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Dettaglio seduta n.168 del 27/07/16 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


MOTTA ANGELA



(Alle ore 9.58 la Consigliera Segretaria Motta comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.15)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 10.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Mozione n. 852 presentata dai Consiglieri Laus, Valle, Ottria, Motta Molinari, Accossato, Ravetti, Gariglio, Allemano, Baricco, Ferrentino Appiano, Boeti, Gallo e Rostagno, inerente a "Assistenza tutelare alla persona nell'ambito delle cure domiciliari nella nuova definizione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Come anticipato ieri in sede di Conferenza dei Capigruppo, propongo l'iscrizione della mozione n. 852, con il sottoscritto come primo firmatario, avente ad oggetto "Assistenza tutelare alla persona nell'ambito delle cure domiciliari nella nuova definizione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria".



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi ulteriori proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Balocco, Caputo, Chiapello Conticelli, Gancia e Rossi.
Non è presente l'Assessore Saitta.


Argomento:

b) Ricevimento delegazione RSU-Reggia di Venaria e USB-Lavoro privato Torino


PRESIDENTE

Ricordo che oggi alle ore 13 in sala Viglione verrà ricevuta una delegazione RSU-Reggia di Venaria e USB-Lavoro privato di Torino.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Ha letto troppo velocemente, non ho capito.



PRESIDENTE

Ieri, alla Conferenza dei Capigruppo, avevo proposto l'iscrizione di una mozione, non da discutere oggi, ma da inserire in coda all'o.d.g., per le associazioni dei malati non autosufficienti. Una mozione finalizzata ad impegnare il Governo ad essere più attenti nei nuovi LEA e sui collaboratori familiari.
Si è trattato solo dell'iscrizione.


Argomento: Province

Proseguimento esame disegno di legge n. 210 "Disposizioni di riordino e di semplificazione dell'ordinamento regionale nonché norme di prima attuazione dell'articolo 21 della legge regionale 29 ottobre 2015, n. 23" (Riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56)


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 210, inerente a "Disposizioni di riordino e di semplificazione dell'ordinamento regionale nonché norme di prima attuazione dell'articolo 21 della legge regionale 23/2015", di cui al punto 4) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta serale del 26 luglio sono stati votati gli articoli 18, 19 20, 21, 22, 23.
E' iniziato l'esame dell'articolo 24 e sono stati illustrati gli emendamenti n. 97), 98), 267), 266), 265), 264) e 263).
Emendamento rubricato n. 262) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: Alla lettera c) del comma 1, dell'articolo 24, del disegno di legge 210 come modificato dall'emendamento n. 216, le parole: "0.015 euro", sono sostituite dalle seguenti: "0.007 euro".
Emendamento rubricato n. 261) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: Alla lettera c) del comma 1, dell'articolo 24, del disegno di legge 210 come modificato dall'emendamento n. 216, le parole: "0.015 euro", sono sostituite dalle seguenti: "0.008 euro".
Emendamento rubricato n. 260) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: Alla lettera c) del comma 1, dell'articolo 24, del disegno di legge 210 come modificato dall'emendamento n. 216, le parole: "0.015 euro", sono sostituite dalle seguenti: "0.009 euro".
Emendamento rubricato n. 259) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: Alla lettera c) del comma 1, dell'articolo 24, del disegno di legge 210 come modificato dall'emendamento n. 216, le parole: "0.015 euro", sono sostituite dalle seguenti: "0.010 euro".
I sopraelencati emendamenti sono dati per illustrati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 216) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: Si propone di modificare il comma 1 dell'articolo 24 del disegno di legge 210 come segue: 1) A decorrere dal 1° gennaio 2017 l'ammontare del tributo speciale, ai sensi dell'articolo 3, comma 29, della legge 28 dicembre 1995, n. 459 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica) , è fissato nella misura di: 0,00 6 euro per ogni chilogrammo per i rifiuti ammissibili al conferimento in discarica per rifiuti inerti 0,012 euro per ogni chilogrammo per i rifiuti ammissibili al conferimento in discarica per i rifiuti non pericolosi; tale importo è ridotto a 0.006 euro per ogni chilogrammo di rifiuti urbani e di rifiuti speciali derivanti esclusivamente dal trattamento dei rifiuti urbani, ammissibili al conferimento in discarica per rifiuti non pericolosi 0.015 euro per ogni chilogrammo per i rifiuti ammissibili al conferimento in discarica per i rifiuti pericolosi; tale importo è ridotto a 0,010 euro per ogni chilogrammo di rifiuti contenenti amianto ammissibili al conferimento in discarica per i rifiuti pericolosi".
La parola al Vicepresidente Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 216) nasce dal confronto che si è sviluppato con le associazioni degli Enti locali, in coerenza anche con il parere del CAL espresso in data 14 luglio scorso e rimodula, con decorrenza 1° gennaio 2017, l'ammontare del tributo speciale, ai sensi dell'articolo 3, comma 29 della legge 28 dicembre 1995, n. 549.
Lo rimodula in questo modo: per quanto riguarda i rifiuti ammissibili con conferimento in discarica per rifiuti inerti, l'importo è 0,006 euro per ogni chilogrammo, invece di 0,008 per ogni chilogrammo.
Per quanto riguarda i rifiuti ammissibili al conferimento in discarica per rifiuti non pericolosi, l'importo è 0,012 euro al chilogrammo, invece di 0,015 euro per chilogrammo, con una riduzione dello stesso a 0,06 euro per ogni chilogrammo di rifiuti urbani e rifiuti speciali, derivanti esclusivamente dal trattamento di rifiuti urbani ammissibili al conferimento in discarica per rifiuti non pericolosi (in questo caso, non abbiamo solamente una rettifica del valore dell'importo, ma anche una suddivisione dello stesso in due sottocategorie).
0,015 euro per ogni chilogrammo, per rifiuti ammissibili al conferimento in discarica per rifiuti pericolosi, al posto di 0,017 euro ogni chilogrammo.
Tale importo, 0,015 euro per ogni chilogrammo, è ridotto ad euro 0,010 per ogni chilogrammo di rifiuti contenenti amianto ammissibili al conferimento in discarica per rifiuti pericolosi.
Con quest'emendamento che riduce, a partire dal 1° gennaio 2017 l'incremento proposto nel disegno di legge - misura significativa sotto il profilo della riduzione degli importi e sotto il profilo della suddivisione ulteriore dei rifiuti in diverse categorie - noi rimaniamo abbondantemente come Regione Piemonte, al di sotto degli importi che la media delle Regioni del Centro e Nord Italia applica per questo tipo di conferimento in discarica.
Mi permetto, rispetto alle considerazioni che ho ascoltato nel dibattito di ieri, di aggiungere due ulteriori brevissimi elementi.
Il primo. Attenzione, questa è una norma che deve tendere sostanzialmente, da un lato a recuperare risorse non per il bilancio della Regione, ma per sostenere programmi per la riduzione dei rifiuti e per l'incremento della raccolta differenziata. Ed è una norma che certamente tende a scoraggiare il ricorso all'uso della discarica come elemento finale per lo smaltimento di rifiuti, sia che siano urbani, sia che siano di natura non di tipo urbano. Sotto questo aspetto, è una norma che vuole perseguire un obiettivo politico molto chiaro e molto preciso.
Circa la disparità di trattamento tra abitanti che appartengono a territori che conferiscono in discariche e abitanti di territori che conferiscono rifiuti in impianti di termovalorizzazione o quant'altro vorrei ricordare che, ad oggi, i costi di smaltimento dei rifiuti in questo secondo ambito di smaltimento sono sicuramente più onerosi rispetto al conferimento in discarica. Non è che si creano cittadini di serie A e cittadini di serie B, ma si crea un giusto equilibrio che tenga conto di tutti gli elementi.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Emendamento rubricato n. 99) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: "La lettera a), del comma 1), dell'articolo 24, del disegno di legge 210, è soppresso".
Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Volevo anche intervenire in funzione dei chiarimenti che il Vicepresidente Reschigna ci ha dato poc'anzi.
Nessuno contesta il fatto che ci siano le ecotasse o che le stesse debbano essere adeguate rispetto ad altre Regioni. Sappiate che - lo dico anche per la provenienza del Vicepresidente Reschigna - è più conveniente a questo punto, da parte degli imprenditori piemontesi che sono sul confine con la Lombardia, smaltire o investire in Lombardia. Le imprese e i cittadini della Lombardia hanno già un'addizionale IRPEF regionale più bassa di quelli del Piemonte: quindi, coloro che abitano a Trecate pagano di più di coloro che stanno a Magenta. Se poi anche negli smaltimenti chi abita a Trecate deve pagare di più di chi abita a Magenta, solo perch attraversa il Ticino, voi capite che la competitività territoriale del Piemonte rispetto alla vicina Lombardia, per chi come me viene da Novara, è sicuramente persa in partenza.
La cosa che però mi sembra non corretta - e lo dico magari chiedendo lumi a chi più di me ha conoscenze dal punto di vista legislativo - è che non si è mai vista l'applicazione di una tassa per indirizzare i cittadini a scoraggiare cittadini. Io, cioè, per far sì che avvenga una cosa, che faccio? Applico una tassa affinché i rifiuti non vadano più in discarica. E continuo a chiedere: ma perché - e non riesco a comprendere qual è la risposta - se ci viene detto che la ecotassa non ha un vincolo di bilancio cioè non è un elemento che va a risanare il bilancio regionale, entrandoci dentro



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Sostiene delle politiche.



