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Dettaglio seduta n.221 del 12/04/17 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 10.03)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Caputo, Cerutti, Conticelli, Ferraris, Ferrentino e Pentenero.


Argomento: Fondo di previdenza dei Consiglieri

Esame proposta di legge n. 244 inerente a "Misure di trasparenza in materia di assegni vitalizi"


PRESIDENTE

Come concordato nella Conferenza dei Presidenti, visto che abbiamo licenziato adesso la proposta di legge n. 244, inerente a "Misure di trasparenza in materia di assegni vitalizi", di cui al punto 4) all'o.d.g.
con l'accordo unanime di tutta l'Aula, inizierei con l'esame di tale provvedimento.
Chiaramente, questi minuti non calcolati - saranno cinque - chiedo gentilmente al Presidente Gariglio se possono essere sottratti dal tempo della maggioranza, e così faremo.
Grazie, Presidente Gariglio.
Per quanto riguarda l'illustrazione, la darei per svolta, per non togliere spazio e tempo. Comunque, l'obiettivo di questo progetto di legge è finalizzato a completare la trasparenza in materia dei costi della politica. Quindi, sarà possibile pubblicare tutti i dati dei Consiglieri che hanno optato per il vitalizio, i dati dei colleghi che hanno optato non per il vitalizio, ma per la restituzione, e i dati di quei colleghi che hanno rifiutato vitalizi e restituzione.
Procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3, come modificato in Commissione.
Il Consiglio approva.
Do atto del voto favorevole del collega Andrissi, che non è riuscito a votare.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione per appello nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 237, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2017-2019"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 237, di cui al punto 3) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 80) presentato da Porchietto, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Scusi, Presidente, è già partito il contingentamento dei tempi?



PRESIDENTE

L'ho detto prima, però c'è anche la generosità del Gruppo di maggioranza: non saranno i cinque o i dieci minuti o il quarto d'ora o la mezz'ora.
Prego.



PORCHIETTO Claudia

Ieri, l'emendamento precedente che è stato presentato dai colleghi della Lega aveva comunque lo stesso oggetto del nostro emendamento. Il tema è la variazione della legge regionale n. 11/2009 sulla promozione della conoscenza del patrimonio linguistico piemontese.
Noi sappiamo che, anche nel momento in cui, a ottobre 2016, venne modificata questa legge, il Consiglio regionale diede correttamente ampia enfasi alla rivalutazione di questa normativa, che non è soltanto una tutela del patrimonio linguistico, ma attraverso questo è anche possibile accedere a una cultura che può fare turismo.
Riteniamo che per poter fare questo, stante che la modifica normativa passò con l'unanimità e la condivisione dei colleghi anche della maggioranza, sia però oggi opportuno dare un'adeguata copertura economico finanziaria a tale norma.
Pertanto, già ieri c'era un emendamento presentato e io mi permetto di sottolineare, in particolare al Vicepresidente Reschigna, in quanto Assessore al bilancio, che non ci si aspetta che, chiaramente, entrambi gli emendamenti vengano eventualmente accolti e finanziata l'iniziativa. Per dall'accogliere due emendamenti, che complessivamente, anche se su due capitoli diversi, portano a un finanziamento della normativa su un milione e sei, a non fare nulla, credo ci possa essere una buona via di mezzo per permettere una tutela, quella delle tradizioni e del patrimonio linguistico in Piemonte, che riteniamo importante, ma che - mi permetto di sottolineare non riguarda soltanto la lingua piemontese...



PRESIDENTE

Colleghi, gentilmente, vi chiedo silenzio a titolo di cortesia.



PORCHIETTO Claudia

Ma riguarda comunque un insieme di lingue minori che hanno fatto in questi anni valere le loro iniziative sia di carattere linguistico che di carattere culturale.



PRESIDENTE

Grazie.
Io vado avanti, perché, magari, voi vi volete concentrare non su tutti gli emendamenti, ma su quelli che ritenete più opportuni. Quindi gli emendamenti che chiamo li do per illustrati, ma quando voi avete la necessità di intervenire, alzate la mano.
Emendamento rubricato n. 13) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Intervengo molto rapidamente.
Presidente, le chiedo se, per cortesia, quando dice il numero pu aggiungere il nome del primo firmatario.



PRESIDENTE

Certo.



BERUTTI Massimo

Questo emendamento chiede di inserire circa mezzo milione di euro per le spese di funzionamento e lo svolgimento di attività del Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso. Comunque, è una rete, sono strutture molto importanti a livello piemontese, e credo possa avere un senso la possibilità di valorizzarle e di restituirle a quello che era comunque un patrimonio locale di assoluto livello e, soprattutto funzionale.
L'auspicio è che in questa sessione, ma anche eventualmente per il futuro, ci sia un'attenzione da parte del Vicepresidente in merito a questa tematica.



PRESIDENTE

Grazie, collega Berutti.
Emendamento rubricato n. 160) presentato da Frediani, Andrissi, Batzella Bertola, Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

L'emendamento n. 160) chiede una cifra piccola di 50 mila euro per le prossime tre annualità per un capitolo destinato al contributo alle associazioni di musica popolare iscritte all'albo, quindi quelle previste nell'ambito della legge n. 38/2000, l'articolo 8 della legge n. 23 del 2015.
Abbiamo parlato in Commissione dei fondi destinati a questo tipo di attività e associazioni e, nell'ambito della legge, abbiamo individuato delle problematiche, nel senso che già si prevede che queste leggi non avranno adeguato finanziamento. Dal momento che riteniamo che queste associazioni svolgano, comunque, un ruolo importante nel mantenimento delle tradizioni e nella conservazione di un certo tipo di cultura, riteniamo sia necessario continuare a consentirne la sopravvivenza.
Attraverso questo emendamento chiediamo che ci sia la garanzia di disponibilità di risorse non solo per poter organizzare spettacoli, quindi mantenere viva l'attività, ma anche per l'acquisto degli strumenti musicali, che sono la materia con cui queste associazioni lavorano e possono portare avanti le loro attività.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
Emendamento rubricato n. 162) presentato da Frediani, Andrissi, Batzella Bertola, Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Anche questo è un emendamento che ritorna ad ogni bilancio, che riproponiamo anche per portare l'attenzione su questi soggetti che sono attivi sul nostro territorio e svolgono una funzione importantissima, una funzione di coesione culturale e una funzione che consente di poter coinvolgere cittadini che si trovano in riposo, in quiescenza, ma non solo perché i corsi dell'Università della terza età - è di questo che stiamo parlando - o delle tre età, sono corsi aperti anche a cittadini che la terza età non l'hanno ancora raggiunta.
Sicuramente la funzione di questi soggetti è una funzione importante che, a nostro avviso, va sorretta e sostenuta, come previsto dalla legge regionale n. 47 del 1997. Anche qui si tratta di una cifra esigua, di un investimento che, sicuramente, ha delle ricadute notevoli sul territorio soprattutto nei piccoli centri dove queste università svolgono delle attività molto frequentate e molto apprezzate dai cittadini.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
Emendamento rubricato n. 163) presentato da Frediani, Andrissi, Batzella Bertola, Bono, Campo, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Questo emendamento consiste in 50.000 euro su ogni anno del triennio per un contributo, ci tengo a precisarlo, per le Officine del Museo Ferroviario. Sono soldi che sono volti a mantenere le strutture e a finanziare l'attività, svolta gratuitamente, di restauro e recupero degli antichi locomotori, degli antichi veicoli che, come ricordiamo anche dal lavoro svolto dall'Assessorato ai trasporti, sono molto interessanti per quanto riguarda l'esercizio di linee ferroviarie turistiche.
Si tratta, essenzialmente, di supportare questa attività che, a oggi, è svolta presso capannoni di proprietà della società GTT di Torino, cui il Comune dà un contributo annuale per gestire le spese minime del Museo ferroviario, che coinvolge solo volontari in lavori di antica manualità e di alto pregio. Infatti si restaurano anche locomotive a vapore risalenti all'inizio del Novecento, che possono essere esercite su treni turistici di cui tanto si parla anche per recuperare e valorizzare alcuni territori del Piemonte che, al momento, vedono linee ferroviarie in stato di sospensione e dove non vi è alcun tipo di servizio.
Questi 50.000 euro servono per consentire al Museo di mantenere le officine, di effettuare le manutenzioni ordinarie e straordinarie agli edifici in cui operano, che sono edifici che hanno urgente bisogno di manutenzione poiché la società li consegna al Museo, ma poi la gestione è tutta a carico di queste istituzioni. Si tratta delle strutture che stanno nella zona di Borgo Dora, zone di proprietà della società GTT.
Sappiamo che adesso si parla di effettuare le nuove linee turistiche in particolare, vi è stata una grossa risposta del territorio nell'area delle Langhe, in quanto la nomina dell'UNESCO a Patrimonio dell'Umanità ha creato questo interesse per effettuare delle linee, e grazie anche a questo Museo si stanno recuperando dei convogli che possono essere destinati a questo servizio. Parliamo di convogli veramente di un valore inestimabile che richiedono, oltre il restauro, anche la manutenzione.
Tutte queste attività sono fatte rigorosamente a mano e meritano l'attenzione dell'Ente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
Emendamento rubricato n. 201) presentato da Gallo, Gariglio, Monaco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 202) presentato da Gallo, Gariglio, Grimaldi Monaco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

L'emendamento n. 201) è il primo di una serie di emendamenti che propone la maggioranza ed è sul tema del finanziamento e del dare un'adeguata copertura alla nuova legge sul patrimonio linguistico, fatta con la legge n. 20 dell'ottobre 2016, che modifica la legge n. 11 del 2009.
Con quest'emendamento si chiede un intervento di 100 mila euro per finanziare la legge.
Con l'emendamento n. 202) s'intende proporre uno stanziamento di 50.000 euro per valorizzare i luoghi che furono teatro degli episodi più significativi della lotta di liberazione del Piemonte. La normativa di riferimento è la legge 18 aprile 1985, la n. 41.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gallo.
Emendamento rubricato n. 211) presentato da Gallo, Ottria.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Ottria per l'illustrazione.



OTTRIA Domenico

L'emendamento è ritirato.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ottria.
Emendamento rubricato n. 198) presentato da Gallo, Gariglio, Monaco Rostagno.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Rostagno per l'illustrazione.



