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Dettaglio seduta n.112 del 15/12/15 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


MOTTA ANGELA



(I lavori iniziano alle ore 9.37 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Contributi alla cultura

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 706 presentata dalla Consigliera Frediani, inerente a "Fondi impegnati e liquidati - Direzione A2000"


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi.
Iniziamo i lavori del sindacato ispettivo proponendo l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 706, presentata dalla Consigliera Frediani, avente ad oggetto "Fondi impegnati e liquidati Direzione A 2000".
Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Sarò brevissima nell'illustrazione.
In questi giorni stiamo lavorando parecchio su dati di bilancio e assestamento, quindi alcune risposte le abbiamo già avute, ma quest'interrogazione e la seguente, la n. 704 (proprio relativa alla riduzione dei fondi, su cui abbiamo già anche avuto parziali risposte) servono per fare un po' il punto della situazione, una specie di riassunto per avere la situazione un po' più chiara.
La prima interrogazione fa riferimento ai dati riportati nel monitoraggio al 31 luglio, in particolare sulla Direzione A2000 Promozione della Cultura, Turismo e Sport della Regione Piemonte, per l'anno 2015.
Da questo monitoraggio risulta uno stanziamento di oltre 58 milioni e un'assunzione di impegni per una cifra di circa 17 milioni (arrotondo anche se, in realtà, sono cifre significative anche quelle che ometto nell'illustrazione). Il 29%, quindi, risulta ancora interamente da erogare.
La nostra interrogazione è proprio mirata a sapere se i dati riportati nel monitoraggio finanziario sono attendibili, quale sia la situazione aggiornata ad oggi e quali sono le ragioni di una così ridotta capacità di impegnare le risorse e della mancata liquidazione delle risorse già impegnate.
Grazie.



PRESIDENTE

Risponde l'Assessore Parigi; prego.



PARIGI Antonella, Assessora alla cultura

Grazie, Presidente; grazie, Consigliera Frediani.
In merito alla richiesta di informazioni sulla situazione inerente agli impegni ed erogazioni per l'anno 2015, si precisa, innanzitutto, che la situazione da voi esaminata si riferisce al 31 luglio e la richiesta effettuata in data 28 ottobre prevede, logicamente, uno scenario differente ed aggiornato, così come si evince da quanto adesso esporrò.
La legge regionale n. 10 del 15 maggio 2015 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2015/2017", approvata dal Consiglio regionale, ha stanziato, a favore della Direzione Promozione della Cultura, Turismo e Sport, la maggioranza delle risorse sull'esercizio 2015 (pari al 100% per la Cultura) e in parte minore sul pluriennale 2016 (di cui la Cultura non beneficia).
La Direzione, pertanto, ha provveduto ad impegnare quanto più possibile con le risorse a disposizione, tenendo conto, però, che la maggior parte delle iniziative e dei progetti non si esauriscono nel corso dell'esercizio finanziario di riferimento (cioè noi paghiamo acconto e saldo), ma si concludono nell'anno successivo.
Pertanto, la Direzione, al fine di consentire agli Uffici la corretta gestione delle istruttorie, nel rispetto del D.lgs. 118/2011, dei regolamenti e dei provvedimenti amministrativi, ha chiesto lo spostamento di parte delle risorse stanziate nell'esercizio 2015 sul pluriennale 2016 pari a 13 milioni e mezzo di euro.
La Giunta regionale, con DGR 3 del 23 novembre 2015, ha assegnato alla nostra Direzione la totalità delle risorse stanziate. Pertanto i nostri Uffici, compatibilmente con il funzionamento delle procedure informatiche (perché abbiamo avuto anche un problema), in questi giorni stanno determinando gli impegni possibili.
Non appena il Consiglio regionale approverà il disegno di legge n. 143 "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2015", che renderà disponibili le risorse sul bilancio pluriennale - esercizio 2016 gli Uffici procederanno a determinare i conseguenti impegni.
Naturalmente, verranno poi predisposti gli atti di liquidazione nel 2016.
Grazie.


Argomento: Problemi energetici

Interrogazione n. 751 presentata dalla Consigliera Porchietto, inerente a "Biometano ACEA bloccato per inadeguatezza norme nazionali"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 751.
La parola all'Assessore De Santis per la risposta.
DE SANTIS Giuseppina, Assessora all'energia Grazie, Presidente; grazie, Consigliera Porchietto.
ACEA-Pinerolese S.p.A. è in grado di produrre da circa un anno un quantitativo di circa 50 metri cubi/h di biometano ricavato dai rifiuti organici delle città circostanti, per uso domestico e autotrazione.
L'azienda sarebbe intenzionata, essenzialmente, all'immissione del biometano nella propria rete di distribuzione del gas naturale.
E veniamo al tema delle regole.
Le regole per l'immissione nella rete di distribuzione del gas e per l'utilizzo nel settore dei trasporti del biometano sono definite, in Italia, dal DM 5 dicembre 2013 "Modalità di incentivazione del biometano immesso nella rete del gas naturale". Al fine di rendere effettive le previsioni del decreto (come sempre, c'è solo una parte nel decreto), è necessario disporre di una adeguata normativa tecnica che definisca in dettaglio le modalità con cui possa avvenire l'utilizzo del biometano, in particolare per quanto attiene la sicurezza del suo uso.
A questo scopo, l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha avviato un'attività di ricognizione e normativa nel settore, che ha dato luogo alla deliberazione 12 febbraio 2015 "Direttive per le connessioni di impianti di biometano alle reti del gas naturale e disposizioni in materia di determinazione delle quantità ammissibili agli incentivi".
Tale deliberazione, e soprattutto l'allegato, definiscono precisamente le direttive necessarie alla diffusione del biometano in rete. Tra gli aspetti principali, si segnalano le caratteristiche di sicurezza ed efficienza delle reti stesse; le misure per l'accesso alle reti; le condizioni economiche per la connessione; le tariffe per l'uso della rete la misura del biometano ammesso a incentivazione; la certificazione.
Condizione necessaria per una piena attuazione delle previsioni contenute nella deliberazione è la definizione di un documento tecnico, in capo all'UNI, che stabilisca gli aspetti prettamente tecnici dell'immissione in rete del biometano. A questo fine, nel luglio 2014 l'UNI ha proposto per una prima fase di consultazione delle indicazioni tecniche contenute nel documento UNI/TR/11537/2014 "Immissione di biometano nelle reti di trasporto e distribuzione di gas naturale".
A seguito della consultazione, lo stesso ente ha predisposto una nuova versione del documento, più completa, che dovrebbe essere disponibile per la consultazione - e arriviamo al presente, o al prossimo futuro - nel mese di febbraio 2016.
Al termine di questa fase, della durata massima di 60 giorni, dovrebbe quindi essere pubblicato a cura dell'UNI il documento finale, che costituirà il riferimento formale per l'immissione nella rete del biometano.
In sostanza, finora si è svolto un approfondito lavoro di natura tecnico - amministrativa, a cura di vari soggetti, per definire le condizioni per l'immissione in rete del biometano.
Nei prossimi mesi dovrebbe concludersi l'iter definitivo per la definizione delle misure necessarie, nell'ambito di un processo di natura tecnica condotto dall'UNI.
Questo è lo stato della situazione ad oggi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessora De Santis.
La parola alla Consigliera Porchietto per la replica.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessora per le delucidazioni in merito. Penso che anche dopo il vertice che c'è stato a Parigi rispetto al tema dell'ambiente e dell'impatto energetico sia sempre più importante che anche a livello regionale ci sia una forte attenzione rispetto a degli interventi che tutelano non soltanto l'ambiente, ma - mi permetto di dire - anche i posti di lavoro.
ACEA per noi è sicuramente un fiore all'occhiello non soltanto nell'ambito dell'area del Pinerolese, ma a livello regionale.
Ricordo - chiedo all'Assessora se me lo può solo confermare o meno perché onestamente non lo so - che nella passata legislatura la Regione Piemonte presiedeva la Commissione che si occupava delle tematiche di natura energetica a livello nazionale: non so se a tutt'oggi sia ancora così o se è cambiato qualcosa.
DE SANTIS Giuseppina, Assessora all'energia (fuori microfono) Per il momento sì: dovrei essere a Roma domani mattina.