SOZZANI Diego

Il fatto, cioè, è che noi stiamo discutendo una legge che contiene le sanzioni - è una legge che è stata presentata dalla Giunta in V Commissione, dove dovremmo a breve iniziare a discuterne - solo che non è possibile applicarla dal 1° gennaio del 2017. Ma - vivaddio! - dobbiamo ancora discutere la legge.
Qua - l'ho detto ieri sera - dal punto di vista filosofico abbiamo fatto un piano dello smaltimento dei rifiuti prima della legge; adesso applichiamo le tasse prima della discussione della legge; e quando arriva la legge cosa discutiamo? Il fatto che abbiamo già detto tutto quanto prima e successivamente dobbiamo solo applicare la legge? E questo - ci vengono a dire - perché i cittadini devono imparare a non andare in discarica. Ma che colpa hanno i cittadini del VCO - da dove viene lei, Vicepresidente - o del Novarese dove il forno di incenerimento - lo dicevo ieri - non lo abbiamo costruito e abbiamo delle discariche? E' colpa nostra! E nel futuro non è possibile costruire istantaneamente, nonostante il raggiungimento della raccolta differenziata.
Sta qua l'elemento per cui non riusciamo a comprendere la necessità di approvare così velocemente una legge: benissimo, non l'applicheremo nel 2017 e lo faremo nel 2018. Ma abbiamo un anno di tempo affinché i cittadini, le organizzazioni, le Province le Aree vaste si organizzino in funzione della legge che stiamo discutendo, rispetto agli obiettivi la Regione ci dà.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sozzani.
Ha chiesto d'intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo per rimarcare quanto dicevamo anche nella giornata di ieri e viene ripetuto nella giornata di oggi. Le indicazioni che ha dato il Vicepresidente in realtà tendono e provano ad essere migliorative rispetto ad una situazione certamente negativa, e non la ottimizzano.
Vorrei ricordare ai colleghi quanto è previsto all'interno del disegno di legge n. 217 licenziato dalla Giunta. L'articolo 27 reca una "Norma transitoria in materia di rifiuto speciale per il conferimento in discarica". La legge, quindi, introduce al proprio interno delle specifiche ben definite - come dice il Capo VIII - rispetto alle disposizioni finanziarie: la norma, cioè, non interviene solo ed esclusivamente rispetto al ciclo dei rifiuti e alla sua gestione generalmente intesa, ma anche relativamente all'aspetto economico e di introduzione di tassazione.
Pertanto davvero, in questo momento, l'unico motivo per cui noi stiamo discutendo questo articolo - che è evidente a tutti che non dovrebbe essere discusso in una legge di semplificazione, ma nella legge recante "Norme in materia di rifiuti e servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani" perché quello sarebbe il suo posto - è semplicemente per garantire - come ha detto anche ieri l'Assessore Valmaggia - l'indicazione di una tassa entro il mese di luglio, in modo tale che questa sia incassabile dal 1 gennaio.
Ora, il motivo per cui noi stiamo facendo questa lunga discussione è esclusivamente questo: non è un motivo di fiscalità di svantaggio, non è un motivo legato all'incentivare la raccolta differenziata o il non utilizzo delle discariche, ma esclusivamente legato al fatto che ci si debba garantire che i cittadini piemontesi - al di là della norma che il Consiglio regionale approverà - dal 1° gennaio del 2017 assicurino dieci milioni di euro in più di entrate. Che poi queste entrate siano finalizzate all'attuazione del Piano rifiuti o all'attuazione della futura norma, e non vadano in tassazione indistinta, poco importa: si tratta sempre di una fiscalità che si inserisce, senza che ci sia un piano organico che ne tenga conto.
Poi, con l'illustrazione degli emendamenti successivi, cercheremo anche di capire chi ci guadagna dall'introduzione della norma. E allora forse oltre al fatto che dal 1° gennaio si deve pagare - così questo è chiaro a tutti i cittadini piemontesi - cercheremo anche di comprendere, quando i cittadini piemontesi pagheranno dieci milioni di euro in più, chi sarà a guadagnarci da tutto ciò.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Emendamento rubricato n. 100) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: "La lettera b) del comma 1 dell'art. 24 del disegno di legge n. 210 è soppressa".
Emendamento rubricato n. 102) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: La lettera b), del comma 1, dell'articolo 24 , del disegno di legge 210 è sostituita dalla seguente: "b) 5,17 euro ogni 1000 chilogrammi per i rifiuti ammissibili al conferimento in discarica provenienti da aree omogenee che abbiano conseguito nel 2016 le percentuali previste dalle norme di legge in materia di raccolta differenziata; 25 euro ogni 1000 chilogrammi di rifiuti urbani provenienti da aree omogenee che non rispettano gli obiettivi di raccolta differenziata".
In accordo con i proponenti, diamo i due emendamenti per illustrati.
Emendamento rubricato n. 101) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: La lettera b), del comma 1, dell'articolo 24 , del disegno di legge 210 è sostituita dalla seguente: "b) 5,17 euro ogni 1000 chilogrammi per i rifiuti ammissibili al conferimento in discarica provenienti da aree omogenee che abbiano conseguito nel 2016 le percentuali previste dalle norme di legge in materia di raccolta differenziata; 15 euro ogni 1000 chilogrammi di rifiuti urbani provenienti da aree omogenee che non rispettano gli obiettivi di raccolta differenziata".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale per l'illustrazione ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 101), ovviamente, interviene sempre rispetto a questo tema, che ci pare importante continuare a sottolineare.
Proviamo ad arrivare al tema vero, per cui in questo momento l'opposizione di centrodestra sta cercando di contrapporsi al testo, nelle misure che le sono consentite, ma certamente manifestando quanto più possibile la propria contrarietà. Dicevamo prima di chi ci guadagna. Qual è l'altro aspetto su cui noi contestiamo l'esistenza e l'introduzione di questa tassa? Che noi andiamo in qualche modo a disincentivare l'utilizzo della discarica e, ovviamente, a incentivare l'utilizzo del termovalorizzatore.
Se all'interno della nostra Regione fossero presenti dieci termovalorizzatori, o altri impianti di smaltimento o conferimento rifiuti che non siano termovalorizzatori, allora - ancorché questa norma non sia la sede adeguata - questo intervento potrebbe essere comprensibile. Oggi però, a testo approvato, noi abbiamo un solo soggetto che guadagna dall'applicazione di questa norma - e questo è il secondo aspetto su cui questa mattina cercheremo di porre l'attenzione - che si chiama TRM.
Quello, infatti, è l'unico termovalorizzatore oggi esistente in Piemonte ed è evidente che dal 1° gennaio - o, meglio, dal settembre di quest'anno al gennaio prossimo - i consorzi raccolta rifiuti cercheranno di spostare quante più tonnellate possibili dalle discariche al termovalorizzatore per pagare di meno; perché questo è il dato e questo è quel che avverrà.
E attenzione: non accadrà solo per i cittadini piemontesi, ma anche per i cittadini non piemontesi. La Regione Liguria ogni mese conferisce 9.000 tonnellate di rifiuti alla Regione Piemonte. Di queste, 3.000 mila vanno al termovalorizzatore di Torino e 6.000, invece, vanno nelle discariche. Dal 1° gennaio 2017, queste 6.000 tonnellate andranno tutte al termovalorizzatore.
Allora, chi è il proprietario del termovalorizzatore del Gerbido? Un soggetto: il Comune di Torino. Cioè, la struttura societaria di TRM è definita per l'80 per cento da IREN e per il 20 dal Comune di Torino (poi in realtà, c'è un due per cento di altri Comuni tutti insieme).
Chi ci guadagna dal 1° gennaio? Ci guadagnerà il Comune di Torino perché in modo esponenziale aumenteranno i rifiuti che verranno portati all'interno di TRM, aumenterà la termovalorizzazione del rifiuto e aumenteranno gli introiti per il Comune di Torino. Questo spiega anche un certo silenzio dei colleghi del Movimento 5 Stelle, perché, al di là dell'esito elettorale, il dato matematico evidente è che dal 1° gennaio il Comune di Torino avrà una sua azienda che incasserà più risorse. Questo è il tema! C'è un'altra azienda che può beneficiare di questa tassa? No, perch oggi non c'è un termovalorizzatore aperto all'interno della nostra Regione.
Allora, non avrebbe maggiore senso che tutto ciò venisse inserito all'interno della legge, quando la nostra regione si doterà di altri impianti, per esempio, quello di Vercelli o di altre realtà? Noi crediamo di sì. Invece, un connubio perfetto tra centrosinistra e Movimento 5 Stelle trova una congiunzione nel tassare i cittadini piemontesi a favore dell'Amministrazione comunale di Torino, nello specifico di TRM, questo avverrà.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sozzani.