ROSTAGNO Elvio

L'emendamento n. 198) coinvolge un importo molto basso, 10.000 euro che servono per integrare e raddoppiare il finanziamento alla legge 13 del 2009 che è quello che sostiene il Museo dell'emigrazione. È un Museo che in questi ultimi due anni ha implementato le sue attività e si basa, per la maggior parte, sul volontariato. Perché sia efficace il suo intervento necessita almeno di una figura part-time. La cifra serve per coadiuvare le iniziative sul campo scolastico e sul campo culturale. Iniziative che in questi due anni hanno avuto un buon esito.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rostagno.
Emendamento rubricato n. 15) presentato da Graglia, Berutti, Gancia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente Con questo emendamento presentiamo una richiesta per intervenire sul capitolo denominato "Interventi regionali concernenti gli edifici di culto delle pertinenze funzionali relative all'esercizio del culto stesso".
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Emendamento rubricato n. 18) presentato da Ruffino, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera per l'illustrazione.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento chiediamo attenzione per interventi regionali...
Chiedo scusa, questo è quello sugli edifici di culto ed è quello del mio collega.
L'emendamento 18) è sulle Federazioni di promozione sportiva.
Riteniamo importantissime le Federazioni per quanto riguarda il Piemonte, anche per quello che, ad esempio, riguarda lo sci ed in particolare la FSI, Federazione che in passato godeva di contributi da parte della Regione, eravamo all'incirca sui 30 mila euro, cosa che non succede più. Sappiamo che si sono ridotti, direi con grande importanza, i contributi del CONI, sono sempre più difficili da ottenere le sponsorizzazioni di privati; la vita delle Federazioni è assolutamente complessa e il risvolto è legato al sostegno dei vari gruppi sportivi e anche alle competizioni.
In questo bilancio speriamo ci sia una grande attenzione agli sport, in particolare, anche agli sport invernali, ed è per questo che con questo emendamento chiediamo un sostegno alle associazioni, alle società sportive per la valorizzazione e la promozione degli sport.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ruffino.
Emendamento rubricato n. 237) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento in oggetto vuole finanziare una norma che, dalla sua approvazione, non è mai stata finanziata, quindi anche nella legislatura precedente, che però credo sarebbe di grande importanza per il tessuto sportivo, e non solo, piemontese.
Il Consiglio regionale, nel 2010, ha approvato una norma che sostiene gli sport olimpici e paralimpici invernali. Sulla scorta dell'essere stata una Regione e una Città che ha ospitato le Olimpiadi invernali, il Consiglio regionale ha approvato una legge che finanzia tutto ciò che riguarda gli sport dello sci nordico, dello sci alpino e del ghiaccio perché una serie di questi sport non sono solo cresciuti proprio grazie al fatto che abbiamo ospitato le Olimpiadi, non solo perché rispetto a questi sport abbiamo un'impiantistica che nessun'altra regione italiana e poche altre regioni europee hanno, ma non c'è un corrispondente intervento rispetto al sostegno di questi sport.
Va ricordato che eccelliamo nel pattinaggio, siamo la prima Regione italiana per tesserati nel curling, eccelliamo nell'hockey; vi sono ovviamente, oltre allo sci nordico e alpino, tutta una serie di discipline che sono discipline olimpiche e che dovrebbero vedere una particolare attenzione.



PRESIDENTE

Colleghi! L'ho detto ieri: non fatemi mantenere la promessa, altrimenti allontano tutti i collaboratori, quello non è un front office tra collaboratori e Consiglieri! Sono dispiaciuto nel dire queste cose, ma non è proprio possibile parlare e neanche ascoltare! Se dovete parlare con i collaboratori, ci sono gli spazi fuori.
Non sto scherzando! Prego.



VIGNALE Gian Luca

Grazie.
Dicevo che le esperienze che la legge piemontese riprende sono anche in altre realtà italiane. Se pensiamo al Trentino, che ha ospitato in più occasioni i campionati mondiali di sci nordico, ha però un contributo che la Regione dà tanto allo sci di fondo, quanto al salto, quanto allo sci di fondo e salto, alla combinata nordica, che fanno di quella una Regione che non soltanto nell'attività di promozione sportiva, ma anche in termini di attrazione turistica ha qualificato quegli sport come uno strumento di promozione.
Credo davvero che essere l'unica Regione italiana olimpica, aver fatto una legge che sostiene gli sport olimpici e paralimpici e non aver stanziato neanche un euro rispetto a questa legge sia un grave errore sportivo e turistico, ma anche di carattere culturale, perché sarebbe dimenticare un recente passato, che ha dato un grande lustro al Piemonte.
Così come si rischia di far sì che quelli che erano impianti dedicati a sport invernali non lo diventino: è evidente che se invece avessimo un sostegno verso questi sport, una parte di quegli impianti tornerebbero a essere impianti dedicati principalmente all'attività di carattere olimpico invernale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 17) presentato da Graglia, Berutti, Gancia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
L'emendamento in questione affronta un tema molto attuale e di sicuro interesse, perché intende proporre una variazione al fine di stanziare un importo sul capitolo di nuove istituzioni denominato "Contributi alle associazioni sportive per l'acquisto di defibrillatori".
La stessa Giunta regionale, nella figura particolare dell'Assessore Saitta, si è esposta su questo specifico tema, visto che, in data 8 aprile 2016, alla consegna di 19 defibrillatori per le polizie locali, l'Assessore ha dichiarato testualmente che, come Regione, crediamo nell'importanza di diffondere il numero di defibrillatori e accrescere il numero delle persone capaci a utilizzarli.
Da alcuni anni l'Amministrazione regionale porta avanti questo progetto di diffusione e poiché lo stesso Assessore ha dichiarato di credere nell'importanza di diffondere il numero dei defibrillatori, ritengo plausibile sperare in un accoglimento favorevole da parte della Giunta di questo emendamento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 19) presentato da Graglia, Berutti, Gancia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
L'emendamento 19) intende intervenire al fine di finalizzare il capitolo relativo al fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive. L'importanza di un intervento di questo tipo è specificato bene nell'articolo 1 della legge 93-1995: "La Regione Piemonte promuove le iniziative atte a favorire la pratica dello sport nelle attività fisico-motorie, quale strumento per il miglioramento e il mantenimento delle condizioni psicofisiche della persona per la tutela della salute e per la formazione educativa e lo sviluppo delle relazioni sociali".
Del resto, è esplicato nell'articolo 3 della stessa legge: "La Regione promuove e sostiene il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive, con particolare riferimento agli interventi di miglioramento e manutenzione delle strutture esistenti". Tale potenziamento e qualificazione degli impianti è in gestione al fondo appositamente creato.
Questo emendamento chiede un aumento di un milione di euro.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 16) presentato da Graglia, Berutti, Gancia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Questo emendamento si collega all'emendamento n. 18) della collega Ruffino, che è molto più generale. Questo è specifico per quanto riguarda la pallapugno, uno sport che caratterizza la nostra Regione, in particolare la provincia di Cuneo, ed era indirizzato a dare un piccolo aiuto alla Federazione in particolare.
Questo è il motivo per cui abbiamo presentato questo emendamento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 167) presentato da Frediani, Andrissi, Batzella Bertola, Bono, Campo, Marrone, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 170) presentato da Frediani, Andrissi, Batzella Bertola, Bono, Campo, Marrone, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Farei un'illustrazione unica, perché gli emendamenti vertono sullo stesso tema.
Il tema è quello dei contributi agli Enti locali, associazioni e cooperative giovanili per la realizzazione di interventi a favore dei giovani, quindi parliamo della legge 16/1995. Una legge che ha la finalità di promuovere attività che favoriscano il coinvolgimento dei giovani, per arrivare a prevenire e contrastare i fenomeni di emarginazione e devianza.
In Regione Piemonte è attiva la Consulta regionale per i giovani che tra l'altro, è passata sotto le competenze del collega Bertola, da quando fa parte dell'Ufficio di Presidenza, quindi sarà sicuramente in previsione un piano di attività molto intenso.
Sarà necessario dare un'adeguata copertura a tutte le attività che verranno proposte, che possono coinvolgere anche gli Enti locali, tant'è che si parla di un coinvolgimento dei giovani all'interno della vita delle Amministrazioni. Un coinvolgimento sicuramente importante, che consente di avvicinare i giovani alla partecipazione, che è l'obiettivo primario che la politica dovrebbe porsi.
Chiediamo, quindi, un impegno della Giunta nel garantire quelle risorse adeguate, ma chiediamo anche che venga dato un impulso a questa legge soprattutto nella fase di monitoraggio. Ogni anno valutiamo il piano per i giovani, dopodiché non abbiamo una corretta visione delle ricadute e degli effetti delle attività che vengono intraprese.
Pertanto, anche in considerazione dei fenomeni che purtroppo stanno prendendo una dimensione sempre più preoccupante (mi riferisco, ovviamente al bullismo e al cyberbullismo, al fatto che alcuni giovani, sempre più spesso, si arrendano e rinuncino a cercare un lavoro o a continuare gli studi), occorre monitorare, analizzare e correggerli, cercando di intervenire attraverso politiche adeguate.
Noi riteniamo che la legge 16/1995 offra tutti questi strumenti pertanto chiediamo un'adeguata copertura per tutte le attività che questa legge prevede.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Passiamo all'esame degli emendamenti relativi alla Missione n. 7.
Emendamento rubricato n. 23) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 21) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Questi due emendamenti trattano la questione turistica, la promozione dei contributi all'Agenzia Regionale per la promozione turistica e naturalmente, all'Agenzia di accoglienza e promozione turistica locale, ma anche la questione legata all'erogazione dei contributi per la promozione e la commercializzazione dei prodotti turistici ai consorzi di operatori turistici.
Mi rendo conto che, quando la coperta è corta, si fa fatica a sviluppare, soprattutto investire su temi importanti a livello regionale.
Però questa è un'esortazione che faccio anche al Presidente e al Vicepresidente in merito al turismo, perché è vero che qualcosa è stato stanziato, è innegabile, ma credo sia importante tenere in considerazione anche nelle prossime sessioni di bilancio, una delle più grandi opportunità che questa Regione può giocare e che ha dato i suoi frutti nelle grandi iniziative, ma soprattutto nella linea politica tracciata negli anni indietro.
Oggi, la richiesta è di 1,2 milioni, in un emendamento, e di 700 mila euro, nell'altro, anche se il tema non è tanto questo, quanto l'importanza di vedere una vera e propria strategia. Non che oggi non si lavori bene anzi, ritengo che in alcuni ambiti ci siano delle iniziative importanti però ritengo che la sostanza di giochi su grandi strategie, non solo sull'aspetto della centralità torinese, quanto su tutto quello che negli anni indietro è stato fatto a livello di azioni locali.
Non dimentichiamo che abbiamo le Alpi, abbiamo l'Appennino, abbiamo i laghi, abbiamo una serie di situazioni che sono profonda economia e hanno un'importanza strategica nel panorama mondiale. Pertanto il nostro obiettivo - l'obiettivo mio - è sostanzialmente quello di sensibilizzare verso una strategia politica e non solo un'azione emendativa molto circoscritta.