PORCHIETTO Claudia

Perfetto: per il momento sì.
Infatti, penso che questo possa anche essere uno di quei tavoli in cui in considerazione della non celerità che gli Uffici e i Dipartimenti nazionali solitamente evidenziano, si sollecita affinché le iniziative legislative e i regolamenti attuativi possano essere veloci per far sì che situazioni come questa si possano risolvere in tempi celeri.
Se non ho capito male, parliamo di febbraio 2016: stiamo quindi parlando di tempi relativamente brevi. Auspichiamo tutti però che, passato quel momento, ci sia veramente la possibilità di dare il via ad un percorso non più di carattere sperimentale, ma che sia introdotta nelle competenze di ACEA la possibilità di svolgere questo tipo di attività con tutte le autorizzazioni, perché credo che questo possa anche essere un fiore all'occhiello per la Regione Piemonte.


Argomento: Viabilità

Interrogazione n. 753 presentata dalla Consigliera Porchietto, inerente a "Lavori sulla Provinciale 6"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 753.
La parola all'Assessore Balocco per la risposta.



BALOCCO Francesco, Assessore alle infrastrutture

La SP 6 è una strada provinciale storica, cioè da sempre appartenuta al demanio provinciale torinese e non è quindi stata oggetto di trasferimento da parte di ANAS.
Come lei sa, questa competenza è ovviamente della Provincia e dunque della Città metropolitana. Avendo la Regione scelto nel passato - ma questo non riguarda la strada in oggetto, perché era già provinciale in illo tempore - di affidare completamente le strade, di natura anche regionale alle Province, questa competenza rimane in capo a loro.
Ovviamente non ci sfugge che il tema della manutenzione delle strade provinciali in particolare, sia un problema sempre più urgente e grave. In questo senso, però, non abbiamo ancora sufficientemente chiari gli strumenti per intervenire, proprio per questa questione di competenze su tali strade e sul demanio a loro afferente.
Abbiamo chiesto alle Province piemontesi di fornirci un elenco delle priorità riguardo alle manutenzioni sulle strade provinciali - devo dire che solo tre Province hanno risposto a questa nostra richiesta e tra queste non c'è la Città metropolitana -, naturalmente precisando che quello sarebbe stato semplicemente un catalogo, un inventario della situazione che si accompagna a richieste che noi abbiamo già posto al Governo di interventi proprio sulla manutenzione. Non solo: ancora ultimamente, per quanto riguarda la definizione degli interventi infrastrutturali sul Piemonte, abbiamo chiesto che fosse riservata una quota, un budget, proprio agli interventi manutentivi sulle strade non ANAS, come invece è già stato fatto su strade ANAS; anzi, nella legge finanziaria sono state indicate risorse anche piuttosto significative.
Per quel che riguarda la possibilità di intervenire con risorse nostre l'unica fonte possibile di finanziamento sono le economie SCR, ma queste sono relativamente scarse e in ogni caso ancora bloccate da questioni normative: le economie SCR, cioè, sono afferenti al piano strade di anni fa e quindi possono essere reimpiegate solo all'interno di quell'elenco. Credo che sia opportuno un confronto con il Consiglio per verificare la possibilità di una modifica della legge, in modo che si possa creare questo budget.
Stiamo lavorando anche con il Ministero e con le Province per individuare intanto, dal punto di vista delle nuove possibilità che si aprono con l'uso del Patto di stabilità - quindi con la possibilità di usare più stanziamenti finora bloccati dal patto - le risorse delle Province da utilizzare su questa destinazione.
Ci sono anche - cito un esempio, che è stato in questi giorni portato alla ribalta dall'ex Assessore regionale Cirio - i cosiddetti "fondi Crosetto", che secondo la norma di allora sono fondi destinati ad opere di compensazione dell'Asti-Cuneo. Siccome quelle poche opere rimaste di compensazione dell'Asti-Cuneo dovrebbero comunque essere avviate con risorse proprie e collegate, appunto, a quelle da impiegare sul completamento della stessa Autostrada, probabilmente sarebbe interessante verificare la possibilità di utilizzare quelle economie proprio sulla manutenzione, ovviamente almeno su quelle due Province, senza espropriarle di quei fondi che ammontano ad oltre 30 milioni di euro, destinati per due terzi alla Provincia di Cuneo e per un terzo a quella di Asti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Balocco.
La parola alla Consigliera Porchietto per la replica.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Assessore.
Ho preso appunti in merito a quello che ha detto, più che altro perch si è trattato di una risposta molto articolata e di questo la ringrazio.
Mi preme soltanto sottolineare alcuni passaggi. Se noi parliamo con la Città metropolitana, questa ci dice che non ci sono le risorse. Lei correttamente stava riportando adesso come, nella mappatura delle situazioni più delicate, una delle istituzioni che non ha ancora risposto è proprio la Città metropolitana. Lei capisce, quindi, che oggi la n. 6 è una strada provinciale dove, tra le altre cose, solo ultimamente è avvenuto l'ennesimo incidente, fortunatamente non mortale ma non meno grave per questo motivo.
Credo dunque che il tema dirimente sia quello di far sedere ad un tavolo la Città metropolitana. Ci sembra infatti che in questo momento e in una situazione di area vasta come questa, fortemente voluta, rappresentata dalla Provincia di Torino (oggi Città metropolitana), ci sia qualcosa da fare rispetto ad un problema di competenze; non tanto di tipo formale perché da questo punto di vista lei correttamente riportava come non ci sia assolutamente una cattiva interpretazione, o comunque una non chiarezza rispetto alle competenze - ma soprattutto in termini di risorse, di prospettive e di strategie che Regione e Città metropolitana devono portare avanti insieme.
Per quanto riguarda il passaggio che lei faceva su un'eventuale richiesta di modifica della legge, mi permetto di dire, Assessore, che sarebbe importante valutarla in Commissione. Nulla ci vieta infatti di ragionare su questo in funzione del fatto che, se già le risorse sono poche e che le poche rimaste rimangono bloccate, diventa veramente difficile immaginare di poter fare una manutenzione, che è l'unica cosa che in questo momento la Città metropolitana, ma anche le altre Province, penso potrebbero fare: vale a dire mantenere la sicurezza delle strade, visto che le infrastrutture stradali sono sicuramente estremamente importanti sulla nostra Regione, con un minino di risorse che siano quelle che in questo momento loro stesse hanno a disposizione.
Comunque grazie, Assessore, per la risposta.


