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Dettaglio seduta n.229 del 13/06/17 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RUFFINO



(I lavori iniziano alle ore 9.53 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Interrogazione indifferibile e urgente n. 1445 presentata da Campo inerente a "Riordino delle funzioni. Chi ha vigilato sui trasferimenti di personale?" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In assenza dell'interrogante, all'interrogazione n. 1445 viene fornita risposta scritta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione indifferibile e urgente n. 1551 presentata da Ferrentino e Barazzotto, inerente a "Stabilimento Giorgio Armani di Settimo Torinese" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In assenza degli interroganti, all'interrogazione n. 1551 viene fornita risposta scritta.
Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.



(Alle ore 9.53 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



(La seduta ha inizio alle ore 10.08)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Volevamo chiedere la possibilità di invertire i punti all'o.d.g. e proseguire prima con l'iter della proposta di legge n. 227 e solo successivamente procedere con le comunicazioni da parte della Giunta. Se è possibile.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ottria.



OTTRIA Domenico

Grazie, Presidente.
Se è possibile, chiedo di portare in discussione oggi la mozione n.
1119, relativa alla messa a bando delle armi nucleari, vista l'imminente riunione dell'ONU che si terrà dal 15 giugno.
Credo che potrebbe essere tempestivo discuterlo oggi.



PRESIDENTE

Rispetto alla proposta del Consigliere Ottria, chiedo se l'Aula acconsente.
Scusate, c'è stata una richiesta da parte del Consigliere Ottria di anticipare l'esame della mozione n. 1119.
L'Aula acconsente?



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Pertanto, possiamo trattarla alla fine della seduta pomeridiana.
Grazie.
La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Chiediamo l'inserimento all'o.d.g. della mozione "Proposta di ritiro della delega in capo all'Assessora De Santis, relativa ai rapporti con società a partecipazione generale".



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Ne chiediamo l'inserimento, anche all'inizio della seduta pomeridiana con la preghiera di presenza del Presidente Chiamparino e, se è reperibile dell'Assessora De Santis.



PRESIDENTE

Mi rendo conto che c'è un grande caos e non so se tutti i colleghi hanno udito la richiesta del Consigliere Valetti.
Il Consigliere Valetti chiede di iscrivere all'o.d.g. e di trattare nella seduta pomeridiana una mozione con oggetto "Proposta di ritiro della delega in capo all'Assessora De Santis, relativa ai rapporti con società a partecipazione generale".
L'Aula acconsente? La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Scusi, non ho capito, Presidente.
Pensavo dovessero discutere, in Consiglio comunale, le dimissioni del Sindaco di Torino, invece vedo che presentano qui una mozione di sfiducia su un Assessore. Volevo chiedere se avevo capito bene.
Se sì, ovviamente, nessuna obiezione a discuterne, ma chiedo solo che si metta all'o.d.g. e si calendarizzi per una riunione, come si dovrebbe fare di norma, solo che i nostri colleghi non hanno ancora chiaro che le cose vanno pianificate e programmate e non fatte a intuitu personae o "a muzzo", però siamo disponibili a discuterne. C'è una Conferenza dei Capigruppo alle 18 e potremmo programmare un bel match la prossima riunione di Consiglio su quel tema.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gariglio.
La parola al Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Sulla richiesta del collega Rossi non ho una...
Presidente, le chiedo attenzione perché si parla dell'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Scusate! Consigliere Marrone, aspetti.
Stiamo dicendo delle cose importanti che non vengono sentite e quindi devono essere ripetute.
Quindi, quando i suoi colleghi saranno seduti e in silenzio, lei potrà parlare.



(Commenti del Consigliere Marrone)



PRESIDENTE

Non è ancora ora, Consigliere Marrone.
Consigliere Grimaldi, si può accomodare? Prego, Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Sulla richiesta del collega Rossi, nessun problema particolare - tra l'altro, ho presentato un atto di indirizzo collegato e un emendamento però volevo solo che la Presidenza garantisse che quando ci saranno le comunicazioni, in particolare quella che ho chiesto io sulle sanzioni alla Russia, si garantisca la presenza il Presidente Chiamparino, che è si è offerto di dare la risposta, e che si faccia nell'arco della mattinata.
Aggiungo soltanto, perché avrei chiesto la parola per una modifica dell'ordine dei lavori. In realtà si tratta di un'anticipazione, perch sono consapevole che il luogo giusto per approfondire il tema è la Conferenza dei Capigruppo, quindi lo porrò nella seduta di oggi, alle ore 18.
Visto che oggi nel Consiglio comunale di Torino verrà istituita la Commissione di indagine interna sui fatti di Piazza San Carlo, peraltro con l'unanimità di tutte le forze politiche anche rappresentate qui in Consiglio regionale, anticipo che proporrò la medesima richiesta di istituzione anche in Consiglio regionale nella Capigruppo di oggi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Marrone.
Colleghi, possiamo proseguire con la proposta di legge n. 227 e poi passare alle comunicazioni della Giunta.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come ho anticipato ieri al Presidente Laus, chiederei di mettere all'o.d.g. l'ordine del giorno con oggetto "Iniziative a tutela di un cittadino italiano oggetto di violenze e minacce di morte da parte di un'organizzazione di estrema destra in Ungheria, in ragione del suo attivismo".
Grazie.



PRESIDENTE

Bene, Consigliere Grimaldi: la ringrazio.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'o.d.g. è approvato, così come modificato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cerutti, Ferrentino e Motta.
Non è presente l'Assessora Parigi.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 6 giugno 2007.


Argomento:

d) Comunicazioni della Giunta regionale


PRESIDENTE

Comunico che l'Assessore Saitta è presente in mattinata e si è reso disponibile a terminare il dibattito sulla comunicazione relativa agli obblighi vaccinali e le ricadute conseguenti all'approvazione del DL adottato dal Governo, iniziato nella seduta del 30 maggio.
Comunico anche, come vi ho detto prima, che il Presidente della Giunta Chiamparino nel corso della seduta risponderà alla richiesta del Consigliere Marrone di comunicazione in merito all'attuazione dell'ordine del giorno n. 259, avente a oggetto "Iniziative della Giunta regionale riguardo al superamento delle sanzioni alla Russia secondo il principio 'Pace: condizione per lo sviluppo'".
Vi ricordo ancora, Consiglieri, che alle ore 18 in Sala A si terrà la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 30 maggio 2017.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Proseguimento esame disegno di legge n. 227, inerente a "Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura estorsione e sovraindebitamento"


PRESIDENTE

Come annunciato prima, proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 227 inerente a "Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Vi ricordo che nella seduta antimeridiana del 6 giugno 2017 è iniziato l'esame del provvedimento. Il Consigliere Rossi ha svolto la relazione di maggioranza e il Consigliere Bertola quella di minoranza.
In sede di discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Berutti Bono, Campo, Marrone, Vignale, Conticelli, Appiano e Grimaldi.
Sono iscritti ad intervenire i Consiglieri Frediani, Valetti, Gancia Rossi e Porchietto.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Riprendiamo questa discussione che aveva già approfondito diverse tematiche nel corso dell'ultima seduta: erano già intervenuti i miei colleghi, che avevano sottolineato come sicuramente le finalità di questo provvedimento siano condivisibili.
Tutti siamo consapevoli dell'importanza e della gravità di questo fenomeno, che in un momento di crisi economica sicuramente sta raggiungendo proporzioni decisamente preoccupanti. La nostra attenzione, quindi, è alta relativamente all'impatto che questo fenomeno ha.