SOZZANI Diego

Riprendo quanto dicevo ieri sera, perché mancano elementi di completamento dell'applicazione di questa tassa.
Ieri sera ho posto una domanda - in questo momento non c'è l'Assessore Valmaggia, ma nella sua risposta di ieri sera non ha detto nulla - per sapere, qualora una discarica realizzasse un impianto di gassificazione del verde del Gerbido - come è possibile - dove si colloca all'interno della tassa questo tipo di attività, che è comunque un recupero energetico a tutti gli effetti, perché vi è la produzione di un gas che bruciando produce energia elettrica.
Gli elementi che chiedevo ieri sera riguardavano l'ingresso della raccolta differenziata in un impianto di preselezione, magari prima della discarica, proprio perché non è ancora stata discussa la legge. E l'inghippo sta qui: in un progetto di legge di semplificazione inseriamo una tassa - non capisco dov'è la semplificazione, devo essere onesto - che parla di "rifiuti inerti", "rifiuti speciali", "rifiuti speciali non pericolosi", "rifiuti speciali pericolosi". Però, manca la struttura giuridica che sovrintende un sistema complesso, quale quello dello smaltimento dei rifiuti, che ha non solo, lo dicevamo ieri sera, per fortuna, tecnicamente, due modalità (la più semplice è la collocazione in una discarica e la più complessa, probabilmente, dal punto di vista impiantistico è l'impianto di incenerimento), ci sono anche delle attività intermedie, peraltro utilizzate ampiamente nel resto d'Europa, dove le tasse sono più basse delle nostre, perché c'è il recupero di tipo energetico e c'è la gassificazione, ad esempio, delle parti putrescibili di rifiuto (le parti verdi piuttosto che le parti alimentari putrescibili).
Ecco, un'attività di questo genere non viene contemplata, qui basta che venga fatta all'interno di una discarica, probabilmente questo recupero energetico non è contemplato o giuridicamente non si comprende.
Allora, anche qui, perché anticipare una tassa con un indirizzo? E' una tassa quasi scolastica: così insegniamo ai cittadini piemontesi a non buttare più in discarica.
Adesso chiederemo ai nostri consorzi quanto ci costa andare da Novara a Torino, perché l'unico inceneritore, come diceva giustamente, il collega Vignale è qui a Torino; vedremo se ci sarà una gara d'appalto compatibile con questi costi, così cercheremo di comprendere se anche i cittadini della mia provincia potranno smaltire in un forno di incenerimento con un'ecotassa più bassa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Berutti.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Se non ho capito male, nella mia scarsa lucidità mattutina, l'Assessore ha detto che "naturalmente, i fondi che recuperiamo da questa ecotassa vanno per la raccolta differenziata, per potenziare o per sostenere la raccolta differenziata", però, se, poi, dall'altra, obiettivamente, c'è tra virgolette, all'interno del dispositivo, "l'incentivazione" o quanto meno "l'indicazione che si volge verso il termovalorizzatore", allora, a questo punto, c'è qualcosa che non torna! Infatti, o non si inseriva l'ecotassa, quindi, da una parte, la Regione, in qualche modo, com'era il ragionamento partito all'inizio, lavorava con i consorzi su un percorso volto a favorire la raccolta differenziata e ponendo uno spauracchio oppure si sceglieva un'altra strada, perché, se alla fine si differenzia ma in ogni caso l'orientamento più forte è il conferimento in termovalorizzatore mi dovete spiegare, a questo punto, che senso ha fare la differenziata.
Questo è un po' il controsenso di tutto questo ragionamento. Posso capire che il potenziamento della differenziata, su cui alcuni consorzi si sono orientati; d'altra parte, il discorso dell'inserimento, seppure graduale dell'ecotassa, probabilmente, è visto un po' come il gatto che si morde la coda.
Colgo l'occasione anche per aggiungere una considerazione - non c'è l'Assessore, ma il Vicepresidente è ampiamente sul pezzo. Credo che qui serva anche un piano strategico in termini di rifiuti, oltre al Piano rifiuti, che, a nostro avviso, è stato un pochino debole, soprattutto un piano strategico legato alle scelte future in termini di impianti, perch se, da una parte, si sostiene un certo tipo di politica, però, dall'altra le scelte si lasciano ai Comuni e, obiettivamente, il rischio è, veramente un grande caos.
Credo che la Regione su questi temi di alto profilo politico in termini strategici, probabilmente, debba assumere posizioni forti, altrimenti con i Comuni è solo grande confusione e grande caos.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Berutti.
Emendamento rubricato n. 104) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: La lettera b), del comma 1, dell'articolo 24, del disegno di legge 210, è sostituita dalla seguente: 'b) 5,17 euro ogni 1000 chilogrammi per i rifiuti ammissibili al conferimento in discarica provenienti da consorzi che abbiano conseguito nel 2016 le percentuali previste dalle norme di legge in materia di raccolta differenziata; 25 euro ogni 1000 chilogrammi di rifiuti urbani provenienti da consorzi che non rispettano gli obiettivi di raccolta differenziata;'"." Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Noi rimarchiamo quanto detto precedentemente, perché vorremmo capire non c'è l'Assessore Valmaggia, ma la Giunta è un organo collettivo - se corrisponde o meno a verità.
Quando diciamo che la tassa che disincentiva l'utilizzo delle discariche e, automaticamente, incentiva l'utilizzo del termovalorizzatore corrisponde a verità? Perché salvo che noi non conosciamo bene la dinamica impiantistica della nostra Regione, non abbiamo impianti per la gestione a freddo. E anche arrivassimo non dico al 55 per cento ma al 70 per cento della raccolta differenziata, avremmo sempre una parte di rifiuto che dovrà essere, in qualche modo, conferito.
Non vorremmo, allora, come invece accadrà, che questa sia la "tassa pro inceneritore". Perché è assolutamente evidente che a fronte dei costi, ci sarà chi sceglierà di conferire al termovalorizzatore e non all'interno di una discarica.
Sarebbe assolutamente interessante - magari nel corso della giornata lo faremo - leggere le dichiarazioni che, in modo trasversale, dal Partito Democratico fino al Movimento 5 Stelle, sono state fatte rispetto alla limitazione del termovalorizzatore. Noi non sosteniamo che la discarica sia uno strumento utile, ma riteniamo che per intervenire con un modello che stia in piedi, bisogna fare in modo che non soltanto il Piano rifiuti trovi attuazione - anche se è un piano che non soddisfa - ma soprattutto che nella legge si mettano in campo una serie di misure che, in qualche modo disincentivino non soltanto la discarica, ma tutte quelle attività che si ritengono dannose.
Potremmo leggere: "Rifiuti zero: no all'inceneritore del Gerbido", che è una pagina del Movimento 5 Stelle di Torino; "L'inceneritore è una macchina in perdita: si produce diossina, gas cancerogeno che genera mutazioni genetiche".
E' assolutamente evidente che nel momento in cui questa tassa verrà approvata, avremo (non dal 1° gennaio, ma verosimilmente anche prima certamente al 1° gennaio) un numero consistente di rifiuti che andranno all'interno del termovalorizzatore. Questo sarà il dato vero. Cioè oggi noi non licenziamo la tassa che disincentiva l'utilizzo delle discariche, ma votiamo la tassa che incentiva l'utilizzo della termovalorizzazione dei rifiuti.
Questo è quanto stiamo facendo e questo non ci sembra utile, anche perché, come dicevamo prima, andrebbe inserito in un disegno organico che abbiamo sottomano, che è il disegno di legge n. 217.



MOTTA ANGELA



PRESIDENTE

Visto che alcuni colleghi devono allontanarsi dall'Aula, mi è stato chiesto di sospendere la discussione degli emendamenti e procedere con il punto relativo a "Nomine".


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Segnalo che vi verranno consegnati due plichi: uno di colore arancione relativo alle schede di votazione che dovranno essere votate e depositate nell'urna, uno di colore bianco, contenente l'istruttoria esaminata dalla Commissione Nomine ai sensi del decreto legislativo 39/2013 relativamente ai soli Enti sottoposti alla disciplina del citato decreto a supporto della votazione.
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 149 "Fondazione per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese" - (articolo 9 Statuto dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione - elezione di 3 componenti

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 159 "Fondazione del Piemonte per l'Oncologia" (articolo 10, Statuto Fondazione) - Consiglio di Amministrazione - nomina di 2 membri in sostituzione dei signori Alberto Andrion e Giorgio Gatti (dimissionari)

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 148 "Ente ACLI-Istruzione Professionale EN.A.I.P." - (articolo 14, Statuto dell'Ente) - Collegio sindacale - nomina di 1 Sindaco effettivo e di 1 Sindaco supplente

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 176 "Museo regionale dell'emigrazione dei piemontesi nel mondo" - (articolo 4, l.r. 13/2009) - Comitato di gestione nomina di 1 rappresentante in sostituzione della signora Diomira Fortunato

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 175 "Museo regionale dell'emigrazione vigezzina nel mondo" - (articolo 4, l.r. 6/2011) - Comitato di gestione designazione di 3 componenti

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 174 "Compagnia di San Paolo" (articolo 8 comma 1, lettera b) e articolo 9 Statuto Compagnia) - Consiglio Generale designazione di 1 Consigliere in sostituzione della signora Anna Maria Poggi

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 151 "Designazione del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza" - (l.r. 31/2009)

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 160 "Commissione di Garanzia" - (articolo 91 Statuto della Regione Piemonte e articolo 3, l.r. 25/2006) - elezione di 1 membro in sostituzione del signor Mario Santoro


PRESIDENTE

Rammento, inoltre, che ai sensi del comma 4 dell'articolo 79 del Regolamento interno del Consiglio regionale, nel caso si debba procedere alla nomina di non più di due persone, saranno considerati eletti i candidati che hanno raggiunto la maggioranza assoluta dei votanti, salvo quanto previsto nel comma 3 "Riserva di posti per le minoranze" e salvo quanto previsto da norme specifiche come nel caso della Commissione di Garanzia (se tale maggioranza non è raggiunta alla prima votazione, in seconda votazione sono eletti i candidati che hanno riportato il maggior numero di voti).



