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Dettaglio seduta n.219 del 11/04/17 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RUFFINO


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Chiapello, Ferraris, Valmaggia e Conticelli.
Non è presente Saitta.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 5 aprile 2017.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 237, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2017-2019"


PRESIDENTE

Procediamo con il proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 237 inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2017-2019", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta pomeridiana del 5 aprile 2017 è terminata la discussione generale.
È seguita la replica del Vicepresidente Reschigna.
L'Aula ha deciso di posticipare l'esame degli articoli 1 e 2.
Sono stati approvati gli articoli n. 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 9 ter, 10 11, 12, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 19 bis, 20, 21, 21 bis, 21 ter, 21 quater 21 quinquies.
È stato sospeso l'esame degli articoli 9 bis, 9 quater e 13.
ARTICOLO 21 sexies Emendamento rubricato n. 98) presentato da Porchietto, Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Con questo emendamento, chiediamo la possibilità di istituire il Centro Unico Prenotazioni della lungodegenza e della disabilità.
In realtà, questa è un'istanza che proviene da coloro che operano in questo ambito, nel senso che sul tema lungodegenza e disabilità: avere un Centro Unico Prenotazioni che permette di gestire qualsiasi tipo di prestazione e servizio dedicato ai soggetti lungodegenti e disabili permetterebbe di superare le inefficienze che oggi si creano in questo ambito, soprattutto per quanto riguarda il tema della disabilità, che necessita di molte attenzioni e di alcune verifiche dal punto di vista procedurale.
Attraverso un Centro Unico Prenotazioni, questo si potrebbero superare.
Chiediamo di stimare, per ciascun biennio, all'incirca due milioni di euro per la prima fase di applicazione di questa istituzione. Riteniamo che la Giunta regionale potrebbe prendere in considerazione questo modello, per far sì che anche i progetti presentati in IV Commissione possano avere compimento attraverso una prima azione sperimentale, che potrebbe essere appunto - quella di istituire il Centro Unico Prenotazioni.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per il parere della Giunta.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Il parere che esprime la Giunta è negativo, non perché esiste, già oggi sul tema della disabilità - una dimensione di gestione dello stesso più ampia rispetto a quello della dimensione territoriale delle persone coinvolte, ma soprattutto perché si ritiene che l'istituzione di un Centro Unico Prenotazioni rappresenti unicamente una complicazione e un'onerosità strutturale, senza portare effettivi benefici.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Porchietto per dichiarazione di voto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
In dichiarazione di voto, mi rivolgo al Vicepresidente, ma soprattutto agli Assessori di competenza (in questo caso, l'Assessore Ferrari, perch l'Assessore Saitta non c'è).
Ci tengo a sottolineare un passaggio: nella discussione (non solo su questo emendamento) che si aprirà oggi e nei giorni successivi, la Giunta espliciterà in modo chiaro, sicuramente tenendo conto dei passaggi fatti in Commissione, i dinieghi su una serie di emendamenti.
Mi permetto di sottolineare, in particolare al Vicepresidente, che questi sono emendamenti che provengono da un settore specifico, che non è solo quello degli utenti ultimi - vale a dire le famiglie - ma è un sistema complesso e articolato di soggetti che operano all'interno di questi ambiti. Tradotto: mi permetto di dire che, probabilmente, prendendo atto del messaggio che ieri l'Assessore, con competenza, ha esplicitato rispetto ad un percorso che si sta facendo, forse il percorso che la Giunta sta avviando rispetto a categorie di cittadini che hanno necessità particolari o non è stato bene esplicitato o non è condiviso sul territorio, perché le istanze provengono proprio dal territorio.
Ritengo importante che la Regione si fermi e si soffermi a riflettere rispetto ai percorsi che si sono avviati o che si stanno avviando, perch non sono capiti, oppure condivisi, dal territorio.
Mi permetto di lasciare in sede di dichiarazione di voto (che chiaramente è favorevole), questo messaggio, perché credo sia importante anche per voi fare un momento di riflessione e valutare se i percorsi intrapresi sono quelli giusti, per i cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Porchietto.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 98), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto di Istruzione Superiore "V. Bosso-A. Monti" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della II A e II B dell'Istituto di Istruzione Superiore "V. Bosso-A. Monti" di Torino, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza. State assistendo alla seduta del Consiglio regionale del Piemonte.
Buona giornata a voi tutti.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 237, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2017-2019" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 237.
ARTICOLO 22 Emendamento rubricato n. 253) presentato dall'Assessore Reschigna.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

È un emendamento che abroga l'articolo 22 del disegno di legge.
Quest'abrogazione avviene a seguito dell'emendamento che ieri è stato illustrato dall'Assessore Valmaggia e votato in Aula, in merito al tema legato al trattamento dei rifiuti importati e l'utilizzo delle stesse risorse ai fini delle politiche per la riduzione dei rifiuti.
Pertanto, è un'abrogazione dell'articolo 22 del disegno di legge.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 253).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 22.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 bis Emendamento rubricato n. 214) presentato da Vignale, Berutti, Graglia Sozzani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è finalizzato all'abrogazione della legge n.
28/1976, che è una legge che garantisce finanziamenti a favore delle cooperative abitative a proprietà indivisa. Perché ne chiediamo l'abrogazione, e non è la prima volta? Perché crediamo che, all'interno della nostra Regione - e non casualmente questa legge nasce nel 1976 - vi sia una profonda disparità tra chi fa la stessa cosa, cioè fra imprese edili e cooperative edili.
La Regione non ha misure che sostengano coloro i quali fanno imprenditoria edile, ma una misura che è dedicata esclusivamente ad un settore di coloro i quali fanno imprenditoria edile, che sono le cooperative.
Quindi, se, forse, quando è nata la norma - e rilevo che questa norma nacque nel momento in cui per la prima volta la sinistra vinse le elezioni regionali nel 1975 - poteva forse avere un senso, ma oggi questo senso non ce l'ha più semplicemente perché, a fronte delle decine di migliaia di perdita di posti di lavoro nell'edilizia, continuiamo a garantire a una piccola nicchia, che diventa sempre più grossa, che è quella della cooperazione, milioni di euro all'anno di sostegno economico, senza che sia previsto un solo euro, invece, per sostenere le imprese edili.
Noi non crediamo che il concetto di questa misura sia un concetto sbagliato, cioè quello di finanziare l'edilizia affinché gli alloggi che vengono locati o venduti siano locati e venduti a un prezzo più basso, ma crediamo che questa misura debba valere per tutti, quindi che debba valere per la cooperazione come debba valere per l'impresa, altrimenti è evidentemente un sistema che non garantisce una parità non tanto di accesso, ma una parità di offerta. È evidente che quando un alloggio pu essere venduto o locato a una cifra inferiore, sarà sempre la cooperazione edile a beneficiare rispetto all'impresa.
Rilevo anche, ma in termini di puro dato oggettivo, che non casualmente alcune delle più grandi cooperative edili sono quelle che, in modo assolutamente trasparente, hanno sempre finanziato le campagne elettorali del centrosinistra in tutte le elezioni regionali. In alcune certamente, in altre non lo so, perché non è un dato a me sconosciuto, tipo l'ultima, e soprattutto sono soggetti che oggi non sono più sotto controllo. Non lo dice un Consigliere del Movimento Nazionale, ma lo diceva un collega del centrosinistra, cioè il Consigliere Turigliatto, che era presente in quest'Aula fino alla VIII Legislatura.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Reschigna per il parere della Giunta.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Il parere della Giunta è negativo, non per le ragioni che ha espresso il Consigliere Vignale, ma per una ragione molto semplice. Oggi sul mercato delle locazioni esistono unicamente due soggetti che intervengono: le agenzie territoriali sulla casa e la cooperazione indivisa. Tutto il resto (imprese e cooperative a proprietà divisa) affrontano il tema assolutamente in modo positivo ed efficace, di mettere sul mercato immobiliare degli alloggi a prezzi di cessione convenzionata. Questo consente un accesso da parte di un certo numero di persone.
Peraltro voglio ricordare che gli interventi sono interventi che nell'arco del piano degli investimenti, si bilanciano. Quest'anno, ad esempio, l'onere sul bilancio della Regione per il pagamento dei mutui che erano stati contratti per favorire gli investimenti da parte della cooperazione indivisa è inferiore rispetto alla restituzione che le cooperative a proprietà indivisa operano sul bilancio della Regione.
Quindi, quest'anno noi introitiamo più risorse rispetto a quelle che paghiamo, secondo le rate di ammortamento dei mutui. È il primo anno perché negli anni precedenti questo rapporto era inverso, ma da quest'anno questo si rapporto si inverte in senso positivo sul bilancio della Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Il mio voto sarà favorevole. Noi non contestiamo il modello che prevede che vi sia una restituzione che, come correttamente diceva il Vicepresidente, è il primo anno in cui vi è questo dato.
Ricordiamo soltanto che questa Regione e la Città di Torino, ad esempio nel Piano casa, hanno vissuto uno strabismo unico a livello regionale, cioè mentre una serie significativa di milioni di euro dovevano essere investiti per realizzare nuove case da dare all'ATC, quelle risorse sono state tutte trasferite all'attività della cooperazione. Noi non contestiamo il modello ma diciamo soltanto che questo modello deve essere esteso e non deve essere legato esclusivamente alle cooperative, ma deve essere esteso a tutte quelle migliaia di imprese edili artigiane e non piemontesi che non possono beneficiare di alcun tipo di aiuto e che, quindi, vivono una situazione di competizione assolutamente svantaggiata.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 214), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 22 ter Emendamento rubricato n. 254) presentato dall'Assessore Reschigna.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore a bilancio

