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Dettaglio seduta n.176 del 11/10/16 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


MOTTA ANGELA



(I lavori iniziano alle ore 9.32 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Comuni

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1234 presentata dal Consigliere Marrone, inerente a "Spazi Fondo regionale verticale incentivato anno 2016 e mancate comunicazioni"


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi.
Iniziamo i lavori del sindacato ispettivo proponendo l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 1234, presentata dal Consigliere Marrone, avente ad oggetto "Spazi Fondo regionale verticale incentivato anno 2016 e mancate comunicazioni".
La parola al Consigliere Marrone per l'illustrazione.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione verte su un problema che può sembrare secondario ma che in realtà, per molte realtà del territorio, è di fondamentale importanza, ovvero la possibilità che è stata data - o, meglio, che in certi casi non è stata data - a piccoli Comuni - in particolare mi riferisco a quelli sotto i 1.000 abitanti - di inoltrare richiesta nei tempi indicati per l'accesso agli spazi finanziari sul portale della Regione Piemonte.
Il problema è che ci è stato segnalato quest'estate che entro questo termine del 31 luglio a diversi Comuni non era stata notificata dalla Regione questa scadenza, con il risultato che molti Comuni piccoli spesso, peraltro, quelli meno strutturati anche da un punto di vista di apparato burocratico - non sono stati messi nelle condizioni di inoltrare la richiesta nel tempo previsto.
Visto che si è trattato di segnalazioni tutto sommato spontanee, dovute ai nostri contatti con il territorio, l'oggetto dell'interrogazione è quello di capire quanti siano in concreto i Comuni interessati, perché poi nelle interlocuzioni tra le Segreterie comunali e gli Uffici regionali, è emerso che è vero che per un errore della Regione non erano state mandate queste comunicazioni; quanto meno gli Uffici regionali l'hanno ammesso (questo sappiamo noi da alcune comunicazioni scritte). Vorremmo capire la portata e la dimensione di questo problema: quanti sono i Comuni che non hanno fatto richiesta perché ormai fuori tempo massimo rispetto ad un assenza di comunicazioni dovute da parte della Regione. E soprattutto quello che, al di là e al di fuori di ogni polemica, è importante capire è qual è lo spazio, se possibile - e noi speriamo di sì - per reintegrare questi Comuni nella possibilità di fare domanda.
Dico questo e concludo, perché molti di questi spazi vanno poi ad impattare su opere che i Comuni ha già inserito nei bilanci e quindi bisogna capire qual è la soluzione che la Giunta regionale propone a queste realtà territoriali.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marrone.
Per la Giunta regionale, risponde il Vicepresidente Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo all'interrogazione facendo due premesse.
La prima è che non c'è stato errore da parte della Regione Piemonte e da parte dei suoi Uffici (e poi lo spiegherò rispondendo nel merito della questione).
La seconda è che vorrei che fosse chiaro il fatto che la Regione Piemonte è l'unica Regione d'Italia che quest'anno ha concesso spazi finanziari ai Comuni; infatti, mentre negli anni passati questi spazi erano parte di un accordo relativo a trasferimenti dallo Stato alle Regioni quest'anno, nel 2016, quest'accordo non c'era e la Regione Piemonte è stata l'unica che ha concesso un importo, pur non particolarmente significativo (dieci milioni di euro): voglio ricordare che l'anno precedente parlavamo di 70 milioni di euro, ma che comunque questo è stato uno sforzo fatto sul bilancio dell'Ente.
In relazione all'interrogazione in oggetto, si rappresenta quanto segue.
Nel 2016, per la prima volta, il bando riguardante la cessione di spazi finanziari da parte della Regione agli Enti locali è stato rivolto in via esclusiva ai Comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti, in precedenza sempre esclusi dai vincoli di finanza pubblica e quindi dalle analoghe procedure di riparto: fino all'anno scorso non c'era Patto di stabilità per i Comuni sotto i 1.000 abitanti.
Considerato il carattere di novità e di numerosità della predetta platea - sono 600 quei Comuni in Piemonte - e la consueta difficoltà di contattare i piccoli Comuni, che spesso non scaricano con regolarità la posta elettronica e cambiano frequentemente indirizzo, oltre che per garantire la massima diffusione dell'informazione, l'Amministrazione regionale ha sottoscritto un apposito protocollo d'intesa con le Associazioni rappresentative degli Enti locali piemontesi (ANCI, ANPCI Lega autonomie Piemonte e UNCEM Piemonte), del resto espressamente indicate dalla stessa legislazione statale come gli interlocutori istituzionali in materia. A questo riguardo valga il comma 730, articolo 1, della legge 208 del 2015. In base a tale protocollo d'intesa le predette associazioni si sono impegnate a supportare la Regione nel censimento degli utenti e nell'assistenza per la trasmissione delle informazioni, provvedendo a dare comunicazione dell'avvio del procedimento ai propri associati tramite i propri indirizzari.
L'avviso riguardante l'apertura della procedura di assegnazione degli spazi finanziari è stato pubblicato sul sito istituzionale della Regione Piemonte in data 29 giugno 2016, nell'apposita sezione "pareggio di bilancio", accompagnato da ampia diffusione tramite comunicati stampa, e l'applicativo informatico per trasmettere le richieste è rimasto aperto fino alle ore 24 del 30 luglio 2016, quindi oltre un mese.
Poiché, come detto, il supporto e l'assistenza agli Enti locali sono stati delegati alle richiamate associazioni, la Regione non ha provveduto ad inviare alcuna comunicazione preventiva ai medesimi, né tramite posta elettronica né tramite altre modalità. Si rappresenta, ad ulteriore specificazione a riguardo, che la norma richiamata non prevede che le Regioni debbano notificare singolarmente l'avviso di apertura della procedura agli Enti locali potenziali beneficiari, ricadendo l'onere di informarsi sui soggetti interessati a proporre istanze per il tramite soprattutto, delle Associazioni rappresentative dei Comuni.
Gli spazi disponibili sono stati assegnati con DGR 3899 del 5 settembre 2016 tra i 175 Comuni che hanno presentato regolare richiesta e il plafond di dieci milioni di euro è stato interamente distribuito.
Con successiva DGR del 26 settembre 2016, si è inoltre provveduto a ridistribuire le economie derivanti dalle restituzioni operate da alcuni Comuni beneficiari ad altri Comuni, sempre appartenenti alla medesima fascia demografica, che avessero trasmesso la richiesta entro il termine del 15 settembre 2016 fissato dalla normativa statale.
Pertanto, le Amministrazioni che per cause - come detto - non imputabili alla Regione non avessero avuto conoscenza della prima scadenza ben avrebbero potuto presentare la richiesta in un secondo momento, purch entro i termini di legge. Allo stato attuale, non sarebbe più possibile accogliere nuove richieste neppure se vi fossero ulteriori disponibilità che non ci sono, nel bilancio della Regione -, essendo decorso anche il termine ultimo a disposizione delle Regioni fissato dalla stessa normativa statale al 30 settembre 2016.
E' ovvio che dalla risposta all'interrogazione del Consigliere Marrone emerge anche il fatto che purtroppo non è elemento rassicurante l'aver sottoscritto un protocollo d'intesa con le quattro - tutte e quattro associazioni piemontesi rappresentative degli Enti locali, tanto che nel bando che uscirà a giorni, relativo alla gestione associata delle funzioni ho dato disposizione agli Uffici perché questo venga trasmesso a tutti i Comuni piemontesi per posta elettronica, proprio perché il filtro e la mediazione rappresentata dalle associazioni dei Comuni si sono rivelati in questo caso non esaustivi del dovere di informazione.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente.
Consigliere Marrone, di questa risposta c'è il testo scritto che le faremo avere in copia.


Argomento: Contributi alla cultura

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1189 presentata dalla Consigliera Frediani, inerente a "Contributo regionale Fondazione Torino Musei per 'Artissima'"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1189.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Buongiorno, Assessora, fa piacere vedere che è uscita dal tunnel.
L'interrogazione riguarda i locali che la Regione ha concesso in uso ad "Artissima". Vediamo di ripercorrere un po' la vicenda.
La Fondazione Torino Musei ha provveduto a presentare alla Direzione Promozione della Cultura, Turismo e Sport il piano attività per l'anno 2016 e il bilancio preventivo. La previsione era un contributo regionale di euro 740.000.
Con nota n. 2949 del 6 luglio 2016, la Fondazione ha evidenziato maggiori costi dovuti ad un aumento di attività, quindi nuove attività svolte per tutto il primo semestre del 2016, e ha chiesto alla Regione di incrementare il contributo per un importo stimato di 35.000 euro, importo che è stato giudicato congruo dalla Direzione Promozione della Cultura.
Ci sono state due DGR, la prima è dell'11 luglio 2016. La Giunta ha deliberato un contributo complessivo di 775.000 euro, 35.000 euro aggiuntivi rispetto al contributo inizialmente previsto, di cui 15.000 per l'occupazione dei locali dal 1° gennaio 2016 e, inderogabilmente, entro il 31 agosto 2016, locali siti in Via Bertola, e 20.000 euro per le nuove attività rispetto alla richiesta avanzata dalla Fondazione. Con questa deliberazione si è quindi confermato un contributo aggiuntivo alla Fondazione Torino Musei.
Poiché questa deliberazione era stata poco chiara, ce n'è stata un'altra, quella del 25 luglio, che mirava a rendere più comprensibile questo passaggio. In questa deliberazione si conferma la Fondazione Torino Musei a completamento del contributo finanziario di euro 740.000, quindi quello inizialmente previsto, l'utilizzo degli spazi siti al piano terreno dell'edificio in Via Bertola 34, stimati in euro 30.000, dal 1° gennaio 2016 e, inderogabilmente, fino al 31 agosto 2016, termine ultimo entro il quale la Fondazione avrebbe dovuto individuare la nuova sede.
Tra l'altro, si è riconosciuto un contributo di 15.000, per far fronte ai maggiori oneri che la Fondazione dovrà affrontare per l'affitto di nuovi locali, nel periodo dal 1° settembre 2016 al 31 dicembre 2016.
Quindi, i locali al piano terra di Via Bertola sono stati occupati senza titolo dalla società Artissima, che è partecipato al 100% dalla Fondazione Torino Musei.
Ricapitolando, la Giunta regionale, oltre a confermare alla Fondazione Torino Musei un contributo pari a 740.000 euro, concede ad Artissima l'uso gratuito dei locali e, anziché stabilire un importo da imputare a Torino Musei per la locazione dei locali, concede un ulteriore contributo di 15.000 euro per l'affitto di nuovi locali a partire dal 1° settembre, fino a dicembre.
Quindi, ci chiediamo per quale motivo si sia concesso alla Fondazione Torino Musei un ulteriore contributo pari a 15.000 euro per i maggiori oneri che la Fondazione dovrà affrontare per l'affitto in questi ultimi tre mesi dell'anno, quali motivi abbiano indotto la Regione a farsi carico di tale onere e come sia stato definito questo importo di 15.000 euro.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
La parola all'Assessora Parigi per la risposta.



