro preciso è chiaro?



FREDIANI Francesca

Ci rinuncio. Ma la prossima volta che mi dite Consigliera o mi fate chiamare Assessora da qualcuno.



PRESIDENTE

No, questo no. Scusi collega, è una differenza di ruoli: il Presidente del Consiglio regionale, in questo momento, su richiesta della Giunta, ha chiesto il contingentamento dei tempi. Lo abbiamo discusso nella Conferenza dei Presidenti; se lei vuole stare un'oretta, due ore o tre ore a disquisire su questioni che non sono oggetto di discussione.
No, perché è stato deciso questo. C'erano due opzioni.
Non può dire che io le tolgo la parola.



FREDIANI Francesca

Come no?



PRESIDENTE

No, perché le sto dicendo che il Vicepresidente, che è qui davanti a me, che rappresenta la Giunta, ha chiesto questo. Poi, se lei, il Consigliere Vignale o altri non hanno interpretato la stessa cosa che ha interpretato il Presidente del Consiglio, in questo momento però la volontà della Giunta è quella del contingentamento dei tempi.
Mi state chiedendo di nuovo una Capigruppo? Vicepresidente Reschigna vuole dire la sua?



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Ma chi se ne frega! Eviterei, insomma.
Confermo che stamani la Giunta ha chiesto il contingentamento dei tempi e confermo che, durante la seduta dei Presidenti dei Gruppi, il Presidente Laus ha pure attribuito i minuti di spettanza di ogni Gruppo.



PRESIDENTE

Allora, dato che non ci siamo capiti, perché io mi sono espresso male e sono stato l'unico a interpretare la volontà della Giunta, chiedo all'Aula: visto che c'è una richiesta da parte della Giunta, in base all'articolo 69 del Regolamento, comma 6, la maggioranza nella Conferenza dei Presidenti dà l'okay. Quindi in questo momento sia attiva il contingentamento dei tempi.
Se poi mi state chiedendo una Capigruppo adesso, io ve la concedo e rimoduliamo nuovamente, per il tempo perduto, il contingentamento dei tempi: significa che avrete meno tempo per argomentare i vostri emendamenti o atti di indirizzo, né più né meno.
Comprendo, collega Vignale, che magari c'è stato il dubbio perché vi erano le due opzioni e non aveva ben interpretato che la Giunta aveva optato per questa.
La Giunta ha fatto richiesta ed è stata accolta la richiesta. Adesso se volete, facciamo di nuovo una Conferenza dei Presidenti.
La parola al Consigliere Rostagno.



ROSTAGNO Elvio

Se dobbiamo riunirci come maggioranza, ovviamente noi siamo d'accordo.



PRESIDENTE

Ma questo non si definisce in Aula: si definisce nella Conferenza dei Presidenti!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Non ci siamo capiti: andiamo avanti.
Il Gruppo del Partito Democratico può utilizzare 108 minuti (il conteggio è già aggiornato), il Gruppo Art. 1 12, il Gruppo del Movimento 5 Stelle 42, il Gruppo di Forza Italia 36, il Gruppo Chiamparino per il Piemonte sei, il Gruppo di Scelta Civica sei, il Gruppo dei Moderati sei il Gruppo di SEL sei, il Gruppo della Lega Nord 12, il Gruppo di Fratelli d'Italia sei, il Gruppo Misto Movimento per la Sovranità sei, il Gruppo Misto Movimento libero e indipendente sei. Totale del tempo: quattro ore e 30 minuti, suddiviso per 42 Consiglieri. Non sono stati conteggiati gli Assessori e il Presidente della Giunta regionale.
La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Allora, intervengo brevemente per confermare che la Giunta dà parere negativo.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, colleghi!



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Dicevo che intervengo per confermare che la Giunta.
Io posso anche evitare di replicare! Grazie.



PRESIDENTE

Missione 01.1: emendamento rubricato n. 3).



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Silenzio in aula! Silenzio in aula, colleghi! Vale per tutti e vale per il Vicepresidente della Giunta: silenzio in aula. Stava partendo la votazione! Se volete e se c'è silenzio in aula, prima che si voti il Vicepresidente Reschigna può fare il suo intervento.
Prego, Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Prendo la parola per confermare il parere negativo della Giunta su tutti gli emendamenti. Questo parere negativo è dovuto al fatto che è dovere dell'Assessore al bilancio garantire il rispetto degli equilibri di bilancio, visto che siamo alla fine dell'anno.
In secondo luogo, però, vorrei aggiungere molto sinteticamente alcune questioni. Con questo assestamento noi lavoriamo, nel raccordo tra la chiusura del bilancio 2017 e il bilancio 2018, anche con l'obiettivo e con lo scopo che alcune delle questioni e alcuni dei temi emersi nel dibattito di illustrazione degli emendamenti e nel dibattito generale che si è svolto possano essere accolti. Mi riferisco in modo particolare ad alcune questioni che hanno impegnato il Consiglio regionale.
Primo problema: che cosa facciamo dopo gli eventi incendiari che hanno coinvolto grandi e significativi pezzi del territorio? In questo momento ribadisco che quanto contenuto nell'assestamento di bilancio - cioè l'aver resi obbligatori tre capitoli, che sono tutti quelli collegati a interventi sugli incendi che, ripeto, hanno coinvolto pezzi significativi della comunità piemontese - significa che la Giunta è autorizzata a prelevare dal fondo di riserva le risorse per il pagamento delle spese dei mezzi, il pagamento di tutte le attività, nonché, raccogliendo la sollecitazione che è stata avanzata dal Consiglio regionale, le spese relative al ripristino di attrezzature personali o collettive delle squadre degli AIB che sono state impegnate durante questi eventi. Quindi, con il fondo di riserva, non appena avremo compiutamente i conti che oggi non abbiamo, e per cui quindi non possiamo neanche stanziare delle risorse, questo è l'obiettivo che ci poniamo.
Non ha senso che impegniamo in assestamento di bilancio risorse per investimenti sul ripristino delle aree, perché queste risorse non sono spendibili da qui alla fine dell'anno. E secondo le disposizioni contabili del D.Lgs. 118 non possiamo più, in sede di bilancio, stanziare delle risorse che non diventino liquidabili nel corso dell'esercizio.
Confermo però che il Presidente Chiamparino ha avanzato una richiesta formale al Ministero della Coesione sociale affinché si possa accedere alle risorse residue legate ai Fondi di sviluppo e coesione sociale per il Piemonte sull'arco di programmazione 2017-2020. Noi, per la precisione avevamo ancora disponibili e da destinare 82.290.000 euro: 40 milioni sono bloccati, al fine di valutare le possibilità di un'operazione di ristrutturazione - se ci saranno le condizioni, attraverso un piano industriale convincente, credibile e finanziabile in tutte le sue parti che riguardi il risanamento di GTT e 40 milioni sono stati destinati a interventi sulla rinaturalizzazione, sulla realizzazione di strade forestali e di percorsi tagliafuoco sulle aree colpite (e non solamente su quelle) e sulla pulizia di fiumi e di torrenti di competenza regionale perché questo è un elemento importante che è stato sollecitato più volte anche dal dibattito consiliare.
In merito al raccordo tra il 2017 e il 2018, voglio rappresentare che noi stiamo lavorando affinché, licenziata la legge di bilancio (che sarà accompagnata da un preconsuntivo), possano essere individuate delle risorse su avanzo vincolato dell'esercizio 2017 da destinare a ipotesi di transazione tra Regione Piemonte, Agenzia per la mobilità regionale e GTT (per quanto riguarda le partite di dare e avere tra GTT e l'Agenzia per la mobilità regionale), nonché per finanziare una serie di interventi assolutamente indispensabili, soprattutto nell'area metropolitana torinese legati al dissesto idrogeologico, anch'essi eredità del passato.
Si tratta di fondi che 14-15 anni fa sono stati assegnati alla Regione Piemonte e che 14-15 anni fa sono stati utilizzati per altri scopi, nonch a garantire la copertura totale delle quote di disavanzo, così come saranno rimodulate dopo l'approvazione della legge di bilancio, per gli esercizi '18 e '19, in modo tale che, non solo tutta la legislatura regionale abbia questa possibilità, ma anche il primo anno della nuova legislatura regionale non si trovi di fronte a questo impedimento. Però rimangono queste urgenze e queste emergenze, che devono essere valutate.
Nel merito delle questioni, voglio dire che già nell'assestamento di bilancio sono state poste risorse importanti, per quanto riguarda un programma di sviluppo del turismo montano, invernale ed estivo.
Non riteniamo che con queste risorse, sia pure importanti, si debbano considerare esaustive tutte le questioni che oggi sono necessarie per il rafforzamento di un'area così significativa e importante dell'economia piemontese.
Crediamo che, nel lavoro che stiamo portando avanti di valutazione di fondi rotativi, o sul recupero di assegnazione fatte negli anni passati sulla legge 4 e sulla legge 18, se non sono partite nel 2018 possano esserci ulteriori risorse che possiamo mettere in campo, e con quelle risorse poter ulteriormente implementare la politica di investimenti in ambito turistico montano all'interno della nostra Regione.
Mi sembra sia una delle priorità sollevate all'interno della discussione, anche in modo particolare, per quanto riguarda il complesso delle stazioni cosiddette minori, che vanno incontro a momenti complicati non tanto la scadenza tecnica e formale degli impianti, ma con la necessità di interventi significativi sotto il profilo dell'adeguamento tecnologico degli impianti.
Così come condividiamo il fatto che nel 2018 possano essere destinate ulteriori risorse sulla lotta alle zanzare, perché consideriamo che questo sia un obiettivo di prevenzione della salute, all'interno di pezzi significativi della realtà piemontese.
Sotto questo profilo, numerose sono state le sollecitazioni emerse nel corso del dibattito; numerose sono state le sollecitazioni che anche nei mesi scorsi, da parte di diversi Gruppi consiliari, sono state portate.
Per noi, questa rappresenta una priorità.
Per quanto riguarda gli altri obiettivi che ci poniamo, lo ripeto: in questo momento per noi è già rilevante, importante e significativo cercare di garantire che nel 2018 e nel 2019 non ci siano diminuzioni di capacità di spesa, per quanto riguarda le politiche sociali, il diritto allo studio normale, il diritto allo studio universitario e, soprattutto, il cofinanziamento dei fondi strutturali europei.
Questi sono gli obiettivi che riteniamo di dover perseguire anche durante questa fase della legislatura regionale, anche come elemento di raccordo tra la discussione che si è svolta in Consiglio regionale e la prossima discussione sulla legge di bilancio.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Iniziamo le votazioni degli emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 92), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 95), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 94), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 172), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 83), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 93), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 97), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 98), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 187), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 198), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 202), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 99), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 170), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 173), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 231), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 101), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 100), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 102), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 105), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 103), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 191), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 104), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 106), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 109), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 110), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 112), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 107), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 111), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 108), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 113), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 196), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 115), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 114), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 177), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 176), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 180), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 116), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 117), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 190), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOETI



PRESIDENTE

Andiamo avanti con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 118), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Sia riportato a verbale il voto favorevole dei Consiglieri Bono e Campo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 185), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 182), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 183), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 119), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 120), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario..
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 84) , sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 121), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 86), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 122), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 85), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 91), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Sia riportato a verbale il voto favorevole del Consigliere Bono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 123), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 206), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 124), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 200), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 201), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 192), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 205), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 194), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 125), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 126), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 87), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 135), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 178), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 40), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 130), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 129), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 127), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 128), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 226), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 227), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 47), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 207), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 89), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 210), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 225), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 132), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 88), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 131), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 133), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 184) è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 139), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 230), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 90), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 224), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 137), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 138), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 203) è ritirato dai proponenti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 136), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 134), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 140), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati n. 141) e n. 142) sono ritirati dai proponenti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 52), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 96), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 171), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 54), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 186), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 60), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 61), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 62), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 59), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

Procediamo ancora con la votazione degli emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 58), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 181), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 199), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 63), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 64), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 65), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 66), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 67), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 144) è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 68), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 69), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 143 è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 70), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 71), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 189), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 193), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 197), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 145), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 208), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 209), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 179), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 204), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 146), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 150), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 151), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 149), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 148), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 147), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 73), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 152), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 188), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 72), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 153), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 156), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 154), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 155), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 76), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 74), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 75), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 77), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 160), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 174), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 175), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 157), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 159), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 158), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 78), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 79), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 80), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 162), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 161), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 195), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 211).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 ter Emendamento rubricato n. 232) presentato da Valle e Appiano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Valle per l'illustrazione.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento diamo alla Giunta l'autorizzazione e la facoltà di utilizzare quel milione e mezzo che abbiamo accantonato con l'emendamento approvato poc'anzi, per incrementare eventualmente il fondo di dotazione della Fondazione per il Libro.
Questo si rende necessario, non solo per autorizzare la Giunta all'utilizzo di quei fondi, che - mi spiego bene, per chiarezza, visto che se ne è discusso tanto in questi giorni - non servono a saldare i conti progressi coi debitori, ma servono a rinforzare il capitale. Servirebbero se la Giunta riterrà di utilizzarli in questo senso, confrontandosi con i soci e con gli altri interessati privati, che potrebbero investire anche loro nel mantenimento del percorso della Fondazione - quello che si sta valutando in questi giorni - a rinforzare il capitale e, quindi, a rendere più solida una realtà che, a nostro giudizio, merita di essere preservata.
Mi fermo qui; eventualmente poi nel dibattito avremo modo di tornarci.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Posto che l'emendamento è arrivato un po' tardi, diciamo così, è assolutamente anomalo, nel senso che - non entro nel merito, ma entro nel metodo, e vorrei che il Presidente mi ascoltasse - noi abbiamo analizzato tutti gli articoli del disegno di legge; dopodiché, come sempre avviene siamo arrivati all'articolo 1, per cui non credo - lo dico in modo sommesso che sia un emendamento ammissibile.
C'è invece una questione di merito che riguarda l'Assessore Reschigna.
È evidente che, se la motivazione con cui si respingono gli emendamenti presentati dai Gruppi consiliari, in questo caso di opposizione, è quella che vi è mancanza di cassa e invece c'è una dotazione sul fondo di riserva di un milione e mezzo di euro - a fronte dell'anno 2017, quindi non dall'anno 2018 - allora o è vero questo, cioè o questo emendamento ha copertura e non hanno copertura gli altri e, quindi, un'ipotetica copertura esisteva ma è stata utilizzata per questo emendamento, oppure la motivazione con cui il Vicepresidente ha dato il parere negativo rispetto agli emendamenti di cui all'articolo 1 non è corretta.
Non sono entrato nel merito del tema del Salone del Libro, dopodich credo che un intervento al riguardo sia necessario e sarebbe stato utile che il Consiglio l'avesse affrontato. Infine, segnalo - questo è, diciamo galateo politico - che fare una lunga discussione sull'assestamento in cui non si tiene conto di tutti gli emendamenti di merito presentati dall'opposizione - o, se credete, dal mio Gruppo, non voglio interpretare il parere di nessuno - mentre però si trova un milione e mezzo sull'emendamento presentato non dalla Giunta, ma dalla maggioranza a firma di due Consiglieri, non mi sembra né elegante né corretto. Poi potremmo entrare nel merito del fatto se quest'emendamento si può votare oppure no.



