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Dettaglio seduta n.266 del 08/11/17 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


MOTTA ANGELA



(I lavori iniziano alle ore 9.46 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 350 presentata da Benvenuto, inerente a "Riduzione disponibilità dei posti letto ospedalieri e di continuità assistenziale dell'ASL di Vercelli" (risposta scritta)

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 1090 presentata da Gancia e Benvenuto, inerente a "Posti di continuità assistenziale a valenza sanitaria nel Cusio e alla RSA Fondazione Massimo Lagostina di Omegna" (risposta scritta)

Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione indifferibile e urgente n. 1168 presentata da Batzella Bertola, Bono e Campo, inerente a "Crollo del controsoffitto presso il CAVS del Presidio ospedaliero di Giaveno" (risposta scritta)

Argomento: Incarichi e consulenze esterne

Interrogazione indifferibile e urgente n. 1748 presentata da Gancia e Benvenuto, inerente a "Avviso pubblico di selezione per incarico professionale di esperto in materia di selezione del personale per la costituzione di Commissioni di valutazione per quanto attiene la valutazione psico-attitudinale" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi.
Con il consenso degli interroganti, viene fornita risposta scritta alle interrogazioni n. 350, n. 1090, n. 1168 e n. 1748 Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.



(Alle ore 9.51 la Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



(Alle ore 10.01 la Presidente comunica che a causa della mancanza del numero legale i lavori del Consiglio avranno inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.33)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Accossato, Allemano, Cerutti, Corgnati, Ferrari Ferrentino, Gariglio e Valmaggia.
Non è presente l'Assessore Saitta.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2018-2019 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Colleghi, non ho alcun'intenzione, oggi, di richiamare al silenzio i colleghi né i collaboratori dei colleghi.
L'esame del disegno di legge n. 272, di cui al punto 3) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta pomeridiana del 7 novembre è stato sospeso l'esame degli articoli 1, 20 e 21. Sono stati votati gli articoli dal n. 2 al n. 19 bis.
È stato votato ed approvato l'emendamento rubricato n. 81) all'articolo 16 e rimane da votare l'articolo 16 così come emendato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire sull'articolo 16 per esprimere soddisfazione rispetto sia al testo originale sia alla modifica introdotta ieri con l'emendamento a prima firma Bertola.
Due modifiche che sono a prima firma del Movimento 5 Stelle e che modificano la legge in materia di tassa automobilistica (la n. 23 del 2003), allargando un principio e un concetto molto importante, cioè quello di incentivare la sostituzione del parco veicolare nella nostra regione con veicoli più moderni anche da un punto di vista tecnologico e meno inquinanti, quindi meno impattanti dal punto di vista ambientale e delle emissioni, ma anche dal punto di vista del rumore; perché è del tutto evidente che veicoli elettrici o comunque ibridi anche sotto l'aspetto dell'inquinamento acustico, oltre che di quello ambientale, hanno ridotto impatto.
Siamo lieti, dunque, che con i nostri emendamenti vengano esentati per tutta la loro durata i motoveicoli e i ciclomotori elettrici (in aggiunta alle autovetture elettriche) e per cinque anni i veicoli ibridi. Riteniamo che poi sarebbe anche il caso - un domani, quando ci saranno le coperture o quando ci sarà la volontà di questa maggioranza - di pensare di andare a rivedere il "minibollo" su auto a metano e a GPL. Ragioniamoci, perché si tratta sempre di un incentivo alla sostituzione del parco veicolare, perch è ovvio che per fortuna le ibride, e soprattutto quelle di piccola cilindrata, oggi sono abbastanza accessibili, ma quelle elettriche ovviamente no; mentre le auto a GPL e a metano sono francamente le più diffuse, nel senso che si trovano anche a prezzi veramente popolari: quindi ragioniamo.
Mi piacerebbe poi che nella legge di bilancio del 2018-2020 si potesse magari ipotizzare, se c'è la copertura su questo e se ci sono opportunità di rimodulare le aliquote in modo da mantenere il gettito costante ovviamente se è possibile farlo.
Infatti, con il Vicepresidente Reschigna avevamo discusso anche sul tema dell'IRESA (l'imposta regionale sulle emissioni sonore delle aeromobili) e siamo tuttora in attesa di capire che cosa farà il Governo nazionale e se ci possa essere una deroga per determinate prescrizioni relative a norme nazionali. Il Governo avrebbe effettivamente inserito per il quarto anno di seguito una proroga al divieto di introduzione di nuove tasse, quindi possiamo solo andare a togliere e non a incrementare; il che ovviamente fa riflettere anche sulla reale autonomia delle Regioni e anche nell'ottica della sussidiarietà verticale, sul rapporto tra Stato e Regioni: tagliano i trasferimenti, però impediscono qualunque modulazione delle aliquote fiscali (che siano del bollo auto, dell'IRESA, dell'IRPEF dell'IRAP o di ciò che vogliamo considerare).
Dunque, un ragionamento più ampio andrebbe fatto di concerto con il livello nazionale, visto che una delle emergenze ambientali (e quindi sanitarie) della nostra macroregione del Nord, comprensiva della Pianura Padana, è proprio quella della presenza di molti, molti diesel (auto e camion). Quindi magari, in questo senso, se il Presidente Chiamparino per quest'ultimo anno e mezzo di mandato - sempre, come dico continuamente, se il mandato durerà un anno e mezzo - riuscisse ad aprire anche una trattativa su questo tema, oltre a ottenere, come ci ricorda sempre il collega Valetti, più risorse per la sostituzione e l'incremento dei mezzi del trasporto pubblico locale, potremmo veramente fare un buon servizio per la Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.
Consigliere Bono, dalla Presidenza devo sciogliere un nodo: mi deve aiutare a interpretare l'augurio (o il malaugurio) nei confronti del Presidente Chiamparino.
BONO Davide (fuori microfono) Per le firme false!



PRESIDENTE

Ah, ecco. In bocca al lupo a lei e alle firme.
Grazie.



(Commenti del Consigliere Bono)



PRESIDENTE

Lunga vita al Presidente! BONO Davide (fuori microfono) Ma certo: assolutamente!



PRESIDENTE

Torniamo all'articolo 1.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 3), presentato da Bertola, Andrissi, Bono, Campo Frediani, Mighetti e Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 2), presentato da Bertola, Andrissi, Bono, Campo Frediani, Mighetti e Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento n. 3) siamo a chiedere delle risorse in fase di assestamento su una legge, che direi importante, approvata qualche mese fa da questo Consiglio regionale: la legge che riguarda i fenomeni dell'usura del sovraindebitamento e dell'estorsione. È stata appunto approvata nei mesi passati (la scorsa primavera) una nuova legge, che va a sostituire quella precedente e che in qualche modo si pone anche sotto il cappello della legge nazionale, ampliando peraltro, grazie al lavoro fatto dal sottoscritto, dal Consigliere Molinari, che co-presiede con me l'Osservatorio regionale sul fenomeno dell'usura, e dal primo firmatario della proposta di legge Rossi, i compiti dell'Osservatorio regionale allargandone il raggio d'azione anche al sovrindebitamento e all'estorsione.
In quella sede, avevamo lamentato l'esiguità o, quantomeno, il fatto che le risorse assegnate non fossero sufficienti. Già in sede di discussione dell'allegato finanziario, avevamo proposto un incremento degli stanziamenti e, coerentemente con quanto abbiamo chiesto qualche mese fa siamo a chiedere un incremento di 300.000 euro dei fondi destinati a quella legge, che è appunto la n. 8/2017.
Sappiamo che all'interno dell'emendamento il capitolo non è proprio quello esatto, perché comunque anche il capitolo vecchio non sarebbe più valido, poiché la legge che avevamo prima è stata abrogata, però come sempre ciò che conta è l'intervento e quindi, se, come speriamo, la Giunta decide di intervenire e comunque di dare parere favorevole al nostro emendamento, poi il capitolo si trova.