PRESIDENTE

Grazie, collega Berutti.
Emendamento rubricato n. 22) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento molto importante per il nostro Gruppo, perch riguarda la legge 36, che finanzia le Pro Loco.
L'emendamento proposto è volto al finanziamento del capitolo relativo ai contributi regionali per le associazioni Pro Loco, per la realizzazione di programmi e di attività.
La Regione Piemonte, come indica la stessa legge, riconosce e promuove nel contesto dell'organizzazione e della programmazione turistica del Piemonte, le associazioni Pro Loco come associazioni del volontariato, che hanno finalità di promozione turistica e di valorizzazione della realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche, sociali e gastronomiche dei luoghi su cui insistono, ossia sui Comuni o sulle frazioni.
Poiché la stessa legge regionale sopraindicata riconosce il fondamentale ruolo di cui sono investite le Pro Loco nel nostro territorio dal punto di vista della promozione turistica e della valorizzazione del nostro territorio, ritengo che con questo emendamento la Regione si debba assumere il compito di sostenere l'attività delle Pro Loco come specificato dal comma 2 e anche dall'articolo 6 della stessa legge, poiché i contributi sono concessi per la realizzazione di manifestazioni e iniziative finalizzate a promuovere e pubblicizzare le risorse turistiche locali, le potenzialità naturalistiche culturali, storiche, sociali e gastronomiche del territorio e l'attività del tempo.
Questo, probabilmente, è un tema non molto sentito nelle grandi città soprattutto Torino - ma è un tema fondamentale per i piccoli Comuni, dove queste associazioni si rivelano spesso determinanti per far sì che questi escano dalla quotidianità. Per questo, in questi tre anni il nostro impegno è sempre stato massimo.
Riconosciamo il fatto che, l'anno scorso, proprio grazie al nostro impegno, c'è stato un finanziamento importante sulla legge 36, quindi riteniamo che ci possa essere una continuità, continuando a finanziare in modo importante queste associazioni, anche solo per riconoscere e rispettare il ruolo che esse stesse assumono e che il territorio riconosce in ogni momento.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Riteniamo che questo emendamento sia importante perché - come abbiamo avuto modo di dire in altre occasioni - la Regione, quando deve fare i conti con un bilancio come questo, che certamente ha degli spazi, ma non enormi, deve darsi delle priorità. E le priorità se le deve dare tanto rispetto alle attività regionali quanto rispetto al rapporto costo/benefici.
Ritengo che il lavoro che le Pro Loco piemontesi svolgono sia un lavoro enorme, in termini di promozione turistica e di attività di promozione territoriale, con un costo per la regione assolutamente residuale.
L'anno passato, anche grazie ad un emendamento presentato, vennero stanziati 500 mila euro. Noi crediamo che il milione di euro che si propone in questo emendamento sia una cifra indispensabile per far sì che le Pro Loco possano continuare a essere uno strumento e un volano di promozione turistica territoriale del nostro territorio, altrimenti diventa difficile riuscire a coniugare le belle parole che molti di noi spendono quando incontrano le Pro Loco, soprattutto con i volontari che svolgono un lavoro encomiabile, e la scarsissima attenzione che dedichiamo all'interno di questo bilancio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Gancia; ne ha facoltà.



GANCIA Gianna

Ho firmato anch'io l'emendamento. Ci terrei però a portare le istanze e a fare un distinguo e a chiedere anche al Consiglio comunale che si occupi di quanto sto per dire.
Credo che sia le parole del Presidente Vignale sia del Consigliere Graglia siano importanti, però è giusto rappresentare anche in Consiglio regionale le lamentele di moltissimi commercianti, soprattutto ristoratori.
In questi ultimi anni con i fondi dati alle Pro Loco - e stiamo parlando di cifre veramente importantissime - i ristoratori, dei quali ho ricevuto delle delegazioni anche in questi ultimi giorni, si lamentano perché si sta verificando una sorta di concorrenza sleale. Questo si verifica soprattutto per quanto riguarda i vari pranzi e cene, perché le Pro Loco sono diventate delle vere e proprie organizzazioni. Ci sono Pro Loco che hanno ricevuto dai 70 ai 100 mila euro di contributi in un anno.
Ribadisco che, secondo me, è una questione che la Regione deve assolutamente affrontare in qualche modo. Io sono sempre dalla parte delle partite IVA e lo sto dicendo anche a scapito di voti, perché anche quelli delle Pro Loco sono voti, però pur votando a favore (ho firmato l'emendamento), credo sia importante che il Consiglio regionale regolamenti in Commissione questa situazione, che sta diventando impattante per tutti i ristoratori e anche per il loro lavoro.
Parlo soprattutto e non solo per quanto riguarda la stagione primaverile ed estiva. È evidente che se vi sono Pro Loco organizzate come ristoranti, senza avere gli oneri che hanno le partite IVA, lo ribadisco le poniamo in concorrenza con i ristoratori stessi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Vicepresidente Ruffino in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



RUFFINO Daniela

Questo è un tema che evidentemente raccoglie molte attenzioni. Io unisco un po' le federazioni alle Pro Loco, perché la federazione riunisce le varie associazioni sportive e le Pro Loco fanno un grande lavoro di aggregazione relativo alle associazioni.
C'è in questo caso, come su molti altri temi trattati in questa discussione, necessità di finanziamenti costanti. Può essere importante, ma non fondamentale, l'entità dell'importo, purché ogni anno ci sia un finanziamento e le Pro Loco si sappiano gestire in forza di questo.
Con il passato finanziamento c'è stata la grande opportunità per le Pro Loco di presentare dei progetti e questo è un tema che sicuramente aiuta.
Ritengo anche che il contributo erogato dalla nostra Regione sia risibile rispetto alle ricadute che ci sono state sui territori in termini di eventi, di opportunità e di incontro.
Voglio anche ricordare che oggi le Pro Loco sono testimoni importanti della nostra cultura e della nostra tradizione. Molti di noi vivono con intensità il territorio e si rendono conto del grande lavoro fatto.
L'ultimo forse, quello che possiamo avere maggiormente nella mente, è il carnevale e di che cosa è stato riportato sui nostri territori attraverso le maschere e le manifestazioni.
Questa è la storia del Piemonte ed è per questo che su questi emendamenti ci appassioniamo, perché ci rendiamo conto che è un interesse non soltanto dei tanti volontari che operano all'interno delle Pro Loco, ma anche dei cittadini e delle Amministrazioni. Uno sforzo congiunto e risorse da parte dei Comuni e della Regione sicuramente ci portano ad avere ancora migliori risultati.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

A completamento di quanto detto dai miei colleghi, intervengo anch'io su questo emendamento, giusto per ricordare alla Giunta che, grazie ad un nostro emendamento, lo scorso anno furono messi 250 mila euro e poi altri 250 mila (quindi, 500 mila euro) per le Pro Loco. Con questo emendamento chiediamo per quest'anno un milione di euro, che è una cifra comunque ridotta rispetto alle cifre del bilancio regionale complessivo.
Come i miei colleghi hanno già anticipato, a partire dal primo firmatario, con la suddivisione della cifra tra il numero delle Pro Loco esistenti sul territorio regionale, il milione suddiviso diventa una cifra relativamente bassa. In ogni caso, è una cifra fondamentale, perché, come giustamente diceva la Vicepresidente Ruffino, diventa uno stimolo sotto il profilo progettuale. Infatti dà la possibilità di inserire una serie di progetti che diventano riconoscibili sul territorio sia dal punto di vista turistico, implementando la politica turistica che la Regione Piemonte ha l'obbligo di portare avanti rispetto alle leggi in essere, sia dal punto di vista della riconoscibilità dei prodotti enogastronomici che questa terra meravigliosa ha nelle varie province, con caratteristiche diverse.
Un contributo pur piccolo, ma importante per le Pro Loco, diventa vitale per le stesse sia dal punto di vista della progettazione sia dal punto di vista della realizzazione di mostre, sagre e interventi che possono essere realizzati sui territori e che portano tantissima riconoscibilità durante i nostri weekend, ma soprattutto portano un grande turismo enogastronomico e di cultura sull'intero territorio.
Questo è il principio e non capiremmo perché non ci possa essere una piccola enfatizzazione delle cifre già inserite a bilancio negli anni passati, a favore di iniziative sull'intero territorio regionale, che beneficerebbe sia di pubblico ma soprattutto di riconoscibilità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Berutti; ne ha facoltà.



BERUTTI Massimo

Ritengo di fare una considerazione molto semplice. Le Pro Loco hanno un valore sociale e di presidio prima ancora che un valore turistico o gastronomico. L'importanza di fare aggregazione e di creare iniziative nei vari Comuni e nelle varie realtà locali credo che abbia un suo valore.
Mi conceda una battuta e non me ne voglia la Consigliera Gancia. Se un ristoratore si preoccupa delle Pro Loco, probabilmente è forse meglio che cambi mestiere! A prescindere da questo, credo che sui territori ci possano essere tutte le componenti. L'importante - e credo sia questa la considerazione da fare - è che le Pro Loco siano orientate sempre di più alla valorizzazione del patrimonio locale, culturale ed enogastronomico. Dico questo, perch purtroppo si vedono sui territori delle iniziative "particolari", nel senso che in alta montagna si organizza la sagra del pesce. Se fosse pesce o trota di fiume posso ancora capirlo, ma chiaramente i totani a 1.200-1.500 metri di altezza diventa difficile trovarli.
Lo dico giusto per dire che, se ci sono le linee guida e se si lavora in un certo modo, io credo che le realtà abbiano tutte una fondamentale importanza, ancora di più in un momento in cui veramente i Comuni sono in grande difficoltà. E quindi penso che il volontariato, che porta sinergie ed attività, abbia invece un valore assoluto che va difeso.



PRESIDENTE

Grazie, collega Berutti.
Emendamento rubricato n. 20) presentato da Graglia, Berutti, Gancia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che riguarda sempre le Pro Loco e un'altra legge, la 16/75, che con la 36 da anni sostiene le Pro Loco; senonché negli ultimi anni questa legge in particolare non è più stata finanziata, pur essendo importante e potendo anche avere un senso. Purtroppo, infatti, i paletti che sono stati messi ultimamente fanno sì che moltissime Pro Loco vengano escluse e che pochissime riescano ad accedere a questo contributo.
Potrebbe quindi essere di buonsenso e positivo concentrarsi sulla legge 36 e far convergere tutte le risorse lì.
Per vent'anni ho fatto parte di quella del mio paese e le Pro Loco le conosco molto bene. Sono profondamente convinto - ma questo l'ho toccato con mano in tantissimi anni - che le Pro Loco non facciano assolutamente e lo ribadisco: assolutamente - alcun danno ai ristoratori. Bisogna conoscere il territorio profondamente e si evince che, anzi, è assolutamente il contrario, perché si è sempre verificato il fatto che, nel momento in cui una Pro Loco organizza una manifestazione, arriva gente sul territorio che non va solo alla sagra: molti vanno nei ristoranti.
Porto a conoscenza dell'Aula la Fiera del porro di Cervere, che ho seguito e seguo da 22 anni. La preoccupazione iniziale poteva essere quella, ma attualmente tutti i ristoratori sono molto grati alla Pro Loco perché organizza un evento incredibile e anche altre iniziative che non riescono ad assorbire tutta la richiesta, quindi loro arrivano a ottenere un aiuto fondamentale alla loro attività: un aiuto che, nel caso specifico comprende anche gli incassi di diversi mesi durante tutto l'anno. Le Pro Loco, quindi, non arrecano assolutamente un danno. E non capisco nemmeno perché firmare un emendamento di finanziamento alle Pro Loco, quando poi si fanno queste uscite: obiettivamente non lo capisco.
Lo ripeto: conosco profondamente le Pro Loco e le difenderò sempre. I nostri piccoli Comuni in cui viviamo senza le Pro Loco sarebbero veramente in grandissima difficoltà. Ma lo dico anche convintamente: quando partecipiamo alle inaugurazioni di queste sagre, che sono tantissime, e sono presenti Consiglieri regionali di maggioranza e di minoranza, tutti riconoscono sempre il ruolo che le Pro Loco assumono perché è reale.
Ritengo quindi sia importantissimo sostenerle e mi fa molto piacere - lo dico - che anche la maggioranza abbia capito che queste Pro Loco vanno assolutamente rispettate per quello che fanno.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Gancia.



GANCIA Gianna

Intervengo per fatto personale, perché forse non sono stata compresa.