PRESIDENTE

Prego, Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per puntualizzare un aspetto sulla tempistica, non chiudo la discussione, sia ben chiaro.
Siamo arrivati in Aula con l'allocazione di un milione e 400 mila euro sul capitolo delle fondazioni e partecipate. Ho spiegato che, non sapendo in quel momento (e neanche a oggi) se sul Salone del Libro si va verso una ricostruzione del fondo di dotazione, oppure si va verso il finanziamento della nuova stagione attraverso un altro soggetto, magari in una fase transitoria, o un altro soggetto in sede definitiva, ho spostato, con l'emendamento della Giunta, un milione e 400 mila euro che erano sul capitolo delle partecipate a fondo di riserva. Dopodiché ho completato l'operazione rendendo capitolo di spesa obbligatoria o quello del capitolone sulla cultura o quello del capitolo delle partecipate, in modo tale che, sulla base delle decisioni che l'Assemblea dei soci assumerà nei prossimi giorni o nelle prossime settimane, ci sia lo strumento per posizionare quel milione e 400 mila euro, che non viene aggiunto con questo emendamento - ci tengo anche a precisare tecnicamente questo aspetto - sul capitolo della cultura o sul capitolo delle partecipate.
Quindi io non ho aggiunto nulla. Al di là delle altre questioni che ha posto il collega Vignale, su cui non ho titolo per entrare nel merito, non abbiamo trovato un milione e 400 mila euro: questo emendamento non aggiunge un euro di risorse.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Il Vicepresidente ricorderà che, a inizio discussione di assestamento avevo chiesto di fare il punto almeno con l'Assessore Parigi in merito al futuro della Fondazione. In queste giornate non si è trovato spazio, va beh; poi sui giornali leggiamo di tutto e abbiamo anche visto che il Consigliere Valle ha chiesto una perizia asseverata del marchio. Insomma c'è una grande confusione e incertezza.
La mia domanda è: per quale motivo questo emendamento è stato firmato da due Consiglieri di maggioranza e non dalla Giunta? C'è una motivazione di tipo tecnico che mi è ignota? Proprio a fronte delle rimostranze o almeno, dei dubbi che sono stati espressi sempre e solo a mezzo stampa perché qua finora non si è parlato di nulla in merito alla Fondazione del Libro, quindi c'è un'incertezza che non è stata in alcun modo dissipata da interventi della Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ravello.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
Sugli aspetti di metodo non entro, poiché lo ha fatto il Consigliere Vignale; non posso però celare una sorpresa che tende allo sconcerto rispetto l'atteggiamento della Giunta relativamente a quest'ultimo passaggio, che è quasi sembrato che lo si volesse far passare molto sotto traccia.
Io ho avuto la percezione che la mano del Consigliere Valle sia stata armata dalla Giunta per risolvere un problema su cui la Giunta non aveva intenzione o voglia - questa è una mia percezione, Vicepresidente - di mettere la faccia.
Allora, posto che, sulla base di quello che avrebbe voluto essere un chiarimento da parte del Vicepresidente, non comprendo lo scopo di questo procedimento - ripeto: sulla base di quello che lei ci ha detto, non comprendo la ragione e la necessità di presentare un emendamento che spostasse.



(Commenti dell'Assessore Reschigna)



RAVELLO Roberto Sergio

Appunto: quindi non capisco la necessità dell'emendamento successivo su cui mi piacerebbe conoscere il parere della Giunta, che a questo punto parrebbe essere contrario, sulla base delle premesse del Vicepresidente Reschigna, come dichiarazione di voto generale su tutti gli emendamenti presentati dall'Aula.
C'è un dato politico, se ci si ferma qui. La Giunta, a differenza di quello che ha dichiarato lei, Vicepresidente Reschigna, intende dare un significato politico ad alcune questioni, ad alcuni argomenti e ad alcune tematiche e intende quindi - come peraltro è legittimo - darsi delle priorità. Non veniteci a dire, solo, che l'assestamento è un provvedimento tecnico e che richiede dei passaggi che non possono essere modificati dalle istanze del Consiglio regionale, anche perché siamo a novembre e l'esercizio si chiude a dicembre.
Io a questa favoletta faccio ormai fatica a credere e l'ultima cosa su cui voglio richiamare l'attenzione della Giunta è, a questo punto, lo avrei fatto dopo, ma.



PRESIDENTE

Secondo me il microfono si sta rompendo, però provi ancora.
No, no: è accesa la lucina ma non si sente. Può utilizzare quello della collega Batzella o quello del collega Benvenuto.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Stefania.
Sull'argomento delle Partecipate, segnalo che l'Organo di revisione nell'espressione del proprio parere ravvisa una necessità di maggior vigilanza sulla gestione e sul controllo dei risultati delle Società partecipate e richiama la Regione alla necessità di pianificazione delle scelte strategiche e a una funzione di garante di quel ruolo strutturale che non può limitarsi agli aspetti formali relativi alla nomina degli Organi societari.
Credo che questo sia un durissimo atto di accusa nei confronti della Giunta regionale e nei confronti della politica di gestione del rapporto tra istituzione e Organismi partecipati, ma credo che questo non possa che essere il cappello sotto il quale approfondire quanto richiamato in questo dibattito generatosi dalla presentazione dell'emendamento del Consigliere Valle.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valle.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Provo a rispondere alle sollecitazioni dei colleghi sul perché si è reso necessario questo modestissimo intervento emendativo.
La prima questione che voglio sottolineare è la manifestazione e la resa evidente di quello che abbiamo già affrontato durante il dibattito quando il Vicepresidente Reschigna presentava l'emendamento con cui accantonava queste risorse e diversi di noi - tanto io, quanto la collega Frediani - hanno avuto modo di chiedergli: "Assessore, ci spieghi bene: spostandoli in questo posto, restano aperte entrambe le opzioni da parte della Giunta?". Ovviamente, l'Assessore ci ha risposto di sì.
Però voi capite bene che questa facoltà che la Giunta riserva a s stessa, a nostro giudizio politico, andava resa manifesta con un intervento anche di carattere emendativo; perché sì, sicuramente la domanda che posso porre io in Consiglio è molto importante, però capite bene che invece un emendamento è qualcosa di scritto, qualcosa di diverso che lascia un segno politico. Per noi, in questo momento sono aperte entrambe le strade. Questa era la prima considerazione.
Vengo alla seconda e aggiungo qualcosa di più. È infatti evidente che quella di cui stiamo parlando è una situazione complessa, con cui si intreccia anche tutta la vicenda della valutazione del marchio, che richiamava il Consigliere e che io penso avremo poi modo di affrontare (penso con una Commissione o con un'audizione, tanto dei Revisori quanto dei membri del C.d.A.), quando avremo il tempo e quando le cose saranno un po' più definite, come peraltro abbiamo sempre fatto. Noi non abbiamo mai lesinato audizioni e Commissioni cultura sul tema di Fiera del Libro; penso che i colleghi, anche dell'opposizione, lo riconosceranno. Abbiamo audito i Revisori, abbiamo audito il Presidente Milella; abbiamo audito l'ex Presidente Picchioni. Insomma, ci siamo dedicati parecchio a questo tema e siamo pronti a continuare a farlo.
Però, visto l'intrico della situazione, secondo me andava anche offerta una copertura alla Giunta dal punto di vista della legittimità eventuale qualora decidesse di assumere quell'orientamento - con un atto avente forza di legge, perché se si decide di impegnare dei soldi in una certa direzione, ci sono anche delle responsabilità. Ed è per questo che noi volevamo farlo. Avremmo potuto intervenire con un ordine del giorno; ci sembrava meglio farlo con un atto che avesse forza di legge, proprio per sgomberare equivoci e rendere coperta l'eventuale scelta che farà la Giunta.
Dopodiché, nel merito, che cosa è meglio fare? Ricapitalizzare o trovare un altro socio, un'altra fondazione, un altro soggetto? Io penso che questa sia una decisione che può essere affrontata solo da chi ha tutti gli elementi in mano; e chi ha tutti gli elementi in mano è soltanto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione.
Personalmente - io faccio delle considerazioni di buonsenso - penso che il tempo da qui alla manifestazione stringa e che avventurarsi in strade sperimentali oggi sia probabilmente un po' troppo tardi. Molti degli elementi che oggi caratterizzano l'urgenza del nostro decidere potevano essere già presenti parecchi mesi addietro. Ma questa è solo una parte del problema ed è quella che è visibile dal di fuori. Evidentemente il Consiglio di Amministrazione - che peraltro si tiene domani, che ha già avuto modo di vedersi e che magari si vedrà ancora - avrà tutto il tempo di affrontare meglio la questione e scegliere la strada migliore per salvare i dipendenti della Fondazione, i suoi fornitori e la manifestazione, per tutto quello che rappresenta per noi, per la nostra Regione e per i nostri cittadini.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, do atto che la Giunta ha espresso parere favorevole.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 232), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.



(Commenti del Consigliere Vignale fuori microfono)



PRESIDENTE

La votazione è annullata.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.29 riprende alle ore 17.39)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Possiamo porre in votazione l'emendamento rubricato n. 232).
Scusate, solo un attimo ancora: mi chiamate, gentilmente, l'Assessora Parigi? La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.40 riprende alle ore 17.42)



PRESIDENTE

La seduta è riprende.
Sull'emendamento n. 232), ripresentato dalla Giunta regionale a firma dall'Assessora Parigi, è stata ritirata la firma del relatore Appiano e del Consigliere Valle.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 232).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 Emendamento rubricato n. 233) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Questo è un emendamento meramente tecnico e chiedo scusa per averlo depositato questa mattina. Dice solo che, dopo il comma 3 dell'articolo 20 è aggiunto il comma 3 bis, che prevede che viene allegato il parere del Collegio dei Revisori dei Conti sull'assestamento di bilancio.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 233).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 20, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 21 Indìco la votazione palese sull'articolo 21.
Il Consiglio approva.
Sono aperte le dichiarazioni di voto sull'intero testo di legge.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