PARIGI Antonella, Assessora alla cultura

Grazie, Presidente.
La Regione Piemonte ha deliberato nel 2003 - tralascio il numero della DGR, che troverete scritta - di acquistare in comproprietà con la Città di Torino e la Provincia di Torino, il marchio denominativo e figurativo della manifestazione "Artissima - Internazionale di Arte Contemporanea a Torino".
Il marchio è della Regione Piemonte al 50%.
Nel 2004 la Regione Piemonte ha deliberato di avvalersi, congiuntamente alla Provincia di Torino e alla Città di Torino, della collaborazione della Fondazione Torino Musei per l'organizzazione e la realizzazione di tale rassegna, e che la stessa Fondazione, al fine di realizzare secondo i criteri di massima efficienza la manifestazione, nel dicembre 2007 ha costituito in qualità di socio unico: "Artissima s.r.l.".
Tale accordo è stato preso in considerazione del successo internazionale della manifestazione, al fine di consolidare la rassegna nel proprio ambito territoriale di competenza e di potenziare il beneficio in termini di immagine e riconoscibilità della Regione stessa.
Premesso quanto sopra, la Regione Piemonte, nel 2010, ha sottoscritto una convenzione con la Fondazione Torino Musei, dove all'articolo 3 "Obblighi della Regione", al punto e) si dice che "concorre alle spese occorrenti alla programmazione e alla realizzazione della Fiera Artissima Internazionale di Arte Contemporanea a Torino anche attraverso la concessione gratuita di locali situati al piano terra della sede regionale di via Bertola 34, idonei alle attività organizzative dei soggetti incaricati".
Nella medesima convenzione l'articolo 8 ("Durata") recita: "La presente convenzione è valida per quattro anni a far data dalla sua stipulazione ed è rinnovabile." A fronte di quest'indicazione, la Fondazione Torino Musei in data 4 giugno 2014 ha inviato una lettera dove chiedeva il rinnovo della convenzione e dove, in assenza di comunicazioni, si sarebbe avvalsa della facoltà di rinnovo descritta nell'articolo predetto.
Nel caso della Fondazione Torino Musei, la volontà politica è stata ovviamente quella di mantenere gli accordi della convenzione, ma in riferimento alla concessione dei locali non si è potuto dare delle certezze ad "Artissima", in quanto la prevista unificazione degli uffici nel palazzo unico non permetteva di stabilire una data certa sino a quando non sarebbe stato possibile usufruirne.
All'inizio del 2016, appurato che l'accorpamento degli uffici regionali nel palazzo unico sarebbe stato imminente, la nostra direzione l'Assessorato, ha comunicato ad Artissima di provvedere a ricercare una nuova sede entro il 31 dicembre 2016, in quanto nel palazzo unico non era prevista la loro allocazione.
A fronte di quest'indirizzo dell'amministrazione, la Regione Piemonte ha proceduto a chiudere i contratti di locazione in molte sedi regionali fra cui quella di Via Avogadro 30, e a non più rinnovare quelli che andavano in scadenza naturale.
Il protrarsi dei lavori nella nuova sede regionale ha costretto la Regione ad accorpare i propri uffici nelle sedi dove era prorogabile il contratto di locazione. Pertanto, dovendo trasferire i Settori del Turismo di questa Direzione da via Avogadro a Via Bertola, è nata la necessità impellente di far liberare gli uffici occupati dalle Fondazioni, fra cui la Fondazione Torino Musei.
Il 4 luglio è stato comunicato alla Direttrice di "Artissima" che avendo la Regione necessità degli spazi, avrebbe dovuto liberare gli uffici entro la fine del mese di agosto. Essendo molto esiguo il tempo dato per tale spostamento e costringendo la Fondazione a ricorrere ad una nuova sede, prima del termine previsto per il 31 dicembre 2016, questa amministrazione ha deciso di concorrere alle spese di locazione per il periodo che va dal 1° settembre 2016 al 31 dicembre 2016 nella misura di euro 15.000.
Tale importo è stato calcolato sulla base della metratura occupata da Artissima (mq. 220) moltiplicato il prezzo d'affitto che la Regione paga per gli uffici di via Bertola, pari ad euro 170 al metro quadrato e diviso per tre, considerato il quadrimestre in questione.
Inoltre, è stato considerato un importo di euro 2.500 forfettari per le spese di trasferimento e trasloco uffici.


Argomento: Terre incolte - Montagna

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1138 presentata dalla Consigliera Ruffino, inerente a "Abbandono dei territori montani da parte delle aziende agricole" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In assenza dell'interrogante, all'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1138 viene fornita risposta scritta.
Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.



(Alle ore 9.57 la Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Comunico ai colleghi che non apriremo subito la seduta, visto che è ancora in corso un'audizione. Per l'interesse dell'audizione e per i tempi che si allungheranno, consentiamo a tutti i colleghi di audire le persone che si sono presentate questa mattina e poi inizieremo il Consiglio. La seduta non si apre in modo da non avere il problema delle firme ad inizio seduta.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "G. Carducci" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola elementare "G. Carducci" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 10.31)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Ordine del giorno n. 890 presentato dai Consiglieri Gallo, Appiano Barazzotto, Baricco, Giaccone e Rostagno, inerente a "Società consortile di Garanzia Collettiva Fidi Eurofidi" (richiesta attrazione al punto 6) all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne fa facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Volevo solo chiedere l'attrazione dell'ordine del giorno n. 890 avente ad oggetto "Società consortile di Garanzia Collettiva Fidi Eurofidi" al punto 6) dell'odierno o.d.g.: mozione n. 889 "Tempestiva costituzione di un tavolo regionale volto a garantire la salvaguardia occupazionale e la Continuità aziendale di Eurofifi S.c.a.r.l.".



PRESIDENTE

L'ordine del giorno è attratto.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'attrazione all'o.d.g.)


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta, da parte della Consigliera Frediani, in merito al ricevimento di una delegazione dei lavoratori di "Mercatone Uno" in presidio davanti a Palazzo Lascaris


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

La mia non è una vera e propria richiesta di modifica dell'o.d.g. So che questa mattina c'è un presidio dei lavoratori del "Mercatone" davanti alla sede del Consiglio. Chiedo se sia possibile audirli come al solito.



PRESIDENTE

Oggi non è possibile poiché è già stata calendarizzata l'audizione delle organizzazioni sindacali delle Molinette.



FREDIANI Francesca

Non è possibile, visto anche le condizioni meteo non proprio favorevoli, trovare una piccola delegazione del Consiglio disponibile ad incontrarli? Ricordo che sono persone che arrivano da fuori Torino.



PRESIDENTE

Capisco, mi rendo conto, ma c'è il rischio di trasformare il giorno del Consiglio in giorno delle audizioni. Se poi la Conferenza dei Capigruppo decide questo, io sono il primo.



FREDIANI Francesca

Diciamo che è una buona occasione perché siamo tutti qui, quindi è più semplice.



PRESIDENTE

Ma al martedì siamo sempre tutti qui. Provvedo e vediamo.



FREDIANI Francesca

Per quello era una buona occasione. Spiace un po' per quei lavoratori che sono venuti qui davanti.



PRESIDENTE

Verifico cosa sia possibile fare.


Argomento: Nomine

Richiesta, da parte del Consigliere Pichetto Fratin, di chiarimenti in merito all'attività della Commissione Consultiva per le Nomine nella valutazione dei candidati per l'elezione di tre componenti del Comitato regionale per le Comunicazioni


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Mi scusi, Presidente, non è sull'inversione all'o.d.g., ma ritengo di dover intervenire in apertura di seduta, e non sull'argomento di merito, a riguardo di un fatto che è avvenuto in settimana.
C'era il bando per il CORECOM e la Commissione Nomine ha il compito di valutare l'eleggibilità o l'ineleggibilità dei soggetti, mettendo in luce le incompatibilità.
Se è ineleggibilità, deve esserci una ragione di legge o tecnica, e se c'è la ragione di legge o tecnica (che può essere contestabile, tutto quello che vogliamo), naturalmente vengono esclusi. Se ci sono ragioni di incompatibilità, sappiamo bene che le incompatibilità possono essere rimosse.
La Commissione Nomine da lei presieduta, signor Presidente, utilizzando la legge, ha proceduto anche a delle audizioni, dove, peraltro - devo dire di aver letto i resoconti stenografici - non c'è la votazione, nella parte finale.
A seguito di queste audizioni, ha dato dei giudizi soggettivi di merito, a maggioranza.
Ora, trattandosi di un'elezione in cui c'è la garanzia per le minoranze, perché gli eletti sono tre, con il voto di due, in questo caso una maggioranza, con un giudizio soggettivo (io ritengo in violazione di legge), ha deciso che nove candidati non erano candidabili, senza che vi fosse un motivo tecnico-giuridico scritto, perché delle due l'una: o costoro hanno dichiarato il falso, e allora io la invito - come Presidente della Commissione Nomine - a segnalare il falso, e quindi devono essere perseguiti, oppure, se costoro non hanno segnalato il falso.



PRESIDENTE

Consigliere Pichetto, posso chiederle.



PICHETTO FRATIN Gilberto

No, concludo immediatamente.
Se non hanno segnalato il falso - dicevo - a questo punto l'illegittimità è da parte di chi ha fatto la valutazione. In questo caso della Commissione Nomine, che ha fatto una valutazione soggettiva a maggioranza, violando i diritti delle minoranze, perché il giudizio soggettivo lo si fa in questa sede, non nella sede della Commissione Nomine.



