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Dettaglio seduta n.140 del 31/03/16 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(Alle ore 14.30 il Presidente Laus comunica che la seduta avrà inizio alle ore 14.45)



(La seduta ha inizio alle ore 14.47)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico che hanno chiesto congedo i Consiglieri Balocco e Baricco.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 146 "Compagnia di San Paolo (Articolo 8, comma 1, lettera b) e articolo 9 Statuto Compagnia) - Consiglio Generale Designazione di 1 Consigliere"


PRESIDENTE

Rammento che, ai sensi del comma 4 dell'articolo 79 del Regolamento interno del Consiglio regionale, nel caso si debba procedere alla nomina di non più di due persone, saranno considerati eletti i candidati che hanno raggiunto la maggioranza assoluta dei votanti. Se tale maggioranza non è raggiunta alla prima votazione, in seconda votazione sono eletti i candidati che hanno riportato il maggior numero dei voti.
Nomino scrutatori i Consiglieri Benvenuto e Molinari.
Prego la Consigliera Segretaria Motta di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Motta effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata.
Sono stati effettuati due appelli nominali.
Si proceda allo spoglio delle schede.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018" (Esame atti d'indirizzo collegati)


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018", di cui al punto 4) all'o.d.g. prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta antimeridiana odierna è stato votato l'articolo 3.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 126) presentato dal Consigliere Vignale: Al comma 2, dell'articolo 4, del disegno di legge n. 190, dopo le parole "singoli accordi di programma" sono aggiunte le seguenti: "sentita la Commissione competente" La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Questo è un tema già trattato in modo trasversale in altre occasioni e anche nella precedente Amministrazione.
Com'è noto, l'Accordo di programma è un atto amministrativo in capo alla Giunta regionale. Negli ultimi anni, anche in quelli appena trascorsi è anche oggetto di una parte consistente, per esempio, dell'emendamento 40): la modifica del finanziamento e non un nuovo accordo di programma.
Ovviamente, noi continuiamo a prevedere, con il nostro emendamento, che lo siano, ma chiediamo che la Commissione sia messa a conoscenza; un po' va nella stessa direzione di altri emendamenti che abbiamo presentato. Cioè vorremmo fare in modo che su interventi significativi (gli accordi di programma lo sono sempre), pur rimanendo in capo alla Giunta la scelta degli accordi di programma da fare, il Consiglio ne sia messo a conoscenza.
Questo è il senso. Esattamente come l'emendamento aggiuntivo di un articolo accolto in Commissione, per il quale si prevede che periodicamente o mensilmente la Giunta regionale comunichi le modifiche fatte con atti amministrativi al bilancio.
Ci auguriamo da questo punto di vista che ci sia un accoglimento positivo, perché non è altro che la richiesta di un'informativa che per inseriamo all'interno della legge, che ci pare più corretto.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 126), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4, così come emendato.
Il Consiglio approva.



(Commenti del Consigliere Sozzani)



PRESIDENTE

Stiamo provvedendo a far recapitare dai commessi una copia per ogni Gruppo.
E' un problema del CSI.
Più che darvi il supporto cartaceo, altro non posso fare.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Emendamento rubricato n. 127) presentato dal Consigliere Vignale: "Al comma 2 dell'articolo 9 del disegno di legge n. 190, dopo le parole "mediante provvedimento amministrativo", sono aggiunte le seguenti: "Sentita la Commissione competente".
L'emendamento è dato per illustrato dal proponente.
La parola all'Assessore Reschigna per il parere della Giunta.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Il parere è negativo: ci complichiamo la vita se per l'autorizzazione al prelievo dal fondo di cassa occorre venire tutte le volte in Commissione.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 127), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Diamo atto per il verbale che il Consigliere Monaco voleva votare "no".
Indìco la votazione palese sull'articolo 9, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 bis Emendamento rubricato n. 34) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: Dopo l'art. 9 è inserito il seguente nuovo articolo denominato 9 bis Art. 9 bis (Restituzione depositi cauzionali introitati in anni pregressi) 1. Le somme accertate ed incassate a titolo di deposito cauzionale, che non trovino impegno di spesa tra le partite di giro, sono iscritte per la restituzione su apposito capitolo di spesa di nuova istituzione denominato "Spesa per la restituzione depositi cauzionali introitati in anni pregressi" con uno stanziamento di Euro 200.000,00 per l'anno finanziario 2016 che trova copertura finanziaria nella Missione 1 programma 3.
La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Questo articolo prevede l'istituzione di un nuovo capitolo. Tale istituzione si rende necessaria per consentire la restituzione dei depositi cauzionali accertati e incassati dalla Regione Piemonte in anni pregressi cui non abbia fatto seguito l'impegno di spesa o il cui impegno di spesa sia stato cancellato a seguito di perenzione amministrativa.
Pertanto, questo articolo prevede l'istituzione del capitolo, con uno stanziamento di euro 200.000 per l'anno finanziario 2016.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34).
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) ARTICOLO 13 ter Emendamento rubricato n. 217) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: Dopo l'articolo 13 è inserito il seguente "Art. 13 ter (Stanziamenti di residui e cassa) 1. Gli allegati di cui all'articolo 3 sono variati negli stanziamenti di residui e cassa, rispettivamente per titoli e tipologie dell'entrata e per missioni, programmi e titoli dell'uscita, secondo le previsioni di cui all'allegato C della presente legge".
La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Questo emendamento fa seguito alla comunicazione che ho svolto ieri mattina, all'inizio della seduta del Consiglio regionale, nel corso della quale preannunciavo la presentazione di un emendamento avente natura unicamente tecnica - che è questo - con il quale, a seguito del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, iscriviamo i residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 sui progetti e sulle missioni della legge di bilancio.
Pertanto, vengono unicamente iscritti i residui passivi derivanti dall'esercizio precedente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 217).
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) ARTICOLO 13 quater Emendamento rubricato n. 220) presentato dai Consiglieri Graglia, Sozzani Vignale, Berutti, Pichetto Fratin, Ruffino: Dopo l'articolo 13 quater è aggiunto il seguente: "Art. .bis 1. Le entrate derivanti dalle tasse di rilascio delle licenze di pesca introitate sugli appositi capitoli di bilancio regionale, sono iscritte sui capitoli di spesa, istituiti nella missione di competenza, relativi alle materie inerenti la gestione ittica di seguito specificate: contributi alle Province, alle associazioni venatorie, agricole e di protezione ambientale per interventi e iniziative concernenti la protezione dell'ambiente ai fini faunistici, la tutela della fauna e la disciplina della caccia contributi per la realizzazione di progetti e attività in materia di tutela degli ambienti acquatici e della pesca trasferimenti per iniziative di tutela della fauna ittica".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento è semplice e segue anche un po' la discussione che è stata fatta in quest'aula sul piano ittico. Ovviamente, senza entrare più nel merito di autoctonia, alloctonia, o quant'altro, nella discussione del piano ittico sono emersi alcuni aspetti. Ancorché la tassa sul rilascio della licenza di pesca sia divisa tra un pagamento regionale e un pagamento provinciale, le Amministrazioni provinciali e anche l'Amministrazione regionale utilizza la quasi totalità di queste risorse non per i fini che la stessa legge regionale pone, cioè per i fini di tutela degli incubatori per il sostegno alle associazioni dei pescatori e a tutti quegli aspetti previsti sia dalla legge sia dai capitoli di bilancio.
Noi prevediamo nell'emendamento n. 220) - e mi dispiace che la Giunta esprima un parere negativo senza una motivazione - che le entrate derivanti dalle tasse di rilascio delle licenze di pesca siano iscritte sugli stessi capitoli afferenti a quanto prevede la legge regionale sulla pesca.
Quindi, c'è un'entrata derivante da una tassa e quella tassa dovrebbe andare a garantire l'attuazione della norma, mentre oggi siamo in una situazione totalmente difforme, per cui, ancorché i pescatori riconoscano una tassa sia alla Regione sia alla Provincia - in questo caso ovviamente parliamo solo della parte regionale - queste risorse non vengono stanziate nei capitoli che, invece, sono previsti nel bilancio, ma soprattutto nella legge regionale.
In questo modo rischia di diventare, come in altri casi, solo una legge che pone - perché il piano ittico è una declinazione della norma - dei vincoli, delle restrizioni e delle complicazioni senza che si dia la possibilità ai soggetti cui abbiamo posti i vincoli di avere le risorse minime per potere operare.
Faccio un esempio banale, ricollegandomi al piano ittico. Noi abbiamo previsto che in alcune acque non sia più possibile l'immissione di trota fario, ma esclusivamente di trota marmorata. E' evidente che prevediamo che le trote marmorate vengano acquistate presso soggetti privati, che legittimamente fanno quella attività, oppure andrebbe prevista una possibilità, affinché incubatori di valle e soggetti pubblici possano svolgere questo tipo di allevamento. E' evidente che tutto questo si pu fare se esiste un contributo economico.
Stiamo parlando di poche decine di migliaia di euro, a fronte, invece di un introito che è decisamente più rilevante, perché è un introito di cui non conosco il dato esatto, ma sfiora il milione di euro in termini di entrata.
Se uno non vuole prevedere il 100%, che sarebbe l'aspetto corretto credo che sarebbe invece da tenere in considerazione il fatto che almeno una percentuale considerevole indicata in legge, rispetto ad una tassa pagata e rispetto ad una disposizione regionale, vada sempre per contribuire all'attuazione della legge.
Altrimenti il rischio vero è che siamo molto severi sull'attuazione di tutto ciò che è un vincolo, ma non svolgiamo, invece, alcuna attività di promozione, di mantenimento e di sostegno di questo settore.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Intervengo in merito a quest'emendamento, che ha la caratteristica di legare una tassa ad un servizio.
Volevo intervenire anche perché ho firmato l'emendamento e vedo l'Assessore Reschigna. Voglio chiarire che ho sempre avversato il collegamento delle imposte ai vincoli e fui acerrimo avversario - lo ricorda sicuramente il collega Bono - alla storia della percentuale sull'IRPEF a favore della cultura. Le entrate che hanno natura di imposta e che hanno, quindi, natura generale devono essere a libera discrezione ed imputazione della Giunta, altrimenti si crea una macchina che la politica non governa più. Si crea un sistema che è come dire: "Basta darla in appalto a qualche società di servizi e che gestisca il tutto". Non ritengo che sia questa la volontà dei cittadini né nella democrazia né nelle altre realtà, cioè altre realtà che non solo in democrazia governano lo stesso.
Ma qui non siamo di fronte ad un'imposta, siamo di fronte ad una tassa.
La natura specifica dell'imposta è che può essere spesa ovunque. Lo Stato incamera le imposte e può decidere di utilizzarle per le spese per il personale o per l'incremento della previdenza, cioè non c'è un vincolo di destinazione sulle imposte.
Le tasse sono, invece, il corrispettivo di un servizio, quindi è anche giusto che le tasse abbiano come contropartita il servizio, così come il contributo ha come riferimento un ritorno nel tempo.
Questa è la distinzione che vorrei chiarire, invitando la Giunta a riflettere su quest'emendamento. Ecco perché c'è questo tipo di legame e ritengo sia corretto. Ecco anche perché l'ho firmato rispetto ad una posizione che ho sempre assunto rispetto agli emendamenti, anche sottoscritti dal Vicepresidente Reschigna a suo tempo e passati con il voto dell'allora maggioranza, di vincoli delle imposte, quindi sarò sempre contrario per ogni livello di imposta.



PRESIDENTE

Grazie, collega Pichetto.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 220), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo)


Argomento:

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato nella seduta del 31 marzo 2016, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti della seguente nomina: "Compagnia di San Paolo" (Articolo 8, comma 1, lettera b) e articolo 9 Statuto Compagnia) - Consiglio Generale - Designazione di 1 Consigliere" Proclamo designato, quale membro del Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo, la signora Poggi Anna Maria.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018" (Esame atti d'indirizzo collegati) (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018", di cui al punto 4) all'o.d.g.
ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Indìco la votazione palese sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 16 Emendamento rubricato n. 128) presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin e Porchietto: Al comma 1, dell'articolo 16, del disegno di legge n. 190, le parole "600 milioni di euro" sono sostituite dalle seguenti: "400 milioni di euro".
L'emendamento è dato per illustrato dal Consigliere Pichetto.
Emendamento rubricato n. 35) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: dopo il comma 1 dell'articolo 16 del disegno di legge n. 190 nel testo approvato dalla I° Commissione, è inserito il seguente: '1 bis. Le direttive e gli indirizzi della programmazione regionale a valenza triennale sono definiti con apposita deliberazione del Consiglio regionale che approva eventuali aggiornamenti annuali in coincidenza con la legge di bilancio".
Emendamento rubricato n. 36) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Reschigna: al comma 2 dell'articolo 16 del disegno di legge n. 190, nel testo approvato dalla ° Commissione, dopo le parole "essa costituiti" sono aggiunte le seguenti "ed indicati nelle leggi regionalil di cui all'allegato b) del presente articolo" Ha chiesto la parola l'Assessore Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

All'articolo 16 la Giunta presenta due emendamenti; ricordo al Consiglio che l'articolo 16 riguarda l'aumento di capitale di Finpiemonte S.p.A.
Il primo emendamento - il n. 35) - prevede l'inserimento del comma 1 bis, che testualmente recita: "Le direttive e gli indirizzi della programmazione regionale" - di cui al comma 1 - "a valenza triennale sono definiti con apposita deliberazione del Consiglio regionale che approva eventuali aggiornamenti annuali in coincidenza con la legge di bilancio".
Voglio sottolineare al Consiglio l'importanza di quest'emendamento per due ragioni. La prima è immediatamente percepibile: con quest'emendamento il Consiglio regionale è soggetto protagonista nell'approvazione degli indirizzi a cui dovrà attenersi Finpiemonte S.p.A. nel cercare di raggiungerli. Questo, sostanzialmente, significa che, in relazione alla lettura che viene fatta della situazione socio-economica della realtà piemontese, con quell'atto di deliberazione del Consiglio regionale si evidenzieranno quali sono gli interventi e quali sono i destinatari che, in relazione al contesto socio-economico che si sta vivendo, si ritiene debbano essere soggetti di fattore di sviluppo, quindi devono essere al centro degli assi di intervento da parte della finanza regionale.
Se posso dirlo con una battuta, ritorniamo tutti insieme a fare programmazione, anche nello svolgimento di un'attività che è uno degli atti fondamentali, al di là dell'allocazione delle risorse contenuta all'interno di questo disegno di legge di bilancio; sostanzialmente, è l'operazione di trasformazione della finanza regionale da un soggetto che esegue e gestisce l'attuazione di leggi regionali ad un soggetto che deve porsi come compito e obiettivo l'attuazione della programmazione che la Regione Piemonte definirà.
Il secondo emendamento - quello rubricato n. 36) - allega sostanzialmente, l'elenco dei fondi interessati dall'operazione.
Sotto quest'aspetto, voglio anche ribadire un concetto, che troviamo all'interno di altri commi dell'articolo 16, in modo particolare nel comma terzo. Dire che questi sono i fondi interessati da quest'operazione significa immaginare il risultato finale, e il comma 3 dell'articolo 16 ci dice che si arriverà a questo risultato finale attraverso atti successivi cioè deliberazioni di Giunta, con il parere e il coinvolgimento della Commissione consiliare competente.
Intendo ribadire un concetto: c'è massima attenzione - ho visto anche che ci sono atti d'indirizzo, che verranno discussi successivamente - sotto questo aspetto; la Giunta accoglie favorevolmente gli atti d'indirizzo, che verranno illustrati, nel gestire la fase di passaggio, perché nella gestione della fase di passaggio non ci possono essere dei vuoti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Su quest'articolo ringraziamo il Vicepresidente per i chiarimenti e per gli emendamenti volti a offrire una maggiore capacità di controllo sull'operazione che si farà su Finpiemonte, però teniamo a riportare anche in quest'Aula quanto abbiamo segnalato in Commissione, nell'audizione con Finpiemonte, ossia che si sta trasformando Finpiemonte in un intermediario finanziario.
Se, da un lato, questo comporta l'adozione di uno strumento snello e adatto ai tempi moderni (per quanto riguarda il finanziamento del mondo produttivo), dall'altro, introduce nuovi rischi dal punto di vista delle opportunità che, attraverso Finpiemonte, si offriranno in generale a chi intendesse sfruttare un tale strumento per fini speculativi e anche come apertura verso il mondo privato nelle strategie di sviluppo del mondo produttivo regionale. Infatti, da un lato, Finpiemonte diventa un soggetto molto appetibile che, attraverso un semplice cambiamento dello Statuto potrebbe aprire alla partecipazione dei privati la sua gestione. Ad oggi ci è stato assicurato che questo non dovrebbe succedere (e, comunque, le indicazioni sono in tal senso), ma il rischio comunque ci sarà; teniamo presente che la tentazione sarà sempre più forte qualora lo strumento fosse veramente efficace, perché diventerebbe comunque un possibile motore di ritorno economico significativo.
Veniamo all'altra parte, che riguarda l'operatività di Finpiemonte.
Finpiemonte potrà non solo diventare uno strumento di erogazione di credito e di supporto finanziario per le aziende produttive, ma potrebbe (perch questo gli permetterà il suo nuovo status) entrare, e già, in parte, oggi è così con Finpiemonte Partecipazioni, direttamente nel capitale delle imprese che andrà a finanziare, entrando in una situazione, di nuovo, di holding regionale. Questo è, nuovamente, un po' pericoloso; ad oggi, ci è stato detto che questo, al limite, avverrà perché Finpiemonte andrà a partecipare ai cosiddetti "fondi di fondi", che fanno già questo tipo di cose, però, per adesso, saranno tipo Cassa Depositi e Prestiti o tipo realtà che investono nello sviluppo - teoricamente - del mondo produttivo del nostro Paese e che supportano anche i piani di sviluppo degli enti pubblici - anche se, tendenzialmente, è sempre di meno, per quanto vedo almeno, questa è la mia opinione.
Vorrei segnalare che, forse, sarebbe stato meglio affrontare questo tema con un'apposita legge. Va bene cominciare da qui, va bene definire meglio le questioni confrontandosi correttamente anche nell'apposita Commissione, però inviterei comunque, ad operazione di trasformazione avvenuta, a valutare l'opportunità di definire in maniera chiara e con apposita legge istitutiva la realtà che la Giunta andrà a costruire con questa operazione.
Ripeto: è uno strumento più delicato persino dell'avere costituito una banca, in quanto ha meno limiti e meno vincoli, dal punto di vista economico, patrimoniale e finanziario, rispetto ad un istituto bancario che è il motivo per cui, probabilmente, si fa questa operazione, perch veramente, si sta creando uno strumento snello. Sotto questo profilo, ci aspettiamo che vengano forniti prospetti dettagliati sulle prospettive ai piani di sviluppo di questa nuova realtà.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
In Commissione avevamo provato a far desistere il Vicepresidente Reschigna dal presentare questa modifica, fortemente voluta da questa Amministrazione, all'interno di un bilancio previsionale. Se non ho battuto la testa o perso la memoria, era il Vicepresidente Reschigna, insieme al sottoscritto quando eravamo insieme tra le forze di opposizione, a chiedere alla precedente Giunta di non presentare, all'interno delle leggi di bilancio - quindi bilancio di previsione e assestamento - modifiche sostanziali a leggi o, comunque, a enti, partecipati o strumentali o quello che dir si voglia, collegati alla Regione Piemonte.
Il Vicepresidente Reschigna ha sempre sostenuto la necessità di fare delle leggi di bilancio che siano delle leggi di bilancio, che contengano dati riguardanti il bilancio: le poste di bilancio, i finanziamenti, gli stanziamenti e rimandare tutte le modifiche strutturali all'organizzazione e alla struttura della Regione Piemonte e delle sue partecipate, alle leggi finanziarie o collegate della finanziaria. Da questo punto di vista, ci suona parecchio strano.
Questo era un provvedimento che meritava la discussione con una legge organica, intera, con tempi non contingentati, ma con i tempi necessari per una discussione, tant'è che il Vicepresidente Reschigna ha presentato due emendamenti a correggere una norma in Aula, neanche in Commissione.
Sono aperti molti capitoli. In Commissione avete fatto una presentazione con il Presidente di Finpiemonte abbastanza stucchevole, con un grafico in cui, se vi ricordate, si diceva: facendo in questo modo, ci sarà un miglioramento degli utili dell'azienda. Senza nessuna spiegazione motivazione, calcolo, base da cui partire per ottenere quei dati. Come se si potesse fare una presentazione di una trasformazione aziendale, dicendo: trasformando l'azienda andremo a perdere risorse. E' abbastanza evidente che non poteva esserci una presentazione di altro tipo. Forse, ci dovevano essere informazioni maggiori.
Come ha detto il Consigliere Campo, non siamo per nulla rassicurati che ci saranno altri provvedimenti di Giunta di cui verrà informata la Commissione consiliare competente - ci mancherebbe - ma tanto il provvedimento l'avrete già fatto, su quello che sarà il perimetro di azione e di partecipazione della nuova Finpiemonte ricapitalizzata. Ci sono queste preoccupazioni.
Nell'ottica di investimenti del perimetro di azione di Finpiemonte c'era scritto in grande che ci saranno le infrastrutture, i grandi investimenti e le grandi aziende, e molto in piccolo - mi ricordo la diapositiva - le piccole e medie imprese che sono il 90% del nostro tessuto produttivo e il mondo del sociale. Noi cosa dobbiamo fare? Dobbiamo sostenere le grandi infrastrutture e le grandi aziende, oppure dobbiamo sostenere il tessuto produttivo della nostra regione che è fatta di piccole, micro e medie imprese al massimo ? Sostenere il sociale che, con la crisi economica e finanziaria che è partita dal 2008, non intende arrestarsi e manifesta sempre più un'urgenza nella nostra regione? E' vero che ci sarà il Consiglio regionale che, con l'emendamento n.
35), potrà fare, con un'apposita deliberazione, un minimo di programmazione delle attività della nuova Finpiemonte, ma sappiamo quanto le deliberazioni del Consiglio regionale siano indipendenti rispetto alla volontà e al volere della Giunta regionale, e quanto sia difficile renderle cogenti.
Abbiamo tutta una serie di dubbi, quindi siamo ancora qui a chiedere lo stralcio di questo articolo alla Giunta e alla maggioranza per poterne discutere seriamente e serenamente, non in un giorno e mezzo di discussione contingentata, ma nell'ambito della Commissione consiliare competente, con una serie di pezze a sostegno dell'azione che si intende intraprendere.
Ricordo che non si è toccato il tema anche dei fondi rotativi, che è vero che erano un punto interrogativo di cui non si sapeva bene cosa entrava, cosa usciva e dove andavano, ma erano un sostegno fondamentale al mondo della realtà produttiva delle aziende di vario tipo del Piemonte. Ci sono tanti punti interrogativi su quest'articolo che, ribadisco, configura una legge di per sé, una trasformazione importante della finanziaria della Regione Piemonte affrontata in fretta, in una discussione contingentata all'interno di un bilancio previsionale.
Se questo non è un venir meno alla coerenza e alle dichiarazioni fatte dal Vicepresidente Reschigna, e anche sostenute da questa maggioranza rispetto a voler agire in maniera chiara, trasparente e con i tempi giusti non so cosa dire. Noi la pensiamo così. Crediamo veramente sia un atto di coerenza e di rispetto del Consiglio ritirare l'articolo 16.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Elementare "L. Moglia" di Collegno (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Elementare "L. Moglia" di Collegno in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018" (Esame atti d'indirizzo collegati) (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame disegno di legge n. 190.
Siamo allò'esame dell'emendamento rubricato n. 35).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto Fratin, ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