PRESIDENTE

Grazie.
Considero quindi illustrati il n. 3) e il n. 2), giusto? Bene.
Ci sono altri interventi? Prego, Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Come detto dal collega Bertola, noi proponiamo una serie di emendamenti che rappresentano una serie di priorità per il Movimento 5 Stelle, ma riteniamo anche per la Regione; prova ne siano questi due emendamenti, che vanno a intervenire su una legge tra l'altro recentemente approvata recentemente modificata e ampliata dal Consiglio regionale, con una larga intesa, trattando il tema del contrasto all'usura e all'estorsione, che ovviamente vede tutti i Consiglieri dei vari Gruppi concordi.
Riteniamo che l'intervento sia un'aggiunta e stia a significare la necessità di intervenire con fondi più cospicui. Quando avevamo ragionato sul tema, avevamo detto che uno stanziamento dell'ordine di grandezza di 100, 200 o 300 mila euro era ovviamente poco impattante. Una singola persona, che non sia un imprenditore, finita nei gorghi dell'usura perch affetta da ludopatia (gioco d'azzardo patologico), magari ha richiesto un prestito di 20, 30 o 40 mila euro. Lasciamo fuori il discorso di qualche imprenditore che, magari non finanziabile secondo i criteri delle banche richiede un prestito di 100, 200 o 300 mila euro.
Quindi un fondo di 300 mila euro, anche se quando avevamo approvato la legge l'anno era già iniziato e adesso siamo quasi alla fine, francamente riteniamo che sia ben poca cosa. Di conseguenza, chiediamo di incrementare i fondi sul 2017 e, se possibile, anche sul 2018.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
La votazione non è valida perché tutti gli emendamenti li votiamo alla fine.
Illustriamo tutti gli emendamenti e poi facciamo le votazioni.
Passiamo alla missione 03.02.
Emendamento rubricato n. 92) presentato da Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento chiede sostanzialmente di poter in qualche modo intervenire dal punto di vista finanziario in contributi per progetti locali in materia di sicurezza: una tematica chiaramente molto sentita a livello territoriale.
Naturalmente qui non chiediamo numeri importantissimi, chiediamo un milione e mezzo di euro, cosicché in qualche modo sarebbe impostato un percorso che poi gradatamente potrebbe portare veramente a un piano strutturale a livello regionale in termini di sicurezza.
Diciamo che questa è una delle tematiche più sentite oggi a livello regionale, per cui auspichiamo che in qualche modo possa essere accolta la nostra richiesta.
Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 95) presentato da Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, invece, si rivolge all'edilizia scolastica inserita nei Piani triennali e annuali predisposti ai sensi dalla legge 23, con il cofinanziamento regionale.
Qui entra in gioco una tematica che per necessità ha attinenza a livello locale e a livello comunale, così come naturalmente le Province altra tematica che già nei giorni scorsi avevamo toccato nei vari interventi.
Credo sia un tema da non sottovalutare, anche perché sappiamo benissimo quanto sia importante la sicurezza dei ragazzi, ma soprattutto un Piano strategico graduale che, in qualche modo, metta in sicurezza i vari edifici.
Certamente, strada facendo, è già stato svolto un grosso lavoro da tutte le parti politiche, a livello nazionale e regionale, ma non bisogna abbassare la guardia su un tema di così grande importanza.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi: o sospendiamo e ci vediamo l'anno prossimo, dopo Natale.
Emendamento rubricato n. 94) presentato da Ruffino, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 172) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Colleghi, prima che prenda la parola il collega Vignale, approfitto per dire che domani, alle 9.30, in Sala A, è convocata la Conferenza dei Presidenti.
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 172) è uno degli emendamenti che il Movimento Nazionale ha presentato, cercando di andare in coerenza con quanto detto precedentemente rispetto al tema degli investimenti.
Se è vero quanto sosteneva il Vicepresidente nella replica di ieri, vi è stata una - secondo noi - piccola inversione di tendenza relativamente al tema degli investimenti, perché certamente nel 2017 sono stati maggiori anche in virtù di una buona norma (qualche volta accade) che è stata approvata a livello nazionale, che in qualche modo li ha incentivati.
E se è vero che si deve sempre e comunque tenere a bada la disponibilità economica, noi crediamo che il vero impegno sul quale il Consiglio regionale e la Giunta dovrebbero operare è proprio quello, già a partire dall'anno in corso (non fosse altro perché lo diciamo da un po' di tempo), di provare a ridurre, compatibilmente con le spese disponibili, la spesa corrente per trasformarla in spesa per investimenti.
In questo caso, l'emendamento interviene relativamente a contributi a favore di Enti locali per il finanziamento di interventi di edilizia scolastica.
Noi sappiamo bene quanto le scuole comunali abbiano necessità di intervento, ma anche in quale situazione (non è proprio la finalità dell'emendamento) drammatica si trovi l'edilizia provinciale di tutte le scuole medie e superiori.
Pertanto, crediamo che, da questo punto di vista, un investimento importante (sei milioni di euro) sull'edilizia scolastica garantirebbe di far sì che i nostri figli frequentino scuole più sicure. Non possiamo dimenticare che la nostra è la regione che purtroppo ha visto morire, qui vicino a noi, un ragazzo, per cui il tema della sicurezza nella scuola è un tema da tenere sempre in considerazione, come prioritario.
In secondo luogo, è evidente che, in un comparto che più di ogni altro ha patito la crisi economica come quello generalmente inteso dell'edilizia misure anticicliche come quelle degli investimenti in edilizia, che garantiscono servizi ai cittadini, sono le misure che ci saremmo aspettate che ci aspettiamo in questo bilancio, che è ancora modificabile, e certamente che ci aspettiamo nel bilancio del prossimo anno.
Grazie.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Comprensivo "A. Palazzeschi" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe III G dell'Istituto Comprensivo "Palazzeschi" di Torino, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 272.
Emendamento rubricato n. 83) presentato da Ravello.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Ravello per l'illustrazione.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
Questo emendamento rientra in un pacchetto di emendamenti aventi tutti lo stesso lo stesso tema, cioè il contributo fattivo e materiale della Regione Piemonte per portare a realizzazione, o comunque per fare qualche significativo passo avanti verso un obiettivo ambizioso che la Regione Piemonte si è posta da diversi anni: diventare una regione amianto free.
La Giunta sa certamente molto meglio di noi qual è la situazione relativa alla presenza di manufatti contenenti amianto in questa regione.
L'ARPA ha effettuato un'attenta mappatura.
Secondo le prime indicative stime, si considera una presenza di amianto tra i 50 e i 70 milioni di metri quadri, che - sempre a spanne - possono richiedere fino a un miliardo di euro di fabbisogno per la loro rimozione.
Con questo emendamento, quindi, si propone, poiché lo si ritiene assolutamente necessario alla contribuzione e al raggiungimento di questo scopo, aumentare, per il prossimo triennio, di cinque milioni di euro all'anno il capitolo relativo ai contributi a favore di Enti locali per il finanziamento di interventi di edilizia di scolastica inseriti nei piani triennali.
Materialmente, a livello di norma si ci si ferma qui; sul piano politico, come ho già anticipato, lo scopo di questo emendamento è di legare questa iniziativa all'apertura di bandi che, nel favorire interventi di edilizia scolastica, inseriscono graduatorie dedicate agli interventi di rimozione di manufatti contenenti amianto, così come accaduto, peraltro nella scorsa legislatura.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravello.
Emendamento rubricato n. 93) presentato da Graglia, Berutti, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Il Gruppo di Forza Italia ha presentato una cinquantina di emendamenti assolutamente tutti di merito.
Con quest' emendamento chiediamo l'incremento di cinque milioni sul capitolo. Ci riferiamo all'articolo 22 della legge 28 del 2007, sui contributi per edifici di proprietà di Enti locali, adibiti o da adibire a sedi di scuole dell'infanzia, primaria e secondaria, di primo e secondo grado, statali e non statali, paritarie, gestite da Enti locali.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Graglia.
Emendamento rubricato n. 4) presentato da Frediani, Bertola, Andrissi Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento andiamo a chiedere un'integrazione della missione 04 - programma 0403 - di 895 mila euro.
Si tratta di risorse stanziate per i contributi per edifici di proprietà di Enti locali adibiti o da adibire a sedi di scuole dell'infanzia, primaria e secondaria, di primo e secondo grado, statali e non statali, gestiti da Enti locali.
Tutti voi ricordate che abbiamo destinato la nostra penultima restituzione dell'eccedenza di stipendio, come Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, all'edilizia scolastica, e grazie al nostro contributo sappiamo che la Regione è riuscita a far avanzare la graduatoria già esistente - già presente e già prevista - a seguito di un bando e di un'istruzione degli Uffici. È riuscita a fare avanzare la graduatoria realizzando due interventi e mezzo.
Sappiamo che ci sono ancora edifici che necessitano di intervento. Ci sono istituti che aspettano fondi per mettere in regola la loro situazione soprattutto in riferimento alle norme antincendio. Questo, purtroppo, è un grave problema delle nostre strutture scolastiche: non essere a norma e non riuscire a portare a termine la certificazione antincendio e antisismica per mancanza di risorse.
Purtroppo, nell'ultimo periodo abbiamo di nuovo avuto notizie di crolli di controsoffitti: se non sbaglio ieri c'è stata una notizia, non in Piemonte, per fortuna, ma in un'altra Regione. È una notizia che ci rammarica e ci inquieta anche un po', perché il patrimonio dell'edilizia scolastica è un patrimonio che dovrebbe assolutamente essere messo in sicurezza per garantire agli studenti di stare tranquilli. Sembra una cosa assolutamente normale, ma purtroppo non lo è. Molto spesso i nostri edifici non sono sicuri e a volte si arriva a casi tragici come quello che purtroppo, è successo nella scuola di Rivoli e che tutti noi ricordiamo perfettamente.
Noi chiediamo, quindi, di andare a stanziare questa cifra. Ci sembra un impegno assolutamente doveroso, proprio perché si parla di edilizia scolastica, quindi di luoghi in cui ogni giorno i nostri ragazzi e i nostri studenti, entrano. I genitori affidano i propri figli a queste strutture quindi devono essere sicuri di poterlo fare in assoluta serenità.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Vorrei aggiungere qualche parola su questo emendamento, proprio perch in passato ho lavorato su questi bandi. Ho potuto partecipare, in qualità di progettista, all'estensione di progetti per accedere a questi fondi.
Nella mia vita professionale questo è stato uno dei momenti migliori dal punto di vista di ritorno di soddisfazione in merito ai risultati che si possono attenere attraverso questi progetti; progetti che coinvolgono sedi scolastiche di vari tipi all'interno dei nostri Comuni, specialmente in piccoli Comuni, che in alternativa non potrebbero mettere mano agli edifici che possiedono. Senza i fondi della Regione è difficilissimo che Comuni sotto i 5.000 abitanti possano intervenire in maniera concreta e integrata su un edificio scolastico, andando a eliminare tutta una serie di problematiche, da quelle relative alla manutenzione straordinaria a quelle della messa in sicurezza e della messa a norma, dal punto di vista sismico e delle barriere architettoniche.
Vorrei fare un passo in più, e un passo in più vuol dire proporre di valorizzare quello che è il patrimonio creato negli anni dalla Regione Piemonte e dai suoi Uffici, in materia tecnica e di conoscenza degli edifici scolastici della nostra Regione.
Noi abbiamo un'anagrafe dell'edilizia scolastica piuttosto completa e articolata, che ci dà il metro della situazione in atto. Bisognerebbe fare uno sforzo in più e cercare di capire quali siano gli edifici che hanno più necessità e non lasciare solamente alla sensibilità dei singoli Amministratori la possibilità di proporre delle richieste di finanziamento.
Ci sono tanti Sindaci - tantissimi, la maggioranza - che sono sensibili a questa materia e ci sono Sindaci che non lo sono. Occorrerebbe sollecitarli per far capire loro che se ci sono dei fondi questi vanno spesi dove le criticità sono maggiori e dove effettivamente c'è un rischio sia per la sicurezza degli alunni sia per il proseguimento nell'utilizzo di una struttura scolastica, magari vetusta e magari non perfettamente a norma.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Come detto prima, abbiamo cercato di individuare una serie di capitoli che rappresentano delle urgenze - ripeto - per il Movimento 5 Stelle, ma che credo possano essere condivise da tutto il Consiglio regionale. Quindi come diceva il Vicepresidente Reschigna, si tratta poi a fine discussione quando ci arriveremo, di mettere un punto e iniziare a fare una valutazione di cosa è realmente finanziabile e cosa no, con le risorse che residuano in capo all'Amministrazione regionale: con quel famoso "fondino" o "fondetto" o "fondone" dei 34 milioni, che è stato utilizzato già in buona parte per finanziare l'incremento delle borse di studio, per appianare la riduzione di trasferimenti che sono venuti dallo Stato sul trasporto pubblico locale e per mantenere la spesa storica sulle politiche sociali.
Qualcosina avanza - in quanto i milioni erano 14 più quattro più quattro, quindi dai nostri conti residua una decina di milioni - e dunque si pone una questione di scelta anche politica, fermo restando che è evidente che nel corso dell'anno gli accertamenti e le riscossioni non sono mai uguali alle attese; soprattutto gli accertamenti, perché le riscossioni generano dei residui attivi, ma l'importante è poi il delta tra quanto abbiamo messo in entrata e il reale accertamento, segnatamente nei trasferimenti dallo Stato, dall'Europa e in derivanti da una serie di tasse che, tendenzialmente, sono sempre sovrastimate (come il bollo auto l'imposta regionale sulla benzina aggiuntiva, ecc.).
Queste scelte, quindi, si possono fare - chiudo, perché sono già stato lungo - e spero che si possano fare tutti insieme.
Quello dell'edilizia scolastica, come ha detto la Consigliera Frediani è un tema importante. Io adesso non so dire se la graduatoria possa scorrere tutta nel 2017 oppure nel 2018; però, a cavallo fra il 2017 e il 2018, noi chiediamo che vengano stanziati 895 mila euro, che sono i fondi che servono per chiudere la graduatoria. Il Vicepresidente Reschigna e l'Assessora Pentenero lo sanno: diamo il segnale che su questo tema, visto che ci siamo impegnati su altri argomenti in maniera insistente, si garantisce una certezza di sicurezza almeno ai nostri ragazzi che vanno a studiare nelle scuole piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Campo.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Chiediamo appunto di permettere a questa graduatoria di giungere ad esaurimento.
All'uopo mi viene da citare un fatto di cui sono stato testimone di recente a un incontro con alcuni Sindaci, dove veniva raccontato il fatto che adesso dai Comuni vengono forniti dei dati al MIUR per alimentare un nuovo portale informativo sulle scuole; e a questo sarebbe collegata la possibilità di accedere a dei fondi per iniziative sugli edifici. Peccato che per fare questo bisognerebbe fornire anche la certificazione antisismica e i Sindaci di questi Comuni mi dicevano che loro rinunciavano in partenza alla possibilità di accedere ai fondi aggiuntivi perché fare la verifica antisismica su alcune delle scuole avrebbe comportato la dichiarazione di inagibilità.
Sotto questo profilo, quindi, ci pare che sarebbe veramente importante intervenire; sia, in via prioritaria, per la già citata sicurezza dei minori che frequentano le strutture scolastiche, sia anche per evitare questa assurdità del dover fornire informazioni sulle proprie scuole per delle anagrafiche sugli edifici e non poter accedere a degli incentivi che vengono forniti perché non è possibile fare la verifica antisismica per il rischio che questa, appunto, causi la dichiarazione di inagibilità della scuola.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo presentato una serie di emendamenti alle tabelle del bilancio su questioni che riteniamo da un lato importanti, ovviamente, e dall'altro meritevoli di maggiori risorse.
È comprensibile che su alcuni di questi emendamenti e su alcune di queste proposte ci siano da parte nostra una maggiore enfasi e una maggiore attenzione. È il caso, proprio, degli interventi a favore dell'edilizia scolastica: un tema che abbiamo preso a cuore già lo scorso anno addirittura destinando a questo capitolo una parte della nostra restituzione alla Regione Piemonte rispetto alla quota di stipendio che non tratteniamo. Quello ha rappresentato certamente un aiuto concreto dal punto di vista proprio monetario, sufficiente a realizzare due interventi e mezzo di quelli che erano in graduatoria, ma ovviamente non esaustivo dell'esigenza totale che ci sarebbe.
Quindi, coerentemente con quanto noi operato a livello personale, siamo a proporre di emendare il capitolo del bilancio con risorse che riteniamo adeguate.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Effettivamente quello delle scuole è un tema fondamentale. Noi, come diceva poc'anzi il Consigliere Bertola, abbiamo anche messo parte della nostra restituzione e delle nostre indennità, quindi crediamo che si possa fare molto.
Sul territorio che conosco meglio so di due realtà scolastiche che hanno problemi con la sicurezza proprio degli edifici: un liceo a Vercelli e una scuola ENAIP a Oleggio. Però credo che su tutto il territorio c'è bisogno veramente di un grande sforzo.
Questo è uno sforzo contingentato a esaurire una graduatoria, quindi ha ancora di più una valenza importante, perché consente di intervenire su lavori già predisposti. Si parla di 895 mila euro, che è una cifra precisa che consente di andare a chiudere interventi già programmati per mettere in sicurezza le scuole della Regione Piemonte.
Credo che il Consiglio regionale possa approvare questo emendamento e sarebbe un passaggio importante per dare sicurezza a tutto il sistema scolastico.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 97) presentato da Porchietto, Graglia, Berutti Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Su quest' emendamento, già in premessa chiedo alla Giunta di fare una valutazione rispetto ad un'eventuale modifica in termini di esborso monetario, nel senso che abbiamo immaginato un impegno di spesa nel triennio di cinque milioni di euro, ma in realtà il senso di questo emendamento sarebbe quello di far passare comunque un principio, cioè quello di un intervento da parte della Regione rispetto a un tema che è dirimente anche per i percorsi scolastici.
La normativa italiana, rispetto all'insegnamento della lingua inglese all'interno delle scuole primarie, prevede a livello nazionale che vengano impartite, in modo generalizzato e obbligatorio, per un'ora alla settimana lezioni di lingua inglese sulla classe prima, due ore nella seconda classe e tre ore alla settimana per le rimanenti tre classi.
Qual è il problema? A prescindere dal fatto che sicuramente chiunque di noi abbia figli a scuola e soprattutto abbia a cuore il futuro dei propri figli, sa benissimo che non è di certo un'ora alla settimana a partire dalla prima elementare e nulla nella scuola materna che può permettere ai ragazzi di apprendere le basi della lingua straniera. L'enorme problema è che abbiamo un corpo docenti che non sempre, ahimè, è preparato da questo punto di vista.
Colgo l'occasione di questo emendamento per non considerarlo un emendamento a sé stante, ma un emendamento incluso in un progetto di rilancio della situazione e dell'operatività economica della Regione Piemonte. Tradotto: se vogliamo immaginare di riportare e rendere nuovamente competitiva la Regione Piemonte rispetto al tema di investimenti di carattere imprenditoriale, o comunque della formazione di figure specifiche che abbiano come connotazione primaria quella di conoscere almeno la lingua inglese, non possiamo immaginare di non dare un segnale anche a livello regionale rispetto a questo tema.
La Regione Lombardia ha fatto degli investimenti significativi da questo punto di vista, che rappresentano un segnale di un progetto strategico di rilancio della Regione che è fondamentale.
Nel caso in cui il livello di spesa previsto dall'emendamento sia troppo oneroso per il bilancio della Regione, credo che fare un ragionamento di partire in modo sperimentale per affiancare la formazione ordinaria (prossima allo zero) del corpo docenti rispetto a questi temi con un'iniziativa di carattere regionale, sia importante anche come segnale che possiamo dare a livello regionale, rispetto però a un progetto complessivo che è quello di un rilancio competitivo della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera.