PRESIDENTE

Le chiedo una gentilezza, Consigliere Pichetto, e so che accetterà la mia proposta.
Poiché abbiamo una commemorazione, suggerirei di aprire ordinariamente i lavori e di procedere con la Commemorazione in memoria delle vittime sul lavoro, come primo punto. Poi, le do la risposta e discutiamo in merito alla questione.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte della Consigliera Ruffino, di chiarimenti in merito all'organizzazione dell'audizione degli amministratori del territorio dell'Ospedale Unico dell'ASL TO5


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente. Cercherò di essere brevissima.
Le chiedo, per le prossime volte, un'attenzione maggiore alle richieste di audizione.
Questa mattina c'è stata l'audizione degli amministratori, relativa all'Ospedale Unico dell'ASL-TO5. E' stata fatta alle 9.30, quando avevamo le interrogazioni in aula; pertanto molti di noi hanno dovuto rinunciare a queste. La seduta è iniziata in ritardo e, per quanto mi riguarda l'audizione ha avuto dei tempi strettissimi. Ci sono stati degli Amministratori che, in coda, hanno ancora chiesto la parola e non sono potuti intervenire.
Sto andando a memoria, ma la prima audizione da parte degli Amministratori è stata chiesta all'incirca due mesi e mezzo or sono. La calendarizzazione è stata cambiata più volte e il nostro Gruppo ritiene che l'orario migliore per le audizioni sia quello delle 13.
Chiedo, per il futuro - e sono veramente dispiaciuta per l'intoppo che c'è stato questa mattina - una maggiore attenzione. Ricordo ancora all'Aula che questi Amministratori hanno mantenuto un profilo istituzionale alto: si sono presentati qui - come spesso e giustamente succede - per essere ricevuti. Hanno reiterato la loro richiesta, nonostante tutto è passato davvero tanto tempo e la Commissione di questa mattina non ha dato, nella maniera più assoluta - senza nulla dire a chi l'ha presieduta - la possibilità a tutti di esprimersi su un argomento così importante.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliera Ruffino.
Faremo sicuramente più attenzione le prossime volte. Comunico solo che purtroppo, le richieste si erano accavallate e la Conferenza dei Capigruppo ha optato per questa soluzione (alle 9.30), sapendo che c'era la seduta di Consiglio.
Non essendoci altri interventi, l'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Balocco, Cerutti e Gariglio.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 27 settembre 2016.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 20 settembre 2016.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione delle vittime degli incidenti sul lavoro, in occasione della 66esima Giornata nazionale in loro memoria


PRESIDENTE

Care colleghe e colleghi Domenica 9 ottobre si è celebrata la sessantaseiesima Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro.
Anche quest'anno il Consiglio regionale del Piemonte vuole dedicare uno speciale momento di ricordo a chi in Piemonte ha perso la vita sul posto di lavoro.
Ringrazio, anche a nome dell'Assemblea, la Direttrice regionale dell'INAIL, dottoressa Alessandra Lanza, e il Presidente piemontese dell'Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro Silvio Olivero, per la loro partecipazione qui oggi.
Questa giornata deve essere un momento di testimonianza e di memoria: un momento per ricordare che la sicurezza è una priorità imprescindibile per garantire la dignità dei lavoratori.
La sicurezza sui luoghi di lavoro è una sfida che ci accomuna e tutti insieme dobbiamo operare affinché si incida significativamente sul numero delle persone per le quali quotidianamente il lavoro diventa rischio.
Dai dati in nostro possesso, in Piemonte nel 2015, ci sono stati 46 infortuni mortali.
I numeri ci dicono che sono diminuiti rispetto al 2014, eppure restano una dolorosa piaga per una società che si definisce civile come la nostra.
Per questo, occorre ancora insistere affinché si realizzi pienamente l'osservanza di tutte le tutele utili a garantire la salute e l'integrità fisica dei lavoratori.
Inoltre, il Consiglio regionale del Piemonte vuole ricordare anche gli imprenditori, artigiani, operai e disoccupati che invece hanno scelto di togliersi la vita per le difficoltà e la profonda disperazione legate a situazioni debitorie insanabili o per aver perso tutto a causa della crisi.
Ora, in ricordo delle donne e degli uomini che sono state vittime di incidenti sul lavoro nel 2015 in Piemonte, darò lettura dei nomi, con l'indicazione del luogo e la data del triste evento: Giancarlo Perno Treiso (CN) - 5/01/2015; Mohammed El Khattab, Torino - 5/01/2015; Claudio Rinaudo, Boves (CN) - 15/01/2015; Paolo Nicotina, Fossano (CN) 19/01/2015; Alessio Demartini, Leinì (TO) - 7/02/2015; Pablito Salazar Rivarolo C.se (TO) - 14/02/2015; Andrea Piatto, Solerò (AL) - 2/03/2015 Augusto Balosso, Ghiffa (VB) - 19/03/2015; Calogero Beddia, Tortona (AL) 1/04/2015; Filippo Turati, Stresa (VB) - 8/04/2015; Mihail Denis, Casteggio (PV) - 22/04/2015; Giacomo Decarolis, Priocca (CN) - 25/04/2015; Pasquale Orsogna, Orbetello (GR) - 26/04/2015; Isabella Gollè, Tarantasca (CN) 28/04/2015; Filippo Vicari, Serravalle Sesia (VC) - 21/05/2015; Massimo Bernardi, Casale Monferrato (AL) - 28/05/2015; Chiara Riccomagno, Marene (CN) - 11/06/2015; Giorgio Aurelio Cristallo, Serravalle Scrivia (AL) 17/06/2015; Francesco De Nicola, Ivrea (TO) - 19/06/2015; Giacomo Bernardi Lombardore (TO) - 29/06/2015; Maria Luisa Fassi, Asti; Luigi Cabitza Borgaro Torinese (TO) - 7/07/2015; Rosario Marca, Nichelino (TO) 15/07/2015; Mauro Francesco Francou, Grugliasco (TO) - 16/07/2015 Alessandro Zorzan, Desana (VC) - 30/07/2015; Simone Persano, Casale Monferrato (AL) - 18/08/2015; Giuseppe Russo, Balocco (VC) - 26/08/2015 Mario Rege, Giaveno (TO) - 7/09/2015; Rosario Luongo, Romagnano Sesia (NO) 9/09/2015; Komlan Segbedji, Centallo-Tarantasca - 11/09/2015; Alfio Randazzo, Torino - 14/09/2015; Paolo Andrea Daglio, Borghetto di Borbera (AL) - 16/09/2015; Alket Gjelaj, Monforte d'Alba (CN) - 16/09/2015; Elton Mukaj, Torre San Giorgio (CN) - 21/09/2015; Alfredo Marcellino, Bornasco (PV) - 24/09/2015; Reene Laudicina, Cherasco-Marene (CN) - 27/09/2015 Giovanni Battista Racca, Settimo Torinese (TO) - 29/09/2015; Giovanni Togliatto, Mathi (TO) - 6/10/2015; Antonio Osvaldo Regalo, San Francesco al Campo (TO) - 14/10/2015; Guido Della Piazza, Cinisello Balsamo (MI) 17/10/2015; Luca Testa, Trinità (CN) - 20/10/2015; Salvatore Masano, Rivoli (TO) - 22/10/2015; Paolo Scivoli, Givoletto (TO) - 19/11/2015; Adelina Campisi, Castellazzo Bormida (AL) - 19/11/2015; Giovanna Cacioppo, Giaveno (TO) - 28/11/2015; Antonio Marchica, Ferrere (AT) - 4/12/2015.
Invito il Consiglio regionale a voler osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime sul lavoro.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.44, riprende alle ore 10.46)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale (seguito)


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale (seguito)

Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

d) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis, dello Statuto


PRESIDENTE

Si dà atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito a n. 3 decreti di nomina della Presidenza della Giunta regionale, allegati e a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

e) Ricevimento delegazioni sindacali


PRESIDENTE

Ricordo che oggi, 11 ottobre, dalle ore 11 alle ore 14 si svolgerà un presidio delle organizzazioni sindacali CGIL e CISL in merito agli appalti relativi alle mense ospedaliere. La delegazione verrà ricevuta dal Presidente del Consiglio regionale e dall'Assessore alla sanità alle ore 13 in sala Viglione.
Ricordo alle ore 18 in sala A la riunione della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari.
Colleghi, la collega Frediani chiedeva se c'era la possibilità di audire dei lavoratori del Mercatone Uno. Poiché è stata già calendarizzata questa, ditemi voi se, dopo le ore 13, magari alle ore 14 o quando finisce potete ricevere anche la delegazione del Mercatone Uno.



PRESIDENTE

FREDIANI Francesca (fuori microfono)



PRESIDENTE

Si può fare in contemporanea.



PRESIDENTE

Come in contemporanea, Consigliera Frediani? No, in contemporanea no.
Al massimo, i lavoratori possono salire e possono restare là; poi, finita la prima audizione, si può procedere all'altra.
Dica, collega Frediani.



FREDIANI Francesca

Non vorrei sottrarre tempo ai lavoratori che hanno fatto regolare richiesta di audizione, quindi la proposta sarebbe quella di mettere insieme una delegazione di Consiglieri...



PRESIDENTE

No, non è possibile perché l'abbiamo già evitato altre volte altrimenti alcuni Consiglieri vogliono essere presenti. No, questo non è possibile. L'unica possibilità è nell'intervallo, nella pausa. E' stata fatta solo una volta una deroga per fare una cortesia a lei: non me la rinfacci.
Chiedo un'unica cosa: se l'Aula acconsente, finiamo questa delegazione e iniziamo l'altra delegazione. Questo lo facciamo. L'Aula acconsente? Okay, mettiamo indicativamente 13.30 e, visto che è una delegazione anziché stare fuori, visto che piove, le persone possono anche salire stare al caldo e ascoltare l'altra audizione, se vogliono.
Avvisiamo la sicurezza, grazie.


Argomento: Nomine

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale in merito all'attività della Commissione Consultiva per le Nomine nella valutazione dei candidati per l'elezione di tre componenti del Comitato regionale per le Comunicazioni


PRESIDENTE

Per completare il suo ragionamento, do la parola al Consigliere Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Ho completato.