In merito ad alcune considerazioni.
Giustamente il Consigliere Bono ha ricordato come, di fatto - come già detto anche in Commissione - sia un articolo importante perché si inserisce nel braccio operativo sotto l'aspetto finanziario della Regione Piemonte e sulla sua impostazione storica.
E' importante perché va a modificare e va a riprendere, con l'inserimento rispetto al tema di questo bilancio, la questione dei fondi rotativi. Molto realisticamente, devo dire che in questo caso, grazie all'emendamento n. 35), si è riusciti, e con una serie di sacrifici di cui quest'Aula è anche testimone, a portare in equilibrio il sistema. Questo ha permesso di evitare il tiraggio a favore del bilancio regionale, se vogliamo della totalità dei fondi rotativi in rientro da Finpiemonte.
Questo è elemento importante.
Una parte di questi fondi forse sono ancora in capo alla Regione e riguardano alcune vecchie leggi. Mi viene in mente la legge n. 56 di antica memoria assorbita dalla legge n. 34/2004. Questo cosa determina? Determina il fermo al prosciugamento di quei fondi che sono stati destinati in vent'anni. Fu con la programmazione 1994-1996 di questa Regione che, al fine di non dover restituire i fondi a fine programmazione perché due anni erano troppi stretti, avevano procedure che impiegavano tempi biblici, non adeguati ad una programmazione biennale, avemmo l'autorizzazione a fare modifiche all'ultimo momento e mandare in fondi rotativi spendibili.
Mandare a fondi finanziari e poi fondi rotativi che, quindi automaticamente, dopo dieci anni, fossero di totale proprietà della Regione Piemonte, il soggetto di ritorno.
Su questo vorrei ricordare che si era arrivati a quasi un miliardo e mezzo con la programmazione 2000-2006. Dobbiamo andare a programmazione perché il grosso di questi fondi viene dai fondi strutturali.
Purtroppo, la situazione del bilancio regionale ha comportato che, man mano che venivano rimborsati dal sistema delle imprese a Finpiemonte diventavano un credito alla Regione allo scadere dei dieci anni, quindi questo si riferiva ai dieci anni dell'annata 2006, quindi i dieci anni del pescaggio definitivo.
L'aver sistemato la posizione del bilancio regionale ha permesso a questa Regione di fermare il prosciugamento di Finpiemonte e di fare questa scelte. Sulle modalità apprezzo che in questa sede ci sia l'emendamento n.
35), che prevede il passaggio consiliare. Lo ritenevo opportuno e, in questo caso, è decisamente accoglibile. Certo bisognerà stare attenti anche a mantenere una quota dei fondi rotativi, perché comunque hanno una funzione. D'altra parte, di quelli che avevamo trasferito sui confidi ne ho visti.
C'è un emendamento - non ricordo il numero - che prevede di mantenere sui confidi 18 milioni per il sistema delle imprese alluvionate (si riferiscono all'ultima alluvione).
Questi fondi sono fondamentali per il nostro sistema produttivo.
Godiamo del grande vantaggio - Presidente, sforerò dai due minuti consentiti, ma interverrò meno successivamente - di avere dei tassi bassissimi, e quindi di non doverli più utilizzare per l'abbattimento dei tassi sul sistema delle imprese.
Il fatto che tre giorni fa i titoli di stato decennali li abbia collocati a 1,20 e i quinquennali a 0,44 è significativo. Noi dobbiamo sfruttare questo momento storico.
Anche noi abbiamo presentato un ordine del giorno che chiede di mantenere almeno 200 milioni; la nostra è una stima di massima, per cui pu essere 200, 250, o anche 150. E' una necessità da vedere, al limite, dopo un confronto con il sistema degli utilizzatori, perché è bello ricamarci sopra in quest'aula, ma certamente.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusi, collega Pichetto.
Metteteci nelle condizioni di lavorare!



PICHETTO FRATIN Gilberto

Concludo, Presidente, perché probabilmente avremo modo di valutare, in Commissione, la parte programmatoria.
Da parte nostra c'è un'apertura a considerare favorevolmente quest'operazione, naturalmente con la massima cautela ed attenzione da parte della Giunta. Perché, banalmente, ci vuole cautela a far sì che quello che rimane come capitale non venga immediatamente depauperato da qualche sciagurata operazione di cui questa Regione è piena. E le pressioni sui Gruppi politici sono molte, sia di maggioranza che di opposizione! Altrimenti, davvero rischieremmo che i 300, i 400 o anche 500 milioni che vanno alla capitalizzazione di Finpiemonte, che in questo momento hanno ancora un moltiplicatore di dieci o 12, se dati come fondo di garanzia.
Vuol dire che garantiscono almeno sei miliardi di finanziamenti. Se utilizzati direttamente, i 500 milioni possono anche garantire 30 milioni e basta, ed essere consumati.
Non voglio fare la Cassandra, perché chi mi conosce sa che sono una persona ottimista che vuole investire sul futuro.
Credo che possa essere una buona operazione, purché sia gestita con la massima cautela e la minor sensibilità alle pressioni che possono venire dal sistema delle imprese.
Il caso della Bertone e di Rossignolo ce l'abbiamo ancora sotto gli occhi, con i relativi accordi di programma. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per sottolineare che il Gruppo del Partito Democratico - ma l'intera maggioranza - saluta con favore l'operazione che è stata proposta dalla Giunta regionale in merito alla trasformazione di Finpiemonte, e anche il fatto che l'abbia inserita in questa legge di bilancio, accelerando un iter di trasformazione di uno strumento importante per il sistema industriale delle piccole e medie imprese della Regione Piemonte, che oggi ha la possibilità di avviare un percorso di rinnovamento verso le nuove sfide che anche il sistema delle imprese ci impone. Percorso che, inserito nella legge di bilancio, ci permette di accelerare anche l'iter di trasformazione di Finpiemonte.
Finpiemonte è stato (e sempre sarà) uno strumento al servizio delle piccole e medie imprese, quindi del 90% del sistema industriale piemontese che noi guardiamo con attenzione e con favore, dall'artigianato, al commercio, al sistema dell'industria. Ma con questa trasformazione guarda anche verso nuovi strumenti innovativi a favore di questo sistema che possano favorire un effetto leva - e quindi un effetto di maggiori risorse da immettere nel sistema delle imprese - rispetto a quello che oggi ha in pancia Finpiemonte.
Questa è una delle principali sfide: quella di far sì che l'effetto leva della capitalizzazione di Finpiemonte abbia un effetto molto elevato e quindi possa apportare nuove risorse nel sistema piemontese.
L'operazione di Finpiemonte è una delle più grandi operazioni dal punto di vista industriale di questi primi anni di legislatura. Voglio ricordare questo è uno dei motivi per cui è stata inserita nella legge di bilancio che possiamo fare questa operazione perché abbiamo stralciato 450 milioni di residui attivi dal bilancio regionale: sono fondi che Finpiemonte avrebbe dovuto restituire al bilancio della Regione Piemonte. Noi li abbiamo lasciati al sistema di Finpiemonte e abbiamo studiato un'operazione di ricapitalizzazione fino a 600 milioni nell'arco dei prossimi cinque anni.
Questa ricapitalizzazione - lo voglio ribadire - va a favore del sistema delle piccole e medie imprese; non va a togliere risorse allo stesso.
Qual è la questione che forse oggi bisogna porre e che negli ordini del giorno che discuteremo successivamente sarà sicuramente affrontata? E' il tema del periodo di transizione da Finpiemonte tradizionale a Finpiemonte nuova. In questo percorso è evidente che l'attenzione da parte di tutta la maggioranza, della Giunta e di tutto il Consiglio regionale dovrà essere rivolta a non far mancare risorse e liquidità al sistema delle imprese, in particolare su quelle leggi regionali che sono interessate dal trasferimento dei fondi da finanziamenti sulla legge dell'artigianato, del commercio e della cooperazione, a capitale di Finpiemonte.
Questa fase di trasformazione dovrà essere gestita con molta attenzione, affinché il sistema delle imprese che oggi beneficiano delle leggi storiche che il Piemonte mette a disposizione dell'artigianato, del commercio e della cooperazione e del turismo, non vengano prosciugate, ma possano garantire sempre il sostegno che hanno assicurato in questi anni.
Salutiamo con favore il subemendamento presentato dal Vicepresidente Reschigna, perché porta in Consiglio regionale il ruolo di programmazione e di pianificazione di quelle che sono le linee di sviluppo di Finpiemonte ed è un elemento importante sul quale discuteremo nei prossimi mesi.
Concludo rispedendo al mittente quanto sosteneva il Movimento 5 Stelle a proposito della trasparenza dell'operazione: in Commissione bilancio, in presenza dell'Assessore competente e del Presidente di Finpiemonte, abbiamo discusso per una seduta intera sia sul piano industriale di Finpiemonte presentato a Banca d'Italia, sia sulle prospettive e sulla tipologia dell'operazione. Quindi è stato dato ampio spazio alla possibilità, da parte di tutti i Gruppi, di intervenire e di affrontare il tema.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Molto sinteticamente, noi nutriamo le stesse perplessità - per questo motivo abbiamo presentato gli emendamenti - o, meglio, facciamo le stesse considerazioni che ha fatto il Presidente Gallo.
E' necessario garantire continuità nell'erogazione dei finanziamenti delle leggi.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, devo sospendere la seduta? Lo chiedo a voi e ai vostri collaboratori. Vi devo allontanare? Dovete stare zitti, perché questa è una seduta molto importante e stiamo parlando di uno dei temi centrali del bilancio.
Acconsente con me, collega Vignale almeno questa volta?



VIGNALE Gian Luca

Per questa volta! Ma non la voto comunque.



PRESIDENTE

Non mi vota? La convincerò, fino alla fine! Prosegua, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Dicevo che noi facciamo le stesse valutazioni che ha fatto il collega Gallo.
Ci permettiamo di ravvisare che non tutto il mondo imprenditoriale la pensa esattamente con la stessa tranquillità. C'è una lettera pubblica che è arrivata a tutti i colleghi di tutte le sigle del mondo dell'impresa, che in realtà lamentano una preoccupazione. Questa preoccupazione è concreta per un motivo molto semplice: il periodo di transizione. Noi abbiamo una ricapitalizzazione di Finpiemonte con una legge di bilancio che sulle leggi che abbiamo più volte ricordato (leggi 18, 1 e 2 sul turismo, n. 23 sulla cooperazione, n. 1 sull'artigianato e la n. 28 sul commercio) che non sono finanziate.
Pertanto, quando questa sera la maggioranza approverà o il Consiglio regionale approverà il bilancio, approverà un bilancio che vedrà zero euro di finanziamento alle leggi che ricordavamo e vedrà un processo di ricapitalizzazione sul quale anche noi abbiamo fatto valutazioni non contrarie di principio, perché è evidente che avere delle risorse da destinare al mondo dell'impresa è una spetto positivo. Penso che non ci spossiamo permettere di avere uno scalino, cioè di avere un anno in un momento come questo in cui, invece, il mondo dell'impresa non pu beneficiare delle risorse che dovremmo mettere a bilancio, per cui, come diceva correttamente il Consigliere Pichetto, credo che una riflessione vada fatta.
Noi presentiamo un emendamento che indica nei 200 milioni quella che riteniamo, anche guardando il piano annuale che Finpiemonte ha presentato la modifica corretta, però è evidente che se le cose che ci diciamo intendiamo anche declinarle all'interno del bilancio, bisogna che si trovi un punto d'incontro in cui si riesca a garantire una continuità.
Allora, nessuno di noi credo sappia dire con precisione quale sia l'indicazione. Noi partiamo solo da un dato inoppugnabile e non è una valutazione del nostro Gruppo: approvando il documento di bilancio così com'è oggi e con l'articolo 16 così come è oggi, avremo un momento di transizione in cui le leggi che erano finanziate non saranno più finanziate perché sono a zero. Questo è il dato. Da lì, troviamo una soluzione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Vorrei aggiungere alcune riflessioni a quanto già hanno riportato correttamente il mio Capogruppo e il mio collega Vignale. Sono riflessioni che erano già state fatte anche in Commissione, ma che ritengo sia importante anche fare all'interno dell'Aula rispetto a quella che giustamente, a parer mio, se siamo delle persone responsabili, è una constatazione che quest'Aula deve fare. Ovvero, quando l'Assessore De Santis, l'Assessore Reschigna e anche il Presidente di Finpiemonte presentarono, devo dire, pochi dati rispetto a quella che è un'operazione molto delicata e significativa...
Mi permetto di rispondere con una battuta al collega Gallo; a quei tempi non c'erano...



(Commenti del Consigliere Gallo)



PORCHIETTO Claudia

Non c'ero neanche io in quest'Aula, ma avevo una veste diversa, me lo ricordo e ricordo ancora le parole dell'allora Assessore Peveraro, quando si presentò l'epocale scissione tra Finpiemonte sviluppo e Finpiemonte Partecipazioni, che venne anch'essa catalogata come un'operazione epocale.
Stendo un velo pietoso su ciò che è accaduto negli anni successivi e auspico che ciò non avvenga con la Finpiemonte attuale.
Tuttavia, occorre anche distinguere tra gli annunci, che molto spesso facciamo trionfali, e ciò che avviene in seguito.
La preoccupazione, tornando a quello che ci stavamo dicendo, è una preoccupazione che, negli anni, mi sono permessa di calmierare nel momento in cui arrivava da una serie di associazioni, però riguarda dei dati oggettivi. Mi pare che nelle esternazioni fatte dalle varie associazioni datoriali ci siano state comunque delle valutazioni puntuali, che riguardavano delle leggi che in questi anni hanno anche aiutato ad uscire dalla crisi. Ne prendo una tra le tante, la 23 sulla cooperazione. Tra l'altro, siamo state una delle poche Regioni che ha saputo trasformare e regionalizzare la legge Marcora, che ha dato risultati importanti anche nel momento in cui siamo intervenuti sulle cooperative a salvaguardia dei livelli occupazionali.
E' chiaro che oggi c'è una preoccupazione, perché è anche vero che anni fa le associazioni di categoria avevano fatto una scelta di trasformare i contributi a fondo perduto in fondi rotativi, dando comunque l'opportunità di ampliare la platea dei soggetti che avrebbero potuto utilizzare questi fondi. Dire oggi, perché è quello che noi stiamo dicendo, che sappiamo cosa vi togliamo, ma non sappiamo quello che vi lasceremo significa, in un certo ambito, bloccare un percorso di sviluppo di alcune attività.
Mi permetto di rivolgermi a lei, Assessore Reschigna, perché su questo abbiamo già avuto modo di confrontarci, di chiedere ciò che hanno già chiesto i colleghi senza entrare assolutamente in nessuna polemica, perch il percorso che Finpiemonte sta facendo è un percorso importante.
Sottolineo anche un altro fatto: il percorso che sta facendo Finpiemonte la porterà a la assoggetterà a controlli che sono gli stessi controlli che oggi stanno bloccando l'attività di credito delle banche. Si tratta di Basilea 1, 2 e 3. Permettiamoci solo di riflettere sul fatto che più noi rendiamo Finpiemonte simile al sistema bancario attuale, più noi abbiamo il problema di vincoli di controllo e dell'impossibilità di aiutare un tessuto produttivo che oggi, molto spesso, si trova non in linea con quelli che sono i dettami, ad esempio, dei parametri di Basilea 3.
Allora, non vorrei mai ritrovarmi una Finpiemonte che si trovi a non poter aiutare le imprese in funzione di vincoli in cui noi incapperemo da questo punto di vista.
Inoltre, mi permetto di risollecitare una valutazione attenta rispetto alla possibilità e all'opportunità, così come noi prevediamo negli emendamenti, di mantenere sulle leggi oggi attualmente a disposizione attraverso i fondi rotativi del sistema delle piccole e medie imprese, una dotazione che permetta, come già diceva il collega Vignale, di traghettare questo momento.
Credetemi, in un momento in cui con difficoltà il Piemonte, a differenza di altre Regioni, stenta a ripartire e ha la necessità di dotarsi di strumenti snelli e confacenti alle esigenze delle imprese immaginare di svuotare, in alcuni anni, alcune leggi, senza dire come riusciremo a mantenerle, potrebbe essere veramente difficile e non soltanto per il sentore delle associazioni datoriali, ma per il sentore del tessuto delle piccole e medie imprese.



