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Dettaglio seduta n.26 del 26/11/14 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(I lavori iniziano alle ore 09.40 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 159 presentata dal Consigliere Sozzani, inerente a "Quale futuro per i dipendenti delle ex Province"


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi. Iniziamo i lavori del sindacato ispettivo proponendo l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 159 presentata dal Consigliere Sozzani, avente ad oggetto "Quale futuro per i dipendenti delle ex Province?".
Ricordo che vi sono a disposizione due minuti per l'interrogante e tre minuti per l'Assessore.
La parola al Consigliere Sozzani per l'illustrazione.



SOZZANI Diego

L'interrogazione riguarda un tema che, in realtà, è già stato evocato più volte in Aula, e si riferisce alla necessità che, per legge, entro la fine dell'anno la Regione dovrà ridistribuire in capo a sé le funzioni provinciali o, se decide in modo diverso, ridelegare le Province in base al Piano nazionale che era stato indicato dal Sottosegretario Delrio nella legge che porta il suo nome.
Siccome emergerebbe, anche dalle informazioni giornalistiche, un esubero complessivo di personale nell'ambito delle oltre cento Province italiane di circa 20.000 unità, e visto che ormai manca un mese a questa definizione rispetto alla legge Delrio, l'interrogazione era volta, in primo luogo, a conoscere le intenzioni della Regione rispetto alle deleghe e alle competenze che dovrebbero ripassare alla Regione (del resto, molte erano originariamente della Regione, ma delegate alle Province); in secondo luogo, vorremmo sapere se in tempi così stretti è intenzione della Giunta regionale istituire un Tavolo che si dedichi alla gestione funzionale del personale eventualmente in esubero delle Province piemontesi.
Mi permetto di riportare in aula la preoccupazione dei dipendenti delle Province piemontesi, che non hanno informazioni né da parte della Regione né da parte dello Stato sul loro futuro o sulle iniziative che dovranno intraprendere per un piano di mobilità o di altro genere che li coinvolga.
Sarebbe opportuno, quindi, informare queste persone, molte delle quali sono dotate di notevole professionalità e preparazione dal punto di vista della quotidiana gestione della Cosa Pubblica (uso questo termine fra virgolette), sulle reali intenzioni della Regione, visto il compito che la legge Delrio gli ha attribuito. Questo aspetto diventa fondamentale ai fini di una riorganizzazione degli ente locali, Comuni compresi (molte di queste persone, evidentemente, potrebbero trasferirsi in altri enti, compresi i Comuni).



PRESIDENTE

Risponde l'Assessore Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il Consigliere Sozzani ha inquadrato il problema: è stato sottoscritto un accordo, in attuazione della legge Delrio, tra la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e il Governo. In tale accordo è stato fissato come termine, il 31 dicembre per l'attivazione di attività legislativa da parte delle Regioni per quanto riguarda il tema del trasferimento di funzioni amministrative alle Province.
In quest'accordo era altresì previsto che venisse promossa, da parte delle singole Regioni, la costituzione di un Osservatorio a livello regionale - è una parola infelice, perché non dà il senso, invece dell'attività e dello scopo di questo strumento - che coinvolgesse la Regione, ma anche le organizzazioni dei Comuni e delle Province, con l'obiettivo di ridefinire, sostanzialmente, non solo il complesso delle funzioni amministrative in ambito di intervento della legislazione regionale, ma anche di arrivare a verificare le problematiche relative al personale legate all'esercizio delle funzioni. Nel senso che, qualora la legislazione regionale, che dobbiamo attivare entro il 31 dicembre di quest'anno, preveda il mantenimento di queste funzioni in capo alle Province o la rideterminazione delle stesse in capo alle Unioni dei Comuni per essere chiaro, è evidente che, a funzione, deve corrispondere il trasferimento e l'assorbimento della quota di personale.
Il primo problema che ci siamo posti è l'Osservatorio: è già stato costituito ed è stata fatta la seduta di insediamento, che non è stata meramente di tipo formale, ma ha già incominciato a delineare, anche sul piano metodologico, i contenuti di questo lavoro.
Il primo elemento da cui partire è conoscere esattamente qual è lo stato dell'arte nelle otto Province piemontesi (o, perlomeno, nelle sette Province piemontesi, perché una si trasformerà in Città metropolitana), per capire qual è la percentuale di personale che oggi, all'interno delle singole Province, è coinvolto nell'esercizio delle funzioni amministrative trasferite nel tempo dalla Regione al sistema delle Province.
Definita la quantità di personale, suddivisa anche per ciascuna delle funzioni che era stata trasferita dalla Regione, è evidente che abbiamo la base su cui appoggiare il nostro ragionamento. È una base che dice sostanzialmente, che se la Regione Piemonte intendesse riappropriarsi delle funzioni in ambito di agricoltura, questo determinerebbe, inevitabilmente il riassorbimento della quota di personale che oggi, nelle sette o otto Province piemontesi, è dedicato, sostanzialmente, all'esercizio delle funzioni amministrative in ambito agricolo.
Gli elementi conoscitivi li avremo fra dieci giorni al massimo, perch nella seduta di insediamento dell'Osservatorio abbiamo posto questo aspetto come prima fondamentale priorità.
Aggiungo che nella seduta di insediamento abbiamo anche incominciato a definire un possibile percorso, che non vede solamente un rapporto tra Regione e le otto Province, ma può vedere anche, su alcune funzioni (il Trasporto Pubblico Locale è una di quelle che può essere coinvolta da questo tipo di atteggiamento), il mantenimento del decentramento delle funzioni in capo alle Province, individuando, altresì, quelli che sono gli ambiti ottimali per l'esercizio di tali funzioni, che saranno individuati per legge, e immaginando che, a questo punto, all'interno di questi ambiti ottimali, l'esercizio delle funzioni debba avvenire in regime di convenzione tra le Province interessate e coinvolte.
Questo è il lavoro che stiamo facendo. Nei prossimi giorni sottoscriveremo anche un protocollo d'intesa con le organizzazioni sindacali, su sollecitazioni delle stesse, dove, a fianco della questione relativa al rapporto tra Regione, ANCI, UNCEM, Lega delle Autonomie e Unione delle Province piemontesi, avvieremo un parallelo Tavolo di confronto e di lavoro con le organizzazioni sindacali per tutto ciò che riguarda la ricaduta che questa ridefinizione delle funzioni può avere rispetto al personale.
È chiaro che viviamo un momento di transizione molto forte e molto delicato, che dentro di sé ha elementi di grande insicurezza. Mi rendo conto che, in questo momento, il personale delle Province piemontesi vive una condizione di grande incertezza, che cercheremo, da qui alla fine dell'anno, di definire, di affrontare e di risolvere attraverso la presentazione di uno o più disegni di legge al Consiglio regionale che tendano a ridefinire funzioni e, parallelamente, anche riassegnazione delle risorse umane.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 118 presentata dal Consigliere Berutti, inerente a "Situazione Energia e Territorio s.r.l."


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 118, presentata dal Consigliere Berutti, avente ad oggetto "Situazione Energia e Territorio s.r.l.".
La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

L'interrogazione fa seguito, ad un passaggio, che poi è sostanzialmente, la ricostituzione delle Province.
La situazione di Energia e Territorio è abbastanza particolare e soprattutto preoccupante in Provincia di Alessandria.
Il deficit di questa società è di circa 4,7 milioni e pur essendo una società a controllo provinciale, vista la situazione odierna delle Province, che non dispongono di risorse e sono ricostituite ex novo vorremmo sapere su chi ricadranno i debiti e, soprattutto, se la Regione intende intervenire, più che altro a tutela dei lavoratori. L'elemento più importante, oltre al debito, sono circa 15 lavoratori che ad oggi si trovano a casa o, comunque, in mobilità.
Questo il quesito. Mi rendo conto che il problema è più su scala provinciale, tuttavia volevo capire se c'era anche un'attenzione da parte della Regione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

In merito al primo punto dell'interrogazione su chi ricadranno i debiti della società alla luce dell'abolizione delle Province - è evidente che non siamo in fase di liquidazione delle Province, ma in una fase di trasformazione - porta dentro di sé il fatto che anche le nuove Province elette con elezione di secondo grado, sono tributarie di tutte le attività e passività dei precedenti Enti.
Per quanto riguarda la situazione più specifica, in relazione soprattutto al punto 2 dell'interrogazione, leggo una nota che mi è stata fornita dagli uffici della Direzione Lavoro dalla quale si evince che la Regione Piemonte non può intervenire in sostituzione dell'azienda debitrice verso l'INPS per i contributi non versati: si è esaminata la situazione dei lavoratori in riferimento agli ammortizzatori sociali: la società in questione, partecipata dalla Provincia di Alessandria, non può accedere alla CIG in deroga in quanto risulta formalmente in liquidazione, come peraltro indicato anche nel testo dell'interrogazione, con Commissario liquidatore nominato in data 19 marzo 2014: trattandosi di azienda in cessazione, rientra nei casi di esclusione previsti dalle nuove regole gestionali degli ammortizzatori sociali in deroga di cui al Decreto Interministeriale n. 83473 del 1° agosto 2014.
In caso di licenziamento, i lavoratori non hanno titolo ad iscrizione nella lista di mobilità né, eventualmente, alla relativa indennità mancando il requisito occupazionale, poiché la ditta risulta avere solo 12 dipendenti, e possono solo accedere all'Aspl, come strumento ordinario di sostegno al reddito.
Quindi, ai fini della tutela dei lavoratori interessati sotto il profilo della copertura assicurata dagli ammortizzatori sociali, l'unico ammortizzatore disponibile è l'Aspl, richiedibile in caso di licenziamento da parte dell'Azienda, ma anche di dimissioni per giusta causa, a cui i dipendenti potrebbero ricorrere, visto che nell'interrogazione si segnala che "non sia avrebbero notizie certe" del pagamento della retribuzione delle ultime mensilità.



(Alle ore 9.51 il Presidente dichiara esaurito il punto relativo al sindacato ispettivo)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 10.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 25 novembre.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Balocco, Ferreo e Mighetti.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Consiglieri, su richiesta dei Gruppi della maggioranza devo sospendere la seduta.



(La seduta è sospesa dalle 10.03 alle 10.20)



(Alle ore 10.20 la Vicepresidente Motta comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.30 il Presidente Laus comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.40)



(La seduta ha inizio alle ore 10.45)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 48 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2014"


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che prevede l'esame del disegno di legge n. 48, chiedo all'Aula se possiamo iniziare dall'articolo 2 avendo l'articolo 1 un Allegato con diversi emendamenti soggetti a ulteriori modifiche nel corso della discussione.
Se l'Aula acconsente, partiamo dall'articolo 2.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 12) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: L'allegato B di cui all'articolo 2 è modificato come di seguito indicato: UPB |Descrizione |Variazione 2015 |Variazione 2016 DB08022 |Programmazione |- 4.014.400,00 |- 8.643.900,00 negoziata DB12022 |Reti ferroviarie| 4.014.400,00 | 8.643.900,00 e impianti fissi TOTALE |0,00 |0,00 Emendamento rubricato n. 13) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: L'allegato B di cui all'articolo 2 è modificato come di seguito indicato: UPB |Descrizione |Variazione 2016 DB08022|Programmazione negoziata |- 4.000.000,00 DB16122|Interventi per la competitività del | 4.000.000,00 sistema produttivo TOTALE |0,00 Emendamento rubricato n. 159) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: L'allegato B di cui all'articolo 2 è modificato come di seguito indicato: UPB |Descrizione |Variazione |Variazione 2015 |2016 DB15001 |Istruzione, |5.090.000,00 |3.202.274,02 Formazione professionale e Lavoro DB15142 |Edilizia scolastica |- |- 3.202.274,02 5.090.000,00 TOTALE |0,00 |0,00 La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Faccio un'illustrazione unitaria di tutti e tre gli emendamenti.
Nella legge di bilancio erano state trasferite delle risorse per quanto riguarda l'elettrificazione della linea ferroviaria Alba-Bra, che in parte dovevano essere collocate anche sul pluriennale negli esercizi futuri. Con l'emendamento n. 12) collochiamo 4.014.400 euro sull'esercizio 2015 e 8.643.900 euro sull'esercizio 2016 per dare completezza e quindi consentire visto che il pluriennale ha un carattere autorizzatorio - l'avvio di questi lavori previsti dall'Accordo di programma.
Con l'emendamento n. 13) viene iscritto l'importo di 4 milioni di euro sull'esercizio 2016, che è la quota di compartecipazione da parte della Regione a un programma che vede coinvolte 10 aziende dell'agroalimentare del Piemonte, le quali hanno partecipato a un bando da parte del MISE sui contratti di sviluppo. Tale investimento in temi di ricerca e innovazione è stato valutato positivamente da parte del Ministero e da parte di Invitalia. Noi collochiamo la nostra quota di compartecipazione di 4 milioni di euro sul bilancio 2016, in modo tale che anche questo progetto di ricerca possa essere definitivamente attuato.
L'emendamento n. 159) opera sul 2015 e sul 2016 - non è molto elegante come emendamento, me ne rendo perfettamente conto - per dare continuità alle attività sul piano della formazione professionale relativamente alla fase di avvio del prossimo POR FSE. Vengono spostate delle risorse transitoriamente dall'Edilizia scolastica all'Istruzione Formazione professionale e Lavoro per dare continuità, nel 2015 e 2016, a bandi già stati avviati nel corso del 2014.
Questi sono i tre emendamenti.