PRESIDENTE

Consigliera, attenda.
Guardate, colleghi: purtroppo non si sente parlare il collega che sta facendo il suo intervento. Chiedo ai Consiglieri che abbiano la necessità di interloquire di uscire dall'Aula e di garantire il silenzio a chi ha necessità e richiede di intervenire, anche per dare dignità all'intervento di ognuno.
Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie.
Stavo giusto dicendo che l'attenzione è alta; ovviamente se non guardiamo l'emiciclo, perché altrimenti potrebbe venire il dubbio che in realtà l'attenzione non sia così alta come ho appena detto.
Stavo dicendo che si tratta di un fenomeno che sicuramente va monitorato con attenzione e chiaramente noi condividiamo la finalità di questa proposta di legge. La condividiamo, perché questo è un momento di grave crisi economica e sappiamo che in un momento come questo gli imprenditori, che fanno fatica a portare avanti la loro attività e si ritrovano a dover fronteggiare dei debiti gravosi che arrivano a sconvolgere la loro vita e a portare spesso a decisioni e scelte drammatiche, non vanno assolutamente lasciati soli.
D'altra parte, bisogna anche dare un chiaro segnale alla criminalità che purtroppo su tutto il territorio nazionale troppo spesso ha trovato sponda proprio in una parte della politica, in quella famosa zona grigia che molto spesso vede l'incontro tra criminalità organizzata e, per l'appunto, alcuni esponenti della politica. Quindi bisogna sicuramente che si diano segnali chiari e fermi per contrastare tutto quello che è relativo ad aspetti di illegalità. In questo caso stiamo parlando, per l'appunto dell'usura, che è un'attività che molto spesso viene utilizzata da gruppi criminali, società finanziarie collegate e organizzazioni mafiose che adoperano anche questo strumento per riciclare parte del loro patrimonio illecito; e in questo modo estendono le loro attività andando a impadronirsi di altre attività produttive e commerciali, quindi accrescono così il loro potere.
Inoltre, noi sappiamo che le leggi, anche quando sono buone, senza adeguate risorse non camminano. Molto spesso, quindi, noi vediamo in questo Consiglio - e lo vedremo guardando anche la nostra programmazione per i prossimi giorni, anche relativamente ad altri testi di legge - che è forte la tentazione di andare a portare all'attenzione del Consiglio un tema utilizzando lo strumento della discussione e della creazione di una nuova proposta di legge.
Questo permette sicuramente di alimentare il dibattito, permette di riportare all'attenzione anche dei media e, di conseguenza, dell'opinione pubblica il tema, permette di parlarne. Dopodiché, ci troviamo con un testo di legge in più, che molto spesso va a morire naturalmente, perché non vengono stanziate adeguate risorse. Questo è un destino che purtroppo ha colpito numerose leggi.
Ritengo che un'Amministrazione come la nostra dovrebbe preoccuparsi di far funzionare quello che ha, e farlo funzionare garantendo che vengano stanziate adeguate risorse. Soprattutto, non si dovrebbe andare a complicare e sovraccaricare il quadro normativo.
Pertanto, in casi come questo magari si sarebbe potuto intervenire su una normativa esistente, andando a migliorarla, ad adeguarla ai tempi, ad aggiungere magari dei riferimenti più attuali, considerando anche il contesto mutato, anziché andare a creare un altro testo di legge.
Per questo motivo, abbiamo presentato un emendamento a prima firma del collega Bertola - che segue questo tema anche nell'Ufficio di Presidenza perché chiediamo fin da subito un impegno ben più sostanzioso relativamente alle risorse. Tutti noi possiamo fare dei bei discorsi, possiamo dire che siamo vicini agli imprenditori colpiti da questo grave fenomeno, possiamo dire che il Consiglio regionale è attento, si impegna, che sarà più attivo da oggi in poi - grazie all'approvazione di questa legge, ma se non dimostriamo nei fatti, concretamente, questo impegno, alla fine non ne avrà nessun beneficio la comunità piemontese.
Questo vale ovviamente per tutti i testi di legge che andremo a discutere da oggi in poi, perché siamo un po' stanchi di queste dichiarazioni d'intenti, di questi impegni che vengono sicuramente anche presi e consentono d'impegnarsi con belle parole, ma poi - nei fatti andiamo a vedere che non c'è un adeguato impegno economico e, di conseguenza, si dà anche un'illusione a questi imprenditori vittime di usura, perché sono convinti che il Consiglio regionale abbia trovato la soluzione per questo grave problema, che abbia uno strumento in più, ma se questo strumento non ha le possibilità di essere applicato in modo adeguato e di dare risposte a una vasta platea, questo strumento purtroppo rimane inadeguato e, in alcuni casi, addirittura inutile.
Per concludere, ribadiamo la nostra condivisione per quello che riguarda la finalità degli intenti; abbiamo già dimostrato attraverso numerosi nostri impegni dal punto di vista delle proposte in Consiglio, il nostro interesse per il tema della legalità e l'abbiamo fatto chiedendo l'istituzione della Commissione per la legalità, l'abbiamo fatto chiedendo alla Regione Piemonte l'impegno a costituirsi parte civile nei processi per mafia che avvengono sul nostro territorio.
D'altra parte, abbiamo già dimostrato nei fatti la nostra attenzione verso il mondo dei piccoli-medi imprenditori; l'abbiamo dimostrato tenendo alta l'attenzione sulle varie crisi aziendali che colpiscono il nostro territorio, e l'abbiamo fatto in prima persona andando a restituire la nostra eccedenza dei stipendio proprio in un fondo regionale destinato al microcredito.
Queste sono le nostre azioni, il nostro impegno concreto. E proprio il fatto che noi andiamo a restituire un'eccedenza di stipendio (così noi chiamiamo quella parte che andiamo a restituire) in un fondo destinato alle piccole e medie imprese dovrebbe far capire come, dal nostro punto di vista, sicuramente serva il dibattito, serva confrontarsi sui temi, serva portare all'attenzione dei cittadini un tema di attualità importante, ma l'impegno economico rimane purtroppo il motore di tutto e dico purtroppo perché sappiamo in quali condizioni si trovino molto spesso le casse dei nostri enti pubblici, quindi crediamo che sia necessario fare un ragionamento, come sempre, di priorità e andare a definire un impegno maggiore di risorse su questa proposta di legge che stiamo discutendo.
Ovviamente, ne riparleremo anche in occasione del prossimo bilancio dove faremo attenzione che venga mantenuto l'impegno per evitare che questa legge vada a morire appena nata.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Mi unisco al concetto espresso dalla collega Frediani riguardo all'importanza di parlare di un tema importante come l'usura e l'estorsione, perché è una delle sofferenze che sta dietro alla situazione economica molto difficile del Paese, che spesso noi sottovalutiamo, perch questo, probabilmente, è il principale problema che ci troviamo ad affrontare come amministratori.
Pertanto, il Movimento 5 Stelle, con l'emendamento proposto dal Collega Bertola, sulla richiesta di aumentare i fondi a disposizione, richiede un intervento più incisivo, un peso politico più forte di questa proposta di legge, perché le risorse non sono mai abbastanza. Dal punto di vista formale, avremmo preferito che si fosse operato in un quadro legislativo più uniforme, andando a intervenire sulla legge esistente, magari abrogandola dove non più attuale, ma evitando la sovrapposizione di testi che incidono sulla stessa materia. Sto parlando, ovviamente, della legge n.
11 del 2000, che tratta il tema dell'usura.
Molto importante è anche fare dei ragionamenti politici che vagano un po' al di là delle prerogative esclusive della Regione e del Consiglio regionale, per capire dove stiamo andando con questi segnali, ma dove sta andando anche il Paese, perché sarebbe importante che le diverse componenti dello Stato cercassero di remare unite nella lotta alla sofferenza economica delle persone, la sofferenza economica degli imprenditori che si trovano spesso con l'acqua alla gola e finiscono nel giro dell'usura e dell'estorsione. Ricordiamo che, normalmente, chi si risolve a queste persona che approfittano della debolezza, ha già tentato altri passaggi e non gli sono riusciti.
Pertanto, è chiaro che le sofferenze aziendali, le chiusure delle piccole e medie imprese, le chiusure delle attività artigianali che sono abbondanti in questo periodo, aumentano statisticamente la probabilità di ricorrere a questo fenomeno, ma non dimentichiamo che siamo anche in un ciclo economico molto sfavorevole che vede i tagli agli investimenti dello Stato, un Patto di stabilità molto penalizzante per il Paese per l'intervento dello Stato nella salvaguardia delle sue attività economiche fondamentali, di cui le piccole e medie imprese e l'artigianato italiano sono una parte importantissima, perché l'Italia vive molto in questa dimensione, che è anche una dimensione di eccellenza, che noi rivendichiamo anche non in opposizione, ma in affiancamento alle grandi aziende, alle grandi multinazionali, che - per carità - svolgono il loro ruolo, ma è importante mantenere questa dimensione piccola di eccellenza, che contraddistingue il nostro Paese. E per fare questo, le persone e le attività economiche si devono sentire tutelate dallo Stato, anche con investimenti al momento giusto, anche con dei sostegni al momento giusto che vengano dallo Stato centrale e non solo da proposte di legge della Regione, che - come vediamo - anche dalle risorse che vi sono state collocate, sono sempre incisive in modo molto relativo.
Quindi, probabilmente, quello che facciamo adesso è più importante dal punto di vista della comunicazione e politico, che non poi, alla fine, nel vero contrasto al fenomeno.
Quello che sottolineo è l'importanza che tutte le componenti dello Stato agiscano nella stessa direzione, perché fino adesso non l'abbiamo visto. Non l'abbiamo visto e qui devo purtroppo aprire una parentesi piuttosto pesante, che vede rivendicare un ruolo dell'autonomia bancaria anche privata, anzi specialmente privata, perché ormai il ruolo della banca pubblica è - almeno in Italia - ridotta al lumicino o del tutto esaurito, e preponderante rispetto alla forza e alla capacità degli stessi Stati, in particolare dell'Italia, di riuscire ad arginare condizioni economiche depressive. Quindi, abbiamo, da un lato, interventi dell'Unione Europea che hanno richiesto sacrifici per rientrare nei vincoli di bilancio che hanno penalizzato l'economia italiana, causando un ciclo recessivo.
Perché parlo di questo? Perché, alla fine, tutti gli imprenditori e le attività che si rivolgono all'usura e all'estorsione, probabilmente sono già passate dal circolo delle banche e non hanno ottenuto le risposte che volevano. Pertanto, vediamo uno Stato e dei cittadini praticamente ostaggio del sistema bancario privato, perché la capacità di spesa pubblica è fortemente limitata, in quanto lo Stato si è messo allo stesso livello di un qualsiasi cittadino rispetto alle banche. Per rimettere una liquidità e per uscire dalle spirali recessive dell'economia nel micro e nel macro quindi, dalla piccola attività fino allo Stato stesso per i grandi investimenti - ci si ritrova, di fatto, con il cappio al collo.
Il problema degli interessi sui prestiti non ce l'hanno solo i piccoli imprenditori e gli artigiani italiani, ma ce l'ha addirittura lo Stato proprio lo Stato, che dovrebbe governare l'economia, di fatto si fa governare dalle banche, perché non abbiamo più capacità di generare investimenti come Stato sovrano. Questo senz'altro ha una ricaduta pesante fino alla microeconomia.
Quindi, dalle grandi alle piccole aziende, fino ai singoli cittadini tutti si trovano in ostaggio, a causa della sofferenza del sistema bancario privato europeo e anche mondiale, perché i prestiti non vengono concessi in quanto non vi è la liquidità.
A noi piacerebbe che questi atti politici del Consiglio - che speriamo diventino legge e che vi sia una condivisione della Giunta - si traducessero anche in una presa d'atto politico della Regione nei confronti dello Stato centrale, perché le politiche recessive hanno penalizzato molto l'Italia e non abbiamo sentito grandi voci sollevarsi da questa Amministrazione.
Ci sarebbe piaciuto che, oltre alle attività di questo Consiglio, molto limitate nelle spese, anche se una proposta di legge proviene dalla maggioranza e viene approvata, si fosse fatto di più, perché non ci nascondiamo che si potrebbe fare qualcosa di più. Si potrebbe cominciare a dire che cosa si pensa di questo tipo di economia e di questa impostazione che causa sofferenze, altrimenti stiamo veramente cercando di tappare con lo scotch falle enormi. Il problema del ricorso all'usura e all'estorsione è un problema endemico e naturale in un contesto in cui le attività sono in crisi e dalle banche la liquidità non arriva.
Non basterà un piccolo contributo regionale a risolvere questo fenomeno; il fenomeno va risolto dalla testa e cambiando il sistema economico, ridando perlomeno allo Stato il potere di uscire dalle spirali recessive e creare una crescita basata anche su investimenti pubblici in settori strategici, che non devono essere necessariamente grandi opere anzi speriamo proprio di no, ma devono essere linfa vitale per micro e macro economia del Paese. In questo modo si riuscirebbe a raggiungere anche le imprese che vogliono innovare, che vogliono rinnovare i propri strumenti, che vogliono agire sull'efficienza energetica e puntare alla green economy o alla dematerializzazione, alla ICT o all'informatizzazione.
Su questo dobbiamo andare a investire veramente.
Ci aspetteremmo, pertanto, in parallelo all'approvazione di questa legge con un aumento di risorse, anche una presa di posizione politica della Regione nei confronti delle scelte economiche sia del Governo sia dell'Unione Europea che, di fatto, stanno affossando l'economia italiana rispetto alle altre economie dell'Europa.
Su questo dovremmo aprire un dibattito politico, perché i buoni intenti non bastano, però le parole a volte sono molto importanti, specialmente se provengono da una Regione, come il Piemonte, importante per il suo tessuto industriale, e da un Presidente di Regione che dimostra di volerla difendere in tutti i modi anche ai livelli superiori e anche qualche volta dimostrando di essere in disaccordo su alcune scelte.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Gancia; ne ha facoltà.