(Commenti del Consigliere Graglia)



GANCIA Gianna

D'altronde, la mia è una visione politica liberale e quindi ho semplicemente detto che ci vorrebbe una regolamentazione, ma non mi riferivo assolutamente ad alcun caso specifico: ho solo portato l'istanza.
Ho fatto parte anch'io delle Pro Loco: si inizia così, molto spesso, la vita politica, soprattutto in provincia. Ho solo fatto presente l'istanza che mi è stata avanzata e - parlo anche con il Consigliere Berutti - ogni istanza è valida.
Posso dire che, quando facevo parte io della Pro Loco, se fossimo andati a chiedere soldi ai Comuni e alle istituzioni, ci avrebbero fatto correre.
Ecco, diciamo così perché non voglio più essere espulsa. Ma il ruolo che viene svolto è importantissimo. Quello del volontariato è un ruolo fondamentale; volontariato, appunto.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gancia.
Emendamento rubricato n. 200) presentato da Gallo, Gariglio, Monaco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Questo emendamento insiste sul tema di cui stiamo discutendo in Aula in questi minuti ed è il primo di una serie di interventi che la maggioranza propone sull'argomento più ampio del turismo - dopo ci sarà un secondo emendamento che illustrerò successivamente, il 204 - perché crediamo che già nel disegno di legge della Giunta ci siano degli importanti elementi di sostegno al turismo, ma che sia necessario su alcuni punti prevedere un incremento e un intervento ulteriore. Uno di questi è proprio il tema delle Pro Loco (e della legge 36 che ne regola l'attività), che è elemento fondante del turismo locale, dello sviluppo dei nostri territori e dei nostri piccoli Comuni.
Devo dire che già nel disegno della Giunta oggi sono stanziati 250.000 euro su questo capitolo, proprio per dare continuità e finanziamento alla legge 36 sulle Pro Loco. Noi però crediamo sia necessario incrementare questo intervento e queste risorse e proponiamo un emendamento integrativo di 500.000 euro. Questo è un tema sentito da tutto il Consiglio regionale quindi da maggioranza e minoranze - e su questo argomento l'Aula era intervenuta già nell'assestamento di bilancio 2016; e proprio in sede di III Commissione abbiamo dato massima velocità all'attuazione di quell'emendamento e allo stanziamento delle risorse votato in quella sede sul tema delle Pro Loco e della legge 36, in modo che queste potessero essere immediatamente esigibili e messe a disposizioni delle nostre Pro Loco.
Questo del turismo, quindi, è un tema importante per noi. In questo caso interveniamo sulla questione delle Pro Loco - e quindi del turismo locale - e nel secondo caso interverremo su un altro tipo di asse che è quello del turismo della neve, secondo noi anch'esso fondamentale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Emendamento rubricato n. 27) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Essendo stato presentato in sede di Commissione e ripresento in sede di bilancio, questo emendamento non è altro che lo stanziamento necessario per gli investimenti relativi agli impianti di risalita all'interno del sistema neve piemontese.
L'oggetto è stato in qualche modo già anticipato nel dettato normativo con uno stanziamento di cinque milioni di euro, importante ma non sufficiente. Soprattutto, però, sarebbe importante, anche qualora la cifra rimanesse la stessa - noi siamo anche disponibili a modificare l'emendamento - che il finanziamento abbia una valenza triennale, per un motivo molto semplice: avendo un bilancio triennale, è possibile mettere in campo un piano di investimenti su tutta l'area piemontese, che garantisca nel triennio intanto alcune manutenzioni dovute (per tutti coloro che sono soggetti al rinnovo di vita tecnica o a quanto previsto dalla legge rispetto agli impianti), ma poi, soprattutto, le risorse rispetto a un altro tema che, unitamente a quello impiantistico, diventa il tema centrale, che è quello legato all'innevamento programmato.
Sempre più le Regioni che competono con la nostra in termini di attrazione turistica si occupano di questo aspetto. Invito i colleghi a leggere i dati pubblicati la scorsa settimana rispetto a quanto il sistema neve vale all'interno della nostra regione, in termini turistici: è ancora il primo attrattore, ma, soprattutto, è la vera locomotiva economica delle aree montane, non solo il primo attrattore turistico in generale della nostra regione. Infatti, senza il sistema neve, tanto sulla risalita quanto sul fondo, la nostra Regione avrebbe un'economia decisamente più desertificata all'interno delle aree montane.
Cos'è necessario fare? È necessario investire sui sistemi di innevamento programmato, come ci hanno dimostrato le ultime tre stagioni.
Ce lo dimostrano alcune stazioni che hanno compiuto investimenti significativi e potremmo dire che, di nuovo, ce lo dimostrano altre stazioni che, invece, sono in difficoltà: per vendere un prodotto - perch il sistema neve è un prodotto - è sempre più necessario avere la garanzia di avere le piste aperte in data certe, e l'unica modalità è data dall'innevamento programmato.
Pertanto, credo che questo emendamento sia importante e sia estremamente significativa la triennalità: si è compiuto un passo in avanti con lo stanziamento dei cinque milioni, penso se ne possa fare un altro rispetto a stanziamenti che riguardano non solo il 2017, ma anche il 2018 e il 2019.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 24) presentato da Graglia, Berutti, Gancia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 225) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Marrone, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è simile a quello precedente, ma con un investimento inferiore nel triennio; infatti, rispetto all'emendamento precedente, che prevedeva un investimento di 21 milioni di euro, questo immagina un investimento di 11 milioni di euro.
Come dicevamo precedentemente, riteniamo indispensabile prevedere uno stanziamento triennale, perché consentirebbe, da subito, a molte imprese (medie, grandi e piccole) di pianificare l'attività, anche negli anni a venire, contando su risorse individuate secondo le modalità scritte all'interno del nuovo articolo che abbiamo votato ieri. Se penso, per esempio, al tema degli Accordi di Programma, è evidente che qui il tempo per la realizzazione o per gli investimenti può tranquillamente andare verso il 2018 e il 2019, in particolar modo in termini di realizzazione dell'accordo stesso e non di stipula.
Noi crediamo che questo tipo di sollecitazione, cioè rendere triennale la politica degli investimenti su alcuni comparti strategici, come questo sia determinante.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 26) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 242) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Marrone, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 203) presentato da Gallo, Gariglio, Monaco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, come ho accennato prima, interviene sulla legge n.
2/2009 per quanto riguarda il turismo della neve. Già con l'approvazione degli emendamenti al testo di legge, quindi con la modifica dell'articolo 13, è stata recepita la volontà della maggioranza e di tutta l'Aula di stanziare delle risorse sul tema del turismo della neve, in particolare sulla legge n. 2/2009.
Lo illustro perché ritengo importante questo secondo asse di intervento sul turismo che propone la maggioranza. Soprattutto, è importante focalizzare l'attenzione sulla necessità di sostenere e finanziare quella parte della legge n. 2 che destina risorse alle piccole stazioni sciistiche, che sono un patrimonio turistico e di vitalità dei nostri territori montani, che permette nelle zone dove sono collocati di avere uno sviluppo economico e turistico importante, e rispetto ai quali è necessario intervenire oggi per garantirne le manutenzioni straordinarie l'aggiornamento e la loro prosecuzione, per garantire in quei territori montani e rurali lo sviluppo economico e il mantenimento anche del tessuto sociale già oggi esistente.
Lo stanziamento che chiedevamo qui era di un milione e mezzo, oggi già in legge di bilancio - che è in itinere, ma è già stato approvato - sono stati individuati cinque milioni di euro da destinare al finanziamento degli investimenti della legge n. 2 e agli Accordi di Programma specifici quindi rispetto a questo ci riteniamo assolutamente soddisfatti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Emendamento rubricato n. 25) presentato da Graglia, Berutti, Gancia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Questo emendamento propone il finanziamento relativamente al capitolo "Contributi in capitale di enti pubblici per interventi per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici". La Regione Piemonte, in conformità al principio del turismo sostenibile promuove lo sviluppo dei territori a vocazione turistica, la rivitalizzazione dei territori turistici in declino, il miglioramento qualitativo dei territori turistici forti.
Ritengo che l'approvazione di un emendamento di questo tipo rientri pienamente nell'interesse di una regione come la nostra, che nel turismo ha le proprie principali fonti di giovamento, che deve obbligatoriamente credere e investire in questo ambito.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 28) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Qui parliamo di albergo diffuso, ricollegandoci un po' a quanto dicevo prima in merito all'aspetto turistico.
È un'esortazione che rivolgo al Vicepresidente: credo sia un'opportunità per le zone rurali e per le zone collinari e montane in prospettiva. Sappiamo tutti che, oggi, gli investimenti strutturali su situazioni caratterizzate da grandi insediamenti di carattere alberghiero diventano difficili, mentre si può attivare un processo legato all'albergo diffuso, dal punto di vista immobiliare, edilizio ed impiantistico, cioè con la risistemazione di borgate, creando opportunità a livello di alloggio e di servizi che possono nascere.
Se paesi quasi disabitati, o comunque con seconde case a disposizione possono essere gestiti, quindi portare introito, voi potete bene immaginare qual è l'importanza strategica di una tale iniziativa. Questo si ricollega un po' a quanto dicevo prima: oltre alla strategia legata all'aspetto turistico in generale, teniamo presente cosa può valere l'indotto e tutto il processo turistico per quanto riguarda la nostra regione.
Per cui, a prescindere - qui chiediamo, tra virgolette, "un milione" ma credo che il milione sia superfluo - mi auguro che ci sia veramente un processo di investimenti anche legati al PSR piuttosto che a tutta una serie di altre iniziative - la legge n. 4 piuttosto che la n. 18 - proprio finalizzate al sostegno e allo stimolo di queste iniziative.
La vedo come una delle più importanti opportunità in termini futuri per quanto riguarda il turismo, ma soprattutto il sostegno dei territori a riqualificarsi.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Professionale Statale "G. Colombatto" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Professionale Statale "G.
Colombatto" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 237, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2017-2019" (seguito)


