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Dettaglio seduta n.136 del 30/03/16 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 10.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Non essendovi proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ha chiesto congedo il Consigliere Balocco.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 24/03/2016.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 16/03/2016.
Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere una gentilezza. Con protocollo 16 marzo, il mio Presidente, Gilberto Pichetto Fratin, ha presentato una proposta di legge con contestuale richiesta di esame in sede legislativa. La proposta di legge, che mi risulta essere stata vagliata anche nella riunione dei Capigruppo, prevedeva la richiesta di "Disposizioni inerenti alla candidatura di personale di Gruppi consiliari e di Uffici di comunicazione della Regione Piemonte".
Ci risulta che, nell'ambito della Conferenza dei Capigruppo, la maggioranza - e spero di non sbagliare e mi scuso qualora includa qualche Gruppo che condivideva - non abbia accolto l'istanza della legislativa.
Mi permetto di sottolineare che riteniamo che questa proposta non solo fosse lungimirante rispetto ad una questione di trasparenza rispetto alle persone che, in questo momento, hanno degli incarichi all'interno dei Gruppi consiliari...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera, qual è la domanda precisa?



PORCHIETTO Claudia

Le chiedo scusa, Presidente, ha ragione. Vorremmo soltanto sapere le motivazioni che hanno portato a non volere dare corso alla richiesta di legislativa da parte della maggioranza e del Presidente.



PRESIDENTE

L'accoglimento di una proposta in sede legislativa è una prerogativa dei Capigruppo e, quindi, questa si discute all'interno della Conferenza dei Capigruppo.
E' sufficiente che un solo Capogruppo per motivi suoi, strettamente personali, ritenga di non dare la facoltà e la possibilità di imboccare la strada della legislativa. Questo è successo.
Devo dire che, per il caso specifico, non c'era solo un Capogruppo, ma più Capigruppo.


Argomento: Bilanci preventivi

Proseguimento esame disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018", di cui al punto 4) all'o.d.g. prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta antimeridiana del 24 marzo 2016 è iniziato l'esame del provvedimento. Il Consigliere Ravetti ha svolto la relazione di maggioranza, mentre hanno svolto le relazioni di minoranza i Consiglieri Vignale e Bono.
In sede di discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Gancia Bertola e Campo.
Nella seduta pomeridiana del 24 marzo si è conclusa la discussione generale.
Passiamo ora all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Non essendoci richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
Soprassediamo sull'articolo 2, perché riporta totali che dipendono dall'articolo 3.
ARTICOLO 3 Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Prima di incominciare l'esame degli emendamenti sull'articolo 3 è mio dovere rappresentare al Consiglio regionale un fatto tecnico.
Abbiamo finito la ricognizione ordinaria dei residui attivi e passivi e domani approveremo il rendiconto. In funzione della ricognizione ordinaria dei residui passivi e attivi, in giornata presenteremo un emendamento all'articolo 3 che iscriverà su ciascun capitolo i residui passivi e i residui attivi. Quindi, non ci sono spostamenti di risorse.
E' una questione che potevamo fare anche con una deliberazione di Giunta successivamente alla legge di bilancio, ma preferiamo farla all'interno della legge di bilancio. Non spostiamo nessun tipo di risorsa è una mera trasposizione di residui passivi e di residui attivi su ciascun capitolo del bilancio.
Quindi, è un emendamento che ha carattere unicamente tecnico. Lo dico perché vorrei che il Consiglio regionale fosse edotto sul fatto che presenteremo l'emendamento in tarda mattinata, perché lo stanno completando visto che riguarda una pluralità di capitoli e conseguentemente l'immissione di programmi. Solo per conoscenza al Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 40) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna:



(VEDI TABELLA ALLEGATA)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio

Con quest'emendamento si inseriscono delle variazioni compensative all'interno di alcune Direzioni, che servono perché c'è stata una diversa imputazione di capitoli all'interno di missioni e di programmi diversi, ma non cambiano i saldi. Ciò che invece cambia in termini di saldo (ed è illustrato all'interno dell'emendamento) sono le seguenti voci. Vado per Direzioni, in modo tale che sia chiaro a tutti i Consiglieri.
Il primo elemento è rappresentato dall'iscrizione di 700 mila euro sulla Direzione cultura (l.r. n. 58), dall'iscrizione di 50 mila euro aggiuntivi rispetto allo stanziamento di 100 mila euro già esistenti a bilancio come capitolo sul tema della fondazione delle società operaie di mutuo soccorso. 150 mila euro è l'importo tradizionale che veniva corrisposto alla fondazione delle Società Operaie di Mutuo Soccorso, nella legge di bilancio - così com'è stata licenziata dalla Commissione - sono iscritti 100 mila euro, pertanto integriamo lo stanziamento portandolo complessivamente a 150 mila euro.
Sempre sulla cultura, abbiamo l'iscrizione di 250 mila euro, che è l'importo normalmente assegnato agli istituti storici della Resistenza piemontesi. Non è un importo aggiuntivo rispetto agli anni precedenti, ma è la riconferma dello stesso stanziamento.
Ancora sulla cultura, c'è uno stanziamento in conto capitale di 100 mila euro legato a interventi sulle Società Operaie di Mutuo Soccorso.
Questo stanziamento serve a completare, sotto il profilo dell'allocazione delle risorse, interventi di recupero del patrimonio di tali società che sono già in corso.
Passo alle problematiche relative alla Direzione Competitività, dove prevediamo uno stanziamento di 250 mila euro sulla legge regionale per gli interventi a favore dell'editoria. E' sulla Direzione Competitività pertanto questo stanziamento va a favore dei giornali locali, piemontesi.
E' uno stanziamento di 100 mila euro legato, sulla base di un atto d'indirizzo che era stato votato a suo tempo dal Consiglio regionale all'avvio della predisposizione del Piano regionale sulle attività estrattive.
Sul tema dell'agricoltura, prevediamo uno stanziamento di un milione di euro, suddiviso - nel dettaglio - in due interventi, relativamente al tema della lotta alla Popillia Japonica, tema che era stato sollevato anche durante il dibattito in Commissione bilancio e che - se richiesto l'Assessore Ferrero potrà sviluppare meglio. Sostanzialmente, i due interventi previsti all'interno di questo stanziamento vanno - uno - a ristorare i danni agli agricoltori, e - l'altro - a sviluppare attività di ricerca ed intervento sulle aree delimitate dal Parco del Ticino, che sono interessate da questo infestante.
Inoltre, abbiamo uno stanziamento di 550 mila euro su IPLA, Direzione Foreste. Anche in questo caso, ottemperando ad un atto di indirizzo del Consiglio regionale, stanziamo le risorse complessive sul 2016, per l'attività di IPLA.
Vi è uno stanziamento di un milione di euro sul fondo sociale a sostegno delle locazioni, uno stanziamento di 150 mila euro, che trova anche corrispondenza in un emendamento all'articolato che abbiamo già depositato, sui Sacri Monti di Oropa, come contributo alle spese di funzionamento e gestione. C'è - ancora - uno stanziamento di 150 mila euro che va a finanziare i Centri antiviolenza, sulla base della legge che è stata recentemente approvata dal Consiglio regionale ed un ulteriore intervento di 70 mila euro che determina il cofinanziamento della Regione ad un finanziamento statale sul tema della tratta. E' un contributo statale cui dobbiamo affiancare un importo di 70 mila euro, come cofinanziamento regionale.
C'è, altresì, uno stanziamento sulle relazioni internazionali di 25.072,25 euro, che ha come destinatario le quote di adesione in Ceipiemonte. Questi 25.072,25 euro sono determinati dal fatto che la Città Metropolitana è uscita da Ceipiemonte ed è stata fatta una rideterminazione delle quote di partecipazione. Pertanto, rispetto allo stanziamento originario previsto dalla legge di bilancio, dobbiamo incrementare di 25.072,25 euro.
E' previsto un intervento di 150 mila euro sulle aree protette, in modo particolare sul finanziamento della predisposizione dei piani di tali aree.
C'è un ripristino di un milione di euro sul 2016, a favore del capitolo in conto capitale investimento, per gli investimenti da parte di EDISU. Su questo punto, c'è uno stanziamento di un milione di euro sul 2016 e uno stanziamento di 2 milioni di euro sul 2017. Sul 2017 c'è un ulteriore stanziamento, che trova compensazioni provvisorie di 12 milioni di euro sul tema della formazione professionale, in modo tale da consentire l'avvio nella dimensione pluriennale delle iniziative su questo tema.
Queste spese trovano copertura, in parte, attraverso un prelievo dal fondo di riserva e, in parte, da verifiche ottenute, verificate, da una riduzione di 4 milioni di euro degli interventi sul 2016 legati all'edilizia residenziale pubblica. Abbiamo potuto accertare che c'era un maggiore stanziamento rispetto alle necessità, di quattro milioni di euro.
Le altre questioni sono compensazioni all'interno delle Direzioni quindi riguardano spostamenti tra missioni e programmi, ma non cambiano l'allocazione delle risorse.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Se, quando l'Assessore e Vicepresidente Reschigna in Commissione ha detto: "Non possiamo toccare nulla sul bilancio di previsione, non c'è margine per interventi, li faremo tutti in fase di assestamento" intendeva questo, allora - da oggi in poi - o cambiamo anche il nostro modo di intendere le cose, oppure non possiamo più dire di fidarci granché.
Poiché gli interventi sono diversi e su diversi capitoli e su alcuni non c'è ancora chiarezza, chiedo la sospensione della seduta, per poter fare una riunione dei Capigruppo oppure una seduta della Commissione bilancio, affinché ci vengano fornite maggiori spiegazioni su questi interventi.
Dopodiché, si prosegue: che si faccia una cosa oppure l'altra, da qui a domani, alle 24, non cambiano più di tanto i programmi. Abbiamo deciso di finire i lavori domani sera a mezzanotte: si finirà a quell'ora magari con più chiarezza, in modo da poter raccontare ai cittadini in modo più compiuto quello che succede.
Grazie.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RUFFINO



PRESIDENTE

E' convocata una riunione dei Capigruppo, in Sala A.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.22, riprende alle ore 11.04)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Riprendiamo i lavori.
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 129 ) presentato dai Consiglieri Sozzani, Vignale: "All'allegato 4 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2016 2018 MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0109



TITOLO I

apportare la/e seguente/i variazione/i: 2016 COMPETENZA/CASSA + 1.000.000,00 2017 COMPETENZA 2018 COMPETENZA e, in conseguenza, apportare le seguenti variazioni: MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0103 TITOLO 1 2016 COMPETENZA/CASSA - 1.000.000,00 2017 COMPETENZA 2018 COMPETENZA Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento 129) ha la finalità di aumentare le risorse al capitolo relativo alle unioni e alle fusioni dei Comuni, tutti aspetti derivanti dalla normativa nazionale e regionale sulla gestione associata di funzioni e servizi.
Noi crediamo sia un emendamento importante perché interviene in un aspetto che in questi anni ha causato un non indifferente gravame burocratico per le amministrazioni pubbliche, soprattutto in termini di spesa, in particolar modo per le piccole amministrazioni, ossia tutte quelle soggette alla norma nazionale. Non parimenti, ha garantito né un trasferimento nazionale né un trasferimento regionale che in qualche modo sostenga il lavoro e le maggiori spese sostenute.
Molto banalmente, alcune funzioni fondamentali, che oggi le amministrazioni devono sostenere, prima non venivano sostenute, per cui non avevano spese che invece oggi hanno e che gravano per molte migliaia di euro all'interno dei bilanci di queste amministrazioni.
Riguarda anche il capitolo delle fusioni, che proprio nell'arco di questi anni, grazie alla legge 12, vanno sempre più aumentando. I numeri apparirebbero non significativi; lo sono in modo assoluto se pensiamo che negli ultimi ventanni non vi è stato nessun caso, salvo forse uno, al di là della realtà mappanese, che è una dinamica totalmente differente rispetto alle delibere sulle fusioni che spesso discutiamo in I Commissione e poi in Consiglio regionale, ma che anch'esse devono essere sostenute con una premialità di carattere economico, come nelle delibere che più volte abbiamo discusso in Consiglio.
Come in ogni norma, quindi, a fronte di nuove disposizioni obbligatorie, e a fronte dell'obbligatorietà delle norme stesse, siamo passati da un associazionismo volontario ad un associazionismo obbligatorio. Per questo crediamo sia indispensabile garantire risorse affinché questo impegno maggiore che le associazioni hanno posto, sia anche accompagnato da un congruo trasferimento economico.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
E' un'aggiunta a quanto citato poc'anzi dal Consigliere Vignale.
Più volte in questo Consiglio abbiamo discusso dell'unione dei Comuni ma oggi, rispetto ad una necessità della nostra Regione, come per il resto dell'Italia d'altronde, c'è la necessità di un accorpamento di Comuni soprattutto di quelli piccoli, che già sono in assenza di risorse fondamentali ai fini della loro attività quotidiana.
I Comuni, soprattutto quelli piccolissimi, non hanno risorse per il mantenimento della loro quotidianità e quindi, il fatto che ci sia un capitolo di spesa che individui o aumenti la possibilità di generare queste fusioni, promuovendole per molti Comuni della nostra Regione, ci sembrava e ci sembra un'iniziativa meritevole di attenzione dell'Aula ed anche da parte dei Comuni che intendono promuovere questo tipo di iniziativa.
Questo è il senso dell'emendamento.
E' un emendamento che pensiamo possa essere accettato, vista l'esiguità della cifra, e che sicuramente avrà effetti positivi, perché un'unione dei Comuni comporta risparmi per la Regione, risparmi che potrebbero essere poi spesi in altri settori, soprattutto nei servizi ai cittadini.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sozzani.
Emendamento rubricato n. 7) presentato dai Consiglieri Gancia, Benvenuto: "All'allegato 4 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2016 2018 MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0111