Questo è un emendamento che ho depositato questa mattina. È un emendamento che istituisce un fondo sinteticamente definito "ferro bonus" in analogia a un'intesa che si è costruita con la Regione Liguria, la Regione Lombardia e il Ministero delle Infrastrutture, con uno stanziamento per il 2017 di 220 mila euro. L'obiettivo di questo fondo è quello di incentivare il trasporto delle merci su ferro rispetto alla gomma.
Se poi c'è bisogno di ulteriori chiarimenti, credo che l'Assessore Balocco sia più adeguatamente di me nelle condizioni di fornirli.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Sì, diciamo che l'emendamento è arrivato un po' in extremis e non ci dà modo di capirne la ratio. Va bene, tendenzialmente siamo a favore ad iniziative sul trasporto ferroviario di merci, però vorremmo anche capire come si espletano questi interventi e, a grandi linee, su quali direttrici e quali opere si concentrano; giusto per capire come orientarci al voto.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Relativamente alle politiche dei trasporti, intervengo solo per far presente che, nonostante siamo stati qualche settimana in Commissione, due fra le misure più significative discusse, almeno negli ultimi mesi, cioè quella del 23 milioni di euro sul rinnovo del parco rotabile e quella relativa alla creazione di un fondo di sostegno alle merci su ferro, le discutiamo in Aula senza averle mai trattate in Commissione. Per carità, si può fare, non è che non sia consentito; però ci si darà atto che è un po' anomalo, nel senso che queste sono misure che non sono neanche da Commissione bilancio, ma dovrebbero essere misure contenute all'interno di un programma di governo e di una Giunta e che poi, nel momento in cui arriva il bilancio, si attuano.
Io chiederei pertanto due cose. La prima è un approfondimento anche breve da parte dell'Assessore e poi un'attenzione solo su di un aspetto (io lo chiedo alla Giunta, senza che dobbiamo presentare noi un emendamento): visto che le ipotesi attuative saranno in capo a un soggetto nazionale e quindi neanche in capo alla Regione, ma la Regione invece cercherà, come dice l'articolo, di definire.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, un attimo solo.
Mi scuso per l'interruzione, però c'è veramente tantissimo caos ed è impossibile ascoltare gli interventi; e credo sia anche complicato continuare così per chi interviene. Di conseguenza, a partire dalle barcacce al resto dell'Aula, per cortesia chiedo silenzio. Grazie.
Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie a lei.
Dicevo che il penultimo capoverso dell'articolo prevede correttamente che la definizione delle modalità attuative e gestionali di tale misura a carattere regionale saranno demandate a un apposito provvedimento della Giunta; e io chiederei di aggiungere "sentita la Commissione competente".
L'avremmo chiesto anche se il testo fosse stato in Commissione; ancor più arrivando in Aula, credo che sia poi utile discutere nel merito - o almeno poter esprimere una valutazione - all'interno della Commissione.



PRESIDENTE

Grazie.
Prima di far intervenire l'Assessore Balocco, ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Mi scuso, ma io volevo per l'appunto chiedere chiarimenti all'Assessore Balocco. Ho visto che ha chiesto la parola e quindi la lascio a lui. I chiarimenti vertono solo su chi sia il soggetto gestore, su quali saranno le modalità di gestione e su chi saranno i destinatari.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
La parola all'Assessore Balocco.



BALOCCO Francesco, Assessore ai trasporti

Credo sia assolutamente accoglibile la proposta-suggerimento del Consigliere Vignale, cioè di portare in Commissione l'ipotesi di come gestire questo fondo, anche perché sarà un fondo interregionale e che cioè, riguarderà il Piemonte ma anche la Lombardia e la Liguria.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

La Valle d'Aosta no?



BALOCCO Francesco, Assessore ai trasporti

No, la Valle d'Aosta attualmente no, perché la cabina di regia è costituita da queste tre Regioni. Nulla vieta, però, di approfondire anche con la Valle d'Aosta questo aspetto, che in questo caso ovviamente è importante.
Con le altre due Regioni, dunque, stiamo verificando e approfondendo le modalità di gestione di questo fondo, e quindi appena questo accordo di massima ci sarà, naturalmente ne parleremo in Commissione molto volentieri questo in preparazione dell'incontro della cabina di regia - cioè dei tre Presidenti - che dovrebbe avvenire a Genova il 22 maggio.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Il Consigliere Bono chiede di precisare meglio l'oggetto della proposta. Allora, c'è un'ulteriore integrazione all'emendamento: datemi il tempo di entrarne in possesso e la leggo.
L'aggiunta è, come da proposta del Consigliere Vignale, "sentita la Commissione consiliare competente". Questo, quindi, è l'emendamento rubricato n. 254) completo.
Domando se vi siano ulteriori richieste di intervento da parte dell'Aula.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Chiedo scusa di nuovo perché faccio proprio fatica a sentire.
Tra il livello di voce dell'Assessore e il rumore che c'è qui dietro non ho capito chi è il soggetto gestore della misura nazionale; non so se l'ha detto o se me lo sono perso.



PRESIDENTE

Allora, chiedo un attimo di attenzione. La Consigliera Frediani e il Consigliere Vignale hanno avanzato due specifiche richieste.
Risponde nuovamente l'Assessore Balocco.



BALOCCO Francesco, Assessore ai trasporti

Come ho cercato di spiegare prima, la modalità di gestione del fondo interregionale verrà definito da questa cabina di regia di cui dicevo quindi dalle tre Regioni. Questo dovrà andare ad integrazione del fondo nazionale - della misura "ferro bonus" che esiste già a livello nazionale e si vedrà in quale modo le due fonti di finanziamento siano tra di loro correlate.
Ovviamente dovremo trovare un modo di correlazione tra le due.



(Commenti della Consigliera Frediani)



BALOCCO Francesco, Assessore ai trasporti

È una misura fiscale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Allora, da quel che ho capito stiamo parlando dell'integrazione regionale del "ferro bonus" di 20 milioni annui per gli operatori che garantiscono treni completi di trasporto merci, con un piano anche di sviluppo; anche perché la misura nazionale che è stata messa in Finanziaria nel 2016 (quindi a fine 2015) è tutt'altro che chiara già di per sé e quindi va ulteriormente definita.
Ci chiediamo dunque innanzitutto quale sia la programmazione che c'è dietro, se la cosa avverrà tramite Accordi di Programma tra Regione e Stato, se verrà gestita centralmente dal Ministero o se ci sarà la quota regionale. Se noi mettiamo delle risorse, infatti, io non vorrei di nuovo trovarmi nella situazione in cui ci stiamo trovando con la banda ultralarga, dove fa tutto Infratel, che si ritrova di nuovo impigliato in ricorsi; noi ci abbiamo messo fondi strutturali e, da qui al 2020, dovremo dare delle giustificazioni del perché gli obiettivi non sono stati raggiunti. Anche su questo tema, tra l'altro, e lo si capisce anche dall'emendamento, siamo ancora in attesa dell'approvazione comunitaria per il regime di aiuto di Stato.
Visto che oltretutto l'emendamento è stato presentato in modo "volante", ci piacerebbe che venisse data una spiegazione un po' più dettagliata di quello che comporterà dal punto di vista attuativo il fatto di avere in bilancio già per quest'anno 200.000 euro su questa misura, che attualmente comunque non potrà partire. Ci dica, Assessore, se ha delle informazioni in merito al fatto che partirà a giugno, settembre o quando sarà, o se questi diventeranno fondi vincolati per l'anno prossimo: insomma, come funziona.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ringrazio il collega Campo per aver fornito qualche informazione in più per interpretare o fare un'esegesi di un testo che, definire "criptico", è poco. Anche perché finisce, tra l'altro, nel 2018.
Al Vicepresidente Reschigna, al Presidente Chiamparino e all'Assessore Balocco avanzerei questa proposta: si ritiri questo emendamento e lo si ripresenti all'interno della legge finanziaria o del collegato alla legge finanziaria, in modo che se ne possa discutere bene nei termini, per comprendere realmente quali sono le intenzioni della Regione. Mi sembra di aver compreso che l'incontro si terrà a breve.
Peraltro, ieri si è tenuta una seduta di I Commissione con il sempre lucido e presente Assessore Reschigna, ma in quel frangente questo emendamento non è stato presentato.
Se lo aveste presentato ieri pomeriggio, magari avremmo trattenuto l'Assessore Reschigna mezz'ora in più per farcelo illustrare già in quella sede e, magari, saremmo arrivati oggi con le idee più chiare. Forse avremmo comunque votato "no", ma almeno ne avremmo discusso.
Non è stato presentato in Commissione prima; non è stato presentato nemmeno ieri; francamente, chiederei di proseguire nell'andamento di correttezza istituzionale tra Giunta e Consiglio che c'è stato finora.
Abbiamo sempre ribadito, anche nella scorsa legislatura, quando eravamo entrambi all'opposizione (Movimento 5 Stelle e Partito Democratico), che presentare emendamenti all'ultimo minuto maldispone i Consiglieri di opposizione (a mio avviso, sotto sotto, anche quelli di maggioranza, che però li votano ugualmente, pur non comprendendone pure loro il significato per ordini di scuderia).
Chiederei sommessamente di ritirarlo, proprio per non iniziare male la mattinata, che ci vede impegnati oggi, nel pomeriggio e domani, nella discussione del bilancio previsionale. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Chiedo scusa, so di essere già intervenuto, ma è un aspetto importante.
Al di là delle questioni di merito, trattandosi di un fondo, è inevitabilmente un articolo che ha un valore economico. Può trattarsi anche di fiscalità, ma tanto che sia fiscalità, quanto che siano stanziamenti, ha sempre un valore economico: dunque, o sono minori entrate o sono stanziamenti.
Al di là della proposta che avanzava il collega Bono, che condivido credo che l'emendamento debba passare in I Commissione (dove, peraltro, non è mai passato). Se l'Assessore e la Giunta hanno il problema del rispetto di una data, che se non ricordo male è il 22 maggio, credo che vi siano i tempi per ritirare l'emendamento e per discuterne prima di quella scadenza.
Non vi è, da parte nostra, una contrarietà rispetto ad una misura che anzi, si tentò già molti anni fa in questa Regione, per incentivare il trasporto di merci su ferro. E visto che avrà un valore, credo la modalità dovrebbe essere meglio conosciuta. Perché se no, davvero, è un atto di fede, che noi non faremmo, però spiace intervenire su una misura che potrebbe essere significativa in questa modalità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Sulle modalità di presentazione dell'emendamento capisco le posizioni che sono state espresse all'interno del Consiglio regionale, ma devo ammettere - lo dico in questi termini - che è stata colpa mia. Nel senso che l'Assessore Balocco mi aveva sottoposto il tema già da qualche settimana, ma è finito in mezzo ad altre carte e mi sono dimenticato di affrontare la questione. Per questo e non per altre ragioni.
Ieri sera l'Assessore Balocco mi ha chiesto notizie in merito all'intervento sul "ferro bonus" e solo in quel momento mi sono accorto che la questione era finita in mezzo ad altro.
Detto questo - riconosciuto e ammesso questo limite nei confronti del Consiglio regionale - vorrei aggiungere due aspetti.
Il primo è che l'emendamento in sé è comprensibilissimo. Non si tratta di un emendamento complicato, perché definisce in modo chiaro un'iniziativa, in collaborazione con altre Regioni all'interno di una dimensione nazionale, che vede la Regione Piemonte incentivare l'utilizzo del ferro come strumento per il trasporto delle merci, perché dobbiamo disincentivare, sostanzialmente, l'utilizzo della gomma per siffatte necessità.
Di per sé, detto e riconosciuto che è un po' anomalo presentare questa mattina l'emendamento, vorrei anche che ragionassimo sul metodo della questione.
Perché non è possibile presentarlo all'interno del collegato? Perché, a quel punto, mancherebbe la copertura finanziaria, che viene garantita - lo anticipo - all'interno del maxiemendamento che sotto questo profilo aggiungerà 200.000 euro sul 2017 alla missione del programma. È un emendamento proprio di natura di legge di bilancio.
Per queste ragioni non siamo disponibili a ritirare l'emendamento: per la sua semplicità e per la comprensibilità immediata dell'obiettivo che si pone, che mi sembra, peraltro, assolutamente condiviso all'interno dell'Aula.
Circa la richiesta che ha avanzato il Consigliere Vignale nel suo primo intervento, ho già provveduto a correggere l'emendamento aggiungendo la frase "sentita la Commissione consiliare competente".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Mighetti: ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Chiederei solamente di sospendere il voto sull'emendamento in questione. Domani, tra l'altro, è convocata la Commissione bilancio, per cui sarà possibile fare un piccolo approfondimento sulla problematica. In tal modo, avremmo anche il tempo di comprendere questo articolo.