RUFFINO Daniela

Abbiamo presentato alcuni emendamenti legati alla scuola e all'istruzione e, tra l'altro, condivido gli interventi dei colleghi del Movimento 5 Stelle sull'anagrafe scolastica. Sono capisaldi legati al mondo della scuola e dell'istruzione, alla scuola che amiamo immaginare come scuola delle opportunità per i nostri ragazzi.
In quest'Aula si è parlato di sport, della Settimana allo sport - vedo che raccolgo anche il consenso del collega Barazzotto - e ora passiamo all'insegnamento della lingua inglese. Certamente la nostra scuola è carente sotto quest'aspetto, sotto l'aspetto della formazione dei docenti e degli insegnanti, che non devono essere necessariamente "insegnanti", ma possono anche essere figure esterne. Spero che questa sfida venga ovviamente raccolta dalla Regione, ma anche dai Comuni, immaginando progetti trasversali che potrebbero raccogliere i piani per l'offerta formativa.
Non dimentichiamo, però, quest'aspetto, se vogliamo davvero che la nostra scuola pian piano si avvicini a quella europea. Perché oggi purtroppo, registriamo un'assenza di opportunità, per siamo veramente molto distanti da quegli standard.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ruffino.
Emendamento rubricato n. 98) presentato da Ruffino, Graglia, Berutti Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera per l'illustrazione.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
L'emendamento, come dicevo prima, verte sulla tematica della scuola: in questo caso, parliamo di scuole paritarie.
Ne abbiamo parlato molte volte in quest'Aula e il nostro Gruppo ha maturato un chiaro pensiero sulla libera scelta educativa, ossia quella possibilità, per le famiglie, di scegliere la scuola per i propri figli facendo risparmiare - ribadisco il concetto - in questo caso il Ministero perché il costo di un alunno in una scuola paritaria è di gran lunga inferiore al costo di un alunno che frequenta una scuola dell'infanzia piuttosto che una scuola primaria.
Ma questa "scuola delle opportunità", che noi amiamo pensare e immaginare, oggi offre poche garanzie di continuità di finanziamento.
Soprattutto, offre poche garanzie nella tempistica.
Qualche settimana fa avevo per l'appunto chiesto informazioni all'Assessore rispetto ai tempi dei finanziamenti delle sezioni primavera piuttosto che delle scuole paritarie dell'infanzia. Chiediamo più risorse per permettere alle scuole di sostenere le famiglie in difficoltà; per permettere ai Direttori delle scuole di pagare nei tempi dovuti gli insegnanti, senza accumulare ritardi; per poter acquistare delle attrezzature didattiche; per permettere alle scuole paritarie, ad esempio l'insegnamento della lingua inglese (peraltro, sarebbe un rafforzamento perché comunque già lo fanno); non ultimo, per garantire la sicurezza altro tema importantissimo.
Bisognerebbe anche chiedersi se nell'anagrafe dell'edilizia scolastica rientrano le scuole paritarie: perché non offrire finanziamenti anche alle scuole paritarie su questo tema? Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Presidente, stante che lei prima mi ha correttamente redarguita perch ero là che parlavo, ora io redarguisco lei, perché non stava proprio ascoltando cosa noi dicevamo.



PRESIDENTE

Non le conviene, perché se ogni volta dovessi mettermi a.



PORCHIETTO Claudia

Lo faccia, perché per me è un piacere: significa che lei guarda con attenzione quello che fa l'opposizione! Faccia pure, perché ci fa piacere.



PRESIDENTE

Prego, collega.