TITOLO I

apportare la/e seguente/i variazione/i: 2016 COMPETENZA/CASSA 200.000,00 2017 COMPETENZA 200.000,00 2018 COMPETENZA 200.000,00 e, in conseguenza, apportare le seguenti variazioni: MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 103 TITOLO 1 2016 COMPETENZA/CASSA -200.000,00 2017 COMPETENZA -200.000,00 2018 COMPETENZA -200.000,00 Ha chiesto la parola il Consigliere Benvenuto per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BENVENUTO Alessandro

Grazie, Presidente.
Questo emendamento sulla missione 1 è collegato alla legge regionale n.
11 del 2000.
Si tratta della possibilità di finanziare il fondo legato all'usura.
E' un tema molto sentito in provincia di Torino.
Come Lega Nord abbiamo deciso di finanziare questa parte del bilancio perché, per quanto ci riguarda, è un provvedimento importante (molti fatti di cronaca ci segnalano la presenza del problema usura in provincia di Torino).
Per quanto ci riguarda, sarebbe opportuno che istituzioni come la Regione facciano interventi concreti su un tema così delicato, dando anche un supporto a queste persone.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Benvenuto.
Emendamento rubricato n. 53) presentato dai Consiglieri Frediani, Bono Bertola, Andrissi, Mighetti, Campo, Batzella: "All'allegato 4 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2016 2018 MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0111 TITOLO 1 apportare la/e seguente/i variazione/i: 2016 COMPETENZA/CASSA 200.000,00 2017 COMPETENZA 2018 COMPETENZA e, in conseguenza, apportare le seguenti variazioni: MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0103 TITOLO 1 2016 COMPETENZA/CASSA - 200.000,00 2017 COMPETENZA 2018 COMPETENZA Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento chiediamo di incrementare il capitolo destinato a finanziare gli sportelli per i consumatori. Qualche tempo fa abbiamo audito rappresentanti dell'associazione dei consumatori, che hanno denunciato il fatto che già da qualche anno manchino i fondi per offrire questo importante servizio ai cittadini.
Riteniamo che soprattutto in questo momento sia importante dare un simile servizio ai consumatori, soprattutto alla luce delle modifiche, ad esempio al pagamento del canone RAI, che sicuramente creerà grande scompiglio fra i consumatori, creando notevoli difficoltà ai cittadini soprattutto a quelli più anziani, che in qualche modo devono autodenunciarsi o comunque segnalare ai gestori il possesso o meno di apparecchio televisivo; una procedura piuttosto complicata per chi non ha l'abitudine a lavorare con mezzi informatici.
Ci sono comunque delle difficoltà anche dal punto di vista logico relativamente alla comprensione di questi cambiamenti nel pagamento di questa tassa.
Riteniamo che sia più che mai indispensabile offrire un servizio capillare sul territorio, quindi prevedere la presenza di sportelli che aiutino i cittadini, e li accompagnino magari nella compilazione dei moduli necessari. Ovviamente questo servizio non fa riferimento soltanto all'urgenza del pagamento del canone e alla comprensione delle modalità con cui si devono compilare i vari moduli, ma va a dare un sostegno ai cittadini anche in tutti quei casi in cui si vada a ledere il diritto dei consumatori.
Quindi, riteniamo che sia un servizio quanto mai importante e che sia assolutamente necessario prevedere un finanziamento.
Era un emendamento di quelli già proposti in Commissione. Abbiamo ridotto un po' la cifra, consapevoli del fatto che le risorse sono limitate e che evidentemente la Giunta ha scelto di sua iniziativa di destinarle in altro modo. Comunque la cifra che proponiamo è 200 mila euro. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Come precedentemente detto dalla collega, questo emendamento prende spunto da un'audizione, in cui abbiamo udito alcune associazioni di consumatori che lamentavano la carenza di risorse per l'attivazione di questi sportelli di consulenza ai cittadini che rivestono una notevole importanza per garantire un'assistenza di base a quelle persone che faticano a destreggiarsi in un mondo abbastanza complesso di normative, di nuove tasse, di nuove bollette che ogni giorno cambiano. Ad esempio, è proprio di questi giorni la rivoluzione nella bolletta Enel che, devo dire con un po' di umiltà, a prima vista non mi sembra granché chiara e comprensibile. Approfondirò il tema personalmente e vedrò di capire se ben si comprende questa nuova modalità.
Alle volte cambiare pochi indirizzi, pochi elementi in un format già conosciuto può veramente dare adito a fraintendimenti nella lettura di alcuni documenti. Proprio per questo gli sportelli dei consumatori rivestono un ruolo importante nell'andare a dare assistenza a molte persone, specie le persone anziane, che alle volte veramente non capiscono ciò che devono pagare, ciò che devono fare, ciò che, magari, hanno già pagato e non dovevano pagare. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento si intende dare un contributo alle associazioni per i consumatori che oggi sono veramente di capitale importanza, di fronte alla sempre maggiore aggressività commerciale e alla scarsa trasparenza sui costi di servizi e prodotti, per non parlare, soprattutto, dell'invasione costante della privacy con le telefonate di marketing direttamente sui cellulari personali, a cui non si riesce a porre limite, nemmeno richiedendo, secondo legge, la sottrazione agli elenchi delle persone che possono essere contattate.
Lo dico perché sono stato coinvolto in questi fatti e, ad oggi, non sono riuscito a farmi togliere da questi elenchi, nonostante le diverse raccomandate spedite alle varie società (dai telefonici a società che vendono servizi di varia natura come il gas, eccetera); non sono riuscito nemmeno scrivendo in copia all'Autorità Garante per la privacy. L'unico successo che ho avuto l'ho ottenuto tramite un'associazione di consumatori.
Quindi, dal mio punto di vista, queste sono realtà che tutelano tutti quanti; non sono partitiche e sono a supporto di tutte le persone, in quanto siamo tutti consumatori. Tra l'altro, si tratta di realtà che hanno anche grossa esperienza.
Ricordo che ben prima del tempo dei meet-up - quindi parliamo dei primi anni 2000 - gli unici che si occupavano di fare chiarezza e trasparenza sulla questione, ad esempio, delle etichettature delle acque minerali e delle concessioni per l'imbottigliamento e quindi per lo sfruttamento del cosiddetto "petrolio bianco" erano proprio le associazioni dei consumatori.
Per questo motivo sono un elemento fondamentale di tutela e di informazione del cittadino e, soprattutto, un elemento terzo importante rispetto alla politica e ad altri tipi di realtà di parte, come ad esempio le federazioni e le organizzazioni sindacali. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Iniziamo la trattazione di questi emendamenti anche ringraziando la Giunta regionale che ci ha detto che permette l'illustrazione degli emendamenti e permette di rappresentare le sensibilità delle opposizioni illustrando gli emendamenti. Anche se, come abbiamo già fatto rilevare stamattina, purtroppo questo risulterà un esercizio abbastanza inutile per via della strada che è stata intrapresa.
Questo intervento propone 200 mila euro per gli sportelli per la tutela dei consumatori. L'ha già richiamato bene la collega Frediani con un esempio, cioè il nuovo modo con il quale verrà incassato il canone Rai direttamente nella bolletta. Se da una parte può sembrare una semplificazione, dall'altra creerà, almeno per la prima fase, diverse questioni da chiarire e diversi disguidi.
La diffusione degli strumenti, ai quali si può facilmente accedere tramite la rete, non ha comunque reso inutile uno sportello fisico per i consumatori, anzi la miriade di informazioni ed anche la molteplicità dei modi con i quali il singolo cittadino può acquistare prodotti o servizi attraverso la rete ha moltiplicato ed aumentato la necessità di sportelli fisici ai quali i consumatori si possono e si devono rivolgere.
Per questo abbiamo inteso presentare quest'emendamento.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola media "Istituto Comprensivo" di Piossasco


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola media "Istituto Comprensivo" di Piossasco in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Batzella; ne ha facoltà.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento chiediamo un incremento di 200 mila euro - siamo nella missione 1 - a tutela di tutti gli sportelli dei consumatori.
Riteniamo che quest'emendamento sia importante, perché si tratta di tutelare i diritti degli utenti e di difendere i diritti dei consumatori.
Si rende quindi necessario fornire principalmente nei Comuni capoluogo una valida tutela ai consumatori che abbiano subito un danno o un pregiudizio nel vivere quotidiano, attraverso la presenza capillare e costante degli sportelli dei consumatori. Riteniamo di incrementare il capitolo 14.49.20 di 200 mila euro.
Come il mio collega Campo, anch'io ho avuto a che fare con uno sportello dei consumatori. In realtà, si tratta di sportelli dove lavorano delle persone che sono motivate e sono molto competenti; inoltre, sono apartitiche, sono al servizio di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione e in particolare accorrono in aiuto delle persone che hanno bisogno. Molti problemi si risolvono più con questi sportelli che rivolgendosi a dei centri legali o alle istituzioni che speso non tutelano i cittadini.



PRESIDENTE

Grazie, collega Batzella.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Oltre a illustrare l'emendamento, come è già illustrato dai colleghi anch'io volevo intervenire come il Consigliere Bertola nel merito dell'andamento dei lavori. Nel senso che ero presente alla Conferenza dei Capigruppo allargata e trovo utile e interessante spiegare in Aula qual è lo stato dell'arte dei rapporti tra maggioranza e opposizione con la Giunta, e quindi l'attività che andremo a fare in questo Consiglio regionale questa mattina, questo pomeriggio, questa sera, domani mattina domani pomeriggio e domani sera. Giusto per rendere edotti i colleghi e magari informare chi ci segue dall'esterno oppure la stampa.
E' stato presentato quello che potremmo definire un "maxiemendamento riassuntivo", potremmo chiamarlo così, anche se non utilizza ovviamente lo strumento regolamentare all'articolo 86, da parte della Giunta, che raccoglie una serie di interventi e richieste emendative fatte anche anche, non dico "e soprattutto", ma anche - dai Gruppi di opposizione comunque da tutti i gruppi consiliari.
Quindi, ci troviamo nella situazione non dico imbarazzante, perché ci siamo già trovati altre volte, ma complessa e difficile da spiegare all'esterno. In sostanza, stiamo presentando degli emendamenti che richiedono delle modifiche in alcuni capitoli del bilancio in incremento e in riduzione già sapendo che questi emendamenti verranno tutti bocciati perché c'è un emendamento riassuntivo presentato dalla Giunta che recepisce alcune di queste modifiche. Quantificare queste modifiche non è semplice noi le abbiamo contate e sono 33, ma alcuni sono meri spostamenti.
Veramente, tutto ciò risulta un po' stucchevole.
Noi continuiamo a presentare gli emendamenti perché ormai ne facciamo una questione di principio, di rappresentanza politica, di spazio e di agibilità democratica dell'Aula, ma risulta un po' strano, un po' stucchevole una discussione in cui si impedisce legittimamente ai Gruppi consiliari del Consiglio regionale di portare avanti le loro proposte e di trovare accoglimento. Queste proposte vengono prese dalla maggioranza, non dalla maggioranza, ma dalla Giunta, fatte proprie come se fosse un organo terzo super partes.
Noi ricordiamo ai colleghi presenti nella Conferenza dei Capigruppo che la Giunta rappresenta la maggioranza, porta avanti il programma della maggioranza e quindi sicuramente non è un organo terzo.
In conclusione, continuiamo a presentare questi emendamenti. Troviamo veramente irrituale e ultroneo come ruolo della Giunta di prendere l'attività dei Gruppi consiliari, farla propria, bocciare gli emendamenti e le proposte del Consiglio e presentare un proprio emendamento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Forse, perché avevo salutato i ragazzi della prima media.