PRESIDENTE

Invito infine i Gruppi consiliari di minoranza a procedere all'assunzione dei propri candidati ai sensi dell'articolo 79, comma 3, del Regolamento interno del Consiglio regionale in riferimento ai seguenti Enti:



PRESIDENTE

Fondazione per la Ricerca Innovazione Sviluppo tecnologico dell'Agricoltura piemontese - Consiglio di Amministrazione - nomina di 3 componenti, di cui 1 espresso dalle minoranze consiliari



PRESIDENTE

Museo regionale dell'emigrazione vigezzina nel mondo - Comitato di gestione designazione di 3 componenti di cui uno espresso dalle minoranze consiliari



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Molinari, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



MOLINARI Gabriele

Grazie, Presidente.
Solo per dare atto che non ritiro la scheda relativa all'ente ACLI Istruzione Professionale ed ENAIP.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Molinari.
Ci sono comunicazioni da parte della minoranza? Prego, Consigliere Pichetto; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Solo per segnalare, laddove ci sono le tre nomine, che da parte nostra indicheremmo, per la Fondazione per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese, Arnolfo Fernando; per il Museo dell'emigrazione vigezzina ci sono solo tre candidati, comunque voteremo Cristofori. Dico fin d'ora che ringrazio i Consiglieri tutti - maggioranza e opposizione - per il voto che vorranno dare, per la Commissione di garanzia, all'avvocato Ciaramella, per quanto riguarda gli avvocati, e all'ex Consigliere Cavallera, per quanto riguarda i Consiglieri.
Li ringrazio, proprio perché sono necessari - in questo caso - i voti della maggioranza qualificata.



PRESIDENTE

Ci sono altre comunicazioni da parte delle altre minoranze? Non essendoci altri interventi, procediamo con la votazione.
Nomino scrutatori i Consiglieri Molinari e Benvenuto.
Il Presidente Chiamparino deve allontanarsi, pertanto chiede di votare per primo.
Procediamo con l'appello nominale, che effettuerò personalmente.



(La Presidente effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata.
Sono stati effettuati due appelli nominali.
Si proceda allo spoglio delle schede.