La dichiarazione di voto sarà breve ed è inevitabilmente legata anche a quanto è avvenuto in coda.
Devo dire che il Consiglio esercita la funzione che ritiene, ma un dato è facilmente provabile: che non è più il Consiglio regionale che vota il bilancio della Regione Piemonte, perché, mi permetto di dire, il lavoro che si svolge in Commissione a volte è inutile. Infatti, stiamo mesi in Commissione, che è uno strumento utile per approfondire il bilancio, ma se poi non vi è la possibilità, che è sempre avvenuta, per il Consiglio regionale di suggerire alcune modifiche migliorative che facciano sì che esca un bilancio che tenga anche conto delle differenti esigenze manifestate dai Consiglieri, credo che la discussione del bilancio sia assolutamente inutile.
Che cos'è la discussione dell'assestamento di bilancio così come del bilancio? È ormai una discussione che avviene, legittimamente, all'interno dei banchi fra maggioranza e Giunta regionale. Ripeto che è legittimo perché avete vinto le elezioni, ma è palesemente evidente che è una valutazione assolutamente sterile.
Perché il voto è negativo? Per una serie di fattori. Perché questo assestamento di bilancio che corregge il bilancio del 2017 è ancora fortemente sbilanciato sull'attività di spesa corrente. Lo dimostra anche l'ultimo emendamento dei colleghi del Partito Democratico, cioè quasi ogni emendamento tanto sul bilancio quanto sull'assestamento quanto quelli presentati in Commissione che arrivano dai banchi della maggioranza hanno un fine ben preciso, che è un fine meramente elettorale, nel senso che cercano di contribuire a potenziare alcune realtà che sono sempre quelle che, guarda caso, elargiscono contributi.
Non c'è un intervento all'interno di questa maggioranza, e in gran parte anche della Giunta, di una politica reale di investimenti per il Piemonte. Non c'è un progetto oggi che non sia quello di traguardare il dato di bilancio e credo che sia sempre di più viziato da un dato legato alle elezioni elettorali del 2019.
Non credo che al malgoverno si supplisca con un po' di marchette e questo è il motivo per cui voterò convintamente contro questo bilancio, non solo e non tanto per ciò che il bilancio contiene, ma per una modalità, che non è quella di un governo di un Ente quale è la Regione. Certamente, è una dinamica che avviene più in consessi minori, laddove non si discute una legge, ma dove si prova a portare a casa qualche voto per il territorio o per qualche area, in cui ci si è spesi maggiormente, ma non è certo una modalità con cui si scrive il bilancio della Regione Piemonte e questa non è certo una modalità che, sostanzialmente, concede la Giunta regionale di scrivere tutto ciò che vuole e poi ci si accontenta di qualche piccolissima modifica.
Guardate, il tema legato alla sanità e, in particolar modo, meno - ma altrettanto importante - alle politiche sociali ne è la chiara chiave di lettura. Un po' di aumento sulla cultura, un po' di aumento su altri settori hanno accontentato la "pancia" della maggioranza, ma poi che la sanità di questa Regione sia in tremenda difficoltà e che le politiche sociali di questa Regione siano in grave difficoltà non interessa a nessuno.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
La parola al Consigliere Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Brevemente, con una considerazione: quest'assestamento di bilancio oltre a svolgere quella che è la funzione tecnica propria dell'accertamento, quindi con l'applicazione dell'avanzo rilevato dal Conto consuntivo e con la rimodulazione, anche da parte degli investimenti, è un'occasione persa, forse, sotto l'aspetto politico, ed è per questo che il nostro voto sarà contrario.
È un'occasione persa perché parliamo di un assestamento che facciamo oggi, 14 novembre; il tempo ordinario degli assestamenti, quando funzionavano i sistemi, era il mese di giugno, perché nel mese di giugno si approvava il Consuntivo, fare l'assestamento di bilancio e, quindi, dare le opportune correzione durante l'anno. Oggi, siamo in presenza di tutto ci purtroppo anche per una serie di situazioni indipendenti dalla volontà dell'Amministrazione; mi rendo conto che quando la Corte dei Conti chiede un mese o un mese e mezzo per esaminarlo, automaticamente i tempi diventano quelli della Repubblica italiana, ma in realtà siamo a un semi-consuntivo del 2017, quindi sotto l'aspetto tecnico siamo a un semi-consuntivo.
Sotto l'aspetto politico, non abbiamo colto neanche l'occasione di svolgere questa valutazione del consuntivo 2017 e, agendo sul pluriennale 2018-2019, su come mettere le basi almeno per poter avviarci alla fase successiva, che è quella di dare un assetto, una garanzia; ci saranno anche lezioni politiche, quindi con qualche "turbolenza", come le ha chiamate il collega Vignale, la vedremo anche su quel fronte, Vicepresidente, dare quelle garanzie per poter vedere in un'ottica diversa il 2018, dove certamente andremo a finire con l'esercizio provvisorio e non so per quanti mesi.
Ancora un punto: in tutto questo dibattito, non si sono affrontate alcune questioni e non si sono affrontate non per mancanza di volontà del Vicepresidente Reschigna, che ringrazio per la continua disponibilità, anzi per la tolleranza, oltre rispetto ad alcune gestioni, anche dei tempi, ma non c'è stata la possibilità né di chiarezza e neanche di confronto, per quanto riguarda l'aspetto gestionale su alcuni fronti, come per esempio quello della sanità. I dati di disavanzi da riportare, quindi da tener conto rispetto al Fondo sanitario e da riportare in questo bilancio 2017 e quindi, automaticamente, la valutazione sulle previsioni al 31-12, sono stati tutt'altro che sviscerati e valutati. Viviamo con la speranza che il fondo accantonato di circa 140-150 milioni sia sufficiente a coprire quello che è il disavanzo del sistema delle ASL rispetto con un recupero rispetto al 1° semestre.
Tra l'altro, con un'altra preoccupazione da porre: speriamo che la Giunta regionale non abbia autorizzato nessuna ASL a cominciare a fare mutui impropri. Su questo, lo dico in dichiarazione di voto, perché non sono informazioni di cui non ho la conferma di verità, ma il passato aveva avuto delle spiacevoli situazioni dovute al soggetto giuridico autonomo che erano le ASL, che a loro volta stipulavano mutui col terzo e il quarto, che andavano ben oltre l'anticipazione di cassa, dovuta all'ordinaria gestione.
Su questo, mi auguro che, anche rispetto quello che sono i disavanzi dichiarati, non si riapra questo brutto fronte.
Ecco perché ritengo che sia stata, per alcuni settori, un'occasione persa di approfondimento. Mi auguro e auguro all'Aula che la fase di dibattito sul bilancio di previsione 2018, ancorché si vada all'esercizio provvisorio, e poi quella vera e propria per il bilancio di previsione possa essere più ampia e con dei dati più tempestivi rispetto ad alcuni settori - quello che ho citato prima è uno di questi - da permettere di avere chiarezza.
Come ha già detto il Vicepresidente questa mattina in alcuni interventi, il 2018-2019 sarà il bilancio di un biennio e non il bilancio di un solo anno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Cercherò di essere breve. La Giunta ha contingentato, nonostante i tempi ai sensi del Regolamento all'articolo 69 e nonostante un atteggiamento più che responsabile da parte delle opposizioni, ma noto anche una scarsa voglia di stare in Consiglio ad ascoltare alcuni dei suggerimenti dei Consiglieri di opposizione, quindi non voglio rubare troppo tempo, soprattutto agli interventi dei colleghi sugli ordini del giorno, visto che ce ne sono tanti.
Siamo al 14 novembre - non certo per colpa nostra, non solo per colpa dalla maggioranza, ma ogni maggioranza si prenda le responsabilità dell'amministrazione, come è giusto che sia - ad approvare un assestamento di bilancio. Assestamento di bilancio che dovrebbe essere approvato entro il mese di luglio da normativa nazionale e, ovviamente, a cascata regionale.
Ci rendiamo conto che ci sono difficoltà effettive a fare degli spostamenti eccessivi su alcuni capitoli di bilancio. Stigmatizziamo un atteggiamento del Vicepresidente Reschigna e della Giunta, a non volere neanche discutere di emendamenti, molti dei quali presentati dal nostro Gruppo, che chiedevano degli spostamenti o degli incrementi di spesa sul 2018; anche su capitoli tra l'altro anche condivisi, come quello citato poco fa dal Vicepresidente Reschigna, quello della lotta alle zanzare, tema condiviso da tutto il Consiglio. Prudenza forse giusta, forse eccessiva, ma siamo a novembre, non siamo a maggio.
Probabilmente, visto che il bilancio di previsione lo presenterà, a stretto giro, il Vicepresidente - è questione di giorni - si farà poi un preconsuntivo. In effetti, come diceva il Consigliere Pichetto, siamo a un preconsuntivo del 2017 più che ad un assestamento; andremo in esercizio provvisorio, magari qualche emendamento delle opposizioni si poteva accogliere, tanto c'era tutto il tempo, da gennaio in avanti, per modificare il previsionale 2018 in più o in meno. Spiace constatare questa chiusura.
Il dato degli investimenti è migliorato rispetto al dato assolutamente di picco negativo del 2015, quindi era anche facile pensare di avere un miglioramento sugli investimenti. Sottolineiamo come, comunque, una buona parte degli investimenti avvengano da risorse non regionali, come il Fondo di Sviluppo e Coesione, su cui si dice che una quarantina di milioni verranno messi sul dissesto idrogeologico e anche sugli interventi che abbiamo visto, ormai sempre più necessari, per quanto riguarda gli incendi boschivi.
Ci fa piacere - forse un cambio di rotta, finalmente - che sia una scelta da Movimento 5 Stelle più che da Partito Democratico per quello che ci avete abituato, almeno in questi ultimi anni. Abbiamo detto che spesso vanno bene le grandi opere perché servono per tagliare nastri, far fare foto ai Presidenti, agli Assessori e ai Sindaci di turno, ma noi abbiamo disperatamente bisogno di piccoli interventi, di manutenzione di tante piccole e medie opere dalle strade provinciali, agli interventi di manutenzione del territorio del dissesto idrogeologico, della gestione dei nostri boschi.
Interventi e manutenzione anche delle strutture sanitarie. Quello delle strutture sanitarie è un altro punto su cui, forse, vi siete fatti un po' prendere la mano. La Giunta Chiamparino e l'Assessore Saitta, e anche il Vicepresidente Reschigna, ipotizzano ospedali nuovi in ogni ASL. Ovviamente esagero, mi si permetta l'iperbole. Ne avete ipotizzati cinque, forse ne spunterebbe qualcun altro e con delle modalità di finanziamento.
Il quinto, quello della Provincia di Alessandra, lo metto già in cantiere, così il Consigliere Ravetti è contento.
Forse è un po' un libro dei sogni, da campagna elettorale, se siamo già in campagna elettorale. Tuttavia noi ci auguriamo che con le logiche di finanziamento che avete scelto, cioè quello del partenariato pubblico privato, non vadano in porto, almeno non vadano in porto non tutti o non su questi importi. Vedremo tra venti-trent'anni quello che sarà il debito.
Così come c'è stato il debito nella Città di Torino lasciato dalle precedenti Amministrazioni, che hanno lasciato un debito molto grosso per investimenti, oltre a tutto quello che è il fuori bilancio della principale azienda di trasporto pubblico locale, GTT, che adesso, tra l'altro, la Regione Piemonte si deve trovare a intervenire e riconoscere, come abbiamo discusso spesso con il Consigliere Valetti, ma una parte solo di quello che è il debito che l'Agenzia per la mobilità regionale dovrebbe riconoscere dai dati riconosciuti da GTT.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Non è mica detto che siano veri quei dati!



BONO Davide

Certo, è ovvio. Ci sono sempre due campane. Io non posso che prendere per buono quello che è stato dichiarato dall'Avvocatura dell'Azienda Torinese di Trasporti; non dico veri, ma per buoni quei valori. È ovvio che ci sono alcuni interventi positivi che non abbiamo, ma sul FSC in passato e ancora adesso, si stanno facendo investimenti molto grossi, come quello del tunnel di corso Grosseto, forse un altro dei pallini del Presidente Chiamparino insieme al Parco della Salute. Sulla localizzazione aveva cambiato idea, ma solo gli stupidi non cambiano idea e, come ho avuto modo di dire, il Presidente è tutto, tranne che stupido. Ha cambiato idea sulla localizzazione del Parco della Salute, ma non siamo riusciti a fargli cambiare idea sul tunnel di Corso Grosseto.
Da quei 140 milioni di FSC magari potevamo già tirare via delle risorse per quei piccoli interventi di manutenzione sul territorio che servono molto più di quanto, invece, servono le grandi opere. C'erano ipotesi alternative, a più basso costo, magari meno grandiose, ma che potevano dare gli stessi risultati.
Sul debito, attendiamo con attenzione quello che sarà il preconsuntivo con l'avanzo vincolato da destinare - appunto - al ripiano del disavanzo per capire quanto di quello scostamento (quei 100 e qualcosa del 2019) che il Vicepresidente Reschigna ha già giustificato in aula la settimana scorsa, sarà coperto, in modo da consegnare alla prossima Giunta qualunque essa sia - un bilancio che parta almeno con delle certezze e garanzie di poter stare in piedi.
Questo è un dato molto importante e su questo penso che verrà anche giudicata quest'Amministrazione e non solo.
Insomma, speriamo che anche quest'Amministrazione venga ricordata non solo per le firme false fatte durante la competizione elettorale (nonostante le notizie che rimbalzano da una parta all'altra, per cui si stanno contando una a una, col pallottoliere, e sembrerebbe che si possa salvare anche il PD di Torino, dopo essersi salvato il PD regionale).
In ogni caso, non ne esce una bella immagine a prescindere, per l'Amministrazione regionale e per il Presidente Chiamparino.
Mi sembra di aver detto tutto.
Sono stati approvati due nostri emendamenti: uno, a prima firma del collega Giorgio Bertola, sull'esenzione dei veicoli ibridi fino a 100 chilowatt di potenza; l'altro, a mia prima firma, sull'esenzione dei motoveicoli e ciclomotori elettrici.
Siamo lieti e contenti di questa inversione di rotta della Giunta Chiamparino, che prima aveva introdotto il minibollo sulle auto a GPL o metano. Logica assurda, perché oggi.



PRESIDENTE

Consigliere Bono, il suo Gruppo ha 14 minuti complessivi. Glielo dico perché siamo già quasi a otto minuti.



BONO Davide

Aveva detto 26. Comunque, siamo lieti dell'approvazione di questi due emendamenti, di questo cambio di rotta e vigileremo affinché le politiche ambientali vengano tutelate maggiormente da questa Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Appiano.



APPIANO Andrea

Sarò velocissimo anch'io.
A nome dei Gruppi di maggioranza, non solo voteremo a favore di quest'assestamento (non è una notizia), ma siamo orgogliosi di questa ulteriore manovra, di quest'ulteriore tassello di un percorso che non è teso a scrivere un libro dei sogni, come dicevo nella relazione introduttiva, ma è teso a dare una stabilità alla nostra Amministrazione regionale, anche a futura memoria, non attuando tagli lineari alla spesa ma qualificando le spese che riteniamo di carattere prioritario.
Questo, con una differenza sostanziale, rispetto al passato. Il passato ci ha consegnato un bilancio consuntivo dove veniva dichiarato un disavanzo di 364 milioni; noi abbiamo evidenziato un disavanzo effettivo di oltre tre miliardi, cui abbiamo dato, con un piano di stabilizzazione nel tempo, la copertura per i prossimi anni, in termini più sostenibili possibili.
Avevamo ereditato un bilancio senza più investimenti e, anche nell'assestamento attuale, abbiamo attivato degli investimenti. Abbiamo stabilizzato risorse sulle politiche che riteniamo prioritarie sull'intero triennio.
Ricordo che, sulla partita fondamentale, come è il trasferimento del fondo indistinto agli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali, fino a qualche anno fa noi comunicavamo, come Regione, al 30 di dicembre dell'anno in corso, di quante risorse l'ente gestore poteva beneficiare per l'anno in corso ormai concluso. Oggi, invece, iscriviamo i 45 milioni o poco meno sul 2017, 2018 e 2019, in modo da permettere a Comuni ed Enti gestori di fare la propria programmazione.
Abbiamo stabilizzato i fondi sul trasporto pubblico locale e abbiamo incrementato di ulteriori otto milioni e 400 mila la voce sulle borse di studio universitarie. Avevamo ereditato una Regione che erogava contributi a metà degli aventi diritto alla borsa di studio: oggi, per il secondo anno consecutivo - e ci apprestiamo a farlo anche per gli anni successivi - li diamo al 100 per cento degli aventi diritto.
Abbiamo ereditato una Regione che utilizzava i bilanci del futuro per pagare e scorrere le graduatorie sugli assegni di studio degli anni passati, creando un "anno zero", che è quello da cui abbiamo iniziato ad amministrare noi, in cui tutto un bilancio doveva servire per pagare le graduatorie promesse sugli anni pregressi. E questo è uno dei tanti esempi che si possono fare.
Abbiamo garantito, di nuovo, delle risorse ai Comuni per il rilancio degli investimenti in opere pubbliche dei Comuni stessi, soprattutto strade, ma anche riassetto del territorio.
Abbiamo rifinanziato la legge sull'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, non limitandoci ad ordini del giorno, ma iscrivendo delle risorse.
Abbiamo garantito il cofinanziamento annuo dei fondi europei, cosa che nel passato non era stata fatta, tant'è che i primi bilanci fatti in questa legislatura hanno dovuto non solo riprogrammare il nuovo settennato, ma anche dare integrale copertura al cofinanziamento del settennato precedente, che era ormai concluso e dove i Comuni attendevano da anni una certezza di risorse.
Pertanto, credo che liquidare con due slogan, con termini dunque minimali, un'azione politica che è stata di rigore, ma anche di scelta in termini di priorità, sia ingeneroso.
In ogni caso, ognuno fa la dichiarazione e la valutazione che intende fare. Noi siamo orgogliosi di essere stati partecipi di un processo di responsabilità, a partire dalla Giunta e dal Vicepresidente, in particolare, che ringraziamo per il preziosissimo lavoro svolto insieme a tutti i collaboratori, colleghi di Giunta e Uffici.
Da ultimo (non interverrò successivamente) sono stati presentati numerosissimi ordini del giorno. Noi li abbiamo letti e analizzati tutti, e ne abbiamo presentato qualcuno anche noi.
Abbiamo suddiviso questi ordini del giorno in tre gruppi: man mano che li andremo a votare, il voto sarà consequenziale al Gruppo cui abbiamo ascritto gli ordini del giorno.
Tutti quelli che si limitano a segnalare problemi - pur importanti - e tematiche che ci vedono certamente convinti, ma che chiedono semplicemente risorse sul 2018, non li voteremo. Quando analizzeremo il bilancio 2018 quella sarà la sede per fare un equilibrio complessivo delle risorse sulle diverse Missioni e sui diversi programmi.
Gli ordini del giorno che, invece, enunciano dei temi che riteniamo certamente meritevoli di attenzione, ma che non fanno dei passi ulteriori concreti, vedranno un nostro voto di astensione, mentre gli ordini del giorno che andranno a segnalare problemi specifici in termini positivi, che si muovono nell'alveo delle risorse disponibili ascritte nel bilancio triennale che andiamo a votare, vedranno evidentemente un nostro voto favorevole.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ottria.



OTTRIA Domenico

Grazie, Presidente.
Anch'io non so in quanti minuti svolgerò questo intervento, ma sar veramente molto stringato, per esprimere il voto favorevole del nostro Gruppo a questa manovra di bilancio; manovra che, avvenendo a metà di novembre, è chiaro che non può cambiare il corso della storia di questa annata finanziaria.
Registriamo positivamente alcuni interventi - molti sono già stati enunciati dal collega Appiano - che anch'io vorrei rimarcare, mentre sottolineo anche la disponibilità enunciata dal Vicepresidente Reschigna ad accogliere nei prossimi esercizi finanziari alcune istanze che anche meno secondo me sono molto importanti e su cui la nostra attenzione dovrà essere rilevante. Mi riferisco agli interventi tensione sulla manutenzione del territorio, mi riferisco all'ambiente, mi riferisco ad altre necessità.
Intanto registriamo la copertura e la stabilizzazione di alcuni importanti settori, che sono già stati ricordati, ma che voglio citare brevemente: il diritto allo studio, la manutenzione del territorio attraverso i fondi ai Comuni, le barriere architettoniche e altre cose su cui non mi dilungo in questo momento.
A ogni modo, credo che questo documento possa essere apprezzato proprio perché l'orizzonte non è quello del prossimo mese, ma l'orizzonte cui noi dobbiamo guardare è quello di stabilizzare i servizi e le offerte della Regione Piemonte per i prossimi anni. Per queste ragioni, il nostro Gruppo esprimerà un voto favorevole a questa manovra di assestamento.
Colgo l'occasione per ringraziare Vicepresidente Reschigna, la Giunta e gli Uffici per il lavoro svolto. Grazie.