PRESIDENTE

Ma non è un problema.



ANDRISSI Gianpaolo

Benissimo. Finalmente riesco a fare il mio intervento.
Ritengo anch'io che l'attività dell'Associazione dei consumatori sia un'attività importantissima che abbraccia i più svariati. Ho avuto anch'io a che fare con l'Associazione Consumatori per un problema con l'Autorità dell'energia e devo dire che ho riscontrato una grande professionalità da parte di questa Associazione. Per esempio, so che a Novara l'UTC (Unione Tutela Consumatori) è fortemente attiva e fanno anche incontri pubblici per informare la popolazione. Quindi, svolgono un'attività veramente importante di aiuto ai consumatori e affrontano le problematiche più varie anche grazie all'aiuto di una consulenza di tipo giudiziario.
L'appello che noi rivolgiamo è quello di andare incontro alle esigenze di queste Associazioni che svolgono attività solo per iniziativa fondamentalmente di volontariato, spesso anche nelle scuole, con attività di informazione anche su temi importanti, come quelli ambientali.
Per esempio, so che domani sera ci sarà un importante incontro sull'amianto organizzato proprio dall'UTC. Questo è importante considerando che, per esempio, Novara non ha più il suo "sportello amianto" quindi e queste associazioni vogliono anche stimolare le Amministrazioni a fare ciò che la normativa regionale prevede a supporto dei cittadini e delle possibili iniziative. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Andrissi.
Emendamento rubricato n. 58) presentato dai Consiglieri Frediani, Bertola Andrissi, Batzella, Bono, Campo, Mighetti, Valetti: All'allegato 4 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2016-2018 MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0111



TITOLO I

apportare la/e seguente/i variazione/i: 2016 COMPETENZA/CASSA 200.000,00 Euro 2017 COMPETENZA _____________ 2018 COMPETENZA _____________ e, in conseguenza, apportare le seguenti variazioni: MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0103



TITOLO I

2016 COMPETENZA/CASSA -200.000,00 Euro 2017 COMPETENZA ____________ 2018 COMPETENZA ____________ La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Parliamo ancora sui diritti dei consumatori. Questa volta andiamo a concentrarci su un capitolo particolare, il capitolo n. 144-920 che fa proprio riferimento alle convenzioni con Amministrazioni pubbliche per la realizzazione delle azioni regionali volte alla tutela dei consumatori e degli utenti.
Quindi parliamo in particolare della legge 24 del 2009, che prevede all'articolo 2, comma 3, le modalità con cui la Giunta deve realizzare delle azioni previste per l'appunto da questa legge.
E' una legge importantissima che definisce tra i propri obiettivi il fatto che la Regione debba assolutamente tutelare e valorizzare i diritti fondamentali dei consumatori e degli utenti.
Il raggiungimento di questi obiettivi deve avvenire attraverso delle azioni ben precise e queste azioni sono definite in particolare nell'articolo 2 e diciamo che sono delle azioni ad ampio spettro quindi vanno dal monitoraggio del livello di tutela del consumatore e della concorrenza in ambito regionale all'elaborazione di modelli di concertazione tra imprese associazioni di consumatori e degli utenti e enti regolatori di mercato, diffondendo le migliori pratiche aziendali e consumeristiche. E poi tutta una serie di azioni volte proprio ad aggiornare rispetto alla tutela dei consumatori e degli utenti i funzionari pubblici, gli insegnanti e i quadri delle Associazioni dei consumatori.
Tutte queste azioni vengono svolte, o dovrebbero essere svolte - dico dovrebbero perché questa legge non è più stata finanziata - in collaborazione con diversi soggetti. Questi soggetti sono proprio indicati al comma 3 dell'articolo 2, dove si dice che "La Giunta regionale realizza le azioni di cui al comma 2..." - poco fa ne ho elencate solo alcune "...direttamente o per il tramite di enti strumentali o società controllate assoggettate al vincolo di organicità, ovvero anche mediante convenzioni con le associazioni dei consumatori e degli utenti, con le Autonomie locali e funzionali, con l'Università o sue strutture didattiche speciali e con organismi a partecipazione regionale la cui vocazione risulti pertinente con le attività di cui al comma 2".
In particolare, con quest'emendamento, chiediamo di stanziare una cifra di 200 mila euro e abbiamo in mente, come partner di queste azioni definite nella legge n. 24 del 2009, in particolare i Comuni più grandi, capoluogo di provincia.
Chiediamo che ci sia una maggiore attenzione ai diritti dei consumatori attraverso il rifinanziamento di quest'importante legge.



PRESIDENTE

Prima di dare la parola agli altri Consiglieri, vi chiedo di rimanere nei due minuti.
Ha chiesto di intervenire sull'emendamento n. 58 il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Ricordo che il primo firmatario ha tre minuti, infatti, la Consigliera Frediani è rimasta nei tre minuti che le erano previsti dal Regolamento. Mi atterrò ai miei due.
Il tema è sempre la tutela dei consumatori. In questo caso, con questo emendamento, intendiamo favorire le convenzioni con i soggetti pubblici. È chiaro che lo sportello comunale, come primo riferimento delle istituzioni per il cittadino, può anche svolgere una funzione importante di tutela dei consumatori. Questo è uno degli interventi che avevamo proposto nella Commissione e che andiamo a riproporre anche in Aula. Sono meno di un centinaio di interventi di merito sui vari capitoli, pensavamo ci fosse una maggiore disponibilità a discuterne già in Commissione, invece probabilmente, si sarebbe dovuto risolvere tutto in un mero elenco da parte delle forze di opposizione, che poi la Giunta riassumeva nel suo emendamento come ha fatto. Rendendo, di fatto, inutile non solo la discussione in Aula, ma anche a posteriore, quella avvenuta in Commissione.
Probabilmente dovremmo anche noi studiare delle modalità diverse di trattazione del bilancio in Commissione per quando arriveremo all'assestamento di bilancio.
Ne faccio un concetto generale perché l'anno scorso, sebbene ci fosse anche poco spazio di manovra come quest'anno, era stato un po' più riconosciuto e rispettato il lavoro delle opposizioni in sede di discussione in Aula del bilancio di previsione, con l'accoglimento di pochi e limitati emendamenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
In effetti potremmo chiederci e chiedere, forse anche ai piemontesi, a cose serve, a questo punto, l'Aula consiliare. Il Presidente Reschigna, ha sempre rispettato e ha fatto un'ottima attività da Consigliere di opposizione nella scorsa legislatura, penso che la ritenga utile.
Separavo l'attività di Commissione da quella d'Aula. Se le attività di Commissioni si svolgono ancora al chiuso, sono segrete - il Presidente del Partito Democratico ha rifiutato la nostra proposta di modifica del Regolamento sulla possibilità dell'apertura delle Commissioni consiliari anche tramite lo streaming, o tramite un resoconto reso pubblico - poi si arriva in Aula e si vede un'attività che non si comprende, Consiglieri di opposizione che illustrano degli emendamenti non dico neanche nel disinteresse totale (capisco che dopo un po' di ore l'attenzione possa scemare da parte anche dei Consiglieri più attenti e solerti,) ma presentano emendamenti più volte ripetendo gli stessi argomenti, le stesse cifre, gli stessi contenuti e poi questi emendamenti vengono bocciati e lo si sa già dall'inizio, veramente rendiamo un cattivo servizio al Piemonte proprio perché non si capisce quale possa essere il senso.
Delle due l'una: o diciamo da subito che le attività delle Commissioni consiliari sono aperte e pubbliche, oppure la Giunta ritira questo emendamento riassuntivo che è uno sfregio alle attività del Consiglio e permetta di discutere realmente nel merito, nell'importo e nella provenienza dei fondi che vanno a copertura, gli emendamenti presentati dai Gruppi consiliari. Così stiamo solo perdendo tempo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
In effetti se in Commissione si cerca di fare una discussione di merito un po' più approfondita, cosa che io lamento perché non è stato più che tanto possibile, sarebbe stato interessante interloquire circa gli emendamenti di merito, anche con gli Assessori di competenza. L'unica cosa che hanno fatto in Commissione, è stato illustrare la parte di bilancio previsionale di loro competenza, largamente prima che esso venisse ulteriormente modificato da ulteriori variazioni, prima dell'approvazione definitiva in Commissione. C'è stato un problema di discussione di merito e di valutazione, secondo noi di merito, degli emendamenti in Commissione.
Hanno prevalso logiche, per carità comprensibili ma, dal nostro punto di vista, criticabili, di tenuta complessiva del bilancio, di prudenza, che hanno soppresso le possibilità di discutere in maniera un po' più approfondita nel merito delle nostre proposte.
Qui in Consiglio quello che andremo a fare, con quello che temiamo sarà un mero esercizio di stile, ma speriamo possa essere anche un richiamo ad un confronto che possa essere produttivo, è illustrare un po' di emendamenti nel merito, grazie alla presenza in Aula di tutta la Giunta.
In particolare, su questo emendamento, tocchiamo il discorso della tutela dei consumatori, chiedendo fondi per degli accordi con le istituzioni comunali, che sono l'altro pezzo di interlocuzione con il cittadino sul territorio. È l'Ente pubblico più vicino al cittadino. Se da un lato ci sono le associazioni di consumatori, dall'altra la possibilità di realizzare degli sportelli o delle collaborazioni attraverso i Comuni, è uno degli altri elementi fondamentali per permettere ai cittadini di essere tutelati nella loro accezione di consumatori nella nostra società consumistica.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Si tratta di un emendamento che tratta di sinergia, quella che sempre si prospetta e si auspica, ma mai si mette in pratica.
Questa sinergia mette in campo il lavoro e il personale dei Comuni, per dare quel sostegno all'informazione ai consumatori che viene attuata anche con gli sportelli dei consumatori di cui abbiamo già parlato. I Comuni possono mettere a disposizione il proprio personale, in orari predefiniti e nelle zone già ricordate dalla Consigliera Frediani, cioè nelle città più importanti, nei centri più importanti, e dare informazione.
E' un emendamento che parla di ottimizzazione di risorse, perch andiamo a fare dell'informazione, a fare un'attività utile alla cittadinanza con del personale che è già impiegato all'interno delle pubbliche amministrazioni. Per fare ciò, ci vuole della formazione che dia la possibilità a personale che ha già attitudine o dimestichezza con alcuni argomenti che debbono essere trattati in questi sportelli, a fare un passo in avanti ed avere tutte le competenze idonee ad offrire un servizio il più possibile esaustivo e completo ai cittadini che accedono a codesti sportelli dei consumatori per porre le loro domande. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Batzella; ne ha facoltà.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Intervenire oggi per illustrare gli emendamenti sembra quasi un privilegio, un qualcosa che ci viene concesso da questa Giunta che ci governa.
Pensate che fortuna che abbiamo: stiamo illustrando gli emendamenti! Ci viene concesso questo diritto da parte della nostra maggioranza.
In Commissione abbiamo illustrato i nostri emendamenti, ma non sono stati.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Non esagerare a dire "della nostra maggioranza"!



