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Dettaglio seduta n.270 del 14/11/17 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(Alle ore 9.32 il Presidente Laus verificata la mancanza del numero legale comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 9.59)


Argomento:

Proposte di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Io vorrei ricordare che la scorsa settimana - mi sembra proprio nella giornata di martedì - avevamo chiesto all'Assessora Parigi di dare comunicazione all'Aula in merito alle dichiarazioni di Luca Beatrice; e sinceramente non abbiamo più visto nemmeno l'Assessora, in aula.
APPIANO Andrea (fuori microfono) Sta parlando con Luca Beatrice.



FREDIANI Francesca

Sì, si stanno chiarendo.
Vorremmo capire.



PRESIDENTE

È stato deciso che questa comunicazione sarebbe stata resa in Commissione e oggi sull'argomento c'è anche un question time.



FREDIANI Francesca

Ho capito, però il question time consente di porre una domanda e intanto, è al di fuori dell'attività d'Aula, nel senso che non si svolge durante i lavori del Consiglio.
Di rendere la comunicazione in Commissione dove e quando è stato deciso?



PRESIDENTE

No, l'Assessora Parigi ha dato la disponibilità per fare questa discussione in Commissione. Poi, oggi o domani quando svolgeremo la riunione dei Capigruppo, decideremo quando, come e in che termini.



FREDIANI Francesca

Quindi sono state rifiutate le nostre richieste di comunicazione, in pratica.



PRESIDENTE

Assolutamente no: sono state accolte.



FREDIANI Francesca

Le comunicazioni non sono state date, sono state spostate in Commissione e in più c'è un question time.!



PRESIDENTE

Ascolti, le richieste sono state accolte e c'è la disponibilità da parte dell'Assessora di rendere le comunicazioni non in Aula - anche perch non c'è lo spazio - ma in Commissione. E in aggiunta ho solo comunicato per conoscenza a lei e agli altri colleghi che c'è anche un question-time specifico sull'argomento.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

No, scusate: parlo prima io, così ci chiariamo sul tema.
La Consigliera Frediani - o lei, Consigliera, o in generale il Gruppo Movimento Cinque Stelle - ha chiesto le comunicazioni dell'Assessora Parigi in merito a delle dichiarazioni di una persona fisica. Le comunicazioni in Aula concernenti una persona fisica possono essere fatte solo ed esclusivamente con il Consiglio chiuso.
FREDIANI Francesca (fuori microfono) Ma noooo.!



PRESIDENTE

No, no, scusi: questo è il Regolamento; non c'è discrezionalità.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Bono)



PRESIDENTE

No, no, no, no: quando si parla di una persona o di sue dichiarazioni lo si fa sulla base dell'art. 52, comma 4: "Le questioni riguardanti l'operato di persone vanno comunque trattate in seduta segreta". È così.
Quindi, nel momento in cui le ho chiesto la disponibilità, l'Assessora Parigi mi ha detto: "Certamente sì, non ci sono problemi; ci mancherebbe altro!" E, vedendo il Regolamento, si è resa disponibile a dare le comunicazioni in Commissione.
In aggiunta, comunico a tutti i colleghi che c'è anche un question-time che, sia per la fase della domanda che per quella della risposta, sarà tenuto in seduta segreta: sì, anche il question time in seduta segreta.
Ha chiesto la parola la Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Chiedo se è possibile avere un'informativa da parte dell'Assessora Pentenero su Conafi Prestito S.p.A, dove hanno aperto una procedura di mobilità per 90 persone su 102.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Rostagno.



ROSTAGNO Elvio

Signor Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori.
Come già detto più volte durante le sedute dei Capigruppo, inviterei a trattare questo argomento metodologico in sede di Capigruppo, perché non è possibile chiedere continuamente delle comunicazioni degli Assessori quando ci sono degli altri strumenti che sono le interpellanze, le interrogazioni e i question time.