PRESIDENTE

Sicuro? Vuole aggiungere ancora qualcosa? No? D'accordo.
Allora, la Commissione Nomine, come lei sa, che è molto più competente di me. No, molto più competente di me no, mi sono espresso male: ha più esperienza rispetto a me e che ha la competenza almeno pari alla mia - va meglio così? - ha, per la prima volta, promosso anche delle audizioni, su sollecitazioni dei colleghi Campo e Frediani; sollecitazioni che sono state accolte proprio perché, essendo delle nomine un po' particolari rispetto ad altre, poiché devono assicurare la totale e sostanziale terzietà per la funzione per la quale verranno indicati membri del Consiglio di amministrazione del CORECOM, oltre all'istruttoria ordinaria che fanno gli Uffici, quindi abbiamo promosso anche le audizioni.
Come funziona? Gli Uffici fanno un'istruttoria e portano a conoscenza i Commissari delle cause (o potenziali cause) di ineleggibilità ed incompatibilità. Come giustamente lei mi faceva notare, l'istituto dell'ineleggibilità e l'istituto dell'incompatibilità sono due istituti completamente diversi, perché l'incompatibilità può essere rimossa anche in un momento successivo.
La Commissione ha la prerogativa di esprimere quindi un giudizio sulla base dell'istruttoria e delle valutazioni relative all'audizione.
Non c'è stata una votazione di maggioranza: si sono confrontate le volontà, al punto che su alcuni candidati tanto alcune forze dell'opposizione quanto quelle di maggioranza si sono trovate a coincidere.
Quindi, non c'è stato un colpo di mano da parte della maggioranza rispetto alle opposizioni.
Ma anche se così fosse stato, perché può essere tranquillamente che il giudizio di valore espresso dai Commissari di maggioranza sia un giudizio di valore diverso rispetto ai Commissari di minoranza, personalmente non lo giudicherei un colpo di mano e non vedrei nemmeno inficiato il ruolo delle opposizioni, perché il compito della Commissione è quello di mandare in Aula i cognomi sui quali la Commissione non ritiene che ci possano essere dubbi sulle ineleggibilità.
Quindi adesso, avendo licenziato quei nomi e quei candidati, scatta la prerogativa per le minoranze. Sulla base dei nominativi, le minoranze hanno titolo - come lei sa - a nominare un candidato che è prerogativa della minoranza, e invece la maggioranza i due candidati.
Personalmente, ritenevo e ritengo che non sia stata assolutamente violata nessuna norma statutaria e nessuna norma regolamentare; anzi, dico che, a differenza di tutte le altre Commissioni, su questa c'è stato un supplemento di istruttoria grazie alle audizioni. Poi comprendo legittimamente la difficoltà, la posizione di chi è convinto che il candidato "x" abbia potuto avere i requisiti per approdare in Aula, e invece questo non è successo.
Da parte del suo Gruppo, la Vicepresidente Ruffino aveva chiesto ai Commissari se tutti i candidati potevano approdare in Aula, al di là dell'istruttoria degli Uffici e al di là del giudizio dei Commissari. Su questo, personalmente, io e la maggioranza dei colleghi abbiamo ritenuto che non potesse essere possibile, altrimenti viene completamente meno la prerogativa della Commissione e a nulla sarebbe servita tutta l'istruttoria e, quindi, il giudizio dei Commissari: tanto vale cancellare la Commissione Nomine.
Questo è il mio ragionamento. Dopodiché, se lei ritiene che sia stata lesa o comunque inficiata una norma regolamentare, le chiedo gentilmente e suggerirei - di farci prima una chiacchierata; il che significa un incontro, un confronto più approfondito fra me, lei e gli Uffici o tra l'Ufficio di Presidenza e i Consiglieri che pensano sia stata violata una norma regolamentare. Io sono a disposizione.
Se continuerà a non essere soddisfatta da questo confronto, sono sicuramente amareggiato e dispiaciuto, però altro non posso fare, perch sono proprio convinto di aver agito nell'interesse di tutti i colleghi.
Questa mia risposta, apparentemente o comunque un po' più articolata, è quanto io dovevo a lei.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola primaria "Padre Gemelli" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe V D della Scuola primaria "Padre Gemelli" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Nomine

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale in merito all'attività della Commissione Consultiva per le Nomine nella valutazione dei candidati per l'elezione di tre componenti del Comitato regionale per le Comunicazioni (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Ritengo importante intervenire, in quanto le audizioni le abbiamo sollecitate noi, come lei ha giustamente ricordato: sono una nostra prerogativa e, in un momento come questo di particolare criticità (perch si andava verso un periodo di par condicio relativo alla prossima consultazione referendaria sulla riforma costituzionale), diventava abbastanza centrale il ruolo del CORECOM.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Campo.
Possono i colleghi invitare gentilmente le persone che si trovano fuori dall'aula a tenere un comportamento consono? Altrimenti vengono allontanati anche dai corridoi! Prego, Consigliere Campo.



CAMPO Mauro

Grazie.
In risposta alle osservazioni mosse dal Presidente Pichetto, ci sono due ordini di considerazioni da fare.
Il primo è il seguente: il CORECOM in questo momento riveste un ruolo importante, direi addirittura critico; per cui il supplemento di indagine che si è ritenuto necessario svolgere era più che giustificato.
La prerogativa di effettuare delle audizioni era prevista e l'abbiamo sfruttata. Dobbiamo fare rispettosamente notare che, grazie alle audizioni sono emersi anche nuovi elementi su alcuni candidati, come ad esempio la "dimenticanza" rispetto ad un ruolo di spicco ricoperto all'interno di un partito politico a livello locale da parte di uno dei candidati; così come per altri candidati. In origine, noi, come minoranza, ritenevamo tutti i candidati privi anche solo dei requisiti di natura tecnica necessari per ricoprire tale ruolo. Grazie alle audizioni, su alcuni di essi abbiamo rivisto il nostro parere.
Farei, poi, alcune considerazioni di carattere generale sul ruolo della Commissione Nomine, perché ricordo che anche in situazioni passate, senza neppure ricorrere ad audizioni, la Commissione aveva ritenuto di escludere dei candidati per altri tipi di nomine, che pure avevano passato il vaglio degli Uffici.
Dunque, il ruolo della Commissione non è né quello che era stato chiesto dalla Vicepresidente Ruffino, quello, cioè, di sancire semplicemente il giudizio degli Uffici e permettere, a tutti coloro che avevano passato quel vaglio, di accedere alla valutazione in Aula, n quello rivendicato dal Consigliere Pichetto, ossia di non fare valutazioni in base alla percezione dei Consiglieri, sulla base di quello che è previsto dalle norme e dagli Statuti per la scelta dei candidati, sulla eleggibilità o meno degli stessi. Perché ricordo che, in particolare sul CORECOM, abbiamo delle norme che sono per certi versi perentorie: sulla "assoluta indipendenza dal sistema politico e istituzionale" si era espresso già il TAR, che, al di là del merito della specifica persona su cui questo giudizio venne espresso, precisava che "l'assoluta indipendenza debba quantomeno escludere coloro che ricoprono o abbiano ricoperto in un passato relativamente recente ruoli dirigenziali o di primo piano all'interno dei partiti politici". Tutto ciò implica un ampio spettro purtroppo, anche di valutazioni. Ma, di fatto, rientra nel ruolo dei Commissari; ruolo che dev'essere non solo tecnico, ma anche politico all'interno della Commissione Nomine, proprio perché in questo caso parliamo di "indipendenza dalla politica" ma anche di "indipendenza dagli interessi di settore rilevanti".
Il Presidente di Gruppo Pichetto ha parlato di dichiarazioni false: ma tra una dichiarazione falsa e il necessario approfondimento di quanto dichiarato c'è molta differenza: una cosa sono poche righe scritte su un foglio di carta, altra cosa è una risposta data a domanda specifica, su un tema specifico, dalla persona a cui viene richiesto un approfondimento. E quando si procede alla nomina per incarichi di una certa rilevanza, a mio avviso dovrebbe essere necessario in qualsiasi caso.
Sotto questo profilo, per il CORECOM è andata in scena una vera e propria ottemperanza del vero ruolo della Commissione Nomine, cosa che noi auspichiamo avvenga sempre di più in futuro su tante altre nomine che riguardano anche situazioni di importante rilevanza sociale ed economica per la nostra Regione.
A nostro avviso, quindi, non riscontriamo nulla di irregolare rispetto a quanto contestato dal collega Pichetto.
Grazie.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 188 "Comitato Regionale per le Comunicazioni CO.RE.COM" - (articolo 3, l.r. 1/2001 e successive modificazioni) elezione di 3 componenti fra i quali il Consiglio stesso elegge il Presidente con successiva votazione

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 185 "Agenzie Territoriali per la Casa - A.T.C. del Piemonte Nord" - (Articolo 31, l.r. 3/2010 modificato dalla l.r. 11/2014) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 membro in sostituzione della signora Claudia Demarchi

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 120 "Commissione di Garanzia" (art. 91 Statuto della Regione Piemonte e art. 3, L.r. 25/06) - Elezione di 1 membro in sostituzione del signor Claudio Simonelli (ex Consigliere Regionale)

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 160 "Commissione di Garanzia" (art. 91 Statuto della Regione Piemonte e art. 3, L.r. 25/06) - Elezione di 1 membro in sostituzione del signor Mario Santoro

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 151 "Designazione del Garante Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza" - (L.r. n. 31/2009)

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 187 "Agenzia Piemonte Lavoro" - (Articolo 7 l.r . n. 34/2008) - Collegio dei Revisori dei Conti - nomina di 3 membri effettivi, di cui 1 su indicazione dell'Unione delle Province Piemontesi (UPP), assicurando la rappresentanza della minoranza, e 2 membri supplenti di cui 1 indicato dall'UPP


PRESIDENTE

Invito, infine, i Gruppi consiliari di minoranza a procedere all'assunzione dei propri candidati ai sensi dell'articolo 79, comma 3, del Regolamento interno del Consiglio regionale, in riferimento ai seguenti enti: Comitato regionale per le Comunicazioni - CORECOM, elezione di 3 componenti, di cui 1 espresso dalle minoranze Agenzia Piemonte Lavoro, Collegio dei Revisori dei Conti, nomina di 3 membri effettivi, di cui 1 espresso dalle minoranze consiliari.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Le chiederei cinque minuti di sospensione per una riunione di Gruppo.