PRESIDENTE

Grazie, collega Porchietto.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Per riassumere quelle sono le nostre principali osservazioni. Da una parte, il merito della questione, e su questo direi che sono stati piuttosto precisi i miei colleghi Campo e Bono. L'altra osservazione ovviamente, è sul metodo, perché poco fa abbiamo sentito dire che è stato presentato un piano industriale.
Sinceramente, fatichiamo a considerare quello che ci è stato esposto in Commissione con delle slide come un piano industriale. Non lo era. Poi ciascuno si tiene la sua idea, come spesso accade.
Sicuramente, era più adatto all'operazione un disegno di legge a parte quindi la presentazione di un disegno di legge specifico discusso nei tempi e nei modi consoni a quel tipo di provvedimento, per un'operazione che, la si condivida o no, è comunque un'operazione importante.
Non c'è stata questa particolare trasparenza. Noi abbiamo appreso della decisione da un comunicato ANSA, sostanzialmente, dopodiché c'è stata quell'informativa in Commissione, dove però non c'era un aspetto deliberativo, perché era una pura informativa con delle slide piuttosto scarne, dobbiamo dire.
E' arrivato questo articolo nel bilancio di previsione - ripeto: collocazione secondo noi non adatta - e ancor più arriva in Aula un emendamento che, se da una parte, come ha sottolineato il collega Campo contiene anche degli spunti interessanti e, forse, parzialmente recepisce dei suggerimenti, comunque apporta delle modifiche ancora sostanziali all'impostazione iniziale.
Proprio per questo, sia per ragioni di merito che per ragioni di metodo, noi chiediamo lo stralcio di quest'articolo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Noi, come Gruppo consiliare del Partito Democratico, abbiamo cercato di lasciare più tempo possibile ai colleghi delle opposizioni, in ragione del contingentamento che è stato deciso ieri. Ciò non toglie in noi, per l'opportunità di intervenire su un tema così importante. Stiamo parlando forse, del punto più innovativo che c'è in questa legge di bilancio, ossia la modifica che viene fatta su uno strumento, Finpiemonte, che è stato pensato a suo tempo come lo strumento per operare a favore dell'economia. E ovviamente la modifica attuale è un modo per aggiornare questo strumento alle nuove realtà di contesto, sia economico sia normativo.
Allora, Finpiemonte rimane un intermediario finanziario, vigilato dalla Banca d'Italia. Le Giunte degli anni passati - lo dico senza polemica avevano deciso il cosiddetto "tiraggio", come l'ha definito prima nel suo bell'intervento il collega Pichetto Fratin, cioè di riportarsi a casa tutti questi fondi. La collega Porchietto dice che questi sono fondi e risparmi delle imprese, che infatti ad un certo punto hanno detto: "Non dateci soldi a fondo perduto: usiamo fondi rotativi".
Negli anni passati, quindi, la Regione decide di portarsi a casa questi fondi che erano delle imprese. Perché? Perché chiaramente c'erano bilanci da sistemare e si decise di creare una posta attiva dell'ordine di mezzo miliardo di euro. Questa cosa fortunatamente oggi, a causa delle circostanze di cui bene ha detto il collega Pichetto, non viene fatta e anzi, viene fatta una cosa opposta. Queste risorse, cioè, vengono destinate al capitale sociale, ossia la forma di uso di risorse proprie tipica delle società per azioni: diventano risorse proprie delle società non più ripartibili ai soci, se non attraverso una riduzione del capitale sociale.
E queste risorse debbono servire a Finpiemonte per fare un mestiere talmente ampio che capisco che alcuni del mondo imprenditoriale possano avere qualche preoccupazione. Noi diciamo che Finpiemonte diventerà un erogatore di contributi alle imprese, di garanzie e di credito, un gestore di fondi europei e un attrattore/gestore di fondi terzi: cinque missioni per uno stesso Ente, quindi una grande sfida che viene attribuita a questo soggetto.
Credo che si debba guardare con estremo favore a quest'operazione perché la Regione ci mette la faccia; non solo ci mette la faccia, ma ci mette anche risorse rispetto al mondo delle imprese, con il quale c'è stato un dialogo che ha riguardato i livelli istituzionali e i Gruppi consiliari non ci siamo sottratti dal dialogare con le rappresentanze datoriali, dal rassicurarle rispetto alle loro preoccupazioni e anche dal registrare le loro inquietudini e dal cercare di intervenire in questo senso per far cogliere gli aspetti positivi.
Riteniamo estremamente opportuno e condivisibile l'emendamento della Giunta regionale, che riporta non ad un Gruppo consiliare ma al Consiglio la responsabilità degli indirizzi e, assolvendo al proprio ruolo, quella di dare indicazioni ogni anno, tramite la Giunta, alle società finanziarie su come si deve intervenire a sostegno del mondo economico. Questo emendamento è un elemento importante che noi abbiamo perorato, che vediamo con grande soddisfazioni e salutiamo con gran favore.
A fianco di questo, abbiamo presentato anche un atto d'indirizzo che illustro adesso, così non ruberò più tempo oltre. Il documento chiede che nel 2016 venga assicurata una copertura finanziaria per almeno 24 milioni di euro per il funzionamento dei fondi rotativi su tutte le leggi che sono state citate prima, ossia le leggi sull'artigianato, sul commercio, sul turismo, sulla cooperazione sociale, sulla cooperazione e sull'imprenditoria femminile e giovanile.
Perché diciamo 24 milioni nell'anno transitorio? Perché ci rendiamo conto che l'anno transitorio, in cui le risorse e i soldi che avevano un certo colore passano ad averne un altro attraverso la loro collocazione in capitale sociale, sia l'anno più difficile. La cifra di 24 milioni corrisponde al tiraggio da questi fondi degli ultimi anni, quindi chiediamo che non venga chiuso questo polmone di risorse che sono arrivate negli ultimi anni alle imprese: soldi che potrebbero anche aumentare se ci fossero maggiori disponibilità. Non credo che questa Giunta regionale sarebbe sorda ad eventuali imprese desiderose di investire. Questa è quindi un'operazione che andrà fatta con flessibilità, ma almeno 24 milioni di euro vanno garantiti.
Chiederemo un regime di adeguati rapporti con il mondo delle imprese e delle associazioni datoriali. Infatti, nel nostro ordine del giorno chiederemo di attivare opportuni strumenti di consultazione delle associazioni datoriali piemontesi per definire gli indirizzi triennali di Finpiemonte e anche di istituire, presso Finpiemonte, un apposito tavolo di monitoraggio e valutazione su tutta l'attività di finanziamento rivolta al sistema delle imprese, al cui interno venga garantita la rappresentanza delle associazioni datoriali del Piemonte.
Capiamo che le modalità e i tempi con cui si è dovuto intervenire non hanno forse reso possibile quel che si sarebbe fatto cinque o dieci anni fa, cioè un percorso lungo e faticoso di collaborazione e discussione. Ci siamo dovuti arrivare di fretta, ma a ragion veduta, perché le norme hanno dei tempi di adempimento tali per cui questa scelta era da fare. Vogliamo garantire a tutto il mondo delle imprese e soprattutto alle associazioni datoriali che quest'operazione viene fatta oggi dal Consiglio regionale avendo a cuore un bene comune che è il destino della nostra economia e il supporto alle nostre imprese. Ci consideriamo sulla stessa barca e gli strumenti che oggi sono stati presentati alla Giunta regionale e che verranno votati come emendamenti e gli indirizzi che oggi contiamo di veder approvati da questo Consiglio regionale vanno in questa direzione.
Siamo disponibilissimi, cammin facendo, a tornare a soffermarci su questo punto e, se del caso, anche ad intervenire di nuovo con atti normativi. Sappiamo che abbiamo una grande sfida, di fronte alla quale nessuno di noi ha un approccio dogmatico. Stiamo a vedere e consultiamoci: si tratta di una sfida comune perché questa società è patrimonio non di una maggioranza e non di una Giunta, ma di una comunità ed è stata costituita come ricordava l'ex Assessore Porchietto - con risorse che arrivano anche dal mondo delle imprese. Sarà cura di tutti noi dare indirizzi adeguati vigilare in modo doveroso e, se del caso, tornare a metterci mano.
L'approccio con cui si sta andando avanti, però, è un approccio che va nella giusta direzione e che noi sottolineiamo e apprezziamo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gariglio.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Intervengo molto velocemente, anche perché credo che il tema sarà ripreso dal Presidente nel suo intervento finale di questa discussione solo per dire tre cose.
La prima: le preoccupazioni, le cautele e le attenzioni che sono state espresse nel dibattito odierno sono le preoccupazioni, le cautele e le prudenze che userà la Giunta regionale in tutto il percorso. Noi abbiamo la consapevolezza che con l'atto di oggi incominciamo un percorso. Se posso dire, questo è un atto che sta dentro la legge di bilancio perché definisce l'utilizzo di risorse e solo la legge di bilancio è in grado di poter fare un'operazione di questo genere. Questa, quindi, è la ragione per cui questo provvedimento è collocato all'interno di questo contesto.
Le esigenze che sono state prospettate non sono quelle di una delega a trattare che il Consiglio opera nei confronti della Giunta. L'emendamento che abbiamo presentato ha proprio il significato di restituire questo ruolo e questa funzione fondamentale al Consiglio regionale, che è anche di vigilanza, su tutta l'operazione. La gestione della fase transitoria sarà operata con grande cautela e grande prudenza, in modo tale che su quei temi che sono stati anche rappresentati nei vostri interventi non ci possa essere nessuno che possa lamentare il fatto di incappare in una fase e in un periodo di vuoto, di nessun governo, di nessuna disponibilità, è quello che ispira questo tipo di provvedimento.
L'obiettivo è di avere uno strumento più adeguato ai tempi e che funzioni più semplicemente rispetto al passato. Per questo c'è ancora molto da lavorare, ma di questo, nelle Commissioni e negli atti che arriveranno in Consiglio regionale ci sarà molto spazio e molta possibilità di confronto reciproco.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 128), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 221), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 16, così come modificato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 Indìco la votazione palese sull'articolo 17.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 bis Emendamento rubricato n. 37) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: Dopo l'articolo. è aggiunto il seguente nuovo articolo: "art. 17 bis (Trasferimenti aggiuntivi all'Ente di gestione dei Sacri Monti per il sostegno del Sacro Monte di Oropa) 1. La Giunta regionale è autorizzata a destinare sul cap. 169972, di cui alla Missione 9, programma 5 del bilancio regionale, risorse finanziarie per un ammontare di euro 150.000,00 finalizzate alla copertura degli oneri per la gestione corrente del Sacro Monte di Oropa, a fronte di specifica autonoma rendicontazione".
La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

E' l'articolo che prevede l'istituzione di un contributo pari a 150 mila euro l'anno sul Sacro Monte di Oropa.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Le faccio laicamente una dichiarazione, nel senso che sono favorevole ma, in realtà, su tutto questo, la Giunta precedente - non fatemi rinvangare il passato - aveva previsto uno stanziamento di 250 mila euro.
Si vede e si manifesta la vostra minore attenzione verso il Sacro Monte di Oropa.
Al di là di questa considerazione, vorrei ricordare che non è una questione di Sacro Monte, ma di parco - anche se l'Assessore ai Parchi è occupato da altro - ed è l'unico parco regionale che non ha un meccanismo chiaro e un contribuito certo dalla Regione.
E' questa la questione, non di Sacro Monte.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Presidente - mi rivolgo al Presidente Chiamparino, perché, volente o nolente, magari per noi un po' più nolente, è il nostro Presidente - e Vicepresidente, ci spiegate la ratio di quest'emendamento? Siamo un po' limitati di vedute e non lo comprendiamo.
Siamo favorevoli - lo diciamo perché altrimenti fra cinque minuti esce un comunicato che interpretata il nostro pensiero - però non capiamo perch si debba fare un articolo aggiuntivo, rispetto ad un emendamento in tabella ad uno dei capitoli, ad esempio, Programma 0901 riguardante la cultura, o lo 07 sul turismo.
Abbiamo presentato tanti emendamenti con richieste di aggiunta al sistema della cultura e del turismo, quindi non capiamo perché la Giunta deve presentare un emendamento, con tanto di testo, che ce ne ricorda molti altri specifici presentati in bilancio.
Noi, quindi, saremo a chiedere di non fare questi emendamenti, che sembra quasi che debbano mostrarsi all'interno del testo, un testo molto tecnico, del bilancio di previsione, in cui ci sono fondi speciali, fondi di riserva e poi ce n'è uno su Oropa.
Francamente si poteva inserire nel tabellare e fare il classico ordine del giorno o quant'altro.
Noi non comprendiamo più che piega sta prendendo questo bilancio, o che ha preso, dato che ormai siamo quasi alla fine.
Se il modo di lavorare è quello di trovarci emendamenti fatti in questo modo all'ultimo momento in Aula, l'attività emendativa sul bilancio di assestamento non sarà dimezzata, ma doppiata.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Semplicemente. La ratio di questa norma è la stessa di uno degli articoli votati prima, sul servizio NS-Comunica. Da anni c'era un contributo a favore di Oropa. Non era previsto da nessuna legge regionale.
Da anni, la Regione Piemonte svolge un servizio assolutamente importante, che è quella di Comunica, nei confronti della popolazione sordomuta con un impegno economico senza che ci fosse una norma.
L'Ufficio legislativo della Giunta ha chiesto, nel momento in cui abbiamo ribadito la necessità di continuare su questi interventi, che ci fosse una norma di appoggio.
Semplicemente questo.



(Commenti del Consigliere Bono)



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Io non l'ho scoperto.
BONO Davide (fuori microfono) Non prendiamoci in giro!



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Io non prendo in giro nessuno. Sono stato oggetto di una domanda ed ho risposto. Ciascuno è libero di fare le sue valutazioni.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Reschigna.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 17 bis.
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) ARTICOLO 17 ter Emendamento rubricato n. 38) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: (ART. 17 ter) Anticipazioni a SCR-Piemonte delle spese per la realizzazione dell'interconnessione della linea ferroviaria Torino-Ceres con il passante ferroviario a stazione Rebaudengo 1. Per consentire la realizzazione dell'interconnessione della linea ferroviaria Torino-Ceres con il passante ferroviario a stazione Rebaudengo per la quale SCR-Piemonte opera come mandatario senza rappresentanza, la Regione Piemonte eroga un'anticipazione di importo idoneo a consentire a SCR la gestione di cassa in rapporto alla previsione di spesa annua comunicata dalla stessa entro il mese di giugno dell'anno finanziario precedente.
2. SCR-Piemonte Spa provvederà a rimborsare tali risorse finanziarie ricevute a titolo di anticipazione, alla fine di ciascun esercizio finanziario.
3. Per le finalità di cui ai commi 1 e 2 sono istituiti i capitoli di entrata (Titolo III "Entrate extratributarie", Tipologia 500 "Rimborsi e altre entrate in conto capitale", Categoria 4050300) denominato "Restituzione da parte di SCR-Piemonte dell'anticipazione per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Ceres con il passante ferroviario a stazione Rebaudengo"; e di spesa (Missione 10; Programma 0,5 Macro aggregato 203) denominato "Anticipazione a SCR-Piemonte per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Ceres con il passante ferroviario a stazione Rebaudengo" con la dotazione finanziaria di Euro 15.000.000,00 per l'esercizio finanziario 2016.
La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

E' un emendamento che autorizza un'anticipazione di cassa sul bilancio 2016 per 15 milioni di euro, a favore di SCR. Anticipazione che dovrà essere restituita in relazione alla realizzazione della linea ferroviaria Torino-Ceres, con il passante ferroviario a stazione Rebaudengo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Mentre in precedenza abbiamo contestato la metodologia, sul passante ferroviario Torino-Ceres contestiamo, ovviamente, anche il contenuto.
Francamente, questo stanziamento ci sembra un po' prematuro: siamo al 31 marzo, ci avete detto che non ci sono i fondi neanche per discutere gli emendamenti presentati dai Consiglieri della Regione Piemonte, però trovate 15 milioni di cassa sul progetto di un'infrastruttura inutile, che la Regione Piemonte e il Comune di Torino stanno portando avanti da anni quando le priorità delle infrastrutture della Città di Torino e del Piemonte sono ben altre.
Le conoscete anche voi, anche se per il passante ferroviario state cercando di correre a più non posso per finire i lavori sul corso Principe Oddone, ma - in ogni caso - non ce la farete prima delle elezioni! State cercando di posticipare le elezioni, probabilmente farete in modo che si voti a Ferragosto. Purtroppo, la finestra scade il 15 giugno: magari si farà un decreto per spostare la finestra ad agosto! Ad agosto è bello perché fa caldo ed è bello andare a votare! L'opera, però, non è ancora iniziata e non si sa quando inizierà. Tra l'altro, siamo in una situazione complicata (così come per le nomine della Fondazione San Paolo): tra due mesi ci saranno le elezioni e non sappiamo chi vincerà le elezioni del Comune di Torino. Probabilmente, voi avete delle certezze in più rispetto a noi; noi forse abbiamo dei dubbi in più qualcuno ha delle speranze, ma una nuova Amministrazione potrebbe dare altre priorità alla città.
Pertanto, visto che l'assestamento del bilancio è stato rinviato e il Vicepresidente ci ha garantito che sarà approvato entro il 31 luglio (magari con il contingentamento), quest'emendamento si può rinviare tranquillamente al 31 giugno.
Si tratta di fondi FSC: sono sei mesi che chiediamo la riprogrammazione del vecchio programma FSC per capire come e dove è stato ridotto. Non abbiamo ancora avuto risposte, ma ci presentate un emendamento - così all'ultimo minuto - sulla cassa.
Francamente, questa è una vera e propria marchetta, Vicepresidente! Questa è una vera e propria marchetta fatta dal PD di Torino, quindi lei magari non ha neanche responsabilità. Credo glielo abbia chiesto più che altro il Presidente Chiamparino, come ex Sindaco della Città di Torino, e lei - giustamente - abbia detto: "Va beh, facciamolo".
Non si tratta di uno stanziamento: questo è cassa, non è un nuovo stanziamento, quindi è come un ordine del giorno. Allora, fatevi un ordine del giorno e votatevelo, perché noi non ne discuteremo, ma questa - e ho finito, Presidente - è una vera e propria marchetta del PD di Torino! Non si presti almeno alle marchette del PD di Torino! Farà quelle di Verbania, non so.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 17 ter.
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) ARTICOLO 17 quater Emendamento rubricato n. 39) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: Art. 17 quater "Risorse legge 365/2000 conferite ai Confidi" Al fine di favorire il rilascio di un volume significativo di garanzie a favore del sistema delle PMI, ed in particolare di quelle danneggiate dagli eventi calamitosi di cui alla LR 18/2015, le risorse residue derivanti dalla Legge 365/2000 e conferite ad Eurofidi e Unionfidi ai sensi della Direttiva del Dipartimento della protezione civile 30 gennaio 2001, sono mantenute in capo ad Eurofidi ed Unionfidi per consentire di offrire garanzie congrue alle necessità delle PMI piemontesi, derivanti da danni o fattori di rischio legati ad eventi calamitosi.
La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Su questo tema si raccoglie una forte sollecitazione che, a più riprese, ha espresso il Consiglio regionale nel tenere in vita fondi di garanzia e fidi, nei confronti delle imprese danneggiate.
Con questa norma, Eurofidi e Unionfidi, nel corso degli anni addietro avevano ottenuto dei fondi arrivati alla Regione Piemonte dalla Protezione Civile, da destinare alle piccole e medie imprese danneggiate.
Esistono ancora dei fondi disponibili presso Eurofidi e Unionfidi: con questa norma, semplicemente, diciamo: "Teneteli, ma sono finalizzati allo stesso scopo e non possono essere usati diversamente".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Berutti.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Molto rapidamente. Naturalmente, accolgo con piacere quest'emendamento perché - a più riprese - ho sollecitato che si iniziasse a finanziare la legge 18, che nasceva da una mia proposta, ma poi c'era stata tutta una convergenza di tutte le forze politiche e - come tale - credo che questo sia un passo importante, in funzione di un orientamento e di un'attenzione verso le imprese alluvionate.
E' vero, sono fondi rotativi, ma almeno si è partiti verso un qualcosa di tangibile ed importante.



PRESIDENTE

Grazie, collega Berutti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 17 quater.
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) ARTICOLO 18 Indìco la votazione palese sull'articolo 18.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 Indìco la votazione palese sull'articolo 19.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 Indìco la votazione palese sull'articolo 20.
Il Consiglio approva.
Comunico per il verbale che il Consigliere Berutti ha espresso voto contrario.
ARTICOLO 20 bis Emendamento rubricato n. 43 bis) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: . L'articolo 9 della l.r. 1/2014 è così sostituito: "1. Nell'ambito del Programma di sviluppo rurale (PSR) FEASR per il cofinanziamento della quota regionale è autorizzata, per il periodo di programmazione 2014-2020, la spesa complessiva di euro 186.518.780,15 da ripartirsi negli esercizi finanziari dal 2015 al 2021.
2. È adottato il riparto per annualità delle risorse finanziarie relative al PSR-FEASR 2014-2020 come da allegato B della presente legge.
3. La quota di compartecipazione a carico della Regione, di cui all'allegato B del comma 2, è iscritta nel capitolo di spesa da istituire nella Missione 16 Programma 01 denominato "Somme da versare all'organismo pagatore a titolo di quota di cofinanziamento regionale del programma di sviluppo rurale 2014-2020 (regolamento UE n. 1305/2013)".
Lo stanziamento di spesa, in termini di competenza, relativo al bilancio per gli anni 2016-2018 è pari ad euro 26.000.000,00 per l'esercizio 2016 euro 26.000,000,00 per l'esercizio 2017 ed euro 26.000.000,00 per l'esercizio 2018.
4. Alla copertura della quota di compartecipazione regionale di cui al comma 3 si provvede per l'anno finanziario 2016 con le risorse di cui al Titolo 1 Tipologia 101 del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2016 e per gli anni successivi, fino al 2021, vincolando una quota equivalente delle entrate derivanti dal gettito IRPEF.
5. E' adottato il piano finanziario indicativo degli interventi a titolarità regionale previsti nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Piemonte, di cui alla decisione della Commissione Europea n.
C2015) 7456 del 28/10/2015, come indicato dall'allegato c) della presente legge".
La parola all'Assessore Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

E' quello che definisce, nell'ambito del programma di sviluppo rurale la parte relativa alla spalmatura 2016-2020 legata all'intervento forestale con l'importo complessivo di 16 milioni 800 mila euro, che viene attribuito per due milioni 900 mila euro al 2016 e per 3.575.000 euro per il 2017 e così via, fino al 2020.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43 bis).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 20 bis, così come emendato.
Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) ARTICOLO 21 Indìco la votazione palese sull'articolo 21.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 Emendamento rubricato n. 47) presentato dai Consiglieri Bertola, Bono Mighetti, Andrissi, Campo, Mighetti, Batzella, Valetti, Frediani: L'articolo 22, comma 1, lett. a) e lett. c) ,(Abrogazione disposizioni regionali), è abrogato.
.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Faccio notare che anche se abbiamo finito il tempo, abbiamo detto che saremmo arrivati fino alle 18.15.
In ogni caso, intervengo per dire che ritiro l'emendamento n. 47), a fronte della comunicata approvazione di un atto d'indirizzo collegato che riguarda proprio l'IPLA.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Indìco la votazione palese sull'articolo 22.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 23 Indìco la votazione palese sull'articolo 23.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 222) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna: L'articolo 2 è sostituito dal presente articolo: Art. 2. (Previsioni) Per l'esercizio finanziario 2016, in base al principio contabile generale e applicato della competenza finanziaria di cui rispettivamente agli allegati 1 e 4/2 del d.lgs. 118/2011, come integrato e corretto dal d.lgs. 126/2014 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 19.710.863.899,60 e di cassa per euro 18.419.394.140,83 e spese in termini di competenza per euro 19.710.863.899,60 ed in termini di cassa per euro 18.419.394.140,83 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.
Per l'esercizio finanziario 2017 in base al principio contabile generale e applicato della competenza finanziaria di cui rispettivamente agli allegati 1 e 4/2 del d.lgs. 118/2011, come integrato e corretto dal d.lgs. 126/2014 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 18.574.768.496,13 e spese in termini di competenza per euro 18.574.768.496,13 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.
Per l'esercizio finanziario 2018 in base al principio contabile generale e applicato della competenza finanziaria di cui rispettivamente agli allegati 1 e 4/2 d.lgs. 118/2011, come integrato e corretto dal d.lgs. 126/2014 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 18.086.523.300,36 e spese in termini di competenza per euro 18.086.523.300,36 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.
All'articolo 2, vi è l'emendamento rubricato n. 222) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna, che aggiorna i totali dell'articolo 2 e prende atto delle modifiche alle tabelle.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 222).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Comunico che ci sarà una modifica di coordinamento a seguito dell'approvazione dell'articolo 2: all'articolo 9, primo comma, dopo la frase "con uno stanziamento pari a euro., la cifra 1.396.495.944,78 è sostituita dalla cifra 2.694.749.652,97".
Prima di passare alla votazione finale, passiamo agli atti d'indirizzo e alle dichiarazioni di voto.



PICHETTO FRATIN Gilberto (fuori microfono)

Chiedo di avere almeno una copia cartacea per Gruppo degli ordini del giorno.