PRESIDENTE

Certo, va bene. Grazie.
L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'art. 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 31 ottobre 2017.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Cerutti, Chiamparino, Balocco, Ferraris, Gariglio e Pentenero.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 7, 8 e 9 novembre 2017.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie ", di cui al punto 4) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta pomeridiana del 9 novembre è proseguita l'illustrazione degli emendamenti relativi all'art. 1 e riprendiamo dunque i lavori dalla Missione 13.01, Titolo 1.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 67) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Vi chiedo gentilmente di stare nei tempi perché c'era un accordo alla riunione dei Capigruppo - senza mortificare gli interventi dei Gruppi e dei singoli colleghi - di licenziare il provvedimento nella giornata di oggi.
Ricordo che sono disponibili tre minuti per il proponente e due minuti per gli altri firmatari l'emendamento.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
E' un emendamento che riteniamo importante sul tema della sanità.
L'Assessore Saitta ha preso degli impegni concreti negli ultimi incontri con i rappresentanti sindacali dei giovani medici universitari e non.
L'abbiamo indicato come unico capitolo su cui poter intervenire.
Probabilmente, come ho già detto in Commissione, non è il capitolo più corretto, in quanto sono inseriti tutti i diplomi universitari, quindi non le specializzazioni, però è un capitolo in cui la Regione può contribuire con una quota parte per l'anno 2018 e per l'anno 2019 (quindi non stiamo parlando di nuovo dell'anno 2017).
Rappresenta una presa d'atto della volontà condivisa, una volta tanto succede, da parte dell'Assessore Saitta, quindi della Giunta, di andare ad implementare un fondo per aumentare le borse di studio, sia che siano specializzandi medici universitari (questo è un tema forse un po' più complicato, perché sappiamo che si tratta di un finanziamento dallo Stato tramite il MIUR) sia che si tratti di medici di formazione di medicina generale, le cui borse di studio, invece, sono regionali, cioè pagate e finanziate dalla Regione con apposito capitolo e risorse.
Noi chiediamo di prendere atto - e so che la Giunta su questo, anche grazie agli Uffici regionali, è attenta - che ci sarà una carenza di medici specializzati e medici di medicina generale, i cosiddetti medici di famiglia, a partire dal 2020 molto consistente.
Chiedo che la Regione Piemonte, anche in qualità di guida, per quanto riguarda la sanità, delle Regioni italiane, sia in prima fila, sia cosciente del problema e lo sollevi presso i Ministeri competenti: MEF MIUR e Ministero della Salute e Sanità.
Guardi, nulla di contrario rispetto all'import di medici da altre Nazioni che hanno magari una natalità e quindi un tasso di laureati maggiore del nostro (penso all'India, al Pakistan, alla Cina e a quant'altro), ma mi sembra un assurdo dover investire decine di milioni di euro nella formazione di giovani medici, a partire dai sei anni per arrivare ai 30/31 quando finisce la specialistica, e poi mandarli all'estero perché da noi non trovano posto, e subito dopo, magari due anni dopo, accorgerci che ci mancano medici e li importiamo dall'India, dal Pakistan e dalla Cina.
Io termino, considerando i quindici secondi che ho perso nell'aprire l'emendamento sul portatile e chiedo veramente che su questo ci sia un impegno collettivo dell'Aula. Non è una grossa cifra e penso sia alla portata delle casse della Regione Piemonte.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi del Centro Formazione Professionale Enaip Piemonte CSF "Operatori del Benessere Acconciature" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti "Operatori del Benessere Acconciature ENAIP Piemonte" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2'17-2019 e disposizioni finanziarie" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Come diceva giustamente il collega Bono, il momento del bilancio, sia che si tratti dell'assestamento, quindi delle correzioni che vengono fatte a fine anno, sia, a maggior ragione, che si tratti del previsionale, è quello più deputato a richiamare la Giunta regionale e i vari Assessori al rispetto degli impegni che durante l'anno prendono a livello verbale quando si approcciano ad una categoria piuttosto che all'altra e vengono e messi a conoscenza di problematiche esistenti.
In questo caso, la questione riguarda i diplomi universitari e i medici. Ancor più, quando si parla di impegni presi, siamo a rimarcare l'importanza di un intervento da parte della Giunta regionale. Ovviamente c'è tutta la giornata per approvare questo bilancio d'assestamento, vedremo a che punto saremo quando arriviamo alle 20, anche perché noi eravamo qui disponibili questa mattina ad iniziare la trattazione alle 9.30 però, per cause indipendenti da noi, si è già persa mezz'ora che, probabilmente dovremmo recuperare la prossima settimana.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Sono in linea con quanto detto dai miei colleghi precedentemente. Con questi emendamenti cerchiamo di evidenziare problematiche che si sono sollevate in questi mesi a livello regionale e cerchiamo di trovare delle soluzioni.
Sul problema dei medici, abbiamo un numero chiuso molto ristretto.
Addirittura sui giornali di qualche giorno fa era riportato l'esodo dei giovani italiani, che, pagando migliaia di euro, riescono a frequentare corsi di medicina in Facoltà addirittura dell'Est Europa! Dunque, dopo il problema di quei 150.000 lavoratori esodati, che non venivano riconosciuti come possibili pensionati grazie alla riforma Fornero, dopo il problema dei giovani esodati italiani che, una volta formati, vista l'elevata disoccupazione giovanile in Italia (che supera il 30%), devono recarsi all'estero per trovare lavoro, adesso abbiamo anche gli studenti esodati, che, pagando, possono accedere alla formazione universitaria all'estero (chi può, ovviamente, perché viste le cifre diffuse sui quotidiani, questo percorso non è certo per tutti, ma solo per famiglie con capacità economiche e finanziarie decisamente elevate).
Alla luce di ciò, investire in questo settore è fondamentale per consentire anche ai giovani meno abbienti di accedere alla formazione universitaria, al pari di quelli che, invece, hanno una maggiore capacità economica.
Altrimenti, siamo fermi al "capitalismo ereditario", e l'Italia, su questo fronte, fa già scuola a livello mondiale; capitalismo stigmatizzato tra l'altro, da Piketty.
Come ho detto, in questo l'Italia è sicuramente maestra.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 144), il cui primo firmatario era il Consigliere Pichetto è ritirato.
Emendamento rubricato n. 68) presentato da Bono, Bertola, Frediani Andrissi, Campo, Valetti e Mighetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bono, per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 68) è uno di quegli emendamenti che presentiamo ogni anno, un evergreen, come direbbe qualche mio collega (e visto che tratta di ambiente, il "verde" non cade certo male!).
Noi chiediamo di incrementare le risorse al capitolo relativo ai versamenti all'IPLA per l'attuazione di interventi di lotta alla diffusione delle Culicidae (zanzare).
Nello specifico si parlava di migrazione delle zanzare dalle risaie, ma è un refuso dei nostri uffici, perché oramai nelle nostre regioni è endemica la diffusione della zanzara tigre; una zanzara che alcuni decenni fa non c'era nelle nostre latitudini, ma che adesso, complice il riscaldamento climatico e l'import di zanzare dai paesi tropicali, si è diffusa ubiquitariamente anche nelle grandi città, quindi anche a Torino (non solo a Vercelli o a Novara), un po' in tutti i quartieri. È una zanzara molto aggressiva anche di giorno, quindi non solo la sera, quando fa magari un po' meno caldo.
Io sottolineo sempre quest'aspetto (mi spiace che non sia presente l'Assessore Saitta, ma ci sono sia il Vicepresidente Reschigna che l'Assessore Ferrari): è un problema di natura sanitaria, che rischia, un domani, di diventare serio, perché le zanzare trasmettono i cosiddetti Arthropod Borne Virus, ovvero i virus trasmessi dagli artropodi; le zanzare, essendo vettori, quando succhiano il sangue da un animale affetto da questo virus, lo possono trasmette all'uomo pungendolo. È così che si sono diffuse le varie febbri emorragiche in Africa: per fortuna quelle più gravi, come Ebola, sono state confinate, ma i casi di Chikungunya registrati nel Ravennate, nel Lazio e altrove (per fortuna non ancora in Piemonte) o di altre tipologie di febbre emorragica virali trasmesse da artropodi (febbre gialla e altro) sono diffuse dalle zanzare.
Vogliamo intervenire prima di trovarci di fronte ad un'emergenza sanitaria, i cui costi saranno mille volte superiori rispetto alla cifra che chiediamo noi come investimento? Noi chiediamo 2 milioni di euro, Vicepresidente Reschigna, non per il 2017, ma per il 2018 e per il 2019: perché? Perché oramai siamo a novembre e non possiamo più chiedere risorse per quest'anno. Le chiediamo, per accoratamente, di prevederle già nell'assestamento, perché il previsionale andremo ad approvarlo solo a marzo e, a quel punto, saremmo già in ritardo per stanziare più risorse sulla lotte integrata al contrasto e alla diffusione delle zanzare. Dobbiamo quindi approvarli adesso per il 2018 altrimenti, come ho detto, a marzo sarà tardi. Mi appello, quindi, ai colleghi biellesi, novaresi e vercellesi: approviamo quest'emendamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Si parla di lotta alle zanzare. Ci sono una serie di fattori che fanno sì che il problema legato alle zanzare sia, di anno in anno, più presente e più sentito dai cittadini piemontesi.
Da una parte, incidono sicuramente i cambiamenti climatici, quindi l'allungarsi deciso della stagione calda (quest'anno ho personalmente riscontrato la presenza delle zanzare fino alla fine di ottobre, quindi si allunga di molto il periodo estivo). Poi, sicuramente, il diffondersi di specie come la zanzara tigre, che chiaramente il diffondersi di specie come la zanzara tigre che, da un lato, sono sicuramente specie molto più moleste della zanzara definita autoctona, nostrana poiché hanno un'intensa attività anche nelle ore diurne e sono più fastidiose.
Non di meno, come ricordava il collega Bono, possono anche essere vettori di malattie, di patologie. La zanzara tigre è una specie alloctona ed è arrivata nel continente europeo, e anche in Italia, qualche anno fa probabilmente all'interno di pneumatici che arrivavano da altri continenti probabilmente dall'Asia o dall'Africa. Quindi, si è diffusa molto negli ultimi anni e, insieme alle altre specie di zanzara autoctone rappresentano qualcosa che ci impone di migliorare la lotta integrata sia per le città, quindi per i territori urbani, sia per le zone più vicine alle risaie dove questi insetti trovano il terreno migliore per impiantarsi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Questo è un emendamento che, come diceva il collega Bono, riproponiamo praticamente in tutte le sessioni di bilancio. E' un emendamento che va a coprire quella che, secondo noi, è una spesa necessaria ad evitare dei problemi maggiori, dovuti alla possibile trasmissione di malattie attraverso il vettore della zanzara tigre.
Effettivamente i cambiamenti climatici hanno apportato delle modifiche sostanziali non solo alla situazione climatica propriamente detta della nostra Regione, ma anche all'ambiente e alle forme di vita esistenti e anche alle possibilità di rischio per la salute che affrontiamo tutti i giorni.
Negli anni passati abbiamo affrontato il problema delle zanzare con molte risorse e forse poco coordinamento. Sappiamo che adesso le risorse sono minime, alle quali però dovremmo accompagnare delle risorse aggiuntive ed una maggiore organizzazione.
Sappiamo quanto la vicina Francia sia stata più oculata nello spendere le risorse in tal senso: si parlava addirittura di un terzo della spesa per ettaro rispetto alla Regione Piemonte. Per questo dobbiamo lavorare in tal senso e mettere a disposizione dell'IPLA le risorse adatte per operare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Come dicevano i colleghi, è un emendamento che ad ogni assestamento ripresentiamo. La proliferazione delle zanzare è dovuta al cambiamento climatico che impatta fortemente con l'aumento delle temperature e l'aumento dell'umidità che favorisce la riproduzione delle zanzare. Per alla base di tutto c'è un'agricoltura che ha ucciso quella che era la biodiversità, perché nelle risaie del Novarese e del Vercellese, dove le zanzare hanno una presenza incredibilmente forte, un tempo vi erano libellule, rane e carpe che limitavano la presenza delle zanzare attaccandone la larva presente nell'acqua e nutrendosi di questa.
Questa biodiversità purtroppo è venuta meno, ad eccezione di alcune nicchie dove si pratica un'agricoltura senza l'utilizzo di sostanze chimiche.
Quindi, un'agricoltura sempre più industrializzata che è causa del cambiamento climatico - sappiamo che l'agricoltura impatta per circa il 40 sul cambiamento climatico e addirittura per il 75% sull'inquinamento ambientale, secondo i dati della FAO - crea anche questi effetti collaterali, cioè una presenza della zanzara che, oltre ad essere fastidiosa, è pericolosa per possibili diffusioni di malattie importanti come diceva il Vicepresidente della Commissione Sanità Bono.
Quindi, è importante trovare un riequilibrio nell'attività agronomica ed affrontare di petto il cambiamento climatico e le sue conseguenze, che sono veramente impattanti su tutti i fronti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Ci sono temi che evidentemente la Regione ha rinunciato a presidiare da anni e sui quali non possiamo che riportare l'attenzione, ogni qualvolta sia possibile, in sede di bilancio.
Uno di quelli, collegato tra l'altro ad un fallimentare approccio ad affrontare la questione dell'IPLA complessivamente come Ente, è quello che vede il discorso di IPLA come attore in un ruolo importante nella lotta alle zanzare.
Sembra un tema marginale, ma in realtà si tratta di un vero e proprio flagello, che affligge alcune aree della nostra regione; flagello che, se non ben contenuto, come hanno già ben detto i miei colleghi, può avere serie conseguenze anche dal punto di vista sanitario, vista la capacità.
il punto di vista sanitario visto appunto la capacità di tali insetti come vettori di altri tipi di patologie, oltre alla fastidiosa puntura e magari alle reazioni allergiche che questa può indurre in alcuni individui.
Sotto questo profilo, tra l'altro, si tratta di una prassi che veniva portata avanti da anni e che è stata interrotta, sia per il tentativo di riordino dell'Ente che lo gestiva, sia probabilmente anche per la cronica carenza di fondi che affligge oramai il nostro Ente da quando si è insediata questa legislatura. Non che non ci fosse anche prima, ma prima tutti allegramente se ne fregavano, spendendo e spandendo soldi che non c'erano.
In ogni caso, visto che l'incuria sul tema zanzare si protrae da un po' di tempo, forse, sarebbe il caso di cominciare a riaffrontarlo, almeno dagli ultimi due anni della legislatura: a questo scopo, presentiamo di nuovo quest'emendamento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Campo.
La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Questo emendamento richiede uno stanziamento di 2 milioni sul biennio 2018-2019 per i versamenti all'IPLA sull'attuazione di interventi di lotta alle zanzare è qualche cosa che si riferisce sia alle azioni sul campo, ma si riferisce anche a quell'attività di studio e di ricerca che può essere fatta per migliorare le tecniche di lotta alle zanzare che, come sappiamo hanno potenziali impatti sulla salute umana molto importanti.
Ultimamente, con i cambiamenti climatici, abbiamo osservato fenomeni sempre meno prevedibili, così come meno prevedibile è l'andamento del clima, anche della popolazione di zanzare che, a volte, si contrario o si espande in modo poco prevedibile.
Quindi è importante mantenere uno stanziamento annuo, per consentire alle casse regionali di ammortizzare eventuali epidemie, eventuali diffusioni superiori a quella che è la media del fenomeno che conosciamo in Piemonte, che riguarda essenzialmente i territori del Piemonte, territori dove abbiamo abbondanza di coltivazioni risicole e quindi il fenomeno è più importante, però non riguarda solo quei territori, perché effettivamente con le nuove specie che vengono ai Paesi più caldi, sempre più espansiva, a causa di una certa tropicalizzazione anche della nostra zona e della Pianura Padana possono costituire un pericolo a cui la Regione non pu farsi trovare impreparati.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Emendamento rubricato n. 69) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bono, per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 69) è un altro emendamento nell'ambito della sanità della missione 13, se non sbaglio siamo alla 13.07, al capitolo 15-88-05.
Questo è un tema che sempre più prioritario anche per la nostra Regione anche dall'informazione che otteniamo dei media, dai giornali, cartacce on line, ovverosia il controllo sulla sicurezza alimentare, in ottemperanza dei vari decreti legislativi e delle norme nazionali.
Controllo e vigilanza spettano anche alla Regione, oltre che alle forze di ambito nazionale, in merito alla sicurezza e all'incolumità pubblica e viene svolta dai nostri servizi sanitari e di controllo, ad esempio veterinario e quant'altro e deve svolgere un'azione non solo di controllo ma anche preventiva di dissuasione dall'utilizzo di derrate alimentare magari, scadute e potenzialmente nocive, per la salute umana.
Abbiamo visto, qualche giorno fa, un caso di utilizzo di carne non conforme, diciamo, in maniera politically correct non conforme, anche se sarebbe meglio dire "avariata". Carne che minimo non corrispondeva alla tipologia di carne prevista, parliamo di alimentazione in mense scolastiche o ospedaliere, quindi temi anche delicati, non parliamo di matrimoni con cibi che hanno provocato un malessere generale o un'infezione diffusa, ma di mense scolastiche e ospedaliere, quindi i punti più delicati, forse, del nostro sistema regionale.
Dicevo, carne come minimo non corrispondente a quella che era segnalata, ma di norma scaduta da diversi giorni, addirittura rifiutata da altre Istituzioni, in altre regioni, riprocessata, quindi "riverginata" (tra virgolette) o rinovellata e ripresentata nelle nostre mense regionali.
C'è stato uno scandalo su quest'indagine dei NAS, che ha portato a degli arresti; oggi interrogheremo l'Assessore Saitta, oppure qualche altro Assessore che ci vorrà rispondere, per sapere quanto è diffuso il fenomeno nella nostra Regione. Mi rendo conto che è difficile e chiediamo risorse proprio per questo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Sicuramente, è un tema importante quello della sicurezza alimentare.
Questa estate abbiamo vissuto il problema delle uova contaminate da un insetticida neonicotinoide e poi è seguita anche una trasmissione sulla RAI, su questo problema e sono andati intervistare gli allevatori olandesi perché in gran parte queste uova provenivano da quel territorio, però di fatto, alla base, di tutte queste situazioni, non abbiamo visto. Abbiamo visto recentemente su Report il cinquanta per cento dalla pasta che viene messo in commercio in Italia per il 50% della pasta che viene messa in commercio in Italia proviene dal Canada. Il Canada ha una latitudine che è un po' a nord quindi, per poterlo fare maturare, devono trattare queste piante con il glifosato, portare a morte la pianta e a maturazione il seme. Ovviamente le tracce di glifosato sono state rintracciate in tutta la filiera della pasta perché poi questo grano viene miscelato. Come viene miscelato anche il riso, senza dazio proveniente dall'Estremo Oriente.
Questo è un problema, di fatto, sulla tracciabilità degli alimenti. E' fondamentale trovare delle certificazioni che consentano di tracciare e trovare un modo affinché questi alimenti vengano analizzati prima di essere messi in commercio. Il programma Report ce l'ha dimostrato, sono andati ad intervistare le autorità portuali e le derrate alimentari di grano glifosato provenienti dal Canada, di fatto, non vengono analizzate. Non vengono analizzate in Canada, non vengono analizzate in Italia e poi queste tracce ce le ritroviamo nelle varie marche di pasta.
Queste tracce aumentano, come percentuale di presenza di glifosato probabile cancerogeno - a seconda della marca che fa ricorso a quel tipo di grano proveniente dall'estero, quando noi in Italia abbiamo la possibilità di produrre grano in zone climaticamente favorevoli come tutto il Meridione, dove c'è un tasso di umidità molto basso e dove il grano non ha bisogno di glifosato per arrivare a maturazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Qui parliamo di sicurezza alimentare, quindi dei fondi per il miglioramento dell'attività e di controllo ufficiale. Sicurezza alimentare è un tema che, spesse volte, viene dibattuto e che troviamo, purtroppo anche nelle notizie di cronaca. Sovente capita che vengano anche ritirati dei prodotti dalla grande distribuzione o dalla rete commerciale poich contraffatti, oppure adulterati quindi comportanti dei rischi anche per la salute dei consumatori.
Tema della sicurezza alimentare è, in qualche modo, tema legato alla qualità del cibo che consumiamo e che entra in gioco anche quando parliamo descrivendo la nostra posizione fortemente contraria ai trattati internazionali, grandi trattati commerciali internazionali quali il TTIP ed il CETA che possono comportare dei rischi sia per la conservazione delle nostre eccellenze alimentari e la possibilità che ci sia, per queste produzioni, anche una sostenibilità economica a lungo termine, sia per la qualità del cibo che arriva negli esercizi commerciali e alla fine anche sulle nostre tavole.
Noi pensiamo che anche dal punto di vista delle competenze regionali sia necessario dedicare la giusta attenzione a qualcosa che, come dicevo prima, riguarda certamente in modo diretto la salute dei cittadini piemontesi