PRESIDENTE

Intanto procediamo alla distribuzione delle schede.
Interrompiamo i nostri lavori per una decina di minuti.
Visto che i colleghi continuano a discutere, ne approfitto per chiedere a quelli di maggioranza se possono avvicinarsi ai banchi della Presidenza.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.04, riprende alle ore 11.47)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prima di dare la parola alla Consigliera Segretaria Motta per la chiama, chiedo ai Consiglieri di opposizione di esprimersi sui nomi da indicare.
BONO Davide (fuori microfono) Si doveva fare prima della distribuzione delle schede!



PRESIDENTE

Chiedo scusa, c'è stata una distrazione: se volete, possiamo ritirare le schede e procedere ad una nuova distribuzione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

A seguito di quanto abbiamo avuto modo di affermare all'inizio del Consiglio, noi non partecipiamo alla votazione per il CORECOM, ritenendo proprio non condivisibili le ragioni che ci hanno portato qui; al punto che avremmo chiesto, se lei ci avesse fatto fare la dichiarazione prima della distribuzione delle schede, di non procedere con quella votazione eventualmente anche riaprendo i termini, come si fa e come si è fatto tante altre volte su altre nomine, anche là dove c'erano candidati sufficienti.
Faccio l'esempio di una Fondazione - mi pare la Pavese - per la quale abbiamo riaperto per la decima volta la possibilità di far pervenire candidature, pur essendoci un candidato e trattandosi di posto unico.
Fatta quest'affermazione per quanto riguarda il CORECOM, vorrei segnalare che da parte nostra (come Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia) indichiamo quale nome di minoranza per la Commissione di garanzia degli Avvocati quello dell'avvocato Maria Ciaramella; per gli ex Consiglieri vi è un solo candidato, nella persona di Ugo Cavallera; per l'Agenzia Piemonte Lavoro, Vittorio Moretti e, come supplente, Claudio Dutto.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Noi non esprimiamo una preferenza legata alla persona, cioè al candidato in particolare. Noi accogliamo una richiesta, una segnalazione che proviene dalle associazioni dei consumatori, che tra l'altro è stata esplicitata anche durante la seduta di audizione della Commissione nomine dal candidato stesso. Le associazioni consumeristiche chiedono di avere una rappresentanza all'interno del CORECOM e quindi il candidato stesso aveva manifestato la sua presenza in rappresentanza d'un mondo che lavora alle sue spalle e che rappresenta, per l'appunto, le istanze dei consumatori.
Noi, quindi, esprimeremo una preferenza - proprio per venire incontro a questa esigenza, che noi condividiamo in pieno - per l'avvocato Nargiso.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
I nomi che noi esprimiamo, indichiamo e voteremo sono quelli di Alessandro De Cillis e Vittorio Del Monte.



PRESIDENTE

Grazie.
Collega Pichetto, rilascio una dichiarazione solo perché resti agli atti: non c'è la prorogatio dei poteri del C.d.A. del CORECOM e quindi l'organismo, in questo momento, è senza il C.d.A. Anche per questo motivo quindi, procedo alla nomina.
Nomino scrutatori i Consiglieri Benvenuto e Molinari.
Prego la Consigliera Segretaria Motta di effettuare l'appello nominale.



(La Consigliera Segretario Motta effettua l'appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RUFFINO



PRESIDENTE

La votazione è terminata.
Sono stati effettuati due appelli nominali.
Si proceda allo spoglio delle schede.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali - Sanita': argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 156, inerente a "Partecipazione della Regione Piemonte in qualità di socio fondatore alla costituzione della Fondazione DOT - Donazione Organi e Trapianti Onlus. Autorizzazione alla sottoscrizione dell'atto di costituzione e approvazione dello Statuto"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 156, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Questa deliberazione è stata licenziata a maggioranza dalla IV Commissione il 30 giugno 2016.
La parola all'Assessore Saitta per l'illustrazione.



SAITTA Antonio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Abbiamo già avuto modo di approfondire il contenuto di questa deliberazione nella riunione della IV Commissione del 22 marzo 2016 e non posso che ripetere le motivazioni che ci hanno spinto a proporre l'adesione alla Fondazione DOT. Le motivazioni sono indicate nella proposta di deliberazione.
Mi limito soltanto ad aggiornarvi sulla vicenda, poiché, come credo i colleghi ricorderanno, qualche mese fa erano emersi dubbi da parte dell'Università e, addirittura, ci fu una riunione del Senato Accademico che aveva ripensato, in qualche maniera, a questa scelta di adesione alla Fondazione, anche se si trattava di un'iniziativa della Regione, in qualità di attore importante della Fondazione. Tuttavia, successivamente, anzi devo dire abbastanza recentemente, il Senato Accademico ha rivisto quella posizione, quindi c'è anche l'adesione completa da parte dell'Università.
Le motivazioni di questa proposta sono semplici: si tratta di affiancare a questa struttura importante, che è già presente nella sanità piemontese, una Fondazione in grado di svolgere alcune azioni di supporto con una maggiore flessibilità rispetto a quanto l'Amministrazione pubblica è in grado di fare. Queste azioni non sono soltanto di promozione delle politiche per le donazioni, com'è già avvenuto e che l'Azienda riesce a fare autonomamente, ma sono anche uno strumento di raccolta di risorse finalizzate anche per il potenziamento dell'attività all'interno dell'Ospedale.
Per questi motivi, riteniamo che la proposta, soprattutto dopo queste precisazioni e una maggiore convinzione da parte dell'Università, sia utile per la sanità piemontese e per questo proponiamo che sia approvata.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Saitta.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Solo un brevissimo intervento per ricordare e sottolineare quanto questo provvedimento sia importante, perché ci permette, come Regione, di crescere ulteriormente in un campo in cui abbiamo già delle eccellenze: penso al Centro trapianti e, in questo caso, ai trapianti di rene con due centri molto all'avanguardia di Torino e di Novara.
Ricordiamo anche la discussione che è stata fatta in Commissione quindi non possiamo che esprimere soddisfazione per questo atto.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rossi.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 156, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Rapporti con altre Regioni

Esame proposta di deliberazione n. 172, inerente a "Schema d'intesa tra la Regione Piemonte e la Regione Lombardia ai sensi dell'art. 9 della LR 21/1999 per la definizione delle procedure di approvazione e modifica dello Statuto nonché le modalità e le procedure per la vigilanza e l'esercizio dei poteri sostitutivi delle Regioni sull'Associazione Irrigazione Est Sesia, Consorzio di Irrigazione e Bonifica con sede a Novara."


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 172, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Ricordo che la proposta era stata licenziata a maggioranza, dalla III Commissione, il 14 settembre 2016.
La parola all'Assessore Ferrero per l'illustrazione.



FERRERO Giorgio, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Semplicemente, questa è l'approvazione dello Statuto.
L'Est Sesia ha uno Statuto, che abbiamo già visto in Commissione, e che deve essere deliberato per ogni modifica. Poiché il Consorzio di Irrigazione e di Bonifica ha anche questa qualifica di bonifica, dobbiamo essere noi ad approvare il nuovo Statuto. Questo, poi, consentirà l'elezione degli organi, perché, attualmente, il Consorzio Est Sesia è commissariato; quindi, appena noi approviamo si dà il via all'iter per l'elezione degli organi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
La normativa portata in allegato A consente il commissariamento del Consorzio e un maggior controllo della sua attività.
Devo altresì segnalare che l'Amministrazione regionale in una grande conferenza stampa ha presentato la rete di piste ciclabili del Piemonte però, allo stato attuale, le alzaie dei Navigli che erano indicate (così come l'importanza di questa rete per la regione Piemonte) sono strade private per il servizio del consorzio, a differenza delle Regioni limitrofe, dove diventano facilmente piste ciclabili. Queste alzaie attualmente, in Piemonte non possono essere utilizzate per le piste ciclabili. Parliamo di chilometri e chilometri: pensiamo al Canale Cavour al Regina Elena o ad altri canali.
Questo fa veramente male, perché non è possibile che dalle nostre parti sia sufficiente spostarsi di due chilometri e si possa andare in bicicletta ed è un forte richiamo cicloturistico! Non è che, come Regione, possiamo investire sei milioni nei canali dell'acqua senza prevedere che le alzaie già presenti non si possono mettere in sicurezza. Credo che la Regione, da questo punto di vista dovrebbe fare uno sforzo.
Va bene lo Statuto, però, nel momento in cui lo approviamo, rendiamo a fruizione pubblica queste strade di servizio private; l'associazione dei cicloamatori FIAB - ma non solo, anche i semplici cittadini - da anni aspetta questa trasformazione, che è di buon senso.
Non credo che la Regione Piemonte abbia problema a mettere delle ringhiere sui Navigli. Qual è il problema? Io vorrei capire perché questo non viene fatto.
Adesso approviamo questo Statuto perché è commissariato il Consorzio però, al di là del commissariamento, facciamo delle cose di buon senso, non fermiamoci alle dichiarazioni, procediamo nelle realizzazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Andrissi.
Ha chiesto la parola l'Assessore Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Giorgio, Assessore all'agricoltura

Grazie Presidente.
Ho chiesto la parola per correttezza, per scusarmi. Siccome abbiamo anche lo Statuto di un consorzio che deve arrivare in Aula, e l'ho visto di corsa, pensavo fosse questo. In realtà, questo è lo schema d'intesa che noi abbiamo con la Lombardia per la gestione del Consorzio Est Sesia, che è a cavallo tra i territori del Piemonte e della Lombardia.
Allora, è necessario che le due Regioni abbiano un coordinamento su come effettuare le attività ispettive e la vigilanza, e come avere rapporti con questo consorzio che è interregionale. Quindi, è importante che noi approviamo lo Statuto per il buon funzionamento e la gestione del consorzio.
Ne approfitto, ma termino subito: la questione che poneva il Consigliere Andrissi mi sembra una cosa interessante, credo che si possa valutare con la dirigenza dei Consorzi di Irrigazione e Bonifica se ci sono possibilità in questo senso.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
BONO Davide (fuori microfono) Qual è il numero legale?