PRESIDENTE

Va bene, sospendiamo l'esame dell'emendamento rubricato n. 254).
ARTICOLO 9 quater Riprendiamo l'esame dell'articolo 9 quater, che avevamo precedentemente accantonato.
L'emendamento n. 197) era stato già illustrato dal collega Bono. La Giunta vuole aggiungere qualcosa in merito? Prego, Assessore Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

La Giunta esprime parere favorevole, chiedendo, però, che dall'emendamento venga espunto il riferimento alla potenziale entrata perché è tutta da dimostrare.
Sull'opportunità di istituire, sulla partita del 2018, una tariffa che riguardi le tematiche dell'inquinamento da voli sull'aeroporto di Torino come hanno fatto altre Regioni, c'è la disponibilità ad accogliere l'emendamento; cancellerei unicamente la parte relativa all'eventuale dotazione finanziaria.



PRESIDENTE

Consigliere Bono, si può avvicinare al banco della Presidenza per sottoscrivere la modifica? Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
È singolare che questo Consiglio regionale si sia impegnato, anche in virtù di una legge dello Stato, a non introdurre nuova tassazione. Perch in realtà, con questo articolo introduciamo una nuova tassazione. Non dico che sia vietato rispetto alla legge dello Stato, ma il dato di fatto tanto o poco che sia, noi non lo possiamo sapere - lo vedremo a legge applicata.
Noi, relativamente al comparto dell'aeromobile, che - lo ricordo - non include solo i voli di linea, ma anche i voli commerciali e tutto il sistema elicotteristico, che oggi riguarda un numero significativo di addetti, introduciamo una tassa. È vero che altre Regioni italiane ce l'hanno, ma, a seconda che si parli di acqua, di attività estrattive o di un sacco di altri aspetti, noi non dobbiamo equipararci alle altre Regioni altrimenti, a noi va bene: se la Lombardia attua questa tassa, chiediamo di avere l'addizionale IRPEF della Lombardia e tutta un'altra serie di tassazioni che hanno Regioni concorrenti.
Allora, che ogni volta si debba arrivare a un aumento dell'imposizione fiscale all'interno della nostra Regione credo sia sbagliato, per due motivi. Il primo riguarda il metodo: il Vicepresidente Reschigna, il primo anno di legislatura in cui - come ricorda bene il Vicepresidente raddoppiammo la tassa sui canoni idrici e aumentammo l'addizionale IRPEF disse che una volta all'anno, se fosse stato necessario, avremmo fatto un provvedimento di modifica delle aliquote, non in sede di legge di bilancio ma un provvedimento ad hoc, e così avvenne: all'interno di un provvedimento di bilancio è stato legittimamente presentato dal Movimento 5 Stelle un emendamento, che, da questo punto di vista, è almeno omogeneo per quanto riguarda l'aumento dell'imposizione fiscale rispetto al centrosinistra perché si dice che è un emendamento che in Regione Lazio vale 50 milioni di euro. In Regione Piemonte varrà tre milioni di euro? Io non lo so quanto potrà valere, però ricordiamo che i volumi sono ben diversi.
Allora, è vero che è un emendamento che, teoricamente, vale poco, ma vale poco per un numero limitato di soggetti; per cui, devo dire che capisco poco se - lo dico anche ai colleghi del Movimento 5 Stelle - sul bollo auto si fa la battaglia per la riduzione di 50-60 euro, dopodich invece, imponiamo centinaia di euro per chi vola, perché l'elicottero che si sposta per...



(Commenti del Consigliere Bono)



VIGNALE Gian Luca

Sì.
L'aereo che vola ha già una serie di gravami e ogni qualvolta acquistiamo un biglietto vediamo la differenza tra il valore economico e quello dell'imposizione fiscale, e mi sembra sia già sufficiente.
Certamente, il Movimento Nazionale per la Sovranità non vota alcun provvedimento che aumenta anche solo di un euro la tassazione all'interno di questa Regione. È l'ennesima tassa che questo Governo aumenta, in perfetta sinergia con il Movimento 5 Stelle, che già sui rifiuti è favorevole all'aumento della tassazione all'interno di questa Regione, per cui il partito delle tasse è molto ben rappresentato all'interno di quest'Aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, di fatto, è l'aggiunta, come ha detto il collega Vignale, di una nuova tassa, tra l'altro affronta un tema di regolamentazione, perché non è che si prende un qualcosa di già normato e lo si modifica nell'entità. Il Consigliere Vignale citava la tassa sulle acque minerali, piuttosto che altre, dove c'è già una regolamentazione: modifico l'entità della tassazione e raggiungo il risultato voluto.
Qui, di fatto, istituiamo una nuova tassazione, tra l'altro, attraverso un emendamento in Aula, senza alcuna valutazione, con una valutazione stimata ad occhio dell'impatto. Al di là del metodo, che non è quello per legiferare, è assente la valutazione di quello che può anche essere l'effetto, che troviamo al passaggio successivo, dove, per caso, arriva l'Assessore Balocco a dirci che, adesso, SAGAT è in equilibrio, ma rispetto ad altre parti ci dice che dobbiamo dare il contributo per Levaldigi e, per fortuna, SACE è stata venduta.
Non dico che non si debba arrivare a intervenire sull'inquinamento acustico laddove ci sono gli elicotteri o negli aeroporti piemontesi, per chiedo alla Giunta - è legittimo che i proponenti in ambito di bilancio presentino delle istanze - un attimo la valutazione complessiva di quello che può essere l'impatto sul settore, perché mi pare che le nuove aziende che si occupano di elicotteri alcune siano floride, ma non navigano nell'oro.
Anche le piccole improvvisazioni, per il piacere di avere la bandiera contro l'acustica, o il grande accordo che vediamo in quest'Aula tra il PD e il Movimento 5 Stelle, per aggiungere una nuova tassa, potrebbero avere delle conseguenze che, da una parte, sono tutt'altro che piacevoli per il sistema piemontese e, dall'altra, per le imprese che, al limite, ricaricano indirettamente sui propri clienti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Intervengo per chiarire l'ambito di azione di questa misura, che recepisce una normativa nazionale relativamente a un settore dei trasporti finora poco normato e poco contingentato per quanto riguarda le misure di contenimento delle emissioni e le misure ambientali.
Abbiamo a lungo dibattuto in quest'Aula dei salassi e dei fastidi degli automobilisti e delle misure relative al traffico su terra; noi sappiamo che nell'Unione Europea l'unico settore dei trasporti, per quanto riguarda il contenimento delle emissioni di CO2, che è stato normato, ma è ancora poco contingentato e spesso esce anche dai calcoli complessivi delle emissioni dei Paesi, è proprio quello del traffico aereo.
È semplicemente il recepimento di una normativa nazionale, che reputiamo giusta, che punta non a penalizzare le compagnie aeree o gli aeroporti, ma a creare un circolo virtuoso in cui vengono premiati i vettori e le compagnie che adottano misure di contenimento dal punto di vista ambientale, sia acustico, sia emissivo, sia del peso, perché questo è scritto nella legge.
Quindi, si tratta semplicemente della regola per la quale chi più inquina più paga, per indurre le compagnie ad un circolo virtuoso di miglioramento degli impatti ambientali, è solo questo.
Crediamo che le priorità ambientali nel Paese e nel mondo adesso siano in cima alla classifica, perché non ci sarà alcuna crescita economica se continuiamo a devastare il mondo che ci circonda, ci sarà una decrescita economica. Quindi, tutelare l'ambiente qualche volta impone anche un piccolo sacrificio, quale quello di chiedere semplicemente un miglioramento a delle compagnie che finora non sono state toccate.
Sul settore automotive c'è stata comunque una tendenza al miglioramento continuo; nel settore aeromobile non vi è stato questo miglioramento continuo perché non ci sono state le normative che contingentassero e penalizzassero chi inquinava di più, questo è semplicemente quanto facciamo già in tutti gli altri settori, chiediamo di farlo anche nel settore aeromobile.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Gancia.



GANCIA Gianna

In parte ha già detto il collega Pichetto, pertanto non mi ripeto, ma vista la sintonia massima tra Movimento 5 Stelle e PD, direi di non rimandare a domani, di non perdere altro tempo e di votarlo oggi. Faccio questa proposta, ormai è chiaro, si sono espressi tutti, quindi non perdiamo altro tempo, non prendiamoci in giro, soprattutto.
PRESIDENTE.
Grazie.
La parola al Consigliere Campo.