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
E' un periodo in cui la vigilanza sull'alimentazione dei cittadini è un'attività importantissima che la Regione deve fare. Con il mercato globale, con i prodotti che arrivano dall'estero, con meccanismi di tracciatura non sempre efficienti, - tant'è che abbiamo qualche problema di tracciatura e di garantire l'autenticità persino in Europa e in Italia quindi figuriamoci con i prodotti che arrivano da tutto il mondo - è molto importante che venga mantenuto un fondo per migliorare l'attività di controllo. Abbiamo bisogno di mantenere sempre un presidio istituzionale di controlli e campioni sulle varie tipologie di generi alimentari che provengono dall'estero. La questione è più complicata di quello che sembra.
Abbiamo persino il problema di filiere spezzate tra un Paese e l'altro quindi abbiamo le fornitore di bestiame di allevamento che arriva da Paesi europei dove i controlli sono molto meno stringenti che in Italia e poi la lavorazione finale viene fatta in Italia. Questo basta, il più delle volte a dire che il prodotto è fatto in Italia, mentre non è così. Noi ci perdiamo effettivamente la materia prima, da dove proviene, come viene alimentata per cui anche sulla scia di quanto fatto anche dai colleghi, e dal collega Andrissi in particolare, sulle etichette trasparenti, vogliamo fare una proposta di questo tipo, anche su altri tipi di elementi. Anche ad esempio, sulle carni piemontesi c'è bisogno di una tracciatura completa della filiera.
Queste cose fanno parte di questi meccanismi che noi chiediamo di finanziare stanziando 500 mila euro sul triennio per migliorare l'attività di controllo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento noi chiediamo uno stanziamento di risorse e, nel contempo, anche una maggiore attenzione sul tema della sicurezza alimentare. Un tema che sta diventando sempre più di attualità, anche in considerazione dei cambiamenti che sono avvenuti nel modo in cui il cibo arriva sulle nostre tavole.
Un cibo che, sempre più spesso, arriva magari dopo aver compiuto dei lunghi viaggi, in seguito a scambi commerciali, molto spesso si tratta anche di prodotti esotici che non sono magari sottoposti alla stessa legislazione sia alimentare che agricola del nostro Paese. Tutto questo fa sì che parte degli alimenti che arrivano sulla nostra tavola siano contaminati o dannosi per la nostra salute.
Tutti questi cambiamenti implicano anche una maggiore attenzione.
Come ricordavano i miei colleghi, purtroppo abbiamo avuto numerosi casi di cronaca riguardanti - a ondate, di volta in volta - diversi tipi di alimenti. Molte volte ci troviamo a dover fronteggiare l'emergenza, perch magari si interviene su uno specifico prodotto - come nel caso delle uova e si scatenano anche delle crisi di panico, con gravi ripercussioni sul mercato relativamente a questi prodotti.
È importante che siano garantite delle pratiche adeguate di produzione manipolazione ed anche conservazione dei prodotti, perché sempre più spesso ci troviamo a consumare prodotti conservati ed è necessario monitorare la correttezza delle modalità con cui avviene la conservazione, per evitare delle ripercussioni sulla nostra salute.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Campo.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
È evidente che il controllo e la sicurezza alimentare sono un elemento strategico, dal punto di vista del funzionamento di una regione che ha nell'agroalimentare di qualità, uno dei suoi elementi di valore aggiunto dal punto di vista economico.
Purtroppo, non siamo nuovi - negli anni - a scandali relativi a situazioni nocive per la salute, sia di origine interna sia di origine esterna, nonostante il mercato unico - quindi la parte dell'Unione Europea e tutte le sue regole, i suoi regolamenti, la sua burocrazia, ma anche l'ampio import che facciamo di alcune derrate alimentari, non ultima la carne. Noi importiamo quasi il 70% della carne che consumiamo in Piemonte dall'Europa, nonostante la produzione di qualità casalinga e la crisi del nostro settore zootecnico, che forse andrebbe rilanciato con qualche idea in più, anche dal punto di vista delle politiche.
Sotto questo profilo, occorre un miglioramento e una continua innovazione, perché non basta avere dei protocolli, così come non basta avere un sistema di controlli, seppure migliorato rispetto a un passato triste, in cui si finiva a bere il vino al metanolo.
Si tratta di un settore in cui la sofisticazione diventa sempre più astuta, sempre più tecnologica. Per cui, anche l'area dei controlli deve innovarsi, deve continuamente aggiornarsi. E questo ovviamente costa.
Pertanto, non si può pensare di stare tranquilli, seduti sugli allori e che quello che è stato realizzato finora sia sufficiente, perché non è così.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 143) presentato da Sozzani, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è ritirato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 70) presentato da Bono, Andrissi, Bertola, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento sul capitolo 16.10.80, che riguarda il trasferimento alle Aziende sanitarie locali di un fondo vincolato a rimborso per l'acquisto di farmaci innovativi, ai sensi della legge finanziaria del 2015, la legge 190 del dicembre 2014.
Si tratta di un capitolo che è stato oggetto di una serie di rimborsi in merito ai farmaci collegati alla eradicazione dell'epatite C, quindi dell'epatite C virus, che ancora l'anno scorso aveva (guardavo sulle tabelle) un contributo notevole.
Se i dati forniti dall'Assessorato non sono stati interpretati in maniera erronea, nel 2016 vediamo 4 milioni e 400 mila, pertanto vorrei capire se il fatto che nel 2017 ci sia zero, significa semplicemente che poi, a fine anno, arriveranno le risorse dallo Stato per i fondi vincolati per alcuni progetti della sanità o se, nell'anno 2017, non abbiamo risorse.
Perché? Perché è vero - da una parte - che il costo di alcuni farmaci innovativi salvavita, come i farmaci collegati alla eradicazione dell'epatite C virus, quindi alla guarigione dall'epatite C, sono diminuiti di costo (un trattamento eradicante per soggetto prima aveva un costo tra i 40 e i 50 mila euro, mentre adesso è sceso intorno ai 5-6 mila euro), ma la questione è che si è scelto a livello nazionale di utilizzare una dinamica dei prezzi collegata al volume di acquisto, cioè al rapporto prezzo-volume: più ne prendiamo, più si abbassa il prezzo.
Ma questa è una logica non tanto proporzionale, è una scala quasi logaritmica, nel senso che più ne acquistiamo e più il prezzo scende veramente in maniera importante.
Ci sono stati dei problemi, poiché, non avendo stanziato - a livello nazionale - abbastanza risorse, le Regioni non hanno potuto acquistare questi farmaci in quota sufficiente, dando come indicazioni anche nazionali di curare solo le persone in stadio di malattia avanzata. Stadio di malattia avanzata vuol dire persone magari con un'insufficienza epatica, un inizio di cirrosi epatica o la presenza di qualche nodulo tumorale nel fegato, cioè un'evoluzione cancerosa.
In questo modo, si è messo a rischio il buon esito della terapia perché è del tutto evidente che se c'è un'evoluzione - e vado a chiudere ormai definitiva della patologia, anche la eradicazione del virus non comporta una guarigione del paziente.
Chiediamo, pertanto, di avere risposta a questi quesiti e - nel caso di implementare il capitolo di 500 mila euro.