Argomento: Contributi alla cultura

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 704 presentata dalla Consigliera Frediani, inerente a "Riduzione fondi cultura"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 704 presentata dalla Consigliera Frediani, che la illustra; prego.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Come accennavo nell'illustrazione dell'interrogazione precedente parliamo di riduzione dei fondi cultura. Abbiamo già avuto dei chiarimenti in Commissione in merito agli slittamenti, abbiamo condiviso il dispiacere per la riduzione dei fondi, ma vediamo adesso se di questo effettivamente si tratta.
In particolare, nelle premesse facciamo riferimento ad un articolo che citava lo spostamento di fondi dalla cultura al settore sociale, quindi all'assistenza domiciliare, agli emotrasfusi, alle case protette per i malati psichiatrici. Si parlava di 40 milioni di fondi aggiuntivi in riferimento a queste voci che andavano a sottrarre fondi alla cultura.
La riduzione, in realtà, era di circa dieci milioni di euro.
L'interrogazione era mirata a sapere su quali capitoli di spesa e leggi regionali fosse previsto fare ricadere tale riduzione; se questo avrebbe comportato l'impossibilità, da parte degli Uffici dell'Assessorato, di assegnare, entro quest'anno, le risorse per il 2015.
Nell'interrogazione si facevano anche delle domande in merito all'iter di chiusura del bilancio di assestamento e se si potesse, in qualche modo rivedere la decisione di taglio per i fondi destinati alla cultura.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Parigi per la risposta.



PARIGI Antonella, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente; grazie, Consigliera Frediani.
Intanto quell'articolo faceva riferimento al mese di ottobre, quindi alla preistoria. In realtà, si tratta di uno spostamento di fondi dal 2015 al 2016 che, naturalmente, come ho già precedentemente spiegato, è dovuto al fatto che i fondi erogati dalla Direzione Cultura, funzionano ad acconto e a saldo sia sulle partecipate - quindi acconto, poi consuntivo e saldo sia sui bandi, soprattutto sul bando della legge n. 58.
E' evidente che gli impegni che noi, in questo momento, prendiamo vanno sul bilancio 2015, soprattutto delle partecipate, ma anche della legge n.
58. Soprattutto noi dell'Assessorato ci auguriamo che i tempi dell'assestamento siano veloci per permettere di fare tutti gli impegni necessari, affinché i nostri Enti partecipati possano iscriverli nel bilancio di quest'anno.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 585 presentata dal Consigliere Graglia, inerente a "Criteri e modalità di assegnazione dei contributi per il superamento delle emergenze derivanti da eventi naturali calamitosi"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 585.
La parola al Consigliere Graglia per l'illustrazione.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
La do per illustrata.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Balocco per la risposta.



BALOCCO Francesco, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente.
Come citato nell'interrogazione, in seguito agli eventi del marzo/aprile 2015 l'ordinanza del 24 luglio del Dipartimento della Protezione Civile ha stanziato nove milioni e 700 mila euro che vengono ripresi da un elenco, che la Regione aveva trasmesso, di 69 milioni e 600 mila euro.
La Regione, in data 10 settembre, ha inviato al Dipartimento l'elenco degli interventi copribili con il budget di nove milioni e 700 mila euro.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha chiesto una serie di ulteriori verifiche e ha attuato dei sopralluoghi ad ottobre 2015. Sulla base dell'istruttoria è condivisa e la Regione ha inviato al Dipartimento, in data 27 ottobre, gli ulteriori chiarimenti e l'11 novembre 2015 il Dipartimento ha approvato definitivamente il piano degli interventi.
A quel punto il Commissario delegato della Regione ha emesso ordinanza commissariale il 17 novembre, che approva il piano e detta le disposizioni contabili e amministrative per l'esecuzione e la rendicontazione degli interventi.
Pochi giorni, una settimana dopo, il 24 novembre, lo stesso Commissario ha rettificato l'articolo 7 precisando che saranno consentibili delle deroghe sui tempi di realizzazione degli interventi che, ovviamente, devono essere motivate.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 542 presentata dalla Consigliera Accossato, inerente a "Ruolo e valorizzazione della Certosa di Collegno nell'ambito del patrimonio piemontese e del circuito culturale turistico regionale"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 542.
La parola alla Consigliera Accossato per l'illustrazione.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Pochissime parole per illustrare un'interrogazione depositata qualche mese fa che riguarda la Certosa reale di Collegno. Un'emergenza storico culturale del nostro territorio, forse poco conosciuta, anche perché, negli anni, il suo destino è stato fortemente condizionato dalla presenza dell'ospedale psichiatrico e dall'aver ospitato per lunghissimi anni, oltre 150, l'ospedale psichiatrico di Torino e del Piemonte.
In realtà è un manufatto di grande rilievo, il cui destino e le cui caratteristiche furono oggetto di un protocollo sottoscritto tra la Regione Piemonte, l'ASL-TO3, che ne è oggi la proprietaria, e il Comune di Collegno nel 2010.
L'interrogazione vuole, in particolar modo, comprendere come quel protocollo si sia realizzato e attuato in questi cinque anni e sottolineare, con particolare attenzione, il tema della valorizzazione culturale e turistica di questo luogo che si può inserire, a pieno titolo tra le bellezze di storia sabauda nella cintura torinese, nella cosiddetta Corona di Delizie della cintura torinese.
A questo scopo, l'interrogazione e l'attesa della risposta da parte degli Assessorati competenti.



PRESIDENTE

La parola all'assessore Parigi per la risposta.



PARIGI Antonella, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente.
La risposta è molto lunga, perché c'è tutta una parte relativa alle questioni del patrimonio.
Per quanto riguarda la dovuta valorizzazione di un complesso così bello, ed era il senso del protocollo del 2010, credo ci siano le condizioni per impostare le scelte future in più direzioni, che possono essere quelle di portare avanti i progetti comuni, quali l'area museale l'accessibilità e il controllo dell'area, a partire da contributi di privati che intendono collaborare per la conservazione e la fruibilità del luogo; definire il percorso progettuale e la ricerca delle risorse per il riutilizzo dell'area dei Laboratori del padiglione 21, sempre con il contributo di privati anche attraverso le modifiche di piano regolatore infine, concordare le azioni per la conservazione e il mantenimento nel tempo dei beni storici, ivi compresi i porticati e per l'inserimento dell'area nei percorsi turistici regionali.
Come lei sa, farò un sopralluogo, anche per valutare di persona quali percorsi progettuali, alla luce di quelli che sono gli obiettivi, in questo momento strategici, e anche le possibilità che abbiamo come Regione Piemonte. Naturalmente, quello che già fin da ora mi posso impegnare a dire è che la Certosa di Collegno sarà tenuta presente nel tavolo tecnico che è stato costituito sulle Residenze sabaude.
Quindi, pur non essendo iscritta al patrimonio UNESCO per i motivi che sono anche spiegati, perché naturalmente nel 1997 la consapevolezza sull'importanza della dicitura UNESCO non era così forte, è ovvio che invece, è assolutamente importante che la Certosa di Collegno sia messa in relazione alle altre Residenze sabaude e quindi sarà cura di questo Assessorato segnalare e prendere contatti, attraverso il Direttore Mario Turetta.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Parigi.


Argomento: Nomine

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 748 presentata dai Consiglieri Graglia e Vignale, inerente a "Pubblicazione del bando per la designazione di un membro effettivo ed uno supplente del Collegio dei Revisori dei Conti della Camera di Commercio di Cuneo"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 748.
Il Consigliere Graglia la dà per illustrata.
La parola all'Assessore De Santis per la risposta.
DE SANTIS Giuseppina, Assessora alle attività produttive Grazie, Presidente.
Il comunicato del Presidente della Giunta regionale relativo alla designazione di un membro effettivo e di un supplente del Collegio del Revisori dei Conti della CCIAA di Cuneo (presentazione e candidature) è stato regolarmente pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 40 dell'8 ottobre 2015.
Il comunicato è stato caricato e reso immediatamente disponibile nella stessa data della pubblicazione (8 ottobre 2015) per consultazione nella Sezione attività produttive. Chi ha consultato il bando il giorno stesso della pubblicazione, naturalmente, ha avuto la possibilità di reperirlo.
Al fine di consentire una maggiore diffusione del bando medesimo, è stato concordato con gli Uffici del BU di provvedere ad una comunicazione da inserirsi nella Sezione nomine, con la quale si ricordava l'avvenuta pubblicazione sul BU n. 40 del bando in oggetto.
Lo stesso comunicato rinviava sempre al Bollettino n. 40; pertanto, non ci pare che possa esserci nessun tipo di potenziale contenzioso in merito ai termini previsti per la presentazione della domanda che erano fissati giustappunto - nel Bollettino.
La scelta di evidenziare maggiormente la pubblicazione del bando regolarmente effettuata ai fini dell'efficacia degli atti sul Bollettino n.
40, è motivata nell'ottica di una sempre maggiore diffusione e facilità di reperimento delle informazioni da parte dell'utenza interessata.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore De Santis.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 772 presentata dal Consigliere Berutti, inerente a "Provvedimento di individuazione delle modalità di istituzione e gestione del fondo di cui alla l.r. 18/2015"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 772.
La parola al Consigliere Berutti per l'illustrazione.