PRESIDENTE

D'accordo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Presidente, alla luce della discussione di questi due giorni, vorremmo comunicare all'Aula una nostra posizione rispetto agli ordini del giorno.
Presidente, le dico quali sono gli ordini del giorno che ritiriamo alla luce di un ragionamento e di un metodo che applicheremmo per noi e anche rispetto agli ordini del giorno depositati dagli altri Gruppi.
Il metodo è il seguente: laddove noi impegniamo la Giunta sul PAR-FSC ritiriamo quegli ordini del giorno, chiedendo a lei e alla Giunta un impegno a convocare prossimamente un Consiglio regionale su quest'argomento, per poter approfondire, nello specifico, la questione PAR FSC.
Questa è la nostra posizione per quanto riguarda gli ordini del giorno presentati con lo stesso impegno dagli altri Gruppi consiliari.
Dopodiché, ritireremo alcuni ordini del giorno; dato che rimarranno 14 dei 33 ordini del giorno presentati, è più semplice dirle quali rimarranno per il voto in Aula.
Ritireremo almeno per questo Consiglio, ma chiederemo l'inserimento all'o.d.g. della prossima seduta, di alcuni ordini del giorno specifici che interessano particolari parchi, piuttosto che edifici.
Faccio un esempio: l'ordine del giorno n. 698 sul Parco Burcina, piuttosto che l'ordine del giorno n. 686 sul Teatro comunale di Alessandria.
Infine, ritireremo, ma chiederemo l'inserimento in un prossimo Consiglio regionale, gli ordini del giorno più generalisti, meno collegabili al documento finanziario e di programmazione che approveremo oggi. E avremo medesimo atteggiamento anche per gli ordini del giorno depositati dagli altri Gruppi.
Pertanto, rimangono i seguenti atti d'indirizzo: Ordine del giorno n. 697 "Individuare, in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse per consentire un'adeguata produzione della neve artificiale e potenziare le innovazioni ambientali, di compensazione, risparmio energetico e misurazione del consumo idrico" presentato dai Consiglieri Rostagno Accossato, Allemano, Appiano, Barazzotto, Baricco, Caputo, Conticelli Corgnati, Ferrentino, Gallo, Molinari, Ottria, Ravetti, Rossi, Valle Ordine del giorno n. 696 "Istituire un Fondo regionale finalizzato a prestare garanzie fideiussorie a favore delle associazioni sportive piemontesi per gli interventi di manutenzione degli impianti" presentato dai Consiglieri Valle, Accossato, Allemano, Appiano Barazzotto, Baricco, Caputo, Conticelli, Corgnati, Ferrentino, Gallo Molinari, Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno Ordine del giorno n. 691 "Individuare, in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse finalizzate a finanziare il capitolo n. 236785 consentendo l'erogazione dei contributi ai Comuni per interventi tesi all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati" presentato dai Consiglieri Ferrentino, Accossato, Allemano, Appiano, Baricco Barazzotto, Caputo, Conticelli, Gallo, Molinari, Ottria, Ravetti Rossi, Rostagno, Valle Ordine del giorno n. 687 "Stanziamento in sede di Assestamento al Bilancio di previsione di 13.000.000 di euro a beneficio dei capitoli riguardanti gli assegni di studio per trasporto, libri e ampliamento POF e per iscrizione e frequenza, in modo da consentire la pubblicazione entro l'autunno del 2016 del bando relativo al 2016 2017" presentato dai Consiglieri Valle, Accossato, Allemano, Appiano Barazzotto, Baricco, Caputo, Conticelli, Corgnati, Ferrentino, Gallo Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno Ordine del giorno n. 694 "Assegnazione delle risorse regionali destinate agli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali" presentato dai Consiglieri Appiano, Accossato, Allemano, Baricco Barazzotto, Caputo, Conticelli, Corgnati, Ferrentino, Gallo, Molinari Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno, Valle Ordine del giorno n. 693 "Individuare, in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse per consentire il proseguimento di interventi regionali a favore degli immigrati extra-comunitari residenti in Piemonte (L.R. n. 64/1989)" presentato dai Consiglieri Gallo, Accossato, Allemano, Appiano, Baricco, Caputo Conticelli, Corgnati, Ferrentino, Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno Valle Ordine del giorno n. 727 "Destinazione dell'ecotassa al sostegno degli obiettivi del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani 2015 2020" presentato dai Consiglieri Gariglio, Allemano, Appiano Barazzotto, Caputo, Conticelli, Ferrentino, Gallo, Ottria, Ravetti Rossi, Rostagno, Valle Ordine del giorno n. 725 "Definizione dell'operatività della nuova Finpiemonte S.p.A." presentato dai Consiglieri Gariglio, Appiano Barazzotto, Caputo, Gallo, Rossi, Rostagno, Ottria, Ravetti Accossato, Valle, Conticelli, Ferrentino Ordine del giorno n. 729 "Individuare, in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, adeguate risorse a sostegno degli Ecomusei piemontesi" presentato dai Consiglieri Caputo Accossato, Allemano, Appiano, Baricco, Corgnati, Ferrentino, Gariglio Ottria, Ravetti, Rostagno Ordine del giorno n. 731 "Individuare, in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse idonee per consentire l'agevolazione per i servizi di scuolabus e spazzaneve soprattutto nelle aree marginali del Piemonte" presentato dai Consiglieri Ottria, Allemano, Appiano, Barazzotto, Caputo, Conticelli Corgnati, Ferrentino, Gallo, Gariglio, Ravetti, Rossi, Rostagno, Valle Ordine del giorno n. 732 "Garantire che le risorse allocate, allo stato attuale, nel Titolo 2 - Codice 0404 - Missione "Istruzione e diritto allo studio"- Programma "Istruzione universitaria" siano interamente destinate a EDISU-Piemonte per la realizzazione e il completamento degli investimenti in edilizia universitaria programmati e, in parte, già avviati" presentato dai Consiglieri Appiano Allemano, Barazzotto, Caputo, Conticelli, Corgnati, Ferrentino, Gallo Gariglio, Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno, Valle Ordine del giorno n. 733 "Risorse a sostegno della morosità incolpevole" presentato dai Consiglieri Conticelli, Appiano Barazzotto, Caputo, Corgnati, Ferrentino, Ottria, Ravetti, Rostagno Valle Ordine del giorno n. 734 "Finanziamento della legge regionale n.
14/2007" presentato dai Consiglieri Rossi, Gariglio, Ravetti Rostagno, Valle.
Ordine del giorno n. 736 "Prevedere in Assestamento al Bilancio 2016 2018 risorse nell'ambito della l.r. n. 4/2016 per il recupero di Cascina Graziella" presentato dai Consiglieri Motta, Accossato Allemano, Appiano, Barazzotto, Baricco, Chiapello, Conticelli Ferrentino, Ravetti, Rossi, Rostagno, Valle



PRESIDENTE

Altri Gruppi ritirano degli atti d'indirizzo? Restano confermati tutti gli altri atti d'indirizzo.



RAVETTI Domenico

Quelli che le ho appena elencato - se vuole, le porto l'elenco direttamente - sono gli ordini del giorno che vorremmo votare oggi, gli altri non li ritiriamo, ma vorremmo che non fossero votati collegati al bilancio, ma nelle prossime sedute.



PRESIDENTE

Verranno, dunque, calendarizzati nella prossima seduta.
Procediamo con la votazione degli atti d'indirizzo, iniziando dall'ordine del giorno n. 682.



(Il Consigliere Vignale chiede di intervenire)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Cercando di stringere al massimo, dopodiché abbiamo calendarizzato una seduta con 200 minuti per la maggioranza, per cui potremmo usare parte di quel tempo.
Detto ciò, vorrei solo capire l'intenzione della Giunta, e lo dico anche al Presidente del Consiglio, al Presidente della Giunta in particolar modo, con la massima pacatezza possibile. Noi abbiamo trascorso due giorni di discussione di bilancio oggettivamente anomala, nel senso che se si prendono, come correttamente il Vicepresidente ci ha dato, i singoli capitoli che compongono l'emendamento n. 40) (a leggerlo così com'è stato presentato, è un emendamento che si presta ad una lettura magari anche, tra virgolette, "gradevole"), ci si rende conto che non sono altro che le esigenze, per dirlo in termini positivi, o marchette, per dirlo in termini gergali, del Gruppo del Partito Democratico. A quello, adesso, assommiamo gli ordini del giorno, per cui tutto ciò che l'emendamento 40) non ha contenuto, rispetto a quelle che erano le esigenze di un singolo Gruppo consiliare, lo inseriamo all'interno degli ordini del giorno.
Noi vorremmo capire qual è l'atteggiamento della Giunta rispetto agli ordini del giorno presentati dalla maggioranza e a quelli presentati dall'opposizione. Qui i tempi sono contingentati, però c'è un limite a tutto, nel senso che, altrimenti, le prossime discussioni (e inevitabilmente, poi, accade così) ve le fate con il vostro Gruppo consiliare, ma garantite che il vostro Gruppo consiliare vi consenta anche che le discussioni delle leggi durino poco, quindi dovranno fare un'opera di convincimento per fare in modo che voi possiate operare nei tempi che voi pretendete, perché, se penso alla calendarizzazione di alcune Commissioni, abbiamo la calendarizzazione della legislatura sull'attività legislativa che si deve fare.
Guardo l'Assessore Parigi: a fine del 2017 uscirà dalla Commissione la legge sull'ATL. Cioè, se queste sono le modalità con cui ci si comporta all'interno dell'Aula, l'opposizione non può fare altro che reagire con l'unico strumento a disposizione: impedire che leggi che ritiene negative per i piemontesi possano anche solo uscire dalla Commissione. Dico questo perché l'ho detto molte altre volte: anche con l'interpretazione più stringente del bilancio, votate otto-nove leggi l'anno, allora su queste otto-nove leggi ci ritroveremo. Per esempio, adesso noi non ne abbiamo parlato con il Gruppo, ma, quale prima reazione, la proposta formulata dal collega Allemano circa la legislativa salta, cioè ne parleremo con tutto il tempo a disposizione in Aula.
Esiste un problema? Esiste un problema di cui la maggioranza deve farsi carico, e non soltanto delle marchette.
Se la maggioranza mette davanti le marchette, ha problemi maggiori come la legge che lei ha presentato; discutete delle marchette, con tutto ciò che ne consegue.



PRESIDENTE

Grazie.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.04, riprende alle ore 17.13)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Se l'Assessore Reschigna riesce a dare un minimo di orientamento sugli atti d'indirizzo da parte della Giunta, farebbe cosa gradita anche all'Aula.
La parola all'Assessore Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Grazie.
Cerco di svolgere velocemente una precisazione che riguardi tutti gli ordini del giorno su cui mi esprimerò come Giunta, sia che siano stati presentati dalla maggioranza sia che siano stati presentati dall'opposizione; laddove si dice "impegna la Giunta regionale in sede di assestamento", per tutti vale la parola "a valutare" in sede di assestamento, per tutti gli ordini del giorno, altrimenti non ci capiamo.
Detto questo, relativamente all'ordine del giorno n. 711, presentato dalla Consigliera Batzella, inerente a "Implementazione Fondi Centri Antiviolenza", fatte salve le supreme valutazioni del Consiglio regionale esprimo il parere negativo della Giunta.
Sull'ordine del giorno n. 710, presentato dalla Consigliera Batzella inerente a "Regione Piemonte e genitori separati" - con l'avvertenza a valutare - esprimo parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 708, presentato dalla Consigliera Batzella inerente a "Formazione specifica per i professionisti al fine di prevenire una mancata diagnosi dei disturbi dello spettro autistico", esprimo parere negativo.
Sull'ordine del giorno n. 709, presentato dalla Consigliera Batzella inerente a "Incremento di risorse per prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare", esprimo parere negativo.
Sull'ordine del giorno n. 707, presentato dal primo firmatario Consigliere Andrissi, inerente a "Introduzione disciplinare agricoltura Biologica in Regione Piemonte come vademecum 'bio'" - anche qui, a valutare sull'introduzione disciplinare agricoltura biologica in Piemonte - esprimo parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 706, presentato dalla prima firmataria Consigliera Frediani, inerente a "Odg collegato al bilancio di previsione 2016-2018. Individuare risorse specifiche nell'ambito della nuova programmazione dei fondi PAR-FSC per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza, recupero e restauro del Teatro Civico di Susa (TO)" perché collegato ad una proposta del PAR-FSC.
Apro e chiudo la parentesi: la Giunta è disponibile a partecipare - sia bene chiaro, è nostro dovere - a un Consiglio regionale sulle linee d'indirizzo della nuova programmazione nazionale FSC, dentro la quale avremo modo di valutare anche molti dei problemi che sono stati posti.
Quindi, sull'ordine del giorno n. 706 esprimo parere contrario.
Anche sull'ordine del giorno n. il 705, presentato dal primo firmatario Consigliere Mighetti, inerente a "disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016-2018', Adeguamento strumenti urbanistici con particolare attenzione alle prescrizioni del PTA (Piano di Tutela delle Acque)" -anche qui, a valutare - esprimo parere favorevole.
Sull' ordine del giorno n. 713, avente per oggetto "disegno di legge n. 190 Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, nuovi indirizzi per l'IPLA e gli addetti alle sistemazioni idraulico-forestali della Regione", primo firmatario il Consigliere Bertola, con la richiesta che il termine di "30 giorni" perché l'Assessore presenti in Commissione consiliare competente la proposta sia corretto in "60 giorni", parere favorevole.
Sull'ordine del giorno 712, avente per oggetto "Incrementare le risorse per la psichiatria adolescenziale", prima firmatario la Consigliera Batzella parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 714, avente per oggetto "Destinazione delle risorse statali destinate al Servizio Idrico Integrato", primo firmatario Consigliere Andrissi, parere favorevole con la correzione "a valutare".
Sull'ordine del giorno 715, avente per oggetto "Estensione della fascia di età tra i requisiti di accesso ai cantieri di lavoro della Città di Torino", primo firmatario Consigliere Bono, parere contrario.
Sull'ordine del giorno 716, avente per oggetto "Estensione dell'indennità di partecipazione a tutti i progetti formativi, appartenenti all'asse inclusione sociale del POR-FSE 2014-2020, indirizzate alle persone disoccupate", prima firmataria Consigliera Frediani, parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 717, avente per oggetto "Interventi a favore delle scuole e studenti in aree territorialmente disagiate", prima firmataria Consigliera Frediani, parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 718, avente per oggetto "Fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro", prima firmataria Consigliera Frediani, con la correzione "a valutare" e con la cancellazione dello stanziamento che verrà valutato in sede di assestamento di bilancio, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 719, avente per oggetto "Istituzione di un fondo regionale di sostegno al pagamento delle rate del mutuo sulla prima casa per i nuclei familiari in cui un intestatario abbia per il lavoro", prima firmataria Consigliera Frediani, parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 720, avente per oggetto "Copertura per agevolazioni tariffarie del trasporto pubblico a favore degli studenti" prima firmataria Consigliera Frediani, parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 721, avente per oggetto "Previsioni di fondi per il monitoraggio e l'informazione dei servizi di trasporto pubblico ferroviario", primo firmatario Consigliere Valetti, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 722, avente per oggetto "Previsione di fondi per estensione abbonamento disoccupati per il servizio di trasporto pubblico" primo firmatario Consigliere Valetti, parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 723, primo firmatario Consigliere Campo, parere contrario.
Per l'ordine del giorno del Consigliere Marrone avente per oggetto "Salvaguardia del COQ di Omegna dalla riorganizzazione ASL", chiederemmo che venga calendarizzato in una prossima seduta del Consiglio regionale, ma l'Assessore si dice già sin d'ora disponibile, perché non ha nessuna attinenza con la legge di bilancio.
Sull'ordine del giorno n. 687, avente per oggetto "Stanziamento in sede di assestamento al bilancio di previsione di 13.000.000 euro a beneficio dei capitoli riguardanti gli assegni di studio per trasporto, libri e ampliamento POF e per iscrizione e frequenza, in modo da consentire la pubblicazione entro l'autunno del 2016 del bando relativo al 2016-2017" primo firmatario Consigliere Valle, parere favorevole, sempre con la correzione "a valutare".
Sull'ordine del giorno n. 691, avente per oggetto "Individuare, nell'ambito della programmazione dei fondi PAR, FSC, risorse finalizzate a finanziare gli interventi di bonifica e smaltimento dell'amianto", primo firmatario Consigliere Ferrentino, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 693, avente per oggetto "Individuare, in sede di assestamento di bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse per consentire il proseguimento di interventi regionali a favore degli immigrati extracomunitari residenti in Piemonte", primo firmatario Consigliere Gallo, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 694, avente per oggetto "Assegnazione delle risorse regionali destinate agli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali", primo firmatario Consigliere Appiano, parere favorevole.
L'ordine del giorno n. 695 è stralciato.
Sull'ordine del giorno n. 696, avente per oggetto "Istituire un fondo regionale finalizzato a prestare garanzie fideiussorie a favore delle associazioni sportive piemontesi per gli interventi di manutenzione degli impianti", primo firmatario Consigliere Valle, parere favorevole con la correzione "a valutare".
Sull'ordine del giorno n. 697, avente per oggetto "Individuare, in sede di assestamento al bilancio di previsione finanziario 2016-2017, risorse per consentire un'adeguata produzione della neve artificiale e potenziare le innovazioni ambientali, di compensazione, risparmio energetico e misurazione del consumo idrico", primo firmatario Consigliere Rostagno parere favorevole con la correzione "a valutare".
Sull'ordine del giorno avente per oggetto "Definizione dell'operatività della nuova Finpiemonte", primo firmatario Consigliere Gariglio, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno avente per oggetto "Definizione dell'ecotassa al sostegno degli obiettivi del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani 205-2020", primo firmatario Consigliere Ferrentino, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno avente per oggetto "Individuare, in sede di assestamento al bilancio di previsione finanziario 2016-2018, adeguate risorse al sostegno degli ecomusei piemontesi", prima firmataria Consigliera Caputo, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno avente per oggetto "Individuare, in sede di assestamento al bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse idonee per consentire l'agevolazione per i servizi di scuolabus e spazzaneve, soprattutto nelle aree marginali del Piemonte", parere favorevole.
Sull'ordine del giorno avente per oggetto "Garantire che le risorse allocate, allo stato attuale, nel Titolo 2, codice 0404, Missione istruzione e diritto allo studio - programma istruzione universitaria siano interamente destinate ad EDISU Piemonte per la realizzazione e il completamento degli investimenti in edilizia universitaria programmati e in parte, già avviati", primo firmatario Consigliere Appiano, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno avente per oggetto "Risorse a sostegno della morosità incolpevole", primo firmatario Consigliera Conticelli, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno avente per oggetto "Finanziamento della legge regionale n. 14/2007", primo firmatario Consigliere Rossi, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno avente per oggetto " Prevedere in assestamento al bilancio 2016-2017 risorse nell'ambito della l.r. n. 4/2016 per il recupero di Cascina Graziella", primo firmatario Consigliera Motta, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno del Consigliere Grimaldi avente per oggetto "Diminuire IRAP alle aziende culturali pubblico e spettacolo", la Giunta chiede che questo documento venga sospeso. Atteso e ribadito l'impegno, da parte della Giunta regionale che, complessivamente, affronteremo in sede di assestamento di bilancio tutte le operazioni relativamente a IRAP. Non è un preconcetto negativo sul merito del contenuto dell'ordine del giorno, ma si ribadisce, da parte della Giunta, che, in sede di assestamento di bilancio rivedremo complessivamente l'operazione IRAP. La richiesta è che non venga trattato oggi.
Sull'ordine del giorno avente per oggetto "Rinnovo materiale rotabile piemontese per il trasporto pubblico rotabile", primo firmatario Consigliere Grimaldi, chiediamo che il tema entri nella discussione sull'FSC, avendo il Presidente presentato il documento d'indirizzo al Governo. Si tratta di un documento iniziale dell'avvio della trattativa.
Individuato quello dell'ammodernamento del materiale rotabile come uno degli assi di intervento, si chiederebbe, per coerenza, che venga collocato all'interno di quel contesto.
Sull'ordine del giorno sui malati di Parkinson, presentato dalla Consigliera Ruffino, parere contrario.
Sull'ordine del giorno della Consigliera Ruffino avente per oggetto "Disabilità intellettiva e autismo - stanziamento di adeguate risorse nell'assestamento del bilancio 2016", parere contrario.
Sull'ordine del giorno avente come primo firmatario Consigliere Graglia parere favorevole a condizioni che "a valutare" in sede di assestamento di bilancio, altrimenti il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno del Consigliere Graglia sulla legge n. 4, parere favorevole, a condizione che "a valutare" in sede di legge di bilancio.
Sull'ordine del giorno avente come primo firmatario Consigliere Vignale parere contrario. Si tratta dell'ordine del giorno sul ripristino degli stanziamenti sul buono scuola. Capisco che sia giusto e legittimo che ogni Gruppo faccia battaglie politiche: assolutamente legittimo, ma su quest'ordine del giorno non vi può essere il parere favorevole della Giunta.
Sull'ordine del giorno presentato dalla Consigliera Porchietto su Finpiemonte, il parere è favorevole, a condizione che vengano eliminate le cifre. Il tema è quello che avete ribadito e in parte è anche contenuto nell'ordine del giorno del Consigliere Gariglio, ossia mantenere una forte attenzione sul sistema delle piccole e medie imprese. Dopo le parole "impegna la Giunta regionale", rimarrebbe "a mantenere le risorse a favore del sistema delle micro e piccole imprese". Questa è la formulazione gradita alla Giunta.
Sull'ordine del giorno presentato dal Consigliere Berutti sullo stanziamento alla lotta contro le zanzare, pare contrario. In sede di bilancio 2016, purtroppo, quando discuteremo l'assestamento, non c'è più campagna che tenga sulle zanzare, lo affronteremo nella discussione sul bilancio 2017.
Sull'ordine del giorno sulla chiusura del Colle di Tenda, parere favorevole, a condizione che venga scritto "a valutare il possibile riconoscimento, per le imprese commerciali turistiche operanti nella zona dello stato di emergenza consentendo loro l'accesso ai fondi regionali per lo sviluppo". Se viene cambiato così, il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno del Consigliere Pichetto sulla Pedemontana, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno della Consigliera Ruffino, parere favorevole sulla nuova formulazione, che prevede un impegno della Giunta regionale sul tema delle patenti speciali per la popolazioni disabile.
Sull'ordine del giorno presentato dalla Consigliera Ruffino sullo sport il parere è contrario.



PRESIDENTE

I colleghi interessati per apporre delle modifiche sono pregati di recarsi presso il banco della Presidenza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Presidente, possiamo avere cinque minuti di sospensione per confrontarci sugli ordini del giorno alla luce delle indicazioni della Giunta?



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Batzella; ne ha facoltà.