CAMPO Mauro

Svolgo un semplicissimo ragionamento di buonsenso: sull'inquinamento acustico si interviene a tutti i livelli, sui motorini e sulle automobili ci preoccupiamo che siano i più silenziosi possibili perché passano vicino alle nostre case, addirittura si deve avere la certificazione acustica sugli immobili e ogniqualvolta si compie una ristrutturazione un po' significativa occorre questa certificazione.
Allora, il sistema aeroportuale e del traffico aereo ha un enorme impatto a tutti i livelli: a livello di inquinamento luminoso, tant'è che lo escludiamo anche dalle norme sull'inquinamento luminoso; a livello di consumi energetici, perché il trasporto aeromobile è quello meno efficiente di tutti; a livello di consumo di suolo, perché gli aeroporti consumano un'orgia di suolo, in spazi al di fuori dei centri urbani e quindi anche a livello di rumore.
Vi ricordo che la leva fiscale è l'unica cosa che, alla fine, permette di intervenire sulle problematiche e sull'inquinamento. Noi oggi di inquinamento ci stiamo ammazzando, continuo a ripeterlo, perché abbiamo inquinamento elettromagnetico, inquinamento dell'acqua, dell'aria, del suolo. Adesso anche quello rumoroso e quello luminoso, con tanto di piste da sci illuminate in alta montagna per le discese notturne.
Si interviene facendo semplicemente pagare chi più inquina a favore di misure che dovrebbero poi stimolare le soluzioni, dovrebbero portare delle soluzioni a chi subisce l'inquinamento. Abbiamo i cittadini che si lamentano, addirittura, dei danni ai tetti perché gli aeroporti vengono fatti in aree rurali, ma a ridosso di aree urbane, si lamentano del rumore e il rumore provoca danni anche a livello neurologico, come disturbo del sonno, della veglia e dell'attenzione.
Ci preoccupiamo che il motorino abbia la marmitta giusta, la macchina e persino le case devono essere accuratamente strutturate, ma il traffico aereo, che è quello che fa più rumore di tutti, non lo regolamentiamo. Noi lo abbiamo inserito anche un po' per provocazione, perché dobbiamo mettere in piedi delle politiche che affrontino anche quel problema lì. Tanto questi costi verranno scaricati sul servizio, lo pagheranno gli utenti che vogliono utilizzare il servizio aeromobile, ma vorrebbero anche, perché è quello che ci aspettiamo noi da un cittadino consapevole, che vengano affrontati i problemi che qualsiasi servizio oggi pone.
Faccio un altro banale esempio. Adesso si sperimenterà in centro a Torino il 5G per i nuovi servizi a banda larga sui telefonini, ma lo sapete che quelle sono microonde a maggiore intensità rispetto al 4G e alle precedenti tecnologie e ciò vuole dire maggiore intensità energetica nei tessuti umani? E più terminali di ripetizione per aria? Ci preoccuperemo di quell'inquinamento? Se non ci si pensa prima, bisognerà pensarci dopo e poi dopo, visto che sono stati fatti gli investimenti e il servizio c'è.
L'unico modo di attirare l'attenzione è che si metta un costo sui danni che vengono fatti da questi inquinamenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Credo che questo emendamento sia di buonsenso, segue una linea politica che è quella di far rispettare il principio per cui chi inquina, paga. Un principio che in Italia è stato poco rispettato e ha portato a un'obsolescenza tecnica in tutti i settori per questo Paese. Ci sono studi internazionali che dimostrano che facendo rispettare questo principio, si hanno dei benefici dal punto di vista sia ambientale che occupazionale importantissimi.
Oltretutto avendo un'azienda, la Finmeccanica, che è leader internazionale nella produzione di pannelli fonoassorbenti, credo che sia una cosa doverosa presentare questo emendamento. Abbiamo la tecnologia in casa. Se c'è una legge nazionale volta a ridurre il rumore degli aerei possiamo sfruttare una sinergia con un'azienda che è leader nazionale, o che almeno fino a ieri era leader nazionale, dopo la cura Moretti non so se lo sia ancora. Fatta questa battuta, credo sia importante, perché pu essere da stimolo anche per la nostra industria, che è sicuramente un fiore all'occhiello di questa nazione se vogliamo mantenere l'industria aeronautica in questo Paese.
Ci sono risvolti importanti che noi dobbiamo sfruttare in tutti i settori perché l'Italia, per anni, è stata il ricettacolo di vecchie tecnologie che gli altri Paesi non volevano più. Dobbiamo diventare un Paese all'avanguardia in tutti i settori, quindi sfruttare questo principio di chi inquina paga in tutti i settori, anche in questo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Non interverrò sul merito perché avevo illustrato l'emendamento e mi sembra che i Consiglieri del mio Gruppo abbiano spiegato le motivazioni della presentazione di questa proposta di imposta che non è contro il traffico aereo, ma è per investimenti nei Comuni che hanno delle ricadute dall'inquinamento acustico rispetto agli aerei. Penso che sia una norma che produrrà un efficientamento acustico degli aerei, perché abbiamo casi particolari in cui gli aeroporti sono dentro il centro abitato di alcuni nostri comuni. Una norma richiesta da più anni, anche dalle amministrazioni locali e dai cittadini, in quanto si potranno fare degli investimenti sul disinquinamento acustico.
Abbiamo apportato delle modifiche al comma 14, in cui abbiamo cancellato la stima del gettito, in quanto è difficile oggi stimare il gettito. Avevo ipotizzato due milioni di euro, le stime della Giunta sono minori, spero anche questa volta di avere ragione io e non la Giunta vedremo, ma saranno comunque soldi che potranno essere girati alle amministrazioni comunali, sono risorse importanti.
In più, abbiamo stralciato la parte della destinazione 50 per cento ai Comuni, direttamente per il disinquinamento acustico e 50 per cento agli Accordi di Programma con i Comuni stessi, in quanto ci sono costi amministrativi che devono essere incamerati dalla Regione Piemonte e che oggi non possiamo quantificare. Per esempio, la Regione Lazio avrebbe destinato le spese amministrative e una quota parte dell'incamerato proprio per la gestione e la riscossione dei crediti da parte delle società aeroportuali. Lasciamo a una delibera di Giunta la determinazione della ripartizione di quanto verrà introitato, previa informazione della Commissione consiliare competente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

In questo caso prendo la parola come dichiarazione di voto, che è certamente contraria.
Faccio ancora un appello: almeno l'entità! È un mercato abbastanza definito, Vicepresidente Reschigna, credo che lei mi possa dire quanti sono gli aerei che su Caselle e Levaldigi, che sono i due aeroporti di riferimenti, saranno soggetti a questa tassazione. Quanti sono quelli sopra le 450 mila tonnellate che la pagano? Ha coscienza la Giunta? Non i proponenti che possono aver sparato un numero qualsiasi, ma la Giunta ha coscienza di qual è la dimensione del fenomeno? Noi possiamo essere favorevoli o contrari, in questo caso contrari, ma almeno la coscienza, quando si mette una tassa, di sapere su chi ricade e quanto fa, la Giunta lo deve sapere. Ed è questo che pretendiamo.
Altrimenti, sospendiamo, fate la verifica, domani portate i due numeri e lo votiamo, ma al così buio non è un servizio che facciamo ai piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intanto giusto per inquadrare l'aspetto normativo. La legge cui i colleghi del Movimento 5 Stelle fanno riferimento, che riguarda una serie di provvedimenti normativi dice: ferma la facoltà delle Regioni di sopprimerle. Quindi questo non è un obbligo normativo, ma le Regioni possono decidere se inserire o meno la tassa. Questo è un primo aspetto.
Un secondo aspetto: ci va un po' di serietà.
Accade raramente che l'opposizione presenti nuove tasse e altrettanto raramente che la Giunta le accolga, ma ormai ci stiamo abituando a tutto però non ho mai visto in tanti anni l'introduzione di una tassa senza che si abbia minimamente l'idea di quanto sia il valore economico.
È una tassa che esiste in due Regioni italiane - rettifico rispetto a quanto detto prima - Campania e Lazio, salvo che non ci dicano cose diverse...



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Il sito "Regioni.it" dice quello, magari si sbaglieranno loro. Dicevo non abbiamo la più pallida idea di quanto sia il gettito, non sappiamo chi ne sarà coinvolto e in quale modo. Io non l'ho mai visto! Abbiamo legiferato in qualunque modo, però c'è un limite oltre il quale non si pu andare.
Presidente, chiedo di nuovo se possiamo, anche se io credo di no...
Presidente, sto parlando con lei. Possiamo introdurre una tassa senza che questa sia stata licenziata dalla I Commissione? Se va bene così, va bene per tutto, nel senso che noi prevediamo di presentare emendamenti che riguardano aumenti di spesa in sede di legge e non relativamente alla tabella, dove evidentemente è possibile, senza passare dalla I Commissione.
Esiste su questo, ovviamente, non una copertura economica, perch questa è una tassa e come tale non ci va una copertura economica, ma io non ho mai visto una realtà in cui si introduce una tassa senza sapere qual è il gettito e neanche quanto inciderà sulle singole realtà. Poi, possiamo dire una cosa semplice, per cui si comprende questa semplice e larga condivisione: il dieci per cento di SAGAT è del Comune di Torino.
Questa tassa un po' aiuta la Giunta comunale, ma non solo il dieci per cento è del Comune di Torino, il 54 per cento è di quel soggetto privato che magari ha bisogno di incamerare due milioni di euro, così evita di gravare sulle casse dell'Amministrazione comunale, o per il cinque per cento della Città metropolitana. Cioè, non è che uno si fa le tasse fatte in casa per risolversi i problemi di bilancio in Comune o in Provincia! Le tasse sono una cosa seria e non si possono fare senza avere neanche la più pallida idea di quale sia il gettito, dopodiché votatevi quello che volete, però davvero siamo di fronte a tutto! Tasse ne avete introdotte tante, ne abbiamo introdotte anche noi quando governavamo, ma almeno avevamo idea a chi si rivolgevano, qual era la platea e qual era il gettito e non le tasse a caso!



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
La parola alla Consigliera Gancia per dichiarazione di voto.



GANCIA Gianna

Grazie, Presidente.
Quello che sta accadendo è abbastanza vergognoso. Voi avete la fortuna di avere gli organi di stampa dalla vostra parte. Avesse fatto una cosa del genere la Giunta Cota credo ci fosse...
Solo che noi veniamo sbattuti fuori! L'ha detto bene Vignale: a chi serve questa tassa? Quindi, anche in questo caso, il PSP, che è il partito... O il PUS (Partito unico spesa pubblica), che è ancora meglio vince...
D'altronde, è facile guardarci intorno ed è facile guardare qui chi è che ha delle partite IVA o chi riceve a fine mese lo stipendio, anche nella vita propria personale.
Credo che continuare a tassare le persone che ormai sono sempre più sfibrate non abbia più senso.
Voteremo contro e soprattutto credo che in questi mesi e in questi anni stia avvenendo un brutto episodio, sia per quel che riguarda la libertà di stampa...
Lei avrà visto, Presidente Chiamparino, che bell'articolo ha fatto La Stampa sul gettito del bollo, c'era scritto che non siete voi che aumentate le tasse, ma è la popolazione - peccato che non ce l'ho qui - che è più abituata, perché in questi anni è stata educata a pagare le tasse. Non sono le tasse che aumentano...
Avevo degli amici stranieri con me ed è incredibile e allucinante quanto sta avvenendo. In un Paese dove non c'è libertà di stampa o dove la stampa è così condizionata, credo ci sia un futuro...
Perché quando la gente si accorgerà di quello che state facendo potrebbe anche svegliarsi in malo modo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gancia.
La parola al Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Mi unisco ai colleghi del centrodestra nell'annunciare il voto negativo e, condividendo le loro argomentazioni, mi limito ad aggiungere un ragionamento strettamente politico.
Sono dell'idea, al di là delle battute e dell'ironia che aveva espresso tanto il centrosinistra quanto il Movimento 5 Stelle nella scorsa battaglia ostruzionistica sulla legge sulla casa, che in realtà prima o poi questo asse di maggioranza politica centrosinistra-Movimento 5 Stelle debba essere portato alla luce, di fronte agli occhi degli elettori e formalizzato.
Questo giochino di creare un'intesa politica non solo sui temi più ideologici, ma addirittura oggi scopriamo anche su quelli fiscali, per spalleggiare le difficoltà finanziarie degli Enti che amministrate in finta contrapposizione, quando in realtà l'asse istituzionale e ormai direi politico è del tutto palese sia legittimo; direi che è abbastanza normale vedendo quali sono le campagne, i principi e i riferimenti, anche culturali, degli uni e degli altri, immaginare che prima o poi avvenisse questa convergenza politica.
Tuttavia, questa intesa dovrebbe essere fatta alla luce del sole davanti agli occhi degli elettori, perché altrimenti si va non tanto a colpire le prerogative di una minoranza politica, di chi fa veramente opposizione, senza evidentemente concordare strategie di governo con la Giunta o magari addirittura dai banchi della Giunta e, dall'altra parte, si va a drogare quella che dovrebbe essere la dialettica maggioranza e minoranza.
Dovremmo prendere atto, però bisognerebbe che fosse ufficializzato che in quest'Aula ci sono tre quarti, di cui metà è una maggioranza ufficiale e un quarto è una stampella della maggioranza...