PRESIDENTE

Dopo l'illustrazione degli emendamenti da parte dell'Assessore procediamo alla discussione congiunta dei tre emendamenti all'articolo 2.
Il tempo a disposizione per gli interventi è di 2 minuti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Apprendiamo di questi emendamenti adesso in Aula e tendenzialmente preferiremmo poter avere gli emendamenti almeno nella fase di discussione in Commissione, perché risulta difficile analizzare modifiche anche così importanti nei due minuti di tempo che ci sono concessi, tra l'altro senza possibilità di avere repliche esaustive da parte dell'Assessore.
Sull'emendamento n. 12), ci siamo brevemente confrontati mentre lei interveniva e possiamo dare una valutazione anche favorevole, perché si interviene su una linea ferroviaria. Quando si interviene potenziando una linea ferroviaria - in questo caso, un'elettrificazione che permetterebbe di collegare Alba al servizio ferroviario metropolitano torinese - pu essere sicuramente utile e favorevole. Si tratta comunque sempre di slittamenti.
Rispetto all'emendamento n. 13), avremmo piacere di poter disporre (non so se ce lo può fornire) dell'elenco delle aziende che beneficiano di questo investimento da parte del MISE (Ministero Sviluppo Economico) cofinanziato dalla Regione. Così, un po' a scatola chiusa, francamente non ci sentiamo di votarlo e quindi daremo probabilmente solo la presenza, in quanto non sappiamo né di che programma si tratta né quali sono le aziende che ne beneficiano né quali sono i risultati e le ricadute sul territorio.
Ripeto, a scatola chiusa, non ci sentiamo di poterlo votare.
L'ultimo emendamento, il n. 159), al di là della breve illustrazione da parte del Vicepresidente Reschigna, laddove slittano risorse per l'edilizia scolastica, anche se direzionate verso temi che possono essere importanti quali la continuità di un bando appunto finanziato dall'Europa, riteniamo che in questo momento la priorità sia l'edilizia scolastica, quindi in questo caso non lo voteremo.
In generale, sull'articolo 2 - rubo un minuto a un collega che non interverrà, Presidente, abbia pazienza - ricordiamo che sono gli slittamenti che hanno permesso di chiudere in pareggio fittizio l'assestamento, quindi anche su questo articolo nel complesso non potremo dare un voto favorevole, perché significa solo rinviare al 2015 e al 2016 quote di spese che oggi non riusciamo a pagare. E' un artifizio contabile come ne abbiamo visti tanti anche nella scorsa Giunta e peggio probabilmente ne ha visti chi c'era nella VII e nell'VIII legislatura quindi non possiamo assolutamente dare un voto favorevole.
Il bilanci devono tornare in pareggio con le risorse che ci sono altrimenti la spesa va ridotta o vanno chieste risorse aggiuntive a Roma non come si è fatto - che il Presidente Chiamparino lo dica o non lo dica andando col cappello in mano a chiedere finanziamenti o rinvii delle rate dei mutui.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Questo tipo di emendamenti, che piovono un po' all'ultimo minuto per interventi specifici, non sono particolarmente graditi a un'opposizione che, in questo caso, non può che esprimere delle sue valutazioni se non in uno spazio di tempo estremamente ristretto.
Per quanto riguarda l'emendamento n. 12), se non altro parliamo di qualcosa di noto e di cui almeno si è accennato in Commissione trasporti cioè sostanzialmente dell'elettrificazione della linea Alba-Bra, di cui impariamo finalmente l'importo esatto e di cui poi andremo a valutare il progetto definitivo, perché ci piacerebbe capire come sono state risolte alcune criticità che erano state segnalate.
In particolare, mi soffermerei sull'emendamento n. 13). Sarò magari un po' incapace, però la legge regionale n. 34/2014 non l'ho trovata. Forse è la n. 34/2008, bando 2014. Cerchiamo di farli bene gli emendamenti, perch poi, facendo la ricerca al volo su Arianna, non si trovano le cose.
Se si tratta di creazione di imprese, autoimpiego e cofinanziamenti fino a 60.000 euro, visto che si vogliono mettere lì sopra 4 milioni di euro, ci interesserebbe avere, visto che il bando è relativamente recente la possibilità di dare un'occhiata a queste cose, prima di presentare un emendamento che tanto, tra l'altro, andrebbe a effetto nel 2016. Mi sfugge anche perché lo si debba inserire nell'assestamento 2014 e non si possa pensare di infilarlo in qualche altro collegato oppure nel previsionale prossimo: mi sembra tanto (scusatemi il termine) la classica marchetta.
Infine, veniamo all'ultimo emendamento. Sinceramente, di nuovo ci troviamo di fronte a 8 milioni complessivi che vengono tolti all'edilizia scolastica, che mi pare sia una delle emergenze importanti. Tolti temporaneamente, giustificateli come volete, però nel frattempo li stiamo togliendo, nella speranza che poi da qualche parte li rimettiamo, ma il futuro non è scritto da nessuna parte, per il momento. Dunque, per garantire una forma di cofinanziamento. Allora io sinceramente, se dovessi pensare, preferirei oggi l'uovo delle scuole funzionanti e in sicurezza nella nostra regione piuttosto che la gallina domani di progetti POR FESR da cofinanziare. Anche in questo caso, preferirei che si facesse una più approfondita discussione in sede di eventuali collegati o di previsionali per i bilanci prossimi.



PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Valetti, vi invito gentilmente a rimanere nei due minuti complessivi, dato che parliamo di emendamenti, che siamo in tanti e che quindi devo tenere la discussione nei tempi regolamentari.
Prego, Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente: ne impiegherò un po' meno dei miei colleghi.
Chiaramente siamo contrari all'emendamento n. 159): togliere fondi all'edilizia scolastica in questo momento, sapendo quant'è grave la questione, mi sembra una leggerezza non da poco; in particolare perch questi fondi vanno trasferiti poi su una voce alquanto dubbia che è quella dei corsi di formazione: insomma, sappiamo come hanno funzionato fino adesso. Credo che, parlando con onestà intellettuale, non dovremmo avere dubbi nello stabilire se la priorità è il recupero degli edifici scolastici dallo stato in cui sono, oppure ulteriori finanziamenti per i corsi di formazione che hanno risultati perlomeno dubbi.
Dopodiché, ogni intervento e ogni supporto alle ferrovie per noi - non è mistero - è una cosa meritevole. Nutro forti dubbi che questa cifra sia quantomeno rilevante dal punto di vista del completamento dell'opera.
Vediamo se tutti gli altri fondi necessari a questo completamento ci saranno e verranno allocati nel prossimo bilancio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Gli emendamenti intervengono, peraltro, in modifica all'Allegato B. Vi sono certamente tre misure differenti, che in due casi vengono finanziate sul n. 12) e il n. 13) - con una riduzione di più di 8 milioni di euro negli anni 2015-216 (quindi non nell'anno corrente), della programmazione negoziata. E' evidente che sarebbe poi anche interessante capire dove vi è una riduzioni su eventuali Accordi di programma già siglati. Se si prende l'Allegato B, si può vedere che a volte alle dichiarazioni non corrispondono atti di bilancio, che poi sono gli atti essenziali nell'attuazione di un bilancio stesso. Chiunque veda l'Allegato B, infatti può vedere per esempio una grande contrazione per più di 20 milioni di euro sulle politiche legate alla casa, per gli anni 2015 e 2016.
Se poi guardiamo il merito dei singoli emendamenti sulle uscite, cioè su dove si investono queste risorse, se vi è una valutazione sul fatto che almeno il tema è stato discusso e che riguarda l'emendamento n. 12) sull'elettrificazione della linea Alba-Bra, certamente il n. 159) vede una nostra grande contrarietà rispetto al tema dell'edilizia scolastica.
Come veniva già detto da alcuni colleghi, noi tagliamo cioè 5 milioni di euro sul 2015 e 3 sul 2016 su un tema che è prioritario; e non solo è prioritario: quello della sicurezza delle nostre scuole è anche uno dei temi sui quali spesso chi governa si spende. Pensiamo a quanta discussione è stata fatta sulle scuole belle e sicure dal Governo nazionale. Da questo punto di vista ci andrebbe, anche nelle ristrettezze di bilancio, un po' di coerenza maggiore.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Vorrei concentrarmi solo sull'emendamento n. 13), che ha presentato il Vicepresidente. Ritenendo infatti il tema di estrema attualità e interesse io credo che prima di presentare questo emendamento sarebbe opportuno che il Vicepresidente - com'è già stato invitato a fare dai colleghi - potesse esplicitare cosa andiamo a cofinanziare; anche perché il tema dei contratti di sviluppo, soprattutto quelli legati alla progettualità nazionale di Invitalia, vede interventi su grandi progetti: con contratti di sviluppo stiamo parlando di interventi che partono da 25 milioni di euro, quindi parliamo chiaramente di imprese che sono significative per il territorio e che chiaramente sono di ampio sviluppo.
Questo, allora, è un tema sicuramente importante. Diventa difficile me lo permetto, Vicepresidente - non chiedere alla Giunta, su questo, di relazionare in modo puntuale, perché da qui derivano una serie di interventi significativi.
Senza chiaramente avere nulla in contrario da questo punto di vista prima di esprimere una disponibilità positiva su questo emendamento sarebbe però opportuno poter entrare nei dettagli, per capire quali saranno i processi che verranno cofinanziati attraverso questo emendamento.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Questo invito dovrebbero poi anche rivolgerlo il Presidente e il Vicepresidente a tutti gli altri colleghi di Giunta. Inviterei il Presidente a chiedere agli Assessori competenti di essere presenti in aula soprattutto se hanno degli emendamenti loro riferiti.



PRESIDENTE

Sono presenti il Presidente e il Vicepresidente della Giunta regionale Consigliere.



GRIMALDI Marco

Allora, guardi: il mio è un invito politico. E credo che sia giusto visto che stiamo parlando di ferrovie e trasporti, di formazione professionale e di edilizia scolastica - che gli Assessori siano presenti.
Le dico di più. Questo era un invito politico, mentre invece a questo punto rivolgo la domanda al Presidente e al Vicepresidente per chiarirci su quei soldi dell'edilizia scolastica: se vengono tolti, vorrà dire che non potranno essere spesi - immagino - perché non saranno stati impegnati o non potranno essere impegnati: come mai si mettono su quest'altro fronte? Mi pare una domanda del tutto lecita e normale e credo sia giusto che anche le opposizioni, che giustamente non si sono sentite dare questa risposta in Commissione, ottengano almeno il tempo - due minuti in Aula - per avere un chiarimento. Non credo sia una grande cortesia: credo sia il senso della politica che ci porta a chiedere questo tipo di accorgimento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Grimaldi.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Mi spiace dovermi ripetere, ma anch'io mi voglio concentrare: sull'emendamento n. 12 è stato un "sì" piuttosto facile così come sull'emendamento n. 159 è stato un "no" altrettanto facile.
Dispiace che allo stato attuale, non avendo un dettaglio degli interventi che si vogliono effettuare sull'emendamento n. 13, non abbiamo la possibilità di esprimerci come dovremmo: un "sì" o un "no" a ragion veduta. Al buio non ci sentiamo di poter esprimere un voto positivo e ci dispiace; se le cose rimangono così, non parteciperemo al voto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Gancia; ne ha facoltà.