BATZELLA Stefania

Assessore Reschigna, non sono mica io la maggioranza, magari! Vorrei essere io seduta al suo posto.



RESCHIGNA Aldo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Perché lei ha detto "della nostra maggioranza".



PRESIDENTE

Prego Consigliera, prosegua.



BATZELLA Stefania

Sì, della "vostra" maggioranza.
Magari è di buon auspicio dire "nostra" maggioranza, chissà! Dicevo, sono stati illustrati tutti i nostri emendamenti, e sappiamo già a priori che verranno tutti bocciati.
Verranno invece approvati gli emendamenti del Partito Democratico; ci sono anche tanti ordini del giorno, molto carini e molto belli, tra l'altro già visti, già letti e già presentati dall'opposizione. Ma, a quanto pare fa parte di questa maggioranza fare un copia-incolla di emendamenti e soprattutto, di atti di indirizzo.
Detto questo, vorrei tornare all'emendamento presentato dalla collega: ci riferiamo sempre alla missione 1 e parliamo di sportelli dei consumatori. A differenza del precedente, in questo emendamento si chiede la presenza capillare in tutti i territori di questi sportelli, che, come abbiamo già ribadito, sono molto importanti e utili per i consumatori.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento si intende incrementare il Capitolo 144920 finanziando con 200.000 euro convenzioni con amministrazioni pubbliche, per la realizzazione delle azioni regionali volte alla tutela dei consumatori e degli utenti (articolo 2, comma 3 della legge regionale 24/2009).
Quanto noi proponiamo è previsto da una legge regionale tuttora vigente, che purtroppo non è finanziata. Con la nostra azione vogliamo andare a finanziare questa legge regionale e attivare quelli che sono gli sportelli dell'associazione dei consumatori in modo capillare sul territorio regionale.
Crediamo che questa sia un'azione importante, considerando che i consumatori sempre più spesso si trovano ad avere a che fare con aziende che sono maggiormente aggressive nella ricerca dei loro clienti, spesso e volentieri in dispregio di quella che è la normativa di tutela dei consumatori.
Finanziare questo tipo azione crediamo che sia una manovra meritoria volta alla tutela di quelli che sono i diritti del consumatore. Noi riteniamo che questo tipo di azione non vada solo normata, ma anche finanziata da parte della Regione. Grazie.



PRESIDENTE

Abbiamo terminato l'illustrazione dell'emendamento n. 58).
Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Ravetti e Grimaldi: All'allegato 4 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2016-2018 MISSIONE: N. 01 PROGRAMMA: N. 0111 TITOLO: 1 apportare la seguente variazione: 2016 COMPETENZA/CASSA +100.000 euro 2017 COMPETENZA 0 euro 2018 COMPETENZA 0 euro e, in conseguenza, apportare la seguente variazione: MISSIONE: N. 01 PROGRAMMA: N. 03 TITOLO: 1 2016 COMPETENZA/CASSA -100.000 euro 2017 COMPETENZA 0 euro 2018 COMPETENZA 0 euro Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 20) è una variazione proposta al Capitolo 176910 con l'intenzione di sostenere progetti che prevedono il riutilizzo, la fruizione sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Sono fondi assegnati ai Comuni e fanno riferimento alla legge n. 14/2007.
In questo senso, non soltanto il Partito Democratico è intenzionato a proporre alla Giunta l'accoglimento di tale emendamento.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, procediamo con l'illustrazione degli emendamenti relativi alla missione 4.
Emendamento rubricato n. 131) presentato dai Consiglieri Ruffino e Vignale: All'allegato 4 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2016-2018 MISSIONE n. 04 PROGRAMMA n. 0403 TITOLO 1 apportare la/e seguente/i variazione/i: 2016 COMPETENZA/CASSA 500.000 2017 COMPETENZA 500.000 2018 COMPETENZA 500.000 e in conseguenza apportare le seguenti variazioni: MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0103 TITOLO 1 2016 COMPETENZA/CASSA -500.000 2017 COMPETENZA -500.000 2018 COMPETENZA -500.000 Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Non possiamo non sottolineare - poi entreremo nel merito dell'emendamento n. 131) - anche dopo l'intervengo del collega Ravetti l'inutilità della discussione che stiamo facendo.
Questo è l'emendamento Rossi, poi, man mano che scorriamo gli emendamenti che il Partito Democratico illustra, vedremo come ogni collega all'interno del Gruppo avrà potuto manifestare una necessità che è o localistica o, in termini generali, di finanziamento di leggi che oggi non sono finanziate.
Come sta avvenendo, dunque, la discussione sul bilancio, che è l'atto più importante che il Consiglio regionale discute? Siamo in Commissione: la Giunta presenta il bilancio; noi facciamo questo teatro in cui le opposizioni legittimamente si oppongono nel merito presentando, come abbiamo fatto e come è agli atti della seduta odierna delle proposte di modifica del bilancio; la Giunta decide di respingere in Commissione tutti gli emendamenti. Questa può essere una modalità per poter, in qualche modo, intervenire nel merito del Consiglio.
A bilancio licenziato in Commissione si susseguono degli incontri fra la maggioranza e la Giunta, che, per carità, sono assolutamente legittimi.
La Giunta riassume gli incontri avuti con la maggioranza in un maxi emendamento, rubricato n. 40), e su questo attrae una serie di riflessioni che il Partito Democratico (o altri Gruppi consiliari della maggioranza non lo so - ma ho il timore che gli emendamenti del collega Grimaldi non avranno la stessa fortuna) ha potuto inserire nell'emendamento n. 40).
Questo è quanto sta avvenendo: possiamo anche farne a meno di discutere! La vostra finalità è quella di portare a casa il provvedimento che è la finalità di tutte le Giunte. Ma non dovrebbe essere la finalità di tutte le Giunte il fatto di non avere una relazione con il Consiglio, o di averla solo con una parte del Consiglio. Lo dico perché se mi riferissi al collega Ferraris - lo uso per le presenze dei componenti della Giunta non ha fatto il Consigliere regionale e non era qui nel precedente mandato.
Ma tanto il collega Reschigna, quanto la collega Cerutti, ricorderanno come il bilancio era legittimamente un momento di confronto, in cui le maggioranze e le Giunte regionali si esprimevano sugli emendamenti presentati dal Consiglio, non su quelli presentati dalla maggioranza.
Il collega Reschigna - gliel'ho ricordato nella prima discussione di bilancio - da Capogruppo presentò emendamenti per 110 milioni di euro, che ovviamente non vennero approvati nella sua interezza, ma certamente alcuni milioni di euro sulle politiche sociali vennero approvati, e anche altri aspetti che adesso non vado a ricordare (anche perché una parte di questi non li ricordo neppure io). Ma c'era comunque un dialogo legittimo fra la Giunta e il Consiglio, non fra la Giunta e la maggioranza.
Oggi, noi stiamo a tutti gli effetti recitando un ruolo: noi siamo all'opposizione, ancorché presentiamo proposte di miglioramento del bilancio, la Giunta ha necessità e dovere di garantirsi con la maggioranza e questo sta facendo. Non è semplice, perché una modalità simile - come ho detto in altri casi, e non ci siamo sbagliati di molto anche rispetto alle leggi che sono state approvate - vi impone l'utilizzo del contingentamento in quasi tutti i casi leggi serie arrivino in Aula e vi impone tempi lunghi in Commissione. Devo dire che con l'attività normativa che si sta facendo o che si è fatta finora, non avete questo problema, però è evidente che tanto più...
Lo recupero nell'emendamento successivo, non voglio che poi sia accusata la Presidente di partigianeria.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere, così rispettiamo le regole.



VIGNALE Gian Luca

Però, è evidente che ci pone in una situazione di difficoltà, perch uno si domanda: "Cosa ci stiamo a fare qui?".
Lo dicevamo prima con alcuni colleghi, se tanto l'esito è scritto possiamo, in qualche modo, ad un certo punto, dire: "Votatevelo", nel senso che avete deciso al di fuori di quest'Aula le modalità di approvazione del bilancio.
Badate, è una modalità molto utile al PD ed è molto usata dal PD, che anche nel Parlamento nazionale fa prima il Consiglio nazionale, dove decide le scelte da assumere in Parlamento, e il Parlamento ratifica le scelte del Gran Consiglio democratico, perché non è molto diverso, se non che esiste una forma - fortunatamente - di democrazia, ma non è molto diverso. Cioè in un luogo diverso dal Parlamento regionale, quali gli incontri fra maggioranza e Giunta, si decide come viene approvato il bilancio e come creare l'emendamento n. 40, poi il Consiglio regionale dovrebbe ratificare allora verrebbe da dire: "Fatevelo!".



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sozzani; ne ha facoltà.



SOZZANI Diego

Stavo parlando per il contenimento dei tempi nella correttezza dell'Aula...



PRESIDENTE

Vi sarei veramente grata del rispetto dei tempi, al di là di tutto.
Grazie.



SOZZANI Diego

Intervengo solo per aggiungere, nel tempo che mi è consentito, alcuni elementi, in quanto notiamo che questo bilancio è fatto anche e soprattutto di marchette elettorali, non è solamente un bilancio costruito sulla base del bene per i piemontesi. Lo dico perché questa mattina è sufficiente leggere La Stampa locale del VCO, dove si dice che saranno stanziati 6 milioni per l'ospedale unico.
Allora, si sappia che non è possibile fare dichiarazioni di questo genere perché le delibere di tipo sanitario devono passare necessariamente prima dal Consiglio regionale, ma qui c'è un'anticipazione, infatti non c'è ancora la delibera sanitaria che stanzia questi 6 milioni per quel tipo di progettazione - perché parliamo di progettazione. Vi è una difficoltà enorme nel reperire i soldi per una normale gestione quotidiana dell'attività di questa Regione, però facciamo un'anticipazione, e guarda caso sono in quelle zone. La prossima settimana chiederò ai colleghi che magari leggono le pagine di Moncalieri o di altre zone, magari quelle di Novara, dove ci saranno iniziative di questo genere, perché sicuramente guarda caso, ci sono delle previsioni elettorali in corso.
Sappiamo che questo tipo di emendamenti che noi stiamo portando a casa saranno sicuramente bocciati. Lo sappiamo già, ormai la dialettica tra maggioranza e opposizione è di questo genere: voi presentate gli emendamenti, tanto poi utilizzeremo il contingentamento, quindi entro i prossimi due giorni termineremo questo Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sozzani.
Abbiamo terminato l'esposizione dell'emendamento rubricato n. 131.
Emendamento rubricato n. 70) presentato dai Consiglieri Frediani, Bertola Andrissi, Batzella, Bono, Campo, Mighetti, Valetti: "All'allegato 4 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2016 2018 MISSIONE n. 4 PROGRAMMA n. 0403



TITOLO II

apportare la/e seguente/i variazione/i: 2016 COMPETENZA/CASSA 300.000,00 Euro 2017 COMPETENZA ______________ 2018 COMPETENZA ______________ e, in consequenza, apportare le seguenti variazioni: MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0110