(Commenti provenienti dai banchi riservati ai Consiglieri del Gruppo Movimento 5 Stelle)



MARRONE Maurizio

Un'Amministrazione che riceve al contrario, evidentemente, la "stampella istituzionale" rispetto al Comune di Torino, un'Amministrazione che sta vivendo gravi difficoltà, ma che sinceramente dovrebbe, visto che aveva annunciato di cavarsela con le proprie forze, annunciando una grande rivoluzione...



PRESIDENTE

Perché ride in questo modo, collega Andrissi, a squarciagola? ANDRISSI Gianpaolo (fuori microfono) È simpatico!



PRESIDENTE

Fa sorridere, il Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio

Percepisco alle mie spalle un po' di imbarazzo...



(Commenti provenienti dai banchi riservati ai Consiglieri del Gruppo Movimento 5 Stelle)



MARRONE Maurizio

Guardate, sarebbe tutto legittimo, basterebbe semplicemente che lo affermaste. Questa creatura, il "Chiappendino", coniata...



PRESIDENTE

L'ha votata lei Appendino.



MARRONE Maurizio

No, guardi, si vada a leggere i giornali. Non l'ho votata io, ma soprattutto non la spalleggio io dalla Regione Piemonte.
Diciamo che la cara Chiara Appendino, nella sua alternativa "Chiara" se si vuole inventare delle tasse lo potrebbe fare da sola, senza costringere quest'Aula a farlo.
Credo che in politica sia tutto legittimo, basta che sia chiaro e manifesto. L'imbarazzo che avverto alle mie spalle deriva evidentemente dalla difficoltà di dover spiegare che prima c'è un tema, uno più ideologico e meno visibile, poi si arriva addirittura a strategie di bilancio! Che esiste un asse politico, dichiaratelo e assumetevene quantomeno la responsabilità di fronte alla comunità dei cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, per l'accalorato intervento, Consigliere Marrone.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto di Istruzione Superiore "V. Bosso-A. Monti" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore Turistico "V. Bosso-A. Monti" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 237, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2017-2019" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 237, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2017-2019", di cui al punto 3) all'o.d.g.
La parola al Vicepresidente Reschigna.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Aspetto una risposta da lei, Presidente.



PRESIDENTE

Da me? Scusi, Vicepresidente. Solo un attimo.
Richiamo l'articolo 84 del Regolamento, "Presentazione degli emendamenti", che al punto 10 recita: "Gli emendamenti che comportano aumento di spesa o che comunque incidono sul bilancio della Regione sono trasmessi dal Presidente, subito dopo la presentazione, alla Commissione competente perché esprima il proprio parere che può essere dato, anche verbalmente, nel corso della seduta".
Questo non è un emendamento che incide sul bilancio: questo è.



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Ho letto bene. No, sul bilancio della Regione. Questo è il bilancio.



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Ma siamo dentro il bilancio. Non stiamo illustrando una legge, al cui interno c'è un emendamento che porta fuori da quel contesto e, quindi passiamo per la I Commissione.
Questa è l'interpretazione della Presidenza. Comunque ho capito le sue argomentazioni.
La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Prima questione: c'è un divieto di incremento di imposte, tariffe e canoni, imposto da legge nazionale per tutto il 2017. La norma che viene esaminata, in questo momento, dal Consiglio regionale entrerebbe in vigore il 1° gennaio 2018, fermo restando che - come è nelle facoltà del Governo e del Parlamento nazionale - non venga previsto anche per il 2018 il divieto di incrementare imposte, tariffe e tasse.
Seconda questione: ho chiesto che fosse tolto l'importo del gettito perché i conti che fa la Direzione bilancio sono notevolmente inferiori rispetto a quelli indicati nel testo dell'emendamento del Movimento 5 Stelle.
La Direzione bilancio stima l'eventuale gettito molto sotto il milione di euro, su base annua.
Terza questione: purtroppo, la settimana scorsa ho compiuto 61 anni quindi non sono né giovane né di primo pelo sul marciapiede e so benissimo che, quando si affrontano questi temi, c'è anche un bel gioco. Però, lo dico molto chiaramente alla Consigliera Gancia, al Consigliere Marrone, al Consigliere Vignale, al Gruppo consiliare di Forza Italia: nella precedente legislatura, non ho percepito così scarso pudore nell'affrontare questo tema, quando avete incrementato l'addizionale IRPEF sui redditi a 500 euro al mese. Non ho percepito questo pudore! Ok? In quell'operazione, voi avete fatto un danno alle persone che vivono in una condizione di difficoltà.



(Commenti del Consigliere Vignale)



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

L'ha votata, Consigliere Vignale. L'ha votata!



(Commenti del Consigliere Vignale)



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Ma faccia quello che vuole! Non è mica quello il problema! Se lei pensa che il rapporto all'interno di quest'Aula è di una Giunta che ha timore a rispondere relativamente a questo tipo di situazione, il rapporto che noi immaginiamo è diverso. È un rapporto di confronto.



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Vignale, faccia parlare l'Assessore, gentilmente.
Grazie.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Guardi, mi sembra che questa non sia la nostra preoccupazione.
Come Giunta, la nostra preoccupazione non è quella di avere nessun rapporto privilegiato con nessuno, ma è quella di avere un rapporto civile costruttivo, democratico, di confronto vero con tutti i Consiglieri regionali e con tutte le forze politiche che siedono in Consiglio regionale.
Questo è possibile, su alcuni temi, con alcuni Gruppi; questo è possibile, su altri temi, con altri Gruppi. Non è questo quello che ci sta spingendo.
Queste sono le repliche che ho fatto.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.16, riprende alle ore 11.32)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ringrazio gli Uffici per il lavoro che abbiamo fatto rapidamente perché abbiamo prudenzialmente ridotto l'imposta che si misura a tonnellata per ogni velivolo, recependo quello che è uno schema-tipo nazionale, quindi probabilmente passerebbe da due euro a 0,50 euro a tonnellata, perché c'è un decreto ministeriale del 2015 che ha dato al momento un tetto massimo per l'imposta, proprio per evitare effetti distorsivi tra Regioni che la applicano e Regioni che non la applicano.
È ovvio che l'auspicio è che la applichino tutte le Regioni e magari in futuro si possa anche un po' incrementare, perché gli effetti sono - come ho detto - abbastanza chiari ed evidenti a tutti: ci sono effetti positivi per quanto riguarda le ricadute sui Comuni dell'intero onere portuale, e assolutamente neutri per quanto riguarda le aziende, perché parliamo veramente di pochi soldi.
Considerato un peso medio di un aereo di circa 200 tonnellate, si parla di un'imposizione di circa 200 euro a volo, quindi capite che parliamo di cifre molto basse, di mezzo euro a passeggero.
Riteniamo che, così modificata, la norma sia votabile, accoglibile, e non rischi una possibile impugnativa del Governo. Si vedrà, poi, nei successivi anni, se si arriverà a un'omogeneizzazione delle norme e magari a una revisione verso l'alto dei parametri.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Il Consigliere Vignale ha chiesto la votazione per appello nominale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Sì, anche perché mi pare sia stato presentato un subemendamento.
Voglio solo ribadire il voto contrario anche al subemendamento perché è la dimostrazione della leggerezza con cui si sta.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, se potete parlare a bassa voce. Anzi, se non parlate è meglio.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Se ho capito bene, si è passati da due euro a mezzo euro...



PRESIDENTE

Colleghi.
Grazie.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Così, in un quarto d'ora. Chiedo, naturalmente, al Vicepresidente Reschigna: sul mezzo euro, i conti sono stati fatti e siamo tranquilli? Perché mi pare che passare da due euro a mezzo euro (mi va bene eh, sarebbe stato peggio passare da due euro a quattro volte tanto; meglio un quarto certamente) non sia il modo di legiferare.
Seconda considerazione: capisco che lei, Vicepresidente Reschigna, si innervosisca ogni tanto; ed è naturale.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Ci metto un po' di calore umano!



PICHETTO FRATIN Gilberto

Ma se lo stesso trasporto l'avesse avuto durante gli anni della giunta Bresso, quando votava quei bilanci palesemente falsi, forse qualche problema in meno ci sarebbe stato negli anni successivi.
Poi non gliene faccio colpa: lei non faceva parte di quella Giunta e nemmeno lei conosceva i contenuti. Stia tranquillo, quindi, anche perché è vero che passati i sessant'anni c'è meno rischio di infarto (il maggior rischio si ha fino al sessantesimo anno di età) e io, precedendola (lei è del '55 e io del '54) le dico di stare tranquillo, ma non si innervosisca così!



PRESIDENTE

Grazie.
Indico la votazione, come modificato e per appello nominale, mediante procedimeno elettronico, sull'emendamento rubricato n. 197), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 35 Consiglieri hanno votato NO 8 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Prima di passare all'esame dell'articolo 13, ha chiesto di intervenire il Consigliere Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Le vorrei chiedere, anche d'intesa con altri colleghi della minoranza la possibilità di una sospensione per una riunione dell'opposizione.