PORCHIETTO Claudia

La collega Ruffino ha presentato un emendamento relativo al sostegno per le scuole paritarie. Il tema dirimente è se il Piemonte ha interesse come avevo già anticipato nell'illustrazione del precedente emendamento, a investire pesantemente sulla scuole e a scommettere sulla scuola.
Oggi è fondamentale - lo sappiamo - avere un ventaglio di offerte formative e di istruzione importanti, che non sempre possono essere date soltanto sul ciclo scolastico dagli istituti pubblici. Molto spesso abbiamo anche la possibilità, attraverso le scuole paritarie, di intervenire laddove, in alcune aree, si registra carenza di strutture, o laddove c'è la possibilità, comunque, di cogliere delle peculiarità.
In questi ultimi anni c'è stata una continua battaglia sul tema dei finanziamenti o meno alle scuole paritarie e spesso ci siamo ritrovati a dover segnalare pesantemente, anche all'interno delle Commissioni, delle discrasie rispetto a quello che si manifestava a voce fuori dall'Aula e quello che avveniva all'interno dell'Aula, rispetto al finanziamento alle scuole paritarie.
Rispetto a quanto abbiamo illustrato precedentemente, e alla luce dei segnali che si vogliono dare al territorio, noi riteniamo che vada comunque garantita forte attenzione alla tematica, individuando delle cifre che sono sicuramente significative, ma che permettono anche alle scuole paritarie di poter immaginare un percorso che vada oltre la richiesta annua di copertura di spese, e che permetta di fare anche degli investimenti.
Credo che questo sia il motivo per cui questo emendamento andrebbe attentamente analizzato, all'interno, però, di un progetto a medio-lungo termine che la Regione Piemonte potrebbe immaginare di cominciare in questa legislatura, ma che poi dovrebbe vedere tutti noi prendere una posizione e assumerci un impegno anche per la prossima legislatura.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
Emendamento rubricato n. 187) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 187) fa riferimento a una parte importante della legge n.
28 sul diritto allo studio. Quando venne votata, non casualmente il Consiglio regionale volle dedicare un articolo - l'articolo 19 - proprio ai contributi particolari relativamente alle aree disagiate e alle aree montane.
L'emendamento prevede un contributo di 500.000 euro, che sarebbe estremamente utile per una serie di interventi aggiuntivi, in alcuni casi sostitutivi, di quelli che non vengono, in qualche modo, erogati all'interno dei territori marginali, in particolar modo dei territori montani. Credo che dovrebbe essere una riflessione che questo Consiglio regionale dovrebbe fare non soltanto nelle situazioni di emergenza.
Certamente i roghi che hanno interessato le nostre montagne sono un aspetto fortemente negativo, ma un altro aspetto fortemente negativo è il rischio che l'incuria e l'abbandono, anche in termini politici, a volte facciano più danni di quanto può fare una calamità naturale o siano causa di una montagna non presidiata.
Se l'Assessore o i colleghi volessero vedere il rapporto esistente fra le aree in cui la montagna è viva e, in particolar modo, le aree in cui sono presenti i presidi scolastici e il numero di abitanti di quei Comuni si renderebbero conto che la presenza degli uffici scolastici è uno degli strumenti più significativi per fare una scelta rispetto al rimanere all'interno di quel Comune, all'andarci ad abitare, piuttosto che un altro Comune che non garantisce quei servizi.
Se poi guardiamo i Comuni - e ve ne sono alcuni nella provincia di Torino e nella nostra regione - che contestualmente hanno istituti che vanno dalla scuola dell'infanzia alla scuola media inferiore, vedremo che il numero di abitanti è ancora più significativo rispetto al resto di altre zone montane. A testimonianza che il presidio scolastico è uno dei motivi essenziali per garantire una montagna, una collina o un'area rurale marginale, viva.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 5) presentato da Campo, Bertola, Andrissi, Bono Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Campo per l'illustrazione.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento chiediamo il reintegro di fondi stornati dal fondo per la legge per il riconoscimento dalla lingua dei segni, la legge n. 9 del 2012.
Lo stiamo dicendo fin dal 2014. Si tratta di una legge che dal 2012 quando venne istituita, aveva una dotazione di 150 mila euro l'anno attualmente ridotti a 100 mila, ma l'aspetto più grave è che continua a mancare il regolamento attuativo per cui non è possibile, con la normale diligenza, impiegare i fondi. Quello che chiederemmo è di non trasformare questo in un fondo da cui attingere per risparmi da reimpegnare altrove e soprattutto, di fare in modo, attraverso la definizione di un regolamento di utilizzare quei fondi in maniera corretta. Attualmente ne sono stati impegnati 40.000 su un progetto specifico per una scuola, ma sarebbe bello che ci fosse non un utilizzo, per quanto benefico e valido, che debba seguire modalità di scelta arbitrarie.
Chiediamo che gli importi che sono già stati ridotti vengano ricostituiti e che si ponga rimedio alla mancanza di regolamento che ormai manca da cinque anni, nonostante ripetute segnalazioni e un'apparente disponibilità di tutte le parti, in particolare della maggioranza, a provvedere.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'intervento del collega Campo è stato puntuale sul tema in quanto come abbiamo potuto vedere durante l'assestamento di bilancio, al capitolo 144282, "Contributi a istituzioni scolastiche ed enti per la promozione di conoscenza del riconoscimento della lingua dei segni italiana", vediamo che c'è stata una diminuzione durante l'assestamento. Era già diminuita negli anni precedenti, poi è stata raggiunta una soglia di 100.000 euro quest'anno abbiamo deciso di abbassare ancora, di scendere a 40.000 euro.
La volontà del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle è di comprendere se c'è la possibilità e la sostenibilità di riportare a 100.000 euro questo finanziamento, oppure se dietro ci sono delle motivazioni.
Non abbiamo probabilmente affrontato questo tema perché è stata una variazione intervenuta durante l'assestamento di bilancio, ma non è stata data una spiegazione sul perché di questa riduzione di finanziamento.
Vorremmo comprendere le motivazioni, anche perché poi il prossimo anno, il 2018-2019, tornerebbe a 100.000, e non capiamo perché nel 2017 sono 40.000.
Mi rendo conto che molte volte si stanziano 100.000 e poi si impegna molto meno, c'è sempre un delta tra stanziamenti e impegno, ma sarebbe interessante capire le motivazioni e capire se c'è la necessità - noi crediamo di sì - per quanto riguarda le scuole che adottano e promuovono il riconoscimento della lingua dei segni, di stanziarli e poi di impegnarli.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 198) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Vignale lo dà per illustrato.
Emendamento rubricato n. 202) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento riguarda - come i colleghi e il Presidente potranno vedere - gli anni 2018 e 2019 e non interviene nell'assestamento relativo al 2017, come prima cosa perché non abbiamo ancora le graduatorie e quindi non sappiamo ancora quale sarà la dotazione economica necessaria. E questo considerando che il bando si è concluso da molti mesi, è certamente un errore.
Noi, infatti, dovremmo avere una situazione in cui, a fronte della presentazione delle domande, intanto si consente alle famiglie di organizzarsi con un bando che esce come la legge prevede, quindi - lo richiamo - entro il mese di marzo-aprile (adesso non ricordo bene, comunque certo non oltre aprile); per esempio quest'anno siamo a novembre e noi di bando non abbia ancora sentito parlare, dunque siamo in ritardo di molti mesi. Se avessimo un rispetto della legge regionale - e mi permetto di dire che non è un aspetto marginale, da parte della Giunta, rispettare le norme che dà il Consiglio regionale - noi avremmo la possibilità non soltanto di dare alle famiglie una certezza rispetto a un diritto, ma anche di poter intervenire nell'assestamento per incrementare eventualmente delle cifre.
Le risorse che noi abbiamo messo in aggiunta sul 2018-2019 sono legate a due motivi: intanto perché parzialmente non erano presenti e in secondo luogo perché ci auguriamo che un sistema del sostegno al diritto allo studio che finalmente funzioni e non sia episodico - ancor di più a partire da quest'anno, in cui sono stati introdotti i voucher e quindi si ha anche maggior facilità, da parte di chi ne beneficia, di utilizzare quella risorsa - riporterà le domande al livello di un tempo.
Ricordiamo che questo Consiglio, anche solo nel 2014, ha stanziato più di 20 milioni di euro per il finanziamento alla legge 28 - erano di più negli anni precedenti, almeno in termini di stanziamento da parte del Consiglio - e che oggi abbiamo cifre decisamente inferiori rispetto a quelle che dovrebbero essere le reali necessità.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 11) presentato da Frediani, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Mighetti e Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie.
Continuiamo a chiedere fondi per la scuola e in questo caso ci spostiamo sul capitolo 177.132, che è quello relativo agli assegni di studio per trasporto, libri e ampliamento del Piano dell'offerta formativa (quindi l'articolo 12, comma 1, lettera b) della l.r. 28 del 2007).
Anche in questo caso abbiamo una cifra piuttosto precisa, addirittura con i centesimi indicati, perché facciamo riferimento ad una graduatoria ben specifica, che è quella del 2016-2017. Sappiamo che la graduatoria non è ancora totalmente coperta e riteniamo che, esattamente come si sta facendo per le borse di studio universitarie, medesimo impegno dovrebbe essere rivolto alla copertura delle graduatorie per l'obbligo formativo e quindi per l'istruzione, impegno che purtroppo finora non abbiamo visto anzi, in questi ultimi due anni abbiamo visto addirittura l'unione di due annualità e la non copertura di parte delle domande arrivate.
Noi crediamo che sia assolutamente necessario coprire interamente le graduatorie, perché stiamo parlando di obbligo formativo e quindi di obbligo scolastico. Le famiglie si trovano a dover affrontare delle spese enormi per la scuola - lo vedo anch'io nel mio piccolo, perché ho tre figli per quel che riguarda il materiale, la mensa e i trasporti, che sono una voce pesantissima sui bilanci familiari, soprattutto nel momento in cui i ragazzi - e parlo principalmente degli studenti che si trovano al di fuori dei centri urbani - devono prendere i mezzi pubblici per raggiungere i loro istituti scolastici.
Si tratta di spese che purtroppo non prevedono uno slittamento nel tempo e quindi una famiglia sa che ogni mese deve affrontare quei costi e che deve pagare un abbonamento del treno, che il più delle volte non prevede una scontistica. E non mi stuferò mai di ripetere questo, perché è una battaglia che stiamo portando avanti anche con il collega Valetti fin dal nostro insediamento: è inaccettabile che non sia previsto un abbonamento ridotto per gli studenti. Mi spiace che non ci sia l'Assessore Balocco, perché questo è un tema che, secondo me, dovrebbe essere tra le sue priorità.
Sappiamo che adesso sono in corso delle interlocuzioni, anche con il gestore della Rete, però è un qualcosa che va risolto, perché un conto è vivere in città e poter usufruire degli abbonamenti Formula e affini, che arrivano fino alla copertura di una certa parte di territorio; altro conto è scegliere di iscriversi a un istituto scolastico che si trova magari in montagna - e sappiamo quanto sia importante mantenere attivo il presidio scolastico nelle aree montane - e dover pagare dei trasporti senza poter usufruire di sconti. Sono spese, purtroppo, che il più delle volte le famiglie non possono sostenere da sole e sono spese veramente onerose: se guardate i prezzi degli abbonamenti al di fuori dell'area Formula, vi rendete conto di quanto siano alti.
Quindi questo emendamento è finalizzato alla copertura di quella graduatoria, tenendo conto che va fatto un ragionamento su come agevolare il più possibile le famiglie che scelgono con coraggio di fare dei figli e di farli studiare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento con un impegno di spesa notevole, quindi di primo acchito potrebbe essere respinto proprio perché ha uno stanziamento elevato. Abbiamo fatto altri emendamenti con impegni consistenti, poich cerchiamo di fare degli emendamenti che rappresentano le richieste, le necessità e i fabbisogni dei vari capitoli. Poi è ovvio che siamo disponibili a rivederli al ribasso, contemperando da una parte l'esigenza del fabbisogno e, dall'altra, le disponibilità di competenza nel bilancio della Regione Piemonte.
Abbiamo il capitolo relativo agli assegni di studio per il trasporto e ampliamento dei piani dell'offerta formativa sulle scuole pubbliche. In questo senso, pensiamo che, pur con tutta la riforma che è stata fatta (rivisitazione delle normative, dell'ISEE e quant'altro) sulla parte delle scuole paritarie, siamo arrivati a non permettere il finanziamento complessivo e completo delle richieste, necessità e fabbisogni degli studenti, che sono il 90 per cento degli studenti che studiano nelle scuole statali.
Da questo punto di vista, penso che, così come abbiamo fatto uno sforzo notevole per impegnare risorse e garantire l'erogazione del 100 per cento delle borse di studio per gli studenti universitari (che poi nella gran parte dei casi sono trasfertisti o, comunque, addirittura fuori sede) dovremmo prenderci un impegno - se non quest'anno complessivo, già dal prossimo anno sicuramente in toto - sugli assegni di studio ai sensi della legge 28 per dire che copriamo le necessità, i fabbisogni e le richieste.
Se c'è una legge che dice che la Regione Piemonte si impegna a far fronte a una spesa, a una richiesta, a un fabbisogno, la si deve coprire altrimenti - l'ho già detto tante volte, Vicepresidente Reschigna facciamo delle norme o modifichiamo delle norme e diciamo che su tutte le leggi, salvo disponibilità finanziaria, mettiamo un tetto e copriamo il 30 per cento delle richieste o il 20 per cento delle richieste: è più corretto dal punto di vista dell'attesa che si viene a creare da parte dei cittadini piemontesi, i quali si aspettano di poter usufruire di un assegno di sostegno e poi non lo hanno (questo ragionamento si potrebbe fare su 4.000 altri temi della Regione Piemonte). Credo che questa sia un'operazione verità, un'operazione trasparenza che debba essere fatta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Intervengo per quanto concerne l'impatto di questo emendamento della Consigliera Capogruppo Francesca Frediani sulla parte dei trasporti che riguardano i nostri studenti. Infatti, tutto si può dire del nostro sistema di tariffazione per gli studenti, meno che sia equo. Uno può dire che è costoso, che è caro, ma dire che è costoso e caro è sempre qualcosa di un po' soggettivo, mentre il fatto che non sia equo può essere riconosciuto da tutti, dal momento che chi vive nelle province e deve fare molti chilometri per spostarsi verso un istituto scolastico è svantaggiato rispetto a chi non lo deve fare.
Questo fa anche un po' parte di quella discrezionalità politica, di quelle linee guida che fanno stare vicino ai propri territori marginali stare vicino rispetto agli studenti che magari non risiedono in grandi centri abitati. Chiaramente gli studenti di Torino e gli studenti della cintura sono avvantaggiati. Infatti dispongono di agevolazioni proprie: questo tipo di sistema deve essere analogo per gli studenti e gli scolari di tutto il Piemonte, anche perché le politiche per il sostegno della montagna, il sostegno dei piccoli paesi, il sostegno del presidio territoriale di cui abbiamo parlato anche nelle scorse sedute riferendoci alla trascuratezza del nostro territorio passano altresì da questo tipo di operazioni.
Ricordiamo che sono moltissimi gli studenti che emigrano col treno e con gli autobus; molti si trasferiscono quando arrivano in fascia universitaria, ma quello che noi chiederemmo è che tutti i giovani vengano agevolati a potersi spostare col trasporto pubblico. Ciò anche perch insieme a una misura economica si fa una misura di educazione, una misura di sensibilizzazione affinché le prossime generazioni usino sempre di più la mobilità intelligente, la mobilità sostenibile per spostarsi.
Tale mobilità deve essere sostenibile dal punto di vista economico perché man mano che passa il tempo l'uso dell'auto diventa sempre più difficoltoso e, poiché viviamo in un momento di crisi, chiaramente gli studenti sono le prime persone su cui dobbiamo commutare le modalità trasporto, anche perché è una fascia con delle esigenze abbastanza precise ed è abbastanza concentrata, perché abbiamo orari scolastici predefiniti.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Emendamento rubricato n. 99) presentato da Graglia, Berutti, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento chiediamo una variazione e un aumento di tre milioni del capitolo, sulla legge 61/1996 e sulla legge 28/2007 riguardante i contributi ai Comuni per concorrere al finanziamento delle scuole materne autonome.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 170) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 9) presentato da Frediani, Bertola, Andrissi Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Questo emendamento va a integrazione dell'altro, in merito alla nostra proposta sull'istruzione, quindi al sostegno allo studio e alle famiglie che devono affrontare delle spese per consentire ai loro figli di frequentare la scuola (scuola dell'obbligo, ricordiamolo).
In questo caso, ci spostiamo sulla lettera a), quindi andiamo a chiedere uno stanziamento, sempre per il 2017, per le risorse destinate agli assegni di studio per iscrizione e frequenza. Si tratta di iscrizione e frequenza non destinate a scuola pubblica, ma - il più delle volte, per non dire sempre - alla scuola paritaria.
È risaputo che il nostro desiderio sarebbe quello di avere ovunque, sul territorio piemontese e ancor più su tutto il territorio del nostro Stato una scuola pubblica presente, capillare, che consenta a tutte le famiglie di poter scegliere l'istruzione pubblica, che deve essere assolutamente garantita dallo Stato.
D'altra parte, sappiamo che siamo ancora lontani da quest'obiettivo e che, soprattutto all'interno dei piccoli Comuni, c'è una difficoltà di copertura del servizio pubblico. Questa mancanza viene sopperita dalle scuole private e paritarie.
Sappiamo anche che ci sono delle famiglie che, proprio perché la scuola è impostata in questo modo, iscrivono i figli alla scuola paritaria consapevoli del fatto che avranno un sostegno, un aiuto economico da parte della Regione. Finché questo sostegno economico sarà garantito, è giusto che sia riconosciuto.
Pertanto, sempre con l'ottica che il nostro desiderio è quello di avere una scuola pubblica, un servizio pubblico il più possibile diffuso e capillare, che consenta a tutti di usufruire di questo servizio sacrosanto riteniamo necessario andare a esaurire e completare le graduatorie del 2016 2017 (quelle cui facciamo riferimento nelle motivazioni del nostro emendamento), proprio per rispondere all'esigenza delle famiglie che hanno sostenuto una spesa in anticipazione e aspettano il rimborso, per l'appunto, per iscrizione e frequenza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo emendamento fa il paio con l'emendamento precedente, sempre sul tema di iscrizione e frequenza alle scuole.
Sono sempre assegni di studio: in questo caso, siamo sulle scuole paritarie.
Negli anni, abbiamo avuto diversi problemi, nel senso che, come Regione, abbiamo fatto un po' di pasticci su questi temi. Prima, volevamo coprire tutti gli assegni di studio fino a 40.000 euro di ISEE, poi abbiamo abbassato l'ISEE, poi non siamo riusciti a coprirlo, poi non abbiamo fatto i bandi per le graduatorie, poi li abbiamo fatti due anni insieme, poi abbiamo cambiato la modalità di erogazione degli assegni stessi. C'è un po' di confusione! Da quello che abbiamo rilevato, mancano ancora 4.263.230 euro per poter andare a completare le graduatorie pregresse. Non stiamo parlando delle graduatorie dell'anno in corso (2017-2018), che è ancora di là da venire.
Pertanto, riteniamo che questo stanziamento debba essere inserito in questo bilancio e non nel prossimo.
Di nuovo, sottolineiamo che questa maggioranza ha fatto una battaglia campale per garantire l'erogazione al 100 per 100 delle borse di studio universitarie, inducendo anche un fenomeno di incremento di studenti provenienti da altre Regioni nelle nostre Università.
Siamo lieti di questo, perché è il segnale che le nostre Università sono buone (alcune sono eccellenti), nel panorama nazionale e a volte anche nel panorama internazionale. Però, ovviamente, questo è anche un costo quindi è una scelta politica che noi ci assumiamo, che ha anche dei ritorni e delle ricadute economiche positive per il mondo economico che gravita intorno alle Università, però è ovvio che si assiste un po' a due pesi e due misure: da una parte, le Università, dove noi finanziamo e copriamo al 100 per 100 le borse di studio universitarie, e, dall'altra parte, assegni di studio, iscrizione e frequenza, nonché trasporto, libri e POF, dove non riusciamo a garantire la copertura al 100 per 100.
Sono scelte politiche. Ci piacerebbe comprendere perché abbiamo compiuto questa scelta e non riusciamo a coprire un po' di più, o impegnarci per il 2018-2019 a coprire totalmente queste richieste, per fare delle graduatorie che scorrano in maniera puntuale: presentate a inizio anno scolastico e chiuse a novembre. In questo modo, a dicembre si potrebbe iniziare a erogare i finanziamenti, perché se eroghiamo l'assegno di studio due anni dopo, è inutile per la famiglia che ha pagato la retta onerosa di una scuola paritaria, magari - e noi lo condividiamo di più - laddove non c'è la possibilità di scelta di una scuola statale, e le famiglie sono obbligate ad andare incontro a spese maggiori rispetto ad una scuola statale.
Tutto qui. Chiediamo venga preso in considerazione e siamo anche disponibili a rivedere, per il 2017, un importo anche un po' al ribasso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 173) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 173) interviene sul fondo per il sostegno gestionale dei servizi per la prima infanzia rivolto ai Comuni piemontesi. Come dicevamo ieri, credo che vada fatta una riflessione sui servizi che noi prevediamo che sono certamente utili e indispensabili per la prima infanzia, in particolar modo per garantire la possibilità della continuazione di un'attività lavorativa a una famiglia che ha avuto uno o più bambini.
Tuttavia, va tenuto anche in considerazione il costo dei servizi erogati perché, tra tutti, i servizi per la prima infanzia sono quelli più costosi per le famiglie.
È evidente che rette mensili di 400/450 o 500 euro oggi non sono più sostenibili da tutte le famiglie, oppure rappresentano un carico talmente elevato che una parte consistente di chi vuole continuare la propria attività lavorative, in realtà va all'interno della retta per il nido.
Noi crediamo, quindi, che anche con il Consorzio, pur individuando una modalità di beneficio diretto nei confronti delle famiglie, legato proprio alla prima infanzia, sia necessario e indispensabile promuovere una serie di politiche che garantiscano la possibilità di beneficiare di questi servizi, ma che siano economicamente compatibili, altrimenti rischiano di diventare servizi sempre più rivolti a un'utenza economicamente medio-alta oppure a chi proprio non ne può fare a meno e quindi, come dicevo, riversa gran parte del proprio stipendio all'interno di questi servizi.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto di Istruzione Superiore "Amaldi Sraffa" di Orbassano (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore "Amaldi Sraffa" di Orbassano in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 272, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Emendamento rubricato n. 231) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Prego, Consigliere Vignale, può illustrare l'emendamento n. 231).