GANCIA Gianna

Chiediamo la disponibilità della Giunta e dei singoli Assessori a svolgere una relazione; in questo senso, concordo con chi mi ha preceduto sul contrasto tra esigenze di lungo periodo e sollecitazioni effimere legate, magari, a cicli elettorali - definiamoli così.
Il collega Campo, mio concittadino cuneese, ha usato la parola "marchette". Stiamo parlando di una cosa seria e sarebbe opportuna una riflessione dettagliata. In sostanza, non sappiamo di cosa stiamo parlando: chiediamo una spiegazione - ecco, userei veramente questo termine.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Mi concentro sull'emendamento n. 159, sul quale esprimo forte contrarietà. Trovo impensabile e addirittura vergognoso sottrarre fondi dal capitolo sulla sicurezza scolastica, in un momento in cui abbiamo grossi problemi a finanziare le ristrutturazioni delle scuole.
Sappiamo che le nostre scuole non sono sicure: è inaccettabile pensare di spostare fondi da quel capitolo, tra l'altro destinandoli alla voce "formazione professionale e lavoro".
Per carità, la crisi economica colpisce pesantemente, però, in particolare per quanto riguarda la voce "formazione", credo che occorra lavorare molto per individuarne gli sprechi e iniziare a occuparsi seriamente delle parecchie lacune nella gestione dei fondi. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo relativamente all'emendamento 12, in cui si parla delle reti infrastrutturali e di trasporto volte all'elettrificazione della linea ferroviaria Alba-Bra.
Su quest'aspetto, visto che si è parlato molto del coinvolgimento dei privati sulle linee locali, mi domando se non sia possibile affrontare un discorso complessivo sulla riduzione dei costi per opere infrastrutturali su iniziative di questo genere a favore, ad esempio, di altre attività quali l'edilizia scolastica piuttosto che il dissesto idrogeologico.
Ci sembra che questa variazione sia importante; a questo punto, credo valga la pena affrontare il coinvolgimento di privati in linee di questo genere a favore di denaro che vada a coprire spese di maggiore importanza.
Questo il senso dell'emendamento: trovare soluzioni che, in uno stato di crisi e di emergenza, portino gli investimenti in settori molto più produttivi e più importanti che non quelli relativi ad un'attività di questo genere, che pure è importante ma che può essere affrontata in uno spirito di collaborazione fra pubblico e privato, in modo diverso da quello che viene proposto nell'ambito dell'assestamento di bilancio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Vicepresidente Ruffino, in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
In merito all'emendamento n. 159 credo sarebbe interessante essere portati a conoscenza del numero delle richieste pervenute all'Assessorato in merito alla messa in sicurezza degli edifici scolastici.
E' un argomento e un tema assolutamente prioritario. Forte è stata la perplessità sul tema "scuole belle"; invece è stato accolto con grande interesse il tema "scuole sicure".
C'è una richiesta pressante in questo senso, legata anche ad un'esposizione puntuale in merito all'anagrafe dell'edilizia scolastica.
Credo che un sunto dell'Assessore sul lavoro portato avanti nella passata legislatura ci possa dare uno spaccato, che sicuramente dovrà essere aggiornato ma puntuale, sulle richieste che provengono dal territorio per quanto riguarda la sicurezza degli edifici scolastici.
Quindi, riteniamo prioritario lo stanziamento in questo senso. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

L'emendamento, che interviene sul bilancio pluriennale spostando le risorse dall'edilizia scolastica sul 2015 e sul 2016 a garanzia della continuità dell'investimento relativamente al progetto finanziato sul POR FSE, trova una sua motivazione unicamente rispetto al fatto che in questo momento con il bilancio pluriennale in essere, quello vigente, io non ho altro modo di garantire la copertura di questa esigenza.
E' chiaro - e lo ribadisco e lo esprimo con molta nettezza in Consiglio regionale - che con la legge di bilancio ripristineremo le risorse sull'UPB relativa agli interventi sull'edilizia scolastica; infatti, come molti colleghi hanno evidenziato, anche noi consideriamo prioritario l'intervento sull'edilizia scolastica.
Purtroppo, non ho altra contropartita cui poter affidare questo tipo di priorità, che solamente nella giornata di ieri la Direttrice del Settore e l'Assessore mi hanno sottoposto. Anch'io avrei gradito che di tutto ci potessi essere edotto in tempo utile per affrontare più adeguatamente questo tema all'interno del dibattito in Commissione.
Ho chiesto ripetutamente se fosse assolutamente indispensabile affrontare la questione in sede di assestamento di bilancio o se potevamo rinviarla in sede sarebbero sorti grossi problemi relativamente alla continuità dell'intervento.
Quindi, l'emendamento ha natura unicamente transitoria ed emergenziale.
Per quanto riguarda invece l'emendamento che prevede l'iscrizione di 4 milioni di euro sull'esercizio 2016, dieci aziende dell'agroindustria piemontese hanno presentato un progetto di ricerca al MISE, chiedendo di poter accedere al contratto di sviluppo dell'attività di ricerca e di produzione relativamente alle loro attività.
Questa loro richiesta viene valutata positivamente. Il contratto prevede sostanzialmente una compartecipazione da parte della Regione per 4 milioni di euro. (Non appena arriverà l'Assessore De Santis credo che potrà rappresentarlo meglio di me in termini percentuali). Noi lo iscriviamo nel bilancio del 2016.
C'è stata una lettera, firmata dal Presidente della Regione nei giorni scorsi, che garantiva la compartecipazione, vista l'entità e anche il significato economico che ha questo tipo di investimento sull'economia piemontese. Non vogliamo però che l'impegno della Regione sia affidato unicamente ad una lettera, sia pur autorevole, da parte del Presidente della Regione, riteniamo giusto dare copertura sul pluriennale della quota di compartecipazione da parte della Regione Piemonte.
Questo il senso dell'emendamento. Se l'Assessore De Santis ricorda quant'è l'ammontare complessivo dell'investimento, credo che lo potrà rappresentare immediatamente al Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore De Santis.
DE SANTIS Giuseppina, Assessore alle attività produttive Grazie, Presidente, grazie Consiglieri.
Chiedo scusa per essere arrivata un po' precipitosamente.
Aggiungo un paio di particolari a quanto già detto dal Vicepresidente Reschigna. Peraltro è una vicenda, da quello che ho capito, che il Consigliere Gilberto Pichetto Fratin conosce bene.
Si tratta di un gruppo di imprese dell'agroalimentare - 8/10 - con le quali abbiamo interloquito sia io sia il collega Giorgio Ferrero, perché la competenza è al limite fra i due Assessorati, essendo tutte imprese dell'agroindustria che, insieme, effettuano un investimento intorno ai 95 milioni di euro, che è stato finanziato da Sviluppo Italia.
Hanno chiesto a noi Regione la possibilità di co-finanziare in parte questo investimento, che ha anche significative ricadute sul piano occupazionale. Purtroppo non mi sono portata dietro le carte, ma, se non ricordo male, parliamo di qualcosa come 100-120 posti di lavoro nei prossimi anni.
Sono tutte imprese vere e solide. Non è il caso che ripeta adesso quanto è importante per noi il settore dell'Agrifood. Chiaramente, anche per un fatto di serietà nei confronti del Ministero, e per non creare impegni dell'amministrazione che non abbiano copertura di bilancio, poich il problema si porrà a partire dal 2016, abbiamo scelto la strada di inserire le risorse relative a bilancio 2016, per dare un elemento di certezza alle imprese nell'effettuazione del loro investimento, e un elemento di certezza e di trasparenza nei confronti del Consiglio e dell'amministrazione.
Si tratta di un impegno che abbiamo preso e che abbiamo finora esclusivamente formalizzato tramite una lettera, a firma del Presidente e mia, al Ministero e naturalmente alle imprese.
Faccio breve una storia lunga che è cominciata abbondantemente prima delle elezioni. Abbiamo poi ricevuto il gruppo delle imprese, con il collega Giorgio Ferrero, e abbiamo cercato di capire, su una serie di cose cosa potevamo fare, sostenendole con una serie di misure.
Alla fine, abbiamo deciso questo percorso.
Grazie e chiedo ancora scusa del ritardo.
GANCIA Gianna (fuori microfono) Vogliamo sapere i nomi delle imprese.
RESCHIGNA Aldo (fuori microfono) Noo! Ma stiamo scherzando? GANCIA Gianna (fuori microfono) Ma stiamo scherzando!? Sono soldi pubblici.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione.
GANCIA Gianna (fuori microfono) Vogliamo sapere.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Gancia.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. 12.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12.
Il Consiglio approva.



(Commenti della Consigliera Batzella fuori microfono)



PRESIDENTE

Registriamo il voto contrario della collega.
CAMPO Mauro (fuori microfono) Ma che contrario...! Ma ascolta la gente o no?



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Campo, lei mi deve fare una gentilezza perché non è la prima volta ed ha un Presidente disponibile: quando deve intervenire lo faccia in rispetto del Regolamento e a microfono, perché non posso ascoltare tutti. Punto.
Qual è il problema adesso? Prego, collega Batzella.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Non funziona, non si è acceso e non ho potuto votare.



PRESIDENTE

Che cosa voleva votare?



BATZELLA Stefana

Voglio votare "sì".



PRESIDENTE

Registriamo il voto favorevole della collega Batzella.
Tutti favorevoli? Va bene.
Mettetemi nelle condizioni di fare il mio lavoro.
Non sono perfetto, però sto lavorando.
CAMPO Mauro (fuori microfono) E noi il nostro.



PRESIDENTE

Ci provo, ci provo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 159.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 All'articolo 3 non ci sono emendamenti, quindi procediamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 143) presentato dai Consiglieri Bono, Batzella Bertola, Campo, Frediani: Si richiede la cancellazione dell'articolo 4 "Finanziamento del Palazzo del Ghiaccio di Torre Pellice" Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento da noi presentato è abbastanza chiaro. E' un emendamento abrogativo dell'articolo 4, per una questione molto semplice, lo dico al Vicepresidente Reschigna e al Presidente Chiamparino. Non tanto nel merito dell'articolo, di cui abbiamo già discusso e discuteremo anche oggi in Commissione, ma per il metodo. Riteniamo che la legge di assestamento debba essere "pulita", cioè si debba comporre di tre articoli: un articolo che illustra le variazioni (allegato A), l'articolo 2 che prevede il riassorbimento del disavanzo finanziario e l'articolo 3 che prevede la dichiarazione d'urgenza. Questa dovrebbe essere una legge di assestamento.
Neanche nella scorsa legislatura è stata fatta in questo modo. Poche volte, forse soltanto due si è proceduto in questo modo. Altre volte è stata caricata di articoli, su articoli, su articoli, che riguardavano altro.
E' vero che sono articoli di indirizzo di spese per quanto riguarda variazioni di bilancio fatti in assestamento, ma non ne comprendo la motivazione. Non la capisco oggi, quindi lo denuncio oggi, come lo feci la scorsa legislatura e penso lo farò ancora.
Avete dei veicoli successivi, quali il disegno di legge 66-67, che vogliate chiamare finanziaria, o non finanziaria, legge di messa in efficienza della spesa regionale, legge di variazione della fiscalità regionale, insomma, chiamatela come volete, ma ci sono altri strumenti in cui inserire delle norme specifiche. Il collega Campo prima l'ha chiamata con un nome, che è comunque un nome abbastanza sdoganato, quello di "marchette", cioè si definiscono in senso un po' negativo le spese dedicate ad un territorio o a una singola realtà.
Nell'interno dell'assestamento, una volta che si fa una variazione in cui si mettono 300 mila euro in più sul capitolo sport e turismo, che poi si dedichino al palazzetto di Torre Pellice, o al Palazzetto di Canicattì (per citare una cittadina non piemontese) poco cambia. Sarà poi un vostro impegno politico decidere dove investire. Con questo si vuole, come dire certificare una risposta che si vuole dare al territorio. Questo è molto chiaro.
Se poi non vogliamo chiamarla "marchetta", ma vogliamo chiamarla "risposta politica a una precisa richiesta di un preciso territorio" ben venga, ma non è necessario in assestamento di presentare un emendamento del genere. Si faccia un atto di indirizzo: si dica che 300 mila euro vengono dati al palazzetto di Torre Pellice e noi voteremo l'ordine del giorno e la mozione, ma non mettete un articolo di legge in una legge che deve fare solo una cosa, cioè l'assestamento, cioè assestare, fare delle variazioni e ridistribuire il disavanzo all'interno del bilancio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Il mio intervento è per ribadire e specificare che, da parte nostra, il giudizio che si esprime all'emendamento dell'articolo non è tanto riferito alla struttura in particolare, quindi, non è un accanirsi sulla struttura sportiva in particolare. D'altra parte, c'è anche magari l'ammissione ed il riconoscimento della necessità di risorse, ma appunto è un fatto di metodo inserire un articolo di questo tipo in un assestamento di bilancio, quando si poteva inserire in altri provvedimenti, come è già stato specificato dal mio collega.
Inoltre, un articolo così isolato nell'assestamento di bilancio che riguarda un fatto così specifico sembra strano anche a me che, magari rispetto ad altri ho meno esperienza di leggi di bilancio. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
La parola al Consigliere Campo.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
La questione è anche di coerenza. L'Assessore ci ha chiesto e ha ribadito più volte in I Commissione di limitare gli emendamenti in quanto l'assestamento non doveva trattare tematiche specifiche, che sarebbero state affrontate in seguito.
A parte la "schifezza" di inserire tre emendamenti al volo per tre cose abbastanza specifiche, arriviamo alla conclusione che un Assessore ne smentisce un altro. Magari un Assessore sollecita un'operazione perché dice all'altro Assessore che ha fretta di fare una certa cosa, altrimenti le ricadute sarebbero tremende. Smettete di prendere in giro la gente: dite che dovete fare il favore a qualcuno che ve l'ha chiesto al volo, così almeno salviamo la faccia! In questo caso, addirittura, l'abbiamo messo in un articolo. C'è da dare 300 mila euro per una cosa specifica e facciamo addirittura l'articolo di legge! Ma perché? Non è possibile poi metterlo di nuovo in un qualche collegato specifico? Perché dovete essere così? Perché dovete prendere in giro le opposizioni e la vostra stessa maggioranza? Anzi, la maggioranza generalmente, è complice.
E' insensato lavorare così. E poi ci chiedete di valutare le vostre cose e dite che valuterete le nostre, però le nostre tanto ce le "segate" tutte con delle comode scuse dicendo che è troppo specifico. Ci dite che è troppo specifico dire che vogliamo mettere dei fondi sulla sicurezza stradale, e non indichiamo neanche dove, però mettere dei soldi per un palazzetto, invece, non è troppo specifico! Abbiate pazienza, siete abbastanza ridicoli.