PRESIDENTE

Sospendiamo i lavori per dieci minuti-un quarto d'ora.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.42, riprende alle ore 12.04)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
ARTICOLO 13 Emendamento rubricato n. 256) presentato dall'Assessore Reschigna.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 205) presentato dall'Assessore Reschigna.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 209) presentato dall'Assessore Reschigna.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Subemendamento rubricato n. 255) presentato dall'Assessore Reschigna all'emendamento rubricato n. 209) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Prima di dare la parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione di tutti gli emendamenti della Giunta, ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Le chiedo se li può illustrare singolarmente, Vicepresidente, perch staremmo presentando un subemendamento al 205) e quindi le chiedo solo il tempo per consentirci di presentarlo: lo depositiamo tra un minuto.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene, cominciamo dagli altri.
La parola al Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Io li illustro tutti insieme perché non riesco a fare un ragionamento senza toccare l'emendamento 205; poi loro presenteranno il subemendamento.



(Commenti fuori microfono)



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Allora, l'emendamento n. 205) e l'emendamento n. 209) sono quelli depositati ieri e che sono stati illustrati nella seduta della I Commissione di ieri pomeriggio. Ricordo che l'emendamento n. 205 è quello che prevede l'appostamento di un importo di 102.598.723,16 euro, di cui di cui cinque milioni di euro da destinarsi al finanziamento di investimenti sulla legge n. 2 o ad Accordi di Programma per investimenti nel sistema neve del Piemonte. La ragione dello spostamento di 97 milioni di euro dai capitoli di bilancio dov'erano allocati alla missione 20 credo sia stata ampiamente illustrata ieri sera all'interno della Commissione.
L'emendamento n. 209) prevede che "al prelievo di somme dai fondi di cui ai commi 2 e 5 del presente articolo si provvede mediante provvedimento amministrativo".
Il subemendamento n. 255) e l'emendamento n. 256) sono stati invece depositati stamattina sulla base delle questioni che sono state evidenziate ieri sera durante i lavori della I Commissione.
Ricordo che l'emendamento 256) interviene sul secondo comma dell'articolo 13, aggiungendo dopo la parola "ATC" le parole "anche attraverso l'integrazione della dotazione statale di cui alla legge n. 80 del 23 maggio 2014", secondo quanto ho illustrato ieri sera in Commissione.
Il subemendamento n. 255), invece, interviene alla fine del comma 5 bis che - ricordo - prevede che "al prelievo di fondi di cui ai commi 2 e 5 del presente articolo si provvede mediante provvedimento amministrativo" aggiungendo le parole "previo parere della Commissione consiliare competente prima dell'assunzione dello stesso". Quindi, al posto di assumere il provvedimento amministrativo che preleva dal fondo e lo colloca sui capitoli e poi dare comunicazioni alla Commissione, sulla base degli impegni che ho assunto ieri sera in I Commissione, preliminarmente la Giunta viene e illustra il provvedimento in I Commissione.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 257) presentato da Frediani, Andrissi, Bono Mighetti, Valetti..
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento andiamo a chiedere la destinazione di fondi per l'acquisto di scuolabus, quindi è un finanziamento che la Regione dà ai Comuni ed ai consorzi di Comuni per provvedere a comprare degli scuolabus e consentire il trasporto degli studenti della scuola primaria e scuola dell'obbligo.
Si tratta per noi di una priorità assoluta, anche in considerazione delle condizioni dei mezzi che attualmente vengono utilizzati per il trasporto dei bambini, mezzi che molto spesso sono totalmente inadeguati non sono adatti al trasporto dei disabili. Questo è un grande problema per le famiglie che sono costrette ad accompagnare i bambini, utilizzando un mezzo proprio. Oltre a questo, sono dei mezzi altamente inquinanti.
Riteniamo che questo impegno sia assolutamente doveroso da parte di una Regione che ha tra i suoi obiettivi anche quello di garantire il diritto allo studio; diritto che, a maggior ragione, deve essere garantito nel momento in cui la scuola è scuola dell'obbligo.
Quindi, chiediamo di destinare una cifra di 500 mila euro ai Comuni e ai consorzi di Comuni, quindi laddove il Comune da solo non ha la forza di provvedere e anche laddove magari ci sono dei Comuni vicini tra loro che riescono a gestire in modo coordinato il trasporto degli studenti nei diversi plessi scolastici. Sicuramente serve un aiuto da parte della Regione. Aiuto che è previsto per legge, ma che, purtroppo, molto spesso non ha ricevuto le adeguate risorse.
Ci sono ancora molti Comuni che hanno bisogno di essere sostenuti in questo investimento. Quindi, riteniamo che sia da annoverarsi sicuramente tra le priorità della Regione quella di consentire a tutte le famiglie di poter usufruire di un trasporto sicuro, che non sia inquinante e che sia inclusivo, quindi che consenta l'utilizzo da parte di bambini disabili, per poter raggiungere le scuole, andando anche incontro alle esigenze dei territori marginali, che sono quelli che più frequentemente usufruiscono del servizio di scuolabus.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ieri in I Commissione abbiamo sentito l'illustrazione dell'emendamento n. 205) da parte del Vicepresidente Reschigna e oggi l'ha nuovamente illustrato in Aula. Sostanzialmente, nell'insieme dei 102 milioni, in effetti, vi è lo spostamento delle risorse dal capitolo 221845 della Direzione A18 "Contributi ai Comuni e consorzi di Comuni per l'acquisto di scuolabus" per un importo di 500 mila euro.
Noi chiederemmo, visto che sono stati spostati sul fondo di accantonamento e c'è un impegno politico da parte dell'Assessore e della Giunta, di riscrivere tutti i fondi che sono stati spostati nel fondo di accantonamento ai capitoli, però c'è ancora la spada di Damocle degli 80 milioni di euro derivanti dalla modalità di rendicontazione dei fondi del DL 35, in particolare solo per la Regione Piemonte. Quindi non si sa ancora se si otterrà questa "liberazione" di risorse da un accordo con il livello nazionale.
Vorremmo dire la nostra su questo specifico capitolo. Ce ne sono tanti di capitoli e si sarebbe dovuto presentare un subemendamento per ognuno dei capitoli che compongono la tabella dei 102 milioni di euro, però ci rendiamo conto che sarebbe stato un po' stucchevole e, inoltre, avrebbe privato di senso l'emendamento stesso, che vuole garantire non una discrezionalità, speriamo, ma una libertà di spendere tutti questi 102 milioni di investimenti, dando la libertà di capire all'interno dell'anno se ci sono dei capitoli che realmente riescono a spendere quelle risorse o altri capitoli che non riescono a spenderli, non per carenze della Regione ma magari per difficoltà di far partire gli investimenti; e quindi è importante poterli smuovere da un capitolo all'altro.
Su questo, però, chiederemmo di potere mettere a legge l'impegno che 500 mila euro sono nel bilancio, 500 mila euro vengono spostati nel fondo di accantonamento, ma 500 mila euro torneranno nel capitolo degli scuolabus, perché è un capitolo che da anni deve essere finanziato adeguatamente. Questo credo che sia condiviso da tutte le forze politiche e quindi pensiamo che, almeno su questo, ci sia un vincolo di spesa.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Sul subemendamento il parere è negativo, ma per una questione tecnica.
Ieri ho spiegato in Commissione che la ripartizione di questo fondo sui capitoli avverrà secondo la logica della legge di bilancio, e quindi attraverso un'informativa preliminare. Ma se inserisco all'interno di un fondo un importo già stabilendone il suo dettagliato utilizzo, non si capisce perché devo metterlo in un fondo e non lo iscrivo direttamente su quel capitolo.
Quindi, l'impegno ad utilizzare le risorse per l'acquisto di scuolabus c'è e rimane confermato. Il subemendamento non può essere accolto anche per una questione tecnica e di logica.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Volevamo capire come ha funzionato la questione dei cinque milioni sul settore neve, che erano ricompresi in questo ambito e sono stati, in quel caso, destinati. Volevamo capire almeno l'errore.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Non c'è nessun errore, in primis perché i cinque milioni sulla neve sono un'iscrizione aggiuntiva e non è uno spostamento da un capitolo che non c'era nella legge di bilancio.
In secondo luogo, l'iscrizione dei cinque milioni di euro al fondo della missione 20 trova una sua specifica giustificazione ed esplicitazione, perché, come dice l'emendamento che ho depositato ed illustrato ieri in Commissione, vi è un elemento di gestione che dovrà attribuire quanta quota parte di questi cinque milioni di euro andrà a finanziare direttamente la legge n. 2/2009 e quanta quota parte di questi cinque milioni, sempre legata agli investimenti sul sistema neve finanzierà accordi di programma.
Quindi, la collocazione in un fondo è una risorsa aggiuntiva, ma anche una sua specificità rispetto all'indeterminatezza delle modalità di utilizzo di queste risorse.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Volevo solo chiedere un chiarimento. Il capitolo 298059 "Fondo per gli investimenti da destinare al turismo invernale" è ancora un altro capitolo o è quello? Lo chiedo rispetto ai nuovi investimenti e mi riferisco alla tabella che ci avete dato. Dove ci sono cinque milioni. È ancora un altro?



PRESIDENTE

Grazie, collega Campo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 256).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 257), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 205).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 255).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 209).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 13, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 bis Emendamento rubricato n. 1). Presentato da Grimaldi.
(Testo allegato al presente verbale).
Ritorniamo all'articolo 9 bis, sul quale insisteva un emendamento sospeso dal Consigliere Grimaldi, che ha facoltà di intervenire.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ieri avevo chiesto di sospendere la trattazione dell'articolo 9 bis che chiedeva di istituire, di fatto, con proprie risorse, la dotazione di cofinanziamento prevista per il programma di recupero di immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica.
I Consiglieri di opposizioni ci avevano chiesto di integrarlo con una norma finanziaria; noi, invece, in accordo con il Vicepresidente, abbiamo ritenuto di integrarlo all'emendamento sul piano dei 25 milioni di euro.
Tra l'altro, nell'emendamento n. 256) testé votato, si legge che "al comma 2, dell'articolo 13, dopo le parole 'ATC'", nel senso che avevamo già previsto, nelle disponibilità della Giunta, di scegliere le ATC come soggetto cui affidare parte delle risorse per il programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni. Noi abbiamo previsto l'inserimento della dotazione statale di cui alla legge n. 80 del 23 maggio 2014. Così facendo la Giunta potrà istituire un capitolo di cofinanziamento e mettere nel quadro di quei 25 milioni di euro un piano e una dotazione finanziaria per i prossimi anni.
Ricordo, appunto, che sono circa mille gli alloggi ancora in disuso e il taglio di questo tipo di operazione potrebbe andare dai 15.000 ai 50.000 euro, investimenti non dissimili, tra l'altro, da quelli annunciati dalla Giunta, che sono tutti di un taglio inferiore ai 70.000 euro.
In tal senso, ritiriamo l'articolo 9 bis per effetto dell'emendamento n. 256). Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
ARTICOLO 2 Iniziamo la trattazione dell'articolo 2, missione 1.
Emendamento rubricato n. 127) presentato da Marrone, Gancia, Vignale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Marrone per l'illustrazione.