PRESIDENTE

Adesso vi prego di fare attenzione perché cominciamo la discussione degli ordini del giorno.
Chiedo scusa, ci sono prima altre richieste di intervento.
La parola alla Consigliera Gancia.



GANCIA Gianna

Grazie, Presidente.
La Lega Nord esprime parere negativo su questo bilancio. Siamo già entrati nel merito. Abbiamo già ribadito il fatto che è stato sicuramente evidenziato un disavanzo di due miliardi e 77 milioni e che è stata fatta pulizia di residui attivi e passivi. Riteniamo che però siano sovrastimate le entrate e, soprattutto, vediamo un bilancio comunque molto timido per quel che riguarda la regolarizzazione della spesa pubblica.
Mi rivolgo direttamente al Presidente Chiamparino. Presidente, credo che, con un clima così favorevole dal punto di vista dei media e anche dal punto di vista giudiziario, lei abbia la responsabilità di fare di più perché credo che nessuno in questa Regione negli ultimi anni abbia goduto di così ampie coperture giudiziarie e giornalistiche. Quindi, proprio per il fatto che il futuro della Regione è ipotecato da obbligazioni coperte da derivati, abbiamo necessità che il suo operato ci conduca anche a fare chiarezza una volta per tutte sulle responsabilità di questa situazione.
L'ha detto bene Reschigna: nel 2019 non saremo in grado di pagare 209 milioni di euro, anche se speriamo che sia positiva la risposta in Senato per quel che riguarda la dilazione, ma comunque non crediamo che scaricare sulle future generazioni con ulteriori dilazioni sia possibile. Quindi dovendo accettare supinamente questa copertura così importante, chiediamo almeno che lei la possa utilizzare a favore di tutti i cittadini e anche delle future generazioni, nonché di chi verrà in futuro a dover governare questa enorme mole di debito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ravello.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
Nonostante i toni trionfalistici, macchiettisticamente un po' da regime del Consigliere Appiano e a prescindere dall'ultimo pasticcio dell'emendamento sulla Fondazione per il Libro, il nostro voto non potrà che essere contrario.
Premetto che non posso contemporaneamente neanche non apprezzare il Vicepresidente per essersi comportato da vero "bogianen", per aver presenziato durante tutto il dibattito e in qualche caso - credo che la statistica, per sua stessa ammissione, non superi il 40 per cento per cento aver ascoltato le illustrazioni degli emendamenti proposti dalle minoranze, ma anche questo elemento non è sufficiente per cambiare un parere rispetto all'impianto complessivo.
Chiaramente, l'unico risultato tangibile di queste ore di dibattito e di lavori è l'impegno politico rispetto alle necessità del sistema di Protezione Civile e degli Antincendi Boschivi, impegno che, peraltro, era già stato assunto e condiviso da tutto il Consiglio in occasione del dibattito che si è svolto sul tema e a conclusione del quale sono stati approvati alcuni ordini giorno in questo senso.
Al di là di questo impegno politico, però, io credo che sia abbastanza naturale interrogarsi sull'utilità di un rituale che ha tanto l'idea di essere un qualcosa ormai privo di senso e della minima utilità materiale per il resto della comunità.
Il Vicepresidente Reschigna con la replica ha, di fatto, ammesso ci che ha tentato di negare nella sua relazione introduttiva, riconoscendo in sostanza che questo è stato un provvedimento tecnico, un passaggio ragionieristico senz'anima e senza alcuna progettualità. Ma noi, certamente consapevoli del fatto che il combinato disposto tra crisi della finanza pubblica e situazione dei conti della Regione non abbia aiutato, riteniamo che il rischio sia quello per cui, sebbene un assestamento non possa essere lo strumento con il quale disegnare il Piemonte del futuro, si continuino ad approvare manovre asfittiche e prive di anima, di carattere ragionieristico e senza alcuno slancio.
A volte - anzi, molto spesso - abbiamo osservato come ci sia un'assenza profonda e totale di consequenzialità tra atti discussi in questa stessa Aula. Penso, ad esempio, al fatto che solo quest'estate il DEFR fotografava la situazione socio-economica del Piemonte registrando come il PIL cresca meno di quello nazionale, così come il dato della crescita occupazionale del Piemonte sia inferiore rispetto alla media del resto del Paese. Abbiamo constatato che non è servito a nulla dibattere di questi temi, con riferimento a quanto poco (o quanto per nulla) è stato fatto in occasione della discussione di questo assestamento.
In assenza di una visione complessiva, abbiamo anche osservato la totale mancanza di risposte su alcuni aspetti puntuali. Penso alle tematiche ambientali e innanzitutto alla matrice "aria", dove ci si è limitati a sottoscrivere i provvedimenti di blocco della circolazione e, in particolare, della circolazione privata, scaricando quindi sui cittadini e sui contribuenti l'onere di risolvere da soli un problema strutturale e senza quindi offrire alcuna risposta con le adeguate risorse per far fronte seriamente al problema.
E anche a proposito della matrice "acqua", l'Assessorato produce una relazione annuale sullo stato dell'ambiente; questa relazione annuale ci fa sbattere il naso di fronte a dei dati oggettivi sulla compromissione dei corpi idrici, oppure sullo stato di salute in generale (adesso sintetizzo) del nostro servizio idrico integrato; e non abbiamo notato nulla rispetto alla necessità o alla consapevolezza di dover invertire questa tendenza. La cronicizzazione delle necessità del territorio per far fronte ai rischi idraulici e idrogeologici non ha trovato una risposta adeguata e continua ad avere quel carattere di emergenzialità che ormai ha contraddistinto l'operato di questa Giunta.
Ecco, sulla base di tutto questo - oltre che di alcune allarmanti osservazioni da parte dell'Organo di revisione che ho già citato e che non sto a ripetere - si affaccia l'idea che l'immagine che al termine di questo dibattito si delinea di questa Giunta sia nient'altro che quella di un soggetto seduto su una panchina a osservare un treno che passa e che sfila peccato che quel treno dovrebbe essere pilotato da voi e peccato che su quel treno ci siano tutti i piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravello.
Lei teoricamente non avrebbe più avuto tempo a disposizione: abbiamo utilizzato sei minuti del Partito Democratico, che tanto non avrebbe usato.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Non sono intervenuto tutto il giorno e prendo solo un minuto, anche perché ovviamente facciamo nostre le parole del relatore di maggioranza Appiano, che ha ricordato tanti passaggi, ma anche quelle del Consigliere Ottria.
Aggiungo un elemento, solo per l'incomprensione che abbiamo avuto nella breve seduta dei Capigruppo. Noi, di fatto, non abbiamo presentato emendamenti di matrice economica, anche perché ci siamo detti da subito soddisfatti della proposta di emendamento della Giunta: l'ho detto in apertura di questa discussione. Ho citato il caso delle borse di studio perché è emblematico: l'assestamento non serve a cambiare le sorti del pluriennale, ma serve - come per esempio nel caso delle borse di studio - a riparare delle situazioni che si sono verificate nell'anno. In quel caso la considerazione era molto semplice: sono aumentati gli idonei, abbiamo perso l'IVA e una parte della trattativa sui fondi di riparto statali, quindi era giusto reintervenire con più di otto milioni di euro.
La situazione della Fondazione per il Libro secondo me è emblematica della serietà di questa maggioranza, che non si tira indietro verso grandi questioni del territorio (la vicenda di GTT stamattina è stata esposta per l'ennesima volta dall'Assessore Reschigna, che mette in campo quanto sta succedendo sul livello nazionale ma anche la disponibilità della Regione).
L'emendamento a prima firma Valle non cambia la sostanza in termini economici, ma in qualche modo dà un segnale politico e suggerisce pure una nota legislativa; anche alla Giunta, certo.
L'opinione di questa maggioranza è che dare l'autorizzazione a mettere fino a un milione e mezzo, anche nel capitolo della Fondazione esistente rappresenta il bisogno di chiederci se vogliamo di nuovo affrontare il prossimo anno sapendo che non c'è neanche un soggetto giuridico che potrà farlo. Magari si troveranno altre soluzioni; ma possiamo dare la copertura anche legislativa e politica, al fatto che, qualora si decidesse di utilizzare una società, che può non essere liquidata e può continuare a reggere, la Giunta almeno ha la possibilità di farlo? Io credo di sì.
Come ultima cosa, credo che tutta la discussione che faremo in occasione del bilancio previsionale dovrà cogliere un po' il senso della discussione che abbiamo fatto. Non è un caso che a novembre, in un mese e mezzo le vere voci che in qualche modo si mettono - e sono poche - sono quelle che si possono anche utilizzare, cioè quelle risorse che possono essere spese in questo mese e mezzo.
Su questo faccio una nota critica, nel senso che per la prima volta abbiamo aumentato gli investimenti - lo avevamo detto nel bilancio previsionale - abbiamo ancora aggiunto delle risorse proprio per i piccoli Comuni, ma credo, per esempio sulla vicenda della casa, che non si possano più rimetterle in un fondo indistinto. Lo dico perché sono troppi gli immobili ancora nelle proprietà dell'ATC e dei Comuni che devono essere rimessi a disposizione per l'emergenza abitativa. Come diceva l'Assessore Ferrari, esigenza naturale di tutte le ATC è immettere più immobili nell'offerta.
Credo che di questo dovremmo parlare nel prossimo bilancio previsionale.
Ultima nota. Avrete letto i comunicati stampa che abbiamo mandato oggi.
Sono otto. L'altra settimana abbiamo parlato degli 80 piemontesi inseriti nei Paradise Papers. Oggi sono pubblici altri otto nomi. Sono ingenti le somme che, come sapete, sono sottratte all'erario da queste persone.
Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per sapere quanto hanno pagato di IRPEF, quali società hanno in Piemonte e, soprattutto quanta IRAP hanno pagato negli ultimi anni in Piemonte.
Quello che chiediamo al Presidente Chiamparino e a tutta la Giunta è di avviare una discussione, a livello nazionale, per istituire, come in Canada e in Francia, una Commissione di inchiesta sugli elusori e gli evasori fiscali.
Come ci ha spiegato l'IRES, l'evasione dell'IRAP è costante, ma è costante perché meccanismi di profit shift - così si chiamano - sono utilizzati da tutte le grandi multinazionali.
Per questo, chiediamo che anche l'IRAP venga rivista a livello nazionale, perché è troppo facile eluderla per i grandi; è troppo facile eluderla per chi può andare nei cosiddetti paradisi fiscali e fare società di comodo, mentre le PMI piemontesi, come sapete, sono quelle che pagano di più e contribuiscono di più a quel gettito che è calato dai due miliardi e mezzo ai due miliardi attuali.



PRESIDENTE

Ascoltate bene: i tempi sono stati rideterminati in funzione della chiusura fino alle ore 20. Gli ordini del giorno sono stati accorpati per Gruppo e non in ordine di presentazione e devono avere una trattazione unica.
Per terminare i lavori entro le 20 occorre che i Consiglieri rispettino il tempo che hanno a disposizione.
Faccio un esempio in vista di quando inizieremo a discutere: il Movimento 5 Stelle ha presentato 23 ordini del giorno, quindi ha 14 minuti a disposizione. Questo è il contingentamento.
Io posso leggere i titoli degli ordini del giorno presentati dal Movimento 5 Stelle e poi la discussione sarà globale.
Ordine del giorno n. 1253 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Progetto di valorizzazione del Patrimonio delle Fortificazioni piemontesi" Ordine del giorno n. 1252 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Mighetti e Valetti, inerente a "Progetto di polo logistico per la Protezione Civile in Val di Susa" Ordine del giorno n. 1267 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Voucher destinati alla pratica sportiva degli studenti in condizione di disagio economico" Ordine del giorno n. 1273 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Implementazione risorse per il capitolo n. 152840 del bilancio regionale" Ordine del giorno n. 1272 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Spesa storica del TPL e predisposizione PTS gomma e ferro" Ordine del giorno n 1271 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Fondo per interventi di emergenza in edilizia scolastica" Ordine del giorno n. 1254 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola Frediani e Mighetti, inerente a "Misure di sostegno per incentivare la sostituzione delle auto inquinanti i ottemperanza dell'Accordo per il Bacino Padano" Ordine del giorno n. 1255 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola, Bono Mighetti e Valetti, inerente a "Garantire l'indennità di partecipazione ai progetti formativi, appartenenti all'asse inclusione sociale del POR FSE 2014-2020, indirizzati alle persone disoccupate i condizioni economiche disagiate" Ordine del giorno n. 1256 presentato da Frediani, Bertola, Bono, Mighetti e Valetti, inerente a "Garantire l'indennità di partecipazione ai progetti formativi, appartenenti all'asse inclusione sociale del POR FSE 2014-2020 indirizzati alle persone disoccupate in condizioni economiche disagiate" Ordine del giorno n. 1257 presentato da Andrissi, Bertola, Bono, Campo e Frediani, inerente a "Interventi a sostegno dei laboratori ARPA impegnati nelle valutazioni dei pesticidi in agricoltura" Ordine del giorno n. 1258 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo e Frediani, inerente a "Fondo Morosità Incolpevole" Ordine del giorno n. 1261 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo e Frediani, inerente a "Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali (art. 35 comma 6) collegato al Disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017 2019'" Ordine del giorno n. 1262 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo e Frediani, inerente a "Potenziamento dell'istituto di ricerca economico sociale del Piemonte (IRES) per le funzioni svolte per il servizio sanitario regionale ai sensi dell'articolo 40 della l.r. 8 del 7 maggio 2013, in particolare per lo svolgimento del programma Health Technology Assessment (HTA)" Ordine del giorno n. 1259 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo e Frediani, inerente a "Implementazione risorse per i contributi per la realizzazione di interventi a favore della disabilità" Ordine del giorno n. 1263 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo e Frediani, inerente a "Contributi ai comuni per interventi tesi all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati (legge 9 gennaio 1989, n. 13)" Ordine del giorno n. 1264 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo e Frediani, inerente a "Miglioramento dell'attività di controllo ufficiale e sicurezza alimentare in ottemperanza del D.lgs. 194/2008 e del D.lgs 193/2007" Ordine del giorno n. 1265 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo e Frediani, inerente a "Stanziamenti aggiuntivi all'IPLA per l'attuazione di interventi di lotta alle zanzare (l.r. 75/1995 e l.r. 22/2007)" Ordine del giorno n. 1266 presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo e Frediani, inerente a "Interventi e servizi destinati a soggetti in condizioni di specifiche fragilità sociali (l.r. 1/2004)" Ordine del giorno n. 1274 presentato da Andrissi, Bertola, Bono, Campo Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Ristorno totale dei canoni 'idrici' alla provincia del VCO" Ordine del giorno n. 1270 presentato da Frediani, Bertola, Bono, Mighetti e Valetti, inerente a "Finanziamento di azioni volte al miglioramento dei livelli di qualità dell'offerta formativa ed educativa" Ordine del giorno n. 1269 presentato da Frediani, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro (l.r. 25/2007) e informazione e sensibilizzazione nelle scuole, aziende e tra i lavoratori per il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e l'acquisizione di metodi comportamentali più sicuri".
Ordine del giorno n. 1268 presentato da Valetti, Andrissi, Bertola, Bono Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Misure di sostegno del trasporto pubblico in ottemperanza dell'Accordo per il Bacino Padano" Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Sono un po' in imbarazzo, perché da questa parte dell'emiciclo ci sentiamo un po' presi in giro. Abbiamo fatto un'attività emendativa immensa in questi giorni (in queste sedute penso che tutti lo possano riconoscere) abbiamo presentato oltre 200 emendamenti; nessuna nostra proposta è stata accolta e il Vicepresidente Reschigna ci ha spiegato il perché, però.