Argomento: Province

Proseguimento esame disegno di legge n. 210 "Disposizioni di riordino e di semplificazione dell'ordinamento regionale nonché norme di prima attuazione dell'articolo 21 della legge regionale 29 ottobre 2015, n. 23" (Riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56) (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 210 di cui al punto 4) all'o.d.g.
Emendamento rubricato n. 103) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: La lettera b), del comma 1, dell'articolo 24 del disegno di legge 210 è sostituita dalla seguente: "b) 5,17 euro ogni 1000 chilogrammi per i rifiuti ammissibili al conferimento in discarica provenienti da consorzi che abbiano conseguito nel 2016 le percentuali previste dalle norme di legge in materia di raccolta differenziata; 15 euro ogni 1000 chilogrammi di rifiuti urbani provenienti da consorzi che non rispettano gli obiettivi di raccolta differenziata;" Tale emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 105) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: La lettera b), del comma 1, dell'articolo 24 del disegno di legge 210 è sostituita dalla seguente: "b) 5,17 euro ogni 1000 chilogrammi per i rifiuti ammissibili al conferimento in discarica provenienti da Comuni che abbiano conseguito nel 2016 le percentuali previste dalle norme di legge in materia di raccolta differenziata; 25 euro ogni 1000 chilogrammi di rifiuti urbani provenienti da Comuni che non rispettano gli obiettivi di raccolta differenziata".
Tale emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 106) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: La lettera c) del comma 1 dell'articolo 24 del disegno di legge n. 210 è soppressa.
Tale emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 56) presentato dai Consiglieri Andrissi, Bertola Mighetti, Valetti, e dalle Consigliere Frediani, Batzella: Dopo il comma 1. dell'art. 24 viene inserito il comma 1.bis: "1 bis. Viene determinata una riduzione del tributo speciale nell'ordine del 60% nel caso che vengano messe in pratica politiche di riutilizzo riciclo e valorizzazione del rifiuto. La riduzione è applicata nel caso in cui: l'Amministrazione comunale, facente parte dei comuni che usufruiscono della discarica, abbia deliberato entro il 31/12/2016 il passaggio al sistema di tariffazione puntuale del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
i Comuni che usufruiscono della discarica diano entro il 01/01/2018 piena attuazione alla tariffazione puntuale in via ordinaria e non sperimentale".
Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Coerentemente con l'ordine del giorno che abbiamo approvato all'unanimità e che l'Assessore Valmaggia citava ieri, con grande responsabilità il mio Gruppo ha presentato questo emendamento al disegno di legge n. 210.
Crediamo che, coerentemente con quell'atto di indirizzo, la Regione Piemonte possa diventare una delle Regioni più virtuose d'Italia e d'Europa nel riciclo della materia, ma per fare ciò ci vuole un atto di responsabilità della politica regionale e un atto di responsabilità delle varie Amministrazioni provinciali e comunali. Se andiamo a valutare la composizione del rifiuto totale, sappiamo che oltre il 90 per cento delle frazioni che compongono il rifiuto sono riciclabili.
Allora la vera domanda è: perché questi materiali arrivano agli impianti di smaltimento? Al di là del fatto che siano impianti di trattamento, che siano discariche o che siano inceneritori, questi materiali non dovrebbero arrivare lì, se la raccolta differenziata fosse fatta seguendo le migliori regole. E - ce l'ha detto il Direttore Contarina, del consorzio Priola - la prima regola è quella della responsabilizzazione, però responsabilizzazione che deve partire dal cittadino con una tariffazione puntuale, ma una responsabilizzazione che deve arrivare ai dirigenti dei consorzi, ai sindaci e anche alle forze politiche che compongono questo Consiglio regionale.
Crediamo che sia importante concedere una riduzione del tributo speciale per quelle Amministrazioni che, in coerenza con quanto noi proponiamo circa la tariffazione puntuale, entro il 31/12/2016 attivino la tariffazione puntuale. Sappiamo che la tariffazione puntuale consente una decisa riduzione della produzione dei rifiuti, nel senso che se la produzione totale dei rifiuti scende sotto i 400 kg/abitante annuo - che è ben al di sotto degli obiettivi della Regione e questo è scritto anche nei libri di testo e in varie pubblicazioni - sappiamo che la responsabilizzazione dei cittadini sale da poco più del 50 per cento con un semplice porta a porta ad oltre l'80 per cento se una tariffazione puntuale viene fatta con una buona comunicazione.
Questo è un passaggio fondamentale per questa Regione ed è una sfida che noi accettiamo, ma riteniamo che l'ecotassa verrà applicata ben poco non solo per quanto dice il Piano rifiuti regionale. Credo che la Commissione ambiente, al di là delle leggi e dei piani, dovrebbe andare sul territorio a vedere cosa avviene realmente. Prendo solo come esempio il Piemonte nord: i rifiuti del VCO vengono bruciati nell'inceneritore di Milano o di Brescia, i rifiuti di Vercelli vengono bruciati nell'inceneritore di Milano o di Brescia, i rifiuti di Biella subiscono un trattamento, come quelli di Alessandria. Se andiamo a guardare probabilmente, in questa situazione l'unica provincia o province saranno Novara e parte dell'Alessandrino ed Asti.
Credo che la V Commissione dovrebbe fare un giro a vedere tutti gli impianti e a comprendere cosa serve veramente a questa Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
L'emendamento che è stato appena illustrato dal collega Andrissi rende chiara la motivazione per cui si deve istituire un tributo speciale: non già per incentivare l'utilizzo dell'inceneritore del Gerbido o di altri inceneritori, ma bisogna disincentivare l'utilizzo delle discariche per andare ad incentivare la raccolta differenziata e soprattutto la riduzione dei rifiuti. Tant'è vero che con il nostro emendamento si vuole andare a premiare, nel senso di una riduzione del tributo, chi persegue, ad esempio la tariffazione puntuale.
E a questo proposito volevo rispondere anche a chi parla di silenzi del Movimento 5 Stelle per via di Torino, dell'inceneritore, eccetera. Noi non siamo mai stati zitti sull'inceneritore.
Se vogliamo parlare di silenzi o forse di assenze possiamo, forse parlare del silenzio e dell'assenza totale del Gruppo Forza Italia dalla V Commissione. Perché, ad esempio, per mesi c'è stato un tavolo sul Piano rifiuti che poi ha portato a qualche risultato, anche se poi il Piano rifiuti non ha avuto il nostro voto favorevole, al quale Forza Italia è stata parecchio assente? Del resto, non si ricorda l'opposizione di Forza Italia che anche a Torino, in passato, si prese la decisione di fare un inceneritore, quando il Movimento 5 Stelle non esisteva ancora? Quindi, nessun silenzio sull'inceneritore del Gerbido. Anzi, colgo l'occasione per denunciare che giusto ieri sera siamo venuti a conoscenza della lettera del Presidente Chiamparino alla Regione Sicilia, con la quale il Presidente dichiara la disponibilità ad accogliere 15.000 tonnellate di rifiuti dalla Sicilia, che dovrebbero partire con una nave dalla Sicilia ed arrivare all'inceneritore del Gerbido. Con buona pace di chi si riempie la bocca - e parlo anche della Giunta regionale - di principi, dell'economia circolare e di tutela ambientale.
Da due anni prendiamo i rifiuti dalla Liguria e adesso ci prendiamo anche quelli della Sicilia, perché Crocetta non è in grado di gestire i rifiuti, alza il telefono, chiama i Presidenti amici e qualcuno lo aiuta.
Lo aiuterà probabilmente l'Emilia Romagna e di sicuro lo aiuta anche il Piemonte.
Quindi, nessun silenzio su questo, anzi personalmente mi sto attivando anche per capire cosa può fare il Comune di Torino per impedire questo ennesimo scempio.
Emendamento rubricato n. 55) presentato dai Consiglieri Andrissi, Bertola Mighetti, Valetti, e dalle Consigliere Frediani, Batzella: "Dopo il comma 1 bis dell'art. 24 viene inserito il comma 1 ter: "1 ter. Viene ulteriormente determinata una ulteriore riduzione del 20% del tributo speciale per le Amministrazioni comunali che raggiungono una produzione di rifiuto totale pro capite inferiore ai 400 kg anno e una produzione di indifferenziato inferiore a 100 kg pro capite annuo".
Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Anche quest'emendamento va nella stessa direzione, però in questo caso si vuole riconoscere che non tutte le amministrazioni si comportano allo stesso modo, ovvero, all'interno di un consorzio troviamo amministrazioni che hanno una produzione di rifiuto che va a smaltimento di 80 chilogrammi abitante anno e amministrazioni che hanno 220/230 chilogrammi abitante anno.
Non possiamo considerare allo stesso modo le amministrazioni che si comportano in modo così differente.
Questa differenza è dovuta al fatto che vi è una dirigenza, a livello consortile, di basso livello. Secondo me, a rigor di logica non dovrebbe essere consentito che, all'interno di un consorzio, vi siano differenze di questo tipo. Non è accettabile che un Comune vada a saturare una discarica con tempi decisamente più brevi, rispetto ad un altro Comune che è a pochi distanza.
A rigor di logica, questo non è assolutamente accettabile, per purtroppo esiste ed esiste all'interno, non solo della stessa provincia, ma dello stesso consorzio (di quella piccola fettina di provincia).
Questo è proprio dovuto non solo al fatto che le amministrazioni hanno avuto dei livelli di autoresponsabilizzazione differenti, ma che all'interno di quel consorzio i consorzi se ne sono fregati.
Questo è inaccettabile.
Credo che l'ecotassa, quindi, dovrebbe essere istituita molto prima del trattamento e per tutti i Comuni, perché questa sfida vale anche per il Comune di Torino, che sicuramente manda materiale all'inceneritore del Gerbido, ma sicuramente ha davanti a sé questa importante sfida del rifiuto e di partire con una raccolta differenziata seria, perché anche le grandi amministrazioni possono vincere questa sfida. Credo che il Comune di Torino abbia finalmente le carte in regola per vincere questa sfida, ma non possiamo dimenticarci di quelle amministrazioni che l'hanno già vinta.
Questo emendamento va proprio in questa direzione.
Personalmente credo che tutte le forze politiche in questa Regione debbano riconoscere che in Piemonte ci sono Comuni virtuosi e che questi Comuni non dovrebbero pagare l'eco-tassa. Questi Comuni hanno investito hanno lavorato e si sono responsabilizzati, sebbene la politica alta non responsabilizzava, se ne fregava e giocava alle "multe utiliche" che risolvono tutto, buttando tutto in un calderone (che poi è un inceneritore).
Questi Comuni vanno premiati; vanno assolutamente premiati.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Come non condividere le parole del collega Andrissi, per cui sia la gestione dei rifiuti fatta in Piemonte da diversi consorzi sia il tentativo di soluzione posto in essere da questa Amministrazione, per tentare di mettere una pezza e far crescere un po' i risultati, rischiano di essere peggiori del male, se non facciamo le doverose distinzioni tra chi ha lavorato bene e chi ha lavorato male e se facciamo pagare la stessa cifra a chi si è portato su livelli più alti rispetto a chi invece è stato incompetente e non rispettoso dei limiti, anche legislativi, posti negli ultimi anni dall'Unione Europea e recepiti poi dallo Stato e dalle Regioni.
Tralasciando gli obiettivi del presente Piano rifiuti, così poco ambiziosi e che si avvicinano agli obiettivi degli ultimi piani passati non abbiamo posto neanche condizioni politiche e obiettivi ambiziosi che avrebbero dovuto ispirare le amministrazioni a fare dei passi avanti.
Da questo punto di vista, il nostro Ente non ha dato affatto il buon esempio.
Ora si tende a livellare tutto, secondo una logica molto centralistica che aspira a far dare il massimo rendimento agli impianti di incenerimento esistenti, quindi ovviamente si parla dell'impianto del Gerbido. Noi ci faremo sicuramente sentire sull'aspetto delle divisioni e delle competenze di smaltimento e di raccolta differenziata, per quanto riguarda gli ambiti territoriali ed ottimali, perché abbiamo forti dubbi che si continui ad insistere su progetti molto grandi, come ATO, e aziende uniche che vanno poi a gestire la raccolta e lo smaltimento, evidenziando un conflitto di interesse che dovrebbe essere evidente a tutti, ma evidentemente all'amministrazione regionale e agli altri soggetti che legiferano non lo è, o forse lo è benissimo, ed è proprio questo il motivo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Valetti.
Emendamento rubricato n. 107) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: "Il comma 2, dell'articolo 24, del disegno di legge 210, è soppresso".
Emendamento rubricato n. 108) presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Berutti, Graglia, Pichetto Fratin: "Il comma 3, dell'articolo 24, del disegno di legge 210, è soppresso".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento 107) chiediamo che venga cassato il comma 2.
E' assolutamente evidente - poi uno lo può leggere di diritto o di rovescio - quali siano le posizioni dei Gruppi consiliari e dei movimenti politici. Noi facciamo solo presente che la tassa che stiamo votando inevitabilmente è una tassa pro inceneritore. Questo è. Può piacere o non piacere, ma è così ed è una tassa pro inceneritore, non solo inceneritori ma pro inceneritore, cioè una tassa pro TRM, in questo momento.
Quando e se esisteranno altre modalità per conferire rifiuti che non si riescono a differenziare, allora sarà un tema. In questo momento riguarda esclusivamente un soggetto. Possiamo anche dire che con l'incremento dell'ecotassa, voluta nello scorso anno dalla Giunta regionale rispetto all'inceneritore, oggi l'ecotassa, che si introduce all'interno delle discariche, rende ancora più competitivo l'incenerimento dei rifiuti.
Questo è un dato e dal 1° gennaio - piaccia o non piaccia, lo diciamo anche ai colleghi del Movimento 5 stelle - inevitabilmente aumenteranno i conferimenti all'interno di TRM. Questo avverrà, ricordando anche che oggi TRM ha una proprietà, pur nella complessità della gestione delle società partecipate, che è di IREN ed è del Comune di Torino. Dico "nella complessità delle partecipate", perché la nota vicenda relativa alla gestione di IREN e alle nomine in IREN la rende complessa, ma è evidente che, da questo punto di vista, ci sono tutte le misure per intervenire. Ci che noi contestiamo fortemente e continuiamo a farlo, è che non si è mai vista una tassa regionale che porta un beneficio ad un singolo soggetto che questo sia un'impresa pubblica che gestisce rifiuti o un'impresa di trasporto. Questo è il dato assolutamente rilevante, perché è assolutamente evidente che con l'introduzione della tassa non avverrà quanto dice il college Andrissi, che potrebbe anche essere auspicabile, ma non c'è, non c'è nella norma, non c'è in quella che è soltanto una tassa che viene applicata. Avremo semplicemente un trasferimento di rifiuti che andranno dalle discariche al termovalorizzatore.
Questo avverrà.
La Liguria, l'Amministrazione ligure, con i suoi rifiuti (non ricordo quanti, ma più di 100 mila tonnellate nel 2015, che distribuiva nelle realtà piemontesi) cercherà di tutelare i propri cittadini, cercando di spendere meno per il conferimento di rifiuti.
Questo è il dato e il nodo centrale - oltre molti altri che abbiamo detto - che crediamo non possa far sì che questo Consiglio regionale voti una tassa che ha un soggetto beneficiario, da una parte, e ha tutti gli altri soggetti non beneficiari, che sono i cittadini piemontesi, dall'altra parte, vuoi per l'aumento della tassazione, vuoi per l'aumento dell'incenerimento dei rifiuti, con tutto ciò che ne dovrebbe conseguire rispetto a quello che leggiamo non solo nelle pagine del Movimento 5 Stelle, ma anche in moltissime pagine del Partito Democratico, di Sinistra e Libertà.
Allora il dato vero è che noi, con questa tassa, aumentiamo l'incenerimento di rifiuti. Punto. Da questo punto di vista, non c'è possibilità di smentita: dal 1° di gennaio (o anche prima) aumenterà il numero di migliaia di tonnellate incenerite all'interno di questa Regione.
Questa è la tassa per l'incenerimento del rifiuto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
aperta la discussione generale.
Chi chiede la parola? Prego, Consigliere Appiano.