GANCIA Gianna

Grazie, Presidente.
Volevo ringraziare chi ha sottoposto questo importante tema all'Assemblea regionale.
Desideravo, però, dissentire da quello che è stato detto dai miei colleghi, per inciso. Noi, purtroppo, stiamo assistendo in questo periodo ad uno Stato che sta, di fatto, diventando banchiere, uno Stato interventista. Abbiamo visto quello che è successo ultimamente per quel che riguarda Monte dei Paschi, e non è detto che ciò non possa avvenire con tutte le altre banche.
Credo che comunque sia fondamentale iniziare a istituire un concetto importante di educazione finanziaria, anche per chi fa imprenditoria o si accinge a fare imprenditoria. E soprattutto vorrei porre l'accento sul fatto che, purtroppo, molte imprese italiane negli ultimi anni sono state messe in difficoltà proprio dai crediti che avevano nei confronti delle Amministrazioni pubbliche. Alla fine degli anni Novanta e inizio anni 2000 quando il Paese in certi settori si accingeva ad esportare moltissimo soprattutto nel settore agroalimentare, abbiamo assistito a una moria di aziende, semplicemente a causa del fatto che i rimborsi IVA tardavano ad arrivare per anni e questo mandava le aziende in forte crisi di liquidità.
Tutti noi che abbiamo fatto gli amministratori pubblici sappiamo con quanto ritardo pagano le Pubbliche Amministrazioni. Quindi, è fondamentale poter rimediare a questa situazione. Tra l'altro, c'è una legge che prevede che i fornitori vengano pagati entro una determinata data, ma è una legge che proprio lo Stato non rispetta, anzi sono le Amministrazioni pubbliche e lo Stato nel suo complesso, che mettono in difficoltà le aziende. Questo in Piemonte è stato particolarmente sentito, ma non solo nella nostra Regione e non solo con questa Amministrazione.
Quindi, credo che su questo occorra fare una riflessione, ma vale sempre lo stesso principio liberale, per cui non mi trovo molto d'accordo con questo Stato interventista e anche sulla ratio di questa proposta di legge, perché la cosa che dobbiamo fare, e lo sappiamo tutti, con il debito pubblico che ci costa solo di interessi più di 80 miliardi, è ridurre le spese della macchina pubblica e, di conseguenza, ridurre le tasse.
Se gli imprenditori e le persone normali saranno vessate meno, e soprattutto con uno Stato efficiente e che costi meno, potranno sicuramente avere meno problematiche anche per quel che riguarda il tema dell'usura.
Continuo a ribadire il mio concetto di efficienza dello Stato all'insegna del non interventismo, ma del liberalismo e della minor spesa che significa poi il "laissez faire" per quanto riguarda sia gli imprenditori sia i cittadini.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Batzella.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei portare il mio contributo a questa proposta di legge che condividiamo, e sulla quale abbiamo lavorato, in particolare il collega Bertola che, tra l'altro, ha anche la delega per quanto riguarda i fenomeni dell'usura, dell'estorsione e del sovraindebitamento nella nostra regione.
Quindi, è un tema che ci sta particolarmente a cuore, come credo stia a cuore a tutti i Gruppi consiliari, soprattutto ai proponenti di questa proposta di legge alla quale hanno creduto e lavorato.
Condividiamo questa proposta di legge, perché riteniamo sia una proposta importante che va sicuramente a riprendere e a completare quello che già prevede la normativa nazionale; parliamo della legge 108/1996, poi modificata in materia di usura ed estorsione con la legge 3/2012.
Stiamo parlando di tematiche, di reati, di piaghe sociali che affliggono sempre più la nostra società, la nostra regione e la nostra nazione. Si tratta di reati ingiusti che traggono profitto, danneggiando altre persone attraverso la minaccia e la violenza, e questo anche per quanto riguarda l'estorsione attraverso l'usura. Purtroppo le vittime di usura sono tantissime e sono in aumento, rendiamoci conto dell'attuale situazione del nostro Paese e anche della nostra regione, cioè abbiamo un alto tasso di povertà relativa e di povertà assoluta.
Oltre alle forme di povertà croniche, come vi ho appena detto, sono nate le nuove forme di povertà e, di conseguenza, che cosa succede? Che imprenditori, commercianti e artigiani, per poter lavorare e mandare avanti le loro attività, magari cadono nella trappola e divengono vittime di questi fenomeni. Questo è un elemento veramente allarmante e gravissimo che sicuramente non va sottovalutato. Ecco perché è importante questa proposta di legge, così come è importante metterla in atto, quindi poterla seguire e mantenere nel tempo, facendo sì che possa trovare piena applicazione.
In tal senso, il Movimento 5 Stelle - primo firmatario il collega Bertola - ha presentato un emendamento all'articolo 14, che appunto tratta la norma finanziaria, con cui si richiede un incremento di risorse, perch la cifra messa a bilancio nella legge (mi sembra 300.000 euro) sinceramente, per tutto quello che prevede la legge e per poter veramente prevenire e contrastare i fenomeni dell'usura, dell'estorsione e del sovraindebitamento, e soprattutto per la solidarietà alle vittime, è una somma esigua, per cui vi è sicuramente la necessita di destinare più risorse. Si spera che quest'emendamento possa essere tenuto in considerazione, valutando proprio l'entità, l'importanza delle tematiche che stiamo trattando.
Ricordiamoci che prima si parlava di commercianti, di piccoli imprenditori e di artigiani, ma adesso parliamo anche di famiglie che rimangono prigioniere e sono vittime di questi fenomeni. Ritornando al discorso sulle nuove forme di povertà, la crisi economica, la perdita di lavoro, tutti questi operai che vengono messi in cassa integrazione e che sono in mobilità, è normale che le famiglie che hanno a carico dei figli ne risentano.
Il tenore di vita è troppo alto: ci sono famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese perché non riescono a pagare l'affitto di casa, non riescono a pagare nemmeno le utenze domestiche e allora cadono nella trappola e diventano prigioniere di questi fenomeni. Si tratta di persone disperate, che si ritrovano sul lastrico, ed ecco che i criminali - qui subentra il reato - approfittano della debolezza di queste persone, le quali si vanno a indebitare e prendono in prestito del denaro con un interesse notevolmente superiore a quello consentito dalla legge.
Se andiamo a valutare, non parliamo di usurai rappresentati solo da persone e da semplici cittadini, ma anche dalle stesse banche. Io definisco le banche dei criminali autorizzati dallo Stato, perché a volte hanno degli interessi molto alti e ne approfittano; le persone, per potersi pagare le spese e poter far fronte alle situazioni e all'acquisto dei beni di cui hanno bisogno, chiedono dei prestiti e ci sono delle banche, soprattutto delle finanziarie, che magari hanno degli interessi molto alti e spesse volte non si riesce a pagare il debito.
Questo succede anche per le case: per l'acquisto della prima casa si hanno degli interessi alti. È vero che ci sono dei mutui agevolati per la prima casa, ma nello stesso tempo ci sono persone che a volte non riescono a pagare le rate del mutuo proprio perché gli interessi sono alti. Quindi ci dovrebbe essere una maggiore attenzione anche sotto questo punto di vista.
Abbiamo diverse associazioni che si occupano di questi aspetti e sempre più lanciano l'allarme per l'incremento di tali fenomeni, quindi il nostro auspicio è fondamentalmente che questa legge possa trovare applicazione nel senso ampio della normativa. Questo testo è bello, è fatto bene, ci sono scritte delle belle parole, però ritengo che tutte queste belle parole e gli impegni contenuti all'interno di questa legge debbano essere messi in pratica iniziando a incrementare le risorse.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Discutiamo di questa proposta di legge regionale che affronta temi importanti, che sicuramente al Nord sono marginali, non sono presenti come nel Sud della Nazione, ma ciò non toglie che siano comunque emergenti. In particolar modo, la crisi del 2008 e poi il suo acuirsi nel 2011 ha purtroppo visto una Regione Piemonte associare alla crisi di credito dovuta ai famosi mutui subprime (che hanno scatenato la crisi finanziaria del 2008) anche una situazione più critica rispetto alle altre regioni del Nord Italia, determinata dal fatto che questa regione è stata mal gestita. In sostanza, la Regione Piemonte è arrivata impreparata alla crisi economica e la malagestione pubblica ha, di conseguenza, portato a un aggravamento della stessa crisi.
Come ci dice l'IRES nella sua ultima relazione economico-sociale, la crisi sociale e il blocco del turnover hanno acuito la problematica della disoccupazione in questa Regione, addirittura bloccando l'upgrading della crescita occupazionale e quindi stimolando la depressione per un 15 per cento. Questo è un dato che viene certificato dal nostro ente, l'IRES, ed è un dato importante, perché nelle Regioni del Nord ha sancito che la malagestione politica pubblica può portare a gravi conseguenze; gravi conseguenze che viviamo tutt'oggi sul territorio.
Pensiamo, infatti, alla vicenda della morosità incolpevole, dove mancano sette milioni di euro; pensiamo al fatto che recentemente è stato presentato il bilancio di ATC centrale di Torino e nel bilancio sociale appunto, si dice che c'è un disavanzo di oltre 30 milioni di euro dovuto anche al fatto che la Regione non stanzia soldi sufficienti per coprire la morosità incolpevole (cioè dei soggetti più deboli). Proprio a Novara, in questi giorni, quei morosi incolpevoli che non hanno versato il contributo minimo diventano morosi colpevoli e rischiano la decadenza, lo sfratto.
Di fronte a queste situazioni, cosa possiamo dire? Che sicuramente queste situazioni di grandissima fragilità sociale economica sono causa della creazione di problematiche di sussistenza, di richiesta di denaro e di possibile usura, perché la percentuale maggiore dell'usura è proprio l'usura familiare. Allora, in questa situazione la Regione da una parte dà e da un'altra parte toglie, e questo chiaramente ci lascia un po' perplessi. Però, detto ciò, spero che questa legge porti comunque dei benefici, anche se sappiamo che la legge nazionale sull'usura solo in Piemonte, nel 2014 (se non erro), ha aiutato persone, famiglie che hanno subito problematiche di usura per una cifra che è di un milione e 800 in un anno, coprendo poche decine di famiglie.
Capiamo che la problematica, laddove va affrontata economicamente, sia una problematica molto seria, su cui occorrerebbero risorse importanti.
Chiaramente, come dicevano i nostri colleghi, la critica che noi facciamo alla legge è la carenza di risorse. Carenza di risorse che ci vede con manchevolezze non solo su questo fronte, ma su molti altri fronti regionali proprio perché c'è stata una malagestione che ci ha portato a questo. Se guardiamo anche alla vicenda dell'edilizia sanitaria collegata ai finanziamenti bancari, noi non possiamo fare mutui, almeno così ci viene detto, ma facciamo contratti di partenariato pubblico e privato e vediamo che solo per l'ospedale della Città della Salute di Novara si parla di oneri finanziari di oltre 200 milioni.
Noi capiamo che questi leggi, queste direttive europee che vengono recepite a livello nazionale, su questi partenariati pubblici e privati e sulla quota di finanziamento pubblico in questo tipo di contratti, portano a esborsi finanziari sempre a favore del sistema bancario ma, dall'altra parte, vediamo delle situazioni sociali di grande difficoltà su cui si fa fatica a trovare le risorse.
Probabilmente, laddove ci sono le risorse perché c'è una legge finanziata che ha delle difficoltà burocratiche, nel senso che i finanziamenti arrivano troppo lentamente, forse una legge regionale dovrebbe trovare il modo per aiutare a risolvere, laddove c'è già una legge nazionale apposita, queste problematiche. Credo che questo sarebbe un intento importante che non riscontro in questa legge.
Detto ciò, comunque, come Presidente del Comitato per la valutazione della qualità normativa, presenterò una clausola valutativa. Abbiamo comunque, una clausola valutativa che ci permetterà, fra due anni, di valutare e di misurare in modo attento e preciso i risultati di questa proposta di legge. Credo che questo aspetto della qualità della norma ci imponga una forte attenzione ogni volta che legiferiamo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Parliamo di un tema molto delicato come l'usura e l'estorsione.
Fenomeni che in questi anni abbiamo purtroppo conosciuto in maniera più eclatante e più diffusa sul nostro territorio, data la crisi economica che ci ha attanagliato nell'ultimo decennio.
Il ruolo fondamentale che riconosco a questa proposta di legge è il ruolo di sensibilizzazione in merito a questi argomenti. Sensibilizzazione che aiuta a riconoscere il problema e, il più delle volte, ad evitarlo.
Perché la sensibilizzazione è tanto importante? Perché riconoscere questi fenomeni, alle volte, non è così semplice. Non è così semplice riconoscere queste persone che, in un primo momento, sembrano persone addirittura a noi vicine invece sono persone che delinquono e commettono degli atti deplorevoli contro non solo le singole persone, ma contro la comunità intera.
Anche il sovraindebitamento è una grossa piaga degli ultimi anni. Anche in questo caso abbiamo bisogno di sensibilizzazione, educazione e soprattutto, di un'educazione che ci renda non dico immuni, ma preparati a un mondo che va sempre più verso un consumismo spinto e verso a una non percezione dei relativi problemi dati dall'indebitamento ma, soprattutto da uno stile di vita che non è dedicato alle priorità, ma dedicato semplicemente alla ricerca di nuove cose e nuovi prodotti che spesso ci rendono schiavi del consumismo.
Il sovraindebitamento e la piaga di usura ed estorsione ci portano a fare delle riflessioni, anche riflessioni sul mondo che abbiamo visto e delle esperienze che abbiamo vissuto. Dobbiamo ricordare, come Movimento 5 Stelle, le esperienze che abbiamo vissuto sulla questione del microcredito: con le nostre donazioni, abbiamo aiutato a implementarlo a livello regionale. In questo ambito abbiamo avuto conoscenza di realtà molto diverse tra di loro; realtà in cui persone che avevano perso tutto, con le misure della Regione Piemonte sono riuscite a ridarsi una dignità come uomini e come lavoratori.
In altri casi, abbiamo avuto la percezione di persone che si avvicinano a questi strumenti perché non hanno una percezione esatta delle loro potenzialità lavorative, delle potenzialità di quello che possono fare nel mondo del lavoro e della realtà economica che li circonda.
Per questo in Regione Piemonte è importante il ruolo di accompagnamento che viene fatto al microcredito: un ruolo di mentore nell'avventurarsi in un sistema di credito che, a volte, è effettivamente disagevole e poco comprensibile dai normali cittadini.
Per questo è chiaramente utile dare alla proposta di legge in oggetto anche un senso economico forte. Ribadisco quello che è stato già detto dai colleghi: bisogna implementare le dotazioni finanziarie della legge per far sì che la stessa sia veramente operativa e non rimangano solo parole scritte sulla carta, ma non applicabili nei fatti.
Bisogna che questo testo di legge non sia una promozione di quello che può essere una vera azione della Regione Piemonte, ma sia veramente qualcosa di applicabile. Il pericolo è che si faccia affidamento a questa proposta di legge e poi, in realtà, i fondi necessari per farla funzionare non ci siano. Non dobbiamo per questo creare delle illusioni ai cittadini e, per non crearle, dobbiamo fare uno sforzo comune nell'inserire questi fondi.
Questo mi spinge a fare un'ulteriore riflessione. Noi siamo in Consiglio regionale a discutere, a portare progetti di legge e a fare le nostre proposte. È il caso di responsabilizzarci, sia la maggioranza che l'opposizione, per creare progetti di legge il più possibile utili alle persone e, soprattutto, dei progetti di leggi che non vadano a complicare la vita delle persone.
Non dobbiamo, per forza, fare nuove leggi per mettere una bandierina su un tema che, magari, è quello che abbiamo portato avanti in campagna elettorale, ma dobbiamo fare delle leggi per far sì che i cittadini piemontesi abbiano una vita migliore e abbiano meno difficoltà.
Questo è un richiamo a tutto il Consiglio regionale affinché nel prossimo futuro, anche nelle prossime programmazioni, si proceda in tal senso.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
La ratio e il senso di questa norma ho cercato di illustrarli nella presentazione in quanto relatore.
Intervengo nella discussione generale prima di tutto per ringraziare quei colleghi che hanno sottolineato l'importanza della legge e la condivisione di fondo per quanto in essa contenuta.
Devo anche intervenire per fare alcune sottolineature, perché questa è stata una discussione generale strana, a tratti surreale. In certi momenti partendo da una condivisione direi massima e totale, nei confronti della legge, non sono mancate le critiche che sembravano in alcuni casi critiche da chi questa legge in realtà non la condivide fino in fondo o, comunque non in maniera coerente con l'ammissione di condivisione.
Devo dire che alcuni toni mi hanno anche un po' rammaricato. Mi sono chiesto che cosa avrebbe pensato un cittadino che si fosse connesso allo streaming durante la discussione generale, soprattutto del Consiglio scorso devo essere sincero - magari a digiuno dell'iter precedente; sarebbe quasi stato indotto a pensare che i maggiori sostenitori di provvedimenti a favore delle vittime di usura e sovraindebitamento non fossero i Consiglieri o le forze politiche che hanno proposto questo percorso, ma quelli che invece non lo hanno fatto, ma questo ragionamento afferisce alla comunicazione politica e, quindi, riguarda la capacità o meno di comunicare in alcune situazioni ma, per fortuna, esistono anche i fatti.
Questa è una proposta di legge costruita in anni di lavoro; abbiamo studiato, ci siamo confrontati tra di noi e con chi da anni sul territorio si occupa di questi problemi. Le scelte che abbiamo fatto, anche quella di presentare una proposta di legge nuova e non di modificare quella esistente, sono scelte maturate all'interno di questo percorso. E su questo tornerò.
La proposta di legge è arrivata in Commissione dove, posso dire, che c'è stata quasi una "non discussione", una non discussione sicuramente non dovuta a una mancanza di interesse, ma sicuramente dovuta a una condivisione di fondo della proposta di legge.
Devo dire che il confronto tra la discussione in Commissione e quanto affermato in quest'Aula mi ha portato a pensare che forse avremmo fatto bene a discutere un po' di più in Commissione, per esempio, sulla norma finanziaria, visto che sta creando tanti problemi. Purtroppo, in Commissione abbiamo discusso poco sulla norma finanziaria e forse avremmo potuto fare meglio, ma questo vale per chi ha proposto, ma anche per tutti i colleghi presenti in Commissione.
In Aula la discussione si è animata un po'. Molte le puntualizzazioni sulla legge; la maggior parte devo dire errate, ma la madre di tutte le critiche è quella sulla norma finanziaria: troppo pochi sarebbero i soldi utili a finanziare le attività che la legge prevede.
Per carità, essendo io il primo firmatario e il promotore di questa iniziativa legislativa, sarei sicuramente contento di avere più denaro a disposizione per questa norma. Voglio tranquillizzare i colleghi: la differenza tra una legge e un ordine del giorno, giusto per tornare su uno degli elementi che sono stati portati in qualche modo questa discussione generale, è proprio quella che ogni anno facciamo un bilancio e quindi la dotazione finanziaria di una legge si può rivedere ogni anno.
Qualora questo Consiglio e i diversi Gruppi consiliari ritenessero, nei prossimi bilanci, a partire dalla norma di assestamento che ci accingiamo a votare, che questa è un priorità, troveranno in me e sicuramente nel Gruppo del PD un alleato per aumentare le risorse a disposizione. Quindi, mi aspetto, nei prossimi anni e nei prossimi bilanci, da parte di tutte le forze politiche che sono intervenute per dire che la norma finanziaria è insufficiente, una battaglia su questo aspetto.
Nel frattempo, mentre aspettiamo di fare questa partita insieme passiamo da uno stanziamento di zero euro negli anni precedenti sul tema dell'usura a più di un milione di euro nel prossimo triennio.
È sicuramente poco, ma è sicuramente un piccolo passo. Non abbiamo mai avuto la pretesa di risolvere i problemi di usura, estorsione e sovraindebitamento in Piemonte, abbiamo soltanto immaginato di fare un piccolo passo avanti e di contribuire a migliorare le condizioni dei cittadini che vivono nella nostra regione.
Qualcuno ha chiesto perché non abbiamo modificato la vecchia legge.
Devo dire che non comprendo tanto questo appunto, ma provo a rispondere.
Intanto, perché il risultato finale è che una legge c'era prima e una legge ci sarà oggi, ma non ci saranno due o più leggi: si è cercato di fare chiarezza.
Perché non si tocca la vecchia legge, ma si fa una legge nuova? Perché noi riteniamo che si debba intervenire su qualcosa di esistente quando le modifiche che vengono fatte non vanno a modificare sostanzialmente l'impianto, ma quando invece si va a cambiare sostanzialmente l'impianto perché l'evoluzione della società e del bisogno richiede una nuova norma, allora è molto più razionale di un atto di semplificazione scrivere un nuovo testo che tenga conto della nuova necessità. E qui le necessità erano completamente cambiate e lo abbiamo visto durante la presentazione della legge: la vecchia legge n. 11 del 2000 parla solo di un fondo per le vittime di usura, non dà nessun ruolo in termini di prevenzione, non parla di estorsione, non parla di sovraindebitamento. Questa è una nuova legge che non c'entra quasi nulla con quella precedente, perché fa delle cose nuove, allarga i beneficiari e prevede un nuovo ruolo della Regione.
Quindi, la modifica della vecchia legge sarebbe stata, da un punto di vista legislativo, un errore dal nostro punto di vista.
Inoltre, per quanto riguarda un passaggio di un collega, che addirittura a un certo punto ha detto testualmente che "il collega Rossi ha i suoi 300 mila euro da spendere", voglio tranquillizzare il Consigliere ma soprattutto i cittadini che ci ascoltano, anche se sono affermazioni che fanno un po' scadere il livello del confronto politico. Il sottoscritto non ha alcun euro da spendere: semplicemente l'Ente Regione, grazie a questa legge, avrà la possibilità e la facoltà di spendere del denaro in maniera chiara e trasparente per le vittime di usura, estorsione e sovraindebitamento.
C'è però un equivoco di fondo per quanto riguarda la questione discussa in Aula, come se la qualità di una legge si misurasse solamente dalla norma finanziaria. Attenzione, io non sono contro un principio che prevede che per dare gambe alle leggi servono i soldi, per carità, però la qualità di una legge non si misura solo dalla norma finanziaria. Questo è sbagliato, è sbagliato nella valutazione delle leggi, in generale e non solo per questo.
Provo nel merito di questa legge a elencare almeno quattro aspetti e poi concludo, Presidente.
Anzitutto, questa legge è un valore aggiunto, al di là dell'assegnazione del denaro, nell'allargamento dei beneficiari. Lo ripeto non si tratta più soltanto di vittime di usura, ma anche di vittime di estorsione, perché abbiamo visto in questi anni cosa le inchieste giudiziarie ci hanno raccontato e la Regione ne prende atto. Questo è un valore aggiunto di questa legge.
L'allargamento dei beneficiari: non solo persone vittime di usura, ma vittime di estorsione e persone vittime di sovraindebitamento.
L'allargamento delle azioni possibili. Prima si erogava solo una cifra a titolo di anticipazione, che era la cosa che chiedeva il Consigliere Andrissi. Consigliere Andrissi, legga bene la legge, nella legge questo aspetto è presente. Chi ha il diritto di ricevere il denaro dallo Stato con questa legge potrà vedere nella Regione un Ente che anticipa e quindi copre i ritardi. Inoltre, si mettono in campo azioni di prevenzione, di sostegno e di accompagnamento, cosa che prima non era previsto. Questo significa che, qualora non dovessero bastare i soldi che prevediamo nella norma finanziaria, chi un domani vorrà mettere al centro queste questioni avrà uno strumento per farlo. Senza questa legge, non potrà farlo.
C'è poi il potenziamento dell'Osservatorio. Qualche collega ha detto in discussione generale che l'Osservatorio ha analizzato in questi anni il fenomeno. Non è così, il collega si informi. L'Osservatorio ha fatto opera meritoria, soprattutto in ambito di pedagogia e di sensibilizzazione, ma sull'analisi non era nelle condizioni di portarla avanti. Solo con il potenziamento che con questa legge noi facciamo dell'Osservatorio l'Osservatorio stesso potrà fare delle analisi sul fenomeno nella nostra regione, e questo è un altro valore aggiunto di questa legge.
Infine, l'ultima questione, che è un valore aggiunto, anche senza la somma di denaro, perché la legge nazionale impone che sia a costo zero per l'Amministrazione, che è la costituzione degli organi di conciliazione della crisi. Si tratta di uno strumento concreto a costo zero, ma che è di indubbia utilità per i cittadini. Perché un cittadino che dovesse essere in stato di sovraindebitamento trova in un organo di conciliazione sostenuto dall'Ente pubblico un accompagnamento sicuro e tutelato nella partita che si apre con il giudice.
Tutto questo non riguarda il denaro, ma riguarda il ruolo che la Regione ridisegna per sé stessa in questo fenomeno, è un nuovo ventaglio di possibilità che prima non c'erano e che oggi, grazie a questa, legge ci sono.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
So che è irrituale, però vorrei chiedere alla Giunta un parere rispetto agli emendamenti presentati dai colleghi del Movimento 5 Stelle e dal Gruppo di Fratelli d'Italia, siglati entrambi credo da quasi tutti i colleghi del centrodestra, relativamente alla dotazione finanziaria. Come abbiamo avuto modo di dire nella discussione generale, infatti, noi non contestiamo l'impianto della norma: contestiamo il fatto che la norma ha tali e tanti impegni - che peraltro sono quelli che ricordava nel suo intervento di replica in discussione generale il collega Rossi - che rischiano di non potere essere onorati.
Lo chiedo per un motivo banale: perché rispetto alla dotazione finanziaria il voto che il sottoscritto esprimerà su questa legge si potrà modificare; in senso positivo se la dotazione finanziaria sarà aumentata e in senso non positivo in caso contrario, cioè non parteciperò al voto perché non si può votare contro l'impianto di una norma che si condivide ma secondo me non si può sottoscrivere una norma che di fatto non è tale ma che è sostanzialmente un ordine del giorno.
Detto ciò, vorrei poi solo chiedere un chiarimento alla Presidenza; ma non pongo una pregiudiziale, ma proprio solo una domanda. In altre occasioni, nel momento in cui una legge è arrivata in Aula e sono stati presentati emendamenti alla norma finanziaria, si è sospesa la discussione della norma e si è riunita la I Commissione. Io lo dico perché lo dissi già nella scorsa legislatura e anche in questa: non credo sia obbligatorio convocare la I Commissione; credo si possa affrontare un emendamento di questo tipo come un altro (quello ha valenza economica e altri hanno valenza normativa). Però lo chiedo, perché vorrei solo che la modalità fosse sempre la stessa.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
La modalità è sempre la stessa: se il parere sarà favorevole, verrà convocata la I Commissione, ovviamente per trovare la copertura.
Ha chiesto di intervenire, ancora in discussione generale sull'articolo 1, il Vicepresidente Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