BERUTTI Massimo

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione è molto semplice.
Dopo cinque mesi, alla luce della legge n. 18, che aveva visto una convergenza unitaria da parte di tutte le forze politiche, in merito ad un riconoscimento di un fondo rotativo a sostegno delle imprese alluvionate a partire dall'ottobre 2014, ad oggi, a me personalmente non risulta sia stato fatto il regolamento attuativo da parte della Giunta regionale, al fine di sostenere, di impegnare e, soprattutto, di rendere esecutivi i famosi quattro milioni che furono inseriti all'interno della modifica, che poi era diventata la modifica di legge della n. 38.
Alla luce di questo interroghiamo quali siano le motivazioni per cui la Giunta regionale non abbia ancora adottato un provvedimento di individuazione delle modalità di istituzione e gestione del fondo a favore delle imprese danneggiate da eventi calamitosi, di cui la legge regionale n. 18/2015, ed entro quali tempi ritenga intervenire.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Berutti.
La parola all'Assessore De Santis per la risposta.
DE SANTIS Giuseppina, Assessora alle attività produttive Grazie, Presidente; grazie, Consigliere Berutti.
Comincio con il ricordare la norma finanziaria della legge 18/2015, che dice che "Agli oneri derivanti dall'attuazione degli articoli 8 e 8 bis stimati in 4 milioni di euro per ciascun anno del biennio 2016-2017, si provvede mediante l'utilizzo delle economie giacenti presso il fondo istituito in Finpiemonte S.p.A. ai sensi del decreto legge 12 ottobre 2000 n. 279 (Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione civile, nonché a favore di zone colpite da calamità naturali) convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365".
Le economie di cui sopra, pari a circa 10,6 milioni, si potranno utilizzare in attuazione del comma 1 quinquies dell'articolo 2 del DL 74/2014, convertito in legge 93/2014, ovviamente, previa verifica da parte del Dipartimento della Protezione civile dei requisiti richiesti dalla normativa citata.
A questo proposito, personalmente ho contattato il Dipartimento per la Protezione civile; sono stata io stessa a Roma in un primo incontro qualche mese fa, dopodiché abbiamo verificato le condizioni per questa operazione.
Le Direzioni Competitività del sistema regionale e Opere Pubbliche hanno richiesto formalmente che le suddette economie siano rese disponibili per far fronte alla provvidenze a favore delle attività produttive danneggiate dagli eventi di cui all'ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 217 del 7 gennaio 2015.
Noi prevediamo, per la verità, di avere, anche in tempi relativamente brevi, un assenso a tale richiesta e, immediatamente dopo, adotteremo il provvedimento oggetto dell'interrogazione.
In realtà, siamo in attesa di una risposta formale del Dipartimento della Protezione civile con il quale, informalmente, si è già svolto un primo incontro e, successivamente, una serie di contatti fra le nostre strutture tecniche e quelle del Dipartimento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore De Santis.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 708 presentata dai Consiglieri Frediani, Batzella, Bertola e Campo, inerente a "14 licenziamenti presso lo stabilimento di Cambiano (TO) della Pininfarina"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 708.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Purtroppo, anche qui, i tempi del Consiglio sono quelli che sono quindi abbiamo già avuto parziali notizie dai mezzi di informazione in merito all'esito di questa vicenda. Parliamo di 14 esuberi indicati dall'Amministrazione dello stabilimento di Cambiano della Pininfarina. Pare che ci sia stato un accordo, almeno questo risulta dai giornali, e che ci siano state delle uscite volontarie e dei part-time, almeno da quanto risulta dai mezzi di comunicazione.
Ne approfittiamo comunque per chiedere all'Assessore di fare un po' il punto sulla situazione dello stabilimento, anche alla luce della notizia di ieri in merito alla cessione di Pininfarina al marchio indiano Mahindra per capire quale sarà il futuro dei questo stabilimento, anche considerando quello che, purtroppo, è successo a Grugliasco, ai lavoratori De Tomaso che fanno sempre parte di questa vicenda, ovviamente per altre vie e per altri versi, perché anche in riferimento alla loro situazione, non abbiamo avuto degli aggiornamenti proprio positivi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
La parola all'Assessore Pentenero per la risposta.



PENTENERO Giovanna, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
E' evidente che gli ultimi accadimenti in merito all'acquisizione da parte del gruppo Mahindra della società Pininfarina pone un punto di arrivo e un punto di partenza, ci auguriamo, verso una nuova stagione, una stagione che possa permettere di rilanciare l'azienda e il gruppo.
Aggiungo solo due parole per dire che l'accordo è stato raggiunto il 14 dicembre, dopo una serie di incontri che non avevano dato esito positivo.
Quello che noi sappiamo è quello che ci è stato raccontato dal management locale (ex Pininfarina, per intenderci), il quale aveva illustrato l'accordo che da tempo si stava discutendo con il gruppo Mahindra e che si è concluso ieri, come abbiamo appreso dai giornali e come ci è stato comunicato.
L'intendimento del gruppo Mahindra è quello di restare in Italia e quindi, a nostra conoscenza di oggi, non è come per il gruppo De Tomaso, il cui marchio, dopo una vicenda lunga e complicata, è stato acquistato da una società della quale non si sa più nulla e non si capisce quali siano gli intendimenti; in questo caso, la volontà sembra essere quella di restare in Italia e dunque di far sì che tutto il know how che deriva dalla Pininfarina sia patrimonio italiano, ovviamente facendo parte di un gruppo che ha dinamiche non solo europee, ma dinamiche complesse ed articolate, un gruppo solido, che sembra dare garanzie di prospettiva e di un coinvolgimento importante del nostro Paese e della nostra Regione.
Siamo in attesa di poter incontrare i nuovi proprietari del gruppo Pininfarina per poter entrare ancora di più nel merito rispetto alle informazioni che abbiamo a disposizione. Ecco, proverei a leggerlo così: come un punto di arrivo che ha visto la chiusura di un accordo per la messa in mobilità di 14 lavoratori e come un punto di partenza rispetto a una nuova attività, che mi sembra abbia dei presupposti positivi anche nei confronti di quello che rappresenta il gruppo Pininfarina non solo per il nostro Paese, ma anche per il Piemonte.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione ordinaria indifferibile e urgente a risposta orale n. 754 presentata dalla Consigliera Porchietto, inerente a "Situazione Enerprint e commessa SEA-PG"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 754.
La parola alla Consigliera Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Credo che l'Assessore Pentenero conosca molto bene questa situazione perché ormai va avanti da parecchio tempo. Il problema rispetto a questa situazione dell'Enerprint (ex ILTE, ex Rotosud), come credo che non soltanto l'Assessore Pentenero, ma molte persone all'interno di quest'Aula sappiano, è che in questo momento ci sono alcuni dipendenti che versano in situazioni economico-psicologiche estremamente difficili. Mi permetto di dirlo perché ho avuto modo, nelle scorse settimane, di confrontarmi anche con altri colleghi Consiglieri del suo partito, suggerendo - mi permetto di dire - la dovuta cautela poiché sappiamo esserci davvero delle situazioni molto delicate.
Sapendo, Assessore, che tutto quello che si poteva fare è stato fatto ma sapendo anche che in realtà il colpo finale, diciamo così, all'Enerprint è stato dato dal passaggio dello stampaggio della commessa SEAT su un'altra società, mi permetto di sollecitare in particolare l'Assessore Pentenero ma lo chiederei anche al Presidente Chiamparino, visto che la comunicazione è arrivata pure a lui - in merito ad una serie di situazioni personali, per fare un'attenta valutazione rispetto a queste situazioni e poi metterci un po' tutti insieme.
Scusate se la mia è un'interrogazione un po' atipica da questo punto di vista, ma la circostanza è veramente delicata e quindi, con grande disponibilità da parte anche nostra, ci mettiamo a disposizione per provare ad immaginare qualche soluzione sui casi più delicati e più disperati perché è vero che ci sono 160 famiglie, ma è anche vero che alcune di queste presentano veramente delle situazioni che vanno oltre quello che noi possiamo immaginare.
Sapendo che solitamente è proprio sotto le feste, le festività.