PRESIDENTE

Ritorniamo all'esame del disegno di legge n. 237, emendamento rubricato 28).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo non soltanto perché nella scorsa legislatura da Assessore alla montagna avevo promosso la legge sull'albergo diffuso, ma perché credo che sia uno dei temi, unitamente all'ospitalità rurale, uno degli strumenti per provare a declinare le cose che diciamo spesso.
Molto spesso diciamo che vanno riqualificati i borghi montani, il Piemonte ha migliaia di frazioni, ha un patrimonio abitativo montano immenso, in molti casi inutilizzato: questo è proprio uno degli strumenti che in altre Regioni - copiare dove funziona è sempre utile - dell'arco alpino Piemontese, ma non solo, anche del Centro Italia, ha molto funzionato e sta crescendo. Io credo che anche da questo punto di vista sia importante sostenere queste misure.
Mi permetto di dire che non servono sempre i soldi, a volte serve anche un'opera di regia. L'emendamento è importante, ma non possiamo non ricordare che nei 70 milioni in capo ai gruppi di azione locale e nei Fondi europei dedicati ai progetti Alcotra, piuttosto che Italia-Svizzera piuttosto che quelli FEASR per le attività non agricole, ci possono essere le risorse per finanziare queste attività.
La Giunta è presente perché c'è l'Assessore Reschigna che ascolta giustamente, dall'inizio alla fine, ma mi permetto di dire un po' in solitudine. Non abbiamo mai visto sedute di bilancio con una plenaria della Giunta regionale, ma qualche presenza in più credo sia utile perché, com'è facile comprendere, non è che nella seduta di bilancio si parli esclusivamente di temi afferenti al bilancio; anzi, come nell'esame dell'emissione, si parla di temi che, in realtà, riguardano gli altri Assessori.
Credo che questo tema sia uno dei temi importanti, non più importante ma uno dei tanti temi verso cui, per esempio, serviva il riutilizzo del patrimonio abitativo montano.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Solo a integrazione di ciò che ha detto il Consigliere Vignale rispetto a questa tematica.
Anche nella mia provincia, ma non solo nella mia provincia e anche in quelle limitrofe, vi è una necessità di recupero di attività edilizie che nell'ambito di borghi come possono essere quelli del basso Novarese piuttosto che nelle zone collinari, piuttosto che di montagna, vi è la necessità di enfatizzare un'attività di questo genere, che consente due risultati: un recupero edilizio di aree rurali piuttosto che urbane che sarebbero assolutamente dismesse, e il recupero e la conoscenza di questi luoghi che, necessariamente, per effetto di una economia diversa rispetto al passato, tendono a spopolarsi.
È fondamentale che ci sia una legge importante come quella che era stata realizzata dalla Regione Piemonte, che individua specificatamente il concetto di albergo diffuso, che non è tipico in altre zone italiane quindi con questo emendamento si manderebbe un messaggio, che diventa importante nell'ambito della discussione di bilancio, affinché ci possa essere una riattivazione dei bandi in questo senso e, soprattutto, una sensibilizzazione alla conoscenza della legge che magari molti cittadini piemontesi non conoscono.
Secondariamente, vi è un obiettivo di realizzazione con lo stesso principio delle Pro Loco di progetti specifici che possono andare verso una direzione di utilizzo di queste strutture abitative abbandonate e lasciate in decadenza, ma che possono ritornare a essere attive, ritornare a essere delle abitazioni utilizzate ai fini turistici, ai fini della conoscenza enogastronomia della nostra regione.



PRESIDENTE

Passiamo all'esame degli emendamenti relativi alla Missione n. 8.
Emendamento rubricato n. 29) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Trattiamo un tema delicato. Chiediamo di inserire cinque milioni contributo in capitale, ai Comuni per l'adeguamento obbligatorio della strumentazione urbanistica. Questo si ricollega a tutta la questione su cui si sta lavorando e si sta discutendo in merito alla legge sul consumo del suolo che, da quello che era emerso, metteva in discussione tutti gli strumenti urbanistici dei vari Comuni. Non dimentichiamo che in Piemonte sono 1.200 i Comuni che, a prescindere da quello che può emergere dalla legge, hanno la necessità di tutta una serie di adeguamenti sismici idrogeologici e di VAS.
Voi capite che o mettiamo risorse oppure non possiamo pensare di chiedere ai Comuni di fare varianti urbanistiche con zero risorse. Sappiamo benissimo quante sono le difficoltà dei Comuni in genere, soprattutto dei piccoli Comuni. Credo che, oltre all'aspetto risorse, sia da fare una riflessione un po' più strategica, legata alle unioni, a tutte le aggregazioni ma, addirittura, anche a strategie di carattere urbanistico legate a situazioni territoriali di ampie dimensioni.
Il rischio è quello che si è visto negli anni dove Comuni limitrofi di quattro, cinque o 10.000 abitanti avevano la propria area artigianale e industriale, quindi serve veramente una riflessione di carattere più ampio legata a quelli che possono essere gli aspetti perequativi e a tutta un'altra serie di situazioni, dove ci siano dei piani strategici intelligenti e non delle situazioni legate al singolo orticello. Va bene c'è un elemento di questo tipo, una necessità sugli adeguamenti, ma credo che la visione debba essere di più ampio profilo proprio perché c'è una necessità strategica che oggi, a prescindere - non è certo da oggi - credo vada valutata e rivista.