BATZELLA Stefania

Volevo solo dire che l'Assessore Saitta non si è interessato ai nostri ordini del giorno e sono stati tutti bocciati. Voglio ricordare, lo dico pubblicamente, visto che siamo in streaming: l'anno scorso ho presentato un ordine del giorno, sempre nel corso dell'esame del bilancio previsionale, e l'ho ripresentato anche quest'anno. L'anno scorso è stato approvato, mentre quest'anno è stato bocciato. Io chiedevo un incremento di risorse per tutte le malattie dei disturbi del comportamento.



PRESIDENTE

Collega Batzella, non possiamo riaprire il dibattito.
Lei ha finito anche il tempo.



BATZELLA Stefania

No, volevo dire solo questo: le risorse dove sono? Perché è stato bocciato? Solo questo. In materia sanitaria sono stati tutti bocciati!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Vorrei solo segnalare.
BATZELLA Stefania (fuori microfono) È una vergogna!



CAMPO Mauro

Vorrei solo segnalare che anche con il contingentamento un piccolo spazio per illustrare gli ordini del giorno ci sarebbe potuto stare. Mi sembra che, comunque, non sia stata sconvocata la seduta serale, per cui avremmo avuto tutto il tempo per farlo.
Concedere almeno la dignità di esporre in due minuti il contenuto di un ordine del giorno - bocciato o approvato - sarebbe stato un gesto di cortesia verso le opposizioni, soprattutto visto che la...



(Commenti della Consigliera Batzella)



CAMPO Mauro

Stefania, mi fai parlare, per favore?



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.26, riprende alle ore 17.34)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Collega Appiano, mi faccia la cortesia, a titolo di gentilezza, di mettere la giacca.



(Commenti del Consigliere Appiano)



PRESIDENTE

Metta la giacca.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Invito i colleghi a prendere posto.
Procediamo con l'esame degli atti d'indirizzo collegati al disegno di legge 190).
ordine del giorno n. 718 presentato dai Consiglieri Frediani, Andrissi Batzella, Bertola, Bono, Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Odg collegato disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016 2018. Fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro (l.r.
25/2007)", così come modificato, la cui prima firmataria è la collega Frediani.
Su quest'ordine del giorno è stato espresso l'orientamento favorevole dell'Aula, nel quale si inserisce anche l'orientamento favorevole della Giunta.
Prima di porre in votazione l'ordine del giorno n. 718, invito gentilmente il Consigliere Campo, a titolo di cortesia, come così come ho fatto prima con il collega Appiano, ad indossare la giacca.
CAMPO Mauro (fuori microfono) No, non lo faccio, perché siete dei maleducati! Non rispettate me e io me ne frego di voi.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, sto parlando! CAMPO Mauro (fuori microfono) Io stavo parlando, mi avete chiuso la bocca!



PRESIDENTE

Colleghi, sto interloquendo con il Consigliere Campo.
Chiedo gentilmente agli altri colleghi di fare silenzio.
Collega Campo, i tempi sono stati concordati nella Conferenza dei Capigruppo.
Se lei deve dare del maleducato a qualcuno, l'unico destinatario di.
CAMPO Mauro (fuori microfono) Io stavo parlando prima, mi aveva dato anche la parola! PRESIENTE Perché la collega Batzella stava creando tumulto in aula e io ho soprasseduto.
Vi voglio bene, non mettetemi in difficoltà! Quelli sono i tempi: non si può dare del maleducato al Presidente del Consiglio regionale, per due motivi: primo, quello più importante, perché è il Presidente del Consiglio regionale; secondo, perché il Presidente, anche se vuole sforzarsi di essere maleducato, non ci riesce.
Allora, collega, mi prendo ancora qualche minuto e poi le chiedo gentilmente di mettere la giacca.
Indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 718, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



(Commenti del Consigliere Pichetto Fratin)



PRESIDENTE

PRESDENTE



PRESIDENTE

La votazione è sospesa.
Collega Pichetto, sto concedendo il tempo materiale per fare indossare la giacca.



PRESIDENTE

Indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 718, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Il Consigliere Campo è espulso dall'Aula.
L'Ufficio di Presidenza, su proposta del Presidente, valuterà per quanti altri giorni sarà espulso il Consigliere Campo.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Fermi anche voi! Io vi voglio bene, ma ho lasciato tutto il tempo del caso.
Ha chiesto la parola la Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



RUFFINO Daniela

Chiedo soltanto la votazione per appello nominale per gli ordini del giorno che ho presentato come prima firmataria.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.



RUFFINO Daniela

Chiedo scusa, Presidente: a questo punto, chiediamo la votazione nominale per tutti gli atti d'indirizzo presentati dal nostro Gruppo.
Grazie.



PRESIDENTE

I Consiglieri Segretari sono gentilmente pregati di accompagnare il Consigliere Campo fuori dall'aula.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Interrompiamo momentaneamente i lavori per responsabilità del Consigliere Campo.
L'ufficio di Presidenza è convocato in Sala A.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.39, riprende alle ore 17.56)



PRESIDENTE

L'Ufficio di Presidenza ha sospeso la seduta a norma dell'articolo 62 comma 5: "Nei casi più gravi, l'Ufficio di Presidenza, sentito il Consigliere interessato, delibera la censura, la quale implica l'interdizione a partecipare ai lavori del Consiglio, delle Commissioni e delle Giunte di cui agli articoli 17 e 19 per un termine da due a cinque giorni e può disporre una sanzione pecuniaria pari a multipli dell'indennità giornaliera fino ad un massimo di dieci".
Nei confronti del Consigliere Campo disponiamo l'espulsione dall'Aula e tre giorni di sospensione per le Commissioni e per l'Aula.
Per quanto concerne la Consigliera Batzella, la invitiamo ad uscire dall'aula e disponiamo un giorno di sospensione.
Convoco una Conferenza dei Capigruppo in Sala A.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.57, riprende alle ore 18.24)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 711 presentato dai Consiglieri Batzella Andrissi, Bertola, Bono, Campo, Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Implementazione Fondi Centri Antiviolenza", dato per illustrato con l'accordo dei proponenti, sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento contrario.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 711, il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 747 presentato dai Consiglieri Ruffino Graglia, Sozzani, Pichetto Fratin e Vignale, inerente a "Patenti speciali stanziamento di adeguate risorse nell'assestamento di bilancio 2016" così come modificato, sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 747, il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato SÌ 37 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 713 presentato dai Consiglieri Bertola Andrissi, Batzella, Bono, Campo, Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016-2018' nuovi indirizzi per l'IPLA e gli addetti alle sistemazioni idraulico forestali della Regione".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola per l'illustrazione ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Intervengo solo brevemente, Presidente.
L'ordine del giorno è relativo alla situazione dell'IPLA che dovrebbe confluire, insieme agli operai forestali, nell'Agenzia foreste e territorio.
Ormai più di un anno fa, con la legge n. 15 del 2015, la Regione si era appunto presa l'impegno di costituire quest'Agenzia entro - si era detto allora - sei mesi. In questi sei mesi non si era proceduto con l'operazione e successivamente si era dato un nuovo impulso con il collegato alla Finanziaria - se non ricordo male - di fine 2015. Sono poi sorti dei problemi, derivanti dalla diversa provenienza del personale: da una parte persone assunte con procedure di evidenza pubblica e dall'altra parte personale con trattamento più privatistico.
A fronte di una minaccia - o promessa - di impugnativa da parte del Governo, la Giunta regionale, con un emendamento presentato in Commissione ha praticamente abrogato i due articoli delle due leggi regionali che davano il via all'istituzione dell'Agenzia Foreste e territorio.
Da una parte ci siamo impegnati - ed è stato un impegno riconosciuto anche dalla Giunta per dare comunque all'IPLA le risorse necessarie a portare avanti le sue attività nel frattempo. Però, con questo atto d'indirizzo, chiediamo che la Giunta si impegni - o continui ad impegnarsi con il Governo nazionale per trovare una soluzione che superi in qualche modo gli ostacoli normativi che impediscono a tutt'oggi di creare questa nuova Agenzia.
Allo stesso tempo, nell'atto d'indirizzo chiediamo alla Giunta di presentare una proposta alla Commissione consiliare competente entro 60 giorni.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
L'orientamento della Giunta regionale è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 713, come modificato il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 708 presentato dai Consiglieri Batzella Andrissi, Bertola, Bono, Campo, Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Formazione specifica per i professionisti al fine di prevenire una mancata diagnosi dei disturbi dello spettro artistico", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento contrario.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 708, il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 709 presentato dai Consiglieri Batzella Andrissi, Bertola, Bono, Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Incremento di risorse per prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento contrario.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 709, il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 745 presentato dai Consiglieri Graglia Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani e Vignale, inerente a "Chiusura del Colle di Tenda - risorse sull'assestamento di bilancio 2016", così come modificato, sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 745, come modificato, il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 38 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 741 presentato dai Consiglieri Graglia Berutti, Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani e Vignale, inerente a "Fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive - Stanziamento di risorse sull'assestamento di bilancio", così come modificato, sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 741, come modificato, il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 40 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 742 presentato dai Consiglieri Graglia Berutti, Pichetto Fratin, Ruffino, Sozzani e Vignale, inerente a "Stanziamento di adeguate risorse nell'assestamento di bilancio 2016 per l'attuazione della l.r. 4/2000", così come modificato, sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 742, il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 42 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 696 presentato dai Consiglieri Valle Accossato, Allemano, Appiano, Barazzotto, Baricco, Caputo, Conticelli Corgnati, Ferrentino, Gallo, Molinari, Ottria, Ravetti, Rossi e Rostagno inerente a "Istituire un Fondo regionale finalizzato a prestare garanzie fideiussorie a favore delle associazioni sportive piemontesi per gli interventi di manutenzione degli impianti", così come modificato, sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 696, come modificato il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 707 presentato dai Consiglieri Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Introduzione disciplinare agricoltura biologica in Regione Piemonte come vademecum Bio".
La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Quest'ordine del giorno nasce dalla valutazione di una situazione della quale ho discusso ampiamente con l'Assessore Ferrero, e cioè la vicenda del falso riso bio.
Riteniamo che sia necessaria un'azione di verifica, controllo e repressione di chi non rispetta le regole della coltivazione biologica previste, ovvero sappiamo che vi sono dei coltivatori che utilizzano fitofarmaci comprati al di fuori del mercato ufficiale e coltivano riso utilizzando sostanze chimiche non consentite dall'agricoltura biologica facendosi certificare comunque questo riso come biologico e vendendolo a un costo tre volte superiore rispetto al riso convenzione.
Tuttavia, discutendo proprio con i coltivatori, è nata un'esigenza che noi riteniamo importante che l'Amministrazione regionale vada a coprire. Vi sono agricoltori che vogliono convertire la loro azienda e non in modo parziale e non dico a caso questa frase, perché purtroppo a quelli che sono stati riconosciuti, o perlomeno che saranno riconosciuti, e sono state sequestrate 3.800 tonnellate di falso riso bio, sono a conversione parziale. Invece, alcuni agricoltori sono convinti della possibilità di coltivare e di ottenere ottimi risultati, perché vedono delle altre realtà vicino a loro che l'hanno fatto, ma non hanno ancora padronanza della tecnica agronomica della coltivazione biologica, che richiede una preparazione tecnica nuova rispetto agli ultimi 30-40 anni, quando le multinazionali chimiche hanno fatto da padrone nell'ambito dell'agricoltura e hanno dato consigli in tal senso: se non usi queste sostanze, non potrai risolvere questa problematica.
Noi sappiamo che invece è possibile coltivare senza spendere per azienda 100-130 mila euro all'anno in sostanze chimiche, ottenendo delle rese che magari non sono al livello di quelle convenzionali, ma se facciamo un bilancio energetico della resa di quella coltivazione, sappiamo che la mancata emissione di CO2 che si è ottenuta utilizzando tecniche a basso impatto (senza utilizzare sostanze chimiche che possono essere fertilizzanti, erbicidi, anticrittogamici), il bilancio energetico di queste aziende e quello economico, ma soprattutto anche il bilancio ambientale, è alla fine sicuramente a favore. Però, bisogna impadronirsi di questa tecnica, bisogna diffonderla, bisogna portare a conoscenza di tutti un patrimonio che credo sia importante diffondere.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Andrissi.
L'orientamento dell'Assessore Reschigna è, con le modifiche proposte favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 707, come modificato il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 706 presentato dai Consiglieri Frediani Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Mighetti, inerente a "Odg collegato al bilancio di previsione 2016-2018. Individuare risorse specifiche nell'ambito della nuova programmazione dei fondi PAR-FSC per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza, recupero e restauro del Teatro Civico di Susa (TO)", con orientamento contrario dell'Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 706, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 705 presentato dai Consiglieri Mighetti, Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Frediani e Valetti, inerente a "disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016-2018', adeguamento strumenti urbanistici con particolare attenzione alle prescrizioni del PTA (Piano di Tutela delle Acque)".
La parola al Consigliere Mighetti per l'illustrazione.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Solo un minuto per spiegare brevemente l'ordine del giorno che chiede che sia valutato in sede di assestamento di bilancio di rifinanziare la legge regionale per i contributi ai Comuni e alle Unioni di Comuni per l'adeguamento della strumentazione urbanistica, in particolar modo per l'adeguamento in ragione dei vincoli del PTA.
Crediamo sia indispensabile in questo periodo andare a rivedere gli strumenti urbanistici; pensiamo sia utile, anzi indispensabile che i Comuni e le Unioni di Comuni abbiano un sostegno economico da parte della Regione.
Pensiamo sia un momento particolare in cui, da una parte, abbiamo il PTA e una serie di aree del nostro Piemonte che hanno bisogno di vincoli urbanistici per preservare le nostre acque, abbiamo una parte del Piemonte con tutta la questione legata ai paesaggi dell'UNESCO che hanno bisogno di adeguamenti degli strumenti urbanistici. Infine, abbiamo bisogno di una visione nuova portata anche dal Piano paesaggistico regionale in merito al consumo del suolo. Quindi, un rinnovo degli strumenti urbanistici, magari concepiti vent'anni fa con incrementi di popolazione del 100-200 per cento ahimè devono essere messi in cantina e sostituiti da nuovi piani regolatori.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
La parola al Consigliere Ottria.



OTTRIA Domenico

Grazie, Presidente.
Molto brevemente, per ribadire i concetti espressi dal collega Mighetti, che mi trovano sostanzialmente d'accordo.
Credo sia una buona cosa poter finanziare i Comuni per cambiare i loro strumenti urbanistici e, in particolare, per avere la possibilità di poter inserire, nel caso, dei vincoli rispetto alla protezione delle falde acquifere.
Credo che quest'ordine del giorno sia da accogliere favorevolmente almeno per quanto mi riguarda.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ottria.
Vi è, con le modifiche, l'orientamento favorevole da parte dell'Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 705, come modificato il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'esame dell'ordine del giorno n. 712, presentato dai Consiglieri Batzella, Andrissi, Bertola, Bono, Campo e Mighetti, inerente a "Incrementare le risorse per la psichiatria adolescenziale", con un orientamento contrario dell'Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 712, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 714 presentato dai Consiglieri Andrissi Batzella, Bertola, Bono, Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016-2018', destinazione prioritaria delle risorse statali destinate al Servizio Idrico Integrato".
Relativamente a quest'ordine del giorno, così come modificato, vi è orientamento favorevole dell'Assessore Reschigna.
La parola al Consigliere Andrissi per l'illustrazione.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
In estrema sintesi, abbiamo riconosciuto due problematiche a livello territoriale, per quanto riguarda la depurazione delle acque. La prima è quella di circa 3.000 impianti che servono una popolazione inferiore a 2.000 abitanti equivalenti. Qui abbiamo dei sistemi di depurazione che chiamarli tali sarebbe - credo - troppo, perché in realtà, queste acque subiscono delle filtrazioni con carboni attivi, eccetera.
Noi crediamo che sarebbe un'ottima cosa collettare questi piccoli sedicenti impianti di depurazione con impianti di depurazione più grandi che hanno trattamenti più efficaci.
Per quanto riguarda gli impianti medio-grandi, invece, il problema è la fase post depurazione, nel senso che le acque che fuoriescono da questi impianti di depurazione sono ricche di composti azotati e composti del fosforo, che vanno ad incrementare il livello trofico delle acque superficiali, sbloccando il cosiddetto fattore limitante, ossia la crescita di fitoplancton e, quindi, portano a piccoli fenomeni di eutrofizzazione.
Vediamo proprio che lo stato trofico del fiume Ticino, ad esempio, cambia.
Sarebbe buona cosa, quindi, visto che sappiamo che lo Stato ha destinato un'ingente somma di milioni di euro proprio per la gestione integrata delle acque, pensare ad interventi post-depurazione - ed anche al miglioramento della depurazione - proprio per abbattere i nutrienti che vanno a cambiare lo stato trofico dei corsi d'acqua superficiali.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Andrissi.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 714, come modificato il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 715 presentato dai Consiglieri Bono Andrissi, Batzella, Bertola, Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Odg collegato disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016 2018'. Estensione della fascia d'età tra i requisiti di accesso ai Cantieri di Lavoro della Città di Torino".
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Sono dispiaciuto dell'impossibilità, da parte del Vicepresidente Reschigna, di valutare nel merito quest'ordine del giorno, anche con delle modifiche, visto che comunque sono fondi che derivano dalla Regione Piemonte.
E' vero che lo stanziamento nel 2016 non è granché inferiore rispetto al 2015 e 2014, perché siamo sempre intorno ai tre milioni di euro (mi sembra che fossero tre milioni e 300 mila nel 2014, quindi non è stata una riduzione notevole).
La Città di Torino ha modificato il regolamento per l'ingresso nei cosiddetti "cantieri di lavoro", cantieri a cui possono partecipare persone disoccupate, riducendone l'età per la partecipazione, che non comprende più i nati tra il 1949 e il 1970, ma tra il 1951 e il 1956, riducendo quindi di molto la forbice di età, quindi, rivolgendosi sostanzialmente a coloro che sono troppo giovani per andare in pensione e troppo anziani per trovare un lavoro.
Noi riteniamo, visto che i disoccupati sono tanti e soprattutto tra i giovani (ad di là di discutere di riforma della Fornero, tema più nazionale), che potrebbe essere utile stanziare un po' più di risorse in assestamento, per garantire che anche il regolamento del Comune di Torina possa allargarsi, perché immagino sia un problema di risorse e non di scarsa volontà.
Mi chiedo infatti chi, in quest'Aula, non vorrebbe finanziare i cantieri di lavoro. Spero nessuno.
Crediamo, quindi, che possa aiutare in questo senso dare una risposta anche a coloro i quali non trovano lavoro, giovani e meno giovani.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
L'orientamento dell'Assessore Reschigna non è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 715, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 716 presentato dai Consiglieri Frediani Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Odg collegato disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016-2018. Estensione dell'indennità di partecipazione a tutti i progetti formativi, appartenenti all'asse inclusione sociale del POR-FSE 2014-2020 indirizzati alle persone disoccupate'".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dai proponenti.
L'orientamento dell'Assessore Reschigna non è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 716, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 717 presentato dai Consiglieri Frediani Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Interventi a favore di scuole e studenti in aree territorialmente disagiate".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dai proponenti.
L'orientamento dell'Assessore Reschigna non è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 717, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Diamo atto per il verbale che il Consigliere Allemano intendeva votare in modo contrario.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 710 presentato dai Consiglieri Batzella Andrissi, Bertola, Bono, Campo, Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Regione Piemonte e Genitori Separati".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dai proponenti.
L'orientamento dell'Assessore Reschigna è favorevole, con le modifiche proposte.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 710, come modificato il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 719 presentato dai Consiglieri Frediani Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Odg collegato disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016-2018. Istituzione di un fondo regionale di sostegno al pagamento delle rate del mutuo sulla prima casa per i nuclei familiari in cui un intestatario abbia perso il lavoro".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dai proponenti.
L'orientamento dell'Assessore Reschigna non è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 719, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 720 presentato dai Consiglieri Frediani Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Mighetti e Valetti, inerente a "Copertura per agevolazioni tariffarie del trasporto pubblico a favore degli studenti".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dai proponenti.
L'orientamento dell'Assessore Reschigna non è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 720, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 721 presentato dai Consiglieri Valetti Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Odg collegato disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016-2018. previsione di fondi per il monitoraggio e l'informazione dei servizi di trasporto pubblico ferroviario".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dai proponenti.
L'orientamento dell'Assessore Reschigna è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 721, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 722 presentato dai Consiglieri Valetti Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Campo, Frediani e Mighetti, inerente a "Odg collegato disegno di legge n. 190 'Bilancio di previsione finanziario 2016-2018. Previsione di fondi per estensione abbonamento disoccupati per il servizio di trasporto pubblico".
L'ordine del giorno viene dato per illustrato dalla proponente.
L'orientamento dell'Assessore Reschigna non è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 722, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 723 presentato dai Consiglieri Campo Andrissi, Batzella, Bertola, Bono, Frediani, Mighetti e Valetti, inerente a "Risorse per il recupero della struttura ex manicomio di Racconigi", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento contrario.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 723, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
L'ordine del giorno n. 735 presentato dai Consiglieri Marrone e Benvenuto inerente a "Salvaguardia del COQ di Omegna dalla riorganizzazione ASL" verrà inserito come primo punto degli atti d'indirizzo nel successivo o.d.g.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 687 presentato dai Consiglieri Valle Accossato, Allemano, Appiano, Barazzotto, Baricco, Caputo, Conticelli Corgnati, Ferrentino, Gallo, Ottria, Ravetti, Rossi e Rostagno, inerente a "Stanziamento in sede di Assestamento al Bilancio di previsione di 13.000.000 di euro a beneficio dei capitoli riguardanti gli assegni di studio per trasporto, libri e ampliamento POF e per iscrizione e frequenza in modo da consentire la pubblicazione entro l'autunno del 2016 del bando relativo al 2016-2017", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 687, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 691 presentato dai Consiglieri Ferrentino, Accossato, Allemano, Appiano, Baricco, Barazzotto, Caputo Conticelli, Gallo, Molinari, Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno e Valle inerente a "Individuare, in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse finalizzate a finanziare il capitolo n.
236785 consentendo l'erogazione dei contributi ai Comuni per interventi tesi all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati", sul quale la Giunta ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 691, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 693 presentato dai Consiglieri Gallo Accossato, Allemano, Appiano, Baricco, Caputo, Conticelli, Corgnati Ferrentino, Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno e Valle, inerente a "Individuare, in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse per consentire il proseguimento di interventi regionali a favore degli immigrati extra-comunitari residenti in Piemonte (LR n.
64/1989)".
Ha chiesto la parola il Consigliere Marrone per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio

Grazie, Presidente.
Intervengo per fare, se possibile, una domanda, perché, come abbiamo visto, è diventata prassi per il centrosinistra e il PD, non potendo, non volendo e non riuscendo ad emendare questo bilancio di previsione scaricare tutto il "libro dei sogni" sulla fase di assestamento. Tanto abbiamo capito che avete trasformato questo Consiglio regionale da una legislativa ad un Consiglio comunale o Consiglio di circoscrizione.
L'idea è quella di capire quanto voleva dire, perché è un po' vago "adeguate risorse" - che è l'impegnativa che rivolgete alla Giunta inerenti alla legge del 1989, che state resuscitando dopo un'intera legislatura in cui governava il centrodestra e che è stata azzerata a livello di finanziamenti. Parlo della legge inerente a "Interventi a favore dei lavoratori extracomunitari", ovvero casa e lavoro per gli stranieri e rivivificazione della Consulta regionale omonima. O la Giunta che ha dato parere favorevole, oppure i proponenti ci dicano che cos'è, perché le parole "adeguate risorse" non si capisce bene cosa siano.
Vi posso dire, perché sono andato a verificare, che l'ultimo anno che è stata finanziata dalla Presidente Bresso nel 2010, erano stanziati due milioni e mezzo di euro. Sono queste le "adeguate risorse"? Magari una risposta prima di andare a votare il nulla varrebbe la pena darla.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione sull'ordine del giorno n. 693 del Consigliere Gallo, sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 693, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 694 presentato dai Consiglieri Appiano Accossato, Allemano, Baricco, Barazzotto, Caputo, Conticelli, Corgnati Ferrentino, Gallo, Molinari, Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno e Valle inerente a "Assegnazione delle risorse regionali destinate agli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali".
Ha chiesto la parola il Consigliere Appiano per l'illustrazione; ne ha facoltà.