PRESIDENTE

Vi invito a fare silenzio, colleghi. Grazie.
Continui pure, Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Siccome credo che sia proprio in questi momenti in cui diventa più difficile sostenere psicologicamente alcune situazioni, chiedo all'Assessore e alla Giunta di fare insieme a noi una valutazione per capire se sia possibile, in qualche modo, fare interventi anche di natura straordinaria su alcune di queste situazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pentenero per la risposta.



PENTENERO Giovanna, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Come la Consigliera Porchietto sicuramente sa, il settore della grafica gode già, rispetto ad altri settori, di alcune deroghe alle norme complessive previste dagli ammortizzatori sociali e quindi siamo già in un ambito di maggiore attenzione. Alla deroga prevista per il settore grafico si aggiunge anche un contesto complessivo molto delicato e difficile anche da descrivere; difficile perché delicato da raccontare e difficile anche nella sua complessa articolazione.
Il lavoro che è stato fatto da parte della Regione nei confronti di questo gruppo è un lavoro indescrivibile e davvero molto articolato e complesso. Non appena abbiamo capito che anche l'ultima parte del gruppo stava andando inesorabilmente verso il fallimento, abbiamo chiesto la convocazione del tavolo presso il Ministero, perché - come si sa Enerprint ha una sede in Piemonte e una sede nel Lazio. E' evidente che questa società ha una commessa importante e che questa commessa rappresenta l'unico punto forte intorno al quale poter lavorare e poter dare un elemento di rilancio a un eventuale acquirente, a un'eventuale nuova prospettiva.
Stiamo lavorando in questa direzione con la stessa delicatezza e con la stessa complessità con la quale abbiamo affrontato il tema fino ad oggi. E' evidente che sulle questioni e sui casi specifici il coinvolgimento del Comune è un coinvolgimento importante, che possiamo cercare di rafforzare tutti insieme; francamente non saprei bene quali ulteriori strumenti poter utilizzare che stiano all'interno delle sedi formali che abbiamo formalmente a disposizione.
Certo è che il numero di persone coinvolte, il numero di territori e le scatole cinesi che si sono venute a creare non ci aiutano per cercare di facilitare un percorso di uscita, però credo che, se ci sono situazioni informali che possiamo mettere in atto a sostegno delle singole persone che versano in una condizione di oggettiva difficoltà, lo faremo, con tutte le attenzioni del caso, perché Enerprint e tutto il gruppo è in una situazione molto delicata e abbiamo persone che sono sensibilmente coinvolte, ma non è l'unica situazione.


Argomento: Asili nido

Interrogazione ordinaria indifferibile e urgente a risposta orale n. 786 presentata dai Consiglieri Frediani e Bertola, inerente a "Richiesta di chiarimento in merito 'asilo nido di Mappano' costruito con contributo a fondo perduto da parte della Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 786.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Parliamo qui dell'asilo nido di Mappano, un asilo nido che è stato costruito e realizzato grazie a un contributo della Regione. Per ripercorrere brevemente la storia, in data 23 dicembre 2008, con integrazione 8 luglio 2009, il Comune di Caselle Torinese ha presentato la proposta di realizzazione di un asilo nido comunale con capienza 45 posti in un'area su cui ci sono dubbi in merito al pericolo per la salute dei bambini che eventualmente andranno ad occupare questa struttura.
La Regione Piemonte, con determina dirigenziale n. 165 del 20 giugno 2008, ha assegnato al Comune di Caselle un contributo in conto capitale pari a 520.000 euro per i lavori in oggetto. Questo contributo è vincolato all'osservanza delle prescrizioni impartite dall'ASL-TO4 nel parere del 29 giugno 2009; prescrizioni che fanno riferimento alla necessità di una bonifica del territorio su cui è sorto l'asilo.
Quest'area, quindi, è anche oggetto di un'indagine per valutare ritardi ed inosservanze; c'è un'indagine della Procura della Repubblica.
Chiediamo all'Assessore, in riferimento alle notizie che abbiamo appena esposto nell'illustrazione, come intenda procedere la Regione Piemonte per tutelare il pubblico interesse e se non si reputi opportuno chiarire pubblicamente lo stato dell'arte, congelare ogni contributo e richiedere una relazione completa a tutti gli attori dell'azione. Questo proprio in riferimento al pericolo che ho citato poco fa per la salute dei bambini che vanno ad occupare una struttura che sorge su un terreno che, a quanto risulta, necessita di una bonifica.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pentenero per la risposta.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Provo a ricostruire la storia rispetto a quelle che sono le informazioni che abbiamo a disposizione e spero di essere esaustiva nella risposta.
L'asilo nido comunale realizzato dal Comune di Caselle Torinese in frazione Mappano è stato ammesso a contributo nel contesto del programma di finanziamento approvato con DGR n. 31-6180 del 18 giugno 2007, per un importo di euro 520.000,00, a fronte di un progetto globale che ammontava ad euro 870.000,00 approvato nel 2011 dal Comune di Caselle.
Il provvedimento di concessione contributiva è stato emanato dalla Direzione Regionale Politiche Sociali, in adempimento all'allora programma per la costruzione dei nidi, ed è stato validato dal Comune stesso con l'iter procedurale relativo.
Il progetto prevedeva, nella progettazione definitiva che era stata elaborata, la realizzazione di un asilo nido comunale su un'area di 1.800 metri quadrati, facenti parte di un lotto complessivo di 8.500 metri quadrati destinati per la restante parte ad ospitare una nuova scuola dell'infanzia.
Sul progetto definitivo si era espressa favorevolmente l'ASL-TO4, con parere nel quale si esprime testualmente "parere igienico sanitario favorevole alla realizzazione dell'opera in progetto" e si precisava che "tale parere si intende rilasciato ai fini della validazione del progetto".
Questo ai sensi di legge.
Si rammentata poi da ultimo nel medesimo parere "che al termine dei lavori dovrà essere rilasciato certificato di agibilità e spetta all'Amministrazione comunale di Caselle l'accertamento e l'attestazione di conformità per quanto concerne l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici".
Non sussistono altre prescrizioni rispetto la progettazione definitiva proposta dal Comune stesso che il parere dell'ASL abbia messo in evidenza.
Il percorso realizzativo degli interventi è stato approvato in seguito con l'approvazione del progetto esecutivo, consegna dei lavori, contratto d'appalto, fine dei lavori certificata il 15 maggio 2014.
Il contributo regionale assegnato è stato quindi erogato, come prevedeva il programma di finanziamento, a seconda degli stati di avanzamento presentati dal Comune e sono stati assegnati euro 156.000 in una prima rata ed euro 312.000 in una seconda rata del mese di luglio 2015.
Risultano ancora da liquidare euro 52.000 e questo potrà avvenire solo alla presentazione degli atti tecnici di collaudo dell'opera realizzata dell'agibilità dell'immobile e dell'autorizzazione al funzionamento del servizio stesso, che viene rilasciata, così come la norma prevede, dalla Commissione di Vigilanza dell'ASL-TO4, che è l'Azienda di riferimento.
Si segnala, inoltre, che la Commissione di Vigilanza dell'ASL-TO4 ha compiuto nel mese di settembre una verifica in loco, propedeutica alla valutazione delle istanze di autorizzazione al funzionamento del nido del Comune di Caselle, che è stata avanzata dal Comune stesso, da cui è emerso che per il rilascio del titolo autorizzativi occorre ancora produrre il certificato di prevenzione incendi, l'agibilità, la notifica della cucina al servizio di igiene degli alimenti dell'ASL stessa e altra documentazione amministrativa che è riferita alla gestione del servizio.
Questo verbale è stato recepito dall'ASL-TO4 in una determina del mese di ottobre ed è stato notificato al Comune di Caselle.
L'immobile quindi non può essere utilizzato al momento attuale ai fini dell'asilo nido fino all'ottenimento dell'autorizzazione definitiva al funzionamento stesso. Negli atti in possesso dell'Amministrazione regionale non sussistono quindi elementi che inducano a supporre situazioni di pericolo per l'area in argomento. Inoltre, dagli organismi preposti alla vigilanza territoriale non è mai pervenuta alcuna segnalazione di pericolo al riguardo rispetto all'area di pertinenza e all'edificio stesso.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.