MOTTA ANGELA



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Si tratta di un tema molto delicato, di cui abbiamo dibattuto diffusamente anche in Commissione sanità. L'Italia purtroppo ha perso degli scaglioni a basso prezzo, perché c'era un accordo prezzo-volume che consentiva una riduzione dei costi di trattamento all'aumentare dei pazienti trattati. Tale accordo sfortunatamente non è stato sfruttato appieno: si è arrivati fino - credo - al quinto scaglione, perdendo la possibilità. Questo è dovuto a una mancanza di coordinamento fra i centri regionali e il trattamento dell'epatite C. Questa è stata una situazione che ha portato un "danno" (tra virgolette) al sistema sanitario sicuramente.
Ma il tema dei farmaci innovativi è un tema fondamentale e soprattutto la sostenibilità dei costi di tali farmaci. Come diceva il Vicepresidente della Commissione sanità Davide Bono, è chiaro che fino ad oggi abbiamo trattato i pazienti che avevano meno benefici da questi trattamenti farmacologici; ora ovviamente sono quei pazienti che hanno in fase conclamata l'infezione da epatite C e che hanno meno beneficio proprio dal trattamento farmacologico.
Poi, nel tempo, sono arrivati nuovi prodotti con la capacità di coprire tutti i genotipi e ovviamente la concorrenza e il cambiamento della situazione di mercato ha portato dei benefici importanti ai costi. Ciò non toglie e noi riteniamo che sia importante che si debba intervenire il prima possibile su questi tipi di pazienti e quindi investire in questo settore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Siamo sempre alla sanità, ma cambiamo decisamente il tema e passiamo ai farmaci. Qui chiediamo un incremento di 500 mila euro sui tre anni, quindi sia sull'anno in corso che sul 2018 e 2019, con un trasferimento alle Aziende sanitarie locali vincolato al rimborso alle Regioni per l'acquisto di farmaci innovativi.
Abbiamo discusso negli ultimi anni, e fin dall'inizio di questa legislatura, di farmaci innovativi specialmente quando parlavamo, come diceva il collega Andrissi, dell'epatite, però oltre a quella ci sono altre patologie per le quali sono necessari farmaci innovativi, per cui si tratta di un intervento sul capitolo di bilancio che noi riteniamo molto necessario.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Gli investimenti sui farmaci innovativi sono uno strumento che permette di migliorare la salute dei cittadini e permette anche alla pubblica amministrazione di risparmiare soldi sulla spesa sanitaria, infatti le nuove soluzioni tendono a essere più efficienti, più efficaci e anche a generare un indotto nel settore farmaceutico che stimola la concorrenza e quindi l'abbassamento dei prezzi.
Si potrebbe aprire un capitolo molto grande sulla spesa sanitaria, ma restando sulla semplice sperimentazione dei farmaci innovativi, sappiamo che, se noi abbiamo anche questo tipo di sperimentazione dentro le nostre ASL, possiamo controllare meglio quello che succede a monte di questo processo, dunque il suo reale uso nelle strutture sanitarie piemontesi.
Quindi quest'emendamento serve a mettere 500 mila euro su ogni anno del triennio 2017-2019.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 189) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento interviene per garantire il finanziamento di una norma che intanto è una norma della Regione Piemonte, votata e nata da un'iniziativa consiliare di più Gruppi e credo estremamente utile ed efficace, soprattutto per la sua utilità, cioè per tutte le modalità con cui gli animali sono utilizzati per una terapia nei confronti dei soggetti più differenti (evidentemente vi sono alcuni casi che sono quelli più noti come l'ippoterapia, ma ve ne sono molti altri). Ma credo che sia utile anche per un altro aspetto, come abbiamo avuto modo di dire sulle cure domiciliari, in cui si coniuga la qualità della cura alla riduzione del costo della cura stessa, poiché è assolutamente evidente che un'attività di ippoterapia piuttosto che altre pratiche di pet therapy hanno un costo assolutamente inferiore ad altre tipologie di cura, in molti casi con un risultato maggiore o pari. Di conseguenza, noi crediamo che un investimento da questo punto di vista sia importante.
Va poi detto che l'applicazione della norma, che nel tempo ha avuto tutti i suoi passaggi applicativi (il Regolamento, la Commissione e quant'altro) li cattivi il Regolamento, la Commissione e quant'altro è fattibile; e fortunatamente questo accade in alcune ASL con le risorse delle ASL stesse.
Però questo avviene un po' di più per la sensibilità dei Direttori generali che non per una direttiva dell'Assessorato regionale.
In teoria, quindi, queste risorse certamente servirebbero come risorse regionali legate al mondo delle politiche sociali; ma certamente sarebbe sufficiente garantire una serie di interventi, come la legge prevede all'interno del bilancio che le singole ASL già hanno.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 193), presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che in realtà intende finanziare, di nuovo, una norma che il Consiglio regionale in questa legislatura ha approvato, che prevede il riutilizzo e il recupero di aree industriali dismesse; laddove per aree industriali dismesse non intendiamo il capannone abbandonato e completamente inutilizzabile: noi, al contrario, abbiamo per motivi noti ai colleghi e alla Giunta moltissime aree industriali (gran parte delle quali costruite con fondi europei) che oggi, come la legge prevedeva, andrebbero intanto censite, perché non sono soltanto di proprietà regionale - e, anzi la Regione sta cercando di dismettere alcune delle sue quote in queste società, che comunque rimangono (non è che dismettendo le quote il patrimonio scompare) -, ma ve ne sono molte altre nei Comuni che diedero vita ai progetti per la realizzazione di poli industriali.
Questo consentirebbe, con un canone ricognitorio molto basso - ed è questo il motivo dell'emendamento -, di individuare uno strumento di attrazione di imprese all'interno del nostro territorio. Molto spesso si parla di re-shoring, o comunque di ritorno di imprese in territori che sono più competitivi di altri. Io credo che il nostro territorio lo sia da un punto di vista della capacità di lavoro e della sua qualità; dovrebbe cercare di esserlo un po' di più da un punto di vista sia della fiscalità sia di misure di riduzione del costo generale dell'impresa.
Noi non siamo la Svizzera; né altri Paesi che hanno la possibilità proprio per incentivare l'inserimento di nuove imprese, di agire sulla leva della fiscalità. Abbiamo però la possibilità di utilizzare, per esempio questa misura, ovviamente unitamente a uno strumento di marketing territoriale che si dovrebbe gestire maggiormente, per cercare di diventare una Regione che accoglie nuove imprese, sia create da piemontesi sia che arrivino da altre Regioni, perché vi è una facilitazione anche di carattere economico nel tornare in Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Emendamento rubricato n. 197) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) In accordo con il proponente, ne diamo il testo per illustrato.
Emendamento rubricato n. 145), presentato da Sozzani, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto e Ruffino.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) In accordo con i proponenti, ne diamo il testo per illustrato.
Emendamento rubricato n. 208), presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 209), presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola per l'illustrazione al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Gli emendamenti intervengono per finanziare l'art. 16 della l.r.
35/2008, che - devo dire - credo sia stata una buona norma.
La legge 35, sostanzialmente, è divisa in due parti. Una parte sostiene l'editoria piemontese ed è oggetto, per esempio, di soppressione nel disegno di legge presentato dall'Assessora Parigi, sul quale ci permettiamo di esprimere qualche dubbio, nel senso che già allora si volle fare una norma dedicata, proprio per garantire un sostegno specifico. L'altra parte nel 2008, devo dire essere stata di grande prospettiva nel sostegno della stampa locale; perché noi sappiamo che il Piemonte ha un po' un'anomalia rispetto ad altre Regioni: ha un numero limitatissimo di quotidiani nessuna Regione italiana, grande almeno come il Piemonte (ma anche decisamente più piccola), ha un numero di quotidiani limitato come il Piemonte, ma al tempo stesso la nostra è la prima Regione italiana, non soltanto per numero, ma per tiratura, di stampa periodica locale, che non solo rappresenta un mondo imprenditoriale importante, ma rappresenta soprattutto una voce importante - e tutti i colleghi che sono in questo Consiglio lo sanno bene - di comunicazione e di democrazia.
Molti periodici danno l'opportunità di avere molte voci. Periodici locali, che si occupano di un pezzo del territorio piemontese, non hanno una visione di tutto il Piemonte, che spesso è legata più al capoluogo cittadino, ma ovviamente garantiscono informazione anche su ciò che avviene in Consiglio regionale, come noi possiamo vedere quotidianamente dalla lettura della nostra rassegna stampa.
Da questo punto di vista, quindi, le due misure presentate dai due emendamenti che intervengono sugli investimenti e sull'acquisto della carta vado a memoria - o, comunque, su attività di sviluppo delle imprese, sono estremamente importanti.
Come abbiamo già detto per altri emendamenti, non ci interessa tanto il valore economico. Noi crediamo sia importante un intervento che garantisca un sostegno ad un mondo, che, peraltro, ha difficoltà economiche.
Ricordiamo che, non casualmente, una legge dello Stato ha previsto la defiscalizzazione per chi investe in pubblicità, proprio perché vi è la necessità di sostenere voci con la cui perdita, nel momento in cui vengono a scomparire, si perde, non soltanto un numero di lavoratori e uno strumento che ha dato l'opportunità a migliaia di giovani giornalisti di svolgere quella professione, ma, soprattutto, si rischia di perdere strumenti che hanno anche decenni, o addirittura più di un secolo di storia, che nella nostra comunità piemontese hanno rappresentato strumenti fondamentali per avvicinare le Istituzioni ai cittadini.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 179) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 204) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Li illustro insieme anche perché riguardano esattamente la stessa misura.
Gli emendamenti intervengono sulla legge 23, la nuova legge sulle attività estrattive. Il provvedimento ha una serie di articoli che prevedono uno stanziamento di bilancio. Certamente il più importante è quello sulla creazione del nuovo Piano regionale sulle attività estrattive sul quale vi è stato un investimento economico, ma è altrettanto vero che la norma prevede anche - ed è l'unica norma in Italia che lo prevede - la valorizzazione, a fruizione sportiva, ricreativa e turistica, delle attività estrattive dismesse e non.
La norma consente di fare questo. Ricordiamo che il Duomo di Milano non soltanto è stato costruito con pietra interamente piemontese - e immagino che il Vicepresidente Reschigna lo sappia bene, in quanto proviene dalla sua terra - ma annualmente l'officina continua ad essere aperta perché, per tutte le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, si continua a usare quella pietra.
Ho fatto l'esempio più evidente, ma vi sono moltissime altre realtà che, grazie a questa legge e al lavoro fatto precedentemente, hanno ricevuto interventi.
In tal senso è stato pubblicato un libro ed è stata fatta una ricerca con l'IRES, sulla quale centinaia di Comuni ed associazioni hanno partecipato per progetti di recupero.
Va ricordato che questa Regione aveva decine di migliaia di persone che fino agli anni '60/'70 lavoravano nel settore estrattivo, in particolar modo quello legato alle miniere, per cui crediamo che questo patrimonio che è un patrimonio oltre che economico anche culturale, non debba essere dismesso.
Questa è una terra di estrazione, o lo è stata per moltissimi anni, per cui crediamo che un investimento sia indispensabile. Come abbiamo avuto modo di dire nell'anno passato, non so se 200 mila euro sia la cifra giusta o meno; rilevo soltanto che sulla norma approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, venne inserita una cifra simbolica: questa l'intesa assunta in Consiglio regionale, in particolar modo perché la votammo a novembre (quindi era il primo anno).
Siamo anche disposti a cancellare il 2017, rendendoci ben conto che investire oggi 100.000 o 200.000 euro sul 2017 servirebbe a poco. Crediamo però, che sia importante investire sulle voci del 2018 e del 2019, perché è una legge che, se non ricordo male, è stata votata all'unanimità o comunque, a larghissima maggioranza.
Da questo punto di vista, nel rispetto di una volontà consiliare, credo che si debba dar corso a tutte le parti della norma, non soltanto ad alcune.
È evidente che, anche per noi, la redazione del piano rappresenta la priorità. Ma crediamo che dar gambe ai progetti di valorizzazione, con un minimo di risorse, sia estremamente importante. Anche perché è già tutto fatto, anche dal punto di vista dell'individuazione di chi potrebbe, in qualche modo, svolgere questa attività. Fortunatamente, in alcune zone attività di valorizzazione sono già avvenute senza il contributo regionale.
Ma sarebbe certamente di grandissimo aiuto.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente Vignale.
Abbiamo terminato l'illustrazione dell'emendamento n. 179) e dell'emendamento n. 204).