TITOLO I

2016 COMPETENZA/CASSA -300.000,00 Euro 2017 COMPETENZA ______________ 2018 COMPETENZA ______________ Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento chiediamo di incrementare il capitolo n. 147294 per la cifra di 300 mila euro. Questo capitolo fa riferimento ai trasferimenti alle Province per il piano annuale degli interventi in campo scolastico, secondo quanto previsto dalla legge n. 28/2007.
In questo senso, chiediamo una particolare attenzione per quanto riguarda i trasferimenti alle scuole, quindi tutto quello che riguarda i trasferimenti - ovviamente arrivano alle scuole attraverso le Province per interventi in campo scolastico.
Purtroppo, le nostre scuole vivono un momento di grave crisi, derivante dal taglio delle risorse, che si ripercuote direttamente sulle famiglie che si trovano costrette a pagarne le conseguenze.
In questo senso, noi crediamo che la Regione svolga il ruolo assolutamente insostituibile e importantissimo di sostenere le famiglie e gli studenti. Tale sostegno avviene attraverso lo stanziamento di adeguate risorse, che vengono definite normalmente attraverso dei piani annuali, che agiscono in particolare su tre fronti: quello dell'assistenza scolastica quello della prevenzione e recupero dell'abbandono scolastico e quello delle dotazioni librarie.
Sappiamo che una delle gravi piaghe della nostra società è proprio l'abbandono scolastico, infatti ci sono tantissimi giovani che non lavorano e non studiano - i cosiddetti NEET - ed è un fenomeno assolutamente in crescita rispetto al quale non abbiamo armi abbastanza efficaci.
In questo senso, noi chiediamo stanziamenti adeguati al fine di sostenere quanto previsto dalla legge n. 28/2007, quindi la realizzazione di progetti e di iniziative mirati a prevenire e recuperare il fenomeno dell'abbandono scolastico.
Questo è solo uno degli aspetti che la legge n. 28 va a curare; gli altri aspetti riguardano le dotazioni librarie. Quindi, è assolutamente necessario sostenere le famiglie nell'acquisto dei libri scolastici e nell'assistenza scolastica, prevedendo risorse che sostengano i servizi di trasporto, la mensa e i servizi residenziali.
Per tutti questi aspetti che sono legati al diritto allo studio e all'istruzione, noi chiediamo attraverso questo emendamento uno stanziamento adeguato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Questo emendamento riguarda l'istruzione e la scuola, è il primo di una serie di interventi che proponiamo sui capitoli legati all'istruzione nonostante la risposta negativa ricevuta in Commissione, poi, in qualche modo, la Giunta ha pensato di intervenire anche su questo nella tabella che abbiamo visto.
Rifacendomi un po' anche all'intervento del Consigliere Vignale di poco fa, che in qualche modo faceva riferimento ad un "Gran Consiglio" richiamandoci ad un ventennio poco bello della nostra storia con la battuta "Gran Consiglio democratico" - potrei dire che la reazione da parte dei Gruppi dell'opposizione potrebbe essere quella di un "Aventino", invece così facendo non faremmo altro che il gioco di chi ha voluto una situazione del genere.
Ovviamente, stiamo qui, illustriamo tutti i nostri emendamenti, ma non possiamo fare a meno di rilevare come, in qualche modo, sia stata messa in atto una pratica che ha poco a che vedere con la democrazia, con, da un lato, la Giunta che riassume in un maxi emendamento gli interventi delle opposizioni e, dall'altra, la maggioranza che, invece, propone una serie di atti di indirizzo, che probabilmente verranno approvati. Prerogativa che in realtà, è più in capo alle opposizioni che alla maggioranza, perché la maggioranza ha come indirizzo l'attuazione del programma che porta avanti attraverso la Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo è uno dei tanti emendamenti di merito che abbiamo presentato con una dotazione minima di 300 mila euro.
Ci si potrebbe chiedere il perché di uno stanziamento così ridotto su un capitolo che prevede, ad oggi, sul bilancio 2016, uno stanziamento di 8 milioni di euro. E' molto semplice: perché nel 2015, già frutto di una riduzione, di una compressione notevole delle risorse rispetto agli anni precedenti, erano previsti 8 milioni e 300 mila euro. Pertanto, chiediamo di non scendere al di sotto del dato degli 8 milioni e 300 mila euro.
Stiamo parlando dei piani annuali di intervento scolastico, ai sensi dell'articolo 9 della legge 28/2007, riguardante tre ordini di intervento.
Innanzitutto, l'assistenza scolastica in generale, quindi il servizio di trasporto, mensa e - laddove presenti - i servizi residenziali, ma soprattutto i servizi di trasporto e mensa, che rappresentano un problema fondamentale, cruciale, per le famiglie con figli che vanno a scuola.
La prevenzione e il recupero dell'abbandono scolastico è un altro tema fondamentale. Sappiamo che c'è un gap molto forte nel nostro paese rispetto ad altri paesi europei relativamente al grado d'istruzione, e non parlo solo del titolo di studio tipo laurea o analogo, ma anche del titolo di studio di scuola media superiore.
Infine, le dotazioni librarie. La fornitura e il rimborso totale o parziale dei libri di testo alle famiglie in condizioni economiche svantaggiate è un altro tema molto importante; in questo caso, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Pertanto, si chiede di fornire agli studenti delle scuole di primo grado e rimborsare, in parte, agli studenti delle scuole di secondo grado.
Sono interventi rispetto ai quali negli anni passati siamo arrivati a stanziare addirittura 20 milioni di euro; siamo scesi a 8 milioni e 300 mila nel 2015, e chiediamo che, da questa cifra, non si scenda più, perch risultano compromessi i servizi fondamentali alle scuole e agli studenti quindi alle famiglie in difficoltà, del Piemonte.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Professionale "Boselli" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe II A, dell'Istituto Professionale "Boselli" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 190, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2016-2018" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 190.
Siamo all'illustrazione dell'emendamento n. 70).
La parola al Consigliere Mighetti.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento intendiamo recuperare il gap rispetto agli anni scorsi, sullo stanziamento definito dall'articolo 9 della legge regionale 28/2007.
Questo articolo di legge prevede i piani provinciali per il coordinamento dei precedenti articoli 6, 7 e 8, riguardanti l'assistenza scolastica, l'abbandono scolastico e le dotazioni librarie.
Sono argomenti che, da un certo punto di vista, parlano da soli, per la loro importanza. Chiaramente, il fenomeno dell'abbandono è un fenomeno tutt'altro che vinto, è un fenomeno che ancora oggi lascia molti studenti ai margini non solo dell'attività scolastica, ma anche della società perché chi prende la via dell'abbandono scolastico (in ambito di scuola dell'obbligo) va in senso contrario rispetto ad una vita, non solo di studio, ma anche lavorativa e sociale del tutto compiuta.
Vado, poi, a parlare di dotazioni librarie, In un periodo di crisi come questo, le dotazioni librarie fornite dall'ente pubblico sono un aspetto veramente importante e di sostegno fondamentale per le famiglie, che possono trovare grossi ostacoli nel fornire i testi di studio ai propri ragazzi.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valetti.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Questo emendamento tratta un problema molto importante, perch l'accesso alla scolarizzazione nell'istruzione media ed anche il rientro scolastico è qualcosa di molto sentito.
La Regione può fare molto, ma - come sempre - le risorse sono limitate. Tutti gli interventi che portano in questa direzione coinvolgono molti ambiti: su alcuni abbiamo già lavorato settorialmente, come sui trasporti, perché l'accesso ai mezzi di trasporto per gli studenti provenienti da famiglie in condizioni di disagio economico sono un mezzo che agevola l'accesso all'istruzione. E via dicendo.
Purtroppo, il problema della scolarità è piuttosto grave, perché stiamo vivendo in un periodo di crisi che intacca alcuni settori che un tempo davamo per scontati. In realtà, siamo in decrescita rispetto all'accesso allo studio e tutta un'altra serie di beni considerati primari, cioè quei servizi che fanno parte di quello che noi definiamo "lo stato sociale" sanità, trasporti e scuola - che rischiano di non essere più garantiti a tutte le fasce sociali.
Una fetta di popolazione sempre crescente si vede negare quei servizi che sono stati considerati fino ad oggi servizi minimi garantiti dallo Stato. Pertanto, cerchiamo di riportare il dibattito in aula su questi temi e lo facciamo con degli emendamenti che stanziano fondi che consideriamo quasi simbolici, anche se importanti, in questa fase, come i 200 mila euro previsti con quest'emendamento.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Batzella.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento chiediamo un incremento di 300 mila euro al capitolo 147294, quindi in tema di istruzione. Anche questo è un emendamento di merito: chiediamo il trasferimento alle Province sul piano annuale degli interventi in campo scolastico, in base all'articolo 9 della legge 28/2007, ed anche il reintegro degli investimenti a favore del trasferimento alle Province per gli interventi scolastici.
L'articolo 9 stabilisce che, per la realizzazione degli interventi di cui agli articoli 6, 7, e 8, la Regione, al fine di favorire l'accesso e la frequenza al sistema scolastico, prevede specifici stanziamenti di risorse destinate allo svolgimento dei servizi di trasporto, mensa, servizi residenziali, ovvero altri interventi analoghi.
Ancora, la Regione prevede specifici stanziamenti di risorse al fine di sostenere la realizzazione di progetti ed iniziative mirati a prevenire e recuperare il fenomeno dell'abbandono scolastico, individuando altresì gli obiettivi ed i criteri degli interventi.
L'articolo 7 riguarda le dotazioni librarie, quindi la facoltà di prevedere specifici stanziamenti di risorse al fine di agevolare l'uso gratuito dei libri di testo nelle scuole secondarie di primo grado e nel secondo ciclo dei sistemi educativi d'istruzione e di formazione professionale, da parte degli allievi provenienti da famiglie in condizioni economiche disagiate, per consentire l'attivazione dell'istituto del prestito d'uso.
Come sapete, ci sono degli articoli di legge che parlano chiaro: noi chiediamo un incremento di 300 mila euro da destinare a questi studenti e le loro famiglie.
Grazie