La Giunta non è un in grado di reperire ulteriori risorse per accrescere gli stanziamenti sul 2017 relativamente a questa legge. Voglio ricordare che in questo anno il Consiglio regionale, legittimamente, sta producendo e approvando una serie di leggi importanti sotto il profilo dei contenuti, ma che queste leggi - che richiedono comunque ulteriori impegni sotto il profilo delle risorse economiche sul bilancio - non possono non considerare la condizione complessiva del bilancio della Regione. Sul 2017 pertanto, noi non siamo nelle condizioni di poter individuare ulteriori risorse aggiuntive.
La discussione sugli anni successivi 2018 e 2019 la potremo fare non appena verrà assunto il disegno di legge di assestamento di bilancio, che io mi auguro di poter licenziare come Giunta entro il mese di luglio, non appena approvato il rendiconto del 2016. Conseguentemente, ricordando che l'assestamento non è solamente assestamento sul 2017 ma è revisione del bilancio 2018-2019, in quella sede, compatibilmente con le risorse complessive a disposizione sul bilancio della Regione, potranno essere legittimamente assunte scelte prioritarie che guardino all'uno o all'altro ambito di intervento delle politiche regionali.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale e passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Prima che si proceda con la votazione dell'articolo 1, sul quale non insistono emendamenti, ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Mi esprimo solo per motivare il voto e, se volete, possiamo anche prendere il mio intervento come dichiarazione di voto conclusiva. Il Movimento per la Sovranità Nazionale esprimerà un voto di presenza rispetto a questa proposta di legge perché, come dicevamo precedentemente, non siamo contrari al provvedimento stesso, ma crediamo che le cifre stanziate non ricordo ciò che ho già ricordato nella discussione generale della scorsa seduta - non siano assolutamente sufficienti a fare neppure quanto previsto - se non ricordo male - dall'articolo 2, o 5, quello che prevede i primi interventi puntuali al comma 2 e alle singole lettere.
Per questo motivo, configurandosi questo disegno di legge più come una sorta di auspicio rispetto a ciò che la Giunta dovrà fare che non come un vero e proprio impegno, il voto che esprimeremo su questo articolo, su quelli a venire e anche sull'intero testo sarà un voto di presenza; non di astensione perché, com'è noto, in quest'Aula l'astensione viene computata come voto negativo.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Anche Forza Italia si accomuna alla riflessione del collega Vignale. E ringraziamo il Vicepresidente per aver immediatamente fatto presente all'Aula con molta onestà le condizioni e le situazioni per le quali nel 2017 non sarà possibile effettuare questo aumento di risorse. Mi permetto soltanto di sottolineare un passaggio.
Si tratta sicuramente di un intervento legislativo importante, che noi condividiamo; ma mi permetto anche di sottolineare all'Aula che non è la prima volta che noi interveniamo su tematiche delicate e importanti sapendo però di non avere le dotazioni finanziarie necessarie per poter poi adempiere, come Consiglio regionale e come Regione, a quello che la normativa prevede. Mi permetto quindi anche di dire "attenzione a cosa facciamo", perché noi instilliamo nei piemontesi una certa fiducia nelle proposte legislative che portiamo in Aula e che poi approviamo, ma dopo non siamo in grado di sostenerne finanziariamente il compimento.
Io credo che sia invece opportuno che si faccia una valutazione e che magari, anziché continuare a normare senza l'opportuna dotazione finanziaria, si rallenti eventualmente la procedura normativa; ma questo nell'interesse dei piemontesi. Ricordiamoci che le cifre - l'abbiamo già detto a più riprese - sono assolutamente insufficienti. Generiamo delle aspettative che poi non siamo in grado di alimentare e di rispettare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio

Ho già avuto modo di ribadire nella scorsa seduta di Consiglio la condivisione dei principi e l'importanza - e lo ricordo anche in questa sede - di allargare l'azione istituzionale di contrasto dell'usura anche all'usura bancaria, perché non è il diverso blasone dell'usuraio a cambiare gli effetti inaccettabili e assolutamente vessatori nei confronti del cittadino vittima. E quindi ricordo che c'è un atto di indirizzo collegato: un mio ordine del giorno che parla proprio di questo tema.
In definitiva, io rivolgo anche - per quanto so essere probabilmente privo di effetti - un appello ai colleghi di maggioranza, nella misura in cui sì, la Giunta si è espressa, però il Consiglio rimane comunque sovrano nel determinare una dotazione finanziaria.
Per carità, io non mi sono sottratto alla polemica, ma ho preferito come esponente dell'opposizione, presentare un emendamento che invece proponesse una cifra alternativa. La proposta va da 300.000 ad un milione di euro: si tratta di un incremento significativo ma secondo noi, visto che si tratta di un fondo di assistenza a delle vittime e che si parla sempre di dissesti finanziari pesanti, la dotazione è fondamentale, basilare e determinante per l'efficacia reale e concreta dell'attuazione di questa legge.
L'appello ai Consiglieri del centrosinistra e della maggioranza è quello di ricordarsi che ogni tanto bisogna anche avere il coraggio di sfidare, rintuzzare, o comunque dare delle indicazioni politiche difformi alla propria Giunta.
Ricordo che il centrodestra l'ha fatto. Io non ero in Regione, ma ricordo di aver assistito a diversi casi in cui la maggioranza di centrodestra, nella scorsa legislatura, ha avuto il coraggio di farlo. Ogni tanto - e questa potrebbe essere una buona occasione - ci piacerebbe vederlo fare anche dai banchi del centrosinistra.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste per dichiarazione di voto, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
Sia riportato a verbale che il Consigliere Bono ha espresso voto favorevole.
ARTICOLO 4 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Emendamento rubricato n. 5) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
In realtà, rispetto alla precedente versione, l'emendamento precisa meglio, dal nostro punto di vista, che la Regione costituisce l'organo di conciliazione della crisi e aggiunge, al comma 2, che la Regione promuove forme di collaborazione con gli altri Enti locali che si stanno muovendo nella stessa direzione, al fine di coordinare e omogeneizzare i diversi interventi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
L'emendamento è interamente sostitutivo dell'articolo 8.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale l'Assessore Ferrari, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 bis Emendamento rubricato n. 1) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Si tratta di un articolo che interviene per modificare la legge 14 del 2007.
Di fatto, questa legge prevedeva l'istituzione di un Osservatorio sulla criminalità organizzata di stampo mafioso, che doveva occuparsi anche di usura e di estorsione. Per evitare dei doppioni all'interno del nostro ordinamento, siamo andati a intervenire per far sì che quell'Osservatorio rimanesse solo dedicato alla criminalità di stampo mafioso, mentre usura e sovraindebitamento finiscono nell'Osservatorio che istituiamo con questa legge.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rossi.
Tale emendamento istituisce l'articolo 9 bis.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale l'Assessore Ferrari, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Emendamento rubricato n. 4) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento sostituisce integralmente l'articolo La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Anche qui, molto brevemente, si aggiungono due cose: prima di tutto, si aggiunge che la Giunta regionale provvede con deliberazione, sentita la Commissione consiliare (prima non era previsto). Inoltre, si aggiunge la lettera g), perché nel provvedimento della Giunta occorre definire anche le modalità per la costituzione dell'organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento, di cui all'articolo 8.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rossi.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale l'Assessore Ferrari, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Emendamento rubricato n. 2) presentato da Andrissi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento sostituisce integralmente l'articolo 12.
La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Volevo presentare la clausola valutativa, in quanto il Presidente del Comitato di valutazione ha sempre questo compito. Quindi, il Comitato presenterà la clausola valutativa e credo che questa clausola sia importante, in quanto effettivamente nel sub comma a) dell'articolo 12 è riportato "la valutazione dei risultati e dell'efficacia delle azioni regionali".
Quindi, si impone questa valutazione, che sarà biennale per la prima valutazione, e si dà un tempo per l'attivazione della legge, ma successivamente il Comitato ha approvato una clausola valutativa che sarà annuale, quindi una clausola valutativa molto severa, che imporrà una certa attenzione nell'applicazione della legge.
Se andiamo a vedere, il sub comma b) recita: "Le risorse finanziarie previste ed utilizzate. Non basterà stanziare le risorse, ma dovranno essere anche assegnate e utilizzate, e prosegue richiamando l'elenco degli enti destinatari del fondo e gli importi dei singoli interventi realizzati gli strumenti di interventi e le procedure adottate, il numero e la tipologia dei beneficiari, le criticità emerse nella messa in opera degli strumenti attivati.
Credo che una verifica annuale di questo testo di legge consentirà effettivamente di valutare possibili miglioramenti e modifiche in modo attento e preciso e, soprattutto, con tempistiche accelerate, perché è una clausola valutativa annuale. Solitamente sono biennali, ma questa è più severa delle altre, visto che il tema è particolarmente delicato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Andrissi.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale l'Assessore Ferrari, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Emendamento rubricato n. 6) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

In realtà l'emendamento riguarda un aspetto tecnico, che sottolinea che, secondo la norma nazionale, non ci sono spese aggiuntive per la PA per l'organo di conciliazione della crisi. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rossi.
Emendamento rubricato n. 7) presentato da Bertola.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Come già detto nel corso della discussione generale, noi siamo d'accordo con le finalità della proposta di legge sia per gli interventi a contrasto anche del sovraindebitamento dopo che avevamo già una legge sul contrasto all'usura, sia per il potenziamento dell'Osservatorio regionale che presiedo con il Consigliere Molinari. Sottolineiamo ancora per l'insufficienza delle risorse finanziarie, che sono pari a 300.000 euro.
Collega Rossi, in Commissione magari non se n'è parlato, però spesse volte dalla Commissione all'Aula alcuni elementi cambiano, spesso anche la clausola finanziaria, perché, nel frattempo, la maggioranza, che per forza di cose ha un rapporto privilegiato con la Giunta regionale, magari riesce ad avere delle conversazioni, grazie alle quali può poi aumentare la dotazione finanziaria.
Siccome questo non è accaduto, noi sottolineiamo che la dotazione finanziaria è fortemente insufficiente. 300.000 euro, se si vogliono fare azioni di informazione, anticipazioni di fondi e patrocinio legale, sono evidentemente insufficienti. Questo è il motivo per cui abbiamo proposto nel nostro emendamento di aumentare le risorse finanziarie a un milione e 200.000 euro, somma che ci pare veramente il minimo per portare avanti le attività e le finalità indicate all'interno della proposta di legge.
Senza questo, rimane una buona legge, rimane scritta bene, rimane un'operazione meritoria, ma rischia di essere una presa in giro per i cittadini piemontesi.
Come abbiamo detto l'altra volta, non siamo più disponibili ad accettare delle leggi regionali che sono sottofinanziate e diventano soprattutto operazioni mediatiche. Pieno rispetto, collega Rossi - lo ripeto - per la proposta di legge e per la finalità, che abbiamo sostenuto votando a favore. Non cambiamo il nostro voto in Aula per coerenza e anche perché teniamo salva e buona la parte che riguarda l'Osservatorio regionale, rispetto alla quale ho anche collaborato con lei.
Tuttavia, non possiamo non rilevare che leggi con queste dotazioni finanziarie rimangono delle pure dichiarazioni d'intenti; non degli ordini del giorno, Consigliere Rossi, perché sappiamo che poi, di anno in anno, le risorse possono cambiare, ma sappiamo anche che, di anno in anno, le motivazioni che dà la Giunta regionale per non finanziare leggi o per non finanziare capitoli che invece sono importanti sono sempre le stesse.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Emendamento rubricato n. 3) presentato da Marrone.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Marrone per l'illustrazione.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Questo è proprio l'emendamento di merito in cui chiediamo di aumentare la dotazione finanziaria dai 300.000 euro previsti nel testo originario presentato dai proponenti e licenziato dalla Commissione a un milione di euro che, anche solo come cifra tonda, ci sembrava quantomeno una soglia minima per dare un'efficacia reale a questa proposta di legge.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Il Gruppo PD si asterrà su questi emendamenti con la seguente motivazione. Noi condividiamo la necessità che, soprattutto a partire dal 2018, ci sia un innalzamento del fondo a disposizione; nel dialogo con la Giunta, in questo momento non era stato possibile prendere un impegno in questa direzione, ma intanto ricordiamo due cose. La prima è che in questi anni il fondo era a zero e quindi, grazie a questa legge e grazie a questo stanziamento, nella peggiore delle ipotesi avremo più di un milione di euro nei prossimi tre anni.
Comunque il Gruppo del PD, ripeto, si asterrà e rimanderà al bilancio la possibilità di valutare ulteriormente l'innalzamento delle somme a partire dal 2018. A ogni modo, vorrei ricordare che il per 2017 siamo a metà giugno, ci vorrà l'atto della Giunta entro 90 giorni che deciderà come stanziare i fondi, il che vuol dire che per il 2017 avremo 300.000 euro a partire da settembre-ottobre, dunque ci sembra una cifra molto congrua perché riguarderà una piccola parte dell'anno. Poi, con il bilancio vedremo quanto riusciremo ad aumentare a partire dal 2018 e ci aspettiamo in questo una grande mano da tutte le forze politiche presenti in Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo per esprimere il voto favorevole sull'emendamento n. 3) e se non ricordo male, sull'emendamento n. 7), in sostanza gli emendamenti che aumentano il valore economico della norma, evidenziando due aspetti.
Intanto che vi è un emendamento, il n. 6), presentato dal collega Rossi che riguarda l'articolo 8, quello sul tema del sovraindebitamento, dove è indicato chiaramente che la costituzione e il finanziamento dell'organismo segnalato da quell'articolo non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale; inoltre ricordando - lo diciamo per chi ci ascolta - che il voto di astensione che il Gruppo del Partito Democratico e i colleghi del centrosinistra esprimeranno in quest'Aula equivale a un voto contrario.
Perché noi riteniamo invece utile aumentare la dotazione finanziaria? Perché è vero che questa norma introduce nuove risorse, ma è altrettanto vero che questa norma introduce tutta una serie di nuovi adempimenti e teoricamente doveri che la Regione Piemonte ha nei confronti dei cittadini e delle impresi piemontesi assolutamente significativi. Lo ricordavo la scorsa settimana: anche solo relativamente all'articolo che prevede che nei casi di usura vi sia un finanziamento da parte della Regione Piemonte da 5.000 a 20.000 euro utilizzando soltanto il finanziamento minore, noi riusciremmo a soddisfare 60 imprese o cittadini piemontesi vittime di usura. Questo per dare il senso rispetto a quanto costi una norma regionale, quali aspettative ponga una norma regionale e quale inutilità rischi di avere nel momento in cui vi è una dotazione finanziaria assolutamente non sufficiente.
È come se uno stanziasse il bonus da 80 euro e poi, invece di stanziare dieci miliardi, stanziasse dieci milioni di euro: è assolutamente evidente che è inutile, insufficiente e costoso. Infatti teniamo conto che, ogni qualvolta noi produciamo una norma, non produciamo solo attese e aspettative, ma produciamo anche un costo, cioè il Consiglio regionale oggi, nella settimana scorsa e in Commissione ha utilizzato un tempo che poteva utilizzare per un'altra norma o un altro provvedimento rispetto a una norma che è utile nel principio, ma assolutamente inutile rispetto alla dotazione economica.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ovviamente non posso che condividere quanto detto dal collega Bertola che aveva presentato un emendamento e anche risposto al collega Rossi.
Al collega Rossi volevo inoltre dire che naturalmente noi proveremo a fare il possibile per andare a incrementare le dotazioni finanziarie su questa norma, però è ovvio che anche la risposta dell'Assessore Reschigna è stata abbastanza chiara, nel senso che al momento non ci sono le possibilità e vedo comunque difficile fare una previsione diversa per il prossimo anno, nel senso che sappiamo che la situazione di bilancio che ci è stata esposta le ultime volte dall'Assessore Reschigna segnalava il 2018 come un altro anno molto difficile.
Sul tema delle risorse utilizzate per una parte dell'anno, diciamo che è difficile ipotizzare che una dotazione finanziaria annuale venga considerata solo sul periodo di anno in cui va a intervenire la legge, se questa è stata approvata a metà anno; è più facile o può essere ugualmente ipotizzabile che sulla dotazione finanziaria annuale si vada a impegnare magari solo il 50 per cento delle risorse, perché sappiamo che nel bilancio, con i nuovi criteri contabili, si impegnano solo le cifre che ragionevolmente si pensano di poter spendere, anzi lo stanziamento dovrebbe essere addirittura correlato alla reale capacità di spesa. Di conseguenza è possibile che nell'assestamento si andrà a rivedere addirittura al ribasso la cifra.
Dico questo non per fare del pessimismo cosmico leopardiano, ma per dare un'idea del perché abbiamo queste perplessità e criticità, nel senso che va bene la norma, di cui tra l'altro - come ha detto il collega Bertola sinora abbiamo votato favorevolmente gli articoli, però scontiamo comunque una difficoltà di capacità di spesa di questa Regione che non è di oggi, è di ormai molto tempo.
Come ho detto anche su altri provvedimenti, molte nostre proposte di legge vecchie e storiche non hanno la dotazione finanziaria, quindi il fatto di andare a creare nuove leggi con nuova capacità di spesa è forse il dato che ci lascia perplessi. Infatti noi abbiamo detto che avremmo preferito modificare la legge esistente del 2000, perché così non avremmo creato una parte di illusione dicendo: "Mettiamo risorse fresche su un nuovo tema".
Ciò non è una critica distruttiva della proposta di legge e del lavoro che stimiamo, del collega Rossi, perché sappiamo che tutti noi, quando presentiamo una proposta di legge, ci abbiamo lavorato, ci abbiamo messo impegno, ci teniamo e quant'altro. Poi direi che il collega Rossi potrebbe essere soddisfatto, almeno perché le vostre proposte di legge di solito arrivano un po' più facilmente in Aula e vengono votate favorevolmente mentre quelle di opposizione hanno un iter - lo dico in maniera ironica un po' più accidentato.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione degli emendamenti relativi all'articolo 14.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale l'Assessore Ferrari, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale l'Assessore Ferrari, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Consigliere Marrone?