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Tecnico Superiore "Calamandrei" di Crescentino


PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Berruti (o a qualche collega del Gruppo di Forza Italia) per l'illustrazione dell'emendamento n. 146) saluto i docenti e gli studenti della classe 2^ A dell'Istituto Tecnico Superiore "Calamandrei" di Crescentino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 272 "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 272, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Emendamento rubricato n. 146) presentato da Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia, per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Sarò breve, vista la serie di emendamenti presentata dal mio Gruppo che seguirà.
Con quest'emendamento il nostro Gruppo chiede lo stanziamento di 500.000 euro sul Fondo regionale per lo sviluppo, la qualificazione dell'artigianato e per la realizzazione di insediamenti di artigiani in aree attrezzate.
Posso continuare, visto che anche i successivi sono presentati tutti dal mio Gruppo?



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 150) presentato da Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 151) presentato da Sozzani, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 149) presentato da Graglia, Berutti, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 148) presentato da Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 147) presentato da Sozzani, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia, per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Con l'emendamento n. 150), il cui primo firmatario è il collega Berutti, si chiede 1 milione di euro sul 2017, 2018 e 2019 per contributi a favore delle attività commerciali esercitate in locali di proprietà di enti locali.
Con l'emendamento n. 151), il cui primo firmatario è il collega Sozzani, il nostro Gruppo intende chiedere l'aumento di 2 milioni di euro per i trasferimenti diretti alle forme associative di impresa operanti nell'ambito dei progetti integrati (articolo 18, comma 2, legge regionale 28/1999). Si ritiene di destinare somme per il finanziamento dei progetti a cura dei Comuni, per il recupero delle periferie urbane.
Con l'emendamento n. 149), il cui primo firmatario è il sottoscritto si richiede l'aumento di 1 milione di euro per i trasferimenti ai Comuni per la rivitalizzazione e riqualificazione del commercio (articolo 18 bis comma 4, legge 28/1999).
Con l'emendamento n. 148), il cui primo firmatario è il collega Berutti, si richiedono 500.000 euro per contributi ai piccoli imprenditori per il contrasto alla desertificazione commerciale nei piccoli Comuni delle zone interne e montane.
Infine, con l'emendamento n. 147), il cui primo firmatario è il collega Sozzani, si chiedono 150.000 euro per contributi per lo sviluppo della riduzione e del riutilizzo dei rifiuti. Si ritiene di destinare somme per il finanziamento di studi sull'efficacia della tariffazione puntuale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Graglia.
Ha chiesto la parola la Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



RUFFINO Daniela

Quanto riportato dal mio collega Graglia è importantissimo, soprattutto relativamente all'aspetto della desertificazione commerciale. Potremmo quasi definirla una "piaga" delle nostre valli, in particolare nei piccoli Comuni. Le Amministrazioni certamente mettono in atto delle azioni, ma non sono sufficienti. Un ulteriore problema è dato, poi, dall'accerchiamento nelle realtà più grandi che circondano le aree più dimesse, di realtà commerciali importanti come gli ipermercati. Io penso che ci sia poco tempo per agire e che vadano prese delle decisioni. Leggiamo spesso di iniziative di UNCEM e di altre realtà per combattere la desertificazione, ma al di là degli interventi, la parte pratica fatica ad emergere. È per questo che abbiamo presentato questi emendamenti, con la volontà di sollecitare e sensibilizzare la Giunta del Piemonte su queste tematiche, perché oltre alla scomparsa dei negozi, c'è in ballo la vita dei Comuni, che si esaurisce, oltre alla perdita di importanti posti di lavoro.
Ricordo che alcuni Comuni distano tantissimo dal centro e quelle sono le uniche attività e l'unica occupazione di quei territori. Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 73) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento chiediamo un sostegno economico di 2 milioni di euro per il 2018-2019, in riferimento ai trasferimenti agli Enti pubblici per l'attuazione delle politiche del lavoro, in base alla legge n. 34/2008.
Ricordiamo che queste politiche del lavoro prevedono l'impiego di ex lavoratori disoccupati o posti in mobilità per svolgere attività di pubblica utilità, a beneficio della comunità territoriale di appartenenza.
Si tratta, quindi, di lavori che hanno un duplice beneficio: da una parte quello di consentire a persone che hanno perso la loro occupazione, e che quindi vivono un disagio non solo economico ma anche psicologico, di potersi mantenere in attività e cercare di mantenere le loro competenze professionali, senza perdere il contatto con il mondo del lavoro, e anche di sentirsi utile alla collettività. Dall'altra parte, consentono alla collettività di ottenere beneficio proprio dal fatto di utilizzare queste persone per svolgere delle attività utili, ad esempio ai piccoli Comuni opere ed attività che molto spesso le Amministrazioni in grave difficoltà economica non riescono più a svolgere.
Crediamo, quindi, che sia importante mantenere alta l'attenzione e far sentire la presenza sia alle Amministrazioni sia alle persone che si trovano in difficoltà economica, proprio in seguito alla perdita del lavoro, attraverso questo impegno economico.
Tra l'altro, si responsabilizza anche l'Amministrazione pubblica che in questo modo, fa sentire anche la sua presenza al cittadino. Sono Amministrazioni che, purtroppo, molto spesso non hanno le risposte da dare a queste persone che si rivolgono all'Ente più vicino a loro. Succede di vedere nei Comuni persone che si rivolgono proprio al Sindaco per cercare di ottenere un aiuto per reinserirsi nel mondo del lavoro.
Attraverso questi strumenti diamo un sostegno alle Amministrazioni e gli strumenti per far fronte alle gravi difficoltà che, purtroppo, le persone che si trovano senza lavoro devono affrontare ogni giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Dopo aver affrontato i temi della sanità e delle politiche sociali entriamo nella tematica della missione 15, che riguarda le politiche del lavoro, in particolar modo i trasferimenti ad Enti pubblici per l'attuazione della legge n. 34/2008.
Si chiede di stanziare 2 milioni di euro in più. Non vedo più il Vicepresidente Reschigna.