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Campo.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento noi vorremmo andare ad alimentare una legge che riteniamo fondamentale, in quanto dovrebbe andare a compensare un deficit ormai decennale nel supporto all'istruzione. Purtroppo, appunto, come ben sappiamo, la scuola è stata la prima delle "casseforti" a cui lo Stato italiano è andato ad attingere per coprire i propri vincoli economico finanziari a cui si è sottoposto con l'integrazione europea. Poi sono stati toccati i trasporti e adesso andiamo a svuotare la sanità.
Il problema è vieppiù significativo se noi consideriamo il fatto che la popolazione scolastica rappresenta una quota minoritaria della popolazione italiana, perché sappiamo bene che quella che era la piramide demografica è diventata un fungo, per cui la popolazione tra zero e 25 anni è sostanzialmente molto minore rispetto a quella delle età superiori, quella lavorativa e quella dei pensionati. Le risorse che ci sono, quindi dovrebbero anzi permetterci di coccolare i nostri studenti, di offrire loro i migliori servizi e le migliori opportunità per poter studiare e completare gli studi.
Uno dei temi su cui la legge n. 28 del 28 dicembre 2007 doveva incidere, infatti, era quello dell'abbandono scolastico. Ancora oggi purtroppo - questo lo dice il dossier Dispersione di "Tutto scuola" dell'anno scorso -, in Piemonte ci sono grandissime disparità a livello provinciale sull'abbandono scolastico, che poi è un fenomeno che va dalla mancanza di frequenza della scuola dell'obbligo, per il quale intervengono addirittura le Forze dell'ordine, fino al non completamento del quinquennio di studi superiori. E sappiamo che le statistiche ci dicono che quasi un terzo degli studenti delle scuole superiori in Italia non completa gli studi; e in Piemonte questo si verifica soprattutto nelle province di Torino e di Asti.
Questo emendamento, quindi, ci sembra importante per andare a cercare di intervenire soprattutto in relazione agli squilibri che ci sono all'interno della nostra Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Campo.
La parola al Consigliere Andrissi.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Questo è il primo emendamento che vuole agire sull'istruzione a livello regionale. Lo facciamo cercando di aumentare i finanziamenti a favore delle istituzioni scolastiche regionali. Abbiamo l'obiettivo di andare ad intervenire su quanto è già previsto dalla legge regionale 28, agli artt.
6, 7 e 8; in modo particolare, all'art. 6 si parla di uno dei problemi di più difficile soluzione, l'abbandono scolastico di questi ragazzi che smettono di studiare, non hanno possibilità di accedere al lavoro, essendo in alcuni casi la disoccupazione nelle nostre province anche a livelli superiori al 50% (in particolar modo, per lo meno, i dati riguardavano le province di Novara e Torino ed erano prossimi al 50%). Si tratta quindi di un problema che si aggrava, dovuto al fatto che da una parte gli studenti lasciano la scuola e non ci sono risorse per intervenire per una riduzione di quest'abbandono scolastico e dall'altra parte non vi sono posti di lavoro per i giovani, i cosiddetti "under 24", che quindi si ritrovano in una situazione di grande difficoltà e soprattutto di abbandono di qualsiasi stimolo, sia verso lo studio sia verso un'attività lavorativa.
Oltre a ciò si vogliono aumentare le risorse per aiutare le famiglie che hanno difficoltà ad acquistare i testi. Sappiamo, a proposito dell'altro argomento che è quello del trasporto scolastico, che molte province hanno chiuso le scuole il sabato, proprio per risparmiare risorse per il trasporto scolastico in questo giorno. Sappiamo anche, però, che l'abbandono di 14 linee di trasporto pubblico ferroviario locale ha di fatto portato ad un aumento del costo degli abbonamenti e soprattutto a nessun tipo di "scontistica" per i nuclei numerose; e questo porta le famiglie, soprattutto quelle che hanno più di due figli, a spese mensili che iniziano ad essere di una certa entità e a crear loro problemi dal punto di vista economico.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 33), presentato dal Consigliere Grimaldi: All'allegato 4 dello stato di previsione dell'Entrata del bilancio 2016 2018 MISSIONE: 4 PROGRAMMA: 404 TITOLO: 2 Apportare le seguenti variazioni: 2016 COMPETENZA/CASSA da 5.000.000 a 3.000.000 2017 COMPETENZA da 5.000.000 a 2.000.000 2018 COMPETENZA 5.000.000 e, in conseguenza, apportare le seguenti variazioni MISSIONE n. 1 PROGRAMMA n. 0103 TITOLO 1 2016 COMPETENZA/CASSA -3.000.000 2017 COMPETENZA -2.000.000 2018 COMPETENZA -5.000.000 La parola per l'illustrazione al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Siamo arrivati a quest'emendamento semplicemente perché non si sono risolti alcuni degli atti dello scorso anno. In un emendamento di Consiglio non so se i colleghi se lo ricorderanno - abbiamo chiesto nel bilancio di previsione dello scorso anno di aggiungere 5 milioni di euro agli investimenti nelle residenze universitarie. Se vi ricordate, quindi, nello scorso anno siamo arrivati a 17.300.000 di copertura delle borse di studio più 5 milioni di investimento di fatto dilazionati in due anni; i due anni però, erano quello precedente e quello successivo, cioè quello in corso.
Qual è il problema sostanziale? E' che questi fondi sono arrivati su una legge che non è quella dell'Ente al diritto allo studio: per intenderci, la legge n. 29 sulla programmazione dell'edilizia universitaria in cui, tra l'altro, la programmazione dev'essere fatta dentro dei programmi votati dal CORECO nei quali, inoltre, la proporzionalità è assegnata a seconda del "peso" delle Università; e l'EDISU, se guardate agli ultimi 15 anni, ha avuto ovviamente i finanziamenti "in coda" rispetto alle Università.
Intanto, quindi, c'è un problema di capitolo; ma come sapete bene colleghi, il capitolo non può essere deciso da quest'Aula consiliare: questo è il primo problema. Il secondo è che quei soldi di investimento - 5 milioni di euro - stanziati dall'EDISU sono già stati messi dentro questo bilancio. Il senso, allora è molto semplice. Questo emendamento si unisce ad un altro successivo che di fatto porta a fare una riflessione più complessiva, sia rivolta alla Giunta sia a tutta l'Aula consiliare.
I punti sono due, con la finalità di arrivare pian piano al 100% delle borse di studio, cosa che spero vorremo fare entro questa legislatura perché ci siamo candidati almeno a garantire l'art. 34 della Costituzione che recita che "i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi"; e ricordo che, per quanto noi ci dobbiamo dichiarare soddisfatti di essere passati da quella percentuale esigua del 50% delle borse di studio all'85%, c'è comunque ancora un 15% di capaci e meritevoli che non prende la borsa. La nostra missione, quindi, dovrebbe essere intanto quella di iniziare a pensare a come coprire quel 15%. Tra l'altro ricordo che ogni volta che noi mettiamo "1", lo Stato ce lo riconosce; e quest'anno - possiamo anche in questo caso essere soddisfatti e ringrazio l'Assessora Cerutti - il Fondo di riparto nazionale finalmente ha un segno positivo e quindi avremo più risorse degli scorsi anni.
Dicevo che questi emendamenti sono volti a due emergenze. La prima è che se noi non mettiamo un po' di fondi in più sulla spesa corrente rischiamo di non prendere i soldi necessari il prossimo anno sul Fondo di riparto necessari per arrivare alla copertura del 90% delle borse di studio di tutti gli Atenei, cosa che non è successa quest'anno.
I 5 milioni di euro - e finisco, Presidente - servono ad istituire un nuovo capitolo di investimenti solo per l'EDISU, che dev'essere sganciato dai 17.300.000 euro per fare una cosa, quest'anno e sul livello pluriennale: evitare che l'EDISU, che ogni anno mette i fondi di riserva nell'anno successivo, lo debba fare anche per i prossimi anni; anche perch per quest'anno se la cava, dato che non deve fare le stesse cose che la Regione fa già da quest'anno; ma dal prossimo anno sarà necessario dividere le due vicende, bisognerà mettere 18 milioni di euro solo sulle borse di studio e quei 5 milioni saranno indispensabili per garantire il resto.
Io spero quindi che l'Aula ovviamente cambi opinione anche sull'accoglimento di questi emendamenti, oppure che ne raccolga i contenuti la Giunta con un sub-emendamento a fine di questa discussione.
Tutto è ammissibile meno che, come ho visto nelle tabelle, togliere 5 milioni di euro per le borse di studio il prossimo anno; neanche se si trattasse di un artificio contabile.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 45) presentato dai Consiglieri Frediani, Bono Bertola: All'allegato 4 dello stato di previsione dell'Entrata del bilancio 2016 2018 MISSIONE n. 04 PROGRAMMA n. 0404



TITOLO I

apportare la/e seguente variazione/i 2016 COMPETENZA/CASSA +4.700.000E 2017 COMPETENZA 2018 COMPETENZA e in conseguenza apportare le seguenti variazioni MISSIONE n. 1 PROGRAMMA n. 0103



TITOLO I

2016 COMPETENZA/CASSA -4.700.000E 2017 COMPETENZA 2018 COMPETENZA Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Rimanendo sul tema sollevato dal collega Grimaldi, seduto tra i banchi della maggioranza, si leva anche una debole voce dall'opposizione, che va a chiedere di aumentare i fondi previsti per le attività dell'EDISU, andando ad incrementare di 4 milioni e 700 mila, quindi una dotazione sostanziosa ma assolutamente necessaria, il fondo destinato allo svolgimento dei servizi gestiti da questo Ente.
E' vero che l'Assessora si è fatta pregio dell'aumento della copertura di borse di studio, ma c'è ancora molto da fare.
Ricordiamo una gaffe nel Ministro Giannini quando è venuta a Torino: ha assegnato al Piemonte la maglia nera per il diritto allo studio, salvo poi correggersi, perché probabilmente si è ricordata che in questo momento sta governando il PD e quindi ha riabilitato il lavoro svolto dalla Giunta.
C'è comunque ancora molto da fare. Per questo motivo anche noi ci uniamo all'appello del Consigliere Grimaldi, sperando che magari, il fatto di unire le voci con un rappresentante della maggioranza, possa servire a far sentire meglio la nostra.
Riteniamo che sia assolutamente prioritario il diritto allo studio, che dovrebbe essere una delle principali voci di bilancio. E' assolutamente impensabile ridurre i fondi destinati al futuro, perché di questo stiamo parlando: il diritto allo studio è un qualcosa che serve proprio a formare i giovani, quei giovani che scelgono, nonostante tutto, di continuare a studiare, nonostante siano perfettamente consapevoli che probabilmente alla fine di un lungo e faticoso percorso di studio, fatto di sacrifici loro nell'applicarsi allo studio, e delle loro famiglie nel sostenere la loro vita all'interno dell'università, ci sarà un periodo sicuramente di incertezza e, dopo, probabilmente di precarietà.
Il fatto, quindi, che nonostante tutto ci siano ancora giovani che scelgono di studiare e di impegnarsi nell'attività che è sicuramente rivolta ad un futuro quanto mai incerto, va assolutamente sostenuto e la Regione deve far sentire, in questo senso, la propria fermezza nel dare priorità a questi capitoli.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Il fatto che quest'emendamento sia stato proposto anche da una forza di maggioranza, rende l'idea di come questo sia un tema sentito, non solo dall'opposizione e non solo dal nostro Gruppo. A maggior ragione, quindi avremmo voluto vedere se, sia pure in una rappresentazione che a noi non è piaciuta, il cosiddetto "maxi emendamento" riassuntivo della Giunta, fosse stata recepita questa proposta di intervento, cosa che invece, come ha rilevato già il firmatario dell'altro emendamento, il Consigliere Grimaldi non è avvenuta.
E' molto semplice: pensiamo che investimenti sull' istruzione e sul diritto allo studio siano investimenti sul futuro, magari non un futuro prossimo, ma a dieci/vent'anni, della nostra Regione e del nostro Paese.
Ci capita spesso di leggere statistiche e dati desolanti, riguardo alla quota di prodotto interno lordo e di investimento pubblico destinato, dal nostro Paese, all'istruzione e al diritto allo studio.
Ciò, purtroppo, rende già evidente il gap che sempre di più vediamo esserci con altri Paesi, anche d'Europea.
Pertanto, ben conoscendo le difficoltà nel reperire risorse all'interno del bilancio di previsione, pensiamo sia importare rappresentare questa esigenza, perché riguarda un investimento sul futuro della nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo emendamento deriva proprio da un'esigenza abbastanza evidente di ripristinare uno stanziamento, che personalmente riteniamo minimo, per quanto riguarda il capitolo che destina risorse e finanziamento all'EDISU l'Ente al Diritto allo Studio Universitario, riguardante sia la gestione delle residenze universitarie, lo studio e le agevolazioni per le mense.
Garantire, quindi, il diritto allo studio universitario; un tema su cui siamo, almeno a parole, tutti d'accordo, ma che poi nei fatti le risposte sono diverse. Se servono più fondi, questi fondi vanno cercati, quindi abbiamo anche questo problema, questa dicotomia della Giunta, e soprattutto dell'Assessore avente le deleghe al bilancio, Reschigna, che non ci ha spiegato perché alcuni capitoli, alcune missioni, alcuni programmi sono stati modificati con questo maxi emendamento nel previsionale, mentre altri saranno oggetto - forse - di una valutazione successiva nell'assestamento.
Già questo è un primo dato: quali sono le scelte politiche alla base del ragionamento che ha portato il vicepresidente Reschigna, la Giunta, e immagino il gran Consiglio democratico, o gran Consiglio del Partito Democratico, ad accogliere una serie di modifiche, nel previsionale, ed altre di rimandarle quando e se ci saranno le risorse nell'assestamento venendo meno a quanto detto, non dico ai patti, perché non abbiamo fatto patti, ma a quanto era stato annunciato in Commissione.
In realtà, nel previsionale non c'erano risorse, e poi già una prima volta si è rivisto con l'ottica di intervenire su due o tre capitoli, tra cui l'IPLA, la morosità incolpevole e il tema sollevato dal Movimento 5 Stelle dell'infestazione del coleottero giapponese (detto così potrebbe far sorridere, ma sta diventando un'emergenza), mentre non c'erano altri temi inseriti rapidamente in questo maxi emendamento.
Sul diritto allo studio universitario vogliamo risposte puntuali precise e le vogliamo adesso, non le vogliamo rimandare, sine dine, a quando e se si farà l'assestamento, a quando e se si saranno risorse, a quando e se la Giunta, che ormai fa tutto anche per conto del Consiglio deciderà di fare un maxi emendamento riassuntino e forse trovare le risorse, togliendole da non si sa dove.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Andrissi; ne ha facoltà.