(Commenti del Consigliere Gariglio)



FREDIANI Francesca

Sto parlando, Gariglio, per cortesia!



PRESIDENTE

Lasciamo parlare la Consigliera Frediani, per cortesia.
Prego, Consigliera.
Consigliere Gariglio, lasci parlare la Consigliera Frediani.
GARIGLIO Davide (fuori microfono) Ho solo puntualizzato alcune.



PRESIDENTE

Non deve puntualizzare, deve lasciarla parlare.
Prego.



FREDIANI Francesca

Dicevo, che altrettanto impegno e attenzione li abbiamo messi nel redigere questi atti di indirizzo. Ogni atto di indirizzo ha dei contenuti ben precisi, sui quali vorremmo confrontarci con il Vicepresidente Reschigna.
In Conferenza dei Capigruppo ci è stato detto: "Ci confronteremo e vi farò sapere quali proposte saranno accettate o meno". Questa modalità successivamente, è diventata un "Venite un attimo lì mentre si vota". Ma come si fa? Sinceramente, se sono in aula, voto, seguo e guardo cosa sto votando.
Adesso abbiamo 14 minuti per presentare 23 atti di indirizzo? Ma neanche il Claudio Cecchetto dei tempi d'oro riuscirebbe ad illustrarli tutti in così poco tempo!



PRESIDENTE

Presidente Frediani, questo prevede il contingentamento dei tempi: ciascun Gruppo ha a disposizione un certo tempo per intervenire, e lo utilizza come vuole.



FREDIANI Francesca

Ho 14 minuti, mi lasci parlare senza interrompermi.
Ho 14 minuti?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Lo stiamo considerando una specie di intervento generale.



FREDIANI Francesca

Sì, ma siccome non è un colloquio e ho 14 minuti, posso dire in quel lasso di tempo tutto ciò che penso? Penso che sia una presa in giro e una buffonata! Perché negli atti di indirizzo ci sono dei temi piuttosto seri e ci sarebbe piaciuto un confronto altrettanto serio tra maggioranza e opposizione. Ci sarebbe.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Non mi presenti 23 ordini del giorno a mezzogiorno!



PRESIDENTE

La scelta è stata questa, Vicepresidente Reschigna. Lasci terminare.



FREDIANI Francesca

Il Regolamento lo permette, credo.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Non è serio!



PRESIDENTE

Prosegua, collega Frediani.
Discutere così non serve! Prego, vada avanti.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No, no, rispettiamo le norme previste dal Regolamento del Consiglio regionale.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Per cortesia! Prego i Consiglieri di consentire alla Consigliera Frediani di intervenire.
Vada avanti, collega Frediani.



FREDIANI Francesca

Tutta questa premessa era per dire che credo che possiate tutti riconoscere che questo non è un modo serio di confrontarsi.
Poi, siccome abbiamo avuto notizia del fatto che tutte le nostre proposte emendative sono state respinte dopo un immenso lavoro nostro e del nostro staff per cercare di fare delle proposte e stimolare un minimo di dibattito che non c'è stato assolutamente, ci sia concesso, almeno presentare degli atti di indirizzo. Credo che si possa avere almeno questo diritto, quello di portare l'attenzione e un minimo di dibattito e di confronto sui temi che ci stanno a cuore.
Detto ciò, possiamo fare il punto rispetto alle nostre proposte o dobbiamo aspettare di vedere su che cosa la maggioranza ha deciso di astenersi, in base a valutazioni sue, senza un minimo di confronto? Perché vorremmo anche capire.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Vada avanti, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

No, ma io sto veramente notando che in quest'aula.
Avete fatto una battaglia per il linguaggio di genere: io so solo che ogni volta che apro bocca vengo interrotta, ogni volta! E non mi dite che è una questione di ruolo, perché con gli altri Consiglieri non succede! Adesso mi zittisco.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

Chi interviene sugli atti di indirizzo? Perché li votiamo per Gruppo.
Del Movimento 5 Stelle chi interviene? Ci sono ancora 11 minuti a disposizione.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Chiedo all'Aula di fare silenzio.
Volevo ricordare all'Aula che l'atto di indirizzo viene presentato dal Consigliere - quindi da un Gruppo - e non richiede il parere della Giunta.
La Giunta, cioè, non esprime il parere su un atto di indirizzo. È la maggioranza e/o l'opposizione a decidere se aprire o meno un confronto politico su quell'atto di indirizzo.
Lei, adesso, aveva a disposizione 11 minuti: uno l'ho preso io, per cui adesso ne ha ancora dieci.
Prego, Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

È vero che non è richiesto un parere, ma è altrettanto vero che in questi giorni in cui ci siamo confrontati - "confrontati" è una parola grossa! - o, meglio, in cui abbiamo lavorato sull'assestamento, ci siamo ritrovati più volte in Conferenza dei Capigruppo (l'ultima volta proprio questa mattina) e si è concordata una modalità di lavoro. Questa modalità prevedeva che ci si confrontasse con l'Assessore per un parere.
Abbiamo dei tempi ridotti, ma non li abbiamo chiesti noi; non dipendono da noi! Abbiamo cercato, tutti insieme, di trovare una soluzione per rispettare una scadenza che - lo ripeto - riguarda la maggioranza e non certo noi perché per quanto ci riguarda potremmo stare qua fino a Pasqua a discutere di assestamento! Abbiamo concordato questa modalità? Non è che adesso in Aula si cambiano le carte in tavola e si dice che non occorre esprimere un parere! Se si concorda una modalità e si chiede correttezza, la correttezza dev'essere mantenuta fino in fondo, soprattutto per rispetto nei confronti dei temi che abbiamo posto, che non ci sembrano particolarmente insignificanti.
In particolare, vorrei far notare gli atti di indirizzo che ho depositato rispetto alla condizione dei bambini e dei ragazzi. Proprio oggi è uscito il rapporto di "Save the Children" che parla proprio della condizione dei bambini in Piemonte e dice che il 16,5 per cento dei minori vive in povertà relativa. Inoltre, fa una serie di considerazioni sul fatto che questi bambini non hanno accesso alle attività culturali, alle attività sportive, alle attività integrative.
Ci sono due atti di indirizzo su questo tema. Quindi, se vogliamo far finta che siano problemi che non esistono.



PRESIDENTE

Scusi.



FREDIANI Francesca

Mi scusi, Presidente, ma perché mi interrompe sempre?



PRESIDENTE

Scusi. Prego, prosegua.



FREDIANI Francesca

Siccome il fatto di doverlo discutere in modo così sintetico toglie un po' di valore al problema, perlomeno ci aspettiamo che, prima di vedere il tabellone illuminarsi di rosso o di arancione, a seconda di cosa decide la maggioranza, ci sia un minimo di confronto, visto che tutti noi abbiamo concordato una modalità per cercare di concludere entro oggi la discussione dell'assestamento. Spero che almeno questo ce lo vogliate riconoscere ovvero che c'è stata una correttezza nella gestione dei tempi.
Poi è vero che abbiamo presentato atti di indirizzo magari in ritardo e magari all'ultimo, però penso che oggi il tempo per valutarli ci sia stato.
Ed è semplicemente una conseguenza del fatto che tutte le nostre proposte emendative sono state respinte.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

È vero che le discussioni che abbiamo fatto all'interno dalla Conferenza dei Capigruppo prevedevano una riunione informale all'inizio del pomeriggio, nel corso della quale si sarebbe espresso l'orientamento sugli ordini del giorno. In quella riunione ho espresso i criteri.
Dopodiché, Presidente Frediani, io non sono abituato a definire scorretto il comportamento di nessuno. Desidererei solo che non venisse definito scorretto il mio comportamento, perché io l'ho invitata a venire qua, durante l'ora e 50 minuti di votazione sui singoli emendamenti, per cercare di vedere le cose che lei legittimamente mi chiedeva. Questo perch la Giunta non si sottrae.
Lei mi ha detto, giustamente e legittimamente, che il suo dovere era votare. Dopodiché però la giornata.



(Commenti della Consigliera Frediani)



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Consigliera Frediani, per cortesia, la giornata è questa per tutti noi siamo tutti un po' stanchi. Dopodiché io non discuto il diritto da parte di tutti i Consiglieri regionali di presentarmi anche all'ultimo momento 70 atti di indirizzo.
Discuto il fatto che sono entrato nella Conferenza dei Capigruppo oltre le ore 12 e che gli Uffici del Consiglio in quel momento mi avevano consegnato 16 atti di indirizzo, che mi sono attentamente letti, ma che improvvisamente, in quel momento, mi hanno detto che gli atti di indirizzo non erano 16 ma 40, perché nel frattempo ne erano stati presentati altri 24.
Ho anche proposto nella Conferenza dei Capigruppo che, proprio per evitare di mortificare la situazione, si poteva benissimo valutare un'altra opzione, cioè che dei 40 atti di indirizzo i Gruppi decidessero quali fossero i più significativi da discutere prima del voto finale e che sugli altri avremmo dedicato il tempo dalle ore 18 alle ore 20 nelle prossime sedute per affrontarli in un clima meno confuso e anche meno contingentato dell'odierno.
Lo dico senza nessun intento polemico, perché non me ne frega niente di fare polemiche su queste cose. Il mio dovere è garantire non una gestione ragionieristica, Consigliere Ravello, perché l'assestamento di bilancio è un fatto politico.
Quello che ho detto è che sono stato due mesi e un quarto in Commissione dove ho presentato, a sintesi di interventi che ho ascoltato dalla maggioranza e dai Gruppi di opposizione, il maxiemendamento, nel quale ho dato copertura a tutti i tagli del Governo sul fondo dei trasporti, delle politiche sociali, delle borse di studio. Sono scelte politiche e non ragionieristiche sotto questo profilo! È chiaro che però non sono nelle condizioni di tirare una sintesi con un maxiemendamento in Commissione e poi fare una sintesi con un altro maxiemendamento in Aula, perché la coperta è quella. La nostra coperta è questa! E, ripeto, il primo a soffrire delle ridotte dimensioni della nostra coperta siamo noi, sono io come Assessore al bilancio ma, credetemi lo sono i miei colleghi Assessori che si stanno facendo carico, anno per anno, di rimettere a posto, anche in termini di stanziamento di risorse debiti che sono stati costruiti da altri. E, se posso dirla fino in fondo noi saremmo più contenti di mettere 17 milioni di euro, come abbiamo messo tra legge di bilancio e assestamento, non per coprire i cantieri autorizzati sull'edilizia residenziale pubblica e poi cancellare le risorse, ma per far partire nuovi cantieri sull'edilizia residenziale pubblica. Ma questo è il nostro destino: far quadrare i conti e dare anche un senso politico, di presenza, di utilità di questa istituzione.
Pertanto, quando è finita l'illustrazione, mi assumo la responsabilità di dire quali sono, una per una, le valutazioni della Giunta sugli ordini del giorno. Non mi copro dietro niente e dietro nessuno, non è il mio stile! Dopodiché, se si vuole anche una discussione un po' più approfondita su questi temi, si è sempre in tempo a dire: "Guardate, se ne sono presentati 40, ne votiamo 20 questa sera e gli altri 20 magari li discutiamo nelle prossime sedute".
Però per me è indifferente.