PRESIDENTE

Il numero legale è 25.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 172, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame mozione n. 889 presentata dai Consiglieri Bono, Andrissi, Batzella Bertola, Bono,Frediani e Mighetti, inerente a "Tempestiva costituzione di un tavolo regionale volto a garantire la salvaguardia occupazionale e la continuità aziendale di EUROFIDI S.c.a.r.l."; ordine del giorno n. 890 presentato dai Consiglieri Gallo, Appiano, Barazzotto, Baricco, Giaccone e Rostagno, inerente a "Società consortile di Garanzia Collettiva Fidi Eurofidi"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della mozione n. 889, avente ad oggetto "Tempestiva costituzione di un tavolo regionale volto a garantire la salvaguardia occupazionale e la continuità aziendale di EUROFIDI S.c.a.r.l.", presentata dai Consiglieri Bono, Andrissi, Batzella, Bertola Bono,Frediani e Mighetti, e dell'ordine del giorno n, 890, avente ad oggetto "Società consortile di Garanzia Collettiva Fidi Eurofidi" presentato dai Consiglieri Gallo, Appiano, Barazzotto, Baricco, Giaccone e Rostagno, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Noi siamo contenti, ovviamente, che sia presente il Presidente Chiamparino, se non viene disturbato troppo dall'Assessore Ferrero...



PRESIDENTE

Infatti, farei una proposta, Consigliere Bono: un attimo soltanto per rimettere a posto l'Aula , poi proseguiamo con l'intervento.



BONO Davide

Soprattutto gli Assessori...



PRESIDENTE

Sì.



BONO Davide

Dicevo che abbiamo iniziato la discussione del punto 6) all'o.d.g. con l'esame della mozione n. 889 e dell'ordine del giorno n. 890 su Eurofidi.
Quindi, siamo lieti di avere qui in Aula il Presidente Chiamparino l'Assessora Pentenero, ma ci manca l'Assessora De Santis, non perché manchi a noi emotivamente o psicologicamente, come direbbe il Presidente Laus, che ci è venuto a trovare qui davanti nei banchi dell'opposizione: ci manca in quanto responsabile del procedimento di gestione di Eurofidi o, meglio dovremmo dire di "liquidazione".
La storia di Eurofidi abbiamo imparato a conoscerla un po' tutti, anche i Consiglieri di opposizione, i Consiglieri che sono alla prima legislatura e, sicuramente, forse avrebbero dovuto conoscerla un po' meglio e in maniera un po' più tempestiva coloro i quali oggi hanno deleghe per quanto riguarda le attività produttive e il credito alle stesse, quindi l'Assessora De Santis, ma direi tutta la Giunta, magari anche la Giunta della scorsa legislatura, risalendo anche a quelle precedenti.
Quindi,come abbiamo detto più volte, ormai siamo avvezzi a questo andazzo - ecco, è arrivata l'Assessora; evocata, l'Assessora De Santis è arrivata, siamo al completo - di non andare a ricercare mai le responsabilità pregresse, perché è brutta cosa, sembra quasi un comportamento non consono all'alto ruolo istituzionale che qui rappresentiamo, però cerchiamo di segnalare quelle che sono delle carenze abbastanza evidenti da parte della Regione Piemonte.
La Regione Piemonte era il socio principale e non di maggioranza perché aveva una percentuale poco sotto il 20%, ma era il socio più importante di Eurofidi. Quindi, se i fulmini sono sembrati a ciel sereno a giugno e a luglio di questo anno, forse qualcosa non ha funzionato o forse qualcosa non lo si è voluto far funzionare da parte di questa Giunta, di questa Amministrazione e anche di quella precedente! O si sono presi sotto gamba i problemi oppure, evidentemente, è stato compiuto qualche errore perché Eurofidi, il principale Consorzio di garanzia Fidi nazionale, con circa 70 filiali aperte in tutta Italia, che svolgeva - e ci auguriamo che possa svolgerla anche con un'altra veste - una funzione fondamentale di credito e di garanzia al credito in tutto l'ambito italiano e non solo piemontese, manifestava problemi di bilancio dal 2012.
Problemi di bilancio che erano dovuti ad una modifica delle modalità di garanzia che venivano date, valutate dalla Banca d'Italia, dopo che nel 2010 Eurofidi era diventato un intermediario finanziario vigilato, ai sensi dell'articolo 107 del Testo Unico Bancario.
Segnalazioni che erano state fatte dalla Banca d'Italia nel 2012, a seguito di un'ispezione che chiedeva di accantonare delle cifre in più proprio per un potenziale rischio nelle garanzie che erano state date a diverse imprese - ribadisco non solo piemontesi - che avrebbero potuto portare, negli anni, ad una serie di deficit di bilancio, comunque debiti da ripianare. La Regione Piemonte, con il 20% delle quote, avrebbe dovuto ripianare circa il 20% di quell'80% che veniva garantito da Confidi, e la restante parte garantita dal livello nazionale.
Dal 2012 c'è una sorta di buco, almeno nella conoscenza della Regione per quanto riguarda gli sviluppi della vicenda. E' vero che l'azienda stessa mette in campo una riorganizzazione, anche abbastanza pesante, dal punto di vista della macchina amministrativa di Eurofidi, nel senso che avvengono oltre 90 - chiamiamoli con il loro nome - licenziamenti tra il 2014 e il 2015, viene fatto ricorso alla cassa in deroga e c'è un processo di riorganizzazione interna.
Non sappiamo, in effetti, al netto dei lavoratori che sono stati allontanati, quanto sia efficace ed efficiente, ma se non altro, comunque l'azienda in sé aveva iniziato un percorso di riorganizzazione interna e di valutazione delle attività. Dalla parte di Eurofidi, un'attività era stata messa in cantiere ed era stata attuata.
Poco si sa, invece, per quanto riguarda le Regioni in questo lasso di tempo. Noi sappiamo solo che in una Conferenza dei Capigruppo a luglio 2016, allargata con la I Commissione, venne segnalato il problema e venne segnalato in relazione ad un articolo omnibus, un disegno di legge con tanti temi che venivano trattati, che prevedeva la dazione ad Eurofidi di 8,3 milioni di euro per coprire una restituzione del fondo alluvione, che così non sarebbe stato più dovuto. Nel frattempo, si inizia ad analizzare il problema Eurofidi, un cosiddetto buco di bilancio che lievita nel corso di pochi giorni. Si passa da 20 milioni di euro, poi si parla di 40, 50, 75 e qualcuno addirittura dice 100, senza avere chiarezza su qual è la cifra reale, su come è stata prodotta e se esiste realmente questo ammanco nelle risorse del bilancio. Si tratta sempre, da quanto possiamo comprendere dall'incontro con le rappresentanze sindacali, soprattutto di una revisione dei criteri di accantonamento dei fondi di garanzie, più che di veri e proprio buchi.
Accantonamenti che avrebbero potuto essere messi, anche secondo le rappresentanze sindacali, nel bilancio su più anni, tant'è che è una cosa che, ad esempio, la Regione fa, nel senso che quando ha un disavanzo, la Regione, anche con le nuove norme contabili del DL 118, non mette tutte le risorse in un anno, è evidente. Il Vicepresidente Reschigna, nonch Assessore al bilancio, lo sa meglio di noi: se dovessimo mettere le risorse del buco della Regione Piemonte in un anno, potremmo andare tutti a casa che faremmo prima. Invece le cifre vengono spalmate, come minimo, in tre anni; adesso possiamo spalmare il disavanzo in dieci anni e abbiamo contabilizzato una serie di debiti con i fornitori a trent'anni.
Agli enti pubblici, per fortuna, forse perché non possono fallire viene concessa una grande dilazione dei propri debiti, creando anche difficoltà sulle aziende stesse, mentre magari alle aziende che svolgono una funzione importantissima, come il Consorzio Fidi, di dare credito a quelle aziende che normalmente non riescono ad accedere al credito bancario per il restringimento dei cordoni delle borse delle banche, non viene data la stessa possibilità. Non si può spalmare il cosiddetto accantonamento, o buco, in due o tre anni, non si accetta un piano di rilancio aziendale che era stato fatto. Il Consiglio di amministrazione resta monco perché il Presidente Ambrosini si dimette per una presunta incompatibilità con il suo ruolo in Banca Antonveneta - incompatibilità che spunta solo nel 2016 mentre prima non se ne parlava - quindi sembra, a guardare con occhio di spettatore esterno, che ci sia una convergenza di interessi da parte dei soci (Regione Piemonte e banche) di lasciare un po' andare alla deriva il Consorzio.
Le motivazioni noi non le abbiamo francamente bene capite, perché mi sembra un condizione non win win, come si dice, ma loose loose, cioè ci perdono tutti. Ci perde la Regione Piemonte perché non ha più uno strumento importante di garanzia Fidi e ci perdono, soprattutto, le imprese, ma ci perderebbero anche le banche perché, se poi dovesse esserci una liquidazione non ordinata, ovviamente ci sarebbe una grave sofferenza anche per le banche. Magari non le banche più grandi, ma soprattutto le banche medio-piccole. Una scelta che non comprendiamo.
L'ordine del giorno nasce proprio dalla richiesta, anzitutto, di continuare a parlare in Consiglio regionale della vicenda, che sia il Consiglio o la Commissione. Chiediamo all'Assessora De Santis di aggiornarci sugli sviluppi.
Abbiamo saputo che il 5 ottobre c'è stata la nomina dei due commissari liquidatori e sappiamo che le rappresentanze sindacali ci hanno portato una richiesta sostanziale, cioè quella di fare un tavolo in cui siano presenti anche loro, insieme alla Regione, insieme ai soci, agli attori principali di modo che si possa, in qualche modo, concertare la scelta che dovrà essere fatta, in modo che non venga calata dall'alto, sulla testa dei lavoratori, senza che si sappia quale sia il loro destino. Quello che a noi interessa è il destino dei lavoratori e delle imprese che hanno queste garanzie che non vengono richieste indietro immediatamente, che potrebbero provocare delle gravissime sofferenze, se non delle chiusure.
Erano state pensate tutta una serie di ipotesi rispetto al futuro dell'azienda e al futuro lavorativo, tra cui la creazione di una business unit in Finpiemonte, perché quella potrebbe essere - visto che anche Finpiemonte è diventato un intermediario vigilato ai sensi del Testo Unico Bancario, articolo 107 - l'ipotesi che potrebbe garantire meglio la continuazione dell'attività importante verso le imprese e il mantenimento dei livelli occupazionali.
Ci sono tante altre ipotesi. Un'ipotesi che ci sembra deteriore è quella anche del salvaguardare solo i lavoratori che si dovrebbero occupare della liquidazione in bonis, e tutta una serie di altre ipotesi. Noi chiediamo, comunque, che l'Assessora oggi ci informi su quali sono gli ulteriori sviluppi e iniziative prese dalla Regione, che ci sia l'impegno del Consiglio regionale di far partire questo tavolo in cui dentro ci siano le rappresentanze dei lavoratori. Solo in questo modo possiamo avere la certezza che vengano veramente prese in considerazione tutte le istanze migliori. Chi meglio di chi ha lavorato, in tutti questi anni, in questa azienda, può anche darci dei suggerimenti e dei consigli? Non dico degli obblighi, perché questo non deve essere, ma dei suggerimenti a questa Amministrazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Illustrerò l'ordine del giorno 890 e poi mi esprimerò sull'ordine del giorno dei colleghi del Movimento 5 Stelle.
Oggi torniamo a parlare di Eurofidi. Di Eurofidi in Aula abbiamo parlato parecchie volte: qualche settimana fa con un Consiglio dedicato e nella Commissione competente con una costante informativa da parte della Giunta sull'andamento della questione Eurofidi fin da fine giugno, quindi da quando si è venuti a conoscenza della situazione drammatica dei conti del Consorzio.
Parto con una premessa rispetto a quello che è stato detto prima dal Consigliere Bono rispetto alla gestione di questa Amministrazione sul Consorzio Eurofidi, di cui rivendico la validità.
Sicuramente Eurofidi è uno dei dossier più difficili che stanno gestendo questa maggioranza e questa Amministrazione, dopo i problemi di bilancio del Consiglio regionale, cui abbiamo messo mano.
Rispetto a questo, però, rivendico la validità della gestione di questa maggioranza, che ha cercato di fare luce e chiarezza nei conti di Eurofidi e di affrontare una situazione oggettivamente difficile, fin dal suo insediamento. L'operazione che questa Amministrazione e questa Giunta ha portato avanti è stata quella di mettere chiarezza nei conti di Eurofidi e arrivati a questo punto, gestire una situazione oggettivamente complessa e difficile.
Potremmo discutere per tante sedute di Consiglio e di Commissione su quali sono i motivi che hanno portato a questa situazione, da dove nascono i problemi. Quando abbiamo discusso in Consiglio regionale ne ho citati due, li ho individuati, ma - ovviamente - sono un'estrema sintesi della crisi del 2008-2009, che ha visto un'oggettiva difficoltà per le imprese che dovevano restituire i finanziamenti. Questo, connesso all'approvazione del Decreto "Salva Italia", che nel 2011 ha aperto il fondo centrale di garanzia all'intervento diretto delle banche, bypassando e disintermediando l'attività dei Consorzi di garanzia.
Sicuramente, ci sono tante motivazioni e cause, che insieme hanno portato a questa situazione. Credo, però, che oggi il Consiglio regionale debba pensare a come gestire la situazione e il futuro, guardando in primis alla situazione dei dipendenti del Consorzio Eurofidi. In questo senso guardiamo con attenzione a tutti i 215 dipendenti, perché sappiamo che circa la metà sono in Piemonte, mentre la restante metà è dislocata nelle altre Regioni dove il Consorzio si è sviluppato in questi anni.
Con questo ordine del giorno vogliamo inserire dei punti di impegno che, tra l'altro, sono già emersi nel dibattito consiliare e delle Commissioni, nelle settimane passate. In quell'ambito, si è cercato di intraprendere ed approfondire tutte le strade possibili, anche attraverso le partecipate regionali. Finpiemonte può giocare sicuramente un ruolo importante anche per la sua natura ed il suo percorso di intermediario finanziario, che sta portando a termine, per cercare di ricollocare i dipendenti. Dico una cosa in più: occorre anche cercare di cogliere tutto quello che c'è di positivo - e c'è tanto - nel know how delle persone che hanno lavorato in Eurofidi, portarlo a fattor comune in Piemonte, al servizio delle imprese, dello sviluppo della nostra mission verso le piccole imprese, dunque con il sostegno alle piccole e medie imprese.
Da un lato, questo; dall'altro, sicuramente, attivare con le Regioni dove Eurofidi è presente, ed anche attraverso - ovviamente - il Ministero dello Sviluppo Economico, tutte quelle azioni necessarie affinché vengano valorizzati gli asset che Eurofidi ha fuori regione e che sono all'attenzione anche di questa Amministrazione, e quindi di tutto il Consiglio regionale.
Il terzo punto l'abbiamo scritto, anche se non ce n'era bisogno, perch le informative che la Giunta sta portando in Consiglio e in Commissione sono costanti (quasi ogni due-tre settimane), quindi tutti noi siamo aggiornati rispetto all'andamento delle scelte e delle decisioni che si assumono sul Consorzio Eurofidi.
In ogni caso, lo indichiamo maggiormente al terzo punto dell'ordine del giorno, come impegno (ma forse, ripeto, non c'era bisogno di scriverlo) di dialogare con le Commissioni competenti e informarle rispetto al prosieguo dell'iter di definizione del piano di liquidazione di Eurofidi e dell'attenzione verso i dipendenti.
Rispetto a questo, posso già annunciare che, come Ufficio di Presidenza della III Commissione, in accordo con l'Assessora De Santis, abbiamo previsto per il 19 ottobre (se non cambiano i programmi da qui alla prossima settimana) un intervento dell'Assessora, per un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle procedure su Eurofidi.
Pertanto, in quella sede potremo approfondire la questione.
Abbiamo aggiunto, poi, un quarto impegno, che è più generale, perché la crisi aziendale Eurofidi si inserisce in un contesto di crisi o di situazione difficile del mondo dei Consorzi di Garanzia Fidi (in Piemonte ne abbiamo tanti), rispetto ai quali, già a fine marzo, con l'approvazione di un ordine del giorno che dava indirizzi specifici su Finpiemonte nel collegato alla legge di bilancio, avevamo individuato (in uno degli impegni dell'ordine del giorno) di affrontare il tema della riorganizzazione dei Consorzi di Garanzia Fidi.
In questo ordine del giorno facciamo un richiamo a quel punto d'impegno già assunto dalla Giunta e dal Consiglio, a marzo di quest'anno, e lo reinseriamo, proprio per contestualizzare la crisi dell'azienda Eurofidi in un settore, perché non è solo una crisi aziendale.
Per tutti questi motivi, ovviamente voteremo a favore del nostro ordine del giorno. Crediamo che la strada giusta sia quella di dare spazio alla Giunta e all'Amministrazione per fare tutti gli approfondimenti giuridico legali, per trovare delle soluzioni per i dipendenti di Eurofidi, per valorizzare i loro know how, le loro conoscenze, anche nelle partecipate regionali, ma non solo. Dar, quindi, loro il mandato - come abbiamo già fatto - di vagliare tutte le opportunità per fornire una risposta in termini occupazionali di servizio alle imprese, non attraverso un tavolo ma dando loro il mandato - che è il mandato elettorale, insieme a noi, in maggioranza - di arrivare a una proposta che noi chiediamo avvenga in tempi certi. Diciamo entro il mese di novembre o entro la chiusura dell'anno.
Rispetto a questo, ovviamente, anche la centralità delle Commissioni competenti, e quindi del ruolo istituzionale delle Commissioni attraverso le quali è organizzato il lavoro del Consiglio regionale, che devono essere costantemente informate e con le quali occorre interloquire.
Per questi motivi, non crediamo che il tavolo possa essere una soluzione. Certo, chiediamo alla Giunta regionale (ma non c'è bisogno di chiederlo) un'attenzione e auspichiamo il massimo coinvolgimento delle parti sociali.