MARRONE Maurizio

Chiedo la votazione per appello nominale sull'emendamento n. 3).



PRESIDENTE

D'accordo.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 3) sul quale l'Assessore Ferrari, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 17 Consiglieri si sono astenuti 25 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 14, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Prima di passare alla votazione dell'intero della proposta di legge n.
227, ci sono richieste di intervento per dichiarazione di voto? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marrone sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio

Prima delle dichiarazioni di voto, visto che, se non sbaglio, si vota prima l'ordine del giorno collegato e poi il testo di legge, volevo chiedere se la Giunta poteva esprimere un parere sull'atto di indirizzo.



PRESIDENTE

Consigliere, occorre prima illustrare l'atto d'indirizzo.
Farei questa proposta. Chiederei all'Aula di procedere alle dichiarazioni di voto, all'illustrazione dell'atto d'indirizzo e al conseguente parere della Giunta, alla votazione dell'ordine del giorno e infine, alla votazione della legge.
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Chiaramente il Gruppo del PD voterà a favore. Colgo quest'occasione anche per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all'importante risultato di oggi.
Ringrazio prima di tutto i Consiglieri del mio Gruppo e della maggioranza, ma anche quei Consiglieri dell'opposizione che hanno condiviso il testo di legge e, nel caso particolare, il Consigliere Bertola che insieme al sottoscritto e al Consigliere Molinari, ha lavorato alla riscrittura dell'articolo sull'Osservatorio.
Un ultimo ringraziamento va ai dipendenti del Consiglio regionale.
Ricordo la dottoressa Jannelli e il dottor Poppi, ma ringrazio tutti coloro.



PRESIDENTE

Un attimo solo Consigliere Rossi.
Chiedo ai Consiglieri di fare un po' di silenzio.



ROSSI Domenico

Ringrazio tutti i dipendenti del Consiglio, sia delle Commissioni che dell'Ufficio legislativo che hanno collaborato in maniera attiva alla stesura di una norma che tutti hanno riconosciuto essere scritta bene.
Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo buon risultato per la Regione Piemonte e i cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio

Avevo già precedentemente annunciato come Fratelli d'Italia la non partecipazione al voto, pur condividendo, e l'ho detto in diverse occasioni, l'impianto della legge e le finalità, ma rispetto al mancato accoglimento dell'emendamento presentato, che cercava di aumentare la dotazione finanziaria, ribadisco che non parteciperemo alla votazione.
Approfitto di questo intervento sperando nell'attenzione di qualcuno della Giunta, perché vorrei chiedere alla Giunta e sottoporre alla maggioranza, in particolare, l'atto di indirizzo, l'ordine del giorno n.
1114 collegato. Un atto di indirizzo che, partendo dal tema dell'usura ricorda che l'usura non è solo un fenomeno che proviene da realtà di criminalità organizzata pura e conclamata, fenomeno colpito in particolare dalla legge, ma è un fenomeno che, ahinoi, viene praticato, anche se in forme diverse, dagli istituti di credito.
Sono tantissimi i correntisti, gli investitori e i cittadini che non sono nemmeno a conoscenza di essere oggetto di interessi contra legem, di capitalizzazione degli interessi passivi, di pratiche anatocistiche da parte delle proprie banche. Non solo per questa ignoranza o per la natura blasonata dei colletti bianchi degli istituti di credito stessi, si deve consentire che questo squilibrio di forze si trasformi in pratiche vessatorie delle banche stesse nei confronti dei consumatori.
Per questo, questo ordine del giorno, di competenza della Regione chiede alla Giunta semplicemente di istituire una campagna di sensibilizzazione e un connesso servizio informativo presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico della Regione Piemonte per consentire ai cittadini interessati di contattare le realtà impegnate nel contrasto del fenomeno dell'usura bancaria. Di fatto, è senza particolari aggravi e oneri per l'Ente regionale, ma serve anche a dare un segnale, dato che la realtà degli istituti di credito, finora, ha vissuto un clima di sostanziale privilegio e impunità, dovuto anche a un'eccessiva e compiacente attenzione di ampie fasce della politica italiana.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente Confermiamo il nostro parere favorevole e il nostro voto favorevole alla proposta di legge, sottolineando una volta ancora l'insufficienza delle risorse finanziarie. Per citare il collega Bono, se non vogliamo fare il più uno nel pessimismo cosmico leopardiano, citiamo un detto piemontese e diciamo "piuttost che nient l'è mej piuttost".
Tuttavia, faremo all'interno del nostro Gruppo, e abbiamo già fatto anche una seria riflessione sull'atteggiamento che, d'ora in poi, terremo su tutte le proposte di legge, come quelle, poco utili, che stiamo vedendo presentate soprattutto dalla maggioranza: doppioni di leggi nazionali o che sono poco più che ordini del giorno e che, soprattutto, hanno dotazioni finanziarie insufficienti.
Come sempre, parliamo in maniera molto chiara, quindi non stupitevi se magari qualche prossima proposta di legge che avrà le caratteristiche che ho appena indicato troverà una forte opposizione da parte nostra.
In Commissione abbiamo tenuto una linea, che era quella di collaborazione e di voto favorevole per tutte le finalità della legge.
L'abbiamo mantenuta in Aula e manteniamo la parola, però ripetiamo e sottolineiamo che leggi con dotazioni finanziarie così insufficienti probabilmente non servono a nulla.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
La parola alla Consigliera Gancia.



GANCIA Gianna

Grazie, Presidente.
Noi non partecipiamo al voto, per quanto già detto nel mio precedente intervento.
Tuttavia, vorremmo fare una proposta e una richiesta, che è già stata avanzata nei tre anni di legislatura. Poiché tutti chiedono risorse per fare in modo che le leggi che vengono approvate possono avere anche una sostanza dal punto di vista finanziario, e poiché crediamo che certi comportamenti della finanza non possano essere lasciati impuniti e quindi che la politica deve riprendere ad assumersi delle responsabilità, vorremmo chiedere di istituire, come ho già fatto, una Commissione d'inchiesta sui famosi derivati che hanno pagato tutti i cittadini piemontesi, in modo veramente vergognoso.
Quindi, prima di fare altre leggi, cerchiamo di risolverle le cose del passato, perché questa è una pagina su cui stenderò un pietoso velo, ma che non possiamo lasciare passare così.
Ricordo un articolo del Corriere della Sera, dove addirittura la Procura diceva...
C'era la difesa di chi aveva sottoscritto i derivati, in cui si diceva che l'attenuante era che chi aveva sottoscritto i derivati non conosceva l'inglese. Questo è quanto è stato riportato all'epoca dal Corriere della Sera.
Non lasciare impuniti questi giocatori della finanza, che giocano sulle spalle dei cittadini, credo che sia comunque prioritario rispetto dell'approvazione di misure che sicuramente sono importanti, perch accendono un faro su situazioni anche drammatiche. Prima occorre però fare luce su quel capitolo che, come ho detto già in precedenza, ha portato a questa situazione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gancia.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Non voglio prendere ulteriore tempo. Intanto tengo a ringraziare il Consigliere Rossi e tutti i colleghi che hanno lavorato a questo testo.
Dico alle opposizioni che qualora queste risorse servissero anche solo a sostenere le spese legali di chi è finito dentro questi meccanismi e ha deciso di denunciarli, credo che sarebbero soldi ben spesi. E dico di più: qualora riuscissimo in fretta a finire questa dotazione finanziaria, credo che ci saranno, visto gli orientamenti, tutte le condizioni per implementare queste risorse.
Dico anche che la tragedia è grande, rappresentata dai casi che, tra l'altro, io e il Consigliere Rossi vi abbiamo ricordato. Sono fatti di ancora 15 giorni fa e testimoniano che, per quanto la Magistratura e le Forze dell'Ordine abbiano fatto un serio lavoro nelle ultime inchieste per trovare qual è la correlazione fra tutto il tema di riciclaggio di denaro sporco, il tema del radicamento della 'ndrangheta, ma soprattutto quali sono i fenomeni di usura e di estorsione che sono dietro questi meccanismi la situazione resta grave. Ricordo che la Magistratura ha detto che la gran parte delle interviste e delle dichiarazioni iniziali e poi delle prime deposizioni dei testimoni sono tutte ritrattate. Erano, ricordo, tutte su questo tema, cioè il tema dell'estorsione e del prestito di denaro anche tramite usura.
Per questo spero che questi cittadini non si sentano più indifesi spero che questa dotazione finanziaria serva anche per sostenere non solo le spese legali, ma un processo per cui se chiediamo alle persone di stare nella legalità, di non finire in quei circuiti o di denunciare quando vengono imbrigliati in quelle tele, spero che l'Amministrazione non solo sia a loro fianco sostenendo le spese legali, ma sappia anticipare.
Per questo, e lo dico al Consigliere Marrone, sosterremo anche quell'ordine del giorno, cui diamo un parere positivo come maggioranza perché è chiaro che c'è anche tutto un lavoro da fare dentro le istituzioni bancarie. Credo che i nostri sportelli possono essere utili per fare questo lavoro.
Per questo, come Sinistra Ecologia e Libertà, voteremo a favore dell'intero testo di legge.



PRESIDENTE

Grazie, collega Grimaldi.
Non ci sono altre dichiarazioni di voto.
Consigliere Marrone, posso dare per illustrato l'ordine del giorno n.
1114 che la vede come primo firmatario e che ha come oggetto "Servizio di tutela dalla usura bancaria".
La parola al Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Io avevo chiesto il parere della Giunta, per avere un'idea di come si sarebbe espressa la maggioranza.
Volevo capire se la Giunta volesse aggiungere qualcosa a quanto già detto dal collega Grimaldi o se si riconosce semplicemente nel suo annuncio di voto favorevole.
GRIMALDI Marco (fuori microfono) Parlavo a nome della maggioranza.



MARRONE Maurizio

Perfetto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrari.



FERRARI Augusto, Assessore alle politiche sociali

Il parere della giunta è favorevole.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento sull'atto di indirizzo del Consigliere Marrone? Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1114, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla votazione finale della proposta di legge n. 227.
Indìco la votazione per appello nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato SÌ 31 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Comunicazioni della Giunta regionale inerenti a "Obblighi vaccinali e ricadute conseguenti all'approvazione del decreto legge adottato dal Governo"