PRESIDENTE

Mi rivolgo al Gruppo Movimento 5 Stelle. Ci sono ancora sette minuti e 50 secondi a disposizione. Chi vuole intervenire? Nessuno. Rifiutate.
Passiamo a un altro gruppo di atti di indirizzo, quelli presentati dal Gruppo di Forza Italia.
Ordine del giorno n. 1243 presentato da Ruffino, Berutti, Graglia e Sozzani inerente a "Stanziamento in sede di bilancio 2018 di risorse per l'erogazione di contributi ai comuni e ai privati per interventi tesi alla rimozione e corretto smaltimento dell'amianto - Atto di indirizzo collegato all'assestamento di bilancio 2017-2018" Ordine del giorno n. 1236 presentato da Graglia, Berutti, Porchietto Ruffino e Sozzani, inerente a "Risorse per l'assegnazione di contributi per attività di protezione civile alle associazioni convenzionate con la Regione Piemonte e iscritte ai coordinamenti regionali - Atto di indirizzo collegato all'assestamento di bilancio 2017-2019" Ordine del giorno n. 1245 presentato da Ruffino, Berutti, Graglia, Sozzani inerente a "Individuazione, in sede di bilancio 2018, di risorse finalizzate a garantire l'erogazione di contributi per il sostegno annuale per le associazioni di genitori di ragazzi disabili - Atto di indirizzo collegato all'assestamento di bilancio 2017-2019" Ordine del giorno n. 1237 presentato da Ruffino, Berutti, Graglia e Sozzani, inerente a "Stanziamento in sede di bilancio 2018 di risorse per il finanziamento di interventi diretti all'effettivo innalzamento della qualità dell'istruzione scolastica - Atto di indirizzo collegato all'assestamento di bilancio 2017-2019" Ordine del giorno n. 1244 presentato da Berutti, Graglia e Ruffino inerente a "Risorse per la messa in sicurezza del territorio - Atto di indirizzo collegato all'assestamento di bilancio 2017-2019" Ordine del giorno n. 1238 presentato da Ruffino, Berutti, Graglia e Sozzani, inerente a "Individuazione, in sede bilancio 2018, di risorse finalizzate a finanziare il capitolo 236785 consentendo l'erogazione di contributi ai comuni per interventi tesi all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati - Atto di indirizzo collegato all'assestamento di bilancio 2017-2019" Ordine del giorno n. 1235 presentato da Berutti, Graglia, Ruffino e Sozzani, inerente a "Indennizzi alle attività associative, culturali sociali, non lucrative e religiose per i danni derivanti da eventi calamitosi - Atto di indirizzo collegato all'assestamento di bilancio 2017 2019 - disegno di legge n. 272" Ordine del giorno n. 1239 presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Ruffino e Sozzani, inerente a "Criteri per l'acceso ai contributi di cui all'articolo 14 della l.r. 6/2017 - Atto di indirizzo collegato all'assestamento di bilancio 2017-2019" Ordine del giorno n. 1242 presentato da Ruffino, Berutti, Graglia e Sozzani, inerente a "Nuove risorse per servizi socio-sanitari - Atto di indirizzo collegato all'assestamento di bilancio 2017-2019".
Chi interviene? Ha chiesto la parola la Vicepresidente Ruffino in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Intervengo sui nostri atti di indirizzo.
Mi riservo un minuto per intervenire alla fine della votazione di tutti gli ordini del giorno, per capire anche quelli della maggioranza che verranno accolti.
Intanto, sono tutti ordini del giorno assolutamente concreti; mi colpiva l'intervento del collega Appiano che diceva che qualcuno si è limitato a fare un ordine del giorno; purtroppo, la minoranza non ha molte altre opportunità, fa gli emendamenti, se vengono bocciati.
Vediamo se gli ordini del giorno verranno accolti. Se, come è stato detto gli ordini del giorno prevedono della spesa, non vengono accolti, ma personalmente sarei ben felice di apprendere, da parte della Giunta e del Vicepresidente Reschigna, che anche soltanto l'intenzione possa venire accolta, e quindi togliere la parte relativa (tra virgolette) al costo sull'assestamento di bilancio.
Allora, le richieste sono sull'innalzamento della qualità scolastica quindi anche in questo caso sono disponibile a modificare il mio ordine del giorno; certamente, questo è un bisogno, una necessità e un obiettivo, cui tutti dovremmo e vorremmo tendere, perché con i nostri emendamenti abbiamo rappresentato effettivi problemi all'interno della discussione.
Il n. 1238 parla di risorse sulle barriere architettoniche. Tutti conosciamo la lunga lista d'attesa, ma se da parte del Vicepresidente viene detto che nel bilancio di previsione questa voce troverà attenzione, per quanto mi riguarda, sono disponibile a modificare l'ordine del giorno. A me e a noi interessa che la maggioranza prenda atto di questi problemi e molto probabilmente ne avete preso atto, perché questa richiesta non arriva soltanto dalla minoranza, ma anche da altri.
E così pure sulla revisione del riordino dell'assistenza sanitaria perch sono cambiati i bisogni, perché per fortuna si invecchia di più, perché i bisogni e le difficoltà delle famiglie cambiano con i tempi e, quindi, è per questo che è stato presentato il n. 1242, un ordine del giorno che sicuramente prende atto di un problema che, in qualche maniera, dovrà avere una risposta.
Faccio presente a quest'Aula un problema che mi ha portato a costruire questo ordine del giorno, e lo dico molto semplicemente per essere compresa anche da chi ci sente: i posti bloccati in convenzione in case di riposo che non sono mai partite, che impediscono, ad esempio, ad altre strutture di sorgere sui territori in cui ci sono delle necessità e dei bisogni.
Questo è un problema che quest'Aula sicuramente deve prendere in considerazione. Io farò in modo, con le tante o poche possibilità che sono previste per noi Consiglieri regionali, di portarlo in discussione.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno sull'amianto, mi pare di avere già sentito parlare di questo tema in quest'Aula, anche dalla maggioranza, lo riporto anch'io: anche in questo caso, Vicepresidente Reschigna, se c'è intenzione da parte della maggioranza di affrontarlo in sede di bilancio modifico il mio ordine del giorno, così pure come per la messa in sicurezza del territorio; tema che è stato portato più volte in discussione in quest'Aula.
Due minuti in più sulla parte relativa alle associazioni dei disabili. Sono cosciente che non possa essere accolto questo mio ordine del giorno, per vi chiedo veramente di prendere in considerazione questo problema, perch ci sono delle famiglie che sono alla ricerca di servizi e che sono assolutamente disperate perché, come ho detto nel mio emendamento, non trovano spazi né nei centri socio-terapici, né nelle comunità alloggio.
Con questo termino, per lasciare lo spazio ai miei colleghi di Gruppo disponibile a modificare gli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ruffino.
La parola al Consigliere Berutti.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Molto rapidamente. Il primo ordine del giorno è del collega Graglia che è andato via, comunque riguarda risorse per l'assegnazione di contributi per attività di Protezione Civile ad associazioni convenzionate con la Regione Piemonte. Naturalmente, qui si chiede di stanziare in sede di bilancio adeguate risorse, per la concessione di contributi, per l'attività di Protezione Civile ad associazioni convenzionate con la Regione Piemonte.
Il mio ordine del giorno è relativo agli indennizzi alle attività associative culturali e sociali non lucrative e religiose per i danni derivanti da eventi calamitosi. Qui c'è un problema di un vuoto legislativo legato a queste situazioni, in cui non si riesce a trovare una soluzione dal punto di vista della copertura di queste spese. Quindi, sarebbe buona cosa cercare di trovare una soluzione in merito a strutture che, in qualche modo, non sono riconosciute sia nell'aspetto aziendale che nell'aspetto privato e, di conseguenza, cercare di inserire una copertura finanziaria.
Poi, c'è la questione, ancora più pregnante, legata a risorse per la messa in sicurezza del territorio. Qui tocchiamo due argomenti legati alla questione relativa alla siccità di quest'estate, che consiglierei di non sottovalutare, perché certamente la questione legata agli incendi nella Val di Susa delle scorse settimane ha avuto un peso non irrilevante e, quindi si chiede anche la possibilità di inserire risorse finalizzate all'azione di pista tagliafuoco, però chiaramente qui contempliamo le due questioni anche perché le criticità sono emerse sia in un contesto che nell'altro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine del giorno n. 1239, legato ai criteri per l'accesso ai contributi di cui all'articolo 14 della legge n. 6/2017. Se fosse possibile, chiederei l'attenzione del Vicepresidente Reschigna che ha seguito in modo particolare questa normativa. Chiedo scusa, Vicepresidente ma è un ragionamento che vorrei fare, chiaramente con tutta la Giunta, ma con la sua attenzione.
Con la legge n. 6 del 2017 è stata data attuazione all'intesa tra Governo e Regioni per cui sulla Regione Piemonte c'era la possibilità di garantire investimenti nuovi e aggiuntivi, rispetto a quelli effettuati, per circa 25 milioni di euro. Si doveva assicurare l'esigibilità entro la fine dell'anno 2017.
Il tema dirimente non è tanto nelle opere che sono state individuate nell'articolo 14, dove si privilegiavano una serie di interventi come opere pubbliche, edilizia scolastica, cultura e turismo, recupero ai fini locativi di unità immobiliari da parte dell'ATC. Abbiamo dibattuto molto sia in Commissione sia in Aula rispetto a questa possibilità, che maggioranza e opposizione ritenevano assolutamente condivisibile.
Condivisibile anche perché avevamo una serie di problemi legati anche alla messa in sicurezza del nostro territorio.
C'è però un tema che pongo all'Aula e pongo alla Giunta, e mi auguro che anche i Consiglieri di maggioranza ritengano di poter appoggiare questo ordine del giorno. È il tema relativo ai criteri, anche perché, all'interno dei criteri, che erano una condizione imprescindibile per far parte della graduatoria, c'era il criterio legato al fatto che Comuni singoli o associati fossero impegnati in operazione di ospitalità nei confronti delle popolazioni migranti, in attuazione di programmi statali o regionali.
Premetto che il bando all'interno del quale questo criterio è stato adottato chiaramente non ha potuto, a questo punto, tenere in considerazione le necessità di messa in sicurezza, perché non è detto che i Comuni che avevano la necessità di mettere in sicurezza avessero anche ospitato migranti. Non ne faccio una questione "politica" di accoglienza o meno, ne faccio una posizione assolutamente pratica. Vale a dire che noi abbiamo avuto tantissimi Comuni che in classifica erano risultati non idonei perché, per motivi assolutamente seri e oggettivi, non avevano potuto ospitare, nel loro territorio, dei migranti. Dover inserire un criterio come questo, limitante, mi sembra, da questo momento in avanti poco opportuno stante le problematiche che abbiamo sui nostri territori.
Pertanto, mi permetto di chiedere alla Giunta regionale l'impegno ad eliminare questo criterio nella legge n. 6, all'articolo 14.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Porchietto.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 1241 presentata da Ottria inerente a "Accordo di programma per il rilancio del settore termale dell'Acquese", nonché dell'ordine del giorno n. 1248 presentato da Ottria Accossato e Conticelli, inerente a "Predisposizione di un protocollo di intesa per la linea ferroviaria Acqui Terme-Ovada-Genova".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ottria; ne ha facoltà.



OTTRIA Domenico

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo due ordini del giorno che riguardano delle problematiche attinenti al territorio Acquese. Il primo è il n. 1241, che chiede di ricercare un Accordo di Programma per il rilancio del settore termale acquese. Tale istanza deriva anche da atti di indirizzo, che sono già stati votati in passato, nel Consiglio comunale di Acqui e, recentemente, anche un ordine del giorno approvato in Consiglio provinciale ad Alessandria.
Ricordo anche che nel 2015 era stato votata una mozione in Consiglio regionale in cui si chiedeva che venissero investite delle risorse per il rilancio del settore termale. Un settore strategico per l'economia della città di Acqui Terme.
L'impegno che io che ho scritto in questa mozione è stato modificato e vi leggo quello nuovo che ho previsto: "Impegna la Giunta regionale del Piemonte a valutare la possibilità di sottoscrivere un accordo di programma per il rilancio del settore termale fra Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e Comune di Acqui, ove richiesto dalla stessa Amministrazione di Acqui Terme, quale azionista pubblico di Terme di Acqui S.p.A. a quantificare congiuntamente, in tale documento, le risorse necessarie al rilancio del settore termale acquese sulla base di progettualità definite e sostenibili".
Queste sono le variazioni che poi depositerò agli Uffici.
Passo al secondo ordine del giorno che, invece, riguarda la predisposizione di un protocollo d'intesa per la linea ferroviaria Acqui Terme-Ovada Genova. Questa linea ferroviaria è una delle peggiori in Italia. Ogni anno Legambiente compila una classifica delle peggiori linee ferroviarie e la linea Acqui Genova è stabilmente nelle peggiori dieci linee ferroviarie del Piemonte. I problemi per i pendolari che si sono costituiti in un comitato sono innumerevoli e riguardano sia l'offerta di corse disponibili durante la giornata sia la qualità del trasporto e del servizio.
Questa problematica è già stata sollevata da più parti e la particolarità sta nel fatto che la linea ferroviaria è in carico alla Regione Liguria mentre la maggior parte dei viaggiatori che ne usufruiscono sono cittadini del Piemonte, da cui deriva la necessità, che noi riteniamo forte, di far sì che tutti i viaggiatori che usufruiscono di questa linea, ma in particolare di quelle del Piemonte, non siano penalizzati in un servizio che, comunque, è importante per una zona periferica al confine con la Liguria.
Proprio ieri c'è stato un incontro ad Acqui Terme con la presenza dei due Assessori regionali. Questo ordine del giorno chiede che venga stilato un protocollo d'intesa tra le due Regioni, finalizzato al miglioramento delle condizioni di viaggio su questa linea ferroviaria, anche eventualmente con la partecipazione economica - prima di tutto - della Regione Liguria, che è titolare della linea, ma con un'eventuale partecipazione economica anche da parte della Regione Piemonte, che dovrà essere verificata nella sostanza.
Questo è l'impegno che riguarda la mozione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Ottria.
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione della mozione n.
1240 presentata da Vignale, Benvenuto, Berutti, Mighetti, Porchietto e Ravello, inerente a "Accordo di programma per reinvestire le risorse derivanti dalla vendita delle azioni delle Terme di Acqui sul territorio" .



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Come Movimento Nazionale abbiamo presentato un unico atto di indirizzo che riguarda, come l'ordine del giorno del collega Ottria, le Terme di Acqui.
Chiediamo, però, un investimento di carattere economico e spieghiamo molto semplicemente il motivo. Le Terme di Acqui sono state vendute con un incasso per Finpiemonte Partecipazioni, quindi per la Regione Piemonte, di 9,5 milioni di euro. Sono state cedute, senza fare alcun tipo di valutazione sul progetto imprenditoriale. Il contatto recitava "visto e piaciuto", come quando si vende un alloggio non in regola, a chi offriva di più.
Noi crediamo che una parte di queste risorse debbano essere riutilizzate per il termalismo acquese. Per la verità, non lo crediamo solo noi: lo crede il Consiglio regionale, perché, con una mozione presentata dai colleghi del Movimento 5 Stelle, prima che avvenisse la vendita, a questo si era impegnato il Consiglio stesso.
Lo crede anche la Provincia di Alessandria, che ha votato all'unanimità, o a larga maggioranza, una mozione presentata dai Consiglieri provinciali del centrosinistra.
Al di là del merito della quantificazione economica (noi abbiamo scritto cinque milioni, che sono comunque la metà di quanto è entrato nelle casse di Finpiemonte Partecipazioni dalla cessione), noi crediamo che l'Accordo di Programma con risorse economiche debba essere fatto per un motivo: perché il problema che vi è oggi ad Acqui Terme è quello di una relazione fra il pubblico e l'unica società privata che ha acquisito l'80 per cento delle quote.
L'unica modalità per potenziare il termalismo piemontese, per far sedere il privato a un tavolo, è certamente quella di una disponibilità economica che, fra le altre cose, restituirebbe al territorio di Acqui Terme una parte di proprietà pubblica che è stata ceduta, senza alcun tipo di restituzione.
Dopodiché, crediamo che - e su questo abbiamo presentato un emendamento che, però, è stato respinto, ma approfittiamo per ribadirlo in dieci secondi - una pecca della promozione turistica della nostra Regione sia quella legata al termalismo.
Il Piemonte ha certamente, in merito all'aspetto termale, un numero di presenze assolutamente significative, che andrebbero fortemente o almeno in parte sostenute. La legge regionale 34, se non ricordo male, prevede zero euro di promozione del termalismo, anche se vi sono 18 comunità locali che vivono o in gran parte vivono, di termalismo.
Certamente, nell'Acquese una delle principali aziende è rappresentata dalle Terme.
Per questo motivo, riteniamo opportuna l'approvazione dell'ordine del giorno, prevedendo anche delle disponibilità economiche. Non ci fossilizziamo sul numero dei milioni, ma deve essere certamente una disponibilità elevata.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOETI



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Monaco per l'illustrazione dei due ordini del giorno da lui presentati, rispettivamente il n. 1231, inerente a "Adozione di una pettorina rifrangente ad alta visibilità da parte dei cercatori di funghi", e il n. 1231, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie".



MONACO Alfredo

Grazie, Presidente.
Abbiamo presentato due ordini del giorno: uno, chiede particolare attenzione nell'assegnazione delle risorse relative alle associazioni e a tutti coloro che lavorano nel mondo del volontariato relativo alla prevenzione degli incendi (se ne è molto parlato in questi giorni) chiedendo alla Giunta una particolare attenzione all'operazione di vigilanza e prevenzione, immaginando anche quello che potrebbe essere un regolamento che valuti l'assegnazione di fondi sugli esiti derivanti da questa vigilanza sul territorio.
Il secondo ordine del giorno rappresenta un tema che merita probabilmente un approfondimento maggiore, perché investe trasversalmente moltissimi campi. Chiede, in buona sostanza, l'adozione di una pettorina ad alta visibilità per - io dico - ricercatori di funghi, per la loro sicurezza che non è solamente la sicurezza in ambito venatorio, quindi essere al sicuro durante la loro passeggiata nel bosco quando è in corso l'attività venatoria, che, comunque, è segnalata e quindi va fatta in sicurezza, ma anche una sicurezza molto spesso legata alla ricerca e al soccorso di chi in montagna e nei boschi qualche volta, ahimè, capita che si perda, oppure che abbia dei malori e quindi poi si attivano le squadre di ricerca e soccorso.
Mi rendo conto che il tema è particolarmente complesso, per cui per questo ordine del giorno chiedo per il momento il ritiro; lo ritiro per ripresentarlo poi una sede di maggiore articolazione e complessità di dibattito.
Grazie.