PRESIDENTE

Grazie, collega Berutti.
Emendamento rubricato n. 236) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento prevede lo stanziamento di un milione e mezzo nel 2017 2018-2019 per il recupero e la valorizzazione del patrimonio escursionistico in Piemonte.
Ho più volte ricordato che la nostra - dati oggettivi - è la regione di tutto l'arco alpino che ha il maggior numero di chilometri di Alpi, ma soprattutto è la regione dell'arco alpino che ha il maggior numero di patrimonio escursionistico, pari a 18.000 chilometri.
Lo dico perché noi, che ci siamo nati, ce lo dimentichiamo, ma va ricordato che le Alpi sono il luogo che attrae il maggior numero di turisti della montagna del mondo. Non c'è nessun altro bacino di turismo montano che riesce ad attrarre il numero di turisti che il Piemonte. Quindi, avere un numero così ampio sia di catena alpina, sia di percorsi escursionistici ovviamente, ci consente di avere un'economia che si svolge all'interno di questi percorsi assolutamente significativa.
Da questo punto di vista, la Regione Piemonte, nel 2010, fece una serie di leggi che sostenevano la montagna e una di queste era proprio sul patrimonio escursionistico. Dove, per la verità, anche sui fondi europei abbiamo una limitata possibilità di utilizzo di risorse, quindi sarebbe opportuno questo stanziamento, per due motivi: i sentieri alpini sono come le strade, vi sono sentieri molto trafficati e altri meno trafficati. Su quelli meno trafficati è necessario il mantenimento degli stessi sia in termini di manutenzione viaria, sia in termini di segnaletica. È altresì importante la parte relativa, invece, a quelli più frequentati e anche la loro promozione.
Ricordiamo alcuni esempi.
La guida dei percorsi occitani della Val Maira è alla dodicesima edizione in lingua tedesca; all'interno dei nostri percorsi escursionistici il grosso del turismo, come si vede anche dai dati del turismo, è tedesco belga e francese, quindi è economia vera che arriva sul nostro territorio non è solo la passeggiata che il sabato e la domenica qualcuno può fare che anche quello comunque porta economia nel mondo dei rifugi e non solo.
Pertanto, questo va considerato come uno strumento indispensabile, uno dei tanti con piccoli investimenti. Ovviamente, questo è un investimento significativo, ma all'interno di un sistema Regione sostenibile, che promuove non solo le nostre montagne, ma il Piemonte attraverso uno dei più grandi patrimoni ambientali che ha, che è quello relativo al patrimonio escursionistico. Altrimenti, a volte declamiamo l'importanza del turismo slow, ma nella verità non stanziamo le risorse di cui l'infrastruttura turistica, in particolare, avrebbe bisogno.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 175) presentato da Mighetti, Andrissi, Batzella Bertola, Bono, Campo, Frediani, Gancia, Marrone, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Questo emendamento stanzia 150 mila euro sul triennio 2017-2019, al fine di incentivare l'avvio di progetti e azioni a misure a favore della qualità paesaggistica, ai sensi della legge regionale 14-2008.
È un tema su cui molte volte siamo tornati: è un tema importante perché negli scorsi anni e ancora oggi si è fatto molto rispetto alla questione del paesaggio. Stiamo giungendo al termine dell'approvazione del Piano paesaggistico regionale nell'ultima sua rivisitazione, abbiamo ottenuto il riconoscimento UNESCO per le colline delle Langhe Roero e Monferrato, però abbiamo questa legge del 2008, che è stato un po' il primo passo sulla valorizzazione del paesaggio, che consente di intervenire per la valorizzazione di piccoli progetti che hanno una valenza paesaggistica.
Che cosa si può fare con questi piccoli progetti? In linea di massima, si possono riqualificare dei piccoli elementi di emergenza paesaggistica, oppure rimuovere elementi di disturbo paesaggistico. In passato si è finanziato la rimozione della torre piezometrica di Moasca, che al momento vedo ancora quasi tutti i giorni, ma tra poco dovrebbe essere rimossa e abbattuta.
Piccoli finanziamenti che possono fare veramente la differenza per la qualità paesaggistica, perché in un paesaggio complesso come quello antropizzato delle nostre colline, è necessario a volte rimuovere piccoli elementi che disturbano veramente la qualità del paesaggio.
Così abbiamo pensato di reintrodurre una quota, che era la quota di finanziamento del 2016 rispetto al finanziamento di questi interventi, che bene si sposano con una politica di valorizzazione del paesaggio.
Occorre precisare che questi interventi devono essere accompagnati anche da un utilizzo responsabile di quelli che sono ormai gli strumenti urbanistici vigenti nell'attualità, strumenti urbanistici che hanno causato una fitta e densa edificazione delle valli del nostro paesaggio collinare sia del Monferrato che delle Langhe, e che hanno causato veramente degli elementi di disturbo anche sottolineati nella procedura di riconoscimento UNESCO.
Quindi, da una parte è utile andare a intervenire con queste normative e con questi progetti di valorizzazione, dall'altra bisognerebbe che gli amministratori, sia regionali che comunali, avessero maggiore responsabile nell'uso del suolo e del territorio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
Emendamento rubricato n. 2) presentato da Grimaldi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 128) presentato da Marrone, Gancia, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Marrone per l'illustrazione.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
In realtà è un emendamento che cercava di seguire lo stesso iter perché se vale per la maggioranza, evidentemente penso che possa valere anche per l'opposizione rispetto al merito delle questioni - di finanziamento dei capitoli del recupero dell'edilizia residenziale pubblica, però concentrandosi in questo caso sul tema dell'autorecupero.
Ricordo che, secondo la legge, quest'Aula ha deliberato metà dei costi dei lavori che gli assegnatari operano rispetto agli alloggi posti a bando e ricade, poi, in termini di compensazione, proprio sugli Istituti territoriali per le case popolari, per cui con questo punto si cerca di dare copertura su questo tipo di azione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Marrone.
Emendamento rubricato n. 151) presentato da Andrissi, Batzella, Bertola Bono, Campo, Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento chiediamo quattro milioni in competenza per il 2017 per il Fondo sociale. Sappiamo che il Fondo sociale va a coprire le morosità incolpevoli e sappiamo, perché ne abbiamo parlato diffusamente in Commissione, che le necessità su questo fronte sono notevoli. In competenza nell'anno passato vi erano sei milioni, dei quali assegnati quattro, ma le esigenze per coprire le morosità incolpevoli erano di 11 milioni.
Quindi, riteniamo che il milione messo a disposizione dall'attuale Giunta per coprire questa problematica sia decisamente insufficiente; se non si andrà ad aumentare maggiormente il Fondo sociale, si creeranno dei gravi problemi. Infatti, sappiamo già che l'ATC Nord ha circa 26 milioni di crediti inesigibili, l'ATC Sud ne ha nove. Sappiamo di cartelle pazze che vengono inviate anche a morosi incolpevoli del valore fra mille e 5.000 euro. Abbiamo fatto un incontro domenica sera a Novara proprio sull'ATC e alcune famiglie ci hanno presentato il loro caso personale: pur avendo un ISEE inferiore a 6.000 euro, questo non è stato loro riconosciuto, perch non è stato fatto l'aggiornamento dell'ISEE. Sono situazioni paradossali.
Mi è stato segnalato direttamente il caso di una signora che con 520 euro di reddito mensile paga 314 euro di canone di locazione; addirittura questa signora mangia una volta al giorno per arrivare a pagare il canone.
Parliamo di Novara. Queste cose sono inaccettabili. Quindi, crediamo che la Regione debba mettere più fondi in questa direzione, perché poi non si sa mai dove si va a finire.
Se rivolgiamo il nostro sguardo più a ovest, a Vercelli ci sono 70 famiglie con l'utenza dell'acqua chiusa. Questa cosa è inaccettabile. A parte che dal 2016 c'è una legge che non lo consente, ma alla famiglia a cui è stata riaperta l'acqua, è già arrivata una bolletta di 80 euro.
La situazione è drammatica a livello di città come Novara e Vercelli. A Novara ci sono 700 decadenze che dovranno rientrare con un piano di rientro, ma sappiamo che tutte non rientreranno, perché i piani di rientro coprono il 70 per cento delle decadenze; quindi, parliamo di 200 famiglie che rischiano di rimanere senza casa. Poi vedremo se sono morosi colpevoli o incolpevoli e qual è la loro situazione, però c'è una grande confusione in Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Consigliere Bono, le chiedo di recarsi in sala A per una Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.36, riprende alle ore 11.54)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Sempre sull'emendamento rubricato n. 151, do la parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Su quest'emendamento non vedo il Vicepresidente, quindi magari aspetto un momento; però è presente il Presidente Chiamparino.
Questo è un emendamento su cui vorremmo un po' di attenzione, perché la Giunta ha presentato, credo, un maxiemendamento in cui sarebbe stanziato un milione di euro in più sul Fondo sociale per la morosità incolpevole degli inquilini degli alloggi ATC. È un tema che il Presidente Chiamparino conosce bene, in quanto è stato per dieci anni sindaco della Città di Torino e sa quanto è difficile coprire con risorse comunali, a maggior ragione adesso che siamo ancora più in difficoltà finanziaria con i tagli nazionali, la morosità incolpevole dei cittadini.
Abbiamo la legge regionale n. 3/2010, che dice che la Regione Piemonte deve coprire con proprie risorse il 60 per cento della morosità incolpevole della Regione. Oggi siamo inadempienti, Presidente Chiamparino, siamo largamente inadempienti. Oggi, ieri, l'altro ieri siamo inadempienti, da un bel po' di tempo; direi che siamo inadempienti da quando c'è la legge quindi dal 2010.
Lo scorso anno questa Regione aveva stanziato sei milioni di euro, ma ne sono stati assegnati solo quattro; quindi, ancora meno di quello che avevamo deciso con il bilancio del Consiglio regionale. Aggiungiamo un milione di euro e arriviamo a cinque. Francamente, visto che l'anno scorso c'è stata una riduzione da sei a quattro milioni, ci aspettavamo quantomeno di arrivare a sei milioni, almeno per sanare il taglio dell'anno scorso e cercare di dare un segnale su quest'anno.
Quindi, cinque milioni per noi sono assolutamente inaccettabili e chiediamo che si faccia uno sforzo e si trovi almeno un milione. Noi con questo emendamento chiediamo un importo più consistente, cioè quattro milioni di euro. Possiamo capire che, forse, quattro milioni siano troppi ma d'altra parte un milione è troppo poco. Quindi, chiediamo alla maggioranza, alla Giunta e al Presidente Chiamparino di fare uno sforzo in più, altrimenti, continuo a dirlo, proporremo nell'analisi della revisione della legge n. 3/2010 di cambiare la norma. Non mettiamo che la Regione copre il 60 per cento, ma metteremo "copre quello che riesce compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili".
Trovo molto complicato poi andare a spiegare ai Comuni - non solo il Comune di Torino ma anche tutte le altre realtà citate dal collega Andrissi dell'ATC Nord e dell'ATC Sud - che la Regione ha una legge, però poi non stanzia le risorse neanche per coprire la sua parte di morosità. E la morosità incolpevole è sempre più alta, perché si abbassano i redditi; per cui si abbassa il reddito ISEE, rientrano più persone all'interno della morosità incolpevole, cioè i 6.000 euro e, una volta pagata la quota di 40 euro mensili, hanno difficoltà a pagare tutte le altre spese di una casa ATC.
Quindi, la Regione deve fare di più, e questo è uno dei temi su cui speravamo sinceramente in un impegno maggiore della Regione.
Noi chiediamo quattro milioni, forse possiamo anche accettare non che sia sbagliato mettere quattro milioni di euro, ma che oggi sia difficile mettere quattro milioni di euro, però un milione è veramente poco ed è non negoziabile. A maggior ragione perché, ripeto, l'anno scorso ce n'erano sei, poi ne sono stati assegnati quattro e quest'anno sono cinque. Quindi se tanto mi dà tanto, non vorrei che, essendo cinque, poi di nuovo assegniamo meno e scendiamo nuovamente a quattro.
Su questo vorremmo una risposta della Giunta regionale e un impegno a modificare in corsa questo provvedimento per garantire almeno la soglia dei sei milioni di euro.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 2) del Consigliere Grimaldi è stato ritirato.
Emendamento rubricato n. 230) presentato da Vignale, Berutti, Marrone Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 150) presentato da Bono, Andrissi, Batzella Bertola, Campo, Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Anche questo è un emendamento che riguarda l'edilizia abitativa e il sostegno agli affitti. Fermo restando che abbiamo visto come c'è un intervento minimo già sul Fondo sociale per la morosità incolpevole delle case ATC, ci sentiamo comunque di illustrare anche questo emendamento almeno per lasciare traccia di un intervento di richiesta che abbiamo fatto in Commissione e che rifacciamo in Consiglio.
Chiediamo che siano stanziati due milioni di euro in più sulle agenzie sociali per la locazione, le vecchie "Locare" per quanto riguarda il Comune di Torino, che adesso si chiamano ASLO. Perché chiediamo questo? Perch sostanzialmente lo Stato finanziava in passato un capitolo che era dedicato al sostegno all'accesso delle abitazioni in locazione, quindi dava dei fondi per sostenere l'incontro tra offerta e domanda tra privati per quanto riguarda le case.
Questo fondo nazionale è stato azzerato e quindi anche su questo forse, bisognerebbe fare una riflessione con il Governo nazionale: magari infatti, introduciamo nuove misure per il sostegno alla povertà, ma ne togliamo altre e quindi questo forse è un atteggiamento un po' poco chiaro e poco comprensibile anche sul territorio. La Regione cofinanziava questa misura con la legge n. 6 del 2000; venendo meno il finanziamento statale la Regione non può più finanziare e quindi non stanzia più risorse.
Io avevo già chiesto in passato di poter modificare la legge 6 del 2000 e garantire che la Regione, anche senza il finanziamento statale, desse un finanziamento suo per quanto riguarda il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione. In Commissione, però, abbiamo parlato con i dirigenti e i funzionari, che hanno detto che questa misura "tirava" poco era poco conosciuta, poco utilizzata e forse poco apprezzata, mentre funziona molto meglio l'Agenzia per la locazione, che è uno strumento che permette di avere un intermediario pubblico tra privati che offrono e chiedono una casa in affitto.
Visto che la misura dell'Agenzia sociale per la locazione funziona chiedevamo che quel taglio di risorse nazionali e regionali sull'altra misura venisse spostato su questa misura: due milioni di euro, quindi andrebbero a sanare almeno il taglio che ho spiegato appena adesso e garantirebbero che almeno su di una misura convergano anche i fondi dell'altra; e quindi il saldo rimarrebbe uguale, considerato che c'è molta richiesta di casa e molta difficoltà a trovare casa in affitto ad un prezzo agevolato o concordato.
Pensiamo quindi che si debba intervenire in questo senso, proprio per evitare che la pressione sulle case pubbliche dell'ATC sia troppo elevata che le liste di attesa e le code siano veramente lunghissime e che non si dia un'efficace risposta.
In questo caso, dunque, c'è una misura che funziona: diamole gambe e risorse e cerchiamo di intervenire!



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 227) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Marrone, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 228) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) In accordo con i proponenti, diamo i due emendamenti per illustrati.
Emendamento rubricato n. 194) presentato da Bono, Andrissi, Batzella Bertola, Campo, Frediani, Mighetti e Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che insiste sempre sul tema dell'edilizia abitativa sociale o agevolata e sull'argomento del social housing. Noi abbiamo visto che il capitolo 227260 era un capitolo di cofinanziamento regionale rispetto ad una misura dell'FSC. Noi chiederemmo innanzitutto che nelle nuova programmazione del Fondo di coesione sociale nazionale (riparto regionale) sia mantenuta la misura e che la Regione la cofinanzi pure nella nuova programmazione 2014-2020, sempre per dare un insieme di risposte a quella che è un'esigenza fondamentale, se non anche un diritto: il diritto ad abitare.
Da una parte, quindi, case pubbliche e sostegno alla morosità incolpevole; dall'altra agevolazione dell'incontro tra domanda e offerta di privati; terzo, sostenere il progetto delle housing sociali sugli over 65.
In questo caso, c'era un milione e mezzo nel 2016 e zero sul 2017-2018 2019. Noi, che siamo pure morigerati, chiediamo "solo" un milione di euro su questa misura per dare continuità anche in questo triennio.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 152) presentato da Batzella, Andrissi, Bertola Bono, Campo, Frediani, Mighetti e Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Batzella per l'illustrazione.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento parliamo di contributi ai Comuni per interventi tesi all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e parliamo sempre della legge 13 del 1989 e del capitolo 236785.
Questo è un tema molto importante, di cui abbiamo parlato a lungo anche in Commissione. Tra l'altro, sono state fatte diverse interrogazioni anche da parte della sottoscritta, sempre in tal senso, e ieri c'è stata anche un'interrogazione a risposta immediata da parte di una Consigliera del PD che trattava proprio il tema delle barriere architettoniche e della loro eliminazione negli edifici privati.
Questi contributi ai Comuni sono molto importanti, perché sappiamo bene che lo Stato non li eroga più: contributi e fondi sono fermi da tanti anni e quindi la Regione Piemonte stenta a poter provvedere all'estinzione delle graduatorie e venire incontro alle richieste legittime di tutte quelle persone disabili che effettuano dei lavori all'interno del proprio domicilio per poter abbattere le barriere che impediscono loro di muoversi in autonomia.
Noi abbiamo visto che il capitolo, come competenza di cassa nel 2017, è a zero. Chiediamo quindi che per il 2018 e per il 2019 un milione e mezzo di euro. Tra l'altro, vorrei ricordare che erano previste delle risorse pari ad un milione e mezzo di euro, che sono state stanziate ma non impegnate.
Chiediamo pertanto che ci sia anche da parte della Giunta, e in particolare da parte dell'Assessore competente, questo impegno a portare delle risorse in questo capitolo, perché è un capitolo importante. Ci sono le graduatorie che devono essere smaltite: siamo arrivati all'esaurimento di quelle del 2012 e sono necessarie tante risorse per poter proseguire con la loro estinzione. I richiedenti, inoltre, che - ripeto - hanno legittimo diritto perché c'è una legge che lo sancisce (la legge 13/89), continuano infatti a presentare le domande nei Comuni di residenza. E i Comuni cosa fanno? Inviano le domande alla Regione Piemonte, che quindi deve assolutamente sostenere e liquidare le richieste relative ai lavori eseguiti.