PRESIDENTE

Come avevo accennato in mattinata, possiamo passare alla prosecuzione del dibattito sulle comunicazioni della Giunta relative ad "Obblighi vaccinali e ricadute conseguenti all'approvazione del decreto legge adottato dal Governo", per il quale si è reso disponibile l'Assessore Saitta.
Nella seduta del 30 maggio l'Assessore Saitta ha svolto comunicazione relativamente al punto in oggetto. Sono poi seguiti - e lo ricorderete gli interventi dei Consiglieri Grimaldi e Bono e delle Consigliere Frediani e Batzella. Abbiamo ancora iscritti a parlare i colleghi Vignale e Allemano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
È evidente che la discussione, dopo le comunicazioni avvenute una settimana fa, non è semplice. Io credo però che su questo tema, che è delicatissimo, siano importanti un po' di pragmatismo e anche la libertà di pensiero.
Premetto infatti che ho due figli e che sono entrambi vaccinati, per i vaccini obbligatori e anche per altri. Però, la cosa singolare di questo Paese - e anche della posizione che hanno assunto sia il Ministro sia il centrosinistra con gli orientamenti che ha preso - è che sembra che in Italia - e non è la prima volta che capita - si possa discutere di tutto: della libertà di morire, di drogarsi e di ogni tipo di libertà e di autodeterminazione; poi nascono dei totem e dei tabù, per cui oggi non è possibile mettere in discussione non l'utilità dei vaccini - perch ovviamente la semplificazione sarebbe troppo facile, anche se è una semplificazione che è stata più volte ricercata - ma l'utilità del provvedimento del Governo; e anche l'utilità delle proposte di legge che giacciono in Consiglio regionale.
Noi, infatti, abbiamo alcuni dati certi e alcuni interrogativi che ci poniamo. Allora, il dato certo è che non vi è alcun Paese europeo che ha 12 vaccini obbligatori. E se noi passiamo dai quattro ai 12 improvvisamente questa non è solo una questione di "effetto gregge", perché credo che noi perseguissimo l'effetto gregge e che i nostri timori fossero legati a quelle malattie per le quali c'è una necessità di vaccino - quest'anno il morbillo è stato uno dei temi su cui si è più discusso - che poi invece non si è praticato. Al contrario, noi passiamo da quattro a 12 senza evidenze scientifiche.
Si dirà: "No, non è vero: i vaccini servono e non si può dire che non vi sono evidenze scientifiche". No, lo si può dire perché non io ma l'Assessore Valpreda e il dottor De Micheli quando faceva il Direttore alla sanità di questa Regione - e oggi, se non ricordo male, fa ancora il Vicedirettore e il Dirigente del Settore di medicina territoriale - in quest'Aula e in Commissione asserivano in più occasioni, a proposito di menigococco di tipo B, Sars, epidemia derivante da Aviaria - e lo asserì anche l'Assessore Saitta qualche mese - un aspetto che a me, che non sono un medico né una persona che si occupa di professioni sanitarie, salvo per il ruolo che svolgo, sembra di buonsenso: è importante e determinante l'intervento vaccinale di massa nel momento in cui c'è una necessità di intervento? Faccio un esempio banale, così lo ricordo anch'io per facilità: il vaiolo. Ognuno di noi - cioè tutti quelli che hanno la mia età o più della mia età - è stato vaccinato per il vaiolo. Perché? Perché in quel momento il vaiolo, la difterite e il tifo erano un problema, per cui era necessario vaccinarsi. A un certo punto non è stato più fatto il vaccino per il vaiolo perché non era più un problema da un punto di vista della diffusione, per cui era inutile iniettare all'interno di un corpo un vaccino visto che quella malattia non c'era più.
Questo ci è stato sempre detto, tant'è che l'Assessore Saitta, quando ha risposto a più interrogazioni che il collega Graglia ha presentato - se non ricordo male - rispetto al meningococco di tipo B, ha affermato un aspetto di nuovo condivisibile a proposito di questa modalità: non si è intervenuti con una vaccinazione di massa perché si riteneva che non vi erano più le condizioni, non soltanto di tipo economico ma di tipo medico per cui era necessario operare una vaccinazione di massa a tutti i minori o agli under 14. Questo è quello che per molti anni non il centrosinistra vivaddio, ma la comunità scientifica nazionale e internazionale ci ha detto: si vaccina quand'è necessario o quando c'è un'ipotesi di epidemia pandemia, ecc.
Ora, abbiamo evidenze scientifiche che i vaccini indicati dal Ministro siano indispensabili perché ci sono epidemie di massa? No. Abbiamo altri Paesi europei che introducono l'obbligatorietà per 12 vaccini? No. Abbiamo coscienza e conoscenza - e questo è il dato che da Consiglieri regionali ci interessa maggiormente - di quale sarà la spesa preventivata rispetto ai vaccini e di quali saranno i tempi di intervento? È infatti assolutamente evidente, diventando questo un obbligo senza il quale non si può iscrivere i figli alle scuole dell'infanzia o ai nidi, e avendo un richiamo formale rispetto alla scuola dell'obbligo, che si debba sapere non solo quanto quest'operazione costa - perché costerà - e dove leviamo delle risorse perché non mi risulta che nel decreto si sia investito un miliardo di euro per le Regioni italiane per dare copertura economica alla spesa dei nuovi vaccini, né mi risulta che le case farmaceutiche regalino allo Stato italiano, com'è normale che sia.
Ma occorre un chiarimento anche rispetto alle tempistiche perché, in particolar modo rispetto agli otto vaccini che non erano neanche "consigliati" in questa Regione, è assolutamente ovvio, se dal 1° luglio parte la trafila per le prenotazioni, ed è facile pensare che l'11 settembre, essendoci l'estate di mezzo, per un numero considerevole di bambini - fermiamoci a quelli per cui scatterebbe l'impossibilità di iscrizione, quindi fermiamoci a quelli fino ai cinque anni - si dovrà avere la possibilità di avere in mano uno strumento per dire: "Io volevo effettuare il vaccino, ma non l'ho potuto fare, perché il Servizio Sanitario Regionale non è stato in grado, in questi tre mesi, di vaccinare mio figlio".
C'è, poi, un ultimo tema riguardante l'intervento relativamente alla segnalazione dei genitori sulla non vaccinazione e all'ipotesi di radiazione per i medici che non intendono svolgere questa attività, perch davvero questo è un Paese singolare: vi è libertà su tutto, a volte fin eccessivamente, ma in alcuni casi no, perché si tratta di un tema particolarmente delicato.
Io ritengo che la segnalazione nei confronti del genitore che non può o non intende vaccinare, così come l'ipotesi di radiazione, siano davvero aspetti estremamente significativi, che non hanno pari, rispetto alla normativa.
In tal senso, non appena discuteremo la norma regionale, interverremo allo stesso modo rispetto alla responsabilità, perché questo non può essere un Paese per cui, se vivi in un campo rom, puoi non essere vaccinato, non avere un minimo di prestazioni di sicurezza sanitaria e di igiene, puoi far accattonare tuo figlio, puoi fare qualunque cosa, mentre se vivi all'esterno di un campo rom hai una serie di obblighi. Se sei un rifugiato non hai una serie di doveri; se, invece, sei un cittadino di "serie A", hai tutta un'altra serie di doveri. Perché l'effetto gregge vale per tutti, e non si tratta solo di un aspetto di effetto gregge.
Io mi preoccupo di più che ci sia un obbligo reale ed esercitato, per esempio la scolarità, e ci sia, di conseguenza, anche un obbligo alla salubrità e alla sanità di quei minori, perché vaccinati, ma soprattutto e concludo, perché ho superato il mio tempo - inviterei nessuno a fare un ragionamento che sia il "bianco" e il "nero", perché in questi giorni anche sulle pagine dei giornali, il ragionamento è stato "bianco" e "nero".
Cioè chi ha provato a mettere in discussione il decreto, non il sacrosanto utilizzo e utilità dei vaccini, sembra il "no vax", sembra un retrogrado che vive in una dinamica e in una situazione in cui ciò non è consentito.
Invito qualche collega a leggersi i bugiardini (giusto per chi dice che non è possibile che esista una controindicazione, qualunque farmaco ce l'ha) dei 12 vaccini.



PRESIDENTE

La invito a chiudere.



VIGNALE Gian Luca

Se leggete i bugiardini, vedrete cosa portano i vaccini, anche nelle cause più rare.
Io non sono contrario, ma nessuno può dire che la scienza o anche ci che c'è scritto sono menzogne. Non sono menzogne: la vaccinazione è una cosa utile, ma in alcuni casi delicata.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Allemano; ne ha facoltà.



ALLEMANO Paolo

Grazie, Presidente.
Il Gruppo del PD è soddisfatto di come si è evoluta questa complessissima materia a livello nazionale, ed è anche soddisfatto del ruolo che ha l'Assessore Saitta nella sua funzione di coordinatore delle politiche sanitarie nella Conferenza Stato-Regioni.
Siamo sicuri che la sua opera continuerà e riuscirà a fare in modo che il decreto attuativo diventi un'occasione d'incontro, dove la responsabilità delle famiglie si incontri con la responsabilità di chi ha in mano le politiche di salute pubblica. Quindi, non certamente un momento dove si va a una prova di forza, ma un momento dove le due responsabilità nell'interesse dei minori, si sommano. Ne siamo convinti e siamo certi che ci sarà una posizione univoca dei due Ministeri coinvolti (Istruzione e Salute).
Noi siamo convinti della bontà di questa posizione, perché intanto quando sento dire che non siamo in emergenza, mi viene da pensare cosa accadrebbe ai decisori pubblici nel momento in cui l'emergenza fosse in atto: come minimo verrebbero a chieder loro dov'erano quando c'era da fare della prevenzione. E soltanto un irresponsabile può negare che i vaccini non siano uno dei pilastri della medicina preventiva. Ovviamente, nel momento in cui si manifestasse un'emergenza infettiva, noi avremmo le mani legate, perché non avremmo armi efficaci nei confronti dei virus, quindi sarebbe troppo tardi.
Parliamo di prevenzione: quanto volte abbiamo lamentato il ruolo marginale che ha la prevenzione nelle politiche della salute e oggi siamo qui a dire che si può prendere tempo perché tanto l'emergenza non è in atto. Questa mi sembra una posizione assolutamente da combattere.
Poc'anzi il Consigliere Vignale raccomandava la lettura dei bugiardini ma io vado anche oltre: sappiamo che ci sono 21.658 segnalazioni di effetti avversi possibili, segnalati tra il 2014 e il 2016. Questa è una misura di quanto sia attento il nostro sistema di sorveglianza, ma noi abbiamo, da un lato, 21.658 possibili effetti collaterali, dall'altro (e non lo dico io lo dice l'OMS) 500 milioni di vite salvate nel secolo scorso.
Quindi, mi sembra evidente che non possiamo mettere tutto sullo stesso piano.
Aggiungo che non allocare correttamente le risorse della sanità, in questo caso facendo un'efficace politica di prevenzione con i vaccini, vuol dire non attendere alle sfide della sanità. Sappiamo che ci sono 43 nuovi farmaci che possono cambiare la vita dei pazienti oncologici e dei pazienti affetti dalle malattie degenerative; sappiamo cosa vogliono dire i nuovi LEA, quante aspettative hanno indotto, ma anche quanti costi. È di tutta evidenza che, se noi non agiamo e lasciamo che si aprano delle voragini per un ritorno di malattie che abbiamo contrastato nel secolo scorso, non attenderemo a questi nuovi bisogni sanitari e quindi saremo, per la seconda volta, dei pessimi allocatori delle risorse in materia di politica della salute.
Se c'è un'emergenza oggi, secondo me, è nel relativismo scientifico nel fatto che si vuole mettere in discussione anche la cosa più ovvia. Non sono io, ma è Piero Angela che dice che la velocità della luce non è oggetto di un campionamento sui social media, ma è un fatto acclarato scientificamente, così come il fatto che la terra non sia piatta, ma sia rotonda, quindi concludo auspicando che si vada nella direzione di un corretto rapporto tra scienza e politica e di una somma di responsabilità tra le responsabilità genitoriali e le responsabilità del decisore pubblico, perché i nostri figli non vivono nella stanza dei bambini, ma vivono in comunità. Di conseguenza, ci deve essere qualcuno che a questa comunità pensa.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Monaco.