PRESIDENTE

Grazie, collega Campo.
La parola alla Consigliera Frediani.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Meglio far ridere che far piangere.



FREDIANI Francesca

Neanche fare entrambe le cose non è il massimo.
Anch'io mi unisco alle critiche sul metodo. Non manifesto particolare accanimento neanch'io sul palazzetto del ghiaccio.
Tuttavia, in particolare, chiederei intanto di non decidere oggi se destinare dei fondi a un palazzetto piuttosto che a un altro e, magari, di pensare in futuro a fare un censimento, come tra l'altro abbiamo già chiesto in Commissione, per quanto riguarda tutte le strutture sportive però in particolare sui palazzetti del ghiaccio e anche riferito a tutte le strutture che sono nate in vista delle Olimpiadi. Quindi, sarebbe necessario creare un piano un po' più razionale e capire bene su cosa investire e dove invece magari pensare di ridimensionare l'impianto o se non di dismetterlo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
La parola alla Consigliera Gancia.



GANCIA Gianna

Grazie, Presidente.
Forse, sarebbe opportuno ricordare alla Giunta, quindi al Presidente e a parte della Giunta che non siamo nella compagnia Sanpaolo o in una fondazione bancaria dove si fanno contributi a pioggia, qui stiamo gestendo una Regione e le "porte girevoli", come lei stesso aveva detto ".
staisereno", ".
basta passaggi da fondazioni a banche", quando era venuto Don Matteo a Torino...
Noi stiamo gestendo una Regione, quindi, sono d'accordo con la Consigliera Frediani. Facciamo il punto della situazione, perché non siamo in una fondazione bancaria, non siamo Fondazione CRT e neanche la Fondazione Sanpaolo, ma stiamo gestendo una Regione, che ha bisogno di politiche, di fare una "fotografia" e poi al limite... Anche quella di Cuneo, non ho... Anzi, io sarei per l'abolizione totale, come sapete tutti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gancia.
La parola alla Consigliera Batzella.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Mi unisco anch'io ai giudizi appena espressi.
Anch'io esprimo grande contrarietà non perché sia contraria agli impianti sportivi o al palazzetto del Ghiaccio, ma perché in questo periodo di forte crisi destiniamo 300 mila euro a questo palazzetto del ghiaccio! 300 mila euro io li investirei sulle famiglie, sulle case, sulla sanità! Fate dei tagli alla sanità! Continuo ad accusare questi tagli alla sanità! 300 mila euro li investirei nel sociale, visto che le politiche sociali non fanno altro che essere tagliate in continuazione negli ultimi anni. Ci sono persone abbandonate che hanno veramente bisogno e voi in questo periodo 300 mila euro li destinate al palazzetto del ghiaccio? Poi, sui giornali ho letto una vostra dichiarazione, che è la seguente: "Se non si faranno i tagli alla sanità non garantiremo gli stipendi ai dipendenti che lavorano nei presidi ospedalieri". Anche questa minaccia! Non sapete veramente più dove appigliarvi! E' vergognoso!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Per coerenza rispetto all'attività svolta dalla precedente Amministrazione e volendo ricordare alcuni aspetti, il Palazzetto del ghiaccio di Torre Pellice è una proprietà regionale. Quindi, non è uno dei tanti palazzetti esistenti all'interno della nostra regione, ma è una proprietà della Regione Piemonte. Fino al 2009, è stato gestito dalla Fondazione 20 Marzo 2006, che spendeva circa 750 mila euro l'anno per la sua gestione; dal 2010, lo gestisce la società che di fatto utilizza il 90 degli spazi; successivamente, è stato emanato un bando pubblico a cui hanno partecipato più soggetti, che è stato vinto dalla società che oggi gestirà il Palazzetto di Torre Pellice.
Questo, come un altro che la Regione realizzò sul Palazzetto di Pinerolo, è certamente un intervento anomalo, nel senso che non sarebbe compito della Regione Piemonte gestire una parte del patrimonio olimpico ma spetterebbe alla Fondazione 20 Marzo 2006, che però non volle occuparsi per motivi che non stiamo a ricordare, credo interesserebbe a pochi nella gara di affidamento a terzi del patrimonio né del Palazzetto del ghiaccio di Torre Pellice e né di quello di Pinerolo.
Allora, in relazione a questo intervento - non fosse altro perché lo facemmo anche noi, per cui diventa un po' difficile disconoscere quanto si è fatto fino a qualche mese fa, compresa la gara che fece il Consigliere Pichetto, in qualità di Assessore al patrimonio, unitamente all'Assessore Cirio, in qualità di Assessore allo sport - noi esprimeremo un voto favorevole da questo punto di vista, anche nella dimostrazione, come già avvenuto precedentemente rispetto all'emendamento rubricato n. 12, che i toni dell'opposizione sono i toni che l'opposizione deve avere.
Noi, come detto in altre occasioni, non veniamo meno a quelle che, in alcuni casi, sono attività di responsabilità nei confronti di alcuni territori. Poi, se qualcuno volesse interessarsi e capire quali ricadute di carattere non sportivo, ma economico, il Palazzetto di Torre Pellice garantisce, vedrebbe che rappresenta una delle più grandi potenzialità della Val Pellice, in termini non solo sportivo e promozionali, ma proprio occupazionali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rostagno.



ROSTAGNO Elvio

Mi accodo all'intervento del Consigliere Vignale, perch effettivamente, questa è una situazione, se vogliamo, un po' paradossale in quanto è una proprietà regionale ma la gestione è in capo ad una società sportiva. E noi non possiamo condannare le società sportive a situazioni dove la criticità della gestione di patrimoni immobiliari rischia di pregiudicare l'attività sportiva per la quale loro nascono, che costituisce la loro missione.
Allora, considero questo provvedimento un'opera di salvataggio, per l'anno che verrà credo dovremo svolgere dei ragionamenti affinché le situazioni patrimoniali siano gestite dal Patrimonio e, invece, le gestioni sportive abbiano un percorso assolutamente più agevole. Occorre fare in modo che chi fa sport possa promuovere lo sport senza dover pensare e dedicare troppa energia alla ricerca di proventi economici, mettendo a repentaglio la vera attività e la vera missione per cui nascono.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Volevo sgombrare un attimo il campo dagli equivoci.
Il nostro Gruppo non è contrario al Palazzetto di Torre Pellice, noi interveniamo sul merito dell'applicazione di un emendamento in questa fase affinché intervenga puntualmente su quest'opera.
Abbiamo chiesto di svolgere una valutazione complessiva delle opere olimpiche di tutti i palazzetti, per comprendere come distribuire al meglio le risorse, in base all'utilizzo, e anche per evitare una duplicazione o un'ulteriore esposizione della Regione su opere non strategiche dal punto di vista sportivo, come invece sappiamo essere il Palazzetto di Torre Pellice. Infatti, lì gioca anche una squadra di serie A e, forse, è l'opera più importante dal punto di vista degli sport su ghiaccio che abbiamo nelle nostre vallate.
Quindi, è un discorso sul merito del procedimento e non certo contro il Palazzetto di Torre Pellice, lo voglio ribadire, perché mi è sembrato che si tendesse un po' a prevaricare la questione dai termini in cui l'abbiamo esposta. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Grazie.
Sul merito gli interventi del Consigliere Vignale e del Consigliere Rostagno hanno chiarito la storia e le ragioni, che non nascono oggi.
Il motivo per cui questa questione viene proposta nell'assestamento di bilancio, che è un luogo corretto, perché qui non modifichiamo una legge ma destiniamo delle risorse attraverso una norma ad hoc, è contenuto interamente in questa semplice considerazione. Se noi non costruiamo questa norma ad hoc, non esistono le condizioni, mettendo a bando le risorse complessive sul turismo, per poter assegnare quella quota di compartecipazione su un impianto. Tanto che, se posso rendere ancora più esplicita la situazione, nel corso degli anni passati, il soggetto gestore del palazzetto si è trovato in grossissime difficoltà, tanto che gli sono state tagliate tutte le forniture relative alla gestione del palazzetto, in quanto il direttore responsabile di quel Settore della Regione quell'anno aveva deciso di non erogare il contributo, sostazialmente mettendolo in grossissime difficoltà.
Allora, il merito è rappresentato dalla cronistoria che ha svolto correttamente il Consigliere Vignale: è un impianto della Regione e non un impianto di un terzo soggetto a cui noi stiamo dando un contributo. E' un impianto che non è entrato nell'assegnazione degli impianti post olimpici complessivi. E' un impianto che, comunque, sta svolgendo una funzione importante all'interno anche della vita sportiva della nostra Regione. Non mettiamo nuove risorse che spostiamo dalle politiche sociali; predestiniamo che all'interno dell'UPB della Direzione Sport Turismo e Cultura devono essere collocate queste risorse per tre anni.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Professionale Statale "G. Colombatto" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Professionale Statale "G.
Colombatto" di Torino, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona giornata.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 48 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2014" (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 48.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Barazzotto: "Art. 4. {Finanziamento del palazzo del Ghiaccio di Torre Pellice) 1. Al fine di garantire la gestione e il funzionamento dell'impianto sportivo di proprietà della Regione Piemonte sito in Torre Pellice e denominato "Palazzo del Ghiaccio", nello stato di previsione della spesa del bilancio per l'esercizio finanziario 2014 e nel biennio 2015-2016, si prevede di corrispondere al concessionario del servizio, individuato ai sensi dell'articolo 30 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.). un contributo annuo pari a 300.000,00 euro nell'UPB DB18111 (Cultura, Turismo e Sport Sport Titolo 1: Spese correnti) alla cui copertura si fa fronte con le risorse della medesima UPB".
E' un emendamento meramente tecnico, che allinea i valori sulla base degli emendamenti approvati in Commissione, che non richiede discussione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 143), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 bis Emendamento rubricato n. 4) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: Dopo l'articolo 4 è inserito il seguente nuovo articolo denominato 4 bis: (Termini per l'assunzione degli impegni di spesa per l'esercizio finanziario 2014) Per l'esercizio finanziario 2014, il termine del 30 novembre, per l'assunzione degli impegni di spesa, previsto dall'articolo 31, comma 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 "Ordinamento contabile della Regione Piemonte", è stabilito nel 15 dicembre 2014.
La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
E' un emendamento che ha una specificità legata al presente esercizio.
Normalmente, la legge sull'ordinamento contabile prevede che il termine per l'assunzione degli impegni di spesa sia il 30 novembre. Noi lo proroghiamo solo per quest'anno, al 15 dicembre. Questo, per un problema gestionale altrimenti le Direzioni devono prevedere gli impegni in tre giorni. Mi sembra sia chiaro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4).
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso al nuovo articolo.
ARTICOLO 4 ter Emendamento rubricato n. 5) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: Al disegno di legge n. 48 è aggiunto il seguente articolo: Art. 4 ter (Registrazioni contabili relative alla mobilità sanitaria extraregionale e internazionale) 1. Si autorizza la Giunta regionale a deporre le variazioni compensative al bilancio della Regione che derivano dalle rilevazioni contabili in materia di mobilità sanitaria extraregionale e internazionale.
La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento si autorizza la Giunta regionale a disporre le variazioni compensative al bilancio della Regione, che derivano dalle rilevazioni contabili in materia di mobilità sanitaria extraregionale e internazionale. Cosa non prevedibile nella predisposizione della legge di bilancio, perché purtroppo seguono l'andamento delle scelte da parte dei cittadini piemontesi.
Pertanto, è unicamente una delega a fare le variazioni compensative.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Sapendo che la mobilità sanitaria è, in realtà, considerata sui due anni precedenti a quella che si iscrive a bilancio - almeno, questo ci è anche stato detto in sede di IV Commissione - in realtà credo che noi oggi abbiamo il dato preciso rispetto a ciò che entra nel bilancio del 2014 afferente alla mobilità sanitaria del 2012.
Capisco che, quando si amministra, la Giunta possa presentare qualsiasi norma che garantisca più flessibilità alla gestione del bilancio, anzi forse ne vorrebbe più di quante ve ne siano, però credo che oggi l'Assessorato alla sanità sappia al centesimo, perché si è già seduto al Tavolo nazionale, qual è la quota del 2014, in termini di mobilità sanitaria.
Pertanto, non capisco la ratio dell'articolo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Brevemente, volevo chiedere più o meno le stesse cose che ha chiesto il collega Vignale. Sappiamo, poiché c'è stato spiegato più volte anche in Commissione, che il dato della mobilità riguarda i flussi dei due anni precedenti, quindi quelli che abbiamo oggi sono i dati del 2012.
Francamente, penso sia un dato che dovremmo conoscere, tanto più che nella delibera n. 600 del 19 novembre vengono citati i dati precisi. In base a quanto è riportato nella deliberazione - vado a memoria - mi sembra si parli di circa 143 milioni di mobilità attiva e 171 di mobilità passiva per un delta di 27 milioni di euro.
Questa era una domanda che volevo porre anche all'Assessore Saitta, che penso gli rivolgerò in Commissione, quando riprenderemo l'attività della Commissione sanità, o tramite un question time, per capire se questi 27 milioni di euro si riferiscono al 2012 o al 2011.
In Commissione c'è stato detto più volte che, in realtà, per il 2012 si prevedeva un saldo negativo per la mobilità di 50 milioni di euro, e non di 27. Pertanto, vorrei che il quadro fosse un po' più chiaro. Sarebbe utile avere una risposta in questo senso già oggi, parlando dell'assestamento perché se in un anno è aumentata da 27 a 50 milioni, è sicuramente uno dei problemi che la Giunta deve considerare anche nel momento in cui attua una revisione della rete ospedaliera così imponente ed importante.
Immagino anche - e chiudo - che i 50 milioni, essendo cifra tonda siano una stima, quindi forse una giustificazione all'emendamento c'è, per la domanda è la seguente: "Come mai al 30 novembre 2014 (arrotondo anche io) non abbiamo ancora i dati della mobilità del 2012?". Questo è il dato fondamentale.
Se ci sarà una risposta che fugherà queste domande, si potrà anche valutare un voto non negativo all'emendamento. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Consigliere Bono, non so dirle come mai. Ad oggi, non abbiamo i dati sulla mobilità relativi al 2012, e non ho conoscenza delle ragioni.
Posso, invece, precisare ulteriormente qual è il senso di quest'emendamento, che non dà una delega alla Giunta regionale di spostare delle risorse all'interno dei capitoli e delle UPB, relativamente alla Direzione sanità, ma autorizza la Giunta regionale ad operare le variazioni compensative al bilancio della Regione, sempre all'interno della stessa Direzione, che derivano dalle rilevazioni contabili in materia di mobilità sanitaria extraregionale ed internazionale.
E' una registrazione di un qualcosa che è avvenuto, non è una scelta di politica di bilancio. Questo, perché in questo anno abbiamo cercato di fare molto: anche la perimetrazione dei capitoli, relativamente alla spesa sanitaria, che non era stata fatta negli anni precedenti e che era sempre stata oggetto di contestazione da parte della Corte dei Conti ed anche le dinamiche di gestione della spesa sanitaria, che, in termini di rendicontazione e rappresentazione al Tavolo nazionale, incominciano ad essere e devono essere suddivise sempre più dettagliatamente, in relazione alle diverse fattispecie.
Pertanto, sotto quest'aspetto non viene data una delega alla Giunta regionale a fare più spese, ma è una mera autorizzazione-delega affidata alla Giunta regionale, a fare variazioni compensative una volta registrata ed accertata l'entità della mobilità sanitaria extraregionale e internazionale. Questo ce lo chiede una più precisa gestione della spesa sanitaria, anche in termini di rendicontazione al Tavolo nazionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto, per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