PRESIDENTE

Mi ha detto che si allontanava un attimo per una pausa, però c'è l'Assessore competente al lavoro.



BONO Davide

So che sono pause che non fanno tanto bene alla sua salute.



PRESIDENTE

Però l'Assessore al lavoro, che è l'Assessore competente, è presente.
Consigliere Bono, continui. La Giunta è presente con l'Assessore competente che la ascolta.



BONO Davide

Grazie, Presidente. Intervengo, ma lo attendiamo con ansia per far sì che ascolti i nostri interventi.
Dicevo che sono 2 milioni di euro non sul 2017, ma sul 2018-2019. E' quindi un atteggiamento assolutamente coerente, consapevole e responsabile.
Uso questo termine, di cui si abusa fin troppo, fin dall'inizio di questa legislatura, ma anche in altri consessi, per dire che crediamo che serva investire più risorse pubbliche della Regione, insieme al finanziamento dei Fondi Europei, su un tema molto importante che riguarda il mantenimento e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori.
Ormai tutti i giorni apriamo i giornali e leggiamo "Industria 4.0 sostituzione di lavoratori da parte delle macchine e intelligenza artificiale", ma ci devono essere i lavoratori che hanno le competenze per competere in questo mondo, in cui la sostituzione non riguarda solo più il ribasso del costo del lavoro, ma anche la sostituzione della mente dall'intelligenza artificiale.
Quindi, ci devono essere lavoratori che siano in grado anche di utilizzare gli strumenti innovativi, la tecnologia informatica e digitale e creare anche le condizioni per creare posti di lavoro che sappiano competere con questo grande sviluppo dell'innovazione, che affronteremo nel XXI secolo.
E' un tema veramente dirimente, sul quale non possiamo rimanere indietro come Stato e come Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Questo emendamento stanzia 2 milioni su ogni anno del biennio per il mantenimento e lo sviluppo delle competenze acquisite dai lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno al reddito. Infatti questo tipo di politica che intendiamo promuovere permette di valorizzare il tempo delle persone che si trovano momentaneamente senza lavoro per metterle nelle condizioni più adeguate per rientrare nel mercato del lavoro.
Sappiamo che questo non è sempre possibile in tutti i casi; ad oggi avere un lavoro in questo Paese è l'unico strumento per avere un reddito perché non esiste una misura universale di supporto efficace al reddito delle persone che consenta di trascorrere anche lunghi periodi della propria vita in modo dignitoso oppure senza avere un'occupazione stabile.
Quindi, noi per forza dobbiamo puntare sulle politiche di reinserimento al lavoro per quanto possibile.
Quello che è molto importante è il coordinamento e la direzione di questi processi di reinserimento da parte della Pubblica Amministrazione perch Simone di questi processi di reinserimento da parte della pubblica amministrazione perché siamo diventati famosi per i corsi di formazione e un sacco di strumenti usati un po' a sproposito, anche spendendo un sacco di soldi che, a volte, servivano più per chi faceva i corsi di preparazione, che non per gli stessi lavoratori o studenti. Quindi, questa cosa sarebbe da evitare e bisogna anche trovare gli strumenti per evitarlo questo tuttavia non è un buon motivo per togliere i soldi a un capitolo importante. Ritengo che queste politiche di inserimento devono sempre farsi e farsi in modo più serio e più controllato; siamo qui per vigilare su questo, se il Consiglio ha un ancora una sua funzione, dobbiamo verificare che questi soldi vengano spesi in modo oculato.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Questo è un intervento che riteniamo importante, quello che prevede 2 milioni sul 2018 e 2019, come trasferimenti a Enti pubblici per l'attuazione delle politiche del lavoro, la legge di riferimento è la 34 del 2008.
Parliamo di sostegno ai corsi, per far sì che le persone che non hanno lavoro o che sono in mobilità possano mantenere le competenze che hanno acquisito negli anni oppure svolgere lavori di pubblica utilità.
Tra l'altro, ricordo che noi, già ormai da tempo, abbiamo depositato una proposta di legge che, parimenti a quella che abbiamo presentato anche a livello nazionale, introdurrebbe nella nostra Regione un reddito di cittadinanza per chi si trova senza un lavoro e sotto il livello di povertà, un reddito di cittadinanza che è vincolato, anche lì, alla sottoscrizione di un piano di azione individuale, quindi a dei corsi oppure alla partecipazione ad attività di pubblica utilità. Quindi, riteniamo sia un intervento, quello che proponevamo e che proponiamo con la nostra proposta di legge, che possa alleviare i problemi di molti nostri concittadini piemontesi. Speriamo che questa proposta di legge, prima o poi, prima della fine della legislatura trovi almeno la discussione, anche se non l'approvazione in Consiglio regionale.
Concludo dicendo che nelle more dell'approvazione, come noi auspichiamo, della nostra proposta di legge, riteniamo importante questo intervento sull'assestamento di bilancio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento, il 73), chiediamo 2 milioni di competenze per il 2018 e il 2019 per trasferimenti ad Enti pubblici per l'attuazione delle politiche del lavoro, legge regionale 34 del 2008.
Sappiamo che alcuni Comuni della Regione Piemonte hanno attivato quello che viene chiamato il "baratto amministrativo", cioè delle persone che senza lavoro fanno dei lavori di pubblica utilità per il Comune e in questo modo hanno degli sconti sulle varie tasse comunali.
Questo, invece, è un intervento che vuol favorire l'utilizzo delle competenze lavorative dei lavoratori che momentaneamente - si spera - sono senza lavoro e stanno usufruendo anche di aiuti attraverso quella che una volta era la Cassa integrazione e che adesso si chiama NASPI. Questo è importante, ma è anche importante pensare a una possibile ricollocazione oltre che a mantenere le loro competenze, perché spesso questi lavoratori erano inseriti in processi produttivi che sono stati delocalizzati all'estero o sono aziende che sul mercato hanno perso competitività. Quindi è importante che questi lavoratori possano reinserirsi nel mondo del lavoro, utilizzando questo periodo sia per mantenere le competenze che anche per crearsene delle nuove in settori che richiedono forza lavoro.
Quello che noi vogliamo dire è che è importante utilizzare questo periodo di assenza dal mondo da lavoro, per sfruttare tutte le possibilità e il reinserimento sociale e lavorativo di questi lavoratori.



PRESIDENTE

Grazie, collega Andrissi.
La parola al Consigliere Mighetti.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Sarò breve. Solo per dire quanto sia importante il fine di quest'emendamento, che prevede di apportare questa modifica con uno stanziamento ulteriore di 2 milioni sul 2018 e 2019, per attività diverse tutte relative alla legge regionale 34 del 2008, ma vorrei sottolineare la possibilità di finanziare le attività di lavoro per lavoratori sottoposti a procedure di mobilità che potranno essere chiamati a svolge attività a fini di pubblica utilità, a beneficio della comunità nel territorio di appartenenza.
Penso che questo sia importante, sia dal punto di vista del lavoratore sottoposto alla procedura di mobilità, che ritrova una sua sfera di utilità personale, di utilità al settore pubblico e sia per gli Enti pubblici sempre alla rincorsa di nuove risorse per operare nel campo della della propria amministrazione specie di un'Amministrazione comunale sono della propria amministrazione, specie nelle amministrazioni comunali.
Sono necessari interventi esterni perché le amministrazioni sono veramente in crisi dal punto di vista della possibilità di spesa, hanno problemi non solo negli investimenti, ma anche a governare l'ordinaria amministrazione.
Ben vengano, quindi, iniziative di questo tipo.



PRESIDENTE

Colleghi, chiedo una sospensione del Consiglio.
Invito i Capigruppo a recarsi in Sala A perché le Organizzazioni sindacali dei lavoratori della Regione hanno chiesto un incontro con i Capigruppo.
Finito l'incontro con la delegazione con non durerà più di dieci minuti, il Vicepresidente Reschigna chiederà - valuterà poi la Giunta - se fermarci per fare una Conferenza dei Capigruppo o andare avanti.
Invito i Presidenti dei Gruppi a recarsi in Sala A.
La seduta è sospesa.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Tecnico Superiore "Amaldi Sraffa" di Orbassano


PRESIDENTE

in visita a Palazzo Lascaris la classe III A dell'Istituto "Amaldi Sraffa" di Orbassano. Benvenuti ragazzi, il Consiglio in questo momento è sospeso per l'incontro della Giunta e del Presidente del Consiglio con una delegazione dei sindacati del personale dipendente della Regione. Per tale motivo non ci sono lavori d'Aula, ma auguriamo ugualmente una buona visita a Palazzo, a voi e ai vostri insegnanti.