(Commenti del Consigliere Bono)



PRESIDENTE

Ha terminato, Consigliere?



GALLO Raffaele

No, ho ancora tre minuti. Stavo solo articolando il motivo del no.
Crediamo che, attraverso un'azione congiunta Commissione-Giunta, si possa arrivare, ovviamente coinvolgendo le parti sociali, alla definizione di un piano di liquidazione, quindi dare mandato ai liquidatori di predisporre un piano di liquidazione che abbia come primo punto all'o.d.g.
la tutela di tutti i lavoratori, intesi su tutte le Regioni in cui Eurofidi insiste.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Il collega Bono ha già illustrato ampiamente la nostra mozione. Voglio però, sottolineare come nel nostro atto di indirizzo sia prevista una partecipazione più attiva, attraverso l'istituzione di un tavolo dei sindacati e delle rappresentanze dei lavoratori. Ci pare assolutamente improponibile far calare dall'alto una soluzione imposta dal Commissario liquidatore, che non preveda un confronto con i lavoratori.
Quindi, va benissimo prevedere una puntuale rendicontazione in Commissione. Tra l'altro, credo sarebbe un precedente per noi, perché non è mai successo di riuscire fattivamente a seguire nel tempo l'evolversi di una crisi aziendale con lo strumento della Commissione. Sappiamo benissimo che subentrano degli impegni e delle scadenze, dettate dall'attività consiliare e vedo un po' difficoltoso il fatto di poter.
Presidente, abbia pazienza: è impossibile parlare in questo modo!