PRESIDENTE

Grazie, collega Batzella.
Emendamento rubricato n. 204), presentato da Gallo, Gariglio, Grimaldi Monaco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Questo è il secondo grande argomento che, come maggioranza, abbiamo posto all'attenzione della Giunta e della discussione del Consiglio regionale e riguarda il tema della morosità incolpevole.
Noi già nel disegno di legge della Giunta stanziamo oggi quattro milioni di euro e già in sede di assestamento di bilancio abbiamo chiesto l'incremento del fondo per la morosità incolpevole; oggi torniamo a chiederlo con un emendamento che propone lo stanziamento due milioni di euro su questo tema che per noi è centrale e sul quale siamo intervenuti non solo come stanziamento di risorse (con riferimento all'articolo 2 e quindi alla tabella), ma anche in sede di discussione dell'articolo 13 e quindi in sede di destinazione dei 25 milioni di euro di investimenti che abbiamo approvato ieri in Aula.
Ecco, in sede di discussione in Commissione abbiamo inserito la possibilità di destinare una parte di quelle risorse (di quei 25 milioni) al tema delle ATC e della casa, che quindi per tutta la maggioranza diventa importante e centrale.
Con questo ulteriore emendamento chiediamo uno stanziamento fino a sei milioni di euro delle risorse per il fondo della morosità incolpevole.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gallo.
Emendamento rubricato n. 31) presentato da Ruffino, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 119) presentato da Marrone, Gancia, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 122) presentato da Marrone, Gancia, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 123) presentato da Marrone, Gancia, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 30) presentato da Graglia, Berutti, Gancia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 120) presentato da Marrone, Gancia, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 121) presentato da Marrone, Gancia, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 174) presentato da Mighetti, Andrissi, Batzella Bertola, Bono, Campo, Frediani, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Questo emendamento stanzia una cifra di 800 mila euro sulle annualità 2017-2018-2019, al fine di garantire la giusta copertura economica per interventi derivanti da possibili problematiche legate all'assetto idraulico e idrogeologico del territorio piemontese, per la ricollocazione di immobili a rischio.
Come è stato ricordato, nei giorni dell'alluvione, direttamente dai vertici AIPO, una delle problematiche piemontesi è, appunto, quella di avere degli immobili posti in zone a rischio idrogeologico e alluvione.
La cosa migliore è spostare questi edifici prima che vengano generati dei danni e che i danni debbano essere rimborsati. Pertanto, una politica che guarda al futuro rimuove quegli immobili che mettono a rischio chi li abita o li utilizza e risparmia un danno che si potrà creare nel futuro.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOETI



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
Emendamento rubricato n. 32) presentato da Sozzani, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sozzani per l'illustrazione.



SOZZANI Diego

Se mi è consentita un po' di ironia, più che un emendamento questo è un appello, perché riguarda un capitolo di spesa che, per la verità, abbiamo più volte affrontato in questa legislatura, rispetto alla problematica della Protezione Civile e dell'esondazione dei fiumi durante quegli eventi calamitosi che, per fortuna, rispetto alle piogge che si sono verificate non sono stati sostanziali, se non - purtroppo - in alcune zone del Piemonte.
È risaputo che, dal punto di vista idraulico, tantissimi corsi d'acqua (basta andare sulla riva dei fiumi) presentano spesso accumuli di materiali quali ghiaia, per intenderci, a volte superiore allo stesso livello degli argini dei fiumi. Questo comporta una problematica fondamentale ai fini del deflusso naturale delle acque, quindi del corso naturale dei fiumi, poich durante gli eventi che abbiamo citato poc'anzi si verificano delle esondazioni che, purtroppo, spesso conosciamo.
Se è possibile inserire un capitolo che tenga conto di uno studio complessivo di quanto occorre (uso un termine un po' improprio) bonificare quindi liberare e realizzare il deflusso idraulico naturale di questi fiumi, si andrà a conoscere quali sono gli elementi fondamentali ai fini di una attività di prevenzione, perché costerebbe molto, ma molto meno l'attività di prevenzione che non l'attività successiva della Protezione Civile, quando i danni sono già maturati.
Con una cifra di questo genere, una cifra importante che la Regione Piemonte potrebbe prevedere per degli istituti di assoluta riconoscibilità professionale come i Politecnici, le Università, o quant'altro la Regione ritenga utile e opportuno, si potrebbe intraprendere uno studio complessivo sui nostri fiumi, conoscere quali sono le nostre necessità di bonifica, ma soprattutto i metri cubi di ghiaia esistenti nei nostri corsi d'acqua.
Questo andrebbe ad evitare la realizzazione di cave, quindi di buchi, di quant'altro occorra per la produzione di attività nell'ambito dell'edilizia, e quindi anche i riempimenti delle stesse.
È un elemento che ci sembra di buonsenso, per il quale proponiamo questo emendamento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 176) presentato da Mighetti, Andrissi, Batzella Bertola, Bono, Campo, Frediani, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Questo emendamento fa il paio con il precedente e vorrebbe stanziare una cifra di 120.000 euro per il triennio 2017-2018-2019 sugli interventi di prevenzione rispetto al rischio idrogeologico.
Prima parlavamo di rilocalizzazione di edifici in zone a rischio; qui parliamo di prevenzione.
Sappiamo bene che ci sono ormai delle mappature molto puntuali delle situazioni a rischio idrogeologico del Piemonte; bisognerebbe intervenire laddove ci sono situazioni di pericolo più imminente e risolverle, prima che si tramutino in un vero e proprio danno anche alla incolumità degli abitanti della nostra regione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
Emendamento rubricato n. 129) presentato da Bertola, Andrissi, Batzella Bono, Campo, Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 130) presentato da Bertola, Andrissi, Batzella Bono, Campo, Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 131) presentato da Bertola, Andrissi, Batzella Bono, Campo, Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 133) presentato da Bertola, Andrissi, Batzella Bono, Campo, Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Illustro gli emendamenti congiuntamente, anche se non appartengono tutti alla stessa Missione, così accorpo.
L'emendamento n. 129) riguarda uno stanziamento di cinque milioni di euro, che chiediamo sul capitolo riguardante i contributi a soggetti pubblici, per interventi di rimozione e bonifica di manufatti contenenti amianto.
Com'è noto, dallo scorso anno abbiamo un piano regionale sull'amianto e sappiamo che nella nostra regione ci sono dai 50 ai 70 milioni di metri quadrati di coperture in amianto da rimuovere. Questo riguarda sia gli edifici pubblici che - ancora di più - gli edifici privati.
Quest'anno, purtroppo, non abbiamo trovato lo stanziamento che invece ci saremmo aspettati, e che sarebbe stato doveroso (del resto, c'era lo scorso anno) per l'attuazione del Piano amianto. Come diciamo spesso, è inutile dotarsi di un buon Piano - al punto che anche noi lo abbiamo votato e anche noi abbiamo collaborato alla stesura dello stesso in Commissione se poi non ci sono i fondi per farlo funzionare o per poterlo attuare.
In parte, si è posto rimedio a questa mancanza di stanziamenti col fondo da 25 milioni (sono anche previsti interventi sulla rimozione dell'amianto), ma al momento non ci sono cifre vincolate e, in generale, si parla solo di edifici pubblici, mentre si dovrebbe trovare il modo per rimuovere anche l'amianto dagli edifici privati.
L'emendamento rubricato n. 130) riguarda sempre l'ambiente, in particolare il capitolo delle bonifiche dei siti inquinati. All'inizio di questa legislatura - parliamo del 2014 - ci siamo resi conto che erano cinque anni che la Regione non finanziava questo capitolo. Quell'anno grazie all'approvazione di un nostro emendamento, era stata stanziata una somma, poi integrata dalla Giunta regionale, fino ad arrivare a 1.760.000 euro. Quest'anno siamo di nuovo a zero. Sono più di 1.600 i siti inquinati nella nostra Regione e più o meno sulla metà di questi sono in corso degli interventi. Alla luce di ciò, pensiamo sia necessario mantenere gli stanziamenti previsti per gli scorsi anni.
L'Assessore Valmaggia in Commissione ha confermato che è in previsione di intercettare dei fondi europei per questo scopo, ma finora non abbiamo visto nulla di concreto. Per questo motivo, abbiamo inteso riproporre questo emendamento.
L'emendamento n. 131) riguarda, in generale, le misure strutturali che servono all'attuazione di un piano sulla qualità dell'aria; piano che peraltro, non abbiamo ancora o, meglio, che non è ancora all'esame della Commissione competente (esiste una bozza predisposta dalla Giunta, ma non è ancora stata sottoposta all'esame della Commissione).
Nello specifico, l'emendamento che proponiamo prevede uno stanziamento di 500.000 euro per la modernizzazione della rete distributiva dei carburanti. Pensiamo, in particolare, alla rete distributiva del metano: è chiaro che si parla sempre di motori a combustione, per cui non è l'optimum e non è ciò a cui aspiriamo per il futuro (da qui ai prossimi dieci o quindici anni). Tuttavia, a livello di emissioni, è ancora accettabile come fase transitoria verso una mobilità elettrica.
Sappiamo bene che non è comodo per tutti rifornirsi di metano, perch le stazioni, anche nel territorio cittadino o comunque nei sui dintorni non sono così diffuse. Se da una parte è importante destinare delle risorse all'infrastrutturazione delle colonnine di ricarica per la mobilità elettrica, è altresì importante anche modernizzare la rete distributiva dei carburanti, prevedendo, ad esempio, più stazioni di distribuzione del metano. Del resto, abbiamo visto che anche le vendite delle automobili a metano sono in calo; forse proprio per la scarsa comodità a far rifornimento.
L'ultimo dei quattro emendamenti, il n. 133), riguarda il commercio e chiede uno stanziamento di un milione e 100.000 euro destinati ad interventi per la valorizzazione del tessuto commerciale del Piemonte a favore delle imprese e loro forme associative, volti alla valorizzazione del ruolo delle piccole e medie imprese e alla salvaguardia del servizio commerciale nelle aree urbane, rurali, collinari e montane.
Mi piace sottolineare la dicitura "servizio commerciale" perché nella rete distributiva pensiamo, in particolare, al piccolo commercio, al commercio di vicinato, che costituisce un vero e proprio servizio, che va mantenuto. Dunque, è necessario aiutare anche le piccole e medie imprese, e non solo favorire l'ingresso delle catene della grande distribuzione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Emendamento rubricato n. 33) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Berutti per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BERUTTI Massimo