La dichiarazione di voto del Gruppo è favorevole, ma nel caso in cui si specifichi che è per l'esercizio 2014.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Certo, non possiamo andare...



PORCHIETTO Claudia

In realtà, un emendamento come questo potrebbe, in qualche modo, essere reiterato anche negli anni successivi. Sarebbe opportuno, Vicepresidente inserire questa specifica, affinché sia chiaro che stiamo parlando dell'esercizio 2014.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Così com'è scritto, l'emendamento vale per tutti gli esercizi futuri. È evidente che è così, perché nella misura in cui lo scopo è quello di definire le variazioni compensative a seguito della registrazione della mobilità passiva extraregionale e internazionale. Dopodiché, è sul 2014 però vuol dire che ogni anno noi dobbiamo inserire un articolo nella legge di bilancio che valga su quell'esercizio. Non ne capisco sostanzialmente la ratio.
Non è che viene delegata alla Giunta regionale una discrezionalità politica nell'allocazione delle risorse. È delegata la Giunta regionale a fare variazioni compensative una volta che si è in possesso della conoscenza della situazione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5).
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso al nuovo articolo.
MONACO Alfredo (fuori microfono) Presidente, non mi ha preso il voto: dichiaro di aver espresso voto favorevole.



PRESIDENTE

Diamo atto del voto favorevole del Consigliere Monaco.
Emendamento rubricato n. 66) presentato dai Consiglieri Vignale, Berutti Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani: Dopo l'articolo. è inserito il seguente: "Art. . (Applicazione del comma 9, dell'articolo 5, del D.L. 6 luglio 2012 n. 95, "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario" come da ultimo modificato dal D.L. 24 giugno 2014, n. 90 "Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari" convertito con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 114) 1. Le disposizioni di cui al comma 9, dell'articolo 5, del D.L. n. 95/2012 come da ultimo modificato dal D.L. n. 90/2014, si applicano anche agli enti e società controllate direttamente o indirettamente dalla Regione Piemonte a far data dall'entrata in vigore del D.L. n. 90/2014".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'articolo 5 del decreto legge n. 95 (il decreto legge Madia, per intenderci) ha previsto una serie di vincoli per gli enti, che peraltro l'ente ha adottato. Uno di questi è l'impossibilità del trattenimento in servizio - così recita la norma - per i dipendenti che abbiano superato i 65 anni di età, salvo la possibilità di svolgere attività gratuità per l'ente per un periodo non superiore ai 12 mesi.
Ovviamente è un provvedimento di carattere nazionale e, come tale, è stato utilizzato (non faccio valutazioni sulla norma). Non è stato per utilizzato in tutto il sistema Regione, nel senso che è stato utilizzato con puntualità certosina all'interno della Regione Piemonte, ma non all'interno di enti strumentali, società partecipate e quant'altro della Regione stessa, come gli enti parco, dove noi oggi abbiamo una figura....



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, vi chiedo gentilmente di fare silenzio.
Si avverte troppo brusio e non riesco ad ascoltare l'intervento del collega Vignale. Grazie.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Dicevo che è avvenuto all'interno degli enti parco, nel Parco dei Sacri Monti, così come è avvenuto all'interno di un'altra società partecipata.
Negli enti parco è stato individuato un rimborso spese, che può essere compatibile o meno con la norma (personalmente non lo so dire). Ma è evidente che se uno paragona quella che era la situazione precedente, in cui il rimborso spese non esisteva per i Presidenti e i Commissari, il fatto che vi sia un soggetto che, ancorché svolga a titolo gratuito questa mansione, percepisca un rimborso spese, è animalo se non altro rispetto al sistema.
Tale vincolo non è stato applicato, anche se era già vigente relativamente a un'altra società partecipata, dove, invece, è stata nominata una persona che non dispone dei requisiti previsti dal decreto perché supera i 65 anni di età.
Allora, visto che il sistema Regione è uno, e in molti casi la Giunta regionale (anche la precedente) - correttamente, a mio avviso - lo ha fatto presente (per esempio, in termini di politica del personale, cercò di estendere quelle che erano una serie di misure non soltanto alla Regione Piemonte, ma a tutto il sistema delle società partecipate, degli enti controllati e quant'altro), con questo emendamento intendiamo introdurre con una norma (anche se in teoria non ve ne sarebbe bisogno) l'estensione del rispetto di una legge nazionale a tutto quello che è il sistema Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Colleghi, la seduta è sospesa per due minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 11.59, riprende alle ore 12.05)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'emendamento che ha testé illustrato il collega Vignale per esplicitare all'Aula un atteggiamento complessivo che la Giunta regionale intende assumere nei confronti di emendamenti che vanno a modificare leggi regionali o ad affrontare nuovi problemi.
Non è questo il luogo - l'assestamento di bilancio - per fare operazioni siffatte.
Non è un giudizio o una risposta di merito rispetto al contenuto dell'emendamento.
Ricordo all'Aula che sono giacenti in Commissione due disegni di legge: uno sulla manovra fiscale e uno sulla qualificazione della spesa. La discussione in Commissione e poi in Aula su quei disegni di legge saranno il luogo dentro il quale esaminare anche proposte del genere.
Se io oggi esaminassi ed esprimessi il parere favorevole su un emendamento specifico, a quel punto non avrei elementi per sostenere la stessa tesi su tutti gli altri emendamenti che mi verranno proposti di modifica di leggi regionali.
Quindi non esprimo un giudizio negativo sul merito, dico solo che l'assestamento di bilancio non è il luogo entro cui affrontare modifiche di leggi regionali o di ulteriori integrazioni in tema legislativo.
Fra dieci giorni cominceremo in Commissione l'esame di quei provvedimenti e ci sarà tutta la disponibilità, da parte della Giunta regionale, ad affrontare sul piano del merito le questioni che saranno poste.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Noi condividiamo l'impostazione che ha appena dato il Vicepresidente Reschigna e quindi cercare di non appesantire questa legge con interventi che non siano strettamente attinenti alla manovra di bilancio. Ci nondimeno, nel merito l'emendamento che ha presentato il collega Vignale va nel senso di affermazioni che avevamo già fatto, come Gruppo consiliare, in questa sede o in riunioni politiche informali e quindi noi condividiamo il principio di dare al decreto Madia un'applicazione la più ampia possibile anche oltre il tenore letterale, per favorire un naturale ricambio all'interno delle società partecipate della Pubblica Amministrazione, ben al di là di quanto si sia fatto negli anni passati. Credo che sia uno stimolo necessario, che non debba essere lasciato cadere.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Noi non abbiamo presentato emendamenti di questo tipo, però leggendo la lettera di questo emendamento siamo d'accordo con il tema e con ciò che propone. Quindi, pur non avendo noi proposto emendamenti di quel tipo - e coerentemente comunichiamo quella scelta - siamo d'accordo con quello che dice l'emendamento e non possiamo che votare favorevolmente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Ci rendiamo conto della difficoltà che può avere la Giunta in sede di assestamento, anche avendo preso atto della vivacità che la maggioranza questa mattina aveva, fin dall'inizio di seduta, a valutare emendamenti di merito di caratteristiche normativo.
Con ciò la norma sarebbe perfettamente compatibile. E' una linea di comportamento, una modalità d'azione, quella che il Vicepresidente Reschigna propone in quest'Aula; peraltro, la propone come Giunta, ha una larga maggioranza, può anche imporcela.
Noi non ne facciamo una questione di vita o di morte su tutto ciò.
Quello che per noi è rilevante è il merito e, avendo noi emendamenti di merito, li manteniamo; vorremmo, al limite, sugli emendamenti di merito che la Giunta si esprimesse, con l'intesa poi di una valutazione anche più approfondita, qualora non vi siano le condizioni dirette in questo momento oppure non compatibili con questa modalità.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 66), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 4 quinquies Emendamento rubricato n. 62) presentato dai Consiglieri Vignale, Berutti Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani: Dopo l'articolo . è inserito il seguente: "Articolo .(Voucher prima casa) 1. La Regione Piemonte, al fine di garantire il diritto all'acquisto della prima casa, istituisce un contributo, detto 'voucher prima casa', da erogare una tantum e dal valore di 15 mila euro, destinato a coprire fino all'ottanta percento delle spese, previa presentazione dei costi realmente sostenuti, per notaio, assicurazione e perizie bancarie e agenzia immobiliare.
2. La Giunta regionale, con propria deliberazione entro 30 giorni dall'approvazione della presente legge e sentita la Commissione consiliare competente, disciplina modalità e criteri per l'erogazione del disposto di cui al comma 1 del presente articolo." Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Questo è uno di alcuni emendamenti che presenteremo sul tema legato alla casa, perché il Vicepresidente ha fatto riferimento a una modalità di conduzione del disegno di legge sull'assestamento di bilancio che, in linea teorica, potrebbe anche essere condivisibile, cioè quella del dire "votiamo un assestamento di bilancio che contenga esclusivamente norme di carattere finanziario", mentre rimandiamo a due provvedimenti che, per la verità hanno due connotazioni ben specifiche: uno è un provvedimento di revisione della spesa, l'altro è un provvedimento di modifica della tassazione regionale. Per cui non è un classico collegato alla finanziaria dentro al quale si inserisce un po' tutto, ma sono due leggi che, come altre, passano ed entro le quali si può inserire di tutto.
Ma al di là di questo - non è questo il merito puntuale - il merito è un altro. Noi crediamo che all'interno di quest'assestamento vi sia la necessità, almeno con alcune misure (ne abbiamo indicate molte, tanto in termini legislativi quanto in termini finanziari sull'articolo 1 e sull'Allegato A), di dare qualche segnale.
Prendo ad esempio il tema della casa. Come detto da moltissimi Consiglieri di maggioranza e di opposizione, quando abbiamo discusso della razionalizzazione dell'ATC, questo è un tema prioritario per questa Regione, al quale dare risposte non solo da un punto di vista delle risorse, ma anche da un punto di vista della modifica delle norme che oggi in qualche modo fanno gestire la problematica della casa con una modalità non difforme da quella del 2010, quando la legge è stata votata, o ancor prima, cioè una legge che sostanzialmente, salvo alcune misure di cohousing, ha tutto un impianto che è antico, nato e scritto prima dell'avvento della crisi economica.
Noi crediamo che queste priorità debbano essere indicate non solo con dei valori economici; se guardassimo quello non vi sono, perché noi stiamo discutendo un assestamento di bilancio che ha un Allegato B che riduce i trasferimenti nei confronti della casa per circa 20 milioni di euro, quindi se leggessimo i numeri non è una priorità per questa Amministrazione il tema della casa,e non lo è neppure da un punto di vista normativo.
Quando a luglio - sottolineo: luglio - discutemmo il tema della razionalizzazione in Commissione e a settembre in Aula, l'Assessore Ferrari ci disse: "Questo è il primo passaggio indispensabile. Quanto prima individueremo misure urgenti per.". Una misura è stata fatta, che è quella che non poteva. Sì, sono quelle che sono state fatte con i trasferimenti del Governo, nel senso che non solo, ma una parte consistente delle risorse sono quelle trasferite dal Governo nazionale che immagino tenerle nelle casse della Regione sarebbe criminale, in un momento come questo. Non c'è stata nessun'altra attività di modifica normativa e neppure è iniziato un ragionamento in sede di Commissione competente sulla modifica. Utilizzer il tempo degli emendamenti successivi per spiegare le nostre misure, noi proviamo a dare delle indicazioni.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrari.