PRESIDENTE

Scusate: già durante l'intervento del Consigliere Bono c'era brusio.
Questo impedisce ai Consiglieri di portare avanti al meglio il proprio intervento.
Chiedo due minuti per far accomodare tutti i Consiglieri e permettere alla collega Frediani di proseguire il suo intervento.
Consiglieri, accomodatevi, oppure - nel caso vogliate parlare - uscite dall'aula. Questo vale anche per chi è sedute nelle barcacce. Per favore.
Prego, Consigliera Frediani, può riprendere.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Diciamo che questo brusio non rende onore all'impegno che il Consiglio cerca di dimostrare e all'attenzione verso i lavoratori che, bene o male in modo bypartisan, mi sembra ci sia stata nelle scorse settimane.
Dicevo: il fatto di pensare di poter monitorare una situazione di una così pesante crisi lavorativa, che - ricordo - per la nostra regione va a interessare 140 lavoratori, quindi monitorare la situazione attraverso le Commissioni ci sembra utopia, nel senso che sappiamo che ci sono poi delle scadenze dettate soprattutto dal bilancio o, comunque, da altre incombenze che dobbiamo sicuramente fronteggiare, quindi lo strumento della Commissione non ci sembra il metodo più adeguato, mentre sarebbe sicuramente utile una puntuale rendicontazione.
Ovviamente noi faremo la nostra parte attraverso delle interrogazioni rivolte all'Assessore nell'arco del tempo, come facciamo per le altre crisi aziendali che stiamo affrontando nel nostro territorio, però riteniamo che lo strumento del tavolo che preveda la partecipazione attiva e il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali sia sicuramente la via migliore proprio per tenere al centro dell'attenzione la situazione dei lavoratori e di tutte le situazioni di persone che lavorano entrambe all'interno di Eurofidi, quindi si tratta anche di famiglie che traggono il loro sostegno economico da questa attività lavorativa.
Riteniamo che la mozione e l'ordine del giorno possano essere complementari,quindi da parte della maggioranza ci aspettiamo che sia anche un accoglimento del nostro atto di indirizzo proprio per esprimere, nei confronti dei lavoratori, una maggiore attenzione da parte di tutto il Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente. Visto che sarebbe meglio finire entro l'una, ci metterò pochissimo a intervenire.
Non condivido tanto la via di mezzo che qui si è trovata, nel senso che le opposizioni chiedono un tavolo e giustamente il Consigliere Gallo dà mandato alla Giunta perché si vada avanti su una liquidazione ordinata.
Tuttavia, mi sembra semplicemente un modo per non prenderci fino in fondo le responsabilità, l'ho detto anche l'altro giorno nell'audizione del C.d.A. Ebbene, io credo che compito della politica sia vagliare tutte le possibilità che ci sono ancora in campo; si era parlato della newco, si era parlato della possibilità di affitto di un ramo di azienda, e io credo che se c'è ancora questa possibilità in campo di far acquisire o in qualche modo mettere Finpiemonte nelle condizioni di rilevare una sorta di business unit, dunque le attività di Eurofidi, almeno per quella quota parte che possono continuare ad andare avanti, deve essere più esplicitamente questo il mandato che si dà alla Giunta.
Capisco che ci sono ancora oggi delle ultime verifiche da effettuare immagino anche dal punto di vista giuridico, e poi vi è tutta la procedura che Finpiemonte penso stia portando avanti nel campo dell'accreditamento con la Banca d'Italia. Però - ripeto - se devo dare un mandato alla Giunta è questo (c'è una critica anche alla nostra discussione): secondo me, fare processi fuori tempo massimo su quello che è stato serve a poco; tra l'altro, mi è parso chiaro da parte dei vari membri del C.d.A. che, se gli interlocutori precedenti in quel quadro azionario non sono più interessati o non erano più interessati, addirittura come nel caso delle banche non portavano neanche più "i fascicoli e i dossier", difficilmente si pu andare a verificare in un tavolo una newco con soggetti che tanto non sarebbero più gli stessi.
Per questo dico che, se la vicenda della newco è saltata, se l'affitto di ramo d'azienda non è quello più percorribile e alla fine abbiamo la possibilità di rilevare, di fatto, delle attività attraverso una business unit di Finpiemonte, proviamoci a farlo e proviamo almeno a percorrere questa strada.
Di sicuro ha ragione il Consigliere Gallo sul fatto che l'importante è che vengano prima i lavoratori e quindi che si trovi il modo di difendere innanzitutto loro, ma credo che, proprio perché vogliamo mantenere il know how di quell'azienda e continuare quell'attività, avremmo dovuto esplicitare meglio questo punto nell'impegnativa.
Comunque, voterò ovviamente a favore del testo proposto dal collega Gallo e speriamo che presto si arrivi anche in Commissione ad avere un aggiornamento in tal senso.



PRESIDENTE

La parola all'Assessora De Santis.
DE SANTIS Giuseppina, Assessora alle attività produttive Grazie, Presidente.
E' stata richiesta da più Consiglieri un'informazione e dal Consigliere Bono un'ulteriore informazione sulla situazione di Eurofidi, e naturalmente io non ho nessuna difficoltà a darla.
Effettivamente, il 5 ottobre si è tenuta l'assemblea che ha deciso la messa in liquidazione e nominato un collegio di due liquidatori; i liquidatori, peraltro, non si sono ancora insediati, ci vorrà ancora qualche giorno. Il mandato che i soci hanno dato ai liquidatori è quello di presentare entro 30 giorni dall'insediamento, quindi da quando potranno concretamente cominciare a occuparsi della società, un progetto di liquidazione che sia fondato su tre criteri. Ovviamente la cornice generale è quella di cui abbiamo sempre parlato, ossia di una liquidazione in bonis che tuteli anche le imprese, che sono l'altro soggetto che può subire impatti molto negativi dalla liquidazione del Consorzio.
Per quanto riguarda invece specificamente il personale, il mandato è: 1) la valorizzazione degli asset materiali e i materiali dell'azienda quindi verificare la possibilità che siano costituibili rami d'azienda a cui altri soggetti possono essere interessati; 2) l'utilizzazione nella misura massima possibile per la gestione della liquidazione delle competenze già presenti in azienda; 3) il mantenimento in essere, sempre al fine di poter definire poi dei rami d'azienda vitali, di quella quota di attività che Eurofidi svolge e che non è soggetta alla vigilanza di Banca d'Italia, cioè l'attività che è fuori dal perimetro di sorveglianza.
Contestualmente noi abbiamo attivato, come voi sapete, un tavolo con il MISE e una serie di confronti con le altre Regioni dove Eurofidi ha delle sedi. Ricordo che naturalmente le decisioni da prendersi in materia di liquidazione saranno da condividersi fra tutti i soci, cioè anche in caso di liquidazione sarà l'assemblea dei soci che deve autorizzare i liquidatori ad attuare un progetto di liquidazione e quindi continueremo anche su questo tema il confronto con gli altri soci.
Confermo che noi direttamente stiamo anche lavorando per verificare come ho detto più volte - nell'ambito dei binari che ci danno le leggi (da ultimo la Madia, ma non solo), le possibilità che possiamo avere direttamente o indirettamente attraverso le nostre società partecipate, di offrire opportunità di ricollocazione ai dipendenti di Eurofidi.
Da ultimo, naturalmente confermo la mia disponibilità ad aggiornare il Consiglio tutte le volte che sia necessario e utile.



PRESIDENTE

Ha terminato, Assessora? DE SANTIS Giuseppina, Assessora alle attività produttive Sì. Direi che la mozione che è stata esposta dal Consigliere Gallo tiene anche conto di quelli che sono i ruoli, quello della Giunta, quello del Consiglio e quello del sindacato. Pertanto, mi sembra più applicabile.
Premesso che, naturalmente, la preoccupazione per i dipendenti è condivisa da tutti, dobbiamo anche cercare delle modalità di lavoro che siano operative e che tengano conto dei differenti ruoli che i diversi organi della Regione Piemonte sono chiamati a svolgere.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessora.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla mozione n. 889, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 890, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Desidero ricordare ai colleghi che la Consulta delle Elette, che era convocata per oggi alle ore 13, è stata rimandata a martedì prossimo, a fronte della concomitanza di altri incontri.
In Sala Viglione alle ore 13 verranno ricevuti i sindacati in merito agli appalti relativi alle mense ospedaliere, mentre alle ore 13.30 verranno ricevuti i lavoratori di Mercatone Uno.


Argomento:

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 188 "Comitato Regionale per le Comunicazioni CO.RE.COM" - (articolo 3, l.r. 1/2001 e successive modificazioni) elezione di 3 componenti fra i quali il Consiglio stesso elegge il Presidente con successiva votazione.
Proclamo eletti, quali componenti in seno al Comitato Regionale per le Comunicazioni - CO.RE.COM. i signori Alessandro De Cillis, Vittorio Del Monte e Nargiso Gianluca Martino, quest'ultimo in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 185 "Agenzie Territoriali per la Casa - A.T.C.
del Piemonte Nord" - (Articolo 31, l.r. 3/2010 modificato dalla l.r.
11/2014) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 membro in sostituzione della signora Claudia Demarchi Proclamo nominata, quale membro in sostituzione della signora Claudia Demarchi in seno al Consiglio di Amministrazione delle Agenzie Territoriali per la Casa - A.T.C. del Piemonte Nord, la signora Costanza Mottino.
Proposta di deliberazione n. 120 "Commissione di Garanzia" (art. 91 Statuto della Regione Piemonte e art. 3, L.r. 25/06) - Elezione di 1 membro in sostituzione del signor Claudio Simonelli (ex Consigliere Regionale) La votazione non è valida per il mancato del raggiungimento del numero legale.
Proposta di deliberazione n. 160 "Commissione di Garanzia" (art. 91 Statuto della Regione Piemonte e art. 3, L.r. 25/06) - Elezione di 1 membro in sostituzione del signor Mario Santoro La votazione non è valida per mancato raggiungimento del numero legale.
Proposta di deliberazione n. 151 "Designazione del Garante Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza" - (L.r. n. 31/2009) La votazione non è valida per il mancato raggiungimento del numero legale.
Proposta di deliberazione n. 187 "Agenzia Piemonte Lavoro" - (Articolo 7 l.r . n. 34/2008) - Collegio dei Revisori dei Conti - nomina di 3 membri effettivi, di cui 1 su indicazione dell'Unione delle Province Piemontesi (UPP), assicurando la rappresentanza della minoranza, e 2 membri supplenti di cui 1 indicato dall'UPP Proclamo nominati, nel Collegio dei Revisori dei Conti dell'Agenzia Piemonte Lavoro, quali membri effettivi, i signori Fabio Margara, su indicazione dell'Unione Province Piemontesi, Giuseppe Chiappero e Vittorio Moretti, quest'ultimo in rappresentanza delle minoranze consiliari e, quali membri supplenti, il signor Gabriele Giuliani, su indicazione dell'Unione Province Piemontesi, e la signora Fiorenza Sibille.
Grazie colleghi, ci vediamo alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.02)



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