Su quest'emendamento desidero intervenire, perché ritengo che sull'amianto credo sia importante tenere alta l'attenzione.
Occorre sostenere le realtà pubbliche che, in qualche modo, si trovano ancora ad affrontare queste criticità relativamente al discorso sui manufatti contenenti amianto.
Da parte nostra, dunque, c'è l'esortazione a tenere sempre alta l'attenzione e a sostenere, naturalmente, questo tipo di iniziative.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Solo una breve aggiunta rispetto alle dichiarazioni del collega Berutti.
Questi emendamenti - così come altri che seguiranno - rientrano nella pianificazione dell'attività ambientale della Regione Piemonte, anche perché, rispetto all'attività finora condotta dall'Assessorato all'ambiente, ci sfugge qual è la filosofia di fondo che accompagna questo Assessorato alla programmazione dei prossimi cinque anni. Questa carenza la avvertiamo anche nell'ambito della discussione sulla legge sui rifiuti in generale, come pure in quella della pianificazione sull'amianto, dove sebbene ci sia stato presentato un piano, mancano le risorse per proseguire nell'attività.
Ci sembra che dall'inizio di questa legislatura si sia tentato di rincorre tutta una serie di problematiche senza una vera politica ambientale e senza portare provvedimenti concreti che, entro i prossimi cinque anni, assicurino completezza all'attività amministrativa.
In virtù di questa assenza, abbiamo proposto questo emendamento, nella speranza che l'Assessore, in ambito di bilancio, ci chiarisca quali sono i suoi intendimenti, perché rispetto a tutta una serie di provvedimenti discussi in V Commissione, non sono seguiti atti concreti.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Emendamento rubricato n. 34) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) D'intesa con i proponenti, lo consideriamo illustrato.
Emendamento rubricato n. 35) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) D'intesa coi proponenti, lo consideriamo illustrato.
Emendamento rubricato n. 36) presentato da Berutti, Gancia, Graglia Marrone, Pichetto Fratin, Porchietto, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Molto rapidamente, tocchiamo un tema che, per quanto non rappresenti il caposaldo di una Regione, è comunque importante.
Con questo emendamento intendiamo chiedere uno stanziamento di risorse in tal senso. L'auspicio è che si trovino altre soluzioni, magari anche tramite accordi con le ATC. Ci si sta già muovendo in questa direzione, ma al momento non sono in grado di sostenere tutte le criticità derivanti da questi problemi, per cui il fatto di sostenere questo tipo di problematica legata ai danni provocati dalla fauna selvatica - naturalmente, per le produzioni agricole credo sia comunque un aspetto che vada assolutamente rilevato - va visto, probabilmente, con una programmazione strategica perché, obiettivamente, i territori non ne posso più e gli agricoltori tanto meno.



PRESIDENTE

Grazie, collega Berutti.
Emendamento rubricato n. 37) presentato da Porchietto, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 247) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 246) presentato da Vignale, Berutti, Gancia Graglia, Marrone, Porchietto, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Consigliere Vignale, avrebbe finito il tempo a sua disposizione, ma se vuole intervenire, intervenga pure.
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Voglio solo che sia chiaro il motivo per cui abbiamo terminato il tempo.
Ogni Consigliere nella seduta di oggi - lo diciamo solo per chi ci ascolta che è la seduta del bilancio del Consiglio regionale - ha ben 17 minuti di tempo per intervenire, quindi è un tempo corposo, in particolar modo per chi, come il sottoscritto e molti altri, ha presentato emendamenti di merito. Questo ha una finalità, così uso il mio tempo: andare in vacanza, perché il Consiglio regionale...



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, no, no, no! Prima di tutto, mi scusi, lei dice una cosa che non corrisponde al vero, perché ha 17 minuti, dopo l'applicazione del dispositivo che consente di accorciare i tempi, ed è intervenuto in Aula per tre giorni e mezzo. Lo dico per quelli che ci ascoltano, per evitare che ascoltino solo la sua parola, e lo dico nel rispetto del Consiglio regionale che, invece, da tre giorni e mezzo è qui dentro.
In secondo luogo, è una sua libera interpretazione, naturalmente, dire che il desiderio sia quello di andare in vacanza. Il desiderio è quello di approvare il bilancio della Regione in tempi sostenibili, ma lei sa che questo dispositivo è stato pensato nelle altre legislature per evitare di passare settimane intere a parlarsi addosso, credo anche nell'interesse dei cittadini piemontesi...



VIGNALE Gian Luca

Ha finito?



PRESIDENTE

Le sto dando la parola senza che lei avesse diritto di prenderla, per la invito a dire le cose come stanno.



VIGNALE Gian Luca

Guardi, visto che non siamo nella democrazia che vorrebbe, io dico ancora le cose che dico e gradirei, visto che lei fa il Presidente del Consiglio quando siede lì, che lei non mi interrompesse, quando ho finito...



PRESIDENTE

Allora, se lei continua con questo tono, le tolgo la parola, perché lei non avrebbe più il diritto di parlare! Doveva intervenire sull'emendamento!



VIGNALE Gian Luca

Quindi, non possiamo dire quello che pensiamo, no? Se diciamo quello che pensiamo, possiamo parlare...



PRESIDENTE

Quando ci sarà la discussione generale, lei potrà dire quello che pensa!



VIGNALE Gian Luca

Se noi diciamo quello che pensiamo, invece, il tempo è scaduto, è così?



PRESIDENTE

Il tempo è scaduto, lei non ha più il diritto di parlare!



VIGNALE Gian Luca

Perfetto.



PRESIDENTE

Almeno in questa fase del Consiglio regionale; potrà dire quello che pensa quando ci saranno le discussioni generali e le mozioni di indirizzo!



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Ha fatto una bellissima figura!



PRESIDENTE

Cerco di fare, modestamente, il mio lavoro!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Gariglio, su cosa, però? Voglio solo capire di cosa parliamo, stiamo discutendo degli emendamenti, restiamo sul tema degli emendamenti.
BONO Davide (fuori microfono) Sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

L'ordine dei lavori l'abbiamo cancellato prima che lei arrivasse in Consiglio regionale, Consigliere Bono! Se vuole dire qualcosa, la dica, stiamo discutendo gli emendamenti.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per ripristinare un minimo di verità, perché, adesso insomma...



(Commenti del Consigliere Gariglio)



BONO Davide

Se mi fa solo finire un secondo.
Il collega Vignale è responsabile di quello che dice ed è libero di dire, credo, in questo Consiglio quello che ritiene più utile, ma voglio solo sottolineare che non è vero che sono tre giorni e mezzo che siamo in Consiglio regionale: è un giorno e mezzo che siamo in Consiglio regionale e avete usato lo strumento del contingentamento dopo un giorno e mezzo di Consiglio regionale.
Quindi, ne prendiamo atto, perché si poteva lavorare nella serale di oggi, domani e venerdì; si poteva anche dare tempo e modo di illustrare correttamente gli emendamenti.
Non dite solo che ci parliamo sopra, perché stiamo illustrando degli emendamenti di merito, addirittura li sta illustrando un solo Consigliere per volta, quindi state restringendo quelle che sono le libertà dei Consiglieri regionali con il contingentamento. Ne prendiamo atto, perché è uno strumento regolamentare, però ripristiniamo almeno la verità fattuale e non diciamo cose che non sono corrette.
Grazie.



PRESIDENTE

Poi basta?



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Lo dico al Consigliere Gariglio.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Il Consigliere Bono è intervenuto senza avere la possibilità di intervenire, anche lui perché stavamo discutendo gli emendamenti.



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Se vuole, può prendere la parola, ma anche lei, proprio perché...



GARIGLIO Davide

Grazie, intervengo sull'ordine dei lavori, ruberò meno di un minuto, ma lo scali pure dal tempo del nostro Gruppo consiliare.



PRESIDENTE

Meno di un minuto.



GARIGLIO Davide

Stigmatizzo le parole, e mi auguro che le stigmatizzi anche l'Ufficio di Presidenza, del Consigliere Vignale, perché il Consigliere Vignale forse, si sente l'unico depositario della mission di salvare la nostra regione e di curarsi del bene pubblico: non è il solo, lo tranquillizzo.
Stiamo applicando un Regolamento consiliare votato anche dal collega Vignale nella legislatura 2005-2010, applicato dal 2010 in avanti. Stiamo applicando una norma sul contingentamento che è presente nel Parlamento nazionale e nel Parlamento europeo...



PRESIDENTE

Quello che stiamo facendo è chiaro a tutti.



GARIGLIO Davide

C'è una ragione d'urgenza dietro il contingentamento dovuto al fatto che, come sappiamo tutti, ci sono 25 milioni di investimenti da realizzare entro l'anno che hanno motivato questo ragionamento, per cui, può piacere o meno...



PRESIDENTE

Va bene così!



GARIGLIO Davide

I Capigruppo hanno deciso una cosa, quindi prego tutti di adeguarsi e di farlo rispettare.



PRESIDENTE

Benissimo, proseguiamo con gli emendamenti.
Stiamo discutendo gli emendamenti.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Però, Presidente, non è casa sua!



PRESIDENTE

No, non è casa mia, infatti, ma nemmeno la sua!



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Neanche casa mia...



PRESIDENTE

Questa è la casa di tutti e chi dirige il Consiglio cerca di fare gli interessi di tutti! Ascolti, Consigliere Vignale, mi dispiace, proviamo a chiudere questa discussione: lei avrà, quando ci sarà il suo tempo, tutto il tempo per dire esattamente quello che le passa per la mente...



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Stiamo discutendo degli emendamenti, Consigliere Vignale!



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Stiamo discutendo gli emendamenti e il suo tempo sugli emendamenti è finito! BONO Davide (fuori microfono) Presidente, come l'ha misurato il tempo?



PRESIDENTE

Lo hanno misurato gli Uffici il tempo sugli emendamenti! Lei non ha partecipato alla riunione dei Capigruppo, perché il Capogruppo è un altro il Capogruppo ha idea di come sono stati misurati i tempi!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Andiamo avanti!



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

No, è un richiamo al Regolamento!



PRESIDENTE

L'emendamento è il n. 246...



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Oh, è sordo? È un richiamo al Regolamento!



PRESIDENTE

"Oh" a me lei non lo dice, Consigliere Vignale! Se continuate così, sospendo i lavori del Consiglio, è chiaro!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, la invito a tranquillizzarsi.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Ho fatto un richiamo al Regolamento, se non mi ascolta...



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Lei è l'ultima persona al mondo che me lo può dire! La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.38, riprende alle ore 12.50)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Chiedo ai Consiglieri di riprendere posto un momento.
Innanzitutto, mi dispiace per lo screzio con il Consigliere Vignale e anche con il Consigliere Marrone. L'obiettivo era quello di rispettare le regole che dirigono questo Consiglio regionale.
Mancano sette-otto minuti. Se si pensa che ci siano le condizioni per riprendere il Consiglio in maniera serena, lo riprendiamo; se, invece pensiamo che valga la pena di aggiornarlo alle ore 14.30, terminiamo ora i lavori e un po' più sereni riprendiamo nel pomeriggio la nostra discussione, che ci porterà all'approvazione del bilancio.



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Non abbiamo fretta.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, come lei sa, io non ho alcuna fretta, chiedo per se ci sono le condizioni per riprendere in maniera serena la discussione del Consiglio, per evitare contrasti e polemiche sia da una parte che dall'altra, me ne rendo conto.
Probabilmente, avrei dovuto dire quello che ho detto alla fine del suo intervento, Consigliere Vignale, ribadisco però che lei, teoricamente, non avrebbe avuto più il diritto di intervenire, quindi diciamo che le cose stanno in tutte e due le parti.
Possiamo proseguire con altri tre o quattro emendamenti? Lo chiedo soprattutto ai firmatari degli emendamenti. O riteniamo, invece, di aggiornare il Consiglio? La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Presidente, io credo che per i dieci minuti mancanti sia il caso di riportare un po' di serenità e mi permetto di fare la proposta di chiudere prima.



PRESIDENTE

Benissimo, il Consiglio è aggiornato alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.52)



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