ANDRISSI Gianpaolo

Grazie, Presidente.
Credo sia un emendamento molto importante, soprattutto per l'importo cui noi chiediamo risorse per l'EDISU, 4 milioni e 700.
In realtà, le risorse necessarie sono 5 milioni; quindi ci siamo limiti nelle richieste.
L'EDISU svolge un ruolo fondamentale. In pratica, si è creata una nuova figura: lo studente meritevole della borsa di studio, ma che purtroppo non può accedervi, in quanto non vi sono risorse sufficienti per soddisfare le richieste.
Credo sia veramente una situazione paradossale, cui occorre porre soluzione.
Il nostro emendamento ha proprio l'intento di andare incontro alle esigenze degli studenti; non solo dal punto di vista delle borse di studio ma anche in altre situazioni, ad esempio, l'apertura delle mense, che per vanno finanziate, come dicono addirittura articoli della stampa sulle pagine piemontesi "Vi è carenza di risorse per le mense per gli studenti universitari".
Credo che ci sia il bisogno di una maggiore attenzione in questo settore. Abbiamo visto gli emendamenti precedenti, nei quali si parlava di abbandono scolastico, ma questo abbandono scolastico può avvenire anche a livello universitario, perché sappiamo che gli iscritti del primo anno negli anni subiscono una forte riduzione. Infatti, per quanto riguarda le percentuali di laureati si parla di un 30-40% degli iscritti al primo anno che arrivano alla laurea. Quindi, anche in questo caso rischiamo un abbandono da parte degli studenti universitari. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Batzella; ne ha facoltà.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento di merito e, di certo, non ostruzionistico perché stiamo parlando dell'Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Stiamo parlando, quindi, di garantire il diritto allo studio universitario, di garantire la regolare apertura delle mense e il regolare svolgimento dei servizi gestiti dall'EDISU-Piemonte.
Con quest'emendamento chiediamo un incremento di 4 milioni 700 mila euro al capitolo 168709. Da dove chiediamo di prendere i soldi? Dal fondo di riserva. Chiediamo che questi ulteriori 4 milioni 700 mila euro vengano sottratti al fondo di riserva. Il diritto allo studio universitario e il diritto ad avere le mense è un tema molto importante, soprattutto se vogliamo incrementare il grado culturale e l'istruzione nel nostro Paese se vogliamo incentivare i giovani allo studio, a proseguire gli studi e a portarli a termine. Infatti, spesso succede che i giovani sono talmente demotivati che abbandonano gli studi, anche perché studiare e andare all'università comporta un costo non indifferente per le famiglie. Le famiglie fanno grandi sacrifici per mandare i propri figli a scuola.
Riteniamo questo un emendamento di merito, che speriamo possa trovare accoglimento, perché ci possa essere un incremento delle risorse, sulle quali vogliamo risposte chiare ed esaustive. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento si chiede di riportare ad un livello dignitoso il capitolo di spesa sui servizi dell'EDISU.
Sappiamo bene che questo tema è stato particolarmente massacrato nella scorsa legislatura, in relazione sia alle borse di studio sia a tutti i servizi (mense, residenze scolastiche e supporti vari), ma i problemi permangono a tutto l'anno scorso, con la questione delle residenze universitarie e della saturazione di quelle in città, con conseguente spostamento di alcuni studenti a Grugliasco.
Sappiamo che il problema è più generalizzato legato anche all'Università del Piemonte Orientale e al decentramento universitario che di fatto, si sta vanificando per vari motivi, uno dei quali è la disponibilità omogenea di servizi dell'EDISU sul territorio regionale.
L'anno scorso si è cercato di fare un monitoraggio sulla situazione complessiva di tutti i servizi dell'EDISU e dei servizi per l'istruzione universitaria, però vediamo che manca l'elemento fondamentale, cioè risorse certe per una pianificazione anche di più lungo periodo.
Siamo abbastanza contenti che questa cosa sia stata recepita anche da elementi della maggioranza; quindi, speriamo che possa trovare accoglimento il fatto di dare certezza a questo altro pezzo di nostro futuro, non solo all'istruzione obbligatoria fino alle superiori, ma anche a quella che deve essere una libera scelta per tutti i giovani piemontesi, cioè l'istruzione universitaria. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Questo emendamento ha lo scopo ben preciso di portare il diritto allo studio ad una copertura pressoché totale con maggiori finanziamenti all'EDISU.
E' presto detto quanto sia importante garantire i servizi che sono fondamentali al mantenimento del diritto allo studio. Molti ragazzi vivono situazioni familiari, e non solo, che non permettono un sostegno economico e spesso logistico conforme ad una vita universitaria corretta. Una vita universitaria corretta deve far sì che uno studente viva in una zona non dico prossima, ma relativamente vicina al luogo in cui si tengono le lezioni e possa impiegare il tempo non passato all'interno dell'ateneo per studiare e per portare avanti la sua vita scolastica e gli esami in maniera fruttuosa.
Invece, il dover fare altre scelte, magari viaggi lunghi o doversi pagare gli studi con il proprio lavoro, chiaramente incide sull'espletamento degli studi e sui tempi per raggiungere la laurea.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Con questo emendamento andiamo a coprire la richiesta di EDISU che secondo l'Ente e anche secondo noi, era sottodimensionata rispetto alle esigenze degli studenti. E' vero che i soldi sono aumentati, tuttavia non possiamo permetterci di porre alcun freno all'accesso allo studio anche universitario degli studenti piemontesi e degli studenti non piemontesi che vengono eventualmente a studiare nelle nostre università.
Ricordiamo che i problemi fondamentali, al contrario di quelli delle scuole medie e superiori, sono la difficoltà degli spostamenti, la difficoltà a trovare alloggio e i vari servizi tra cui le mense che hanno bisogno di sostentamento.
Dobbiamo decidere che tipo di Paese vogliamo essere; l'università si chiama così non solo perché si occupa di tutte la materie, ma anche perch il suo accesso è universale. Quindi, l'unico modo per elevare il livello di preparazione dei nostri giovani e per dare loro un qualcosa in più rispetto a Paesi emergenti, che puntano sulla competitività del mercato e sui salari bassi, è specializzarci sull'alta competenza. Certamente la provenienza e la classe sociale dei ragazzi che si apprestano a studiare non può essere un criterio vincolante per l'accesso allo studio.
Pertanto, con questa aggiunta di 4 milioni 700 mila euro andiamo ad integrare quella parte che EDISU chiede per poter sostenere tutte le domande di accesso allo studio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valetti.
Emendamento rubricato n. 32) presentato dal Consigliere Grimaldi: All'allegato 4 dello stato di previsione dell'Entrata del bilancio 2016 2018 MISSIONE 4 PROGRAMMA 404 TITOLO 1 apportare la/e seguente/i variazione/i: 2016 COMPETENZA/CASSA 700.000 2017 COMPETENZA 700.000 2018 COMPETENZA 700.000 E, in conseguenza, apportare le seguenti variazioni: MISSIONE n. 1 PROGRAMMA n. 0103 TITOLO 1 2016 COMPETENZA/CASSA - 700.000 2017 COMPETENZA - 700.000 2018 COMPETENZA - 700.000 La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come annunciato in precedenza, questo emendamento riguarda la seconda parte della discussione sempre sull'Ente al diritto allo studio e sono esattamente i 700 mila euro che potrebbero portarci, entro il prossimo anno, iniziare a coprire il 90 per cento degli idonei.
Ricordo appunto che se riuscissimo ad utilizzare tutti i 18 milioni di euro sulle borse di studio riusciremmo, con i 5 milioni di investimenti invece, su residenze, mense e aule studio, riusciremo a coprire di fatto quelle che sono le spese dell'EDISU.
Ricordo che quest'anno sarà l'ultimo nel quale riusciremo a reimpostare le risorse dell'EDISU che ogni avanza, è un quantitativo enorme, quasi 10 milioni di euro che ogni anno vengono riportati sul bilancio successivo.
L'EDISU lo potrà fare per l'ultima volta ed è per questo che, insieme all'emendamento precedente, cerchiamo di dare una pluriennalità e arrivare alla salvaguardia di quell'Ente.
Di sicuro - lo ripeto per l'ultima volta - non voteremo nessun maxiemendamento che preveda per il prossimo anno una riduzione di 5 milioni di euro sull'EDISU. Quindi, chiederemo ovviamente alla Giunta di subemendare la proposta finale o accogliere questo emendamento che prova a salvaguardare gli investimenti fatti in questi anni. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 64) presentato dai Consiglieri Frediani, Bertola Andrissi, Batzella, Bono, Campo, Mighetti, Valetti: All'allegato 4 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2016-2018 MISSIONE n. 04 PROGRAMMA n. 0406



TITOLO I

apportare la/e seguente/i variazione/i: 2016 COMPETENZA/CASSA 1.000.000,00 Euro 2017 COMPETENZA ___________ 2018 COMPETENZA ___________ E, in conseguenza, apportare le seguenti variazioni: MISSIONE n. 01 PROGRAMMA n. 0103



TITOLO I

2016 COMPETENZA/CASSA -1.000.000,00 Euro 2017 COMPETENZA ___________ 2018 COMPETENZA ___________ La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con quest' emendamento andiamo a chiedere lo stanziamento di 1 milione in riferimento all'articolo 19 della legge 28 che va a definire azioni a favore di scuole e studenti in aree territorialmente disagiate. Parliamo quindi, principalmente, delle aree montane, delle aree che si trovano lontane dai grandi centri abitati, dove la popolazione sceglie di vivere il più delle volte o perché è nata lì oppure perché fa una scelta di vita ben precisa.
Riteniamo che questa scelta di vita vada sostenuta fortemente, un po' perché il Piemonte ha un'area montana molto vasta, e un po' perché dalla montagna sicuramente arriverà il nostro futuro, la nostra ricchezza futura.
La Regione Piemonte ha assolutamente il dovere di sostenere questi territori marginali e il primo sostegno deve arrivare alla scuola, quindi alle famiglie che scelgono di vivere lontane dai centri che offrono maggiori servizi, dai centri cittadini o comunque dai centri più grandi siano sostenute offrendo la possibilità di avere degli edifici scolastici che siano raggiungibili; di avere dei servizi che garantiscano il raggiungimento di questi edifici scolastici, quindi che ci siano possibilità di muoversi, di utilizzare dei trasporti, di poter accompagnare i ragazzi presso gli istituti scolastici e che in generale ci siano dei servizi garantiti per coloro che devono usufruire dei servizi dell'istruzione.
In particolare, nell'articolo 19 si fa riferimento anche all'insegnamento a distanza che è comunque una possibile alternativa che può consentire agli studenti che vivono in aree marginali di seguire comunque le lezioni. In questo senso riteniamo che la Regione possa - non possa, ma debba - dare un sostegno dal punto di vista economico per attrezzare in modo adeguato le classi o comunque dotare i ragazzi della strumentazione necessaria per poter usufruire delle lezioni.
Riteniamo quindi che questo stanziamento sia assolutamente doveroso.
Probabilmente, non è neanche sufficiente a garantire la copertura di questi servizi in tutta l'area montana del Piemonte, però comunque è un segnale di attenzione al territorio, a un territorio che troppo spesso viene dimenticato o del quale ci si ricorda quando si parla di turismo, di neve di attrattivitità dal punto di vista del turismo e non tanto di sostegno alla popolazione che sceglie di vivere in queste zone molto spesso con grande fatica e grande sacrificio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, che è volto ad attribuire 1 milione di euro a favore di scuole e studenti in aree territorialmente disagiate, ha due intenzioni. La prima è un intervento, noi riteniamo, di equità e di giustizia poiché anche chi abita in aree disagiate, in aree marginali come le zone montane ha pieno diritto ad avere un servizio fondamentale come quello della scuola il più possibile vicino a dove abita, poiché anche chi abita in una zona marginale è un contribuente come tutti gli altri e quindi ha gli stessi diritti. Dall'altra parte, con questo intendiamo prevenire un fenomeno purtroppo in atto nella nostra Regione che è lo spopolamento di tutta una serie di aree. E' chiaro che delle famiglie che devono sopportare situazioni di disagio quali quella di non avere le scuole vicino al posto di residenza inevitabilmente tendono poi a trasferirsi verso qualche centro più grande e quindi ad abbandonare quelle zone.
Lo dico perché è chiaro a tutti come in realtà si stia cercando con altri interventi di favorire il ripopolamento di aree marginali. Ad esempio, come già proposto dal nostro Gruppo con un atto di indirizzo proposto dal collega Campo, ed approvato, anche con incentivi fiscali.
Poiché, comunque poi l'amministratore regionale si dovrà trovare di fronte alla necessità di fare interventi del pubblico per ripopolare, per riqualificare determinate zone, questa invece è un'azione che va a prevenire, insieme a una serie di altre misure, il fenomeno dello spopolamento di aree marginali.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
La parola al Consigliere Batzella.