(La seduta, sospesa alle ore 11.29 riprende alle 12.26)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della III A dell'Istituto.
Come dite? Già salutati? Li saluto anch'io: buona giornata e buona visita a Palazzo.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 152) presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 188) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 72) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento - non di discussione sul bilancio - chiede di stanziare dei fondi, precisamente 125 mila euro per il 2018 e 125 mila euro per il 2019 sul fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro, istituito in base alla legge 25/2007.
Ogni anno ci ritroviamo a commemorare nella seduta di Consiglio le vittime sul lavoro; purtroppo della nostra regione ci sono dei numeri ancora preoccupanti, forse proprio anche a causa della mancanza di formazione e informazione rivolta ai lavoratori, nonché all'impossibilità di effettuare controlli adeguati.
Ricordiamo, tra l'altro, che uno dei primi atti di indirizzo approvati in questa legislatura era proprio riferito alla possibilità di consentire l'utilizzo dei mezzi pubblici agli ispettori del lavoro, che noi abbiamo sottoposto all'approvazione del Consiglio, ed è soltanto una goccia nell'oceano delle cose che si potrebbero fare.
Servono sicuramente dei controlli precisi e puntuali, serve maggiore informazione, maggiore formazione, serve anche fornire adeguate protezioni ai lavoratori nel momento in cui operano, soprattutto nei cantieri e sappiamo che i cantieri dell'edilizia sono quelli più soggetti a incidenti poi serve ovviamente un maggior controllo rispetto al lavoro nero. Tutte queste sono condizioni che vanno combattute.
Ovviamente va sostenuto anche questo fondo, destinato purtroppo alle famiglie e ai parenti delle vittime degli incidenti sul lavoro, quindi in questo caso interveniamo nel momento in cui l'incidente è già avvenuto e molto spesso la persona deceduta costituiva l'unico reddito di un nucleo familiare. Serve assolutamente far sentire la vicinanza della Regione a queste famiglie che, oltre a dover sopportare il lutto e il dolore per aver perso una persona cara, devono anche ritrovarsi molto spesso a fronteggiare dei problemi economici conseguenti alla perdita del reddito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento riportiamo l'attenzione alle numerose vittime sul lavoro che purtroppo si contano ancora oggi in Piemonte con dei numeri veramente sconfortanti. La grande contrapposizione del nostro mondo è dover morire per guadagnarsi da vivere, quindi è veramente un qualcosa per cui l'istituzione deve farsi sentire vicina non con meri atti di solidarietà ma con qualcosa di più concreto che mantenere attivo il capitolo con uno stanziamento di bilancio per un fondo di solidarietà per le vittime, che sono sia le vittime che hanno avuto incidenti invalidanti sia le famiglie delle vittime che sono mancate sul lavoro. Si tratta di 125 mila euro sul biennio, per ogni anno del biennio 2018 e 2019.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 153) presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento, chiediamo di poter istituire un fondo rotativo per l'ammodernamento e l'innovazione dei lavoratori della formazione professionale. È direttamente collegato con quello che è Industria 4.0 perché ricordiamo che sul tema Industria 4.0 il Governo italiano, a differenza di altri governi come quello tedesco, ha fatto una scelta specifica, vale a dire quella di privilegiare, di incentivare gli investimenti innovativi all'interno delle aziende con degli sgravi fiscali e dei contributi significativi, ma riteniamo che abbia dimenticato una parte preponderante, che è quella invece della valorizzazione del capitale umano, cosa che ad esempio ha fatto invece il Governo tedesco.
Il Governo tedesco ha fatto la scelta di investire pesantemente sul tema dell'innovazione in termini formativi del personale dipendente partendo dal presupposto che le aziende hanno la necessità, per contrastare la disoccupazione, di avere personale da occupare con una certa capacità e una certa formazione.
È molto tempo che richiediamo quest'intervento; non è la prima volta che, in sede di bilancio e di assestamento, presento un emendamento di questo genere, perché uno dei passaggi significativi sulla formazione piemontese, che - ricordo - è un'eccellenza a livello nazionale, è quello però di supportare gli enti che effettuano formazione professionale sul tema del riammodernamento e rielaborazione dei laboratori per la formazione professionale.
Ad oggi, contiamo veramente sulle dita di una mano gli interventi fatti, perché le risorse non ci sono.
Allora, se vogliamo incentivare non soltanto l'uso delle risorse che vengono messe a disposizione da Industria 4.0, ma mantenere sul territorio il tessuto imprenditoriale innovativo, necessitiamo chiaramente di personale formato e anche di studenti che facciano dei percorsi di formazione assolutamente al passo con i tempi.
Pertanto con quest'emendamento chiediamo che venga istituito un fondo per due milioni di euro nel 2017 - anche se siamo alla fine dell'anno, ma ci proviamo sistematicamente a chiedere che la Giunta adotti questa strategia - per far sì che si possa fare questo tipo di investimenti.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 156) presentato da Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) In accordo con i proponenti, ne diamo il testo per illustrato.
Emendamento rubricato n. 154) presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola per l'illustrazione alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Quest'emendamento rientra sempre sul tema attinente all'innovazione e alla competitività del capitale umano sul Piemonte, ma si occupa, in questo caso, delle professioni ordinistiche.
Nella legislatura precedente, d'intesa tra maggioranza e opposizioni anche se in quel frangente eravamo chiaramente collocati all'opposto rispetto alle rappresentanze di oggi nel Consiglio regionale -, abbiamo deliberato su una proposta di legge - che, se non ricordo male, aveva come primo firmatario il collega Gian Luca Vignale e che portai all'attenzione della III Commissione - riguardante una norma in materia di sostegno delle professioni intellettuali ordinistiche. Ricordiamoci che anche in Piemonte i professionisti rappresentano una cifra significativa del PIL piemontese così come rappresentano un datore di lavoro significativo per quanto riguarda l'occupazione.
In quel frangente la legge 19/2011 prevedeva appunto, per le professioni ordinistiche, un intervento economico da parte della Regione Piemonte per una serie di investimenti per l'ammodernamento e la formazione all'interno degli studi professionali. Il vaglio di questa norma ebbe un travaglio significativo, anche perché in quel frangente non c'erano ancora le disposizioni nazionali che distinguevano in modo più chiaro le professioni di natura ordinistica rispetto a quelle di natura non ordinistica. Ma oggi che si è dipanata la matassa, riteniamo che sarebbe fondamentale avviare un percorso - e, infatti, vediamo che la cifra che richiediamo non è così significativa, ma è un segnale rispetto ad una legge che ad oggi non ha avuto ancora la possibilità di essere finanziata - per le professioni ordinistiche e per far vedere che c'è un'attenzione da parte della Regione Piemonte che le accomuna ai soggetti che, almeno per noi oggi hanno due obiettivi principali: il primo è che incrementano la crescita del PIL e il secondo è che fanno crescere l'occupazione nella Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 155) presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola per l'illustrazione alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie. L'emendamento è sempre relativo alle professioni ordinistiche anche se insiste su Capitoli e su interventi di spesa diversi; e quindi mi rifaccio a quello già precedentemente detto, ma soprattutto alla lungimiranza del Vicepresidente Reschigna, che sa quanto sia importante dare un segnale forte anche alle professioni.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 76) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola per l'illustrazione al Consigliere Mighetti.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 76 prevede una somma di 200.000 euro per il triennio 2017-2019 relativamente alle spese per studi e programmi di sperimentazione agraria applicata in campo fitopatologico e soprattutto per la formazione degli esperti e dei tecnici in campo fitosanitario per ispezione e controlli fitosanitari e per effettuazione di analisi presso terzi.
Questo emendamento è un emendamento che più volte abbiamo presentato durante gli anni. Prende spunto un po' da tutte le emergenze derivanti dalle fitopatologie che ogni anno colpiscono le colture del sistema agrario della Regione Piemonte. È un emendamento che probabilmente per la prima volta abbiamo proposto nel 2014, dopo un'annata agraria particolare, molto diversa da quell'appena passata: un'annata 2014 che aveva visto una vera e propria incidenza di piogge fuori dall'ordinario (un'incidenza veramente inusuale per i mesi estivi), che aveva minato le difese del nostro patrimonio agrario e in particolare della vite. Grandi problematiche si erano verificate in termini di flavescenza dorata e altre fitopatologie della vite e in quel momento avevamo incominciato ad interessarci a questi argomenti.
Ricordo ancora, in quel periodo, un convegno organizzato proprio dalla Regione a Costigliole d'Asti, in cui si era parlato di tutte le sperimentazioni in atto. E da lì avevamo capito che forse la Regione Piemonte doveva fare di più e soprattutto mettere a disposizione nuovi fondi per andare avanti sulla sperimentazione e sulla formazione dei tecnici che lavorano in questo campo.
Per questo ancora oggi chiediamo l'inserimento di ulteriori risorse dato che in questi anni, più o meno, la spesa storica non si è rimodulata nonostante le esigenze.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Mighetti.
Emendamento rubricato n. 74) presentato da Andrissi, Bertola, Bono, Campo Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento chiediamo, in competenza di cassa, 45 mila euro sul 2017-2018, per sviluppare ciò che è stato approvato all'unanimità da questo Consiglio regionale, con un ordine del giorno in cui si chiedeva al Governo nazionale di inserire l'origine del coltivato nell'etichetta del riso, e di attivare un'etichetta trasparente piemontese ispirata all'etichetta "pianesiana".
Questo consentirebbe agli agricoltori, ma non solo a loro, di fare un salto deciso nel riconoscimento di una filiera di qualità e nella tracciabilità della produzione di qualità dei propri prodotti agricoli.
Purtroppo, nel mercato globalizzato agricolo, l'alimento viene considerato una merce su cui speculare. Noi crediamo che grandi speculazioni nell'ambito del riso siano stati fatti l'anno scorso, con un prezzo del riso che è andato a ribasso in modo veramente esagerato, utilizzando forse anche un po' lo spauracchio del riso senza dazio, anche se poi, andando a vedere il riso senza dazio, probabilmente è stato pagato di più del riso convenzionale italiano.
E' veramente inaccettabile che si utilizzi un prodotto che viene dall'Estremo Oriente per speculare sul riso italiano.
E' importante, quindi, che i risicoltori - e non solo loro - abbiano la possibilità di veder tracciata la propria produzione agricola in tutto il percorso agricolo che consente di arrivare a quel prodotto di qualità.
Questo consentirebbe un forte riconoscimento, a livello nazionale ed internazionale, del prodotto. Noi crediamo anche che, nella misura 3 del PSR, ci sia la possibilità di individuare fondi per questo tipo di iniziativa, che andrebbe anche a valorizzare una zona di altissima qualità dato che ormai si è già creato sul territorio un distretto del riso non BIO, nel senso di riso prodotto senza l'utilizzo di sostanze chimiche che si rifà alla tecnica agronomica messa appunto dai macrobiotici, che si sta diffondendo a tutti gli altri agricoltori della zona.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Andrissi.
Emendamento rubricato n. 75) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Questo emendamento fa il paio con quello precedentemente illustrato.
Questa volta è una cifra molto bassa: 20 mila euro per ogni anno del triennio 2017-2019, e sempre sulle questioni riguardanti le spese per studi, indagini, ricerche e programmi di sperimentazione agraria applicata.
In questo caso esplicitiamo alcune questioni: per esempio l'istituzione di laboratori di analisi, l'assistenza tecnica e contabile delle aziende agricole e, soprattutto, mettiamo in risalto uno di quelli che secondo noi sono gli assi più importanti su cui investire a livello di sperimentazione agraria applicata, cioè il sostegno alla sperimentazione in vivaio.
Se c'è una cosa che abbiamo capito nei vari incontri sulle fitopatologie, specialmente della vite, è che queste problematiche non si combattono con una sola risposta, cioè non si combattono cercando di fermare l'insetto vettore, o andando a creare delle resistenze nella pianta o andando a rinforzare quello che è lo stato del terreno. Occorre avere un approccio integrato su queste problematiche, un approccio non fideistico ma un approccio il più possibile multidisciplinare.
Sappiamo che questi fenomeni sono accelerati da una serie di attività dell'uomo, tra cui la lavorazione del terreno e l'uso di sostanze chimiche in maniera preponderante. Ci sono delle risposte che dobbiamo dare, a livello di selezione del materiale riproduttivo delle viti, cioè delle marze.
In questo caso andiamo ad evidenziare proprio questa questione, che è una questione importante, già affrontata in diversi casi, anche se con risultati altalenanti.
Per questo è importante continuare ad investire come Regione Piemonte ed investire, non per un lucro, ma per sostenere il sistema piemontese della viticoltura.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 77) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Mighetti, per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Questo è un emendamento diverso dal precedente, perché chiede di stanziare 600.000 euro per gli anni 2018 e 2019 per investimenti in agricoltura.
La fonte da cui attingiamo questi 600.000 euro per i due anni è il finanziamento dell'Anagrafe Agricola Unica, somma che viene spesa attraverso le associazioni agricole per il mantenimento e la gestione del fascicolo aziendale.
Perché abbiamo presentato quest'emendamento? In realtà, lo abbiamo presentato più volte; peraltro, ne abbiamo anche parlato con alcune associazioni e, di fatto, non emerge una chiusura completa in questo senso.
Noi pensiamo, da una parte, che sia necessario che le associazioni facciano un passo indietro per quanto riguarda il finanziamento diretto alle loro attività; dall'altra parte, che occorra un investimento per interventi operati dagli agricoltori come investimento nelle aziende agricole (ricordo che tali somme provengono sia dalla Regione, che dallo Stato, che dall'Europa).
A nostro avviso, è un processo che va iniziato, perché è un giusto processo; un processo che va un po' indietro nel tempo e che ridona dignità agli investimenti in agricoltura rispetto agli investimenti in carta.
Nove agricoltori su dieci lamentano veramente la necessità (per non dire che hanno le scatole piene!) di eliminare un po' di burocrazia dal proprio lavoro. Ma questo dev'essere fatto in maniera organizzata.
Effettivamente, le associazioni agricole in questi anni hanno aiutato gli agricoltori a districarsi nella giungla burocratica, ma, di fatto dobbiamo creare i presupposti affinché questa giungla burocratica sia sempre più semplice e sempre meno dispendiosa, dal punto di vista economico, per gli agricoltori.
Facciamo notare, infatti, che oltre alle spese per l'iscrizione ad associazioni agricole, ci sono tutta una serie di pratiche che esulano da questo servizio, con un ulteriore onere per gli agricoltori.
Come Regione, dobbiamo lavorare per diminuire questi adempimenti, per far sì che le associazioni siano sempre più indipendenti e che gli agricoltori sempre più manlevati da adempimenti burocratici.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 160) presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) In accordo con i proponenti, l'emendamento è ritirato.
Emendamento rubricato n. 174) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale, per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento rubricato n. 174) interviene sul Fondo regionale per il risarcimento, da parte di ATC e CA, dei danni arrecati dalla fauna selvatica. Perché vi sono ancora delle realtà dove i risarcimenti per danni cagionati dalla fauna selvatica complessivamente nel comparto della Regione Piemonte, sia esso riguardante le aree protette (che non è questo capitolo), sia esso riguardante gli ATC e i CA, non sono ancora stati avviati.
Si fa presente, però, così come abbiamo detto in molte altre occasioni che oggi, in parte per scelta dell'Unione Europea, in parte per scelta di questa Giunta regionale, ci troviamo in una situazione paradossale: tutti gli agricoltori che beneficiano del de minimis non possono, anche qualora un "pezzo di Stato" cagioni un danno nella loro coltura, avene un ristoro di carattere economico.
È ben evidente - è per questo motivo che crediamo sia necessario investire risorse in tal senso - che un conto è il contributo all'impresa nel rispetto del de minimis, altro discorso (peraltro completamente differente) è il danno che ad un'impresa è cagionato da un soggetto terzo in questo caso un ente pubblico (non tutte le Regioni italiane lo fanno) che non può essere assoggettabile ad un aiuto di Stato.
La conseguenza è che oggi una serie di imprenditori agricoli non presentano più denuncia, semplicemente perché sanno che non possono più ottenere un ristoro; non sono diminuiti i danni, semplicemente siamo noi che non li paghiamo.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 175) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 175 riguarda il contributo agli ATC e ai CA per il perseguimento dei fini istituzionali. Sono 500 mila euro, una cifra certamente non significativa, ma indispensabile, perché per un motivo difficilmente comprensibile la Regione Piemonte - considerando che gli ambiti territoriali di caccia e i Comparti Alpini sono enti strumentali della Regione Piemonte che ha dovuto istituire, nel rispetto della legge dello Stato - ha pensato bene che fossero strumenti inutili. Per cui non soltanto li ha fortemente sotto finanziati, ma ha anche fatto un'attività di tipo amministrativo, in queste settimane in sede di III Commissione legislativa, con una modalità di accorpamento di comparti ATC, salvo nella provincia di Verbania, per arrivare ad un risparmio.
I comparti e gli ambiti territoriali di caccia non hanno costi per la Pubblica amministrazione in termini di personale nominato, nel senso che non c'è il gettone da parte di nessuno, salvo dei piccoli rimborsi spesa, o almeno una volta erano piccoli. Da questo punto di vista non interveniamo come se, parlando di attività venatorie e non di gestione del territorio non ci interessasse più che questi enti funzionino. Quindi, nel ridurre le spese, perché evidentemente non hanno più risorse necessarie, hanno fatto quello che inevitabilmente dovranno fare: hanno unificato sedi, hanno utilizzato meno tecnici faunistici, ovviamente non vi è stata più immissione di selvaggina, anche se questa ovviamente non veniva fatta con fini istituzionali.
Vi è tutta una serie di mancanze all'interno degli ambiti che hanno creato una distanza sempre più grande fra gli ambiti di comparto e non soltanto il cacciatore, perché gli ambiti per esempio hanno un compito estremamente importante che riguarda il pagamento dei danni, per cui anche in relazione con il mondo agricolo.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 157) presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 159) presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 158) presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione congiunta degli emendamenti.