APPIANO Andrea

Grazie, Presidente.
In verità, in termini generali, sul tema ci siamo intrattenuti in Commissione molto attentamente e credo che poi la collega Accossato entrerà nel merito specifico della logica e ribadirà il raziocinio che sta dietro questo intervento, che non è per favorire l'incenerimento di rifiuti, ma è per disincentivare il ricorso alle discariche generaliste in modo coerente rispetto al nostro Piano. Peraltro, la correzione e la riscrittura parziale dell'emendamento coglie non solo delle interlocuzioni anche istituzionali (soprattutto istituzionali) che sono state effettuate, ma anche le sensibilità e i contributi di diversi di noi sia all'interno della Commissione sia nell'intervallo tra Commissione e Aula.
Tuttavia, colgo l'occasione della discussione generale - ovviamente dando personale voto favorevole all'emendamento di Giunta e quindi all'emendamento costruito e corretto - per dire che anch'io, come tutti, ho appreso dai giornali la notizia per cui sarebbe stata data una disponibilità all'accoglienza di ulteriori tonnellate di rifiuti di provenienza extraregione, in questo caso specifico dalla Sicilia, verso il nostro termovalorizzatore.
E' chiaro che su questo chiedo delle informative urgenti da parte della Giunta alla Commissione, all'Aula, insomma all'organismo istituzionale che prima possa essere convocato, anche perché nella logica complessiva del sistema di smaltimento dei rifiuti gli equilibri sono molto delicati, in quanto la nostra regione non è in una situazione di autosufficienza; questo lo sappiamo e abbiamo avviato un percorso per addivenire all'autosufficienza di smaltimento dei nostri rifiuti, in una logica sempre più di recupero e di economia circolare, che ad oggi non esiste o almeno non esiste se non in forma embrionale, ma speriamo invece che possa esistere da qui ai prossimi anni. Da tempo già accogliamo, in logica solidaristica, rifiuti dalla Liguria; adesso, senza un chiarimento, una cornice e una giustificazione, delle garanzie forti per il territorio soprattutto attiguo all'impianto, riteniamo che sia un problema questa notizia appresa da fonti giornalistiche.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Graglia; ne ha facoltà.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Mi scuso se magari rubo qualche secondo in più, ma finora non sono intervenuto sugli emendamenti proprio per avere qualche minuto in più a disposizione nella dichiarazione di voto, che logicamente sarà contraria da parte del nostro Gruppo.
Noi abbiamo presentato diversi emendamenti.



PRESIDENTE

Siamo ancora in discussione generale. Lei fa, quindi, anche la dichiarazione di voto insieme?