VIGNALE Gian Luca

Non li ho illustrati insieme perché, in realtà, intervengono su due temi differenti.
L'emendamento 231) prevede lo stanziamento di un milione di euro per finanziare la legge 42 del 1994, legge per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell'industria termale in Piemonte.
Il motivo è semplice: all'interno della nostra regione c'è una serie di impianti termali, almeno 18 comunità, che hanno una ricaduta economica in termini turistici, e non solo, assolutamente positiva dall'esistenza stessa delle Terme. Non casualmente, nel 1994 la Regione Piemonte intervenne con una legge apposita al sostegno del termalismo. Oggi, però, questa legge non ha neppure un euro di fidanzamento.
Temo di aver indicato in modo non corretto il modo in cui collocare l'emendamento, perché è certamente una parte che riguarda il turismo. Ci che noi crediamo non possa essere presente nel bilancio regionale è che nelle promozioni turistiche della nostra Regione, come abbiamo visto per esempio nel Documento di economia e Finanza illustrato da poche settimane in sede di III Commissione, certamente c'è tutta una serie di profili turistici sui quali la nostra Regione interviene (il turismo culturale alpino, religioso, enogastronomico e tutta una serie di misure), ma l'industria termale è completamente assente dalla promozione turistica della nostra Regione.
Non c'è provincia, del nostro Piemonte, che non abbia alcuni impianti termali e, se aggreghiamo il dato delle presenze turistiche nelle realtà termali, ci renderemmo conto che, in realtà, è un dato assolutamente significativo, che riguarda alcune centinaia di migliaia di turisti che anche grazie al fatto che esiste una presenza termale, si sono recati in alcune di queste località.
Pertanto, crediamo che nella promozione delle nostre realtà sia indispensabile, lo dico e concludo, come nell'esperienza fatta dall'Assessore alla montagna, in moltissimi casi, l'abbinare, sia nel periodo invernale che in quello estivo, il patrimonio ambientale delle nostre montagne a quello termale è certamente un aspetto positivo o, in alcune realtà, che hanno una grande valenza sull'enogastronomia; unire l'aspetto enogastronomico a quello termale, è un altro grande aspetto - noi crediamo - positivo.
Per questo motivo, anche con un investimento rilevante, ma non estremamente significativo, crediamo opportuno sostenere questa promozione turistica.



MOTTA ANGELA



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 10) presentato da Frediani, Bertola, Andrissi Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 6) presentato da Frediani, Bertola, Andrissi Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento andiamo a chiedere uno stanziamento per l'annualità 2018-2019, rispettivamente di 550 mila e 450 mila euro. È il capitolo che fa riferimento all'attività didattica e formativa per la popolazione carceraria, agli alunni ricoverati e per i progetti di sperimentazione organizzativa, didattica ed educativa.
Proprio ieri abbiamo assistito a una conferenza stampa organizzata dal Garante dei detenuti, l'Onorevole Mellano, che riportava l'esito dell'attività lavorativa nelle carceri e i benefici che quest'attività lavorativa possa avere per i detenuti stessi, ma anche per tutta la società, poiché diminuiscono il numero di recidive e, quindi, il fatto che non siano poi necessari altri interventi che risulterebbero, da un punto di vista meramente economico, sicuramente più pesanti per l'intera collettività.
In questo caso, facciamo un passo indietro, nel senso che parliamo dell'attività che si svolge proprio all'interno delle carceri, quindi non si parla di lavoro esterno o di integrazione nella società, ma si parla di tutta l'attività che viene svolta, il più delle volte, in aule che si trovano all'interno delle strutture carcerarie, che sono portate avanti attraverso diversi progetti e che consentono a persone che, molto spesso non hanno avuto l'opportunità e, a volte, neanche l'intenzione di proseguire gli studi e di formarsi e che possono trovare l'occasione, se così vogliamo chiamarla, della detenzione, che può diventare veramente un'occasione perché, sembra paradossale dirlo, ma in quelle condizioni si ha il tempo e il modo di poter fare quello che, al di fuori, magari non si è avuto la possibilità di fare.
Quindi il fatto di sostenere l'istruzione all'interno delle carceri ci sembra qualcosa che assolutamente può contribuire a quella volontà di recupero, di riabilitazione e di reinserimento sociale che, ripeto, come dicevo all'inizio, può comportare un vantaggio non solo per la persona, per il detenuto, ma per tutta la collettività.
Chiediamo quindi l'impiego di queste risorse, per poter potenziare quell'attività didattica e formativa che sappiamo essere presente e ben organizzata in strutture carceraria definite e ben organizzate, come pu essere Lorusso Cutugno di Torino, ma che in altre strutture carcerarie sul nostro territorio non sono altrettanto efficaci.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Diceva la Capogruppo Frediani che i dati di ieri sono dati che suscitano veramente una sensazione di abbandono per quanto riguarda la parte della popolazione delle nostre strutture penitenziarie; perché il tasso di disoccupazione nelle carceri nazionali è al 95 per cento, e il Piemonte purtroppo, anche da questo punto di vista, non ha un dato che migliori questa situazione.
Quindi la disoccupazione è il principale fattore che fa sentire queste persone non più accettate, che non trovano un modo per uscire da un percorso che possa essere solo quello della recidiva.
Tant'è vero che il tasso della recidiva per i detenuti che non lavorano è elevatissimo, mentre sappiamo che i detenuti che lavorano, che riescono a trovare un'attività lavorativa e, quindi, ad attivare un percorso di reinserimento nella vita civile hanno un tasso di recidiva bassissimo.
Dobbiamo tenere conto che un milione di euro investito in attività lavorativa, in rieducazione di questi cittadini, che hanno sbagliato, hanno fatto un errore e lo sanno benissimo, crea un risparmio per tutta la società e un risparmio per le casse pubbliche, è un fattore di leva elevatissimo, quindi investire in corsi scolastici per questi detenuti potrebbe avere, anche dal punto di vista meramente economico, oltre che sociale, un ritorno elevato.
Credo che questa Regione debba affrontare questi temi e affrontarli nel migliore dei modi; si possono fare tantissime cose sia sul fronte lavorativo sia scolastico per ridare una speranza a queste persone che hanno commesso un errore nella loro vita.