APPIANO Andrea

Grazie, Presidente.
Intervengo brevemente, perché credo che tra i tanti temi che abbiamo trattato ce n'è uno che merita una forte discontinuità, non tanto nell'entità delle risorse che allochiamo a bilancio, quanto nella gestione concreta di queste risorse. Il tema riguarda il rapporto con gli enti gestori dei servizi socio-assistenziali.
Da troppi anni questi enti, che sono degli enti pubblici, sono posti nell'impossibilità di programmare, nell'impossibilità di sapere fino agli ultimi giorni dell'anno di quali e quante risorse effettivamente potranno beneficiare sul fronte dei trasferimenti regionali.
Noi quest'anno abbiamo fatto uno sforzo notevole nel confermare le stesse risorse dello scorso anno quando eravamo partiti da 44 milioni per fondo indistinto; poi di quei 44 ne sono stati assegnati circa la metà collocando sul 2016 la restante metà. Quest'anno abbiamo iscritto 64 milioni, perché teniamo conto che almeno 20 sono serviti per sanare il bilancio 2015 e quindi torniamo ai 44 milioni dell'inizio dello scorso anno.
A questo punto, però, dobbiamo fare il salto di qualità, cioè dobbiamo fare in modo che, a bilancio approvato, il totale di queste risorse venga effettivamente assegnato alla Direzione Coesione Sociale in tempi rapidissimi, ovvero nel giro di poche settimane, che la Direzione competente assegni con determina ai diversi consorzi del Piemonte la cifra pro quota corrispondente a questi 44 milioni. Questa cifra deve essere tempestivamente comunicata.
Se da oggi a poche settimane saremo in grado di fare questo, veramente ci saremo comportati in discontinuità con il passato e torneremo a permettere agli enti gestori di programmare un'attività. Enti gestori vuol dire Comuni, essenzialmente, oltre all'ente locale proprio.
Dopodiché dovremo immaginare di consolidare nel triennale le risorse sempre a titolo di fondo indistinto e non solo, in modo che questi enti possano programmare un loro bilancio triennale che sia veritiero e verosimile. Inoltre, dovremo iniziare per davvero a mettere mano ad un ragionamento più complessivo su una revisione progressiva dei criteri di riparto del fondo indistinto, criteri ancora troppo ancorati alla spesa storica e quindi, forse, non troppo adeguati alla mutevolezza di questa realtà che, nel corso dei decenni, è cambiata notevolmente.
Questi sono i contenuti dell'atto che impegna la Giunta a gestire le risorse iscritte a bilancio.



PRESIDENTE

Sull'ordine del giorno n. 694 del Consigliere Appiano l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 694, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 697 presentato dai Consiglieri Rostagno Accossato, Allemano, Appiano, Barazzotto, Baricco, Caputo, Conticelli Corgnati, Ferrentino, Gallo, Molinari, Ottria, Ravetti, Rossi e Valle inerente a "Individuare, in sede di assestament6o al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse per consentire un'adeguata produzione della neve artificiale e potenziare le innovazioni ambientali, di compensazione risparmio energetico e misurazione del consumo idrico", sul quale la Giunta ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 697, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 725 presentato dai Consiglieri Gariglio Appiano, Barazzotto, Caputo, Gallo, Rossi, Rostagno, Ottria, Ravetti Accossato, Valle, Conticelli e Ferrentino, inerente a "Definizione dell'operatività della nuova Finpiemonte S.p.A.", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 725, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 727 presentato dai Consiglieri Gariglio Allemano, Appiano, Barazzotto, Caputo, Conticelli, Ferrentino, Gallo Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno e Valle, inerente a "Destinazione dell'ecotassa a sostegno degli obiettivi del piano regionale di gestione dei rifiuti urbani 2015-2020", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 727, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 729 presentato dai Consiglieri Caputo Accossato, Allemano, Appiano, Baricco, Corgnati, Ferrentino, Gariglio Ottria, Ravetti e Rostagno, inerente a "Individuare in sede di assestamento di bilancio di previsione finanziaria 2016-2018 adeguate risorse a sostegno degli ecomusei piemontesi", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 729, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 731 presentato dai Consiglieri Ottria Allemano, Appiano, Barazzotto, Caputo, Conticelli, Corgnati, Ferrentino Gallo, Gariglio, Ravetti, Rossi, Rostagno e Valle, inerente a "Individuare in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018 risorse idonee per consentire l'agevolazione per i servizi di scuolabus e spazzaneve, soprattutto nelle aree marginali del Piemonte", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 731, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 732 presentato dai Consiglieri Appiano Allemano, Barazzotto, Caputo, Conticelli, Corgnati, Ferrentino, Gallo Gariglio, Ottria, Ravetti, Rossi, Rostagno e Valle, inerente a "Garantire che le risorse allocate, allo stato attuale, nel Titolo 2 - Codice 0404 Missione 'Istruzione e diritto allo studio' - Programma 'Istruzione universitaria' siano interamente destinate a EDISU-Piemonte per la realizzazione e il completamento degli investimenti in edilizia universitaria programmati e, in parte, già avviati".
La parola al Consigliere Appiano per l'illustrazione.



APPIANO Andrea

Grazie, Presidente.
Impiegherò trenta secondi.
Credo che l'ordine del giorno proposto chiuda in forma circolare l'apertura di seduta di questa mattina, quando il Vicepresidente ha proceduto ad alcune precisazioni in materia di Edisu; la Giunta, in qualche modo, ha già manifestato la sua intenzione di utilizzare tutte le risorse allocate al Titolo II per investimenti in edilizia universitaria, pur in un capitolo che non ha la specifica destinazione verso EDISU, comunque di utilizzarle solo ed esclusivamente per Edisu.
L'ordine del giorno non fa che ribadire questi impegni e chiedere alla Giunta che tutti questi cinque milioni iscritti, tra il 2016 e il 2017 come investimenti in edilizia universitaria vengano interamente utilizzati e trasferiti ad EDISU per completare o effettuare gli interventi programmati, in qualche modo condivisi con loro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Prometto di non utilizzare gli ultimi sei minuti e mezzo che mi rimangono per questo punto, però ci tengo ad alcuni chiarimenti.
Innanzitutto, prendo in considerazione tutte le parole dette dal Vicepresidente Reschigna. A tale proposito utilizzo anche questo tempo per ritirare i miei due ordini del giorno, sperando che non ce ne sia più bisogno, e gliela dico così: per me la votazione su quest'ordine del giorno è inutile. Voterò convintamente, ma credo abbiano ragione i Consiglieri Vignale, Porchietto e Pichetto, quando ci ricordano che noi siamo la maggioranza, quindi noi non abbiamo bisogno di atti d'indirizzo, noi dovremo condividere queste cose.
Su questa vicenda mi sono irritato - e mi dispiace se l'ho fatto in toni bruschi - perché su questa vicenda noi abbiamo votato un emendamento di tutto il Consiglio, e un emendamento di tutto il Consiglio non è un atto d'indirizzo, è un emendamento, che non diceva - mi dispiace, su questo dissento da quanto emerso oggi sui giornali - di dividere su due anni gli investimenti: no, parlava di cinque milioni su quest'anno. Anzi, devo dire la verità, visto che c'è solo verità nelle parole che ci siamo detti con Reschigna, seppur ogni tanto fuori dai fogli. Gli investimenti erano sullo scorso anno; giustamente, l'Assessore Reschigna mi disse già allora che non c'erano quelle risorse, e le abbiamo spostate su questo.
Quindi, capirete la mia irritazione quando non li ho visti; poi, quando li ho visti, erano riapparsi in una legge sbagliata. Come sapete, noi Consiglieri non possiamo spostare dai capitoli ma solo dalle UPB; in più come sapete, l'EDISU questi cinque milioni li aveva già messi a bilancio.
Quindi, anche se oggi decideremo di mettere tutti questi soldi della 29 solo sull'EDISU, comunque saranno solo tre e non tutti e cinque.
Giustamente, l'Assessore mi ha ricordato che l'EDISU non avrà problemi perché lui, l'Assessore Cerutti e, ovviamente, la Presidente Marta Levi hanno verificato - ci credo - ma c'è un solo punto che continua a dividerci, ed è semplice: entro maggio ci sarà il riparto delle borse di studio (e questi fondi servivano a garantire un equilibrio di bilancio) quindi se voi prendete i dieci milioni che verranno assegnati dallo Stato e ci aggiungete 15 milioni di tasse, arriviamo a 25 milioni, che potrebbero già coprire ampiamente il 100% delle borse di studio. Se noi ai 17 e tre di spesa corrente aggiungessimo i cinque di investimento, arriveremmo a pagare il resto dell'Ente al diritto allo studio, cioè i suoi servizi e i suoi costi di gestione, così eviteremmo che, il prossimo anno, lo Stato, invece di darci il 100%, ci dia solo l'80%.
E' una soluzione troppo tecnica, mi rendo conto che il Consiglio non ha voglia di ascoltare queste cose, infatti ritorno al punto iniziale: se facciamo delle cose, le votiamo e, poi, le applichiamo. E' una questione di due milioni di euro? E' una questione di dividere su due anni? Non è questo il punto, è solo una questione di principio e, purtroppo, sui principi ogni tanto mi impunto. In questo caso, mi sono impuntato su un tema più delicato, che, a questo punto, dovremo, affrontare in assestamento, cioè evitare che lo Stato ci dia meno risorse il prossimo anno (e non ci dia il 100%), poi andare avanti su un programma che ci vede ancora tutti uniti cioè dare a tutti i capaci e i meritevoli la borsa di studio.
Finché esisteranno gli idonei non vincitori, praticamente, esisteranno dei capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, che non potranno accedere ai più alti gradi di istruzione, cioè mille ragazzi che si meriterebbero la borsa e che, oggi, ancora non ce l'hanno. Certo, abbiamo fatto il massimo! Certo, rispetto a Cota abbiamo dato tante borse di studio in più e siamo riusciti a far ripartire l'ascensore sociale, ma, secondo me, non abbiamo fatto ancora tutto il nostro dovere, e credo che l'assestamento ci vedrà impegnati in tal senso.



PRESIDENTE

Grazie, collega Grimaldi.
Gli ordini del giorno n. 737 presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Rinnovo materiale rotabile piemontese per trasporto pubblico locale", e n. 738 presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Diminuire IRAP per aziende culturali e di pubblico spettacolo", sono entrambi ritirati dal proponente.
Sull'ordine del giorno n. 732, l'orientamento dell'Assessore Reschigna è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 732, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 733 presentato dai Consiglieri Conticelli, Appiano, Barazzotto, Caputo, Corgnati, Ferrentino, Ottria Ravetti, Rostagno e Valle, inerente a "Risorse a sostegno della morosità incolpevole", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 733, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 734 presentato dai Consiglieri Rossi Gariglio, Ravetti, Rostagno e Valle, inerente a "Finanziamento della legge regionale n. 14/2007", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 734, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 736 presentato dai Consiglieri Motta Accossato, Allemano, Appiano, Barazzotto, Baricco, Chiapello, Conticelli Ferrentino, Ravetti, Rossi, Rostagno e Valle, inerente a "Prevedere in Assestamento al Bilancio 2016-2018 risorse nell'ambito della l.r. n. 4/2016 per il recupero di Cascina Graziella", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 736, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 740 presentato dai Consiglieri Ruffino Graglia, Sozzani, Vignale, Pichetto Fratin e Berutti, inerente a "Assegnazione di risorse in sede di assestamento di bilancio 2016 per azioni a sostegno dei malati di Parkinson", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento contrario.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 740, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 739 presentato dai Consiglieri Ruffino Graglia, Pichetto Fratin, Sozzani, Vignale e Berutti, inerente a "Disabilità intellettiva e autismo - stanziamento di adeguate risorse nell'assestamento di bilancio 2016", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento contrario.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 739, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 743 presentato dai Consiglieri Vignale Graglia, Berutti, Pichetto Fratin, Ruffino e Sozzani, inerente a "Completa copertura delle graduatorie del bando assegni di studio a.s. 2014-2015 e 2015-2016 - Stanziamento di adeguate risorse nell'assestamento di bilancio 2016", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento contrario.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 743, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 10 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 749 presentato dai Consiglieri Porchietto, Pichetto Fratin, Berutti, Sozzani, Vignale e Graglia, inerente a "Aumento di capitale Finpiemonte S.p.A. - art. 16, disegno di legge 190" così come modificato, sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 749, come modificato il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
L'ordine del giorno n. 744 presentato dai Consiglieri Berutti, Graglia Pichetto Fratin, Sozzani e Vignale, inerente a "Adeguate risorse finanziarie sull'assestamento di bilancio 2016 per la lotta alle zanzare" è stato ritirato dai proponenti.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 746 presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin, Graglia, Ruffino, Sozzani e Vignale, inerente a "Pedemontana Individuazione dei fondi nella nuova programmazione PAR/FSC", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento favorevole.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 746, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 30 Consiglieri hanno votato NO 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 748 presentato dai Consiglieri Ruffino Graglia, Vignale, Pichetto Fratin e Berutti, inerente a "Sostegno allo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie svolte nelle aree montane", sul quale l'Assessore Reschigna ha espresso orientamento contrario.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 748, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio, Presidente della Giunta regionale

Intervengo, anche se a pomeriggio inoltrato, e cercherò di non far perdere tempo al Consiglio. Però non voglio sfuggire alla questione da cui è partito questo dibattito, che ha posto prima di tutti il Capogruppo Pichetto quando ha fatto riferimento, giustamente, al fatto che questo è il secondo bilancio che si colloca quasi a metà del percorso politico di questa Amministrazione e quindi è giusto cominciare a situarlo in un percorso politico e di verifica programmatica di quel che si sta facendo.
Lo farò il più rapidamente possibile, non prima, però, di aver ringraziato il Consiglio per la discussione ampia - in alcuni casi forse anche troppo ampia e in altri che poteva essere pure più mirata ed approfondita su alcuni temi - che ci aiuterà nel prosieguo, soprattutto per quanto riguarda l'assestamento di bilancio, con gli atti d'indirizzo che sono stati proposti e fatti propri dall'Aula.
Terrei anche a ringraziare l'Assessore Reschigna - credo di poterlo fare a nome di tutti, al di là delle appartenenze politiche - per quell'insieme di passione, competenza e generosità nell'impegno che tutti gli riconosciamo. E insieme a lui - credo di non poterlo fare a nome di tutti - mi permetterei di ringraziare la Giunta che lo ha coadiuvato perché il bilancio è sempre un lavoro collettivo.
Dicevo che non voglio sfuggire alla questione e allora mi esprimo in un modo un po' giornalistico: credo che con questo bilancio si cominci a intravedere la luce in fondo al tunnel e che non si tratta del treno che viene in senso contrario (la battuta l'ho rubata al Consigliere Bono).
ANDRISSI Gianpaolo (fuori microfono) L'ha rubata a Beppe Grillo.