(Alle ore 10.33 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 10.36)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Non essendovi proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ha chiesto congedo il Consigliere Valmaggia.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 1° dicembre 2015.


Argomento:

d) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 11 dicembre 2015 le seguenti leggi regionali ed ha deliberato la non impugnativa: legge regionale n. 22 del 26 ottobre 2015 "Modifica alla legge regionale 24 gennaio 1995, n. 10 (Ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Aziende Sanitarie Regionali)" legge regionale n. 23 del 29 ottobre 2015 "Riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni".


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 24 novembre 2015.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.38, riprende alle ore 11.39)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 143, inerente a "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2015"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 143, inerente a "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2015" , di cui al punto 3) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta pomeridiana del 1° dicembre sono stati sospesi gli articoli 6 e 15 e sono stati votati ed approvati gli articoli 32, 32 bis 32 ter, 33, 33 bis e 34.
Procediamo, pertanto, con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 35 Emendamento rubricato n. 118) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Berutti: L'articolo 35 è soppresso.
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Nella seduta consiliare di 15 giorni fa presentammo una serie di emendamenti soppressivi di articoli o di commi. Quegli emendamenti, che aprendo il supporto informatico - individuiamo, li ritiriamo. Sono gli emendamenti rubricati n. 118), 119), 120), 121), 122) e 123).



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 118), pertanto, è ritirato.
Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'articolo 35.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 36 Indìco la votazione palese sull'articolo 36.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 37 Indìco la votazione palese sull'articolo 37.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 38 Indìco la votazione palese sull'articolo 38.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 39 Emendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Frediani, Valetti Mighetti, Bono, Andrissi, Batzella, Bertola: Prima del comma 1 dell'art. 39 del disegno di legge n. 143 è aggiunto il seguente: 01. Al comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 7 aprile 2000, n. 36 dopo la parola: riconosce si aggiunge la parola sostiene.
Emendamento rubricato n. 9) presentato dai Consiglieri Frediani, Valetti Mighetti, Bono, Andrissi, Batzella, Bertola: Dopo il comma 1 dell'art. 39 del ddl 143 è aggiunto il seguente: 1 bis. "Al comma 2 dell'articolo 6 della legge regionale 7 aprile 2000, n.
36, dopo le parole: risorse turistiche locali si aggiungono le seguenti: le potenzialità naturalistiche, culturali, storiche, sociali e gastronomiche del territorio".
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione congiunta degli emendamenti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con questi emendamenti proponiamo delle modifiche al testo della legge regionale n. 36, del 7 aprile 2000, che definisce il riconoscimento e la valorizzazione delle associazioni Pro Loco. In particolare, con il primo emendamento inseriamo il termine "sostiene", per dare una definizione più completa dell'attività della Regione Piemonte, rispetto alle associazioni Pro Loco.
Nel secondo emendamento aggiungiamo un migliore dettaglio relativamente alle finalità: quello di sostenere le potenzialità naturalistiche culturali, storiche, sociali e gastronomiche del territorio.
Si tratta semplicemente di due modifiche testuali, per definire meglio l'attività della Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Parigi per il parere della Giunta.



PARIGI Antonella, Assessore alla cultura

Accogliamo l'emendamento n. 9), mentre esprimiamo parere contrario rispetto all'emendamento n. 8).
BONO Davide (fuori microfono) L'emendamento n. 8) lo ritiriamo.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 8), pertanto, è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale l'Assessore Parigi, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 39, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 40 Indìco la votazione palese sull'articolo 40.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 40 bis Emendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Frediani, Valetti Mighetti, Bono, Andrissi, Batzella, Bertola: "Dopo l'art. 40 del disegno di legge n. 143 è aggiunto il seguente: 'Art. 40 bis. Al comma 1 dell'art. 9 della legge 33/2001, dopo la lettera c) è aggiunta la seguente: d) a coloro che svolgono le attività disciplinate dalla presente legge esclusivamente in una residenza stabilita - museo, galleria, monumento o altra struttura avente simili caratteristiche - su incarico del proprietario, gestore o amministratore'".
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento chiediamo di prevedere una figura che, in realtà lavora già sul nostro territorio ma non è riconosciuta. Si parla di tutte quelle persone che, un po' per passione e un po' per attaccamento a certi luoghi del nostro territorio, esercitano una funzione di guida.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, mettiamo la collega nelle condizioni di illustrare l'emendamento.