PRESIDENTE

Grazie, collega Andrissi.
Emendamento rubricato n. 7) presentato da Frediani, Bertola, Andrissi Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Con quest'emendamento chiediamo uno stanziamento per l'annualità 2018 2019 di 65.000 euro per ogni annualità. È una cifra ridotta, sicuramente alla portata del bilancio della nostra Regione, e fa riferimento al capitolo 187246, che è quello relativo a "Contributi ad Enti ed istituzioni per la promozione e il sostegno di iniziative culturali a favore della scuola". Sono gli interventi previsti dalla legge n. 58/78.
Crediamo che sia importantissimo mantenere in vita questi interventi che consentono di elaborare progetti che vengono poi portati all'interno delle strutture scolastiche e che possono far conoscere agli studenti delle iniziative e delle realtà che altrimenti non avrebbero opportunità di conoscere.
Uno studente che inizia ad avvicinarsi alla cultura in età scolastica diventerà sicuramente un adulto che saprà apprezzare la cultura, al termine del suo percorso di istruzione. La cultura va sicuramente rilanciata e va valorizzata; abbiamo un patrimonio culturale immenso nella nostra regione con un'infinità di associazioni che operano sul territorio e spesso anche associazioni di volontari, quindi persone che dedicano il loro tempo con passione alle iniziative volte a diffondere la conoscenza delle proprie ricchezze.
È assolutamente necessario cercare di mantenere vivo il contatto fra queste realtà e la realtà scolastica. Finché i ragazzi sono "costretti" a stare chiusi in un'aula e ad ascoltare quello che viene loro detto dobbiamo approfittarne. Bisogna fare in modo che vengano intercettati in questa fase, in cui devono per forza di cose, molto spesso anche loro malgrado, passare il loro tempo tra le mura scolastiche. Dobbiamo approfittarne e cercare di farli avvicinare il più possibile alla cultura.
Questo è l'unico modo per mantenere vivo il nostro passato, per mantenere viva la nostra storia e per creare dei cittadini che siano consapevoli del valore della cultura presente sul nostro territorio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Mi sembra assolutamente condivisibile questo emendamento della collega Frediani e, tra l'altro, è un importo molto piccolo (65.000 euro). Nasce sostanzialmente dall'analisi del bilancio, perché se andiamo a guardare gli stanziamenti e gli impegni vediamo che, nel 2016, sullo stesso capitolo vi erano 150.000 euro che, nel 2017, precipitano a 50.000 euro.
Come dico spesso, sarebbe interessante per ogni capitolo poter avere una disamina puntuale degli interventi effettuati, dove sono stati effettuati e quali risultati hanno ottenuto, perché poi il problema è sempre un po' questo. Infatti, vediamo un bilancio che sui capitoli minori cede, cioè tende a diminuire costantemente ormai da anni, mentre ovviamente c'è più attenzione sui capitoli più importanti o maggiori, sui quali si cerca disperatamente di mantenere una spesa storica; storica nel senso di fabbisogni e non storica di finanziamenti, perché sappiamo che, nello scorso decennio, sicuramente la spesa storica era molto più alta.
Quindi, ci troviamo questi capitoli che crollano improvvisamente da 150.000 a 50.000 e non capiamo se dietro c'è una motivazione tecnica e politica, nel senso di dire "abbiamo fatto dei progetti, non hanno funzionato, non sono serviti, non hanno portato ai risultati attesi" oppure se semplicemente, zitti zitti, sui capitoli grossi teniamo, perch sono quelli più visibili a tutti, mentre su quelli più piccoli da 150.000 euro tagliamo, e tagliamo del 66 per cento.
È ovvio, è giusto che i tagli non siano lineari, altrimenti massacreremmo le politiche regionali su tanti temi, però la domanda rimane latente. Io su questo, ad esempio, non ho capito e non penso che anche i colleghi di maggioranza sappiano rispondere. Non so se il Vicepresidente saprà risponderci o se ci saprà rispondere l'Assessora Pentenero. La domanda è se c'è una scelta alla base di tagli così forti su singoli capitoli. Ad esempio, se mi dovessero chiedere fuori da quest'Aula il motivo del 66 per cento di taglio su questo capitolo, io non saprei rispondere. Per questo abbiamo presentato questo emendamento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 8) presentato da Frediani, Bertola, Andrissi Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Torniamo sul tema dell'attività didattica e formativa rivolta alla popolazione carceraria, di cui abbiamo già parlato precedentemente sia io che il collega Andrissi.
Approfitto di questo ulteriore emendamento, che va a chiedere uno stanziamento sul 2018 di 10.000 euro, per citare anche l'altra parte di popolazione interessata da questo emendamento, che è quella degli alunni ricoverati.
È quindi un emendamento rivolto a soggetti svantaggiati o comunque in condizioni di svantaggio. Sappiamo che, purtroppo, ci sono dei reparti di degenza dove si trovano dei ragazzi e dei bambini che non possono proseguire gli studi e continuare a frequentare la loro scuola. Quindi chiediamo una cifra sicuramente irrisoria, perché parliamo di 10.000 euro a integrazione del capitolo già previsto nelle tabelle.
Riteniamo inutile spiegare perché sia importante mantenere vivo questo capitolo e stanziare dei fondi per garantire a questi studenti, che non possono seguire le lezioni e frequentare il loro ambiente scolastico, un minimo di contatto con la realtà e offrir loro la possibilità di poter pensare a un qualcosa che non sia unicamente legato alla loro situazione di salute.
È un emendamento che sottoponiamo, ovviamente, al parere della Giunta ma che crediamo sia assolutamente importante. Riteniamo, oltretutto, che si tratti di una cifra accoglibile.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Emendamento rubricato n. 15) presentato da Frediani, Bono, Andrissi Bertola, Campo, Mighetti e Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Con questo emendamento chiediamo uno stanziamento per le annualità 2018 e 2019 di un milione per ciascuna annualità.
La legge di riferimento è la n. 58: in tale legge si rimanda a "finanziamenti a Enti, istituzioni, associazioni culturali la cui costituzione è stata promossa dall'Amministrazione regionale e con cui vigono apposite convenzioni".
Si tratta di una legge che prevede, per l'appunto, un sostegno ad associazioni culturali. Non sto a ripetere il discorso che ho fatto precedentemente sull'importanza di queste associazioni per il nostro territorio, né sull'importanza della cultura, che avevo già ribadito nell'intervento più generale di ieri, come fattori di sviluppo.
Ci sono tantissime associazioni che lavorano sul nostro territorio stiamo rivedendo, tutti insieme, con un percorso che finora è stato molto collaborativo e di assoluta condivisione (almeno nel metodo; valuteremo poi, nel merito) tutta la normativa sulla cultura. Vedremo, poi, come usciremo da quella che sicuramente sarà una lunga discussione (con un lungo confronto, sia in Commissione che in Aula), dove ciascuno porterà la propria visione di "cultura".



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Chiedo scusa, collega Frediani: è possibile avere un po' di silenzio in aula? Proviamo a riprendere l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Finora sembra esserci assoluta convergenza, ma è lapalissiano il fatto che la cultura debba essere una "motore di sviluppo"! Ovviamente, quando ci troveremo a discutere di risorse e della relativa distribuzione, lì potrebbero nascere le prime differenze di visione; ma lo vedremo nel prosieguo della discussione sul testo.
Ora come ora, noi chiediamo un impegno maggiore da parte della Giunta su questo capitolo in particolare, proprio per far sentire ai territori e alle associazioni che sul territorio vivono e lavorano (e molto spesso soffrono sia per la carenza di risorse, sia per i ritardi con cui tali risorse vengono rese dalla Regione, a fronte di rendicontazioni su spese che in realtà le associazioni hanno già fatto) la nostra presenza assicurando certezza di risorse.
Quanto alla certezza dei tempi, ci arriveremo - spero presto attraverso questa revisione della normativa, che sappiamo avere, al momento, dei limiti che ci auguriamo di poter superare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento nasce con la finalità di incrementare la dotazione del capitolo 182898, che riguarda il finanziamento a enti, istituzioni e associazioni culturali, promosso dall'Amministrazione regionale (per intenderci, è il capitolo delle convenzioni), che ha subito alterne vicende, nel senso che durante l'anno era stato incrementato di 600.000 euro; poi in assestamento è stata proposta una rimodulazione di 900.000 euro; infine ieri, se non erro, l'Assessorato ha presentato quell'emendamento contenente quei quattro capitoli considerati spese obbligatorie, con cui si garantiva, comunque, l'erogazione eventuale (attraverso la ricapitalizzazione o altra forma di finanziamento) al Salone del libro in generale (perché non sappiamo se sarà fondazione o altro).
Non capiamo solo se ci sia bisogno - da questo nasce il nostro emendamento - di uno stanziamento in più o se con l'emendamento di ieri andiamo a garantire, comunque, questo stanziamento, senza toglierlo alle altre convenzioni. Non so se mi sono spiegato: cioè se la spesa c'era già perché è storica - quindi viene garantita - quell'emendamento basta? Noi riteniamo, comunque, che un incremento anche negli anni successivi sul tema della cultura sia opportuno.
Come al solito, la cultura è stata uno degli ambiti più colpiti dai tagli. Mentre un po' tutti i Gruppi consiliari hanno invocato maggior attenzione alle politiche sociali, al trasporto pubblico locale o all'istruzione, che giustamente sono temi sentiti e importantissimi notiamo, come al solito, che i due temi più bistrattati siano l'ambiente e la cultura.
Sulla cultura, ad esempio, abbiamo visto altri capitoli con altri tagli. Per questo motivo, vorremmo comunque segnalare la necessità di incrementare risorse per rilanciare la cultura, che, tra l'altro, è un ambito che crea un ritorno occupazionale non indifferente. Talvolta - non dico questa maggioranza, ma altre formazioni sociali o politiche di altre sedi - si è diffuso il concetto che "con la cultura non si mangia". In realtà, la cultura nella nostra Regione garantisce lavoro - e quindi uno stipendio - a migliaia di persone con il suo indotto.
Quindi pensiamoci molto bene prima di tagliarla.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 12) presentato da Frediani, Bono, Andrissi Bertola, Campo, Mighetti e Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Questo è un emendamento in linea con quello che abbiamo presentato precedentemente e riguarda lo stanziamento di un milione sul 2018, sul capitolo 182843 relativo a istituzioni e associazioni culturali per iniziative culturali di rilievo regionale e per l'attività istituzionale ordinaria (quello che fa riferimento all'articolo 7 della legge n. 58, che citavamo precedentemente).
Come diceva il collega Bono, la cultura sicuramente è uno di quei settori che non deve subire ulteriori tagli. In questi tre anni abbiamo visto diverse modalità di erogazione dei fondi alla cultura; abbiamo rilevato più volte come l'Assessora Parigi tendesse, a volte, a stipulare accordi o a stipulare protocolli particolari che consentono di premiare quelle che l'Assessore definisce delle eccellenze.
Noi continuiamo per il momento, fino alla revisione della normativa poi vedremo come uscirà questa normativa - a preferire dei criteri che siano il più possibile oggettivi, trasparenti e che consentano un'analisi il più possibile equa dei progetti presentati. Crediamo che, al momento muoversi attraverso bandi e attraverso analisi di progetti e criteri sia il metodo migliore.
È anche vero che questo tipo di procedura presenta dei limiti perché, a volte, ha un'eccessiva rigidità che non consente di adattarsi a delle progettualità che richiedono invece degli accordi un po' più snelli diciamo così, ma i criteri di meritocrazia, trasparenza ed equità, dal nostro punto di vista, devono essere sempre mantenuti. Bisogna mantenere le risorse sulla cultura, incrementarle, se possibile, ma poi anche scegliere bene come ripartire questi fondi e come distribuirli sul territorio. La cultura deve essere un patrimonio di tutti e non soltanto di pochi.
Con questo non voglio dire che finora si siano fatte solo scelte discrezionali, ma penso che in quest'Aula, più di una volta, abbiamo portato anche delle interrogazioni per cercare di approfondire il perché si siano usati dei fondi che, ricordiamolo, sono sempre fondi pubblici.
Chiunque può fare il mecenate, ma lo faccia con soldi propri; qui parliamo di fondi pubblici e noi crediamo sia necessario che vengano gestiti nella migliore trasparenza possibile.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Fa bene la collega Frediani a portare avanti la discussione del dibattito sulla cultura anche sul 2018. Ormai siamo a novembre e siamo quindi in dirittura d'arrivo su quello che si può stanziare all'interno dell'anno. Sappiamo che anche il mondo della cultura lavora a scavalco negli anni con ritardi di pagamento e quindi si arriva sempre a rincorrere prima gli acconti e poi i saldi per quanto riguarda il capitolo 182843 cioè i contributi a istituzioni e associazioni culturali.
Nel 2016-2017 c'è stato un miglioramento dello stanziamento rispetto al 2015. Il 2015 è stato veramente l'annus horribilis per quanto riguarda la cultura e, sostanzialmente, siamo ritornati agli stanziamenti del 2013 2014, che erano molto più bassi rispetto alla spesa minima storica del 2010 2009, delle legislature precedenti. Nel 2018 noi lanciamo l'allarme, perch abbiamo visto nuovamente una riduzione dei fondi. Ci siamo fermati su una soglia che è il minimo della decenza; lo diciamo chiaro e tondo, il minimo della decenza su questo capitolo che permette agli istituti e ad associazioni culturali di sopravvivere, non di fare grandi investimenti, ma di sopravvivere dando da lavorare a migliaia di persone in Piemonte.
Abbiamo visto nel 2018 una diminuzione dei fondi. Quindi chiediamo già in questo assestamento di prevedere un milione di euro in più, ma ovviamente la battaglia verrà fatta durante il bilancio del 2018.
Sarebbe un segnale già molto positivo prevedere oggi un incremento di risorse sul 2018. Non impegna, quindi, direttamente risorse su quest'anno quindi non si può dire che su quest'anno non abbiamo fondi; li si chiede sul 2018 per dare un segnale anche di garanzia al mondo della cultura, che può essere rassicurato sul fatto che nel prossimo anno non crolleranno i finanziamenti.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
Emendamento rubricato n. 101) presentato da Porchietto, Graglia, Berutti Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Porchietto lo dà per illustrato.
Emendamento rubricato n. 100) presentato da Graglia, Berutti, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