CHIAMPARINO Sergio, Presidente della Giunta regionale

Ah, è di Beppe Grillo? Ma l'ho sentita anche dal Consigliere Bono.
La luce, quindi, non è il treno. Però, per vederla sempre più ampia non possiamo permetterci di guidare in modo poco accorto: non possiamo permetterci sbandate e le linee dettate da questo bilancio pluriennale devono essere, il più rigorosamente possibile, rispettate e fatte proprie.
Questo è il giudizio che esprimo.
La convinzione di tale giudizio la ricavo, prima di tutto, dal dibattito di quest'Aula. Lo dico con molta franchezza: come avete visto, ho cercato di essere il più presente possibile e ho seguito anche il dibattito sugli emendamenti (ho recepito anche diverse versioni personali dello stesso emendamento), ma non ho trovato nemmeno un elemento, neanche parziale, di impostazione politica e programmatica alternativa a quella che questa maggioranza e questa Giunta hanno definito.
Ho trovato una legittima posizione, da parte dell'opposizione, che tende ad innalzare la posta su alcune partite politicamente sensibili.
Ho trovato sollecitazioni in direzioni che noi stessi avevamo già previsto di far nostre con l'assestamento di bilancio, quando potremo avere, diciamo così, più margine di flessibilità rispetto al bilancio. Ma se devo essere sincero, non ho colto elementi che mi inducano ad una riflessione sul fatto che ci possano essere delle alternative, anche parziali, alle linee politiche e programmatiche che stiamo portando avanti.
Cosa proponiamo, in sostanza estrema, con questo bilancio, dopo due anni di legislatura? Certo, come ha ben detto di nuovo il collega Pichetto puntiamo ad una ridefinizione contabile. Ma anche ad una gestione del bilancio che punti a "fare pulizia" di bilancio e a garantire una gestione che sempre di più, sia pure in modo ancora insufficiente, tenda ad essere sintonizzata con i bisogni della comunità piemontese. Vi ricordo che siamo partiti pagando poste del 2012 e del 2013; adesso stiamo recuperando il 2015, e non siamo ancora a posto. Però cominciamo ad avere un bilancio che è in chiaro, che recupera una quantità di poste che nel bilancio non c'erano (e le mette dentro) e che si risintonizza, poco per volta, su quelle che sono le legittime esigenze di una qualunque comunità, nella fattispecie quella piemontese, grazie - lo ripeto - a queste due cose: non ci sono stati miracoli, però la seconda è una questione sulla quale inviterei a riflettere. Perché detta così sembra facile, ma messa in pratica è un'opera che non dico che abbia del miracoloso, ma sicuramente dimostra quanto l'Assessorato e il Vicepresidente della Giunta si siano dedicati a questo tema. Noi con questo bilancio sostanzialmente diciamo questo, e lo ribadisco rivolgendomi a tutti.
Fino al 2018, quindi sostanzialmente fino al termine della legislatura noi siamo in grado di garantire: copertura dei disavanzi di un decimo e di un trentesimo (adesso lo dico in gergo per fare in fretta); copertura delle spese previste per il 2016; infine - non uso la parola "tesoretto" - un qualche ragionevole polmone (non grande) che ci possa consentire di far fronte a delle emergenze che possono sempre presentarsi e/o di implementare delle politiche che, a cominciare dal Consiglio, potremo ritenere necessario implementare. Se la guida è accorta, credo che queste tre azioni siano garantibili da ora fino al termine della legislatura.
Sinceramente, non mi pare poco: se penso a quando eravamo alla Corte dei Conti un anno e mezzo fa e alla alle cifre di disavanzo che si rincorrevano, sarei tentato di usare la parola "miracolo". Ne sarei tentato, se penso a non più di un anno e mezzo fa! Vorrei essere molto chiaro (mi rivolgo soprattutto al Consigliere Grimaldi, ma anche a tutta l'Aula): nel maxiemendamento n. 40) ci sta, con tutte le tecnicalità necessarie a stare dentro questa cornice, la garanzia di questa impostazione. E il voto a quell'emendamento è anche una sorta di voto di fiducia non sul Presidente o sulla maggioranza, ma su questa impostazione e su questa garanzia pluriennale su quei punti che ho detto.
Mi fa piacere che sull'ordine del giorno illustrato dal collega Appiano il Consigliere Grimaldi, pur non rinunciando a tener viva una questione che mi permetterà lo stesso collega Grimaldi - io innanzitutto, ma anche tutta la Giunta, sento come una priorità (quella del diritto allo studio) abbia fatto un'affermazione per me importante, che è quella di affidabilità sull'Amministrazione rispetto all'intenzione dichiarata ripetutamente e approvata con l'ordine del giorno di usare l'assestamento di bilancio per dare una risposta alla scadenza della distribuzione nazionale delle borse di studio.
La cosa più importante in un lavoro di maggioranza è l'affidabilità reciproca: se c'è, si cammina insieme; se manca, non si può andare avanti insieme. A me pare che ci sia.
Vorrei citare ancora due aspetti, e termino: il fatto di aver permesso al bilancio di vedere la luce del tunnel è un obiettivo, ma è strumentale a dei risultati. Come dicevo, faccio due riflessioni molto generali, ma una mi consentirà di far riferimento alla questione di Finpiemonte.
La prima si riferisce alla sanità, che - non dimentichiamolo rappresenta due terzi del bilancio. Sulla materia avremo modo di tornarci però non vi è dubbio che noi siamo in dirittura di arrivo per vedere la luce piena dell'uscita dal Piano di rientro. Ma - ci tengo a fare un'ulteriore considerazione - questo è solo il vincolo. Cioè usare i soldi che ti danno e non uscirne è solo un vincolo, non è l'obiettivo.
L'obiettivo è quello di riuscire a costruire un servizio sanitario che sia davvero del XXI secolo, perché ho la sensazione che non si sia sempre ragionato così. E chiunque ragioni e si misuri con chi davvero sta lavorando per riformare i servizi sanitari a livello europeo, sa che le strutture ospedaliere (non mi riferisco a quelle sotto casa) sono portanti del servizio sanitario solo in quanto sono in grado di garantire quelle complessità che gli consentono di essere i nodi di una rete territoriale.
Questo è ciò sul quale noi stiamo lavorando! E con soddisfazione mi sembra di poter affermare che questa linea nella comunità piemontese è passata.
Ne approfitto anche per ribadire un ulteriore aspetto, e non lo dico per torinocentrismo, ma perché il peso è diverso. Perché stiamo impostando come sapete, una politica di investimenti che riguarda tutti gli ambiti, da Novara, al VCO, a Moncalieri e altro, per quel che riguarda nuovi investimenti nel campo dell'edilizia sanitaria. Però la Città della Salute di Torino, anche alla luce di quello che sta avvenendo con lo Human Technopole a Milano, e gli investimenti comprensibili nell'area dell'Expo ci obbliga ad una sfida: o siamo in grado non solo di fare un nuovo ospedale, ma un ospedale nuovo - parafrasando una frase che diceva Veltroni, a suo tempo, "non un nuovo partito, ma un partito nuovo" - che sia all'avanguardia a livello nazionale, nella struttura dell'ospedale e nel rapporto con la ricerca e la formazione - e allora possiamo giocarci delle carte sul piano internazionale - altrimenti il rischio è quello di fare una cosa utile, ma non sufficiente rispetto alla sfida che il sistema sanitario piemontese e italiano ha davanti a sé.
L'ultima cosa che voglio dire è questa. Il Consigliere Vignale, che aveva fatto un accenno ai tagli delle Regioni, è andato via. A mio modo credo di essere uno dei non moltissimi che, quando aveva una responsabilità nazionale, ha cercato di dire delle cose che per esempio oggi, se si guarda La Stampa e si vede l'articolo sulla sanità, fonti ben più autorevoli certificano. Ma al di là di questo - però sarebbe davvero ingeneroso caricarlo su questo Governo, o per lo meno solo su questo Governo - c'è da tempo una tendenza ad una ricentralizzazione tecno-burocratica che è passata attraverso tutti i Governi - di destra, di centro, trasversali - in tutti i modi; spiegabile e in parte comprensibile perché, quando si deve gestire una spending review, si tende a farlo in modo più centralizzato, ma miope se si guarda al medio e lungo periodo.
Allora, probabilmente una parte di questa ricentralizzazione ce la ritroveremo anche codificata nella riforma costituzionale; e guardo la collega Pentenero perché le politiche del lavoro saranno coinvolte. Lo dico, anche se so che non interessa molto: io voterò in ogni caso "sì" a quel referendum, perché penso che rappresenti comunque un passo in avanti.
Certamente, però, è un passo in avanti - per dirlo con uno slogan di altri tempi - che costituisce solo "un terreno più avanzato di lotta" nella direzione che ho cercato di spiegare: invertire cioè una tendenza ad una ricentralizzazione miope per costruire un sistema autonomistico virtuoso.
E qui vengo al punto - e finisco - sul virtuosismo. Se questa ricentralizzazione è avvenuta non si può dare solo la colpa solo ai Governi e non si può neanche dar solo la colpa al destino cinico e baro, alla spending review o alla crisi internazionale: qualche colpa ce l'hanno anche le Regioni. E non parlo tanto delle vicende che fanno parlare di più i giornali, quelle sui costi della politica. Anzi, qui colgo l'occasione semmai, per dire che questo Consiglio ha fatto un'operazione che consente di posizionare il Piemonte al primo posto in Italia, insieme all'Emilia Romagna, per quanto attiene all'abbattimento dei costi della politica.
Questa, quindi, è una cosa che dovremmo anche far conoscere di più. Mi riferisco invece ad un meccanismo più strutturale.
Se, infatti, dovessi disegnare idealmente una Regione, mi verrebbe in mente un'immagine un po' banale, cioè quella di una sorta di imbuto a doppia bocca, in cui da una parte le risorse entravano dallo Stato passavano e sostanzialmente venivano distribuite con una legislazione che sempre più andava incontro alle diverse esigenze settoriali, territoriali ecc. Ora, finché c'erano risorse questo meccanismo faceva sì che ci fossero delle leggi inutili ma sostenibili e delle leggi, invece, utili. Oggi che la bocca di sopra prende sempre meno, noi rischiamo di avere tutte leggi anche quelle buone, inutili, perché danno talmente poco a tutti - o rischiano di dare talmente poco a tutti - che non servono più a nessuno.
Allora, l'operazione Finpiemonte sta qui, cioè sta dentro ad un tentativo di costruire uno strumento che riqualifichi la spesa in direzione dei settori produttivi, a cominciare, certo, dalla piccola e media impresa che non ha bisogno dei 500 euro per cambiare il banco: ha bisogno di partecipare a dei progetti complessi che le consenta di modernizzare le politiche e di fare i salti innovativi con cui diventare competitiva sul mercato, qualunque sia il mercato.
Ecco, a me sembra questo il valore e gli emendamenti l'hanno migliorato. Avere intestato al Consiglio, infatti, una verifica programmatica di come viene usato questo strumento e della sua misura, se mi permettete, consente anche di ridare a questo Consiglio uno dei ruoli fondamentali per cui le Regioni erano state fondate, che era quello di fare programmazione e non solo gestione e distribuzione della spesa, cosa che ripeto - è sempre meno efficace per far crescere la nostra comunità.
Ecco, la luce in fondo al tunnel che io vedo - e ho finito - è questa.
E termino con le parole che ha usato il Vicepresidente Reschigna: restituire a questa istituzione la dignità e la nobiltà di essere utile alla nostra comunità piemontese. Questa è la luce che vedo e questa è la luce che, se saremo rigorosi, raggiungeremo alla fine di questa legislatura.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Arriviamo alla dichiarazione di voto finale di questo bilancio di previsione.
Questa mattina, durante il mio primo intervento, avevo fatto una domanda, che ripeto adesso perché in qualche modo si chiude un cerchio: la maggioranza in questa Regione governa, oppure indirizza? La risposta oggi è stata abbastanza chiara perché comunque - nonostante sia stata non ritirata, ma stralciata, una parte dei 33 atti d'indirizzo collegati al bilancio - molti sono stati mantenuti, votati e approvati dalla maggioranza stessa. E questa è già un'anomalia, poiché c'è una Giunta regionale che ha i poteri esecutivo e di governo che le hanno conferito i cittadini e che è espressione della maggioranza: non è che sia stata calata da un altro pianeta dopo le elezioni. Questa, quindi, è già una prima anomalia.
Questa modalità probabilmente - è stato già detto - deriva da una mancanza di risorse, quindi dall'impossibilità di fare certi interventi un po' mirati e ad personam: come ha detto qualcuno, un po' targati, che hanno già la targa sopra; e allora li si fa attraverso gli atti d'indirizzo.
Qualcun altro ha parlato anche di "marchette". Se vogliamo usare quella parola, di marchette ne abbiamo viste anche negli emendamenti della Giunta perché io non so come chiamare diversamente l'intervento proposto da un emendamento all'articolato presentato in Aula, che dà un'anticipazione di cassa per i lavori legati a quell'opera inutile che è il famoso tunnel di Corso Grosseto; questo solo per dare un minimo quadro della giornata.
C'è un "prima", che è il lavoro fatto in Commissione. Nonostante il Presidente Chiamparino, siccome ha altro da fare, non partecipi mai ai lavori delle Commissioni - e questo gli fa dire di non aver mai sentito proposte alternative credibili alle linee programmatiche della Giunta - c'è un lavoro che viene fatto nelle Commissioni. In questo caso del bilancio di previsione, questo lavoro è stato da subito tacciato di ostruzionismo perché l'Assessore e Vicepresidente Reschigna ha detto che tanto non sarebbe passato nulla, che non avrebbe avuto la possibilità di fare alcun intervento, nemmeno per un euro, quindi ha già sostanzialmente reso inutili gli emendamenti che poi sono stati discussi. Peccato che poi in Aula sia successo qualcosa di strano, nel senso che emendamenti che erano stati bocciati a noi del Movimento 5 Stelle sono stati poi ripresentati in Aula pari pari, dalla maggioranza; anche se poi, in un impeto di onestà intellettuale e di dignità, sono stati ritirati. Questa, quindi, è un'altra anomalia.
Allo stesso modo, alcune proposte di intervento bocciate sono andate poi a far parte di un emendamento - chiamiamolo maxiemendamento - con diversi interventi proposti dalla Giunta. Questo, pertanto, la dice lunga sulla mancanza di volontà di confrontarsi con le opposizioni e di riconoscere, anche se in minima parte - come del resto era avvenuto lo scorso anno - il loro lavoro, attribuendo un valore all'attività delle opposizioni e non solo a quella della maggioranza.
Oggi si è un po' consumato l'atto finale - oggi, ma anche ieri - con una richiesta di contingentamento che addirittura la Giunta voleva far partire da ieri sera, quindi nemmeno da oggi: nemmeno alla fine del primo dei due giorni di discussione previsti, si voleva già imporre il contingentamento, che ha avuto inizio stamattina. In un contesto del genere, purtroppo, sembrava un po' già scritto un finale che io definirei inglorioso, a fronte di una situazione di tensione in Aula che si è andata a creare, verosimilmente, una non chiara conduzione dei lavori del Consiglio, sono stati adottati dei provvedimenti che noi definiamo inaccettabili, verso due colleghi del nostro Gruppo.
Presidente, posso avere la sua attenzione? Non mi fermerò più molto colga l'attimo.
A fronte di una situazione oggettiva di tensione probabilmente causata da una gestione non proprio chiara dei lavori dell'Aula, abbiamo visto dei provvedimenti assolutamente inaccettabili nei confronti di due colleghi del nostro Gruppo. Quindi, una sospensione di tre giorni per un collega e di un giorno per un'altra collega.
A fronte di questo, Presidente, poiché lei sa che sono una persona trasparente, le ripeto quanto ho detto in Conferenza dei Capigruppo: non chieda a noi di sostenere un provvedimento del genere, perché questo provvedimento è solo ed esclusivamente l'esercizio del vostro potere l'esercizio di una vostra potestà e non qualcosa che può essere accettato da noi.
Faccio notare un episodio molto più grave avvenuto nella scorsa legislatura. Grave non perché lo diciamo noi, non perché lo dice il Movimento 5 Stelle, ma perché l'ha detto un Tribunale in primo grado; un gesto molto grave, delle percosse a un collega che hanno scaturito una condanna in sede penale non hanno originato nemmeno un giorno di sospensione. Nemmeno un giorno di sospensione. Ed oggi abbiamo visto che per molto meno, la sospensione di tre giorni per un collega e un giorno per un'altra collega.
Lei dirà che allora c'era un altro Presidente. Certo, ma per noi l'Aula è sempre questa. Il Consiglio regionale è sempre questo.
Abbiate considerazione delle conseguenze delle azioni che fate, perch il fatto di avere un Ufficio di Presidenza che non ci rappresenta, perch non è rappresentativo delle forze in Consiglio, perché il secondo Gruppo consiliare presente in Regione non è rappresentato, dovrebbe indurre ad un maggior contegno, al netto, Presidente - al netto - di quelle che possono state delle intemperanze, però anche quella situazione doveva indurvi ad un maggior contegno.
Le ripeto, Presidente, non ci chieda - non come plurale maiestatis, ma nel senso di Gruppo - di capire e di sostenere un provvedimento del genere che non porterà a nulla di buono nei rapporti tra maggioranza ed opposizione e nei rapporti tra il Gruppo del Movimento 5 Stelle e Ufficio di Presidenza, dove lo stesso non è rappresentato.
Poiché noi ci riteniamo ingiustamente colpiti e danneggiati da questo provvedimento, non andremo oltre nei lavori di oggi e lasceremo l'aula.



(I Consiglieri del Gruppo del Movimento 5 Stelle abbandonano l'aula consiliare)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Vedo, con amarezza, l'abbandono del campo di gioco da parte dei colleghi del Gruppo Movimento 5 Stelle. Mi spiace, perché quando si arriva ad abbandonare l'Aula vuol dire che le contrapposizioni, che sono sempre legittime e che devono essere accettate in quanto contrapposizioni dialettiche, lasciano il posto ad una non accettazione delle regole del gioco, un risentimento che non porta a nulla.
Mi spiace e spero che i colleghi del Movimento 5 Stelle possano continuare a lavorare e collaborare con noi, come abbiamo fatto in questi anni di legislatura, arricchendoci reciprocamente, sopportandoci per certi versi, ma anche aiutandoci gli uni con gli altri a cercare le soluzioni migliori per la nostra Regione.
Presidente, questo bilancio, come è stato ricordato nella relazione del Vicepresidente Reschigna, è il primo bilancio che approviamo sotto la normativa del decreto 118; il primo bilancio preventivo che si pone il problema dell'equilibrio direttamente in sede preventiva; il primo bilancio che approviamo, come ha sottolineato il collega Appiano nel suo intervento in discussione generale.
E' il primo bilancio in cui le somme che scriviamo non sono sogni. Nel passato mettevamo delle somme ed eravamo accontentati dalle Giunte regionali, ma erano dei sogni che venivano ridotti dai programmi operativi regionali a delle assegnazioni ben più misere. Oggi, tutto questo è finito.
Approviamo un bilancio con regole, che possono piacere oppure no, ma che danno il carattere di realtà ai numeri che segniamo. Questa realtà diventa tanto più importante se consideriamo, come è stato detto, che nonostante il disavanzo, come ha ricordato il Vicepresidente Reschigna, che ci portiamo dietro, che è di oltre tre miliardi, il che significa crediti che gente vanta nei nostri confronti, siamo riusciti in questi anni a pagare, con lentezza, ma con determinazione, tanti di questi creditori.
Ricordo - è già stato fatto in questa sede - l'aver pagato i Consorzi socio assistenziali e le Agenzie formative: realtà importanti che erano alla canna del gas grazie alle non politiche di bilancio di questa Regione.
Ci portiamo dietro anche un debito di dieci miliardi, un debito grande di cui tutti abbiamo responsabilità, Ciononostante siamo riusciti a gestire un bilancio che dà risposte alla nostra comunità. L'abbiamo fatto senza polemiche con il passato. Anche il Presidente Chiamparino prima non ha voluto farlo. Basta con polemiche sul passato. Questa legislatura si è caratterizzata, per quanto concerne la nostra esperienza, nel voltare pagine. Non abbiamo più ripreso le storie delle colpe dei padri preferendo, piuttosto che discutere delle colpe dei padri, concentrarci sul futuro dei figli, che credo sia la prima missione di chi fa l'amministratore pubblico: pensare a creare delle condizioni per creare un mondo migliore ai figli, che sono il bene prezioso che ciascuno di noi ha.
Il collega Ravetti, nella sua relazione al disegno di legge, con una frase suggestiva ha ricordato che nei numeri di bilancio scorre il presente e si delinea l'idea che abbiamo del futuro della nostra Regione. Credo che questo ci sia.
Scorre il presente perché questo bilancio tiene conto delle difficoltà del presente, delle difficoltà drammatiche del disavanzo, del debito che abbiamo e del piano di rientro in cui siamo immersi nella sanità, ma dà anche l'idea del futuro che vogliamo percorrere. E' stato detto da ultimo dal Presidente: l'Università che ha creato anche polemiche che, forse potevamo anche non accentuare in questo modo al nostro interno l'Università, con la possibilità di garantire il diritto allo studio, la possibilità di garantire ai capaci e ai meritevoli di avere quello che la Costituzione assegna a loro, la possibilità di studiare e di formarsi, di avere una vita migliore dei loro genitori.
Questo l'abbiamo garantito e, grazie anche ad un ordine del giorno approvato, di iniziativa del mio Gruppo consiliare, abbiamo impegnato la Giunta a garantirlo anche negli anni a venire.
Abbiamo garantito le politiche sociali, anche qui, impegnandoci da subito con un ordine del giorno affinché le risorse stanziate siano immediatamente assegnate ai Consorzi per dare anche a loro la possibilità di operare bene e immediatamente. Abbiamo garantito le risorse per il TPL.
Abbiamo garantito anche le risorse per far partire subito l'utilizzo dei fondi europei.
Non era scontato arrivare a tutto questo in occasione di un bilancio fatto in condizioni così difficili.
Questa Giunta regionale è stata capace di garantire la riduzione dei costi della macchina amministrativa. Penso alla riduzione consistente del costo del personale, circa il dieci per cento: un fatto che non ha precedenti nella storia di questa Regione. Faccio un appunto alla Giunta regionale: le cose, oltre a farle bene, bisognerebbe anche farle conoscere all'esterno, perché molte volte si rischia che queste cose non vengano percepite fuori.
Credo sia stato molto giusto, anche se simbolico, come ha già detto il Presidente Chiamparino, l'atto di riduzione dei costi della politica che questo Consiglio regionale ha fatto tagliando a sé stesso, alla la Giunta regionale e ai propri Uffici di staff. Un atto emblematico, ma che dà l'idea che la politica, quando chiede sacrifici ai propri concittadini, sta sulla stessa barca e li fa in prima battuta ella stessa.
Questo bilancio, per com'è fatto, è strettamente collegato all'assestamento, come diceva prima in tono polemico il Consigliere Bertola. Io, invece, lo dico in tono assolutamente costruttivo. Sappiamo che oggi abbiamo le risorse per fare quello che abbiamo fatto, ma sappiamo che con il consuntivo avremo ragionevolmente risorse per colmare quello che non siamo riusciti a fare oggi. Ecco il perché dei tanti ordini del giorno che sono stati presentati.
Rispetto al collega Bertola, che ha abbandonato polemicamente il campo dico che non capisco perché scorga uno iato tra il concetto di maggioranza che indirizza e di maggioranza che governa. La maggioranza non governa governa la Giunta regionale. La maggioranza, qua dentro, fa quello che devono fare i Consiglieri regionali: atti di legislazione, atti d'indirizzo e atti di controllo. Finché staremo qui noi, che piaccia o meno al collega Bertola, la funzione d'indirizzo e di controllo la eserciteremo ancor più della funzione legislativa.
Trovo che l'attività emendativa fatta su questo bilancio sia significativa.
Ho già parlato dell'emendamento su Finpiemonte e non ci ritorno. E' già stato ricordato l'emendamento 40) della Giunta regionale, che collega molte risorse su capitoli in bilancio che erano rimasti sguarniti dalla morosità colpevole (fondi per l'IPLA, lotta alla Popillia Japonica e centri anti violenza). Tutti importanti, però, come ha appena detto il Presidente, un bilancio in ordine non è il nostro obiettivo.
Un bilancio in ordine non è l'obiettivo di nessuna amministrazione, è una conditio sine qua non per fare politica. Avendolo trovato in disordine si è cercato di metterlo in ordine, senza fare polemiche sulle responsabilità pregresse.
Un bilancio in ordine permette di raggiungere i propri obiettivi, che sono i progetti strategici di cui abbiamo parlato. Esattamente come una sanità in ordine, come richiamava il Presidente, con i conti in ordine, non è l'obiettivo, ma la conditio sine qua non per creare obiettivi strategici.
Quali sono gli obiettivi strategici che noi vediamo all'orizzonte? Parto dalla sanità. Una sanità che sappia riorganizzare la propria struttura ospedaliera, come abbiamo cercato di fare in attuazione del Patto per la salute, ma anche in attuazione di quanto il nostro buonsenso ci suggerisce. Una sanità che sappia riorganizzare la rete territoriale. Una sanità che sia la sanità dell'epoca dei Big Data.
I Big Data sono lo strumento che cambierà la sanità; lo strumento attraverso cui sapremo prevenire le malattie; lo strumento attraverso cui sapremo prevenire ed anticipare le epidemie; lo strumento attraverso cui potremmo davvero rendere reale il concetto di cartella e di fascicolo sanitario di cui discutiamo invano da tanto tempo.
Questi sono gli obiettivi e condivido con il Presidente che la Città della Salute non è solo un ospedale. Per noi, la Città della Salute è di più: è l'ospedale del 2050 e noi dobbiamo pensarlo, non sulla base di quello che ci dicono i professori universitari e i primari di oggi, perch lo fanno guardando, purtroppo, ai problemi che hanno oggi, che sono sacrosanti, però, da politici dobbiamo guardare al traguardo che avremo tra vent'anni.
Allo stesso modo, l'altro traguardo strategico è il Piemonte come la Silicon Valley, di cui parlava il Presidente Chiamparino nella sua campagna elettorale.
Perché è importante il finanziamento dell'università e del diritto allo studio? Per arrivare lì, per creare un'economia supportata dal sapere.
Perché è importante la riforma delle ATL? Non è tecnicismo, ma è importante per raggiungere l'obiettivo del Piemonte come la Borgogna. Il nostro obiettivo, da oggi a fine legislatura, sarà lavorare, a step, per raggiungere quei progetti strategici, quegli obiettivi e quei sogni veicolati durante la campagna elettorale.
In questo senso, sì, ha ragione il Vicepresidente Reschigna. In questo senso, la nostra Regione dimostra, come Ente, di essere un Ente utile per la propria comunità.
La Giunta regionale ha fatto la propria parte e l'ha fatta con determinazione e con serietà (è più facile dire "sì" che "no"). Ringrazio la Giunta, in particolare il Vicepresidente, per il lavoro faticoso che si è sobbarcato, ma anche la maggioranza e il Consiglio regionale hanno fatto la propria parte.
La maggioranza ha saputo mettere da parte i propri particolarismi e gli interessi di ciascuno, per guardare all'obiettivo complessivo.
Questa è la politica: saper mettere da parte l'interesse immediato per guardare al lungo periodo.
Devo dire che anche l'opposizione è stata responsabile ed io ritengo avendo avuto un'esperienza lunga in quest'Aula, di doverla ringraziare perché oggi ha consentito che si procedesse all'approvazione del bilancio in una condizione in cui il supporto informatico e il supporto conoscitivo dato ai Consiglieri è stato ampiamente inadeguato per motivi tecnici indipendenti dalla volontà di ciascuno.
C'è stata responsabilità di tutti e questo va detto, perché la serietà delle persone va riconosciuta ed è un qualcosa che fa onore all'Ente che amministriamo.
Il collega Ravetti - e termino - ha detto: "La notizia è che siamo in movimento, non ci siamo fermati e non abbiamo rinviato la nostra partenza".
Credo che questo sia il messaggio che può passare di qui, che pu partire da oggi: questa Regione, nonostante le difficoltà, non si è fermata ed è in movimento.
Abbiamo un cammino ancora molto lungo davanti, ma sappiamo che lo stiamo percorrendo. Il cammino non è una cosa che si dice; il cammino è una cosa che si fa. Lo stiamo facendo e siamo convinti che, alla fine di questa legislatura, i sogni che abbiamo narrato in campagna elettorale diventeranno pezzi di realtà che offriremo ai piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Innanzitutto mi unisco alle considerazioni del Presidente Chiamparino e dei colleghi nel ringraziare personalmente tutti per l'impegno sia nelle Commissioni sia in Aula, al di là delle varie posizioni e varie differenziazioni, però, analogamente ad altri che hanno già parlato, non apprezzamento il metodo adottato. Forse era possibile, anche in quest'Aula arrivare con sistemi meno bruschi, meno muscolari e meno sanguigni, per raggiungere l'obiettivo del voto entro le ore 21.
Ieri, in un momento di estrema tranquillità, avevamo detto di arrivare a votare verso le 21: avremmo votato molto prima, ma abbiamo trovato il modo di recuperare il tempo con alcuni episodi che non fanno certo onore al Consiglio e ad una modalità seria e democratica di discutere.
Forse la Giunta avrebbe voluto mettere già da ieri, in modo repentino il contingentamento. D'altra parte, devo rimarcare un fatto: capisco la difesa del Consigliere Gariglio dei diritti d'indirizzo della maggioranza ma la Giunta non è altro che figlia di questa maggioranza e, di conseguenza, essendo figlia di questa maggioranza, il cordone ombelicale è diretto, non c'è il passaggio di mediazione a tutti i costi. Potrebbe certamente esserci sui singoli.
Per quanto riguarda la natura degli emendamenti, ogni assise parlamentare approva gli ordini del giorno e ha la caratteristica di essere espressione della libertà di mandato. Quando però tutto ciò diventa sistematicamente organizzato, così come è stato fatto dal PD in quest'Aula legittimamente, anzi, in modo meticoloso che va a merito dell'organizzazione (c'era solo il vecchio PCI che aveva questo tipo di organizzazione), non sono tanto d'accordo.
Certamente questo modo, con l'intestazione singola degli ordini del giorno e degli emendamenti, e con il meticoloso criterio della suddivisione per aree o per influenza di materia, quanto meno ha creato una situazione dove anche la maggioranza ha assunto un ruolo quasi di opposizione o meglio, di pressione e di evidenziazione.
E' una forzatura di perfezione? La prendo come tale.
Personalmente tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno: ogni tanto mi scivola persino la frizione.
In Commissione, raccontavo prima alla collega Porchietto, per motivare in un nostro emendamento, che iscriveva su una missione 20 milioni in più (penso che il Vicepresidente Reschigna se lo ricordi), ero talmente motivato che li toglievo.
L'accusa che mi fa il Gruppo è di essere più realista del re e ogni tanto deve portarmi a mitigare. Forse su questo farebbe bene ad ascoltarmi l'Assessore Reschigna, perché la differenza, rispetto al bilancio, sarebbe già di 40 milioni.
Questa è la questione metodo che, però, è venuta in un momento già di difficoltà, che era la compressione, che era anche l'utilizzo del nuovo strumento (la 118) con la valutazione a missioni, che purtroppo, per difficoltà nostra, non abbiamo saputo utilizzare completamente, per fare un discorso politico più globale rispetto al fare un semplice riferimento numerico al richiamo dei capitoli.
Io stesso questa mattina ho chiesto al Vicepresidente Reschigna di darmi lo splittamento vecchio stile sull'emendamento che rappresenta - di questo ne do atto - il famoso emendamento n. 40), che è stato oggetto di dibattito con l'oppositore Grimaldi. E' l'esempio della condizione del bilancio ad oggi, e lo dico come apprezzamento, nel senso che è un punto di equilibrio dove c'è ancora un grande sforzo nel recuperare le risorse, ma cominciano ad esserci le risorse per poter fare quello che dovrebbe fare una Giunta regionale.
Ho apprezzato il suo intervento, Presidente, però era disassato rispetto a quello che ha fatto la Giunta nei due anni. Forse lei pu giustificarmelo, dicendo che nei due anni c'erano le difficoltà di bilancio. Lo racconta a me? Ahimè, purtroppo conosco l'argomento e anche tutte le difficoltà. Però, forse, in tutta quella che è la parte sostanziale e normativa, che è un enorme potere delle Regioni, al di là della riforma costituzionale che in parte lo limiterà su alcuni settori naturalmente voto "no" non tanto per la questione della Regione, quanto per la questione nazionale. Dopo l'esperienza delle Province, permettetemi quella del Senato secondo grado la vedo proprio una riforma assolutamente non condivisibile. E anche per quanto riguarda la scusa che si fa più in fretta a fare le leggi, spero che rimanga sempre un doppio passaggio altrimenti si vede cosa succede nel fare le leggi.
Al di là della divisione che abbiamo nel voto, credo che anche qualora entrasse in vigore la nuova riforma costituzionale, il potere normativo delle Regioni per poter svolgere gli atti e regolare la vita dei cittadini e delle imprese e di chi sta sul territorio piemontese è ancora enorme.
Questo potere non è stato nei due anni utilizzato dalla Giunta.
Le dice: "Il contro-disegno qual era?". Il contro-disegno poteva esserci. Prima di tutto, ci vuole il disegno di chi due anni fa si è presentato dicendo "io ho un obiettivo". Lo ha dichiarato e allora era un obiettivo ambizioso. Oggi, ripeto, il suo intervento è stato quello di un'apertura e di uno sguardo al futuro. Io mi auguro per i piemontesi anche da oppositore, che nel prossimo triennio la sua Giunta possa mettere in atto, con la passione e il passo che lei ha dato nel suo intervento, le azioni di cambiamento, perché dobbiamo davvero avere il coraggio di leggere un cambiamento di pelle delle persone, del modello di sviluppo e quindi del sistema sociale sia sul fronte sanitario sia sul fronte delle politiche sociali.
Oggi abbiamo 17 mila pazienti di Alzheimer che devono essere assistiti le previsioni e i dati, salvo che arrivi la pillola rapida, ci dicono che fra dieci anni ne avremo 32-33 mila, ovvero il doppio. Averne il doppio significa che, con questo tipo di legislazione e di intervento di sistema non saremo in grado di reggere.
Ecco dov'è necessario sforzarsi di mettere la testa sulle questioni normative, non di bilancio puro e semplice, perché automaticamente lo diventeranno di bilancio, ma solo se le affrontiamo oggi, possiamo avere la speranza e la possibilità di mettere coloro che governeranno in quel momento nelle condizioni di rispondere alle esigenze dei cittadini piemontesi.
E' questa la sfida che ha di fronte questa Regione con i poteri attuali e con il bilancio attuale, dove il bilancio assume anche una valenza di secondo grado, e lo dice uno che si è occupato di bilancio tutta la vita.
E' questa la sfida su cui devono lavorare maggioranza e opposizione. Ognuno naturalmente dirà cosa deve dire e prenderà la posizione che deve prendere altrimenti fra tre o quattro anni saremo nuovamente nella situazione che avevamo nel 2007-2008. E, al di là della battaglia politica di dire che la colpa era della Bresso, la Giunta del centrosinistra è affondata negli anni 2007-2008-2009 perché non si è accorta che erano cambiati i tempi e ha fatto ciò che si faceva nel 2003-2004-2005.
Noi dobbiamo leggere tutto ciò, poi naturalmente la Giunta farà quello che deve fare, così come la maggioranza, e noi cercheremo di fare la nostra parte.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio

Presidente Chiamparino, lei spesso ironizza, ma ironizza sul suo malcelato orgoglio di portare avanti, in un certo senso, la sua storica tradizione PCI. Effettivamente è vero: di sicuro la porta avanti nello spacciare come strategia per il risanamento del Piemonte il fatto di aver trasformato la nostra Regione in una delle più tassate di Italia, al vertice delle classifiche per pressione fiscale.
Sicuramente sta mantenendo viva questa tradizione nell'aver dimenticato tutte le promesse con cui aveva illuso i territori, rispetto alla "burocrazia zero" e le no tax area per rilanciare l'impresa, perché di tutto ciò non si è visto assolutamente nulla.
Sicuramente ha mantenuto questa tradizione nel confondere risultati e propaganda su tutte le politiche di avviamento al lavoro dei giovani, con un paradossale orgoglio per Garanzia Giovani, che unanimemente è ormai riconosciuto come il più prodigioso flop delle politiche del lavoro mai intentate nel nostro aziende, con aziende che ancora aspettano i finanziamenti e giovani lavoratori non pagati sui tirocini.
Di sicuro, la stessa propaganda ce la sentiamo spacciare rispetto alla crisi delle nostre imprese con un tavolo crisi che aumenta in modo lugubre il numero degli invitati a tavola. C'è una richiesta di cassa integrazione che aumenta e nessun'altra risposta strategica - lo dico a lei che ci rimprovera di assenza di proposte alternative - se non radunare tutti i parlamentari con il piattino in mano per pietire qualche risorsa dal Governo nazionale, quando invece, negli scarsi casi in cui riuscite a ricavare dei tesoretti, alla fine con la crisi di oggi decidete di non destinare assolutamente nulla.
Su tutti questi aspetti di continuità con il passato noi non potremmo fare altro che auspicare che il muro di Berlino magari un giorno o l'altro crolli anche a Torino; magari un giorno accadrà. Però a me non interessa oggi, soffermarmi molto su quanto portate avanti in continuità con quella tradizione PCI, ma piuttosto su quanto avete dimenticato di quella tradizione. Aspetti che - se lo dico io, di sicuro è così - potevano anche essere ritenuti positivi.
Partiamo dalla vocazione sociale: il fatto di aver scaricato i tagli proprio sul tema e sul capitolo delle politiche sociali vi viene forse facile per l'assenza di sindacati e di associazioni di corpi intermedi che non vi portano, a differenza di quello che accadeva nella scorsa legislatura, le masse dei colpiti proprio fisicamente davanti ai palazzi a protestare.
Però per chi amministra anche e non solo in Consiglio, ma in aule consiliari comunali (ad esempio a Torino), questi tagli vogliono dire il dimezzamento dei cantieri di lavoro e delle misure di contrasto alla disoccupazione di lungo periodo. Vuol dire l'assenza di tutele per chi è rimasto senza una fonte di reddito e continua ad essere semplicemente illuso con baggianate mediatiche di inutili ed inesistenti redditi di cittadinanza o di autonomia, che sappiamo non varcheranno mai le soglie di proposte di legge solo del tutto propagandistiche.
Vuol dire tagliare e chiudere materialmente ospedali oggi accontentandosi di disegnare ospedali del 2050 che, al momento, non sono neanche sulle mappe di progettualità degli architetti; vuol dire sostanzialmente, abbandonare il Piemonte oggi per disegnare propagandisticamente un Piemonte di domani, che rischia di non arrivare vivo a quelle scadenze, perché, vede, l'emergenza è oggi.
E' un'emergenza che va contrastata con il polso della situazione ed è un'emergenza di fronte alla quale quest'Aula legislativa - e in questo caso smetto di prendermela con voi della Giunta - ha sostanzialmente abdicato a quello che doveva essere il suo ruolo.
Il bilancio dovrebbe essere una legge del Consiglio regionale su una mera proposta di dati per le competenze tecniche che hanno gli Assessorati invece è diventato un provvedimento blindato della Giunta - in questo l'Onorevole Chiamparino è sicuramente ancora un Sindaco e non un Governatore - che, alla fine, quest'Aula ha dovuto digerire e ingoiare come un rospo indigesto, accontentandosi di scaricare la frustrazione delle promesse tradite di ciascun Consigliere o di ciascun Gruppo consiliare in patetici atti d'indirizzo. Questi dovrebbero darvi degli indirizzi, che voi non avete tradizionalmente mai rispettato in questa legislatura - e parlano i numeri - relativamente alla fase di assestamento di bilancio, su cui il Vicepresidente Reschigna ha già chiarito che risorse aggiuntive non ce ne saranno.
Quindi, è una bella presa in giro per tutti i piemontesi; avete fatto bene a far terminare l'approvazione di questa legge in concomitanza con il primo aprile di domani, è un bel pesce d'aprile per tutti i piemontesi! E' una pantomima, Presidente, per cui, sinceramente, la preoccupazione non dovrebbe tanto riguardare un Consigliere senza giacca. Per quanto mi riguarda, il collega Campo poteva anche venire in canotta, per quello che abbiamo fatto in questi giorni. Non abbiamo legiferato, avete semplicemente premuto i bottoni per ratificare la decisione assunta a monte dal "politburo" di questa Giunta.
Evitando le citazioni dotte e le evocazioni alate che abbiamo sentito dal Capogruppo Gariglio, forse occorrerebbe l'onestà intellettuale di ammettere che si è semplicemente sventolata bandiera bianca di fronte alla prepotenza della Giunta.
Sinceramente, concludo con un appello a Sinistra Ecologia Libertà, che in questo momento nel suo Capogruppo è assente, ma ci tengo che rimanga a verbale: noi ci dobbiamo, da torinesi - qui mi ritaglio una piccola parentesi da torinese - sorbire l'ennesima pantomima elettorale del candidato Sindaco della sinistra radicale, in particolare di SEL, divisa dal resto del centrosinistra su tutti i tagli, partendo dai già citati cantieri di lavoro, sugli ammortizzatori sociali e sulle misure di contrasto alla povertà, con la profonda ipocrisia di sapere benissimo - se qui spezzo una lancia a favore di Fassino, credo sarà un precedente che non si ripeterà - che sono tagli obbligati rispetto ai tagli che voi - dico "voi" perché quest'Aula non ha deciso nulla - come Giunta regionale imponente a cascata alle Amministrazioni comunali. Qui c'è un piccolo "ma" dato dal fatto che Sinistra Ecologia Libertà, in Comune di Torino, in queste elezioni amministrative - lo dico perché, in realtà, è uno scenario nazionale - si è diviso dal centrosinistra e corre in alternativa al centrosinistra, mentre qui siede ben radicato nella Giunta Chiamparino e nella maggioranza.
Pertanto, se ci fosse un minimo di coerenza da parte della sinistra non mi riferisco al PD, che non lo è, bensì a Sinistra Ecologia Libertà che ancora inserisce questo nome nel proprio simbolo e nella propria dicitura rispetto alla propaganda che dobbiamo sorbirci quantomeno qui nel capoluogo - a fronte di emendamenti che sono stati firmati o proposti addirittura dal Gruppo Sinistra Ecologia Libertà e bocciati su indicazione della Giunta da questa maggioranza, dovrebbe conseguentemente alzarsi e spostarsi nei banchi dell'opposizione. Lo diciamo nella piena consapevolezza che ciò non avverrà, ma nella necessaria volontà di chiarire quantomeno le questioni - forse solo questo ci resta - davanti a tutti quei cittadini piemontesi che saranno lasciati senza sostegno al reddito, senza lavori socialmente utili e senza assistenza per una sinistra che ha evidentemente rinunciato a fare la sinistra se non in quello che sa meglio fare, ovvero tassare.



PRESIDENTE

Grazie per il contributo, Consigliere Marrone.
La parola alla Consigliera Gancia.



GANCIA Gianna

Esprimeremo sicuramente il nostro voto contrario. Si tratta evidentemente, di un esercizio finanziario dove è completamente assente l'idea di una progettualità della Regione, così come l'idea della velocità e della prospettiva. Sono stati tassati i cittadini piemontesi e, comunque non si è dato neanche l'esempio.
Secondo il Consigliere Pichetto, il Consiglio e la maggioranza hanno compiuto "forzature per giungere alla perfezione"; in realtà sappiamo benissimo che questo Consiglio è ancora eletto con le preferenze e conosciamo tutti i drammi che queste procurano.
Però, penso che lei, Presidente Chiamparino, con la sua carriera, lei che ha avuto la possibilità di fare tutto, sia nelle condizioni ideali credo che in questo Paese quasi tutti coloro che da anni fanno politica abbiano esattamente in mente cosa fare, il problema è che se dovessero fare quanto è necessario fare non verrebbero più rieletti - per avere più coraggio, glielo dico proprio. Ha avuto un grande successo elettorale...



CHIAMPARINO Sergio, Presidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Non devo più essere rieletto.



GANCIA Gianna

Quelli che sono iscritti nelle liste elettorali passive non sono sicuramente meglio di quelli iscritti nelle liste elettorali attive, quindi ha la possibilità di metterci più coraggio perché non deve essere rieletto uso le sue parole - ma questa Regione necessita di una profonda ristrutturazione. E' percepibile nell'aria, è sufficiente recarci nelle altre Regioni del Nord per capire che siamo un po' fermi al palo.
L'approccio dovrebbe essere davvero sostanziale per un cambiamento sotto questo punto di vista. Va bene l'avvio delle dismissioni delle partecipate, ma anche qui occorre molto più coraggio in assoluto.
Dichiariamo il nostro voto contrario; chiediamo più coraggio e una progettualità che manca completamente.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Credo siano altri i numeri che, in qualche modo, ci hanno portato fin qui e che servono a compiere quell'analisi dei due anni che abbiamo fin qui percorso.
Erano più o meno 7.000 mila le persone che rischiavano di perdere la casa nel 2013 e oggi sono 5.000; erano 40 mila i piemontesi in meno che prendevano i mezzi di trasporto pubblici e oggi sono 35.000; erano 4.000 i ragazzi che non prendevano la borsa di studio e oggi sono mille; erano 30.000 le famiglie che non riuscivano a pagarsi gli assegni di cura e oggi sono 16.000.
Questi sono i dati di un piccolo trend. Se volete, può anche essere un trend positivo, anche se questi numeri vi fanno capire che ci sono ancora tantissime cose da fare. Infatti, penso che tutti noi vorremmo che quei 35.000 piemontesi che dal 2010 al 2015 hanno smesso di servirsi tutti i giorni dei mezzi pubblici li utilizzino. Come ci siamo detti prima, non ci devono essere più studenti idonei che non prendono la borsa di studio. Non ci devono essere 16.000 famiglie che rischiano di non avere gli assegni di cura. Non ci devono essere 5.000 famiglie che rischiano, davanti ad uno sfratto, di non vedersi assegnata la casa. Soprattutto - lo dico al Presidente Chiamparino - credo che le 30.000 persone che dal 1° gennaio rischiano di non avere più ammortizzatori sociali necessitino di una risposta da parte di questa Regione.
Per questi motivi siamo ancora qui, in qualche modo, a unire questi numeri al tema più generale, di cui diceva prima il Presidente, cioè ridare credibilità a questa istituzione, e la credibilità si ritrova solo quando le risposte concrete arrivano dalle politiche.
Per questo, condivido soprattutto la seconda parte del ragionamento che parla soprattutto di programmazione e di una visione diversa anche nel progettare, per esempio, la parte dei fondi strutturali, ma anche la parte dei PAR-FSC.
Richiamo uno dei temi che abbiamo lasciato lì, che spero riusciremo a mettere in campo in fretta, quello del dossier sul materiale rotabile, ma soprattutto tutti gli investimenti relativi ai mezzi di trasporto su ferro anche nel TPL. Su queste basi, spero che nella fase di assestamento riusciremo a discutere di quanto abbiamo lasciato indietro.
Sono orgoglioso che già oggi abbiamo rimesso in campo delle risorse per i centri antiviolenza. Siamo riusciti a salvare l'IPLA. Siamo riusciti a mettere alcuni fondi - un milione - sulla morosità incolpevole; non sono i due milioni che speravamo, magari li recupereremo entro l'assestamento.
Sono fiducioso che questa discussione continuerà ad essere su questo merito.
Consigliere Marrone, non ci tengo a venire da quella parte della balaustra, per cui rimarrà solo.



(Commenti del Consigliere Marrone)



GRIMALDI Marco

Guardi, difficilmente mi vedrà nell'emisfero destro.
L'unica coerenza sta nel fatto che le cose che abbiamo detto in campagna elettorale poi si devono fare e realizzare: dobbiamo farlo con tutta la passione che abbiamo - anche se spesso abbiamo posizioni diverse anche all'interno della maggioranza - e con tutta la lealtà possibile.
La fedeltà la lasciamo ad altri campi della politica o ad altri campi di pensiero che non mi appartengono.
Grazie.



PRESIDENTE

Prima di porre in votazione l'intero testo di legge, sento il dovere di ringraziare la dottoressa Bertini e gli Uffici che ci hanno supportato.
Grazie anche ai colleghi del Movimento 5 Stelle; mi spiace del provvedimento assunto, ma sono al vostro servizio.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri hanno votato NO 6 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 20.30)



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