MARRONE Maurizio

Si tratta di un emendamento finalizzato ad aumentare le risorse su questa tematica. Parliamo di un aumento minimo - l'idea è quella di presentare degli emendamenti di merito che fossero anche accoglibili - su un capitolo importante, inerente alle spese per l'acquisto e la fornitura di materiali e altri beni di consumo per garantire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008, che sappiamo tutti essere la disciplina che ha sostituito la famosa legge n.
626.
È un tema importante, perché il rischio riguarda le morti bianche e più, in generale i sinistri sui luoghi di lavoro, dove ritengo che l'approccio delle istituzioni sia sempre di "lacrime di coccodrillo" ovvero di commemorazione e di celebrazione di umana vicinanza alle vittime e alle loro famiglie, quando, in realtà, il compito della politica sarebbe quello di dare, invece, delle indicazioni operative e individuare, in sede di bilancio, anche delle risorse.
Il tema della sicurezza sul lavoro, ahimè, non ci vede all'avanguardia non parlo della Regione Piemonte, ma del sistema Italia - rispetto al contesto europeo e occidentale. Continua ad essere troppo arretrata la cultura sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. L'educazione e la formazione delle maestranze all'utilizzo dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) rimane, purtroppo, un capitolo sul quale c'è ancora molto da lavorare.
Senza far perdere ulteriore tempo, questo è l'oggetto dell'emendamento: tentare, con un segnale di stanziamento ulteriore, di far percepire il sostegno della Regione Piemonte a questo tema davvero molto sensibile e attuale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Marrone.
Emendamento rubricato n. 141) presentato da Bono, Andrissi, Batzella Bertola, Campo, Frediani, Mighetti, Valetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Iniziamo la discussione degli emendamenti alle tabelle di bilancio fermo restando che - mi preme sottolinearlo - gli emendamenti che abbiamo approvato all'articolo 13 e l'articolo 13 comportano una novità per il bilancio della Regione, nel senso che ci sono 102 milioni di euro che vanno in un fondo di accantonamento. Non sono accantonamenti a fondi di riserva o a fondi rischi, per sentenze, contenziosi e quant'altro, che sono un altro capitolo, che però cuba oltre un miliardo, ma sono 102 milioni di euro sostanzialmente, di artificio contabile.
Pertanto, una parte di spese in investimento che era sul bilancio della Regione viene spostata su questo fondo di accantonamento e, se avremo spazio di manovra durante l'anno, grazie anche ad un accordo che si sta cercando con il livello nazionale sulla rendicontazione dei fondi del DL n.
35, si potranno utilizzare in quota parte o tutti - come noi speriamo questi 102 milioni degli investimenti.
È una situazione particolare che deriva dalla difficoltà di bilancio della Regione Piemonte; comunque, noi stiamo andando ad emendare una tabella che ha questi 102 milioni di euro degli investimenti che vengono spostati. Quindi, gli emendamenti sulle spese correnti avranno più attinenza al dato reale del bilancio, mentre quelli sugli investimenti dovranno rapportarsi a questo spostamento di fondi verso l'accantonamento.
Questa premessa era doverosa anche per comprendere il senso dei nostri emendamenti.
Aggiungo che una buona parte dei nostri emendamenti, che sostanzialmente, erano già stati presentati in Commissione - abbiamo modificato alcuni importi, ad esempio, sulle politiche sociali - vede anche molte modifiche circa gli stanziamenti non solo nel 2017, ma anche nel 2018 e nel 2019. Infatti, il bilancio della Regione è di tipo autorizzatorio quindi noi dovremmo già stanziare la cifre che pensiamo di spendere nel 2018 e nel 2019.
È vero, poi si possono modificare nel previsionale del 2018 nell'assestamento del 2018, nel previsionale del 2019, però credo che su alcuni capitoli sia importante dare una continuità di spesa. Ci sono dei capitoli in cui non si può dire che oggi stanziamo "tot" e nel 2018 e nel 2019 "zero". L'esempio è l'emendamento che sto presentando adesso, che chiede delle risorse sul sistema informativo locale per quanto riguarda il sistema informativo socio-assistenziale, ai sensi della legge regionale n.
37/1990, in cui vediamo risorse stanziate nel 2017, ma "zero" nel 2018 e nel 2019.
Vorremmo sapere se c'è la previsione di avere terminato gli investimenti sul sistema informativo socio-assistenziale, visto che ieri abbiamo approvato un emendamento del collega Monaco per quanto riguarda l'analisi dei contrassegni per i disabili. Vorremmo sapere se il sistema è considerato completo nel 2017 - chiedo anche all'Assessore Ferrari - oppure se c'è una carenza di risorse nel 2018 e nel 2019, perché, sostanzialmente abbiamo buchi di bilancio nel 2018 e nel 2019 e non abbiamo trovato le risorse per la copertura.
Il nostro emendamento vuole anche sollevare un tema, che, poi, spero verrà ripreso adeguatamente in IV Commissione, perché il ruolo del sistema informativo e del sistema informatico quando parliamo di sanità è fondamentale per garantire il buon funzionamento del nostro sistema socio assistenziale.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Ci siamo sempre attenuti alle regole, quindi se sforerò un po' recupereranno i miei colleghi.
È un emendamento importante per il fatto che abbiamo visto molta confusione. Sicuramente, c'è molto lavoro ancora da fare sul fronte dei sistemi informativi, che - lo ricordiamo - determinano efficienza all'Amministrazione e al sistema socio-assistenziale, per cui è necessario capire a che punto siamo nel percorso verso l'informatizzazione di queste strutture, perché, come sappiamo, ogni euro investito sui sistemi informativi determina un risparmio su altri tipi di discorsi, in quanto producono efficientamento.
Questo emendamento stanzia una cifra che serve a conservare l'impegno di spesa, in quanto ci chiediamo, come diceva il collega Bono, se questa è una scelta politica o una mera scelta dettata da esigenze di bilancio senza stare troppo a guardare se abbiamo terminato i lavori necessari in questo settore.
In parte ci siamo occupati anche dei sistemi informativi della sanità.
Sappiamo che vi è un grosso problema di competenza anche all'interno delle strutture regionali e vi è un problema di coordinamento, quindi è necessario stanziare delle risorse per proseguire il percorso intrapreso.
Poi, è necessario vigilare e coordinare queste attività affinché non interferiscano tra di loro, per un'ottimizzazione e un riuso, il più possibile, di software già utilizzati. Questo vale nelle amministrazioni gestite direttamente dalla Regione Piemonte, ma può anche voler dire guardare altrove, in altre Regioni o istituzioni che già adottano sistemi simili, per fare economia di spesa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Inizia la trattazione degli emendamenti presentati dal nostro Gruppo sulle tabelle. Abbiamo scelto di presentare un numero limitato di emendamenti di merito alle tabelle. Chiaramente, come a ogni tornata, ci auguriamo che almeno alcune delle nostre istanze vengano recepite dalla Giunta regionale, sebbene, siccome siamo persone capaci ad ascoltare sappiamo che da questo punto di vista non è stata data particolare disponibilità da parte del Vicepresidente Reschigna. Ovviamente, sono scelte politiche, però noi riteniamo comunque di presentare all'Aula il lavoro svolto, che ricalca quanto abbiamo già presentato all'esame della Commissione.
Nel caso specifico, sul socio-assistenziale siamo a proporre un intervento di 200 mila euro per il SISS, che è il sistema locale di contributi a Enti locali singoli e associati per l'attuazione del sistema informativo socio-assistenziale, la legge di riferimento è la legge regionale n. 37/1990.
Il Sistema Informativo delle Politiche Sociali (SISS) riguarda la consultazione dei dati delle certificazioni di disabilità da parte degli enti abilitati, con l'intento di facilitare un interscambio di informazioni tra ASL ed enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, e tra questi ultimi e la Regione.
È noto, com'è stato ribadito più volte, che un sistema informativo che funziona bene è in grado di dare efficienza e risparmio di costi ma anche servizi migliori ai cittadini.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Come i colleghi, ribadisco che noi ci siamo presentati in Commissione e, adesso, in Aula con una serie di emendamenti che rispecchiano quelle che per noi sono delle priorità. Abbiamo la percezione - un po' condivisa nel Gruppo - che, probabilmente, le nostre istanze non verranno accettate, e poco fa è stato respinto un emendamento sugli scuolabus. Il trasporto scolastico è tuttora una delle nostre priorità, ma purtroppo l'emendamento presentato non ha trovato accoglimento.
Ci auguriamo che nel corso della discussione, intervenendo per spiegare bene le nostre motivazioni, magari qualche emendamento possa incontrare il favore della maggioranza dell'Aula.
In particolare, rispetto a questo emendamento che stiamo illustrando noi chiediamo che si intervenga per contribuire alla creazione del sistema informativo socio-assistenziale. Io non sono iscritta in IV Commissione quindi il sistema socio-assistenziale è un qualcosa che non conosco in modo approfondito, se non come utente e come cittadina, ma ho una lunga esperienza in ambito formativo e, soprattutto, nell'ambito della formazione informatica soprattutto con gli enti pubblici, ragion per cui credo di poter portare la mia testimonianza in quest'Aula rispetto all'arretratezza dei sistemi informativi che caratterizza gran parte dei soggetti che gestiscono il sistema sanitario, così come soggetti che gestiscono, in generale, la cosa pubblica. È un arretratezza che si riflette sia nel tipo di strumentazione utilizzata, sia nella competenza del personale.
Tutto questo, a nostro avviso, si ripercuote in maniera negativa sui cittadini e sull'efficienza in generale del sistema. Per questo motivo abbiamo scelto di chiedere di apportare alcune modifiche sulle cifre stanziate proprio sulla creazione di un sistema informativo nel socio assistenziale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Batzella; ne ha facoltà.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento siamo nell'ambito del sistema informativo delle politiche sociali locali. Si chiede un incremento nel capitolo 180849 di 200 mila euro previsti per gli anni 2018 e 2019, perché in quegli anni il capitolo è a zero.
Riteniamo importante continuare a erogare delle risorse nel sistema informativo socio-assistenziale. È importante, perché se si lavora con efficienza e se si lavora in rete, sicuramente, si ha un notevole risparmio, oltre che ottimizzare il lavoro fra gli Enti locali. Parliamo di rapporti e comunicazione tra Aziende Sanitarie Locali e tra enti gestori quindi di enti socio-assistenziali. E fra questi ultimi c'è anche la Regione Piemonte, quindi è veramente di notevole importanza, come prevede la legge regionale n. 37 del 1990.