È un emendamento importante che riguarda una richiesta di 250 mila euro sulla legge n. 38 del 2000 e sull'articolo n. 8 della legge n. 23 del 2015 per quanto riguarda i contributi alle associazioni di musica popolare iscritta all'Albo, cioè le cosiddette bande musicali.
Sarebbe una bella attenzione verso queste realtà che sono importanti e che svolgono un ruolo importante anche all'interno dei propri Paesi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 13) presentato da Frediani, Bertola, Andrissi Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 14) presentato da Frediani, Bertola, Andrissi Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Illustrerei anche l'emendamento n. 14), che se non sbaglio è il successivo, così almeno chiudiamo il discorso cultura.
L'emendamento n. 13), quindi, va a chiedere uno stanziamento di 260.000 euro per il 2018 per il Capitolo 141200 "Spese per la promozione e la realizzazione di attività culturale", sempre basati sulla legge 58, dunque per garantire sostegno alle attività culturali.
Invece, l'emendamento n. 14) chiede uno stanziamento per il 2018 di 240.000 euro. In questo caso facciamo riferimento alla legge 58 e specificatamente agli articoli. 4 e 7.
Ci basiamo quindi ovviamente ancora sulla legge 58, che è quella attraverso la quale vengono erogati la maggior parte dei fondi destinati alla cultura: una legge che naturalmente a breve verrà rivista e rielaborata con la collaborazione di tutto il Consiglio, come capita ogni volta che si mette mano a un testo normativo. È una normativa, quella della cultura, che noi prevediamo di migliorare inserendo, per l'appunto, il concetto di cultura come motore di sviluppo, che ci sembra assolutamente fondamentale se davvero vogliamo credere nella cultura come un qualcosa su cui bisogna puntare per poter crescere, non solo dal punto di vista umano ma anche dal punto di vista economico. E questa sarà la svolta che speriamo di poter dare attraverso questa nuova normativa.
Dal punto di vista economico, questo significa considerare che ci sono numerosi soggetti che operano nella cultura e che cercano di vivere di cultura. È un elemento che noi abbiamo sempre sostenuto fin dalla nascita del Movimento il fatto che nel nostro Paese si potrebbe vivere di cultura sia valorizzando l'immenso patrimonio storico-artistico-culturale che abbiamo, diffuso praticamente in ogni angolo del nostro Stato e in particolare in ogni angolo della nostra Regione, ma anche mantenendo vivo il patrimonio di spettacoli.
Io faccio un po' fatica a parlare: magari offro un caffè ai colleghi se escono tutti e tre.
Lasciate sul mio conto o su quello del Consigliere Gariglio.



PRESIDENTE

E poi dicono che sono le donne quelle che chiacchierano.



(Commenti fuori microfono)



FREDIANI Francesca

Tra l'altro sto parlando di cultura, Consigliere Valle: lei dovrebbe chiedere di intervenire in fase di dichiarazioni di voto.
VALLE Daniele (fuori microfono) Ci stavamo confrontando.



FREDIANI Francesca

Si stanno confrontando.
Ho chiesto abbastanza o volete che chieda un po' di più? Ritenete di sottoscrivere l'emendamento?



PRESIDENTE

Va bene: chiedo un po' di silenzio in aula.
Prosegua, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Siccome questa visione di cultura come leva di sviluppo è un elemento condiviso, credo, da tutti i membri del Consiglio regionale - o, perlomeno da quelli che partecipano attivamente alla Commissione cultura, e devo dire che a volte mi sento un po' sola nella parte del tavolo che viene riservata alle opposizioni - so che, nel momento in cui si andrà a discutere sul modo in cui possiamo mettere a frutto l'immenso patrimonio culturale e artistico che abbiamo, troveremo una concordia istituzionale che ci consentirà di fare un ottimo lavoro. Non sono ironica, perché credo che veramente ci sia la possibilità di ripartire da questo testo che andremo a discutere e rivedere.
Ovviamente, però, se poi non ci saranno risorse adeguate tutte queste nostre buone intenzioni andranno a cadere e, soprattutto, non ci sarà più la fiducia da parte di coloro che credono nella cultura e hanno fatto di questa uno strumento e anche uno scopo di vita. E quindi, a quel punto credo che ci sarà poco da fare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
La parola al Consigliere Bono: anche lei interviene sugli emendamenti n. 13) e n. 14)?



BONO Davide

Sì, su entrambi. Grazie, Presidente.
Sicuramente al collega Valle non sarà sfuggito che nel maxiemendamento presentato, illustrato e votato in I Commissione ci è stato proposto, su due capitoli oggetto dei nostri emendamenti testé illustrati (il 128095 "Spese per la promozione e la realizzazione di attività culturali ai sensi della l.r. 58" e il 141200, sempre sulla l.r. 58, "Spese per la promozione e la realizzazione di attività culturali"), un taglio sul 2018 di 500.000 euro (somma di 240.000 più 260.000).
Di nuovo, quindi, noi non capiamo il perché di queste scelte Vicepresidente Reschigna, nel senso che tendenzialmente siamo abituati a fare durante l'esame del bilancio, anche se triennale, emendamenti sostanzialmente solo sull'anno in corso (ovviamente se si tratta di spesa corrente). Quando ci troviamo a fine anno - perché purtroppo l'assestamento dovremmo approvarlo al massimo entro il 31 luglio e invece siamo a novembre siamo ovviamente in difficoltà a presentare degli emendamenti sul 2017 stesso. Però, come dicevo prima, non capiamo la ratio di una riduzione sulla cultura, magari non tanto sul 2017 quanto sugli interventi per il 2018, in cui questi due Capitoli sommati fanno 500.000 euro in meno, in cui c'è un milione in meno sul Capitolo delle convenzioni e in cui poi forse c'era ancora una riduzione su un altro Capitolo che adesso non trovo.
La ratio, quindi, qual è, visto che tutte le volte il Vicepresidente Reschigna ci dice: "Eh, ma sul bilancio dell'anno prossimo lavoriamo quando c'è il bilancio l'anno prossimo?". E noi su questo possiamo dargli anche abbastanza ragione, ma non è un bel segnale avere un bilancio degli anni successivi molto al di sotto di quella che dovrebbe essere la spesa, perch non dà sicurezza alle persone che lavorano in quegli ambiti (in questo caso quello della cultura, ma anche quelli di altri settori).
Pertanto, noi vorremmo che venisse semplicemente stralciata questa riduzione sul 2018 e che ne discutessimo poi, quindi una volta accolti i due emendamenti a prima firma della collega Frediani: ripristiniamo dunque le somme sul 2018 e poi da gennaio, quando inizieremo a discutere del bilancio previsionale, dibatteremo nuovamente dei fondi sulla cultura, se li troveremo, se ne avremo (noi crediamo di sì) o se dovremo fare dei trasferimenti. Se no, sancire già oggi che nel 2018 dovremo tagliare di un milione e mezzo (almeno di un milione e mezzo) la cultura francamente non mi sembra un buon segnale che diamo alle associazioni e agli istituti che vivono di cultura, in vista dell'inizio del prossimo anno.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 102) presentato da Berutti, Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Questo emendamento tratta gli interventi regionali concernenti gli edifici di culto e le pertinenze funzionali relative all'esercizio del culto stesso. La legge è la n. 15 del 7 marzo 1989, una legge regionale e come tale, credo che in qualche modo debba essere posta attenzione agli edifici di culto in genere; qui non specifichiamo, però credo che in qualche modo qualcosa vada fatta.
Mi rendo conto delle difficoltà anche in altri contesti, probabilmente ben più importanti, però ritengo che in qualche modo, se c'è una legge, un certo segnale debba essere dato, perché ritengo che comunque l'attenzione vada posta anche in questi contesti.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 105) presentato da Ruffino, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 103) presentato da Graglia, Berutti, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Ho visto adesso che abbiamo lo stesso emendamento: non ce ne siamo accorti. Praticamente chiediamo un sostegno di 40.000 euro sulla legge n.
36/2003 per uno sport che è tipico della nostra regione, in particolare della provincia di Cuneo: la pallapugno e il tamburello.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 191) presentato da Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Quella che vogliamo finanziare credo che sia una norma di estrema intelligenza: la legge n. 12 del 2010, che il Consiglio regionale vot sette anni. Tale legge ha una finalità, quella di ricordarsi che la nostra città e la nostra regione sono state sedi delle Olimpiadi invernali e dei Giochi olimpici e paralimpici invernali.
Cosa prevede la legge n. 13? Prevede proprio di finanziare quelle realtà sportive che sono discipline olimpiche o paralimpiche invernali quindi lo sci, l'hockey, il pattinaggio, il curling e tutte quegli sport che hanno fatto non soltanto per un mese, ma hanno fatto della nostra una regione che si è caratterizzata per questa ospitalità.
Va detto che l'ospitalità olimpica non ha soltanto garantito l'esistenza di un'impiantistica sportiva che nessun'altra regione oggi ha ma ha anche garantito un aumento significativo di tutta una serie di sport che prima erano in qualche modo minoritari e che oggi invece sono sport almeno nella nostra regione, con un numero significativo di partecipanti per esempio, la nostra è la regione con il maggior numero di iscritti alla Federazione italiana di curling (di sport del ghiaccio, ma nella disciplina del curling) e non solo di questo: nell'hockey e in molte altre discipline.
Allora noi crediamo che questa legge, che - lo dico - non è mai stata finanziata, quindi l'errore è assolutamente trasversale, che fu una legge di iniziativa consiliare, che fu una legge votata da tutto il Consiglio meriterebbe uno stanziamento, in questo caso piccolo come sono i 500 mila euro, che servirebbe intanto a promuovere l'attività sportiva, che è sempre utile, e in secondo luogo sarebbe estremamente positivo perch interverrebbe rispetto a giovanissime generazioni e, in alcuni casi rispetto a giovanissime generazioni che praticano sport che non hanno certo platee o spazi televisivi tali per cui non hanno bisogno del sostengo.
Un piccolo sostegno ritengo sia necessario e credo che, nelle dinamiche delle politiche di promozione sportiva di questa Regione, non dimenticarsi che siamo una regione alpina e che siamo una regione alpina che ha ospitato le Olimpiadi invernali sarebbe estremamente importante.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 104) presentato da Graglia, Berutti, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
È un emendamento che presentiamo ogni volta perché c'è sempre una richiesta da parte delle società sportive, ed è un emendamento che assume una certa importanza, perché chiede dei fondi per quanto riguarda l'acquisto dei defibrillatori per le società sportive.
Sicuramente la richiesta di un milione di euro è eccessiva, però una certa attenzione con un piccolo stanziamento sarebbe opportuna.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 16) presentato da Frediani, Bertola, Andrissi Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che si rivolge al capitolo 183.283 e chiede uno stanziamento per il 2018-2019 di 200 mila euro per entrambe le annualità.
È uno stanziamento che, rispetto alle finalità di questa legge (la legge 93/1995), è sicuramente irrisorio.
La legge 93/1995 è la legge che, fra le sue finalità, prevede quella di favorire la pratica dello sport e dell'attività fisico-motoria quale strumento per il miglioramento e il mantenimento delle condizioni psicofisiche della persona, per la tutela della salute, per la formazione educativa e lo sviluppo delle relazioni sociali.
Questa è sicuramente una finalità che racchiude un po' tutto quello che è il senso dello sport.
Come spesso accade, le norme della nostra Regione sono scritte bene nelle finalità e riescono a rendere l'idea di quale sia l'importanza del loro oggetto, però poi, di fatto, poiché non vengono attribuite adeguate risorse, purtroppo perdono di forza ed efficacia.
Credo che questo sia sotto gli occhi di tutti coloro che si trovano ad interagire - anche solo a parlare - con associazioni che faticano a trovare gli spazi, con ragazzi che vorrebbero esercitare uno sport, ma non riescono a farlo perché magari non hanno la possibilità di frequentare palestre che non sono così vicine e disponibili, con uno sport che viene praticato all'interno delle scuole in modo assolutamente sommario, il più delle volte.



PRESIDENTE

Consigliera Frediani, si fermi un attimo.