FREDIANI Francesca

Grazie.
Questo consente a queste persone, intanto, di occupare il loro tempo e di sentirsi utili, perché molto spesso si tratta di persone senza lavoro o pensionati che hanno sviluppato un forte attaccamento a un certo luogo, a un monumento o a un sito degno di interesse culturale; altresì consente di sopperire alla mancanza di personale, situazione che molto spesso rende un sito non fruibile. Questo è un problema che rileviamo in numerose strutture, dalla vicina Racconigi ad altre strutture sparse sul nostro territorio.
Quindi, chiediamo di permettere lo svolgimento di questa funzione "a coloro che svolgono le attività disciplinate dalla presente legge esclusivamente in una residenza stabilita - museo, galleria, monumento o altra struttura avente simili caratteristiche - su incarico del proprietario, gestore o amministratore".
La nostra richiesta deriva dal fatto che queste persone, a volte mancano del titolo di studio necessario a seguire il corso che consente il conseguimento del relativo patentino. Quindi, abbiamo pensato che o si trova il modo di far seguire a queste persone il corso che consente l'esercizio di questa professione, altrimenti si viene incontro in qualche modo identificando un tipo di "professione", tra virgolette, anche se di questo non proprio si tratta, o comunque di una figura che possa consentire l'accompagnamento e la fruizione di questi beni culturali.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Frediani.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale l'Assessore Parigi, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 41 L'emendamento rubricato n. 11) è stato ritirato dai proponenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 41.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 42 Indìco la votazione palese sull'articolo 42.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 42 bis Emendamento rubricato n. 133 presentato dai Consiglieri Vignale, Campo Graglia Berutti: Dopo l'articolo 42 del disegno di legge n. 143, è aggiunto il seguente: "Art. 42 bis (Modifiche alla l.r. 28 dicembre 2007, n. 28 'Norme sull'istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa') Dopo il comma 6 bis, dell'articolo 12, della l.r. 28/2007, sono aggiunti i seguenti: '6 ter. Il bando per l'accesso ai contributi di cui al presente articolo è pubblicato entro il 15 Marzo di ogni anno.
6 quater. Gli assegni di studio di cui al presente articolo sono erogati tramite voucher.'.
Il punto 4), della lettera c), del comma 1, dell'articolo 31, della l.r.
28/2007, è sostituito dal seguente: '4) la raccolta delle domande relative agli assegni di studio di cui all'articolo 12, l'invio alla Regione che procede all'istruttoria e la successiva erogazione;'.
Dopo il comma 13, dell'articolo 35, della l.r. 28/2007, è aggiunto il seguente: 'Entro 15 giorni dall'entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale approva il bando per l'erogazione degli assegni di studio di cui all'articolo 12 per gli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016.'".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Vorrei solo chiederle la cortesia, se è possibile, di saltare l'articolo 42 bis per passare all'esame dell'articolo 43 e votarlo.



PRESIDENTE

Va bene. Sospendiamo l'esame dell'articolo 42 bis e procediamo con l'articolo 43.
ARTICOLO 43 L'emendamento rubricato n. 124) è ritirato.
Emendamento rubricato n. 134.5 presentato dai Consiglieri Vignale, Valle Rostagno, Appiano, Ruffino, Graglia, Gallo, Berutti, Ferrentino, Ravetti: "Dopo il comma 1 dell'articolo 43 del disegno di legge n. 143, alla lettera i), del comma 2, dell'art. 18 della legge regionale 2/2009, le parole: 'l'utilizzo delle piste è altresì subordinato alla stipula di un contratto di assicurazione per la responsabilità civile da parte dell'utente per danni o infortuni che questi può causare a terzi, ivi compreso il gestore;' sono abrogate".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intanto, gli emendamenti rubricati dal n. 79) al n. 129) vengono ritirati, non perché siano ricompresi interamente nell'emendamento che ha letto il Presidente, ma perché, in qualche modo, sono individuati alcuni aspetti di urgenza. Noi ci auguriamo però...



PRESIDENTE

Scusi, collega Vignale, mi perdoni, quali emendamenti sono ritirati?



VIGNALE Gian Luca

Dal n. 79) al n. 129).



PRESIDENTE

Mi deve indicare i numeri precisi.



VIGNALE Gian Luca

Scusi, glieli indico: il n. 79), il n. 80), il n. 124), il n. 125), il n. 126), il n. 127), il n. 128) e il n. 129), cioè quelli che avevamo depositato precedentemente.
Come dicevo - ve ne sono un po', quindi avrà pazienza il Presidente se prenderò poco tempo in più dei tre minuti a mia disposizione - non perch questi emendamenti non siano utili alla modifica della legge n. 2, che ormai, essendo del 2009, necessita di alcune modifiche, ma perché si è ritenuto che vi fossero alcune parti più urgenti e altre meno.
Noi ci auguriamo, però, che, a partire dal 2016, si possa iniziare una discussione, che peraltro non è di parte, nel senso che è una discussione che vede molte posizioni simili, dagli amministratori locali ai territori quindi non è certamente di una parte piuttosto che di un'altra, tant'è che la stessa legge n. 2 la votammo con una larghissima maggioranza in Consiglio regionale. Quindi, alcune di queste modifiche della legge n. 2 che sarebbero utili le spostiamo - ci auguriamo - alla discussione nel mese di gennaio.
Invece, l'emendamento che ha letto il Presidente sostanzialmente modifica due cose dell'articolo 43 della legge vigente. Nell'articolo 43 al comma 30, della legge n. 18 si prevede, correttamente, che nelle aree dove esiste un pericolo concreto di valanga, come la legge nazionale n. 363 prevede, si debba essere muniti di pala, arva e sonda.
La norma - credo per disattenzione anche nostra in Commissione - non riprende l'inciso che la legge nazionale indica, laddove esistono concreti rischi di valanga. Non indicando questo inciso significa che anche alla "ciaspolata" di Groscavallo, che è il Comune dove abitualmente vado in montagna, tutti coloro i quali vi partecipano dovrebbero avere con sé arva pala e sonda.
Noi crediamo, quindi, che sia utile inserire quello che è scritto nella norma nazionale, laddove esistono concreti rischi di valanga; dove invece il possedere l'arva, la pala e la sonda - e poi anche saperli usare - sono certamente strumenti salvavita.



RESCHIGNA Aldo, Assessore alle finanze (fuori microfono)

Che numero ha questo emendamento?



VIGNALE Gian Luca

Il numero non lo so, perché non è in linea.



PRESIDENTE

Adesso sono tutti in linea.



VIGNALE Gian Luca

Bene, adesso sono in linea, quindi aggiornando.
Sostanzialmente è un emendamento unico che, correttamente, gli Uffici hanno spacchettato in più emendamenti.
Come i colleghi potranno vedere, in realtà altri emendamenti sono semplicemente dei coordinamenti normativi: quando si prevede di cassare il comma 2 bis dell'articolo 30, è semplicemente perché il comma 2 bis prevedeva che un atto amministrativo della Giunta stabilisse quanto e dove arva, pala e sonda andavano utilizzati. Dato che lo stabiliamo in norma non è più necessario quell'atto normativo, altrimenti all'interno della norma avremmo due strumenti differenti con cui individuare le modalità con cui vanno utilizzati.
Per questo motivo, tanto relativamente al comma 2 bis dell'articolo 30 quanto relativamente al comma 2 ter dell'articolo 49, che fa sempre riferimento al comma 2 bis dell'articolo 30, vengono abrogati.
Questo, anche se non l'avessimo presentato noi, l'avrebbero fatto gli uffici per coordinamento normativo.
L'altra parte che noi riteniamo utile è quella in cui prendiamo le parole che escono dall'articolo 43 della Commissione, quindi la necessità di possesso di un'assicurazione della responsabilità civile, e invece di lasciarla all'articolo 18, che è un articolo che rimanda alle responsabilità del gestore, lo portiamo all'articolo 32, che è quello dove dovrebbe stare, perché sono le responsabilità dello sciatore.
Il possesso di un'assicurazione per la responsabilità civile è chiaramente un compito che attiene allo sciatore e non al gestore.
Non si cambia una virgola della norma uscita dalla Commissione, ma semplicemente si mettono le parole dove dovrebbero stare, rispetto alla norma.
Evidentemente si modifica anche la sanzione, nel senso che la sanzione da 40 a 250 euro non sarà più relativa alla lettera i del comma 3 dell'articolo 18, ma al comma 15 dell'articolo 32.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Professionale Statale "G. Colombatto" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Professionale Statale "G.
Colombatto" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 143, inerente a "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2015" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 143, inerente a "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2015".
Procediamo con le votazioni degli emendamenti all'articolo 43.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 134.5), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 134.1) presentato dai Consiglieri Vignale, Valle Rostagno, Appiano, Ruffino, Graglia, Gallo, Berutti, Ferrentino, Ravetti: Il comma 5 dell'articolo 43 del disegno di legge n. 143, è sostituito dai seguenti commi: 5) quater. La lettera d) del comma 1, dell'articolo 35, della legge regionale 2/2009, è sostituita dalla seguente: "d) la sanzione da 40,00 euro a 250,00, a carico dell'utente, per la violazione delle disposizioni di cui all'articolo 32, comma 1 bis, relative al possesso di un'assicurazione per responsabilità civile;" Emendamento rubricato n. 134.2) presentato dai Consiglieri Vignale, Valle Rostagno, Appiano, Ruffino, Graglia, Gallo, Berutti, Ferrentino, Ravetti: 2). Al comma 2, dell'articolo 30, della legge regionale 2/2009, come sostituito dal comma 5 dell'articolo 43 del disegno di legge n. 143, dopo le parole " e a munirsi" sono aggiunte le seguenti: "laddove, per condizioni climatiche e della neve, sussistano evidenti rischi di valanghe" Emendamento rubricato n. 134.3) presentato dai Consiglieri Vignale, Valle Rostagno, Appiano, Ruffino, Graglia, Gallo, Berutti, Ferrentino, Ravetti: 3. Dopo il comma 5 dell'articolo 43 del disegno di legge n. 143, è inserito il seguente: "5 bis. Il comma 2 bis dell'articolo 30, della legge regionale 2/2009, è abrogato.
Emendamento rubricato n. 134.4) presentato dai Consiglieri Vignale, Valle Rostagno, Appiano, Ruffino, Graglia, Gallo, Berutti, Ferrentino, Ravetti: 4. Dopo il comma 6, dell'articolo 43, del disegno di legge n. 143, è inserito il seguente: "6 bis. Il comma 2 ter dell'articolo 49, della legge regionale 2/2009, è abrogato.
Emendamento rubricato n. 134.4) presentato dai Consiglieri Vignale, Valle: emendamento all'articolo 43 del disegno di legge 143: i) il comma 3 è abrogato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Presidente, io l'ho illustrato come un unico emendamento; in realtà gli emendamenti 134.1), 134.2), 134.3), 134.4), 134.5) e 137) sono l'emendamento che ho illustrato e che correttamente gli Uffici, perché noi l'avevamo presentato come un unico emendamento all'articolo 43, hanno spacchettato. E' sempre lo stesso emendamento, quindi, diviso per commi così come si fa per tecnica normativa.
In realtà, quindi, l'illustrazione che ho fatto precedentemente va dal 134) al 137).