MONACO Alfredo

Grazie, Presidente.
Sul tema mi sembra che sia innescato da anni, ormai, una discussione su tutto e quella dei vaccini, ovviamente, non poteva non alimentare le contrapposizioni che devono necessariamente nascere e, il più delle volte nascono su discussioni mediatiche, probabilmente anche per colpa di chi esercita delle professioni che dovrebbero essere esercitate con serietà, e qualche volta non sempre lo fa.
Nei giorni scorsi abbiamo letto e sentito di un signore che curava le persone, in malattie anche importanti come la SLA, semplicemente con il digiuno, fino a farle morire. E poi è venuto a raccontarci che il dato scientifico era che lui ha visitato centinaia di persone. Non ci ha detto il sistema di reclutamento di questi pazienti né esattamente quanti fossero, l'età o altre condizioni favorenti, chi ha valutato l'esito della terapia, laddove ci fossero altre terapie assunte.
Quindi, credo sia una cattiva scienza, perché se poi l'opinione pubblica ascolta un signore che, dall'alto della sua laurea o presunta tale, viene a raccontare che lui ha curato centinaia di persone con esito felice e una è morta perché l'ha messa a digiuno, mi viene da ricordare un film di Totò, nel quale chiedeva al suo fedele servitore "a Sarchiapone gli hai dato da bere?", perché per risparmiare il fieno non gliene dava. E la risposta è stata: "Sì, gli ho dato da bere, ma poi è morto. Mannaggia adesso che si stava abituando solo a bere, è mancato Sarchiapone". Quindi è cattiva scienza quella di dire che ci sono centinaia di casi, ma di non dire come succede.
Oggi abbiamo, da un lato, chi vanta il credito di raccontarci che ha il diritto di autodeterminarsi per quanto riguarda la sua persona e, peggio ancora, su suo figlio minore e di decidere quello che deve fare dimenticandosi probabilmente, nella sua libertà, di essere un soggetto appartenente a una comunità. Quindi, nell'ambito di una comunità l'assunzione di responsabilità decide anche per gli altri.
Io sento in Aula o in vari ambiti raccontare che bisogna aspettare che ci sia un'emergenza vera, altrimenti si stanno soddisfacendo gli interessi di chi non si sa, né come, dove e quando. È vero che i bugiardini raccontano (e lo dice la parola stessa, perché è improprio definirli bugiardini) certe cose, ma perché prudenzialmente su quei fogli viene registrata la chimica ben dosata e il corretto uso dei farmaci. Ci raccontano di una storia, cioè che potrebbero avvenire degli effetti avversi. In realtà poi sono modesti e casi sporadici, ma in giro si raccontano storie e leggende, purtroppo, o meno male, non verificate o non verificabili di condizioni cliniche piuttosto gravi correlate alla somministrazione di farmaci o di sostanze come i vaccini.
Vorrei ricordare che le vaccinazioni hanno salvato milioni di vite.
Visto che internet racconta solo e sempre la verità, inviterei tutti ad andare a visitare un sito americano che fa un esercizio molto interessante: il calcolo della quantità di vite salvate dalle singole scoperte dell'uomo.
Tra le prime viene citata quella di colui che ha scoperto i fertilizzanti chimici, del chimico tedesco che ha messo insieme dei prodotti per inquinare anche, forse, la terra e darci la possibilità di alimentare una quantità di popolazione tale che lo pone ai primissimi posti.
Poi tutta la scaletta è attribuita a soggetti che hanno lavorato intorno ai vaccini, facendo un calcolo. Non mi chiedete come, ma internet dice sempre la verità; evidentemente hanno calcolato la quantità di vite salvate da ogni singola ricerca, ogni singola scoperta od ogni singolo vaccino. Si parla di centinaia di milioni, se non miliardi di soggetti. È carina questa ricerca che hanno fatto in America, l'hanno pubblicata e c'è un ricalcolo continuo di queste ricadute.
Vorrei ricordare che in Italia oggi abbiamo un focolaio, in particolare in Piemonte, di morbillo; si racconta che una volta le mamme mettevano insieme i bambini proprio per fargli prendere le malattie esantematiche.
All'epoca, forse, non si conosceva nemmeno - e per fortuna nemmeno oggi perché è piuttosto rara - l'incidenza di complicanze gravi. Il morbillo è una malattia che trascorre quasi con terapia sintomatica, si prescrive il riposo, ma, ahimè, se questo virus decide di fare i capricci e prende delle strade non propriamente usuali (per fortuna in pochissimi casi) subentra l'encefalite morbillosa. Io auguro a nessuno di vedere e di capire che cos'è l'encefalite; si parla tanto della meningite, di quella da meningococco dalla quale si riesce anche, in qualche caso, a venire fuori senza reliquari, ma, ahimè, quella morbillosa il più delle volte comporta esito infausto.
Quindi, significa che necessariamente le case farmaceutiche, le aziende o chiunque produca e si impegni sui farmaci e sulle attività di tutela della collettività e della salute dovrebbero farlo, non si sa bene perch a titolo gratuito. Certamente il mercato c'è, come la capacità di trattativa, di discussione e di entrare nel merito.
Mi sembra che sia stata fatta un'operazione di libertà, per una volta tanto si lasciano delle libertà: "Sei libero di non vaccinare tuo figlio.
Ti consento di farlo a un costo che ci permetterà, anche se in minima parte, di coprire gli eventuali danni che farà ad altri. Mi paghi una sanzione, una multa." Io la metterei a titolo compensatorio per sanare quel diritto, laddove il compagno di classe o di banco o la collettività trova dei soggetti che hanno quella malattia e che l'hanno contratta per tutelare la libertà di un individuo, il cui figlio non può decidere.
Aggiungerei che al diritto allo studio andrebbe aggiunto anche il dovere allo studio, perché non mi risulta che ci sia una sanzione per chiunque mandi i figli a scuola solo ed esclusivamente a scopo sociale perché non sanno cos'altro farne, mentre la mission scolastica dovrebbe essere il diritto allo studio e non il diritto a "essere guardato" da qualcuno che non siano i genitori o la famiglia perché impegnati.
Torniamo sul tema vaccini. Il sistema di vigilanza in Italia è piuttosto solido, robusto, efficace e pronto a reagire. L'unica pecca che potrebbe essere rilevata, ed è stata già sottoposta all'attenzione attraverso gli esperti del Ministero, è che l'eventuale segnalazione di una reazione avversa ha un meccanismo un po' complesso per quanto riguarda la registrazione. Quindi, ci potrebbe essere una sottostima di reazioni avverse. Reazioni avverse che restano sostanzialmente, per tutti i tipi di vaccini, sempre le stesse: la sede di inoculazione, quindi la febbricciola il dolore locale che molti conoscono bene.
Però mi domando: perché tutta questa guerra rispetto alla prevenzione? O dobbiamo curare qualcosa che non è curabile, l'ha detto bene il collega Allemano da un lato: dobbiamo aspettare cosa? Che ci siano le patologie in atto? Ma se sono virali, non le curiamo. Oppure dobbiamo aspettare delle malattie batteriche, e io l'ho vissuta in prima persona quando, anni fa fecero passare quella che era una malattia per le cozze allevate nel Tirreno e invece non era esattamente così. Ci siamo trovati il "vibrio el tor" nel Meridione, in particolare a Napoli, e ci furono le vaccinazioni di massa.
Caro Assessore, le chiederei di verificare quanto è costata alla collettività tutta quella vaccinazione di massa negli stadi e nei palazzotti dello sport. E lì nessuno ha "banfato" o ha detto "Dio, quanti soldi!". Ma non è che è stata un'invenzione per far spendere - lo dico polemicamente - e far guadagnare tanti soldi alle case farmaceutiche con qualche meccanismo che forse è ignoto? Certo, furono contati dei morti in un Paese civile come l'Italia.
Su malattie importanti e soprattutto per quanto riguarda il discorso preventivo, credo che per una volta si stia facendo un lavoro fatto bene. È migliorabile? Certamente! Forse sono troppi i vaccini che si stanno mettendo in essere e a disposizione della collettività e additiamo gli altri Paesi dell'Europa come quelli che non lo fanno. Scusate, faccio una domanda: non è che l'Europa può essere sempre guardata come il modello di riferimento ideale. Potremmo per una volta essere noi il modello di riferimento per qualcosa? Se nei Paesi europei decidono di adottare tutte le tecniche di morte assistita o, chiamandola pure come va chiamata, eutanasia a pagamento e li guardiamo come dei modelli positivi - non da parte mia, ovviamente - poi devo guardare di nuovo all'Europa positivamente, perché non vaccina le sue popolazioni. E ha delle motivazioni anche logiche e scientifiche per farlo o non farlo.
Sul nostro territorio credo che l'operatore pubblico abbia il dovere non di tutelare le libertà dei singoli, ma di tutelare la collettività.
Un'azione preventiva va fatta, va fatta con una buona scienza, con un sistema di vigilanza che in Italia è molto solido e robusto.
Credo che questa sia la strada giusta. La cattiva informazione, la cattiva cultura genera delle opinioni che vanno poi contro le collettività.
Per quanto riguarda il tentativo di autodifendere una libertà che, forse non esiste sul fatto di non vaccinarsi individualmente, credo sia corretto il meccanismo di introdurre dei sistemi sanzionatori o di compensazione del danno che si arreca alla collettività.
Va bene procedere su questa strada e, auspicando di fare sempre una cultura migliore sull'argomento, suggerirei di verificare, ma già lo stanno facendo, i sistemi di registrazione di eventuali reazioni avverse, che rimangono pur sempre limitate a fronte di milioni e milioni di casi registrati in tutto il mondo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Intervengo su quest'argomento sperando che non ci siano fraintendimenti come quelli che ci sono stati in Commissione quando sono intervenuto perché, se ho segnalato che obbligare alla vaccinazione non è il modo migliore per convincere le persone e le famiglie a vaccinare i propri figli, non vuol dire che il sottoscritto sia contrario alla vaccinazione.
Viceversa, ritiene le vaccinazioni un presidio sanitario importantissimo d'altra parte, ritiene che questa vicenda del decreto Lorenzin non abbia giustificazioni, perché in Italia - come dicevano alcuni colleghi prima non sono presenti situazioni di epidemia o pandemia che giustifichino una vaccinazione di massa obbligatoria quale che fosse l'emergenza sanitaria nazionale.
A mio parere, le emergenze sanitarie ci sono, ma sono altre, perch purtroppo in questi anni è avvenuta una valutazione esclusivamente finanziaria della sanità, che ha portato a un definanziamento della sanità pubblica e a delle grosse problematiche sul fronte sanitario anche in Piemonte. In ogni caso, sicuramente non è questa l'emergenza sanitaria; se andiamo a vedere i dati, l'emergenza sanitaria può essere la spesa out of pocket dei cittadini italiani, che ormai spendono molto (siamo secondi solo agli Stati Uniti come spesa out of pocket), oppure le famiglie che rinunciano a fare visite e a fare screening perché non hanno più i soldi per fare questo importante tipo di interventi sanitari.
Allora credo che, se ci fossero delle risorse, andrebbero investite su questo fronte, non su patti della salute definanziati in continuazione perché non conta più la salute, ma conta il dato finanziario (in questo caso, in altri casi ovviamente i soldi si trovano sempre, quando si parla di banche o cose affini).
Mi voglio concentrare su un dato: l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) finalmente ha partorito i dati sugli effetti collaterali. Finalmente abbiamo potuto scoprire che i vaccini provocano degli effetti collaterali gravi (sono dati ufficiali) e li causano, tra l'altro, nei bambini sotto i due anni (l'80 per cento degli effetti collaterali gravi è concentrato nei bambini sotto i due anni) che devono fare una vaccinazione esavalente. Si è scoperto che questa vaccinazione, di fatto, è resa praticamente obbligatoria per motivazioni commerciali di una multinazionale, ma non per motivazioni di obbligatorietà, perché fino a oggi non c'era un obbligo di esavalente. L'altro 20 per cento di questi effetti collaterali riguarda bambini superiori ai due anni. La situazione è questa.
Ma quello che lascia veramente perplessi e crea un grosso punto interrogativo sulla farmacovigilanza italiana è la dichiarazione dell'allora Presente di AIFA, Luca Pani, il quale ha detto che nel 2015 è stata dedicata particolare attenzione all'attività volta a garantire maggiore trasparenza e vi è più tempestività nel registrare le informazioni di farmacovigilanza. Il fatto relativo agli effetti collaterali gravi (quindi bambini che sono finiti in ospedale per vaccinazioni) è cresciuto in modo esponenziale nel momento in cui AIFA ha dedicato particolare attenzione a questo tipo di effetti collaterali. Allora questo lascia veramente perplessi sulla serietà della farmacovigilanza italiana.
Perché il Presidente di AIFA ha dovuto dichiarare: "Abbiamo dovuto fare particolare attenzione sulla trasparenza della gestione di questi dati"? E perché, in conseguenza della sua attività, questi dati sono cresciuti in modo esponenziale? I casi sono due: o è cambiato qualcosa nei vaccini e sono aumentati gli effetti collaterali gravi, oppure non è cambiato nulla ma sono aumentate le registrazioni. E perché sono aumentate le registrazioni solo dopo che il Presidente di AIFA è intervenuto? Questo è grave, è una grave carenza. Si vuole nascondere qualcosa? Si ha difficoltà a fornire questi dati? Guardate, i cittadini sono disposti a vaccinare i loro figli per dare sicurezza anche ai figli degli altri, sono tutti disposti a farlo, ma quando non c'è la chiarezza, quando non c'è la trasparenza, quando si fa fatica a ottenere cose che in altri Paesi sono di dominio comune, questo crea delle difficoltà alle famiglie. Allora nascono i complottismi, nascono chissà quali pensieri. Ma vogliamo fare una gestione chiara e trasparente di queste cose? Perché il Presidente dell'AIFA ha dovuto fare queste dichiarazioni pubbliche? Per quale motivo? Per quale motivo l'Italia ha una farmacovigilanza conciata in questa maniera, per cui deve intervenire il Presidente dell'AIFA? Perché si ha difficoltà a ottenere la visione di questi dati? È questo che crea il complottismo e la difficoltà a vaccinare.
Aggiungiamo poi l'approccio completamente sbagliato da parte della politica, che fa nascere un sospetto, avvalorato anche da numerosi esperti che l'hanno dichiarato pubblicamente su articoli di stampa scientifica in cui hanno detto: "Questo decreto nasce purtroppo anche per una motivazione politica, che è quella di mettere in difficoltà il Movimento 5 Stelle". Si pensava, con questo decreto, di mettere in difficoltà il Movimento 5 Stelle, purtroppo. E questa dichiarazione l'hanno fatta esperti nel settore di notevole peso.
Ma è possibile che l'Italia deve essere conciata in questo modo? Ma non si può dare alle iniziative politiche un maggiore buonsenso? Non si pu avere maggior buonsenso? Cribbio! I dati sulla farmacovigilanza sono l'abbiccì della farmacologia! Ma guardate che dei farmaci vengono ritirati nel mondo! Ci sono stati anche casi di corruzione che hanno portato a dire che un antinfiammatorio dava protezione cardiovascolare rispetto a farmaco antinfiammatorio COX-2 innovativo e poi al successivo ritiro. Ma le conosciamo queste vicende! Guardate che, se non c'è una farmacovigilanza trasparente, chiara precisa, che dà dei dati puntuali, si creano dei grossissimi punti interrogativi in tutti. Se poi viene fatto in modo così assurdo un decreto che ha una gestazione lunghissima, che è una forzatura politica - è palesemente una forzatura politica - per mettere in difficoltà un'altra forza politica, ma cosa c'entra la politica nella sanità? Cosa c'entra Assessore Saitta? Cosa c'entra la politica nella sanità? Fate delle scelte per il bene comune, non delle scelte politiche! Almeno in questo settore, Assessore! È così, ma queste dichiarazioni le avete lette? Ma perché il Presidente dell'AIFA deve fare queste dichiarazioni? Ma che Paese è questo? Veramente pensate di governare l'Italia in questo modo? Io sono allibito!



PRESIDENTE

Mancano pochissimi minuti alle ore 13, quindi possiamo chiudere la seduta.
Riprenderemo oggi pomeriggio i vari interventi proseguendo sul tema dei vaccini per poi passare alle comunicazioni del Presidente Chiamparino.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.55)



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