FREDIANI Francesca

Sta diventando un'attività agonistica anche illustrare gli emendamenti perché ho il fiatone.
Poi, tra l'altro, un medico dovrebbe essere un po' interessato.



PRESIDENTE

Consigliere Monaco, può permettere alla Consigliera Frediani di illustrare il suo emendamento? Chiedo un po' di silenzio in aula.



FREDIANI Francesca

Siete un po' fastidiosi.



(Commenti fuori microfono)



FREDIANI Francesca

In effetti pensavo di concludere, ma questi tre minuti me li voglio prendere con calma!



PRESIDENTE

Lei ha tutta la possibilità di prendere il tempo che le è concesso.



FREDIANI Francesca

Sono stata senza voce per diversi giorni e vedo, oggi, il collega Graglia che ripercorre un po' le mie orme: non vorrei tornare in quella condizione.



PRESIDENTE

Mi sembra che il clima in aula si sia ristabilito. Può riprendere il suo intervento.



FREDIANI Francesca

Tra l'altro, è un tema che sappiamo stare molto a cuore al Presidente del Consiglio, Laus. Infatti, mi spiace non poter beneficiare del suo assenso. So che apprezzerebbe.



PRESIDENTE

Deve accontentarsi di me.



FREDIANI Francesca

Sì. Anche il collega Appiano, come più volte sottolinea, ha più dimestichezza con altri tipi di sport, più da tavola.
Tra l'altro, non c'è neanche l'Assessore Ferraris: so che anche lui sarebbe contento di questo nostro emendamento, quindi del fatto di chiedere più risorse per un'attività importantissima, soprattutto dal punto di vista educativo.
Parliamo molto spesso di bullismo e cyberbullismo, della difficoltà di coinvolgere i nostri giovani, di dar loro degli obiettivi. Lo sport è molto spesso, la risposta alla gran parte di questi problemi.
Pertanto, il fatto di dimostrare che riconosciamo lo sport per il suo valore educativo e per la capacità di poter raggiungere, attraverso un linguaggio universale - oserei dire - soprattutto i giovani, è un segnale che va sicuramente dato e che la Regione deve dare.
In questi ultimi mesi è stato dato, attraverso varie iniziative portate avanti perlopiù dalla Presidenza del Consiglio, che evidentemente ha la capacità e la forza di farlo (meno male che è rientrato il Presidente Laus). Ma deve essere fatto anche attraverso l'Assessorato allo sport, che deve disporre delle risorse adeguate per portare avanti le iniziative previste dalle normative.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Vogliamo richiamare l'attenzione dell'Aula su questo emendamento. Tra l'altro, è entrato il Presidente Laus, che è l'alfiere, per quanto riguarda il Consiglio.



(Commenti fuori microfono)



BONO Davide

È sempre un piacere vederlo, però su questo tema è l'alfiere della promozione dell'attività sportiva, anche dal punto di vista delle ricadute sanitarie, del benessere psicofisico delle persone.
Riteniamo che il suo ingresso possa essere di buon auspicio per l'approvazione di questi emendamenti, che - di nuovo - chiedono al Consiglio regionale di impegnarsi, per gli anni 2018 e 2019, con uno stanziamento in più sul capitolo dei contributi a Enti e società per la promozione e diffusione dell'attività sportiva.
L'abbiamo detto diverse volte: ci spiacerebbe che il Consiglio regionale incentivasse eventi di promozione dell'attività sportiva proponesse leggi che prevedano la prescrizione di ricette sanitarie dematerializzate in cui si prescrive l'attività sportiva come terapia, come cura, ma dall'altra parte approvasse un bilancio dove non ci sono fondi (e lo dico guardando, ovviamente, l'Assessore con le deleghe allo sport) necessari e sufficienti a garantire almeno un sostegno agli enti e alle società che promuovono e diffondono l'attività sportiva.
Guardando il bilancio, il 2017 "tiene", con due milioni (per la precisione, 1.999.000 euro), ma nel prossimo anno andiamo a dimezzare i fondi, portandoli a un milione.
Quindi, se è vero che per il 2018 non si interviene nel 2017, perch siamo tutti in ritardo con l'approvazione dei bilanci, è anche vero che il fatto che il prossimo anno ci sarà la metà (il 50 per cento) dello stanziamento, non è un bel segnale.
La collega Frediani è stata anche conservativa nel suo intervento (ha chiesto solo 200 mila euro), proprio per dare il segnale che consideriamo importante intervenire su questi capitoli. A onor del vero, avremmo dovuto chiedere e chiederemo - prossimamente - nel bilancio del 2018, un milione quindi due milioni in totale.
Su questi capitoli non si deve scendere, se vogliamo tener fede a quanto detto dal Presidente del Consiglio. Non vogliamo sconfessare l'importante promozione dell'attività sportiva del nostro Presidente del Consiglio. Dico "nostro", nel senso di Aula, ovviamente: tutti insieme.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Effettivamente abbiamo parlato lungamente dell'azione preventiva e dell'importanza di fare attività sportiva, per evitare anche di incorre in patologie croniche che con gli anni, purtroppo, si sono molto diffuse nella popolazione e, quindi, della sedentarietà come fattore di rischio.
Ne abbiamo parlato diffusamente in Commissione: oltre alle persone mature, ci sono i giovani piemontesi, e i dati indicano soprattutto una questione di genere, nel senso che le ragazze abbandono l'attività sportiva precocemente.
Questo è un male diffuso che va risolto.
Con questo emendamento chiediamo fondi che siano presenti in modo continuo su questo capitolo, perché riteniamo che, al di là di grandi eventi sportivi (sappiamo che l'Assessore Ferraris gira la Regione in lungo e in largo per sponsorizzare questi importanti eventi sportivi internazionali che caratterizzano la nostra regione e che possono essere di richiamo e uno sprone per i giovani ad intraprendere lo sport, perch vedono il grande campione fare il gesto atletico sportivo e quindi sicuramente un'azione importante), l'attività sportiva - ed è per questo che è importante sostenere l'attività dell'Assessore - viene fatta dalle tantissime società dilettantistiche diffuse sul territorio che, grazie al volontariato, riescono a far fare attività sportive, che poi possono anche diventare attività professionistiche per una piccola percentuale dei giovani che fanno attività sportiva.
Noi chiediamo dei fondi, quindi, che siano dati in modo costante a questi capitoli per l'attività sportiva.
Per questo motivo, abbiamo presentato l'emendamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Condivido totalmente la proposta della collega Frediani di aumentare questo capitolo di 200 mila euro, perché è importante diffondere l'attività sportiva in tutta la regione.
C'è da dire che, da questo punto di vista, in realtà il Consiglio regionale il suo compito lo sta facendo, proprio come Consiglio, poiché il Presidente Laus, al di là di quello che si può dire, ha sposato la causa della promozione dell'attività sportiva e di comportamenti che favoriscono la salute e il benessere fisico. È ovvio, però, che accanto a iniziative che vogliono promuovere una cultura, che noi peraltro condividiamo, alla fine servano anche le risorse. Sono gli stessi Comuni (e gli amministratori comunali che partecipano come rappresentanti istituzionali a questi eventi) e società sportive a dire: "Ok, non ci stiamo, però i fondi dove sono?".
Da questo punto di vista, sarebbe come allineare l'attività della Regione e della Giunta regionale all'attività del Consiglio, in particolare della persona del Presidente del Consiglio, altrimenti potrebbe sembrare che ci sia una scollatura tra la politica regionale sullo sport e ciò che porta avanti la Presidenza del Consiglio regionale.
Da questo punto di vista, è come dire: lo facciamo per voi, per non mettere in luce distanze e differenze tra maggioranza e Giunta regionale.
Riteniamo che l'approvazione di questo emendamento sarebbe veramente importante, da questo punto di vista.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Questo emendamento riflette l'attenzione verso un settore che forse ogni tanto è un po' dimenticato o considerato secondario rispetto ad altre politiche che riguardano la salute e la prevenzione, come potrebbe essere il discorso del dell'alimentazione, quando invece l'attività sportiva è uno degli elementi fondamentali del benessere fisico per le persone, oltre a costituire un momento ricreativo, un momento di espressione della propria personalità a seconda dell'attività sportiva che si sceglie.
Sotto questo profilo, negli anni abbiamo visto degenerare l'attitudine anche dal punto di vista pubblico, verso la promozione ed il sostegno all'attività sportiva, in particolare dilettantesca da parte dei minori o comunque, dei giovani.
Per questo motivo, chiediamo di incrementare le risorse, affinché si possa tornare - anche se ormai l'epoca non è più quella, è diventato tutto molto più complicato e costoso - alla realizzazione e alla facile individuazione di possibilità di praticare diverse tipologie sportive sul territorio in tutti i Comuni, senza dover percorrere lunghe distanze per trovare un'associazione sportiva che possa accogliere un giovane che voglia praticare uno sport, e che permetta anche una maggiore accessibilità economica a chi magari non ha tutte quelle risorse per accedere a sport che possono essere particolarmente costosi, dal punto di vista dell'attrezzatura necessaria.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire parola il Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Questo emendamento presentato dalla nostra Capogruppo Frediani, che chiede l'incremento di competenza di 200 mila euro sulle risorse per i contributi alle società di promozione e diffusione dell'attività sportiva intende fornire un'operazione di equità attraverso tutte le associazioni sportive che possono riguardare sia i giovani ragazzi piemontesi, ma anche tutte le fasce d'età, perché l'educazione allo sport è una forma di cultura e di prevenzione che tocca indirettamente anche gli aspetti sanitari della salute.
La cosa importante,che sottolineiamo è la nostra intenzione di riportare sotto il cappello della Regione e dell'Assessorato regionale allo sport la prerogativa di fare le politiche dello sport e della cultura dello sport.
Quindi, secondo noi, la Regione, con le sue strutture deputate, è l'ente che garantisce la migliore distribuzione, il miglior lavoro sul territorio, che possiamo dire è stato fatto anche in questi ultimi anni dall'Assessorato dell'Assessore Ferraris. Pertanto, chiediamo che si fornisca all'Assessorato la possibilità di fare le politiche e l'unico modo è decidere un aumento dei fondi che, fino adesso, sono stati veramente poveri rispetto all'attività che c'è da fare.
Inoltre, sottolineiamo che vogliamo che questo sia fatto dalle strutture competenti e non segua altre vie, magari poco chiare, poco trasparenti e poco tutelanti, perché non è giusto creare doppioni o canali alternativi, quando la Regione dispone già delle strutture per fare le cose. Quindi, se vogliamo fare le politiche, mettiamo i soldini nei capitoli regionali e facciamo le politiche in modo molto chiaro, senza cercare di fare operazioni che, magari, sono più di facciata o di marketing, piuttosto che intenzioni vere che vengono da tutto il Consiglio per cui da tutte le parti politiche, senza prerogative di parte.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Emendamento rubricato n. 106) presentato da Graglia, Berutti, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera per l'illustrazione.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Questo emendamento chiede risorse per potenziare il fondo regionale per la qualificazione degli impianti sportivi e delle attrezzature sportive. Ne parlavo anche ieri, nel mio intervento, per ricordare all'Aula quanto gli impianti siano datati, poveri, poverissimi di attrezzature che possono essere utili, io direi per tutte le età, ma soprattutto per i nostri giovani, per i ragazzi.
Quindi l'impiantistica sportiva e le palestre sono luoghi importanti per la crescita; è importante anche riuscire a immaginare - sono felice della presenza dell'Assessore in Aula - quale messaggio la Giunta e il Governo regionale intende lanciare rispetto allo sport e quali investimenti reali si possono fare, proprio partendo dall'impiantistica . anche in questo caso, insisto - con delle risorse costanti e annuali. Perché se così non è, costringiamo gli amministratori e le federazioni a partecipare a bandi che hanno davvero poca consistenza e a spendere risorse ingenti per la progettazione e, poi, ad avere poche domande accolte, quindi anche alimentando false aspettative.
Su questo io, il mio collega Graglia e il nostro Gruppo riteniamo che ci debba essere una chiarezza maggiore, altrimenti nel momento in cui ci saranno i bandi e ci saranno poche risorse, dovremo essere noi a dire che è inutile che spendiate così tanti soldi, perché verranno approvati soltanto 20 o 30 progetti.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Ruffino.
La seduta termina qui.
Ricordo che non c'è il question time: oggi pomeriggio il Consiglio inizierà subito alle ore 14.30, quindi chiedo ai colleghi, soprattutto di maggioranza, di esserci, per iniziare.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.00)



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