GRAGLIA Franco

Esatto: tutto insieme per ottimizzare i tempi.
Come dicevo, noi abbiamo presentato degli emendamenti per far comprendere le motivazioni della nostra opposizione a questi aumenti. La vera ipotesi di lavoro che, a nostro avviso, doveva essere adottata era quella di sopprimere del tutto questa proposta, posto che è finalizzata ad aggravare i costi per le famiglie, per le imprese e per i Comuni: quanto di più sbagliato, riteniamo, nel momento già difficile che stiamo vivendo.
C'è una sofferenza diffusa, una preoccupazione per il futuro che accomuna i giovani che non riescono a trovare una prospettiva professionale seria e quanti pensavano di aver raggiunto un certo benessere o comunque una situazione garantita e oggi temono invece di tornare poveri. Basta leggere i dati relativi alla diminuzione delle spese per la salute, e quando si lesina sulle spese necessarie per il bene fondamentale della persona, allora si è alla frutta.
Certo, vi sono segnali di ripresa, ma la società ed i singoli sono stremati da anni di crisi. E se è vero che in questi momenti vi è un leggero segno più, è anche un fatto che questa leggera inversione di tendenza parte da una situazione in cui si è veramente toccato il fondo.
Quindi ogni volta che disponiamo un aumento, dobbiamo interrogarci in merito alla sua effettiva necessità.
In termini politici, poi, è doppiamente grave che si appesantiscano i conti delle aziende, già penalizzate nel confronto competitivo sui mercati internazionali. Chi, come noi, ha una visione liberale della società, sa che solo chi produce può creare le risorse per garantire sviluppo e qualità della vita.
Rastrellare risorse per interventi spot, tipo gli 80 euro, non fa che aggravare la situazione, allontanando la ripresa. Si indebolisce l'economia reale per ingrassare la mano pubblica, che spesso spende in maniera improduttiva, quando non clientelare.
Partendo da questi convincimenti, riteniamo che il provvedimento proposto sia radicalmente sbagliato, anche se in versione attenuata. Il primo comma ridetermina in sei euro/tonnellata la tariffa di conferimento per inerti: sicuramente un passo in avanti rispetto agli otto euro originariamente previsti, ma occorre considerare che nella situazione attuale gli operatori pagano invece da un minimo di 1,03 ad un massimo di 2,07 euro/tonnellata.
E' una mazzata, in particolare al settore edile, che è il massimo produttore di inerti; un danno non solo alle imprese, ma anche alle famiglie, poiché le imprese poi girano questi maggiori costi ovviamente ai committenti, che sono in larga parte appunto le famiglie.
L'inasprimento è oltretutto riprovevole anche per il fatto che il pubblico ha fatto quasi niente per ridurre il problema. Ad esempio, la Regione ha dettato norme per l'utilizzo obbligatorio almeno in quota parte di materiale di recupero negli appalti pubblici; la SCR nei suoi appalti ha previsto questo, così gli stoccaggi degli operatori che gestiscono gli inerti scoppiano e si deve procedere a smaltimenti che ora si vorrebbero penalizzare, senza aver fatto nulla di concreto per limitare il problema dimostrando che si usa una motivazione pseudoambientale per fare cassa.
La previsione più assurda della proposta in discussione, a nostro avviso, è quella relativa alla lettera b), che stabilisce per i rifiuti non pericolosi una tariffa di 12 euro/tonnellata. Certo, un'assurdità minore rispetto alla previsione originaria di 15 euro, per giunta indifferenziata ora viene anche recepita in parte la richiesta di differenziare il trattamento tra i Comuni che trattano i rifiuti, riducendo la quota da smaltire e si prevede infatti che queste debbano corrispondere sei euro.
Dunque è in vigore un sistema che effettivamente punisce severamente chi non pratica a sufficienza la raccolta differenziata. Deve rilevarsi però che, mentre i Sindaci erano seriamente incentivati ad attivare politiche di selezione perché pagavano ben cinque volte di più, ora il beneficio relativo è ridotto solo con una riduzione a metà. Inoltre, si prevede per l'agevolazione una generica attività di trattamento, mentre prima occorreva rispettare obiettivi precisi di produzione in termini di chili a persona.
Dunque la disciplina è meno efficace e meno selettiva, una scelta che non va certo nel senso degli obiettivi indicati. C'è poi un particolare che non può essere sottaciuto, che riguarda la situazione veramente abnorme dei Comuni che fanno selezione per produrre combustibile solido solido.
Attualmente pagano solo il 20% dei 5,17 euro che gravano sui Comuni che fanno solo raccolta differenziata. Questi Comuni, dunque, subiscono comunque un aumento di quasi cinque volte: un incremento davvero pesantissimo.
Credo sia difficile trovare un altro esempio di incremento fiscale così pazzesco, e noi, ovviamente, non mancheremo di farlo notare agli amministratori.
Analogo il discorso per quanto riguarda la nuova tariffa proposta relativamente ai rifiuti pericolosi che passa da dieci a 15 euro a tonnellata, meno dei 17 originariamente previsti, ma sempre un 50 per cento di incremento che colpisce le attività produttive, essenzialmente artigiane ed industrie. Certamente un provvedimento che è contrario a quanto servirebbe per rafforzare i minimi sintomi di ripresa che si avvertono dopo la gelata della crisi.
Agli imprenditori che si stanno battendo per conquistare nuove fette di mercato che compensano la caduta dei consumi interni, in questo modo si fa ovviamente l'ennesimo sgambetto. Veramente vogliamo picconare le poche possibilità di salvare e rilanciare il nostro sistema produttivo? E' incredibile che non si colga la rilevanza della questione, al di là dei dati economici in gioco.
Invito i colleghi presenti a chiedere agli amministratori che conoscono cosa ne pensano di questo ennesimo balzello che viene caricato sui costi del lavoro, già spropositati, che azzoppano le nostre possibilità di crescita: raccogliereste sicuramente, come è successo a me, espressione di stupore, di rabbia e anche di pessimismo.
Vi sentireste dire che, continuando così, si fa perdere la voglia di fare anche ai più volenterosi e capaci.
Nulla vale l'argomento secondo cui questo aumento, comunque sconsiderato, sarebbe giustificato perché analoghe sarebbero le tariffe di altre Regioni. Il primo obiettivo strategico di un'Amministrazione che voglia essere veramente al servizio del territorio deve essere quello di curare lo sviluppo e di renderlo competitivo con le realtà concorrenti sul mercato nazionale e globale.
Abbiamo tariffe inferiori. Benissimo. Voi invece volete fare esattamente il contrario. Un argomento che, da solo, dimostra l'assurdità della proposta che ci sottoponete e che non possiamo assolutamente approvare.
Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Mi riferisco all'intervento che ha preceduto quello del Consigliere Graglia, l'intervento del Consigliere Appiano del Partito Democratico.
Non ho fatto richiesta di comunicazioni questa mattina in Aula sulla questione dei rifiuti della Sicilia, semplicemente perché so che, a livello regolamentare, le richieste di modifica dell'ordine dei lavori andavano presentate La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.ieri, altrimenti l'avrei fatto. Considerato anche l'intervento che ho fatto prima, era anche implicita una richiesta di comunicazioni in Aula. Ho qualche dubbio che avvenga perché, al momento, non vedo né il Presidente Chiamparino né l'Assessore Valmaggia.
Tuttavia, è chiaro che una decisione del genere confligge molto con il Piano rifiuti, ma anche con il lavoro che ha fatto la Commissione ambiente sul Piano rifiuti, seppure da posizioni diverse e anche con posizioni diverse all'arrivo.
Ripeto, noi non l'abbiamo votato. E' chiaro che c'è un disallineamento tra il Piano rifiuti approvato dal Consiglio regionale che ha tutta una serie di principi, e il continuare con la vecchia politica dell'accettare i rifiuti da fuori. Politica che è incentivata dal governo Renzi perché lo "Sblocca Italia" è frutto del governo Renzi.
Ricevere rifiuti da fuori regione è permesso, purtroppo, dal Testo Unico Ambientale del 2006, se c'è un accordo tra le due Regioni; semmai si è messo un contributo di 20 euro a tonnellata che va anche alla Regione che, si spera, lo utilizzi bene.
E' chiaro che noi preferiremmo che non ci fosse il contributo perch magari, non arrivano questi rifiuti. Dal mio punto di vista, verso chi non sa gestire l'emergenza dei rifiuti e su tutto ciò che va ad inquinare il nostro ambiente, di solidarietà non c'è nulla.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Prendo la parola sull'articolo 24 che ha visto molta attenzione da parte del Consiglio. Credo sia importante sottolineare la nostra condivisione, oltre alla mia personale, quella del Gruppo, anche nelle modifiche che questa mattina sono state illustrate dal Vicepresidente Reschigna, frutto di un confronto avvenuto sia in I Commissione che con l'ANCI e con il CAL, che hanno tenuto conto di alcune osservazioni che il territorio ha portato.
Riteniamo che quest'articolo sia estremamente collegato e conseguente al dibattito che abbiamo svolto in tutti questi mesi in V Commissione in occasione del Piano rifiuti e che sia l'applicazione del principio che viene universalmente riconosciuto, o così ritenevamo, secondo cui chi inquina, paga. Sta in questa logica, non sta in altra. Si tratta di un tributo speciale, non è una tassa. Per fare propaganda possiamo dire cosa vogliamo e la possiamo chiamare come vogliamo, ma la norma che la istituisce, come peraltro è scritto nel testo dell'articolo 24 datato ben più di vent'anni fa, la istituisce con questa logica. Una logica che viene confermata in tutti i provvedimenti di natura ambientale che sia il Governo nazionale che l'Unione Europea stanno prendendo in questi anni, anzi forse, oserei dire, troppo lentamente.
Non è un'invenzione dell'Assessore Valmaggia, né una sua malversazione rispetto ai territori, ma è una, certamente non l'unica, delle leve che il sistema pubblico ha per diminuire il conferimento in discarica.
Diminuire il conferimento in discarica è un obiettivo. Credo che l'abbiamo condiviso anche con l'approvazione e il dibattito del nostro Piano rifiuti, ma è più di un obiettivo, è una strategia. L'Unione Europea ci dice che al 2030 soltanto il dieci per cento dei rifiuti prodotti potrà essere distribuito in discarica. Noi, nel nostro dibattito del Piano rifiuti, addirittura, per la mozione di indirizzo che il Consiglio ha approvato, abbiamo discusso a lungo se dire che doveva essere zero quel dato numerico nei prossimi anni.
Ci siamo resi conto che certamente tutte le procedure di trattamento rifiuti hanno dei residui, hanno dei sovvalli che, in qualche modo, vanno smaltiti, ma questo è il nostro obiettivo. Ovviamente, c'è una diversità sul territorio regionale, ci sono Comuni e consorzi più virtuosi ed altri meno, tuttavia noi dobbiamo portare tutti ad essere virtuosi, sapendo che i virtuosi sono premiati nei fatti.
Sono premiati perché conferendo meno rifiuti in discarica, ovviamente dovranno pagare meno e avere una percentuale minore di ecotassa, di tributo speciale da pagare, sapendo altrettanto che, quando parliamo di aumento noi parliamo di un aumento che passa da circa cinque euro attuali alla quota prevista con l'ultimo emendamento dell'Assessore, su una quota di tariffazione media di conferimento in discarica, che sta attorno ai 110-120 130 euro a tonnellata. Anche a questo proposito, quindi, dire che triplichiamo il costo ovviamente è un modo un po' superficiale - o, forse volutamente superficiale - di leggere e tradurre quel che in realtà avviene. I dati e i conti che abbiamo fatto portano ad un carico su ogni utente di uno, due, tre euro l'anno: questo è il dato che l'Assessorato ha messo a disposizione.
In questo modo, dunque, noi recuperiamo quel concetto di incentivo e quindi di messa in atto di premi e sanzioni nella gestione del sistema dei rifiuti e facciamo anche in modo - questo sì, l'abbiamo chiesto - che la Regione e l'Assessorato abbiano dei proventi e delle risorse da destinare per sostenere le buone pratiche. L'aumento della raccolta differenziata del riuso, del riciclo e del recupero, infatti - ancorché possa anche, a valle, dare dei proventi - ha bisogno di risorse per partire. E in questo momento, quindi, questa decisione e questa determinazione possono essere un valido supporto per mettere a disposizione e far tornare nel sistema dei fondi da destinare a quei Consorzi e a quei Comuni che si spingano sempre più avanti nell'economia circolare, nel recupero e nel riciclo.
L'anticipazione prevista dall'articolo 24 è indispensabile, perch ricordiamo che il Piano rifiuti ha una validità quinquennale e sarebbe ben difficile, senza, poter avere i proventi da mettere a disposizione dei territori e vedere nel 2020 i risultati che ci siamo impegnati a realizzare e ad ottenere dalla percentuale di differenziata e dalla riduzione complessiva di produzione dei rifiuti.
L'ultima annotazione è quella che questa sarebbe una tassa a favore di TRM. Io credo che questo sia un ribaltamento della realtà. Voglio infatti ricordare a questo Consiglio che i rifiuti urbani non sono sul mercato, ma sono soggetti a privativa; il loro smaltimento - così come il sistema dell'impiantistica - è programmato dalla mano pubblica: siamo noi, è la mano pubblica che destina e organizza l'allocazione dei rifiuti sul territorio regionale. Il termovalorizzatore del Gerbido ha una capacità di circa 499.000 tonnellate che oggi è quasi saturata dalla produzione della Provincia di Torino, salvo quelle piccole quote che in questo momento stanno arrivando dalla Liguria. Colgo l'occasione per dire - chiedo scusa e vado alla conclusione - che sicuramente noi potremo domani, in occasione della V Commissione, a lato delle prime determinazioni sul disegno di legge di modifica della legge sui rifiuti, chiedere all'Assessore Valmaggia oggi sappiamo che è a Roma per impegni istituzionali - una comunicazione in merito alle notizie riguardanti l'accoglimento di rifiuti dalla Sicilia.
Dicevo però che il Gerbido è programmato per 499.000 tonnellate, a fronte di una produzione che ad oggi - ahimè - si attesta ancora a circa 900.000 in tutto il Piemonte. E' chiaro, quindi, che il nostro obiettivo dev'essere quello di ridurre la quantità di rifiuti per fare in modo - come abbiamo scritto nel Piano - che un solo termovalorizzatore sia sufficiente e magari - come abbiamo indicato nell'ordine del giorno - che nel 2033 si possa fare a meno della termovalorizzazione perché i programmi e i progetti di riuso, riciclo e minore produzione di rifiuti sono arrivati a buon fine.
Mi fermo qui.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Io devo dire che se il tema è quello dell'autosufficienza, dobbiamo anche chiarirci sul fatto che il Piano rifiuti regionale del Piemonte che abbiamo approvato recentemente non persegue questo obiettivo, nel senso che va a riconoscere per l'ATO1 e l'ATO2 la necessità di portare il proprio rifiuto indifferenziato, dopo un trattamento e la produzione di combustibile solido secondario, in un impianto di coincenerimento che sarà fuori Regione: questo prevede il Piano rifiuti.
Da un lato, quindi, abbiamo Regioni meridionali che richiedono l'aiuto delle Regioni del Nord e dall'altro abbiamo la Regione Piemonte che vara un Piano rifiuti che non rispetta la normativa del Testo Unico ambientale n.
152, che non solo indica l'autosufficienza di gestione dei materiali che vanno verso lo smaltimento come un obiettivo principale, ma che addirittura prevede di portare fuori Regione i materiali destinati allo smaltimento di sei Province: parliamo infatti di VCO, Novara, Biella, Vercelli, Asti ed Alessandria, i cui materiali andranno fuori Regione, come si dice. Da questo punto di vista, quindi, possiamo definirci "meridionalizzati"; ma non solo per un'incapacità e quindi per un'emergenza, ma anche per una pianificazione che ci siamo dati. E io credo che questo sia grave.
Se poi invece parliamo dell'ecotassa e del principio per cui chi inquina paga, io tengo a dire che - sebbene allo stato attuale chi manda in discarica paghi meno di chi manda ad un inceneritore - il decisore politico deve valutare l'inquinamento. E se - visto che come obiettivo ci siamo dati quello dell'economia circolare - la produzione di rifiuti va ridotta occorre prendere atto che la produzione di rifiuti si verifica sia che il materiale vada in una discarica sia che vada ad un trattamento meccanico biologico sia che vada ad un impianto di coincenerimento o ad uno di incenerimento (o, detto in modo più gentile, di termovalorizzazione).
Effettivamente, quindi, questa ecotassa andrebbe rivista e riformulata perché secondo me tutte le Amministrazioni e tutti i decisori politici su questo fronte vanno responsabilizzati. In questo modo noi evitiamo questa responsabilizzazione, cui addirittura ci sottraiamo portando il materiale fuori Regione.
Detto questo, però, se noi andiamo a vedere quali sono le Province che andranno a pagare maggiormente questa ecotassa, rischiamo alla fine che la Provincia più virtuosa del Piemonte, quella di Novara - e non voglio cadere nel concetto del "non nel mio giardino", però i dati numerici purtroppo ci diranno questo - sarà quella che pagherà maggiormente l'ecotassa. Novara infatti, attualmente manda i propri rifiuti nella discarica di Barengo, non fa alcun tipo di pre-trattamento di questi rifiuti e, a differenza delle altre Province, non li manda né fuori Regione né opera trattamenti; e dunque si ritroverà in una situazione paradossale: pur essendo la Provincia dove forse c'è stata maggiore sensibilizzazione e con una minor produzione di rifiuto che va a smaltimento, la logica per cui chi inquina paga va a colpire maggiormente chi inquina di meno. E' questa la situazione ed è per questo che noi abbiamo presentato due emendamenti. Però vedo che nella discussione le nostre due proposte non vengono in alcun modo considerate.
Allora capisco che si è già presa una decisione e che non si vuole affatto modificare l'articolo 24.
La situazione, quindi è questa: il "chi inquina paga" sarà ribaltato al contrario e per la Regione Piemonte chi meno inquina pagherà di più.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Vicepresidente Reschigna per il parere della Giunta.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Esprimiamo parere negativo su tutti gli emendamenti, tranne sul n.
216), presentato dalla Giunta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Evidentemente, gli emendamenti n. 55) e 56) del Movimento 5 Stelle sono, in qualche modo, migliorativi perché introducono almeno un principio di premialità, o, come ricordava il collega Andrissi, non introducono un principio negativo. Per cui non è vero, come ricordavano i colleghi del PD o la Presidente Accossato, che si sancisce il principio per cui "chi inquina paga". Perché la Provincia che differenzia meno, rispetto a quella che differenzia di più, per certi versi subirà, invece, l'effetto opposto nel senso che non avrà alcun tipo di differenziazione rispetto al tributo da pagare.
Ciononostante, ancorché la Giunta abbia espresso un parere anche su questi due emendamenti, noi riteniamo che inevitabilmente avverrà ciò che abbiamo detto - cioè una tassa "pro inceneritore" - semplicemente perch non ci sono altri strumenti possibili. Di conseguenza, anche una Provincia quale quella di Novara, che è sopra il 70% della raccolta differenziata avrà due scelte da fare: continuare a mantenere i rifiuti all'interno della discarica novarese, a quel punto, però, incrementando quella che è la spesa per i cittadini, oppure pre-trattarli e portarli all'inceneritore di Torino o, come fa la Provincia del Verbano, in Lombardia, incenerendo il rifiuto e pagando di meno. Questo è il tema.
Per questi motivi, noi crediamo che sia profondamente sbagliato ciò che stiamo facendo: secondo me ne è matrimonio diffuso! Ieri l'Assessore Valmaggia è stato molto chiaro: entro il 31 luglio dobbiamo fare questa scelta, perché possa essere applicata il 1° gennaio 2017. Questo è l'interesse.
Per questa ragione, voteremo contro, così come anticipato dal collega Graglia.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.08 riprende alle ore 12.13)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Procediamo con le votazioni degli emendamenti che insistono sull'articolo 24.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 97), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 98), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Dall'emendamento n. 268) all'emendamento n. 259) poniamo in votazione tre emendamenti - il n. 268), il n. 259) e il 265) intermedio - così come prevede il Regolamento.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Vi ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 268), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 26 Consiglieri votanti 24 Consiglieri ha votato SÌ 1 Consigliere hanno votato NO 23 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 265), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 259), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Consideriamo decaduti gli emendamenti rubricati n. 267), 266), 264), 263) 262), 261) e 260).
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 216).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 25 Consiglieri hanno votato SÌ 25 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 15 Consiglieri Il Consiglio approva.
Decadono gli emendamenti rubricati n. 99), 100), 102), 101), 104), 103) 105) e 106).
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato SÌ 24 Consiglieri hanno votato NO 15 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 15 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 55), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 13 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri si sono astenuti 21 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 107), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 108), sul quale il Vicepresidente Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 24), come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 30 Consiglieri hanno votato SÌ 24 Consiglieri hanno votato NO 6 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Interrompiamo i lavori per qualche minuto.
Invito i colleghi Capigruppo ad avvicinarsi al tavolo della Presidenza.
Grazie.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.21 riprende alle ore 12.30)