FERRARI Augusto, Assessore alle politiche della casa

Forse il Consigliere Vignale non ha partecipato alla Commissione della settimana scorsa e probabilmente ha bisogno di qualche aggiornamento sul merito. In realtà, in quella Commissione, abbiamo illustrato nel dettaglio le quattro misure urgenti, per un complessivo di 19 milioni di euro che non sono tutti statali (11 statali e 8 regionali).
Abbiamo presentato due dispositivi di legge urgenti su cui ritorneremo credo, nella prossima riunione per quanto riguarda le assegnazioni di emergenza e per quanto riguardo il tema dell'autorecupero. Abbiamo presentato, ma soltanto velocemente perché il tema era chiuso quindi lo dovremmo riprendere la settimana prossima, una prima relazione sul nuovo impianto della legge sull'edilizia sociale.
In realtà non siamo stati fermi, ma ci siamo mossi nell'ottica degli ordini del giorno approvati insieme alla legge sulla riorganizzazione delle ATC.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Passiamo ad esaminare l'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 63) presentato dai Consiglieri Vignale, Berutti Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani: "Dopo l'articolo.è inserito il seguente: La Regione al fine di garantire l'utilizzo del patrimonio pubblico e privato esistente eroga un contributo una tantum non superiore a euro 5000 finalizzato alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi esistenti e non abitati.
La Giunta regionale, sentita la commissione competente, entro 30 giorni dall'approvazione della presente legge adotta proprio provvedimento per disciplinare modalità e criteri per l'erogazione del contributo di cui al comma 1 del presente articolo." Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento intendiamo sottolineare quanto detto precedentemente: esistono delle priorità.
La aggiorno sui tempi di discussione del Consiglio regionale. La proposta, in realtà una da parte dei Consiglieri dell'opposizione, è inserita in seno alla II Commissione, su richiesta dei Presidenti delle opposizioni affinchè se ne discutesse, tanto per fare i "pistini". Non sono la persona più adatta da questo punto di vista, ma se non ci fosse stata quella richiesta temo che non ne avremmo discusso. Tanto per dare alcune indicazioni temporali rispetto a quando si inizia a discutere un provvedimento e quando il provvedimento è approvato dal Consiglio e i successivi regolamenti attuativi sono efficaci, significa che noi nel mese di - se saremo bravi - aprile, maggio e giugno inizieremo avere una nuova normativa sulla casa.
Noi crediamo che un anno di tempo per licenziare nuovi provvedimenti che tengano conto che il mondo è cambiato, sia troppo tardi. Crediamo che l'assestamento non varrà solo per la casa, ma varrà anche per altri temi.
Tant'è che l'emendamento n. 63, non casualmente, interviene sull'autorecupero, visto che abbiamo discusso in più occasioni dell'autorecupero e visto che è anche un tema sul quale vi è non solo una convergenza o, almeno, sensibilità che travalicano la maggioranza e l'opposizione, ma è soprattutto un tema di compatibilità economica. Il Partito Democratico nella legge finanziaria presentò un emendamento per uno stanziamento aggiuntivo di 35 milioni di euro da trasferire alle ATC, per fare in modo che le migliaia di alloggi sfitti potessero essere destinati a terzi. La nostra misura di 5 mila euro è finalizzata a coloro i quali possono fare attività di autorecupero (emendamento n. 63), degli alloggi pubblici e privati. Partiamo da quelli pubblici, che sarebbe già mettere 1200 alloggi della Provincia di Torino - magari nel frattempo sono diminuiti, ma temo non di molto - che oggi sono liberi, ma sfitti perch non possono essere concessi a terzi; significa, se noi approvassimo oggi questo emendamento, che verosimilmente non tutti (con i 5 mila euro capiamo bene che non tutti sono limitati a questa cifra, noi siamo sempre stati disponibili a discutere sul quantum), ma alcune centinaia di alloggi partendo a chi è in graduatoria, quindi ha partecipato ad un bando e ha i titoli per avere un'assegnazione, ma che non avrà se non da qui a qualche anno perché l'ATC Torino assegna poco più di 500 alloggi nell'arco di un anno, un numero di alloggi magari pari, può essere assegnato con l'utilizzo dell'autorecupero.
E' questa l'individuazione delle priorità. Si vota l'emendamento n. 63 parte l'attività di autorecupero e la Giunta da dopodomani può fare attività di regolamentazione e di coordinamento con le ATC per attuare questa misura.
Oppure, c'è una seconda via che è quella: presentiamo una legge complessiva di riforma, la discutiamo in II Commissione, arriverà in Consiglio, a settembre del prossimo anno questa misura potrà essere una misura che diventa attuativa. Nel frattempo abbiamo perso quasi un anno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Berutti; ne ha facoltà.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Prendendo atto di quello che diceva l'Assessore prima che, non partecipando alla Commissione, non avevamo colto questo passaggio, tuttavia cerchiamo di dare un contributo.
Come diceva il Consigliere Vignale, tutti sappiamo che i tempi tecnici di un iter legislativo, chiaramente, non sono immediati. Di conseguenza, ci sarebbe l'opportunità di intervenire anche dando dei segnali rispetto ai numeri solo di Torino, ma se li proiettiamo su tutta la regione i numeri non sono bassi. Anche una proposta di soli 5 mila euro legati ad un tot di alloggi è una proposta importante.
Sappiamo benissimo che, in termini di assestamento, questo catalizzerebbe tutto il bilancio. Tuttavia un intervento almeno parziale su questo emendamento, su questo tipo di provvedimento, potrebbe essere un primo segnale importante. Credo che in questo momento la fase legata all'emergenza casa, all'emergenza sociale sia uno degli elementi più importanti su cui ci si debba muovere. Sappiamo benissimo che, pur auspicando la possibilità di lavorare anche nella fase revisionale certamente le criticità ci sono ora e non possiamo protrarci troppo in termini di provvedimenti urgenti, legati soprattutto all'aspetto sociale.
Questo sarebbe un po' l'auspicio che chiederemmo alla Giunta naturalmente in base alla sensibilità.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrari.