BATZELLA Stefania

Grazie, Presidente.
Questo è un altro emendamento importante. Siamo sempre nel campo dell'istruzione. Noi chiediamo un milione di euro da incrementare al capitolo 156500, quindi le azioni a favore di scuole e studenti in aree territorialmente disagiate, in base all'articolo 19, della legge n. 28 del 2007.
Quando parliamo di aree territorialmente disagiate, parliamo di aree montane e anche di aree collinari. Sappiamo benissimo quanta difficoltà hanno gli studenti che, comunque, vivono nelle aree montane. Già di per s la montagna, rispetto alle aree fortemente urbanizzate, dove c'è un alto afflusso di popolazione, ha grossi disagi. Ci sono dei piccoli comuni anche delle borgate, dove vivono famiglie con ragazzi che hanno grosse difficoltà a raggiungere la scuola perché devono prendere un pulmino e recarsi magari nel comune più vicino.
Credo che sia compito della Regione Piemonte farsi carico di questa parter di popolazione, di questi territori che sono disagiati. Se analizziamo il significato della parola "disagiati" dovrebbe far capire che questi studenti e questi territori vanno potenziati e aiutati. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Quando si parla di aree marginali e aree disagiate bisogna fare i conti con una serie di interventi. Una serie di interventi che, giocoforza, per i bisogni che sono emersi negli ultimi 30-40 anni, sono stati inseriti in varie leggi regionali, in vari programmi. Ogni qualvolta noi andiamo ad "azzoppare" una legge, un programma togliendo risorse, in un certo qual modo noi corriamo il rischio di rendere deficitario tutto il sistema di sostegno alle aree marginali.
Chiaramente, anche tutte le spese che possiamo fare con il PSR con i GAL, con tutte gli interventi di sostegno all'attività e all'economia locale, perdono di senso allorquando noi limitiamo l'accesso ai servizi pubblici all'interno di queste aree. Ogni volta che noi togliamo un servizio, ogni volta che lo limitiamo, noi non consentiamo, ad esempio, a giovani coppie, di insediarsi in alcuni luoghi del Piemonte. Giovani coppie che, magari, pensano, a ragion veduta, che un futuro per i loro figli in quelle aree non possa essere del tutto positivo, anche perché frequentare scuole elementari magari ad un'ora di viaggio dalla propria residenza, è veramente un disagio per piccoli studenti.
E' molto importante non perdere di vista l'obiettivo e finanziarie con le giuste risorse tutte le attività che consentono alle aree marginali di sopravvivere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Campo; ne ha facoltà.



CAMPO Mauro

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento si vuole sostenere degli interventi a favore delle aree cosiddette marginali, a rischio di forte marginalizzazione sostanzialmente le are montane e collinari della nostra regione. Ricordo che, tra l'altro, in Italia, i tre quinti del territorio sono area marginale e lo dimostra il fatto che i tre quinti del territorio sono abitati da un quinto della popolazione.
Questo causa evidenti problemi di mancata tutela del territorio, di abbandono di produzioni tradizionali e di tutta una serie di situazioni anche peggiorative della vita che va concentrandosi nelle aree cittadine di pianura, con anche l'incremento del consumo di suolo nelle aree a maggior produttività, quelle di pianura. Gli interventi che proponiamo per quello che riguarda soprattutto la tutela della scolarità nelle aree montane, il mantenimento delle strutture e dei servizi che permettano alle popolazioni che vivono nelle aree montane di avere pari opportunità di accesso ai servizi, di istruzione obbligatoria per i propri figli, è uno degli elementi fondamentali di una qualsiasi strategia che sia volta al recupero della funzionalità e della popolazione nelle aree montane.
Lunedì ci troveremo a discutere della macro regione alpina che sinceramente, è una cosa che per certi versi mi fa montare un po' di odio perché siamo arrivati al 2016 per inventarci qualcosa che è banale da oltre un secolo. Non è da oggi o da ieri che si stanno spopolando le aree montane, è un fenomeno che in molte aree va avanti dall'inizio del '900 che già ai tempi del fascismo si cercò di affrontare stimolando la realizzazione di infrastrutture e di servizi. Blaterale di macroregione alpina quando non si riesce a mettere da parte delle risorse per garantire la tutela dei territori a livello regionale, mi sembra che sia come parlare del vento. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valetti; ne ha facoltà.



VALETTI Federico

Grazie, Presidente.
Sulle aree montane abbiamo detto molto, specie sulle infrastrutture.
Crediamo che una revisione degli obiettivi che noi abbiamo quanto lo spopolamento delle montagne, sia una revisione che coinvolge molti aspetti quelli dei servizi essenziali, ma specialmente quelli dei collegamenti per permettere alle persone che scelgono di vivere in aree molto decentrate rispetto alla pianura e alle grandi città, di potersi spostare a costi ragionevoli, con servizi ragionevoli. Non ci sono solo gli studenti, ma anche gli abitanti delle vallate alpine, almeno quelli che sono rimasti purtroppo, perché la tendenza è, di là da invertirsi, di persone anziane che a volte non si possono spostare autonomamente. Un discorso sul trasporto pubblico in aree disagiate e nella vallate alpine, va fatto. E va fatto coniugando quelle esigenze di economicità con quelle di servizio minimo alla popolazione che, per quanto riguarda gli studenti, è un po' più facile perché si tratta di fasce orarie abbastanza definite. Su questo noi chiediamo assolutamente che siano stanziati nuovi importi anche sul Fondo Nazionale dei trasporti da parte della Regione per integrare le risorse disponibili. Dopodiché, anche servizi minimi a chiamata e su misura consentono di dare quelle coperture minime, anche agli altri abitanti che non sono studenti ma che, comunque, hanno diritto e devono potersi muovere in queste aree, altrimenti mettiamo una pietra tombale sulla montagna e una pietra tombale alla tutela del territorio che spesso gli abitanti fanno in maniera partecipata e gratuita, dando anche un bell'aiuto a quelli della città e senza richiedere risorse pubbliche. Se non ci sono più persone che li abitano, tutti questi lavori non si fanno più.



PRESIDENTE

Non ho più richieste di intervento sull'emendamento n. 64.
Nel pomeriggio riprendiamo con la discussione sull'emendamento n. 132.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.03)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 40) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Reschigna:



PRESIDENTE

ENTRATA



PRESIDENTE

TIT|TIP | | |2016 |CASSA |2017 |2018 CAT



PRESIDENTE

2 |101 | | |122.000,0|122.000,0|122.000,00 |122.000,00 0 |0 3 |500 | | |5.000.000|5.000.000 00 |,00 9 |200 | | |20.000,00|20.000,00 Tot | | |5.142.000|5.142.000|122.000,00 |122.000,00 Entrate | | |,00 |,00 SPESA TIT|COD. |MISS |PROGR. |2016 |CASSA |2017 |2018 1 |0103 |Servizi |Gestione economica, |1.336.665|1.336.665|2.338.000,0|2.163.000,00 istituzionali, |finanziaria, |,34 |,34 |0 generali e di |programmazione gestione |provveditorato



PRESIDENTE

1 |0112 | |Politica regionale |7.000.000|- |20.000.000 unitaria |,00 |7.000.000|00 00 1 |0303 |Ordine pubblico e |Politica regionale |40.000,00|40.000,00 sicurezza |unitaria 1 |0404 |Istruzione e |Istruzione universitaria|12.500,00|118.750,0|250.000,00 |250.000,00 diritto allo | | |0 studio



PRESIDENTE

1 |0407 | |Diritto allo studio | | |5.000.000,0 0 1 |0502 |Tutela e |Attività culturali e |1.000.000|1.000.000|_ |_ valorizzazione dei|interventi diversi nel |,00 |,00 beni e delle |settore culturale attività culturali 1 |0802 |Assetto del |Edilizia residenziale |1.000.000|1.000.000 territorio ed |pubblica e locale e |,00 |,00 edilizia abitativa|piani di edilizia economico-popolare 1 |0902 |Sviluppo |Tutela, valorizzazione e|40.000,00|40.000,00 sostenibile e |recupero ambientale tutela del territorio e dell'ambiente



PRESIDENTE

1 |0905 | |Aree protette, parchi |907.500,0|907.500,0 naturali, protezione |0 |0 naturalistica e forestazione 1 |0909 | |Politica regionale |92.500,00|92.500,00 unitaria 1 |1002 |Trasporti e |Trasporto pubblico |740.706,9|640.706,9|1.146.800,0|1.146.800,00 diritto alla |locale |1 |1 |0 mobilità



PRESIDENTE

1 |1006 | |Politica regionale |746.800.0|746.800.0|1.146.800,0|1.146.800.00 unitaria |0 |0 |0 1 |1204 |Diritti sociali, |Interventi per i |70.000,00|70.000,00 politiche sociali |soggetti a rischio di e famiglia |esclusione sociale



PRESIDENTE

1 |1210 | |Politica regionale |150.000,0|150.000,0 unitaria |0 |0 1 |1401 |Sviluppo economico|Industria, PMI e |350.000,0|350.000,0|_ e competitività |Artigianato |0 |0 1 |1501 |Politiche per il |Servizi per lo sviluppo | | |3.000.000,0 lavoro e la |del mercato del lavoro | | |0 formazione professionale



PRESIDENTE

1 |1502 | |Formazione professionale| | |12.000.000 00 1601 |Agricoltura, |Sviluppo del settore |1.000.000|1.000.000|_ politiche |agricolo e del sistema |,00 |,00 agroalimentari e |agroalimentare pesca 1901 |Relazioni |Relazioni internazionali|25.072,25|25.072,25 internazionali |e Cooperazione allo sviluppo



PRESIDENTE

TI|COD|MISS |PROGR. |2016 |CASSA |2017 |2018 T |.
2 |040|Istruzione e |Istruzione universitaria|1.000.000|1.000.000|2.000.000,00 4 |diritto allo | |,00 |,00 studio 2 |050|Tutela e |Attività culturali e |100.000,0|100.000,0 2 |valorizzazione dei|interventi diversi nel |0 |0 beni e delle |settore culturale attività culturali 2 |080|Assetto del |Edilizia residenziale |4.000.000|- |4.000.000,00|4.000.000,00 2 |territorio ed |pubblica e locale e |,00 |4.000.000 edilizia abitativa|piani di edilizia | |,00 economico-popolare 2 |090|Sviluppo |Difesa del suolo |280.000,0|280.000,0 1 |sostenibile e | |0 |0 tutela del territorio e dell'ambiente 2 |090| |Rifiuti |900.000,0|900.000,0 3 | | |0 |0 2 |090| |Servizio idrico |1.180.000|1.180.000 4 | |integrato |,00 |,00 2 |100|Trasporti e |Trasporto ferroviario |12.000.00|12.000.00|20.000.000,0|6.000.000,00 1 |diritto alla | |0,00 |0,00 |0 mobilità 2 |180|Relazioni con le |Relazioni internazionali|230.000,0|115.000,0|210.000,00 |35.000,00 1 |altre autonomie |e Cooperazione allo |0 |0 territoriali e |sviluppo locali 7 |990|Servizi per conto |Servizi per conto terzi |20.000,00|20.000,00 1 |terzi - e Partite |- e Partite di giro di giro FONDO CASSA | | |346.250,0 0 Tot | | |5.142.000|5.142.000|122.000,00 |122.000,00 Spese | | |,00 |,00



PRESIDENTE

SALDO | | |0,00 |0,00 |0,00 |0,00 E/U



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