PRESIDENTE

La Consigliera Batzella è prima firmataria di tre ordini del giorno.
Ordine del giorno n. 1275 presentato da Batzella, Accossato, Allemano Appiano, Barazzotto, Benvenuto, Corgnati, Gallo, Giaccone, Grimaldi Ferrentino, Ottria, Ravetti e Rostagno, inerente a "Polo logistico di Protezione civile di Bussoleno" Ordine del giorno n. 1251 presentato da Batzella, Appiano, Baricco Benvenuto e Conticelli, inerente a "Garantire risorse per gli interventi a sostegno delle vittime di pedofilia" Ordine del giorno n. 1250 presentato da Batzella, Appiano, Baricco e Conticelli, inerente a "Incremento delle risorse a sostegno dei centri antidiscriminatori" La parola alla Consigliera Batzella per l'illustrazione.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Il Movimento Libero e Indipendente ha presentato tre ordini del giorno tra l'altro sottoscritti anche da colleghi di altre forze politiche; ordini del giorno verso i quali personalmente ho una grande sensibilità e attenzione.
Un ordine del giorno è a sostegno dei centri antidiscriminatori. Parliamo della legge 5/2016, una legge molto importante per la nostra Regione.
Vorrei ricordare che la Regione Piemonte è stata la prima Regione ad aver istituito un fondo per le vittime di discriminazione. In questo fondo purtroppo, abbiamo poche risorse.
Si tratta di una tematica molto importante; ricordiamoci che il Centro regionale contro le discriminazioni - di questo dobbiamo andarne tutti fieri - opera in stretto raccordo con l'UNAR in tutti gli ambiti per individuare le discriminazioni anche in base all'articolo 19 del Trattato per il funzionamento dell'Unione Europea (quindi genere, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età, orientamento sessuale). Tale Centro svolge funzioni di prevenzione, informazione e sensibilizzazione sulle discriminazioni; contrasto dei fenomeni discriminatori e assistenza alle vittime; monitoraggio a livello regionale (ricordiamoci che a livello regionale abbiamo otto centri); coordinamento orientamento, formazione e assistenza agli operatori dei nodi provinciali.
A livello economico, la legge - parlo sempre della legge 5/2016 - ha previsto lo stanziamento di 150 mila euro l'anno per le iniziative di sensibilizzazione e di formazione del personale, prevenzione di tutti i casi di discriminazione.



PRESIDENTE

Chiedo scusa. Consiglieri, la collega Batzella così non può fare il suo intervento.
Prego.



BATZELLA Stefania

Dicevo che la legge ha previsto lo stanziamento di 150 mila euro all'anno per tutte le iniziative di sensibilizzazione e di formazione del personale e anche per la prevenzione dei casi di discriminazione.
È dunque istituito questo fondo regionale per le vittime discriminate con un primo stanziamento di 100 mila euro. Quest'ordine del giorno impegna la Giunta e l'Assessore competente a valutare la possibilità di garantire, nel bilancio previsionale 2018, risorse adeguate per le iniziative di sensibilizzazione, di formazione del personale, di prevenzione dei casi di discriminazione e, soprattutto, per il fondo regionale per le vittime di discriminazione. Ecco, questo è l'ordine del giorno che riguarda il sostegno ai centri antidiscriminatori.
Poi un altro ordine del giorno riguarda il sostegno alle vittime di pedofilia, un'altra tematica importante. Mi riferisco all'articolo 40 della legge regionale 14/2006: articolo ben chiaro, perché ha istituito un fondo regionale a sostegno delle vittime di pedofilia.
Tra l'altro, tale fondo nel capitolo di bilancio non è stato più finanziato negli ultimi anni. Vorrei ricordare che il 12 aprile di quest'anno è stato anche approvato all'unanimità l'ordine del giorno n. 1064, con cui si chiedeva alla Giunta e all'Assessore competente l'impegno a valutare la possibilità di garantire risorse per gli interventi a sostegno delle vittime di pedofilia.
Un altro ordine del giorno riguarda il polo logistico di Protezione Civile di Bussoleno, un polo logistico molto importante per la Val di Susa. Lo scorso 28 luglio c'è stato un importante sopralluogo da parte dell'Assessore Reschigna, che aveva visto la mia partecipazione, assieme al Sindaco del Comune e tutti i rappresentanti delle associazioni.
Ecco, con questo ordine del giorno vorrei ricordare che, in seguito a tutti gli incendi che si sono verificati, il polo logistico è stato molto importante: è stato il centro di riferimento per accogliere la popolazione evacuata dalle proprie case, per fornire pasti, servizi igienici e assistenza, con tutte le varie associazioni che hanno contribuito e operano in tal senso.
Questo polo logistico è attivo da un anno e mezzo; da parte del Comune è stata data la concessione alla Croce Rossa.



PRESIDENTE

Consigliera Batzella, deve concludere, perché ha impiegato più o meno tre volte il tempo a sua disposizione.



BATZELLA Stefania

Concludo dicendo che chiediamo alla Giunta di valorizzare questo polo logistico di Protezione Civile e di mantenere fede all'impegno che l'Assessore Valmaggia aveva assunto nel corso del sopralluogo; inoltre, a valutare anche la possibilità di sostenerlo dal punto di vista economico con adeguate risorse stanziate nel bilancio, per far sì che questo polo possa diventare il centro di riferimento della Protezione Civile in Val di Susa.
Grazie.



PRESIDENTE

Mi sembra chiaro: va bene.
Infine, vi sono gli atti di indirizzo presentati dal Gruppo del Partito Democratico.
Ordine del giorno n. 1206 presentato da Ferrentino, Appiano, Accossato Ottria, Allemano, Baricco, Caputo, Conticelli, Gariglio, Motta e Ravetti inerente a "Sostegno alla componente volontaria dei Vigili del Fuoco" Ordine del giorno n. 1165 presentato da Caputo, Boeti, Gariglio, Motta Ravetti e Rostagno, inerente a "Avviare iniziative tese alla salvaguardia e alla valorizzazione del sito religioso, naturalistico, culturale e architettonico del Sacro Monte di Belmonte" Mozione n. 1131 presentata da Valle, Accossato, Allemano, Appiano Barazzotto, Baricco, Caputo, Conticelli, Corgnati, Ferrentino, Gariglio Giaccone, Motta, Ottria, Rossi e Rostagno, inerente a "Progetti di Vita Indipendente e co-progettazione di piani di assistenza personalizzata rivolti a persone con disabilità" Mi pare che il Partito Democratico - mi sembra nell'intervento del Consigliere Appiano - abbia già esposto tutto quello che aveva da dire quindi do la parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Allora, per quanto riguarda gli ordini del giorno, la Giunta esprime un orientamento positivo sull'ordine del giorno a prima firma del Consigliere Ottria sulla questione di Acqui Terme ed esprime un parere negativo sull'ordine del giorno (sempre sulla vicenda di Acqui Terme) presentato dal Consigliere Vignale. Non si tratta di una discriminazione: la ragione dell'uno e dell'altro orientamento è data dal fatto che, mentre il Consigliere Ottria richiama un interessamento della Regione Piemonte assieme alle Amministrazioni su questo tema del turismo termale, l'ordine del giorno del Consigliere Vignale prevede uno stanziamento di cinque milioni di euro, cosa che in questo momento io non sono assolutamente in grado di poter accogliere.
Come secondo elemento, la Giunta ha un orientamento favorevole sull'ordine del giorno presentato dal Consigliere Ottria sulla questione del ripristino della linea ferroviaria cui ha fatto riferimento.
Viene dato parere favorevole sull'ordine del giorno presentato dal Consigliere Monaco, con la modifica - come ha detto il proponente stesso dell'ultimo comma, dopo la parola "impegna".
Viene espresso orientamento favorevole sull'ordine del giorno che riguarda il sostegno alla componente volontaria dei Vigili del Fuoco, con una sola precisazione: dove il testo recita "impegna la Giunta regionale" si chiede che non sia scritto "a stipulare un Accordo di Programma direttamente con i Vigili del fuoco", ma "a valutare la possibilità di stipula di un Accordo di Programma direttamente con i Vigili del Fuoco volontari", perch rimangono allo stato attuale dei dubbi sulla possibilità che questi interventi possano essere fatti senza un rapporto convenzionale con il competente Comando regionale dei Vigili del Fuoco; pertanto, se c'è una modifica in questo senso, l'orientamento della Giunta regionale è favorevole.
L'orientamento della Giunta regionale è pure favorevole sulla mozione del Gruppo consiliare del Partito Democratico "Progetti di Vita Indipendente e co-progettazione di piani di assistenza personalizzata rivolti a persone con disabilità", a condizione che vengano tolte le parole "eventualmente anche attraverso il reperimento nell'esercizio 2018 di adeguate risorse finanziarie".
Vorrei essere molto chiaro: indipendentemente da chi presenta gli ordini del giorno, io non esprimo orientamento favorevole in merito ad alcun impegno - che poi mi può anche essere ritorto contro - che riguardi degli stanziamenti di risorse sul 2018. Per quanto mi riguarda, se negli atti di indirizzo si chiede un orientamento in termini di valutazione o di approfondimento, sono legittimato a considerarli nella loro importanza dove si chiede invece di stanziare immediatamente delle risorse o di prevedere un loro incremento, io non mi assumo questo tipo di impegno; ma lo faccio per rispetto nei confronti del Consiglio regionale del Piemonte.
Per quanto attiene all'ordine del giorno che chiede un interessamento cosa che è già stata peraltro abbondantemente sollecitata da parte delle Amministrazioni comunali interessate - relativamente al Sacro Monte di Belmonte, con le correzioni cui ho fatto riferimento con la Consigliera Caputo, l'orientamento della Giunta regionale è positivo. Ed è positivo con le modifiche che sono state espresse e previste, l'orientamento sugli ordini del giorno sull'incremento delle risorse a sostegno dei centri antidiscriminatori e sulle risorse per gli interventi a sostegno delle vittime di pedofilia, presentati dalla Consigliera Batzella come prima firmataria.
Arrivo poi, invece, alle questioni legate agli ordini del giorno presentati dal Gruppo regionale di Forza Italia e lascio per ultimo il Movimento 5 Stelle.
Sull'ordine del giorno la cui prima firmataria è la Consigliera Porchietto (quello che chiede la modifica dei criteri per l'accesso ai contributi) l'orientamento è negativo; però chiederei alla Consigliera Porchietto di ritirare l'atto di indirizzo, per questa ragione. Era un punteggio incrementale quello previsto dalla l.r. 6 a favore dei Comuni che rientravano in programmi di ospitalità di popolazione migrante: la non partecipazione a questi programmi non era elemento di esclusione. Noi, a oggi, abbiamo una graduatoria. Se ci sono delle risorse nel 2018 l'orientamento della Giunta regionale non è fare un nuovo bando, ma utilizzare la graduatoria esistente; anche perché fare un nuovo bando potrebbe significare rimettere in circolazione gli stessi Comuni che hanno avuto le risorse sul 2017, mentre utilizzare la graduatoria esistente significa di fatto eliminare, o ridurre abbondantemente, questo tipo di penalizzazione.
Laddove si prevedessero invece ulteriori risorse rispetto a quelle ora stanziate sul bando del 2017, non si andrebbe in quella direzione e quindi sotto questo profilo, riterrei inutile questo tipo di richiesta per queste ragioni. In ogni caso, l'orientamento della Giunta regionale, a fronte di disponibilità che stiamo ricercando sulla legge di bilancio 2018, sempre sul tema della l.r. 6 ma, per essere chiaro, sulla ex l.r. 18, è quello di non dar vita a un nuovo bando e a una nuova graduatoria, ma di scalare le posizioni rispetto alle domande che sono state presentate.
Poi, sempre a riguardo del Gruppo consiliare di Forza Italia, non possiamo accogliere l'ordine del giorno 1235 (il cui primo firmatario è il Consigliere Berutti), perché la valutazione degli immobili che sono inseriti, o meno, tra quelli danneggiati a seguito degli eventi alluvionali, non la fa la Giunta regionale, ma la fa l'ordinanza di Protezione Civile. Quindi ha poco senso che noi prevediamo questo elemento semmai il tema potrà essere ripreso, in termini di stimolo, con un altro atto di indirizzo nei confronti del Governo nazionale, perché oggi sono le ordinanze nazionale di Protezione Civile, a seguito delle dichiarazioni di stato di calamità, a prevedere o meno l'inserimento di queste cose.
Ordine del giorno 1244, a prima firma Consigliere Berutti: sì, a condizione che venga modificata la voce "stanziare" e vengano inserite, come su tutti gli altri ordini del giorno, le parole "a valutare la possibilità sul bilancio 2018". Lo dico come orientamento perché rimanga a verbale, perch con il poco tempo che abbiamo a disposizione, non possiamo procedere a modificare: il "sì", relativamente ad alcuni atti di indirizzo, è a condizione che non venga previsto lo stanziamento, ossia a condizione che non si parli di incremento di risorse.
È un atto di indirizzo, quindi, che viene assunto propedeuticamente alla predisposizione della legge di bilancio, altrimenti dovremmo modificare una serie di altre parole e staremmo qua fino a domani mattina.
Se a verbale risulta che il primo firmatario acconsente alla modifica dell'atto di indirizzo in questo modo, il parere della Giunta è favorevole altrimenti il parere è negativo.
Con le stesse ragioni e con le stesse modifiche, sì all'ordine del giorno della Consigliera Ruffino, il n. 1245; all'ordine del giorno n. 1243 all'ordine del giorno n. 1236; sì, con le stesse modifiche, all'ordine del giorno n. 1237; no all'ordine del giorno 1242, perché riguarda un dibattito che dovrà essere fatto e, peraltro, ci sono già elementi propedeutici in questa direzione.
Non mi sento di dare una valutazione positiva in questo momento, tanto è un dibattito che si aprirà poi in Consiglio regionale, altrimenti, con alcuni atti di indirizzo, in sede di assestamento di bilancio mettiamo in moto un meccanismo teso alla revisione delle politiche generali che riguardano l'assistenza socio-sanitaria.
Sì all'ordine del giorno n. 1238, a prima firma Ruffino, sempre a condizione di valutare che, anche in sede di legge di bilancio, ci siano risorse relativamente al tema delle barriere architettoniche.
Vengo ai documenti presentati dal Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle.
Ordine del giorno - qui non ho i numeri, quindi leggo i titoli - prima firmataria Frediani, oggetto "Progetto di valorizzazione del patrimonio delle fortificazioni piemontesi", ricordando che c'è già una legge regionale che affronta questo tema: il parere è favorevole, a condizione che vengano tolte le parole "individuando le modalità di inserimento del reperimento delle risorse necessarie", perché nella legge di bilancio avverrà la discussione sulle risorse.
Ordine del giorno, sempre prima firmataria la Consigliera Frediani "Garantire l'indennità di partecipazione ai progetti formativi appartenenti all'asse inclusione sociale": il parere è negativo, perché in questo momento non siamo in grado di garantire che sul bilancio '18-'19 si possa recuperare un'adeguata copertura economica per garantire un'entità di partecipazione alle persone in difficoltà che partecipano ai progetti formativi.
Su molti casi stiamo lavorando in questo senso, ma non è che possiamo assumere un atto così vincolante.
Ordine del giorno primo firmatario il Consigliere Andrissi, relativamente alle valutazioni dei pesticidi in agricoltura: parere favorevole, a condizione che venga modificato "non prevede risorse per gli interventi a sostegno dei laboratori per la valutazione e il monitoraggio dei pesticidi in agricoltura", ma venga modificato con le parole "Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a continuare a garantire le attività dei laboratori per la valutazione e il monitoraggio dei pesticidi"; peraltro sono laboratori la cui attività si svolge all'interno delle funzioni di ARPA, quindi sono laboratori che nessuno ha intenzione di smantellare.
Ordine del giorno "Fondo morosità incolpevole". Io sarei il primo ad essere contento di questo ordine del giorno, però abbiamo già una legge regionale e il nostro obiettivo è arrivare il più possibile a un incremento delle risorse, ma non posso garantire la possibilità, nel 2018, di poter arrivare a garantire.