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 137), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 134.2), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 134.3), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 134.4), sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 43.
Il Consiglio approva ARTICOLO 43 bis La parola al Consigliere Rostagno.



ROSTAGNO Elvio

Visto che gli Uffici hanno fatto un'analisi rispetto a quest'emendamento, lo stiamo correggendo; quindi chiedo di rinviare l'esame di quest'articolo.



PRESIDENTE

Sapete che sto facendo tante cortesie a voi tutti, perché sto sospendendo diversi articoli? Rivolgiatemi un grazie corale. Prego! ARTICOLO 44 Indìco la votazione palese sull'articolo 44.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 44 bis Emendamento rubricato n. 58 presentato dai Consiglieri Vignale, Sozzani Graglia, Berutti, Porchietto: "Dopo l'articolo 44 del disegno di legge n. 143, è aggiunto il seguente: 'Art. 44 bis (Fondo regionale per la detrazione di imposte comunali finalizzato all'aumento dell'occupazione) La Regione Piemonte, al fine di sostenere le imprese che assumono cittadini piemontesi, istituisce un apposito Fondo regionale per la detrazione di imposte comunali finalizzato all'aumento dell'occupazione destinato a finanziare le amministrazione comunali che prevedono la riduzione delle imposte comunali per imprese che garantiscono nuovi posti di lavoro.
2. La Giunta regionale, con proprio provvedimento, stabilisce i criteri e le modalità di accesso al Fondo di cui al precedente comma'." La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Questo è un emendamento che abbiamo già avuto modo di presentare in occasione di alcune leggi di bilancio e prevede l'istituzione di un fondo regionale per la detrazione di imposte comunali, finalizzato all'aumento occupazionale.
Oggi, cioè, la tassazione indiretta delle Pubbliche Amministrazioni in molti casi tendenza obbligata e in altri meno virtuosa ad aumentare le tasse locali, dall'IMU alla TASI, alla TARSU (insomma, a tutte le imposte comunali) - ha un peso sulle imprese, in particolar modo su alcune di loro che è quasi pari a quello della tassazione diretta. Alcune Amministrazioni comunali piemontesi - l'iniziativa è partita dal Comune di Arona - hanno fatto un regolamento comunale che prevede la detrazione di imposte comunali, legata ad un incremento dell'occupazione.
Sotto questo aspetto noi crediamo - lo potrei dire anche per esperienza all'Assessore alla montagna - che in alcune realtà la tassazione indiretta rischia di far chiudere alcune attività che non possono sostenere cifre della tassazione locale, che sono mensilmente assolutamente significative.
Noi crediamo allora che introdurre questo principio, legandolo ad un aspetto di aumento dei posti di lavoro, sia importante. Come i colleghi possono vedere, non indichiamo all'interno dell'emendamento uno stanziamento economico: indichiamo un principio e sarà poi oggetto non credo dell'assestamento ma, qualora venisse approvato, del bilancio 2016 inserire somme che possono anche essere piccole. Come prevede il comma 2 però, noi rimandiamo ad un provvedimento della Giunta regionale per stabilire criteri di accesso al fondo e anche qualora le risorse fossero molto limitate, è evidente che questi criteri possono essere legati alle situazioni di maggiore criticità.
In molte realtà montane l'esercizio commerciale non è soltanto un'impresa che ha dei posti di lavoro, ma è anche un servizio sociale che si garantisce alla cittadinanza. Questo, come molti altri, potrebbe essere un esempio da fare ma che rimandiamo, appunto, al comma 2.
Riteniamo quindi quest'emendamento significativo per le ricadute che potrebbe avere, ma anche per un messaggio che si dà al mondo delle PMI, che potrebbero essere, vincolando l'intervento ad un aumento occupazionale sgravate da una parte della tassazione locale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Reschigna per il parere della Giunta.



RESCHIGNA Aldo, Assessore alle finanze

Prendo la parola solo per spiegare il motivo del parere negativo: si tratta di un emendamento che comunque produce una spesa e in questo momento, nelle condizioni del bilancio della Regione, al di là del merito contenuto, l'orientamento che assume la Giunta su tutti questi emendamenti è quello di rinviarli ad una discussione sulla legge di bilancio, dove legittimamente possono anche essere riproposti, però nella sede in cui si compiono le scelte.
Per questo motivo, il parere della Giunta è negativo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 58) sul quale l'Assessore Reschigna, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 45 Su questo articolo insistono una serie di proposte di modifica.
Do atto che l'emendamento rubricato n. 100), presentato dalla Giunta regionale, è ritirato.
Emendamento rubricato n. 136) presentato dall'Assessore Reschigna.
La parola all'Assessore Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, Assessore alle finanze

Chiedo scusa. Probabilmente su questa materia la Giunta dovrà presentare un ulteriore emendamento. Se spostassimo la discussione dell'articolo 45 al pomeriggio, sarebbe buona cosa.
Grazie.



PRESIDENTE

Faccio una proposta: dato che ci sono alcune questioni da dirimere su emendamenti e che alcuni Gruppi hanno ancora la necessità di confrontarsi se ritenete possiamo andare avanti fino alle ore 12.30 (ora sono le 12.17) o anche sospendere adesso, perché non cambia niente.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Con il consenso dell'Aula, chiudiamo i lavori del Consiglio e ci vediamo oggi pomeriggio alle ore 14.30 per le interrogazioni del question time.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.18)



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