GRAGLIA Franco

Intervengo brevemente sugli emendamenti n. 157), n. 159) e n. 158).
L'emendamento n. 157) è collegato a quello illustrato dal collega Vignale e riguarda una richiesta di aumento del fondo regionale per il risarcimento da parte delle Province dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole. Questo è un problema molto sentito e che purtroppo ogni anno si rinnova.
Gli emendamenti n. 158) e n. 159) prevedono delle risorse a favore della pesca e degli ambienti acquatici per la realizzazione di progetti ed attività in materia di tutela degli ambienti acquatici e della pesca e a tutela anche della fauna ittica. Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 78) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 79) presentato da Mighetti, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione congiunta degli emendamenti.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Illustro i due emendamenti congiuntamente, visto che riguardano lo stesso argomento. L'emendamento n. 78) prevede uno stanziamento di 100 mila euro sul triennio 2017-2019 per i danni da fauna selvatica relativi ad incidenti stradali. Mentre l'emendamento n. 79) prevede 100 mila euro per i danni da fauna selvatica arrecati alle colture.
Riprendo il discorso che il collega Vignale faceva nell'illustrazione del primo emendamento su questo argomento. Il collega Vignale ha chiuso dicendo che non è che danni non ce ne sono più, è che noi, continuando a non pagarli, tendiamo ad essere inaffidabili, quindi la gente ha perso la speranza di essere ristorata nel proprio danno.
Questo è un dato di fatto sia per quanto riguarda le questioni relative agli incidenti stradali sia le questioni relative ai danni alle colture. Se da una parte c'è un problema di sostenibilità dell'agricoltura in certe zone, dove la fauna selvatica con le politiche degli ultimi anni sulla gestione della fauna selvatica sta vivendo dei momenti di vera difficoltà perché la predazione è un fenomeno ormai di routine, dall'altra abbiamo un problema di sicurezza. Ed è un problema di sicurezza stradale che incomincia ad essere molto sentito, anche perché non basta avere un'assicurazione che, per qualche decina di euro in più all'anno, copre dai danni da fauna selvatica le autovetture per sentirsi sicuri. Infatti, in alcuni casi questi incidenti sono molto gravi e non basta aggiustare la macchina per evitare tutti i danni connessi a questi incidenti.
Per questo motivo noi come Regione dobbiamo lavorare e dobbiamo lavorare sicuramente ai testi no presenti in Commissione sulla caccia in generale; bisogna avere un approccio diverso da quello che è stato negli ultimi anni, perché è stato dimostrato che questo approccio non ha sortito effetti idonei a fermare questo tipo di problematiche. Dall'altra, dobbiamo sopperire, in questa fase transitoria, con dei fondi che servono a ristorare i danni che vengono subiti da privati cittadini e da aziende agricole.



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
Ricordo che alle ore 13.00, subito dopo la chiusura del Consiglio riceviamo in Sala Viglione una delegazione del Sindacato dei medici italiani, per esporre le problematiche concernenti la sicurezza sul lavoro dei medici addetti al servizio di continuità assistenziale, già Guardia medica, che operano per l'ASL Città di Torino.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.02)



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