PRESIDENTE

Scusi, Vicepresidente, diventa difficile seguirla, più che altro per le eventuali modifiche.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Va bene.
Ordine del giorno primo firmatario il Consigliere Bono, che riguarda "Implementazione di risorse per i contributi per la realizzazione di interventi a favore della disabilità": il parere è negativo, perché non sono in grado di garantire un'implementazione di risorse; parere negativo che si può tradurre da voto contrario in astensione, però non è un parere favorevole da parte della Giunta regionale.
Per quanto concerne l'ordine del giorno relativo a "Centrale Unica di Risposta NUE 112 (CUR), contributi per la formazione specifica degli operatori: collegato al Disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019"', avente come primo firmatario il Consigliere Bono, il parere è negativo, ma non sul merito della questione quanto sulla necessità di implementare le risorse per attività di formazione relativamente al personale del 118 impiegato all'interno delle centrali operative.
Non ravvisiamo la necessità di prevedere ulteriori adeguamenti di risorse, perché il servizio 118 ha già stanziamenti specifici sotto questo profilo.
BONO Davide (fuori microfono) Se non è chiaro, lo sospendo.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Perfetto. Meglio ancora, magari verrà ripreso.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno relativo a "Potenziamento dell'Istituto di Ricerca Economico Sociale del Piemonte (IRES) per le funzioni svolte per il Servizio Sanitario regionale ai sensi dell'art. 40 della l.r. n. 8 del 7 maggio 2013, in particolare per lo svolgimento del programma Health Technology Assessment (HTA): odg collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017 2019'", avente sempre come primo firmatario il Consigliere Bono, il parere è favorevole, a condizione che, come per gli altri atti di indirizzo, le parole "impegnare le risorse necessarie all'Istituto" vengano modificate in "a rafforzare, anche con l'utilizzo di rapporti con le Aziende Sanitarie il ruolo dell'Istituto di Ricerche Economico Sociale del Piemonte (IRES) per svolgere, in maniera adeguata, anche dal punto di vista delle risorse umane dedicate, le funzioni di Health Technology Assessment".
Sostanzialmente, condividiamo il fatto che ci debba essere un rafforzamento dell'attività di IRES sulle politiche sanitarie, che sono quantomai indispensabili ed importanti.
Sull'ordine del giorno inerente a "Contributi ai Comuni per interventi tesi all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati (legge 9 gennaio 1998, n. 13): collegato al Disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019'", il cui primo firmatario è il Consigliere Bono, che impegna la Giunta regionale a chiudere entro il primo trimestre 2018 le graduatorie arretrate e a comunicare alla Commissione competente tutti i procedimenti chiusi, in questo momento chiedo di soprassedere, perché non dispongo di dati per giudicare cosa significhi "chiudere le graduatorie a oggi esistenti". Non li ho questi dati.
Quello che posso dire è che la Giunta regionale, finalmente accogliendo le sollecitazioni che sono state espresse ripetutamente in questi anni da parte di innumerevoli Consiglieri e Gruppi consiliari, ha stanziato le risorse relative ai vecchi bandi: li abbiamo anche pagati perché era un'indecenza - lo dico così - il fatto che un bando di cinque o sei anni fa non fosse stato ancora saldato.



(Commenti fuori microfono)



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Era del 2010.
Sotto questo profilo, abbiamo stanziato le risorse in questi anni e abbiamo anche pagato, durante il 2017, le persone che aspettavano queste risorse da alcuni anni.
Chiedo, pertanto, di ritirare l'ordine del giorno in oggetto, per rivederlo successivamente.
In merito all'ordine del giorno relativo a "Miglioramento dell'attività di controllo ufficiale e sicurezza alimentare in ottemperanza del D.lgs 194/2008 e del D.lgs 193/2007 - odg collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019'", il cui primo firmatario è il Consigliere Bono, la Giunta regionale esprime parere favorevole.
Sull'ordine del giorno relativo a "Stanziamenti aggiuntivi all'IPLA per l'attuazione di interventi di lotta alle zanzare (l.r. 75/1995 e l.r.
22/2007), odg collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019'", il cui primo firmatario è il Consigliere Bono, il parere è contrario, perché prevede di incrementare le risorse nel 2018 con un minimo di otto milioni di euro.
BONO Davide (fuori microfono) Il totale.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Ho capito, ma passiamo da due a otto milioni. Complessivamente, è due milioni e mezzo.
Ho detto prima che condividiamo, come Giunta regionale, il fatto che la lotta alle zanzare sia un elemento di prevenzione sanitaria importante, ma pensare oggi di poter assumere un impegno di otto milioni di euro, mi sembra un po' eccessivo.
Sull'ordine del giorno relativo a "Interventi e servizi destinati a soggetti in condizioni di specifiche fragilità sociali (l.r. 1/2004) collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019'", il cui primo firmatario è il Consigliere Bono, che chiede di implementare le risorse, l'orientamento è negativo.
In merito all'ordine del giorno della Consigliera Frediani, relativo a "Odg collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019' - Allegato A dello stato di previsione della Spesa dell'Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017 2019 - Voucher destinati alla pratica sportiva degli studenti in condizione di disagio economico", l'orientamento è negativo.
Per quanto concerne l'ordine del giorno avente come primo firmatario il Consigliere Valetti, relativo a "ODG collegato al disegno di legge n.
272/2017 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie'. Misure di sostegno al trasporto pubblico in ottemperanza dell'Accordo per il Bacino Padano", che chiede di prevedere per il biennio 2018-2019, un maggior stanziamento di risorse sul servizio di TPL, l'orientamento è negativo perché il nostro obiettivo - ammesso di riuscire a raggiungerlo - è quello di garantire sul 2018 e sul 2019 le stesse risorse del 2017 sul trasporto pubblico locale.
Immaginare di poterle implementare, allo stato attuale dell'arte mi sembra eccessivo come impegno. A questo riguardo, però, voglio ricordare - collega Pichetto, non me ne abbia a male! - che il Piano di rientro sul disavanzo del trasporto pubblico locale 2011-2012-2013, approvato nel 2014 prevedeva, sostanzialmente, con un lodo Pichetto, che sul trasporto pubblico locale fossero destinate le risorse del Fondo nazionale trasporti più cinque milioni di euro di risorse regionali.
Voglio ricordare che quest'anno il Fondo nazionale trasporti è di 470 milioni. Detratta la decurtazione, sono 483 milioni di euro, e noi ne stanziamo 530 sul trasporto pubblico locale.
Per quanto concerne l'ordine del giorno della Consigliera Frediani inerente a "Odg collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie' Fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro (l.r.
25/2007) e informazione e sensibilizzazione nelle scuole, aziende e tra i lavoratori per il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e l'acquisizione di metodi comportamentali più sicuri" l'orientamento è favorevole.
Sull'ordine del giorno inerente a "Odg collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019' - Allegato A dello stato di previsione della Spesa dell'Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 - Finanziamento di azioni volte al miglioramento dei livelli di qualità dell'offerta formativa ed educativa" la cui prima firmataria è la Consigliera Frediani, l'orientamento non è favorevole.
In merito all'ordine del giorno relativo a "Odg collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019' Allegato A dello stato di previsione della Spesa dell'Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 - Fondo per interventi di emergenza in edilizia scolastica", sempre della Consigliera Frediani l'orientamento non è favorevole.
Relativamente all'ordine del giorno inerente a "ODG collegato al disegno di legge n. 272/2017 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017 2019 e disposizioni finanziarie'. Spesa storica del TPL e predisposizione PTS gomma ferro", il cui primo firmatario è il Consigliere Valetti, per le stesse ragioni annunciate prima, l'orientamento non è favorevole.
Per quanto concerne l'ordine del giorno avente come primo firmatario il Consigliere Valetti, che prevede "Misure di sostegno per incentivare la sostituzione delle auto inquinanti in ottemperanza all'accordo per il bacino padano", l'Assessore Valmaggia mi conferma che le questioni legate al rapporto con il Ministero sugli incentivi per la rottamazione delle autovetture commerciali e private all'interno delle più basse categorie sono accordi che sono stati fatti e definiti. È una delle questioni che ci troveremo ad affrontare in sede di legge di bilancio, perché a fronte di stanziamenti statali noi dovremo mettere un pari importo come Regione e quindi, dovremo fare delle scelte politiche sotto questo profilo. Comunque l'orientamento non è favorevole.
Sull'ordine del giorno del Consigliere Bono relativo a "Implementazione di risorse per il capitolo 152840", che è inerente all'assegno di cura l'orientamento è non favorevole.
L'ordine del giorno della Consigliera Frediani relativo a "Intervento polo logistico per la Protezione civile in Valle di Susa" o viene modificato nel suo contenuto, così come quello della Consigliera Batzella, oppure l'orientamento non è favorevole.
Sull'ordine del giorno che ha come primo firmatario il Consigliere Andrissi, inerente a "Ristorno totale dei canoni idrici da Province del VCO", l'orientamento è favorevole, a condizione che le parole "ad adottare i necessari provvedimenti per consentire il ristorno totale dei canoni demaniali per l'uso di acque pubbliche al territorio del Verbano Cusio Ossola" siano sostituite dalle parole "ad aprire un tavolo di discussione con la Provincia del VCO sul tema previsto dall'ordine del giorno". Se c'è questa modifica, l'orientamento è favorevole; se non c'è questa modifica l'orientamento è contrario.
Ordine del giorno con primo firmatario il Consigliere Bono "Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali". Riconosco che in questo ordine del giorno il Consigliere Bono non fa altro che ricordare una norma contenuta nella legge n. 1/2004, che prevedeva che le risorse sulle politiche sociali fossero incrementate ogni anno dell'indice ISTAT. L'orientamento purtroppo non è favorevole, perch come ho cercato di spiegare durante questa discussione sull'assestamento di bilancio, noi stiamo cercando strenuamente e faticosamente di mantenere le risorse sulle politiche sociali inalterate. Saremmo molto contenti di incrementarle, ma non è all'ordine delle cose.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione degli atti di indirizzo.
Alla mozione n. 1240 del Consigliere Vignale, inerente a "Accordo di programma per reinvestire le risorse derivanti dalla vendita delle azioni delle Terme di Acqui sul territorio", al testo è stata apportata una modifica effettuata e controfirmata dal Consigliere Vignale stesso.
Pertanto, l'orientamento dell'Aula è favorevole.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1240, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con gli atti di indirizzo del Movimento 5 Stelle.
Sull'ordine del giorno n. 1253, "Progetto di valorizzazione del patrimonio delle fortificazioni piemontesi", con relative modifiche già controfirmate vi è un orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1253, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sull'ordine del giorno n. 1252 "Progetto di polo logistico per la Protezione Civile in Val di Susa", con le relative modifiche.
l'orientamento è favorevole.
Procediamo con la votazione.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Stiamo esaminando gli atti di indirizzo del Movimento Cinque Stelle, i vostri.
Ho fatto prima quello di Vignale, perché era fuori il Vicepresidente Reschigna ed era uno certo del voto favorevole; adesso, trattiamo gli atti di indirizzo del Movimento 5 Stelle.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Così come modificato.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

È quello che ha detto il Vicepresidente Reschigna.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Posso andare avanti?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Appiano, faccio cosa mi dice lei. Posso andare avanti?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Frediani, prenda pure la parola.



FREDIANI Francesca

Intanto, colgo l'occasione per chiedere il voto nominale su questa votazione.
Poi, ho modificato, secondo quanto richiesto dall'Assessore; l'impegno è condivisibile, non vedo per quale motivo dovreste bocciare un atto di indirizzo del Movimento 5 Stelle e approvarne uno simile, non uguale, di un altro Gruppo politico - proprio non vedo il senso - tra l'altro depositato successivamente!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Posso procedere con la votazione con le modifiche accettate.



(Commenti della Consigliera Frediani)



PRESIDENTE

Ho detto prima: le modifiche accettate dall'Assessore.
Scusate, colleghi, È complicato.
La parola all'Assessore Valmaggia.
VALMAGGIA Alberto, Assessore alla programmazione territoriale e paesaggistica Grazie, Presidente.
Rapidissimo sulle modifiche.
È stato tolto l'impegno finanziario che era stato aggiunto e si è inserito il ruolo dell'Unione montana, che non era previsto nell'ordine del giorno precedente.



(Commenti fuori microfono)



VALMAGGIA Alberto, Assessore alla programmazione territoriale e paesaggistica

È rimasto, ma.



(Commenti fuori microfono)



VALMAGGIA Alberto, Assessore alla programmazione territoriale e paesaggistica

VALMAGGIA Alberto, Assessore alla programmazione territoriale e paesaggistica



VALMAGGIA Alberto, Assessore alla programmazione territoriale e paesaggistica

No. Però è l'Unione montana con i Comuni intorno, per ora.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Valmaggia.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 1252, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 35 Consiglieri hanno votato NO XX Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 8 Consiglieri Il Consiglio approva.
Sull'ordine del giorno n. 1267 del Movimento 5 Stelle, "Voucher destinati alla pratica sportiva degli studenti in condizioni di disagio economico" l'orientamento dell'Aula non è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1267, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
L'orientamento dell'Aula non è favorevole anche sull'ordine del giorno n.
1273, sempre del Movimento cinque Stelle.
Indìco la votazione palese sull' ordine del giorno n. 1273, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno n. 1272 del Movimento 5 Stelle prima firmataria la Consigliera Frediani, l'orientamento dell'Aula non è favorevole.
Indìco la votazione palese sull' ordine del giorno n. 1272, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1271, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1254, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1255, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1257, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1258, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1261, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1262, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1259, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
L'ordine del giorno presentato dal Consigliere Bono, inerente a "Centrale Unica di Risposta NUE (112) CUR, contributi per la formazione specifica degli operatori: collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019'", è sospeso.
L'ordine del giorno n. 1263 presentato dal Consigliere Bono, inerente a "Contributi ai Comuni per interventi tesi all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati (legge 9 gennaio 1989, n. 13): collegato al disegno di legge n. 272 'Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019'", è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1264, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1265, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1266, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Sull'ordine del giorno n. 1272 presentato dal Consigliere Andrissi, così come modificato, vi è un orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1272, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1272, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1269, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1268, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Sull'ordine del giorno n. 1232 presentato dal Consigliere Monaco, con le relative modifiche, vi è un orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1232, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sia riportato a verbale il voto favorevole della Consigliera Frediani e dei Consiglieri Andrissi, Bono e Pichetto.
Sull'ordine del giorno n. 1275 presentato dalla Consigliera Batzella, vi è un orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1275, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1271, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1270, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sull'ordine del giorno n. 1243 del Gruppo Forza Italia, con le relative modifiche, vi è l'orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1243, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sull'ordine del giorno n. 1236 presentato dal Consigliere Graglia, con le relative modifiche, vi è l'orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1236, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sull'ordine del giorno n. 1236 presentato dalla Consigliera Ruffino, con le relative modifiche, vi è l'orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1245, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sull'ordine del giorno n. 1236 presentato dalla Consigliera Ruffino, con le relative modifiche, vi è l'orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1236, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sull'ordine del giorno n. 1244 presentato dal Consigliera Berutti, con le relative modifiche, vi è l'orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1244, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sull'ordine del giorno n. 1238 presentato dalla Consigliera Ruffino, con le relative modifiche, vi è l'orientamento favorevole dell'Aula.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1238, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1235, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1239, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1242, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1241, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1248, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1206, così come modificato, sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1165, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1131, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione per appello nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri hanno votato NO 12 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Buona serata a tutti.
La seduta è tolta.
(La seduta ha termine alle ore 20.16)



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