FERRARI Augusto, Assessore alle politiche per la casa

Proprio perché si mette in discussione un problema di ordine politico cioè sulla presunta mancanza di priorità da parte di questa Giunta sul tema della casa, vorrei sottolineare che la delibera sulle misure urgenti di sostegno alla locazione è di fine settembre, quindi appena dopo l'approvazione della legge sulle organizzazioni delle ATC.
Nel mese di ottobre noi eravamo pronti a venire in Commissione su tutto il resto, ma per ragioni non dipendenti dalla nostra volontà la Commissione è stata rinviata alla settimana scorsa.
Vorrei anche precisare - perché forse non mi sono spiegato bene e quindi me ne assumo la responsabilità - che sul tema delle assegnazioni di emergenza come su quello dell'autorecupero non aspettiamo la legge complessiva. Non mi sono spiegato bene prima, per cui è bene che io lo ribadisca. Noi abbiamo portato in Commissione una proposta ad hoc specifica, fatta di due articoli sulle assegnazioni di emergenza - perch si tratta di una richiesta che proviene dai Comuni - e una proposta, che è in discussione assieme a quella presentata dal Consigliere Marrone, sul tema dell'autorecupero. C'è quindi un provvedimento specifico su questo punto e questa non è l'attesa messianica della legge, sulla quale per stiamo lavorando. Questo, dunque, è un provvedimento immediato.
Vorrei però anche dire una cosa sul tema dell'autorecupero. Io sono convinto che si debba operare rapidamente, ma bisogna farlo bene, nel senso che è un tema delicato; e non vorrei che si facesse un provvedimento che poi rimane inapplicabile. Allora, bisogna capire cos'è l'autorecupero, come è possibile metterlo in atto, secondo quali paletti e quali parametri. Noi per esempio, stiamo facendo una proposta che prende atto del fatto che già quest'estate gli Uffici regionali hanno presentato un elenco di 800 immobili pubblici su tutto il Piemonte, per intervenire sul tema della manutenzione; di questi, 156 possono già essere oggetto di questo tipo di intervento.
Quindi, si tratta soltanto di approfondire questo dato e la discussione è già pronta. Era giusto precisare questo elemento perché se no si dà l'idea che battiamo l'aria; e invece su queste cose si sta lavorando.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sozzani.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente; e grazie, Assessore.
Quest'argomentazione, però, andava inserita in un discorso più complesso. Per esempio, infatti, nell'emendamento n. 62 cui faccio riferimento, è chiaro che c'è anche il voucher della prima casa perché qui vi è la possibilità, anche da parte dei giovani, nell'accedere alla prima casa; ma oggi magari c'è la capacità finanziaria di affrontare il mutuo per quella prima casa, anche se a prezzi e a tassi agevolati, ma non vi sono poi le capacità nel coprire delle spese iniziali, quali la perizia l'agenzia immobiliare, il costo del notaio.
Allora, è chiaro che in un provvedimento completo e complesso vanno viste tutta una serie di criticità sul mercato della casa. E in questo senso vorremmo suggerire che nell'ambito dell'azione che viene intrapresa ed è quello il senso dell'emendamento - si pongano comunque anche degli obiettivi; altrimenti tutti i nostri emendamenti finiscono in promesse della Giunta. Noi ce le stiamo segnando, perché sono talmente tante quelle fatte nei tempi passati, che temiamo anche di dimenticarcele; noi ce le stiamo segnando quindi veramente tutte, perché ad ogni nostra osservazione la risposta da parte della Giunta è: "Sì, ma lo vedremo la prossima volta".
Allora, mettiamo anche in leggi di questo genere dei paletti precisi entro i quali fissiamo l'obbligo di prevedere, entro dei tempi certi questo tipo di attività ed entro i quali tutti gli emendamenti che i Gruppi di minoranza presentano possano essere prima o poi verificati anche sul campo; altrimenti rimangono sempre e solo le promesse.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
La parola alla Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Torno sul tema dedicato all'autorecupero e a questo proposito ho apprezzato l'intervento dell'Assessore. La nostra insistenza su questo tema è legata a tutta una serie di segnalazioni che, come ho già avuto occasione di dire, ci pervengono.
Riteniamo che l'autorecupero sia anche un percorso educativo per il nucleo cui viene assegnato l'alloggio. In genere si tratta di famiglie con gravi problemi che entrano in alloggi con altrettanto gravi problemi.
Da ultimo, ricordo una segnalazione che ho avuto occasione di fare la scorsa settimana su due alloggi del Comune di Beinasco e, più in particolare, di Borgaretto: debbo dire alloggi che praticamente è quasi impossibile abitare da un nucleo con bambini disabili e nella piena impossibilità di intervenire.
Ecco, io ritengo che chi è in difficoltà debba essere messo nella condizione di vivere in un alloggio dignitoso. In questo caso i tempi di consegna devono essere strettissimi, ma occorre che si parli di un alloggio che rivesta le condizioni minime per essere abitato.
Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 69) presentato dai Consiglieri Vignale Berutti,Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani: Dopo l'articolo 4 quater è inserito il seguente: "Art 4 quinquies (Valorizzazione patrimonio di proprietà delle Aziende Sanitarie Regionali) 1. Al fine di valorizzare il patrimonio regionale di proprietà delle A.S.R.
le stesse procedono, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, all'alienazione degli immobili di proprietà non utilizzati per la diretta erogazione di servizi sanitari." Ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Io vorrei intervenire su quest'emendamento, indipendentemente dalla valutazione che ne farà la Giunta. Il tema del patrimonio immobiliare sanitario e dei beni non più destinati ad edilizia sanitaria è uno dei temi che, qualora si trovi il percorso, possono su questa Regione fare del bene innanzitutto al bilancio regionale.
Mi viene naturalmente in mente che in questi giorni è in corso il trasferimento, nella mia città, tra l'ospedale vecchio e l'ospedale nuovo peraltro con una prova di efficienza notevole: il trasloco funziona a minuti, organizzato in un modo decisamente eccellente e dovrebbe completarsi per la fine di questa settimana. Quello è un caso in cui ci troveremo, come Regione, con un comparto - un intero isolato - di dimensioni notevoli, così come per altre realtà di Torino e del Piemonte inserite nel Piano di ristrutturazione sanitaria presentato, le quali possono dare un grosso beneficio in termini di entrate (e quindi sul fronte del bilancio regionale), ma possono essere anche uno strumento importante di politica operata dalla Regione Piemonte con le sue proprietà sui territori locali, o sulla Città di Torino se parliamo del Capoluogo nell'ambito di un assetto urbanistico.
Questo deve portarci, secondo me, anche a fare valutazioni richiamando la vecchia legge n. 1 di antica memoria (chi ha fatto il Sindaco se la ricorda) e adottando degli strumenti di intervento - che almeno da parte nostra come Gruppo siamo disponibili anche ad appoggiare in sede di bilancio di previsione o di leggi speciali - che siano più rapidi, più agevoli e più flessibili, pur mantenendo il massimo dei controlli.
Altrimenti, infatti, l'impedimento che hanno la Regione, al fine dell'introito del proprio bilancio, e i territori, al fine del riutilizzo e della valorizzazione degli immobili, continua a costituire il grande blocco. E' il blocco che c'è - e chiudo perché sono già uscito dai miei due minuti - in questo momento, a livello nazionale, sulla cessione dei beni demaniali, che è stata propagandata come una gran norma nazionale; ma di fatto i beni demaniali continuano a rimanere lì e continua ad esserci il blocco di tutto il sistema.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Berutti.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
A seguito dell'intervento del mio Capogruppo volevo fare una considerazione su una questione che, tra l'altro, ho toccato con mano nella mia precedente avventura amministrativa.
Effettivamente, il concetto di valorizzazione, che può portare all'alienazione e, di conseguenza, alla vendita di patrimonio, visto che siamo anche un Ente che ha la possibilità di variare le destinazione e valorizzare il proprio patrimonio, credo che sia elemento su cui riflettere.
Ad esempio, nella mia città segnalai all'ASL la possibilità d'alienazione di un certo patrimonio; naturalmente, non ci fu la volontà o comunque la disponibilità a valorizzare e quindi a muoversi, considerato che ASL e Regione sono sostanzialmente la stessa cosa.
Credo questo un elemento da tenere in considerazione; va bene alienare ma se abbiamo situazioni che possono essere tradotte in termini di valorizzazione reale, obiettivamente credo che abbia un senso provvedervi.
L'emendamento non mi sembra "non chiaro"; è chiaro, ma, forse, non dettagliato. Si chiede, come suggeriva anche il collega Pichetto d'intervenire eventualmente anche in sede di bilancio di previsione. Più che altro si tratta di un suggerimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
La discussione è utile per focalizzare un aspetto. E' evidente che l'emendamento potrebbe essere presentato in sede di discussione della legge di previsione della spesa, ma è altrettanto evidente, anche rispetto alle considerazioni che faceva il Vicepresidente, che potrebbe stare all'interno dell'assestamento di bilancio, poiché è chiaramente un emendamento di natura finanziaria - da un punto di vista normativo, ovviamente.
Garantirebbe la possibilità della Regione Piemonte di alienare immobili di proprietà delle ASL, che nulla hanno a che fare con l'erogazione di servizi sanitari; spesso sono lasciti e donazioni.
Non ho gli ultimi dati, ma non credo siano cambiati granché da quelli a mie mani, estremamente significativi, anche per singola ASL, spesso facilmente alienabili; troviamo qualunque cosa: dall'alloggio, alla palazzina, alle cascine, ai terreni. (Se andiamo sulle cascine e i terreni abbiamo già risolto il problema dell'aumento della tassazione sul 2013).
Rammento che nel 2009 l'Assessore Peveraro fece fare una valutazione su cascine e terreni: solo tra l'ASL di Vercelli e Novara - con un accordo che, ahimè, purtroppo non c'è più, con l'Ente nazionale per la garanzia del credito - si superavano comunque i 100 milioni di euro (vado a memoria ma il Vicepresidente lo ricorderà meglio di me). Sto parlando delle perizie quando si arriva al perfezionamento dell'acquisto non sempre è la stessa cosa.
Abbiamo voluto introdurre un aspetto assolutamente significativo, da tenere in considerazione; una famiglia molto indebitata ma con molti patrimoni, dovrebbe venderne alcuni per aggiustare i propri conti, e, se riesce, i propri debiti.
Questo è stato un limite anche della precedente Amministrazione, non solo dal punto di vista delle proprietà sanitarie.
Ne parlavo con il Vicepresidente, - che ha anche la delega al patrimonio: siamo degli splendidi immobiliaristi, che se vivessero di questo, morirebbero perché non vendono mai nulla.
Questa, forse, è una misura più semplice di altre, che però può avere un'incidenza significativa in termini di bilancio - peraltro, smettiamo di fare un lavoro non nostro: i gestori di condomini.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sozzani.



SOZZANI Diego

Su quest'emendamento volevo segnalare all'Assessore Saitta e all'Assessore Ferrari una questione importante: nell'ambito della Città della Salute, abbiamo tutto il patrimonio immobiliare delle cascine dell'ospedale.
Siccome mi sembra che vi siano elementi di prosieguo dell'iter finanziario del finanziamento di questo ospedale, è chiaro che il peso specifico che queste cascine avrebbero nell'ambito della futura costruzione della Città della Salute, almeno nella disamina del piano finanziario, non sarebbe secondario rispetto al finanziamento complessivo.
Quindi, si domanda come mai, fino ad oggi, non siano state avviate le procedure di vendita, anche per l'accumulo del denaro a favore della futura costruenda Città della salute, elemento di stimolo alla vendita di questi patrimoni e quindi all'avvio della procedura che consentirebbe, ad esempio di portarci avanti anche dal punto di vista burocratico: progettazione esecutiva piuttosto che tutta una serie di elementi propedeutici all'avvio del bando vero e proprio della Città della Salute.
Insomma, vendiamo le cascine, vendiamo il patrimonio dell'ospedale così recuperiamo il denaro a favore dell'avvio serio della Città della Salute di Novara, per dare anche un segnale positivo alla città e al territorio.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 71) presentato dai Consiglieri Vignale Berutti,Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani: Dopo l'articolo... è inserito il seguente: "Art. .. (Misure per il sostegno alla natalità) 1. La Regione sostiene la natalità attraverso l'attribuzione di un assegno annuale fino al compimento del terzo anno di età per minore, correlati alle nascite avvenute a partire dall'1 gennaio 2011, erogati a favore di nuclei familiari in cui almeno uno dei genitori sia residente da almeno dieci anni continuativi, nel territorio nazionale e di cui almeno cinque nel territorio regionale. L'assegno è altresì erogato nella stessa misura in caso di adozione di minore.
2. L'intervento di cui al comma 1 è cumulabile con ogni altro intervento pubblico per il sostegno all natalità e alla maternità salvo diverse disposizioni statali o regionali.
3. Con regolamento della Giunta regionale, da emanarsi entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sono fissati in particolare i limiti di reddito del nucleo familiare oltre i quali tale beneficio non è riconoscibile e che non deve superare la soglia ISEE di 35 mila euro nonché la modalità di erogazione. Con deliberazione della Giunta regionale è annualmente fissato l'importo da erogare ai beneficiari di cui al comma 1. I comuni possono integrare l'importo fissato con i propri fondi.
4. Al fine di promuovere la natalità e di rimuovere le cause che possono indurre la donna ad interrompere la gravidanza la Regione Piemonte sigla con successivo atto di Giunta, opportune forme di collaborazioni con i Consultori pubblici e privati al fine di creare le sinergie opportune per l'individuazione e corretto sostegno ad ogni singola donna e la redazione di un piano di programmazione di un aiuto personalizzato che verrà sottoscritto dalla donna, nel quale verranno indicati interventi attivati e da attivare non solo nel periodo della gestione e del puerperio, ma anche a lungo termine con l'obiettivo di fornire un sostegno alla madre, al figlio e alla famiglia.
5. La Regione Piemonte al fine di promuovere e sostenere la natalità costituisce un fondo regionale finalizzato a sostenere economicamente le madri in gravidanza che trovandosi in difficoltà sociali ed economiche scelgono di non ricorrere all'interruzione di gravidanza.
6. Beneficiari del fondo di cui al comma 5 sono le madri, residenti in Piemonte, che dopo essersi rivolte ad un Consultorio per l'interruzione di gravidanza recedono dalla scelta di interrompere volontariamente la gravidanza. Altri criteri per l'erogazione del fondo sono: residenza nella Regione Piemonte certificazione sanitaria, rilasciata da un consultorio di cui al comma 1 che attesti una gravidanza entro il 90 giorno verifica che la gravidanza comporti un effettivo disagio economico per la madre.
7. Il fondo verrà erogato ai soggetti di cui al comma 6 con cadenza mensile per almeno 18 mesi con modalità operative determinate da successivo atto di Giunta regionale.
8. A decorrere dall'anno di imposta in corso dal 1 gennaio 2015 l'imposta regionale sulle attività produttive di cui all'articolo 16 comma 1 del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446 è così elevata: a) per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori, così come definiti dall'articolo 16 comma 1 del D. lgs. n. 446/97 come da ultimo modificato dalla legge 24/12/2007 n. 244 si applica l'aliquota del 4,20 per cento b) per i soggetti definiti dall'articolo 6 del D.lgs. n. 446/97, si applica l'aliquota del 5,57 per cento c) per i soggetti definiti dall'articolo 7, D. lsg. N. 446/97 si applica l'aliquota del 6,82 per cento.
9. L'incremento di gettito regionale ottenuto per quanto stabilito dal comma 8 è interamente utilizzato per il finanziamento degli interventi di cui al presente articolo".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento rubricato n. 71) è un emendamento che ha sostanzialmente la finalità di sostenere la natalità, attraverso l'attribuzione di un assegno annuale fino al compimento del terzo anno di età del minore.
Abbiamo individuato questa modalità, perché riteniamo che da zero a 36 mesi per una serie di motivazioni che possiamo ricordare - il non ingresso nel mondo dell'istruzione, le spese maggiori che si sostengono per un neonato - sia un punto su cui intervenire con maggiore puntualità.
Crediamo che quest'emendamento abbia due finalità: la prima il sostegno alla natalità, e un impulso a rivedere le politiche sociali di questo Ente ma soprattutto le politiche sociali nazionali, nella ridefinizione di un welfare familiare che oggi non esiste.
È dimostrato che un welfare familiare fa aumentare in modo considerevole la natalità, essendo le problematiche di carattere economico uno dei freni principali alla natalità stessa.
E' sufficiente confrontare i numeri dei neonati fra l'Italia e la Francia, confrontarli oggi e confrontarli dieci anni fa, prima che cambiasse la propria legislazione in favore delle politiche di natalità (inserendo il quoziente familiare; prevedendo una fiscalità che tenesse conto del numero di persone presenti all'interno di un nucleo familiare ed introducendo più di 50 istituiti diversi di sostegno alle madri, ma complessivamente ai genitori e alle famiglie), vediamo che il numero di neonati è aumentato in modo considerevole.
Questo articolo di legge ha anche un altro comma, il n. 4, che prevede misure, sempre di sostegno alla natalità, che possono rimuovere le cause che potrebbero indurre una donna all'interruzione di gravidanza, che evidentemente non sono solo cause legate ad un aspetto di carattere economico, ma in certi casi sì, lasciando ovviamente alle donne, alle madri, la possibilità di fare una scelta così importante per la loro vita ma dando anche qualche strumento che le consenta di fare una scelta, in alcuni casi più serena.
In questo caso, come in altri, e lo dico senza che questo voglia essere un dibattito consiliare, è evidente che la disponibilità del nostro Gruppo consiliare a modificare gli emendamenti presentati, anche con deleghe alla Giunta regionale, come potrebbe essere stato, per esempio, nell'emendamento 62 o nell'emendamento 63, a noi interessa introdurre dei principi legislativi. Come correttamente diceva l'Assessore Ferraris, facciamo attenzione che, a fronte del fatto che s'inserisce, da un punto di vista normativo, un principio corretto, poi si abbia davvero un reale riscontro.
Da questo punto di vista, è evidente che, demandare alla Giunta regionale la sua attuazione, intanto è un po' il compito di quest'Aula noi facciamo le leggi e la Giunta le deve attuare - ma dà anche la possibilità di una maggiore libertà e flessibilità degli interventi stessi.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto dell'istruzione superiore "Amaldi Sraffa"