(Il Presidente informa che è convocata una riunione dei Capigruppo in sala A, e riferisce che può parteciparvi anche il referente sulla caccia)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ora darò comunicazione delle nomine; successivamente, informo che è convocata la riunione dei Capigruppo con il relatore di maggioranza e l'esperto, poi chiudiamo la seduta. Quindi, accolgo la mozione del Consigliere Bono.


Argomento:

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 149 "Fondazione per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese - (articolo 9 Statuto dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione - elezione di 3 componenti Proclamo eletti, quali componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese, i signori Giacomo Ballari, Michele Bechis e Fernando Arnolfo, quest'ultimo in rappresentanza della minoranza.
Proposta di deliberazione n. 159 "Fondazione del Piemonte per l'Oncologia" (articolo 10, Statuto Fondazione) - Consiglio di Amministrazione - nomina di 2 membri in sostituzione dei signori Alberto Andrion e Giorgio Gatti (dimissionari) Proclamo nominati, quali membri in sostituzione dei signori Alberto Andrion e Giorgio Gatti, in seno al Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Piemonte per l'Oncologia il signor Alessandro Sembenelli e la signora Enrica Ciccarelli.
Proposta di deliberazione n. 148 "Ente ACLI-Istruzione Professionale En.A.I.P." - (articolo 14, Statuto dell'Ente) - Collegio sindacale - nomina di 1 Sindaco effettivo e di 1 Sindaco supplente Proclamo nominati, quali Sindaci in seno al Collegio sindacale dell'Ente ACLI-Istruzione Professionale - En.A.I.P, i signori Corrado Bonadeo, quale Sindaco effettivo e Massimo Ceraolo, quale Sindaco supplente.
Proposta di deliberazione n. 176 "Museo regionale dell'emigrazione dei piemontesi nel mondo" - (articolo 4, l.r. 13/2009) - Comitato di gestione nomina di 1 rappresentante in sostituzione della signora Diomira Fortunato Proclamo nominata, quale rappresentante nel Comitato di gestione del Museo regionale dell'emigrazione dei piemontesi nel mondo, in sostituzione della signora Diomira Fortunato, la signora Anita Bogetti.
Proposta di deliberazione n. 175 "Museo regionale dell'emigrazione vigezzina nel mondo" - (articolo 4, l.r. 6/2011) - Comitato di gestione designazione di 3 componenti Proclamo designati, quali componenti del Comitato di gestione del Museo regionale dell'emigrazione vigezzina nel mondo, il signor Luigi Pellegrino le signore Rosanna Ramoni e Chiara Cristofori, quest'ultima in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 174 "Compagnia di San Paolo" (articolo 8 comma 1, lettera b) e articolo 9 Statuto Compagnia) - Consiglio Generale designazione di 1 Consigliere in sostituzione della signora Anna Maria Poggi Proclamo designato, quale componente del Consiglio generale della Compagnia di San Paolo, il signor Ferrone Vincenzo.
Proposta di deliberazione n. 151 "Designazione del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza" - (l.r. 31/2009) La deliberazione non è valida per mancanza del numero legale.
Proposta di deliberazione n. 160 "Commissione di Garanzia - (articolo 91 Statuto della Regione Piemonte e articolo 3, l.r. 25/2006) - elezione di 1 membro in sostituzione del signor Mario Santoro La deliberazione non è valida per mancanza del numero legale.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.38)



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