È una legge che dovrebbe essere un po' rivista e aggiornata, ma al capitolo quinto si parla di procedure per la valutazione e dall'articolo 19 si parla di sistema informativo. Mettendo in atto un sistema informativo efficiente, che riduce i costi a livello degli enti locali, si avrebbe un risparmio notevole per le casse della Regione Piemonte, in particolare per il settore delle politiche sociali.
Ecco perché è importante che questo capitolo venga finanziato, che i contributi vengano garantiti, che ci sia una continuità di finanziamento in questo capitolo proprio per cercare di ottimizzare e favorire l'efficientamento delle spese.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento n. 141) chiediamo di mettere risorse, 200 mila euro in competenza per il 2018 e 200 euro in competenza per il 2019 sul SIS locale. Noi riteniamo fondamentale investire risorse per migliorare il sistema informativo. La legge di riferimento, la n. 37 del 1990, quando si parla di sistema informativo, lo indica come un adempimento obbligatorio.
Credo, come diceva la Consigliera Batzella, che sia importante aggiornare questo testo legislativo in quanto si fa ancora riferimento alle USL, ma sappiamo che in Piemonte i sistemi informativi sono abbastanza antiquati; basti pensare che gli specialisti ambulatoriali delle ASL, non delle USL, fanno le loro relazioni giornaliere ancora sul cartaceo, perch non hanno a disposizione un sistema informatico aggiornato.
Per questo motivo, noi riteniamo che sia fondamentale, per pianificare l'attività socio-assistenziale e trovare sinergie tra i vari consorzi per una corrette pianificazione, provvedere a investire in questa direzione.
Migliorare l'efficienza del sistema informativo regionale consentirebbe a tutti, anche al Consiglio regionale, di avere un ottimo senso delle cose che bisogna fare e, quindi, migliorare l'intero sistema socio-assistenziale piemontese.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Andrissi.
Passiamo all'esame dell'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 192) presentato da Valetti, Andrissi, Batzella Bertola, Bono, Campo, Frediani, Mighetti.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Valetti per l'illustrazione.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Questo emendamento si riferisce a quella parte di digitalizzazione della Regione Piemonte che non è compresa nel futuro piano della banda ultralarga. Perlomeno, si tratta di microinterventi sulle zone marginali del Piemonte, per cui non solo non vi è al giorno d'oggi la banda ultralarga, ma non vi è neanche la banda larga, anzi, diciamo che non c'è proprio nessuna infrastrutturazione informatica. Ognuno si arrangia come può.
Questo di sicuro non è una misura che agevola il ripopolamento delle aree marginali e delle montagne che, come sappiamo, soffrono la crisi economica e possono vivere solo grazie a dei piccoli interventi per agevolare il popolamento. Uno di essi può essere permettere alle persone di connettersi da casa, di lavorare da casa e, nel frattempo, presidiare anche il territorio. Abbiamo visto spopolarsi interi villaggi, comunque le manutenzioni ordinarie e la cura del territorio è qualcosa di importante anche per tutto il resto del Piemonte e le amministrazioni pubbliche non hanno i soldi, e nemmeno le capacità, di presidiare questo immenso territorio che, ad oggi, è poco popolato.
Noi chiediamo, anche per finanziare interventi già iniziati oppure iniziare delle nuove progettazioni, quindi allacciamenti delle reti wi-fi senza fili, nei paesi e nelle borgate più irraggiungibile dalla fibra o dalle infrastrutture di rete fissa, 50.0000 euro di competenza sul 2017 e 100 mila di competenza sul 2018.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Come diceva il Consigliere Valetti, questo emendamento vuole puntare l'attenzione sulle aree cosiddette marginali, in particolare sulle aree rurali e montane. Noi crediamo che per tenere vivo un territorio e per evitare lo spopolamento di territori marginali, sia necessario mantenere i servizi attivi nel territorio. Non bisogna considerare le aree marginali come periferie e, in questo modo, costringere gli abitanti a un pendolarismo o, nella peggiore delle ipotesi, a un trasferimento verso aree più servite, ma bisogna cercare di conservare o, comunque, attivare nuovi servizi laddove non sono ancora previsti.
In questo senso, il fatto di poter consentire un accesso alla rete in territori difficilmente raggiungibili attraverso altri tipi di intervento via cavo, sicuramente è un segnale importante e forte. Questo consente anche di limitare la mobilità di alcuni lavoratori che potrebbero tranquillamente svolgere il loro lavoro da casa, quindi rimanendo sul territorio e quindi ridurre il pendolarismo verso i grandi centri evitando di ridurre i centri marginali, quindi le aree rurali e montane, a mera periferia rispetto ai centri maggiormente serviti.
Pertanto, attraverso questo emendamento andiamo a chiedere un investimento di 50 mila euro per il 2017 e 100 mila per il 2018, per sostenere la realizzazione di servizi di accesso wi-fi gratuiti e aperti perché è anche importante che l'accesso alla rete sia consentito a tutti i cittadini in modo gratuito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Interverrò solo per un minuto, perché mi piace essere corretto, visto che ho sforato di un minuto prima e non me ne sono accorto, così recuperiamo il tempo.
Come hanno detto i colleghi, è un emendamento di importo veramente minimo: stiamo parlando di 50.000 euro sul 2017 e 100 mila euro sul 2018, a parziale compensazione di una riduzione di risorse nell'anno 2018. Non abbiamo neanche voluto stanziare risorse sul 2019, lasciando spazi per un'analisi nel bilancio successivo.
Stiamo parlando di una legge approvata nel 2011, tra l'altro - se non ricordo male - promossa dal Partito Democratico; era a prima firma Placido ma non so se può aiutare o non aiutare il fatto di ricordare il primo firmatario (mi si permetta una battuta, per stemperare un po' i toni poco divertenti del bilancio).
Chiediamo di stanziare risorse adeguate su questa legge, per garantire la realizzazione dei servizi di accesso al wi-fi gratuiti e aperti.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Batzella.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che - come è già stato detto - richiede una piccola cifra: 50.000 euro per il 2017 e 100 mila euro per il 2018.
Con questo emendamento, si chiede di potenziare tutti quegli interventi che sono a sostegno della realizzazione dei servizi di accesso wi-fi gratuiti e aperti, secondo la legge n. 5 del 2011, prestando maggiore attenzione alle zone rurali e montane che spesso sono prive di connessione perché non vi è la rete wi-fi, o comunque il collegamento Internet non è gratuito, come noi chiediamo.
È, dunque, importante che anche le zone rurali e montane vengano coperte da questi servizi, che non abbiano disagi o vengano discriminate.
Come ha detto il primo firmatario dell'emendamento (il collega Valetti), questi interventi non sono compresi nel futuro della cosiddetta "banda larga e ultralarga".
È stata citata la legge n. 5 del 2011, che, tra l'altro, è stata molto pubblicizzata e decantata anche attraverso i comunicati stampa e la stampa quindi per legge la Regione Piemonte sostiene l'accesso wi-fi alla rete Internet. C'era tutto il percorso per la liberazione dell'accesso senza fili alla rete Internet, avviato con il decreto "Mille proroghe", nel 2010 e la Regione Piemonte, per non rimanere indietro, per recepire questo decreto, aveva trovato un'immediata risposta nella legge regionale n. 5 del 22 aprile 2011. Quindi, tutti gli interventi a sostegno della realizzazione di accesso wi-fi gratuiti e aperti.
Per questo motivo, chiediamo che questo capitolo continui ad essere finanziato e indichiamo un incremento di 50 mila euro per il 2017.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Campo.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Viene da fare anche una battuta: nel piano della banda ultralarga non è previsto alcun tipo di servizio. Pertanto, facendo il paragone con un altro tipo di banda, quella musicale, possiamo dire che stiamo comprando gli strumenti, ma poi ci vorrà qualcuno che li suoni.
Sotto questo profilo, questo emendamento è una continuazione delle politiche che il Piemonte ha portato avanti nell'ultimo quindicennio, di riduzione del digital divide e di diffusione dei servizi Internet a banda larga o comunque di connettività.
In passato, sono stati fatti degli interventi in tutti i Comuni del Piemonte, con tentativi di raggiungerli con varie modalità; si era stimolata anche la nascita di quelli che tecnicamente si chiamano gli hotspot, cioè i punti di accesso wireless libero e aperto per i cittadini all'interno delle aree dei Comuni del Piemonte, soprattutto nelle aree marginali.
Pertanto, non chiediamo altro che continuare quella politica nell'attesa che, prima o poi, si realizzi, non solo l'infrastruttura di banda ultralarga, ma vengano accesi e magari prima pensati i servizi innovativi che dovrebbero permettere di sfruttare le potenzialità della cosiddetta banda ultralarga che, ad oggi, non ci sono.
Nel frattempo continuiamo a far sì che la digitalizzazione proceda, che i cittadini piemontesi, ovunque essi vivano, imparino e possano accedere ad Internet e a quei servizi già fruibili, perché questo è il motore di evoluzione anche dal punto di vista della formazione del cittadino, sia nei rapporti con una Pubblica Amministrazione che tendenzialmente va digitalizzandosi sia anche verso un'economia più connessa, che è quella collegata all'e-commerce, ai servizi digitali, che è in forte sviluppo nelle aree urbane a maggior concentrazione, ma langue un po' nelle aree periferiche.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento, con un contributo molto limitato (parliamo di 50.000 euro per il 2017 e 100 mila per il 2018), andiamo a ottenere una doppia valenza: da un lato, il sostegno alla diffusione della banda larga e ultralarga, quindi l'attuazione della legge citata (la legge regionale n. 5 del 2011).
Ricordo che viviamo in un paese che si definisce moderno, ma questo punto di vista è molto più indietro di paesi che, sulla carta, dovrebbero essere più arretrati o più poveri. Parliamo di paesi in cui c'è un fenomeno migratorio verso l'Italia che, invece, da quel punto di vista è più indietro.
Parlando di doppia valenza, dicevo che occorre evitare lo spopolamento delle aree marginali. È un po' come per i servizi quali gli scuolabus o gli interventi a favore delle scuole nelle aree marginali: anche l'accesso alla banda larga fa sì che non si abbandoni un territorio, perché - in qualche modo - non ci si sente isolati.



PRESIDENTE

Colleghi, alle ore 14.45 è convocata una Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, in Sala A.
Alle ore 14.30 ci sarà, comunque, la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.59)



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