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola Amaldi Sraffa di Orbassano in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 48 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2014" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 48.
Ha chiesto di intervenire la Vicepresidente Ruffino in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Si tratta di un emendamento per noi molto importante, perché riteniamo la famiglia e la persona al centro del nostro agire politico.
Riteniamo che oggi la famiglia venga messa a dura prova, anche rispetto alla continua e crescente tassazione che incide, sia a livello regionale sia da parte degli enti locali.
Crediamo che ogni misura a sostegno della famiglia debba essere presa in considerazione, come pure l'attenzione che verrà riportata negli emendamenti che seguono, sui centri aiuto alla vita.
Spesso, quello che non fa il pubblico viene fatto dal volontariato.
Voglio quindi portare l'attenzione su quanti bambini vengono salvati proprio dai centri aiuto alla vita e su quanto sarebbe necessario sostenere queste associazioni.
Sappiamo quali sono le difficoltà delle madri che lavorano, ma sappiamo anche quanto sia umiliante, per una famiglia che non ha lavoro decidere se dare la vita al proprio figlio o decidere per necessità, e in questo caso il dispiacere è davvero grande, di rinunciare ad avere un figlio.
Oggi, purtroppo, la situazione è davvero in questi termini.
Non condividiamo questi temi e questi aspetti, e riteniamo sia importante avere una presa di posizione molto forte da parte di questo Consiglio, a sostegno della vita e ovviamente anche della famiglia.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Ruffino.
Emendamento rubricato n. 77) presentato dai Consiglieri Vignale Berutti,Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani: Dopo l'articolo.. È inserito il seguente: "Art.. (Digitalizzazione) al fine di promuovere il contenimento della spesa, la Regione Piemonte promuove e attua entro un anno dall'approvazione della presente legge: la completa digitalizzazione degli atti adottati utilizzando gli strumenti tecnologici opportuni per consentirne l'adeguata conoscenza l'attivazione di strumenti on line per effettuare pagamenti di ogni genere di tassa, imposta, bollo la digitalizzazione di qualunque atto o comunicazione istituzionale verso terzi o provenienti da soggetti esterni" Emendamento rubricato n. 78) presentato dai Consiglieri Vignale, Berutti Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani: dopo l'articolo ... è inserito il seguente: "articolo ... (Disposizioni in ordine al personale delle società partecipate) 1. In Enti, Agenzie, Consorzi, Società direttamente partecipate o partecipate da Finpiemonte o Finpiemonte Partecipazioni in cui la Regione sia il socio unico o di maggioranza: a) la spesa per il personale assunto con contratto a tempo determinato o indeterminato deve essere progressivamente ridotta rispetto a quanto speso nell'esercizio di bilancio del 20121 nella misura del 15% nel 2015, 25% nel 2016, e 30% nel 2017 b) è fatto divieto di procedere a nuove assunzioni di personale a tempo determinato e indeterminato, ivi comprese quelle già autorizzate e quelle previste da disposizioni di carattere speciale c) la spesa per consulenze e incarichi professionali deve essere inferiore all'80% rispetto a quanto speso nell'anno 2012".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento rubricato n. 77) riguarda la digitalizzazione delle procedure che avvengono all'interno della nostra Regione. Spesso, fra quelle che sono le dichiarazioni fatte e poi le modalità con cui si opera all'interno della pubblica amministrazione, in termini generali, vi sono delle differenze sostanziali ed anche resistenze non indifferenti. Ogni qualvolta si è proceduto ad informatizzare, quindi a dematerializzare le domande, per esempio di contributo (in questi giorni è aperto il bando sugli assegni di studio che è totalmente dematerializzato, potendosi fare solo on line), queste attività hanno comportato un'attitudine ad utilizzare nuove modalità, non semplici, ma estremamente necessarie per una serie di motivazioni.
Parto dalla meno significativa, ma sicuramente importante, in termini di revisione della spesa.
Se qualche collega avesse voglia di visitare i magazzini della Regione vedrebbe quanta carta esiste in ogni Assessorato, non all'interno dei magazzini, ma in ogni Assessorato. Si renderebbe conto che vi è una mole di documentazione che per almeno dieci anni deve essere conservare e poi passati i dieci anni, si deve attuare una procedura non indifferente per poterla dematerializzare.
Bisogna, quindi, intervenire alla radice, non producendo più carta.
L'emendamento prevede la completa digitalizzazione degli atti adottati.
La completa digitalizzazione degli atti adottati non è solo una questione di risparmio economico - anche - ma è principalmente un aspetto di estrema facilità nel reperimento di quell'atto.
Faccio un esempio sanitario.
La demateralizzazione delle cartelle sanitarie avvenuta negli anni precedenti nelle ASL di Alessandria ha consentito al Procuratore Guariniello di utilizzare centinaia e centinaia di cartelle cliniche perché immediatamente riscontrabili ad un terminale.
Certo, sarebbe avvenuto lo stesso, perché le cartelle cliniche non si dematerializzano mai, ma un conto è fare "clic" e trasmetterlo, un conto è andare in un magazzino, ricercarla, farne una copia e poi trasmetterla.
Così come tutta l'attivazione di strumenti che la precedente Giunta in parte ha fatto, ma certamente in una piccola parte, per le attività di pagamento. Oggi noi possiamo fare qualunque tipo di pagamento accedendo da un tablet, se lo crediamo, per qualunque tipo di nostra attività dall'acquisto di un libro, al pagamento di una multa, in moltissimi casi non lo possiamo ancora fare all'interno della nostra Regione.
Faccio l'esempio più banale: il pagamento del ticket. In alcuni casi è fattibile in altri casi no. Pensate a quanto sarebbe più semplice il pagamento del ticket in formato digitale, invece di recarmi all'ospedale al Punto giallo, eccetera, potrei farlo dal tablet, da casa mia, in particolar modo per chi è più distante.
Concludo, Presidente. Recupererò questi minuti non intervenendo sull'emendamento successivo.



PRESIDENTE

Se vuole, può illustrare anche il successivo.
Finisca il discorso in modo organico, se vuole.



VIGNALE Gian Luca

Grazie.
Quindi, questo garantisce anche un risparmio di natura non soltanto ambientale, ma anche di tempo per i cittadini, che possono fare tutta una serie di attività presso la loro abitazione, o lavoro, eccetera.
Con questo emendamento prevediamo la digitalizzazione di qualsiasi atto, o comunicazione istituzionale verso terzi o provenienti da soggetti esterni.
Ogni anno riceviamo centinaia di migliaia di domande di contributo bandi e quant'altro. Molti di questi nel tempo sono state totalmente digitalizzate. Pensiamo all'attività di Finpiemonte o altri, che oggi sono totalmente digitali. Nel contempo continuiamo a ricevere migliaia e migliaia di fogli di carta di soggetti che richiedono un contributo o una domanda o quant'altro alla Regione. Se questo fosse obbligatoriamente digitalizzato, è evidente che risparmieremmo tempo e vi sarebbe anche più controllo, perché è evidente che se io mando una mail utilizzando una PEC ho anche un riscontro immediato e il trasferimento della domanda sarebbe più semplice.
Dobbiamo vincere un po' di conservazione, come siamo riusciti a fare in Consiglio regionale. Fino a poco tempo fa venivano consegnati pacchi di carta che non utilizziamo più, avendo investito su una procedura informatica semplice.
Questo può essere esteso a gran parte o alla totalità delle attività dell'ente. Questo emendamento (peraltro, un pezzo di queste finalità sono già nella legge di semplificazione che abbiamo votato) l'abbiamo presentato per incentivare la Giunta regionale in un'attività difficile, che trova delle resistenze anche all'interno della Pubblica Amministrazione o delle Pubbliche Amministrazioni, ma assolutamente indispensabile è rendere la Pubblica Amministrazione trasparente e accessibile.
L'unica modalità per farlo è questa. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
La parola al Consigliere Sozzani.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Intervento sull'emendamento n. 77).
Presidente, quest'emendamento ci sembra assolutamente di buon senso, in quanto va ad incidere anche sulla cosiddetta "burocrazia".
Noi, sempre in quest'Aula, parliamo nell'ambito della difficoltà di dialogo fra i cittadini e la Pubblica Amministrazione, nell'ambito della burocratizzazione di questa Nazione e in particolare della Regione.
Il fatto che ci possa essere un emendamento che pone fine dal punto di vista della filosofia della Regione la massima informatizzazione, ci sembra fondamentale, anzitutto rispetto ad un abbattimento dei costi complessivi e poi, come diceva il collega Vignale, sotto il profilo della trasparenza, ma che vada nell'ambito della semplificazione. Semplificazione burocratica semplificazione per i cittadini che possano verificare lo stato di avanzamento delle proprie domande, una semplificazione rispetto all'iter amministrativo e dei protocolli che non sempre sono corretti nell'ambito di un'attività quotidiana e nella gestione della cosiddetta "cosa pubblica".
Quindi, essendo un emendamento molto semplice, anche però di grande impatto produttivo, chiedevamo l'inserimento di queste modifiche negli articoli anche perché non comportando costi nell'ambito dell'assestamento che stiamo discutendo, sicuramente invece porta un grandissimo beneficio sia al cittadino sia alla Regione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Abbiamo completato l'illustrazione degli emendamenti n. 77) e 78).
Concludiamo i lavori di questa mattina, e ci vediamo oggi pomeriggio alle ore 14.30 per il question time.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.01)



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